Light
and obscurity
CAPITOLO
SPECIALE
Ending
(seconda parte)
ZEN:*Seduto per terra con le braccia incrociate,
leggermente inkakkiato* TSK, interrompe le scene
interessanti a quel modo e poi come fanno tutti i
narratori quando riprende a narrare è già tutto finito
o sposta l'attenzione da un'altra parte
NARR:....non ho ancora cominciato a narrare e già stai
rompendo?
ZEN: tsk tsk tsk tsk!!! <-- come un bambino piccolo
NARR: *gocciolone*
Philia spostò il capo sul lato destro, lasciando
spaziare il demone coi suoi baci
Xel ne approfittò e con una serie di delicati baci si
stava lentamente dirigendo verso il suo petto.
Intanto nella mente di Philia si svolgeva una dura lotta
con la coscienza
Non sapeva perchè lo lasciava fare
Forse perchè era ubriaca
Forse perchè non aveva le forze per contrastarlo
la stanza continuava a girare intorno a lei
o forse perchè vuoi che accada
non è vero
quando sei normale il tuo orgoglio te lo impedisce
Lui è un demone, io sono un drago non può succedere
nulla...non può esserci nulla
Lui è un ragazzo e tu sei una ragazza e come puoi notare
stà accadendo
Smossa da quest'ultima frase della coscienza Philia si
scostò leggermente di lato
Xel interruppe la serie di baci e la guardò
Philia aveva il capo reclinato verso la parte destra del
letto , gli occhi aperti e fissava il vuoto
Xel la fissò per qualche istante nel buio, poi fece
scivolare il braccio destro intorno alle spalle della
draghetta, si riportò supino sul lato sinistro del letto
e attirò Philia verso se, abbracciandola con il braccio
destro.
Philia non si aspettava una mossa del genere
Certo non si stava comportando da demone
Aveva intuito la sua titubanza e non aveva approfittato
della situazione....
Si appoggiò al suo petto e chiuse gli occhi, sorridendo
Adesso non aveva dubbi, e decise di mandare a nanna
quello stupido orgoglio.
*crik crak crok* questi furono i rumori delle ossa di Zen
quando la mattina successiva si svegliò sul pavimento
delle cucine della locanda
Zendaru si alzò in piedi, con due enormi occhiaie , si
stiracchiò e i rumori non molto rassicuranti delle sue
ossa si ripeterono
ZEN: ....ngh....ma ho dormito sul pavimento?
Zen si portò una mano alla tempia destra
ZEN: devo aver bevuto un bel po ieri sera
Poi spostò lo sguardo al muro che aveva davanti a se, la
sua sagoma era impressa in negativo nei mattoni
*gocciolone*
ZEN: e devo aver detto o fatto qualcosa a Philia che l'ha
fatta arrabbiare un pò.......
Xenia sentì qualcosa che le picchiava contro il fianco
destro
Aprì gli occhi e vide un soffitto di calce e travi di
legno sopra di se
XENIA. ahia
Dise massaggiandosi la schiena mentre si portava a sedere
sul pavimento della sala da pranzo della locanda
XENIA: ho dormito per terra.......ahi......
Fissò lo spazzolone che le aveva picchiato contro il suo
fianco e alzò lo sguardo allo sguattero della locanda
che lo impugnava
RAGAZZO: si sente bene signorina?
XENIA: mica tanto....
Disse Xenia mentre si teneva la testa in entrambe le
mani, aveva un mal di testa terribile
Zendaru in quel momento apparve sulla porta che dava alle
cucine, occhiaie profondissime e sguardo da ebete
NARR: quello è classico
ZEN: non ho la forza di risponderti....-___-;
Zendaru si diresse lentamente verso uno dei tavoli e si
sedette su una sedia, poi reclinò la testa all'indietro
e chiuse gli occhi.
Xenia con la stessa lentezza si issò in piedi e si
sedette anch'essa allo stesso tavolo, poi poggiò la
fronte sul piano e chiuse gli occhi anch'essa.
Alcune delle persone che alloggiavano nella locanda
cominciavano a popolare la sala da pranzo, in attesa di
fare colazione.
I cassettoni di legno che formavano il soffitto furono la
prima cosa che Xelloss vide quella mattina.
Il sole appena sorto si sforzava di penetrare tra le
serrande chiuse e giocava con le ombre della stanza
ancora immersa nella penombra.
Aveva un peso sul petto, abbassò leggermente lo sguardo
e vide la bionda chioma di Philia, dormire
tranquillamente
Sorrise
Poi spalancò gli occhi
La sua mano destra era poggiata sulla spalla di Philia.......ma
non riusciva a percepire col tatto nessuna stoffa di
sorta.....fece scivolare la mano delicatamente sulla
schiena e non incontrò la resistenza della seta della
sua camicia da notte
Si rifiutò di guardare......
Una leggera fitta al capo gli fece capire che la sera
precedente aveva davvero bevuto un pò troppo....ma non
lo aiutò a ricordare cosa era accaduto quella notte......
....la cosa era lampante ma ricordare cos'era successo
sarebbe stato carino.....
Sospirò e aspettò pazientemente che Philia si destasse
da sola.....sarebbe stato inutile e dannoso cercare di
alzarsi prima di lei...
Dopo qualche minuto Philia si mosse e parlottò qualcosa
di impercepibile.
Prima ancora di vedere qualcosa Philia percepì una forte
fitta al capo.
Mugolò in riposta al dolore e si portò una mano alla
tempia
PHILIA:.......ahhh.....che male...
Disse con la voce ancora impastata dal sonno
XEL: Vino di Zephilia, ottimo al gusto, micidiale con il
fegato
Philia si sedette nel letto e voltò il capo verso Xel,
sempre tenendosi la tempia destra
PHILIA:......uhh....ma io sono astemia....ah....già...è
stato Zen...ora ricord-
*gocciolone*
Philia aveva notato che Xel non indossava la giubba del
pigiama
Un brivido alla schiena l'avvertì che anche lei non
doveva essere molto...ahem...vestita
Vide un sorrisetto e uno sguardo molto interessato sul
viso del demone e lanciò un'urlo quando si accorse che
nell'issarsi seduta le era scivolata la coperta dal petto.
Xelloss a quel punto rise divertito
Philia invece rubò quasi tutte le coperte e vi si
avvolse dentro poi diventò rossa all'istante e restituì
lanciandogliele addosso un pò di coperte al demone perchè
si coprisse anche lui.
Tutto questo in un decimo di secondo, tra urla e strepiti.
Xelloss si tolse le coperte almeno dalla faccia e continuò
a ridere...anzi, non aveva smesso...
Philia era dall'altro capo del letto , mummificata nel
lenzuolo , rossa come un peperone e con due occhi quasi
perfettamente sferici, le pupille erano ridotte a poco più
di un puntino.
PHILIA: CHE DIAVOLO HAI DA RIDERE MANIACO?!?!??!?
Xelloss riprese un pò di contegno, gli facevano male i
muscoli facciali ormai a ridere così di gusto
XEL: eheheh Philia-chan ^^ sembra quasi che io stanotte
ti abbia violentata ma non mi pare che tu non fossi
daccordo...
In realtà il demone si ricordava poco o niente, ma
sapeva che, ubriaco o no, non si sarebbe mai azzardato a
fare una cosa del genere alla draghetta............se non
altro per non farsi spaccare la testa a suon di mazzate.....
Philia non seppe replicare e di tutta risposta divenne più
rossa ancora in viso. Non poteva nemmeno alzarsi dal
letto per afferrare oggetti e tirarglieli contro,
altrimenti le coperte sarebbero scivolate via rivelando
le sue grazie.....
Xel vide questo senso di impotenza di Philia, sorrise e
si voltò dalla parte opposta.
XEL: ok, se vuoi alzarti ed andare in bagno a vestirti
fai pure, non guardo
Philia squadrò le spalle del demone.
PHILIA: N- non ci credo!
XEL: e allora teletrasportatici no?
Xel sospirò come ad ostentare la pazienza che ci voleva
con quella draghetta
Quando sentì che si era teletrasportata non si voltò,
rimase, con gli occhi aperti, a fissare il muro innanzi a
se. Poi si alzò dal letto, fece comparire con un gesto
della mano i suoi vestiti su di se e scomparve.
Riapparve nella sala da pranzo sottostante, davanti a Zen
e Xenia, ancora imbesuiti dall'alcool della sera
precedente
-brutto bifolco maniaco, perverso, demone da mercato
delle pulci! come ha osato mettermi le mani addosso, ha
approfittato della mia situazione di ieri sera, ero
ubriaca, anche un cieco lo avrebbe capito, ma lui no, ha
solo sfruttato la situazione in base ai suoi interessi,
mi ha messo le mani addosso, lurido verme.....
Queste e molte altre cose simili uscivano dalla bocca
della draghetta, intenta a lavarsi e vestirsi nel bagno
della camera da letto....
Si fermò di colpo diventò rossa in volto
A tratti le rivenivano in mente scene della notte appena
trascorsa, poi ricominciava a vestirsi sempre maledicendo
un certo demone dagli occhi d'ametista.
ZEN: come sarebbe a dire che te ne vai?
XEL: mbhè, ormai siete abbastanza vicini ad Adonay no?
è la città seguente, con un paio di ore di cammino vi
arriverete
XENIA:ma..e Philia?
XEL: si può benissimo teletrasportare ad Asariel
ZEN: si ma le cose tra voi come rimarranno??
Xelloss si teletrasportò ma la sua voce si udì dal
piano astrale
XEL: come al solito , le mi odierà e io la ignorerò
Zen sentì poi sparire la presenza del fratello, si voltò
verso Xenia, deluso fino all'inverosimile, poi sbuffò e
poggiò il capo sul tavolo
ZEN: e io che pensavo che finalmente si ammogliasse
Xenia sorrise, la sola idea di vedere Xel sposato la
faceva ridere, certo che però anche lei sperava che le
cose tra lui e Philia finissero un pò diversamente....
Philia si sedette sul letto
PHILIA: maledetto! è anche andato a fare colazione senza
aspettar-....
Un foglietto attrasse la sua attenzione, era poggiato sul
suo comodino, lo prese in mano e lesse le poche righe
scritte a mano e di fretta che vi erano sopra.
Questa
è stata l'ultima volta che ci vedremo, a meno che in un
futuro non ci sia una guerra, ma in quel caso saremo
naturalmente in fazioni opposte.
Sono già fuggito in modo simile, è il mio modo di fare
in queste situazioni ^^;;, si lo sò, non è un gran che
, ma non le so affrontare, però stò migliorando, a
Xenia non lasciai nessun biglietto di spiegazioni....
Ora devo andare, devo raggiungere Zelas-sama, continua la
tua vita come ogni drago per bene , io continuerò la mia
come ad ogni demone conviene....ossia senza di te, mi
spiace.
Philia lesse e rilesse quelle poche righe
Dopo qualche secondo goccie d'acqua salata bagnavano il
foglio scolorendo l'inchiostro.
ZELAS: cosa ci fai qui?
Xelloss si guardò intorno
XEL: Perchè?.....ahem...non ci abito più?
Xelloss si grattò il capo sorridendo al suo master
Zelas lo guardò con sguardo accusatorio, poi scosse il
capo e se ne andò dalla sala del trono
Xelloss sospirò nella sala vuota.
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