Light and obscurity
CAPITOLO SETTIMO
FUORI LUOGO
Sulla Wolf Pack island, nel castello di
Greather Beast, Zelas Metallium era in compagnia di
Dynast.
Erano appena tornati da un'attacco contro l'entità.
Era inutile certo, non sarebbero mai riusciti a batterla
così...ma d'altronde ci voleva qualcuno che distraesse
la sua attenzione da Philia e Xelloss
Ora potevano curarsi le ferite riportate in battaglia,
per un pò ci avrebbero pensato i draghi....almeno loro
non erano in due soltanto
ZELAS: ...è troppo ...troppo potente...
Disse Zelas ansando per l'enorme fatica di quegli
attacchi
DYNAST: ...se almeno ci aiutasse anche Dolphin....
ZELAS sai com'è Dolphin no? ...era meglio che fosse nata
drago...
e si accese una sigaretta
ZELAS: ...."E' inutile combattere"dice....
e spirò del fumo
ZELAS .....non sembra neanche un demone, e pensare ch-
Zelas si fermò un attimo e rimase immobile
DYNAST Xelloss?
ZELAS sì, deve essere nei paraggi
DYNAST bel nullafacente che è...
ZELAS è ferito
DYNAST complimenti!, è solo il secondo giorno che è in
missione ed è già ferito?
ZELAS ma la pianti!??????!!!
Disse Zelas con stizza e alzandosi d'improvviso dal suo
trono
ZELAS:si può sapere perchè odi tanto il mio Xel??
Dynast si voltò dall'altra parte con il broncio e le
braccia incrociate
DYNAST mi stà antipatico e basta!
Sulla testa di Zelas v'era un grosso gocciolone....
In un'altra ala del castello....
PHILIA uhm? sono svenuta? ma.....
un capogiro la convinse a starsene seduta sul pavimento
ancora per un pò.
Ma dov'era?
PHILIA cosa è successo? Zendaru ci stava attaccando, poi
non ricordo n-
Si accorse che Xelloss era riverso sul pavimento a fianco
a lei
PHILIA Xelloss!!
XEL: per favore,.... non urlare,... sono vivo.........
PHILIA: e allora che cosa ci fai in quella posizione?? mi
hai fatto venire un'infarto!!
Xelloss aprì un'occhio e la osservò con l'aria stanca
ma divertita
XEL: non dirmi che ti sei preoccupata....
Philia di tutta risposta gli tirò un pugno in testa
XEL: ahi!
PHILIA: uhmpf!
Poi si guardò intorno
PHILIA: ma dove siamo?
XEL: ....ragionare , prima di domandare no eh?
Philia lo guardò come dire " vuoi un'altro pugno?",
poi notò che stava ancora sanguinando e si preoccupò un
poco.
Xelloss se ne accorse e cercò di tirarsi a sedere ,
raggiunta quella posizione si appoggiò al muro e reclinò
la testa all'indietro.
Naturalmente con gli occhi chiusi, ma stavolta non
sorrideva un gran chè.
Philia si tirò in piedi e si guardò attorno.
Ora i suoi occhi si erano abituati all'oscurità di
quella stanza e poteva vedere cosa c'era intorno.
La stanza era spaziosa, ma buia pesta, non si vedevano
finestre di sorta, ma in compenso c'erano molte candele.
Ne accese una e continuò ad osservare.
C'erano molti talismani ed oggetti magici, oltre a
qualche mobile molto antico , e in mezzo c'era un letto
con coperte scure.
PHILIA è la tua stanza sulla Wolf Pack island , vero?
Xelloss si limitò a sorridere un poco.
XEL: sei svenuta a seguito del mio teletrasporto.....la
magia nera non ti fà un bell'effetto....
dopo un momento di esitazione Philia disse:
PHILIA: hai bisogno di aiuto?
XEL: da un drago?.... no grazie.
PHILIA: cercavo solo di essere gentile, ma mi tratti
sempre male! Poi ti lamenti che ti odio.
XEL: sapessi quante volte io ho cercato di essere
comprensivo con te...e comunque io non mi lamento certo
che tu mi odi.........gnn..
cercò di alzarsi in piedi, la rigenerazione stava
facendo il suo dovere ma...
PHILIA aspetta...
Xelloss si fermò
PHILIA.......ti aiuto......e poi se tu sei comprensivo
con una persona vuol dire che vuoi qualcosa da lei, perchè-
XEL: -non faccio mai niente per niente....lo sò...sono
un demone....
Ora Xelloss era in piedi, ed aveva intenzione di
rimanerci, doveva raggiungere il suo capo.......quel
castello era così dannatamente grande, comunque non
avrebbe potuto utilizzare i suoi poteri ancora per un pò:
il bastone rotto, la ferita, e le ultime energie le aveva
usate per teletrasportare via anche Philia.
XEL: grazie.....bhè, niente teletrasporto? ho ancora le
gambe.
E si avviò verso la porta. Philia lo seguì.
Passarono per corridoi lunghissimi, in cui tutto era
fatto di pietre diverse, le colonne e il pavimento erano
di marmo nero, e pareti e archi erano di una pietra a lei
sconosciuta ma sul grigio perla.
Inoltre c'erano parecchi bassorilievi in orialchon.
Alcuni di questi raffiguravano mostri , demoni
probabilmente, e altri scene di guerra, ma la maggior
parte raffigurava lupi.
Il corridoio sarà stato largo un quattro o cinque metri,
ma l'altezza era almeno quattro volte tanto.
Non si vedevano mobili o quant'altro, di tanto in tanto,
solo porte ,ai lati del corridoio.
Inoltre...
PHILIA: Xelloss!! che hai?!
Xelloss si era appoggiato ad una parete del corridoio che
stavano percorrendo,si sorreggeva con la mano destra e
premeva la sinistra sulla ferita.
Philia gli si era avvicinata e cercava di aiutarlo a
sorreggersi.
PHILIA Xel.....
Xelloss respirava pesantemente.
XEL:......s...siamo...quasi arrivati.....
E si staccò dal muro per riprendere a camminare.
In effetti davanti a loro c'era una porta diversa da
tutte le altre .
Era alta quanto il corridoio , di legno massiccio e con
intagli molto complicati, che si estendevano per tutta la
sua superficie. A guardarla così sarà stata spessa
almeno 30 centimetri.
PHILIA : cavoli! chissà com'è pesante....
Xelloss appoggiò la mano e questa si aprì come se fosse
stata di carta velina.
PHILIA°_°
Philia aveva numerosi capelli fuori posto
XEL: bhè?
si girò a guardarla
XEL: non entri?
PHILIA... ma.......... come?.... tu poi?? insomma........la
porta!
XEL........ha un'apertura magica , capisce chi deve
entrare, e se rimani fuori dubito che ti farà passare,
allora? vieni?
Philia con un pò di esitazione oltrepassò la porta ed
entrò in una stanza grandissima.
La porta si richiuse quasi immediatamente alle sue spalle
e questo la fece trasalire un poco.
Quando si voltò in direzione della stanza vide un trono
di pietra al centro, la sua attenzione si concentrò su
quello. Sopra vi era semi-sdraiata una ragazza ben poco
vestita, che stava fumando una sigaretta. Xelloss si
dirigeva verso di lei.
PHILIA: Zelas Metallium
disse a bassa voce.
Xelloss abbozzò un'inchino al suo superiore e guardò
storto il ragazzo in armatura che lo stava osservando
Era un ragazzo sui 18 anni, con un'enorme armatura
addosso. Ma quello che colpì maggiormente Philia furono
i suoi occhi, di un blù intenso, glaciali.
ZERAS: Xel..sei stato ferito.... da chi?
XEL: da Zendaru master.
A queste parole Philia notò una strana reazione da parte
del ragazzo in armatura.
DYNAST è vivo?
Xelloss lo guardò di soppiatto, ancora con la testa
abbassata nell'atto dell'inchino verso il suo superiore.
Poi rivolse il suo sguardo verso Zelas.
Zelas finì la sua sigaretta con un'ultima boccata e si
alzò, dirigendosi verso Xelloss.
Arrivata di fronte a lui , gli appoggiò entrambe le mani
sulla testa e socchiuse gli occhi.
I tuoi poteri sono quasi a zero.... e il bastone?
Xelloss ebbe un'attimo di esitazione, poi disse.
XEL: è stato tagliato in due parti, dalla spada di.....
poi si ricordò di Philia
XEL...bhè, la spada di Zendaru
Zelas pensò un'attimo, ancora con le mani sulla testa di
Xelloss
ZELAS: quando ho creato quel bastone non ho tenuto conto
che avresti potuto essere attaccato da una di quelle armi...
ZELAS hai conservato le parti?
XEL: sì master...sono nella dimensione astrale.
Zelas si concentrò per un'attimo, poi dalle sue mani
scaturì una lieve energia scura, che avvolse Xelloss.
Philia, che si era fermata poco più avanti della porta,
non poteva vedere gli effetti di quella magia, ma
sicuramente stava rigenerando le ferite di Xelloss.
Dopo pochi secondi l'energia si affievolì fino a sparire.
Poi Zelas portò giù le sue mani ai suoi fianchi snelli,
e fece cenno a Xelloss di alzarsi.
Xelloss si rialzò, e portò le mani davanti a sè.
Nei suoi palmi si materializzarono le due parti del
bastone.
Zelas afferrò i due pezzi e li ricongiunse, poi restituì
il bastone a Xelloss
ZELAS penso che adesso sia più resistente, ma evita
comunque il contatto con la spada...di Zendaru
Xelloss riafferrò il suo bastone, con un sorriso
soddisfatto
XEL. bene master.
Zelas si riaccese un'altra sigaretta e guardò Philia.
Come si sentiva fuori luogo lì...
ZELAS: non avere paura, vieni pure avanti..
disse Zelas con tono amico.
PHILIA: ...con permesso...
e fece qualche passo avanti
DYNAST: tu devi essere il drago implicato in questa
missione...come ti chiami?
Philia era piuttosto innervosita da quel luogo
PHILIA ....sarebbe buona educazione presentarsi per primi..
Xelloss a quelle parole aprì gli occhi e si voltò verso
Philia.
DYNAST.....
La prima a rompere quel silenzio...che si era fatto
alquanto pesante fù Zelas....con una sonora risata
ZELAS: ...in gamba la draghetta!, non si fà mettere i
piedi in testa da nessuno!
Disse con tono divertito
DYNAST...ma sì, in fondo hai ragione....mi chiamo
Graushella, ma puoi chiamarmi Dynast.
Philia a momenti svenne, aveva mancato di rispetto ad un
dark lord...e il più potente rimasto!!
PHILIAahem...bhè....mi perdoni ma...mi sento un pò
fuori luogo qui....io ...io mi chiamo Philia Ul Copt
DYNAST ...Ul Copt?
Dynast guardò Zelas
ZELAS già, è la figlia di Vazard Ul Copt.
Xelloss, che fino ad ora non aveva collegato i due
cognomi, rimase sorpreso.
Poi guardò Philia.
DYNAST: bhè, se è sua figlia penso che abbia gli stessi
poteri del padre....ti conviene non farla arrabbiare
Xelloss...
XEL.....
ZELAS bene, ora andate pure, la vostra prima città è
Zefilia
Xelloss guardò Zelas
ZERAS già Xel-chan, Zefilia, porta i miei saluti a chi
sai bene.....
e si accese una sigaretta nuova
XEL... bene, master. Ma come facciamo con il problema
"Zendaru"?
Zeras tornò al suo trono
ZELAS: veditela tu.
XEL bene
E si girò verso Philia, poi verso Dynast
abbozzò un'altro inchino
XEL. i miei saluti ...Dynast-sama
Dynast fece una faccia annoiata
DYNAST porta i mie saluti al resto della "famiglia"....
Philia lì per lì non comprese cosa voleva dire e seguì
Xelloss che stava uscendo dalla porta, avrebbe capito in
seguito....
Quando questa si richiuse Dynast e Zeras rimasero per
un'attimo in silenzio..poi
DYNAST vedi che mi odia anche lui???!
Zelas cadde dal trono
Fuori da quella stanza Xel guardò Philia, poi fece
scivolare il suo braccio intorno alla sua vita e la
teletrasportò ai margini della città in cui avevano
soggiornato la sera prima...prima che lei si rendesse
conto di qualcosa....
FINE SETTIMO CAPITOLO
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