-Terzo
Capitolo-
Intanto, alla base delle Brigate del Silenzio
I sei saiyan attraversarono diversi spogli corridoi,
sulle pareti non v'era un quadro, un dipinto, un qualcosa
che rendesse la stanza più gradevole. Grandi finestre
illuminavano i corridoi mentre Vegeta, col cuore in gola,
aspettava di incontrare di nuovo dopo tanti anni sua
sorella. Trunks guardò preoccupato il padre. "Accidenti
Non lo avevo mai visto in quello stato
" Pensò
tra sé il ragazzo.
-Allora
Voi siete del pianeta Verra, giusto?-
Chiese Nemes camminando all'indietro per guardare i
saiyan. Tutti la guardavano con una gocciolina sulla
testa ma nessuno osava rispondere.
Un alito di vento attraversò tutto il lunghissimo
corridoio per suggellare ancora di più quel momento così
imbarazzante.
Gohan aprì timidamente bocca. -Ehm
-
-SÌ
?- Si avvicinò Nemes accostando l'orecchio per
sentire l'impercettibile frase di Gohan.
-Ecco
Veramente noi
Il
S-si chiama
Terra
il nostro pianeta
Non Verra
!
Terra
!- Mormorò il mezzo saiyan visibilmente
imbarazzato.
Nemes guardò gli altri saiyan con una gocciolina sulla
testa e un risolino idiota stampato in faccia. -Ehm
Io non
EH EH EH!- L'amica di Syra, con una mano
dietro la testa, iniziò a ridere molto in imbarazzo
cercando di sdrammatizzare. Un'imbarazzante risata seguì
quella di Nemes che, senza più dire una parola li
condusse davanti alla porta della stanza della
principessa Veki.
TOC-TOC-TOC
Nemes bussò alla porta della principessa quando si udì
una debole frase uscire dall'interno della camera. -Entrate
pure.-
La porta si aprì per mostrare ai terrestri una graziosa
e accogliente stanza. Una stanza degna di una principessa.
I tappeti chiari si stendevano su tutto il pavimento del
locale, e mobili lavorati in legno davano classe ed
eleganza anche a quel luogo così malinconico. Da una
grande finestra, celata da tenui tende bianche, filtrava
una luce artificiale che non riusciva ad illuminare bene
l'intera stanza.
-Dai, Nemes, aiutami ad accendere le torce! Disse Syra
dando una leggera spintarella all'amica. Il fuoco delle
fiaccole illuminò il resto della sala dove, in un
candido letto a baldacchino, si intravide l'esile figura
della regina.
Vegeta la guardò, non riusciva a distogliere lo sguardo
da quella donna, sangue del suo sangue, che non vedeva da
quasi una vita. La principessa sorrise, seduta sotto le
coperte, i lunghi capelli neri raccolti dietro la nuca e
l'abito bianco ricamato non sembravano addicersi ad una
che, un tempo, era stata una così valorosa guerriera.
-Cosa fate immobili sulla soglia? Venite e sedetevi!-
Sorrise la principessa indicando delle poltrone ed un
divano davanti al suo letto.
I terrestri avanzarono piano raggiungendo il sofà mentre
Syra corse verso la donna saltando sul letto. -Principessa!
Ha visto?! Ho trovato degli aiuti! Sono saiyan anche loro
e sono dei veri fenomeni!- Esclamò la ragazza
abbracciando la principessa.
-Lo vedo, Syra. Brava, hai fatto un ottimo lavoro!- Le
sorrise la saiyan.
Goku e gli altri stavano per accomodarsi quando la
principessa parlò rivolta a loro. -Tu no
Vegeta
-
Disse la donna guardando seria il principe.
Vegeta sussultò. "Non può essere
! Come può
avermi già riconosciuto
?!" Pensò incredulo
il saiyan.
-Non fare quella faccia, Vegeta! Ti ho riconosciuto
subito, fratello, la tua aura è inconfondibile!- Sorrise
la principessa. -Cosa aspetti? Vieni qui
!-
Vegeta rimase a guardare la donna ancora per un istante
poi si decise ad avvicinarsi. -Veki
- Pronunciò
piano quando fu vicino alla saiyan.
-È passato tanto tempo, Vegeta
- Disse la donna
guardandolo negli occhi, quegli stessi occhi, scuri e
intensi, che ricordava ancora talmente bene
-Credevo che fossi morta.- Proferì Vegeta.
-Lo so
Anch'io pensavo lo stesso di te. Come siete
sfuggiti, tu e quel saiyan all'esplosione del pianeta?-
Chiese Veki volgendo lo sguardo a Goku.
-È stato Freezer. Lui ha distrutto il nostro pianeta,
tramava alle spalle di nostro padre ma Kakaroth
-
Disse lanciando un'occhiata al saiyan che sorrise con uno
dei suoi soliti sorrisi genuini e ingenui. -Kakaroth l'ha
ucciso trasformandosi nel Super Saiyan.- Concluse Vegeta
con un grugnito.
-Straordinario
- Disse lentamente la principessa
Veki guardando il saiyan. -Credevo che il Super Saiyan
fosse uno ogni diecimila anni e invece
!- La donna
spostò lo sguardo da Vegeta a Goku e infine ai due
ragazzi. Trunks e Gohan guardarono increduli la saiyan.
"Pazzesco, ha già capito che siamo tutti Super
Saiyan! Questa donna è veramente in gamba
"
Pensò Goku osservando la principessa.
-Ma Vegeta
?!- Continuò poi la donna rivolta al
fratello. -Non mi presenti mio nipote e i tuoi amici?-
Chiese la donna sorridendo.
Il saiyan ubbidì senza dire una parola, tutti i presenti
erano sbalorditi, Vegeta non era il solito cinico
solitario e non ringhiava ad ogni cosa, era incredibile!
-Trunks
Vieni qui!- Disse duro il principe.
-A-ah
! Sì, eccomi!- Sussultò il ragazzo
presentandosi goffamente alla zia. -Piacere di
conoscerti, zia Veki! Io sono il primogenito di tuo
fratello Vegeta, mi chiamo Trunks!- Disse il mezzo saiyan
inchinandosi.
-Il piacere è tutto mio, Trunks. Ma vieni qui
Fatti vedere!-
Trunks si avvicinò piuttosto imbarazzato. -Oh
Ma
sei proprio un bel ragazzo, figliolo!- Sorrise la
principessa accarezzando i chiari e lisci capelli del
mezzo saiyan che era diventato di un'insolita sfumatura
di rosso.
-E voi chi siete?- Chiese poi Veki rivolta a Goku e Gohan.
-Io mi chiamo Goku e lui è mio figlio Gohan. È un vero
piacere conoscerla, signora!- Rise Goku inchinandosi alla
donna.
-Molto piacere, principessa!- Esclamò poi Gohan.
La saiyan sorrise poi, tornando seria, disse. -Voglio
ringraziarvi fin da ora per l'aiuto che ci state offrendo.
Ve ne siamo molto grati.-
La saiyan cercò di alzarsi dal letto tossendo e con
evidenti difficoltà.
-Principessa, no! Stia giù, non deve sforzarsi!-
Accorsero Syra e Nemes.
-Ce la faccio, ragazze, ce la faccio
Non
preoccupatevi
!- Così dicendo la principessa Veki
si diresse verso la grande finestra e, guardando fuori
pensierosa e scura iniziò.
-Le Brigate del Silenzio. Poco più di un centinaio di
saiyan ribelli che vivono qui alla Base, protetti da
speciali barriere per evitare che il nemico percepisca la
loro aura. Scappammo dal pianeta Vegeta in cerca di un
luogo fertile dove iniziare una nuova esistenza e, ora
Osservate
- Disse seria indicando i saiyan che si
affaccendavano qua e là nel cortile della Base.
-
Questo è rimasto del glorioso popolo Saiyan
Pochi ragazzi che ogni giorno rischiano la vita per
vivere anche solo un altro giorno da uomini liberi.
Signor Gulter ci ha decimati, schiavizzati e uccisi senza
pietà. All'inizio, quando io godevo ancora di buona
salute, le Brigate del Silenzio erano quasi invincibili.
Quel periodo fu soprannominato dalla nostra gente "gli
anni d'oro". Qualunque carovana di pomposi servitori
del Re attaccassimo riuscivamo sempre ad avere la meglio.
Però, da alcuni anni a questa parte, i ricchi regnanti
delle singole regioni di Kiton e le loro guardie sono
cambiate. I soldati sono sempre più forti e le strategie
di attacco più efficaci e studiate. I ragazzi delle
Brigate hanno fatto tutto ciò che era in loro potere per
liberare il nostro popolo, ma ora siamo troppo pochi,
troppo stanchi e troppo deboli per tirare avanti ancora a
lungo. Ora, qui, venite voi. Siete disposti a rischiare
la vita per renderci la libertà di cui siamo stati
privati?- Chiese seria Veki guardando Vegeta e gli altri
saiyan della Terra.
I quattro si guardarono a vicenda, poi volsero lo sguardo
a Syra, e Goku parlò. -Siamo venuti fin qui per aiutarvi.
Non ci tireremo indietro.-
-Bene. Grazie a tutti. Ora c'è un'altra cosa che dovete
sapere
anche tu, Syra
- La ragazza avanzò
verso la principessa. -Cosa dovremmo sapere? È per caso
successo qualcosa mentre io non c'ero?- Chiese Syra
preoccupata dall'espressione di Veki.
-Syra, tu ricordi quando sei partita da Kiton, vero?-
Chiese la principessa sedendosi su una poltrona.
La ragazza annuì. -Sì, certo
Nemes, Jana, Toma e
Reva hanno tenuto occupati i kitoniani mentre Siddan
-
Un velo di tristezza calò sul volto della giovane. -Siddan
si è sacrificato per permettere a me di fuggire
-
L'espressione della regina si fece più cupa e a bassa
voce, quasi in modo impercettibile sussurrò volgendo lo
sguardo. -Siddan
-
Syra si sentiva terribilmente in colpa. -Principessa io
Mi-mi dispiace tanto
Io
Io non volevo
-
Continuò Syra abbassando la testa desolata.
-Non è stata colpa tua, figliola. Non preoccuparti.
Adesso bisogna pensare a Jana, Toma e Reva. Sono stati
catturati, dobbiamo almeno tentare di salvarli.- Concluse
la donna mentre sul volto di Syra mille emozioni si
fecero largo. -Catturati?! Ma dove sono? Stanno bene?
Sono ancora vivi, vero
? Principessa! Sono ancora
vivi, vero?!- Chiese la ragazza in preda all'ansia. Veki
distolse per un momento lo sguardo poi parlò.
-Non lo so, Syra
Non abbiamo più loro notizie da
quando sei partita
Ma io credo che siano ancora
vivi. Gulter cercherà sicuramente di farsi dire dove si
trova la nostra Base e non è così stupido da ucciderli
subito, ma dobbiamo sbrigarci, non abbiamo molto tempo.-
Disse la principessa.
-Bene, allora stanotte mi recherò al Palazzo del Re e li
libererò!- Esclamò decisa Syra.
-Io verrò con te. Voglio vedere com'è il luogo in cui
combatteremo!- Sorrise Goku con aria tranquilla.
-Vengo anch'io
- Si fece avanti Nemes. -Voglio
venire anche io. È stata solo colpa mia se sono stati
catturati, fatemi venire con voi!- Disse Nemes guardando
Goku e Syra con sguardo sicuro e deciso.
I due saiyan sorrisero poi Goku disse. -Bene, allora
partiremo stanotte prima dell'alba, tutti d'accordo?-
Nemes e Syra annuirono poi la regina prese la parola. -Mi
raccomando
Fate molta, molta attenzione!-
Goku guardò la donna con uno sguardo che la rassicurò.
-Non si preoccupi, se sono ancora vivi li riporteremo qui!-
E sorridendo con uno dei suoi soliti sorrisi il saiyan
continuò. -Però
ecco
prima io
ehm
volevo chiedervi
- Tutti guardavano Goku restio a
finire la frase. -Ecco
Non è che avreste qualcosa
da magiare? STO MORENDO DI FAME!-
Sulle teste di tutti i presenti apparve una gocciolina
poi Syra, metà ridendo accompagnò Goku, Gohan e Trunks
in cucina. Vegeta stava uscendo a seguito degli amici
diretti nella dispensa quando una voce lo fermò.
-Aspetta Vegeta
- Disse Veki trattenendo il saiyan.
-Cosa c'è?- Chiese lui in modo fin troppo garbato per i
suoi metodi.
-Vegeta, voglio che tu sia sincero con me. Sei certo che
voi possiate sconfiggere Re Gulter e i suoi Generali?-
Domandò la donna con tono serio e sguardo fermo. Vegeta
la guardò un momento poi fece uno dei suoi soliti mezzi
sorrisi e disse. -Certo. Non hai la minima idea di quanto
io sia diventato potente!-
-Ne sono convinta. Sei sempre stato molto forte fin da
quando eri solo un bambino. Ohh Kami
è passato così
tanto tempo
! Non me lo ricordo nemmeno più
!-
Sorrise la donna cercando di alzarsi. Vegeta si apprestò
ad aiutarla a coricarsi nel letto.
-Veki
Cos'hai esattamente?- Chiese lui quasi
timidamente.
-Parli della mia malattia, vero Vegeta? Non lo so con
esattezza, ma so che non ho ancora molto da vivere
Lo sento
Vorrei, però, che almeno Syra, Nemes,
Reva e tutti gli altri ragazzi che sono nati e hanno
vissuto qui potessero vivere in un mondo felice e di pace
perché se lo meritano. Perché mio figlio Siddan aveva
solo ventuno primavere e non meritava di morire così. A
questo ho dedicato la mia vita. A far sì che gli altri
non vivessero quello che ho vissuto io, quello che
abbiamo vissuto noi. Vegeta
-
Tentò di finire la donna con evidenti sforzi. -Vegeta
Promettimi che lotterai e che tu e gli altri riporterete
la pace su Kiton, regalate un futuro di pace ai ragazzi
che vivono qui
Ti prego, Vegeta, promettilo
!-
Disse la donna con gli occhi velati dalle lacrime.
Vegeta continuò ad osservare la donna immaginando come
sarebbe stato se qualcuno avesse ucciso Trunks a quel
modo. Si alzò in piedi e guardando con occhi
incredibilmente seri la sorella promise da vero saiyan.
-Sul mio onore
- Poi se ne andò chiudendo piano la
porta dietro di sé.
La principessa Veki osservò Vegeta allontanarsi. -Sei
molto cambiato da quando ti conoscevo. Sei migliorato.
Grazie di tutto, fratello mio.- Così dicendo si
addormentò stanca sotto le coperte.
* * * * * * * *
Nel frattempo, sulla Terra
* * * * * * * *
-Marron
! Stai bene? Una lumaca volerebbe più
veloce di te
bhè
se sapesse volare
Si
intende! Eh eh!- Scherzò Goten guardando Marron alle sue
spalle. La ragazza non sembrava molto in forze e
procedeva molto lentamente. -Marron
- Disse il mezzo
saiyan accostandosi all'amica.
-Tu non stai bene per niente
! Dai, vieni
Ti
porto io
- Disse Goten mettendo un braccio intorno
alle spalle di Marron. La ragazza non protestò e lasciò
che l'amico la portasse a casa di Bulma.
Crilin scrutava nervoso fuori dalla finestra. -Va bene,
se la sa cavare ma ora sta ritardando veramente troppo!
Non vorrei che le fosse davvero successo qualcosa
-
Improvvisamente il vecchio amico di Goku alzò
bruscamente la testa avvertendo chiaramente l'aura di
Goten e di Marron avvicinarsi a gran velocità.
-Marron
- Sussurrò l'uomo guardando il cielo fuori
dalla finestra. L'aura della figlia era molto debole e
Crilin scattò fuori dalla finestra volando per andare
incontro ai due ragazzi.
Goten scorse in lontananza la figura di Crilin che si
avvicinava.
-Hey
Ma quello è Crilin
! Che ci fa qui?- Si
chiese il saiyan fermandosi ad aspettare l'amico.
-GOTEN!- Urlò Crilin fermandosi davanti al mezzo saiyan
con in braccio la ragazza. -MARRON! Marron! Ma cosa
diavolo è successo?- Chiese Crilin spostando
delicatamente i biondi capelli dalla fronte della figlia.
-Alcuni teppisti l'hanno aggredita, ma non è niente di
grave! Lei è forte!- Disse Goten appoggiando la ragazza
fra le braccia del padre. -Però è meglio portarla a
casa e farla riposare!- Sorrise il secondogenito di Goku.
Crilin annuì e insieme volarono verso lo stabilimento
della Capsule corp.
Goten e Crilin atterrarono nell'immenso giardino di casa
Brief dove C18 li stava aspettando ansiosa.
-MARRON! Oh no, Marron! Cos'è successo?!- Chiese nervosa
la maglie accorrendo da Crilin che portava tra le braccia
la ragazza.
-CRILIN! Cos'è successo a Marron?!- Chiese irritata la
donna puntando gli occhi colore del ghiaccio sul marito.
-Ah
ah
Cara
Po-posso spiegarti!-
Balbettò Crilin sotto lo sguardo accusatore della
compagna.
-Ah sì? Bhè meglio per te perché me ne devi TANTE di
spiegazioni!- E così dicendo, C18, prese la figlia e la
accompagnò dentro.
-Oh mamma
! Questa volta sono proprio nei guai!-
Disse Crilin con tono spaventato. Sulla testa di Goten
apparve una gocciolina mentre l'amico seguiva la moglie
all'interno della casa.
Chichi stava leggendo un libro sulla veranda, tentando di
distrarsi almeno quel tanto che riusciva. Assorta nei
suoi pensieri scorreva con gli occhi pagine e pagine
senza capire assolutamente niente di quello che leggeva,
aveva altro a cui pensare
Ad un tratto una voce si fece sentire lieve. -Signora
SIGNORA
!-
Chichi alzò piano la testa per vedere davanti a lei un
uomo dall'aspetto gentile e amichevole che la chiamava.
-
Ehm
Salve, scusi se la disturbo ma il
Signor Juma mi ha chiesto per favore di portargli a casa
la spesa e
eccomi qui!- Sorrise l'uomo indicando i
sacchetti. Chichi stentò un attimo a rispondere poi
disse balbettando.
-Oh
! Sì
Mio padre
Sì, mio padre me
l'aveva detto che sarebbe passato! Prego, si accomodi
-
Disse la donna alzandosi e indicando l'entrata.
-Lei, se non sbaglio, è il commesso del negozio giù
all'angolo?!- Domandò Chichi osservando meglio l'uomo
intento a sistemare i sacchetti della spesa.
-Eh
?
Oh sì! Lavoro lì da circa due
settimane! Bhè
Non è un gran chè come lavoro, lo
so, però ho bisogno di soldi per un progetto e non ho
trovato altro! Eh eh!- Rise l'uomo.
Chichi accennò un lieve sorriso, da quanto tempo era che
non sorrideva?
-E lei? Non mi sembra di averla mai vista da queste
parti, è forse nuova?- Chiese l'uomo fermandosi per
guardare Chichi.
-No
No, questa è la casa di mio padre
Sono
la figlia di Juma, lo Stregone del Toro!- Rispose la
donna sistemando un centrino sulla tavola.
-Oh
! Che maleducato! Non mi sono nemmeno presentato!
Il mio nome è Oliver Kumasawa, piacere di conoscerla
signora
?- Chiese con un sorriso amichevole il
commesso mentre si inchinava alla donna.
Chichi sorrise rispondendo. -Mi chiamo Chichi dello
Stregone del Toro, il piacere è tutto mio Signor
Kumasawa!-
Sul volto dell'uomo si allargò un limpido sorriso. -Mi
chiami pure Oliver!-
Chichi lo guardò un po' sorpresa poi, con tono
incuriosito da quell'uomo tanto cortese e affascinante
rispose con un risolino interessato.
-E lei mi chiami pure Chichi, Oliver
-
Piccolo e Videl passeggiavano da un po' per il centro di
Satan City, la moglie di Gohan stava passando un
divertente pomeriggio per negozi mentre Piccolo
bhè
per lui non era proprio la stessa cosa
-Eh
Videl
Non credi che forse dovremmo
trovare un luogo un po' meno
come dire
frequentato
?!- Chiese timidamente Piccolo mentre
tutti i passanti si soffermavano a guardarlo.
-Oh andiamo Piccolo! Nessuno fa caso al colore della tua
pelle!- Sorrise incurante Videl trascinando l'amico
davanti un'altra vetrina.
Piccolo era notevolmente imbarazzato e la ragazza,
sebbene dopo un po', non poté fare a meno di notarlo. -Piccolo
Se vuoi possiamo andare da un'altra parte
Tanto ho
già comprato un sacco di cose!- Sorrise Videl fermando
il namecciano. L'amico sorrise e, col suo solito tono
misterioso e calmo chiese guardando la ragazza. -Ti va di
visitare il luogo in cui io e Gohan passiamo più tempo?-
Videl lo guardò incuriosita annuendo senza dire una
parola e in meno di un secondo volarono via tra lo
stupore e spavento dei presenti.
Piccolo volava abbastanza veloce e Videl era davvero in
difficoltà a stargli dietro. "Accidenti
È
velocissimo!" Pensò tra sé la ragazza.
Il namecciano voltò un attimo lo sguardo per vedere che
la moglie del suo discepolo era rimasta piuttosto
indietro. Piccolo diminuì la velocità e si affiancò
alla ragazza. -Ce la fai? Possiamo fare una pausa
-
Disse l'uomo verde notando la stanchezza di Videl e
prendendole dalle mani i pacchetti contenenti i nuovi
vestiti.
-No
No, ce la faccio, piuttosto, quanto manca?-
Chiese la ragazza.
-Non molto. Siamo quasi arrivati, è questione di pochi
minuti.- E con quelle parole i due continuarono a volare
veloci nel cielo.
Videl era stanca ma non voleva darlo a vedere,
soprattutto in presenza del maestro di suo marito.
Arrivati a destinazione i due atterrarono su un
territorio roccioso circondato da piccole montagne. Videl
si guardò intorno, era dunque quello il luogo in cui
Gohan passava tante ore
Il namecciano guardò per un momento il viso della
ragazza poi, distogliendo lo sguardo, disse. -Allenai
Gohan tra queste rocce
Era solo un bambino quando
venimmo qui
- Disse Piccolo lasciando trasparire sul
suo volto un leggero sorriso nostalgico. Mille ricordi di
quei meravigliosi anni gli attraversarono la mente come
lampi capricciosi, che rimbalzavano sfuggenti e
fantastici nella sua testa. Immagini di quando vide Gohan
per la prima volta, di quando lo allenò, di quanto
diventò forte per poi essere l'uomo che era oggi
scivolarono davanti ai suoi occhi velati da una affabile
malinconia. Di quanti bei ricordi era colmo quel luogo
Videl continuò a scrutare il paesaggio lasciando che il
suo sguardo si perdesse nelle sconfinate sfumature
dell'orizzonte.
-Videl
- Chiamò Piccolo rompendo quel silenzio
austero. -Gohan ha paura
Moltissima paura che tu ti
stia stancando di lui
- Disse Piccolo. -Avrei voluto
che fosse Gohan a parlartene ma forse, conoscendolo, non
te l'avrebbe detto.- Sorrise lievemente il namecciano.
Videl si voltò verso l'amico. -Perché pensa una cosa
del genere?- Chiese la ragazza volgendo nuovamente lo
sguardo verso il silenzioso paesaggio.
-Non saprei
Ma appena torna da Kiton stagli
accanto, ne ha molto bisogno
- Terminò il
namecciano per poi allontanarsi.
Videl rimase un po' sul ciglio di quel picco a guardare
il sole scomparire dietro la fioca linea dell'orizzonte.
La sua mente era incredibilmente vuota e sgombra, solo un
pensiero non riusciva a cancellare, solo un nome
continuava ad assillarla. Le sue mani si congiunsero sul
cuore e piano, quasi in modo impercettibile, sussurrò. -Gohan
-
C18 era intenta a curare Marron dalle ferite subite
quando Crilin entrò dalla porta con in mano un
asciugamano pulito. -
Ehm
Cara
Dove lo
appoggio?- Chiese restio l'uomo.
-Appoggialo lì.- Disse impassibile la donna indicando
una sedia.
-Tesoro
io
- Cercò di parlare Crilin senza
riuscire a finire la frase.
-Va a prendere dell'altra acqua.- Ordinò C18 porgendo al
compagno la bacinella ormai quasi vuota. Crilin si
soffermò sull'espressione severa e ostile della moglie.
Questa volta l'aveva fatta grossa, aveva tradito la sua
fiducia, non aveva mai visto C18 così furiosa. "Accidenti
!
È davvero arrabbiata
!" Pensò l'amico di Goku
uscendo dalla porta.
-Ah-
Ma-mamma
Dove
Dove sono?- Domandò
faticosamente Marron riaprendo lentamente gli occhi.
-Sei a casa, tesoro. Non preoccuparti, adesso pensa solo
a riposarti.- Disse amorevole C18 passando delicatamente
una mano sulla fronte imperlata di sudore della figlia.
Crilin tornò con il recipiente colmo d'acqua e lo
appoggiò silenzioso sul comodino di fianco al letto. C18
immerse il panno nell'acqua e, dopo averlo strizzato un
po' lo mise sulla fronte di Marron. Crilin stava in piedi
desolato in fondo alla stanza. La moglie non diceva una
parola, non urlava, non sbraitava e quel silenzio, a
Crilin, faceva ancora più paura.
-C-cara
Io
No-non volevo
ecco
vedi
ero ad allenarmi e
- Cercò di iniziare
Crilin ma la compagna si girò di scatto e lo fulminò
con uno sguardo pieno d'ostilità e biasimo. L'uomo si
sentì il cuore in gola e, deglutendo indietreggiò sotto
la freddezza degli occhi della maglie. C18 si voltò un
attimo verso la figlia e scostandole i capelli dalla
fronte si apprestò ad avvicinarsi al marito. Crilin
guardò la moglie avvicinarsi sempre di più, con lo
sguardo austero come non mai. Lo sorpassò e si avvicinò
alla porta, lentamente la aprì e indicò al marito
l'uscita. Crilin guardò la porta sbigottito. -Ca-cara
Non potremmo parlarne
?!- Domandò l'uomo con
un'espressione di paura in volto. C18 alzò furibonda lo
sguardo sul marito.
-Vai fuori. Non è né il luogo né il momento adatto
perché io mi arrabbi con te quindi
fuori.- Disse
con rimprovero la donna.
Crilin guardò un'ultima volta prima la figlia poi la
moglie e, rassegnato, si avviò verso l'uscita. La porta
si chiuse rumorosamente dietro di lui e Crilin, con un
sospiro si diresse verso il laboratorio di casa Brief
nella speranza di trovare Bulma. -Ehh
Speriamo che
Bulma abbia un'altra camera libera o dovrò dormire
all'aperto!-
Chichi e Oliver parlavano da un po' e, senza che se ne
accorgessero si era fatto buio. -Oh
Forse è meglio
che vada, dovrà cenare prima o poi, Chichi!- Esclamò
l'uomo sorridendo.
-Non si preoccupi, mio padre torna tardi stasera e non ho
orari da rispettare. Piuttosto, le andrebbe di cenare con
me?- Domandò cordiale Chichi fermando il nuovo
conosciuto che si stava avviando verso la porta.
-Bhè
Come posso rifiutare un'offerta tanto
gentile?- Rispose l'uomo allargando un gran sorriso.
-Bene! Ha qualche richiesta particolare?- Disse con
allegria Chichi.
-No
Faccia lei. Io mi limiterò a mangiare e ad
elogiare i suoi piatti!- Rise Oliver sedendosi a tavola.
Chichi sorrise e si avviò verso la cucina, voleva
preparare qualcosa di speciale. Quel Oliver era proprio
incredibile. Lo conosceva da un giorno neanche ed era già
riuscito a farle riapparire sulle labbra il sorriso che
pensava non sarebbe mai più riuscita a riavere. Qualcosa
in quell'uomo la attraeva inspiegabilmente, era
intelligente, simpatico, responsabile. Quei suoi capelli
lunghi, biondi come il sole e lisci come seta, i suoi
occhi verdi, così espressivi e magnetici facevano
crollare ogni barriera difensiva della donna. Si trovava
davvero bene con lui. Non era come Goku, bhè, anche il
saiyan sapeva renderla davvero felice e se fosse stato
per lei non si sarebbero mai lasciati, ma Oliver
Nemmeno lei riusciva a spiegarsi lo strano sentimento che
provava per quell'uomo
Oliver entrò in cucina interrompendo Chichi assorta nei
suoi pensieri.
-Chichi
Chichi
! CHICHI!- Chiamò l'uomo con
tono di voce abbastanza alto.
-Oh
Oliver
! Non l'avevo sentita! Ha bisogno?-
Chiese gentile Chichi.
-Andiamo
! Dammi del "tu"! Ormai ci siamo
già presentati e conosciuti abbastanza non credi?- Disse
Oliver sorridendo a Chichi che, arrossendo si voltò a
fare qualcosa tra i fornelli.
-Sì
Ormai ci conosciamo, ma
ecco, non volevo
essere sconveniente!- Sorrise la donna voltandosi.
Oliver la guardò serio negli occhi. -Sei una bellissima
donna, Chichi. Mi meraviglia che tu non sia sposata
-
Disse l'uomo continuando ad ammirare gli occhi di Chichi.
La donna abbassò lo sguardo.
-Bhè
Lo ero
Mio marito mi ha tradita con la
mia migliore amica. È per questo che sono qui da mio
padre.- Rispose mesta Chichi.
Oliver osservò gli occhi della donna velati dalle
lacrime dicendo.
-Se mi permetti, Chichi
Se quest'uomo ha avuto il
coraggio di tradire una donna straordinaria, intelligente
e
incredibilmente bella come te
Non merita di
averti accanto.- Disse l'uomo asciugando le lacrime dagli
occhi di Chichi. La donna alzò lo sguardo verso Oliver,
com'era affascinante e romantico
Chichi si strinse
a lui, si sentiva bene in sua compagnia, non si sentiva
sola
Bulma cercava Chichi da quel pomeriggio, voleva trovarla
per parlarle perché quella storia stava andando troppo
avanti ma non la trovava da nessuna parte. Aveva cercato
dappertutto tranne che in un posto ed ora era lì che la
donna si stava dirigendo
-Mmm
Dunque
Vediamo un po', se non mi sbaglio
la casa di Juma dovrebbe essere da questa parte
Sì
Ah! Eccolo! "Monte Padella"! Sono arrivata!
Speriamo che sia qui
- Disse Bulma scendendo dalla
sua auto volante e raggiungendo la casa di Juma.
-Chichi
Chichi, sei qui? Chichi!- Chiamò la donna.
Bulma notò una luce accesa sul retro della casa, forse
c'era qualcuno, forse era Chichi.
-Chichi, sei tu?- Chiese la donna avvicinandosi ad una
finestra.
Bulma guardò dentro e rimase sconvolta quando vide
quello che stava accadendo. -
Chichi
!- Disse
sottovoce Bulma con gli occhi sbarrati.
-
Oh Kami
Ma
Chichi
Cosa ci fa
abbracciata a quell'uomo?!- Si chiese tra sé la donna.
Bulma indietreggiò di qualche passo, non poteva credere
ai suoi occhi. Chichi aveva una relazione con un altro
uomo! Bulma corse verso l'auto e, il più in fretta
possibile avviò il motore e sfrecciò via.
-Oliver
- Chiamò piano Chichi.
-Dimmi
-
-Non hai sentito degli strani rumori?- Chiese la donna
allontanandosi un po' dall'uomo e guardandosi intorno.
Oliver rimase un attimo in ascolto. -No
Non ho
sentito niente
Perché?-
Chichi si sporse guardando fuori dalla finestra
sospettosa. -No
Devo essermi sbagliata
Vieni,
andiamo a tavola! Voglio farti assaggiare una mia
specialità!- Esclamò con un sorriso Chichi
trascinandolo nell'altra stanza.
Bulma stava guidando lontano, verso casa. -Oh mio Kami
Oh mio Kami
! Oh mio Kami
!! Chichi ha un altro!
Ecco perché reagiva così! Oh no!! E ora come faccio a
dirlo a Goku?! Oh Kami!! E Goten e Gohan!! Oh Dende ma
cosa ti ho fatto di male?! Accidenti! Ma guarda che razza
di situazione!!- Sbraitò Bulma guidando verso la Città
dell'Ovest a gran velocità.
* * * * * * * * * *
Intanto, alla Base delle Brigate del Silenzio
* * * * * * * * * *
Goku e gli altri avevano appena finito di cenare e
stavano parlando del piano di evasione della mattina
seguente. Trunks e Gohan si erano offerti di preparare la
fuga appena Goku, Syra e Nemes fossero usciti dal
palazzo, mentre Vegeta avrebbe coperto le spalle agli
altri dando "un po' da fare" alle guardie di Re
Gulter insieme ad una delle armate ribelli.
-Io credo che così vada bene
- Disse Gohan
guardando in faccia tutti i presenti. -Io e Trunks vi
aspetteremo all'uscita del passaggio segreto, porteremo
con noi vestiti borghesi e ci mischieremo con la folla.-
-Intanto papà, insieme a un'armata delle Brigate creerà
un po' di scompiglio non molto lontano da palazzo, le
guardie interverranno e noi saremo liberi di agire
indisturbati!- Sorrise astutamente Trunks guardando
Vegeta ancora intento a mangiare.
-Io credo che sia un piano quasi perfetto!- Esclamò Syra
sorridendo.
-Già
però
Insomma
Come facciamo ad
arrivare alle prigioni? Quei passaggi segreti sono dei
labirinti!- Intervenne Nemes guardandosi intorno.
-Io so come arrivarci
Una volta c'ero stata con
Siddan, credo di riuscire a ripercorrere il percorso
anche alla rovescia.- Disse Syra.
-Bene
Allora domani mattina, prima dell'alba
partiremo e raggiungeremo il palazzo di Gulter. Gohan e
Trunks aspetteranno il sorgere del sole poi si
apposteranno poco lontano dall'entrata del passaggio
segreto mentre tu, Vegeta, al segnale di Trunks
attaccherai con l'armata i dintorni del palazzo dandoci
il tempo di scappare!- Disse serio Goku poi continuò. -Ora
è meglio andare a riposarsi. Domani sarà una lunga
giornata!- E così dicendo si alzò da tavola per
dirigersi verso i loro giacigli. Syra augurò a tutti una
buona notte poi si diresse nella direzione opposta verso
l'uscita. Trunks notò che la ragazza se ne stava andando
e decise di vedere dove era diretta.
Syra salì la scaletta di metallo di una piccola
piattaforma e si fermò sulla torretta di avvistamento.
Trunks la raggiunse.
-Syra
Cosa fai qui?- Chiese il ragazzo
avvicinandosi.
-Sono di vedetta stasera, ho il cambio alle 2:00 da
Kikoth.- Rispose la ragazza avvolgendosi in un panno e
sedendosi.
-Ahh
Ma domani come farai? Non sarai troppo stanca
per combattere?- Chiese pensieroso il mezzo saiyan.
Syra rise leggermente. -Sono abituata! È normale per noi!-
Il ragazzo guardò ancora una volta l'amica e si sedette
infreddolito al suo fianco. -Brrr
! Fa freddo di
notte qui!- Esclamò Trunks rabbrividendo.
Syra sorrise porgendogli un lembo della coperta che la
avvolgeva. -È per via del deserto
Di giorno non
assorbe il calore solare così di notte si congela!-
Sorrise beffarda la saiyan.
-Già
!-
I due ragazzi rimasero così, in silenzio, nonostante il
freddo pungente stavano bene seduti lì. Senza problemi,
senza pensieri. Solo insieme, ognuno assorto nei propri
pensieri tuttavia senza disturbare l'altro.
-Lo porti sempre con te, vero?-
La ragazza trasalì e confusa domandò. -Eh
? Che
cosa
?-
-Il medaglione
-
Syra sorrise. Già, quel ciondolo le portava fortuna. -Sì
Me lo ha regalato il maestro Hain-shu quando ero su
Yardrat.- Disse la ragazza osservando affettuosamente il
medaglione.
-È un amuleto? Un portafortuna? Che cos'è?- Chiese
curioso Trunks.
-Sì
Una specie
!- Esclamò Syra sorridendo.
-Ti disturbo se ti faccio compagnia fino a quando non ti
danno il cambio?-
-Certo che no! Tanto non succede mai niente però
sai com'è
! Non si sa mai
!- Rispose la saiyan
con un ghigno. I due ragazzi si sorrisero a vicenda e si
prepararono a passare la gelida notte di Kiton.
-Kakaroth
- Chiamò Vegeta. -Vieni un attimo qui.-
Goku si voltò e si diresse calmo verso l'amico. -Eccomi
Vegeta, cosa c'è?- Chiese il saiyan.
-Devo parlarti in privato, seguimi
- Disse il
principe volando fuori dalla finestra alla ricerca di un
luogo sicuro.
-Ma
?! Vegeta! ASPETTAMI!- E così dicendo Goku volò
dietro all'amico.
-Vegeta! Si può sapere cosa devi dirmi?!- Chiese il
saiyan atterrando al fianco del principe.
-Voglio parlarti della ragazza. Non hai notato niente di
strano in lei?- Chiese pensieroso Vegeta. Lo sguardo di
Goku si fece serio e voltandosi leggermente rispose. -Sì
La sua aura mi è molto familiare
Non saprei dirti
con precisione ma
Mi ricorda moltissimo l'aura di
Broli.-
Vegeta continuò a guardare il saiyan, aveva avuto la
stessa impressione.
-Già
Potrebbe essere sua figlia, questo
spiegherebbe la sua incredibile forza
!- Disse il
principe guardandosi intorno.
-Non arriviamo a conclusioni affrettate
I saiyan di
questo pianeta sono molto diversi sia da noi che da Broli.
Staremo a vedere il suo valore
- Concluse Goku
scrutando la torretta di avvistamento. E detto questo i
due saiyan tornarono ai loro giacigli, dovevano essere in
forma per l'indomani.
* * * * * * * * * *
Nel frattempo, nelle prigioni del palazzo di Re Gulter
* * * * * * * * * *
-Dannazione
! Sto morendo di fame!- Esclamò Reva
ascoltando il suo stomaco richiedere rumorosamente cibo.
-Reva
! Possibile che non pensi ad altro?- Chiese
Toma spazientito.
-Non posso farci niente! Un pasto al giorno è troppo
poco per me!- Ribatté sconsolato il ragazzo.
-Tenete duro, presto ce ne andremo da qui
- Disse
Siddan intervenendo nel discorso. I due saiyan presenti
lo guardarono incuriositi e confusi.
-Siddan
Ma che stai dicendo?- Chiese Reva guardando
l'amico.
-Hai intenzione di scappare di qui
! È così! Vero,
Siddan?!- Esclamò Toma inquieto osservando l'amico. Il
figlio della principessa non rispose e volse lo sguardo
dalla parte opposta.
-Oh
Siddan
Lo sai anche tu
! È
impossibile evadere da queste prigioni e rimanere in vita
abbastanza a lungo per rendersene conto!- Disse il saiyan.
-Sempre meglio che restare a marcire qui dentro! TOMA,
SVEGLIATI! NON VERRANNO A SALVARCI! Ci avranno già dati
per morti! Mia madre sta sempre peggio e da sola, senza
di noi, non potrebbe farcela! Nessuno verrà qui!
Dobbiamo cavarcela da soli! Siete con me?- Chiese
determinato Siddan.
I due amici si guardarono a vicenda poi, Reva volse lo
sguardo verso Siddan e rispose. -Sono con te, fratello!-
Toma guardava di lato e non sembrava intenzionato a
rispondere.
-Toma
Sei dei nostri?- Chiese il giovane principe.
-E Jana? Non possiamo lasciarla qui!- Esclamò
preoccupato il saiyan.
-Non la lasceremo qui
Tu e Reva andrete avanti
mentre io mi occuperò di lei.- Disse Siddan guardando i
due compagni.
-Io
Siddan
Lascia che sia io ad occuparmi di
Jana per favore.- Chiese Toma guardando in basso.
-Toma
Se incontrassi uno dei Generali del Re? Come
faresti? Io forse potrei riuscire a cavarmela!-
-Siddan! Per una volta
una volta sola nella vita
Dammi ascolto. Lascia che me ne occupi io
!-
Siddan guardò l'amico. Anche se gli avesse detto di no
non sarebbe servito a niente. -Bene
Faremo come
dici. Tu penserai a Jana, se per caso qualcosa dovesse
andare storto tra ventiquattro ore torneremo qui, tutti
d'accordo?- Toma e Reva annuirono.
-Ora chiamo la guardia, Reva fingiti svenuto.- Il ragazzo
ubbidì e Siddan iniziò il suo piano di evasione.
-GUARDIA! HEY GUARDIA! VIENI QUI! MUOVITI!-
La guardia entrò seccata e assonnata. -Che diavolo
succede? Che vuoi?- Chiese aspro a Siddan.
-Il mio amico Reva
Non risponde più
-
-E a me che diavolo importa?- Chiese incurante il soldato.
-Se fossi in te me ne importerebbe
! Se dovesse
succedergli qualcosa il vecchio Gulter
- Siddan
lasciò in sospeso la frase di proposito e finalmente
riuscì a catturare l'attenzione della guardia.
-Cosa
? Che cosa farebbe il Re?-
Siddan, assumendo un'aria da superiore, non rispose.
-Hey! Chi mi assicura che non stai raccontando frottole,
eh?- Domandò diffidente la guardia avvicinandosi al
saiyan e guardandolo dritto in faccia.
-E va bene, amico
Ti rivelerò una cosa
-
Rispose Siddan facendo gesto al soldato di avvicinarsi
ancora.
La guardia fece come aveva detto il saiyan ma, appena fu
vicino, Siddan lo colpì forte con la testa facendogli
perdere i sensi. -Volevo dirti che stai per svenire!-
Esclamò beffardo Siddan. -Avanti, Reva. Prendigli le
chiavi!- Continuò il giovane principe mentre l'amico
cercava di afferrarle.
-Ah
! Maledizione
! Siddan, non ci arrivo!-
Imprecò il ragazzo con evidenti sforzi. -Avanti Reva!
Cerca di prenderle! Basta un piccolo sforzo!- Lo
incoraggiò il figlio della principessa.
Nel cuore di tutti si faceva largo una grande ansia.
-Oh Kami
Se ci scoprono è la fine
- Sussurrò
Toma.
-Dai, Reva! Puoi farcela! Ci sei quasi! Forza!- Continuò
Siddan.
-AH AH! LE HO PRESE!- Esultò Reva. Un sorriso di
speranza apparve sui volti dei tre. Il ragazzo si liberò
delle catene e saltò in piedi entusiasta.
-AHH! LIBERO!-
-Avanti, Reva! Slegaci! Dobbiamo andare via subito di qui!-
Esclamò Siddan.
Il ragazzo corse a liberare i due amici che, una volta
sciolti dalle catene, imprigionarono alla parete la
guardia ancora svenuta. Corsero fuori e studiarono per un
attimo i cunicoli dei sotterranei.
-Dove sarà l'uscita
?- Chiese nervoso Toma
guardandosi intorno.
-Da quella parte!- Rispose sicuro Reva indicando il
corridoio dove di solito spariva Signor Gulter.
-Oh ma certo! Perché non usciamo dal portone principale
così già che ci sono faccio un salutino al Generale
Hitios?!- Esclamò canzonatorio Siddan.
-Devo trovare Jana
Vado di là.- Disse Toma
scrutando gli scuri corridoi.
-Bene, Toma. Sono già stato qui una volta, dovrebbe
esserci un passaggio segreto da queste parti, dietro un
affresco! Arrivati lì, proseguendo verso sud-est si esce
nel bel mezzo del deserto! Vieni con me Reva! Ci
incontreremo con Toma all'uscita.-
Poi, i due amici, si avviarono verso un cunicolo poco
illuminato mentre Toma correva dalla parte opposta per
cercare l'amica. Ad un tratto il figlio della principessa
si fermò di colpo voltandosi indietro. -TOMA
!-
Chiamò ad alta voce il saiyan che si stava dirigendo
nella direzione opposta.
Il ragazzo si girò per vedere l'amico che, con tono
serio gli diceva.
-Fa molta attenzione, fratello
Ti aspettiamo
all'uscita. DEVI ESSERCI CAPITANO, È UN ORDINE!-
Toma rispose con un sorriso. -Non mancherò, Generale!-
Poi si dileguò tra l'oscurità dei corridoi delle
segrete.
Siddan e Reva correvano veloci lungo i lugubri e oscuri
cunicoli dei sotterranei, dovevano assolutamente uscire
il prima possibile di lì. Il figlio della principessa
rallentò fino a fermarsi.
-Che c'è Siddan? Perché ti sei fermato?- Chiese Reva
osservando l'amico fermo pochi passi dietro di lui.
Siddan si guardò intorno un po' confuso e abbastanza
preoccupato.
-MALEDIZIONE
! Abbiamo sbagliato strada!- Esclamò
nervoso il saiyan.
Reva si avvicinò all'amico notando che era davvero teso.
-Dai, Siddan, non importa
Stai calmo e cerca di
ricordarti dove dovevamo girare.- Il figlio della
principessa si voltò verso l'amico respirando
profondamente e, più tranquillo, disse. -Sì
Grazie. Coraggio Reva. Dobbiamo andarcene di qui!-
I due saiyan percorsero svariati corridoi fino a quando
Siddan non intravide, finalmente, il passaggio segreto.
-
Reva
- Chiamò il saiyan -Eccolo laggiù.
Dietro il muro con dipinto sopra l'affresco ci sono delle
scale, scendendole si accede alle catacombe. Una volta lì
potremo uscire senza essere visti! Vieni
!-
Reva seguì l'amico, raggiunsero la parete e, una volta
passati, richiusero il passaggio dietro di loro. In
assoluto silenzio scesero le scale fino a ritrovarsi
nelle catacombe, davanti a loro grotte calcaree ed enormi
arcate si stendevano sopra un fiume di acqua e fango.
L'aria era viziata e la luce scarsa ma, per lo meno,
ormai erano al sicuro fuori dal palazzo di Gulter.
-
Siddan
! Che schifezza è questa roba?!-
Esclamò Reva con una smorfia di ribrezzo camminando a
malo modo nel mezzo metro di acqua torpida.
-Sono catacombe, Reva
Cosa ti aspettavi? "Acqua
di Colonia"?- Irrise Siddan anche lui piuttosto
disgustato.
I due saiyan percorsero un gran pezzo di strada fino ad
arrivare all'uscita situata in mezzo al deserto e ben
lontana dal palazzo di Gulter. Reva fece per uscire
gridando. -ARIA! ARIA PULITA!- Quando Siddan lo trattenne
per un braccio. -Fermo! Dove pensi di andare! Dobbiamo
aspettare Toma e non possiamo certo farlo allo scoperto,
sapientone!-
Reva fece una smorfia poi, seccato, si mise a sedere su
uno scalino mentre Siddan sorrideva canzonatorio.
Toma girava da un po' tra i corridoi chiamando a bassa
voce l'amica.
-Jana
! Dove sei, Jana? Rispondi!- Fortunatamente
non aveva ancora incontrato delle guardie ma doveva
sbrigarsi, non aveva molto tempo. Aveva cercato in varie
stanze ma non era riuscito a trovarla quando, ad un
tratto, sentì finalmente la debolissima voce dell'amica.
-To-Toma
Toma
! So-sono qui
!-
Il ragazzo entrò nella lugubre stanza per vedere Jana
sanguinante e malconcia legata ad una ruota. -Jana!-
Esclamò il ragazzo a voce più bassa che poteva. -Non
preoccuparti
! Sono venuto per portarti via! Vieni,
ce ne andiamo da questo schifo di posto!- Annunciò Toma
liberando l'amica e caricandosela delicatamente sulle
spalle.
I due giovani percorsero svariati corridoi, doveva
assolutamente trovare l'affresco di cui parlava Siddan.
"Un affresco
! Un affresco
! Dove diavolo
è quel maledetto affresco?!" Pensò Toma cercando
il passaggio segreto.
All'improvviso però sentì dei rumori provenire dalle
sue spalle, si nascose immediatamente in un vicolo buio
azzerando la sua aura. Alcuni soldati stavano
controllando che tutto fosse a posto ma ben presto,
notarono l'assenza dei saiyan. La guardia sbarrò gli
occhi osservando la cella vuota. -
Oh, dannazione!
ALLARME! I PRIGIONIERI SONO FUGGITI!-
In poco meno di due minuti centinaia di guardie
pattugliavano i sotterranei del palazzo alla ricerca
degli evasi. Toma non poteva muoversi dal suo
nascondiglio, l'avrebbero fatto a pezzi appena fosse
uscito ma, del resto, non poteva rimanere lì in eterno.
L'avrebbero di certo scoperto, era solo questione di
tempo. "Maledizione
!" Pensò il ragazzo.
Poggiò delicatamente al suolo la saiyan semi svenuta e,
tenendola tra le braccia, disse. -Jana
Jana
!
Apri gli occhi, avanti!- Sussurrò all'amica.
-To-Toma
-
-Brava! Così! Cerca di riprenderti! Ascoltami
attentamente ora: ci hanno scoperti, stanno perlustrando
dappertutto e noi non possiamo rimanere qui. Devi
aiutarmi però, te la senti?-
La ragazza si alzò faticosamente da terra. -S-sono
pronta, Toma
! Non temere
!- Disse Jana che,
ormai, aveva recuperato un po' di forze.
Il ragazzo sorrise e insieme uscirono dal nascondiglio.
Come previsto non fecero nemmeno dieci metri che i
soldati li scovarono e gli furono addosso. Il ragazzo
fece indietreggiare la ragazza e si apprestò ad
affrontare le guardie che correvano rabbiose verso di
loro.
Senza voltarsi verso di lei le ricordò un'ultima volta.
-Mi raccomando, Jana. Il passaggio dietro l'affresco poi
a sud-est fino all'uscita. VAI ORA!-
La ragazza annuì decisa. -Tornerò insieme a Reva e
Siddan! TORNERÒ A PRENERTI, TOMA!- Esclamò Jana
correndo via veloce mentre l'amico frenava l'avanzata dei
soldati.
Jana correva più in fretta che poteva, era ancora molta
stanca e debole ma, grazie all'intervento di Toma, forse
aveva ancora una speranza. "Il passaggio dietro
l'affresco poi a sud-est fino all''uscita
Il
passaggio dietro l'affresco
poi a sud-est fino
all''uscita
!" Continuava a ripetere la saiyan
quasi per paura di dimenticarsene.
La ragazza comminò per un po' quando finalmente scorse
l'affresco. "Il passaggio!" Disse tra sé Jana.
Guardò bene che non ci fosse qualcuno poi corse contro
la parete cercando il modo di aprirla senza dover
utilizzare per forza un ki. -Andiamo! Andiamo! Apriti,
dannazione! Apriti!-
La saiyan continuò a provare e riprovare fino a quando
non trovò il sistema giusto e la parete si spostò piano
permettendole di passare. -SÌ!- Esclamò entusiasta
entrando e chiudendo il passaggio dietro di sé.
-Sud-est
Sud-est fino all'uscita! Oh Kami
! È
freddissima
!!- Sibilò la ragazza iniziando a
camminare nella melma. Jana era stanchissima e l'aria
pesante delle catacombe non l'aiutava per niente. Camminò
a lungo verso sud-est fino all'uscita proprio come gli
aveva detto Toma. Poi, finalmente, intravide nell'ombra
le figure degli amici correrle incontro.
-Jana! JANA! STAI BENE?! DOV'È TOMA?!- Chiese Siddan
sorreggendo l'amica che stava per svenire.
-Hanno dato l'allarme
Toma
Lui-lui è rimasto
al palazzo
!- Rispose Jana con chiari sforzi.
-È PROPRIO COSÌ RAGAZZI!- Sogghignò una voce familiare.
-Il vostro povero amichetto non è riuscito a scappare
!-
Gli occhi dei tre si sbarrarono per vedere con immenso
sgomento il loro crudele sovrano con alle spalle una
delle sue armate.
-RE GULTER
!- Esclamò Siddan atterrito.
-In persona, principino!- Sorrise losco il malvagio Re
scrutando il saiyan.
-Ma cosa credevate? Che fossi uno stupido? Che non avessi
previsto un vostro tentativo di fuga? Vi tenevo d'occhio,
giorno e notte
Ogni vostra singola parola, ogni
vostro più piccolo gesto
- Sogghignò maligno
Gulter.
Siddan, ritrovato il suo solito sguardo freddo e deciso
si avvicinò a Reva mettendogli l'amica tra le braccia. -Prenditi
cura di Jana
-
-Siddan
?! Che intenzioni hai?! Sono troppi!- Disse
Reva intimorito.
-Avanti ragazzi, se vi consegnate di vostra spontanea
volontà prometto di non infierire
altrimenti
!-
Disse il Re alzando le spalle.
-PREFERISCO LA MORTE, GULTER!- Ribatté combattivo Siddan.
-Va bene
Se vuoi metterla così
Prendeteli!-
Ordinò Gulter facendo gesto ai soldati di attaccare.
Siddan e Reva cercarono di ribellarsi ma erano troppi. I
tre saiyan furono catturati e, stremati e feriti,
poterono solo udire Re Gulter esclamare con tono seccato.
-Sbarrate il passaggio! Riportate i ribelli nella loro
cella e questa volta fate in modo che ci restino!-
Dreinos entrò furibondo nelle stanze di Gulter appena
tornato dalle celle.
-GULTER! GULTER! DOVE DIAVOLO SEI? VIENI FUORI! DEVO
PARLARTI!- Chiamò l'uomo aprendo bruscamente la porta
della camera da letto del Re.
-Oh
Dannazione, Dreinos! Prima non ti scomodavi
quasi a uscire dai tendaggi e ora fai irruzione nelle mie
stanze! Che diavolo hai ora?!- Chiese Gulter alzandosi
dalla poltrona sulla quale si era appena seduto.
-Cos'ho?! Mi chiede cos'ho! Ma
DANNAZIONE, GULTER!
NON HAI SENTITO QUELLO CHE HA DETTO IL PRINCIPE SIDDAN?!-
Chiese Dreinos fuori di sé. Il sovrano rimase un attimo
in silenzio in ascolto.
-
Bhè
Illuminami, mio caro Dreinos. Cos'ha
detto il principino che ti ha tanto turbato?- Chiese
Gulter con tranquillità.
-La principessa Veki
! Non ti dice niente?!- Domandò
nervoso l'uomo camminando avanti e indietro per la stanza.
-Oh, sì
! Ha detto che stava peggiorando se non
vado errato.- Rispose calmo il nobile kitoniano.
-ESATTO! Gulter
Se la principessa tira le cuoia
spariscono con lei le mie sole speranze di impugnare la
Sacra Spada!- Esclamò nervoso Dreinos.
Gulter si appoggiò allo schienale.
-Ora calmati, Dreinos. Non siamo sicuri che sia lei la
prescelta. Dammi l'Iscrizione.- Disse l'alieno pensieroso.
Dreinos estrasse da sotto il mantello una pergamena e la
porse all'amico. Gulter la srotolò e iniziò a studiarla.
Attimi di interminabile silenzio si propagarono pesanti
nella stanza.
-Guarda! Leggila! Non può essere che Veki! SOLO LEI HA
IL POTERE DI FARMI IMPUGNARE QUELLA SPADA, DANNAZIONE!-
Esclamò ansioso Dreinos e in uno scatto d'ira scaraventò
contro la parete una sedia che si ruppe all'impatto.
-Stai calmo
Vediamo, questo è lo scritto che avete
trovato di fianco alla Spada, giusto? Qui dice:
All'inizio dei secoli una Spada Sacra creata da
Demoni Superiori fece la sua apparizione tra i mortali.
Bella di potere e malvagità i "degni" che
avevano il permesso di impugnarla divennero onnipotenti.
Col passare del tempo la Spada fu nascosta e sepolta da
un uomo che impugnava la Sacra Spada di Fuoco -Spada di
pace e speranza- affinché la sua malefica potenza fosse
dimenticata.
Ma sta scritto: un giorno il suo malvagio potere sarà
risvegliato.
Del sangue di un perituro colmo d'amore e giustizia
questo prescelto avrà sporche le mani e la Sacra Spada
dei Neri Diamanti trionferà di nuovo come seminatrice di
morte tra i mortali.
È tutto
Non dice altro.- Concluse Gulter posando
piano la pergamena su un tavolino. -Bhè
caro
Dreinos
Rimango dell'idea che tu stia correndo
troppo. Non hai la certezza che sia Veki questa "vittima
sacrificale", per quanto ci riguarda potrebbe essere
chiunque!- Disse serio Gulter.
-Ma non capisci?! È VEKI! È LEI! Piena di amore e
giustizia! Figlia di un Re e principessa di un popolo che
non hanno mai fatto altro che distruggere e uccidere, è
riuscita a riportare tutti i suoi sudditi sulla strada
della pace e ora è una regina amata e rispettata! Chi
meglio di lei sa cosa significano amore e giustizia dopo
aver vissuto quello che lei ha passato?!- Esclamò
Dreinos assolutamente certo delle sue parole.
Gulter lo osservò per un attimo poi iniziò a battere le
mani in un applauso canzonatorio. -Bravo
! Bel
discorso
! Non ti facevo così sentimentale, ti
meriti un applauso!- Lo derise il Re.
-Sei uno stolto, Gulter. Grazie a quella Spada potremmo
avere tutto! La potenza! Il rispetto! L'UNIVERSO SAREBBE
NELLE NOSTRE MANI! CE L'AVREMMO IN PUGNO!- Esclamò
l'uomo.
-Io non credo ci sia tanto da fidarsi di quell'arnese. In
fin dei conti non sai nemmeno se potresti essere tu
questo "prescelto", questo "degno"!-
Sogghignò Gulter bevendo un sorso di vino rosso da un
calice di cristallo.
Dreinos, a quelle parole, afferrò il Re per la gola e lo
scaraventò con estrema violenza contro il muro.
-SONO IO! Ma cosa credi, razza di presuntuoso senza spina
dorsale?! Di poterla impugnare tu la Sacra Spada di
Diamanti? Se solo volessi potrei liberarmi di te e dei
tuoi Generali in qualsiasi momento. Cerca di ricordarti
chi comanda qui, Gulter
!- Concluse serio l'uomo
lasciando la presa.
Lo sguardo freddo e altero di Dreinos fece scendere un
brivido di paura lungo la schiena del sovrano. Dopodiché
l'uomo si voltò e senza dire una sola parola lasciò le
lussuose stanze.
Gulter tossì per un po' portandosi una mano alla gola. -Dannato
scimmione
! Sta diventando troppo pericoloso. Alla
prima occasione, dopo che avrà fatto fuori gli ultimi
saiyan ribelli, mi sbarazzerò di lui!- E così dicendo
si avviò verso un'altra stanza.
* * * * * * * * * *
Prima dell'alba, alla Base delle Brigate del Silenzio
* * * * * * * * * *
Alla Base dei saiyan ribelli tutto era pronto per
l'imminente evasione. Goku, Nemes e Syra erano intenti a
prepararsi con tutto l'equipaggiamento per la fuga da
palazzo. Nemes estrasse abilmente un pugnale dalla guaina
e lo porse a Goku intento ad allacciarsi uno stivaletto.
Il saiyan osservò un attimo l'arma poi, sorridendo
rispose. -Grazie ma non ne ho bisogno!-
La ragazza lo guardò sorpresa mentre una risatina
trattenuta di Syra si fece largo nel imperioso silenzio
dell'atrio.
-Ma
Come non ne hai bisogno?- Chiese Nemes confusa.
-Io uso altri metodi
!- Rise Goku alzandosi in piedi.
Syra sogghignò e avvicinandosi al saiyan gli porse
nuovamente il pugnale.
-Non puoi usare attacchi energetici all'interno del
palazzo del Re. Non dobbiamo dare nell'occhio quindi
dovremo azzerare le nostre aure e usare dei ki non credo
che ci aiuterebbe a passare inosservati!- Spiegò sicura
la giovane allacciandosi la guaina della spada alla
cintura. Goku annuì iniziando a ridere con una
gocciolina sulla testa. Gohan e Trunks arrivarono
correndo con alle spalle Vegeta che, tranquillo,
camminava.
-Goku
!- Chiamò Trunks fermandosi di fronte al
saiyan. -È tutto pronto, potete andare!- Informò il
ragazzo sorridendo. Syra alzò lo sguardo verso Goku che,
tranquillo diceva che sarebbero partiti al più presto.
-Syra
- Chiamò piano Nemes avvicinandosi all'amica.
-Credi che possiamo fidarci di loro?- Syra continuò a
osservare i saiyan della Terra assorta e, senza
distogliere lo sguardo, rispose pensierosa. -Lo
scopriremo presto, Nemes
Lo scopriremo presto
-
In quel momento Goku raggiunse le giovani compagne di
battaglia e, con un lieve sorriso chiese. -Andiamo
subito, va bene?- Le due saiyan annuirono e si avviarono
verso il portone. Syra alzò lo sguardo verso la torretta
di guardia facendo cenno a Kikoth di lasciarli passare.
L'enorme porta si aprì e i tre saiyan iniziarono il
cammino verso il palazzo.
Goku osservò il cielo buio e scuro sopra di loro, era
incredibile quante stelle potessero vedersi. Scrutò a
lungo la volta celeste alla ricerca del satellite lunare
poi, ricordando all'improvviso le parole di Syra, abbassò
lo sguardo. La Luna non l'avrebbe trovata. Il saiyan si
guardò intorno, non si vedeva niente. Tutto era avvolto
dalle tenebre e niente era visibile chiaramente, le
sagome delle due ragazze davanti a lui si confondevano
leggere col paesaggio. Goku affrettò il passo, non
doveva perdere di vista le sue due guide se non voleva
perdersi. Camminavano da un po' ma nessuno aveva detto
una parola da quando avevano lasciato la Base delle
Brigate del Silenzio. Il saiyan sbadigliò rumorosamente
e Syra, voltandosi indietro, rassicurò. -Non temere
Siamo quasi arrivati!-
Goku sorrise. -Grazie! Syra, volevo chiederti
Sei
sicura che i vostri amici siano rinchiusi nelle segrete,
vero? Non è che magari Gulter li ha portati da un'altra
parte per poter farsi dire dov'è la Base?-
Syra esitò un attimo. Goku aveva ragione, avevano dato
per scontato di trovarli nelle prigioni sotterranee ma
non erano sicuri
Se non fossero stati lì cosa
avrebbero fatto? Il saiyan notò la preoccupazione
dipinta sul volto della ragazza e avvicinandosi disse
sorridendo. -Non devi preoccuparti! Sono sicuro che li
troveremo! Anche se non fossero nei sotterranei non è
detto che siano poi tanto lontano, no?!- Syra alzò gli
occhi verso il saiyan con aria più fiduciosa. Sì, li
avrebbero trovati!
Nemes si avvicinò ai compagni di viaggio e, indicando
davanti a loro, disse. -Siamo arrivati
Ecco il
passaggio per le catacombe.-
I tre amici raggiunsero l'entrata e scostarono alcuni
massi che chiudevano l'apertura. Syra entrò per prima e
accendendo una fiaccola scese alcuni gradini
addentrandosi nei sotterranei. L'amica la seguì e Goku
entrò per ultimo chiudendo il varco dietro di sé.
Nemes si guardò intorno dubbiosa. -Syra
- Mormorò
la ragazza.
La saiyan non rispose ma continuò a scrutare sospettosa
e preoccupata il paesaggio. I tre fecero alcuni metri
lungo il fangoso fiume e poco distante qualcosa attirò
la loro attenzione. Una fascia rossa ondeggiava sul
torpido corso d'acqua, Nemes la afferrò sicura.
-Non ci sono dubbi
È di Toma
- Disse
voltandosi verso i due amici.
Syra sorrise. -Forse sono già scappati! Ci hanno
preceduti!-
Goku si fermò di fianco alla ragazza dicendo scuro. -Non
credo
Ci sono tracce di battaglia
È più
probabile che abbiano tentato la fuga ma che non ci siano
riusciti.- Syra e Nemes abbassarono lo sguardo. Il saiyan
aveva ragione, e lo sapevano bene.
-Non demoralizzatevi! Sono sicuro che li troveremo nelle
prigioni!- Sorrise Goku mettendo una mano sulla spalla di
Syra. Le due saiyan guardarono l'amico e, rincuorate da
quelle parole, proseguirono verso il reggia del Re.
Avevano attraversato varie arcate e girato più volte ma
non erano ancora arrivati a destinazione. Syra si guardò
intorno spaesata.
-Oh
Syra
Forse
Forse mi sbaglio
ma
non siamo già passati di qua?- Chiese Nemes
guardandosi intorno.
-Ecco
Forse
È probabile
Io
Aspettate!- Disse la ragazza correndo verso una
grandissima arcata.
-CI SIAMO!- Esclamò entusiasta Syra. -Il passaggio! È
qui, avanti! Venite!-
Goku e Nemes accorsero ma trovarono una brutta sorpresa
-Maledizione!- Imprecò Syra tentando di far scorrere la
parete. -Quei maledetti devono averlo sbarrato!- Nemes
cercò di aiutare l'amica ma tutto era inutile, il
passaggio non sembrava intenzionato smuoversi.
Goku si fece avanti. -Scusate
Potete spostarvi, per
favore
?-
Le due ragazze si voltarono per vedere un piccolo ki
viaggiare dritto verso l'entrata e aprire un varco. Varie
parti di muro crollarono ed un polverone incredibile si
dissolse piano rendendo visibile l'apertura. Le due
saiyan rimasero a guardare sconvolte il passaggio semi
distrutto con Goku che, sorridendo si avvicinava
all'entrata. Nemes fermò il saiyan e lo afferrò per la
maglia. -Hey tu! Ti ha dato di volta il cervello per
caso?! Che diavolo credevi di fare?! Ora grazie a te ci
scopriranno!- Lo aggredì la ragazza con tono scontroso
mentre il terrestre rideva con una mano dietro la testa.
-Vedrai che non si accorgeranno di niente! Piuttosto
È meglio che ci muoviamo prima che ci scoprano sul serio
-
Disse Goku tornando serio mentre si incamminava con a
seguito le due ragazze.
I tre saiyan percorsero diversi corridoi alla ricerca
degli amici prigionieri. Syra si guardò intorno con aria
sospettosa e diffidente.
-Non mi convince
- Mormorò la ragazza studiando il
corridoio.
-Cosa c'è Syra? Hai visto qualcosa?- Chiese Nemes
guardando l'amica.
-No
Non ho visto niente
Ed è questo il punto
Tutto questo silenzio non mi convince
Dovremmo già
aver incontrato qualcuno
Che ne so
! Uno dei
Generali, un tranello, una guardia
Invece non è
ancora successo niente
!-
Goku osservò l'oscuro fondo del cunicolo. -Syra, Nemes
Guardate
C'è qualcosa laggiù
- Disse il
saiyan avvicinandosi.
-LE PRIGIONI!- Esultò Nemes.-
Syra sorpassò i due amici chiamando. -Toma
! Jana,
Reva
! Dove siete?!-
Poi, finalmente una voce conosciuta rispose ai suoi
richiami.
-SYRA!- Esclamò entusiasta Reva cercando di avvicinarsi
alla porta della cella. -Syra! Siamo qui!- Disse il
ragazzo.
-REVA!- Gridò Nemes accorrendo verso la porta della
prigione.
-Nemes! Sei tu! Non sai come sono felice di sentirti!
Presto tirateci fuori!- Esclamò il ragazzo.
-Reva
!- Chiamò Syra l'amico incatenato. -Dove sono
Jana e Toma?-
-Siamo qui Syra! C'è anche Siddan!- Rispose felice Toma
mentre anche gli altri prigionieri si facevano sentire.
-SIDDAN! Siddan fratello! Sei vivo! Ti credevamo tutti
morto!- Esclamò la saiyan aggrappandosi alle sbarre
della finestrella sulla porta.
-Sì, sono vivo Syra! Ma c'è mancato davvero poco!
Credevo che non sareste più arrivati! Ce ne avete messo!-
Sogghignò il figlio della principessa.
-Ma sentilo
Ha anche delle storie per giunta!
Siddan, ho fatto quello che mi avevi detto! Ho trovato
gli aiuti! Sono dei saiyan anche loro e sono fortissimi!
Uno di loro è qui con me, si chiama Goku!- Sorrise Syra.
-Salve a tutti, ragazzi! Io sono Goku! Non preoccupatevi,
ora vi tiriamo fuori di lì!- Si fece avanti il saiyan
con uno dei suoi soliti sorrisi.
-Piacere di conoscerti, Goku! Io sono Siddan, il figlio
della principessa Veki, lei è Jana, lui Toma, e quello là
in fondo è Reva!- Salutò il ragazzo presentando gli
amici.
-Hey
Ragazzi
Scusate se vi interrompo! Ma
potreste gentilmente spettegolare dopo averci liberati,
grazie?!- S'intromise Reva beffardo.
Siddan guardò l'amico sorridendo mentre Goku e Syra
cercavano di aprire la porta della cella.
-Urca
! È più resistente di quanto credessi!-
Esclamò Goku cercando di rompere la serratura.
-Questo
Ah
! Questo è Otoph
un
particolare
Ah! Metallo che si trova qui su Kiton
!
È
dannatamente robusto! Ah! Noi lo usiamo per le
nostre armature!- Spiegò Syra tentando di forzare
l'apertura della prigione.
-Ragazzi
!- Chiamò Nemes con un sorrisetto in
faccia e una guardia svenuta a terra. -Perché non
proviamo ad usare le chiavi?-
Syra allargò un sorriso. -Ah! Nemes sei grande!-
La ragazza annuì saccente e, avvicinandosi alla cella,
la aprì. Reva sorrise fiero ed esclamò. -Ah! La mia
sorellona! Sei un genio, Nemes!-
-Lo so, lo so! Dai, fratellino, leviamo le tende!- Disse
Nemes liberando Reva dalle catene. Nel giro di un attimo
anche Siddan, Toma e Jana erano liberi e pronti alla fuga.
Il figlio della principessa sorridendo si avvicinò a
Syra mettendole una mano sulla spalla. La ragazza ricambiò
il sorriso ed esclamò. -Sapevo che eri un osso duro,
Generale!-
Goku si avvicinò ai due ragazzi poi disse serio. -È
meglio andarsene in fretta se non volete che ci scoprano.-
Siddan guardò il saiyan. -Goku
Sei dunque uno di
noi? Non hai la coda e il tuo non è un nome saiyan
-
Goku sorrise mettendosi una mano dietro la testa. -Eh eh
eh! È una lunga storia! Ora pensiamo ad andarcene!-
I sette saiyan si riunirono per tentare l'evasione. -Da
dove usciamo? Re Gulter tiene sotto controllo il
passaggio attraverso le catacombe!- Disse Jana guardando
gli amici.
-Per non parlare della cella! Il Re ci teneva d'occhio!
Sono sicuro che è già al corrente della nostra fuga!
Dobbiamo tenerci pronti ad uno scontro se è necessario
!-
Esclamò Toma. Goku sospirò pensieroso.
-Che c'è Goku?- Chiese Syra volgendo lo sguardo assente
all'amico.
-Niente
Credevo che sarebbe andata più liscia
Ma non preoccuparvi, ce la caveremo! Dobbiamo passare per
le catacombe, all'uscita troveremo ad aspettarci, con
vestiti borghesi, i miei amici: mio figlio Gohan e Trunks
Tuo cugino, Siddan.- Specificò il saiyan voltandosi
verso il ragazzo che ascoltava senza trovare niente di
sensato da dire.
-Possiamo fidarci di loro, non temente! Vegeta intanto
darà un po' da fare alle guardie del Re, andrà tutto
bene!- Concluse Goku sorridendo. Siddan fermò un attimo
gli amici che si stavano incamminando e chiese. -Vegeta?
Hai detto Vegeta?- Chiese il figlio della principessa
Veki con aria confusa.
-Sì
È un mio amico, il padre di Trunks e anche
lui un saiyan.- Rispose Goku voltandosi verso il giovane
principe.
Syra sorrise e si avvicinò a Siddan. -Non preoccuparti!
Quando saremo alla Base le risposte arriveranno! Ora
muoviamoci!- E così dicendo si avviarono verso il
passaggio dietro l'ex affresco.
Gulter osservava con un ghigno i saiyan camminare senza
fare il minimo rumore lungo le segrete del palazzo. Dalla
sua comoda poltrona imbottita chiamò un soldato in piedi
vicino alla sfarzosa porta dorata. -Guardia
-
-Sì, mio padrone?- Rispose umilmente l'alieno.
-Chiama il Generale Hitios, digli di venire
immediatamente nei miei alloggi.-
La guardia si inchinò e uscì dalla stanza. Il Re
sogghignò astutamente e congiungendo le dita disse. -Eh
eh eh
Siete nelle mie mani, saiyan
!-
Il Generale Hitios fu condotto da Gulter e, prostrandosi
al suo Re chiese. -Mi avete fatto chiamare, mio signore?-
-Ben arrivato Hitios! Vi aspettavo! Guardate
- Disse
il sovrano indicando lo schermo che mostrava i sette
saiyan in fuga. -Voglio che ci pensiate voi e i vostri
Generali. Cercate di non uccidere il figlio della
principessa, lui ci serve vivo! Andate ora e non
deludetemi!-
-Agli ordini, vostra maestà.- Così dicendo, Hitios, si
congedò da Re Gulter per dirigersi verso le stanze dove
i suoi compagni erano riuniti.
-AVANTI GENERALI! IL RE HA UN COMPITO PER NOI
!- I
tre alieni saltarono giù dalle sedie ed entusiasti
seguirono il Generale Hitios.
-Non mi piace
C'è troppa calma
- Disse Reva
guardandosi intorno.
-Lo so, Reva
Ma non possiamo fare altro.
Proseguiamo.- Rispose Toma allungando il passo e
superando l'amico.
Syra si avvicinò a Goku sospettosa. -L'hai sentito anche
tu, vero
?-
Il saiyan annuì. -Ci stanno seguendo
-
Siddan si accostò ai due amici. -Cosa facciamo? Non
possiamo combattere. Jana e Toma sono troppo stanchi e
anche Reva non è al massimo delle forze
Ci
annienterebbero.-
Pensieroso, Goku si guardò intorno. -Io intanto avverto
gli altri, che siano pronti a combattere
- Disse
Syra girandosi indietro quando, ad un tratto una voce la
fermò.
-NON CREDO CHE NE SARÀ BISOGNO, RAGAZZINA!- Esclamò il
Generale Mirz atterrando a braccia incrociate pochi metri
davanti a loro.
Toma sussultò. -Il Generale Dell'Est! IL GENERALE MIRZ!-
Goku guardò l'amico. -Generale
dell'Est?- Chiese
confuso il saiyan.
-Sì
- Rispose Syra osservando inquieta il
kitoniano, a quanto pare Gulter aveva proprio paura di
loro se scomodava perfino i suoi diletti. -Come sai ci
sono quattro Generali: quattro Generali per quattro punti
cardinali. Quello che hai dinanzi è Mirz, Generale
dell'Est.-
Goku osservò intensamente l'alieno che, con un ghigno si
guardava attorno con aria sprezzante.
-Principe Siddan
I miei omaggi
! Anche voi
qui?- Domandò beffardo il Generale. Il figlio della
principessa gli rivolse uno sguardo di ghiaccio.
-Che cosa vuoi, Mirz?- Chiese impassibile il ragazzo.
Mirz lo guardò sorridendo. -Non lo immagini? Sono
ansioso di presentarti alcuni miei
compagni!
Osserva principino!- E a quelle parole due possenti
figure apparvero dietro l'alieno.
Jana sbarrò gli occhi a quella vista. -IL GENERALI
DELL'OVEST E DEL SUD!-
Reva scrutò atterrito i tre potentissimi avversari, era
un incubo.
-Mio Kami
Tre dei Generali del Re erano ad
attenderci
- Sussurrò impietrito il ragazzo. Syra
lanciò uno sguardo determinato ai tre kitoniani.
-Dunque sei tu, Syra
Il piccolo prodigio, l'erede
del Super Saiyan
E quello laggiù è l'aiuto che
hai trovato sulla Terra, eh?- Domandò Zurys studiando la
ragazza e poi volgendo lo sguardo verso Goku.
Syra trasalì confusa poi riprese la freddezza che anche
prima i suoi occhi emanavano. -Non ho idea di che cosa tu
stia parlando e non mi interessa! LASCIACI PASSARE,
GENERALE ZURYS!- Esclamò decisa.
Il fratello di Hitios scrutò a lungo gli occhi della
ragazza. Era incredibile quanta forza, decisione e
coraggio la circondassero
-Come volete, potete andarvene
- Disse il kitoniano
alzando le spalle, poi sogghignando continuò -MA PRIMA
DOVRETE LIBERARVI DI NOI!- E così dicendo Zurys si
avventò con una velocità impressionante su Syra.
-ATTENTA!- Gridò Goku mettendosi in mezzo tra Syra e
Zurys parando così il pugno del Generale.
In una frazione di secondo che sembrò durare anni lo
sguardo dei due nemici si incrociò e l'aria si caricò
di una tensione che pareva infuocata.
Zurys saltò indietro e Goku si mise in posizione di
attacco.
"Un saiyan
!" Pensò tra sé il Generale
Hitios che osservava la scena dietro alcune colonne di
granito. "No
Non posso sbagliarmi
Quella
velocità
Quella prontezza
Quell'incredibile
potenza tenuta nascosta e liberata al momento opportuno
Quel ragazzo è un saiyan
! Forse lui è
"
-Non immaginavo tu fossi così forte
!- Esclamò
Zurys con un ghigno.
Goku sorrise a sua volta. -Grazie
Ma non hai ancora
visto niente!-
-Dunque
Due, tre, quattro
Sei e sette
-
Borbottò Platen studiando i saiyan. -Uffa
!
Soltanto sette
Questo scontro non sarà per niente
divertente
!- Sbuffò l'alieno mettendosi le mani
dietro la testa e incrociando le gambe. -E va bene
Mi accontenterò
INIZIAMO!-
Poi, i tre Generali si avventarono sui saiyan.
Siddan affidò Jana e Reva a Toma e Nemes e si apprestò
a ricevere il Generale del Sud, Platen, che stava per
colpirlo con un calcio.
Goku stava combattendo contro Zurys che pareva piuttosto
potente mentre Syra, insieme a Nemes, stava aiutando Toma
ancora molto stanco a portare in salvo Jana e Reva. Toma
incassò un forte pugno nello stomaco da Mirz, Generale
dell'Est, e cadde al suolo privo di energie per reagire.
-TOMA!- Gridarono all'unisono Syra e Nemes accorrendo ad
aiutare l'amico.
-Syra
Nemes
Io
io
non ce la
faccio
Sono ancora troppo debole
- Mormorò il
ragazzo steso a terra. Syra osservò un attimo il
compagno, poi volse lo sguardo con freddezza e disprezzo
verso il Generale. -A noi due
-
Mentre Jana e Reva soccorrevano Toma la saiyan si scagliò
contro l'infame alieno che, facilmente, evitava ogni
attacco della ragazza. Syra cercò di colpirlo con un
potente pugno ma Mirz lo schivò spostandosi di fianco
alla saiyan. I due erano l'uno affianco all'altra, Mirz
con un ghigno presuntuoso sulle labbra e Syra con il
volto coperto dall'incredulità. Quei pochi istanti
parvero ore. -Illusa
- Sussurrò con un lieve
sorriso il Generale mentre, con un poderoso calcio
scaraventava via la ragazza.
Goku era intento a combattere contro Zurys, Generale
dell'Ovest. Nessuno dei due si stava veramente impegnando
quando, ad un tratto, il Generale si spostò alla sua
massima velocità e colpì Goku alle spalle. Il saiyan
cadde a terra. -Basta giocare
!- Esclamò Zurys
caricando un pugno.
Goku sogghignò. -Hai ragione
BASTA GIOCARE!- E
schivando agilmente il colpo del Generale dell'Ovest
apparve dietro di lui per poi, con un pugno,
scaraventarlo contro il muro rompendolo. Zurys si alzò
un po' scompigliato guardando incredulo e innervosito il
saiyan. "Dannazione
È molto più forte di
quanto immaginassi
"
Siddan e il Generale Platen stavano lottando furiosamente.
Nessuno dei due riusciva ad avere la meglio sull'altro.
Il figlio di Veki schivò velocemente un calcio del
nemico e, apparendogli di fianco, lo colpì violentemente
con un'onda. Il Generale, investito in pieno dal raggio
spaventoso di Siddan si rialzò da sotto le macerie di un
muro. Un rivolo di sangue gli fluiva piano dal labbro. -Maledetto
saiyan
Questa te la faccio pagare cara
!-
Il giovane principe sogghignò facendo cenno al nemico di
farsi sotto. I due ripresero la lotta che non vedeva né
vinti né vincitori. Il Generale del Sud si stava
impegnando al massimo e Siddan cominciava a faticare a
stare al passo di un così potente avversario.
Syra si alzò faticosamente guardando il Generale Mirz. -Sai,
saiyan
Ho sempre creduto che voi scimmioni foste
ottimi combattenti
- Il Generale scosse
sarcasticamente la testa. -Mi deludi
!-
Lo sguardo di Syra si infervorò di disprezzo. -Forse hai
bisogno di uno stimolo
- Sussurrò il Generale
lanciando un'occhiata maliziosamente crudele a Jana, Reva
e Toma. Nemes si alzò posizionandosi tra Mirz e gli
amici.
-Prova a torcergli anche un solo capello giuro che non
avrò pietà
- Esclamò decisa l'amica di Syra.
-Vedremo
!- E così dicendo l'alieno si scagliò
contro Nemes che parò il calcio che il Generale dell'Est
le aveva destinato. Syra corse ad aiutare l'amica
colpendo Mirz con un ki blast che però fu evitato senza
sforzo dal nemico. Nemes cercò di attaccarlo
direttamente con un forte calcio e, mentre il Generale
era intento ad evitarlo, Syra lo colpì alle spalle con
un pugno facendolo precipitare a terra.
Le due giovani saiyan si misero di fronte al Generale con
sguardo più determinato che mai, alle loro spalle Jana,
Reva e Toma da proteggere.
Mirz si alzò subito e si scagliò contro le due saiyan
scaricandogli addosso vari ki blast. Nemes fu colpita
violentemente e scaraventata lontano dagli amici. Syra
continuò a contrastare l'attacco dell'avversario ma, ad
un tratto, Mirz le fu davanti sogghigno maligno.
Syra, confusa dal gesto del Generale, abbassò la guardia
e l'alieno scattò avanti, sopra la testa della saiyan,
fermandosi in aria a pochi metri da Toma e gli altri.
Syra si voltò troppo lentamente e poté solo assistere
impotente alla terribile scena.
-SIETE FINITI!- Esclamò il Generale pronto a scagliare
la sua onda sui tre.
Gli occhi di Syra si sbarrarono e un fioco -No
- uscì
dalle sue labbra.
In poco più di un secondo l'alieno lanciò il raggio di
energia e tutto intorno a loro fu avvolto da una luce
abbagliante. Anche Goku e Siddan insieme ai due Generali
furono costretti a interrompere il combattimento accecati
da quel bagliore improvviso mentre erano costretti a
ripararsi dai vari detriti di pareti dai quali venivano
investiti.
Un boato si diffuse in tutto il palazzo e l'energia
emanata dal Generale dell'Est si propagò nei sotterranei
radendo al suolo tutti i vari cunicoli.
-Ma che diavolo
?!- Esclamò Gulter barcollando
sotto il leggero terremoto provocato dall'onda di Zurys.
Dreinos sogghignò rivolto al compagno.
-Eh eh
! I tuoi Generali ci sanno fare
!-
Gulter guardò l'uomo per niente spaventato e, sedendosi
cercò di calmarsi.
Syra aprì faticosamente gli occhi. La nube di fumo
invadeva tutto il paesaggio e rendeva davvero poco
visibile la situazione. Mentre la cortina di polveri
piano si dissipava la ragazza guardava ansiosamente
davanti a lei per scorgere un segno, una traccia, un
qualcosa che le facesse intuire che i suoi compagni
stavano bene. -Toma
Jana
Reva
! Jana
Re-Reva
Toma, no
! No
!- Balbettò
flebile la ragazza mentre avanzava lentamente quasi
paralizzata dall'incredulità e dallo sgomento.
Siddan e Goku guardavano sconcertati nella direzione dei
tre saiyan, nessuno osava dire una sola parola.
-Dannazione
Mirz è sempre il solito esibizionista!-
Esclamò infastidito Zurys. Ad un tratto alcune sagome si
intravidero nelle polverose nebbie fino a quando non si
notarono chiaramente le ombre di Jana e Reva, ancora in
posizione di scagliare un'onda, davanti al corpo privo di
sensi di Toma. Il Generale dell'Est era inerte a
mezz'aria. Nessuno si muoveva, tutti erano perfettamente
immobili come statue di pietra in quel desolato luogo di
macerie. Goku e Siddan avanzarono di un passo, anche
Platen e Zurys stavano cominciando a preoccuparsi. Perché
il Generale Mirz non dava segni? Improvvisamente il
Generale dell'Est barcollò e cadde esanime al suolo. Gli
occhi di Siddan e di Syra si sbarrarono. Jana e Reva
erano riusciti a contrastare l'onda di Mirz rimandandola
indietro più devastante di prima
Il Generale
dell'Est era morto
Zurys e Platen guardarono pieni di sgomento la scena. -Non
è possibile
!- Mormorò con un filo di voce il
Generale dell'Ovest.
Syra stava per allargare un sorriso quando anche Jana e
Reva si accasciarono a terra in fin di vita. Siddan volse
lo sguardo ai due Generali alieni ancora semi sconvolti
per la morte di Mirz poi a Syra che si era precipitata
dagli amici feriti.
-Goku
- Chiamò il figlio della principessa. -Aiutami
Dobbiamo andarcene e portare via anche Jana, Toma e Reva
-
Il saiyan annuì comprensivo.
-REVA
! TI PREGO, RISPONDI!- Continuava a chiamare
disperata Nemes appena arrivata dai tre saiyan e
dall'amica. Syra si voltò verso Siddan che le fece cenno
di assenso con la testa e a quel punto la ragazza si
caricò Jana sulle spalle. -Syra
- Chiamò piano
Toma steso al suolo.
-Toma
! Ce la fai a camminare?- Chiese la saiyan
mentre l'amico si alzava in piedi. -Certo
No-non
preoccuparti
-
Nemes si caricò sulle spalle il fratello minore, poi
volse lo sguardo a Siddan. Il ragazzo sorrise lievemente
poi, con sguardo deciso si voltò verso i due Generali. -Ma
che
? Ma-ma cosa
?! Dannazione
! Oh
Zurys! Quei saiyan se la stanno filando!- Balbettò
ansioso Platen.
Goku si mise davanti ai due Generali kitoniani. -Io sono
ancora qui
- Zurys lo guardò con gli occhi
infuocati di rabbia e risentimento. -DANNATO! COME OSI
SFIDARMI?!- Gridò il Generale scagliandosi contro il
saiyan.
Goku evitò facilmente ogni colpo a lui destinato mentre
Siddan apparve alle spalle del Generale del Sud
colpendolo con un pugno.
Syra, Nemes e Toma con i due feriti intanto cercarono di
allontanarsi. Jana e Reva avevano un estremo e immediato
bisogno di cure.
"È incredibile
" Pensò tra sé Hitios
sbigottito e allo stesso tempo esaltato. "Sono
riusciti a eliminare Mirz
È il momento che io
entri in scena
"
Siddan e Goku tenevano testa bene ai due avversari,
nessuno dei due Generali riusciva ad eliminare il saiyan
avversario. Ad un tratto Siddan venne colpito bruscamente
e scaraventato contro la parete sfondandola. Platen si
stava preparando a scagliare un'onda ma fu bloccato da
Goku che, intervenendo nel combattimento aiutò l'amico.
Il Generale del Sud volò lontano sotto l'incredibile
forza del calcio di Goku.
-Siddan
Tutto bene?- Chiese il saiyan osservando il
ragazzo uscire dalle macerie. -È tutto a posto, Goku!-
Sorrise ironicamente Siddan che aveva varie ammaccature e
lividi sparsi su tutto il corpo.
-Ci stanno mettendo troppo
Qualcosa è andato
storto
- Mormorò Gohan guardandosi intorno
preoccupato.
-Vedrai che va tutto bene
! Non percepisco nemmeno
le loro aure!- Sorrise Trunks da sotto il logoro
cappuccio color caffè.
-Non sperarci, Trunks. Il palazzo di Gulter è protetto
da una di quelle barriere di cui dispongono anche alla
Base delle Brigate
-
Il figlio di Vegeta sbarrò gli occhi. -Come? Parli di
quella specie scudo per evitare che il nemico percepisca
la nostra aura? Gohan, ma
E questo tu come lo sai
?-
Chiese confuso il ragazzo.
-L'ho sentito dire da Syra, ne parlava con Nemes
-
Sospirò il primogenito di Goku attento a non mostrare il
volto.
-Allora potrebbero essere nei guai sul serio
! Forse
è meglio andargli incontro, potrebbero avere bisogno del
nostro aiuto!- Esclamò preoccupato Trunks guardando
l'amico.
Il ragazzo scosse la testa. -Non possiamo correre rischi
Qualunque cosa accada dobbiamo aspettarli
Se
avranno bisogno di noi sono certo che ce lo faranno
sapere
in qualche modo.- Disse Gohan guardando
nella direzione del palazzo del Re. Trunks osservò
l'amico, aveva ragione. L'unica cosa che potevano fare
era aspettare
Goku ricambiò il sorriso ma, ad un tratto l'espressione
del volto di Siddan cambiò fino a quando il ragazzo gridò.
-GOKU! ATTENTO!-
Il saiyan si voltò all'istante per parare un pugno di
Zurys che gli si era scagliato contro alle spalle. I due
perforarono le pareti del palazzo fino ad uscire dai
sotterranei e ritrovarsi all'aria aperta.
Syra si voltò improvvisamente dietro di lei avvertendo
qualcosa.
-Syra
No, lo sai bene
! Dobbiamo andarcene!-
Disse inquieta Nemes.
-Non parlo di Goku
!- Esclamò la ragazza cercando
di capire da dove provenisse ciò che avvertiva.
-Syra
Ma di che cosa stai parlando
?- Chiese
Toma preoccupato e allo stesso tempo incuriosito.
-Un'aura potentissima
! MA
!- Syra alzò
bruscamente la testa sbarrando gli occhi. No, non poteva
essere lui
! Eppure quell'aura
!
-IL GENERALE DEL NORD
!- Così dicendo consegnò
rapidamente Jana tra le braccia di Toma e, alzandosi in
volo si accinse a raggiungere gli altri due amici ancora
impegnati nella battaglia.
-SYRA! MA SEI IMPAZZITA?! FERMATI! TORNA QUI!- Gridò
Nemes all'amica ormai lontana.
-Lascia perdere, Nemes
Sai com'è fatta Syra
Andiamo, prima dobbiamo portare al sicuro Jana e Reva poi
torneremo a palazzo ad aiutarli.- Sorrise lievemente Toma
avviandosi. Nemes lo seguì titubante continuando a
fissare nella direzione in cui l'amica era volata via a
gran velocità.
-Fa molta attenzione, amica mia
-
Gohan si alzò in piedi all'improvviso e subito dopo
anche Trunks fece lo stesso. I due si guardarono l'un
l'altro per un attimo poi Gohan scrutò nella direzione
in cui percepiva l'aura del padre.
-Goku è nei guai
Dobbiamo aiutarlo!- Disse Trunks
alzandosi in volo.
Gohan lo raggiunse per fermarlo. -Fermati, Trunks
!-
-Ma che c'è, Gohan?!- Chiese il ragazzo.
-Tu resta qui. Se dovesse arrivare qualcuno portalo in un
posto sicuro. Vado io da papà!- Disse deciso il mezzo
saiayn.
-Ma
Gohan
Vuoi andare da solo?-
Gohan sorrise sicuro. -Non preoccuparti!- Poi volò
veloce nella direzione in cui avvertiva l'aura di Goku.
"Non temere, papà
Sto arrivando!"
Goku si fermò sospeso nell'aria e Zurys, a pochi metri
davanti a lui, aveva un'espressione che non pronosticava
niente di buono. Siddan uscì dal varco aperto dal saiyan
e dal Generale dell'Ovest, Platen non rappresentava più
un problema dato che era svenuto sotto i detriti di
alcune pareti.
-Goku
!- Chiamò il ragazzo.
Goku non rispose, era troppo impegnato nel combattimento.
Zurys attaccò improvvisamente urlando di rabbia e Goku
non si fece trovare impreparato. Scomparve davanti
all'alieno e riapparve poco più in là alle sue spalle
caricando una Kamehameha. Zurys, stanco e ferito, si voltò
troppo tardi, Goku stava per lanciare l'onda.
-KAAA-MEEE-HAAA-MEEE
- Negli occhi del Generale una
profonda paura si fece largo mentre, impotente, aspettava
che l'onda lo raggiungesse. Goku intensificò la sua aura
e il raggio di energia raddoppiò sia le dimensioni che
la potenza, poi, terminando la frase scagliò l'onda. -HAAAAAAA!-
L'onda partì rapidamente nella direzione del Generale
Zurys e un bagliore illuminò i due avversari.
-SIDDAN! SIDDAN! NO! FERMATEVI! DOBBIAMO ANDARE VIA
!-
Gridò Syra volando a gran velocità verso il saiyan.
-SYRA! COS'È SUCCESSO? DOVE SONO GLI ALTRI?- Domandò
preoccupato il ragazzo prima di essere abbagliato dalla
straordinaria energia emanata da Goku. Però,
improvvisamente, la Kamehameha del saiyan si fermò
proprio davanti al Generale Zurys, qualcosa le impediva
di proseguire la sua corsa
o forse qualcuno
-DANNAZIONE! SONO ARRIVATA TROPPO TARDI!- Imprecò
inquieta Syra.
-Syra! Ma si può sapere di cosa stai parlando?!- Chiese
Siddan coprendosi gli occhi per la luce e trattenendosi
per il vento provocato dall'onda del saiyan. Goku tentò
di intensificare l'energia della sua Kamehameha ma non
servì a niente, dopo alcuni secondi l'onda fu deviata
verso il cielo.
Quando la cortina di fumo che avvolgeva l'alieno si
dissipò una possente figura atletica avvolta da una
splendente armatura e un mantello argenteo trasparve
chiaramente davanti a Zurys.
Siddan sussultò atterrito. -Il Generale del Nord
!
HITIOS
!-
Syra guardava il kitoniano con occhi sbarrati, era
incredibilmente calmo
Proprio come allora, quando
lei e Siddan se l'erano trovati di fronte
Quando
senza alcuno sforzo li aveva quasi uccisi entrambi
-GOKU! STA ATTENTO! QUELLO È IL GENERALE HITIOS! È
TROPPO FORTE ANCHE PER TE! VIENI VIA!- Gridò
improvvisamente la ragazza attirando su di sé
l'attenzione. Il saiyan si voltò verso di lei
incuriosito. Così era il Generale Hitios che era
riuscito con tanta facilità a deviare una sua Kamehameha
!
Hitios volse lentamente lo sguardo verso Syra che sussultò
sotto il terribile gelo degli occhi grigi del Generale
del Nord.
-Syra
Siddan
Mi ricordo di voi
- Assentì
con fermezza l'alieno poi, voltandosi verso Goku, continuò.
-Tu sei un saiyan proveniente dalla Terra, giusto?-
L'avversario prestò più attenzione.
-Esatto
! Il mio nome è Goku!- Rispose il saiyan
con un leggero ghigno. In quel momento Gohan arrivò
velocemente sul desertico campo di battaglia.
-PAPÀ! SYRA, SIDDAN!- Esclamò il giovane fermandosi
poco distante da Goku e Hitios. Il Generale del Nord
inclinò un po' la testa da un lato studiando Gohan. -
Che strano saiyan
!-
Goku sogghignò. "Non è come gli altri Generali
Hitios è molto più forte
! Sono proprio curioso di
vedere di cosa è capace!"
Gohan si perse nello sguardo del Generale, i suoi occhi
erano così intensi da rapire chiunque. Dopodiché Hitios
si volse verso Goku. -Sei il più forte tra di loro. Vuoi
batterti con me o vi consegnate di vostra volontà? Non
ho tempo da perdere
- Poi, abbassando la testa senza
distogliere lo sguardo dal saiyan sussurrò accennando un
ghigno. -So che sei molto più forte di quello che hai
mostrato fin ora
!-
Goku sorrise sprezzante. -Se questa è una sfida,
ACCETTO, GENERALE!- Rispose con sicurezza il saiyan.
Hitios sorrise leggermente. -Molto bene
Intanto non
ti dispiace se dò un po' da fare anche ai tuoi amici,
vero?- Dopo pochi secondi Goku sbarrò gli occhi intuendo
il piano del Generale del Nord e volse rapidamente lo
sguardo verso gli amici.
-STATE ATTENTI! È UNA TRAPPOLA!- Gridò il saiyan mentre
un esercito di soldati kitoniani si alzava in volo
diretti verso Syra, Gohan e Siddan.
-Mio Kami
- Balbettò Siddan.
-ATTENZIONE!- Esclamò la ragazza cercando di bloccare un
ki blast che la fece indietreggiare a velocità
incredibile.
Gohan e Siddan iniziarono un violento corpo a corpo, i
nemici non erano molto forti ma decisamente troppi per
loro. Avevano bisogno di aiuto, e presto anche!
-Questo è sleale, Hitios!- Esclamò con freddezza Goku
rivolgendo al Generale uno sguardo di sfida.
Il kitoniano sorrise. -Mi meravigli, Goku. Proprio tu mi
parli di lealtà
-
Goku, confuso da quelle parole, prestò maggiore
attenzione. -Che intendi dire? Spiegati.-
-Tu e i tuoi amici venite qui da un pianeta dall'altra
parte dell'universo con l'unico scopo di eliminarci
Ma dimmi, saiyan, pensi davvero di sapere come stanno
davvero le cose?- Chiese serio il Generale. I suoi occhi
guardavano con intensità quelli di Goku che, senza
timore, sosteneva il suo sguardo.
-E dimmi, hai già detto a Syra chi ha ucciso suo padre?
O forse ancora non sa quale immenso potere scorre nelle
sue vene?-
Goku sussultò. -Allora è vero! Syra è veramente la
figlia di Broli
Come fai a sapere chi l'ha ucciso?!-
Esclamò duro il saiyan.
Hitios sorrise palesemente. -Sai com'è
Qui da noi,
il Super Saiyan della Leggenda è una
"Leggenda"!-
Goku lo guardò con disprezzo. -A voi interessa solo far
soffrire gli altri! Siete disgustosi! Mi fate schifo!-
-Io non credo. Vedi, Goku, mentre io e te siamo qui a
parlare i tuoi amici si stanno affannando per vincere un
nemico troppo forte per loro
I miei uomini sono in
troppi. Ed è qui che voglio arrivare: tu ora mi
accuserai di aver cercato di far del male ai tuoi amici
ma
non è così! Non sono io a costringerti qui
!-
Disse con tranquilla serietà l'alieno.
Goku volse un attimo lo sguardo verso Gohan, Syra e
Siddan che lottavano al massimo delle loro forze con,
malgrado, scarsi risultati.
-Maledetto
- Lo sguardo pieno di disprezzo di Goku
si posò sull'alieno.
-Ohh non c'è bisogno di arrivare agli insulti!
Piuttosto, saiyan, vuoi che ti sveli come faccio a sapere
-
Hitios si avvicinò al saiyan poi continuò. -
Che
siete proprio tu
il tuo erede che combatte poco
distante da noi
e l'altro tuo ragazzo
ad
uccidere il Leggendario Super Saiyan
Broli
?-
Goku guardò gli occhi gelidi del Generale senza dire una
parola.
-Perché io vi ho visti
e non sono l'unico
All'epoca ero solo un ragazzo e insieme ad alcuni miei
"amici" avvertimmo l'aura del Super Saiyan. Ce
la ricordavamo bene! La prima volta che è stato qui
nessuno aveva occhi per altro, la sua incredibile calma e
la spaventosa freddezza nascondevano un potere che aveva
dell'inimmaginabile! Come potrei mai dimenticare un'aura
simile
? Sai, tu e i tuoi ragazzi avete creato
un bel trambusto con la vostra Kamehameha
! Andammo
dal nostro saggio, un anziano indovino di nome Kardha che
era in grado di vedere in ogni luogo lui volesse grazie
ad uno specchio d'acqua magico. Fu così che scoprimmo di
voi altri
del vostro potere
Quando ti ho
visto qui la prima volta non ero sicuro che fossi lo
stesso saiyan che aveva ucciso Broli ma quando hai
iniziato a combattere e hai scagliato la tua onda
-
L'alieno sogghignò. Goku guardava sconvolto il Generale
del Nord. -Non te lo aspettavi, non è così saiyan? Ma
non devi temere
Siamo rimasti in pochi a conoscere
la verità
-
-AHHH!- Gridò Gohan mentre veniva scaraventato via sotto
la potenza delle onde di ben tre kitoniani.
-Gohan! La-lasciatelo
!- Balbettò stremata e
indifesa Syra stretta nella morsa di alcuni soldati.
Siddan precipitò ferito a terra, incapace di reagire
incassò molti pugni e calci dai nemici alieni fino a
quando, atterrando proprio accanto a lui, due ombre
amiche lo liberarono. Alzando debolmente lo sguardo il
saiyan poté vedere un'armata delle Brigate del Silenzio
dirigersi a gran velocità in loro soccorso. Erano salvi!
-Siddan! Siddan, rispondimi!- Il ragazzo volse lentamente
lo sguardo verso la voce conosciuta che lo chiamava. -Toma
e Trunks
?- Balbettò Siddan con un lieve sorriso
sulle labbra osservando il cugino fermo accanto a lui. -Non
preoccuparti, ora ci pensiamo noi!- Esclamò Trunks per
poi alzarsi in volo in aiuto di Gohan e Syra.
Hitios guardava impotente lo spettacolo. Intere armate
dei ribelli erano arrivati a soccorrere i compagni.
-A quanto pare i ruoli si sono capovolti, Generale del
Nord
!- Sogghignò Goku. Hitios volse duro lo
sguardo al saiyan.
-Adesso mi sono stancato
- Disse piano il Generale
allontanandosi un po'.
Goku, intuite le intenzioni dell'avversario volò
velocemente poco più indietro trasformandosi in Super
Saiyan e rimanendo all'erta.
-PREPARATI, SAIYAN!- Esclamò il Generale del Nord mentre
muoveva armonicamente le braccia a formare grandi cerchi
nell'aria.
Goku continuava a studiare attentamente i movimenti
dell'avversario. "Cosa avrà in mente?" Si
domandò il saiyan osservando attentamente Hitios
intensificare sempre di più la sua aura.
-A NOI
!- Gridò l'alieno scattando verso Goku e
scomparendo.
Il saiyan fece altrettanto e, ricomparendo al fianco del
kitoniano, parò un potentissimo pugno dell'avversario.
"Ah! È fortissimo!" Disse tra sé Goku
scostando faticosamente il braccio del Generale. Hitios
scattò indietro seguito dal saiyan che cercò di
colpirlo con una serie di attacchi velocissimi.
Inizialmente il kitoniano tentò di evitarli ma poi, a
causa dell'incredibile velocità di Goku, fu costretto a
contrattaccare. Il super saiyan e l'alieno attaccavano e
paravano colpi ad una velocità inaudita fino a quando
Goku crollò sotto un calcio imprevisto del nemico. Il
saiyan venne scaraventato contro una montagna provocando
un profondo cratere all'interno di essa.
-Ho detto che non ho tempo da perdere, Goku. Che cosa
aspetti a farmi vedere di cosa sei veramente capace?!-
Esclamò il Generale avvicinandosi lentamente verso la
profonda cavità. Aspettò alcuni secondi quando, ad un
tratto, una luce abbagliante trapelò impetuosa dalle
piccole fessure del cratere. Dopo un attimo un'enorme
esplosione distrusse l'intera montagna e, tra nubi di
polvere e detriti di sassi, si fece largo potente e
austero il Super Saiyan di terzo livello.
Hitios rimase un istante a fissare l'immensa potenza che
aveva di fronte poi sogghignò leggermente. -Bene
Vedo che cominci a fare sul serio
!-
L'intervento di un'armata delle Brigate era stato davvero
provvidenziale, se avessero tardato ancora solo pochi
minuti, Syra, Gohan e Siddan non ce l'avrebbero fatta.
Trunks, che si era trasformato in Super Saiyan, stava
combattendo contro alcuni soldati quando un calcio di
Syra scaraventò via un kitoniano che stava per attaccare
il figlio di Vegeta. Trunks guardò la ragazza per un
attimo poi, sorridendole in modo molto simile al padre,
continuò a combattere contro alcuni nemici che lo
stavano attaccando.
Toma, intanto, se la stava vedendo con un alieno
particolarmente ostinato, dopo una serie incalcolabile di
calci, pugni e spintoni finalmente il kitoniano dovette
cedere alla superiorità dell'avversario saiyan. Toma
rimase un momento a scrutare il nemico precipitare al
suolo privo di vita.
-Uff
! Ce n'è voluta!- Poi volò velocemente verso
Syra, Trunks e Gohan intento a levarsi di dosso cinque
alieni.
-Ragazzi! Dobbiamo battere in ritirata! Non possiamo
farcela, sono in troppi!- Disse serio Toma osservando gli
amici.
Gohan espanse la sua aura fino a raggiungere il secondo
stadio del Super Saiyan facendo così volare via i
kitoniani che gli erano addosso.
-Hai ragione. Ma
- Il mezzo saiyan si guardò
intorno alla ricerca del figlio della principessa
chiedendo. -Dov'è Siddan?-
I tre ragazzi cercarono con gli occhi l'amico purtroppo
però senza risultati. Siddan infatti stava combattendo
più in là contro alcuni alieni che non sembravano
demordere. Il ragazzo, stizzito, si liberò dalla loro
presa e allontanandosi scagliò un potente raggio di
energia che investì in pieno i kitoniani. Siddan sorrise
malizioso quando, ad un tratto, un forte pugno lo colpì
gettandolo contro un masso. Il saiyan uscì dalla roccia
frantumata un po' scombussolato massaggiandosi piano la
testa.
-Ma cosa diavolo
?!- Borbottò Siddan alzando lo
sguardo per vedere di fronte a sé, fiero e bramoso di
vendetta, il Generale del Sud.
-Platen
- Sussurrò il ragazzo volando fuori dal
piccolo cratere nel masso.
-In persona. Siddan
!- Esclamò irritato il Generale
preso da una specie di contrazione nervosa. -Sai, non è
stato molto
molto carino da parte tua lasciarmi là
lasciarmi là come un
un allocco! E ora
Bhè
ora è arrivato il mio turno
PREPARATI PRINCIPE DEI
RIBELLI!- Gridò il Generale Platen avventandosi rabbioso
sul saiyan.
Con calma Siddan evitò facilmente l'attacco del Generale
spostandosi poco lontano a gran velocità.
-Platen
Non ho tempo da perdere! Avanti, devo
raggiungere i miei amici. Levati dai piedi!- Disse
seccato e sprezzante il ragazzo.
Gli occhi del Generale del Sud si colmarono di rabbia e
umiliazione. -Sporco ragazzino saiyan! Come osi parlare
così a me?! Platen del Sud! Uno dei quattro Grandi
Generali del Re!- Esclamò pieno di indignazione.
-Palten, Generale del Sud, ho combattuto con te già una
volta
Se lo facessi di nuovo
- Siddan sogghignò.
-Bhè
Non avresti scampo
!-
A quelle parole il kitoniano urlò scaricando tutta la
sua ira sul saiyan che, con estrema facilità evitava
ogni attacco del nemico. Platen cercò di inseguirlo
spostandosi alla massima velocità e tentando di colpirlo
con un ki. Platen attaccò il ragazzo alle spalle con un
calcio e, mentre l'avversario si parava, cercò di
colpirlo con un pugno ma non c'era niente da fare. Siddan
prevedeva ogni singola mossa di Platen.
Il ragazzo schivò il pugno dell'alieno che gli sfiorò a
malapena i folti capelli scuri legati in una coda bassa.
Il giovane saiyan sorrise, sapeva di essere nettamente
superiore al Generale e per questo non si stava
impegnando più del dovuto. Platen era furioso, i suoi
occhi brillavano di una rabbia senza eguali mentre
cercava disperatamente e inutilmente di colpire il saiyan
che aveva osato simili e oltraggiosi affronti.
Siddan giocò un po' con l'avversario. "È davvero
incredibile
!" Pensò il giovane. "Per
tanto tempo abbiamo temuto avversari che ora si
dimostrano quasi inetti a confronto col mio livello di
combattimento attuale!" Sorrise il saiyan schivando
un ki blast del nemico. Ad un tratto qualcosa attirò
l'attenzione del ragazzo, una voce che lo chiamava.
-SIDDAN! Siddan, accidenti! Che diavolo stai facendo?!
MUOVITI, DOBBIAMO RIPIEGARE!- Brontolò Toma arrivando
sul campo di battaglia. Siddan, con un ghigno, si liberò
di Platen che precipitò contro un picco roccioso che si
frantumò all'impatto poi raggiunse velocemente l'amico e
insieme volarono verso Syra, Gohan e gli altri.
-L'armata non ce la fa, vero?- Chiese Siddan.
Toma annuì. -Sono troppi
- Era prevedibile, anche
se i saiyan ribelli erano decisamente più forti non
avrebbero mai potuto farcela contro centinaia di soldati
che non erano proprio degli incapaci.
Goku fissava il Generale Hitios che, con ammirazione,
studiava il suo nuovo potente avversario. -Davvero
incredibile
!- Disse piano l'alieno.
-Bando ai complimenti, Generale! SONO QUI PER BATTERMI!-
E così dicendo Goku si scagliò contro Hitios che fu
costretto a incassare il terribile pugno che nemmeno era
riuscito a vedere.
"È
è fortissimo
!" Balbettò il
Generale mentre si riprendeva dall'attacco subito. Goku
scattò veloce in direzione di Hitios che, alla vista del
saiyan, scomparve e riapparve alle sue spalle. L'alieno
tentò di colpirlo ma Goku era già lontano. "Com'è
possibile
? Non può essere così veloce!" Pensò
incredulo Hitios poi, con tutta la velocità e la potenza
di cui disponeva si avventò su Goku. Il saiyan parò il
pugno del Generale che però lo fece indietreggiare di
diversi metri. L'alieno stava mettendo in quel pugno
tutta la sua forza e alla fine Goku venne scaraventato
via dall'immensa potenza di Hitios. Il Generale sorrise e
si apprestò a scagliare un'onda sul saiyan steso a terra.
-PREPARATI, GOKU!- Esclamò il kitoniano mentre allargava
le braccia.
Goku, stordito dal colpo ricevuto, osservò il Generale
che aumentava incredibilmente la sua aura. Hitios
congiunse le braccia davanti a lui e sulle sue palme
apparve l'energia del raggio.
"Maledizione! Se mi colpisce con quell'onda sono
finito
! Devo spostarmi!" Pensò Goku mentre
cercava di togliersi dalla traiettoria del raggio.
Il kitoniano raggiunse il livello massimo della sua aura
e un'onda di incredibile energia partì veloce verso Goku.
Il saiyan si alzò in piedi e, privo di alternative,
trattenne il raggio del Generale del Nord.
Goku indietreggiò sotto l'inaudita potenza dell'onda di
Hitios tracciando dei lunghi solchi nel terreno coi piedi.
-No-non ce la faccio!- Balbettò il saiyan mentre la
terribile energia di Hitios gli faceva piegare le braccia.
-SEI FINITO!- Urlò il Generale aumentando l'intensità
dell'onda.
Goku lasciò andare la presa sul raggio
teletrasportandosi al fianco a Hitios appena in tempo per
evitarla. L'onda si schiantò al suolo con un enorme
esplosione provocando un terribile varco profondo
centinaia di metri mentre un frastuono tremendo si sparse
per l'intera zona.
Goku era salvo e il kitoniano sembrava molto provato da
quello spreco di energie tanto che ci mise qualche
secondo prima di accorgersi della presenza del saiyan
alle sue spalle. Hitios scattò lontano dal nemico e si
fermò in volo per riprendere fiato, era davvero stremato.
"Sembra stanco
Deve aver utilizzato tutte le
sue energie in quel colpo
!" Pensò Goku
studiando l'avversario che ansimava.
"Dannazione
! Non avevo previsto che riuscisse
a scampare alla mia onda!" Imprecò tra sé l'alieno
mentre cercava di riprendere un po' di forze.
Goku aspettò che la prima mossa fosse del nemico, non
sarebbe stato leale attaccarlo in quello stato.
"Se rimango qui immobile sono allo scoperto
La
miglior difesa è l'attacco!" Poi aumentando un po'
la sua aura Hitios gridò.
-DIFENDITI SE CI RIESCI!- E si scagliò contro Goku.
Il saiyan evitò i colpi dell'avversario che sembrava
aver riacquistato un po' di forze. Ad un tratto Goku
venne colpito allo stomaco dal kitoniano che continuava
ad attaccarlo. Il saiyan liberò la sua aura e con un
potentissimo calcio scaraventò via l'alieno. Il Generale
del Nord precipitava inerte quando Goku gli apparve
davanti, Hitios tentò di frenare la sua caduta ma non fu
sufficientemente veloce, il saiyan gli era già addosso.
Goku era semplicemente fenomenale, i suoi calci, pugni,
ki, spintoni; non v'era alcuna via di fuga per il
kitoniano. Prima Goku sembrava stesse per cedere ma
subito dopo, raddoppiando sia potenza che rapidità,
riattaccava inesorabile. Hitios riscuoteva impotente gli
innumerevoli e poderosi colpi che il saiyan, ad una
velocità spaventosa, gli destinava. Il Generale aveva più
volte cercato di divincolarsi dalla morsa del nemico ma
non riusciva a liberarsi. Goku, con estrema maestria, lo
dominava in tutto: in potenza, in velocità, in prontezza.
All'improvviso Goku lasciò la presa allontanandosi
velocemente dal nemico, Hitios riaprì con fatica gli
occhi per constatare la drammatica realtà: Goku si stava
preparando all'attacco finale.
Il saiyan si mise in posizione, la Kamehameha sarebbe
stata il suo colpo decisivo. Goku congiunse in alto le
mani, poi le protese verso l'avversario e, riportandole
lentamente verso di sé, intensificò spaventosamente la
sua aura. Le sue mani si muovevano davanti a lui come
tante e tante altre volte avevano fatto per proteggere la
pace e la giustizia, le braccia muscolose si piegarono
lentamente portando all'altezza dell'addome le palme
congiunte e ormai cariche di energia. -KAAA-MEEE-HAAA-MEEE
-
L'ora era giunta, Goku aveva raggiunto il livello massimo
di energia e la sua onda era pronta per compiere la sua
opera. Hitios chiuse gli occhi con stanchezza e
rassegnazione. Se davvero quella era la sua sorte,
ebbene, che si consumasse in fretta!
Goku, avvolto dall'aura dorata che gli regalava nuova ed
immensa forza, scagliò la sua potentissima onda di
energia. -HAAAAAA!!-
Il raggio scintillante iniziò la sua terribile corsa
verso il Generale alieno che immobile aspettava il
compiersi del suo destino. Nonostante la sua resa, il
Generale Hitios del Nord, manteneva la sua orgogliosa e
dignitosa calma conforme ad un valoroso guerriero
sconfitto. Hitios sentì la prorompente energia
avvicinarsi sempre di più e sempre più inesorabilmente
ma, ad un tratto, il Generale kitoniano sussultò. La
Kamehameha l'aveva soltanto sfiorato, non lo aveva
colpito privandolo della vita!
Come aveva potuto Goku, un così forte ed esperto
combattente sbagliare bersaglio a quel modo?! Hitios alzò
piano lo sguardo. Davanti al Generale del Nord, fiero e
impassibile, brillava avvolto da una luce di potenza e
giustizia il Super Saiyan di terzo livello: Goku.
L'alieno continuava a scrutare l'austero avversario che
lo sovrastava.
-Perché
?- Chiese con un filo di voce il Generale
consapevole che, l'errore commesso da Goku non era
involontario. Il saiyan accennò un lieve sorriso.
-Tu non sei un uomo crudele, Generale del Nord. Almeno
non quanto vuoi far credere
- Il kitoniano fissava
impietrito Goku mentre continuava. -Non sono solito
uccidere chi non se lo merita veramente
Vattene,
Hitios, va' via da questo pianeta, inizia una nuova vita
Sai, mi piacerebbe battermi ancora con te una volta che
sarai diventato ancora più forte!-
Il Generale guardava incredulo il sorridente saiyan che,
lentamente, gli dava le spalle per allontanarsi. Hitios
era completamente senza parole, Goku l'aveva privato di
ogni ragione di vivere. -GOKU!- Chiamò l'alieno.
Il saiyan si voltò con calma e tranquillità.
-Perché? Perché?! Preferisco mille volte la morte alla
compassione e alla pietà ottenuti in battaglia!
COMBATTI, VALOROSO SAIYAN, CHE SI COMPIA IL MIO DESTINO!-
Esclamò serio Hitios avventandosi su Goku.
L'armata delle Brigate del Silenzio stava ripiegando.
Toma, Syra e Siddan stavano amministrando la ritirata
mentre Gohan e Trunks si occupavano degli ultimi soldati
kitoniani che ancora non rispettavano la decisione dei
saiyan ribelli. Mentre le Brigate si allontanavano
Siddan, Toma e Syra raggiunsero Trunks e Gohan impegnati
a scacciare gli ultimi due kitoniani. I due mezzi saiyan
si avvicinarono agli amici di Kiton sorridendo.
-Io vado da Goku.- Sentenziò Syra avviandosi seguita da
Toma e Gohan.
Il luogo dove poco prima centinaia di uomini avevano
combattuto e perso la vita era orami vuoto. Trunks e
Siddan si guardarono un attimo poi il figlio di Vegeta
parlò un po' titubante.
-Ehm
Lo sai che siamo cugini?- Sorrise imbarazzato
il mezzo saiyan.
Sulla testa di Siddan apparve una gocciolina prima di
sorridere lui a sua volta e stringere la mano, per la
prima volta, al ragazzo suo consanguineo.
Goku evitava velocemente tutti gli attacchi di Hitios
senza contrattaccare.
-COMBATTI, GOKU!- Esclamò il Generale mentre tirava
pugni e calci a vuoto.
In quel momento i tre ragazzi arrivarono sul campo di
battaglia, Toma e Syra sbarrarono gli occhi.
-Ah
Quello è un Super Saiyan di
di terzo
livello
!- Balbettò incredulo Toma. Syra era
altrettanto sconcertata, anche se sapeva del livello di
Goku non l'aveva mai visto combattere e quasi non
riusciva a credere che quel saiyan dall'aria così
bonaria fosse così potente! Era incredibile come teneva
testa senza il minimo sforzo al Generale del Nord!
Gohan scrutava pensieroso il padre. "Perché non
attacca
?"
I tre saiyan, che erano andati fin lì per avvertire Goku
della ritirata, erano rimasti senza parole ad osservare
lo svolgersi di quello scontro.
Tutti erano concentrati sul combattimento e nessuno si
era accorto che, con l'aura azzerata, dietro i massi di
Kiton li aspettava qualcuno.
Ad un tratto Gohan distolse stranito lo sguardo dai due
combattenti.
-Gohan
cos'hai?- Chiese Syra alla destra del
ragazzo.
-Io
- Riuscì appena ad accennare il ragazzo quando
un urlo straziante lo interruppe bruscamente.
-AHHHH!- Gridò Toma con lo sguardo colmo di dolore
mentre un'onda scintillante gli trapassava il torace
spingendolo leggermente in avanti.
Alla sinistra del saiyan, Syra, incredula e atterrita,
sbarrò gli occhi che piano si riempirono di lacrime e
disperazione.
-TOOOMAA!!- Urlò disperata la ragazza prima di
scagliarsi verso l'amico sanguinante che precipitava
inerte al suolo. -TOMA, NO!! NO
!- Esclamò la
ragazza singhiozzando mentre afferrava al volo l'amico e
lo poggiava il più delicatamente possibile a terra.
Gohan guardava con sgomento la scena mentre anche Goku e
Hitios si erano fermati pietrificati. In quel momento
arrivò anche Vegeta, che portava i segni di una dura
lotta su tutto il corpo. Il principe dei saiyan assisteva
inerte e senza parole all'accaduto.
-CHI È STATO?!- Esclamò Gohan con durezza e disprezzo
mentre si voltava.
Respirando affannosamente il Generale Platen rimaneva in
posizione di lanciare un'onda. Intenti a seguire lo
scontro tra Goku e Hitios nessuno si era accorto del
Generale del Sud che, con le sue ultime forze, si era
trascinato fin lì ed aveva scagliato il micidiale colpo.
Syra alzò lo sguardo furibondo verso l'alieno mentre
anche Trunks e Siddan arrivavano volando a più non posso
verso il triste scenario.
La ragazza, con gli occhi carichi d'odio e di lacrime si
scaraventò con tutte le sue forze sul Generale Platen
attaccandolo con un'onda.
-TU!! DANNATO! MALEDETTO CODARDO! ME LA PAGHERAI CARA!!-
Gridò Syra mentre, con un raggio energetico di
spropositata potenza uccideva una volta per tutte il
Generale del Sud.
Siddan si accostò piano all'amico gravemente e
irrimediabilmente ferito.
-Siddan
I-io
- Tentò di parlare Toma con le
labbra inumidite dal sangue.
Siddan gli fece cenno di non sforzarsi mentre si
strappava un lembo della maglia e gli medicava la ferita.
L'onda di Platen era stata fatale, aveva colpito il
ragazzo in mezzo al torace, Toma non si sarebbe salvato
-Non preoccuparti, fratello. Te la caverai
- Mentì
Siddan mentre cercava di medicare la ferita del saiyan.
Toma sorrise debolmente all'amico.
-No-non sei mai stato bravo a dire menzogne, Siddan
-
Il figlio della principessa non rispose e la sua
espressione rimase immutata.
Intanto anche Goku, che era tornato a stato normale, e
gli altri si erano avvicinati ai due ragazzi. Solo Syra
non sembrava volersi unire agli amici.
-Siddan
- Si sforzò il ragazzo ormai alla soglia
della vita. -Si-Siddan
-
-Sono qui, Toma. Al tuo fianco, fratello
- Lo
rassicurò giovane mentre Toma gli stringeva la mano
sporca di sangue più forte che riusciva.
-T-ti prego
Fa-fa una cosa per me
Dì a Jana
che
che l'amo. Che l'ho sempre amata e-
e che
l'amerò sempre
- Disse il giovane con evidenti
sforzi, la bocca colma di sangue gli impediva di
articolare bene le parole.
Siddan chinò il capo. -Lo farò, Toma
Giuro sul
mio onore.-
-Sei
Sei stato un grande amico, Siddan
Vi
prego no-non dimenticatemi
I-io non lo farò
Io
IO-
L'ultimo alito di vita attraversò il corpo del giovane
saiyan mentre la sua testa si chinava piano all'indietro
tra le braccia di Siddan.
Il giovane osservò un momento l'amico poi gli portò una
mano sugli occhi per chiuderglieli. Poi il principe dei
ribelli chinò la testa sull'amico e iniziò un
silenzioso, lungo e doloroso pianto mentre le prime tenui
luci del tramonto immortalavano quel luogo di morte e
sofferenza.
Syra stava torturando di pugni il cadavere di Platen
quando Goku si accostò a lei. -NON DOVEVA MORIRE! NON
DOVEVA! TOMA NON C'ENTRAVA NIENTE! PERCHÉ?! NON È
GIUSTO! NON È GIUSTO!- Gridò la ragazza mentre amare
lacrime che parevano lava infuocata le solcavano le
guance arrossate.
Goku le mise una mano sulla spalla. -Fatti coraggio
Vieni, andiamo
- Il saiyan tolse la mano dalla
spalla della ragazza mentre, con sguardo pieno di
comprensione, raggiungevano gli amici.
Il Generale Hitios guardava la scena pietrificato. Non
c'erano parole, LUI non aveva parole.
-Ci hanno teso un agguato e abbiamo avuto più problemi
del previsto. Purtroppo molti saiyan sono morti, ho
ordinato la ritirata poi mi sono precipitato qui.- Spiegò
Vegeta mentre Goku e Syra si univano a loro.
Ad un tratto Siddan si alzò e, incredibilmente serio e
deciso, sentenziò.
-Porteremo il corpo di Toma alla Base delle Brigate. Che
abbia degna sepoltura.- Poi si levò in volo con in
spalla il cadavere del giovane amico.
-GENERALE HITIOS!- Chiamò poi il figlio di Veki senza
voltarsi a guardare il kitoniano. -Porta questo messaggio
a Gulter: Presto mi recherò a palazzo
e lo ucciderò.-
E dopo quel giuramento di vendetta si allontanò seguito
dagli altri saiyan, mentre il Generale Hitios li guardava
scomparire tra le luci rosse e fioche del sole che
tramontava dietro la linea sfocata dell'orizzonte.
FINE TERZO CAPITOLO
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