Kaori VS Miki!!
Il duello!^_^

3. capitolo

- Capisci? E quando gli ho detto di no ha fatto una faccia stranissima!!! Davvero, io non riesco a comprenderlo…- Kaori stava raccontando a Miki del dialogo notturno, appoggiata al bancone del bar. Con aria insoddisfatta si guardò intorno… passata l’ondata dei clienti a caccia di una colazione, il locale era rimasto semideserto, concedendo alle due ragazze parecchio tempo per chiacchierare. Miki ripose alcune stoviglie, scuotendo la testa. -Mah… a dire il vero anche a me ieri ha fatto dei discorsi insoliti…- All’improvviso un dubbio le attraversò la mente: -Senti… ma tu non gli hai detto niente del duello, vero?-
Kaori sgranò gli occhi, affrettandosi a rassicurarla: -Certo che no! Abbiamo stabilitoù delle regole precise, ricordi? Ognuno deve basarsi sulle proprie capacità… senza aiuti o intrusioni… Ryo e Umi ne saranno informati solo all’ultimo momento!- L’amica la guardò pensierosa. Non poteva dubitare della sua buona fede, ma…
- Eppure… lui sapeva!! Kaori… ehm… non è che ti sei dimenticata di cancellare il messaggio dalla lavagna, eh?^^;-
- ……..- <---(questa era Kaori, ndS^^)

Attimi di imbarazzo. Kaori guardò Miki. Miki guardò Kaori… che, con un sorriso storto, annuì! L’altra si lasciò prendere dall’agitazione: -Accidentiii!! E adesso come facciamo?? Oh, non valeee!- Kaori non sapeva cosa dire… che imbranata! Ma che colpa ne aveva? Ryo non andava *mai* a controllare la lavagna…^^;;;…tentò di porre rimedio in qualche modo: -Calmati Miki… in fondo a me non ha detto nulla di preciso! Solo domande ambigue… forse non ha letto tutto… forse riuscirò ad imbrogliarlo… forse non è così importante!- concluse con una risata stonata.
-Forse?!- Miki sbuffò… non era per niente convinta!!

Fuori dal bar, un’automobile scura si era fermata a pochi passi dall’entrata, come un’ombra minacciosa. Al suo interno, tre uomini in nero si stavano contendendo una ricetrasmittente di dubbia qualità, che sparava ordini a raffica… alla fine l’autista riuscì ad impossessarsene con uno strattone, rispondendo alla furiosa voce metallica: -Sì… tutto ok, capo. Sì, siamo davanti al locale. No, Falco non c’è… sì, solo la donna. D’accordo capo. Senza farci notare… lasci fare a noi!!- e, con un click incerto, interruppe il collegamento. Poi fece un cenno agli altri due, che si erano infilati un passamontagna cinereo in testa… la tensione era palpabile! Questi ultimi uscirono, e in punta di piedi si avvicinarono con aria furtiva alla porta del Cat’s Eye, sotto lo sguardo stupito di un certo lustrascarpe… Più che degli yakuza, quei due sembravano i Blues Brothers…^^;;…incuriosito, il vecchietto si avvicinò per godersi lo spettacolo.

Kaori finì di asciugare le tazze. -Su, Miki… stai tranquilla! Fidati di me… e, comunque, non è certo la fine del mondo!- Apriti cielo… l’amica sbottò: -Per te, forse! Ma per me sì… io voglio vincere! E’ importantissimo!! E sono sicura che Ryo scoprirà tutto… tu non sai mentire, Kaori! Non con lui! Per avere qualche possibilità…- aggiunse -…dovresti evitare di vederlo… fino a mercoledì…- Kaori ridacchiò… -Forse hai ragione tu… ma non posso cacciarlo di casa, poveretto! Lui non ha colpa…- Ed era vero. L’errore l’aveva commesso lei!!
Miki la stuzzicò, schizzandola con l’acqua saponata: -Senti senti… come lo difendi… non riusciresti a stare qualche giorno senza di lui, vero? Eeeh, questa convivenza comincia a dare i suoi frutti…ih ih ih!- Il suo sguardo si fece insinuante, e Kaori non poté non reagire -Cosaaa? Che significano quegli occhi? Non ti permetto di fare certe allusioni!!- -E chi ha alluso? Sei tu che pensi subito male…-

Il loro ridente litigio non giunse mai a conclusione. Stavano ancora discutendo quando i due malfattori fecero irruzione nel bar, stringendo con mano malferma due pistole automatiche e puntandole contro le ragazze.
-Ferme! Questa è una… no, qu-questo è un rapimento!- Urlò il primo, correndo verso Kaori.
-Ehi!! Non è giusto! Ce ne sono due!! Che facciamo?- fece il secondo, barcollando verso Miki… la donna, con le mani ancora bagnate, scartò di lato per raggiungere la sua pistola; Kaori, nel frattempo, aveva assestato un poderoso calcio al primo energumeno, e ora lo minacciava con uno dei suoi terribili martelloni… - Ahiii! Ma chi sono queste due?? I piani non erano questi…-
Le fanciulle stavano avendo la meglio… ma sfortunatamente dall’auto sopraggiunse anche il terzo malvivente, che lanciò un fumogeno all’interno del locale; tutti furono avvolti da una cortina di nebbia… -Idioti!! La barista, quella con il grembiule!- -Cough… ma… fratello! Entrambe…- tentò di rispondere uno dei suoi complici; -Beh, allora prendetele tutte e due, imbecilli!- Tagliò corto l’autista, tornando al suo posto. -Miki! Coff…tutto bene? - tentò di chiamare Kaori, ma una manona la zittì di colpo.
In un coro di colpi di tosse e ansimi i due malintenzionati riuscirono a caricarsi in spalla le ragazze e ad infilarle nell’angusto spazio dell’auto, che partì subito a tutta velocità… Miki cercò di urlare, senza riuscirci… purtroppo gli aggressori erano muniti di bavagli, e non ci fu nulla da fare se non guardare Kaori con aria smarrita… erano state rapite!!!
Dall’altra parte della strada, incredulo, il lustrascarpe di cui sopra aveva visto tutto… e si apprestava a fare una telefonata…


Ryo aprì a fatica gli occhi… da qualche parte, nella massa confusa che riempiva il suo campo visivo offuscato dal sonno, lesse il numero undici… con un sospiro soffocato lo sweeper si voltò, ritrovandosi a fissare la parete. Era distrutto… “Dodici ore!! Dopo una nottataccia come questa, mi meriterei dodici ore di sonno…” Coperte, cuscini, apparizioni notturne non gli avevano dato tregua, la sua mente non aveva smesso di lavorare un solo istante. L’effetto calmante del latte che gli aveva preparato la socia era stato neutralizzato dalla tachicardia dei minuti successivi… insomma, un disastro completo. Povero sweeper! Si sentiva come se avesse dormito sotto un macigno… ed effettivamente il peso dei suoi dubbi non era stato molto minore!
Improvvisamente un rumore distrasse il Nostro: il suo stomaco reclamava una colazione, e subito! Così, a causa di queste terrene incombenze, Ryo dovette alzarsi suo malgrado…

Il sole era già alto, e s’intrufolava con curiosità nell’appartamento, facendosi beffe del malumore dello sweeper: lo vide brancolare fino alla cucina, ingegnarsi nel preparare un caffè, rovesciare l’acqua… alla fine, seccato, il giovane chiuse bruscamente le imposte, ritrovandosi nella penombra.
“Puah… mattina. Come se, riaprendo gli occhi, i problemi sparissero… tsè! Energia, voglia di fare… balle. Niente da dire, odio i risvegli!! A meno di non essere accanto a una bella donna, naturalmente…ma non mi sembra il caso di oggi.”
Mentre sorseggiava il suo caffè, Ryo si ritrovò a pensare ai discorsi notturni… come al solito, non aveva concluso niente. Non aveva nemmeno ottenuto qualche informazione su quella misteriosa sfida… che buono a nulla!! E, come se non bastasse, non riusciva a togliersi dalla testa il ricordo di quella dolce intimità che si era creata solo poche ore prima tra lui e Kaori. Non era una sensazione nuova… e non era nemmeno spiacevole… ma continuava a confondergli la mente, come un profumo troppo intenso. “Alt! Ma qui stiamo tornando indietro… è giorno, dannazione! Vogliamo svegliarci??” (Non ti sembra di contraddirti un po’?^^;; ndS)
Purtroppo il pensiero non bastava per scuotere i sensi intorpiditi. E di nuovo la mente sfuggiva al controllo, scorrazzando nei sentieri proibiti…
“Dove sarà Kaori? Lei sì che ha riposato bene… ah, avessi potuto dormire come lei… magari con lei… No!! Diavolo! Che vado a pensare?” Con la mente annebbiata, lo sweeper si accasciò sulla sedia. Quella mattina era più confuso di un ubriaco! “Aah… qualcuno mi salvi. Qualcuno mi ingaggi… ho bisogno di pensare ad altro! Kaorichan… accidenti… cosa devo fare con te?”
Il telefono accorse in suo aiuto, salvandolo da ulteriori riflessioni. Uno squillo. Due squilli. Tre squilli. Al quarto, finalmente Ryo si decise a rispondere… lentamente sollevò il ricevitore: -Pronto? Aaah… sì, sono io… yawn… eh?? Come??- fece poi, improvvisamente vigile. Tutta la sonnolenza gli era passata di colpo. -Rapite? Ma… sei sicuro?? Porc…- E riagganciò.
La faccenda diventava seria. Ma lui era tornato il Saeba di sempre… ed era pronto ad affrontare la realtà!
…se Kaori non fosse stata coinvolta… probabilmente Ryo si sarebbe concesso un sorriso di sollievo! ^_-


CONTINUA...