CAPITOLO 3:
quando si arrabbiano
Appena usciti dell'ufficio della preside i
due regazzi sentirono il suono del campanello "Che
brutto suono!"si lamentò Genzo, "Lo sai che
sei proprio polemico? Comunque non sei la prima persona
che lo dice!" mentre pronunciava queste parole lo
sguardo di Laura si perse fissando un punto inesistente
al di là della finestra, mentre sul suo viso il
sorriso che splendeva sempre lasciava spazio ad
un'espressione assorta. Chissà cosa le sarà preso
adesso? Genzo la fissava chiedendosi a cosa stesse
pensando quella strana ragazza, rimasero così fermi per
alcuni interminabili secondi poi lei si scosse ed esclamò:
"Beh, cosa fai lì imbambolato? Guarda che io devo
andare in classe!" il ragazzo la fissò Come può
cambire espressione così da un momento all'altro?
"Allora ti smuovi?! Ah, cacchio! Ho il Foresta - (^^;;;
vano tentativo di mascherare il cognome del mio prof!) -la
prima ora! Se arrivo in ritardo mi spacca!" "E
io che faccio?" chiese Genzo che cominciava a
preoccuparsi per la sua sorte già piuttosto nera, la
risposta fu:"Bo!" quella semplice parola
monosillabica ebbe sul ragazzo l'effetto di una bomba
atomica, la sua faccia s'irriggidì, strinse i pugni, nei
suoi occhi apparve un lampo omicida e prese ad urlare
scuotendo i pugni:"Come bo?!TU mi hai trascinato qui
e TU adesso mi dici che non sai cosa posso fare?!"
la ragazza lo guardava sconvolta, le avevano detto che
quel ragazzo era un attaccabrighe ma d'altronde lei
i
suoi pensieri furono interrotti dell'orribile visione
della preside che stava per entrare nell'Istituto, si
voltò di scatto verso la porta, poi verso il sempre più
furente Genzo che continuava ad invire contro di lei
mischiando a tutti gli insulti in italiano anche quelli
in tedesco e in giapponese,ma lei non sentiva le sue
parole sapeva solo che L'Arpia stava per entrare e lei,
già compromessa con quella strega era ancora fuori dalla
classe dopo il suono del campanello e in compagnia di un
ragazzo urlante. L'unica cosa che sapeva di dover fare
era chuidere la bocca a Genzo e non farsi vedere da
Quella. Con una mano tappo la bocca a Genzo e con l'altra
tentò di farlo entrare nel bar per nascondersi dietro ai
distributori automatici, non che quella fosse una cosa
facile dato che il ragazzo si divincolava imprecando o
forse imprecava divincolandosi (^^;;;). Quando fù
riuscita nel suo intento liberò Genzo. "Ma che ti
è pre
"non riuscì a terminare la frase che
Laura gli ritappò la bocca con una mano e si portò
l'indice della mano libera alla bocca per fargli capire
che doveva fare silenzio. Il ragazzo smise di urlare e si
piantò le mani sui fianchi ed assunse un'aria tra lo
spazientito e l'incazzato nero. Laura si sporse da dietro
i distributori e tirò un sospiro di sollievo quando vide
la vicepreside andare verso la sala insegnanti: L'Arpia
era nel suo ufficio e non sarebbe più uscita. "Beh?"
si azzardò a chiedere Genzo sempre più infastidito dal
comportamento assurdo della ragazza. "Ma sei scemo?!"
chiese lei cercandi di trattenersi dall'urlare "Scemo
io?!E tu allora cosa saresti?!" rispose il ragazzo
sempre più incazzato alzando la voce, si ritrovò con
una mano prontamente sbattuta sulla sua bocca. "Ma
la vuoi smettere di urlare?!" tentò di dire lei
"Io la smetto anche se tu mi spieghi cosa cavolo ci
facciamo dietro a questi arnesi, tanto per dirla in
maniera educata!" "Uff - si spazientì la
ragazza - senti non ho tempo ora per raccontarti questa
storia, ti basti sapere che mentre tu urlavi come
un'anatra impazzita stava entrando la Preside e che
quella vecchia megera aspetta solo l'occasione giusta per
sbattermi fuori, figurarsi se mi trovava con uno
squinternato come te che urla nel corridoio di una scuola!"
disse lei tutto d'un fiato. "Vabbè, sarà come dici
tu, comunque bastava dirlo!" Laura si sbattè
esasperatamente una mano sulla fronte e rispose alquanto
demoralizzata:"Oggi è mercoledì e c'è mercato qui
a Borgo. Lo so che ai ragazzi non piace fare shopping,
neanche a me, comunque magari trovi qualcosa di
interessante." Ed indicò a Genzo la strada per
arrivarci continuando a borbottare tra se:"Tanto
adesso ci sarà lo stesso un motivo per mandarmi da
quella strega, ritardo spaventoso, ritardo spaventoso,
ritardo spaventoso, ritardo
" "E la vuoi
smettere?!Non sarà poi così terribile!E poi se sei
veramente così brava a scuola
" "E'
l'unica cosa che mi ha salvata dall'espulsione, ritardo
pazzesco, ritardo spaventoso, ritardo
dannazione
stavolta mi frega!" Genzo la guardò dubbiso, chissà
cosa avrà tanto contro di lei questa Preside, sempre che
sia davvero così tremenda. E poi solo per un ritardo!
Questa cosa non mi sembra vera! E quell'altra prof.
Sembrava avere molta stima di lei!"Beh, ciao. A
che ora finisci?
per tornare a casa
"
"Ah, all'una qui davanti alla scuola. Va bene?"
"Sì, ok." "Allora ciao." "Ciao!"
Non credo che mi abbia sentito, era persa in chissà
quali pensieri! Come prima. Chissà a cosa pensa! Certo
che è proprio una ragazza strana.La prossima volta che
fa finta di ascoltarmi, le dico che c'è un asino che
vola!
Mentre Genzo si avviava verso il mercato, Laura si avviò
verso la classe cercando di inventarsi una scusa talmente
buona da infinocchiare quel prof, che alla veneranda età
di 58 anni era più sveglio di una volpe. Camminava a
testa bassa facendo lunghe falcate che le sue lunghe
gambe le permettevano, salì gli scalini tre alla volta
con aria stanca sul volto, percorse il corridoio e vide,
da una delle finestre, genzo mentre si allontanava: stava
prendendo la direzione giusta. Passò davanti alla sala
insegnanti, fece ancora qualche passo prese un bel
respiro e bussò alla porta augurandosi mentalmente buona
fortuna. "Avanti!" "Ohh, mi sembra di
cattivo umore! Starà interrogando?"pensò mentre si
affacciava alla porta con un espressione da scusa-scusa-scusa-scusa
"Ah, salve!" il viso della ragazza si fece
sorpreso poi si accorse della presenza di qualcuno dietro
di lei: la vicepreside! "Salve professore, ho
riportato in classe la ragazza
" il prof. La
interruppe "Cos'ha combinato stavolta!" chiese
con rassegnazione "Proprio un bel niente"
riprese l'altra mostrandosi dispiaciuta della poca
fiducia "Ha solo accompagnato un ragazzo che
vorrebbe trasferirsi qui in presidenza, abbiamo fatto un
po' tardi." "Ah, bene, grazie." "Si
figuri, arrivederci" "Arrivederci" le fece
eco la classe "Grazie" disse in un sussurro
Laura in modo che gli altri non potessero sentirla, la
donna le fece l'occhiolino ed andò via. La ragazza andò
verso il suo posto e sentì dietro di lei una voce
maligna dire: "Chissà come ce l'ha portato in
presidenza?I bidelli avranno un gran da fare!" Laura
mandò gli occhi al cielo e si mise a sedere senza
commentare. Cristina, che sedeva alla sua destra, le fece
cenno di calmarsi e le indicò la pagina del libro
dicendo: "Però è devvero antipatico quel tipo!"
"Ma no, è solo un po' timido, forse
"
l'altra la guardò con disapprovazione poi tornò a
leggere. "Hey, Lacchan! Un ragazzo! Uhh!"
"Piantala, Ele-chan, non sono in vena, quasi mi
beccava l'Arpia stamattina!" "Eh, eh, tanto lo
so che poi mi racconterai tutto!" dicendo questo la
ragazza dai lunghi capelli biondi e ricci si voltò.
Sembrava proprio una bambola di porcellana mentre
ascoltava la lezione, cosa che faceva molto raramente,
con i boccoli che le scendevano sulla pelle chiarissima
del viso e che lei spostava con la mano sottile per
scoprire i suoi occhi verde-azzurri.
Chissà perché la preside ce l'aveva così tanto con
lei! E poi perché m'interessa questa faccenda?! Perché
m'interessa lei?!?!?! E' la persona più strana che io
abbia mai conosciuto! Prima ride, poi è seria, poi
sembra che abbia paura di qualcosa, si abbandona ai
ricordi e poi torna a ridere come una scema! No, lo scemo
sono io che sto qua a pensare a queste cose assurde! Pensando
queste cose, Genzo, se ne andava tra la "folla"
che c'era al "mercato". Certo che non mi
immaginavo un mercato come ad Amburgo, ma queste sono
quattro bancarelle messe in croce! Oh, delle magliette da
calcio! Non ce n'è neanche una tedesca! Beh, le squadre
italiane non mancano mica però
Ok, lo ammetto, mi
scoccia alquanto essere stato confinato qui! Devo
chiedere a quella ragazza dove posso trovare un campo de
calcio, mi manca già il pallone! Oddio! Non starò
diventando come Tsubasa?! Terrorizzato da quel
pensiero il ragazzo si allotanò dalla bancarella delle
magliette a passo svelto urtando tutti quelli che osavano
mettersi sul suo cammino. "Hey, tu! Non lo sai che
si deve chiedere scusa!" gli urlò un ragazzo
strattonandolo per la maglietta "E tu non dovresti
essere a scuola?" disse Genzo che non sopportava che
qualcuno gli dicesse cosa fare. "Beh, anche tu!"
"Io comincio domani! Addio!" e così dicendo
girò l'angolo e, continuando a spintonare, sparì tra la
folla.
"Allora Lacchan, mi dici chi è questo ragazzo?"
la ricreazione era arrivata e laura aveva ripreso il suo
solito buonumore "Uno stupido maleducato!"
s'intromise Cristina "Ma dai, insomma, cerca di
capirlo! Quel poveretto è costretto a fare avanti
indietro per l'Europa!" "Appunto, se fa così
non troverà mai degli amici!" "Beh, non posso
darti torto ma non mi sembra giusto giudicarlo prima di
conoscerlo!" "Ma
" "Hey, calma!"
interruppe il discorso Eleonora "Prima di mettervi a
litigare qualcuna di voi due avrebbe la buona volontà di
spiegarmi questa storia?!" "Oh poverina, le tue
amiche t'ignorano?" Laura saltò su con tutta
l'intenzione di rifare i connotati a quella strega ma
Eleonora e Cristina la tennero ferma cercando di evitare
il peggio. "Ciao, ragazze!" Pamela entrò nella
classe e vide le due ragazze intente a frenare la furia
distruttrice di che ne aveva fin sopra i capelli e che
guarda con fare omicida la ragazza di fronte a lei.
"Ma
" "Che c'è, non hai il coraggio
di picchiarmi?!" "Piantala!" intervenne la
rappresentante di classe. Che trascinò fuori la ragazza
con la scusa che le altre l'aspettavano. "un giorno
o l'altro la pesto di brutto!" "Stai calma!"
"Scusa Martina, ma mi fa proprio imbestialire! Non
conosce i fatti e pretende di impicciarsi sempre in tutto!"
disse tutto d'un fiato Laura alla rappresentante che
aveva appena evitato la rissa. La calma tornò nella
classe ed Eleonora riprese, guardando le amiche
nell'attesa: "Allora?" "Allora questo
ragazzo è giapponese ma è stato in Germania fino a
qualche giono fa. E' ospite da mio zio e l'ho fatto
iscrivere qui!" "Ah, parlate del ragazzo di
stamattina?" s'informò Pamela. "Già!"
"Però è un tipo davvero strano" continuò Pam
"forse quanto te!" "Che vuoi dire?!"
chiese Laura con finto sguardo omicida. Tutte scoppiarono
a ridere confermando che Laura era proprio strana mentre
lei si rifugiava in un angolo a mo' di Hanamichi, per
farle ridere ancor di più. "Dimmi e come si chiama?"
"Genzo Wakabayashi!" Eleonora si mise a
riflettere come chi ha già sentito quel nome da qualche
parte poi fece una V in segno di vittoria guardando
l'amica che le fece cenno di sì con il capo. Le altre
due intanto si guardavano sconvolte "Scusate, ma
qual è il nome?" la faccia seria delle due era
troppo buffa e le amiche risero di gusto: "Vabbè
che non ne sepete niente di giapponese, però
hmpf
comunque
Genzo è il nome!" "E non ridete dellla nostra
ignoranza!" "Beh, voi prima avete riso di me o
sbaglio?" rispose Laura stuzzicandole. "Ok, ok,
per stavolta hai vinto tu!" Il campanello suonò e
Pamela si diresse verso la sua classe saliutandoe
informando Cristina che stava arrivando il suo "amico".
Nel frattempo il protagonista della discussione aveva
trovato un buon motivo per fermarsi lì. Era entrato in
una pasticceria: La Zita! (So che è poco credibile Genzo
in una pasticceria ma le paste lì sono proprio
buonissime! ^^ pubblicità!^___-) La vetrina era piena di
dolci colorati, il ragazzo scelse una pasta verde (la mia
preferita! N.d.D. ^^;;; mi sta venendo fame!). Dentro
c'era del pan di Spagna fercito da una crema rosa! Ordinò
un cappuccino. I miei compagni tedeschi mi hanno
detto che se andavo in italia dovevo assolutamente
assaggiarlo! E si sedette ad uno dei piccoli
tavolini rotondi della saletta. Decise di passare il
tempo rimanente in quel locale dato che fuori no sapeva
più cosa fare, d'altronde mancava meno di un'ora.
Intanto a scuola Cristina era scossa per la visita dell'"amico",
il ragazzo aveva un anno in più di lei, non era molto
alto, ma era considerato uno dei ragazzi più fighi
dell'Istituto, aveva i capelli biondi e gli occhi chiari,
insomma, il tipico principe azzurro! La ragazza passò il
resto della mattina a pensare languidamente a lui anche
se continuava ad affermare che lo considerava solo un
amico. Le altre due amiche rimasero attente dato che
c'erano le loro materie preferite: inglese e educazione
artistica. Poi, improvvisamente, Eleonora si svegliò
come da un sogno: "Lacchan! Ma cosa stafacendo ora
Wakabayashi?!" l'altra la guardò, poi ricordò.
"L'ho mandato al mercato!!! Ma che scema! Ero
completamente fuori di me! Prima, per colpa sua, quasi
non mi beccava L'Arpia!" "Lacchan!" la
sgridò "Ma insomma, quel poveretto chissà cosa farà!"
"Penso che quando lo vedo assisterai ad una rissa!"
"Non dire sciocchezze!" "Ragazzeee! Di che
parlateee?" "Argh, ci scusi prof!"
Oh, oramai è quasi l'una! Bisogna che vada! Però
dove mi aveva detto? Ah, sì, davanti alla scuola! Argh,
orribile pensiero: la scuola! Spero di non fare la figura
dell'imbecille a quell'esame! D'altronde io finora ha
sempre pensato più al calcio che alla scuola! Beh, dato
che il calcio qua non ce l'ho
mi sa che dovrò
abituarmi al pensiero! Però sono arrabbiato lo stesso
con lei! Com ha osato decidere tutto da sola?! Sarò
odioso nei suoi confronti!
La campanella era suonata e tutti stavano uscendo da
scuola, la massa degli studendi si accalcava ridendo
all'uscita. Laura cercò di fare il più presto possibile
se no, in tutta quella confusione non l'avrebbe mai
trovato! Appena fuori del cancello lo vide: le mani sui
fianchi in un atteggiamento sono-fatti-miei, totale
indifferenzaverso il resto del mondo, nella sua altezza
così strana per un orientale, gli occhi e i capelli
scurissimi, gli sguardi delle ragazze su di lui. "Ma
che avranno da fissare?! Oh, guarda, la rompiballe gli si
sta avvicinando con fare son figa, son bella, son
fotomodella! Ora avrò la mia rivincita!" "Cos'è
che dici Lacchan?" "Guarda la ficcanaso e fatti
quattro risate con me, Ele-chan!" la ragazza dai
ricci biondi si voltò e vide la loro amata compagna
avvicinarsi ad un ragazzo chiaramente orientale. "E'
quello il tuo amico?" l'altra non rispose ma lo
sguardo soddisfatto che le si stava dipingendo sul volto
era molto più eloquente d'ogni altra parola, la loro
compagna avrebbe sbattuto il naso, e forte!
Genzo si guardava attorno. Ma cosa avranno da
fissarmi queste?! E dov'è finita quella Laura?! Mi sta
facendo spazientire! Poi gli si avvicinò una
ragazza, i capelli biondi fino alle spalle e l'aria di
che si crede con già la vittoria in mano. "Ciao!"
"
" "Cosa c'è, non conosci
l'italiano? Do you speack Italian?" "
"
"Allora?!" si spazientì la ragazza rendendosi
conto di star facendo una pessima figura davanti a tutta
la scuola. "Non scaldarti! Io parlo l'italiano e
anche piuttosto bene!" rispose lui con tutta la
calma e l'indifferenza possibile immaginabile, lei cercò
di calmarsi e riprese: "Io sono Marta! Sono di
Borgo, se vuoi posso farti vedere il paese!" "No."
"Cosa?!" Laura stava per scoppiare a ridere ma
si trattenne, non voleva certo interrompere la scena!
"Ho detto che non voglio che tu mi accompagni
proprio da nessuna parte." Sempre più indifferente.
"Ma come sei odioso" rispose lei acida "Sono
contento di starti antipatico!" questo era troppo
per la povera (Povera?! Ma non diciamo sciocchezze! N.d.
Laura. Su dai calmati
n.d.D.) ragazza che,
mostrandosi più offesa che mai si allontanò dal ragazzo
guardandolo con disprezzo, in quel momento Laura disse,
non si capì bene se all'amica o più a se stessa: "E
ora
il colpo di grazia!" e si diresse verso
Genzo. "Ciao, ho visto che hai fatto brutti incontri!"
Marta fissò la "nemica" che sembrava aver
l'intenzione di cimentarsi nella sua stessa impresa e già
si aspettava di vedere anche lei respinta dal misterioso
ragazzo, ma le cose non andarono come credeva. Intanto
Genzo si era accorto degli strani sguardi non molto
amichevoli che le due si mandavano. Però le ragazze
sembrano molto più vendicative dei maschi quando si
arrabbiano!
CONTINUA...
Ciao! Sono l'autrice, cosa ve ne pare
di questo capitolo? Aspetto consigli, lamentele, ecc, ecc!
Vi prego fatemi sapere cosa ne pensate di questa ffc!
Pultroppo è la prima che scrivo e non so bene cosa fare!
|