Gli Dei Torneranno

Capitolo 1
"Chi va e chi viene…"

L'aria era incredibilmente calda, quel giorno la temperatura toccava i 37 gradi, ma a Sara sembravano molti di più, sepolta com'era sotto i suoi bagagli. La voce metallica che annunciava l'arrivo del volo da Osaka si disperdeva nel caotico vociare dell'aereoporto, e la ragazza, sentendola, capì che presto il caldo sarebbe aumentato, con l'arrivo dei nuovi viaggiatori…-c'è chi va e chi viene- pensò laconicamente Sara, poi s'innervosì e mormorò a voce bassa -Qua l'unica che nn viene è quella che aspetto io!-. In effetti aspettava da due ore l'arrivo della cugina che l'avrebbe condotta a casa. Era tornata a Tokyo dopo 17 anni di assenza dal giappone, cioè da quando all'età di due anni i suoi "genitori" l'avevano portata via da casa per motivi che tutt'ora ignorava. Ora però quello a cui pensava era questo:una doccia e poi una sonora dormita, ma capì che quel sogno si sarebbe realizzato moooolto tardi…doveva sapere che Mikaela in quanto a puntualità era davvero inaffidabile, bastava calcolare il tempo che ci metteva per rispondere alle sue lettere!( e questo è un altro punto che è meglio lasciar perdere!).
Avanzava barcollante fra la folla, cercando invano di raggiungere l'uscita, quando un uomo la urtò e le fece cadere tutte le valigie. -Oh no!- esclamò semi-disperata, adesso ci sarebbe voluto un miracolo per riprenderle tutte…
L'uomo che l'aveva urtata si scusò con lei e prese le sue valigie, cossicchè lei fu quasi costretta a guardarlo: era alto, nn troppo giovane, ma quello che in quel momento lei vedeva era la sua lucente, ampia…pelata. Insieme a lui c'era una donna molto bella, aristocratica, distinta.
Nessuno dei due le dette confidenza più di tanto, presi com'erano dall'attesa dell'arrivo di qualcuno d'importante (o così almeno pensò Sara). L'uomo le stava porgendo l'ultima valigia quando una voce risuonò nell'atrio, era una voce fresca e possente allo stesso tempo. -Mylady! Siamo qui!- L'uomo e la donna si girarono verso colui che aveva parlato e lo fece anche lei. Lo riconobbe subito, era uno dei guerrieri che aveva partecipato alla guerra galattica di qualche anno addietro, Pegasus, quindi la donna doveva essere Lady Isabel. I suoi genitori le avevano parlato tanto di quella donna cosicchè era diventato quasi il suo idolo, in lei ammirava la grande forza…
(Sara, anche noi potremmo essere forti…se solo tu volessi…Sara…)
Cacciò via quel pensiero con un cenno nervoso del capo, e dedicò tutta la sua attenzione a Pegasus e gli altri ragazzi che venivano con lui -Devono essere tutti dei cavalieri - pensò lei. Uno di questi l'avvicinò e con fare baldanzoso le disse -Ehi Piccola!Qualke problema?-
-P..p…piccola??- balbettò lei sorpresa, la sua espressione doveva essere tragi-comica dato che tutti si misero a ridere, si sentiva stupida…molto stupida. Afferrò nervosamente l'ultima valigia e si avviò verso l'uscita, nervosa fino all'inverosimile. -Ehi dolcezza guarda che così ti cardranno tutti i bagagli!- le gridò ancora dietro il ragazzo, e detto fatto i suoi bagagli erano di nuovo tutti per terra. Trattenne a stento le lacrime, perché in quel momento mancavano solo loro all'appello, si fece coraggio e si piegò per riprendere le valigie (e anche un po' di contegno). Il ragazzo le fu subito vicino e le prese tutti i bagagli senza apparente difficoltà. Lei lo vide meglio e dovette ammettere controvoglia che era davvero bello, alto biondo e con dei profondissimi occhi color del cielo.Ma era anche incredibilmente ODIOSO!
-Dai- coninuò il ragazzo -te le porto io le valigie! Dimmi un po' gattina, dove abiti?
-UNO!Non mi chiamo né gattina, né dolcezza né piccola, ma Sara Hikawa, Sà per gli amici, quindi per te Hikawa!- lo aggredì Sara nervosamente.Il ragazzo dava l'impressione di nn fregarsene niente del suo sfogo.
-DUE!- continuò più arrabbiata di prima -…ehm…Non so dove abito- disse nn guardando lo sconosciuto negli occhi. Il gruppo improvvisamente fece silenzio. -Come…Non lo sai?Ma stai bene?- disse il ragazzo posandole una mano sulla fronte, lei con un gesto di stizza si liberò da quel tocco.
-Io nn ho mai abitato qui a Tokyio, ma in Italia, qualcuno doveva venire a prendermi MA NN E' VENUTO- terminò, quasi al limite della pazienza. Il biondo stava per controbbattere ma qualcuno lo fece prima di lui -Errore!!!Qualcuno è venuto!-.Sara si girò e vide Mikaela, sua cugina. -Alla buon'ora!- disse abbracciandola.Non la vedeva da quando era partita dal Giappone, conosceva il suo volto attuale per via delle foto che le mandava quando le scriveva, era una ragazza bellissima, dai capelli ramati gli occhi verdi e la pelle vellutata, a volte Sara si sentiva un brutto anatroccolo al suo confronto, benchè anche lei nn era niente male. Il ragazzo s'intromise fra loro -Ehi gattina che me ne faccio di queste?- indicò le valigie. Sara era convinta che sarebbe stato inutile correggerlo, quindi sbuffò e stava per dirgli di lasciarle lì quando la cugina, inaspettatamente (ma nn troppo) disse -Oh!Io sono infortunata, potreste aiutarmi a portarle a casa, per favore?-.Sara si vergognò di Mikaela, a volte era troppo "espansiva"! I ragazzi però sembrarono gradire la proposta e s'incamminarono con loro, seguiti da Isabel e dal suo cameriere, che aveva cercato di protestare, non troppo allettato dall'idea. Mikaela "civettava" allegramente e tutti le stavano intorno, ma Sara nn era gelosa, perché era abituata a essere lasciata in disparte, per via del suo carattere così introverso…
Lady Isabel le si avvicinò e le disse scherzosamente, rivolta a Mikaela -Ti darà del filo da torcere!- -Lo credo anche io- rispose Sara, seriamente però.
Ad un tratto sentì la cugina esclamare -Beh…noi siamo arrivate a casa, che peccato…però!Perkè nn venite a prendere un caffè???-. Sara odiò Mikaela…addio doccia e riposino…l'avrebbe strozzata. Sperava in un rifiuto ma ovviamente la proposta fu approvata all'unanimità ( e ovviamente il cameriere di Milady nn era d'accordo…la storia che si ripete eh?Csai della vita?)
In casa Mikaela servì il caffè e poi s'immerse nella conversazione con i ragazzi, mentre Sara si sentiva più a suo agio nel parlare con Lady Isabel del più e del meno. Ogni tanto il suo sguardo andava su Mikaela, e la vedeva allegramente ridere e scherzare con tutto come se fossero stati suoi vecchi amici, Sara si chiedeva dove la cugina prendesse tutta quella sfrontatezza!
Dopo mezz'ora Lady Isabel si alzò, ringraziò le ragazze per la cortese ospitalità e le invitò a prendere un te nella sua villa quello stesso giorno, poi si avviò verso l'uscita, seguita a malavoglia da tutti i ragazzi che benchè nn le avessero mai rivolto la parola la salutarono molto amichevolmente.Sara chiuse la porta alle loro spalle e poi tornò in soggiorno, dove Mikaela fumava tranquilla sul divano. -Simpatici- commentò -ho già appuntamento con qualcuno di loro!-…-Normale!- pensò Sara. -Ma quello che mi piace di più e Crystal, il biondino!E' fantastico!- terminò Mikaela. E così quel ragazzo si chiamava Crystal, che razza di nome….mah!
-Mikaela…perché nn vivi più con i tuoi genitori?- cominciò Sara -I miei cosa?Sai bene che né io né tu siamo figlie naturali Sara…- replicò Mikaela…si, Sara lo sapeva, ma preferiva nn ricordare, perkè avrebbe dovuto anche ricordare i suoi genitori adottivi che erano morti..quella notte…no…non era ancora pronta per ricordare.
-Cmq mi hanno fatta inkazzare, per questo ho deciso di vivere per conto mio!- sentenziò Mikaela, poi il silenzio.
Sara andò in bagno, e sotto la doccia ripensò ai suoi genitori, benchè nn volesse, ma la sua mente andava lì…da sola. Decise di nn pensare più, finì di lavarsi e poi si stese un po' sul letto. La svegliò Mikaela alle 4 del pomeriggio, ricordandole che alle 5 dovevano essere alla villa di Lady Isabel. Sara si preparò contro voglia, fra parentesi non sapeva neanche cosa mettersi, quidi optò per una gonna e un top di jeans, anche perché erano le uniche cose stirate che aveva in valigia. Alle 5 puntuali come un orologio Mikaela e Sara bussarono alla porta dell villa, e chi poteva aprire, secondo voi? (beh…ehm…non lo so NdAutrice)(Ma vada via al "chiul" NdTutti)…Crystal.Sara diventò rossa quando si accorse che il ragazzo fissava con insistenza le sue gambe…e si pentì di nn essere in pantaloni. Ma nn era finità lì, perché tutti quanti quando le parlavano non la guardavano negli occhi ma da tutt'altra parte…Sara montò su tutte le furie per fortuna ci pensò Mikaela ad attrarre l'attenzione su di sé…ma non quella di tutti perché quel babbione di Crystal continuava a fissarla. -Cos'hai da fissare?- gli disse -Le tue gambe gattina!- rispose lui senza provare un filo di vergogna.Sara lo lasciò perdere e si andò a sedere per prendere il te che intanto era stato servito. Sorseggiò piano, pensando al suo arrivo, al suo viaggio, al suo passato, e perché nn dirlo?Anche a Crystal, quello svergognato. Quando ebbero finito di bere (e di chiacchierare) Crystal e Phoenix si offersero di accompagnare le ragazze a casa, e l'idea a Sara nn piaceva affatto, mentre a Mikaela doveva piacere molto a giudicare dai saltini con i quali accompagnava i suoi gridolini di gioia; -A volte si comporta come una bambina!- pensò irritata Sara.
Fatto sta che furono accompagnate a casa da questi "baldi" giovani, e la scenetta che si mostrava ad un eventuale spettarore era veramente comica: Mikaela e Phoenix camminavano a braccetto, tutti intenti a parlottare e a guardarsi negli occhi con complicità. Crystal cercava invano di avvicinare Sara, che invece correva il più lontano possibile. (sceeemaaaaNdAutrice)All'improvviso però dall'oscurità balzò fuori un gattone che fece spaventare Sara. Quest'ultima, istintivamente, si aggrappò alla cosa più vicina, e cioè il braccio di Crystal, che nn era affatto dispiaciuto, anzi…!
Arrivati a casa ovviamente Mikaela invitò ad entrare Phoenix e Crystal, che puntualmente accettarono. Sara era oltre modo irritata ma quando Phoenix e Mikaela cominciarono a baciarsi appassionatamente sul divano, un lieve rossore cominciò a diffondersi sul suo volto…
(che bello sarebbe…se al loro posto ci fossimo io e Crystal) pensò istintivamente, ma subito si pentì di ciò e, per nn far vedere al ragazzo la sua faccia color peperone si rifugiò in terrazza. Ma nn fu una buona idea…Crystal la seguì, dicendole che nn gli piaceva reggere le candele. Cominciarono a parlare, ma Sara nn resse a lungo una discussione in quello stato (NdA:Pietoso!!!Dai scema sei peggio di Yumi di "Temi d'amore [ecc ecc]!!!)e in meno di 5 minuti calò il silenzio. Sara era poggiata alla ringhiera e ogni tanto si dondolava e si mordicchiava le labbra, cosa che faceva sempre quando era irritata o tesa, e adesso era in entrambi gli stati d'animo. Non si accorse che Crystal si era avvicinato, ma quando l'attirò a sé e le alzò la testa con due dita nn potè certo nn accorgersene. -Che…che vuoi fare..- gli chiese, ma la voce le si spense subito in gola perché Crystal, avvicinato il viso al suo, l'aveva baciata.Non che le dispiacesse, quel bacio…nn era come gli altri che lei aveva dato, era diverso. Crystal l'abbracciava,la teneva stretta a sé, e lei nn fece nulla per distanziarsi…poi un pensiero le balenò nel cervello
(Sara…che fai?Cosa stai facendo?Questo ragazzo vuole solo divertirsi con te!)
-Beh!Si dia il caso che anche io voglio divertirmi con lui!- disse Sara alla se stessa razionale. Il bacio durò a lungo, o almeno così pensava, perché le erano sembrati attimi…intensi, è vero…ma pur sempre attimi. Crystal si staccò da lei e la guardò…lei nn poteva vedere bene i suoi occhi perché era buio, ma lo sentì dire -Scusa…scusami io nn volevo-.
Crystal si allontanò come se qualche cosa l'avesse punto e Sara ne rimase alquanto ferita, perché credeva che il ragazzo avesse voluto con questo dirle che era…brutta….o cmq sempre meno bella di Mikaela…e quindi non degna di lui. La rabbia e la tensione che il bacio aveva allentato ricomparsero subito. -Oh,si scusami anche tu!Mi sono lasciata troppo andare...e poi...con TE!- finì indicandolo come per insinuare che si era sprecata. Lei nn voleva offenderlo, ma era fatta così, quando era arrabbiata diceva cose che nn pensava. -Che vuol dire "CON TE"!?- disse Crystal irritato. Stava per replicare ma Phoenix chiamò Crystal e gli disse che dovevano andare. Lui le lanciò un ultimo sguardo furioso e uscì fuori seguito dall'amico, che prima di uscire aveva baciato ancora Mikaela, dandole appuntamento al giorno dopo.
-E' un amore non trovi?- disse Mikaela estasiata. -Si..si- farfugliò Sara, -Ma per favore la prossima volta andate a limonare dove io non ci sono e nn vi portate appresso quel Crystal se proprio dovete venire qui!- terminò. -Ahah!!!Che ha fatto la nostra Saretta stasera???Sara!Ma insomma non credevo che tu…- -Taci!Parli troppo per i miei gusti!Io vado a letto!- esclamò Sara e lasciò la cugina nel salone.

Continua...