Una ragazza dai lunghi capelli castani e
dallo sguardo brillante percorreva la spiaggia adornata
da un bellissimo tramonto.
"Puah! Che schifo di posto !"proruppe e
rivolgendo al cane che le faceva compagnia due occhi
maliziosi disse
" Welly, credi che riusciremo a divertirci lo stesso
?" e senza - naturalmente - aspettare risposta
continuò
" Ceeerto! L'importante è crederci amico mio
!".
Nel frattempo comparve una figura, dalle sembianze
femminili, impegnata in una corsa proprio in riva al mare.
Alla vista di quell'invitante preda Wellington, il cane,
incominciò ad abbaiare come un forsennato e in un
secondo fu alle calcagna della povera malcapitata che,
timidamente, chiese "Scusa, potresti
". E
non proseguì.
Come risposta ebbe una solenne risata.
" Ahahahaha! Che scenetta divertente !" rispose
in modo acido e sfrontato l'altra.
" Sono già in ritardo, per favore .." Proseguì
Carrie. Questo, infatti, era il nome della ragazza che
cercava di liberarsi dalla morsa del cane.
" E allora? Sai quanto m'interessa.." disse la
padroncina, fingendo uno sbadiglio.
Carrie, spazientita dalle risposte di quella ragazzina
insolente nella quale aveva avuto il (dis ) piacere di
imbattersi, si trascinò fino ad una lattina trovata
casualmente sulla riva e la calciò.
Wellington non riuscì a contrastare la sua natura di
cane e rincorse la lattina lasciando finalmente libera la
gamba di Carrie.
Carrie squadrò quell'esile corpo che le stava davanti,
non lasciando però trasparire nessun'emozione.
Ci fu un attimo di silenzio.
"Welly, vieni qua ..andiamocene! Non vale la pena di
rovinarsi i denti per far fuori la tuta di 'sta qua
!".
Il cane accorse subito .
" Ah , una cosa .." disse quella piccola
sbruffona facendo brillare i suoi lunghi capelli nella
luce del tramonto .
" ..sono Alice Brooks" .
Subito dopo aver pronunciato quelle parole Alice e Welly
corsero via e ben presto Carrie fu sola , nella spiaggia
luccicante .
" Cretina ! Chi ti ha chiesto niente ?" pensò
la ragazza che meccanicamente riprese a correre .
Intanto Alice camminava tranquilla in
compagnia del suo cane e senza accorgersene si perse .
Non si ricordava più la strada per arrivare alla casa
dove lei e sua madre si erano appena trasferite .
" Questo posto mi da il vomito amico . Come porca
zozza ci arriviamo a casa ?" sbuffò Alice sempre
rivolgendosi all'amico quadrupede che probabilmente era
l'unico che sopportava il caratterino della ragazza senza
lamentarsi .
Dopo aver vagato per più di un'ora Alice arrivò
finalmente a casa .
" Mamma , sono qui . E' pronta la cena ?"
squillò la ragazza .
" Alliiii !! Mi hai fatto preoccupare !"
risposero un paio di braccia alzate al cielo in segno di
grande disperazione .
" Ti prego : non farla tanto lunga ! Ho fame . Che
sbobba c'è stasera in tavola ? Le solite schifose
verdure bollite ?"
disse con garbo la piccola Ali .
" Lo sai che ti fanno bene Ali" rispose la
madre con un lieve sorriso sulle labbra .
" Balle ! Il fatto è che non posso toccare altro
cibo e devo magiare quella merda di verdura ..e non
ridere !" replicò
la ragazza con uno sguardo che prometteva guerra .
" Va bene , come preferisci " disse la madre di
quella sciagurata con un tono il più sconfortato
possibile .
" Sì . Povera madre-martire ! Ma vattene va'
!" e dopo essersi tolta le scarpe e averle gettate
chissà dove
Alice se ne andò in camera sua sbattendo violentemente
la porta .
Probabilmente se qualcuno avesse chiesto ad Alice come
mai si comportava in quel modo con la madre la ragazza
non avrebbe risposto che ognuno ha ciò che si merita.
" Ma cosa devo fare con quella ragazza ?" pensò
una donna dal volto segnato dalle continue angherie della
figlia .
Dopo essersi portata le mani al petto la donna scoppiò
in un pianto leggero ma inarrestabile .
Intanto , chiusa nella sua stanza , Alice era distesa sul
pavimento e ascoltava a volume massimo la radio .
"Perché devo vivere in questo schifo di posto ?"
pensava la ragazza " Come farò ? Non è il posto
per me , si vede subito .
Qui o mi distruggo o distruggo tutto !!" e proprio
mentre ragionava in questi termini suonò il telefono .
" Eccola !" sbottò la ragazza . Infatti ,
nonostante il volume della radio fosse alto ,
aveva percepito subito i passi di sua mamma che stava
salendo le scale.
Ci furono dei colpi alla porta . " C'è tuo padre al
telefono"
In meno di un secondo la porta di spalancò e Alice
discese le scale con la rapidità di un fulmine .
" Attenta a cadere !" urlò Helen , la madre
della ragazza .
" Papàààà !!!" rispose felice non appena
prese la cornetta . " Papà , papà !!"
" Ciao piccola , come stai ?"
" Bene papà"
Anche se fino a pochi secondi prima era in camera sua a
lamentarsi , Alice decise che era meglio non fare
preoccupare il padre .
" E , dimmi , ti piace la città ?"
" Sì , il mare è bellissimo"
" Sono felice di sentire che tutto va bene . Quando
inizi la scuola ?"
" Domani "
" Mi raccomando : cerca di fare subito una buona
impressione !"
" Certo papà !"
" Brava , così mi piaci ! Scusa ma ora ho una
riunione .. ti chiamo domani piccola"
" Buon lavoro !"
" Grazie
.ah , Ali : non far disperare tua
madre !"
" Tenterò.. Ciao papà !"
Madre e figlia si sedettero a tavola , ma non scambiarono
una parola .
La ragazza era troppo occupata a pensare al padre lontano
, in USA , mentre Helen aveva paura di turbare quella
quiete apparente .
Il mattino seguente mattina dopo il sole
splendeva tiepido in cielo e un venticello quasi
autunnale spirava dalla finestra della camera di Alice.
La ragazza era davanti allo specchio , che sbirciava
quella graziosa figura vestita con una divisa scolastica
.
" Tesoro , muoviti o farai tardi !"
Una voce proveniente dalle scale aveva pronunciato quelle
parole in modo talmente dolce da assomigliare al
cinguettio degli uccellini .
" E un attimo !!!" rispose una voce non
altrettanto gentile .
Dopo essersi sistemata nuovamente la divisa Alice si
guardò allo specchio un'ultima volta e sconsolata mormorò
" ..mi fa sembrare ancora più bassa ..che schifo
!"
Nonostante tutto uscì di casa e si avviò verso la sua
nuova scuola .
"
mhh
allora
dove diavolo sarà ?? E
possibile che questo buco di città sia così pieno di
stradine da farti perdere l'orientamento ??"
facendo appunto queste considerazioni la ragazza si trovò
davanti ad un cancello accanto al quale spiccava una
scritta a lettere d'oro : 'LICEO YOSHIMOTO"
"Ad occhio e croce direi che è questo"
ridacchiò Alice.
" Forza e coraggio
vediamo di fare subito
buona impressione !"
E incoraggiandosi in questo modo varcò la soglia del
cancello .
Le lezioni erano già iniziate e un professore di
matematica stava svolgendo degli esercizi di
trigonometria che
agli alunni erano risultati troppo difficili .
All'improvviso , qualcuno aprì la porta dell'aula .
" Ah , eccola
" disse il professore
lasciando irrisolto l'esercizio .
" Gentili signori questa è la vostra nuova compagna
di classe"
Senza nemmeno interessarsi del nome della nuova venuta ,
il professore riprese l'esercizio .
La ragazza si sedette nell'unico banco lasciato vuoto ,
un banco in prima fila .
Arrivo l'intervallo , e molti ragazzi e ragazze
cominciarono a tempestare Alice di domande alle quali la
nuova venuta
rispondeva in modo gentile e con grandi sorrisi .
Le lezioni erano finite . Alice si incamminò verso casa
quando ad un certo punto vide qualcosa che attirò la sua
attenzione.
Carrie stava correndo verso un campo di calcio .
" Hey , bell'uomo !!!"
Carrie riconobbe quella voce insolente conosciuta il
giorno prima e non si voltò .
Ma nel tempo di una risata Carrie si trovò di fianco una
ragazzina fragile che con un sorriso dolce le disse
" Non ti preoccupare. Non dirò a nessuno che hai
paura dei cani !"
" Non ho paura dei cani" ci tenne a precisare
Carrie .
" Ok , se preferisci mettiamola così" rispose
e i suoi occhi brillarono di una luce che ispirava
tenerezza .
Carrie non ebbe il coraggio di replicare anche perché
era chiaro che stavolta la ragazzina veniva in pace .
"Dove stai andando così di fretta ?" chiese
Alice.
"Lì.." e Carrie indicò il campo da calcio.
"E che ci vai a fare ? Giochi ?" incalzò Alice.
Carrie mugugnò e si affrettò verso la sua meta ,
sperando di non essere seguita .
" Vengo con te !" disse decisa Alice .
In quel momento nella mente di Carrie si sentiva solo un
grido ' Noooo!!' che però non trovò sfogo nella realtà
.
La New Team , la grande squadra locale ,
si stava già allenando e alcuni tifosi sfegatati
incitavano i loro campioni .
Il grido più ricorrente era " Vaaaii Holly !!"
.
" Chi è Holly ?" chiese Alice curiosa .
" Il capitano della squadra" rispose Carrie ,
tenendo sempre lo sguardo verso il campo.
"Perché non andiamo insieme a quei tizi laggiù.."
e indicò una ragazza e tre ragazzi che si sgolavano
anche se quella era una semplice partita d'allenamento
" ..sembra si stiano divertendo !" continuò
Alice.
"Non li conosco" rispose seccamente Carrie .
" E allora ? Conosciamoli !"
"No. Vai da sola se vuoi."
" Ma perché ?? Dai ,vieni !" disse in tono
quasi supplichevole Alice.
"No". La voce di Carrie aveva una tale
determinazione ma al tempo stesso una tale rassegnazione
che Alice decise di fare
un ultimo tentativo.
"Nemmeno io ti conosco.. ma stiamo parlando lo
stesso! E poi che ci fai qui da sola ?"
"Sono fatti miei. Fino a ieri mi mandavi contro il
tuo cane ed ora pretendi di essere mia amica ?"
Senza aspettare risposta Carrie si distese sull'erba a
circa 4 metri dal campo.
"Fai come ti pare !La prossima volta portati un
binocolo così potrai stare ancora più lontana !"
Alice arrivò velocemente dall'altra parte del campo,
distraendo alcuni giocatori che si fermarono un attimo a
guardarla , incuriositi.
"Ciao!" sorrise Alice.
"Ciao.." risposero i ragazzi che erano intenti
a guardare la partita .
"Sei anche tu una fan della New Team ?" chiese
una ragazza con una fascia in testa , che sembrava essere
la leader del gruppo.
"Veramente
.non me ne intendo di calcio"
confessò Alice.
"Sono nuova e sono arrivata qui per caso"
continuò , aspettando la reazione di quei quattro
ragazzi .
" Non ti preoccupare , ti insegneremo noi se ti va
!" disse un ragazzo dall'aria simpatica e con
un'enorme paio di occhiali sul naso.
" Mi farebbe piacere" rispose Alice ,
sorridendo.
" Come Capo del Fan Club della New Team sarà mio
compito istruirti a dovere !" la avvertì la ragazza
dalla fascia rossa assumendo
una posa buffa.
"Certo ! Sono pronta Capo!" disse Alice
mettendosi una mano sulla fronte a mo'di soldato.
I quattro ragazzi si misero a ridere. Erano già amici.
"Io sono Patty e loro sono [nomi]"
"Io sono Alice, piacere !"
"Vedi quel ragazzo che ha il pallone ora?"
chiese Patty, diventando rossa quasi come la sua fascia.
"Sì" rispose Alice.
"Quello è Holly, il capitano della New Team.. il
migliore giocatore del paese, nonché mio fidanzato
!" spiegò con orgoglio Patty.
" Capisco.. credi che ora riuscirà a fare goal ?"
Oliver correva verso la porta, senza che nessuno
riuscisse a seguirlo.
Si trovò di fronte il portiere, l'imbattibile Benji
Price.
Lanciò un tiro potente ma Benji riuscì lo stesso a
fermarlo.
"Holly.. dovrai fare di meglio se vuoi un goal!"
commentò il portiere.
"Stai sicuro che lo farò!" rispose il capitano
della New Team.
"Benji è davvero forte.. ma Holly è il migliore
!!" disse allora Patty, quasi come se stesse
parlando con se stessa.
"Vaiiii Hollyyyy!!!!!!!" urlò.
Dopo aver ripreso il possesso della palla Holly scattò
di nuovo in avanti e questa volta riuscì a segnare.
" Allora Benji? Che ne dici ?"
" Sei stato bravo, ma puoi fare di meglio. Mi sono
solo distratto un attimo"
"Non sei mai contento !!" disse allora Oliver ,
che già era pronto a riprendere il gioco.
"Ragazzi.. basta così per ora. Ci vediamo dopo
!".
Alle parole del Mister tutti tirarono il fiato.
"Hanno finito , vieni che ti presento
"
così dicendo Patty prese per un braccio Alice e la portò
davanti alla panchina dove
i giocatori si erano radunati .
"Ma.. hanno già finito?" chiese Alice .
"Sei arrivata a fine partita , dovrai imparare ad
essere puntuale!" rispose Patty ridendo .
"Buuaaahhh
che dolore !!"
"Bruce cerca di non lamentarti .."
"Ma fa male !"
"Ecco , quello è Bruce Harper ..e quella che lo sta
medicando è l'infermiera Hokoi , l'infermiera - dopo la
sottoscritta - della New Team"
spiegò Patty.
"Poverino.. sembra stia soffrendo molto" disse
Alice , guardando il ragazzo disteso a terra.
"Macché.. tutta scena per farsi compatire!"
rispose severa Patty .
"Hey Bruce.." urlò allora Patty avvicinandosi
a lui "..é vero che non ti fa male la gamba??"
"Non è vero !! Mi fa un male cane e se tu solo
"
disse Bruce , ma appena si accorse di Alice cambiò
stranamente idea .
"..nooo.. scherzavo ! Volevo dare solo un po' di
soddisfazione all'infermiera Hokoi .. mi conosci Patty
!"
"Certo che ti conosco Bruce!!" rispose
guardando con aria di rimprovero il ragazzo .
"Chi.. chi è la tua amica Patty ?"
"Lei è Alice.. l'ho conosciuta oggi"
"Piacere Alice , io sono.."
"Bruce!" lo precedette la ragazza "
Piacere mio " continuò sorridendo.
"E' bello essere famosi , vero Bruce ?" disse
Oliver , sdraiandosi vicino al compagno di squadra .
"E' inutile che mi prendi in giro Holly"
"Ma io non volevo affatto prenderti in giro !"
rispose il capitano , in tono serio .
"Come se non ti conoscessi!!"
Improvvisamente Alice pensò a Carrie , rimasta sola . Si
voltò a cercarla ma la ragazza non c'era più.
"Tutto bene?" chiese Oliver , vedendola
preoccupata.
"Sì , sì. Tu sei Holly vero ?"
"Esatto!"
"Lei è una mia nuova amica , tesoro"
intervenne Patty.
"E spero che presto sarà pure amica mia"
concluse Bruce.
Alice sorrise ma anche se era felice di avere trovato
nuovi amici pensava ad un modo per potersene tornare a
casa .
Patty insistì affinché Holly le presentasse
ufficialmente il resto della squadra.
Alla fine, frastornata, dopo aver passato con loro quasi
un'ora, Alice disse: " Ora è meglio che torni a
casa.."
"Più tardi vieni a vedere l'allenamento serale?"
le chiese Patty.
"Mi spiace, ma credo di non poter venire."
"Daii
se mi dici dove abito vengo a prenderti
io!"
"Sorry, non posso. A domani!" concluse Alice.
"Mi raccomando: puntuale!" le raccomandò la
leader dei tifosi della New Team nonché fidanzata di
Oliver Hutton.
"Non vuoi che qualcuno ti accompagni? Credo che a
Bruce farebbe molto piacere" disse Holly.
Bruce arrossì violentemente.
"Siete molto gentili , ma posso arrivare a casa da
sola , grazie"
Dicendo così e sorridendo alla squadra un'ultima volta ,
Alice se ne andò , accompagnata dalla voce di Patty che
le gridava :
" Ci vediamo domani alle quattro !!"
Finalmente sola ! Alice era frastornata.
Non era mai stata una ragazza timida anche se spesso le
capitava di voler rimanere sola. Ne aveva veramente
bisogno.
In una sola giornata aveva conosciuto non solo i suoi
compagni di classe ma anche tutti i giocatori della New
Team.
Aveva decisamente bisogno di starsene un attimo per conto
suo a riflettere.
Aveva voglia di conoscere tutti, di diventare loro amica,
anche se dentro di lei era chiara la sensazione che non
sarebbe stato facile.
Non sarebbe stato assolutamente facile far parte del loro
gruppo in maniera profonda, indelebile. Si conoscevano da
anni ormai, era evidente da come parlavano, da come
qualsiasi cosa richiamasse avvenimenti passati. Erano
ormai come fratelli.
Ci sarebbe stato veramente un posto anche per lei?
Erano gentili con lei come sarebbero potuti essere
gentili con la prima sconosciuta che incontravano e che
chiedeva loro informazioni su come raggiungere il bar più
vicino?
Volevano davvero essere gentili con lei?
E come avrebbe potuto dire sempre ciò che era giusto
dire?
Si conosceva e sapeva benissimo che non sempre era in
grado di tenere a freno la sua lingua.
Cosa avrebbe dovuto inventarsi per farsi voler bene?
Il suo timore più grande era di rimanere sempre un passo
indietro rispetto a quei ragazzi che ormai camminavano
all'unisono.
Era un timore folle che le dava le vertigini.
Improvvisamente, proprio com'era avvenuto poco prima al
campo di calcio, pensò a Carrie.
Carrie.
Sola.
Sola mentre lei, più ruffiana di una gatta, distribuiva
sorrisi implorando di essere ricambiata.
Che cosa sperava di ottenere dalla New Team? Un posto in
squadra forse?
Che paure assurde!
Davvero era così debole da dover elemosinare l'affetto
degli altri fingendo di essere ciò che in realtà non
era?
Arrivò a casa ma questi pensieri continuavano a
tormentarla, non lasciandole godere l'ebbrezza che ogni
novità porta con sé.
Pensava addirittura di non andare l'indomani agli
allenamenti.
Se ne sarebbe accorto qualcuno?
Era questa la domanda che più la spaventava: qualcuno
avrebbe sentito la sua mancanza?
E se fosse morta?
"Basta, basta, basta !!!" urlò Alice, come
risvegliandosi da un incubo.
"Sto diventando troppo paranoica per i miei gusti"
e dicendo questo decise d'incamminarsi verso la spiaggia
dove la sera prima
aveva trovato Carrie.
"Dove stai andando Ali?" chiese Helen.
"A fare un giro, t'interessa per caso?"
"Tu stasera non esci. Sei stata fuori tutto il
giorno" rispose decisa la madre.
"E invece io scommetto di si"
"Davvero? Io invece scommetto di no, se non vuoi che
tuo padre si preoccupi e di certo tu non lo vuoi"
Alice passò il resto della serata in camera sua, in
compagnia delle sue paranoie, come le definiva lei.
Piano piano passarono i giorni , e tutto
cominciò a prendere un'aria familiare per Alice.
Andava ogni giorno ad assistere agli allenamenti della
New Team, cominciava a uscire con i compagni di scuola,
ogni tanto scambiava
due parole con Carrie, che da lontano seguiva le partite,
nascosta come una spia.
Quel giorno Patty non sarebbe potuta venire agli
allenamenti a causa di un frebbone e così Alice decise
di far compagnia a Carrie.
"Hey, oggi faccio l'asociale anch'io!" disse,
presentandosi davanti alla vista della ragazza dai
capelli rossi.
"Bhà, fa come ti pare.." rispose Carrie, senza
particolare entusiasmo.
"Troppo buona lei" rise Alice.
"Se non sono troppo indiscreta, posso chiederle come
mai degna quest'umile campo sportivo della sua presenza,
quasi ogni giorno?" continuò.
"No comment, prego!"
"Ormai ci conosciamo, potresti pure dirmelo! Dai ,
cos'è? Fai parte della commissione nazionale pro-dopping
e svendi ai giocatori tante
belle cosine a prezzi vantaggiosi?"
"Mazza! Non ti si può nascondere nulla!" disse
Carrie e sul suo viso, così chiaro da sembrare
trasparente, comparve un sorriso.
Alice era talmente sbalordita da non sapere cosa dire.
Al suo posto parlò, anzi, urlò un gruppo di sedicenti
tifose le quali, stranamente, gridavano un nome diverso
da quello di Oliver Hutton.
"Juuuuuuullliiiaaaaaannnn!" "Juliaaannnn,
voltati!" "Julian, guardami!" "Julian,
ti amo!!" "Julian sei sstupeennddoooo!!"
In tutta risposta Carrie urlò "Julian: fottiti!"
"Non si preoccupi Miss, le sistemo io quelle galline
malriuscite"
Così dicendo, Alice avanzò minacciosamente verso il
branco di galline in questione sbraitando: " Ma la
smettete, fallite??"
Il moto di rivolta fu immediato.
Ma, per un secondo, Alice intravide lui. Julian Ross.
Rimase impietrita e di certo sarebbe rimasta lì immobile
ancora per molto se non fosse stata costretta alla fuga
da decine di mani che
reclamavano la sua testa.
Fortunatamente era veloce e riuscì a rifugiarsi in un
posto sicuro: lo spogliatoio della New Team.
Seduta su una panca, col fiatone, il viso rosso e il
cuore impazzito Alice era felice.
" E'
è davvero bellissimo!" mormorò,
quasi avesse paura di dirlo.
Quel ragazzo dalla corporatura atletica, il viso da
attore e lo sguardo fiero e al tempo stesso pieno di
dolcezza l'aveva davvero colpita.
Rimase come in estasi, finché qualcuno non entrò nello
spogliatoio.
"Allora sei qui!" disse il paio di occhi più
belli che Alice avesse mai visto.
"Ero preoccupato, pensavo che fossero riuscite a
prenderti" continuò.
Era lui !! Era Julian Ross !!
"Ma chi?? Quelle vecchie carrette?" rispose,
sicura, Alice.
"Certo che anche tu.. non sei stata molto gentile"
disse il ragazzo.
"Se lo meritavano.. non possono spaccare i timpani
alla gente e sperare da passarla liscia !"
Julian sorrise. Il sorriso più tenero che Alice avesse
mai visto !
Ma era veramente lei o era la sua gemella zuccherosa e
lobotomizzata ?
"Julian !!"
Una ragazzina dai lunghi capelli chiari lo chiamò da
fuori lo spogliatoio.
Approposito di lobotomizzate, pensò Alice.
"Scusami ma ora devo andare.. ah, io sono Julian
Ross.."
"Lo sospettavo" disse Alice, guardando il
ragazzo in modo strano.
"..certo, che stupido ! Forse ti converebbe uscire
da qui insieme a me
"
"Già"
"
certo"
Sorrise. Questa volta però il ragazzo sembrava quasi
imbarazzato.
Guardò negli occhi la ragazza e si accorse di quanto
fossero magnetici, assolutamente misteriosi e maliziosi.
"
.sai, anche a me danno fastidio quando urlano..
certe volte non le sopporto proprio"
"No dai.. sono talmente carine ! E poi sai quanti
soldi potresti farci vendendole ad un onesto macellaio ?"
Entrambi risero.
Era magico.
"Julian, che è successo?" chiese la ragazzina-dai-capelli-chiari
che ormai era entrata nello spogliatoio, visibilmente
ansiosa.
"Amy.. non ti preoccupare.. volevo solo accertarmi
che questa ragazza stesse bene" rispose il ragazzo,
con tono rassicurante.
"Sei sempre gentile con tutti Julian!" disse la
nuova venuta.
Zack!
Colpita e affondata!
Alice corse via.
"Un attimo! Non so nemmeno come ti chiami!"
Le parole del ragazzo la raggiunsero ma Alice non rispose.
"Che ragazza strana!" sentenziò Amy.
Julian non ripose ma continuò a guardare Alice che
correva.
" Ullalà
bentornata!" disse Carrie
vedendo comparire dal nulla Alice.
"Lasciami perdere!!" sbottò la ragazza,
andandosene dal campo.
"Hey aspetta! Che ti succede???"
Ma esattamente com'era comparsa, Alice scomparve.
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