Le cose che non ti ho detto
12 Luglio 1789
Mentre
si abbottonava la giubba, il cuore le batteva
all'impazzata. Ancora una volta André le aveva
dimostrato il suo amore. Aveva esaltato il suo ritratto:
già, chissà cosa aveva visto in quel quadro André. Le
rose bianche...una dea della guerra. In reatà non c'era
niente di tutto ciò nel dipinto. Era la sua fantasia di
innamorato che gliele aveva suggerite. Ormai non vedeva
che ombre, pensò Oscar. "Domani scenderemo in
piazza per combattere. Come farà André?" una paura
violenta cominciò a farla tremare: "Non potrà
difendersi!". Lei doveva impedirlo. Adesso basta,
non doveva più sacrificarsi per lei. Doveva proteggerlo.
Avvicinandosi alla scuderia, Oscar sentì delle voci: una
era quella di suo padre, inconfondibile. Ma che stava
dicendo? Parlava con André. "...può darsi che ad
uno di noi succeda qualcosa, così... ti prego di
vegliare su Oscar". Ancora una volta suo padre la
stava affidando alla protezione di André, come sempre.
Ma c'era dell'altro..."se fossi stato un nobile
avrei acconsentito alla vostra unione... so che l'avresti
fatta felice..." "Mio padre è impazzito"
pensò Oscar "oppure ha finalmente capito cosa conta
nella vita". Sorrise a sé stessa, pensando che suo
padre, in un certo senso, stava concedendo la sua mano ad
un uomo. Un'ondata di tenerezza la invase: suo padre
aveva sempre voluto il meglio per lei, e adesso cercava
ancora di proteggerla. "Ma adesso basta", pensò
Oscar "io ho trentaquattro anni, ormai, ho il
diritto di scegliere". Una volta tanto voleva essere
lei a decidere della sua vita! Pensò: "Al diavolo
la nobiltà, il permesso del re, e altre sciocchezze
simili!". Qui si stava giocando la sua vita. Si era
trattenuta sulla soglia, nascosta dietro il portone della
scuderia. Non voleva salutare suo padre. Sentiva che
questo era un addio. Gli aveva lasciato una lettera nella
sua stanza, comunicandogli le sue decisioni future, e
ringraziandolo di tutto. Aveva deciso di disobbedirgli.
Nella penombra della stalla, André stava sellando i
cavalli. Aveva un sorriso beato, che ormai non gli si
vedeva più da tanto tempo. Lei gli si avvicinò, gli
poggiò delicatamente una mano su un braccio. Aprì la
bocca per parlare, ma il suo cuore era talmente affollato
di emozioni, che riuscì solo a dirgli: "Andiamo!".
Continua....
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