C e n t i n e L
SCENE 2
- Promise -
Sotto
la sua schiena la roccia era calda. Il tepore gli si
irradiava nel corpo, lentamente e in profondità, come se
stesse fluendo nelle sue stesse vene. Il rumore delle
onde che si infrangevano con violenza contro gli scogli
gli rimbombava nella testa, passando prima attraverso la
pietra fino al suo orecchio, appoggiato contro la parete
dura.
Sulla piccola spiaggia sotto la scogliera, la parte
superiore del suo abito giaceva abbandonata. Il vento che
soffiava dal mare stava cercando di portarla via, ma il
tessuto leggero, del colore dell'antracite, si limitava a
gonfiarsi e ad agitarsi sotto l'effetto delle forti
folate, rimanendo bloccato fra i sassi che coprivano il
piccolo lembo di terra.
Centinel si portò una mano sugli occhi, riparandoli dal
sole che si era fatto un po' troppo forte. Il petto
muscoloso, illuminato dai raggi del disco accecante che
risplendeva sopra di lui, si alzava e abbassava a ritmo
regolare.
Era lì ormai da mezz'ora. Sapeva che certamente Tyon si
sarebbe preoccupata. Già, più di quanto non lo fosse già
Il ragazzo sospirò, fissando uno squarcio di cielo
azzurro tra le sue dita.
Quello, era un periodo strano. Non riusciva più a stare
con lei in modo spensierato, libero come un tempo, quando
sapevano ridere, scherzare, amarsi
vedere solo
quello che avevano davanti, senza gettare più sguardi
alle spalle. Essere felici del presente. Vivere, solo il
presente. Essere felice, sì, perché
lui era vivo.
Perché lei aveva potuto incontrarlo. Perché quella
strana capsula nella quale aveva viaggiato l'aveva
protetto, salvato da un impatto che di sicuro in altri
casi sarebbe stato mortale, cinque anni prima, quando
l'avevano trovato
lei, la sua famiglia, gli abitanti
di Corel.
Lo avevano aiutato
lo avevano trattato con
gentilezza, si erano affezionati a lui. Soprattutto i
genitori di Tyon. E Tyon stessa.
Tyon
Se l'erano promesso.
Glie l'aveva promesso.
"Resterai qui per sempre?".
Lo aveva portato a cavalcare dei makanur. Gli aveva
spiegato come catturarli senza far loro del male, e a
domarli utilizzando la telepatia. A quanto pare, sembrava
che gli animali potessero capire il linguaggio dei
Ghaneym.
Già, quella era stata l'unica arte che Tyon era riuscita
ad insegnargli. Era un allievo terribile, gli diceva
sempre
Il tempo, quel giorno era
sì, meraviglioso. Se lo
ricordava bene, in modo nitido, chiaro. Il cielo di un
azzurro così intenso da sembrare irreale, i cumuli di
nuvole, di un bianco candido e luminoso, addensate
all'orizzonte, una brezza fresca, gentile. E poi, il
profumo dolce e inebriante di quei fiori rossi, che
riempivano la radura a migliaia, piccoli, fitti
avevano
un nome talmente complicato che lui non era mai riuscito
a pronunciarlo in modo corretto. Quando ci provava, Tyon
scoppiava sempre a ridere.
La sua risata
era diventata la cosa più bella che
esistesse.
"Lo vorresti?".
Sfiniti dalla cavalcata, si erano gettati nel campo,
lasciando i makanur liberi e stendendosi fra gli steli
verde brillante di quei bellissimi fiori. L'erba
oscillava nell'aria, muovendosi insieme al vento e
producendo delle piccole onde che si allargavano per
tutta la radura. Tyon, con le braccia stese dietro la
testa, aveva gli occhi socchiusi, il respiro ancora
affannato.
"Certo che lo vorrei".
Quattro parole, quasi bisbigliate.
Poi, però, si era girata. Lo aveva guardato.
E nella sua mente Cen aveva potuto sentirla.
"Sei la cosa più importante per me
".
La voce cristallina di Tyon gli aveva parlato, era
arrivata dentro di lui. E dopo aver realizzato cosa
volessero in realtà dire quelle parole, le si era
avvicinato. Si era chinato sul suo viso, sfiorandole le
labbra con un bacio dolcissimo. Tyon allora gli aveva
sorriso grata, gli occhi viola lucidi di lacrime di
felicità. Gli aveva circondato il collo con le braccia
esili, attirandolo di nuovo verso di sé, per un altro
bacio. Aveva potuto sentire il suo corpo forte sopra di
lei, la sua pelle tiepida a contatto con la sua, quel
contrasto piacevole con l'aria fresca che le scompigliava
i capelli
"Ti amo
"
"Anch'io".
La bellezza di quelle parole, quasi accecante, di quei
sussurri che potevano sentire solo dentro loro stessi,
come se fossero già uniti, già fusi l'uno nell'altra.
Tutto risplendeva di una luce pura, quel giorno. Tutto
era perfetto.
"Resterò".
"Per sempre?".
"Per sempre".
Le parole di una promessa. Di una promessa che Cen aveva
giurato, a se stesso, di non rompere mai.
Perché, comunque, avrebbe dovuto romperla?
No, non c'erano motivi
C'era solo Tyon, e Tyon gli bastava. Lì, su Corel. Lui e
Tyon, e nient'altro
Voleva che la sua vita fosse con lei, non desiderava
altro che quello.
Poi, era venuta la sera. Il tramonto più bello di Corel,
Centinel l'avevo visto quella sera. Oltre le montagne più
remote, il sole si era abbassato lento, color arancio
vivo, mentre sopra la sua testa e a quella di Tyon,
stretta a lui, le due lune del pianeta già splendevano,
illuminando a giorno la radura.
"Senti Cen
".
"Sì?".
"Non ti viene mai nostalgia?".
Accoccolata al petto del ragazzo, per un attimo un velo
di tristezza aveva coperto il suo viso.
"Mh, di cosa?".
"Non lo so. Nostalgia per qualcosa che faceva parte
di te. Qualcosa che hai dimenticato".
"Parli delle mie origini?".
"Beh
sì. Se fossi al tuo posto, non farei
altro che sentirmi così. Non ti importa conoscere il tuo
passato?".
"Non più di tanto. Posso anche farne a meno".
"Sei molto forte".
"Perché ho trovato te. Sei tu che mi rendi forte".
Centinel si mise seduto di scatto. Quei ricordi
sembravano appartenere a un passato così lontano
talmente
lontano da sembrare provenienti da un'altra vita. Perché
perché
aveva vissuto tutti quegli anni su Corel senza essere mai
tormentato, nemmeno per un attimo, dalle sue origini?
Perché solo adesso quelle maledette voci popolavano i
suoi sogni, perché doveva vivere in quel modo?
Sapeva di essere cambiato. Era successo qualcosa,
qualcosa non dettato dalla sua volontà
sentiva che
il suo stato d'animo stava mutando, giorno dopo giorno.
Il suo carattere, il suo modo di fare. E Tyon se n'era
accorta.
Il ragazzo dai lunghi capelli rossi scosse il capo. No
non
era giusto
"Non la sto rendendo felice
".
Rimase a guardare il mare, davanti a lui. Forse era
giunto il momento di farsi delle domande. Altrimenti, per
quale motivo aveva iniziato a fare quei sogni? Dovevano
avere un significato
per forza. Non riusciva mai a
distinguere dei volti, ma sapeva che le parole che udiva
nella sua testa dovevano appartenere a qualcuno che
proveniva dal suo passato. Ne era certo.
Se voleva ridare a Tyon il Centinel di cui si era
innamorata, doveva scoprire la verità. Sì
sarebbe
tornato tutto come prima. Avrebbe mantenuto la sua
promessa, le sarebbe rimasto accanto per sempre.
C'era un solo problema
Come avrebbe potuto trovare le risposte che cercava?
Saltò giù dagli scogli con un balzo, e aiutandosi con
il volo, posò i piedi sulla piccola spiaggia. Si guardò
le mani.
"Devo
capire", disse con un sussurro.
Rimase così, perso nei suoi pensieri. Solo dopo qualche
secondo tornò a fissare il mare e le onde che,
infrangendosi sulle rocce, lo bagnavano di continuo
ricoprendolo di minute goccioline d'acqua.
Improvvisamente corse verso la distesa azzurra, e con un
tuffo scomparve sotto lo specchio cristallino, illuminato
dal sole.
--
* IF YOU
Open the door
To a room I've never been before
Counting all the books I've read so long
Something is wrong
Where love has gone
If I should cry
Thinking of the love I felt inside
Don't misunderstand, nothing's the clue
I cry for you
Cause of love it's true.
When does love
Speak words above evolving pain
Like if these tears turn to rain
Endlessly
Calms the sea
For you and me
If you're so cold
If worlds just hold
If want to lean, I'm here for you
If you
When does love
Create the worlds above our pain
Like if these tears were to rain
Endlessly
For the sea
Still you and me
If you're so cold
If worlds just hold
If were to lean, I'm here for you
So, if you
Close the door
Cause those rooms won't need us anymore
Holding our words just fill those books
Sometimes love looks like if love has gone
So I won't cry
Now I know our love will never die
If I understand the reasons why
When you... If I and you...
Know that love is true
--
* From "Tenkuu no Escaflowne"
Sung by: Yamane Oe
Lyrics: Aceilux
Composition/Arrangement: Kanno Youko
Quasi per caso mi sono messa ad ascoltare questa canzone
meravigliosa mentre scrivevo la seconda scena di Centinel.
Ho pensato di mettere il testo completo qui, perché si
adatta tantissimo a Cen e Tyon...e adesso credo proprio
che diventerà la loro canzone ^_^;
E' davvero stupenda, struggente... la adoro. La voce
della cantante è bellissima e canta con un trasporto
tale che mi ha fatto venire le lacrime agli occhi quando
l'ho ascoltata per la prima volta ;__ ; Youko Kanno, come
al solito, sei il mio dio
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