Aspettando Natale...
Che progetti hai per domani? - le chiese mentre si
dirigevano verso l'auto - Vedrai tuo zio?"
"No, non verrà nemmeno quest'anno. Starò da sola,
e tutto sommato va bene così".
"Tutto sommato?"
"Sì, dopo quello che è successo con Mic! Sarà la
cosa migliore non dover trascorrere le feste con lui: non
era un rapporto sincero, almeno da parte mia. Non lo
amavo sul serio, e che senso avrebbe avuto passare il
Natale con un uomo al quale non mi sentivo legata in
nessun modo?"
Sapeva di essere stata diretta: voleva provocarlo, voleva
cogliere la sua reazione.
Harm aveva recepito il messaggio: tra loro non c'era mai
stata una relazione sentimentale, ma erano indubbiamente
legati. Non si fece sfuggire l'occasione: "Ti
andrebbe di pranzare con me? Anch'io sarò solo...che ne
dici?"
Lo fissò per un lungo istante dritto negli occhi, per
capire se stava barando...no, impossibile.
"Domani alle 12.30 a casa mia?" proseguì lui.
"Ci sto! Devo portare qualcosa di particolare?"
"Un sorriso e il tuo appetito da marine! Al resto ci
penso io. E prometto di risparmiarti il mio famigerato
polpettone-di-carne-senza-carne!"
25 dicembre 2000
Nell'appartamento di Harm
Dopo una mattinata passata sui fornelli,
Harm aveva preparato tutto a dovere. Fortunatamente
c'erano da parte abbondanti scorte di cibo: l'invito era
fuori programma!
Cucina all'italiana, o così almeno credeva...un
esperimento su cui si era cimentato per la prima volta
quello stesso giorno: lasagne al forno, anatra al pepe
verde con contorno di verdure miste, mousse al cioccolato
per dessert, il tutto accompagnato da uno speciale
cocktail analcolico di sua invenzione e acqua Perrier
d'annata! Bhe, non era propriamente un pranzo per
vegetariani, ma per la causa si poteva sacrificare!
Benissimo. Ogni cosa era al suo posto, mancava solo lei...si
sentiva come se quello fosse stato il loro primo
appuntamento.
DRIIIN !
"Buon Natale, Capitano! Va bene questo sorriso?"
"Buon Natale, Colonnello! Non potresti sorridere
meglio!" le rispose canzonandola.
"Ecco qui: da parte mia" gli porse un regalo.
"Ehi! Ti ringrazio. Ti dispiace se lo apriamo più
tardi? Sei in perfetto orario - riprese facendola
accomodare.
"Veramente sono in ritardo di 2 minuti e 33 secondi".
Sospirò scuotendo la testa: "Un giorno mi
spiegherai il tuo trucco, purché non sia la solita scusa
della mamma svizzera!"
Era splendida la sua Mac. Indossava un tubino nero e uno
scollacciato twin set rosso, e dei tacchi vertiginosi che
lo lasciavano senza fiato. Si ritrovò ad avere "certi"
pensieri su di lei...
Mac lo osservava mentre sbrigava gli ultimi dettagli:
alto e atletico, "così alto che volendo avrebbe
potuto rubare un pezzetto di cielo con la mano..",
nei suoi jeans scuri e quella camicia grigia...aperta di
tre bottoni e portata fuori dai pantaloni... "Davvero
sexy, Capitano..." si disse.
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