Aspettando Natale - Seconda Parte
La mattinata trascorse in fretta; Mac
riuscì a sbrigare presto le pratiche che giacevano ormai
da giorni sulla sua scrivania. "Sono davvero
soddisfatta!" commentò ad alta voce.
"E di che cosa?" chiese Harm che in quel
momento era entrato nella stanza.
"Oh, bhe...di poter festeggiare il Natale da subito!"
"Non vorrai andartene proprio ora? Tra poco
cominceremo la festa con gli altri colleghi. Pare che
resti anche l'ammiraglio. Non puoi mancare".
"Non lo so...veramente non credo di essermi
totalmente immersa nello spirito quest'anno...non sarei
una buona compagnia." rispose con un velo di
tristezza.
"Avanti, Sarah - le disse in tono dolce, cogliendo
perfettamente ciò che le passava nel cuore - adorava
quando lui la chiamava per nome: lo sentiva così vicino...-
Ormai è una tradizione. E poi Harriett e Bud porteranno
AJ...non puoi deluderci!" La vide titubante.
"Ti faccio una proposta: ho ancora delle pratiche da
sistemare e, se ti va di aiutarmi, finiremo giusto in
tempo per brindare con gli altri. Allora, è dei nostri
Colonnello?"
"D'accordo, Capitano. Mi ha convinta".
Come poteva dirgli di no? Che cosa le stava succedendo?
Perché ad un tratto era consapevole di quello che
provava come se fosse la cosa più naturale del mondo? Si
sentiva come se, fino a quel momento, avesse dormito...aveva
represso i suoi sentimenti così a lungo e ora non ne
comprendeva il motivo. Ma, soprattutto, cosa li aveva
portati a galla così improvvisamente senza che lei
potesse difendersi? Quella dolcezza...quella dolcezza che
aveva percepito dalle sue parole mentre la pregava di
restare...c'era qualcosa di più sotto, che la emozionava
e le sfuggiva allo stesso tempo...
"E dai, avvocato! Dopotutto, le hai soltanto chiesto
di restare qui per festeggiare..." pensava Harm;
eppure avvertiva un senso di gioia infantile nel sapere
che lei ci sarebbe stata! Qualcosa lo aveva toccato
dentro e lo faceva star bene. Il suo sguardo triste lo
aveva scosso: percepiva la sua solitudine. E voleva
essere lui ad alleviarla, a colmarla. Non riusciva a
crederlo...perché solo ora capiva di amarla?... così,
senza nessuna avvisaglia...perché era così sicuro di
averla sempre amata...E lei, cosa provava davvero?
Ne avevano passate tante insieme, e questo aveva
rafforzato il loro rapporto: una sottile linea invisibile
li teneva uniti, ma era come se fino a quel momento non
l'avessero mai avvertita, come se il loro legame fosse
stato essenzialmente fraterno.
No, le cose stavano cambiando e lo sapevano bene. Quelle
emozioni in subbuglio erano come una specie di regalo di
Natale, di quelli inaspettati, piccolo nella forma, ma
d'immenso valore nella sua sostanza più profonda.
I festeggiamenti non tardarono ad arrivare e l'euforia
natalizia era palpabile nell'aria: nonostante l'ambiente
austero, il Jag risuonava di canti e risate. Mac teneva
in braccio il piccolo AJ che aveva già poco più di un
anno; ricordava perfettamente quando lui nacque: che
giornata bizzarra! e proprio per questo indimenticabile...e
poi quella promessa alla fine di tutto...
"Accidenti! L'avevo quasi scordata...e adesso è
tornata a stuzzicarmi!" pensò divertita e al
contempo perplessa.
Aveva compreso benissimo di amare Harm, ma non capiva
come tutto ciò fosse scattato all'improvviso...E lui?
Era confusa, voleva chiarezza, ma temeva le conseguenze...e
se l'avesse respinta di nuovo come in Australia?...Non
questa volta! C'era qualcosa di diverso e lei doveva
tentare...
Harm osservava Mac giocare con AJ.
"E' bellissima!" pensò. Non riusciva a
spostare lo sguardo dalla scena. Era la prima volta che
provava un senso di tenerezza così forte: voleva far
parte di quel momento, doveva avvicinarsi di più...
"Allora, Mac, questo marinaretto ti tiene occupata
per bene, eh?"
"Già. E' così vivace, ma è adorabile! AJ, ti va
di giocare con zio Harm?"
"Avanti campione! Ti porto a fare un giro in aereo!"
Prese il piccolo e se lo caricò sulle spalle; lo fece
"volare" per tutta la stanza, simulando il
rombo di un Tomcat. Era buffissimo! Un uomo così alto,
in perfetta uniforme, che imitava un aeroplano per
divertire un bambino già felice di stare sulle sue
spalle...
Mac desiderava che in quel momento Harm mantenesse la sua
promessa.
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