3°
CAPITOLO
La
gita a Kyoto.
Mercoledì 25
ottobre... Partenza...
Erano le 6.00 del mattino, e su Shizuoka regnava ancora
la calma e cera buio pesto. Davanti alla scuola
Nankatsu, cera un gruppo di studenti con borsone e
borsine, che parlavano vivacemente aspettando il pullman.
Holly arrivò accompagnato da Roberto Sedinho e dalla
mamma al ritrovo. Subito una gran folla si accalcò
intorno allaccompagnatore del nuovo arrivato. Holly
sbuffò:
-E sempre la solita storia, non posso portarlo da
nessuna parte!!- e sgattaiolò fuori dalla folla con i
bagagli in mano. -Tom!-
-Ciao Holly- disse lamico accompagnato dal padre. -Ma
dovè Bengi?-
-Non è ancora arrivato... certo che se è venuto in
Limousine, ne avrà trovato di traffico!!!-
Sbucò una Toyota Avensis da dietro langolo, e
stranamente scesero Esmeralda e sua madre, accompagnate
da Sandy e da una sfilza di bagagli.
-Ciao ragazzi, come va? Dovè la disgrazia?-
-Ciao Sandy, sei venuto ad accompagnare la tua sorellona?-
-Sì, e a proteggerla da voi!!!-
Infatti tutta la New Team era intorno alla nuova arrivata.
A un certo punto si sentì da in fondo alla via una voce
stridula:
-HOLLY, LA TUA PATTY E ARRIVATA!!!!-
Holly le fece un cenno con la mano e si nascose dietro a
Bob dicendo: -Proteggimi, AIUTO!!!!-
A sbucare dall angolo questa volta era una Yamaha
rossa con a bordo un ragazzo e una ragazza muniti di
casco e di zaini: dalla moto scese Rebecca. Maycole le
disse, scompigliandole i capelli: -Fa la brava e non fare
loca con Esmeralda!!!- Rebecca salutò il fratello
con un bacio e si diresse verso gli altri.
Esmeralda cominciò ad agitarsi: -Ciao Maycole!!!-
Lamica le sussurrò maliziosamente: -Ma non cera
solo il tuo Benjamin ora?!-
Laltra inviperita le pestò un piede e Rebecca
restituì il favore. Questa volta fu il turno di una
Merchedes nera. Tutti gli sguardi erano rivolti alla
bellissima macchina. Si aprì la portiera e ne uscì lautista
che andò ad aprire la portiera posteriore. Uscì a sua
volta Benjamin Price che si diresse verso Holly rincorso
da Patty lungo tutto il marciapiede.
-Per fortuna che sei arrivato Benji, salvami tu!-
-Questa volta ti sei scelta un principe azzurro con i
fiocchi!!-continuò a scherzare Rebecca con lamica.
-Tu le vuoi proprio prendere oggi, eh?-
In pullman... I due colombi.
Era ora di salire in pullman, e cerano da fare gli
ultimi saluti. Esmeralda diede un bacio in fronte al
bambino biondo che la guardava con due occhi verdi
spalancati.
Disse: -Non fare arrabiare la mamma, capito Sandy?!-
Appena fu aperta la porta del pullman ci fu una vera e
propria corsa ai posti in fondo.
Bengi disse ad Holly strizzando locchio: -Saranno
nostri!-
Così dicendo si aggrappò agli scomparti per i cappotti
e cominciò ad avanzare verso la meta superando quel
fiume umano che lo separava dai cinque posti tanto ambiti.
Arrivò appena prima che vi si sedessero Rebecca ed
Esmeralda e questultima gli fece una linguaccia.
Una volta partiti gli altri ragazzi dovettero rinunciare
a quei posti (ormai erano della New Team) e le due amiche
si misero appena davanti.
-Ma ti sei impazzita?! Come fai a tenere il volume così
alto!- urlò Rebecca per farsi sentire dallamica
che canticchiava: -Un, Deux, Trois tarari comme ci comme
ça! One, Two, Three tarari complex to be...-
-Se non ti zittisci ti gonfio di botte, capito?!- disse
Bengi senza perdere le staffe e limitandosi a staccare
gli auricolari dal walkman.
-Ma sentilo!!! Mi gonfia!!! Devi solo provarci, brutto
pallone gonfiato!!- rispose urlandogli in faccia.
-Ma sentili i due colombi, sembrano due befane!!!- disse
Rebecca mentre inseriva la cassetta dei Limp Bizkit.
-NON SIAMO DUE COLOMBI E NEMMENO DUE BEFANE!!!!- dissero
in coro.
-Avete detto una cosa nello stesso momento!!! Vuol dire
che siete fatti luno per laltra!! UAO!!-
disse Patty, per schernire il portiere.
I due si guardarono e Esmeralda disse: -Ma che
sciocchezze vai dicendo!! Io con questa disgrazia!! Ma
fammi il piacere!!!-
Bengi era paonazzo dalla rabbia e si girò verso il
finestrino con le braccia conserte senza più parlare.
Esmeralda rimise le cuffie al loro posto e ricominciò ad
ascoltare la musica, ma in fondo sperava che quello che
aveva detto la ragazza fosse vero!!!
Il viaggio continua... Gli sguardi si
incrociano.
Beep beep...-Holly, ma la vuoi piantare?!- disse Bengi
spazientito.
Holly era intento a giocare con il game-boy, e faceva un
mare di casino! Bengi cercava di prendere sonno, ma per
ovvi motivi, non ci riusciva!!!
-Aspetta!! Devo riuscire a vincere!!!-
-Come la invidio...- sospirò Bengi.
-Chi?- chiese insospettito Tom.
-Rebecca, lei almeno riesce a dormire tranquilla.-
-Uff! Holly mi hai proprio stancato!!- urlò Patty
spazientita.
-Noo, ero quasi riuscito a terminare il livello!- Patty,
perdendo le staffe come suo solito, aveva spento il
gameboy togliendo il videogioco dallo spazio apposito.
-Finalmente un po di tranquillità...ZZZZ- ora il
portiere poteva prendere sonno.
Poco dopo...
-Bengi, Bengi!!! Svegliati!- Holly aveva svegliato Bengi,
che sembrava in coma, con le sue maniere
-Ma sei impazzito? Stare vicino a Esmeralda ti fa male!-
-Sono due ore che ti chiamo.-
-Cosa c'è?-
-Mi è venuta in mente una cosa..-
-E cioè?-
-Ti piace Esmeralda?-
-Ma tu sei completamente pazzo!! Mi svegli per chiedermi
se mi piace un'oca spennacchiata?-
-Mi è venuto in mente ora, e non avevo voglia di
aspettare che ti svegliassi per chiadertelo.
-Ora posso continuare a dormire?!-
E si rigirò verso il finestrino guardando fuori. Era
ancora mattino presto: il cielo era grigio e una
nebbiolina autunnale avvolgeva tutto facendo sembrare il
paesaggio uguale.
Bengi si mise a pensare... Esmeralda... nel finestrino si
vedeva il riflesso della ragazza. I capelli corvini le
ricadevano mossi sulle spalle la pelle chiara era liscia
e perfetta, gli occhi verdi e grandi stavano scrutando il
paesaggio dal finestrino; per un attimo si incrociarono
coi suoi, poi i due arrossirono e ricominciarono a
guardare fuori dal finestrino.
A Bengi stava venendo il mal di testa: troppi pensieri,
il calore che c'era nel pullman, gli squilli dei
cellulari... gli sembrava di essere in un altro pianeta
dove c'erano solo lui ed Esmeralda, non sapeva perchè
aveva questa sensazione. Alla fine, con tutti quei
pensieri che scorrevano nella sua mente, si addormentò.
Anche Esmeralda si era addormentata, stordita dal volume
troppo alto del suo walkman.
Sempre in pullman... Lo odio o lo amo?!
-Esmeralda?... Hei, cos'hai?- Rebecca stava scrutando
Esmeralda, non sembrava lei: di solito era sempre
scatenata, mentre ora era tutta mogia ed estremamente
tranquilla.
-Che noia questo viaggio!! Non so cosa fare!!-
-In effetti anch'io mi sto annoiando. Che ore sono?-
-Le 9.15. Ora ci dovrebbe essere la prima ora.
Cos'avevamo oggi?-
-Oggi... mmm... ed. fisica. Uffa!!! Avevo voglia di
allenarmi per atletica!-
-Sempre ad allenarti! Ma non ti stanchi mai?!-
-Ma a me piace!-
Rebecca infatti era una ragazza molto sportiva. Amava
tutti gli sport, ma prediligeva l'equitazione e
l'atletica.
-Verso che ora arriviamo?- chiese una voce dietro di
loro, era Holly.
-Verso le 7.30, questa sera- dissero insiemele due
ragazze e poi scoppiarono a ridere. Esmeralda guardò
Bengi, ancora addormentato e raggomitolato su stesso.
"E' proprio bello, sopratutto mentre dorme"
pensò Esmeralda "Perchè da sveglio lo odio! O lo
amo?!"
-Hei sta dormendo?- Holly scuoteva la mano davanti a
Esmeralda che scese dalle nuvole, sembrava fosse volata
giù veramente dalle nuvole, infatti cadde a terra. Cacciò
un urlo istintivamente, tutto il pullman si girò nella
sua direzione perchè il grido aveva coperto le altre
voci. Rebecca si toccò la fronte con una mano (cosa che
faceva molto spesso soprattutto se in compagnia di
Esmeralda) e Bengi si svegliò di soprassalto.
-Penso di sapere chi è la pazza che urla in questo modo!!!-
s'arrabbio Bengi.
Così, Esmeralda e Bengi, s'imbatterono in una nuova lite
quotidiana. Poi il viaggio proseguì tranquillamente. Si
fermarono in un autogrill per pranzo (dove Esmeralda e
Rebecca fecero le loro solite figure), chiacchierarono
con Holly e sentirono la musica.
In albergo... Tutti al bowling!!!
Verso sera arrivarono in albergo, si cambiarono e scesero
per la cena. Esmeralda e Rebecca, avevano la camera n°
207; invece Bengi, Tom e Holly avevano la camera n°69 ed
erano al primo piano.
A fine pasto le prof. annunciarono che sarebbero andati
al bowling la sera stessa. I ragazzi erano felicissimi,
dal primo all'ultimo!!! Corsero nelle loro camere per
sistemarsi al meglio e in un batti baleno furono tutti
nuovamente nell'atrio dell'albergo. Salirono in pullman e
si diressero verso il locale.
-Hai mai giocato a bowling Rebecca? Per me è la prima
volta!!-
-Anche per me!!- rispose Rebecca all'amica.
-Per me invece no!- disse Bengi in tono altezzoso.
-Qualcuno ti ha chiesto qualcosa?!- lo provocò
Esmeralda, tanto per cambiare.
-Uno adesso non può nemmeno più parlare?! Scusi sua
maestà, la prossima volta le chiederò il permesso!!-
-Rebecca non senti anche tu uno strano ronzio, tipo di
zanzara?-
-No, mi sembra solo una fastidiosissima mosca!-
Il viaggio continuò a quel modo.
Al bowling...
Era pieno di gente che urlava, parlava e si faceva i
fatti suoi. Esmeralda e Rebecca erano entusiaste e non
vedevano l'ora di trovare una pista libera per giocare.
Peccato però che erano tutte esaurite o prenotate.
-UFFA!! QUAND' E' CHE GIOCHIAMO NOI?!- gridò la ragazza
corvina.
-E' vero! Cosa siamo nel regno del bowling?! Non ci credo
che le piste sono tutte occupate.- la assecondò l'amica.
-Non c'è bisogno di arrabbiarsi tanto, abbiate un po' di
pazienza.- disse una voce alle loro spalle.
-Sempre tra i piedi tu, eh Bengi?!-disse Esmeralda.
-Toh, s'è liberata una pista.- disse Bengi non curante
di quello che gli aveva appena detto la ragazza.
Non appena lo udirono corsero verso la cassa per chiedere
la pista e le scarpe apposta per giocare. Fu una
sottospecie di gara di velocità tra Bengi e le due
amiche che si concluse a parimerito. Solo dopo capirono
che sarebbero stati costretti a giocare nella stessa
pista. Mancava un giocatore dovendo usufruire della pista
in numero pari.
-Vedete: avete avuto troppa fretta... e ora?- disse Bengi.
-Non siamo state le uniche ad avere fretta mi sembra.- lo
contestò Esmeralda furibonda.
Ad interrompere il loro litigio fu un ragazzo che chiese:
-Scusate... posso giocare anch'io?-
Alla cassa... Un ragazzo dall'aria selvaggia.
Esmeralda lo riconobbe: era quel ragazzo dall'aria
selvaggia con cui si era scontrata uscendo dalla palestra
di danza. Appena ebbe realizzato chi era, diventò rossa
come un peperone, e si nascose dietro l'amica che era del
suo stesso colore. Era imbambolata a guardare il viso del
giovane appena arrivato. Era un vizio comune quello di
fissare la gente!
-Sei di un'altra scuola, vero?- s'informò Bengi.
-Sì, vengo da Saitama e mi chiamo Edward, ma chiamatemi
Ed!-
-Lei è Rebecca e il diavolaccio là dietro è Esmeralda.
Io invece sono Benjamin, ma detesto chi mi chiama così,
quindi direi che Bengi può bastare. Veniamo da Shizuoka.-
Ed si accorse di essere fissato e chiese ingenuamente
alla bella ragazza bionda: -Ho qualcosa in faccia? Sono
sporco?-
Esmeralda diede uno strattone all'amica per svegliarla.
Lei furbamente disse: -Ah si sei sporco qua!- e gli indicò
un punto del viso non ben definito.
-Ora sono a posto?- chiese strofinandosi.
-Oh si certo!- e pensò: "L'ho scampata per un pelo!"
Bengi era rimasto attonito a guardare la scena,
trattenendosi a malapena dalle risate.
- Ma io ti conosco!! Sei quella che ha tentato di
uccidermi l'altro giorno.- esclamò il ragazzo guardando
Esmeralda.
-Eh... eh!! Sarà una mia sosia.- disse Esmeralda, ma era
una scusa poco convincente.
-Ah e così tu sei una delle sue tante vittime... come ti
capisco. Si vede che il destino ci è avverso.- si
intromise il portiere, ma fu subito fulminato da uno
sguardo laser di Esmeralda.
Le squadre furono: Bengi, Ed; Emeralda, Rebecca. Dopo
mille risate, battutacce e sguardi amorosi, la partita si
concluse nel seguente modo:
Ed e Bengi: 186 (Ed 86 e Bengi 100 punti)
Esmeralda e Rebecca: 73 (Esmeralda 55 e Rebecca 28 punti)
Rebecca aveva cominciato a fare tiri decenti solo verso
la fine, o meglio a beccare qualche birillo. Tornati in
albergo si addormentarono subito e i piani escogitati per
la serata andarono in fumo: era stata un giornata davvero
molto stancante!
Nella camera 207... Sempre in ritardo!
Il giorno dopo, Esmeralda e Rebecca si svegliarono in
coma, dopo che la sveglia dell'hotel aveva suonato per
circa mezz'ora. Una volta sollevata la cornetta le
ragazze si riaddormentarono.
Toc, toc -Ragazze, ragazze, siete sveglie?-
-AAAAAAHHHH!!!!!! Esmeraldaaa!! Siamo in ritardo di
un'ora! Come facciamo a prepararci?! Fra un quarto d'ora
il pulman parte e dobbiamo ancora fare colazione!!-
Esmeralda ci pensò su e poi disse: -Ma tu non capisci
niente! L'ho fatto apposta per impedirti di fare
colazione... è un nuovo modo per fare una dieta
progettata da me!-
-Tu sei completamente pazza!! Io ho fameeee!! E ho
bisogno di tempo la mattina per prepararmi!-
-Ah già, tu hai bisogno di tempo per farti bella per Ed!-
Rebecca diventò paonazza e disse: -Ma cosa stai dicendo!
A me Ed non piace.-
-Guarda che si capisce benissimo che ti piace.-
-Intanto ridendo e scherzando sono passati altri cinque
minuti, abbiamo solo dieci minuti!-
Le ragazze si prepararono in fretta e furia e scesero
lasciando la camera in uno stato pietoso.
Salite sul pulman, le due ricevettero la solita sgridata
dalla Preside (ormai ci avevano fatto l'abitudine,
soprattutto Esmeralda), che con aria furibonda li ordinò
di sedersi al loro posto. Ovviamente, Bengi non resistì
a prendere in giro Esmeralda e la ragazza, scocciata, si
alzò in piedi urlandogli di smetterla e si girò con la
schiena rivolta verso di lui. Nella parte posteriore del
pulman seguì un attimo di silenzio, che fu rotto dalle
risate di Bengi.
Nera di rabbia Esmeralda urlò: - CHE CAVOLO HAI DA
RIDERE?!?!-
Quasi soffocato dalle risate Bengi rispose: -Ah Ah Ah!
Guardati... ah ah ah... la felpa... ah ah ah!!!-
Di nuovo sul pulman... Tanta fatica per niente!
Con aria arrabbiata, ma nello stesso tempo imbarazzata,
Esmeralda si mise una mano sotto i lunghi capelli corvini
cercando, inutilmente, il cappuccio della sua felpa. In
quel momento la povera ragazza, diventò più rossa di un
peperone e crollò sul suo sedile, mentre Rebecca
dispiaciuta per l'amica, si passò una mano sulla fronte
per poi cercare di consolarla. Tutto il pulman era
voltato nella loro direzione.
Dopo essersi ripresa, Esmeralda pensò: "Non posso
andare in giro in questo stato!"
Così decise di togliersi la felpa e rimettersela per il
verso giusto. Il problema era uno solo: come fare?!
Infatti la ragazza sotto la felpa non aveva niente, a
parte il reggiseno.
A Rebecca venne in mente una soluzione e, senza dire una
parola all'amica, prese i loro due giubbotti e si girò
in dietro verso i ragazzi, chiedendo:
-Hem... potreste prestarmi per un attimo i vostri
giubotti?-
-Certo! Per te questo ed altro!!!!- rispose Brus cercando
di usare uno dei suoi sorrisi più intriganti. (inutile
dire che il risultato fu disastroso...)
I ragazzi, incuriositi dalla strana proposta di Rebecca,
accettarono tutti tranne Bengi. Non avrebbe mai dato via
il suo giubbotto senza una spiegazione, ma la ragazza
bionda non stette ad insistere; ne aveva già fin troppi!
Mentre la geniale ragazza cercava di unire tutte la
maniche dei giubbotti, l'amica restava a guardare
incuriosita. Subito non capì il progetto di Rebecca, ma
con qualche ragionamento intuì che voleva costruire una
specie di barriera, in modo che i compagni non
l'avrebbero vista mentre si cambiava.
-Rebecca sei un genio!!!!! Non so proprio come farei
senza di te!!!-
-GNN... questo era l'ultimo...ok, adesso dobbiamo cercare
di appenderli.-
Lo sguardo di Esmeralda si illuminò, tirò le tende,
prese i giubbotti e legò le maniche di quelli ai due
estremi dei poggia-testa del loro sedile e di quello
davanti in modo da formare una specie di tenda. Fatto ciò
Rebecca rimase di guardia per fulminare al volo gli occhi
dei compagni curiosi, che tra un buco e l'altro cercavano
di guardare Esmeralda, che dopo essersi tolta la felpa
gridò:
-OH NOOOO!!!!!-
Rebecca scivolò sotto la catena di giubbotti che crollò
e quando tirò su la testa vide l'amica che con un
sorrisino ironico la guardava con la felpa in mano e
indossando una T-shirt.
Rebecca con aria scocciata disse: -Ma Uffa!!!!! Non
potevi accorgertene prima? Tutta quella fatica per niente!!-
Con voce angelica la ragazza corvina rispose: -OPS... non
me ne ero accorta!-
Bengi, che aveva ascoltato tutto il dialogo, scoppiò in
un'enorme risata ed Esmeralda, ancora più imbarazzata,
diventò del solito color rosso peperone. Poi restituì i
giubbotti presi in prestito e, cercando di dimenticare la
figuraccia fatta ed evitare di sentire le risate di
Bengi, si mise ad ascoltare la musica cercando di non
pensare a niente.
Quando la quiete fu tornata, Rebecca ed Esmeralda si
addormentarono, ma furono subito svegliate dallo
scricchiolare dei freni del pulman che si era fermato per
fare scendere i ragazzi.
Al museo... Il grande crash.
Scesi dal pulman la prof. avvertì i ragazzi:
- Ragazzi, stiamo entrando in un museo di ceramiche
giapponesi, mi raccomando, non toccate e, soprattutto,
non rompete niente!!!!!-
Ma nessuno sembrava ascoltare. Entrati nel museo Rebecca
vide da lontano le figure di Ed e di un suo amico che
stavano venendo verso di loro.
-Hei ragazze!! Ci si rivede!!! Vi presento il mio amico
Mark!-
-Ciao Ed!!!- lo salutò Rebecca con tono esaltato.
-Già ci si rivede!! Ciao Mark io sono Esmeralda... lei
è Rebecca.-
-Ciao Esmeralda! Ciao Rebecca!-
-Che ne dite di passare la giornata insieme?- propose Ed.
Le due ragazze si guardarono negli occhi, poi con tono
felice, risposero in coro:
-Ok, accettiamo con piacere!!!-
-Bengi non viene con noi?- chiese Ed -Lo vado a chiamare.
Ed arrivò insieme a Bengi, che non appena vide Mark,
cambiò espressione: diventò serio, quasi arrabbiato. Ed
presentò a Bengi Mark, ma il ragazzo con voce irritata
rispose:
-So chi è!!!- poi i due si scambiarono uno sguardo di
sfida.
Incominciarono a visitare il museo e ovunque si girassero
c'erano vasi di tutte le dimensioni, tutti molto fragili.
Durante il tragitto gli unici che non parlavano, o per lo
meno che non si rivolgevano la parola fra loro, erano
Mark e Bengi. Si sentivano le risatine stridule di
Esmeralda e Rebecca che scherzavano con Ed. Esmeralda
accortasi che l'amico non spiccicava parola decise di
dargli una pacca dietro la schiena per fargli tornare il
buon umore. Così si appostò dietro di lui e...
CRASH...
Innavvertitamente Bengi aveva perso l'equilibrio (per
ovvi motivi che teoricamente Esmeralda avrebbe dovuto
conoscere) ed era caduto su un vaso che non sopportando
il peso del ragazzo e si era rotto. Tutto il museo scoppiò
in una grande risata e per una volta Bengi fece una
figuraccia.
-Ah, Ah, Ah...- ridacchiò Esmeralda -Che sfigato! Non
sai neanche stare in piedi!!!-
Nero di rabbia il ragazzo se ne andò via, soprattutto
infuriato perchè aveva permesso a Mark di deriderlo.
Durante lo shopping... Un pesce angelo di
colore blu?!
Alla fine della visita ritornarono sul pulman per andare
a pranzare in un tipico ristorantino di Kyoto. Arrivati,
ci fu una vera e propria gara al tavolo migliore e tutti
gli studenti ne presero parte.
-Guarda, Bengi! Ti ho tenuto il posto!- esclamò
orgogliosa Esmeralda.
Il ragazzo la squadrò con sguardo truce, poi si girò
dalla parte opposta e si sedette vicino ai ragazzi
dell'altra scuola, che nemmeno conosceva. Esmeralda ci
rimase male e tenne il broncio per tutto il pasto, non
toccando quasi cibo. Inutili i tentativi di Rebecca di
tirarle su il morale.
Finito il pranzo la prof. disse: -Oggi passeremo il
pomeriggio a fare shopping nel centro di Kyoto. Mi
raccomando non perdetevi!-
E tutti in coro: -Sì! W lo shopping!!!!-
Nel centro del paese trovarono delle rustiche bancarelle.
Rebecca ed Esmeralda ne videro una che attirava
particolarmente la loro attenzione, dopo averne
svaligiate una ventina. Sempre in compagnia di Ed e Mark,
si avvicinarono alla bancarella piene di borsine, borsone
e borsette. Intanto Bengi non parlava più con la ragazza
corvina, anzi la ignorava totalmente e se ne stva in
disparte da solo. Esmeralda aveva capito che il suo amico
se l'era presa per quello che era successo al museo e in
qualche modo voleva rimediare.
Vide una collanina che le piaceva e andando da Bengi gli
chiese: -Qual'è il tuo colore preferito?-
Lui, guardandola strafottente, disse: -Perchè me lo
chiedi?-
-Così, tanto per sapere...-
-Bhe non ti interessa, e poi...-
Bengi non fece in tempo a finire la frase, che la ragazza
corvina non era più alle sue spalle. Esmeralda si era
recata alla bancarella di prima e stava scegliendo la
collanina, rassegnata al caratteraccio del portiere. Fece
una conta inventata sul momento, e la sorte scelse il
ciondolo con un pesce angelo, di colore blu.
Finito lo shopping salirono sul pulman per tornare all'
albergo dove alloggiavano. La Preside, infuriata per il
vaso rotto del pomeriggio, decise che la sera non
sarebbero andati a fare giri.
Dopo la cena, Rebecca prese la chiave della stanza e le
due amiche si recarono al terzo piano. Si lavarono, si
misero il pigiama e si prepararono a fare baldoria, ma a
Esmeralda venne in mente che nella sua borsa aveva
lasciato il pacchetto con dentro la collana.
Lo prese e si rivolse a Rebecca uscendo dalla camera e
lasciando la porta spalancata: -Torno subito!-
Scese al secondo piano e bussò all'ultima camera in
fondo al corridoio dove alloggiava Bengi.
Bussò e disse: -Bengi aprimi, sono Esmeralda!-
Nella camera n°139... Una ragazza dai lunghi
capelli neri.
Ad aprire la porta, fu il ragazzo che aveva visto in
ospedale, insieme a Bengi. Esmeralda, notò che nella
stanza c'era una ragazza con i capelli neri molto lunghi
e lisci. Le assomigliava un po' per le fattezze e la
carnagione abbronzata. Dagli occhi scuri scendevano
candide lacrime.
Esmeralda imbarazzata, sapendo di aver fatto una delle
sue solite figure, farfugliò:
-Ciao... ehm... scusa, ma pensavo fosse la stanza di
Bengi e così...-
-Ciao, tu sei la ragazza che ha trascinato Bengi lungo
tutto il corridoio dell'ospedale, vero? Comunque non ti
preoccupare, Bengi non è sparito, ma è nella stanza
sotto la mia al primo piano. Io mi chiamo Julian, e tu?-
-Io mi chiamo Esmeralda, piacere, scusami se sono
indiscreta... ma perchè quella ragazza sta piangendo?-
domandò lei.
-Ah! Lei è Michelle, ma chiamala Miki. Vuoi entrare?-
-Va bene, ma solo per poco.- ed entrò.
Le due ragazze si guardarono in faccia e fecero
conoscienza. Fin dal principio andarono d'accordo, quando
ad un certo punto la voce di Esmeralda si fece mielosa e
chiese alla ragazza, che aveva ancora le lacrime agli
occhi:
-Scusa se te lo richiedo, ma perchè piangevi prima?-
Michelle rispose: -Perchè c'è un ragazzo che mi piace...
ma lui mi ha mandato a quel paese, allora io sono venuta
a sfogarmi con il mio migliore amico.-
-Ma non è un ragazzo normale, uno che lascia perdere una
ragazza carina come te!-
-Ti dò completamente ragione!!- disse Julian
ridacchiando.
Esmeralda alzandosi: -Ora è meglio che vada! Se volete,
più tardi, potete fare un salto in camera nostra. Stiamo
alla 207 al terzo piano. Così ci divertiamo un po', e tu
Miki, penserai meno a quel bacucco di un ragazzo!!-
La ragazza corvina si diresse verso la porta e aprendola:
-Vi aspetto, ci conto!-
Nella camera n°69... Centro andando alla cieca?!
Di corsa percorse il corridoio, scese le scale ed entrò
nel corridoio del primo piano, da dove proveniva un gran
casino. Arrivò all'ultima stanza e bussò urlando:
-Smettetela di fare tutto questo casino!!! Bengi aprimi,
sono Esmeralda!-
Bengi aprì la porta, era in mutande e aveva la faccia di
uno che si era appena svegliato, perchè una pazzoide era
andata a bussare alla sua porta.
-Ma allora non eri tu a fare casino? Scusa se ti ho
svegliato, ma volevo darti questo, e mi scuso per averti
fatto fare quella figuraccia oggi!- disse Esmeralda con
voce irresistibilmente dolce e porgendo a Bengi il
pacchetto.
Il ragazzo lo aprì e vide una collanina del suo colore
preferito. Esmeralda aveva fatto centro, andando alla
cieca!!!! Bengi istintivamente abbracciò la ragazza, che
rimase impietrita.
Prima di lasciare la presa Bengi sussurrò all'orecchio
di Esmeralda: -Grazie!-
-Non c'è di chè! Ehm... volevo chiedervi... se volete
venire da noi più tardi... ci sono anche Julian e una
sua amica.-
Bengi aveva un grosso punto interrogativo sulla faccia:
-E bravo il nostro Julian!!!!- e rivolgendosi all'interno
della camera gridò: -Ragazzi, vi và di andare in camera
di Emeralda e di Rebecca? C'è anche Julian con la sua
ragazza!!!-
-Allora non hai capito niente?! Non è la ragazza di
Julian!!-
-Ecco!! Ora sono completamente sordo!! C'era bisogno di
urlare in quel modo?-
Intanto si vide apparire Tom in mutande venire verso la
porta, inconsapevole che Esmeralda fosse lì.
Bengi guardandolo scherzò: -Ma non ti vergogni?! Non
vedi che c'è una ragazza?! Così rischi di bloccarle la
crescita!!-
Tom arrosì di colpo e si catapultò in bagno.
La ragazza corvina., rivolgendosi a Bengi: -Non
preoccuparti!, ho visto cose peggiori!!
Bengi sottovoce le chiese: -Cioè?-
Il ragazzo non ricevette risposta. La ragazza incominciò
ad allontanarsi dalla stanza, e quando fu a metà
corridoio si girò:
-Vi aspetto tutti, ci conto!!!- e tornò in camera sua.
Nella camera n°207... Nuovi amori!!
Esmeralda entrò in camera di corsa e avvertì l'amica
che di lì a poco sarabbero arrivati Holly, Bengi, Tom,
Julian e Miki. Rebecca la guardò con un'espressione che
dire "felice" era troppo poco. Dopo pochi
minuti si sentì bussare alla porta, Esmeralda andò ad
aprire e si trovò davanti Julian con Miki, che aveva gli
occhi ancora un po' gonfi.
La ragazza corvina li fece entrare, e quando Julian vide
Rebecca rimase immobile, come incantato. Miki si presentò:
-Piacere! Io sono Michelle, ma chiamami Miki... E questo
ragazzo con la faccia da pesce lesso è il mio miglire
amico Julian.-
-Il piacere è mio... eddai! Poverino non ha la faccia da
pesce lesso!!- disse ridendo.
Ad un tratto la porta si spalancò e...
-Siete pronti a fare baldoria?- esclamò Bengi entrando
nella stanza.
Holly vedendo Miki rimase estasiato: -Julian, perchè non
ci presenti la tua ragazza?-
Julian divenne paonazzo dall'imbarazzo: -Hem... lei...
non è la mia ragazza... è solo una mia amica...-
-Dai Julian! Non mentire a zio Bengi!! Che c'è di male?!-
E da dietro si vide apparire Tom, che aggiunse: -Bella
Julian! Così si fa!-
-Uhe dongiovanni, e dove hai lasciato Amy?!- chiese Bengi
sospettoso.
Sentendo quel nome Miki fece una smorfia di disappunto:
non sopportava neanche sentirla nominare.
-Non è venuta in gita perchè aveva la febbre. Poverina,
è stata davvero sfortunata! In compenso le porterò a
casa qualcosa di carino. Hai qualche consiglio?-
-Boh, non lo so... che ne dici di un anello di
fidanzamento?-
-Bengiiiii!!!!!!!- urlò Julian perdendo la pazienza.
Miki, guardando il suo migliore amico che lottava per
tenere alta la sua opinione, scoppiò in una risata
rumorosa, impossibile da non notare...
La ragazza si mise a singhiozzare sempre più
velocemente, tanto che Rebecca le chiese: -Ma stai
piangendo?-
-Hihihihihihihi...no... hihihihihihihihihi... sto...
hihihihihihi... ridendo...-
Holly scoppiò a ridere dopo di lei e così Tom e Julian,
e in men che non si dica tutti i ragazzi dentro la camera
stavano ridendo a crepapelle, tanto che quando smisero
avevano tutti le lacrime agli occhi.
Tutti in cerchio sul pavimento... Quando gira
la bottiglia...
Bengi alzandosi in piedi: -Io ho portato la bottiglia...
che ne dite di giocare? Ma le regole le decido io!!! I
baci, non sono nè sulla bocca, ne sulla guancia, ma una
via di mezzo, a voi va bene?-
Tutti erano d'accordo e Tom iniziò a girare la bottiglia.
Quando la bottiglia finì di girare esclamò:
-Bengi...- Tom rigirò la bottigla e... -Io?! Nooooo!!!-
Tra le risate e i commenti degli amici, Bengi e Tom
furono costretti a baciarsi... poi venne la volta di Mki
e Tom, e quando Holly vide quella scena, dalla sua bocca
uscirono involontariamente strane parole...
-Che fortuna volevo capitare io con lei...-
Non appena si accorse di aver detto una cosa del genere,
diventò rosso e tutti incominciarono:
-Buona Holly!!!-
-Perchè non ce l'hai detto subito che ti piaceva Miki!?-
E altri commenti...
Miki non credeva alle sue orecchie, divenne bordeaux:
-Perchè lo prendete in giro!? Ha solo detto quello che
pensava! Dai, continuiamo il gioco!-
Il terzo turno toccò a Esmeralda e Tom e il quarto a...
-Esmeralda...- e rifacendo girare la bottiglia -Bengi!-
Nella stanza ci fu un gran silenzio, durante il quale
Esmeralda e Bengi diventarono rossi... Il silenzio fu
interrotto dagli amici che in coro gridavano: -Bacio!
Bacio! Bacio!-
Ad Emeralda il cuore batteva forte forte e Bengi sembrava
agitato... Quando il bacio fu finito si guardarono un
attimo negli occhi e poi di scatto abbassarono lo sguardo.
Lo sguardo di Esmeralda cadde sull'orologio:
-Cavolo!! E' già l'una!!! E noi ci dobbiamo alzare alle
7 per partire!!!-
Rebecca rispose all'affermazione di Esmeralda: -Non
importa! Continuiamo!-
Sempre sul pavimento... Noia simulata.
Julian girò la bottiglia, e dopo qualche giro si fermò
dritta verso Rebecca e dopo ancora verso di lui. Il
ragazzo arrossì violentemente mentre Rebecca gli si
avvicinava, non accorgendosi di avere la faccia da pesce
e di essere rimasto impalato come una mummia. Michelle
non sapeva perchè ma anche lei arrossì... ma di rabbia.
In fondo era solo un amico, o almeno era quello che
pensava. In quel momento se avesse avuto qualcosa per
mano lo avrebbe distrutto. Quando scese dalle nuvole e
smise di pensare, il bacio c'era già stato, ma Julian
era ancora nella stessa posizione di prima!
Vedendolo così, grugnì piena di rabbia: -Bhe, cosa c'è
di strano?! E' solo un bacetto!!!! Continuiamo il gioco!!-
Ma nessuno sembrava ascoltarla.
Bengi scherzò: - Non dirmi che il grande e affascinante
Julian Ross non ha mai dato un bacio a una ragazza?!?!?!
Hai una faccia...- subito però sembrò capire il motivo
per il quale aveva avuto quella reazione e continuò: -Io
direi di smetterla con 'sto gioco!! Mi annoio...-
Tom rispose: -Anch'io mi sto annoiando... Ho un'idea!
Giochiamo a "obbligo o verità"?-
Ci furono un po' di proteste, ma quando tutti furono
d'accordo iniziarono.
Incominciò Rebecca chiedendo:- Io voglio fare una
domanda a... Holly! Obbligo o verità?-
Il ragazzo intimidito rispose: -Verità...-
Rebecca con aria di dispetto: -Holly, ammetti che ti
piace quando Patty ti abbraccia!-
Holly scoppiò in una risata enorme e poi rispose: -Se mi
piacesse Patty, a quest'ora l'avrei già violentata dato
che mi abbraccia sempre, significa che ci starebbe!! E
poi a me piace un'altra...-
Rebecca si sentì soddisfatta... poi ci fu un attimo di
silenzio...
Esmeralda ruppe il silenzio: -Adesso tocca a me! Io
faccio una domanda a... vediamo un po'... Miki!-
Sparpagliati per la camera... Tutto verità?!
La ragazza con tono infantile rispose: -Dimmi... comunque
io preferisco la verità!-
-Ok!- rispose la ragazza corvina -E' vero che hai smesso
di pensare a quel barbone che ti ha detto di no, e stai
pensando a qualcun'altro?-
La ragazza arrossì e Holly sembrava esserci rimasto male
e dalla rabbia: -Chi è 'sto qui?-
La ragazza a bassa voce rispose: -Sì... ho smesso di
pensare a lui... ma ora credo che mi piaccia
qualcun'altro...-
Esmeralda non proseguì perchè capì che l'amica era in
imbarazzo, e con tono amichevole continuò:
-Sono contenta per te e mi raccomando faglielo capire a
quel ragazzo che gli vai dietro!-
Bengi rompendo l'armonia: -Adesso ti faccio io una
domanda Esmeralda! Obbligo o verità?-
-Verità! Sentiamo la cavolata che spari!-
-Prima... - iniziò il portiere -...mi hai detto che hai
visto di peggio di un ragazzo in mutande... ma cosa?-
La ragazza sogghignando: -Qualcosa che mi blocca la
crescita lo vedi tutti i giorni... e quello sei tu!-
Tutta la camera scoppiò in una grande risata e poi la
ragazza aggiunse: -Sto scherzando! Tre anni fa ero in
campeggio con i miei e io e mio cugiono ci eravamo
allontanati, sentivamo dei versi strani, ma non capivamo
cos'era, ma quan ci siamo avvicinati al cespuglio...
abbiamo visto due che...fff...fff...fff- disse muovendo
la mano avanti e indietro.
-Veramente!?!?- chiese Tom -E la ragazza era nuda?-
Esmeralda fece finta di non aver sentito e continuò: -Tom,
tocca a te!-
-Ok! Ma prima di giocare volevo dire una cosa. Dato che
questo gioco sta diventando più verità che obbligo,
perchè non lo facciamo tutto verità?-
Alla richiesta del ragazzo tutti furono d'accordo, e Tom
proseguì:
-Io volevo fare una domanda a Bengi... perchè quando
dovevi dare il bacio a Esmeralda... sembravi agitato?-
Fuori dalla camera... Confessioni.
Il portiere restò un momento in silenzio. Doveva pensare
ad una scusa credibile, perchè non voleva ammettere che
Esmeralda gli faceva uno strano effetto, forse perchè
era così demente... Da quando il viaggio era cominciato,
stava pensando seriamente al loro strano rapporto e la
cosa l'aveva messo in agitazione.
-Perchè non avevo la minima intenzione di baciare un
rospo, come lei!-
Esmeralda gli fece una pernacchia, e fece finta di essere
offesa a morte.
Julian timidamente, disse: -Andate avanti voi, io devo
dire una cosa a Miki. Miki vieni un momento?-
Il ragazzo trascinò l'amica per un braccio, lei lo
guardava con sguardo stupito. Julian portò Miki fuori
dalla stanza e le confesso:
-Ho un problema grandissimo!!! Mi piace da impazzire
Rebecca...- Miki all'udire di quelle parole fece
scivolare, involontariamente, la mano giù per il fianco,
non sapeva nemmeno lei la ragione per il quale aveva
compiuto quell'azione. Ma restò indifferente, e alla
confessione di Julian rispose:
-E' per questo che prima sei arrossito? Sono felice che
tu me l'abbia detto, ma... Non potevi dirmelo dopo?-
Il ragazzo rispose: -NO! Perchè penso che ormai tutti
l'abbiano capito... e quando entrerò in quella stanza
tutti mi chiederanno di fare una domanda e si
immagineranno a chi. Un aiuto! Che domanda potrei farle
senza metterla in imbarazzo?-
Miki ci pensò su e poi disse: -Fai finta che io ti abbia
chiesto di farle una domanda. Le puoi chiedere: ha
chiesto una mia amica se è vero che tuo fratello è
veramente molto carino.... Così li hai fregati! Perchè
tutti si aspetteranno che tu faccia una domanda più
personale.-
Julian fece un sorriso a 32 denti e poi istintivamente
abbracciò l'amica e le sussurò nell'orecchio: -Grazie,
so che su di te posso sempre contare! -dopo quelle parole
la strinse ancora più forte.
Rientrati nella stanza, Holly disse: -Julian, che vi
dovevate dire di così importante?-
-Ma che dire... fare!!!!- ribattè Tom.
Bengi vide che Miki e Julian erano in difficoltà e
all'improvviso disse:
-Ma voi al mattino non mangiate mai una tazza di cazzi
vostri pucciati nel latte?-
Con aria scocciata Tom e Holly si zittirono. Poi in coro
dissero: -Sbaglio o toccava a te fare la domanda, Julian?-
Si guardarono in faccia, accorgendosi di aver detto tutti
e due la stessa cosa, e scoppiarono a ridere.
In corridoio... Ma tu dormi con lui?!
Il ragazzo, che non sembrava imbarazzato, disse:- E' vero!!
Io la volevo fare a Rebecca. Mi ha chiesto una mia amica
di chiederti se è vero che tuo fratello è molto carino.-
Tutti, tranne Miki, rimasero di sasso, perchè si
aspettavano che Julian facesse una domanda più
personale, e poi guardarono tutti nella direzione di
Miki, e Bengi affermò:
-A Miki piace il fratello di Rebecca!!!-
-Davvero?- chiese sbalordito Holly, intromettendosi nel
discorso.
-Ma non avete capito!!! A me piace un'altra persona... e
di certo non è lui!!-
Holly tirò un sospiro di sollievo, poi lanciando
un'occhiata all'orologio disse:
-Com'è tardi!!!! Sono gia le tre!!! Io vado in camera,
Tom, Bengi, venite anche voi?-
I due ragazzi fecero cenno di sì con la testa. Poi se ne
andarono in stanza, seguiti da Julian e Miki. Prima che
Miki fosse uscita, Esmeralda con voce stupita esclamò:
-Ma tu dormi con lui?-
Disinvoltamente la ragazza rispose: -Sì, che c'è di
male?-
-Niente di male...- rispose la ragazza corvina -... ma
sta lo stesso attenta, è pur sempre un ragazzo!-
-Non ti preoccupare... - rispose Miki -... Julian lo
conosco da quando ero piccola e ti assicuro che non è il
tipo da fare certe cose. Ora vado, mi sta aspettando...-
-Ciao, buonanotte!- Esmeralda chiuse la porta e dopo
essersi fatte la doccia, le due amiche andarono a dormire.
In camera....Confidenze.
Quando Tom, Bengi e Holly furono in camera, chiusero la
porta e si misero tutti sul letto, incominciando a
parlare di quello che era appena accaduto nella stanza
delle loro amiche.
Holly imbarazzato iniziò: -Ragazzi... vi devo confessare
una cosa...-
Bengi e Tom si guardarono negli occhi e si fecero un
cenno come se sapessero già quello che l'amico stava per
dirli.
Poi Holly continuò: -Emm... mi... mi piace... Miki... e
vorrei chiederglielo... ma... ho paura che mi dia una
delusione e io ne soffrirei molto. Cha faccio?-
-Primo- disse Tom -Miki non è una ragazza a cui piace
far soffrire i ragazzi. Secondo: a me sembra che tu un
po' le interessi, e terzo: tutti prima o poi, nella vita,
dovremo avere una delusione.-
-E' vero, anch'io ho notato che Miki prova un certo
interesse per te.- confermò Bengi.
-Davvero?- esclamò arrossendo Holly.
-Certo che te le sai scegliere bene le prede! Vero Bengi?-
disse ironicamente Tom.
Bengi rispose: -Boh, non mi interessano le ragazze tutte
zuccherine come lei!-
A quell'espressione Holly ribattè: -E' vero! La ragazza
ideale di Bengi è un tipo come Esmeralda!-
-A me?!?!? Piacere Esmeralda?!?!?! Ma ti sei bevuto il
cervello?!?!?! Qualla racchia che fa solo figuracce!!!
Figurarsi...-
E mentre pronunciava quelle parole lanciò una cuscinata
a Holly, lui ricambiò il favore, ma involontariamente
colpì anche Tom che si mischiò nella rissa. Dopo pochi
minuti la stanza si trasformò in un campo di
concentramento di cuscini, piume che svolazzavano a
destra e a sinistra e tra una risata e l'altra Tom disse:
-E adesso chi lo dice alle prof.?-
Bengi, il solito menefreghista, rispose: -E chi se ne
frega. Ora però dormiamo che se no domani mattina siamo
in coma!!-
I tre ragazzi si svestirono, e senza nemmeno pulire, si
addormentarono sui residui di quello che loro chiamavano
"cuscino".
Il giorno dopo.....Partenza!
Intanto in camera di Julian e Miki regnava il silenzio,
che ad un tratto fu interrotto dal russare di Julian,
Miki, che era ancora sveglia, capì che l'amico stava
dormendo e tra sè e sè pensò:
"Mamma mia come russa... Certo che però Holly è
carino..." e in quel momento Michelle divenne rossa,
ma dopo qualche secondo spalancò gli occhi e balzò giù
dal letto facendo un gran casino. Cominciò a rovistare
nella valigia, sotto al letto fino a mettere in subbuglio
l'intera stanza. A quel baccano Julian si svegliò e non
poté fare altro che domandare alla casinista il perché
di quel rumore.
La ragazza rispose: -Non lo trovo più... non trovo più
il cellulare!!!-
A quell'affermazione Julian fece una smorfia di
compatimento: -Ma sei cretina o che roba? Lo stai facendo
caricare in bagno, dato che qui non ci sono prese di
corrente!!-
Miki guardò l'amico in faccia facendo un sorriso e poi
una linguaccia dicendo:
-Ops... mmmmm... e comunque non sono cretina!!- e facendo
finta di essere offesa Miki andò a dormire.
Al mattino erano tutti presso il pulman, con borsoni e
borsette, ma sopratutto Esmeralda, Rebecca, Bengi, Tom,
Holly, Julian e Miki avevano una faccia a dir poco
addormentata. Il gruppo si dovette salutare perchè
Julian e Miki dovevano salire su un altro pulman già in
partenza. Poco dopo anche gli altri dovettero salire.
Quasi tutti si addormentarono, tranne Esmeralda che si
mise ad ascoltare la musica, ma nemmeno lei resistè e
dopo qualche minuto si addormentò. L'autista si fermò
varie volte agli autogril, ma nessuno riuscì a svegliare
quella massa di pigroni che la sera prima avevano fatto
un baccano tremendo. Quando tutti furono svegli erano
quasi arrivati a casa.
Esmeralda fu svegliata da Bengi che cantava: -La vie
c'est fantastique, pourquoi tu te la complique!-
Esmeralda odiava quella canzone, e non appena ne sentì
le prime strofe, si irritò a tal punto che, schifata,
disse all'amico:-Non puoi cantare qualcosa di più bello?-
Bengi per dispetto rispose: -No!- e si mise a cantarla ad
alta voce.
Esmeralda fu tentata dal mollargli un ceffone, quando si
accorse che il pulman si era fermato ed erano arrivati a
casa, a quel punto disse: -Salvata dal pulman..., ma te
la farò pagare!-
Tutti scesero in massa dal mezzo e dopo neanche mezz'ora
il piazzale della scuola era deserto. Il giorno dopo a
scuola non c'era nessuno e così finì la dura settimana
di scuola.
|