World's Stars

CAPITOLO 1

Il rombo dei motori del jumbo 747 in partenza per San Paolo assordava le orecchie di Patty che, appoggiata con i gomiti alla ringhiera guardava tristemente l’aereo alzarsi in volo.

E così…alla fine se n’era andato!

Come previsto Holly era partito per raggiungere Roberto in Brasile e aveva lasciato il suo paese pronto per lanciarsi con determinazione sui campi di calcio di tutto il mondo…

La ragazza sorrise tristemente. Aveva immaginato spesso quel momento…ma non avrebbe mai immaginato che il ragazzo se ne sarebbe andato davvero senza quasi salutarla. Durante l’ultimo periodo Holly era stato così occupato a preparare la partenza che non erano riusciti nemmeno a passare un po’ di tempo insieme, e la sera prima si era limitato a salutarla per telefono con frasi banali e allegre…

Avrebbe dovuto aspettarselo! Ma come si dice…la speranza è l’ultima a morire…

Il problema della ragazza adesso era un altro però… “ma io ho davvero delle speranze?”.


Benji scese dall’auto con un sorriso sicuro sulle labbra. Era bello passare un po’ di tempo a casa dopo tutti quei mesi in Germania.

- Ti passerò a prendere più tardi, ok? Io ho un appuntamento con gli altri organizzatori della federazione!

- Non ti preoccupare Freddy! – rispose il ragazzo – Credo che passerò tutto il pomeriggio insieme ai ragazzi della New Team!

- D’accordo allora! A dopo!

Il ragazzo guardò l’auto allontanarsi, poi si volse e prese a camminare verso i campi di calcio.


Bruce, Ted, Paul, Alan, Bob…tutti si stavano allenando con grande impegno. Sapevano che con la partenza di Holly la New Team non sarebbe stata più la stessa. Al prossimo campionato sarebbe stata molto dura…e loro dovevano moltiplicare gli sforzi se volevano continuare a tenere alto il nome della loro città. Benji li osservò un po’ da lontano…erano migliorati senza dubbio, ma ancora erano lontani dai livelli di gioco europei.

Pochi istanti dopo Bruce si accorse di lui e i ragazzi smisero di allenarsi per correre a salutarlo.

- Benji!

- Ciao, ragazzi!

- Che sorpresa! Quando sei tornato?

- Proprio questa mattina! Io e Freddy siamo tornati in Giappone per un breve periodo…un paio di mesi al massimo…

Il portiere venne accompagnato all’interno degli spogliatoi, dove in breve venne a conoscenza delle ultime novità. A quanto sembrava, Tom era ancora in Francia e stava bene, mentre Holly era partito pochi giorni prima per il Brasile.

- Finalmente ci è riuscito allora! – esclamò felice Benji.

- Già…dovevi vedere com’era contento! Non vedeva l’ora di giocare tra i grandi campioni sudamericani! – continuò Paul

- Posso immaginarmelo! Sono certo che sarà una fantastica esperienza…proprio come la mia nell’Amburgo!

I ragazzi della New Team cominciarono subito a subissarlo di domande sulla sua nuova vita in Germania e lui rispondeva con piacere, spiegando anche l’abissale differenza che esisteva tra il loro mondo calcistico e quello europeo.


Una mezz’oretta più tardi gli allenamenti ricominciarono. Mentre Bruce e Benji uscivano dagli spogliatoi, Patty passò camminando dall’altra parte del campo. La ragazza stava portando una sacca di palloni e aveva lo sguardo perso.

Benji la notò subito e mentre alzava la mano per salutarla si accorse che qualcosa non andava.

- Cosa succede a Patty? – chiese rivolgendosi a Bruce.

- Non lo immagini?

- Holly?

Bruce annuì.

- E’ da quando è partito che si comporta così. Sembra sempre assente. Posso capire che gli manchi, però, non credi che questa sia una reazione esagerata?

Benji non rispose. Tornò a fissare la ragazza che stava entrando nel ripostiglio degli attrezzi.

In quel momento Bruce fu richiamato dai suoi compagni e Benji restò solo.

Esitò un attimo, poi si diresse velocemente verso il ripostiglio.

Patty era voltata di schiena e ancora non l’aveva notato. Stava pulendo i palloni che aveva raccolto e teneva lo sguardo a terra.

- Certo che ti dai sempre da fare, vero? – esclamò all’improvviso il ragazzo facendola sobbalzare.

La ragazza si voltò di scatto facendo cadere il pallone che teneva tra le gambe.

- Benji! Sei proprio tu? – Patty era rimasta per un attimo senza parole.

Il ragazzo le sorrise dolcemente.

- Proprio io!

Patty sorrise a sua volta e si gettò tra le sue braccia.

- Che bello rivederti! – esclamò la ragazza sorridendo.

Lui restituì l’abbraccio, poi la fissò in viso.

- Io e te dobbiamo parlare!

Patty tornò ad abbassare lo sguardo.

Benji le prese delicatamente il mento tra le dita e le fece alzare la testa.

- Ci vediamo dopo…dove sai…ok?

La ragazza non fece in tempo ad annuire che vennero interrotti da uno dei ragazzi, Ted, che fermo sulla porta li guardava molto stupito.

Benji la lasciò subito andare e Patty si abbassò velocemente, riprese il pallone che stava pulendo in precedenza senza osare guardare in viso il ragazzo.

-Benji… - disse esitando Ted – Volevo sapere se ti andrebbe di allenarti con noi oggi pomeriggio!

Il portiere annuì.

- Vado a cambiarmi e arrivo!

Ted annuì e uscì.

Benji lanciò un’ultima occhiata a Patty, poi si avviò verso gli spogliatoi.


Patty osservava i ragazzi correre da un parte all’altra del campo. Ormai era diventata esperta nel riconoscere le varie tecniche di gioco! Erano molti anni che non faceva altro che osservare i ragazzi giocare, correre e divertirsi su un campo da calcio.

E quel giorno…Benji era fra i pali!

Sorrise.

Che strana a volte la vita!

Da bambini si odiavano cordialmente ma crescendo le incomprensioni pian piano erano sparite…lasciando il posto ad una bella amicizia. Purtroppo il carattere di Benji non era cambiato, era sempre il solito, arrogante quanto basta, scorbutico, pensieroso, sarcastico e soprattutto molto determinato ragazzo di un tempo!

Non avevano mai avuto un rapporto molto stretto, o almeno…non fino a quel giorno…

Lo ricordava benissimo! Come se fosse appena accaduto! La notizia di cui erano venuti a conoscenza li aveva uniti di più e in modo indissolubile!

Nessuno però conosceva il loro segreto! Avevano deciso di tenerselo per loro! Erano un po’ imbarazzati e non sapevano come comportarsi…

Patty prese gli asciugamani per i ragazzi e si avvicinò al limite del campo.


Gli allenamenti erano terminati.

I ragazzi stavano finendo di cambiarsi mentre Patty finiva di sistemare gli ultimi attrezzi.

Pochi istanti dopo il gruppo la salutò.

- A domani Patty!

- Ciao Bruce! Ciao a tutti ragazzi!

Bene! Il momento che aspettava…ora poteva parlare con Benji senza che nessuno lo venisse a sapere.

Peccato che mentre si dirigeva verso la biblioteca della scuola al fianco di Benji, uno dei ragazzi che era tornato indietro a prendere un oggetto dimenticato li vide.

Paul li seguì con lo sguardo molto sorpreso.

Cosa ci facevano Patty e Benji insieme?

E dove stavano andando a quell’ora?


I due ragazzi entrano nella biblioteca senza minimamente sospettare che Paul li stava osservando.

Il giocatore della New Team decise di spiarli…quella faccenda era troppo strana!

Si avvicinò ad una delle finestre e si mise ad osservarli. Naturalmente da quella posizione non poteva certo sentire i loro discorsi, ma di certo non poteva entrare…l’avrebbero sicuramente scoperto.


Benji la guardava intensamente. Quanto tempo era passato dal quel giorno? Tanto! Eppure era come se fossero passati solo pochi minuti.

All’inizio gli sembrava tutto così incredibile! Ora però si stava abituando!

Non era stato facile all’inizio accettare quella situazione…specie per uno come lui, con il suo carattere.

Ma lei lo aveva aiutato tanto prima della sua partenza per la Germania, l’aveva cambiato con il suo carattere così generoso.

Patty si voltò a guardarlo con quella malinconia negli occhi e lui potè percepire il suo dolore, la sua disillusione e la sua insicurezza.

Senza attendere un solo secondo Benji l’abbracciò. Lui non era avvezzo a simili “sdolcinerie” ma sapeva che lei ne aveva bisogno..più bisogno che mai!

Patty scoppiò in lacrime…

Le aveva trattenute per così tanto tempo. Non riusciva più a nasconderle.

- Sono felice che tu sia qui! – sussurrò lei tra i singhiozzi.

- Andrà tutto bene vedrai! – Benji non l’aveva mai vista in quello stato.

- Non so più cosa fare ora…


Paul sgranò gli occhi.

Non era possibile! Benji…Benji e Patty si stavano abbracciando!

Non riusciva quasi a crederci!

- Se non lo stessi vedendo con i miei occhi non ci crederei! - sussurrò il ragazzo.


Dopo alcuni minuti di pianto incontrollato Patty si calmò.

Si asciugò e sorrise debolmente al ragazzo davanti a lei.

- Scusa…mi dispiace di essermi lasciata andare!

- Raccontami cosa è successo Patty! Sei riuscita a parlare ad Holly prima che partisse?

Patty si sedette su una sedia e si passò le mani sul viso.

- No…non sono riuscita neanche a salutarlo quasi…era troppo eccitato dall’idea di partire per il Brasile per accorgersi di altro…

- Capisco… - Benji si sedette di fronte a lei.

Patty scosse la testa.

- Il problema non è solo quello Benji!

Il ragazzo aggrottò sorpreso le sopraciglia.

- Solo quando Holly è partito ho capito una cosa fondamentale. Senza quasi rendermene conto ho basato la mia intera esistenza su di lui, ho soppresso i sogni di quando ero una bambina…ogni cosa che facevo era solo in sua funzione. E ora mi sono ritrovata alla soglia dell’età adulta…sola. Senza un sogno da realizzare, senza sapere cosa fare della mia vita. Non riesco nemmeno ad immaginare nulla in cui anche Holly non sia presente. Ti rendi conto? E ogni giorno che passa è sempre peggio! Ovunque volga lo sguardo non faccio altro che vedermi davanti agli occhi l’immagine di Holly che mi ripete…”Vincerò la coppa del mondo!”. Questo era il suo sogno…ma stando accanto a lui ha finito per diventare anche il mio. Ora però voglio il “mio” sogno…un sogno solo mio! Un qualcosa per cui io possa lottare e renda felice me e non gli altri! Ti sembro pazza?

Benji che l’aveva ascoltata senza fiatare fino a quel momento si alzò e le mise le mani sulle spalle.

- Non sei pazza! Quello che provi è una cosa normalissima! Non ti devi preoccupare! Ora sei ancora scossa per la partenza di Holly, ma sono sicuro che presto troverai la tua strada senza nessuna fatica! E se avessi delle difficoltà…non dimenticare che ci sono io!

La ragazza sorrise e gli prese una mano tra le sue.

- Grazie!


Il giorno successivo quando Benji si alzò trovò Freddy già seduto in salotto a fare colazione.

- Eccoti finalmente Benji! Ascolta…anche oggi sarà occupato in Federazione. Tu cos’hai intenzione di fare? Ricordati che dovrai riprendere la scuola visto che staremo qui per un paio di mesi. Credi ci saranno problemi se vai a parlare con il preside da solo?

- Non credo Freddy! Comunque avevo già pensato di andarci questa mattina, così è probabile che da domani io possa già frequentare le lezioni!

- Molto bene allora! Quando tornerò stasera parleremo anche dei tuoi allenamenti, va bene?

- Ok! – rispose il ragazzo iniziando a fare colazione con voracità.


Era ancora presto quando il ragazzo uscì di casa, ma voleva arrivare presto a scuola, così avrebbe potuto salutare i suoi amici prima dell’inizio delle lezioni e raccontare loro la sua intenzione di tornare a scuola con loro per quel breve periodo.

Dopo circa un dieci minuti di cammino vide Patty avviarsi verso la scuola con la sua uniforme rossa e bianca e la cartella tra le mani. Mamma quanti ricordi…per quanti anni l’aveva vista indossare quel particolare vestito? Quante volte aveva camminato per quella strada avviandosi verso un giorno sempre uguale al precedente?

All’improvviso capì che quello che aveva bisogno la ragazza era una svolta. Un radicale cambiamento nella sua vita che portasse tante novità e situazioni da affrontare…solo così si sarebbe staccata dai ricordi collegati a Holly e avrebbe potuto cominciare a vivere per le sue aspirazioni.


Quella mattina si sentiva molto meglio e l’idea che per un po’ Benji sarebbe rimasto al suo fianco le dava fiducia.

Si sentì chiamare. Conosceva quella voce.

Si voltò con un sorriso sulle labbra e vide il ragazzo salutarla correndo verso di lei.

- Come siamo mattinieri Benji!

- Ci puoi scommettere! Non sono un pigrone come Bruce!

I due ragazzi scoppiarono a ridere, mentre riprendevano il cammino verso la scuola.

Pochi minuti dopo arrivarono in vista del cancello e mentre gli altri studenti entravano con tranquillità, loro due si avviarono velocemente verso il campo da calcio dove di solito si ritrovavano i ragazzi prima dell’inizio delle lezioni.


Quando arrivarono vi trovarono un esiguo gruppetto di ragazzi che parlottavano tra di loro…c’erano Bruce, Ted, Jhonny, Paul e Alan.

- Ehilà salve ragazzi! – esclamò Patty avvicinandosi a loro.

Il gruppetto si voltò di scatto con facce piene di sguardi strani. Le loro espressioni divennero ancora più strane quando videro che al fianco di Patty c’era proprio Benji.

Sia Patty che Benji lo notarono, ma mentre la ragazza non vi diede troppo peso, il ragazzo ebbe una strana impressione.

Cosa stava succedendo ai ragazzi della New Team? Perché lo stavano fissando con quell’espressione diffidente?

Dopo alcune frasi di circostanza Patty annunciò che Benji sarebbe tornato per un po’ a scuola con loro. A quella novità Bruce inarcò le sopraciglia e guardò prima il portiere e poi la ragazza al suo fianco.

“Ma sarà vero?” pensava il difensore con incredulità “Non riesco quasi a capacitarmene! Mi sembra così assurdo!”


La mattinata passò in fretta per Benji che dopo aver avuto un lungo colloquio con il preside aveva ottenuto il permesso per frequentare le lezioni fino alla suo ritorno in Germania.

Per tutta la mattina però non era riuscito a togliersi dalla mente gli sguardi dei suoi amici!

Erano così strani!

Mentre camminava per il corridoio passò davanti alla bacheca delle comunicazioni per gli studenti e gli cadde l’occhio su il concorso per vincere una borsa di studio.

Si fermò a leggere interessato. Il premio consisteva in una borsa di studio di sei mesi per una scuola di Amburgo!

Il ragazzo spalancò gli occhi sempre più interessato!

Per iscriversi serviva solo compilare un modulo e la selezione sarebbe stata solo un controllo sul curriculum scolastico dei partecipanti. Chi aveva la media più alta avrebbe vinto!

Benji sorrise mentre un’idea gli si formava nella testa!

- Credo che valga la pena tentare! – esclamò mentre tornava sui suoi passi ed entrava in segreteria.

CONTINUA...