Doppia Personalità

4° CAP.......


Rimasero lì, Patty che continuava a guardare i due con uno sguardo del tutto indecifrabile.....e Benji che in quel momento si stava preoccupando della reazione della ragazza. Anche quando Holly e la ragazza scomparvero tra la gente, loro rimasero lì, ci fu un silenzio di alcuni minuti.....come se non ci fosse nessuno attorno a loro......come se esistessero solo loro due...nessun altro.....

Benji si decise.....la prese per le spalle e la fece voltare verso di sè....lei teneva lo sguardo basso:
-Patty.....- disse aspettando che lei gli rispondesse.
-Benji....non ti preoccupare....non mi importa nulla....di lui- disse con una voce dura -Mi ha fatto soffrire....e poi-
-E poi....- cercò di farla parlare.

Lei, alzò lo sguardo, gli sorrise, tolse le mani di lui dalle proprie spalle e le strinse tra le sue:
-Sono contenta che tu sia così preoccupato.....ma stai tranquillo io stò bene-
-Sicura-
-..sicura....- lasciò le mani di lui e fece alcuni passi avanti, poi si girò -Allora andiamo....non sei stato tu ad invitarmi a casa tua.....- disse sorridendo ancora.

Adesso si che la riconosceva...quella era la Patty che conosceva....quella che andava avanti nonostante tutto......sapeva che stava soffrendo....ma vederla sorridere per lui era un gran sollievo. Riprese il passo e le fu subito accanto:
-Non sapevo che il grande portiere Benjiamin fosse una lumaca-
-Cosa stai insinuando?- le fece con un'espressione imbronciata
-Quello che ho appena detto...sei una lumaca- disse sorridendogli
-Ma guarda che insolente...- disse facendo finta di darle un pugno in viso.

Risero ancora, scherzarono ancora per parecchio tempo. Smisero solo quando si trovarono davanti ad una grande villa. Senza rendersene conto erano arrivati alla loro meta. La cosa che notarono subito furono le luci spente in tutta la casa, neanche una era accesa:
-Strano....sembra non ci sia nessuno- fece Benji osservando la casa
-Ma non ti hanno avvisato?-
-No...non mi hanno avvisato di nulla- poi prendendole la mano -Dai entriamo....-
-Sei sicuro che io non sia di troppo....ora- disse con un po di imbarazzo
-Ma che dici....almeno non starò solo- disse estraendo un paio di chiavi dalla tasca destra dei jeans.

Infilò la chiave nella serratura del cancello, fece tre giri verso destra ed il il cancello fece uno scatto. Entrarono e Benji richiuse il cancello alle loro spalle. Prese l'altra chiave, vicina a quella usata prima, la infilò nella serratura, la girò due volte e la porta si aprì. Come fece spalancare la porta notarono che all'interno era tutto buio, proprio come avevano immaginato, erano soli. Lasciò la mano di Patty, entrò per accendere la luce, mentre lei rimase fuori ad aspettare. Dopo poco la luce si accese:
-Entra Patty- gridò la voce del ragazzo.

Anche se un po esitante Patty entrò e richiuse la porta dietro di sè. Lo vide arrivare verso di lei, aveva una faccia un po imbronciata, solita del suo carattere quando qualcosa non andava. Andò verso di lei:
-Dai vieni....- disse indicandole con la mano la stanza sulla destra
-Arrivo....- rispose anche se in lei l'agitazione continuava ad aumentare.

Entrò nella stanza. Era un salone enorme. Ne fu subito affascinata, non aveva mai visto una stanza arredata con tanto stile e curata nei minimi particolari. Di fronte all'entrata, una grande finestra a fascia lungo tutta la parete. Nella parete sulla sinistra, una nicchia a tutta altezza che inquadrava il camino in marmo e mattoni. Dai fianchi del caminetto partiva un basso mobile che correva lungo tutta la stanza. Un enorme tappeto, sopra il quale vi erano tre poltrone ed un divano dalla linea tradizionale. Sulla destra un enorme tavolo, stile antico, corredato da sei sedie. Tutto questo risaltava maggiormente sul pavimento di legno.

Benji si era seduto sulla poltrona, lei rimase alcuni istanti immobile, era stupenda quella stanza, ma era ancora più stupenda la figura atletica dell'amico, si adattava perfettamente con l'arredamento della stanza. Lui si voltò, in quell'istante si accorse di essere osservato:
-Che fai lì in piedi....non vorrai per caso far parte dell'arredamento- disse con ironia
-No....no....è che questa stanza.....- disse con timidezza
-Su dai....vieni a sederti qui-.

Le gambe non la reggevano, le tremavano...eppure era solo Benji...ma forse era questo il motivo della sua paura....stava per far tornare la sua mente a quel giorno in cui tutto era cambiato....ma l'avvicinarsi del ragazzo la distolse da quei pensieri.
Quando le fu abbastanza vicino, con un sorriso malinconico:
-Mi sembra che non avessi visto ancora questa stanza....-
-Sì.....l'altra volta non ho avuto il piacere.....-
-Che ne diresti di andare a prepararci la cena.......-
-Ok.....ma ti avviso che ho molta....ma molta fame....- disse sorridendogli
-Non preoccuparti....qui c'è da mangiare per un esercito- detto questo uscirono dal salone.

Nello stesso istante, due figure stavano barcollando per la strada. Si vedeva benissimo che erano ubriachi, ma non per questo il loro giro dei locali si poteva dire concluso. Jeff Turner, aveva portato per tutto il tempo, il nuovo allenatore in giro per i locali, ed ancora non era soddisfatto. Notò un locale, era nascosto in un angolo, questo era il locale tipico a cui Turner piaceva fare visita. Prese l'allenatore per il braccio ed entrarono. Era affollatissimo, ma riuscirono lo stesso a trovare un tavolino libero, anche se era in un angolo nascosto del locale.

-Cameriere....hic....cameriere...- urlò l'uomo, ma nessuno rispose. Troppo facile, con tutto il caos che c'era non l'avrebbe mai sentito. Si alzò ed andò in direzione del bancone, cercando di passare in mezzo a tutte quelle persone.

In quell'attimo, i ricordi di Steven, presero forma. Stava ripensando a come aveva avuto l'incarico di allenatore, al viaggio che gli permise di iniziare questa nuova avventura:
"Sotto di lui c'era un panorama bellissimo, tra la foschia e le nuvole si intravedeva il monte Fuji, che splendeva alla luce del sole: chissà cosa stavano facendo ora i suoi nuovi ragazzi?? Sarebbe andato tutto bene?? Quando aveva trovato quell'annuncio sul giornale aveva pensato -Perchè no?? Cercano un tipo valido, che sappia allenare degnamente una squadra del calibro della New Team e...- quante volte aveva sentito parlare di Oliver Hutton, ora avrebbe potuto conoscerlo, vedere se era quel genio di cui si parlava e che dire di Mark Lenders, sapeva del suo carattere un po difficile, ma sarebbe stata una bella sfida tra di loro e poi Benji, uno dei più grandi portieri degli ultimi anni. Loro, sebbene ancora così giovani erano riusciti a farsi strada nella vita, nel mondo del calcio mentre lui, alla soglia dei 30 anni, nonostante fosse ancora giovane, e perchè no ancora bello e prestante si sentiva un uomo finito, non vedeva un futuro nel pallone, lui che a 15 anni era uno dei più promettenti giocatori della nazionale"

I suoi pensieri però furono distratti da qualcosa.....urla....rumori di bicchieri che cadevano....persone che cadevano a terra vicino al suo tavolino........sembrava proprio fosse in atto una rissa.
Fece finta di niente, non erano affari suoi....non intendeva immischiarsi in quel casino, era abbastanza il casino che sentiva nella sua testa. Stava per ritornare ai propri ricordi quando qualcuno gli toccò la spalla...un uomo dallo sguardo furioso.

-Come ti sei permesso?- disse l'uomo
-Ma di cosa parla....- disse Steven non capendo a cosa si riferisse
-Come hai osato insultarmi in quel modo?- continuò, mentre la rabbia cresceva in lui
-Non capisco......potrebbe spegarsi meglio-.

Quest'ultima affermazione fece esplodere la furia omicida dell'uomo, sferrò uu pugno che colpì in pieno viso il ragazzo facendolo cadere a terra assieme alla sedia. Si trovò a terra senza neanche sapere il motivo di quel gesto. Si alzò da terra molto lentamente colpendolo, alla sprovvista, al setto nasale facendolo cadere a terra tramortito. Prima che riuscisse a toccare terra gli diede un calcio in pieno viso sbattendolo a netta distanza da lui. Sapeva che questa mossa avrebbe attirato tutta l'attenzione su di se e quindi prima che si accorgessero dell'accaduto si catapultò velocemente verso l'uscita. Afferò velocemente Turner che stava spaccando bottiglie in testa a tutti quelli che gli si avvicinavano, in verità le bottiglie erano vuote, si sa che non era il tipo da sprecare un buon vino. Preso Turner, uscirono di fretta dal locale.

Quando ebbero fatto un buon tratto di strada:
-Non capisco cosa voleva quell'uomo....io non lo conoscevo nemmeno- pensò a voce alta
-Non sarà per cao...hic....quello a cui....hic....ho detto....che tu l'avevi chiamato....hic....omosessuale-
-Cos'hai fatto?- disse l'allenatore
-Mi sembravi....hic...annoiato....hic...ed allora....ho voluto....hic.....aiutarti a divertirti- fece ridendosela di gusto.

Steven lo stava guardando, lui si che era un uomo forte, era riuscito a tener testa a Mark Lenders, mentre lui, non riusciva a farti rispettare da quella furia. Sorrise.....di sicuro allenare quella squadra l'avrebbe distratto dai problemi che ancora oggi gli portava ricordare il suo triste passato. I due uomini si persero nel buio della notte.......continuando a barcollare........

Mezz'ora più tardi, casa Price.
Dall'esterno la casa era tutta al buio....non si vedeva neanche una luce, anche all'interno non si vedevano luci....era tutto completamente al buio....l'unica cosa che mostrava il segno di forme di vita in quella casa, erano due voci....si distinguevano tra di loro....anche se erano basse si riusciva a capire che appartenevano ad un ragazzo e ad una ragazza:
-Benji...e ora che si fa?- fece lei cercandolo nel buio
-Ci dovrebbero essere delle candele....in uno scaffale della cucina...- le disse prendendole la mano
-Ora andiamo insieme e le prendiamo....tu stammi vicina....-.

Lui andò avanti, conosceva quella casa come le proprie tasche ed era logico che riusciva a muoversi perfettamente anche se non vi era un filo di luce. Molto lentamente raggiunsero la cucina, aprì la porta e, sempre tenendola per mano, cercò dentro al mobile, anche se conosceva perfettamente ogni punto di quella casa, non poteva evitare quello che gli stava per succedere, appena aperto il mobile, caddero in terra due pentole, per poco non lo presero in pieno viso, sentì il rumore ed intuì quello che era accaduto:
-Ma che cavolo....- iniziò a cercare dentro il mobile, finchè non trovo quattro candele, nascoste proprio in fondo. Le prese, ora però c'era il problema di come fare ad accenderle..... Si ricordò proprio in quel momento, che nel cassettone del tavolo lì vicino, c'erano dei fiammiferi:
-Patty...tu rimani qui-
-E tu dove vai....-
-Qui vicino, a prendere i fiammiferi....-

La lasciò sola....dopo poco arrivò una luce nella sua direzione. La piccola fiammella illuminava il viso del ragazzo....ora era tranquilla...stava venendo verso di lei. Patty come per anticipare i suoi passi gli andò incontro, ma nel momento in cui si mosse inciampò su una pentola caduta prima. Lui notò quello che stava per succedere e lasciò cadere la candela per fiondarsi su di lei, si sbilanciarono e finirono tutti e due a terra....lei era proprio sopra di lui.....i loro volti erano illuminati dalla fioca luce della candela.... Non riuscivano a muoversi....erano come paralizzati.....quella posizione mise in imbarazzo i due.....ma nessuno dei due riusciva ad alzarsi......o magari non volevano alzarsi per non rovinare anche questa volta il momento magico che gli si offriva....

Rimasero così per alcuni minuti, poi lei si alzò, prese la candela in mano e porse una mano al ragazzo per aiutarlo ad alzarsi, la afferrò e si alzò con uno scatto, si diressero di nuovo verso l'entrata di casa.

-Ora è meglio che vada......- gli disse a malincuore
-E' pericoloso......e poi di sicuro manca la luce anche per strada- poi avvicinandosi a lei -Potresti anche restare a dormire qui.....abbiamo molte stanze per gli ospiti-
-Non vorrei arrecarti troppo disturbo.....e poi i miei saranno preoccupati-
-Potresti telefonare e dire che dormi fuori.....stasera-
-Mi piacerebbe.......sicuro che posso- disse passandogli la candela
-Certo.....tu sei sempre la benvenuta-.

Detto questo, la riprese per mano, e andarono vicino ad un mobile posto affianco alle scale per il piano superiore. Prese la cornetta e compose un numero:
-Sì...pronto chi parla?- fece una voce femminile dall'altra parte dell'apparecchio
-Mamma....sono Patty-
-Tesoro....dove sei?-
-Mamma sono a casa di Amy....siccome non c'è luce per le strade....mi ha invitato a passare la notte da lei- disse mentendo
-Oh...che sollievo....pensavo che fossi per strada con questo buio-
-Non preoccuparti....ciao ci vediamo domani.....-
-Ciao............-.

Finita la breve conversazione riagganciò la cornetta. Subito dopo telefonò ad Amy per avvertirla....dicendole che le avrebbe spiegato tutto l'indomani.
-Ora possiamo andare?- le chiese
-Ok....- sorrise.

Salirono su per le scale, lui sempre per primo con la candela sulla sinistra e la mano di lei sulla destra, la accompagnò fino ad una stanza, entrarono, la fece sedere sul letto, mentre lui apriva il proprio armadio. Guardò un po nei vari piani, non si fermò finchè non trovò qualcosa....la tirò fuori.
Era una felpa di color rosso.....una felpa già vista in altre occasioni.....gliela porse....la prese subito tra le mani, se l'accostò al corpo:
-E' una felpa che uso abitualmente.....dovrebbe starti un po grande.....ma dovrebbe lasciarti dormire comodamente.....-
-Grazie....è la mia preferita....quella che ti stà meglio- disse arrossendo
-Spero stia bene anche a te.....- disse con un po di timidezza -Ora andiamo che ti accompagno nella stanza....-.

Patty si alzò di colpo, la candela sul comodino illuminava leggermente la stanza.....gli si avvicinò e poso la fronte sulla schiena di Benji....a quel contatto lui si irrigidì, poi lei prese la parola:
-Po....potrei....- prese fiato -Potrei dormire con te stanotte?-.

Quelle parole piombarono su Benji come una docccia fredda.....non si sarebbe mai aspettato una richiesta simile....anche se da una parte ne era felice.....dall'altra pensava ancora a quale fossero i sentimenti di lei per Holly. Si girò lentamente per guardarla negli occhi.....l'unica cosa che vi vide era uno sguardo dolcissimo:
-Hey.....non farti strane idee.......è solo che in questa villa.....ho paura a dormire da sola.....ma se per te è un fastidio.......-
-Non è per questo.......è che-
-Aspetta.......me lo spiegherai dopo che mi sarò cambiata......- disse incominciando a toglieri la maglietta -Ehm....non è che ti potresti girare- disse diventando paonazza
-Ah....si scusa......anche tu......che mi cambio pure io.......-

Ci fu una risata generale......poi ancora ridendo si diedero le spalle ed incominciarono a cambiarsi....
-Ho finito......-
-Pure io.....-

Si girarono entrambi.....si stavano osservando. Patty si era messa quel maglione, ma non era così grande come le sembrava......buona parte delle gambe rimasero scoperte......l'unica cosa enorme erano le maniche che dovette rigigirarle un paio di volte. A quel punto vide che Benji.....indossavasonlo un paio di pantaloncini corti....nient'altro.....il petto nudo....questo era quello che Patty stava fissando.....era più forte di lei.....

Dovevano fare qualcosa, oppure sarebbero rimasti tutto il tempo a guardarsi:
-Senti Benji come mai mi hai invitata?- gli disse la prima cosa che gli venne in mente
-Volevo parlarti di una cosa.......una cosa che riguarda Holly-
-Holly......- disse irrigidendosi -Che cosa c'entra Holly ora?- la voce stava diventando isterica
-Sapevi che frequentava quella tipa?- non voleva farle quella domanda, accidenti, ma le parole gli uscivano senza che guasi se ne rendesse conto.

Aspettava una reazione......nulla.....Patty aveva lo sguardo perso nel vuoto:
-Fa male.....fa molto male........ricordare-.

Queste le uniche parole che riuscì a dire prima di scoppiare in lacrime, in un pianto isterico.....non aveva mai visto Patty in quello stato.....lei si inginocchiò e si coprì il volto con le mani. Lui d'istinto le andò vicino, la fece alzare e la strinse forte a se.......cominciò ad accarezzarle i capelli molto dolcemente.....mentre un sentimento di rabbia cresceva in lui ed era rivolto totalmente ad Holly....che cosa poteva averle fatto.....che cos'era questo segreto che Patty teneva dentro di sè.......

Lei continuava a piangere.....stretta al petto di Benji......piccole lacrime scendevano dal suo viso e percorrevano il petto di lui.......la staccò lentamente da sè e la prese in braccio, la mise nel suo letto a una piazza e mezzo......e la coprì. Poi facendo il giro del letto entrò anche lui sotto le coperte.....si accostò al comodino e con un lieve soffio spense la candela......

Piangeva silenziosamente.......tremava.....le si avvicinò e la trinse forte....come per proteggerla da qualche pericolo.....fece appoggiare la testa di lei al proprio petto......le asciugò le lacrime:
-Senti Patty......io non ti costringo a parlare.....quando e se ne avrai voglia....sarai tu a parlarmene-
-Grazie.....Benji- sorrise
-Ora smetti di piangere......oggi ho già fatto la doccia- disse scherzando
-Ora la pianto.....grazie- sorrise ancora.

Si strinsero a vicenda sotto le coperte........lui le diede un leggero bacio sulla fronte......gesto molto dolce che assieme al calore del corpo di Benji fecero addormentare Patty.....lui rimase ad ascoltare ancora il suo respiro......sentirla così vicina gli dava pace.....era l'unica persona che riusciva a farlo sentire in quel modo......con questi pensieri cedette pure lui al sonno.....




Fine 4° cap...........