INTRECCI - JEN & PHILIP
RAGGI DI SOLE SUL GHIACCIO



- Vuoi parlare con Jen, vero Philip? -
- Sì Evelyn… - rispose lui, la testa altrove.

Evelyn sorrise, annuendo, ed aprì la porta di casa.

- Jen! - urlò, entrando, dirigendosi nel salone e salendo i primi gradini della scala che portava al piano superiore.

Philip sorrise nostalgicamente. Quella scala… Dove, più di quattro anni prima, le aveva strappato un bacio per convincerla a lasciargli portare uno scatolone.

- Non c'è bisogno di urlare, Ivy. Cosa c'è? - chiese, scocciata, scendendo la scalinata. Si era cambiata, i capelli ricadevano ricci ma più morbidi, portava pantaloncini bianchi cortissimi e una felpa enorme, ugualmente candida - Philip… - mormorò, quando lo vide -

I loro sguardi si incrociarono, quasi incatenati.

- Beh, io vado a dormire! - esclamò Evelyn, sorridendo beata e passando accanto a Jen per risalire al piano di sopra - Sii gentile - le sussurrò, quando le fu vicina.

Quelle parole la risvegliarono. Si decise a scendere gli ultimi scalini, e gli si avvicinò. Erano vicinissimi, eppure era come fossero a chilometri di distanza.
Alzò il capo e lo guardò dritto negli occhi.
- Avevo bisogno di parlarti, scusami se ti ho disturbato -
Jen scosse il capo - Non preoccuparti. Sarei venuta io da te, domani -
- Davvero? - chiese lui, sorpreso.
Jenny annuì, abbassando il capo e fissandosi i piedi, si accorse in quel momento Philip, nudi.
- Vuoi qualcosa da bere? - gli chiese.
- No, grazie - rispose.
Di nuovo, assentì. Poi si diresse verso la cucina, tornando con un succo di frutta in un bicchiere. Si sedette sul tavolo, iniziando a sorseggiare dal bicchiere, e Philip si vide costretto a sedersi sul divano dirimpetto alla posizione di Jenny.

- Possiamo essere amici? - chiese, all'improvviso, dopo un lungo istante di silenzio.
Jen posò il bicchiere sul tavolo - E' davvero quello che vuoi? - chiese poi, tornando a guardarlo negli occhi.

Non voleva guardarlo. Sentiva le sue barriere di ghiaccio sciogliersi, una dopo l'altra, se lo guardava, se vedeva nei suoi occhi. Non voleva. Doveva difendersi. O l'avrebbe fatto di nuovo soffrire. E avrebbe sofferto.
"Alla fine, ti amo ancora, Capitano". Dopo ben quattro anni, era nuovamente debole come la piccola Jenny. Aveva cercato di evitarlo in tutti i modi, per non soffrire troppo, di essere come la Jenny di Philip era stata. E c'era riuscita. Aveva creato una barriera di ghiaccio dentro di sé, che non poteva essere sciolta.
Nulla.
Nessuno.
Potevano scioglierla…

Anche se, forse…

Philip sembrò fermarsi un attimo a riflettere. Cosa risponderle?

- Cosa vuoi tu, Jenny? - le chiese, invece di rispondere.

Bella domanda.

Te.

No. No, non se ne parla!
Ghiaccio.

- Io… Non lo so. So solo che… Non voglio farti ancora una volta del male -

Philip alzò lo sguardo, a quelle parole. La voce triste di Jenny l'aveva colpito come uno schiaffo in pieno volto. Non era stato l'unico a soffrire, allora.

- Vorrei sapere… perché, Jen. Tu non mi hai fatto alcun male. Non più di quanto non me ne sia fatto da solo ostinandomi a non capire quello che volevi dirmi quando tentavi di spiegarmi il tuo rapporto con le altre -
- C'erano cose che avrei dovuto dirti prima ma… Avrebbe significato dirle a me stessa. E questo mi spaventava più che dirle a te… Se non fosse stato per le altre, che hanno avuto bisogno di me… io non credo che le avrei mai più riaffrontate, quelle cose. Però certe volte, penso che sia in fondo stato molto meglio così…. Se io avessi continuato a non affrontare l'altra parte di me stessa… Credo che sarebbe stato molto peggio, per noi … - disse, turbata. Non era sua intenzione dirgli tutte quelle cose.
Philip lo capì. Si stava lasciando andare, poco a poco si scioglieva.
- E ora? - chiese, semplicemente. Si era preparato moltissime cose da dirle ma ora lasciava parlare lei… Forse semplicemente per rimandare quello che aveva paura di dirle. Che l'amava ancora… e che, inspiegabilmente - trattenne il respiro - inspiegabilmente era attratto dalla nuova Jen più che da Jenny.
- Ora in qualche modo ho ritrovato me stessa, però… - ma cosa stava per dirgli?
- Però? - chiese, alzandosi, e fermandosi di fronte a lei.
- C'è una parte di me di cui ho paura… io… mi sento attorno una barriera di ghiaccio, infrangibile - sospirò, abbassando il capo. Questo non centrava nulla. O forse sì?
- Jenny… - mormorò lui. Allungò la mano, e le sollevò il mento, costringendo a guardarla negli occhi. Non era forse questa, la sua Jenny?

Si guardarono per quello che sembrò un tempo infinito… Davanti ai loro occhi, scorrevano i tempi felici trascorsi assieme… Le risate, le chiacchierate, i sorrisi, i baci…

Gli passò le mani attorno al collo facendolo abbassare. Lui aveva avuto la sua stessa idea, e la strinse a sé.
Quando le loro labbra si incontrarono, dopo quattro anni, si trasmisero tutte le sensazioni represse, e le parole non dette… L'emozione era troppo grande.

Era come luce… Luce calda, che scioglie il ghiaccio, per quanto indurito sia…
Che senso aveva negare l'evidenza? Lo amava ancora, non aveva mai smesso. Ma non era questo il punto… No. Il punto era che… Che anche lui la amava ancora, e quindi… Quindi…

Non poteva crederci. Di nuovo, le sue labbra sulle proprie… Come aveva potuto vivere senza il dolce sapore dei suoi baci per tutto quel tempo? Jenny… Jen. La amava a tal punto che… che… nulla aveva più importanza e… e…

Era troppo. Con forza, lo scostò da sé, e senza guardarlo, scese dal tavolo e si diresse verso la vetrata, trattenendo le lacrime e tremando.
Quando riuscì a respirare normalmente, la raggiunse, posandole una mano sulla spalla. Aveva la fronte appoggiata sul vetro gelido, e tentava di calmarsi.

- E' davvero quello che vuoi? - si sorprese a chiedergli di nuovo.
- Sì - rispose lui, senza esitazione.
- Andiamo fuori… - mormorò, dirigendosi verso la porta a vetri e aprendola. Si fermò poco più in là, alla ringhiera della veranda. Il vento si era fatto freddo e insistente. Philip la osservò per qualche minuto restando sulla porta, poi la raggiunse, e in quell'istante Jennifer si voltò verso di lui. Tremava ancora, ma questa volta per il freddo.
- Cavoli! Fa proprio freddo … - esclamò, incrociando le braccia al petto, cercando di scaldarsi.

- Cavoli, fa proprio freddo!

Si avvicinò ulteriormente, e la strinse tra le braccia, per scaldarla.

- Cercherò di scaldarti io… - mormorò, affondando il naso nei suoi capelli. Avevano lo stesso odore.
Lei si lasciò andare, lo strinse a sua volta - Sarai il raggio di sole che scioglie il ghiaccio? - chiese, al suo orecchio, solleticandoglielo.
Lui assentì - Sì - rispose, stringendola più forte.
- Ti amo… - mormorò in risposta.
Philip cercò il suo sguardo, in risposta. - Jennifer, anch'io. Non ho mai smesso -

Lei sorrise.
Il sorriso di Jenny.
Poi socchiuse gli occhi, e avvicinò il volto al suo. Lui si chinò, e la baciò con trasporto.

Decisamente, avrebbe perso l'ultimo treno.

Vai al primo allenamento di Alex, Benji e Kris?