Double Date

Tutti i personaggi sono di proprietà di Tsukasa Hojo, della Sunrise, della Star Comics e tutti gli altri aventi diritto che non conosco.
Hiroshi Uesugi è invece proprietà di tutti coloro vogliano imparare una lingua straniera od almeno far finta: il nome è un omaggio al grande Go Nagai ma non provate a chiedergli dei "componenti", Miva gli ha svenduti all'ultima fiera d'antiquariato; il cognome è invece preso in prestito dal mio amato Tacchan (conoscete Touch, vero?).
Tetsuo e Takashi Toshiba e Misaku MacCarthur sono invece un più o meno casuale parto della mia mente malata… mentre il cattivo di turno, Demedroo Yuzaka… beh, non so se in giapponese si fanno gli anagrammi, però…
Come ho imparato dalle splendide maestre delle ff che hanno ispirato questo mio racconto (Julie-chan, Saeko-chan, Tati, Buby, Elena, Aeris, Lory-chan, e tutte le altre - siete davvero troppe e dovrei fare una ff a parte solo per ringraziarvi! ^__^) tra parentesi troverete i commenti (voci fuori scena!) della sottoscritta (NdS) e non solo...
Per rendere inoltre più scorrevole la lettura vi anticipo che i discorsi diretti sono anticipati dalle doppie virgolette mentre tra le singole troverete i pensieri dei personaggi (Ebbene sì! Lo ammetto! Io leggo nelle loro menti! ^__^)
Non importa cosa farete di questa ff ma se credete sia il caso avvisarmi (che ne so, ci avete vinto un Nobel per la Letteratura o per la Chimica - le cose della vita non si possono mai sapere - e volete farmi partecipe della vostra gioia - i milioni non m'interessano, tranquilli! ^__^) potete contattarmi all'indirizzo biapi@katamail.com (vi comunico però che il provider ha un particolare dispositivo che, oltre ai normali virus, individua e blocca anche la frutta marcia, quindi risparmiatevi il lancio…^_^)
Ho parlato anche troppo, buona lettura e buon divertimento!
Siroi-chan


DOUBLE DATE - CAPITOLO 1
Tre belle bariste al Cat's Eye…


"Umpf! Che faticaccia! Certo che questi scatoloni pesano!" Kaori barcollò lievemente e si appoggiò al muro della scala, mentre riprendeva fiato e lasciava Miki alle sue spalle giù in cantina "Oh Kaori! Quanto mi dispiace! Ma non ti ho detto di portarli su tutti!" "Non preoccuparti Miki! Preferisco fare così che su e giù per tutto il giorno! Oiiisssaa!" e così dicendo si riavviò su per le scale. Il Cat's Eye era particolarmente affollato negli ultimi tempi: sarà stata la primavera ormai nel suo splendore ma sembrava che gli abitanti di Tokyo si fossero svegliati tutti insieme da un lungo sonno ed avessero deciso di godere di ogni pomeriggio assolato. E quella era davvero una bella giornata: in cielo rare e veloci nuvole lasciavano risplendere nella sua solitudine un caldo sole, mentre giù, per le strade, una leggera brezza, ultimo ricordo dell'inverno ormai passato, accarezzava passanti ed astanti. 'Non c'è un attimo di riposo' pensò Kaori mentre deponeva due grosse scatole contenenti diverse miscele per caffè sul bancone. Kasumi le corse incontro "Fai attenzione Kaori!" e con un rapido gesto allontanò la pila di tazzine che aveva messo lì ad asciugare e che l'amica, lo sguardo impedito dalle scatole, non aveva visto. "Diamine! Stavo per combinare un bel guaio! Fortuna che sei sempre molto lesta, Kasumi!" "Potevi aspettarmi, però Kaori!" era stata Miki a lamentarsi. "Ti avrei aiutato a portarli su!". Kasumi e Kaori la guardarono con un dolce rimprovero sulle labbra "Non se ne parla nemmeno, Miki! Tu devi riposare e non voglio più ripeterlo! Ho promesso ad Umibozu che l'avrei sostituito e così sarà!" 'E sostituire Umi vuol dire fare questi lavori pesanti, ohimè' sospirò Kaori. Miki stava per ribattere ma Kasumi la interruppe "Miki, sei ancora in convalescenza, non devi stancarti. Secondo me non dovresti nemmeno scendere qui al bar. E' passato poco più di un mese dal tuo ferimento!". E con quella frase le tre ragazze rivissero, ognuna dal proprio punto di vista, il ricordo di quel giorno.
'Già! E' passato un mese dal mio matrimonio con Falco, non mi sembra ancora vero!!' ed un compiaciuto e dolce sorriso si delineò sulle labbra di Miki.
'Già! Quello sparo! Mi sembra ancora di vedere Miki cadere davanti ai miei occhi: non ho mai avuto tanta paura in vita mia! A volte la vita rischia di passarti troppo velocemente al fianco' ed una inquieta espressione si intrufolò tra i bei lineamenti di Kasumi.
'Già! Come vola il tempo… un mese fa Ryo mi salvava per l'ennesima volta e poi…' non aveva nemmeno voglia di ricordare le parole di Ryo 'Che stupido! Che me lo dici a fare che mi vuoi bene se poi continui come se nulla fosse per la tua strada!' e rughe di rassegnazione mista a tristezza rigarono la fronte di Kaori.
"Io però ormai mi sento benone e non riesco a stare con le mani in mano mentre voi lavorate al mio posto" Miki parlò continuando la discussione impercettibilmente interrotta dai loro pensieri "Soprattutto tu Kaori, ti stai stancando troppo! Ormai vieni ogni giorno da quasi due settimane…" "… E continuerò a farlo" la fermò Kaori "almeno finché Umi non sarà tornato dal suo incarico ad Osaka… a proposito: dovrebbe rientrare domani… ma non ti ha ancora chiamato per confermarlo, vero?" Miki fece un lieve cenno di no mascherando la sua leggera ansia: non è che era preoccupata, non lo era mai. Si fidava ciecamente di suo marito e sapeva che non le avrebbe mai fatto il cattivo scherzo di farsi fare del male in sua assenza (NdS: in sua presenza sì, invece? Che coppie, gente! ^_^). Però non sopportava quella distanza forzata… "Ma Kaori non puoi stare tutto il giorno qua…" continuò Miki "… Saeba si arrabbierà con me, dovrai pur badare a lui… hai controllato ultimamente la lavagna?" "Sta tranquilla! Vado ogni mattina alla stazione, Miki, prima di venire qui… e per quanto riguardo quello S*****O, non devi preoccuparti: i primi tre giorni non si è nemmeno accorto della mia assenza da casa!" si sfogò Kaori. "Ma come può non essersene accorto, scusa? Non ti trova in casa per tutto il giorno e non si insospettisce?" chiese Kasumi con uno strano timbro di voce. Miki e Kaori la guardarono con sospetto 'E' strana in questi ultimi giorni' pensarono entrambe le ragazze ma fecero finta di niente. "Il fatto è che dorme per quasi tutto il giorno…" continuò Kaori "che volete farci? E' proprio uno scansafatiche… e dopo cena esce per locali e si ritira a notte fonda… Io non posso dirgli nulla perché nelle ultime settimane non abbiamo avuto nessun lavoro, quindi…" "Ma scusa, continua a comportarsi così anche dopo…" la voce di Miki si fermò a mezz'aria, non appena intravide lo spegnersi dello sguardo dell'amica. Kaori non aveva raccontato nulla, né a lei né a nessun altro. Miki sapeva che fra lei e Ryo c'era stato qualcosa perché Falco le aveva raccontato tutto quello che aveva visto (NdS: visto?? Diamogliela per buona! ^_^) una volta risvegliatasi dall'operazione. Nonostante la ferita Miki si sentì doppiamente contenta: la data del suo matrimonio aveva segnato anche il rapporto della sua cara amica. Ma quando vide Kaori la prima volta e si accorse che questa non le raccontava nulla capì che non era il caso di fare domande. Poi osservò il comportamento di Ryo che non aveva perso tempo a rituffarsi dietro le gonne di Saeko e le altre (NdS: sotto, vorrai dire, Miki!) e comprese che quello stupido per l'ennesima volta aveva rifatto un passo indietro (NdS: e che volete farci? Maxwell Sheffield non è l'unico a ritrattare! E chi conosce la Tata mi capisce… ^_^).
Chiamarono dal tavolo 6 e Kaori corse a prendere l'ordinazione, sfuggendo così allo sguardo interrogativo delle amiche. Kasumi sbuffò un "Quello stupido di un Saeba!" e si avviò in magazzino mentre Miki riponeva in ordine alcune tazzine e bicchieri. Non passarono neanche due minuti che Miki si ritrovò a dire tra sé e sé 'Si parla del diavolo…' "Ciao Saeba! Sveglio alle undici?" Miki aveva dato una fuggevole occhiata all'orologio ed ora guardava sorridendo il viso assonnato dello sweeper più scapestrato che avesse mai visto. "Sei caduto dal letto?…" si fermò un attimo, poi riprese dubbiosa "… o non ci sei mai andato?". Ryo la fissò solo un istante poi cominciò a guardarsi intorno. Miki capì subito cosa o meglio chi fosse l'oggetto della sua ricerca. Non appena Ryo la individuò in mezzo ai tavoli disse "Mia bella Miki! Stanotte non ho fatto che pensare a te…" e le rivolse uno dei suoi più stupidi sguardi da maniaco. Poi si fece improvvisamente serio (NdS: seeee, serio! ^__^) "So che sei ancora debole eppure… eppure quel brutto scimmione ti lascia da sola qui a lavorare…" e l'espressione da idiota tornò come non fosse mai andata via dalla sua faccia "… te lo ripeto, amore, lascialo, lui non ti merita… scappa con me…" e nel frattempo, approfittando dei riflessi ancora lenti di Miki, si era precipitato su di lei ed a mo' di koala si strusciava al suo petto. Miki ebbe appena il tempo di arrossire e prendere fiato per urlargli di lasciarla stare quando avvertì quel peso levarlesi di dosso, trascinato da un martello di 999 t (NdS: Kaori si sentiva troppo stanca per sollevarne mille!! ^__^).
"Brutto idiota non importunare Miki! Non sta ancora bene e tu ne approfitti per metterle le mani addosso… ma non ti vergogni mai?" (NdS: beh, in effetti! Saeba stai peggiorando…NdR: eh no! Un momento! Non ti permetto di parlare di me in questi termini… sei tu stavolta a stare scrivendo di me… NdS: ma che fai? Ti metti anche a parlare nelle note adesso? Resta al tuo posto, nella storia su, sciò… NdR: no! non mi muovo finché non mi chiedi scusa per come mi hai descritto… NdS: ok! Ok! Scusa! Non te la prendere… NdR: eh no, cara mia… le scuse così non bastano… voglio un MOKKORI!!!… NdK: te lo dò io il mokkori, brutto deficiente!! Adesso ci provi anche con le autrici delle fanfiction?… Ma io ti rispedisco nella storia a suon di martellate sai… *BOING*… *CRASH*… *SDONG*… NdS: … però un po' mi dispiace… NdK: che hai detto? Ti ci metti anche tu ora?… NdS: no, su Kaori… che fai?… hi hi… abbassa quel martello, dai… io scherzavo, su… lo sai che faccio il tifo per te… la sto scrivendo a posta questa ff… fiù, me la sono vista brutta… ^____^)
"Oh! Sei qui Kaori… che bello vederti… che visione per i miei poveri occhi…" Ryo non capiva di starsi scavando una fossa sempre più profonda… "Nooo, cos'è quello sguardo?… Ma cosa hai capito?… Io non volevo fare nulla di male… Sapendo però Miki tutta sola soletta ho pensato fosse il caso di tenerle compagnia, sono qui solo per questo…" 'Perché io so come tenere compagnia ad una donna… hi hi hi…' ed il maniaco che c'era in lui tornò a galleggiare sul suo viso fino a quando Kaori non lo spiaccicò contro il bancone.
Ryo stava per risollevarsi e ricominciare a punzecchiare la sua giovane socia ma fu interrotto da un ciclone: erano Kasumi e Miki che si fiondavano su Kaori ed impegnate a trattenere delle gran risate causate da chissà che le dicevano qual cosa all'orecchio indicando l'orologio appeso alla parete. Ryo le guardò stupito: ma che stava succedendo? 'Sembrano delle liceali… che avranno da sghignazzare così?…' e qualcosa dovevano pur avere se Kaori stava diventando un pomodoro sempre più maturo… "ma no, ragazze… su… ma cosa dite?… non mi sembra proprio il caso… non fate così… ci stanno guardando tutti…". Non era vero: ma Kaori, come sempre quando era in imbarazzo, sentiva gli occhi della gente puntati su di lei. Si guardò attorno tutta rossa e quando il suo sguardo s'incrociò con quello di Ryo pensò di stare prendendo fuoco… 'Ecco, lo sapevo… quelle stupidine staranno macchinando qualcosa per incastrarmi' pensò Ryo distogliendo lo sguardo da Kaori 'Ma non riusciranno a combinare un bel nulla… hi hi hi… provateci pure… che ci pensa lo zio Ryo a farvi ridere… quella sciocchina di Kaori…' si arrestò un istante '… non dovrebbe dare retta alle sue amiche, soprattutto quando si comportano come delle galline come adesso…' non trovava più la cosa divertente… Era evidente che Miki e Kasumi stessero spingendo Kaori a fare qualcosa che la metteva molto in agitazione 'Dannazione! Ma perché non ci lasciano in pace?… forse se non ci fossero sempre loro con le loro occhiatacce maliziose io e Kaori…' ma che stava pensando? Vuoi vedere che ora era colpa degli altri se lui non riusciva ad esprimere apertamente i suoi sentimenti a Kaori? Certo era che fino a quando si fosse sentito con le spalle al muro avrebbe continuato a fuggire e nascondersi, non voleva dare conto a nessuno dei propri sentimenti… Già, a nessuno… Nemmeno a Kaori? Eppure lei in fondo era l'unica che non lo metteva con le spalle al muro, l'unica che avrebbe avuto il diritto di farlo… e l'unica che non lo faceva… Alzò gli occhi dalla seconda pagina del giornale fingeva di leggere e vide Kaori indaffarata a riempire la macchina del caffè. Poi Miki e Kasumi si allontanarono da lei 'Ecco! Ora inizieranno la commedia… vediamo che s'inventeranno…' si preparava mentalmente Ryo. Ma non accadde nulla. Le tre belle bariste (NdS: un saluto alle gattine… ^__^) si spostavano rapidamente dal bancone ai tavoli, efficienti e precise, quasi che quella breve parentesi d'ilarità fosse stata solo una bolla di sapone adesso esplosa e persa per sempre. Ryo però rimaneva sul chi vive (NdS: Wow! Nemmeno si preparasse per un combattimento! Saeba! E rilassati un pochino… NdR: … vuoi che ti spieghi come vorrei rilassarmi?… NdK: AH-EEM… NdR: … ehm, sì… io vado… NdK: ecco!… NdS: diamine! Oggi c'è una gran confusione qui al dietro le quinte… ^__^): si era accorto che Kasumi e Miki si lanciavano occhiate complici ed accennavano spesso all'orologio alla parete sopra il bancone… Kaori invece se ne stava tutto il tempo a viso basso, simulando indifferenza. 'Ed ora perché cerca d'evitare di guardare la porta d'ingresso? Ma che diamine stanno aspettando?' A Ryo non la si dava a bere! Ma quale indifferenza! Kaori era in apprensione per qualcosa che da lì a poco sarebbe potuto accadere… E da lì a poco sarebbe accaduto… Precisamente sarebbe entrato dalla porta…

… CONTINUA…