City Hunter's Round Robin Story 2
STEFANO

"Ryo, sono tornata... uh, sei andato a quell'inc..." Kaori non fece in tempo a finire la frase che la visione di Ryo, comodamente seduto in poltrona (oltretutto nudo), beatamente impegnato a sfogliare l'ultimo numero di "Erotika", inferse un primo duro colpo al suo buonumore mattutino.
"SCANSAFATICHE! BRUTTA TESTA DI C... SCOMMETTO CHE L'INCONTRO TE LO SEI DIMENTICATO!!!"
"Senti Kaori, non è mica che mi presti qualche yen? Devo andare in edicola a comprare il nuovo "SfrenataLussuria" e, al momento, sono sprovvisto di soldi"
La ragazza, sbigottita dal comportamento così sfacciato di Saeba (non riusciva proprio ad abituarcisi) non riuscì a biascicare una sola parola se non un assente "Prendili dal cappotto"
All'invitante pensiero di un nuovo episodio del fotoromanzo "Le superporke" Ryo si fiondò immediatamente dove Kaori gli aveva indicato.
Gli bastò far scorrere superficialmente la mano sull'abito per notare che una minuscola microspia di importazione americana era posizionata nei pressi della tasca sinistra.
"Ma pork... Kaoriii, yuhuuu, vieni un pò qui"
"Cosa diavolo vorrà da me questa volta?!"
Quando Kaori si presentò davanti a lui, Ryo, vedendo che la ragazza era praticamente nuda perchè in procinto di farsi la doccia, ebbe l'enorme tentazione di sbattersene altamente di quel minuscolo aggeggio che aveva in mano e dedicarsi al ludibrio di un'altro aggeggio in suo possesso. Scacciata a fatica l'invitante ipotesi, (non senza il meno invitante ricordo delle innumerrevoli martellate ricevute)con un gesto fece notare a Kaori la microspia, per poi riposizionarla silenziosamente sul cappotto.
"Qui non ci sono abbastanza soldi per i porno," le disse con un finto tono di irritazione, mentre con la mano le indicava di raggiungerlo in un'altra stanza.
Giunti entrambi in camera da letto, Ryo spiegò a Kaori che nei prossimi giorni non si sarebbe spostata di un millimetro senza di lui, quella microspia non era da sottovalutare. Kaori gli fece notare come, effettivamente, quella mattina un giovane con lo spolverino, i capelli lunghi e biondi, l'avesse urtata; le era sembrato in modo non troppo casuale. Dopo esserselo fatto descrivere un pò più accuratamente, Ryo, con fare sorprendentemente serio e pensieroso, mormorò
"Che palle, ci mancava solo quella checca di Patrick"


Patrick era appoggiato ad una cabina telefonica a circa 50 metri dalla casa di Saeba, aspettando l'ora in cui Kaori sarebbe uscita, come di consuetudine, per fare un salto al "Cat's Eye". Vedendola aprire il portone si avviò immediatamente verso di lei per simulare il loro nuovo incontro, ma fu spiazzato dal vedere che con lei c'era anche Saeba; solitamente, a un'ora del genere, felicemente immerso in sogni dall'alto contenuto pornografico. Non fece in tempo a cambiare i suoi piani che, dall'altra parte della strada, si levò un urlo.
"PAAATRIIIICK! AMORETESORO!"
Ryo gli corse incontro e lo baciò appassionatamente in bocca. Patrick fu spiazzato (e piuttosto schifato) dal suo bizzarro modo di fare, e spinse via con forza il povero Saeba.
"Stupido, non sei cambiato da allora!" biascicò Patrick mentre sputacchiava con un gesto teatrale.
Non fece in tempo a ricomporsi dal focoso saluto di Saeba, che questi,senza dire nulla, lo trascinò da Kaori.
"Pat, tesoro, ti voglio far conoscere un'amica, si chiama Kaori"
"Oh! Ma noi due ci conosciamo già" disse Kaori "Ci siamo incontrati casualmente ieri"
Suo malgrado invischiato in una tale annosa situazione, Patrick cercò di liquidare i due con la scusa di un incontro importante. Fece solo due passi quando Ryo lo richiamò a sè. Giratosi, vide lo "stallone di Shinjuku" mostrare sorridente una microspia tra l'indice ed il medio della mano sinistra... la sua microspia. Ne rimase spiazzato, innervosito, non si aspettava che il suo piano sarebbe andato a rotoli ancor prima di iniziare. Ricompostosi, fece uno strano cenno con la mano destra. Nell'arco di poco più di 30 secondi un proiettile di un fucile da cecchino Stinger (che non esiste, ma adoro inventare nuove armi ^__- ndSTE) munita di silenziatore colpì la coscia sinistra di Ryo, mentre un uomo appostato a pochi passi afferrava Kaori e, insieme a Patrick, la sistemava bruscamente in una berlina nera giunta sul luogo in quel momento. L' auto si allontanò, mentre Ryo era ancora accasciato a terra con le mani portate alla ferita. Tutto questo senza che nessuno dei (a dir la verità, rari) passanti si fosse accorto di nulla; solo il gestore dell'edicola aveva notato la scena, ma tutto si svolse prima che potesse anche solo fiatare. Un'azione perfetta, studiata evidentemente nei minimi dettagli. Persino Ryo aveva visto raramente una tale rapidità d'azione.


Erano passate circa due ore dalla scena, due ore nelle quali Ryo, con la gamba fasciata in maniera abbastanza rudimentale, si era tormentato, non si capacitava di essersi lascato fregare in modo così plateale. Per una volta anche la sua proverbiale calma era stata turbata. Questa volta era impotente di fronte a quella situazione. Probabilmente per la prima volta il suo destino era in balia di altre persone.
In quel momento suonò il telefono. Zoppicando, Ryo si avviò verso l'apparecchio ed afferrò il ricevitore, senza nemmeno pensarci, tale era la speranza che la chiamata potesse almeno diradare la nebbia che avvolgeva la faccenda.
Era Sayuri. Avvisava che il suo arrivo era posticipato di qualche ora per un ritardo dovuto ai continui scioperi dei controllori di volo. Saeba la liquidò in fretta, quasi bruscamente, senza fare parola di ciò che era successo, naturalmente.
Ancor più innervosito per la telefonata, fece per raggiungere nuovamente il divano quando il telefono squillò nuovamente.
"Pronto?"
"Ciao Ryo, come va la gamba?" Il tono di Patrick era sarcastico.
"Bene, amore" Il suo tono calmo e ironico quasi spiazzò Ryo stesso. ("Maledetto psciopatico -pensò Saeba- vedo che non ti è bastata la lezione di sette anni fa!)
"Noto con piacere che non hai perso il gusto di scherzare. Benissimo. Ryo, mi faresti un favore?"
"Che cosa?"
"Potresti aprire la finestra dietro di te, per cortesia? Sai, non amo gli ambienti bui"
Ryo si precipitò verso la finestra più veloce che poteva. Aveva immediatamente sospettato che cosa Patrick avesse potuto aver preparato per lui.
A confermare la sua ipotesi, la figura atletica del suo avversario dietro una finestra del palazzo a fronte, prorio davanti ai suoi occhi. Ed aveva Kaori con sè. Le puntava una pistola alla tempia. Ryo raggiunse nuovamente l'apparecchio telefonico, per ascoltare le condizioni a cui avrebbe dovuto attenersi per poter riavere Kaori.
Niente di tutto questo.
"Ezechiele 25,17. Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dall' iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre perchè egli è in realtà il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che proveranno ad ammorbare ed infine distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore"
Pronunciato questo discorso, Patrick premette il grilletto e fece fuoco. Ryo potè solo vedere il corpo morto di Kaori cadere, mentre dall'altro capo della linea sentì riattaccare il ricevitore.

Continua...