AMBIZIONI PERICOLOSE

Capitolo
- 7 -

Pensieri

Dopo una notte tranquilla anche se piena d'aspettativa, il sole del 26 marzo cominciava a sorgere all'orizzonte. Ryo era gia' sveglio e pronto ad entrare in azione. Sapeva che prima d'ogni altra cosa doveva parlare con Umibozu e organizzare un piano per fuggire nel caso le cose non fossero andate proprio come lui sperava. Ma quando incontro' l'amico venne finalmente a sapere le novita', sia per quanto riguardava il nascondiglio segreto dei trafficanti, sia della modifica apportata al piano originale di Michael e Saeko...

- Siete davvero sicuri?

- Sì...anche perche' con un metodo tradizionale non riusciremo mai a scoprire cosa c'e' la' dentro!

- Sappiamo benissimo che e' molto pericoloso - aggiunse decisa Miki - ma cercheremo di sfruttare al meglio l'effetto sorpresa...

- Infatti, ...Saeko ci ha avvertito che a causa della festa, la villa sara' ancora piu' sorvegliata del solito...Micheal ha saputo da Jake che sono stati chiamati altri uomini e ho la vaga impressione che si tratti...

- ...che si tratti degli uomini addetti alla sorveglianza dei loro maledetti nascondigli...

Umibozu annui' convinto.

- Se ho capito bene...voi vorreste aspettare l'inizio della festa e mentre tutti saranno impegnati alla villa... - inizio' Ryo...

- ...noi cercheremo di entrare in quella baracca per trovare le prove dei loro traffici... -concluse per lui Miki.

I tre continuarono a parlare e Ryo venne a sapere che Saeko aveva predisposto delle pattuglie di polizia nei dintorni, sia della villa sia della baracca, pronte per ogni evenienza. La sua partecipazione alla festa insieme a Michael era stata confermata e su quel lato non vi erano cambiamenti...

Pero' Ryo non era affatto tranquillo, per la prima volta in vita sua avvertiva una strana sensazione, come un enorme peso che gravava sulle sue spalle e che lui non riusciva proprio ad ignorare...non era la solita tensione...era qualcosa d'indefinibile...

Il suo pensiero corse a Kaori, alla donna che solo il giorno prima aveva stretto tra le braccia e che per pochi ma preziosissimi istanti gli aveva regalato un attimo di pura felicita'. Era molto preoccupato per lei...nonostante quello che aveva detto sapeva che la persona piu' esposta in tutta la faccenda era proprio Kaori, sarebbe stata lei a correre i pericoli maggiori.

 

Anche Jake, seduto sul suo letto stava meditando sull'effetto che quella giornata avrebbe avuto sulle loro vite...

Una volta messo in moto il piano non avrebbero piu' potuto fermarsi...o la loro vita sarebbe stata in serio pericolo.

Si alzo' e guardo' fuori della finestra con un'espressione nostalgica sul viso...

Quella giornata...il 26 di marzo...poteva segnare il momento della vendetta che Emily stava aspettando ormai da lungo tempo...poteva segnare la fine della sua doppia identita' di killer...poteva segnare la fine dell'incubo di Kaori...

I suoi pensieri furono interrotti da un nervoso bussare alla porta.

- Jake! Muoviti...il senatore e' fuori di se' oggi...ha detto che se tutti non sono ai loro posti entro due minuti ce la fara' pagare cara...e se lo dice a Tiger...per noi e' la fine...

Jake senti' i passi dell'uomo allontanarsi attraverso il corridoio.

Poi torno' a voltarsi verso la finestra e fisso' il suo viso riflesso nel vetro...

- Gia'...il 26 marzo...puo' segnare anche questo... - sussurro' lui.

 

Persino Saeko quella mattina era molto agitata. Aveva la strana sensazione che un qualcosa d'indefinibile stesse per colpirli.

Era ancora presto ma stava guidando ad alta velocita' verso l'albergo di Ryo, Miki e Umibozu. Voleva parlare con loro e definire gli ultimi dettagli...

La cosa che piu' la preoccupava era il comportamento che avrebbe tenuto Ryo.

In effetti Ryo era stato molto vago nello spiegare il suo ruolo...

Ma Saeko non poteva permettersi di fidarsi "del vago"...c'erano in gioco troppe vite e troppi interessi...e tutto doveva andare nel verso giusto...

Pigio' ancora piu' a fondo il pedale dell'acceleratore con lo sguardo attento davanti a se'.

Doveva fare presto! Aveva assicurato a Michael che sarebbe stata presente al colloquio tra Ross e il capo della polizia elvetica.

Michael la stava aspettando...

La donna per un attimo interrupe i suoi pensieri. Come le veniva facile pronunciare quel nome, sembrava che fosse ormai parte della sua vita.

Michael...quel nome le dava come un brivido lungo la schiena...

Saeko trattenne il fiato. Non poteva permettersi d'innamorarsi...non adesso e non di lui...non di un poliziotto...

Aveva sempre sostenuto che per una coppia l'essere entrambi poliziotti era soltanto un problema...e pensava di essere riuscita a crearsi una barriera di protezione, ma forse questa barriera non era poi così forte come credeva...

 

Quella mattina Kaori si alzo' molto tardi...

Era già un po' che era sveglia, ma non aveva il coraggio di affrontare quella che sapeva sarebbe diventata la giornata piu' difficile della sua vita, e il saperlo in anticipo non giovava certo al suo umore.

Alla fine decise di uscire dalle coperte e guardare in faccia al suo destino.

Stava cercando di chiudere la cerniera del suo vestito quando senza preavviso la porta della sua camera si apri' e Martin fece il suo ingresso.

La ragazza si blocco' all'istante...

- Ma guarda! - sorrise Martin - ti stavi gia' preparando per accogliermi?

Kaori non degno' neanche di una risposta la sua provocazione.

Martin si avvicino' alla ragazza che istintivamente fece un passo indietro.

Ma Martin per il momento aveva ancora intenzione di giocare al gatto e al topo...

La blocco' con una mano, mentre con l'altra le allaccio' molto lentamente la cerniera.

La ragazza lo guardo' senza mostrare la sua paura. I suoi occhi non si abbassarono quando incontrarono i suoi...

Anche se Martin faceva fatica ad ammetterlo, dovette riconoscere che Kaori era davvero molto coraggiosa...non si era ancora lamentata e non mostrava segni di cedimento...

"Adesso comincio a capire come mai mio fratello si era innamorato di lei...ma in ogni caso..." il suo sguardo torno' crudele "...questo rende solo piu' stuzzicante l'attesa...non mi sfuggirai questa volta..."

Martin si diresse verso la porta.

- Cerca di essere pronta per le sei e mezzo...ti mandero' una cameriera per aiutarti con il vestito! E cerca di recitare bene la parte stasera! Ricordati che oggi e' il giorno del nostro fidanzamento!

Senza attendere risposta l'uomo usci' chiudendosi la porta alle spalle.

Kaori espiro' lentamente...senza rendersene conto aveva trattenuto il fiato.

Si volto' verso la finestra e ripenso' al suo incontro con Ryo...

"Come cambiano le cose...cambiano talmente in fretta che quasi non si ha il tempo di rendersene conto..."

Kaori volse lo sguardo verso il sole riparandosi gli occhi con una mano.

"Sono pochi giorni fa pensavo ad organizzare una grande festa per il compleanno di Ryo...e ora...mi sembra che sia passato un secolo...non mi sento neanche piu' la stessa persona. Spero solo che tutto torni come prima...non mi rendevo neanche conto di quanto fossero importanti per me le piccole cose...oh Ryo...finira' mai quest'incubo...???"

 

Tiger era tornato alla villa del senatore la sera precedente. Dopo aver controllato che tutto fosse in ordine si era ritirato in camera sua.

Si levo' la giacca e la getto' sul letto. Era veramente soddisfatto. Tutto era pronto. La droga era stata spedita in America e nel giro di poche ore la fabbricazione per quel mercato immenso sarebbe cominciata.

Prese il sacchettino con il primo campione della Phoenix che gli aveva dato Hans e lo fisso' per un lungo momento.

Quella era la droga piu' particolare mai prodotta. Aveva un effetto immediato e letale. Rendeva la mente molto instabile e facilmente impressionabile. Azzerava completamente la personalità e ci volevano diverse ore per farne svanire gli effetti. Non c'era farmaco che potesse bloccare il suo effetto.

Hans gli aveva spiegato che anche la sua somministrazione era veramente facile. Bastava sciogliere la polvere in una sostanza liquida...non era possibile trovarne traccia perché era incolore, inodore ed insapore...

Le varie organizzazioni criminali avrebbero fatto la fila alla sua porta per averla...e i terroristi avrebbero sganciato immense somme di denaro...

Tiger sorrise ironico...doveva solo cercare di sfruttare bene la situazione...

Sapeva anche che Martin aspettava solo che fosse pronta per utilizzarla su Kaori...

- Che stupido idiota! Fra qualche giorno quando sapro' l'effettiva situazione negli USA non avra' ancora tanta voglia di scherzare...non potra' mettere le mani sulla Phoenix, né sull'impero che sto' costruendo...

Si alzo' lentamente dalla poltrona sulla quale era seduto. Si verso' un whisky e mentre lo sorseggiava i suoi occhi scintillarono d'eccitazione...

 

Il mattino Tiger si sveglio' pronto a cominciare la realizzazione dei suoi piani.

Per prima cosa chiamo' uno dei suoi piu' fidati uomini insieme a Hans...

- Volevi vedermi capo?

Tiger annui' con il capo.

- Ascolta Tony...avrei un lavoretto extra per te...

- Ti ascolto...

Mentre Tiger spiegava a Tony cos'avrebbe dovuto fare squillo' il suo cellulare.

Tiger rispose seccato.

- Si?

Dall'altro lato c'era Hans...

- Capo! Il senatore mi ha appena chiamato ordinandomi di mandare alla villa anche tutti gli uomini di guardia qui...

- Quel maledetto idiota...non possiamo di certo lasciare il laboratorio incustodito!

- E' quello che gli ho detto anch'io, ma non ha voluto ascoltarmi!

Tiger stava cominciando ad innervosirsi...purtroppo per qualche ora ancora doveva sottostare a quel ridicolo omuncolo...

- Ascolta manda qualche uomo qui...però lascia un paio di sorveglianti...

- Ma capo...due non sono sufficienti...

Tiger sorrise...

- E se qualcuno cercasse di entrare? Non possiamo rischiare...

- Lo so! Ecco cosa devi fare...

Circa venti minuti dopo Tony usciva dalla stanza di Tiger con uno sguardo furbo negli occhi...

Era certo che questo nuovo incarico gli sarebbe piaciuto!

 

Qualcuno stava bussando alla porta.

Ryo si alzo' dal letto sul quale era sdraiato e ando' ad aprire. Saeko era di fronte a lui. Il suo sguardo era preoccupato.

Ryo sorrise ironico:

- Ma che sorpresa Saeko!

La poliziotta lo scosto' poco garbatamente ed entro' nella stanza.

- Parliamo chiaro Ryo! Non continuiamo a prenderci in giro...so benissimo che nonostante quello che Micheal ti ha detto tu andrai comunque alla festa...

Lo sweeper non smise di fissarla negli occhi con quello sguardo leggermente provocatorio.

Saeko sospiro'.

- Senti...non...

- Non potrai impedirmelo Saeko! - l'affermazione di Ryo era decisa e senza esitazioni.

Saeko sapeva per esperienza che quando voleva Ryo sapeva essere implacabile. Se aveva deciso di andare...niente al mondo l'avrebbe fermato.

- L'avevo immaginato...per questo sono qui! Ti prego...spiegami cos'hai intenzione di fare...sarebbe molto piu' facile per tutti...

Ryo si volto' verso la finestra.

- Non lo immagini? - sorrise senza allegria - Faro' fuori quell'assassino di Tiger...e naturalmente...anche il senatore...

Saeko non sapeva cosa dire. La furia nascosta in quelle parole la sconvolgeva.

- Cerca almeno di non combinare troppi guai...ricordati che questa missione e' estremamente delicata...potrebbero verificarsi incidenti diplomatici e questo non possiamo permetterlo...

Ryo si volto' verso la ragazza.

- City Hunter ha mai fallito? - chiese con la sua solita sicurezza nello sguardo.

Lei sorrise leggermente poi si volto' per andarsene.

Apri' la porta ma fu fermata dalla voce di Ryo.

- Saeko...

- Si? - la ragazza si giro'.

- Ti pregoooooooo...resta ancora un pochinooooo...sei davvero sexy con quella minigonna...daiii...ci divertiremo!!!!

Mentre Ryo, si lanciava gia' vestito solo dei suoi boxer, Saeko si riprese e velocemente chiuse la porta dietro di se'.

Due secondi dopo...

SBANGGGG

- Questa...me...la...paghi...Saeko...

La donna soffoco' una risata...

Poi si avvio' alla macchina.

 

Dopo pranzo Kaori si chiuse di nuovo nella sua stanza. Nessuno venne a disturbarla per la maggior parte del pomeriggio e questo rese ancora piu' lunga l'attesa.

Nella sua mente, le immagini di sette anni di vita vissuta insieme a Ryo le scorrevano come a rallentatore. Quante volte lui le aveva salvato la vita? Ormai...aveva perso il conto...

Ogni volta che aveva avuto bisogno di qualcosa lui era sempre stato al suo fianco. Quella sera molto probabilmente sarebbe entrato nella villa...

L'avrebbe rivisto?

All'improvviso le immagini nella sua mente cambiarono...si trovava nuovamente tra le piccole mura di quel camerino...le sembrava quasi si sentire il calore del petto e delle forti braccia di Ryo intorno a se'.

I suoi sentimenti...l'avevano spinto da lei? Poteva avverarsi il suo sogno?

Cosa sarebbe successo se invece lui fosse rimasto ucciso?

Il gelo che entro' nel suo cuore al solo pensare ad una tragedia simile la sciocco'.

Si prese il volto fra le mani cercando di trattenersi...non doveva piangere...

Era riuscita a resistere fino a quel momento...non poteva mollare...

Doveva essere forte...non doveva cedere...

Doveva farlo anche per lui...specialmente per lui...

 

Jake aveva bussato leggermente alla porta di Kaori. La ragazza pero' non aveva risposto.

Un po' preoccupato Jake l'apri' di qualche centimetro.

Kaori era seduta sul letto immersa nei suoi pensieri...lentamente si porto' le mani al viso. Piangeva?

Il ragazzo avverti' una fitta al cuore.

Ormai si era molto affezionato a Kaori. Somigliava talmente a Emily, che a volte dimenticava che non era veramente sua sorella.

Ormai erano anni che aveva cominciato a vivere come un killer e questo aveva comportato tagliare i ponti con tutti i suoi amici e imparare a non fidarsi di nessuno.

Era stato meraviglioso per lui aver ritrovato qualcuno con cui parlare...di cui potersi fidare...era felice di averla incontrata...

E quell'angoscia che riusciva ad avvertire dentro di lei...faceva male anche a lui...

Strinse i pugni mentre la rabbia montava dentro di lui...

"Tiger..." penso' sempre piu' furioso "C'e' sempre di mezzo lui..."

 

Ormai erano le sei e mezza e Kaori si stava guardando allo specchio quasi senza fiato. Aveva indossato il vestito che Martin le aveva comprato il giorno prima e non riusciva a credere ai suoi occhi.

Quell'abito sembrava essere stato fatto su misura per lei...

Le modellava seno e fianchi facendo risaltare le sue curve. La cameriera le aveva messo al collo uno stupendo collier dove pendeva un solitario rubino a forma di stella.

L'avevano truccata e pettinata in modo stupendo. Sul viso portava una maschera bianca contornata da brillantini e sul lato sinistro del viso un giglio bianco completava l'opera.

La cameriera la guardava con invidia e ammirazione...

- Signorina...e' un vero splendore...sono sicura che questa sera tutti gli uomini avranno occhi solo per voi...

Kaori rivolse i suoi occhi dallo specchio alla ragazza, poi tornò nuovamente a fissarsi...

L'ansia le attanaglio' lo stomaco come una morsa...

- Speriamo vada tutto bene... - sussurro' a nessuno in particolare...

In quel momento Martin entro' nella stanza.

Dopo averla ammirata in silenzio per qualche istante le si avvicino' e la prese sotto braccio.

- Forza...è ora di andare...

Kaori fece un tremendo sforzo per mettere un piede davanti all'altro e arrivare alla porta...sospirò...ormai...non c'era piu' tempo per i ripensamenti...

CONTINUA...