Parte Seconda
Giulia
era nervosa..... ma perchè non riusciva a prendere sonno
come tutte le persone normali?? Sbirciò la radiosveglia
appoggiata sul suo comodino... Le 2.35. Spostò le
coperte e si mise a sedere sul letto. Era inutile
continuare riprovarci, i suoi occhi non avevano nessuna
intenzione di chiudersi. La ragazza si vestì lentamente,
aprì la finestra della sua camera e sistemò sul
davanzale sospirando. Quante notti aveva passato così,
appollaiata sul quel davanzale? Tante, troppe, più di
quante le faceva piacere ricordare. Ma quello era l'unico
modo che conosceva per vincere l'immensa noia che
l'affliggeva quando veniva colta dai suoi attacchi di
insonnia.
Sbirciò in strada. Era completamente deserta, solo in
lontananza si udiva ancora il frastuono degli
altoparlanti del pub, ma quella sera era abbastanza
tranquilla. Strano.....
No, aveva parlato troppo presto. C'era un gruppo di 5
persone, ferme all'angolo. E non stavano certo facendo un
gioco di società. L'ennesima rissa..... Ma perchè non
decidevano di picchiarsi da un'altra parte, una volta
tanto?? Che noia, ormai capitava quasi tutte le sere....
Giulia si soffermò un attimo sul gruppetto. C'era
qualcosa di diverso dal solito, qualcosa che non le
quadrava. Non sembrava affatto la solita scazzottata tra
ubriaconi..... Intanto perchè erano uno contro quattro,
e poi erano fin troppo silenziosi per i suoi gusti.
I quattro uomini biondi circondarono il quinto, un
ragazzo dai capelli scuri che riusciva a malapena a stare
in piedi, e cominciarono una lenta e metodica distruzione
programmata del poveraccio. Poi uno dei quattro si staccò
da gruppo e sparì dietro l'angolo, per tornare armato di
un lungo bastone dalla punta arrotondata, una mazza da
baseball per quanto ne poteva capire lei..... E no, così
non andava..... potevano ammazzarlo! La ragazza scese
dalla sua postazione e si precipitò verso il suo
cellulare.. Doveva chiamare la polizia, subito! O quel
poveraccio poteva rimetterci la pelle.....
Dopo aver fatto la chiamata, Giulia si precipitò in
strada con l'intenzione di intervenire se la polizia ci
avesse messo più del dovuto.
Ma cosa cavolo stai facendo stupidaaaa??? - la voce
della sua coscienza cominciò a urlarle nel cervello -
Cosa credi di fare tu, una ragazzina, contro quattro
uomini? Torna a casa, Giulia, dammi retta e lascia che se
la risolvano loro...... Hai fatto il tuo dovere, adesso
basta, non è più un problema tuo....
Giulia si nascose nel portone del suo palazzo e sbirciò
di nuovo quei brutti ceffi, indecisa su cosa fare.. Ma
perchè la polizia ci metteva tanto? Accidenti, se la
stava facendo sotto dalla fifa..! Ma non poteva lasciare
quel ragazzo al suo destino, anche se aveva dannatamente
paura.
Fortunatamente cominciarono a sentirsi i suoni delle
sirene avvicinarsi velocemente. I quattro, spaventati,
fuggirono immediatamente, lasciando la loro vittima
distesa e interte sul marciapiede, e questo permise alla
ragazza di avvicinarsi senza pericolo.
La scena era desolante: il ragazzo giaceva prono, le
braccia che circondavano un volto reso irriconoscibile
dagli ematomi. I capelli erano inzuppati dal sangue che
colava da una brutta ferita alla base della fronte,
mentre una mano stava cominciando a gonfiarsi, assumendo
colori che sfumavano dal blu al nero.
"Come ti hanno conciato..... - esclamò la ragazza
rabbrividendo - Certo devi averli fatti arrabbiare
parecchio..."
Facendo attenzione a non spostarlo, Giulia si mise a
frugare nelle tasche della tuta che il ragazzo indossava,
alla ricerca di un portafoglio o un documento che potesse
farle scoprire chi era. Ma tutto ciò che trovò furono
pochi spiccioli, un accendino e un pacchetto di sigarette
ormai vuoto e schiacciato.
Niente portafoglio, niente documenti.
L'ambulanza frenò bruscamente a un lato del marciapiede
e i soccorritori, dopo aver scostato senza troppa
gentilezza la ragazza, circondarono il giovane svenuto e
cominciarono ad imbragarlo sulla barella. Giulia tentò
di origliare cosa dicevano, ma delle loro parole riuscì
solo a capire che era piuttosto grave...
Mentre il lavoro dei soccorritori continuava frenetico,
la ragazza fu avvicinata da un uomo vestito con un lungo
impermeabile scuro, un agente in borghese si presumeva,
che, taccuino alla mano, cominciò a tempestarla di
domande. La ragazza era così frastornata, che si accorse
troppo tardi dell'ambulanza che stava partendo a sirena
spianata.
La rincorse per un tratto di strada, sperando che
l'autista si accorgesse di lei e si fermasse per farla
salire, ma la vettura proseguì la sua corsa e sparì
dietro un angolo.
"Peccato.... avrei voluto andare anch'io... - pensò
con rammarico, tornando sui suoi passi.
Cercò con lo sguardo l'uomo che aveva preso la sua
deposizione, ma anche questi era sparito insieme ai suoi
colleghi e Giulia si ritrovò così sola, in mezzo a
quell'angolo di marciapiede ancora sporco del sangue di
quel ragazzo, in preda ad una strana tristezza che le
riempiva il cuore.
Mark finì di indossare la divisa e si apprestò a
chiudere il proprio armadietto. Mentre si avviava verso
l'uscita dello spogliatoio, con lo sguardo passò in
rassegna le targhette poste sugli altri armadietti,
soffermandosi su una in particolare.. B. Price.... Chissà
in che stato era tornato la sera prima, quel disgraziato.....
Uscì dagli spogliatoi e si unì agli altri ragazzi, che
avevano appena cominciato il riscaldamento. Incrociò
subito Ed, ma questi, evidentemente ancora arrabbiato con
lui, non lo degnò di uno sguardo e lo distanziò
prontamente.
Uffa che noia, sbuffò il ragazzo scocciato, ci mancavano
solo gli amici gelosi a complicargli la vita... Poi era
lui quello che aveva un brutto carattere eh?
Cercò Benji con lo sguardo. Ma il suo berretto rosso non
compariva da nessuna parte.... Ancora in ritardo, non era
possibile... Freddy lo avrebbe ammazzato sicuramente,
doveva inventarsi qualcosa di non troppo stupido.....
come la balla del fuso orario.....
Questo è un altro favore che mi devi, Price. Tenendo
il conto mi accontenterò di 6 goal nella prossima
partita....
Vedendo Tom correre di fronte a sè, decise di informarsi
delle condizioni del suo rivale preferito.
"Si è ubriacato di nuovo?" - bisbigliò al
ragazzo, affiancandolo.
"Magari! - fu la risposta nervosa e scocciata
dell'altro - Almeno saprei dov'è..... Non è tornato
nemmeno in albergo stanotte, e Dio solo sa dove può
essersi cacciato. Sono a corto di idee, che gli racconto
al Mister? Vorrei proprio sapere che gli prende a quel
deficiente.... Non è da lui comportarsi così, non
vorrei che gli fosse successo qualcosa.."
Mark rivide i fari della macchina e rabbrividì.
"Tu non dire nulla. Ti sei già bruciato ieri con
quella stupidata del fuso orario. Ci penso io a
inventarmi una scusa veramente credibile. Ma quando il
signorino torna, voglio che mi avverti subito. Gli darò
tanti di quei calci nel sedere che non potrà appoggiare
le chiappe per un mese......."
"Mark - Tom lo guardò sottecchi e il ragazzo capì
subito cosa l'altro voleva sapere.. - Sei sicuro di star
bene? Vederti così preoccupato mi rende alquanto
sospettoso.... che stai tramando?"
"Niente - sbuffò l'attaccante, allontanandosi -
Lasciamo perdere...... E' meglio!"
I ragazzi furono richiamati dall'allenatore che, fermo a
bordo campo, cominciò a dividere i giocatori in due
squadre per una partita di allenamento. Ma fu interrotto
dall'arrivo di due uomini in divisa, che gli chiesero un
colloquio in privato. Mark cercò con lo sguardo Tom e i
due, senza farsi notare dagli altri, seguirono
l'allenatore nella speranza di cogliere qualcosa della
conversazione.
I tre uomini erano nell'ufficio di Freddy, ma la porta
era aperta e quindi i due ragazzi non ebbero problemi ad
ascoltare ciò che si stavano dicendo.
"C'è stato un incidente stanotte. Abbiamo soccorso
un ragazzo coinvolto in una rissa vicino a un locale
notturno piuttosto conosciuto dalla polizia. Non aveva
nessun documento con sè e quindi non siamo riusciti ad
appurarne l'identità. E' alto 1.90 circa, di più o meno
18 anni, capelli e occhi neri, carnagione scura....."
"E perchè viene a dire queste cose proprio a me?"
- Freddy si accese un sigaro e fissò l'uomo dritto negli
occhi.
"Perchè il ragazzo indossava una tuta da ginnastica
molto simile alla divisa della vostra squadra. Perciò ci
siamo chiesti se non potesse essere uno dei suoi ragazzi
che magari ha fatto qualche bravata di troppo.."
L'allenatore rimase immobile per qualche istante, come
ipnotizzato dalle lente spirali di fumo che si
innalzavano verso il soffitto, poi si alzò e con passo
deciso si diresse verso la porta aperta.
"Mark! Tom! Venite qui immediatamente!" - urlò
sporgendo la testa nel corridoio.
"Si Mister!" - i due ragazzi entrarono a testa
bassa, rossi in viso.
"Non vi faccio il riassunto perchè sono sicuro che
avete origliato benissimo. Allora, ditemi che non può
essere Benji. Che lui è in camera sua e non è sceso
perchè ha il mal di testa, mal di pancia o che so io......!"
"Veramente..... ecco.. - Tom tossì nervosamente
incollando gli occhi alle piastrelle del pavimento -
..... c'è il fatto che stanotte non è rientrato a
dormire.... ecco".
"E quanto tempo avresti aspettato a dirmelo, razza
di imbecille?! Aspettavi una convocazione per l'obitorio
forse????"
"Io..... mi dispiace.... ecco.. io" - balbettò
il poveretto, stroncato dal senso di colpa.
"E tu? Cos'hai da dire in tua discolpa?" -
Freddy spostò gli occhi verso Mark che gli restituì
un'occhiata di sfida.
"Io? Niente. - il ragazzo alzò le spalle e poi si
rivolse ai due agenti, che erano rimasti ad ascoltare la
conversazione senza riuscire a capirci nulla - Se siete
venuti fin qui per capire chi è, vuol dire che lui non
è in grado di dirvelo da solo, giusto? E' conciato così
male?"
"Si purtroppo. Non ha ancora ripreso conoscenza e
non sono stati molto dolci con lui i suoi aggressori.....
Per fortuna una ragazza si è accorta in tempo e ci ha
chiamato, altrimenti poteva fare davvero una brutta fine....
- poi, rivolto a Freddy - Devo chiederle di seguirci in
ospedale, Mister, per l'identificazione."
"Veniamo anche noi" - affermò subito, deciso,
Mark.
"Neanche per sogno! - gli rispose di rimando Freddy,
rivolgendogli una gelida occhiata - Basto io per
l'identificazione, la vostra presenza non è necessaria,
quindi tornate ad allenarvi con i vostri compagni e senza
tante storie....."
"Se lo scordi! Io vengo, può dire quello che vuole,
ma io vengo lo stesso chiaro?" - il ragazzo non degnò
nemmeno di uno sguardo l'allenatore ma si affrettò
dietro i due agenti che già erano spariti dalla stanza.
Freddy rimase a guardarlo qualche istante, prima di
seguirlo sbuffando insieme a un riluttante Tom. Ma
proprio due teste calde dovevano capitargli???
Maledizione!!
"Potete dirci almeno cosa è successo all'incirca?"
- esordì Freddy, tentando di rompere il silenzio pesante
che era calato sull'auto. Mark notò che gli tremavano le
mani...... Allora forse è davvero preoccupato? Mah, che
tipo strano anche questo qui.......
L'agente scosse lentamente la testa, cercando lo sguardo
dell'allenatore nello specchietto retrovisore.
"Io non mi occupo dell'inchiesta. Non posso dirvi
molto... Tutto ciò che so è che sono state prese in
considerazione due ipotesi. Una basata sui fatti, l'altra
invece sull'unica deposizione che abbiamo raccolto. La
prima è che si sia trattata di una delle solite risse
che si svolgono in quel locale.... il ragazzo era molto
ubriaco quando è uscito, secondo la testimonianza di un
buttafuori, e probabilmente sarà stato vittima di una
delle bande di teppistelli da quattro soldi che girano lì
intorno."
"Ok questa è la prima..... e la seconda?" -
ribattè Mark, che era seduto nel sedile dietro di lui e
non sembrava per niente convinto di questa prima ipotesi....
"La seconda, come vi ho detto, si basa sull'unica
testimonianza che abbiamo, la ragazza che ci ha chiamato.
Lei è sicurissima nell'affermare che gli aggressori non
erano affatto dei teppisti, e che il tutto è stato
attuato con molta freddezza e cura e non a caso...
Quindi, se questo è vero, la vittima conosceva i suoi
aggressori o, quantomeno, loro conoscevano lui.... Non
sapete, voi due che lo conoscete meglio, se il vostro
amico avesse dei problemi?"
Se provi a raccontare a qualcuno quello che ti ho
detto, giuro che te la faccio pagare!!!!!
Quella frase echeggiò nella testa di Mark che impallidì.
Il ragazzo ripensò alla discussione violenta che aveva
avuto con il portiere l'ultima volta che l'aveva visto.
Non era riuscito, allora, a capire bene quello che il
ragazzo gli aveva urlato contro, in preda alla rabbia, ma
adesso quelle parole assumevano ben altro significato.
Benji aveva menzionato qualcuno, qualcuno che lo turbava
profondamente, vedendo le reazioni che scatenava in lui.
Ma chi era questa persona? E soprattutto, che relazione
aveva con quanto era accaduto la notte precedente?
Mark si costrinse a ritornare nel presente, scacciando
quegli interrogativi a cui non poteva, ora, dare una
risposta. Con la coda dell'occhio, sbirciò i suoi
compagni, temendo che qualcuno si fisse accorto delle sue
reazioni. Ma, fortunatamente, sia Freddy che Tom erano
concentrati sulle parole del poliziotto e nessuno dei due
si accorse di nulla.
Ai ragazzi non fu concesso entrare nella camera dove era
ricoverato quel ragazzo. Quindi dovettero aspettare
pazientemente il ritorno di Freddy, che sparì dietro una
porta insieme al primario del reparto di rianimazione.
Quando finalmente l'allenatore tornò da loro, il suo
viso era estremamente pallido.
"E' lui, non è vero? E' Benji...!" - Mark gli
rivolse uno sguardo carico di tensione. Non c'era bisogno
che Freddy gli rispondesse, sapeva già la risposta a
quella domanda. L'aveva saputa fin dal momento in cui
aveva visto i due agenti comparire sull'erba del terreno
di gioco, quella mattina.
"Si, non c'è dubbio - Freddy accompagnò queste
poche parole con un sospiro sconsolato - E' Benji....
anche se nemmeno sua madre lo riconoscerebbe così
conciato. Il dottore che segue il suo caso dice che è
ancora in diagnosi riservata. Ha un polso rotto, varie
costole incrinate, dieci punti in testa e ha subito un
brutto trauma cranico....."
"Potrà ancora giocare, non è vero?" - Tom si
staccò dalla finestra e fissò l'allenatore negli occhi.
Quegli occhi non gli piacevano affatto...
"Non lo so. Nessuno lo sa. Bisognerà aspettare che
riprenda conoscenza per appurarlo....... Bene! Qui non c'è
più niente che possiamo fare, torniamo al campo!"
"Che cosa??? Starà scherzando..... non vorrà mica
lasciarlo qui da solo?"
"Mark.... nessuno sa quando Benji si risveglierà....
Non ha nessun senso aspettare qui lo capisci?.......
Inoltre... il suo comportamento è stato veramente
irresponsabile.... Non è detto che la Federazione questa
volta lo perdoni.....Nè sicuramente lo farò io..... Ora
tutto ciò che voglio è buttarmi alle spalle la vergogna
che mi ha procurato e continuare con il mio lavoro..."
"Non posso credere che stia dicendo sul serio??? -
Mark era indignato - Vuole lasciarlo qui da solo, dopo
quanto gli è successo, soltanto perchè ha infangato la
maglia della sua preziosa nazionale??? Ma che razza di
tutore è lei??? Bhè si scordi che io ritorni ad
allenarmi. Lui si sveglierà, prima o poi, e non voglio
che non trovi nessuno ad aspettarlo quando questo
succederà!"
"Fa come ti pare! - Freddy gli rispose con il più
gelido tono di voce, poi voltò le spalle ai ragazzi e
cominciò ad allontanarsi - Io vado a completare la mia
deposizione e torno al lavoro. Sapete dove trovarmi se ci
sono sviluppi......"
Mark e Tom lo guardarono esterefatti. Poi, dopo essere
rimasti a fissare per qualche momento il punto in cui
l'allenatore era scomparso, presero posto su anonime
poltroncine di plastica arancione, posizionate vicino
alle pareti, e cominciarono una lunga, lunga attesa.
Era lunedì. Un altro lunedì.
Ciò voleva dire che cominciava un'altra noiosissima
settimana.....
Giulia sbuffò, angosciata a morte da quel pensiero, e
cominciò a camminare verso la sua scuola, senza riuscire
a celare il suo scarso entusiasmo. E poi, a complicare
ancora di più le cose, c'erano gli eventi di
quell'ultimo allucinante sabato sera. Giulia aveva
provato a non pensare più a quanto era successo. Ma
niente da fare, non ci riusciva. L'immagine di quel
ragazzo svenuto in una pozza di sangue si era fissata
indelebilmente nella sua memoria e non c'era verso di
convincerla ad andarsene.
E poi.... lei non voleva assolutamente che quel ricordo
se ne andasse. Questa era la verità. Anzi avrebbe dato
qualsiasi cosa per scoprire qualcosa di più su quello
sconosciuto.
Già il giorno prima aveva provato a indagare presso la
polizia. Era la testimone chiave, aveva il diritto di
essere informata su queste cose........ Ma la poliziotta
con cui aveva parlato al telefono non era esattamente
d'accordo con lei su questa teoria, e non era riuscita a
farle dire assolutamente nulla. Accidenti a lei!!!!
Sicuramente avevano già scoperto chi era...........
Era talmente concentrata nell'escogitare un modo per
rivederlo, che non si accorse di una figura che comparve
all'improvviso dietro di lei, abbracciandola con foga.
"Buongiorno!!! Pronta ad un'altra noiosissima
settimana di cultura???"
"April!!! Dannazione! A momenti mi fai prendere un
colpo!" - Giulia scostò l'amica bruscamente e
aumentò il passo lasciandola in dietro.
"Accidenti! - le gridò l'altra rincorrendola - Come
siamo suscettibili? Un altro week end da incubo?"
"Oh no, al contrario...."
"Ehi, ehi, quello sguardo! Non mi dire che ti sei
finalmente innamorata!! Sii!"
"Ma no che hai capito??? Ma possibile che pensi solo
a quello? Hai proprio il chiodo fisso...."
"Sarà....... ma secondo me mi nascondi qualcosa....
Forza, sputa il rospo! Che è successo?"
In poche parole Giulia rese l'amica partecipe
dell'accaduto: il ragazzo sconosciuto, la rissa, la
polizia.
"Accipicchia! Che notte! - il viso dell'amica si
illuminò in un sorriso malizioso - Ma almeno era carino?"
"Ma chi???"
"Ma il tipo no?? Possibile che non capisci mai??"
"Ma che ne so! Era buio, lui era mezzo pesto, che
vuoi che ti dica?"
"Bhè è il caso di scoprirlo, no? Forse è l'uomo
della tua vita e tu te lo lasci scappare..... E poi
magari ha qualche amico carino anche per la sottoscritta......"
"E te pareva...... Adoro i tuoi aiuti disinteressati...."
"Lo so che mi adori, mia cara... lo so - l'amica le
battè una pacca sulla spalla e le si avvicinò con fare
complice - Allora oggi pomeriggio io e te faremo una
visitina a tutti gli ospedali della città, a cominciare
da quello più vicino a casa tua..... Visto che era
grave, è probabile che l'abbiano portato lì......."
"Si ma April, non so nemmeno come si chiama...."
"Vorrà dire che mi inventerò qualcosa sul momento,
fidati di me......."
"Mi sa che mi pentirò di averti detto di si.........anzi
sono sicurissima che mi pentirò, lo sai?"
"Ma perchè ti preoccupi sempre?! Lo sai che con me
sei in una botte di ferro!!!!!!!" - urlò
l'effervescente ragazza trascinandola su per le scale che
portavano alla loro classe.
Una volta entrate in aula, Giulia venne attratta
irresistibilmente da un giornale che un loro compagno,
seduto cavalcioni su un banco, stava leggendo. In
particolare un articolo di quel giornale, il cui titolo
occupava quasi metà della pagina iniziale...."GIOVANE
PORTIERE DELLA NAZIONALE JUNIORES, VITTIMA DI UNA
AGGRESSIONE".
"E' LUIIIIII!" - esclamò la ragazza,
strappando senza molta grazia il giornale dalle mani del
povero malcapitato, che rimase ad osservarla per qualche
istante, interdetto.
"Ma si può sapere che ti prende???" - l'amica
le corse dietro, contagiata dalla sua eccitazione.
"Ma come? E' lui! L'ho trovato.....Eccolo qui!"
- la ragazza strinse April con foga per le spalle e le
mostrò una foto, stampata in centro alla pagina:
ritraeva un bel ragazzo bruno, con un cappellino a
visiera in testa, che, fermo tra i pali di una porta, si
apprestava a rimettere in gioco la palla.
"Ehi! - April le strappò il foglio di mano e
avvicinò maggiormente il viso per guardare meglio il
profilo del ragazzo - Ma così non vale!!!! Perchè i più
fighi te li devi beccare sempre tu...... Hai una fortuna
sfacciata.... Mi fai quasi rabbia!"
"Ma dai non esagerare! E' indubbiamente carino.......
ma da qui a definirlo un figo, ce ne vuole....."
"Ah, io non ho ancora capito se ci sei o ci fai....
comunque - la ragazza interruppe la discussione con un
cenno della mano e si buttò nella lettura dell'articolo
- Benjiamin Price, 18 anni il prossimo dicembre, si è
trasferito sei anni fa ad Amburgo, in Germania, dove ha
iniziato una brillante carriera che lo ha portato, in
poco tempo, a militare in prima squadra come giocatore
professionista. Il ragazzo è rientrato in patria tre
giorni fa per partecipare al ritiro della nazionale
juniores in vista dell'imminente campionato del mondo
che, come tutti sapranno, si terrà tra meno di due mesi
a Tokyo."
"Accidenti! E' un pezzo grosso allora.....
Interessante..."
"Siiii! Lui è un calciatore giusto? E i calciatori
non giocano da soli, ma in squadraaaaa con degli
adorabili calzoncini addosso.... Bello! Bello! - April si
mise a saltellare come una bimba che ha appena ricevuto
un magnifico regalo di Natale - Oggi partiamo all'attacco
e ti giuro che lo troveremo, dovessi consumarmi tutte le
scarpe......."
"Ok, ok..... te l'ho già promesso. Non è il caso
che me lo ripeti ancora...... uffa!" - Giulia scoppiò
a ridere. April era proprio matta come un cavallo.......
e sicuramente si sarebbe pentita di quello che le aveva
promesso..... Ma lo voleva rivedere.... anzi non vedeva
l'ora di rivederlo.... Ed era strano perchè in realtà,
loro non si conoscevano affatto. Lui non l'aveva nemmeno
mai vista, dal momento che era svenuto prima che lei
arrivasse.
Giulia fissò pensierosa la fotografia del bello
sconosciuto, poi, in un gesto automatico che la stupì
moltissimo, si ritrovò a ritagliarla con cura e a
nasconderla nel portafoglio. Alzò lo sguardo.... April
la stava fissando, e il suo viso era l'espressione
massima del divertimento.
Mark percorse per l'ennesima volta il corridoi e sbuffò,
spazientito.
"Mark... vuoi piantarla di fare avanti e indietro
come un animale in gabbia? Mi stai facendo venire l'ansia..."
"Oh ma insomma! Siamo qui dalle 8.00 di stamattina!
Possibile che nessuno si faccia vivo a dirci qualcosa?"
Tom guardò il compagno e decise di sollevarsi finalmente
da quella scomoda poltrona, a cui era ancorato da almeno
due ore. Mark aveva ragione... Avevano passato già tutto
il giorno prima in quello stupido corridoio, e quella
mattina erano di nuovo lì, sperando che ci fossero delle
novità. Ma nulla..... La camera di Benji era sempre
controllata a vista da un burbero infermiere che non
sembrava mai in vena di conversazione. Non avevano loro
permesso nemmeno di entrare a vederlo......
"Andiamo.... cerca di stare calmo Mark.. - Tom si
avvicinò al compagno e gli mise un braccio intorno alle
spalle - Questa attesa sta snervando anche me... Ma
agitarsi non cambia la situazione e, comunque, nessuno ci
ha mai assicurato che la cosa si sarebbe risolta in tempi
brevi".
"Lo so hai ragione (ohohoh Mark che dà ragione a
qualcunooo!!!!). Ma quello che ha fatto Marshall non mi
va proprio giù... Hai visto anche stamattina in mensa....
non si è nemmeno degnato di informarsi se ci fossero
novità. Quello è un pezzo di ghiaccio, non è un uomo....
Anche i nostri compagni..... Nessuno che si sia fatto
vedere a parte Philip e Holly.... Bhè Holly se non si
faceva vedere era meglio..."
"Adesso piantala! Non puoi scaricare la colpa solo
si di loro. Benji l'ha combinata davvero grossa questa
volta e su questo non ci sono dubbi, Mark. Forse la
Federazione lo sospenderà dai Mondiali, ti rendi conto?
Io riesco a capire il signor Marshall, mi incazzerei
anch'io in una situazione come questa. Tu no?"
"Bhè... io... non lo so. Comunque cercherei di
capire.. capire perchè l'ha fatto... ecco".
"Oh ma come sei comprensivo!!! Non mi sembravi così
tollerante due giorni fa, mentre facevate a cazzotti tu e
l'altro deficiente.."
"Si, però devi sapere che........"
Un enorme trambusto proveniente dal fondo del corridoio
salvò provvidenzialmente Mark dal dire cose di cui
sicuramente si sarebbe pentito. I due ragazzi voltarono
la testa nelle medesima direzione. Da quella parte
avrebbe dovuto esserci l'atrio dell'ospedale. Cos'erano
tutte quelle urla e quegli schiamazzi da circo?
Mentre ancora si stavano interrogando sulla natura di
quel casino, tre figure comparvero in fondo al corridoio.
Erano tre infermieri, due uomini e una donna, che
avanzavano a passo spedito verso di loro, trascinandosi
dietro un lettino a rotelle. I tre si fermarono davanti
alla camera dove era ricoverato il loro amico e
scambiarono con il mastino di guardia poche frasi
frettolose, dopo di che l'uomo si alzò e scomparì nella
stanza.
Ma che diavolo stava succedendo??
Mark, persa decisamente la sua scarsa pazienza, fece per
avvicinarsi ai tre con l'intenzione di farsi
assolutamente spiegare cosa stessero facendo. Ma Tom ebbe
ancora una volta il buon senso di bloccarlo prima che il
suo caratteraccio producesse i soliti danni. Afferrando
per una spalla il compagno, gli fece cenno di far parlare
lui e timidamente decise di avvicinarsi alla donna.
"Mi scusi....... c'è qualche problema?"
"E tu chi saresti?" - rispose bruscamente
l'interpellata, radiografandolo da capo a piedi.
"Ecco noi.... si noi siamo..."
"Noi siamo i compagni di squadra di quello là,
bella - lo interruppe Mark, sfoggiando la sua solita
finezza - E vogliamo sapere cosa diavolo state facendo.....chiaro?"
"Ehi carino, sta calmo ok? - l'infermiera lo fulminò
con lo sguardo - Ho appena affrontato una folla di
adolescenti in piena crisi ormonale, e non ho nessun
problema a riservare anche a te lo stesso trattamento...
capito?"
"Erano loro le urla che abbiamo sentito poco fa?"
- Tom si sforzò di sorridere, mentre dava una leggera
gomitata di disappunto all'amico.
"Si erano proprio loro... Ecco vedi ragazzino,
dovresti imparare dal tuo amico le buone maniere..... -
l'infermiera regalò a Mark un sorriso compiaciuto, poi,
prima che questi potesse urlarle in faccia tutto quello
che pensava delle sue buone maniere, continuò -
L'ospedale è assediato dalle fans del vostro amico.
Potevate avvisarci che era così popolare...... E' da
quando è uscito quel maledetto articolo che tutti gli
ospedali della città sono presi d'assalto. Comunque....
visto che torneranno sicuramente alla carica, abbiamo
deciso di spostarlo a uno dei piani più alti, in modo da
evitare che cada nelle grinfie di quelle sciocche...."
Nel frattempo la porta della camera si aprì e, disteso
sul lettino trasportato dai tre energumeni, comparve
Benji. Mark sussultò, gli occhi incollati al corpo
immobile dell'amico. Lo avevano avvisato che il suo
aspetto non sarebbe stato ottimo, ma non avrebbe mai
potuto pensare a tanto sfacelo. Il suo volto era un campo
di battaglia, composto da cerotti ed ematomi, mentre
entrambe le braccia erano bucherellate dagli aghi delle
numerose flebo. Quei bastardi si erano proprio divertiti,
e avevano fatto un lavoretto con i fiocchi......
"Bhè..... allora? Avete intenzione di rimanere lì
impalati per molto? - la voce di quell'antipatica
costrinse entrambi a ritornare in sè - Guardate che non
ho tempo da perdere...... devo tornare a fare il cane da
guardia..."
"Perchè non ti porti dietro King Kong qua? - Mark
fece un cenno con la mano verso l'infermiere più grosso,
quello che era rimasto davanti alla porta di Benji per
tutta la mattinata - Possiamo pensarci noi a spostarlo...
basta che ci fai vedere dove dobbiamo andare....."
"Scordatelo bello! Non ho mai sentito idea più
idiota di questa..... Forza muovete i piedini.... per di
qua!"
La nuova sistemazione di Benji era all'ultimo piano,
vicino a una lunga ed ampia balconata. I due ragazzi
osservarono gli infermieri affaccendarsi al capezzale
dell'amico per un po', poi decisero di andare a fumare
per ingannare un po' l'attesa. Benji era stato imbottito
di analgesici, necessari a calmargli un po' il dolore, e
quindi avrebbe dormito ancora per un bel pezzo, e Mark
doveva assolutamente farsi passare l'agitazione e il
nervosismo che scalpitavano dentro di lui.
Mentre fumavano, uno accanto all'altro, i due ragazzi si
soffermarono ad osservare la folla vociante che aveva
ormai intasato completamente l'ingresso.
"Ma tu guarda...... L'avresti mai detto?" - Tom
rivolse al compagno uno sguardo allucinato.
"No assolutamente........ Bisogna ammettere che il
tuo amico riserva sempre delle sorprese, a volte non
piacevoli..... ma sicuramente stando con lui è difficile
annoiarsi......
"Il mio amico eh? - Tom cominciò a ridere a
crepapelle - Certo che sei un tipo strano anche te......
e tu vorresti farmi credere che ti sei sciroppato un
giorno e mezzo di ospedale per qualcuno che è solo un
amico mio?....ahahaha.... ma per favore!!!"
"Oh non ti ci mettere anche te eh! Certo che è così.....
Mi preoccupo solamente perchè devo batterlo sul campo......
solo per questo..."
"Ahahahahahaha...... questa è proprio buona! -
adesso il ragazzo non riusciva più a trattenere i
lacrimoni, dal troppo ridere - Ahahahahahah...... anche
con te non ci si annoia mai, Mark, te lo giuro....."
"Ehi! Adesso piantala! Cominci a darmi un po' su i
nervi, lo sai?" - ringhiò l'altro abbandonando il
balcone frettolosamente.
Tom sorrise. Formavano veramente una strana, stranissima
combinazione quei due...... Sicuramente ne avrebbe viste
delle belle durante quel ritiro...... Ormai non aveva
dubbi.
"Ehi ragazzi - l'infermiere King Kong sporse la
testa dalla porta della camera e fece gesto ai due
calciatori di avvicinarsi - Il vostro amico si sta
svegliando....."
Mark si scostò bruscamente dal calorifero a cui era
appoggiato e, dopo aver rivolto uno sguardo al compagno,
si affrettò a seguirlo all'interno della stanza.
In un primo momento non riuscì a vedere alcun
miglioramento nel corpo immobile e disteso dell'amico.
Poi, lentamente, Benji cominciò a sbattere le palpebre
nel tentativo di aprire gli occhi.
"Ehi Benji..... mi senti?"
"Forza bello..... riprenditi! Coraggio!"
Voci........ suoni........ luci... si intrecciavano nella
sua testa strapazzandola dolorosamente. Tentò di portare
le mani al viso, ma non riuscì a sopportare il peso
delle proprie braccia. Sbattè le palpebre lentamente e
cercò di aprire gli occhi ma la luce accecante di quella
stanza lo costrinse a ricadere nell'oscurità.
"Ehi scimmione! - ringhiò Mark in direzione
dell'energumeno che stazionava in piedi vicino alla
finestra - Non vedi che troppa luce gli dà fastidio!
Chiudi quelle persiane!"
Quella voce
era inconfondibile
era una
persecuzione
che diavolo ci faceva lì? E
soprattutto
dove diavolo era lui?? Benji
sbattè ancora le palpebre e fece il secondo tentativo di
aprire gli occhi. La camera era avvolta nell'oscurità,
illuminata soltanto da pallidi raggi di sole che
entravano dalla porta semiaccostata. Che razza di posto
era? Lo sguardo, dopo essersi soffermato sui volti dei
due ragazzi chini su di lui, vagabondò per la stanza e
rimase fisso sull'uomo in piedi vicino all'unica finestra
della stanza. Che razza di posto era quello?
"Ehi Benji
- Tom si sporse ancora di più
verso l'amico, mentre i suoi occhi preoccupati si
fissavano su di lui - Cerca di rispondermi, per favore
.
Mi riconosci?"
"Certo che ti conosco
.. Non sono mica
diventato scemo, mi sono solo ubricato!" - gli
rispose bruscamente il ragazzo. Se c'era una cosa che non
poteva soffrire, era la vista di quegli occhi languidi e
compassionevoli che lo guardavano
L'avevano
sempre fatto andare in bestia!
"E figuriamoci! - la voce ironica di Mark non tardò
a farsi sentire - Speravo che la botta in testa ti avesse
risistemato un po' i neuroni
.. Peccato! Deficiente
eri e deficiente sei rimasto, ringrazia che qualcuno ha
già fatto il lavoro al posto mio, altrimenti ti avrei
preso a calci fino a farti passare definitivamente la
voglia di avere idee cretine
.."
Benji rivolse uno sguardo furibondo al ragazzo che, con
le mani appoggiate ai bordi del letto, lo fissava col suo
solito sorriso strafottente dipinto sulle labbra. Ma
tutte le battute velenose che gli erano venute
spontanenamente alla mente furono spazzate via quando,
sollevandosi di scatto a sedere, il ragazzo vide il mondo
vorticargli furiosamente intorno. Si lasciò cadere
pesantemente indietro sul cuscino, portandosi le mani
alle tempie, nel disperato tentativo di riprendere il
controllo di sé
. Eccolì lì, i postumi
della sbronza più colossale che avesse mai preso si
abbattevano implacabilmente su di lui
e
non c'era niente che potesse fare per evitarli, ormai il
danno era fatto, come non c'era nulla che potesse
allontanare da lui la cocente vergogna che stava provando
in quel momento per mostrarsi agli altri in quello stato
pietoso.
"Ehi Benji
- Tom non riuscì in alcun
modo a celare la sua preoccupazione
probabilmente
l'amico non si rendeva ancora perfettamente conto
dell'immenso guaio in cui si era cacciato - Tutto bene?"
"No, Tom! Non va bene per niente! - rispose Benji
sbuffando spazientito - Allora, visto che siete qua, che
ne dite di rendervi utili e spiegarmi che ci faccio in
ospedale?"
"Oh ma come sei perspicace! Allora non sei
rincitrullito del tutto
qualche neurone
funzionante ti è rimasto.."
"Mark
.. fammi il favore
Ok?"
"E pensi di cavartela con così poco? Scordatelo!
Non sono rimasto qui a rompermi per due giorni per poi
perdere l'occasione di dirti quanto sei scemo
..
perché sei proprio scemo, lo sai???"
"Mmmmmm
.ma che cosa ho fatto di male per
meritarti???"
"Che cosa hai fatto di male??? E osi fare anche una
domanda del genere brutto decerebrato?
.. Ah
..
ho capito
Non ti ricordi nulla, non è vero? E ti
stai dibattendo nel dubbio
- il sorriso di
Mark si allargò a 360°, mentre il ragazzo si avvicinava
ad una sponda del letto, cercando di catturare lo sguardo
dell'amico - Quanto sarò stato idiota? E' questo che ti
stai domandando
..Quanto mi sarò reso ridicolo? Che
dubbio atroce
"
"Adesso mi hai rotto!! - Benji fece per gettarsi
verso il compagno (ma riescono a litigare anche in queste
circostanze!!!! Ma sono proprio senza ritegno!!!), ma,
allungando un braccio, si incastrò in una delle flebo
che gli cadde addosso rumorosamente - Ahiaa!!!
Maledizione!!!!"
"Alloraaaa! Cos'è questo casino?? Dove credete di
essere, ammasso di trogloditi??? - La porta di spalancò
all'improvviso e sulla soglia comparve una giovane
infermiera dallo sguardo fiero che, con le mani
appoggiate sui fianchi, squadrò i ragazzi con occhi
furiosi. Poi, rivolta ai suoi sue colleghi che ancora
sostavano vicino alla finestra dalle imposte parzialmente
abbassate, rincarò la dose - E voi due che diavolo state
facendo?? Il riposino pomeridiano?? Possibile che non
riusciate a tenere a bada questi ragazzini grandi e
grossi come siete???"
"Scusaci
. Tracy - erano quasi
ridicoli a guardarli, Benji non riuscì a trattenere un
sorriso vedendo i due bestioni farsi piccoli piccoli
davanti a quella ragazza - Noi
.. non pensavamo
.
Ecco
noi
"
"E da quando vi mettete pure a pensare?? Non è cosa
che vi compete! Voi dovete far rispettare il regolamento
e basta! Chiaro? E adesso fuori di qui! Andate giù
nell'atrio e, se si presenta ancora qualche ragazzina,
sparatele! D'accordo?"
"Si! Si! - esclamarono i due, definitivamente
ridotti a due poveri zerbini umani, abbandonando
frettolosamente la stanza.
La ragazza rimase per un attimo ad osservarli mentre
scomparivano in fondo al corridoio, per essere sicura che
non andassero ad imboscarsi da un'altra parte, poi si
rivolse ai due ragazzi in piedi vicino al letto,
sfoderando di nuovo il suo sguardo omicida.
"Anche voi due
..FUORI!! Andate a fare casino
da un'altra parte!"
"Ehi calma
Tu non hai nessun diritto di
mandarci via. Questo è un luogo pubblico e io posso
starci quanto mi pare! - Mark cercò di mascherare il
timore che quella donna gli suscitava, squadrandola con
la sua migliore espressione indifferente. Lui spaventato
da una donna
.. Ma non scherziamoooo!
"No bello, tu qui ci stai finchè te lo dico io - la
ragazza avanzò di qualche passo e, ruotando su sé
stessa, indicò al calciatore l'uscita con un gesto
perentorio - E adesso io ti dico di toglierti dalle
scatole, così impari che questo posto è un ospedale e
non un circo
.. E adesso esci con le tue gambe o ti
giuro che ti tiro una di quelle ginocchiate che ti faccio
ingrossare le tonsille
. Allora.. non avete ancora
CAPITO?? FUOOOORIIIII!"
La ragazza si diresse con passo deciso verso i due poveri
malcapitati e, afferrandoli con violenza per la
maglietta, li trascinò fino alla porta della camera e li
scaraventò fuori, richiudendo la porta dietro di sé.
Mark cercò di protestare debolmente, ma non c'era niente
da fare con quella furia umana
Rimasta sola nella stanza, la ragazza si avvicinò al
letto di Benji che la fissava ad occhi sbarrati per lo
stupore. Era una ragazza piuttosto minuta, con lunghi
capelli scuri raccolti in una coda e parzialmente
nascosti dal cappello che portava, e un viso dai
lineamenti apparentemente dolci. Solo apparentemente però
E adesso che diavolo voleva??
"Fammi vedere il braccio, per favore".
"Eh?"
"Il braccio
- l'infermiera indicò il
braccio che Benji stava ancora stringendo al petto. La
scena di poco prima lo aveva stupito a tal punto che
aveva perfino dimenticato il dolore.. - Ti si è rotto
dentro l'ago della flebo
bisogna toglierlo e poi
disinfettarlo
forza! Non ti farò male
."
"Non ho paura di sentire male" - mormorò il
ragazzo porgendole il braccio e tentando di riacquisire
al sua solita baldanza.
"Ma certo che no! Un ragazzo forte come te che ha
paura di un po' di sangue
. - sorrise la ragazza
mentre estraeva l'ago dall'incavo dell'avambraccio - Non
oserei mai affermare una simile obrobriosa verità
."
"Mi stai prendendo in giro????"
"Certo che si! - la ragazza gli rivolse uno sguardo
severo, mentre gli passava con poca grazia del cotone
intriso di disinfettante sulla ferita che aveva
cominciato a sanguinare copiosamente - Tu non sai nemmeno
immaginare quale piaga hai rappresentato per questo
ospedale!! Siamo sotto assedio da stamattina
. A
momenti ci dobbiamo pure barricare dentro per colpa tua
E tu cosa fai? Osi pure disturbare la gente che lavora,
tu e quegli scansafatiche dei tuoi amici
E non mi
guardare con quella faccia sai! Non mi intimorisci mica
"
"Ma si può sapere che ho fatto??? Perché ce l'hai
tanto con me
.? Non ti conosco neanche
."
"Certo
come puoi saperlo? Tu dormivi
come un angioletto mentre io sudavo le sette camicie! Che
avrai poi di tanto speciale per attirare così tante
squinternate
.? Mah, per me rimane un mistero
."
"Va bè
.. io continuo a non capire
. Se
non vuoi illuminarmi sull'orribile delitto che avrei
commesso, non fa niente
.. Tanto non mi interessa!"
"Dai non ti offendere
scherzavo
. -
la ragazza si avvicinò al letto e, senza smettere di
parlare, cominciò a staccargli le flebo - Scusami se me
la sono presa con te. In fondo hai ragione, a parte il
fatto di avere degli amici rompiscatole, tu non hai colpe.
Ma da quando è uscito quel maledetto articolo, questo
ospedale e tutti gli ospedali della città sono stati
presi d'assalto dalle tue fans
E' tutta la
mattina che faccio lotte corpo a corpo con ragazzine
scatenate, e sono un po' nervosa
Odio così
tanto la violenza
.. mi sconvolge il sistema nervoso
."
"Già si vede proprio che sei una persona sensibile
..
- la guardò di sottecchi il ragazzo, indeciso se
mettersi a ridere o no - Ehi fai attenzione! E' il mio
braccio quello, non la bocca di una trota appena pescata!!!!Ahia!"
"Oh che sarà mai un po' di sangue
! Dopo tutte
le botte che hai preso dovresti esserci abituato ormai
.
- la ragazza si allontanò e sparì per un attimo dietro
al paravento bianco, che si trovava in fondo alla stanza,
e ne riemerse trasportando una traballante sedia a
rotelle - Forza! Dobbiamo andare in radiologia a vedere
se sei riuscito a romperti quella testa dura che ti
ritrovi
Salta su che ti porto io!"
"Se pensi che io salirò sul quel trabiccolo come un
vecchietto, hai capito male! - Benji guardò disgustato
la ragazza, scuotendo fermamente la testa - Posso
benissimo camminare da solo
.. che ti credi
"
..SBAM! Che doloreeeee!
La ragazza sollevò un sopracciglio, e,mentre lo
osservava, cominciò a battere lentamente le mani.
"Bravo
. Complimenti per l'impresa
.
E adesso che hai portato a casa la tua bella figuraccia,
da bravo
alzati e vieni qui a sederti. E vedi
di non complicarmi ancora di più le cose. Chiaro? -
appoggiò le mani sui fianchi e aspettò che il ragazzo
si rimettesse in piedi da solo - Allora, grand'uomo, ce
la fai a venire qui con le tue gambette o hai bisogno di
una mano?"
"No ce la faccio da solo
- Benji cercò
di minimizzare la caduta, profondamente imbarazzato
dall'accaduto, ma non fece più obiezioni e prese posto
sulla sedia a rotelle che la ragazza gli stava mostrando.
"E figuriamoci
- la ragazza prese posto
dietro di lui, cercando di trattenere le risate, e
cominciò a spingerlo fuori dalla stanza - Con la testa
dura che ti ritrovi, secondo me è tempo perso portarti a
fare le lastre
. Sarai sicuramente sano come
un pesce
.. - prima di andarsene
l'infermiera lanciò ancora uno sguardo fulminante ai due
calciatori che aveva precedentemente chiuso fuori - Ve lo
riporto subito. Ma vedete di non combinare atri macelli,
voi due, o al mio ritorno vi sbatto fuori dall'intero
ospedale
.. con un bel volo dalla finestra, CHIAROO?"
"Grrrrrrrrr
.. Io quella non la sopporto!!! -
mugugnò Mark, mentre li vedeva sparire entrambi
nell'ascensore di servizio.
"Tu sei scema, scema, scema!!! - Giulia si accovacciò
in un androne delle scale,e le ginocchia strette al
petto, cominciò a colpirle con sonore testate. Poi
lanciando uno sguardo arrabbiatissimo all'amica, che era
rimasta in piedi di fianco a lei - Ancora non riesco a
capire come mi è saltato in mente di dare retta a una
pazza come te!!! Ma almeno lo sai cosa ci succede se ci
beccano, disgraziata???? E poi sinceramente in stile 007
non ti ci vedo proprio, sei ridicola!"
"Ma che noia che sei!!! - sbuffò la ragazza, senza
perdere di vista il corridoio che stava spiando - Ma
insomma, lo vuoi rivedere 'sto figliolo benedetto o no??
Si? E allora smettila di lamentarti! Non hai fatto altro
da quando sei arrivata!"
"E allora investigatrice dei miei stivali, adesso
cosa prevede il tuo perfetto e intelligentissimo piano?"
"Brava Giulietta, come mi piaci quando collabori!! -
April si voltò verso l'amica e le regalò uno dei suoi
più smaglianti sorrisi - Allora adesso dobbiamo
perlustrare la zona alla ricerca del nostro obiettivo,
cercando di non dare troppo nell'occhio. Credi di
potercela fare?"
"Ehi, non sono mica scema!!! Ma se quei due
energumeni all'ingresso ci sgamano, dirò che è tutta
colpa tua e io non c'entro
chiaro??"
"Adoro quando mi difendi a spada tratta! - l'amica
le lanciò un lungo sguardo di disapprovazione - Come se
non stessi facendo tutto questo solo per farti un favore
.
Bella amica che sei! E poi figurati se quei due arrivano
a scoprire che non ho nessuna nonna ricoverata nei grandi
ustionati
Non avevano un'espressione molto
intelligente sai?"
"Allora che si fa?"
"Dai cominciamo dai piani alti
..perlustreremo
ogni corridoio, ogni angolo di scale, ogni camera
..
E' qui! Me lo sento!!!!!"
"Va bene, va bene!!! E vedi di non farmi vergognare
troppo, capito????"
"Ma certo AMOOOOREEEE!!!!!"
"Non ci posso credere!!! Siamo ancora qui ad
aspettare!!!! Adesso mi sono proprio stancatoooooo!"
- Mark era ormai arrivato ai limiti della sopportazione (limiti
molto labili
.. se mi si consente) e, come al suo
solito, decise di allontanare la tensione decise di
mettersi a prendere a pugni un muro nelle vicinanze.
"Mark, ti prego
- Tom non potè fare a
meno di rivolgergli uno sguardo implorante - Capisco che
l'essere sbattuto fuori da una donna ti possa sembrare un
pensiero insopportabile
ma farci
ricoverare tutti e due alla neuro non è la soluzione
.."
"Grrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr
.."
La discussione fu interrotta da un concitato rumore di
passi, che spinse entrambi ad uscire dalla stanza.
C'erano due ragazze, che avanzavano frettolosamente per
il corridoio, apparentemente in cerca di qualcuno. Mark
notò che indossavano entrambe la divisa di una scuola
superiore. Potevano solo essere delle flippate che erano
riuscite ad aggirare le difese di quei secondini da
strapazzo dell'ospedale. Ci mancava solo questa!!!!!!
L'ultima cosa che voleva sorbirsi in quel momento, erano
i sospiri idioti di due stupide ragazzine. Se metteva in
conto poi che quei sospiri erano diretti a una nullità
fatta persona, la cosa gli dava ancora più fastidio
.
Ma che ci potevano mai trovare in Mister Ghiacciolo??
.. bo era un mistero.
Una delle due era alta e slanciata, con una vistosa massa
di capelli ramati che le oscillavano impetuosamente
dietro la schiena, e un viso dalla pelle molto chiara
illuminato da due penetranti occhi azzurri. Decisamente
insolita per essere giapponese
quasi carin
Ma per favoreeeee! Che razza di pensieri assurdi gli
venivanooooooo???? L'altra invece, più bassa della
compagna di almeno dieci centimentri, esile di aspetto e
con una capigliatura scomposta di corti riccioli neri,
sembrava non stare più nella pelle dalla gioia. Una
gioia che non potè che accrescere una volta che i due
calciatori entrarono nella sua visuale. Infatti il ritmo
della sua andatura aumentò sensibilmente e la sua voce
squillante non tardò a farsi sentire, seguita da
un'occhiataccia dell'amica che sembrava farsi trascinare
a peso morto dalla compagna senza riuscire a celare in
alcun modo la sua scarsa convinzione.
"Ehi ragazziiiiiiii! - urlò l'altra senza prestarle
la minima attenzione - Ehi dico a voi due! Potreste darci
una mano per favoreeeeee????"
Mmmmmm
.. e questa che vuoleeeee??? Ci manca
solo che torni quell'antipatica di un'infermiera a farci
la ramanzina per colpa di questa pazza
April sembrò non fare caso alle occhiatacce di
disapprovazione che le giungevano sia dai due calciatori,
che da Giulia, la quale sembrava riuscire a stento a
soffocare i suoi istinti omicidi. Era sicura, troppo
sicura, di aver colto nel segno e questo la riempiva di
euforia, senza contare, e questo non era un particolare
da poco, che quei due ragazzi erano proprio uno schianto!!!
Soprattutto il più alto dei due, che la stava fissando
con un'espressione alquanto scocciata, era proprio il suo
tipo. Si si! Ma come le piaceva quando i suoi piani
avevano risvolti così piacevoliiiiiiiii
..
"Stiamo cercando una persona
. E forse voi due
potete proprio aiutarci
."
"Ma si può sapere chi siete???" - la
interruppe bruscamente Mark, che decisamente ne aveva
abbastanza.
"Noi?? Ehm
.. si
ecco noi siamo
..
come si può dire?"
"Apriiiiiillll!!! - Giulia si liberò della stretta
dell'amica e le rifilò un sonoro scappellotto sulla nuca.
Era furibonda!!! Ma chi gliel'aveva fatto fare di dare
retta a quella fulminata?? Non si era mai sentita così
imbarazzata in vita sua
mai
e
l'unica cosa che voleva fare in quel momento era
sottrarsi agli sguardi sconcertati di quei due
sconosciuti. - Sei sempre la solita! Possibile che non
cambi mai??? Andiamocene subito, capito?? Non intendo
fare altre figuracce per colpa tua oggi! Ne ho abbastanza!"
"Ma dai Giulia! Sono sicura che l'abbiamo trovato
.
Aspetta solo un'att
"
"No! Andiamo via e basta!" - ringhiò l'altra
di rimando e cominciò a trascinarla via, senza degnare
di uno sguardo né Mark né Tom, che stavano seguendo la
scena senza capirci assolutamente un accidente.
"Ehm
. Scusate se mi intrometto.. - si
intromise Tom, sperando di riuscire a venir a capo di
qualcosa - Ma ormai la figura l'avete fatto giusto?
Quindi tanto vale
Forse, se provate a
spiegarci qual è il problema, possiamo veramente
aiutarvi in qualche modo
.."
"Visto come sono gentili? - April si liberò della
stretta dell'amica e rivolse al ragazzo uno sguardo
adorante - Perché sei sempre così negativa? Vedi di
darti una calmata
.."
"E va bene
- sbuffò l'altra, sedendosi
pesantemente su una delle sedie in plastica arancione,
poste vicino al muro - Allora vediamo da dove si può
cominciare
. È una lunga storia".
Giulia, incollando lo sguardo al pavimento, cominciò a
raccontare. Di come aveva assistito a quella rissa,
chiamato la polizia e dato i primi soccorsi a quel
ragazzo sconosciuto. Non si accorse che le sue parole
erano state seguite da un silenzio carico di attenzione.
A Mark non sembrava vero di aver trovato qualcuno che
potesse descrivere veramente come si erano svolti i
fatti, senza congetture né supposizioni. Non aveva mai
creduto alle ipotesi della polizia, ma sapeva benissimo
che Benji non gliene avrebbe mai parlato di sua volontà,
soprattutto considerato il fatto che il ragazzo aveva
dimenticato praticamente tutto quello che era successo
quella notte.
"E questo è tutto
.. ora sapete perché
siamo qui
" - la ragazza concluse il suo
discorso e si decise a fissare finalmente in viso i suoi
interlocutori, sicurissima di aver sprecato il suo tempo,
e che a nessuno dei due potesse assolutamente interessare
come passava i suoi burrascosi sabato sera.
"Che racconto assurdo
- commentò il
ragazzo più alto, prendendo posto vicino a lei, con
un'espressione decisamente sconvolta - Bè se questo può
farti sentir meglio, la tua amica volpe ha indovinato. La
vostra ricerca è finita. Benji è ricoverato in quella
stanza
"
"Davvero????"
"Già
.. - rispose l'altro ragazzo - Ma
adesso non c'è. L'hanno portato in radiologia per degli
accertamenti di routine. Ma non ci metteranno molto,
potete aspettarlo qui con noi
"
"Hai detto che c'era qualcosa di strano
- Mark le impedì di rispondere all'offerta dell'amico.
Ma doveva, doveva sapere! -
..perché?
"E' difficile da spiegare
Quello non è un
quartiere molto tranquillo.. - Giulia ridacchiò,
imbarazzata dal dover raccontare lo squallore in cui
viveva tutti i giorni - Ci sono risse tutti i fine
settimana, ormai è routine, io non ci faccio neppure più
caso. E sono tutte uguali, gente che si ubriaca e trova
quel modo di scaricare i propri istinti
..
Eppure quella del vostro amico era diversa. Lui
lui
non reagiva affatto, sembrava completamente in balia di
quei quattro. E poi era tutto così
.., è assurdo
da dire me ne rendo conto, così
pacato, calmo,
insomma controllato
.. ecco. E poi quei tizi non li
avevo mai visti prima, e di solito quel pub è
frequentato solo da clienti abituali, o sono comunque
loro che combinano danni di questo tipo
.."
Mark cercò lo sguardo del compagno di squadra, sperando
che un barlume di intuizione di accendesse nei suoi occhi.
Allora anche Tom aveva finalmente capito qualcosa? Poteva
liberarsi di quel peso con qualcuno? Non gli sembrava
vero
"Mark, io torno in ritiro!"
Eh?? E adesso che gli passava per la testa a quel
deficiente???
"Aspetta, aspetta! Dove diavolo vai tu? E a fare che
cosa poi??"
"Hai capito benissimo. Torno in ritiro. Tutta questa
storia non mi piace per niente. E non vorrei che
capitasse qualcosa di simile a qualche altro nostro
compagno
.. Holly per esempio
."
Ahhhh ma che ideona!!!! Ma allora non hai capito
proprio un accidente, pezzo di imbecille!!!
"Ma non dire scemenze! Questa non è una cosa che può
capitare a chiunque, men che meno a quel pesce lesso di
Hutton! Io lo so come è andata. Aveva la luna storta,
come al solito, e visto che non riesce mai a tenere
chiusa quella sua boccaccia avrà pestato i piedi a
qualcuno che si è vendicato portandosi dietro degli
amici
"
"Sarà come dici tu, ma io non mi sento tranquillo.
Salutami Benji e digli che ci vediamo tra poco
..
Ragazze è stato un piacere
"
Mark lo guardò allontanarsi senza proferire parola. E
dire che aveva pensato che fosse riuscito a capire
qualcosa
.. si qualcosa l'aveva capita, l'idea
più idiota del millennio aveva capito!! Ma figuriamoci
se qualcuno si sarebbe preso la briga di picchiare una
nullità come Holly, considerato soprattutto il fatto che
quel babbeo era bravissimo a infortunarsi da solo
..
Non gli restava che aspettare quel rompiscatole di
portiere e farsi spiegare le cose da lui, una volta per
tutte.
"Certo che sei proprio testardo!!!!"
Benji si appoggiò alla parete alla sua sinistra e tentò
di riprendere fiato, senza prestare attenzione agli
sguardi di disapprovazione che la sua carceriera non
aveva smesso di lanciargli da quando avevano abbandonato
la sala raggi. Poi decise di staccarsi dal muro e tentò
qualche passo stentato in direzione della sua camera.
"Guarda che io sto benissimo
..
non ho bisogno di nessuno aiuto
davvero!"
"Come no? Stai bene come quella buon' anima di mio
nonno, due secondi prima che voltasse là - la ragazza
gli si avvicinò e, dopo avergli preso un braccio, se lo
passò sopra le spalle - Forza, Campione dei miei
stivali, ti do una mano a trascinarti fino al tuo letto,
dove te ne starai buono buono per i prossimi due giorni
.."
"Due giorni???? Non se ne parla proprio!!! - ruggì
il ragazzo, fissandola con uno sguardo torvo - Io sto
benissimo e adesso me ne vado, chiaro???"
"Ma sentilo! Non ho nessuno intenzione di mettermi a
discutere con te, bello! - Tracy gli restituì lo sguardo
con calma, per niente intimorita dal suo tono minaccioso
- Certo che pesi!!! Usare ancora la sedia a rotelle no
eh? Accidenti a te!!"
Benji non tentò neppure di replicare. Potevano dire
tutto quello che volevano, ma lui DOVEVA uscire di lì il
prima possibile per cercare di risistemare la frittata
che aveva combinato. Perché, anche se non ricordava
nulla di quanto era successo, una cosa l'aveva capita con
allarmante chiarezza
. Si era messo nei guai, e sul
serio questa volta, e solo un aiuto divino avrebbe potuto
aiutarlo a non venir radiato a vita da qualsiasi lega
calcistica. Senza contare, ed era questa la cosa che gli
faceva più paura, che avrebbe dovuto affrontare l'ira
funesta di Freddy al suo ritorno
. Se di
solito se la cavava con qualche sberlone ben assestato,
questa volta come minimo lo avrebbe arso vivo sui carboni
ardenti
. Come minimo
già
Giunti in prossimità della sua camera, il ragazzo
incrociò lo sguardo del compagno di squadra. Ecco, ci
mancava anche quello!!! Ma non se n'era ancora andato??
Adesso sicuramente si sarebbe messo a fargli il terzo
grado
. Meglio svicolare in fretta
.
Benji staccò bruscamente il braccio dalle spalle
dell'infermiera e, senza degnare di uno sguardo né il
compagno né le due ragazze che erano con lui, si avvicinò
al suo letto e cominciò a tirare fuori i suoi vestiti, o
quello che ne rimaneva, da un armadietto.
"Allora???" - sbottò Mark, infastidito dal
silenzio del compagno. Ma questi seguitò ad ignorarlo e,
dopo essersi nascosto dietro un paravanto, cominciò a
cambiarsi come se nulla fosse.
Ma tu guarda???? Che faccia tosta!!!!! Dopo tutto quello
che aveva combinato, quel pezzo di idiota aveva anche il
coraggio di comportarsi da essere superiore????? Non lo
sopportava! Non lo sopportavaaaa!!! Avesse avuto poi dei
bei motivi per vantarsi
Imbecille!!! Ma perché
questa cosa lo infastidiva tanto??? Quel comportamento
era tutt'altro che insolito, anzi
. Si poteva dire
che era assolutamente tipico del personaggio. Benji era
sempre stato così dai tempi che lo conosceva
..uno
stronzo arrogante e pieno di sé
niente di più e
niente di meno. Si sarebbe dovuto stupire del contrario
.
Eppure la cosa lo irritava, lo irritava MOLTO! Scostò
bruscamente lo sguardo dal paravento, cercando qualcosa
che distogliesse la sua mente dall'impulso assassino di
finire il lavoro di quei teppistelli da quattro soldi.
Anche le due ragazze si stavano guardando intorno
leggermente intimorite, snervate quanto lui da
quell'attesa assurda, e si vedeva lontano km che non
sapevano assolutamente che pesci prendere. A Mark venne
da ridere
.. Se quelle due si aspettavano che il
Principe sul Pisello si sarebbe degnato di ringraziarle
per quello che avevano fatto, sarebbero andate incontro
ad un'amara delusione. Conoscendo il tipo, sarebbe già
stato un successone se si fosse sprecato a rivolgere loro
la parola, visto che Sua Maestà era sul nervosetto
andante
..
"Si può sapere cosa diavolo stai pensando di
fare???" - la voce di Tracy distolse Mark dai suoi
pensieri
. E da quando quei due erano così in
confidenza?? Certo a pensarci non era poi così strano
.
Due stracciapalle al prezzo di uno
. L'infermiera
raggiunse il ragazzo, scomparendo dietro il paravento
dove i due cominciarono a discutere.
"Cosa sto facendo? Non sei capace di vederlo da
sola?" - Benji le lanciò un'occhiata di sbieco e
continuò a spogliarsi senza battere ciglio.
"Guarda che non stavo scherzando prima ragazzino!
Devi stare tre giorni in osservazione! Non ti faranno mai
uscire
!!"
"Nemmeno io scherzavo
.. Non esiste che io stia
qui ad ammuffire tre giorni! Sto benissimo!! E sul fatto
che non mi faranno uscire
.questo è
tutto da vedere!"
"Ma lo sai che sei un gran testone???"
"Me l'hai già detto
. Stai diventando
ripetitiva
."
"Senti
fai quello che ti pare! - la
ragazza lasciò cadere le braccia ai fianchi in segno di
resa e lo guardò scocciata - Non me ne frega niente di
quello che ti succede, hai capito??"
"Ah ah
.." - Benji finì di indossare la
felpa, perpetuando con ostinazione il proposito di non
prestarle nessuna attenzione. Sembrava essere l'unica
cosa capace di scalfire la sicurezza di quella furia
umana.
"
.ma sappi che se ti rivedo tornare qua,
per qualunque motivo, fosse anche un'unghia rotta, ti
internerò a vita nel mio reparto e ti farò passare le
pene dell'inferno!!!!!!"
"Correrò questo rischio
. - mormorò Benji
oltrepassandola e dirigendosi velocemente verso l'uscita
- Ehi tu? Vuoi rimanere lì a fare lo scemo ancora per
molto??? Muovitiiiii!!!!!"
"Grrrrrrrrrrrr
BRUTTO PEZZO
DI ******!!!!! MA IO TI AMMAZZO SUL SERIOOOOOOOOOOOOO!!!"
La porta dell'accettazione non accennava minimamente ad
aprirsi. Benji era sparito lì dentro da almeno un quarto
d'ora e Dio solo sapeva cosa diavolo si stava inventando
per convincerli a dimetterlo. Oddio sarebbe stato
sufficiente che avesse cominciato a fare il matto e
nessuno di quei poveri cristi avrebbe potuto sopportare
l'idea di vivere con quella furia umana altri tre giorni
Non ci voleva molto dopo tutto
Giulia si appoggiò a un muro sbuffando e cominciò a
battere nervosamente un piede a terra. Uffa che noia!!!
Ma chi diavolo glielo aveva fatto fare??? Non aveva senso!
Assolutamente! Voleva solo conoscerlo giusto? Bè adesso
lo conosceva, quindi non c'era più assolutamente niente
che le rimanesse da fare se non alzare le tende e
filarsela. Aveva altro di cui occuparsi, lei! Sicuramente
cose più appaganti che stare lì a perdere tempo dietro
a quelle due teste calde. Perché una cosa era certa,
quei due avevano un caratterino mica da ridere
.niente
da ridire
.. due perfetti rompipalle che, messi
insieme, avrebbero fatto perdere la pazienza anche a un
santo. Altro che povera vittima indifesa!! Quel ragazzo
aveva la dote innata di far insorgere perfino in lei i
peggiori istinti omicidi, ed era già un miracolo se se
l'era cavata con un braccio rotto e qualche bernoccolo su
quella sua testaccia dura
..quasi quasi le
veniva da pensare che l'ipotesi della provocazione non
era poi così tanto campata in aria
.. E l'altro?
Peggio che mai
.. Bè almeno lui aveva avuto la
decenza di presentarsi, al contrario di Lupo Solitario,
ma come cervelletto i due si equivalevano
Due
imbecilli al prezzo di uno
Non avevano fatto altro
che insultarsi negli ultimi cinque minuti, come due
perfetti idioti. No, Giulia non ne poteva proprio più
..non
vedeva l'ora di andarsene a casuccia a farsi gli affari
suoi..
Con lo sguardo corse ad April, la sua fidatissima nonché
completamente idiota migliore amica. Ecco di chi era la
colpa
. Ma quella figuraccia non gliel'avrebbe
perdonata!!!! Ed era perfettamente inutile che quella
bastarda continuasse a lanciarle quei mezzi sorrisi di
soddisfazione, come ad indicare che andava tutto alla
grande
Alla grande un cavolo!!!! L'unica cosa
veramente grande in quel momento era la sua voglia di
ucciderla!!!!
Giulia tentò di controllarsi e cercò di intercettare lo
sguardo dell'amica, sperando che almeno uno dei suoi
messaggi mentali riuscisse a vincere l'azione di
disturbo, rappresentato dalla presenza di quel calciatore
vicino all'amica, e April si decidesse a darsi da fare
per porre fine a quel supplizio. Poteva inventarsi
qualsiasi cosa
. Non era lei il genio
dell'inventiva? Qualsiasi
.anche un fantomatico e
improrogabile impegno con un massaggiatore tahilandese
per un'avveneristica cura contro la sciatalgia
..Qualunque
cosa
le bastava andarsene di lì in qualche
maniera
.
Ma April non ne voleva proprio sapere
..Fatica
sprecata
Ormai quella era persa nella visione
Nirvanica dei bicipiti del ragazzo che le era seduto a
fianco e, anche se si fosse accorta dei propositi
dell'amica, era chiaro come l'oro che per nessuna ragione
al mondo avrebbe mosso un dito per aiutarla
Maledetto parassita!!!!!!
Pervertita! Maniaca! Allupata cronica! Ma allora lo
fai appostaaaa??? Nonononono io NON ce la faccio più!!!!
Adesso me la invento io una bella balla e se quella viene
bene, altrimenti può andare al diavolo!!!! Anzi possono
andarci direttamente tutti e tre
a braccetto magari
..
Li odio tutti e tre!!! Li odio! Li odio! Li odioooo!!!
Calma
Giulia
Calma
..
Non c'è nessun problema
. Adesso con la tua bella
testolina ti dai da fare e ti tiri fuori dai guai da sola
..
Che ci vuole in fondo??
Rimase immobile per qualche istante, gli occhi fissi al
muro, il piede che batteva a terra, come unico segno
tangibile della sua irritazione. Era inutile che stesse a
lambiccarsi tanto il cervello alla ricerca di una scusa,
tanto era più che ovvio che non le avrebbero creduto
neppure per un secondo.. La sua espressione era di per sé
evidente
soprattutto per April
. Si perché
sembrava tanto scema, ma aveva uno speciale sesto senso
per scovare i pensieri più imbarazzanti delle persone
che la circondavano e nel renderli pubblici ovviamente
Ma se solo osava lanciarsi in qualcuno dei suoi
commentini idioti era la volta buona che le tirava sul
serio!!!
Allora PRONTI VIA!!! Piano pro liberazione in action!!
La ragazza trasse un respiro profondo e ruotò su sé
stessa velocemente, aprendo la bocca per cominciare uno
qualunque dei discorsi che le si erano affollati nella
mente, e
..SBAM!!!!!!!!!!!!! La visione dei
suoi accompagnatori fu oscurata all'improvviso da un
petto ampio e due penetranti occhi neri che si
soffermarono sul suo viso, scrutandola con un'espressione
indecifrabile.
Benissimo, veramente fantastico!!! Tra tutte le persone
di 'sto mondo proprio contro il SUO petto doveva andare a
sbattere il nasino?!!!! Il ragazzo la superò senza dire
una parola e si diresse verso l'atrio, lasciandola in
piedi sul posto a fissarlo, completamente inebetita,
incerta se mettersi a piangere o tirare giù i muri dalle
urla.
Scusami tanto
. Non ti ho proprio visto.. Ti sei
fatta male? No io sto bene..non preoccuparti
a
proposito
.non ci siamo ancora presentati
piacere di conoscerti
..
Non ci posso credere!!!!! Questo non mi fila neanche di
striscio!! Manco fossi trasparente!!! Maleducato, cafone,
pezzente!! Ma chi me l'ha fatto fare?? Perché non l'ho
lasciato in quella strada puzzolente a marcire nel suo
sangue?? Oh come sono brava
io e la mia sindrome
della buona samaritana!!! Mi sta bene, così imparo a
farmi i fatti miei la prossima volta!!!
Si voltò a guardarlo con la bocca aperta, incurante
della figuraccia che avrebbe fatto se si fosse ricordato
della sua presenza. Ma non correva questo rischio. Il
ragazzo si diresse lentamente verso il compagno e i due
scambiarono poche frasi a bassa voce senza smettere di
squadrarsi sfoggiando sguardi di completa indifferenza
Che carini..sembravano fare il gioco dello specchio
Dio li fa e poi li accoppia proprio
Imbecilli!!!
Giulia scosse pesantemente la testa e sospirò..prima di
affrettarsi a seguire i tre ragazzi verso l'uscita,
mentre una domanda le arrovellava insistentemente il
cervello: sarebbe riuscita a evitare una crisi di nervi
nella prossima mezz'ora??
Eccoci qui riuniti
Giulia si guardò intorno sconsolata
Certo che
quando era così ferma nel portare avanti le sue
decisioni, si sentiva proprio fiera di sé stessa
Già Già
. Ecco l'ultimo disco della "Nonovabene
Records" intitolato "Li saluto e me ne vado"
cadere miseramente in disgrazia di fronte alle richieste
di April_tornado_ rompiscatole
La ragazza osservò
la sua amica da lontano.. impegnata nella sua mission
impossible, ovvero fare conversazione con quei due tipi
assurdi che non sembravano avere altro per la testa che
ingozzarsi come maiali squadrandosi in cagnesco.. Inutile
specificare che tutti i suoi tentativi di dialogo erano
miseramente falliti e che stava facendo la figura
dell'idiota patentata. Forse un pochino le faceva pena..
ma proprio un pochino
Perché se analizzava bene i
fatti, April era responsabile solo in parte di
quell'assurda situazione.. In fondo non era colpa sua se
all'uscita da quel dannato ospedale era stati assaliti da
quel branco di ragazzine impazzite.. né se erano dovuti
salire sull'auto di quell'arrogante infermiera, giunta
"per caso" a salvarli in corner dal massacro
..
Dio se le stava sulle scatole quella!!!! Perché? Perché??
Perché ci aveva provato spudoratamente, ecco perché!!!
Non che le fregasse minimamente chi potesse essere così
stolto da interessarsi di quel pallone gonfiato, borioso
e pieno di sé da fare schifo
ma certi tentativi di
abbordaggio condotti in modo così spudorato avrebbero
messo in imbarazzo chiunque!!! (seeeee
buona la
prima^^)
Benji fece un lungo sorso distratto al bicchiere che
aveva davanti e, per un attimo, i suoi occhi incontrarono
quelli di lei, soffermandosi sul suo viso in un modo che
a Giulia non piacque per niente
Ohooooo il
bell'addormentato è tornato nel mondo dei comuni mortali
E adesso che diavolo vuoi???
"Allora
- la voce di Mark allontanò quegli
occhi da lei, permettendole di tirare un sospiro di
sollievo. Ma che diavolo le prendeva?? Possibile che
avesse il potere di metterla così a disagio con una sola
occhiata?? - ..adesso che hai intenzione di fare?"
"Mark.. - sospirò il ragazzo, infastidito - .. che
domanda idiota!! Cosa pretendi che faccia?? Un viaggio in
Tibet non è ancora nei miei programmi
"
"Dio
.sei così simpatico che la voglia di
spaccarti l'altro braccio diventa sempre più impellente
lo sai?! - il ragazzo bruno si mosse impazientemente
sulla sedia indeciso se picchiarlo veramente o decidere
più semplicemente di continuare ad infierire
.decisamente
la seconda ipotesi lo attirava di più - Quindi te ne
ritorni al guinzaglio mesto mesto, strisciando sulle
ginocchia al grido "Frustami!"?"
"Ahahahaha
bella battutona
Non ti
rispondo neanche. Comunque adesso c'è un'altra cosa di
cui vorrei occuparmi
A Freddy penserò dopo
."
"Immagino
.il grave problema
riuscirò a
tagliermi le vene con una semplice lametta oppure devo
ricorrere a un coltello?"
"Mark
. Ma vaff
"
"Ragazzi
- Giulia si alzò spostando
bruscamente la sedia
Basta
Non ne poteva più
Era tutto il pomeriggio che li sentiva litigare, ora
aveva raggiunto i limiti dell'umana
sopportazioneeeeeeeeee!!!! -
. Io torno a casa. Io
e April vi abbiamo assillato abbastanza per oggi
e
vedo che avete cose importanti da fare, quindi togliamo
il disturbo
". E spero che vi scanniate fino a
rompervi tutte le ossa, razza di idioti!!!!!
"Aspetta!"
Di nuovo il suo sguardo su di lei..e di nuovo le gambe
ridotte a gelatina tremante. Giulia si sedette di botto,
più per evitare di cadere per terra come un sacco di
patate che per volontà reale
In verità il suo
desiderio di andarsene alla velocità della luce era
cresciuto a dismisura
.ma non riusciva a muoverre un
muscolo. Si può sapere che cavolo vuoi???????!! Ma
le parole le rimasero in gola, mentre l'unica cosa che le
riuscì di fare fu di puntare uno sguardo stupito sul
ragazzo, cercando di sembrare meno stupida possibile
"Ho bisogno un favore
- cosa cosa?? Un favore
da lei?? Giulia si guardò velocemente intorno per
assicurarsi che il mondo continuasse a girare nel
medesimo modo..questo si che era un evento storico! -
Voglio che tu vada dalla polizia e che ritiri la tua
deposizione
"
Eh? Ma che cavolo di favore è? A questo qui il
trauma cranico ha fatto proprio male
"E per quale motivo?" - domandò a bassa voce,
senza sbilanciarsi più di tanto.
"Non sono affari tuoi! Voglio che fai così e basta!!!"
Un uomo, una diplomazia
.. Che gran bastardo!!! Se
quello era il modo "gentile" di chiedere un
favore, non voleva immaginare quanto sapesse essere
irritante quando aveva la luna inversa
Naturale poi
che finissero per spaccargli le ossa
"Scordatelo!!! Non ho nessuna voglia di farmi un
altro giretto alla stazione di polizia!E poi mi è
sfuggito il perché dovrei farlo!"
"Ovvio
perché te lo chiedo io.."
"Ovvio
. - Giulia sorrise nervosamente
mentre
nei suoi ricordi affioravano splendide fotografie di
strumenti di tortura medievale, sotto i quali avrebbe
volentieri torchiato quel piccolo stronzetto saccente!! -
E sai cosa me ne frega????"
"Senti
- il ragazzo si appoggiò al tavolo con
il braccio sano e si rimise a fissarla intensamente.
Voleva ritentare con l'effetto cobra? - Ho avuto due
giorni d'inferno
Mi hanno spaccato la faccia, la
mia carriera probabilmente è finita, sono stato
inseguito da orde di pazze
- è proprio alla
frutta
va pure sul patetico
- ci manca
solo questo genere di pubblicità e sono a posto
quindi
se andassi a raccontare che ci hai riflettuto e che ti
sei accorta di aver preso un abbaglio, mi faresti un
piacere
"
"Non ci penso nemmeno!! Non ho nessuna intenzione di
passare per visionaria!! E io so quello che ho visto
molto meglio di te..non vorrei ricordarti, ma tu, in
tutta la questione, facevi la parte della larva umana
spiaccicata sul marciapiede..e non era una gran bella
figura sai??"
Ping
.Pong
. Mark fissava i due ragazzi, che
andavano via via infervorandosi, completamente allibito
Sembrava davvero una partita di ping pong. Era quasi
peggio delle SUE discussioni con Price, almeno loro
arrivavano presto al momento di rottura e cominciavano a
picchiarsi
così per spezzare la monotonia. Ma in
questo caso era diverso e Mark era terrorizzato dall'idea
che potessero averne per molto delle loro schermaglie da
quattro soldi
anche perché cominciavano ad essere
decisamente ripetitivi negli insulti e lui stava morendo
di noia.. Bè a dire il vero il problema non era
precisamente la noia
diciamo che si sentiva
catturato dall'impulso prepotente di appiccicare gli
occhi addosso a quella ragazza, Giulia
Non riusciva
proprio a farne a meno e la cosa lo preoccupava un po'..
Che diavolo gli prendeva?? Aveva già ammesso a sé
stesso di trovarla carina..ok..evento raro di per sé, ma
ora stava decisamente esagerando..
Niente di preoccupante Mark
.davvero.. Non è
nient'altro che la spontanea simpatia che nutri verso
quelli che riescono a prendere questo bell'esempio di
compagno di squadra a pesci in faccia
Niente di
personale
"Va bene ragazzi. Time out!!! - urlò alzandosi in
piedi, in modo da attirare una volta per tutte la loro
attenzione - Smettetela di fare i bambini..state
diventando ridicoli
"
"Giusto
. Si è fatto tardi. Devo tornare
a casa
- Giulia lanciò un'ultima occhiata bollente
verso il portiere, prima di afferrare in mano la sua
borsa - E spero con tutto il cuore di non vederti mai più!!!"
- e le ragazze sparirono nelle scale del bar dove di
erano rifugiati
"Sei un essere assurdo
. - la voce di Mark
ruppe il silenzio - Nemmeno io nei miei momenti peggiori
so essere così carogna
E adesso dove vorresti
andare??"
"Torno in albergo. - disse Benji avviandosi verso
l'uscita - Tanto mi hai detto che pagavi tu no?"
"Non te ne frega niente di quello che ho detto
vero?? Ringrazia che non è mia abitudine infierire sugli
invalidi (seeee.. non ci crede nessuno..). Meglio che
vada a pagare.. o non rispondo più dei miei istinti!!!!"
Erano finalmente riapprodati in albergo. E Mark, per una
volta, aveva avuto il buon senso di evitare battute
indiscrete, visto che il compagno era decisamente con la
luna inversa..
Benji chiuse la porta della propria camera dietro di sé
ed appoggiò la schiena contro di essa, sospirando. Non
ne poteva veramente più. Non riusciva a ricordare
un'altra giornata da incubo come quella. Era stanco morto
e, fosse stato per lui, si sarebbe buttato a letto
subito, immediatamente, per lasciare che finalmente il
sonno si impossessasse del suo corpo esausto e che la sua
mente potesse finalmente trovare un momento di pace,
libera da tutti i pensieri che lo avevano tomentato fin
dal suo risveglio, in quella dannata camera d'ospedale.
Si diresse lentamente verso il suo letto e vi si lasciò
cadere sopra a peso morto, socchiudendo gli occhi. Non
aveva nemmeno la forza di abbassare le persiane
ma
in quel momento la luce, che entrava flebile dalla
finestra, rappresentava il minore dei suoi problemi.
Infatti, dopo cinque minuti di sforzi, si accorse con
rammarico che non riusciva a prendere sonno. Il suo corpo
era distrutto e dolorante, ma il suo cervello ero più
allerta che mai e, ad ogni nuovo tentativo di lasciarsi
avvolgere dal buio, un volto compariva dalle tenebre,
seguito dall'improvviso accellerare del suo battito
cardiaco.
Freddy
.
Fra poco sarebbe venuto a cercarlo
Non appena gli fosse giunta voce delle sue forzate
dimissioni, lo avrebbe visto comparire da quella porta. E
che diavolo avrebbe mai potuto raccontargli questa volta?
La verità?
Sai Freddy, non è successo niente
. Mi sono
solo ubriacato un po' perché ero incazzato con il mondo
intero
si.. mi sono fatto anche picchiare come un
idiota
E vuoi sapere la cosa bella? Ero talmente
fuori che non so nemmeno chi mi ha fatto questo regalino
.Non
che mi voglia vendicare eh
.non lo farei mai
.
Comunque non so assolutamente a chi addebitare questo
bello scherzone perché, come in ogni sbornia che meriti
veramente questo nome, non mi ricordo nulla.. amnesia
totale..ops
.
Già
.bella scusa
. Ottima soprattutto se aveva
intenzione di beccarsi un altro trauma cranico, visto che
quello gli avrebbe tirato sicuramente un centrone in
mezzo alle corna, per congratularsi di tanto acume
E se non era già furibondo di suo, ma lui lo conosceva
bene e sapeva che lo ERA già, quella sarebbe stata
veramente la classica goccia che avrebbe fatto traboccare
il vaso
Ma il problema era che lui non si ricordava VERAMENTE
nullla
..anche se
.bè un'ideuccia se l'era
fatta
.
Alzò il braccio ingessato sopra la testa
Tu guarda
che strano.. tra tutto quello che potevano fargli,
proprio un polso gli avevano rotto
sfortuna? Mah
Si osservò il braccio in silenzio. L'ingessatura gli
arrivava fino all'avambraccio, impedendogli qualsiasi
movimento dell'arto. Benji si domandò cosa sarebbe
successo se si fosse rotto un gomito invece di un polso
.
Lo avrebbero fatto diventare una mummia in quel caso??
Tentò di muovere le dita che, bluastre, fuoriuscivano
dal gesso. Un vago dolore
un intorpidimento diffuso
in tutto il braccio ma
nient'altro, nulla, nemmeno
il più impercettibile movimento
.
Maledizione!!!
Un portiere che non può parare
ecco cos'era
diventato!! E tutto questo alla vigilia dei mondiali!!!
Come aveva potuto essere così idiota???? Aveva una gran
voglia di spaccare il muro a testate
Adesso si che
avrebbero potuto mandarlo a casa
era un peso morto,
senza nessuna utilità per la squadra
per quale
ragione avrebbero dovuto tenerlo con loro??? Non poteva
allenarsi, non poteva giocare, non poteva fare
..NIENTE!!!
Maledizione e stramaledizione!!! Si sarebbe preso a
sberle da solo
La maniglia della stanza cominciò a girare lentamente,
interrompendo i suoi pensieri felici
Qualcuno stava
entrando.. Holly
.o Tom
.o forse entrambi.
Sbuffò..adesso sarebbero venuti a fargli il terzo grado
ed era l'ultima cosa di cui aveva bisogno in quel momento..
Mentre la porta cominciava ad aprirsi, girò prontamente
la testa verso la parete opposta e chiuse gli occhi.
Forse se avesse fatto finta di dormire, lo avrebbero
lasciato in pace almeno fino al giorno dopo e magari,
nella migliore delle ipotesi, sarebbe anche riuscito a
prendere sonno sul serio.
Silenzio.
Neppure il più impercettibile rumore, come se nella
stanza fosse entrato un fantasma e non un essere umano.
Che diavolo stavano facendo quei due idioti??
Aspettò qualche istante, sperando che un rumore rompesse
quel silenzio innaturale e tutto tornasse nell'ordine
delle cose. Che so
un urlo stridulo di Holly sarebbe
andato benissimo per esempio
. Niente
nulla..solo
silenzio.. Vinto dalla curiosità, il ragazzo si decise a
voltare la testa, abbandonando la sua stupida recita, per
vedere cosa stesse succedendo.
I suoi occhi incontrarono uno sguardo glaciale, nascosto
da un paio di occhiali scuri.
Freddy
.
Sapeva che sarebbe giunto quel momento
ma non
immaginava che questo sarebbe successo così presto.
E adesso?
Strabuzzò gli occhi, unico segno tangibile del terrore
che provava in quel momento, e attese che la tempesta di
abbattesse su di lui.
Questa volta mi ammazza
Ne sono certo! L'ho
combinata troppo grossa
"Così
sei tornato
." - non era una
domanda, ma una semplice costatazione e Benji non si sentì
obbligato a rispondere. Si limitò ad assentire
debolmente con la testa e continuò ad aspettare una
reazione del suo carnefice.
Ma Freddy sembrava avere altro per la testa e cominciò a
camminare avanti e indietro per la stanza, come un
aninmale in gabbia, senza prestargli la minima attenzione.
Era come se il suo animo fosse dilaniato da opposti
sentimenti, come se una battaglia infuriasse dentro di
lui, una battaglia di cui nessuno, nemmeno lui stesso,
avrebbe potuto prevedere l'esito finale.
Benji non potè fare altro che rimanere ad osservarlo,
senza trovare il coraggio di muovere un muscolo, mentre
il rumore dei suoi passi gli rimbombava nel cervello. Si
era preparato a quell'incontro, cercando di immaginare la
peggiore delle conseguenze possibili, ma niente avrebbe
potuto essere più frustrante di quel silenzio. Si scoprì
a desiderare ardentemente che l'allenatore abbandonasse
il suo contegno forzato per prenderlo a sberle, per
urlargli in faccia quanto era stato cretino e quanto lo
disprezzava per quello che aveva fatto! Tutto
qualsiasi
cosa
.purchè quel silenzio cessasse.
"Freddy
..io
." - si trovò a
balbettare, mentre a fatica si metteva seduto nel
tentativo di darsi un contegno.
"Sta zitto!!! - urlò l'altro all'improvviso,
continuando ostinatamente a dargli le spalle - Non voglio
sentire una parola da te!! Non fiatare nemmeno, capito???"
Avanti e indietro. Avanti e indietro di nuovo
Lunghe falcate nervose. Lo sguardo fisso a terra.
Benji pensò che quel tormento non avrebbe mai avuto fine
e che sarebbe stato condannato ad ascoltare il battito
furioso del proprio cuore fino a che questo non sarebbe
scoppiato.
Ma perché non diceva niente??
Cosa voleva fare? Umiliarlo in eterno??
Un sospiro e finalmente lo sguardo dell'uomo si posò su
di lui. Ma i suoi occhi non gli piacevano per niente
Nessun fuoco brillava in essi, ma solo ghiaccio
ghiaccio
e gelo
"Sono tornato adesso dalla riunione della
Confederazione. Spero che il tuo ego sarà soddisfatto
Hai scomodato una commissione a venire qui in fretta e
furia solo per discutere il tuo caso
"
Benji lo guardò con gli occhi spalancati. Sinceramente
non gliene fregava assolutamente niente se quei distinti
signori avevano perso il loro prezioso tempo per venire
fin lì. Ma aveva paura del loro verdetto
una paura
folle per una condanna che avrebbe potuto porre fine a
tutti i suoi sogni
Freddy prolungò la sua pausa, squadrandolo sadicamente
Bastardo! Lo stava facendo apposta
.sapeva
esattamente quanto quell'informazione fosse importante e
questo era uno dei tanto modi con cui aveva deciso di
fargliela pagare.
Aprì la bocca per parlare, chiedere, urlargli di
smetterla con quel suo stupido gioco, ma un lampo di
rabbia negli occhi dell'allenatore lo costrinse a
rimangiarsi quell'assurdo proposito..
"Non guardarmi con quella faccia in cerca di aiuto
sai? - sibilò Freddy - Sappi che, fosse stato per me,
non avrei nemmeno convocato tutto sto casino
Non
avevo alcun dubbio
Io ti avrei spedito in Germania
a calcioni e in modo talmente veloce che non avresti
neppure fatto in tempo ad accorgertene!! - un'altra pausa
forse
per costringersi a sputare quelle parole - Ma, con mio
sommo rammarico, la commissione ha respinto il mio
suggerimento e tu sei ancora in squadra. Ma
."
Un gran sospiro gli uscì dal petto tutto d'un fiato.
Benji si accorse che era stato talmente concentrato ad
ascoltare quelle parole, che per lui rappresentavano la
salvezza, che si era perfino dimenticato di respirare
Ma
era ancora in squadra!!!! Non sapeva come.. ma
l'aveva scampataaaa!!!
Era talmente felice che non si accorse dell'uomo che si
stava avvicinando a lui, ancora più infuriato per quel
senso di sollievo che aveva stampato in volto, finchè
non avvertì la sua mano afferrargli con forza il mento e
costringendolo a sollevare lo sguardo su di lui
.
Per un attimo la sua mente fu solcata da una
consapevolezza
adesso mi mena davvero
.
Ma Freddy non perse il suo atteggiamento glaciale e si
limitò a finire il discorso che aveva lasciato in
sospeso
"
..Ma non cantare vittoria troppo presto!! Se
pensavi di stare con le mani in mano tutto il tempo della
riabilitazione grazie a quel povero braccino spezzato
.
Puoi scordartelo!! Avrai un piano di allenamento
personalizzato
.piano di cui io sarò il supervisore
assoluto
.e puoi star sicuro che ti romperò la
schiena a tal punto che potrai ritenerti fortunato se la
sera riuscirai a strisciare fino al tuo letto!!! - Poi
l'uomo avvicinò ancora di più il viso del portiere al
proprio, per essere sicuro di catturare completamente la
sua attenzione - E ora stammi bene a sentire, perché non
ripeterò questo discorso due volte. Ti lascio un giorno
di recupero per rimetterti in forze (ma come è buono lei
nd.
Fantozzi..). Ma dopodomani alle 8 in punto voglio che ti
presenti al campo di allenamento. Ora
..se io arrivo
e non trovo Benji Price, con la sua bella divisuccia
addosso, pronto a fare riscaldamento, prendo un bel
telefono e ti prenoto un posto sul primo aereo in
partenza per Amburgo! Se non ci sei, se non mi stai
dietro, se fai una qualunque altra cazzata, considerati
fuori squadra! E stavolta sarò io a decidere e non una
fottutissima commissione!!"
E, come era entrato, Freddy se ne andò. Senza una parola
con passi lunghi, chiudendo la porta dietro di sé in
modo deciso ma delicato al tempo stesso
. Non
sbattendola come Benji si sarebbe senz'altro aspettato
Già
calmo, freddamente controllato e per questo
ancora più pericoloso
Perché il ragazzo si
rendeva perfettamente conto che i colpi che si era
trattenuto dal dargli in quel momento, gli sarebbero
stati riproposti in ogni singolo allenamento nel corso
dei prossimi mesi, in modo programmato, costante
semplicemente
letale per il suo sistema nervoso..
Il telefono lo strappò di nuovo dalle sue paranoie. Lo
guardò sconsolato. Non aveva molta voglia di rispondere..
E come poteva avere un buon rapporto con quell'aggeggio
infernale?? Le ultime due telefonate che aveva ricevuto
non avevano fatto altro che sconvolgergli la vita, e il
suo umore non avrebbe certo potuto sopportarne un'altra,
non proprio quel giorno.. Ma non aveva nemmeno voglia di
rimanersene lì come un fesso a crogiolarsi nelle sue
seghe mentali. Tanto aveva raggiunto il fondo no? Quindi
non aveva niente da perdere
Il telefono continuava a squillare, imperterrito.
Lo raggiunse lentamente e, ancora più lentamente, alzò
il ricevitore.
"Pronto?" - ringhiò infine, appoggiando la
cornetta su una spalla e sperando ardentemente che lo
scocciatore si fosse stufato di aspettare.
"Ciao!"
No! Evidentemente era una scocciatrice recidiva
"E tu chi saresti??"
"Mmmm
- ridacchiò la voce dall'altra parte
del filo - Potrei anche offendermi sai
Ho salvato
il tuo bel fondoschiena dall'assalto di quell'orda
assassina e tu, razza di maleducato, non mi riconosci
nemmeno??"
"Ah
- migugnò, riconoscendo subito a chi
poteva appartenere quella voce petulante.. Inconfondibile..
in ospedale gli aveva fatto una testa tanta con i suoi
dannati strilli! - E si può sapere che vuoi??"
"Mmmm.. sempre più gentile.. hai intenzione di
continuare per molto? Sto per commuovermi
Ma si può
sapere che hai?? Ti è morto il gatto?"
"Spiritosa
allora, si può sapere che vuoi?"
"Niente di particolare
Hai fame??"
Benji scoppiò a ridere
e ci voleva tanto a dire
una cosa così semplice?? Non riusciva a smettere di
ridere.. e non sapeva assolutamente perché la cosa lo
divertisse tanto ( te lo dico io tesoro
. Perché
sei egocentrico come pochi?? Nd. Author). Ma forse non
era poi una cattiva idea. Almeno si sarebbe rilassato un
po' e.. avrebbe ritardato l'incontro con Hutton di altre
ore
. Era come unire l'utile al dilettevole insomma..
"Ok.. tra mezz'ora.. nel parco dietro l'albergo. Mi
passi a prendere TU.."
"Zi badrone!" - ridacchiò lei prima di
riattaccare, soddisfatta.
Tracy si stiracchiò beatamente, facendo attenzione a non
svegliare il suo compagno, profondamente addormentato
sopra di lei. Lo guardò e non potè impedirsi di
sorridere, mentre gli accarezzava una guancia,
guardandolo dolcemente, e spostava leggermente il braccio
ingessato che le gravava con tutto il suo peso su una
gamba.
Se l'era portato a letto
e senza il minimo
ripensamento. Lo aveva invitato fuori per quello fin
dall'inizio, ed era inutile star lì a menarla tanto.
Quel desiderio l'aveva tormentata fin dalla prima frase
che si erano scambiati
Era una sfida troppo
allettante
con quel suo caratteraccio freddo,
distaccato, sottilmente ironico.. Proprio il suo tipo.. e
questo nella sua mente oscurava e giustificava tutti i
trucchetti beceri che aveva usato per raggiungere il suo
scopo.
Benji, nel sonno, si mosse impercettibilmente appoggiando
il viso nell'incavo del suo collo e accarezzandolo
lievemente con le labbra semiaperte. Il suo respiro
costante e regolare le sfiorò la pelle, spedendole mille
brividi lungo la spina dorsale
. Tracy sorrise di
nuovo, cingendogli le spalle con le braccia e
stringendolo a sé, in un gesto di placido possesso.
6 anni
.. 6 anni di differenza tra loro
.
Lui era niente più che un ragazzino
E lei lo aveva brutalmente sedotto, giusto la prima sera
che uscivano
Tutte azioni assolutamente riprovevoli, anzi
riprovevolissime.. certo
.ma
.
Ma, nonostante tutto, quel ragazzino continuava a
piacerle VERAMENTE molto. E non aveva nessuna intenzione
di chiedere perdono per la sua condotta scellerata.. anzi..l'avrebbe
perpetuata per tutto il tempo possibile
per tutto il
tempo che entrambi avrebbero ritenuto opportuno..
Ridacchiò apertamente, non riuscendo in alcun modo a
contenere la propria contentezza, e, dopo averlo stretto
ancora di più a sé, scivolò di nuovo nel sonno,
beandosi del tepore del suo corpo contro il suo.
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