Kodomo no Omocha/Obana Miho/Shueisha,
Tv Tokyo, Nas è © degli aventi diritto.
Questa fanfiction è stata scritta da me in un momento di
pura follia^.^; Si colloca alla fine dellepisodio
in cui Sana viene cacciata dal set del film Love
e la manager di Charles viene a sapere da Robby il motivo
per cui Sana si era rifiutata di dire una battuta.
Premetto che l ho scritta prima di vederne il
continuo e perciò non sono stata minimamente influenzata
dallo svolgersi della storia e l ho continuata
seguendo la mia fantasia (quindi il tutto è ovviamente
molto IMHO^.^ N.d.Aeris). Se è una schifezza
perdonatemi, mentre se vi piace
ne sono felice! Ho
deciso di lasciare i nomi della serie televisiva
italiana, per facilitare la lettura a persone che non
conoscano quelli originali. Se volete utilizzare la mia
fanfiction in qualche modo, o semplicemente contattarmi
per esprimere il vostro parere sulla medesima potete
farlo ad aeris_@libero.it
. Detto questo non mi resta che
augurarvi una buona lettura!!^___^
Aeris
- LA VERA SANA -
- Sana in realtà non voleva dire la parola diavoletto
perché le ricorda un ragazzo di nome Heric le
parole della sua manager continuavano a rimbombare nella
mente di Charles. Camminava per la strada ad occhi
spalancati, senza una meta precisa, cercando
disperatamente di far assimilare al suo cuore lamara
verità: Sana era ancora innamorata di Heric..
Nonostante allapparenza calmo, lanimo della
ragazza seduta su di una vecchia panchina era in
subbuglio; non ci poteva credere, lei ed Heric si erano
abbracciati! Che ci fosse ancora qualche speranza per
loro due? Le salì alle guance un calore improvviso e non
poté impedirsi di sorridere
più passava il tempo
e più gli voleva bene. Era inutile fuggire, i suoi
sentimenti non le davano pace. Doveva fare qualcosa,
altrimenti sarebbe impazzita. Stette una manciata di
minuti a riflettere, poi decise di lasciar perdere, per
il momento, dopodiché si diresse verso casa.
Il mattino dopo Sana, essendo libera da impegni di lavoro
(per ovvi motivi^^; N.d.Aeris), tornò a scuola. Al
termine delle lezioni, non appena mise piede fuori dalledificio,
si imbatté in Heric. Lo salutò cercando di apparire
come al solito.
- Ciao ragazza egoista la salutò freddo lui. Sana
per la prima volta prestò attenzione a quelle parole,
che il giorno prima aveva deliberatamente ignorato:
- Me l hai detto anche ieri ma
cosa significa?
gli chiese.
- Quello che ho detto la rimbeccò subito
Che sei una ragazza egoista
Sana sentì qualcosa incrinarsi dentro di lei:
- Si può sapere che cosa ti ho fatto? si sentiva
umiliata, anche se non ne comprendeva il motivo.
Heric la guardò un attimo, poi volse lo sguardo altrove:
- Pensi solo a te stessa senza preoccuparti delle persone
che ti circondano
Sana sgranò gli occhi:
- Ti ho forse fatto qualcosa? chiese con un filo
di voce.
- E me lo chiedi? rispose implacabile il ragazzo
Prima mi dici che ti piaccio, poi di punto in
bianco parti per New York facendo finta di niente e
quando torni tu e Charles state insieme ufficialmente!
esclamò tutto dun fiato. Era geloso, doveva
ammetterlo, ma la colpa era tutta di Sana e del suo
egoismo!
- E per colpa tua anche Funny sta soffrendo!
aggiunse più che altro per convincere se stesso. Di
tutte le cose che aveva detto non ne pensava neanche una
Sana spalancò ulteriormente gli occhi, mentre sentiva il
proprio cuore frantumarsi in mille piccoli frammenti.
- Allora credi anche a quello che scrivono di me sui
giornali affermò con voce piatta Credi che
mi sia montata la testa, che io sia piena di me stessa
- fece una lunga pausa Che io non volessi
non
volessi dire quella
quella maledettissima frase per
semplice capriccio e immensa presunzione terminò
con voce monocorde.
Heric evitò il suo sguardo; in realtà lui non sapeva
nulla di quella storia. Si era rifiutato di comprare
qualsiasi rivista contenente notizie di Sana.
Una lacrima sottile sfuggì al controllo della piccola
attrice, seguita da molte altre:
- Allora non hai capito niente di me. fu un
sussurro appena udibile, ma quel tanto che bastò a far
voltare Heric di scatto, permettendogli di cogliere per
un attimo la sofferenza che era riuscito a provocare a
Sana
lultima persona al mondo che avrebbe
voluto vedere star male.
Charles vide sfrecciare davanti a se Sana e per la prima
volta si rese conto che era fragile come ogni altro
essere umano
si era spesso nascosta dietro una
maschera di falsa felicità, solo ora Charles riusciva a
capirlo
Dopotutto era unattrice!
Ma lui voleva vederla felice; era la cosa che desiderava
di più. Si diresse nella direzione dalla quale era
venuta la ragazza e non si stupì di trovarvi Heric.
Che diavolo vorrà adesso questo? Si chiese Heric
voltando le spalle al ragazzo che correva verso di lui.
- Aspetta! lo fermò una voce che non poteva fare
a meno di odiare. Si bloccò, senza voltarsi:
- Che cosa vuoi? chiese con la sua solita voce
incolore. Desiderava prendere a pugni se stesso ed il
mondo intero per quello che aveva appena fatto a Sana.
Charles lo costrinse a voltarsi:
- Che diavolo hai fatto a Sana per ridurla in quello
stato?
Heric lo fulminò con lo sguardo:
- Oh, ecco che interviene il principe azzurro! lo
schernì E comunque
- disse a voce
bassissima prendendolo per il bavero della camicia -
Questi non sono affari tuoi terminò
lasciandolo libero.
Charles si risistemò il colletto e ribatté pronto:
- E invece si! Oggi ho scoperto una cosa che potrebbe
cambiare le sorti di tutta la storia lo guardò in
tralice Ed è nel tuo interesse dirmi cosa è
successo
Heric si rilassò un poco, ma rimase attento, studiando
il nemico. Come era possibile che il suo grande rivale
volesse aiutarlo?
- Allora? lo incalzò di nuovo il ragazzo. Heric
notò nei suoi occhi tracce di lacrime non versate.
- Le ho detto che è un egoista, la verità.
ammise infine.
Charles lo guardò con estrema disapprovazione:
- Ti riferisci alla battuta del film che si è rifiutata
di dire? gli chiese.
Heric si infuriò:
- Ma di cosa diavolo parlate tutti quanti? Io non so
nulla di questa storia e non mi interessa nemmeno!
esclamò di botto.
- Quindi anche Sana te ne deve aver parlato
dedusse Charles.
Heric si limitò ad annuire appena.
- Senti, lasciatelo dire; sei uno stupido! lo
apostrofò il ragazzo.
Heric fu tentato di dargli un pugno, ma non lo fece:
- Che cosa ho fatto di male questa volta? chiese
invece sarcastico.
- Te lo dico subito rispose Charles deciso
Sai qual è la battuta che Sana si è rifiutata di dire e
per la quale è stata cacciata dal set?
Heric rimase impassibile:
- Muoio dalla voglia di saperlo
Charles lo fulminò con unocchiataccia, ma poi
decise di lasciar correre:
- Sana avrebbe dovuto dire
- fece una pausa ad
effetto per tenerlo sulle spine
era
Sei proprio un cattivo diavoletto!
rivelò scandendo bene le parole.
Heric aprì la bocca e spalancò gli occhi; migliaia di
pensieri e ricordi giravano vorticosamente e si
accavallavano nella sua mente. Comera stato crudele!
Sana non meritava nemmeno una di tutte le cose che le
aveva detto! In realtà la colpa di tutto era la sua
era
lui che avrebbe dovuto lottare con tutte le sue forze per
non farla partire
lui avrebbe dovuto lasciare Funny,
dirle la verità e correre dalla ragazza che più di
tutte amava al mondo. Per colpa sua, Sana era stata
cacciata dal set e bollata come capricciosa e superba
ed
ora rischiava di essere esclusa dal mondo dello
spettacolo! Non aveva voluto ferirlo, compromettendo in
questo modo tutta la sua carriera!
Diede un pugno al muro di cinta della scuola così forte
che si ferì. Il sangue gli scorreva lentamente tra le
pieghe della mano e gocciolava a terra. Provava dolore,
ma il suo non era nulla in confronto a quello che aveva
provocato a Sana.
Improvvisamente si riscosse dai suoi pensieri, si avvolse
un fazzoletto intorno alla mano ferita, poi si mise a
correre a perdifiato nella direzione presa da Sana: seppe
ancora prima di arrivarci dove era diretta.
Charles intanto rimase a fissarlo, sbalordito. Si era
spesso chiesto come potesse Sana essersi innamorata di un
tipo del genere, ma ora capiva che lui, seppur a modo
suo, lamava profondamente ed avrebbe dato la vita
per lei. Sorrise.
Sana, inconsapevolmente, si ritrovò nel piccolo gazebo
dove aveva fatto da madre a Heric e dove, appena il
giorno prima, si erano abbracciati.
Le lacrime sgorgarono ancora più copiose e avvertì il
loro sapore salato, ma per lei così amaro! Si buttò
sulla panchina dove il giorno prima si era seduto Heric e
pianse a dirotto. Voleva sentire ancora il suo calore, la
sua dolcezza, voleva sentirlo accanto a sé. Era stato
così freddo quel giorno
come se non si conoscessero
affatto, e lei non poteva sopportarlo. Le aveva detto che
era egoista e questo laveva delusa e ferita fin nel
profondo. Qualcosa dentro di lei si era rotto, quel
giorno.
Heric la osservò ancora per un po riversare tutta
la sua disperazione nel luogo dove si era seduto lui e
desiderò morire. In quel modo non avrebbe però potuto
rimediare alla sofferenza che le sue parole avevano
causato a Sana, ed intendeva farlo
anche se lei non
avesse più voluto vederlo.
Sana sentì una mano posarsi sulla sua spalla ed una
sensazione di calore improvviso le si diffuse per tutto
il corpo. Non disse nulla.
La mano lasciò la sua spalla e avvertì subito la
mancanza di quella presenza. Detestava ammetterlo dopo
quello che le aveva fatto ma aveva bisogno di lui. Dun
tratto, si sentì stringere la vita e sentì il corpo
caldo di Heric appoggiarsi a lei.
Involontariamente il corpo della ragazza si rilassò
contro di lui, come se lo conoscesse da sempre. Sentiva
il suo respiro caldo sul collo e sussultò quando, con
voce bassa e profonda, le parlò:
- Sana
io
ti voglio più bene di quanto non ne
abbia mai voluto a nessun altro. Sento che morirei senza
di te Heric le aveva aperto il suo cuore, ma
questo, purtroppo, non cambiava le cose.
- Io
non pensavo veramente quello che ho detto e
non
volevo ammettere che in realtà è stata tutta colpa mia.
La tua colpa è solo quella di farmi sentire in questo
modo continuò. Sana sentiva il cuore scoppiare
dallemozione.
- Io avrei dovuto rincorrerti anche in capo al mondo e
non mi sarei dovuto mettere con Funny solo per ripicca,
perché ti somigliava
aggiunse ancora.
- Heric
- parlò finalmente Sana.
- No, aspetta, fammi finire la bloccò lui
rafforzando la stretta intorno alla sua vita
Quando Charles mi ha riferito qualera la battuta
che non volevi dire ho finalmente realizzato come stavano
le cose. Ho capito che tutto quello che hai fatto lo hai
fatto per non far soffrire Funny o chiunque altro, a
scapito della tua stessa felicità. Non sei egoista,
Sana, al contrario sei unattrice che nasconde
benissimo i suoi sentimenti per la felicità degli altri
fece un respiro profondo E hai compromesso
la tua carriera per non farmi soffrire aggiunse.
Sana capiva quanto gli costasse parlare di tutto questo:
- Heric
ascolta
la colpa di quello che è
successo non è di nessuno, o forse di tutti, chissà
appoggiò le proprie mani su quelle del ragazzo e
ne intrecciò le dita.
Sana si accorse della fasciatura e si intristì per un
attimo. Heric si cacciava nei guai sempre per causa sua,
anche quando non centrava nulla. Si portò la mano
del ragazzo alla bocca; lui, di rimando, le affondò il
viso nei capelli, come per rassicurarla.
- Mi dispiace sussurrò appena Sana. Heric sembrò
comprendere a cosa si riferisse e rafforzò la stretta
sulle sue mani:
- Me lo sono meritato disse Non è che una
piccola punizione per tutto il male che ti ho fatto
Sana non comprese a fondo il significato delle sue
parole, ma si sentì amata, la ragazza più amata sulla
faccia della terra.
Restarono qualche tempo così, assaporando ogni più
piccola sensazione che quel contatto sapeva regalare loro.
Sana, poi, si alzò in piedi e si girò in modo da
vederlo in faccia; i suoi occhi avevano unespressione
dolcissima, che non gli aveva mai visto prima
gli
tracciò il contorno del viso con la punta di un dito e
poté vedersi riflessa nei suoi occhi insieme a tutto lamore
che provava per lui:
- Limportante è che adesso siamo insieme e che
abbiamo superato e supereremo, tutte le difficoltà - gli
disse convinta.
Heric le asciugò lultima lacrima che le era
rimasta sul volto e finalmente, dopo tanto tempo, sorrise
un
sorriso bellissimo e spontaneo:
- Io e la vera Sana sussurrò Supereremo
ogni difficoltà, insieme poi la sua mano scese a
sollevarle il mento ed Heric posò le labbra sulle sue.
FINE
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