THE
END AND THE BEGINNING
1° PARTE
NEO-TOKYO 3
Era trascorsa una settimana e mezzo da quando Russel
MaCoy aveva rapito e cercato di condizionare i tre piloti
della Nerv, e alla fine era rimasto ucciso.
Ora a Neo-Tokyo 3 regnava una calma assoluta, gli Angeli
avevano smesso da parecchio tempo ormai di comparire.
I tre nuovi arrivi, Giovanni, Jean-Luc e Tang-Po avevano
cominciato ad inserirsi nellambiente della Nerv,
Misato era stata dimessa dallospedale e a parte
qualche leggera fitta al ventre, stava bene. Ci sarebbe
voluta comunque un'altra settimana perché potesse
tornare a lavoro.
Sulla città era scesa una tranquillità quasi irreale.
Nellappartamento di Misato, Shinji e Asuka si
stavano preparando per andare a scuola ed erano in attesa
che passassero da loro i tre nuovi piloti.
Forza Shinji! Ormai saranno qui a momenti! Sei
pronto? chiedeva ad alta voce Asuka per farsi
sentire da Shinji che era ancora in camera sua.
Si. Arrivo rispose Shinji mentre si
allacciava le scarpe.
Il ragazzo era molto felice, perché ora che finalmente
aveva trovato una persona a cui affidare i suoi
sentimenti, si sentiva carico di energie, pronto ad
affrontare ogni sfida.
Però pensava è proprio vero che
essere innamorati ti da la carica.
Shinji, ti vuoi muovere si o no? gridava
Asuka.
Shinji uscì dalla sua stanza e andò dalla ragazza:
anche se si erano messi insieme, il comportamento di
Asuka sembrava non essere cambiato molto, era rimasta la
ragazza capricciosa e irascibile di sempre.
Ma era solo apparenza, semplicemente Asuka non poteva
abbandonare in un attimo un atteggiamento che aveva
tenuto per anni. Ma a Shinji lei piaceva cosi. In realtà
ogni volta che parlavano, cera qualcosa nel tono di
voce della ragazza che faceva intuire i sentimenti che
provava verso Shinji.
E poi Asuka voleva sempre camminare mano nella mano con
lui, mentre in passato lavrebbe fatto solo con Kaji.
Shinji si ricordò che quando Toji e Kensuke se ne
accorsero la prima volta, la presero in giro dicendo che
si comportavano come marito e moglie. Asuka non se la
prese, anzi affermò spavalda che lei e Shinji stavano
davvero insieme, e che il ragazzo era mille volte meglio
di loro due.
Come risultato, ottenne di far restare a bocca aperta i
due, che sussurravano: Incredibile! Il demone rosso
si è fidanzato col nostro Shinji!
I due corsero subito da Shinji a chiedergli se era vero,
e Shinji, arrossendo e con un sorriso imbarazzato,
rispose di si.
Toji esclamò: Mio Dio Shinji! Devi essere
impazzito a scegliere quella ragazza! Ti renderà la vita
impossibile!
Può darsi rispose Shinji con un leggero
sorriso ma intanto io piaccio a lei e lei piace a
me.
Devi avere avuto molti problemi affermò
sconsolato Kensuke per ripiegare sul demone rosso.
No, no, non ho avuti problemi disse Shinji un
po imbarazzato.
Comunque continuò Kensuke se hai
scelto cosi, non possiamo che augurarti buona fortuna. E
inoltre
Kensuke si interruppe.
E inoltre cosa? disse Shinji leggermente
insospettito da quella interruzione.
Kensuke e Toji si guardarono in silenzio negli occhi, e
si lanciarono di scatto su Shinji, lo afferrarono
ciascuno per un braccio, lo sollevarono e dissero insieme:
E inoltre non puoi cominciare una relazione con una
ragazza senza aver prima festeggiato! Perciò andiamo al
bar!
C-come al bar?! Ma che dite!? chiese Shinji
incredulo.
Ma i due ragazzi non lo stavano a sentire, canticchiavano
allegramente: Andiam andiam, andiamo a festeggiar
e sempre tenendolo sollevato per le braccia lo
trasportarono in un bar li vicino.
Fecero una scorpacciata di coca cola ed aranciata, e il
povero Shinji fu costretto a pagare il conto.
Ma non si lamentò mai, sapeva che i suoi due amici lo
avevano fatto per scherzo (infatti dopo gli restituirono
i soldi) e che in fondo erano contenti per lui.
Eccoti finalmente disse Asuka vedendolo
arrivare e interrompendo i pensieri del ragazzo.
Scusa se ci ho messo tutto questo tempo. Però,
dato che non sono ancora arrivati, non ti ho fatto fare
una figuraccia con nessuno disse Shinji sorridendo.
Stettero per alcuni secondi in silenzio, guardandosi. Poi
Asuka disse con tono incredulo: Beh?!
Beh cosa? le chiese Shinji.
Come beh cosa? Ma dico, non saluti come si deve la
tua ragazza? Cosa aspetti a baciarmi?
Shinji si mise a ridere leggermente, pensando che Asuka
aveva ragione, ma lui non si era ancora abituato al
fidanzamento con lei. Tante volte, vedendola il mattino
mentre lo aspettava per andare a scuola, gli era venuta
la voglia di baciarla. Ma il pensiero della terribile
reazione di Asuka lo bloccava sempre. Adesso però era la
stessa ragazza a volerlo.
Shinji si avvicinò ad Asuka e la baciò dolcemente sulla
guancia.
Asuka sorrise e disse: Adesso andiamo meglio.
Oh, che tenerezza disse maliziosamente una
voce femminile dietro di loro.
Shinji e Asuka si voltarono: Misato li guardava con unespressione
allegra.
Signorina Misato! esclamò Shinji un po
imbarazzato.
Ancora non si era abituato al essere fidanzato con Asuka,
figuriamoci alle battute di Misato.
Siete davvero una bella coppia. Ah, mi ricorda la
mia perduta giovinezza disse Misato con una finta
malinconia.
Shinji, cercando di cambiare argomento: Sta bene
adesso?
E inutile che cerchi di cambiare discorso,
mio caro. Questa domanda andava bene quando stavano per
dimettermi dallospedale. Ora sono a posto. E sono
felice che anche voi siate a posto adesso. Ce ne voluto
però!
S-sa comè
sussurrò Shinji.
Oh, lasciala perdere. Limportante è che
adesso noi due stiamo insieme disse Asuka, che lo
strinse per un braccio, lo baciò sulla guancia,
facendolo arrossire, poi aprì la porta e lo portò fuori
dallappartamento.
Ti porto lontano da quella pettegola disse
sorridendo Asuka, che chiuse la porta mentre Misato si
raccomandava che facessero attenzione.
Quando la porta si chiuse, Misato si avviò in cucina.
Si vede che Shinji è cotto e stracotto. Oggi era
il suo turno di preparare la colazione, ma i sentimenti
per Asuka lhanno talmente preso che se ne è
dimenticato. Ma anche Asuka sembra una persona diversa.
Si è finalmente liberata dal peso del passato che
condizionava il suo futuro. Va bene, sono contenta per
lei. Per tutti e due. Ora vediamo di prepararci una buona
colazione. Sakè e brodo al tonno, si va!
Shinji e Asuka scesero per le scale e andarono al
parcheggio sotto il loro condominio ad attendere i loro
tre nuovi compagni.
Si sedettero su una panchina sotto un albero. Asuka
teneva per un braccio Shinji, e aveva appoggiato la testa
sulla sua spalla, con un espressione dolcissima, come se
fosse la persona più felice del mondo.
Anche Shinji era felice. Quando conobbe Asuka per la
prima volta, rimase subito impressionato dal suo
atteggiamento fiero e deciso. Ma allinizio credeva
che Asuka fosse solo una persona molto arrogante, e la
trovava antipatica. Ci volle del tempo prima che capisse
che anche Asuka aveva dei sentimenti, e che in realtà,
sotto la sua corazza, era una ragazza fragile e dolce,
bisognosa di affetto.
Proprio come lui.
Sentirono dei passi provenire dalla loro destra.
Finalmente disse Asuka alzando lo sguardo
perché ci avete messo tutto questo tempo?
Giovanni e Jean-Luc erano arrivati.
Scusa, ma abbiamo avuto un contrattempo spiegò
Giovanni.
Dovè Tang-Po? chiese Shinji.
Era lui il contrattempo, mon ami disse
ironico Jean-Luc.
Non è venuto? chiese Asuka.
Ha fatto di nuovo filone. Siamo arrivati tardi
perché fino allultimo abbiamo cercato di
convincerlo a venire a scuola, ma lui si è defilato in
un attimo. Pretendere che vada tutti i giorni a scuola è
troppo per lui. E già tanto se si presenta alla
base per i test di sincronia. E fatto cosi
disse sorridendo litaliano.
Giovanni si era conquistato in breve tempo la simpatia di
Asuka e Shinji, un po meno Jean-Luc, che si dava
troppe arie. Ma in compenso era diventato il ragazzo più
corteggiato di tutta la scuola.
Ogni ragazza che lo incontrava, restava folgorata dai
suoi modi raffinati e dalla sua aria aristocratica.
Tang-Po invece era evitato da tutti, ne lui cercava di
fare amicizia con gli altri.
I quattro ragazzi si avviarono a scuola.
Arrivati a scuola, il professore si lamentò del fatto
che Tang-Po, nonostante fosse stato trasferito li da più
di una settimana, non si presentava mai alle lezioni.
Persino il primo giorno, giusto il tempo di farsi vedere
dagli altri ragazzi, e poi scappò durante lintervallo
tra la prima e la seconda ora.
Nella pausa per il pranzo, Jean-Luc si ritrovò, come
ormai dabitudine, circondato da tutte le ragazze
della classe, che con toni da svampita gli chiedevano
cose tipo: Ma davvero provieni da una famiglia
nobile? oppure Comè Parigi? E la torre
Eiffel?
Jean-Luc ci godeva, e rispondeva sempre con frasi in
francese, dette in modo da impressionare le ascoltatrici,
che poi traduceva.
Le ragazze andavano in estasi, i ragazzi invece lo
fissavano con occhi di fuoco.
Giovanni chiacchierava allegramente con Toji e Kensuke,
la capoclasse invece parlava con Asuka del suo rapporto
con Shinji.
Solo Shinji si era estraniato da ogni discussione, perché
era preoccupato.
Preoccupato per Rei Ayanami.
La ragazza era assente da tre giorni ormai.
Il giorno precedente aveva chiesto alla dottoressa
Ritsuko Akagi se per caso Rei fosse impegnata in qualche
cosa alla base.
La dottoressa gli rispose che Rei non si era fatta vedere
neanche lì, ma non perché era sparita. Il comandante
Ikari aveva mandato degli uomini a controllare il suo
appartamento. E la ragazza era la.
Non si era mai mossa da quel luogo. Ma quando le chiesero
il perché, lei non rispose.
Comunque Gendo fu insospettito da quel comportamento,
ordinò ai suoi uomini di non insistere, e di lasciarla
pure in quel vecchio appartamento, se non voleva uscire.
Ritsuko aveva pensato di andare a trovarla con Misato, ma
quando Shinji chiese di Rei, decise che sarebbe stato
meglio per la ragazza se fossero andati a casa sua dei
ragazzi come lei.
Shinji si mostrò daccordo e decise che se Rei
fosse mancata anche il giorno successivo sarebbero andati
a trovarla lui, Asuka, Toji, Kensuke, Hikari e i nuovi
piloti.
Ora il terzo giorno era passato, Rei non si era
presentata, quindi dovevano andare.
Ma per Shinji non era certo un disturbo, al contrario.
Anche se amava Asuka, Rei occupava comunque un posto
speciale nel suo cuore.
Quando lintervallo stava per finire, Shinji chiamò
i ragazzi intorno al suo banco e fece la proposta.
Per me va bene disse Giovanni se
qualcuno ha bisogno di aiuto, sono ben lieto di darlo.
Però, abbiamo un altruista qui scherzò Toji.
Guarda che lo sei anche tu gli fece notare
Kensuke.
Ayanami è una brava ragazza, in quanto tale
dobbiamo aiutarla se ha bisogno. Io ci sto disse
Hikari.
Anchio. E magari potrei anche fare colpo su
di lei disse ironico Jean-Luc.
Bah. Pure io ci sto. Ma perché ti interessa tanto
andare da Rei? chiese Asuka un po
indispettita.
Siamo gelosi eh? la stuzzicarono Toji e
Kensuke.
Silenzio, stupidi!
Visto che siamo tutti daccordo, andremo oggi
pomeriggio concluse Shinji.
QUARTIER GENERALE DELLA NERV/SALA RIUNIONI
Lenorme sala era immersa nelloscurità, lunica
luce proveniva dal pavimento e sopra di essa vi erano
Gendo Ikari, seduto davanti ad una scrivania, e Kozo
Fuyutsuki, in piedi alla sua destra.
Improvvisamente i due uomini furono circondati da dodici
monoliti neri, che erano sollevati da terra. Su quelli
strani oggetti vi era delle scritte luminose di colore
rosso, luna sopra laltra, che permettevano di
individuarli.
La prima scritta diceva SEELE, e sotto di
essa vi erano un numero e la scritta SOUND ONLY.
Allora Ikari esordì la voce di Keel Lorenz
proveniente dal monolito 01 per quale motivo hai
deciso di convocarci tutti?
Il motivo per cui mi sono rivolto direttamente a
voi, e non alla Commissione, è molto chiaro: temo che
stia per avverarsi ciò che è scritto nel segmento R2
dei Rotoli del Mar Morto spiegò Gendo.
Ne sei sicuro? chiese il monolito 04.
Pur non avendo prove precise, ho il forte sospetto
che sia cosi.
Non possiamo prendere decisioni se non abbiamo la
certezza assoluta che stia veramente per accadere
affermò il monolito 09.
Non lo dico per offendervi disse Gendo
assumendo la sua tipica posa ma credo che anche voi
abbiate il sospetto che stia per accadere. Solo che
temete a tal punto ciò, che preferite non guardare in
faccia la realtà. Anche quando realizzaste il Progetto
per il Perfezionamento dellUomo, lo organizzaste
nella speranza che gli Angeli non si facessero mai più
rivedere, nonostante fosse scritto chiaramente nelle
pergamene.
Attento alle tue parole Ikari. Allora potevamo
anche sperare che gli Angeli non ricomparissero mai, ma
proprio perché era scritto ci preparammo lo stesso. Qui
è diverso. Per affrontare quel momento avremmo dovuto
utilizzare tutte le nostre risorse, ma siccome non era
sicuro che avvenisse, non era sbagliato sperare. E non lo
è neanche adesso disse Lorenz.
Vi dico che sta per avvenire, purtroppo
affermò Gendo.
Trova delle prove sicure, e poi convocaci di nuovo
disse il monolito 05.
Potrebbe essere troppo tardi ribatte Gendo.
Non possiamo utilizzare tutti i nostri mezzi senza
avere certezze spiegò il monolito 07.
Vada come vada, vi chiedo di affidare a me il
controllo della situazione. Voglio essere autorizzato a
fare tutto ciò che sarà necessario disse il
comandante.
Cosa intendi dire? chiese il monolito 11.
Se la situazione dovesse peggiorare, per salvare il
salvabile, bisognerà usare lestrema risorsa
spiegò seccamente Gendo.
Intendi lauto-distruzione? chiese
sbalordito Lorenz.
Esatto.
Un azione del genere farebbe fallire il progetto
che abbiamo accuratamente ideato e coltivato in tutti
questi anni. Non puoi farlo! lo rimproverò Lorenz.
Io voglio il perfezionamento quanto voi, ma nessuno
qui vuole lo sterminio dellumanità mi pare. Io farò
il possibile per salvaguardare il Progetto Per il
Perfezionamento, ma se davvero dovesse arrivare quella
cosa, almeno in questo modo il genere umano non
evolverebbe, ma sarebbe salvo lo stesso. Invece se non
interveniamo sarà davvero la fine per tutti.
Dopo qualche attimo di silenzio, Lorenz disse: Va
bene. Comunque spero che i tuoi siano solo sospetti. E
spero anche che tu non ti faccia ossessionare da essi, e
non commetta atti sbagliati.
Non lho mai fatto.
Nessuno dei monoliti rispose, ma proprio come erano
apparsi, scomparirono allimprovviso.
Fuyutsuki e Gendo rimasero in silenzio per qualche attimo.
Che idioti esordì Fuyutsuki i problemi
vanno affrontati subito, e loro pensano di evitarli
facendo finta di niente.
I vecchi della Seele sono bravi solo a dare ordini.
Cosa ti aspettavi? disse ironico Gendo.
Comunque hanno ragione su un punto: non hai prove,
solo dei sospetti.
Ritengo questi sospetti giusti.
Gendo ricordò cosa diceva il segmento R2: Se un
giorno qualche estraneo verrà ad ostacolare il tuo
operato, sappi che è solo un servo e che questo è solo
il preludio: infatti precede colui che è temuto da
sempre. Non lasciarti ingannare dallapparente calma:
egli è sempre preceduto ed è sempre seguito dalla calma
e dal silenzio. Abbine paura, ogni forma e ogni nome può
assumere, tutti diversi e sconosciuti, ma tutti lo
conoscono. Però nessuno saprà se e quando egli verrà.
Tu ritieni che quella specie di profezia si sia
avverata? chiese Fuyutsuki.
Si. Russel MaCoy poteva benissimo essere lestraneo
che cercherà di ostacolare loperato della Nerv. Il
fatto che lavorasse per qualcuno, fa prevedere che
dovremo vedercela anche con il suo o i suoi emissari. E
poi il lungo periodo di calma che stiamo vivendo adesso,
si può intendere come la calma che precede la tempesta.
Interessante. Ma sono solo sospetti.
Confermati dallatteggiamento di Rei.
Che intendi dire?
Sai bene che Rei è una ragazza
particolare.
E il suo strano comportamento di questi giorni è dovuto
ad un sentimento preciso. Una sensazione di cui lei non
sa spiegarsi il motivo, ma che ha in comune con gli
Angeli e che è anche il motivo per cui si stanno tenendo
lontani da qui in questo periodo.
Di che sentimento stai parlando?
La paura!
2° PARTE
Il sole del pomeriggio aveva diffuso una luce morbida su
tutto lambiente.
Nelle strade vi era un silenzio totale da parte delle
creazioni delluomo, solo ogni tanto si udiva il
rumore di qualche macchina lontana, che spariva
rapidamente.
Il verso delle cicale era molto penetrante.
Però disse Toji in questi ultimi
giorni in città cè una calma davvero incredibile.
Sembra che tutto sia caduto in una specie di torpore.
Già, e la cosa non mi entusiasma molto disse
Kensuke con voce sconsolata E da troppo tempo
che la mia videocamera è inattiva. Sob.
I due ragazzi si stavano dirigendo, insieme a Shinji,
Asuka, Hikari, Giovanni e Jean-Luc, verso la casa di Rei,
situata in prefabbricati che stavano demolendo.
Come farà Ayanami a vivere tutta sola in un luogo
simile? si chiedeva Hikari.
Comunque si inserì Jean-Luc Non potrà
restarci per molto. Mademoiselle Ritsuko mi ha spiegato
che in questi palazzi ci abitavano gli operai che stavano
costruendo cette ville. Erano quindi costruzioni
temporanee, per questo le stanno demolendo.
Ma allora, perché Ayanami è venuta qui? si
chiese Kensuke.
Non posso credere che labbia voluto lei
disse la capoclasse.
Shinji pensava che quasi sicuramente era stata in realtà
una decisione di suo padre. Un'altra delle sue misteriosi
decisioni.
Che ci vuoi fare! Quella ragazza è una tipa
veramente strana! disse seccamente Asuka.
Asuka, ti prego disse Shinji guardandola
Sai bene che Ayanami non è affatto strana.
Semplicemente non ha nessuno che le stia veramente vicino.
Anche noi, la vediamo a scuola, alla base, possiamo
passarci qualche momento insieme, ma poi torniamo a casa
nostra e la lasciamo sola. Potremmo pure invitarla a
stare da noi per un po.
Che?! Ma cosa stai dicendo? Se la First si sentiva
sola, perché non lha chiesto lei di poter stare un
po da noi? Per me quella ragazza si diverte a fare
la preziosa!
Non dire cosi. Ayanami non fa affatto la preziosa.
Io credo che il suo comportamento sia dovuto al fatto che
si senta insignificante, priva di valore, vuota le
rispose Shinji, che in quel momento si ricordò anche le
parole dettegli da Rei qualche giorno prima, quando
tornavano dalla base dopo aver conosciuto i nuovi piloti.
Shinji: Tu non sei vuota.
Rei: Crederlo è bello, ma quando mi guardo allo
specchio è questa limpressione che ho di me stessa.
Ti sei fatto incantare dalla sua espressione da
angioletto a quanto pare! commentò leggermente
adirata Asuka.
Shinji non rispose, ma allimprovviso accelerò il
passo, distanziando gli altri.
Asuka lo fissò sorpresa, mentre gli altri si erano
chiusi nel loro silenzio e guardavano da un'altra parte.
Quando Shinji era a circa una decina di metri dal gruppo,
Giovanni gli corse dietro e si affiancò a lui sulla
sinistra.
Te la sei presa, vero? chiese litaliano
a Shinji.
Shinji: Un po si. Io amo Asuka, ma certe
volte non riesco proprio a mandare giù alcuni suoi
comportamenti.
Non te la devi prendere. Quella ragazza ha detto
cosi perché è gelosa . E questo uno degli aspetti
negativi dellamore. Quando ti leghi ad una persona
gli doni il tuo cuore, i tuoi sentimenti, gli affidi
quella parte di noi che rende gli esseri umani creature
uniche. Ed è per questo che quando vedi la persona che
ami interessarsi ad un altro, temi che ti lasci e cosi
facendo distrugga ciò che gli hai affidato. Quindi si
reagisce, in svariati modi, per impedire che avvenga.
Ma io sono preoccupato per Rei in quanto è una mia
carissima amica.
Credo che Asuka sia ancora inesperta in fatto di
relazioni amorose, non ne conosce le conseguenze, e non
è preparata contro le insidie della gelosia. Insomma non
sa se e quando bisogna davvero preoccuparsi.
Questo è vero. Non molto tempo fa ebbe la sua
prima esperienza sentimentale, ma fu troppo breve perché
le permettesse di conoscere i molteplici aspetti di un
legame amoroso.
Anche tu, comunque, non hai molta esperienza in
queste cose. Lho notato dal fatto che non ti sei
accorto che quella ragazza ha parlato cosi non perché
odia Rei, ma perché non vuole perderti. Se lo avessi
fatto, lavresti rimproverata bonariamente, non te
la saresti presa cosi.
Shinji e Giovanni restarono in silenzio e camminarono
sempre in avanti, quando, silenziosissima, Asuka si
affiancò a Shinji dallaltro lato.
Giovanni rapidamente retrocedette.
Asuka teneva lo sguardo basso.
Shinji non la guardava.
Scusami disse Asuka con un filo di voce.
Ti chiedo scusa anchio disse Shinji.
I due si presero per mano.
Gli altri li fissavano da dietro.
Cosa gli hai detto? chiese Hikari a Giovanni.
Niente di importante rispose il ragazzo con
un sorriso.
Ho notato che non ti piace vedere due innamorati
litigare, mon ami disse Jean-Luc a Giovanni
restando alle sue spalle.
Due persone che si amano non dovrebbero mai
separarsi rispose Giovanni.
Dopo una decina di minuti arrivarono davanti allappartamento
di Rei.
Dallinterno non proveniva nessun rumore.
Forse sta dormendo disse Jean-Luc.
Ora che si fa? chiese Hikari.
Suonare il campanello è inutile. Non funziona mai.
Bussiamo propose Shinji.
Ci penso io, adesso vi farò vedere il mio tocco
delicato e nello stesso tempo deciso affermò
spavaldo Toji.
Picchiò cinque volte contro la porta con forza, come se
dovesse abbatterla.
Gli altri lo fissavano con unespressione allibita,
che sembrava dire: Alla faccia del tocco delicato e
nello stesso tempo deciso!
Passata una ventina di secondi durante i quali non
successe niente, Shinji decise di entrare direttamente,
perché sapeva che Ayanami non chiudeva mai a chiave la
porta.
Ma la porta stavolta era chiusa a chiave.
Shinji rimase sorpreso.
E se fosse uscita? domandò Kensuke.
Per andare dove? A scuola non si è vista, alluscita
ho telefonato alla signorina Ritsuko per sapere se fosse
andata al Quartier Generale. E mi ha risposto che li
Ayanami non cera. Quindi lunica conclusione
possibile è che sia a casa gli rispose Shinji, sul
cui volto si notava una certa preoccupazione.
Magari è andata a fare una passeggiata disse
Giovanni.
Lo escludo. Ayanami non è il tipo di persona che
fa passeggiate. Tutto il suo tempo lo trascorre a scuola
e alla base.
Riproviamo a bussare, stavolta chiamandola per nome
propose Hikari.
Cè di nuovo da bussare? Fate largo a me!
disse Toji, ma Asuka lo bloccò mettendogli un braccio
davanti e dicendogli: Scordatelo! Se è in casa, il
tuo bussare le avrà fatto prendere un colpo. Forse per
questo non apre.
Ma come ti permetti? ringhiò Toji.
Asuka ridacchiò.
Furono Shinji e Giovanni a bussare, mentre il primo gridò:
Ayanami, ci sei? Siamo noi. Siamo venuti a trovarti.
Ancora nessun rumore proveniva dallinterno dellappartamento.
Niente. Forse è davvero uscita disse
sconsolato Shinji.
Asuka: Se non abbiamo niente da fare, allora
possiamo andarcene.
I ragazzi stavano per andarsene, fecero pochi metri,
Hikari era lultima, e fu proprio lei a sentire un
piccolo scatto metallico provenire dalla porta.
Hikari si voltò e vide la porta aprirsi leggermente.
Dallo spiraglio aperto tra la porta e la parete, una
ragazza dal colorito pallido e con gli occhi rossi si
affacciò timidamente.
Ayanami! gridò la capoclasse.
Gli altri si voltarono sorpresi, Asuka disse: Ma
allora ci sei!
Rei ebbe uno scatto, come se avesse voluto chiudere la
porta quando si accorsero di lei.
Ayanami, aspetta! disse Shinji, che le andò
incontro.
Ayanami, perché non hai risposto prima?
E-e-cco io
balbettò Rei.
Cosa cè? Non stai bene?
Rei tentennava come se non sapesse trovare le parole, ma
ci pensò Asuka a rompere gli indugi, che senza farsi
molti problemi, spinse con forza la porta e la spalancò,
facendo indietreggiare Rei.
Ma ti sembra questo il modo di fare? Noi ci
preoccupiamo per te e tu non ci rispondi nemmeno?
Rei la fissava in silenzio, sembrava che non sapesse come
esprimersi, mentre Shinji notò che Asuka aveva usato il
noi: da quando in qua Asuka si preoccupava per Rei, che
tante volte aveva apostrofato in malo modo?
Vedendo la porta spalancata, Giovanni si fece coraggio e
disse: Beh, ora che sappiamo che è in casa, direi
che possiamo entrare. Si può?
S-si rispose Rei.
I ragazzi entrarono, lultimo fu Jean-Luc, che nel
chiudere la porta, ebbe la netta sensazione che Rei
avesse paura di qualcuno.
O di qualcosa.
Intanto, in una zona periferica della città posta
lontano da quella in cui si trovavano Rei e gli altri,
Tang-Po stava camminando.
Non gli sembrava granché Neo-Tokyo 3, una città troppo
pulita per i suoi gusti.
Nei sobborghi si trovava meglio, li dove cerano
vecchi edifici in legno e in cemento, al posto degli
scintillanti palazzi in metallo della città nuova.
Tuttavia, non cera paragone con il borgo dove era
vissuto per ben tredici anni, un luogo duro, dove nessuno
ti da niente, dove deve spaccarti la schiena fino a tarda
notte per ottenere un po di riso.
A Tang-Po la vita non aveva dato nulla, solo amarezza,
rancore e rabbia.
Non sapeva chi fosse il padre, perché la madre era una
prostituta che lo ebbe con chissà quale uomo.
Inoltre la madre stessa, quando Tang-Po aveva solo
quattro anni, lo vendette per un po di cibo ad uno
dei capibanda del posto.
Furono anni orrendi, il capobanda insegnò al ragazzo
ogni genere di attività criminale, quando compiva un
furto, non gli lasciava mai niente, era già tanto se gli
dava un posto dove dormire e da mangiare.
E se sbagliava qualcosa, lo picchiava selvaggiamente. E
fu cosi che imparò le arti marziali, memorizzando i
colpi che gli infliggeva il capobanda. E siccome Tang-Po
le arti marziali le conosceva benissimo, doveva averlo
picchiato molte volte.
Per questi motivi Tang-Po odiava tutto e tutti, e anche i
suoi due compagni: Jean-Luc con i suoi modi raffinati
pareva una femminuccia ad uno come lui che aveva
conosciuto solo persone forti e crudeli, mentre Giovanni,
che cercava sempre il bene in ogni persona, gli sembrava
un illuso.
Negli esseri umani non esisteva il bene, erano solo un
mucchio di spazzatura.
Però gli disse una vocina se negli
uomini non esiste il bene, perché hai aiutato i tre
piloti della Nerv?
Silenzio ringhiò a bassa voce il ragazzo
lho fatto solo perché avevo un conto in
sospeso con gli uomini in nero. E basta!
Bugiardo. Lhai fatto per altruismo
affermò la vocina.
Silenzio! Ho detto silenzio! Cazzo!
No! Aiuto! si sentì una voce femminile che
distrasse Tang-Po dai suoi pensieri.
Si girò per vedere da dove arrivava la voce: proveniva
da un vicolo sulla destra del ragazzo.
Incuriosito Tang-Po si avvicinò per vedere che succedeva.
Il grido daiuto era stato mandato da una ragazza di
circa quattordici anni, molto carina, con i capelli
biondi lunghi, vestita con una minigonna e una maglietta
bianca.
Alcuni ragazzi, quattro in tutto, le avevano preso lo
zaino e si divertivano a lanciarselo tra loro, mentre la
ragazza disperata cercava di prenderlo.
Sdraiato per terra cera un altro ragazzo, pieno di
lividi, che cercava di alzarsi, ma un quinto teppista lo
bloccava a terra mettendogli un piede sul petto.
Doveva essere il fidanzato della ragazza che aveva
cercato inutilmente di proteggerla.
Tang-Po capì perché avesse gridato aiuto, e vide anche
che ogni volta che la ragazza si avvicinava ad uno di
quei tipi, questi cercava di alzarle la minigonna. Anzi
tentava persino di abbassarle le mutandine.
Certo Tang-Po non rimase turbato da quello spettacolo,
lui era abituato a cose peggiori, e decise di andarsene.
Daltronde la colpa era solo della ragazza: lo sanno
tutti che nei sobborghi di ogni città si trovano i tipi
peggiori, e lei ci va vestita in quel modo. Un invito a
nozze!
La ragazza intanto gridava: No, smettetela!
Aveva le lacrime agli occhi.
Ah no! Se rivuoi il tuo zaino, devi venire con noi
disse ridendo uno dei ragazzi.
Si, ma non preoccuparti, siamo bravi ragazzi
disse un altro sempre ridendo.
Uno dei ragazzi lanciò lo zaino troppo in alto, il suo
compagno non riuscì a prenderlo e lo fece cadere a terra.
La ragazza si lanciò contro lo zaino sperando di poterlo
prendere, ma uno dei quattro ragazzi la bloccò
prendendola per una spalla.
Perché tutta questa fretta? Vuoi già lasciarci?
La ragazza ormai tratteneva a malapena le lacrime.
Il ragazzo che aveva mancato prima la presa, andò a
prendere lo zaino per ricominciare il giochetto.
Ma non appena mise la mano sullo zaino, un piede gliela
schiacciò.
Ahhh! Ma che diavolo
esclamò il
ragazzo, che cercava di liberarsi la mano, ma inutilmente.
Anche gli altri quattro ragazzi si erano fermati a vedere
la scena, impietriti.
Tang-Po diede un calcio al ragazzo chinato, facendolo
cadere per terra.
Prese lo zaino e lo lanciò alla ragazza, che si riprese
dallo stupore giusto in tempo per afferrarlo.
Prendi quello zaino e vattene disse Tang-Po
con tono scocciato.
La ragazza non se lo fece dire due volte, e corse via
insieme al suo ragazzo, che approfittando dello stupore
di quello che lo bloccava a terra, si era liberato.
Anche Tang-Po fece per andarsene, ma i quattro ragazzi lo
circondarono, gridandogli: Ehi stronzo, dove credi
di andare?
Tang-Po si sentiva fremere, gli succedeva sempre quando
stava per combattere.
Passiamo al sodo disse sicuro di se.
Il teppista che aveva davanti provò a colpirlo con un
pugno, ma Tang-Po lo schivò e lo colpì in due/tre
secondi con una raffica di pugni al petto, facendolo
cadere a terra.
Gli altri tre gli misero le mani addosso, ma il ragazzo
con tre calci allo stomaco in rapidissima successione, li
mise al tappeto.
Vedendo che non si rialzavano sputò su di loro dicendo:
Mezze calzette! Dalle mie parti questo sarebbe
stato solo un piccolo riscaldamento.
Tang-Po uscì dal vicolo, nessuno sembrava aver fatto
caso a quello che era successo.
Mentre si avviava verso casa, la ragazza di prima gli si
avvicinò: Grazie! Grazie mille! diceva con
entusiasmo.
Ti ringrazio anchio disse il suo
ragazzo.
Sentite voi due tagliò corto Tang-Po lho
fatto solo perché non avevo niente di meglio da fare
e se ne andò.
I due ragazzi rimasero in silenzio a guardarlo mentre si
allontanava.
Perché hai risposto cosi? disse di nuovo
quella vocina al ragazzo Perché vuoi negare che lhai
fatto per altruismo?
Ho detto che devi fare SILENZIO! ringhiò
Tang-Po.
Nellappartamento di Rei, i suoi ospiti cercavano di
capire il perché del suo comportamento.
La ragazza era sempre rimasta dentro, in quei tre giorni
non era mai uscita.
Anche la cucina era vuota, Rei non sapeva cucinare ma
poteva benissimo prendere del cibo precotto. E invece non
aveva fatto neanche questo. Sembrava davvero che fosse
rimasta a digiuno per tutto quel tempo. Solo la presenza
di qualche bicchiere di plastica sul lavello, faceva
intuire che almeno avesse bevuto dellacqua.
Rei si era seduta sul letto, teneva lo sguardo basso,
Shinji e Hikari le stavano affianco, ciascuno su un lato,
mentre Asuka e Giovanni la scrutavano stando in piedi.
Toji e Kensuke osservavano la camera di Rei, una camera
spoglia, con un mobilio vecchio e ridotto allessenziale,
chiedendosi come poteva una ragazza vivere cosi.
Anche Jean-Luc osservava la stanza, pensando che una
ragazza bella come Ayanami meritasse di vivere minimo in
un castello come quello delle fiabe, non in una stamberga
come questa.
Ayanami esordì Shinji perché hai
finto di non essere in casa?
I-io non ho finto rispose Rei con voce
tremante io volevo rispondere, ma
ma
Ma cosa?
Ma quello è la fuori, e temevo che potesse
prendermi.
Chi? Chi è quello? chiese Shinji sempre più
preoccupato. Forse Ayanami era stata presa di mira da
qualche maniaco.
N-non lo so! Non so chi sia, ma
Cerca di essere più precisa le chiese Hikari
anchessa preoccupata.
E
è cominciato tutto quattro giorni fa.
E-ero in camera mia, quando ho avvertito una presenza,
non sapevo dove fosse, ma
sentivo che cera. E
voleva me. Poi provai ad addormentarmi, m-ma feci uno
sogno orribile
ero circondata da
da cadaveri,
latmosfera divenne cosi
fredda, io
io
provavo tanta paura e
e
Rei scoppiò a
piangere, Shinji mise un braccio sulle spalle della
ragazza per consolarla. Asuka li fissava con uno sguardo
che, se da un lato mostrava una certa gelosia per quel
gesto, dallaltro indicava preoccupazione per
Ayanami.
In fondo Asuka non aveva motivi per odiarla. Per quale
motivo avrebbe dovuto farlo? Perché sembrava una
bambola? Ma ormai Asuka non era più schiava del passato
e non avrebbe più permesso a dei brutti ricordi di
condizionare la sua esistenza.
Allora, odiarla perché poteva rubarle Shinji? Ma Asuka
sapeva che Shinji amava lei, e che si comportava
gentilmente con Ayanami perché era fatto cosi, era buono
e altruista. Uno dei motivi per cui aveva affidato il suo
cuore a quel ragazzo.
Non cerano più motivi per odiare Ayanami, anzi non
cerano mai stati. Il suo modo erroneo di giudicare
il First Children era stato un altro dei suoi sbagli. Ora
poteva rimediare.
Secondo me, Rei è ancora scossa da quello che è
successo una settimana e mezzo fa. E per questo vede
pericoli dovunque. Ha bisogno di distrarsi. Vediamo un po
Asuka si mise a fissare gli altri.
Il suo sguardo si posò su Giovanni, che fece un
espressione interrogativa.
Senti tu disse Asuka con voce sicura se
non sbaglio in Italia andate matti per un gioco chiamato
calcio, giusto?
Beh si. Certo non è praticato solo in Italia, ma
da noi è lo sport per eccellenza.
Allora che ne diresti di organizzare una bella
partitina per la First?
Come? Una partita? chiese Giovanni un po
incredulo.
Si. Una bella partita di calcio. La vittoria sarà
dedicata ad Ayanami.
Tutti si misero a guardare Asuka, anche Rei, stupita
soprattutto dal fatto che Asuka lo facesse per lei.
Allora, cosa sono quelle facce? Dai andiamo!
Asuka fece per avviarsi verso la porta, Toji le disse:
Davvero vuoi risollevare il morale ad Ayanami con
una partita di calcio? Sei tutta matta!
Tu dici? Non è che invece sei un imbranato
incapace di fare sport? rispose Asuka con sarcasmo.
Ah si? rispose Toji irritato Adesso ti
faremo vedere noi chi è limbranato incapace.
Kensuke, andiamo!
Toji cominciò a spingere Kensuke verso la porta, il
quale pensava: Come al solito! Il Demone rosso
riesce sempre a metterlo nel sacco.
Mmm
una partita di calcio? Uno sport un po
plebeo, ma va bene disse Jean-Luc.
Il francese si mise davanti a Rei, le prese la mano
delicatamente e la baciò: Mademoiselle Ayanami, le
dedicherò la mia vittoria.
Rei arrossì leggermente, Shinji e Hikari sorrisero,
perché almeno la ragazza aveva smesso di tremare.
Coraggio. Andiamo Ayanami disse Shinji, che
invitò la ragazza ad alzarsi.
Ma Rei ricominciò a tremare e disse: N-no, non
voglio uscire. M-mi prenderà.
Non preoccuparti. Nessuno ti farà del male. Ci
siamo noi con te la rassicurò Shinji.
Infatti. Se qualcuno ti infastidisce disse
Toji facendo rumore con le nocche lo sistemerò io!
Rei non sembrava ancora convinta.
Allora Hikari le prese una mano e disse: Stai
tranquilla Ayanami. Una persona dovrebbe avere paura solo
se è sola. E tu non lo sei. Il mondo può fare paura, è
vero, ma se hai qualcuno al tuo fianco, puoi affrontarlo.
Rei rimase pensierosa: non voleva restare sola, non
voleva più essere sola. Anche prima, quando bussavano
alla porta, la paura laveva immobilizzata, però
quando sentì che stavano per andarsene vinse quella
paura e andò ad aprire. Hikari aveva ragione, se hai
qualcuno al tuo fianco, puoi affrontare il mondo esterno.
E poi, pensò la ragazza con un po di ironia, non
aveva mai visto prima una partita di calcio.
Va bene disse la ragazza con voce serena
vengo con voi.
Era ora! esclamò Asuka Dai, alzati da
quel letto la prese per un braccio, la fece alzare
e la avviò verso la porta.
Quando venne il momento di aprire la porta, Rei si
irrigidì leggermente, le tornò il ricordo di quel
pericolo indefinito in agguato.
Ma Shinji e Asuka la presero ciascuno in una mano per
farle forza.
Rei si decise, e aprì la porta.
Il sole del pomeriggio la investì in pieno volto,
socchiuse gli occhi, daltronde stava al buio da tre
giorni, ma si abituò subito. Trovò il calore del sole
confortante, soprattutto dopo latmosfera gelida del
suo appartamento.
Chiusa la porta, il gruppo di ragazzi si avviò alla
ricerca di un campo abbastanza spazioso per giocare.
Guardate. Questo mi sembra il luogo adatto.
Giovanni indicò uno spiazzo di grandezza media, coperto
da un leggero strato di erba verde.
Perfetto. Sistemiamolo disse Asuka.
Dopo aver preso delle pietre e averle disposte in modo
che facessero da porta, si decisero i ruoli: da una parte
Giovanni, Toji e Kensuke, dallaltra Shinji, Jean-Luc
e Asuka. Nessuno ebbe da obbiettare sulla scelta della
ragazza di giocare per timore di sue eventuali esplosioni
di collera.
Hikari, dopo che Giovanni le ebbe spiegato brevemente le
regole, faceva da arbitro.
La palla lavevano presa da un negozio di articoli
sportivi trovato poco prima.
Rei li guardava seduta da un lato sopra il cappotto nero
di Giovanni. Glielo aveva dato per impedire che la
ragazza si sporcasse per terra.
Toji si avvicinò a Giovanni e Kensuke e disse
soddisfatto: E fatta. La vittoria è nostra.
Jean-Luc non vorrà mai sporcarsi troppo le mani e Asuka
è pur sempre una ragazza, mentre il calcio è un gioco
da maschi"
Attento disse Giovanni giocando a
calcio può succedere di tutto.
La partita iniziò, Toji era scatenato, travolse la
difesa di Jean-Luc, che comunque come previsto sembrava
non volersi impegnare molto per timore di rovinarsi il
vestito, si avvicinò alla porta dove lo attendeva
Shinji, stava per tirare, quando Asuka si liberò dalla
marcatura di Giovanni, velocissima gli strappò la palla
e come un fulmine si diresse verso la porta tenuta da
Kensuke.
La ragazza tirò un destro formidabile, invano Kensuke si
lanciò nel tentativo di pararla. Primo punto segnato.
E vai cosi. Questo è solo linizio gridò
felicissima Asuka, che si mise a saltellare.
Rei la guardava, e cominciò a sentirsi un po
triste nel vedere e confrontare Asuka con lei: la tedesca
era cosi piena di vita, mentre lei era sempre cosi
passiva. Probabilmente, pensò Rei, tutti mi evitano
perché stare con me è come stare con nessuno.
Asuka improvvisamente si avvicinò a Rei, e le disse:
Questo goal lo segnato grazie a te. Mi porti
fortuna! Continua cosi e le fece il segno di
vittoria.
Rei sorpresa balbettò: D- daccordo.
La partita ricominciò, stavolta attaccava Giovanni,
Asuka provò a fermarlo con una scivolata, Giovanni la
saltò abilmente, si vedeva che era abituato a giocare a
calcio, e passò a Toji: Arriva la rivincita
ringhiò il ragazzo, che si mise davanti alla porta di
Shinji e tirò. Ma Jean-Luc fermò il tiro con un piede,
prese la palla e si diresse verso la porta di Kensuke, il
quale si piegò in posizione di difesa.
Jean-Luc si apprestò a tirare, Kensuke capì che avrebbe
calciato sulla destra, e si lanciò su quel lato.
Ma era una finta: in un secondo Jean-Luc cambiò la
traiettoria del suo piede e tirò a sinistra.
Secondo punto.
Kensuke sbatte un pugno sulla terra lamentandosi: Accidenti!
Me la fatta!
Ma insomma, cosa cè?! Hai i piedi e le mani
bucati?! lo rimproverò Toji.
Kensuke non lo ascoltò, ma si rialzò con un espressione
decisa, molto determinata: Adesso vi farò vedere
disse.
Il gioco ricominciò: Giovanni in avanti, evitò Jean-Luc
e si diresse verso la porta, ma Asuka si pose davanti a
lui e lo marcò in maniera impeccabile.
Non riuscendo a passare Giovanni gridò: A te Toji!
e la passò allindietro verso il suo compagno.
Toji prese la palla, non vedeva lora di passare allattacco,
ma Jean-Luc gliela prese da dietro e corse verso la porta
di Kensuke.
Toji rimase a bocca aperta per la velocità del francese.
Jean-Luc arrivò davanti alla porta e tirò, Kensuke
questa volta la parò, ma anziché fermarla con le mani
la respinse. E Asuka piombò come un fulmine sulla palla,
la calciò e segnò il terzo goal.
E vai! gridò Asuka.
Kensuke sbottò Toji ma è possibile
che non ne fai una giusta?!
Adesso basta! Ora da qui non passa più niente
esclamò Kensuke con voce decisa.
Rei continuava a guardarli, quando Jean-Luc le andò
incontro e le disse: Asuka ha ragione. Lei è uno
stupendo porta fortuna mademoiselle Ayanami.
Rei di nuovo arrossì.
La partita durò due ore e si concluse quando Toji e
Kensuke stramazzarono al suolo per la stanchezza.
Hikari se ne accorse e fischiò con le dita il termine
del gioco.
Basta, non ce la faccio più disse senza
fiato Kensuke.
Non è che tu ti sia dato tanto da fare. Non ne hai
parata una: trenta tiri, trenta goal lo rimproverò
ansimante Toji.
Senti chi parla: ogni volta che andavi allattacco,
ti facevi fregare la palla. Avresti dovuto passarla di più
a Giovanni, ma dicevi sempre che volevi rifarti, lui ti
accontentava, te la dava e tu puntualmente la perdevi. Il
povero Shinji sarà morto dalla noia.
Infatti Shinji era lunico a non essere sudato,
aveva anche una faccia annoiata: per forza, in due ore
non aveva dovuto parare neanche un tiro.
E come se non bastasse riprese Kensuke proprio
tu che dicevi che avremmo vinto per forza perché Asuka e
quel maledetto francese non erano fatti per gli sport
duri, guarda come ci hanno ridotto.
Ve lavevo detto che giocando a calcio può
succedere di tutto disse sorridente, sudato, ma
ancora in piedi perché abituato a tali sforzi, Giovanni.
Intanto Asuka, Shinji e Jean-Luc erano andati a
festeggiare la vittoria da Rei: Come ho detto
prima, la vittoria va dedicata ad Ayanami, perciò un bel
applauso per lei disse Asuka.
Tutti cominciarono ad applaudire Rei, anche Toji, Kensuke
e Giovanni, perché sapevano che questa partita lavevano
disputata per distrarre Ayanami dalla paura che laveva
inchiodata in casa per tre giorni.
Rei rimase senza parole, tutte quelle persone che
battevano le mani, che si congratulavano con lei.
La ragazza si sentiva strana, una sensazione molto
profonda cominciò a prenderla, ma non era paura, era
qualcosa di diverso, che la faceva sentire bene.
Era gioia, la gioia che si prova a stare con qualcuno, ad
avere persone che ti vogliono bene.
Rei non era mai stata in grado di capire chi le volesse
veramente bene e chi no.
Sentiva che le volevano bene Shinji, il maggiore
Katsuragi, la dottoressa Akagi e anche il Second Children.
Ma i loro sorrisi non bastavano a cancellare dal suo
cuore la difficoltà di capire chi tenesse veramente a
lei.
In fondo, anche il comandante Ikari le sorrideva spesso,
ma la trattava come uno strumento.
Ora però non aveva più dubbi: loro tenevano veramente a
lei, si erano veramente preoccupati per lei, la loro
partita era stato un gesto di altruismo nei suoi
confronti.
Il loro battere le mani era dovuto a qualcosa che
proveniva dal profondo del cuore.
Rei si mise le mani sul volto, lacrime cominciarono a
scendere leggermente sulle sue guance.
Con un sussurro disse commossa: Grazie.
3° PARTE
Si era ormai fatto sera, erano quasi le otto, Misato, in
top e short, se ne stava in soggiorno sprofondata su un
sedia.
In casa cera un grande silenzio, i ragazzi non
erano ancora venuti. Shinji le aveva telefonato dicendo
che sarebbero rientrati tardi perché volevano
accompagnare Rei a cenare in una tavola calda per non
farle passare da sola la serata.
Misato si era dimostrata subito daccordo, e ora
stava coccolando un po Pen Pen sulle ginocchia.
Si era tolta la croce dal collo e laveva messo su
un mobile.
Tratto questo pinguino come se fosse il mio bambino
pensava la donna e in parte mi piacerebbe averne
uno. Ma sarei una buona madre? Non ho modelli a cui fare
riferimento.
Allimprovviso suonò il campanello, Misato andò ad
aprire chiedendosi chi fosse a quellora.
Chi è?
Misato, sono io.
Kaji?!
Si. Mi faresti entrare?
Misato aprì la porta e si ritrovò davanti Kaji col suo
solito abbigliamento, camicia chiara e cravatta rossa.
Cosa ci fai qui a questora?
Sono venuto a trovarti.
Davvero? chiese Misato sospettosa.
Ehi, cosè quel tono? Dopo tutti questi anni,
non hai ancora imparato a fidarti di me? chiese
ironico luomo.
E proprio perché sono stata per tanti anni
con te, che ho capito di non dovermi fidare rispose
ironica la donna.
Oh, andiamo. Posso entrare?
Beh, ormai ho aperto. Vieni pure.
Kaji entrò e si accomodò su una poltrona.
Misato si sedette davanti a lui, in attesa che le dicesse
qualcosa.
Ma luomo non parlava, sembrava assorto nei suoi
pensieri.
Misato si spazientì leggermente: Insomma, si può
sapere che cosa cè?
Ecco, vedi
io
Misato rimase sorpresa nel vedere Kaji cosi titubante,
aveva sempre avuto la risposta pronta e ora sembrava
imbarazzato come un bambino.
Non sarà successo qualcosa di brutto?
No, certo che no. E che io
Ho capito disse Misato alzandosi dalla sedia
qui le cose vanno per le lunghe. Ci vuole una birra.
La donna andò in cucina e prese due birre in lattina dal
frigorifero.
Pen Pen la fissava.
Non preoccuparti, ecco una cosa per te disse
la donna al pinguino prendendo dal frigorifero una grossa
sardina e mettendogliela in un piatto sul pavimento.
Misato tornò in soggiorno e diede una lattina a Kaji.
Si rimise seduta, aprì la lattina e cominciò a bere.
Kaji invece non aprì la sua, ma fece ad un tratto un
profondo sospiro, come per prendere coraggio, e disse
tutto di un fiato: Misato, vuoi sposarmi?
A Misato la birra andò di traverso, cominciò a tossire,
prontamente Kaji si alzò e le diede delle pacche sulla
schiena, rimproverandosi per aver scelto proprio quel
momento. Poteva almeno aspettare che Misato avesse finito
di bere.
Quando la tosse cessò, Misato chiese incredula: Ho
ho capito bene? Tu
tu
mi hai chiesto di
sposarti?
Si.
Misato si sentì le gambe fremere, non riusciva a stare
seduta, si mise in piedi e si pose davanti a Kaji.
Ma sei sicuro di quello che dici Kaji?
Io
si Misato. Sono sicuro. Non voglio più
aspettare.
Ma
ma rifletti
Su cosa? Se per caso tu sei la donna che fa per me?
Lo sei, io ti amo, ti amo con tutto il cuore. Lintenzione
di sposarti ce lho da parecchio tempo, ma rimandavo
sempre. Ma quando ho saputo che ti avevano sparato, mi
sono sentito morire. Adesso però quellincidente mi
ha fatto capire, ho capito che non devo più attendere.
Guarda.
Kaji parlava con tono alquanto eccitato, come se cercasse
di vincere una specie di timidezza, e prese dalla tasca
del pantalone una scatoletta di colore rosso.
Laprì, e dentro cera un bellissimo anello doro.
Misato rimase senza parole.
Questo è per te disse Kaji porgendoglielo.
Misato sentì gli occhi riempirsi di lacrime, si girò
dando le spalle alluomo.
Misato, perché non vuoi?
N-non è che io non voglia, anchio ti amo,
ma io
io sono una donna sporca, orribile, te lo
dissi anche quella sera che tornavamo dal matrimonio,
ricordi? Non
ti merito. E poi tu mi ricordi mio
padre. Non è certo colpa tua, solo mia, ma
Kaji le mise dolcemente una mano sulla spalla: Misato.
Tu non sei sporca, ti ripeto anchio quello che ti
dissi quella sera: ora basta torturarsi. Io ti amo, tu
ami me, il nostro amore è sincero. Quando due persone si
amano veramente, nulla può separarle. Neanche i brutti
ricordi. Sembra banale, ma è la verità.
Misato cominciò a piangere in silenzio e a riflettere.
Kaji aveva ragione: basta torturarsi per gli sbagli, suoi
e di altri, fatti in passato. Asuka le aveva dimostrato
che si poteva fare, si poteva sconfiggere il dolore, e si
poteva ricominciare. Non era troppo tardi.
Misato aveva un uomo straordinario al suo fianco, un uomo
che lamava veramente, un uomo che lei amava
veramente. La sua somiglianza col padre, aveva ostacolato
il loro rapporto. Ma adesso lei non era più una bambina,
era una donna. Era cresciuta, non solo fuori, anche
dentro.
Si, io non sono più una bambina, non devo più
essere come mi vogliono gli altri. Devo essere me stessa.
Papà, forse anche a te è successa la stessa cosa, ma
non hai capito questa semplice verità: non bisogna
essere schiavi del passato. Io non lo sarò più. E ti
voglio bene, tu non eri cattivo, ora lo so con certezza
pensò la donna.
Misato si voltò verso Kaji.
Vediamo come mi sta disse ironica, con le
lacrime che scendevano dagli occhi.
Kaji felicissimo mise lanello al dito di Misato:
calzava a pennello.
I due si abbracciarono e si baciarono in maniera
appassionata.
Pen Pen li osservava incuriosito dalla porta della cucina.
La croce di Misato sembrò scintillare.
Come se il padre fosse contento per la figlia.
Intanto il gruppo di ragazzi stava allingresso
della tavola calda, avevano passato una bella serata
parlando del più e del meno, ma soprattutto cercando di
coinvolgere il più possibile nelle loro discussioni Rei,
di non farla estraniare.
E Rei si dimostrò una ragazza di buona cultura, molto
intelligente e sensibile.
Chi non la conosceva a fondo, tranne Shinji, rimase
sorpreso nello scoprire dietro la Rei fredda come il
ghiaccio, un'altra persona che sembrava essere lesatto
opposto: quante emozioni pure e innocenti celava il suo
cuore.
Risero parecchio osservando i litigi tra Toji, Kensuke e
Asuka, che invano la capoclasse e Shinji cercavano di
sedare, i tentativi di Giovanni di far capire al
cameriere che voleva un semplice piatto di spaghetti al
sugo di pomodoro, senza curry o altri cibi giapponesi che
non digeriva.
Rei era davvero felice, e vederla sorridere in quel modo
era un piacere.
Soprattutto per Shinji, cosi preoccupato per la sua
amica, e per Asuka, che aveva organizzato tutta la
giornata, partita e cena fuori, per risollevarle il
morale e cercare di rimediare a tutte le cose cattive che
aveva detto nei suoi confronti.
Intorno a mezzanotte, Hikari disse: Oh no, è
tardissimo. Domani dobbiamo andare a scuola, non possiamo
fare troppo tardi.
Ma dai capoclasse disse Toji non essere
cosi pignola.
Suzuhara lo rimproverò Hikari mi
sembra che tutte le volte che tu sei arrivato in ritardo
a scuola, è successo perché eri andato a letto tardi.
Te lo sei scordato?
Beh, ecco, veramente
Ha perfettamente ragione capoclasse si inserì
Kensuke e ora di andare a nanna.
Ma
provò ad obiettare Toji.
Niente ma gli disse sottovoce Kensuke lo
sai che se la fai arrabbiare, domani a scuola ce la farà
pagare cara.
Giusto.
Toji, Kensuke e Hikari salutarono Rei, dicendole che
erano sempre disponibili a passare altre giornate come
questa con lei, e se ne andarono.
Beh disse scherzoso Giovanni anche io e
Jean-Luc dobbiamo andare. Non possiamo fare tardi, ma non
tanto per la scuola. Il fatto è che bisogna essere in
forza per affrontare Tang-Po.
Giusto, speriamo che non si sia ficcato nei guai,
quel voyou disse il francese, che si avvicinò a
Rei e di nuovo le baciò la mano facendola arrossire:
Spero ardentemente di rivederla presto, mon gâteau
fille des yeux rouges.
Anche i due ragazzi se ne andarono.
Allora arrivederci disse Rei, che si avviò
verso il suo appartamento.
Ehi tu, dove credi di andare disse Asuka.
Perché?
Vuoi davvero andare a rinchiuderti in quel buco?
Non ci posso credere! Sappi che stasera tu dormirai a
casa nostra.
Cosa? esclamò Shinji.
Cosa cè Shinji? Non ti va?
No, al contrario. E solo che non mi aspettavo
una tale idea da
Asuka fissò Shinji con sguardo adirato, come a dire:
Ma cosa credi? Che io sia insensibile fino a questo
punto?
Shinji sorrise, perché anche lui aveva pensato di
invitare Rei a casa loro, ma temeva di scatenare di nuovo
la gelosia di Asuka. E invece la proposta laveva
fatta lei stessa. La loro relazione stava davvero
migliorando Asuka, i sentimenti per tanto tempo bloccati
dalla maschera di egoismo e irascibilità, si erano
finalmente liberati.
Il ragazzo si voltò verso Rei e disse: Asuka ha
ragione, mi farebbe piacere se tu venissi a dormire a
casa nostra stasera.
Rei rimase sorpresa, balbettò: Ma
è
e
il maggiore Katsuragi non
Non dirà proprio niente, sta tranquilla. Ora vieni
disse decisa Asuka che allegramente cominciò a spingere
in avanti Rei.
I tre si avviarono verso la loro casa, Rei era felice,
non aveva osato chiedere una cosa simile ad Asuka e
Shinji perché non voleva essere di disturbo. Avevano già
dedicato la loro giornata a lei. E invece
Mentre i ragazzi si allontanavano, non si accorsero che
in lontananza cera un uomo ad osservarli.
Indossava un vestito colore blu notte, portava occhiali
neri, il colletto della camicia sbottonato e la barba
leggermente incolta.
Sembra che abbia trovato compagnia. Buon per lei.
Infatti disse una voce femminile alle sue
spalle per poter affrontare quel maledetto, avrà
bisogno di tutto laiuto possibile.
4° PARTE
IL GIORNO DOPO
Era una splendida mattina, Shinji si alzò di buon umore,
uscì dalla sua camera e andò in bagno.
Ma la porta era chiusa e davanti cera Misato.
Signorina Misato, cosa fa li?
Misato si voltò e disse sorridendo: Mi dispiace
Shinji, ma il bagno è occupato da Asuka, e dopo di lei
tocca a me.
Però pensava Shinji la signorina
Misato è davvero allegra, e anche emozionata. Di solito
a questora è ancora addormentata, invece la
proposta del signor Kaji la messa su di giri ed eccola
qui, perfettamente sveglia.
Shinji pensò a quello che successe laltra sera
quando rientrarono a casa.
Misato rimase sorpresa dalla presenza di Rei, quando però
le spiegarono il motivo si dimostrò subito disponibile.
Ma certo disse la donna avete avuto
proprio un ottima idea. Rei, puoi dormire nella mia
camera. Da qualche parte ho un futon di riserva. Ti va
bene?
S-si rispose Rei.
Oh, ti prego, non metterti a dire sempre si come
faceva Shinji agli inizi Shinji arrossisce e
fa come se fossi a casa tua.
S
cioè, va bene.
Perfetto. Vieni che ti preparo il posto.
Mentre andavano verso la camera di Misato, Asuka notò lanello
doro al dito della donna: Ehi Misato, cosè
quellanello?
Come? Quale anello? chiese imbarazzata Misato.
Come quale anello? Hai al dito un anello doro
che prima non avevi.
Shinji guardava incuriosito, Misato arrossisce e non
riesce a parlare.
Gli occhi di Asuka si sbarrarono: Non dirmi che
quello
quello
è
è un
un
che ti ha
ha dato il
il signor
Un silenzio improvviso calò nella stanza.
Dopo un po, con un filo di voce, Misato disse:
Si.
Asuka proruppe in un grido di gioia: YYYAAAAAAAHHHHHHOOOOOOUUUUUU!!!
Il signor Kaji ti ha chiesto di sposarlo! e corse
da Misato a stringerle le mani.
Misato, Shinji e Rei rimasero senza parole davanti allesplosione
di gioia di Asuka: pensavano che si sarebbe arrabbiata
perché Misato le aveva soffiato Kaji.
Ma si ricordarono che Asuka adesso stava con Shinji,
perciò aveva smesso di correre dietro a Rioji.
Anche Shinji e Rei andarono da Misato a congratularsi,
che li ringraziò tutti.
Passata leuforia, andarono a letto.
Asuka avrebbe voluto dormire nella stessa camera con
Shinji, ma ogni volta che faceva la proposta il ragazzo
chiedeva tempo per prepararsi: aveva sempre dormito da
solo, e adesso, ritrovarsi nello stesso letto con una
ragazza, lo imbarazzava moltissimo.
Va bene disse Asuka ma un giorno dovrai
superare questa tua timidezza. E quando ci sposeremo,
dovrai regalarmi anche tu un anello come quello del
signor Kaji.
Non mancherò rispose sorridendo Shinji.
Prima di andare a letto passarono a salutare Rei: la
ragazza indossava un pigiama prestatogli da Asuka.
Buonanotte Ayanami disse Shinji sorridendo.
Asuka, con tono ironico: Buonanotte. E mi
raccomando, non rovinarmi il pigiama.
Buonanotte rispose Rei.
Asuka e Shinji se ne andarono, Misato, a fianco di Rei,
le disse: Se hai bisogno, chiedi pure. E te lo
ripeto, fa conto di essere a casa tua. Anzi, scusami già
da adesso se mi agiterò nel sonno.
Non si preoccupi Rei si fece assorta.
Qualcosa non va?
No. E solo che questa è la prima volta che dormo
in compagnia di qualcuno.
Speriamo che non sia anche lultima.
Buonanotte Rei, e sogni doro.
La ringrazio.
Entrambe si accomodarono nei futon.
Rei aveva un espressione molto serena.
Smesso di ricordare, Shinji chiese: E Rei?
E in cucina?
Ha passato una notte tranquilla?
Si, sembrava un angioletto, mi ha fatto tanta
tenerezza.
Shinji sorrise.
E la notte è passata. Visto che il bagno è
occupato, andrò a preparare la colazione.
Shinji si recò in cucina dove trovò Rei seduta davanti
al tavolo che guardava fissa in volto Pen Pen, seduto su
un'altra sedia.
Ayanami, che stai facendo? chiese incuriosito
Shinji.
Gioco a chi distoglie per primo lo sguardo.
Eeehhh? Con Pen Pen?
Si. Mi ha fatto capire a gesti che voleva farlo. Ho
forse sbagliato?
No, no. Continua pure.
Per Shinji era difficile comprendere come facesse ad
essere cosi intelligente quel pinguino, che mangiava e
dormiva soprattutto, ma sapeva anche leggere il giornale.
Cosa vuoi per colazione Ayanami?
Non lo so. Non ho mai fatto colazione.
Mai?
Non ne sentivo il bisogno.
Shinji si mise a guardare Rei, quando arrivò Asuka:
Ah, che bella dormita. Buongiorno Rei. Shinji, il
bacino del buongiorno, coraggio.
Shinji però si vergognava a farlo davanti a Rei, che li
fissava perplessa: la ragazza sapeva che due persona che
si amano si baciano, ma perché davano tanta importanza
al primo bacio della giornata?
Andiamo Shinji diceva Asuka a Rei non
da fastidio una cosa del genere, vero? si voltò
verso Rei, che rispose: No, assolutamente.
Visto? Forza.
Shinji la baciò.
Finalmente. Adesso una bella colazione e poi a
scuola.
La scuola! esclamò Rei i miei libri
sono nel mio appartamento.
Non preoccuparti. Quel professore dice sempre le
stesse cose. Non ti perderai niente la rassicurò
Asuka.
Ma
Tranquilla ho detto.
Daccordo.
Fatta la colazione si vestirono e andarono a scuola,
mentre Misato aveva deciso di telefonare a Ritsuko per
dirle la novità su di lei e Kaji.
Allingresso della scuola incontrarono Giovanni e
Jean-Luc: Salve a tutti. Come mai Rei è arrivata
insieme a voi? Di solito viene dallaltra parte
chiese il primo.
Stanotte ha dormito a casa nostra spiegò
Shinji.
Davvero? Questo mi fa molto piacere.
Poteva anche chiedere a me disse Jean-Luc
sarei stato ben disponibile ad accoglierla nel mio
appartamento.
Zitto. Ci avresti sicuramente provato. Rei non è
mica come quelle ragazzine svampite che ti corrono dietro.
Infatti. Sarebbe stato un ottimo allenamento per il
mio fascino da latin lover.
Ma piantala, arrogante francese.
Piantala tu, rozzo italiano.
I due si afferrarono entrambi per il collo del vestito,
Asuka disse: LItalia dichiara guerra alla
Francia. E meglio se noi civili ce ne andiamo.
I tre ragazzi entrarono nella scuola, mentre gli altri
studenti si fermarono a guardare Giovanni e Jean-Luc, che
non appena se ne accorsero, corsero anche loro nelledificio.
Il professore entrò, gli studenti si alzarono, si
inchinarono e si sedettero controllati dalla capoclasse
Hikari.
Ah, come al solito lalunno Tang-Po è assente.
Ne parlerò col preside, non può continuare cosi
disse aspro lanziano insegnante osservando il banco
vuoto del ragazzo.
Dovè Tang-Po? chiese sottovoce Shinji
a Giovanni.
Non lo so. Al suo appartamento non cera
nessuno. Avrà passato la notte fuori chissà dove
rispose sempre sottovoce il ragazzo.
Comunque riprese il professore oggi vi
presento una nuova alunna.
Cosa! esclamò sottovoce Toji.
Non può essere. Di solito quando un alunno viene
trasferito qui lo si viene a sapere con almeno una
settimana danticipo. Se è una ragazza poi
disse Kensuke bisbigliando.
Il professore, come se li avesse sentiti, spiegò che il
trasferimento della ragazza era stato una cosa
improvvisa, che anche lui lo aveva saputo solo in quel
giorno.
Qualcuno bussò alla porta della classe, il professore
disse: Avanti.
Era un bidello, che annunciò: Professore, la nuova
alunna è arrivata.
Bene, falla entrare.
Dalla porta entrò nella classe una splendida ragazza dai
capelli rossicci, con indosso luniforme scolastica.
Aveva gli occhi azzurri, di un azzurro penetrante. Un
espressione dolcissima che rasserenava chiunque la
guardasse.
Tutti nella classe, maschi e femmine, persino il
professore, rimasero incantati dalla sua bellezza.
Tutto sembrava essersi fermato, un silenzio totale scese
nellaula.
Il silenzio fu interrotto dalla nuova arrivata, che disse
con voce calma e profonda: Mi chiamo Kirishima
Mana, piacere di conoscervi.
Oh beh disse il professore quando si riprese
vai pure al tuo posto, è vicino a quella ragazza
con i capelli azzurrini. Si chiama Ayanami, Rei Ayanami.
Kirishima si avviò con calma verso il suo banco, tutti
la seguivano con lo sguardo.
Andò a sedersi a fianco a Rei, che la fissava
incuriosita.
Anche se Rei non era rimasta colpita come gli altri,
provava comunque una piacevole sensazione nello stare
vicino a Mana.
Ciao, quindi ti chiami Ayanami disse
sorridendo Kirishima.
Ah, si.
Piacere di conoscerti le tese la mano.
Rei gliela diede, e non appena la toccò, sentì uno
strano calore propagarsi dentro di lei.
Non sapeva cosa fosse, però ad un certo punto le venne
in mente questo pensiero: E
e il
calore della vita.
La lezione proseguì normalmente, anche se tutti
fissavano Kirishima, che sembrava non accorgersene.
Pure Shinji la guardava, ma Asuka non era gelosa, non
solo perché era rimasta affascinata anche lei da questa
ragazza, ma anche perché il guardarla faceva si che ogni
sentimento negativo sparisse.
Finite le lezioni, Giovanni e Jean-Luc dovettero andare
subito a cercare Tang-Po, perché quel pomeriggio li
attendeva tutti e tre un test di sincronia alla base.
Gli altri ragazzi si fecero intorno a Kirishima, volevano
chiederle informazioni su di lei, ma la ragazza si scusò
gentilmente e si allontanò da li.
I ragazzi però non demordevano e cominciarono a
seguirla, Toji e Kensuke compresi.
Asuka, Shinji e Rei erano davanti allingresso della
scuola: Allora Ayanami, cosa vuoi fare adesso?
chiese Shinji.
Perché me lo chiedi?
Beh, adesso in teoria dovresti tornare al tuo
appartamento, ma pensavo che potresti venire a pranzo da
noi. Giusto Asuka?
Ma certo. Anche se dovrà accontentarsi di cibi
precotti.
Perché?
Ma come perché? Oggi è il turno di Misato di
preparare il pranzo.
Già, è vero.
Il maggiore Katsuragi non cucina bene? chiese
Rei incuriosita.
Asuka e Shinji risposero facendo una faccia disgustata.
Rei sorrise e disse: Accetto il vostro invito. Non
preoccupatevi, mi adatterò.
Speriamo disse Shinji allora, andiamo.
I tre si incamminarono verso casa
Durante il tragitto Shinji disse: Che caldo
terribile che fa. E peggio di ieri.
Già risposero insieme Rei e Asuka.
Scorsero un bar: Che ne dite? Prendiamo dei gelati?
propose il ragazzo.
Buona idea disse Asuka dove ho messo il
borsellino? Quanti soldi hai Rei?
Io non ho soldi. Non ho mai comprato qualcosa. Mi
dispiace disse mortificata.
Shinji: Non preoccuparti Ayanami, e non
preoccuparti anche tu Asuka. Offro io. Da quando in qua
pagano le signore?
Chi sarebbero le signore? chiese Asuka con un
finto tono arrabbiato.
Shinji sorrise e andò al bar.
Asuka e Rei si sedettero sotto un albero.
Ah, ci voleva proprio. Allora, come ti senti Rei?
Bene grazie.
E sparita quella sensazione spiacevole che
per tre giorni ti aveva inchiodato nel tuo appartamento?
Beh, credo di si.
Meno male.
Asuka, io
disse un po titubante
Rei.
Cosa cè?
Io, volevo ringraziarti per quello che hai fatto
per me. Sei stata molto gentile. Io invece non ho mai
potuto fare niente per te. Scusami.
E di cosa? Non devi scusarti di niente, anzi, sono
io che devo scusarmi per averti offeso parecchie volte
senza che tu avessi fatto niente per meritarlo. Potrai
perdonarmi?
Si, io non ce lo mai avuta con te.
Io invece si, e senza motivo. Sono stata davvero un
idiota. Ma ora credo che possiamo essere amiche no? Anche
la prima volta che ti vidi feci questa proposta, allora
però era una scelta dovuta al mio egoismo. Adesso non lo
è più. Amiche?
Asuka le tese la mano, Rei gliela strinse e disse: Amiche.
Entrambe sorrisero.
A un certo punto Asuka disse: Ma quanto tempo ci
mette Shinji? E meglio che vada a vedere se non si
è perso. Vieni anche tu?
No grazie. Preferisco restare un po seduta
allombra.
Come vuoi. Mi raccomando non scappare eh?
Certo che no.
Asuka sorrise e si diresse verso il bar.
Rei rimase in silenzio, e pensava a quanto fosse cambiata
la sua vita nellarco di due giorni.
Ora era davvero felice, si sentiva finalmente un essere
umano.
Improvvisamente un brivido le salì lungo la schiena:
brividi con quel caldo?
Rei sentì una presenza vicino a lei.
E dal nulla sulla sua sinistra, a poca distanza, apparve
un uomo, che lei non aveva mai visto. Ma anche se non lo
conosceva era sicura che fosse quelluomo la
presenza che aveva avvertito nei giorni scorsi.
Rei cominciò a tremare allimpazzata per il
terrore, con uno sforzo di volontà incredibile si mise a
guardare luomo: camminava e sembrava
disinteressarsi della ragazza, indossava un cappotto
bianco, bianco come le ossa, con due grosse spalliere.
Sulla spalliera destra cerano una specie di aculei
di metallo, ma sul lato sinistro, allaltezza del
gomito quasi, cera un teschio.
Un teschio umano!
Vero!
Luomo aveva i capelli viola, un espressione
imperturbabile, e gli occhi: si vedeva solo il destro, il
sinistro era coperto da una ciocca di capelli, ed era di
un giallo spento.
Guardarlo mise addosso a Rei un angoscia, un terrore
terribili.
E poi la ragazza notò un'altra cosa: il corpo del
misterioso individuo, anche se in controluce, non aveva lombra.
Si sedette sulla sua stessa panchina, dietro di lei, con
tranquillità.
Passarono alcuni secondi che sembravano interminabili, latmosfera
intorno a Rei si fece gelida.
Finalmente siamo soli, Rei Ayanami.
Una voce atona ma nello stesso tempo inquietante risuonò
nella mente di Rei.
Il misterioso uomo parlava con lei mentalmente.
Rei si sentì prendere da una paura inimmaginabile, ma
oltre a temere per lei, era preoccupata anche per Shinji
e Asuka.
Quel individuo voleva lei, lo sentiva, e se avesse fatto
del male ai suoi due amici?
Rei non voleva coinvolgerli.
Si alzò e scappò correndo.
Luomo continuò a darle le spalle e sorrise
leggermente.
Shinji e Asuka uscirono dal bar, avevano in mano tre coni
gelati.
Scusa il ritardo R
Asuka si interruppe.
Il piazzale era deserto.
Ma dove è andata? si chiese Shinji.
Non lo so. Ha detto che aspettava qui ripose
Asuka.
Può darsi che le sia successo qualcosa. Se fosse
andata via di sua volontà, ci avrebbe avvertito prima.
Cerchiamola propose Shinji.
I due ragazzi si divisero e corsero in direzioni opposte.
5° PARTE
Rei correva il più forte possibile, si sentiva il cuore
esplodere.
La sue espressione era terrorizzata.
Allimprovviso luomo misterioso apparve
davanti a lei.
Rei soffocò un grido.
Rapidamente si diresse dallaltro lato della strada,
la disperazione si leggeva sul suo volto.
Nellattraversare la strada, per poco non veniva
investita da un auto.
Lautista le lanciò delle imprecazioni, ma Rei era
troppo impegnata a scappare per starlo a sentire.
Si infilò in un vicolo, ma luomo col cappotto
bianco ricomparve nuovamente davanti alla ragazza, e la
sua espressione rimaneva imperturbabile.
Rei continuava a scappare, anche se ormai aveva capito
che era inutile, perché chi la inseguiva poteva
teletrasportarsi. Ma cosa poteva fare se non fuggire via?
Mentre continuava a scappare in una intricata galleria di
piccoli vicoli, andò a sbattere contro un uomo che spuntò
fuori da una stradina laterale.
Attenta piccola disse con calma luomo.
M-mi aiuti! M-mi sta i-inseguendo
non
voglio che mi
a-aiuto implorò la ragazza con
le lacrime agli occhi.
Sta calma piccola.
Rei fissò luomo, era piuttosto giovane e indossava
un completo nero.
Quel vestito le fece venire in mente qualcosa: un
completo nero, un uomo in nero.
Gli uomini in nero che avevano rapito lei, Shinji e Asuka.
Rei guardò in volto luomo e si ricordò di averlo
già visto, era a fianco di Russel MaCoy quando tentarono
di fare loro il lavaggio del cervello.
Rei tentò di scappare di nuovo, ma luomo le afferrò
le braccia: Non ti succederà niente. Ma ora stai
ferma.
Rei scoppiò in un pianto dirotto: No! La prego!
Allimprovviso sentì dei passi dietro di lei, girò
la testa e vide il misterioso uomo col cappotto bianco
venirle incontro.
Rei ricominciò a tremare, si dimenava disperata.
Non cera bisogno che intervenissi Thoms. Lavrei
presa da solo. La stavo solo studiando disse con la
stessa voce atona e inquietante.
Lo so mio signore. Ma volevo comunque rendermi
utile.
Non importa. Procediamo.
Thoms, sempre tenendola per le braccia, la girò verso il
suo padrone.
Luomo col cappotto bianco alzò una mano e avvicinò
il palmo al viso di Rei, che avrebbe voluto gridare, ma
la voce non le usciva.
Fermo dove sei! disse con tono deciso una
voce femminile dietro di lui.
Luomo si fermò, sorrise e disse: Mi chiedevo
quando saresti arrivata.
Lasciala andare subito Thoms disse ancora la
voce femminile.
Perché? Altrimenti mi uccidi? la canzonò
Thoms.
Lei no, ma io si si inserì un'altra voce,
stavolta maschile.
Luomo col vestito colore blu notte era dietro
Thoms, e aveva un enorme croce avvolta in un drappo color
acciaio tenuto con dei legacci. Premette un pulsante, il
drappo si staccò e dalla croce spuntò una sorta di
gigantesca mitragliatrice, che rapidamente venne puntata
dietro la nuca di Thoms.
Ci rivediamo Wolfwood disse sempre con calma
luomo col cappotto bianco.
Il tempo che passa non è mai abbastanza Legato. E
cosi che ti fai chiamare in questo mondo vero?
Il nome completo è Legato Blue Summers
rispose sempre con tono tranquillo luomo.
Lasciala andare ripeté la voce femminile.
Legato fece un cenno a Thoms che lasciò Rei libera.
La ragazza cadde a terra, ma Wolfwood la prese subito per
un braccio e la allontanò da Thoms.
Non puoi proteggerla, lo sai bene disse con
calma Legato.
Farò lo stesso tutto quanto è in mio potere.
Legato sorrise e di colpo lui è Thoms sparirono, come se
non fossero mai stati li.
Rei fissò sbalordita la persona, non più coperta da
Legato, a cui apparteneva quella voce femminile.
K-Kirishima?! esclamò incredula Rei con le
lacrime che le scendevano copiose dagli occhi.
Wolfwood alzò delicatamente Rei, Kirishima le andò
incontro.
K-Kirishima, ma
ma come
Questo non ha importanza adesso. Il tempo è poco.
Devi sapere che purtroppo non potrai sfuggire a questa
prova. Lui tornerà da te, e io non potrò aiutarti
allora.
Rei ricominciò a tremare: T-tornerà da me? No
non voglio
aiutami
.
Rei, credimi, vorrei aiutarti di nuovo, ma non
posso combattere contro Legato. Un nostro eventuale
scontro avrebbe conseguenze catastrofiche per l'intero
universo. La strada per batterlo è un'altra. Tutto
quello che posso dirti è che non dovrai mai abbandonare
la forza, il calore dei sentimenti disse Kirishima
con tono serio.
M-ma io
non capisco
Capirai al momento opportuno. Puoi farcela, tu non
sarai sola. Andiamo Wolfwood.
Okay. Fatti coraggio piccolina disse luomo
mettendole una mano sulla spalla.
No! Non lasciarmi!
Kirishima sorrise e abbracciò affettuosamente Rei.
Rei fu invasa di nuovo da quel calore vivificante che
provò quando strinse la mano a Mana e di colpo la paura
sparì e si rilassò.
Kirishima e Wolfwood se ne andarono lentamente.
Rei non li fermò perché la sua paura era sparita.
Di colpo sentì la voce di Shinji: Ayanami, dove
sei?
Shinji stava arrivando, lo intravide in lontananza.
Ma Rei decise che sarebbe stato meglio non coinvolgere
Shinji, Asuka e gli altri amici in quello che le stava
succedendo, e visto che sapeva del prossimo ritorno di
Legato, decise di andarsene.
Corse nella direzione opposta, ma stavolta a muoverla non
era più altruismo mescolato a paura, era solo altruismo.
La paura era sparita grazie a Kirishima, forse cera
ancora una certa inquietudine contro quel nemico
sconosciuto, ma non cera più il terrore.
Shinji si fermò per riprendere fiato, di Ayanami nessuna
traccia: Ma dove sarà finita? Cosa le sarà
successo? si chiese angosciato il ragazzo.
Improvvisamente squillò il suo cellulare, vide che il
numero era quello di Asuka.
Shinji prontamente rispose: Asuka, hai trovato Rei?
Purtroppo no rispose la ragazza dallaltra
parte Ho cercato di chiamarla sul telefonino,
niente. Ma ho ricevuto un messaggio da Misato. Dobbiamo
recarci immediatamente alla base. Sembra che stia per
succedere qualcosa di grave.
Di cosa si tratta?
Non me lha detto, ma è un ordine imperativo
del comandante Ikari.
Però Rei
Glielo detto che sembra sparita. Mi ha risposto che
proverà a chiamarla lei. Neanche io vorrei andarmene
cosi, senza sapere cosa le è successo, ma sai bene che
se non ci presentiamo, tuo padre è capacissimo di
mandare gli agenti del servizio di sicurezza della Nerv a
prenderci.
Daccordo. Forse Ayanami ha ricevuto il
messaggio prima di noi e ci ha preceduto.
Speriamo. Ci incontriamo al bar di prima e poi
andiamo alla base.
Va bene.
Shinji chiuse il cellulare, ma prima di avviarsi verso il
bar, diede un ultima occhiata in giro alla ricerca di Rei.
Niente.
Allora si incamminò, sperando che davvero Ayanami li
avesse preceduti alla base, ma era un ragionamento che
non tornava: perché non li aveva aspettati? E perché
non li aveva avvertiti prima?
Comunque anche se non fosse stata alla base, da lì
avrebbero potuto cercarla con lausilio degli uomini
della Nerv.
Nellappartamento di Misato, la donna si stava
preparando per uscire.
Nonostante i medici avessero detto che ci sarebbe voluta
ancora una settimana perché potesse tornare a lavoro, il
comandante Ikari laveva richiamata in servizio.
Misato era stata informata da Ritsuko di questo fatto.
Aveva chiamato la dottoressa per dirle della proposta di
Kaji, ma Ritsuko, appena sentì che era Misato, le disse
di venire subito alla base.
La Nerv era in stato di guerra di primo grado, e lemergenza
aveva una durata indefinita.
Cosè successo? Un attacco in massa da parte
degli Angeli? chiese Misato.
Il comandante Ikari è stato molto vago anche con
me, però ha detto che vuole tutto il personale bellico
in stato dallerta, quindi dovete venire tu e i
piloti. Ha anche ordinato di sigillare il Central Dogma e
ha sospeso tutte le attività della Nerv al di fuori del
Geo-Front.
Sembra che stia per scoppiare la terza guerra
mondiale. Vengo tra poco. In fondo sto già bene. Ma ti
ho chiamato per dirti che
Scusami Misato, ma proprio adesso il comandante mi
ha convocato nel suo ufficio. Sono sommersa dal lavoro.
Me lo dirai quando sarai alla base. Ciao.
Ciao rispose Misato, anche se Ritsuko aveva
già riattaccato.
Perplessa la donna andò a cambiarsi e mandò un
messaggio ai ragazzi. Per tutta risposta Asuka la informò
della sparizione di Rei. Misato provò a chiamarla, ma
non rispose. Chiamò allora il servizio di sicurezza
della Nerv, ma non lo sapevano neanche loro.
Allora la donna decise di andare a vedere al suo
appartamento, prima di andare alla base.
Ora era pronta per uscire.
Spero che ne usciremo interi anche stavolta. Mi
seccherebbe morire proprio quando devo sposarmi.
Usci dallappartamento e si avviò verso la sua
macchina.
APPARTAMENTO DI REI
La ragazza stava seduta sul letto, aveva un espressione
molto decisa.
Nella stanza non cera nessuno.
Il telefono cellulare stava su una sedia, aveva squillato
più volte.
Ma Rei, sapendo che sicuramente erano i suoi amici, non
ripose per non coinvolgerli in quello che stava per
succedere.
Di un tratto latmosfera nellappartamento si
fece gelida: lui stava arrivando.
Rei aveva capito che era questo il modo con cui si
presentava il suo misterioso avversario, questo Legato.
Ci si rivede Ayanami.
La voce di Legato, sempre atona, arrivò alle spalle di
Rei, che tuttavia non sobbalzò perché se lo aspettava.
Ma il suo corpo si irrigidì per la tensione.
Cosa vuoi da me? chiese Rei.
Voglio il tuo aiuto.
Perché mai dovrei aiutarti? Sei malvagio.
Perché usi questi stupidi concetti creati dalluomo?
Sono idee elementari, che i Lilin usano per spiegarsi la
complessità delluniverso.
Lilin? Rei non aveva mai sentito prima questo
termine, però le suonava familiare.
Si. Tutti coloro che abitano questo pianeta sono
Lilin. Voi siete figli di Lilith, e siete una razza molto
interessante, ma che si è imposta troppi limiti.
Perché usi il voi?
Io sono più antico di voi Lilin. Prima che la
vostra progenitrice esistesse, io cero già. Ho
assistito alla sua cacciata dallEden, seguita dopo
un po da quella del suo uomo con la sua nuova
compagna. Erano patetici.
Non mi interessa la storia di questa Lilith.
In effetti non cè bisogno che tu conosca la
sua storia da me. Tra poco la incontrerai di persona, la
incontrerete tutti di persona.
Che vuoi dire?
Rei, tu sei una Lilin, ma sei speciale. E io voglio
che tu mi aiuti a fare giustizia.
Giustizia di cosa?
Mia cara ragazza. Osserva i tuoi fratelli Lilin,
guarda quanto sono arroganti, stupidi, distruttivi.
Guarda come rovinano il creato messo a loro disposizione.
Sono esseri inutili, una goccia che rischia di
contaminare un intero oceano. Per questo la mia è un
opera di giustizia. Giustizia verso luniverso.
Aiutami.
Rei cominciò a riflettere.
Legato cercava di far passare il suo misterioso intento
come unopera di giustizia, ma cera qualcosa
che non quadrava, i termini che aveva usato portavano ad
un unico risultato, ma era una cosa orribile, che nessuno
avrebbe potuto volere, tranne
Gli occhi di Rei si sbarrarono, si alzò in piedi e disse:
Ora so chi sei! Maledetto! Non cercare di farti
passare per un giustiziere. Non sperare di convincermi
con questi discorsi. Tu sei un mostro. Lo fai solo per te.
Non ti aiuterò mai.
Rei, a quanto pare il tuo speciale istinto, che già
avevo messo in allarme, continua ad aumentare. Ma non ti
servirà a niente. Tu mi aiuterai, con o senza il tuo
consenso.
No! Puoi andare al diavolo! gridò Rei.
Non insultare il mio collega. Mmm, sembra che tu
non abbia paura. E stata Kirishima. La solita
impicciona. Ma ci penserò io a spegnere la forza che ti
ha trasmesso.
Legato fece un gesto con la mano, e tutto a un tratto le
ombre della stanza cominciarono a muoversi, sembravano
vive e si diressero contro Rei.
Prima che la ragazza potesse fare qualcosa, le ombre
iniziarono ad avvolgerla come un vestito.
Rei si agitava, ma queste ombre scorrevano lungo il suo
corpo.
La paura tornò, perché quando Rei fu del tutto avvolta,
il calore, il coraggio che Kirishima le aveva dato,
cessarono.
Cercò di gridare, ma le ombre si misero sul suo volto
come un cappuccio.
Si sentì venire meno, e mentre cadeva nelloblio
tentò di ricordarsi quello che le aveva detto Kirishima,
di affidarsi ai sentimenti, e cominciò a pensare
intensamente a Shinji, Asuka, Misato
tutte quelle
persone che tenevano veramente a lei.
La ragazza cadde al suolo, immobile.
Legato sorrise leggermente.
Poi alzò lo sguardo, come se avesse percepito qualcosa.
Misato era giunta all appartamento di Rei. Dalla stanza
non proveniva alcun suono.
Chissà se Rei è qui? si chiese la donna,
che bussò alla porta.
Subito la porta si aprì, e apparve Rei.
Rei, finalmente. Ci stavamo preoccupando per te.
Perché non hai risposto al telefonino?
Si è rotto rispose inflessibile Rei.
Be, ora che ti ho trovato, è tutto posto. Il
comandante Ikari ha convocato tutti al Quartier Generale
per una non bene identificata emergenza. Ti accompagno.
Grazie disse Rei.
Salirono sulla macchina e si avviarono verso la base.
In un locale frequentato da balordi, situato in una zona
di periferia di Neo-Tokyo 3, entrarono Giovanni e Jean-Luc.
Erano alla ricerca di Tang-Po. La dottoressa Akagi li
aveva informati che il loro test di sincronia era stato
annullato, ma siccome cera un emergenza, dovevano
recarsi subito alla base lo stesso.
I due ragazzi furono avvolti da un atmosfera fumosa,
Giovanni tossicchiò e disse: Odio il fumo!
Anchio rispose Jean-Luc, che si
guardava intorno disgustato da quella gentaglia. Se
qualcuno lo sfiorava il francese si ritirava come se
avesse di fronte un lebbroso.
Speriamo che sia qui. disse Jean-Luc Potevamo
chiedere al servizio di sicurezza della Nerv. Ho saputo
che ci sorvegliano di continuo.
Si, ma Tang-Po li ha seminati. Comunque, conoscendo
il tipo, si troverà per forza in locali simili. E un
ragazzo simile a lui è stato visto entrare qui. Almeno a
quanto ha detto quel tizio.
Poteva imbrogliarci.
Con tutti i soldi che gli abbiamo dato, non credo
proprio.
Che gli abbiamo dato? Che gli ho dato!
Più soldi gli dai, meglio è. Ah, ecco Tang-Po.
Il ragazzo thailandese stava seduto al bancone del bar,
davanti a lui una decina di bicchieri vuoti che certo non
erano stati riempiti con aranciata.
Tang-Po esordì Giovanni finalmente ti
abbiamo trovato.
Il ragazzo si voltò di scatto, poi si rilassò e disse:
Siete voi. Mi avete fatto venire un colpo.
Dal tono e dallo sguardo sembrava un po brillo. In
quel locale, dato che era minorenne, non avrebbero dovuto
dargli da bere alcolici. Ma in un simile ambiente, che
importa della legge? Se paghi ti danno tutto.
Dobbiamo andare alla base. Un emergenza lo
informò Jean-Luc.
E a me che mi frega? Andassero a farsi fottere!
Sei un pilota. Hai dei doveri disse Giovanni.
Non farmi prediche. Devo ancora finire di bere.
Andatevene tutti e due al diavolo!.
Jean-Luc disgustato si girò dallaltra parte,
mentre Giovanni cercò di giocare dastuzia: Se
non vieni, potrebbero pensare che sei un vigliacco. Che
hai paura di salire su un Eva se si tratta di affrontare
un vero combattimento.
Come ti permetti? ringhiò Tang-Po prendendo
Giovanni per il collo del suo cappotto nero.
Giovanni sapeva bene che in altri casi Tang-Po si sarebbe
accorto subito che cercava di fregarlo, ma adesso che non
era molto lucido, poteva tentare.
Non prendertela con me. non lo dico mica io, ma
quelli della Nerv. Se vuoi convincerli del contrario,
vieni con noi.
Dopo qualche attimo di silenzio Tang-Po esclamò: Certo
che vengo con voi! Gli farò vedere chi sono!
Tang-Po si alzò, ma barcollava. Giovanni cercò di
sorreggerlo ma il ragazzo lo spinse via violentemente
dicendo: Non ho bisogno di aiuto.
Lentamente si avviarono verso luscita, ma una volta
fuori videro il tizio che gli aveva dato linformazione
su dove trovare Tang-Po parlare con alcuni individui dallaria
losca. I quali, non appena videro i tre ragazzi, si
avvicinarono a loro.
A quanto pare, vogliono altri soldi, e non in
prestito commentò sarcastico Giovanni.
Ora che facciamo mon ami?
Non abbiamo tempo per farci coinvolgere in una
rissa. Scappiamo.
Ma Tang-Po non accetterà mai lidea di
scappare.
Giovanni bisbigliò qualcosa allorecchio di Jean-Luc,
e di scatto i due ragazzi presero Tang-Po per le braccia
uno, per le gambe laltro, lo sollevarono e corsero
via.
Gli individui loschi cominciarono a corrergli dietro.
Ma che diavolo fate stronzi?! Mettetemi giù!
gridò Tang-Po.
Dopo qualche minuto di corsa, sempre inseguiti, i ragazzi
raggiunsero un autobus e vi si infilarono con un balzo,
proprio quando le porte si stavano per chiudere, tra gli
sguardi incuriositi degli altri passeggeri.
Mentre Tang-Po veniva scaricato su un sedile e Jean-Luc
pagava i biglietti chiedendosi: Ma perché devo
essere sempre io quello che paga?, Giovanni si voltò
verso i loro inseguitori, che si agitavano per scaricare
la rabbia dovuta alle prede sfuggite.
6° PARTE
QUARTIER GENERALE DELLA NERV/ PONTE DI COMANDO
I tre operatori erano seduti sulle loro postazioni, tutti
e tre girati luno verso laltro e parlavano.
Cosa ne dite di questa emergenza? chiese
Makoto.
Non lo so. Il comandante Ikari ha ordinato di
chiudere tutti i condotti, le gallerie, ogni accesso è
stato sigillato. Non entra e non esce più niente da
questo Geo-Front. Pare una tomba. rispose Shigeru.
Ma la cosa più strana si inserì Maya è
che non si sa quale sia il motivo di questa emergenza.
Nessuno lo ha detto. Neanche il comandante Ikari. Sembra
quasi che non lo sappia neanche lui.
Il comandante sa che esiste un qualche pericolo,
anche molto grave, ma non sa in che cosa consiste. E
neppure quando arriverà. Altrimenti non avrebbe ordinato
uno stato di emergenza dalla durata indefinita. E' tutto
troppo vago. E non sapendo cosa ci attenda, ha preso
tutte le precauzioni possibili si lamentò Shigeru.
E vero. E difficile difendersi quando
non si sa da che cosa bisogna difendersi notò
Makoto.
Maya: Di qualunque cosa si tratti, devessere
davvero qualcosa di grosso. I piloti sono stati convocati
tutti e sei e devono tenersi pronti a combattere con gli
Eva. Vi confesso che io comincio ad avere un po di
paura. E come hai detto tu Shigeru, il Geo-Front è tutto
sigillato e francamente mi sembra una tomba.
Non lho detto per spaventarti, e se lho
fatto, scusami. Ma ti garantisco che ne usciremo tutti
interi. Sta tranquilla disse Shigeru mettendo una
mano sulla spalla di Maya per consolarla.
Maya lo fissò in volto, per un istante i loro sguardi si
incrociarono.
Ma, arrossendo per limbarazzo, si voltarono
entrambi dallaltra parte.
Makoto li guardava e pensò: Qui amore ci cova.
UFFICIO DEL MAGGIORE KATSURAGI
Cosa? esclamò Misato rivolta alla dottoressa
Akagi fammi capire bene: il comandante Ikari ci
convoca in tutta fretta, chiude ogni ingresso al Geo-Front,
ci mette in stato di guerra di primo grado e alla fine
scopriamo che neanche lui conosce il motivo dellemergenza?
Si infatti. Sono andata nel suo ufficio, gli ho
chiesto di dirmi quale era il motivo dello stato di
emergenza e lui mi ha risposto che non lo sapeva. Ha solo
detto che qualcosa di indefinito stava arrivando, un
grave pericolo per tutta lumanità, e quindi
bisogna essere pronti a tutti. Ma la cosa che mi ha fatto
preoccupare di più è che anche il comandante Ikari
sembrava inquieto. Cosa mai successa prima.
Per forza esordì Kaji lui è solito
avere sotto controllo tutti i pezzi della scacchiera. Non
è abituato ad affrontare nemici sconosciuti.
Comunque, noi possiamo anche preoccuparci, ma
cerchiamo di non farlo notare ai ragazzi. Se vedono che
la situazione preoccupa anche noi adulti, rischiano di
spaventarsi sul serio.
I ragazzi ci sono tutti e sei? chiese Ritsuko.
Se con questa domanda vuoi sapere se cè
anche Rei, la risposta è si. Lho trovata a casa
sua. Ho provato a chiederle spiegazioni ma non mi ha
risposto. Asuka e Shinji sono arrivati dopo qualche
minuto, seguiti a ruota da Giovanni e Jean-Luc che
trasportavano Tang-Po un po sbronzo.
Che tipo. E ha solo quattordici anni. Figuriamoci
quando sarà grande commentò Kaji ironico.
SALA RITROVO
Shinji, in piedi, e Asuka, seduta, in quel momento erano
soli.
Indossavano il Plug Suit. Appena arrivati alla base erano
andati subito a cambiarsi insieme agli altri.
Ma in quel momento erano molto preoccupati per Rei, perché
quando la rividero sana e salva si rallegrarono, ma la
ragazza li accolse con grande freddezza.
Pareva essere tornata la Rei fredda e di poche parole che
Shinji incontrò al suo primo arrivo a Neo-Tokyo 3.
Rei sembrava essere con la mente da un'altra parte, non
sorrideva più, quel dolce sorriso tanto raro quanto
dolce, e nei suoi occhi cera qualcosa di strano.
Erano come vuoti.
Shinji rimase sconvolto dal vedere Rei in quel modo:
Ma come pensò ieri e anche oggi
sembrava cosi vitale, e adesso nel giro di due ore è
cambiata cosi tanto.
Anche Asuka cercò di avvicinarla dicendole: Perché
ci tratti cosi freddamente? Noi due siamo amiche ricordi?
Rei rispose con voce atona: Si. Allora?
Asuka ci rimase un po male per quella risposta
brusca.
Prima che potessero chiederle spiegazioni sulla sua
sparizione, Rei uscì dalla sala ritrovo senza degnarli
di uno sguardo. Pensavano che stesse andando a indossare
il suo Plug Suit.
Ora attendevano il ritorno di Giovanni e Jean-Luc, che
erano andati a far vomitare in bagno Tang-Po, sentitosi
male non appena messa la tuta.
Cosa le sarà successo? chiese Shinji.
Non lo so. Incredibile, sembra un'altra persona
rispose Asuka.
Nella giornata di Ayanami cè un buco di
almeno due ore, il periodo di tempo in cui è sparita.
Che qualcuno labbia rapita per farle un lavaggio
del cervello come hanno tentato laltra volta?
Si figurati. In due ore? Dubito che una cosa del
genere possa accadere in cosi poco tempo
Il silenzio calò sui due ragazzi, finché Asuka disse:
Shinji, vieni vicino a me.
Shinji intuì cosa voleva la ragazza, si sedette affianco
a lei e labbracciò per confortarla.
Shinji, ho una gran brutta sensazione. Latmosfera
nel Geo-Front è diventata cosi cupa, opprimente, si
respira un aria di
di morte.
Asuka disse Shinji guardandola in volto e
cercando di trovare le parole giuste per confortarla
capisco come ti senti. Anchio ho una strana
sensazione, ma ricorda che non siamo soli. Tu non sei
sola. Io ti amo, e ti prometto che non lascerò che ti
accada qualcosa.
Shinji fu sorpreso da queste sue parole, non era molto
abituato a consolare gli altri. Ed era anche sorpreso nel
vedere Asuka cosi vulnerabile. La loro relazione stava
distruggendo davvero limmagine che Asuka si era
costruita per mascherare la sua sofferenza.
Shinji disse Asuka cercando di sorridere
quando questa storia sarà finita, promettimi che
finalmente dormiremo nella stessa stanza.
La ragazza cercava di sdrammatizzare quellatmosfera
inquietante.
Ma certo rispose il ragazzo sorridendo te
lassicuro.
I due si baciarono.
Non appena le loro labbra si divisero, arrivarono gli
altri piloti.
Insomma Tang-Po. Lo vuoi capire che se non ti
sorreggi a qualcuno, andrai a sbattere contro tutte le
pareti quando cammini? si lamentava Giovanni.
Vai al diavolo. Non ho alcun bisogno di
Tang-Po cadde al suolo come un sacco di patate.
Non cambierà mai. Inutile parlargli mon ami
disse Jean-Luc.
Asuka e Shinji li osservavano.
La situazione buffa creata dallarrivo dei tre loro
compagni li rasserenò leggermente.
TERMINAL DOGMA
Davanti allingresso dellascensore che
scendendo lungo il Main Shaft conduceva al Terminal
Dogma, la sezione più profonda della base della Nerv, vi
erano cinque guardie armate di mitra.
Davanti a loro un lungo e oscuro corridoio.
La zona era isolata, regnava la calma più assoluta.
Improvvisamente un rumore di passi li fece voltare in
direzione del corridoio.
Nessuno li aveva avvisati di eventuali visite, poiché in
stato demergenza gli spostamenti da una sezione allaltra
del Quartier Generale dovevano sempre essere segnalati
con largo anticipo alla sorveglianza, puntarono le loro
armi in direzione dei passi.
Ma le abbassarono subito quando videro di chi erano quei
passi.
E il First Children, Rei Ayanami disse
una guardia.
Rei avanzava in silenzio e si fermò a pochi passi da
loro.
Cosa ci fai qui ragazzina? Laccesso a questa
zona è consentito solo al personale autorizzato. E i
piloti di Evangelion non vi rientrano. Vattene
esordì il capo del gruppo di guardie.
Fatemi passare disse con voce inespressiva
Rei.
Non possiamo. Neanche se tu avessi un permesso del
comandante Ikari in persona. Vattene.
Fatemi passare ripeté Rei.
Sei sorda? Ho detto che devi andartene.
Vi sembra questo il modo di rivolgervi ad una
ragazza si inserì una nuova voce, una voce
maschile, atona e nello stesso tempo inquietante.
Ma cosa?!, sorprese le guardie lasciarono
perdere Rei e puntarono di nuovo le loro armi verso il
lungo corridoio.
Dalloscurità si notava in lontananza qualcosa che
veniva nella loro direzione.
Era un uomo con un cappotto bianco.
Fermo dove sei amico gridò il capo delle
guardie.
Ma luomo col cappotto bianco non si fermava.
Se non ti fermi tra secondi apriremo il fuoco. Non
so come hai fatto ad arrivare qui, ma ti conviene
fermarti se vuoi uscirne vivo.
Luomo col cappotto bianco non si fermò, ma con
calma uscì dalloscurità: Legato sorrideva
tranquillo.
Ma chi diavolo?
Le guardie nel vederlo provarono uno strano brivido.
Rei si allontanò mettendosi vicino ad una parete, mentre
le guardie aprirono il fuoco.
Le raffiche di mitra illuminarono con i loro bagliori il
corridoio, ma cessarono dopo pochi secondi seguite dalle
urla delle guardie.
Infine il silenzio regnava di nuovo.
Legato era ora di fronte alla porta dingresso dellascensore.
Le guardie giacevano prive di vita a terra, ma sui loro
corpi sembravano non esserci ferite.
Rei si mise al suo fianco, la sua espressione non
cambiava per niente.
Vieni Thoms disse Legato.
Dal corridoio arrivò velocemente Thoms: Ben fatto
mio signore. Possiamo procedere?
Si. Prendi Rei e accompagnala con lascensore
fino al fondo del Terminal Dogma. Io mi occuperò di
aprire le paratie dal ponte di comando.
Legato si chinò su Rei, fino ad essere faccia a faccia
con lei: Tra poco, mia piccola e dolce Rei,
eseguirai il compito per cui sei stata creata.
Rei continuava a mantenere unespressione
imperturbabile.
Legato scomparve, Rei e Thoms entrarono con calma nellascensore,
in attesa che Legato aprisse le paratie blindate lungo il
Main Shaft.
PONTE DI COMANDO
Cè qualcosa che non va disse Shigeru.
Cosa? chiese Fuyutsuki.
Misato, Kaji, Ritsuko e il vice-comandante erano sul
ponte di comando. Mancava solo Gendo, che per un non ben
specificato motivo, aveva deciso di rimanere nel suo
ufficio.
Ho appena perso i contatti con la squadra di
sorveglianza dellascensore AR al livello 80 del
Central Dogma.
Ma quello è il punto di accesso per il Terminal
Dogma disse stupita Ritsuko.
Il nemico è entrato nella base disse
leggermente inquieto Fuyutsuki.
Misato: Ma non può essere! La base è sigillata!
Nessuno può entrare nel Geo-Front, a meno che
Una talpa? chiese Kaji.
Mi sembra lunica possibilità.
Certo non sapevano che Legato poteva teletrasportarsi.
Chi potrà essere?
Non lo so, comunque
Misato fu interrotta dallo squillare di un telefono
cellulare. Era quello di Fuyutsuki che prontamente
rispose: Ikari. Si, ci sono novità, non buone
purtroppo.
Fuyutsuki spiegò cosa era successo.
Dopo alcuni attimi di silenzio, in cui il vice-comandante
ascoltò gli ordini di Gendo, Fuyutsuki ordinò: Attivare
lallarme. Far salire immediatamente i piloti sugli
Evangelion e prepararsi a combattere allinterno del
Geo-Front. Mantenere sigillato il Terminal Dogma,
inviarvi squadre di sorveglianza. Abbattere gli invasori.
Inclusa la possibile talpa, di chiunque si tratti.
Usare gli Eva? Ma il nemico non sembra un Angelo
obiettò Misato.
Questi sono gli ordini.
Va bene. Segnale di adunata per i piloti.
Presentarsi subito alle gabbie.
Dopo pochi minuti Shigeru informò che tutti i piloti
avevano preso posto negli Eva, tranne Rei Ayanami, che
sembrava essere sparita.
Dove sarà finita? si chiese Ritsuko.
Misato ordinò di cercarla e cercò anche di scacciare il
terribile dubbio che fosse Rei la talpa.
Comunque disse Makoto finché le
paratie sono attivate, è impossibile scendere lungo il
Terminal Dogma.
Infatti. Ma dobbiamo lo stesso inviare delle
squadre di sorveglianza. Kaji, le guiderai tu ordinò
Fuyutsuki.
Io? Ma
Conosci il Terminal Dogma come le tue tasche,
mentre il resto del personale non lo conosce affatto
perché è un area vietata a tutti. Anche le guardie, ne
sorvegliano gli ingressi ma non sanno cosa cè
dentro spiegò sorridendo lanziano uomo, che
sapeva naturalmente dellattività spionistica di
Rioji.
Che non ne fu per niente sorpreso: Va bene. Dite
alle squadre di sorveglianza di attendermi al livello E.
Ci vado subito.
Kaji scese dal ponte di comando.
Posizionare gli Eva allinterno del Geo-Front.
Talpa o non talpa dovrà per forza passare dallalto
per entrare nel Terminal Dogma. Fate venire qui delle
guardie. Dovranno cercare di aprire le paratie e si può
fare solo da qui. I civili nei rifugi. Anche se la
battaglia avverrà qui e non in città, non possiamo
certo rischiare che il pavimento li crolli sotto i piedi
ordinò ironica Misato, che caricò la sua pistola di
ordinanza. Anche Makoto e Shigeru presero le loro armi
dai cassetti del ponte di comando, sapendo che sarebbero
stati uno degli obbiettivi del misterioso nemico.
Solo Maya, Ritsuko e Fuyutsuki non si armarono: la prima
perché aborriva le armi, la seconda perché, in quanto
scienziata, non ne aveva. Infine lultimo non lo
fece perché pensava di essere ormai troppo vecchio per
incominciare a sparare.
Nelle gabbie gli Eva stavano per essere lanciati allinterno
del Geo-Front.
I tre nuovi piloti erano emozionati allidea del
loro primo combattimento.
Adesso si balla! Non vedo lora di spaccare
qualche grugno disse Tang-Po.
Quando il gioco si fa duro
commentò
ironico Jean-Luc.
Calmatevi voi due si inserì Giovanni ancora
non sappiamo con chi abbiamo a che fare. E se la
battaglia avverrà dentro il Geo-Front, vuol dire che la
situazione è grave.
I tre piloti comunicavano con le finestre olografiche.
Shinji invece era preoccupato, come Asuka, per Rei: la
ragazza non si era vista, e non era con loro sugli Eva.
Ma cosa sta succedendo ad Ayanami? Sparisce per due
ore, torna ed è diventata fredda come il ghiaccio, e ora
siamo in una situazione di massima emergenza e non si fa
vedere disse il ragazzo.
Forse ha avuto paura di dover affrontare un nemico
sconosciuto si inserì tramite la finestra
olografica Asuka. Ma nella sua voce non cera
rimprovero o ironia.
Non lo so. Cè qualcosa che mi sfugge.
La discussione tra i due ragazzi fu interrotta dalla
brusca partenza delle rampe verso lalto.
Gli Eva hanno raggiunto le loro posizioni e hanno
preso le armi maggiore informò Shigeru.
Bene. Fatemi parlare con i piloti.
Signorsì. Parli pure.
Ragazzi mi sentite?
Forte e chiaro rispose Giovanni.
Bene. Ora ascoltate: non sappiamo chi abbiamo di
fronte, se un Angelo o esseri umani, ma sembra chiaro che
lobbiettivo del nemico è il Terminal Dogma. Il
vostro compito, se il nemico è un Angelo, sarà quello
di tenerlo alla larga dal Central Dogma. Potete usare
tutti i mezzi che ritenete necessari, ma niente azioni
avventate. Chiaro? Hai capito Tang-Po?
Si rispose scocciato il ragazzo.
Però notò Asuka se il nemico fosse
umano, allora ci penserebbero i soldati della Nerv. Noi
non serviremmo a nulla.
Lo so, ma come ho già detto non sappiamo chi sia
il nemico.
Signorina Misato?
Si Shinji?
Dovè Rei?
Misato rimase dubbiosa: come poteva dire al ragazzo che
Rei era forse una traditrice? Questo pensiero ripugnava
la stessa Misato, ma in quanto ufficiale non poteva farsi
sopraffare dai sentimenti.
Disse comunque al ragazzo la verità: Non lo so. La
stiamo cercando.
Cosa? Che vuol dire?
Improvvisamente arrivò una chiamata sul telefono di
Makoto, che ripose e disse. Maggiore, è per lei.
Il signor Kaji.
Metti il viva voce.
Fatto.
Cosa cè Kaji?
Misato la voce di Kaji risuonava tutto
intorno sono arrivato allascensore AR. Le
guardie sono morte.
Lo temevo.
Però
Però cosa?
Non riusciamo a capire di che cosa. Sui corpi non
ci sono ferite. Niente di niente.
Non è possibile.
Infatti le guardie che erano insieme a Kaji controllavano
i cadaveri che apparivano intatti.
E cosi invece. Questa storia non quadra. Qualcuno
ha usato lascensore, ma adesso è fermo venti metri
più in basso a causa delle paratie chiuse. Quindi temo
che voi siate in pericolo, visto che il nemico cercherà
di aprire sicuramente le paratie e si può fare solo dal
ponte di comando.
Ci ho già pensato. Qui ci sono trenta guardie
armate fino ai denti, noi compresi. Stai tranquillo.
Misato non chiese a Kaji chi ci fosse nellascensore
fermo più in basso perché sapeva che gli ascensori che
scendono lungo il Central e il Terminal Dogma non hanno
finestre. E non poteva neanche farlo risalire perché si
possono comandare solo dallinterno.
Ho capito che li siete armati, ma un nemico
sconosciuto, che uccide gli uomini senza neanche ferirli,
è troppo pericoloso.
Grazie per la preoccupazione Misato sapeva
che Kaji era cosi apprensivo soprattutto per lei ma
nessun uomo potrà mai entrare qui dentro.
Infatti, nessun uomo disse una voce atona e
insieme inquietante.
COSA?! esclamò spaventata Misato.
Tutti si voltarono nella direzione da cui proveniva la
voce: in alto, sospeso in aria, cera un uomo con un
cappotto bianco.
Mio Dio! esclamò Maya.
Misato! Che succede? gridò preoccupato Kaji.
Fuoco! gridò il capo delle guardie sul ponte
di comando.
Tutti aprirono il fuoco contro Legato.
Kaji sentiva le raffiche di mitra.
MISATO? MISATO! gridava disperato Kaji.
Poi fu silenzio.
Misato! Rispondi!
Risparmia il fiato gli rispose Legato
attraverso il telefono.
C-chi sei stronzo?
Se vieni qua su lo capirai.
Legato chiuse il contatto.
Kaji rimase immobile.
Di chi era quella strana voce? Cosa aveva fatto a Misato?
Improvvisamente Kaji e le guardie sentirono degli scatti
metallici: le paratie metalliche si stavano aprendo.
Il nemico disse una delle guardie ha
aperto le paratie.
Maledizione. Tre di voi restino qui di guardia, gli
altri con me ordinò Kaji.
Il gruppo di uomini corse verso il ponte di comando. Kaji
si sentiva la morte nel cuore.
Quando arrivarono videro che per terra cerano
parecchi cadaveri, le guardie e gli operatori dei piani
inferiori.
Mio Dio! No! pensò Kaji.
Le guardie si misero a perlustrare i dintorni, alla
ricerca del nemico, mente Rioji corse verso il piano più
alto del ponte, dove cerano Misato e gli altri.
Prese un piccolo ascensore e sali.
Quando le porte dellascensore si aprirono Kaji
rimase impietrito: erano tutti morti.
Ritsuko, Fuyutsuki, i tre operatori, giacevano a terra
immobili, privi di vita.
R-Ritsuko
balbettò Kaji, che si
avvicinò alla donna e le prese il polso per sentire il
battito. Niente.
Guardando meglio vide inoltre che i corpi non avevano
ferite e gli occhi
gli occhi erano aperti ed erano
diventati bianchi!
Una morsa di dolore attanagliò il cuore di Kaji.
Dovera finita poi Misato?
Luomo si guardò intorno e la vide, stesa a ridosso
di una parete. In una mano stringeva la sua pistola, che
però si era rivelata inutile contro il misterioso nemico.
NOOOOO! gridò Kaji, che si precipitò da lei.
La sollevò, cercando di rianimarla: NO! Misato!
Non puoi essere
. Ti prego!
Kaji la scuoteva, ma la donna restava inerte.
Era morta.
Anche su di lei non cerano ferite e gli occhi erano
aperti e bianchi.
Kaji cominciò a piangere, la strinse forte.
Non riusciva a crederlo possibile, proprio laltro
giorno avevano deciso di sposarsi. Kaji si sentiva al
settimo cielo, e credeva di poter affrontare qualunque
cosa. Invece adesso
adesso Misato non cera più.
Fino a ieri sera era davanti a lui, piena di vita,
piangeva dalla gioia, avrebbero coronato il loro sogno damore.
Finalmente, dopo anni di incomprensioni, anni in cui
entrambi si erano allontanati luno dallaltro
sforzandosi di convincere il loro cuore che fosse la
scelta migliore, stavano per fare il grande passo.
Ma dal nulla arriva questo misterioso nemico che in un
attimo distrugge la loro felicità, uccidendo la donna più
fantastica che Kaji avesse mai conosciuto.
Luomo accarezzò il viso di Misato, era ancora
tiepido, forse
Misato! Non
non lasciarmi
ti prego
Ma il capo della donna reclinò inerte sulle braccia di
Kaji.
Le lacrime scendevano sulle guance di lui..
Poi alzò di scatto la testa e gridò: MALEDETTO
BASTARDO! HAI UCCISO LA DONNA CHE AMAVO! TI AMMAZZERÒ!
GIURO CHE TI AMMAZZERÒ!
Kaji si ripiegò su Misato e riprese a piangere.
Non riuscirai ad ucciderlo. Il modo per
sconfiggerlo è un altro disse una voce femminile
alle sue spalle.
Colto di sorpresa Kaji prese la pistola e la punto contro
la persona che aveva parlato: era una ragazzina con i
capelli rossicci, accompagnata da un uomo vestito di nero
che portava sulle spalle un enorme croce.
Chi siete?
Non temere. Siamo amici rispose luomo
vestito di nero.
Io mi chiamo Kirishima Mana, lui Woolfwod.
Cosa ci fate qui? E come avete fatto ad entrare?
Le vostre difese non sono un granché disse
la ragazza sorridendo ora puoi abbassare la pistola.
Scordatelo. Non mi fido certo di due estranei.
Kirishima avanzò verso Kaji, la cui mano tremava: come
aveva detto non poteva fidarsi di due sconosciuti, ma
quella ragazzina aveva qualcosa di strano, guardarla
sembrava portare la calma nel suo cuore. Istintivamente
sentiva di potersi fidare. E cosi abbassò la pistola e
si girò verso Misato accarezzandole i capelli.
Kirishima si inginocchiò accanto a Kaji: Io posso
aiutarti.
E come? Puoi far resuscitare i morti? disse
adirato Kaji. Il suo cuore era cosi sofferente per la
morte di Misato che non riusciva a scherzare.
Non è una morte definitiva.
Ma che dici? Il loro cuore non batte più.
Lessere che li ha uccisi ha molti nomi, ma
qui si fa chiamare Legato Blue Summers. Qui ha assunto
una forma umana. Egli è un Angelo, ma un Angelo molto
particolare, che tende spesso a prendere iniziative
autonome. Può uccidere le persone con un semplice tocco,
ma se per quelle persone non è ancora arrivata la
propria ora, allora lanima rimane dentro il corpo
morto, che ritornerà in vita una volta sconfitto lui.
Che cosa?
E cosi! Non sono potuta intervenire prima perché
per farlo avrei dovuto combattere direttamente con lui, e
questo non dovrà mai avvenire. Ma posso ostacolare la
sua opera in maniera indiretta.
Come posso sapere che non mi stai prendendo in
giro? Loro sono morti.
Si, ma, te lo ripeto, solo il corpo è morto. Lanima
è ancora dentro di loro. Lo so, perché queste persone
non dovevano morire adesso, e questo succede solo quando
Legato elimina qualcuno che non era ancora destinato alla
morte. Ti prego, non farmelo ripetere ancora, il tempo
stringe.
Ma
Se non credi alle mie parole, credi a questo.
Kirishima prese la mano di Misato, uno strano bagliore
illuminò il corpo della donna che iniziò a riscaldarsi.
Ma che cosa
Kaji rimase allibito.
Ho infuso la mia energia nel suo corpo. Non
ritornerà in vita, ma almeno impedirà al corpo di
decomporsi, perché anche se lanima è ancora
dentro, le funzioni vitali sono comunque ferme.
Ma tu chi sei?
Un amica disse sorridendo Kirishima, che andò
a toccare i corpi di Ritsuko, Fuyutsuki e dei tre
operatori.
Fatto. Per gli altri purtroppo non posso fare
niente. La loro ora era arrivata. Ora fermiamo Legato
Già, è vero.
Kaji, preso comera da quello che era successo a
Misato, si era dimenticato del misterioso nemico.
In questo momento starà scendendo con il suo servo
e Rei Ayanami verso il Terminal Dogma disse
Kirishima.
Cosa? Con Rei? Non ci credo. Era lei la talpa?
No. Legato non ha bisogno di talpe, può
teletrasportarsi dove vuole. E Rei lo sta aiutando solo
perché in questo momento non è più lei.
Kirishima pensò che se Rei aveva seguito il consiglio
che le diede quando la protesse temporaneamente da
Legato, si poteva ancora salvare.
Starà usando lascensore. Dobbiamo chiudere
le paratie disse Kaji, che depose delicatamente a
terra Misato, non piangeva più perché le parole di
Kirishima avevano fatto rinascere in lui la speranza, e
corse alla consolle di Shigeru.
Ma il comando di chiusura delle paratie era stato
distrutto.
Maledizione. Niente da fare. Ma se Legato può
teletrasportarsi, allora perché usa lascensore?
Giù nel Terminal Dogma è custodita Lilith, che
emana un particolare campo di forza in grado di
neutralizzare i suoi poteri. Non è lA.T. Field, ma
il suo contrario. Ha permeato lintero ambiente in
cui è rinchiusa. Perciò non può teletrasportarsi li. E
non può neanche agire direttamente su Lilith. Per farlo
deve usare qualcuno che agisca al suo posto.
Cioè Rei! esclamò Kaji.
Esatto. Ora però basta parlare. Chiama i piloti.
Devono andare nel Terminal Dogma e fermare Legato.
Va bene.
7° PARTE
Ma che pizza! si lamentò Tang-Po.
I cinque Eva erano fermi da ormai venti minuti, niente si
muoveva, nessuna comunicazione dal ponte di comando.
Questo silenzio non mi piace. Devessere
successo qualcosa disse Shinji.
Ragazzi arrivò loro la voce di Kaji mi
sentite?
Signor Kaji? esclamarono sorpresi Shinji e
Asuka, che non si aspettavano di sentire proprio lui.
Si. Sono io. Ascoltate bene adesso: il nemico è
dentro la base. Si tratta di un Angelo con sembianze
umane. Si fa chiamare Legato Blue Summers. Il suo
obbiettivo è il Terminal Dogma e ha già cominciato la
discesa. Dovete fermarlo assolutamente.
Ma che fine hanno fatto il maggiore Katsuragi e la
dottoressa Akagi? chiese Giovanni.
Kaji non sapeva che dire: comunicare ai ragazzi che erano
morte sarebbe stato un colpo terribile per loro.
Ma le parole di Kirishima aveva infuso alluomo una
strana sicurezza, era fiducioso che tutto si sarebbe
risolto per il meglio, che Misato, Ritsuko e quegli altri
poveretti non erano perduti.
Si mantenne sul vago: Per il momento non ci sono.
Ma ora non pensateci, dirigetevi verso il Terminal Dogma.
Le paratie sono già aperte, devo solo schiudere il
portello blindato che collega il Central Dogma con il Geo-Front.
Daccordo dissero Asuka e Shinji.
Kaji trafficò alla consolle di Shigeru, non era molto
pratico di quei comandi, ma li trovò abbastanza
rapidamente.
Nel Geo-Front i piloti videro lenorme portello
blindato, posto dietro ledificio a forma di
piramide, che si apriva lentamente.
Intanto, allingresso dellascensore AR, le
guardie lasciate li da Kaji facevano la guardia.
Cosa facciamo? chiese uno dei tre.
Non lo so. Possiamo solo aspettare qui. Le paratie
blindate si sono aperte, lascensore è sceso fino
al Terminal Dogma, ma ora sembra stia risalendo.
Vorrei sapere cosa sta succedendo. Ehi, non avete
sentito qualcosa?
La guardia puntò il mitra in direzione della galleria
che avevano davanti, anche se sembrava non esserci niente.
Gli altri due si guardavano in giro sospettosi, le armi
pronte.
La prima guardia fece qualche passo in avanti, si guardò
intorno: silenzio e oscurità regnavano sovrane.
Dopo una decina di secondi disse: Bah, sarà stata
solo un
si interruppe allimprovviso.
Cosa ti
chiesero le altre due guardie,
che rimasero però a bocca aperta: alle spalle del loro
compagno era apparso dal nulla un uomo con un cappotto
bianco, che lo aveva toccato con una mano sulla spalla.
Gli occhi della guardia toccata divennero di colpo
bianchi, la pelle paonazza, e infine cadde a terra morto.
Stupidi Lilin disse Legato Non siete in
grado di usare al massimo il frutto della conoscenza. Che
spreco.
Spaventate le altre due guardie spararono contro Legato.
I proiettili lo raggiunsero, e penetrarono anche il suo
corpo.
Ma Legato non solo non trasalì neppure, ma in pochi
secondi le ferite si richiusero, il sangue uscito rientrò
in esse e perfino il vestito tornò integro.
Legato sorrise leggermente e con velocità eccezionale si
pose davanti alle altre due guardie, terrorizzate, le
toccò e gli fece fare la stessa fine del loro compagno.
Legato si apprestò a salire sullascensore che in
quel momento si fermò davanti a lui.
Che umiliazione pensava Legato essere
costretto a prendere lascensore come i Lilin.
Rallenta di molto loperazione. Ma dato che non
posso giungere nella zona in cui è custodita Lilith con
il teletrasporto, devo adeguarmi. Thoms e Rei sono già
li che mi aspettano. Manca solo un ultimo passo, e poi il
mio piano si realizzerà.
Mentre stava per entrare nellascensore, Legato si
fermò, come se sentisse qualcosa.
Sorrise leggermente e disse con calma: Sapevo che lavresti
fatto Kirishima. Una mossa giusta ma prevedibile quella
di usare gli Evangelion per fermarmi. Ho già pensato a
questa evenienza.
Con calma Legato estrasse dalla tasca del suo cappotto
tre piccole scatole nere, sulle quali vi erano le scritte
4° A, 5° A e 9° A.
Deve ringraziare la Nerv per aver conservato questi
campioni. Andate, miei burattini. Fate il vostro dovere.
Le scatole cominciarono a vibrare, si aprirono di scatto
e tre piccoli oggetti avvolti da una strana energia nera
si sollevarono da esse e si infilarono nel Central Dogma
risalendolo velocemente.
Legato entrò con calma nellascensore e cominciò a
scendere.
Intanto nel Geo-Front i cinque Eva attendevano che il
portello si aprisse per permettere loro di scendere lungo
il Central Dogma tramite dei montacarichi.
Pronti allazione disse Asuka.
Quando il portello si aprì, gli Eva si avviarono verso
di esso, ma allimprovviso i piloti sentirono uno
strano rumore, come se qualcosa di molto grosso si stesse
avvicinando a forte velocità dal basso.
Istintivamente indietreggiarono.
E di un tratto videro i tre oggetti avvolti da energia
nera, che nel frattempo erano diventati giganteschi,
mettersi a mezzaria davanti a loro.
Ma che diavolo sono? chiese Tang-Po.
I tre oggetti neri cominciarono ad assumere una strana
forma, ciascuna diversa, e infine lenergia che li
avvolgeva sparì.
Ma quelli
, quelli sono
Asuka e
Shinji erano stupefatti.
Davanti a loro si erigevano il 4°, il 5° e il 9°
Angelo.
N-non può essere balbettò Shinji questi
Angeli li avevamo già sconfitti e i loro corpi erano
stati smantellati dalla Nerv! Come possono essere qui di
nuovo interi?
Non ci capisco più nulla! Ma li abbiamo già
sconfitti. Possiamo rifarlo affermò Asuka.
Non credo si inserì Giovanni.
Eh?! Perché?
Io ho letto i rapporti sulle battaglie contro
questi Angeli. E in tutti e tre i casi li avete sconfitti
per caso o in condizioni particolari.
Shinji ci rifletté sopra: Giovanni aveva ragione.
Il 4° Angelo Shinji lo sconfisse solo perché in quel
momento si era scagliato incurante di tutto contro di
esso, lAngelo lo aveva infilzato, bloccando cosi le
sue fruste energetiche e permettendogli di colpirlo al
nucleo. Ma era stato un caso. LAngelo per un pelo
non colpì lEntry Plug. Oppure se avesse mirato ad
un altro punto, come la testa, avrebbe distrutto lEva-01.
Il 5° Angelo era stato sconfitto anchesso per un
pelo con loperazione Yashima, che certo in quel
momento non si poteva ripetere.
E il 9° Angelo lo avevano battuto abbastanza facilmente
solo perché i tre Eva tentavano di raggiungere la
superficie attraverso lo stesso condotto usato dal
nemico, e si erano ritrovati sotto il suo unico punto
debole, il grande occhio da cui colava quel liquido
corrosivo.
Si, questi tre Angeli li avevano sconfitti per caso o in
condizioni particolari.
E poi Shinji notò una cosa: il nucleo del 4° Angelo
aveva un colore strano, era sempre rosso, ma un rosso
molto scuro, spento.
Anchio ho letto quei rapporti disse
Jean-Luc ma adesso siamo in cinque. Non dovremmo
avere troppi problemi.
Come in risposta un bagliore partì dalla fessura
perimetrale del 5° Angelo.
Attento Jean-Luc! gridò Shinji, che con il
suo Eva-01 si lanciò contro lEva-00 Beta per farlo
spostare.
Appena in tempo: mentre i due Eva si gettavano a terra,
il punto in cui si trovava lEva di Jean-Luc esplose.
Ti devo un favore mon ami. Come lo
Questo Angelo utilizza come arma un fascio di
particelle accelerate, che sono visibili solo di notte.
Il raggio con la luce del sole è invisibile. Quello che
ti colpisce non lo vedi arrivare.
Shinji si mise una mano sul petto ricordando il dolore
che gli provocò quellAngelo la prima volta che
provò ad affrontarlo.
Non restiamo qui fermi. Spostiamoci! gridò
Tang-Po.
I cinque Eva si sparpagliarono, mentre i tre Angeli
cominciarono ad attaccare.
Il 5° Angelo distruggeva tutti i punti dove i ragazzi
cercavano di ripararsi, e mentre correvano da un punto
allaltro il 4° Angelo cercava di tagliarli a pezzi
con le fruste energetiche, mentre il 9° tentava di
infilzarli con la punta delle sue zampe. Entrambi
mancavano il bersaglio per poco.
Dal ponte di comando Kaji osservava il tutto allibito:
Ma come ha fatto questo Legato a far rivivere
quegli Angeli?
Non li ha fatti rivivere disse Wolfwood alle
sue spalle.
Come?
E cosi si inserì Kirishima Legato
non li ha fatti risorgere, ha solo rianimato i resti
partendo da campioni conservati dalla Nerv e utilizzando
al massimo le capacità rigenerative proprie di ogni
Angelo. Ma quelli che vedi sono solo corpi vuoti, privi
di anima, burattini nelle mani di Legato.
Quei ragazzi hanno un solo modo per batterli: farli
a pezzi letteralmente, perché dato che quelli sono
Angeli-zombie, colpirli al nucleo non serve a nulla
spiegò Wolfwood.
Uccide le persone con un solo tocco, si
teletrasporta, può rianimare i corpi morti, compresi
quegli degli Angeli: ma si può sapere cosè
Legato? Un Angelo daccordo, ma che tipo di Angelo?
chiese Kaji.
Ma Kirishima sembrava non ascoltarlo, era concentrata su
qualcosaltro.
Dun tratto disse: Wolfwood, dobbiamo andare
subito al Terminal Dogma. Legato sta per agire. Andiamo.
Kaji, chiedi agli Eva di raggiungerci.
Ma
Kaji non finì di parlare perché
Kirishima e Wolfwood scomparirono.
Ripresosi dallo stupore, luomo contattò i piloti.
Era molto difficile evitare gli attacchi degli Angeli-zombie.
I ragazzi erano in difficoltà, mentre Tang-Po fremeva:
Ora basta, non ne posso più di scappare! Allattacco!
Tang-Po attivò le braccia potenziate del suo Eva e si
scagliò contro il 9° Angelo, che tentava di fermarlo
con le zampe.
Ma i thailandese evitava tutti gli attacchi muovendosi
con grande velocità.
Raggiunse il nemico e cominciò a riempirlo di pugni. La
loro potenza era tale che il corpo dellAngelo
vibrava moltissimo.
Prendi questo stronzo! E anche questo! E questo!
gridava scatenato Tang-Po.
Di scatto però lAngelo girò verso Tang-Po uno
degli occhi racchiusi in un triangolo che si trovavano
sul suo corpo. Dal centro dellocchio partì un
getto di liquido arancione.
Tang-Po lo evitò allontanandosi dal nemico , ma alcune
gocce caddero sullarmatura del suo Eva corrodendola
e aprendovi dei buchi.
Merda! E acido!
Poi un bagliore proveniente dallalto attirò la sua
attenzione, il ragazzo capì subito cosera, gridò:
Cazzo! e si spostò.
Il punto su cui si trovava esplose, mandandolo a gambe
allaria.
Tang-Po, tutto bene? gli chiese Giovanni.
Si, si rispose adirato.
Avete notato una cosa mes amis? si inserì
Jean-Luc Il nemico a forma di piramide non osava
far fuoco contro Tang-Po quando era vicino al suo
compagno. Credo che
Ho capito cosa vuoi dire gli rispose Asuka
combattere in maniera ravvicinata il 4° e il 9°
Angelo e contemporaneamente farci scudo col loro corpo
dal 5°.
Exactement!
E alquanto rischioso, certo quei due non
vorranno collaborare, ma in effetti dobbiamo fare
qualcosa, continuare ad evitare gli attacchi non serve a
nulla disse Shinji.
Ragazzi, ci siete? giunse loro una voce via
radio.
Signor Kaji, finalmente. Qui è un casino gli
rispose Giovanni.
Lo immagino, ma il pericolo più grande in questo
momento si trova dentro la base. Dovete immediatamente
scendere nel Terminal Dogma e fermare Legato.
E come facciamo con questi qui?
Capisco la situazione, ma se non fermiamo Legato,
anche se ammetto di non sapere cosa vuole fare, di sicuro
succederà qualcosa di terribile allintera umanità.
Ma si può sapere chi è questo Legato?
chiese Asuka.
Non lo so bene neppure io. Ma è molto potente e
E cosa?
E sembra che Rei sia con lui.
Shinji e Asuka rimasero senza parole: Rei era con il
nemico? Perché? Cosa aveva fatto a quella ragazza cosi
dolce e innocente?
Giovanni interpretò bene il loro silenzio e disse:
Asuka, Shinji, andate voi. Ci penseremo noi tre a
distruggere questi qui.
Sei sicuro? chiese poco convinto Shinji.
Si. Ho capito che volete molto bene a Rei, e che se
dovesse succederle qualcosa senza che voi abbiate fatto
niente per impedirlo, ci soffrireste troppo. Per cui
andate, non preoccupatevi per noi. I nostri Eva sono più
potenti dei vostri.
Shinji e Asuka si guardarono attraverso la finestra
olografica, la ragazza disse: Grazie e subito
si diressero verso il portello che conduceva allinterno
della base.
Bene. Forza ragazzi, copriamoli! gridò
Giovanni.
I tre Eva cominciarono a mettersi in bella mostra davanti
ai tre nemici, ad agitarsi per attirare la loro
attenzione.
Gli Angeli risposero tentando di colpirli, e non appena
Shinji e Asuka si calarono dentro il portello, i tre
ragazzi cacciarono le loro armi e urlando caricarono i
nemici.
8° PARTE
Bene. I ragazzi stanno arrivando nel Terminal Dogma.
Ora devo cercare di
Kaji fu interrotto da una
spia rossa che si accese allimprovviso insieme ad
un monitor.
Che succede adesso? si chiese luomo
avvicinandosi al monitor.
Rimase a bocca aperta: Non ci posso credere! LEva-00
si
si è attivato da solo.
Infatti lEva di Rei cominciò a muoversi, sfondò
la gabbia in cui era custodito e, abbattendo le pareti
interne della base, si diresse verso il Central Dogma.
Devo avvertire Shinji e Asuka disse luomo,
quando sentì un rumore alle sue spalle.
Si voltò e vide Gendo.
Non disturbarti. Ormai è inutile disse il
comandante.
Kaji lo fissò sorpreso.
Shinji e Asuka scendevano lungo il Central Dogma tramite
dei montacarichi.
Cosa credi che abbia fatto questo Legato a Rei
chiese Shinji ad Asuka.
Non saprei. Ma temo che le abbia fatto una specie
di lavaggio del cervello. Questo spiegherebbe perché era
cosi strana quando labbiamo vista prima.
Indovinato disse una voce femminile dentro le
loro menti.
Cosa!? esclamarono insieme i due ragazzi.
Non spaventatevi. Sono io, Kirishima.
Kirishima? E cosa ci fai nelle nostre teste?
chiese un po ingenuamente Shinji.
E una lunga storia, adesso non posso dirvela.
Ma Rei è in pericolo, come lintera umanità. Vi
prego di fidarvi di me. Sappiate che Legato nel Terminal
Dogma non ha i suoi poteri, ma nella zona antecedente li
possiede comunque. E li che siete diretti attraverso
questo condotto. Dovrete prepararvi ad una battaglia
terribile, che non potrete vincere.
E perché?
Legato non può essere ucciso, perciò alla fine
continuerà sempre ad alzarsi in piedi.
Allora cosa possiamo fare?
Dovrete coprirmi. Tenete impegnato Legato, mentre
io penserò a salvare Rei.
Ma adesso dove sei?
Sono allascensore che conduce al Terminal
Dogma. Legato lo ha fatto rimanere li sotto naturalmente.
Ma siccome non ha i suoi poteri adesso, non dovrebbe
percepire la mia presenza. Però starà sicuramente li ad
aspettarmi. Ed è comunque pericoloso. Neanche io ho
poteri li dentro, cercherò di arrivare col mio
teletrasporto dove posso, poi toccherà al mio compagno
Wolfwood. Non posso arrivare fin dentro il Terminal, ma
intanto
Voi dovete allontanare Legato.
Non capisco, comunque
non riesco a dirti di
no. Io sono con te. E tu Asuka?
Neanche io riesco a dire di no a Kirishima. Va bene.
I due Eva intanto erano giunti a destinazione.
Davanti a loro, sul fondo del condotto, si erigeva un
enorme pozzo, sul cui fondo si intravedeva del liquido
rosa.
Dentro il Terminal Dogma invece, davanti alla gigantesca
figura crocifissa di Lilith, cerano Legato, Rei e
Thoms.
Lilith, da quanto tempo disse Legato.
Rei restava in silenzio, e aveva gli occhi chiusi,
concentrata, mentre Thoms sorrideva soddisfatto.
Rei sta conducendo qui lEva-00 mio signore?
Si. E indispensabile, perché se non toglie
la Lancia di Longino dal corpo di Lilith, non potremo
dare il via alla fase finale del piano. Sarà qui tra
pochi minuti.
Allimprovviso sentirono un rumore provenire dietro
di loro, da lontano. Sembrava qualcosa di enorme che
entrava in acqua.
E già arrivato?
No. Troppo presto disse legato che cominciò
a riflettere per poi dire: Sono venuti. Sicuramente
non tutti, ma quei maledetti Eva sono qui. Credo anche di
sapere chi sono: Shinji Ikari e Asuka Soryu Langley.
Pensavo che i miei Angeli-zombie li avrebbero distratti,
ma evidentemente gli altri tre piloti si sono dati da
fare per permettere a quei due di venire qui. Ho commesso
un errore Thoms, perché non riesco a capire quelle cose
inutili che i Lilin chiamano sentimenti. Questo devessere
laltruismo disse con sguardo leggermente
contrariato.
Cosa facciamo mio signore?
Resta qui con Rei e inserisci questo nel suo corpo
quando arriverà lEva-00 e avrà tolto la Lancia
dal corpo di Lilith.
Legato estrasse qualcosa dalla tasca del cappotto e la
consegnò a Thoms.
Unaltra cosa Thoms: sicuramente Kirishima e
Wolfwood verranno qui. Sarai da solo. Cerca di
trattenerli il più possibile.
Si mio signore.
Dopo di che Legato si avviò attraverso una porta verso
la zona antecedente il Terminal Dogma.
Shinji, guarda! esclamò Asuka.
I due ragazzi avevano raggiunto la zona antecedente il
Terminal e rimasero a guardare incuriositi lambiente:
lacqua era di colore rosso, e tuttintorno cerano
delle enormi colonne di sale.
Ma questo
questo
disse Shinji.
Si. Questo ambiente riproduce il Polo Sud dopo il
Second Impact. Lho visto nei documentari
spiegò Asuka.
Ma
ma perché hanno voluto riprodurre quel
ambiente? E come hanno fatto?
Non ne ho la minima idea, ma adesso basta parlare,
andiamo da Rei. Quel gigantesco condotto deve portare al
Terminal Dogma.
I due Eva cominciarono ad avviarsi verso un enorme
apertura a forma di rombo, che sembrava fatta apposta per
contenere un Eva.
Però videro qualcosa sospeso in aria, proprio davanti
allapertura: sembrava un uomo con un cappotto
bianco.
Benvenuti ragazzi disse luomo.
C-chi sei? chiese Shinji.
Sono Legato, Legato Blue Summers. Piacere di
conoscervi.
Allora sei tu il bastardo responsabile di tutto
questo! esclamò Asuka che si diresse contro di lui
cercando di afferrarlo con una mano del suo Eva.
Ma non appena lo toccò, una enorme esplosione di energia
la scaraventò indietro.
Asuka! gridò Shinji.
Stupidi Lilin. Non avete speranze contro di me. Vi
consiglio di starvene buoni.
Si sentì un rumore provenire dallalto, Shinji e
Asuka videro lEva-00 che scendeva sospeso in aria
nella zona in cui si trovavano adesso.
LEva-00!? Ma come può essere? Rei non
dovrebbe essere con Legato? E come fa a volare?
disse Asuka.
Rei lo sta controllando con la mente. Voi non
immaginate neppure cosa sia in realtà quella ragazza. E
lEva-00 riesce a volare grazie a delle ali formate
con lenergia del A.T. Field, per questo invisibili
a occhio nudo spiegò Legato.
Incredibile disse Shinji.
LEva-00 toccò il suolo e cominciò a dirigersi
verso lapertura.
Questa storia non mi piace affatto affermò
Shinji, che tentò di fermare lEva-00.
Ma Legato alzò una mano contro lEva-01, dalla
quale partì una nuova raffica di energia che scaraventò
lontano Shinji.
Non fare una mossa disse minaccioso Legato,
che notò come non riuscisse a teletrasportarsi dentro i
due Eva per sistemare subito i piloti.
I loro Eva hanno rimodulato i propri A.T. Field per
limitare i miei poteri. Dovrò usare le maniere forti
pensò Legato.
Shinji si rialzò e gridò: Non ho ancora capito
chi sei, e non so che cosa tu abbia in mente, ma non ti
permetterò di sfruttare Rei. Asuka, ferma lEva-00,
io mi occuperò di questo mostro.
Va bene rispose determinata Asuka.
Legato scosse la testa: E come vorresti fermarmi?
Non sai chi hai di fronte ragazzino.
Neanche tu sai chi hai di fronte disse
Shinji, che si scagliò contro Legato, mentre Asuka si
lanciò verso lEva-00.
Legato sorrise e lanciò nuove scariche di energia.
I due Eva vennero colpiti in pieno, ma non demordevano.
Shinji e Asuka provavano un dolore terribile, ma non
cedettero.
Pensando a Rei e a tutti gli altri non cedettero.
Legato aumentava lintensità delle sue raffiche, ma
i due ragazzi non si arresero, anche se lentamente,
continuavano ad avanzare.
Legato cominciò a mostrare leggeri segni di sforzo sul
volto, finché Shinji gridando come per darsi forza, lo
raggiunse e lo colpì con un pugno.
La mano destra dellEva-01 piombò su Legato,
lanciandolo a forte velocità verso la parete dietro di
lui.
Asuka, finalmente libera nei movimenti, andò addosso
allo 00 e lo fermò prendendolo per le gambe.
LEva-00 resisteva, Asuka faceva di tutto per
trattenerlo.
Shinji fissava Legato che si era schiantato contro la
parete lasciando limpronta.
Dopo un simile colpo avrebbe dovuto ritrovarsi con le
ossa polverizzate e gli organi spappolati.
E invece, come se niente fosse, si mosse e fu di nuovo
sospeso in aria.
Bravo ragazzino. Mi hai sorpreso. Adesso tocca a me.
Legato chiuse gli occhi, cominciò a concentrarsi, e di
colpo iniziò a tremare, il suo colpo fu avvolto da una
luce nera.
Shinji lo osservava spaventato: la figura avvolta dallenergia
nera iniziò ad aumentare di dimensioni ed ad assumere
una strana forma, strana ma insieme familiare.
Quando lessere raggiunse le dimensioni di un Eva, lenergia
nera sparì, e Shinji rimase senza parole: davanti a lui
si erigeva una creatura che come forma del corpo e della
testa era identica allEva-01, solo di colore nero,
aveva un corno sulla fronte, una bocca con denti aguzzi,
mani artigliate e due occhi colore rosso sangue.
Ho deciso di onorarti la voce di Legato
giunse nella mente del ragazzo assumendo la forma
della creatura che stai pilotando adesso. Cosi, quando
morirai, avrai un idea di quello che ti ha sconfitto.
Shinji si spaventò, ma cercando di farsi coraggio, si
mise in posizione difensiva.
Anche Asuka fece lo stesso davanti allEva-00,
cercando di non farlo passare.
La vera battaglia iniziava adesso.
Fuori nel Geo-Front continuava la battaglia tra i tre
nuovi Eva e gli Angeli-zombie.
Le cose non vanno come avevo previsto si
lamentò Giovanni.
Ci credo! A causa di quel maledetto Angelo blu non
abbiamo il tempo per pensare! gridò Tang-Po.
Il 5° Angelo lanciava ancora le sue raffiche, facendo
esplodere i luoghi tuttintorno ai tre Eva, che
evitavano gli attacchi per poco. I piloti mostravano
evidenti segni di stanchezza.
Non ce la faccio più a scappare. Ora basta! Un
Mont non scappa! Chi vinca o muoia, io vado allattacco
gridò il francese.
Estrasse le due aste dagli avambracci dellEva-00
Beta e si lanciò contro il 4° Angelo, che mandò in
avanti le fruste energetiche.
Pazzo! Torna indietro! gridò Giovanni.
Tang-Po velocissimo avanzò verso il Beta e afferrandolo
per le spalle lo trasse indietro.
Appena in tempo, visto che nel punto in cui si trovava
Jean-Luc si agitavano le armi dellAngelo, che
avrebbero potuto tagliarlo in due.
I tre Eva andarono a nascondersi dietro la piramide del
Geo-Front.
Abbiamo pochissimo tempo. Ma che ti è venuto in
mente? Proprio tu, cosi controllato, ti lanci negli
attacchi suicidi! lo rimproverò litaliano.
Ha ragione. Gli attacchi suicidi lasciali a me
scherzò Tang-Po.
Voi non potete capire disse con lo sguardo
basso il francese.
Jean-Luc pensò al suo passato: lui veniva da una
famiglia nobile, era lultimo di tre fratelli, ma
proprio per questo era maltrattato dal padre.
La madre, Marguerite, molto bella e dolce, era morta
quando lui aveva quattro anni.
Il padre, il conte Jacques Mont, era incapace di amare,
il matrimonio con Marguerite era stato imposto dalle
famiglie, teneva molto alla reputazione della famiglia,
che aveva vinto guerre, in Europa e negli altri
continenti, era sopravvissuta alla rivoluzione francese,
a Napoleone.
Stravedeva per il primogenito, Julien, al quale aveva
inculcato i valori dellaristocrazia, rendendolo
cosi arrogante, bigotto, egoista.
Gli altri due figli invece erano stati messi da parte,
oscurati da Julien.
Ma mentre il secondogenito, Robert, essendo più grande,
aveva qualche speranza di imporsi allattenzione del
genitore, Jean-Luc venne liquidato subito, trattato come
lultima ruota del carro.
Il padre fece si che il figlio minore avesse un
educazione molto raffinata e completa, ma non gli diede
mai laffetto che il ragazzo voleva.
Inconsciamente Jean-Luc voleva essere amato dal padre, e
allora cercava di comportarsi come avrebbe voluto il
genitore.
Per questo guardava con sufficienza gli altri e tendeva
ad estraniarsi: il padre non avrebbe mai approvato che
lui frequentasse certe persone o facesse cose tipo
giocare a palla.
Troppo plebei per un Mont.
Ma il ragazzo ne soffriva, lui voleva far parte del mondo
composto dai suoi coetanei, e nello stesso tempo voleva
entrare a far parte del mondo di suo padre.
E quando capì che non poteva avere entrambi, la
disperazione si impadronì di lui, e tentò invano di
affondare il suo dolore dietro una maschera aristocratica.
La sua ambivalenza era dimostrata da un lato dal suo
comportamento snob, dallaltro da alcuni suoi
approcci insieme ai suoi coetanei, come la partita di
calcio disputata il giorno prima.
Un gesto intollerabile per il padre.
E anche adesso, si era lanciato in quellattacco
suicida per dimostrare al padre che lui era allaltezza
dei suoi antenati guerrieri.
Ehi bello Tang- Po interruppe i suoi pensieri
non dormire. Se ho capito il tuo problema, allora
sai che ti dico? Tuo padre, mandalo a quel paese!
Ehhh?!
Tang-Po ha ragione. Quando hai detto che un Mont
non scappa, hai dimostrato di volerti rendere degno del
tuo nome. Lo abbiamo capito sai? Non sei il primo, e non
sarai lultimo. E io ti dico: si te stesso, basta
cercare di apparire come ti vogliono gli altri.
Jean-Luc rimase in silenzio, mentre Tang-Po disse: Quella
merda a forma di piramide sta per riattaccare insieme
agli altri. Giovanni, distraiamoli mentre Mr. Nobiltà
riflette.
Va bene.
Gli Eva Alpha e Gamma uscirono dal nascondiglio e si
diressero verso i nemici.
Complimenti Tang-Po disse Giovanni.
Per cosa?
Hai capito il problema di Jean-Luc prima di me.
Possiedi un ottimo intuito.
Vuoi prendermi in giro?
Assolutamente.
Jean-Luc ci rifletté sopra, strinse i pugni ed esclamò:
Si. Si, è cosi. Io sono Jean-Luc Mont e devo
essere come voglio io, non come mi vogliono gli altri!
Ora sono
sono libero. Era cosi semplice, come ho
fatto a non pensarci prima?
LEva-00 Beta si rialzò, prese le sue aste e di
corsa raggiunse i suoi due compagni.
Ci sei Jean-Luc? chiese Giovanni.
Si. Adesso si rispose sicuro di se il
francese.
Alla buon ora commentò Tang-Po, che in quel
momento risentì la vocina proveniente dal suo cuore:
Vuoi ancora negare che lhai fatto per
altruismo? Tu eri preoccupato per Jean-Luc.
Tang-Po sembrava sul punto di scoppiare per la rabbia,
invece sorrise e disse sprezzante: Hai vinto, non
posso negarlo. Si, lho fatto per altruismo.
E se è capace di preoccuparsi per gli altri uno
come te, non credi adesso che il bene esista nelluomo?
chiese la vocina.
Per quanto detesti ammetterlo, hai ragione anche
stavolta rispose il ragazzo.
NELLO STESSO MOMENTO/TERMINAL DOGMA
Legato, nella sua nuova, mostruosa forma si erigeva
davanti a Shinji, mentre Asuka sbarrava la strada allEva-00.
Cosa hai intenzione di fare ragazzino? chiese
mentalmente Legato a Shinji.
Fermarti. A qualunque costo.
Provaci allora.
LEva-01 si lanciò contro Legato, che velocissimo
lo prese per il collo, stringendolo in una morsa.
Shinji non riusciva a respirare.
Quanto tempo pensi che ci metterò a spezzarti il
collo? chiese ironico Legato, che cominciò a
torcere la mano.
Shinji si sentiva il collo in una stretta mortale.
Ma non si diede per vinto: anche se Shinji non conosceva
nulla di arti marziali, sapeva che gli Eva ripetono i
movimenti pensati dal pilota. Perciò lui poteva
benissimo inventarsi qualunque mossa, lEva lavrebbe
ripetuta, anche se il ragazzo non era in grado di
metterla in pratica.
Shinji si concentrò, lEva-01 si mosse, rapidissimo
mise le gambe attorno al collo di Legato e le torse.
Spezzò il collo del mostro, che stramazzò al suolo.
Meno male Shinji riprese fiato.
Ma subito Legato si rialzò, il collo tornò integro,
afferrò Shinji dal torace e lo scagliò con violenza
contro lEva-02.
Asuka stava in quel momento combattendo con lo 00, lo
aveva quasi soggiogato riempendolo di pugni e calci,
quando si vide arrivare addosso lEva-01.
A causa della velocità con cui laveva lanciato
Legato, non riuscì ad evitarlo, venne presa in pieno e
tutti e due finirono contro una parete, aprendovi un
grosso buco.
LEva-00 approfittò della situazione per infilarsi
nella galleria.
Ehi fermo! gli gridò Asuka.
Tentò di rialzarsi, ma Legato fece un enorme balzo ed
atterrò proprio davanti ai due Evangelion.
Vi consiglio di stare fermi. Di morire morirete
ugualmente, ma se non interferite almeno non proverete
dolore disse il mostro nelle loro menti.
Asuka piena di rabbia si lanciò contro di lui, provò a
dargli un pugno, ma Legato lo prese senza problemi e
strinse forte, stritolando la mano dello 02.
Asuka gemette per il dolore.
Legato notò una cosa: il suo potere di togliere la vita
con un semplice tocco, non funzionava con lo 02, e
sicuramente non funzionava neanche con gli altri Eva.
Sarà dovuto al fatto che possiedono una parvenza
del Frutto della Vita. Non sono veramente immortali, ma
li rende comunque immuni al mio tocco. Almeno in parte
pensò.
Intanto, nellarea in cui era custodita Lilith,
Thoms osservava larrivo dellEva-00.
Perfetto. Il piano del mio padrone Legato si sta
compiendo. Rei, ordina al tuo Eva di estrarre la Lancia
di Longino dal corpo di Lilith.
Rei non rispose, ma sempre concentrandosi con gli occhi
chiusi eseguì lordine.
LEva-00 entrò nella vasca in cui era immersa la
croce con sopra Lilith e fece per prendere la lancia.
Niente può fermare Legato ora! esclamò
soddisfatto Thoms.
Non contarci troppo disse una voce sopra di
lui.
Cosa?! Ma questa voce
Wolfwood!
Sorpreso Thoms guardò in alto e vide Wolfwood che stava
planando nella sua direzione grazie alla sua croce
gigante, trasformata in una specie di deltaplano.
Tra le braccia reggeva Kirishima.
Una bella entrata in scena. Anche Kirishima non ha
poteri qui dentro, ma ha scelto un metodo più originale
di quello del mio padrone per giungervi disse Thoms.
Wolfwood e Kirishima atterrarono, prontamente luomo,
pensando che la sua croce precedente non aveva anche quel
utile optional, premette un pulsante sulla sua croce
ritrasformandola in una mitragliatrice e puntandola
contro Thoms.
Fatti da parte.
Mai. Il mio padrone mi ha ordinato di proteggere
Rei e il suo piano. E io lo farò.
Sei solo un burattino nelle sue mani. Non lo
capisci? disse Kirishima.
Non mi importa. Io appartengo a Legato ormai.
E inutile parlarci Kirishima. Questo qui è
solo uno zombi, uno che Legato ha rianimato allo scopo di
avere uno schiavo che agisse per lui senza farlo uscire
allo scoperto. Non ha più una mente propria affermò
Wolfwood.
Hai ragione. E ora vi farò a pezzi in suo nome.
Thoms estrasse qualcosa dalla tasca della sua giacca: un
piccolo oggetto di metallo lucente.
Ma che
? si chiese Wolfwood osservandolo
incuriosito.
Solo Kirishima capì subito e gridò: Attento
Wolfwood!
Dalloggetto di Thoms partì un raggio di colore
verde, che Wolfwood evitò per un pelo scansandolo
insieme a Kirishima.
Il raggio colpì una parete contro di loro, facendola
esplodere.
Ma che razza di arma è quella? chiese
Wolfwood dopo che mise lui e Kirishima al riparo dietro
un grosso gradino.
Devessere un arma che Legato ha preso da un
altro pianeta. Ricorda che il suo campo dazione,
come il mio, non riguarda solo la Terra, ma lintero
universo spiegò Kirishima.
Brava, hai indovinato. Tu non corri rischi
Kirishima, anche se ti colpissi distruggerei solo il tuo
corpo materiale. E la stessa cosa accadrebbe al mio
padrone. Ma Wolfwood è diverso. Lui al contrario di me
è veramente vivo disse Thoms.
Infatti. Tu non hai avuto la stessa fortuna
lo canzonò Wolfwood.
Thoms: Fammi capire come è andata: tu stavi
morendo in quella chiesa, su un altro pianeta, in un
altro tempo, imploravi Dio di darti una seconda
possibilità, ora che avevi capito quanto fosse sbagliato
uccidere. Dio ascolta la tua supplica, ti concede una
nuova chance, guarisce il tuo corpo e poi ti manda in
giro per luniverso a espiare le tue colpe passate
facendo del bene insieme a Kirishima. Lo trovo assurdo.
Tu sei un assassino Wolfwood. Anche se lo facevi a fin di
bene, hai ucciso molte volte. Lo rifarai ancora.
Cosa ne sai di questuomo Thoms? Non sai
quanto amore ci sia nel suo cuore. Ha sbagliato, ma Dio
offre sempre la possibilità di redimersi a che è
veramente pentito disse Kirishima.
Lo so. Ma ciò non toglie che il piano di Legato
stia per riuscire. E voi non potete farci nulla. Vi tengo
sotto tiro. Rei, procedi.
Rei, che fino a quel momento era rimasta immobile,
riaprendo giusto gli occhi quando sentì la voce di
Kirishima, si riconcentrò, lEva-00 riprese a
muoversi e incominciò a togliere la lancia dal corpo di
Lilith.
Maledizione! Che facciamo Kirishima?
Kirishima non rispose, stava pensando a qualcosa.
PONTE DI COMANDO
Kaji fissava il comandante Ikari, che in quel momento era
entrato dalla porta. Kaji non se ne accorse subito perché
troppo preso da quello che stava succedendo nella base.
Comandante esordì sospettoso Rioji cosa
ci fa qui?
Cerco di salvare il mondo rispose con calma
avviandosi verso la consolle di Makoto.
Cosa vuole dire?
Le battaglie che stanno avvenendo in questo momento
sono inutili. Dal mio ufficio ho visto e sentito tutto
quello che è successo qui e in superficie. Legato è un
nemico che non si può sconfiggere.
Ma che dice?
Gli sforzi di quei ragazzi sono inutili. Dopo aver
visto le azioni di Legato ho capito con chi abbiamo a che
fare. E una guerra persa in partenza. Credo anche
di aver capito cosa vuole fare. Si, quella profezia, il
segmento R2 dei Rotoli del Mar Morto. Ecco cosa voleva
dire. Se il suo piano riesce sarà davvero seguito dal
silenzio, il silenzio del nulla.
Kaji ascoltava il comandante, che parlava con voce calma
e rassegnata.
Io non voglio la distruzione dellumanità, ma
il suo perfezionamento. Se questo non può realizzarsi,
allora
Allora?
Ricorrerò allautodistruzione. Farò
esplodere questo luogo, e priverò Legato dei mezzi per
compiere il suo piano.
Gendo cominciò a digitare dei comandi.
Dal suo ufficio, tramite dei monitor a circuito chiuso,
aveva assistito allopera di Legato sul ponte di
comando, di come gli sparassero contro inutilmente, di
come con calma avesse ucciso tutti semplicemente
mettendogli una mano su una spalla. Osservò anche il
patetico tentativo di Shigeru Aoba di proteggere Maya
Ibuki mettendosi davanti a lei, e di come subito dopo la
ragazza piangesse disperata sul corpo del ragazzo, per
poi fare la stessa fine.
Per ultimo Legato si teletrasportò dietro le guardie che
sparavano ancora, e sistemò anche loro. Aprì le
paratie, distrusse con un pugno il comando e sparì.
Quando poi vide Kaji piangere disperato per il maggiore
Katsuragi, gli scappò un sorriso beffardo: guarda che
idiota, fa tanto il duro e poi si mette a piangere come
un bambino. E per quale motivo? Per una donna!
Idiota sentimentale pensò Gendo.
In seguito arrivarono quei due, Kirishima e Wolfwood,
seppe il nome del nemico, e collegandolo con quello che
aveva visto, capì la vera identità di Legato.
Un nemico che non poteva essere sconfitto. Gendo trovò
inutili gli sforzi dei ragazzi. E decise per questo di
ricorrere alla distruzione della base. Gendo era troppo
logico nei suoi ragionamenti, per lui non esisteva la
speranza. Tutti gli elementi li davano perdenti, quindi
non potevano vincere. Continuare a combattere contro un
nemico che non si poteva uccidere era solo uno spreco di
tempo ed energie.
Per il bene di tutti era meglio farla finita. E per
quanto riguarda il personale della Nerv, sapevano quali
erano i rischi quando decisero di arruolarsi, perciò
Kaji rimase impietrito ad osservare il comandante: non
poteva permettere una cosa simile.
Non solo per il personale della Nerv ancora presente
nella base, di cui Gendo sembrava fregarsene.
Ma anche per i ragazzi, i loro Eva, protetti dagli A.T.
Field, potevano resistere allesplosione, ma questo
avrebbe vanificato i loro sforzi. E poi Misato
Kaji credeva a Kirishima, la speranza che non tutto era
perduto era nata in lui.
No. Non avrebbe permesso che la speranza morisse per mano
di un uomo come Gendo, un vigliacco che intendeva
arrendersi senza neanche aver prima combattuto.
Kaji si lanciò contro Gendo, che come se si aspettasse
una cosa simile, si girò ed estrasse una pistola.
Ma Kaji gli era già addosso, lo disarmò e iniziò una
violenta colluttazione con lui.
9° PARTE
TERMINAL DOGMA
Ahhhhhhhh gridò Asuka.
Legato aveva afferrato con le braccia lEva-02 per i
fianchi e stringeva.
Asuka sentì smorzarsi il respiro.
Lasciala bastardo! gridò Shinji, che si
lanciò contro Legato prendendolo per le spalle.
Voleva sbatterlo per terra, ma Legato si impuntò con un
piede, mise un braccio attorno al collo dello 01 e
cominciò a prenderlo a pugni in piena faccia.
Shinji si sentiva come se qualcuno gli sbattesse il volto
contro un muro.
Nonostante il dolore gridò: Asuka! Ferma lo 00!
Si rispose Asuka, che dolorante si alzò
dirigendosi verso la galleria.
Legato si mosse per fermarla, Shinji lo prese per un
braccio e lo scagliò contro una parete.
Ma Legato vi atterrò in piedi, piegò le gambe, prese lo
slancio e si lanciò contro lo 01 colpendolo al petto con
i pugni.
Lurto ruppe alcune costole allo 01 e Shinji ebbe
uno sbocco di sangue, si piegò su se stesso.
La testa gli girava.
Legato corse dallEva-02, lo prese per le gambe e
gliene strappò una con una facilità mostruosa.
AAAARRRGGGHHHHHH!!!! gridò Asuka, che per il
dolore svenne.
Lo 02 cadde a terra inerte.
Shinji, cercando di vincere il dolore, si voltò verso
Asuka.
Vedendo lo 02 immobile cominciò a piangere, le sue erano
lacrime di disperazione: Asuka
io
io
non riesco a proteggerti. S-sono un fallito. Anche tu
Rei, perdonami. N-non ce la faccio.
Unimprovvisa calma scese nel luogo, Shinji chiese:
Maledetto bastardo! Ma chi sei? Qual è il tuo
piano? Cosa vuoi da Rei? Rispondimi!
Legato si girò verso di lui e disse con calma: Visto
che stai per morire, posso dirtelo. Io sono lAngelo
della Morte.
C-cosa?
Si. Io sono ciò che voi chiamate morte. Un nome
femminile inventato dai Lilin per una creatura come me
che non ha sesso. Posso assumere tutte le forme e tutti i
nomi che voglio, agisco in tutto luniverso. Sono
nato insieme a questo universo. Quindi sono più antico e
più potente di voi Lilin, Angeli e umani.
Shinji ascoltava spaventato.
Legato continuò: Il motivo della mia presenza qui,
adesso, è questo: devi sapere che il vero scopo della
Nerv non è quello di evitare il Third Impact, ma di
provocarlo. Gli Evangelion servono a questo. Con tale
evento si vuole mettere in atto il Progetto Per il
Perfezionamento dellUomo, un piano di
divinizzazione dellumanità che andrebbe riunita in
un unico essere fatto di puro spirito dopo aver distrutto
i corpi fisici. Un nuovo dio.
Ma se lumanità raggiunge lo stadio divino,
diventerà immortale. Io e qui Legato assunse un
tono ironico perderei la specie che mi da più
piacere nel fare questo lavoro. Non posso permetterlo.
Perciò grazie a Rei Ayanami, creata da tuo padre per il
progetto di perfezionamento, ho intenzione di scatenare
il Third Impact, solo che quando tutti i corpi materiali
saranno sciolti, non nascerà alcun nuovo dio, ne si
tornerà indietro. Le anime si disperderanno ai quattro
venti e la morte, cioè io, regnerà sovrana.
Shinji lo ascoltava incredulo: non tanto per la
rivelazione che suo padre aveva creato Rei, perché anche
se nata in laboratorio, era comunque un essere umano con
la sua dignità, che nessuno poteva sfruttare.
Ma lo sconcertò scoprire che lui, Asuka, Rei, la
signorina Misato, Giovanni e tutti gli altri, avevano
lavorato inconsapevolmente per un fine cosi mostruoso: lo
sterminio dellumanità.
Far raggiungere lo stadio divino allumanità non lo
allettava per niente, perché per farlo bisognava prima
uccidere tutti gli uomini, e si trattava inoltre di un
gesto di arroganza incredibile. Farsi uguali a Dio!
Inconcepibile!
Shinji cominciò a provare paura a causa dellEva.
Sapere che era uno strumento per tale scopo lo inorridì.
Ma il sapere questo fece scattare anche una scintilla nel
suo cervello: H-hai detto che vuoi provocare il
Third Impact con gli Eva. Ma
ma allora tu sei
Esatto. Il mandante di Russel MaCoy sono io. Volevo
provocare il Third Impact con gli Eva soltanto, senza
usare Lilith. E pensai di affidare il tutto proprio a voi
Lilin, che possedete un innegabile talento per lautodistruzione.
Incaricai MaCoy, dopo essermi creato come copertura unorganizzazione
fantasma chiamata il Gruppo, di creare un nuovo gruppo di
Eva. In questo modo inoltre, non sarei dovuto intervenire
direttamente, e Kirishima non si sarebbe mai accorta di
me. Purtroppo non è stato cosi.
Kirishima? Ma si può sapere chi è quella ragazza?
Legato stavolta non rispose, ma alzò la testa in alto,
come se percepisse qualcosa.
Non lo permetterò disse senza motivo
apparente.
VENTI SECONDI PRIMA/PONTE DI COMANDO
Kaji combatteva contro Gendo, ma ebbe ben presto la
peggio.
Non si aspettava che Gendo fosse cosi abile nel
combattimento corpo a corpo.
Con un calcio al viso, Kaji finì ko.
Gendo andò a riprendere la sua pistola, la puntò contro
Kaji e disse: Basta cosi Kaji. Potrebbe essere già
troppo tardi. In questo modo almeno lumanità si
salverà da morte certa. Alcune migliaia di persone si
possono sacrificare per salvarne miliardi. Non credi?
No fermo. Non è tutto perduto disse
disperato Kaji che tentò di fermarlo.
Ma Gendo lo teneva sotto tiro, Kaji non sarebbe mai
riuscito a muoversi senza essere colpito.
Il comandante ricominciò a premere dei pulsanti.
Fatto. Ho bypassato i Magi grazie al mio codice
personale. Ora devo solo premere il pulsante di invio. E
la cosa migliore Kaji.
Noooo! gridò Kaji.
A questo punto era pronto a buttarsi contro Gendo e a
precipitare insieme a lui dal ponte di comando. Non gli
importava di essere colpito.
Un colpo di arma da fuoco risuonò nella sala.
Kaji si fermò, si guardò il corpo cercando la ferita.
Ma il suo corpo era intatto.
Che succede? si chiese.
Poi udì un gemito provenire da Gendo.
Il comandante aveva un espressione allibita, una macchia
di sangue si allargava sul suo petto.
Chi ha sparato? si chiese stupefatto Kaji.
Un altro colpo risuonò, stavolta colpì Gendo in piena
testa.
Il corpo di Gendo cadde a terra lasciando un lago di
sangue sul pavimento.
Kaji si voltò nella direzione da cui erano arrivati gli
spari, e rimase senza parole: a sparare era stata una
delle guardie che fino ad un minuto fa giacevano a terra
morte.
Impugnava una grossa pistola, ma la sue espressione era
come assente.
Poi Kaji capì: si ricordò di quello che Kirishima gli
aveva detto, che Legato aveva rianimato i resti di quei
tre Angeli, ma erano privi di anima. E quelle guardie
erano destinate a morire, perciò non avevano più lanima,
che restava solo dentro i corpi di coloro che non
dovevano ancora morire.
Legato poteva controllare i corpi senzanima, come
appunto i corpi dei morti.
Kaji si abbassò pensando che quello zombie sparasse
anche a lui, ma la guardia ricadde a terra senza muoversi
più.
Ora possiamo solo aspettare e sperare pensò
Kaji, che andò a sedersi accanto al corpo di Misato come
se la vegliasse.
TERMINAL DOGMA
Fatto. Ho sistemato quel impiccione disse
soddisfatto Legato.
Che vuoi dire? chiese Shinji, ancora a terra
paralizzato dal dolore, dalla paura e dallo stupore per
quello che gli aveva detto Legato prima.
Ho sistemato tuo padre. Stava per far saltare lintera
base, quel Kaji ha tentato inutilmente di fermarlo. E io
lho aiutato.
Mio padre è morto pensò Shinji. Nonostante
il male che aveva fatto, e nonostante la scoperta di
quello che voleva fare, una parte di lui era dispiaciuta
per la sua morte. Era pur sempre suo padre. Però non gli
venne da piangere.
Doveva alzarsi, doveva fermare Legato, ma la paura lo
fermava.
Legato era la morte.
Shinji stava affrontando la morte in persona.
Come poteva uccidere la morte?
Se pensi di fermarmi, scordatelo. Ormai ho vinto
Che vuoi dire? disse Shinji, che poi si
ricordò: Oh no! LEva-00!
10° PARTE
LEva-00 aveva ormai del tutto estratto la lancia di
Longino dal corpo di Lilith.
Dalla bianca figura, non appena tolta la lancia,
spuntarono delle gambe.
LEva-00 si mise da parte con in mano la lancia.
Wolfwood, fremente di rabbia, e Kirishima assistevano al
tutto impotenti.
Non potevano muoversi senza che Thoms li colpisse con
quella piccola ma potentissima arma.
E fatta! E ora il tocco finale gridò
felice Thoms.
Prese da una tasca loggetto datogli da Legato prima.
Wolfwood lo fissò ed esclamò: Cosè quella
cosa? Sembra una specie di feto umano.
E Adam! disse seria Kirishima.
Si. Il mio padrone è andato a prenderlo nello
stesso laboratorio da cui ha prelevato i campioni di
quegli Angeli. Grazie ad Adam, Rei potrà fondersi con
Lilith, diventerà una cosa sola con lei, e guidata dagli
ordini imposti alla sua mente da Legato, sterminerà lintera
umanità.
Thoms trionfante aprì la camicetta di Rei, teneva Adam
sul palmo della mano, lo avvicinò al corpo di Rei, e non
appena entrò in contatto venne assorbito.
Si! E ora vai Rei! Vai! Ah ah ah ah ah! Thoms
sembrava impazzito.
I vestiti di Rei calarono giù attraversando il corpo
della ragazza, che sembrava essere diventato intangibile.
Rei cominciò a sollevarsi dal suolo.
E fatta! gridò Thoms.
Kirishima, per niente spaventata, sussurrò allorecchio
di Wolfwood: Adesso!
Mentre Thoms era distratto a guardare Rei, Wolfwood uscì
dal nascondiglio e sparò ripetuti colpi contro Thoms. Il
quale però non cadeva a terra, anzi parlava: Mi
hai fregato. Ma è inutile ormai. Il mio padrone ha vinto.
Wolfwwood girò la sua croce dallaltra parte, e
fece spuntare dallestremità un razzo: Sarò
banale, ma vai al diavolo!
Il razzo partì e colpì Thoms mandandolo in mille pezzi.
I due si diressero poi verso Rei, che era sollevata ad
almeno due metri da terra e continuava a salire.
La sua espressione era imperturbabile, sempre puntata
verso Lilith.
Wolfwood le puntò larma contro, ma Kirishima lo
fermò dicendogli: No. Non perdere la calma. Con
Thoms hai potuto scatenarti perché non era veramente
vivo. Ma Rei lo è. Non è tutto perduto. Legato non sa
cosa sta succedendo qui. La presenza di Lilith inibisce i
suoi sensi. Il difficile arriva adesso. Lanciami su di
lei.
Wolfwood obbedì, prese Kirishima e con tutta la forza
che aveva la lanciò su di Rei.
A questo punto la vittoria è mia disse
Legato Rei starà per fondersi con Lilith e
finalmente arriverà la morte per lumanità.
E cosi esordì Shinji cercando di rialzarsi
hai organizzato tutto questo solo per eliminare lumanità?
Solo questo?
Si ragazzino. Cosa credi? Che io sia il classico
cattivo che vuole dominare il mondo o acquisire
ricchezze? Io sono la morte, esisto solo per dare la
morte. E mi va bene. Quindi non pensare di compatirmi.
Ti compatisco invece. Se tu sei la morte, allora
vuol dire che dentro sei freddo, non provi sentimenti.
Non conosci quella cosa importantissima chiamata amore.
Amore? Sei un illuso, lamore è una cosa
creata dalluomo, e come tutte le cose create dalluomo
è destinata a morire. Permettimi di dimostrartelo.
Legato si piegò sullo 02, lo girò e strappò la
copertura del Entry Plug.
Vedendo la ragazza che amava in pericolo, Shinji si
scagliò contro Legato. Ma il dolore rallentava i suoi
riflessi, e Legato senza problemi lo prese e lo sbatté
violentemente sul suolo.
Legato teneva in mano lEntry Plug di Asuka: No,
non schiacciarlo ti prego! lo supplicò Shinji di
nuovo con le lacrime agli occhi.
Non voglio schiacciarlo gli rispose Legato.
Con le mani aprì in due la capsula, e fece cadere Asuka
sul palmo della sua mano.
Legato si chinò sullEva-01 e gli mise davanti al
volto Asuka.
La ragazza si stava lentamente riprendendo, e quando vide
dove si trovava gridò: Shinji, aiutami!
Shinji voleva muoversi, ma qualcosa lo bloccava.
Cosa? La paura? Forse.
La ragazza che amava era li e lui non riusciva a muoversi.
Shinji scoppiò in un pianto dirotto: No! Non farle
del male!
Tu ami questa ragazza, e lei ama te, ma adesso
guarda la mortalità dellamore.
Asuka, anche se non sentiva le parole di Legato perché
comunicava mentalmente con Shinji, ebbe un presentimento
spaventoso, tese il braccio verso lEva-01 gridando:
Shinji! Shinji!
Lacrime cominciarono a scenderle sulle guance.
La ragazza singhiozzava, finché allimprovviso si
arrestò.
Rimase immobile per qualche secondo, poi con un filo di
voce disse: Shinji
e cadde inerte allindietro
sul palmo di Legato.
Gli occhi della ragazza erano diventati bianchi.
Vedi? Questa è la fragilità dellamore
disse serio Legato.
Gli occhi di Shinji si sbarrarono, le pupille dilatate.
Il corpo del ragazzo cominciò a tremare, non urlava, ma
il suo corpo si irrigidì.
LEva-01 cominciò a tremare, Legato lo fissò con
espressione incuriosita.
Una specie di ringhio proveniva dalla bocca dello 01.
Berserk?
Ma il ringhiare arrivava anche da Shinji.
Fuori invece i tre Eva erano ancora impegnati contro i
tre Angeli-zombie, ma stavolta non evitavano più i colpi.
Fronteggiavano i nemici: Jean-Luc il 4° Angelo, Giovanni
e Tang-Po il 9°. Il primo con la sua spada, il secondo
lanciando raffiche di pugni. E contemporaneamente tutti e
tre si facevano scudo con i corpi degli avversari per
proteggersi dal 5°.
Okay esordì Jean-Luc siamo in una
posizione di stallo. E mi sto stancando. A qualcuno è
venuta unidea?
Si, a me rispose Giovanni.
Ci avrei scommesso. Allora, qual è il piano
intrepido leader? disse ironico Tang-Po.
Giovanni spiegò il suo piano ai suoi due compagni.
Lo trovo alquanto hasardé mon ami commentò
Jean-Luc.
Per una volta concordo col francese disse
Tang-Po.
Lo so, ma dobbiamo finirla con questo balletto. Gli
altri possono aver bisogno di noi. Ci state?
Si risposero i due ragazzi.
Allora andiamo. Ricordatevi, tutto deve avvenire in
pochi secondi.
Giovanni si allontanò dal corpo del 9° Angelo, il 5°
Angelo prese la mira e fece fuoco. Giovanni evitò il
colpo.
Jean-Luc, sbrigati. Se concentra il fuoco solo su
di me, ha più possibilità di prendermi.
Dillo a questa specie di calamaro gli rispose
il francese.
Jean-Luc aspettando il momento giusto si scagliò contro
il 4° Angelo, lo prese per il tronco e cominciò a
trascinarlo.
Non ancora
non ancora
Adesso!
gridò Giovanni.
Quando vide la fessura perimetrale del 5° Angelo
illuminarsi, segno che stava per lanciare un altro colpo,
Jean-Luc mise il 4° Angelo davanti allEva-00 Alpha.
Il raggio a particelle accelerate colpì il 4° Angelo
sulla schiena, che cominciò a sciogliersi. E prima che
il 5° potesse interrompere lattacco, lEva-00
Beta ficcò le sue due aste con forza nel corpo del
nemico.
Quando le scariche elettriche emesse dalle aste entrarono
in contatto con lenergia del raggio dellAngelo,
si generò un esplosione immensa, che mandò in pezzi il
4° Angelo insieme alle aste e fece un grande fumo.
Ora Tang-Po! gridarono insieme Giovanni e
Jean-Luc.
Mentre i suoi due compagni eliminavano il 4°, Tang-Po
aveva cominciato a spingere il 9° Angelo sotto il 5°.
Mettendo al massimo le braccia idrauliche, era riuscito a
spostarlo.
Ma le braccia idrauliche dellEva-00 Gamma erano
malridotte dopo un simile sforzo.
Tang-Po comunque non si scoraggiò, corse dai suoi
compagni.
Colpo finale! gridò Giovanni, che fece
saltare il suo Eva sulle braccia degli altri due, che con
grande sforzo lo lanciarono in alto.
LEva di Giovanni uscì fuori dalla nube, si ritrovò
davanti il 5° Angelo.
Forza! Forza! diceva sottovoce il ragazzo.
Dove sei? Dove sei?
La spinta iniziò ad esaurirsi, e lEva cominciò a
scendere.
Dove sei? ripeté il ragazzo stavolta urlando.
La fessura perimetrale dellAngelo si illuminò per
colpirlo.
Eccolo! gridò Giovanni che velocissimo lanciò
la sua spada nella fessura perimetrale.
La spada colpì il centro dellAngelo, proprio dove
si stava accumulando lenergia per un nuovo colpo.
Come risultato, il 5° Angelo fu travolto da una
violentissima esplosione interna e precipitò.
Cadendo andò a finire proprio sopra il 9° Angelo,
schiacciandolo. Per questo Tang-Po laveva spostato.
LEva-00 Alpha atterrò.
Dun tratto in quel punto il pavimento del Geo-Front
cominciò a crollare, a causa del peso dei due Angeli, e
i tre Eva corsero lontani per non cadere nella voragine
apertasi.
Il tutto si concluse con una grossa esplosione che
sicuramente diede il colpo di grazia ai nemici.
I tre piloti cercarono di riprendere fiato.
Beh, in fondo non è stata una grande fatica, non
credete? commentò ironico Giovanni.
Come no rispose Tang-Po.
Mon ami, ma davvero lidea di abbattere in
quel modo il nemico a forma di piramide ti è stata data
da un fumetto? chiese Jean-Luc.
Si. Era un vecchio fumetto intitolato X-Men mi pare.
Era la tecnica della palla da cannone. La usavano due
membri che credo si chiamassero Wolverine e Colosso
rispose litaliano.
Ma come hai fatto a colpire il centro dellAngelo
con tanta precisione? chiese Tang-Po.
Non lo so rispose laconico Giovanni.
Tang-Po e Jean-Luc rimasero in silenzio.
Andiamo ad aiutare gli altri propose Giovanni.
E come? Non per fare legoista, ma io e
te abbiamo perso le nostre armi speciali, e le braccia
dellEva di Tang-Po sono andate gli fece
notare Jean-Luc.
Tang-Po: Infatti. Lo sforzo fatto per lanciarti in
aria è stato fatale. Non si muovono più.
In ogni caso, non possiamo abbandonarli.
In quel momento la terra cominciò a tremare.
Che succede? chiese preoccupato Giovanni.
Non ditemi che sono altri nemici. Non possiamo più
affrontare nessuno osservò Jean-Luc.
Anche Kaji si spaventò vedendo lintera sala
controllo tremare allimpazzata.
Cosa succede? si chiese luomo correndo
al monitor e attivando i sensori di rilevazione allinterno
del Terminal Dogma: lepicentro del terremoto era
dentro il Terminal, ma non proveniva dal suolo. La vera
fonte era sconosciuta.
La faccenda mi preoccupa disse Tang-Po.
Giovanni: Ehi, non sentite qualcosa? Una specie di
urlo acutissimo
Una enorme luce color oro provenne dallinterno dellapertura
che dava sul Central Dogma.
Qualunque cosa sia affermò Jean-Luc è
molto grosso e sta arrivando.
Ci fu un esplosione di luce, e due colonne larghe almeno
una decina di metri, dorate e leggermente trasparenti si
innalzarono al di fuori dellapertura, raggiunti i
300 metri di altezza circa si fermarono e si piegarono
verso la metà.
Il tutto appariva come una w rovesciata.
Ma cosa
cosa sono? Sono cosi.. splendenti
disse Jean-Luc rimanendo a bocca aperta.
Tang-Po era senza parole, mentre Giovanni osservandole
esclamò allibito: Sono
sono ali!
TERMINAL DOGMA
LEva-01 si ergeva in piedi davanti a Legato.
LEva ringhiava, la bocca spalancata.
Ma Shinji, al suo interno, non era svenuto come nei
precedenti casi di Berserk.
Al contrario, aveva unespressione determinatissima.
Gli occhi di fuoco.
Legato lo osservava: Affascinante. Gli Evangelion
non finiscono di stupirmi. Hai trasmesso la tua rabbia
allEva-01, hai creato un legame diretto con lui.
Siete un corpo e una mente sola, e vi influenzate a
vicenda. Tu dai allEva lintelligenza, lui ti
da la rabbia e la forza necessaria per combattermi. Ma in
ogni caso, non potete vincere.
Lo vedremo! rispose seriamente Shinji.
Fai tutto questo perché ho ucciso la ragazza che
amavi? Non riesco proprio a capirti.
Legato gettò via Asuka contro una parete. A quella
velocità il corpo della ragazza si sarebbe distrutto
nellimpatto.
Ma lEva-01 alzò un braccio in direzione della
ragazza, che fermò la sua corsa.
Con calma il corpo di Asuka si diresse rimanendo sospeso
nel vuoto verso lEva-02, e li dolcemente si adagiò.
Hai fatto questo usando lA.T. Field? Sono
sorpreso disse Legato.
Non hai ancora visto niente rispose Shinji,
che si mise in posizione dattacco.
Vuoi morire tra atroci sofferenze? Ti accontento
Legato fece altrettanto.
I due giganti si fissavano piegati, entrambi ringhiavano.
Poi con uno scatto felino balzarono luno addosso
allaltro.
LEva-01, nel giro di un secondo, fece sparire le
sue ali.
I due contendenti si scontrarono, muovendosi con velocità
straordinaria, si scambiavano pugni e calci.
I due si sbattevano a vicenda per terra, Legato sollevò
lo 01, fece un balzo in alto e poi si lanciò in
picchiata verso il suolo, tenendo lEva davanti a se.
Ma Shinji riuscì a mettere un braccio a terra, che per
la pressione si ruppe come quello dellEva. Il
ragazzo diede un violentissimo pugno con il braccio sano
sul petto di Legato, trapassandolo da parte a parte.
Legato indietreggiò mentre la ferita si richiudeva. Lo
stesso succedeva a Shinji e allo 01.
Sul corpo di Shinji erano apparsi tagli e lividi: la
sincronia era tale che ora il ragazzo non provava solo lo
stesso dolore dellEva. Ne condivideva anche le
ferite.
Ma adesso le capacità rigenerative dellEva erano
al massimo, le ferite si richiudevano subito e lo stesso
accadeva per Shinji.
LEva-01 e Shinji erano scatenati, sembravano
davvero condividere la stessa rabbia.
Legato appariva in difficoltà, perché ad un certo punto
smise di attaccare e si limitò alla difesa.
Ma non per questo era sconfitto: Rischiamo di
andare avanti per sempre. Ma sappi che ho preso molte
precauzioni. E naturalmente ho pensato anche alleventualità
di combattere con un Evangelion in Berserk. Guarda questo.
Legato afferrò una mano dellEva-01 mentre tentava
di dargli un pugno con il braccio sinistro.
Allora Shinji provò col destro, ma Legato afferrò anche
laltra mano.
Prima che lo 01 potesse provare con i calci, Shinji notò
qualcosa: le mani dellEva, e di conseguenza anche
le sue, sembravano seccarsi.
Diventavano sempre più fredde, rigide, piccole.
Ma che diavolo
! gridò Shinji.
Questa è una variante del mio tocco mortale. Gli
Eva possiedono una parvenza del Frutto della Vita, per
cui non posso ucciderli subito come faccio con gli uomini.
Ma non lo hanno veramente, e quindi posso usare un altro
metodo. Quello di privarli della vita lentamente,
succhiandola da una parte dopo laltra del loro
corpo.
Le braccia dellEva-01 divennero scheletriche, e
anche quelle di Shinji.
Shinji urlò, ma non per la paura. Per la rabbia.
La rabbia di essere impotente di fronte a questo nemico,
che sembrava davvero in grado di affrontare ogni cosa.
Il corpo del ragazzo iniziò a seccarsi, ma non provava
dolore, perché i nervi del dolore presenti nelle parti
colpite erano inattivi.
Tra poco arriverò al cuore. Ti saluto ragazzino.
Sei il primo Lilin che dura tanto in un combattimento con
me. E quindi sei stato un degno avversario disse
Legato.
Merda
mormorò Shinji allo stremo delle
forze.
Improvvisamente un ombra piombò su Legato, troppo
concentrato nellassorbire lessenza vitale
dello 01 e di Shinji per accorgersene.
Lombra atterrò con violenza su Legato sbattendolo
a terra, interrotto il contatto, in pochi secondi Shinji
e lo 01 tornarono normali.
Il ragazzo guardò meravigliato il suo soccorritore: lEva-00
Alpha.
Giovanni! esclamò Shinji.
Si, e non sono solo rispose litaliano.
Infatti dal condotto daccesso al Terminal Dogma
arrivarono anche Tang-Po e Jean-Luc.
Arrivano i nostri disse trionfante Jean-Luc.
Tang-Po si lanciò contro Legato che si stava rialzando,
e anche se non poteva usare le braccia, lo prese a calci,
il nemico era sbilanciato e ricadde a terra.
Arrivò infine Jean-Luc, che estrasse il Progresive Knife
dal supporto verticale del suo Eva, si gettò su Legato e
mettendo larma di traverso infilzò tutti e due gli
occhi del nemico.
Legato urlò per il dolore e non si mosse più.
Stai bene mon ami? chiese Jean-Luc a Shinji.
Si. Vi ringrazio. Ma dovete andarvene, non sapete
chi avete di fronte.
Scherzi? Dopo tutto il tempo che ci è voluto per
arrivare fin qui! esclamò Tang-Po.
No, dovete andarvene. Nessun Eva può sconfiggerlo.
Non ci sono riuscito neanche io con lEva-01 in
Berserk.
Ma ora siamo in cinque gli rispose Giovanni.
Ehm disse un po titubante Jean-Luc
temo che siamo in quattro.
Come? E perché? Giovanni non capì
finché non vide in un angolo lEva-02 con sopra il
corpo di Asuka.
Accidenti! E la seconda volta che la vedo
morta. Ma temo che stavolta sia la morte definitiva
pensò Tang-Po.
Shinji
mi dispiace
non
non lo
sapevo si scusò Giovanni.
Ma prima che Shinji potesse rispondere, vide qualcosa
muoversi dietro lEva-00 Beta.
Il ragazzo capì subito cosa fosse: Attento Jean-Luc
gridò.
Il francese non fece in tempo a reagire, Legato si era
rialzato, con una mano si tolse il Knife dagli occhi, e
ficcò laltra nel petto dello 00 Beta, lo penetrò,
prese lEntry Plug e lo strappò dallEva
gettandolo lontano.
I ragazzi sentirono via radio lurlo di Jean-Luc,
mentre la capsula che lo conteneva finì nel liquido
rosso sotto di loro.
Bastardo! gridò Tang-Po, che cercò di
fermare il mostro, ma Legato lo colpì con una raffica di
pugni dati ad una velocità strabiliante e distribuiti su
tutto il corpo dellEva-00 Gamma, che si ritrovò
con tutte le ossa rotte e cadde a terra.
Tang-Po, nonostante il dolore, mugugnò: Figlio di
puttana! e svenne.
Erano rimasti Giovanni e Shinji.
Shinji stava per farsi avanti, ma Giovanni lo bloccò
dicendogli: Aspetta. Un combattimento senza
strategia non serve a niente. Io lo tengo occupato, tu
fatti venire una buona idea.
E quale?
Non lo so. Prega Dio che te la dia.
Giovanni si piazzò davanti a Legato, che parlandogli con
la mente disse: Ora state diventando seccanti. Non
posso perdere altro tempo con voi. A questora Rei
avrebbe già dovuto essersi fusa con Lilith, e invece
sembra non essere successo nulla. Devo andare a vedere
cosè accaduto. Quindi, basta giocare.
Legato tese le braccia, che cambiarono forma e
diventarono delle spade.
Diavolo. E io non ho più la mia. Shinji, pensa in
fretta disse Giovanni, che si lanciò contro Legato.
Ma il nemico si teletrasportò alle spalle di Giovanni, e
in un lampo, muovendo le braccia come una cesoia, tagliò
in due orizzontalmente lo 00 Alpha allaltezza della
cintola.
Shinji udì giusto un gemito provenire da Giovanni, prima
di perdere ogni contatto.
Ora era di nuovo solo contro Legato.
Basta giocare. Userò finché posso la mia capacità
di teletrasporto.
Shinji non si perse danimo, si lanciò contro
Legato, sperando di fermarlo prima che potesse colpirlo.
Era un tentativo disperato, Shinji capì che Legato fino
a quel momento non aveva fatto sul serio, e che in realtà
se voleva avrebbe potuto sconfiggerlo subito in mille e
più modi.
Legato sparì e si materializzò dietro allEva-01,
che infilzò da dietro la schiena con tutte e due le lame.
Il petto di Shinji si squarciò.
Sangue colò dalla bocca del ragazzo, che dopo un ultimo,
disperato gesto di colpire Legato con un braccio, rimase
inerte.
Era morto.
Legato per sicurezza estrasse con la forza lEntry
Plug dello 01, per impedire che si rigenerasse la ferita
del ragazzo e concludere uno scontro che lo stava
annoiando.
Avrei dovuto fare cosi sin dallinizio. E
invece ho perso tempo in questo inutile scontro. Lavere
a che fare con gli umani mi ha contagiato.
11° PARTE
Legato riassunse una forma umana, e volando si diresse
verso la galleria che conduceva al luogo in cui era
rinchiusa Lilith.
A un certo punto atterrò, perché sapeva che lenergia
di Lilith aveva permeato lambiente e ne lui ne
Kirishima avevano poteri li.
Luomo si incamminò, quando vide qualcuno che
lentamente gli veniva incontro.
Incuriosito si fermò a guardare chi fosse.
Rei? disse leggermente sorpreso.
Rei, vestita con la divisa scolastica, gli andava
incontro.
Non sei riuscita a fonderti vero? chiese
Legato alla ragazza.
Rei lo guardò in volto, rimase in silenzio per alcuni
secondi.
Poi si udì qualcosa di liquido cadere a terra.
Era una lacrima, Rei piangeva.
Legato allinizio non comprese, poi disse: Tu
sei
Lespressione di Rei cambiò, da imperturbabile
divenne un misto di rabbia e dolore: Assassino! Hai
ucciso Shinji, Asuka e gli altri!
Rei alzò una mano contro Legato, gliela avvicinò al
petto e luomo venne spinto allindietro da una
forza incredibile, fece un volo di almeno 70 metri e finì
rovinosamente al suolo.
Cercò di rialzarsi, ma non aveva più i suoi poteri, il
suo corpo era umano e adesso provava dolore, dolore vero,
che non sparisce in un attimo.
Non
non dovresti avere un tale potere, a meno
che la fusione con Lilith non sia avvenuta. Ma perché
non sei più sotto il mio controllo?
Legato si rimise in piedi, ma stavolta fu raggiunto da
alcune raffiche di mitragliatrice alle gambe e stramazzò
al suolo.
Dalloscurità arrivarono Kirishima e Wolfwood.
Siete stati voi a
No. Il merito è di Rei. Hai pensato di poterla
strumentalizzare come faceva Gendo Ikari. Ma sei stato
sconfitto dal suo cuore. Dissi a Rei di non abbandonare
mai la fiducia nei sentimenti, perché sapevo che tale
era lamore che racchiudeva questa ragazza, che
nessun essere freddo e insensibile come te avrebbe potuto
spegnerlo spiegò Kirishima.
Ma io
io avevo spento quel sentimento
immergendola nel gelo e nella solitudine di millenni e
millenni di morte.
Legato esordì Wolfwood non capisci
nulla di sentimenti. Hai preso precauzioni per tutto, ma
la tua ignoranza in questo campo ti ha fatto credere di
poter spegnere cosi facilmente la fiamma dellamore.
E vero, un'altra persona sarebbe stata piegata da
te al 100%, ma in Rei era rimasta una scintilla, che il
contatto con Kirishima ha fatto divampare di nuovo in un
fuoco e lha risvegliata.
Ma questo è successo appunto perché Rei ha avuto
fiducia nei sentimenti, si è aggrappata ad essi sapendo
che potevano proteggerla. E cosi hanno fatto.
Rei camminò verso Legato, che indietreggiava spaventato.
La ragazza, anche se libera dal controllo di Legato, si
era fusa lo stesso con Lilith per sconfiggerlo.
Adesso pagherai per quello che hai fatto
disse la ragazza.
Non puoi uccidermi. Io sono la morte, ricordi?
Si. Ma tu non hai potere su di me adesso. Ho
raggiunto lo stadio divino e ti sono superiore. Lo sai
bene. E anche se la morte non può essere uccisa, può
essere sconfitta e respinta comunque.
Che cosa vuoi fare? chiese Legato tentando
invano di rialzarsi.
Di rispedirti da dove vieni.
Rei estrasse da dietro la schiena una specie di piccolo
cilindro di colore rosso, che in un attimo si allungò
fino a diventare due lame intrecciate tra loro.
La Lancia di Longino! esclamò Legato.
Esatto. Lunica arma veramente divina, che
solo un essere veramente divino può impiegare al massimo
delle sue capacità.
Legato strinse i denti, staccò uno degli aculei di
metallo sulla sua spalla, e si lanciò contro Rei.
Ma Rei, imperturbabile, lo trafisse con la lancia.
Il corpo di Legato cominciò a tremare, dal punto in cui
era stato trafitto si formò una specie di buco nero, e
Legato incominciò ad essere risucchiato da esso, come
acqua in un gorgo.
Maledetta! Maledetta! Ma alla fine ti prenderò, vi
prenderò tutti! Io sono la morte, niente può fermarmi!
NIENTE!
Legato venne del tutto risucchiato dal buco nero, e prima
di sparire completamente lanciò un grido orribile.
Il lamento funebre della morte stessa.
E finita disse impassibile Rei.
PONTE DI COMANDO
Kaji era seduto per terra, e cullava tra le braccia il
corpo di Misato.
Chissà cosè successo! Cè troppa
calma per i miei gusti pensò luomo.
Poi udì una specie di lamento.
Si guardò in giro perplesso.
Qualcuno gli strinse il braccio con una mano.
Kaji guardò chi fosse: M-Misato!?
Misato lentamente aprì gli occhi, che Rioji
precedentemente gli aveva chiuso.
Sembrava che si risvegliasse da un lungo sonno.
Kaji? Ma
che è successo?
Kaji la guardava meravigliato, Misato era di nuovo viva.
Si udirono altri lamenti: anche Ritsuko, Fuyutsuki e i
tre operatori si stavano risvegliando.
Ma Kaji era concentrato su Misato: la donna che amava era
di nuovo viva, respirava.
La abbracciò e cominciò a piangere per la felicità:
Misato! Sei viva! Sei viva!
Misato era perplessa: Beh, certo che sono viva. Ma
cosa è successo? Ricordo che cera un uomo con un
cappotto bianco, io gli sparavo contro ma senza alcun
effetto, poi mi sentivo toccare e tutto diventava buio.
E una lunga storia le rispose Kaji
asciugandosi le lacrime e aiutandola a rialzarsi.
Ma che ci fanno per terra Ritsuko e gli altri?
chiese Misato.
Kaji sorrise e non disse nulla.
Misato aiutò Ritsuko ad alzarsi, Kaji andò dagli altri.
A un certo punto Maya urlò: Ahhhhhh! Il comandante
Ikari! E
è
Aveva visto il corpo di Gendo immerso in un lago di
sangue.
Tutti lo guardarono impietriti, tranne Kaji.
Ma cosa gli è successo? chiese stupita
Ritsuko.
Ve lo dirò quando questa storia sarà finita
rispose inflessibile Kaji.
Fuyutsuki osservò Gendo e commentò: Ikari, alla
fine hai commesso sicuramente un azione avventata. Questa
è stata la prima volta, e come cera da aspettarsi,
ti è stata fatale.
Ma dove sono i ragazzi? E Rei? chiese Misato.
Dovrebbero essere nel Terminal Dogma. Ma se voi
siete vivi, vuol dire che il nemico è stato sconfitto.
Ma a quale prezzo?
TERMINAL DOGMA
Rei, Kirishima e Wolfwood si avvicinarono ad Asuka. Erano
tutti e tre sospesi in aria.
Kirishima aveva i suoi poteri perché Rei glielo
permetteva. Asuka lentamente si riprese, si guardò
intorno e vide chi le stava attorno: Rei? Sei
sei tu?
Si. Sta tranquilla disse dolcemente Rei
chinandosi su Asuka.
Ma dovè quel mostro? E Shinji? E che ci fa
qui Kirishima? Chi è luomo dietro di voi?
Calma piccola disse sorridendo Wolfwood
una cosa alla volta.
Rei prese per mano Asuka e sorrise per tranquillizzarla.
Si rialzò insieme ad Asuka, poi con un gesto della mano
fece sollevare gli Entry Plug di Shinji e Jean-Luc dallacqua
rossa su cui galleggiavano ed estrasse quelli di Tang-Po
e Giovanni dai loro Eva.
Li fece posare dentro la galleria che conduceva al luogo
dovera custodita Lilith.
E vi andò con gli altri.
Erano sospesi in aria, e Asuka ci riusciva grazie a Rei
che la teneva per mano
Ehi Rei. Ma cosa
? chiese Asuka alquanto
stupita.
Non preoccuparti rispose Rei.
Posati i piedi per terra, Wolfwood aprì i portelli della
capsule ed estrasse Jean-Luc, Giovanni e Tang-Po mentre lLCL
si rovesciava per terra. Erano svenuti ma vivi.
Quando però arrivò il momento di aprire lEntry
Plug dello 01, Asuka fu presa da un orrendo presentimento.
Il portello fu aperto.
LLCL si rovesciò, ma era mescolato con uno strano
liquido rosso.
Sangue.
No! esclamò Asuka che si mise una mano
davanti alla bocca.
Wolfwood estrasse il corpo di Shinji, che giaceva inerte.
Il petto era squarciato.
Wolfwood lo pose a terra.
SHINJI!!! gridò Asuka, che corse da lui e
scoppiò a piangere china sul corpo del ragazzo.
Non riusciva a parlare, piangeva e basta.
Rei e Kirishima la fissavano: Pensi che questa sarà
la tua vendetta Legato? Stai sorridendo in questo
momento? Ti sbagli! pensò Rei.
Kirishima disse voltandosi verso la ragazza.
Ho capito. Non preoccuparti, anche quello lassù
e sorridendo fece un cenno con lo sguardo verso lalto
è daccordo.
Le due ragazze si avvicinarono a Shinji, Asuka
singhiozzava sempre stretta a lui.
Wolfwood tentò delicatamente di farla spostare perché
lasciasse spazio a Kirishima e Rei.
No! Non voglio lasciarlo! Non voglio disse
tra le lacrime Asuka.
Kirishima le prese una mano: Non temere. Questo
doveva essere il giorno del trionfo della morte. Invece
sarà il trionfo della vita.
Asuka si tranquillizzò e si fece da parte, Wolfwood le
mise un braccio intorno alle spalle per confortarla.
Rei e Kirishima si piegarono su Shinji.
Rei pensò: Shinji, tu e Asuka siete stati pronti a
sacrificarvi per me. Ma io non permetterò che tu resti
cosi.
Le due ragazze misero le mani sul petto di Shinji.
Per una decina di secondi sembrò non succedere nulla,
poi una luce abbagliante avvolse il corpo del ragazzo.
Asuka si coprì gli occhi per non restare accecata.
Quando la luce si esaurì, Asuka rimase sbalordita.
La ferita sul corpo di Shinji non cera più, e il
ragazzo aveva ripreso colore.
Lentamente aprì gli occhi.
Mormorò: Rei
Kirishima
ma che
Shinji sussurrò Rei facendosi scappare una
lacrima di commozione.
Shinji! gridò Asuka, che si precipitò sul
ragazzo, lo abbracciò e lo baciò.
Pensavo di averti perso per sempre. Ti amo ti amo
ti amo ripeteva la ragazza piangendo per la gioia.
Shinji ricambiò labbraccio: Anchio ti
amo. E anchio pensavo di averti perso per sempre.
Shinji si rialzò: Che fine ha fatto quel maledetto
Legato?
E stato sconfitto rispose Wolfwood.
E la signorina Misato e gli altri?
Stanno bene anche loro disse Kirishima.
Allora, è tutto finito. Possiamo tornare a casa.
Voi, non io disse Rei.
Cosa vuoi dire Rei? chiese perplesso Shinji.
Shinji, io ormai non posso più stare con voi. Fusa
con Lilith mi sarebbe impossibile vivere con voi. Troppo
potente e quindi troppo pericolosa. Ma il problema non è
tanto il fatto che sono fusa con Lilith, perché come mi
sono unita, cosi posso dividermi. Il problema è che
Legato non è morto, lo sai. E stata distrutta la
sua incarnazione materiale. Ma potrebbe benissimo tornare.
Tornare è tentare nuovamente di soggiogarmi, oppure
usare qualcuno degli altri strumenti creati da tuo padre
per realizzare il suo piano. Questo non deve avvenire. E
in gioco il destino dellintera umanità. Perciò ho
preso una decisione: userò i miei poteri per distruggere
tutti i mezzi del Progetto per il Perfezionamento e dopo
Dopo cosa?
Mi darò la morte.
No! Non puoi fare una cosa simile esclamarono
insieme Asuka e Shinji.
Non cè altra scelta.
Non te lo permetteremo disse Asuka.
Ma Wolfwood si mise davanti ai due ragazzi: Mi
dispiace. Ma questo è lunico modo. Altrimenti
Legato tornerà di sicuro.
Asuka e Shinji lo oltrepassarono e andarono da Rei.
Rei non farlo. Ci sarà un'altra soluzione la
implorò Shinji.
Non cè invece. Perdonatemi.
Rei si voltò, Shinji iniziò a piangere, anche Asuka.
Rei se ne accorse, si voltò verso i due e sorridendo
iniziò a piangere anche lei: Vi ringrazio. Vi
ringrazio per la vostra amicizia. Mi avete insegnato
quella cosa importantissima che è lamore. Senza di
voi non sarei mai cresciuta interiormente.
I tre si abbracciarono, ormai Shinji e Asuka avevano
capito che Rei non avrebbe cambiato idea.
Si separarono.
Rei si allontanò di qualche passo.
Chiuse gli occhi.
Aprì le braccia e davanti a lei si formò una piccola
sfera bianca e lucentissima.
La sfera iniziò ad allargarsi sempre di più, dapprima
lentamente, poi ad una velocità maggiore.
Kirishima chiese Shinji con il volto rigato
dalle lacrime non puoi fare niente?
Anche Kirishima, commossa dal sacrificio di Rei e dal
dolore dei suoi amici, stava piangendo, ma era più
controllata: Per questo no. Ma se quello lassù è
daccordo
Kirishima sussurrò qualcosa allorecchio di Shinji.
In quellistante la sfera di luce bianca, si
ingigantì, fino a riempire lintero Terminal Dogma.
E continuava a crescere, passando attraverso le pareti.
PONTE DI COMANDO
Gli schermi del ponte erano diventati tutti rossi, gli
strumenti sembravano impazziti.
Cosa sta succedendo? chiese Misato.
Shigeru, tornato al suo posto come Maya e Makoto: Rilevata
una incredibile energia di tipo sconosciuto. Impossibile
calcolarla gridò.
Che sia opera del nemico? si chiese Ritsuko.
Non può essere si inserì Kaji ve lho
già detto: se voi siete di nuovo vivi, vuol dire che
Legato è stato sconfitto.
E allora cosa
?
Allimprovviso la sfera denergia bianca
cominciò a inglobare anche il ponte di comando.
Maya si strinse a Shigeru, Misato a Kaji.
Ritsuko e Fuyutsuki osservavano impassibili.
La sfera inglobò la sala di controllo e continuava a
crescere.
Nel giro di pochi secondi uscì dalla base, investì il
Geo-Front e dopo qualche minuto lintera Neo-Tokyo 3,
che sparì dentro di essa.
Alla fine la gigantesca sfera si fermò quando raggiunse
laltezza di almeno tremila metri.
Passati alcuni interminabili secondi, la sfera esplose,
emanando un immensa onda durto che si propagò sullintera
superficie del pianeta Terra.
12° PARTE
ANNO 2030/ LONDRA
Erano le dieci del mattino.
Shinji stava seduto in soggiorno e leggeva il giornale.
Incredibile pensava dopo sei anni che
io e Asuka ci siamo trasferiti qui, e dopo innumerevoli
corsi di inglese, ancora non riesco a leggere bene certi
articoli. Dovrò farmi spiegare da Asuka, quando torna,
quello che cè scritto.
Suonò il campanello, Shinji si alzò chiedendosi chi
potesse essere a quellora.
Attraversando lampio soggiorno-biblioteca del suo
appartamento, andò al video-citofono.
Speriamo non siano altri giornalisti pensò
il ragazzo.
Asuka gli aveva detto tante volte che per risparmiarsi il
disturbo poteva benissimo far finta che non ci fosse
nessuno, e se qualcuno voleva venire a trovarlo, doveva
chiamarlo prima sul cellulare.
Ma Shinji era troppo educato per fare una cosa simile.
Attivò il video-citofono e chiese: Chi è?
Shinji, indovina che è venuto a trovarti dallItalia?
rispose allegramente una voce maschile.
Shinji fissò il viso sullo schermo: sulle prime non lo
riconobbe, ma subito dopo esclamò contento: Giovanni!
Da quanto tempo. Sali pure.
Giovanni salì fino alla porta dellappartamento di
Shinji, e quando il ragazzo aprì si abbracciarono,
proprio come due vecchi amici che non si vedevano da un
bel po.
Accomodati Giovanni. Vuoi del caffè?
Già preso grazie.
I due si sedettero su delle comode poltrone in pelle,
davanti ad una grossa finestra che dava sulla strada.
Ti tratti bene Shinji. Non è da tutti avere una
casa a Notting Hill, il quartiere più artistico di
Londra. E vedendo comè arredata direi che non è
stato neanche un grande sacrificio.
Shinji, leggermente imbarazzato: Beh, ecco vedi,
con quello che guadagniamo io e Asuka
Lo so, sei una grossa celebrità. Ho letto molti
articoli su di te: sei diventato il più grande
concertista del momento. Sia dirigendo unorchestra,
sia da solo col tuo violoncello. Un giornale ha perfino
detto che suonati da te Mozart, Bach, Beethoven sembrano
rivivere.
La stampa esagera.
Ma il pubblico e la critica sono daccordo
Giovanni indicò la lunga collezione di premi che Shinji
aveva accumulato in appena cinque anni di carriera, in
bella mostra sopra un ripiano in legno pregiato.
Anche tu comunque non scherzi. Le riviste di
cultura ti mettono tra le promesse del futuro nel campo
degli studi storici. Le tue scoperte stanno
rivoluzionando lintera materia fece notare
Shinji al suo amico.
E dovuto in parte alla passione e in parte
alla fortuna.
Ho limpressione che tu sia venuto qui per
chiedere qualcosa. Ma anchio ho delle domande da
farti. Facciamo un patto: tu rispondi alle mie domande,
poi io risponderò alle tue.
Okay. Spara.
Volevo sapere che fine hanno fatto Jean-Luc e Tang-Po:
dopo la distruzione di Neo-Tokyo 3 gli ho rivisti si e no
una decina volta, poi diventati maggiorenni ne ho perso
le tracce. Dove sono finiti?
Mi sono tenuto in contatto con loro, anche se
bisogna dire che sono più loro a contattare me. Tang-Po
è tornato in Tailandia, ha aperto una palestra di arti
marziali allo scopo di togliere dalla strada i ragazzi
che si trovavano nella sua stessa situazione prima di
entrare alla Nerv. E sta anche avendo successo, visto che
più volte la malavita locale ha mandato delle, diciamo
ambasciate, per farlo desistere. E lui in risposta ha
rotto qualche braccio e alcune mascelle.
Sta giocando col fuoco.
Si, e a lui piace. Ma non preoccuparti, è
indistruttibile.
E Jean-Luc?
Dopo essere tornato in Francia ha affrontato il
padre: e il padre, colpito dal suo coraggio e dalla sua
decisione, lo rivalutò. Gli offrì un posto di
presidente in una delle tante aziende miliardarie della
famiglia, ma Jean-Luc ha rifiutato. Ora, a quanto diceva
nellultima lettera, vive in una soffitta a Parigi,
sul modello degli artisti boheme dellottocento. Fa
il pittore, ha un sacco di amici e anche una ragazza.
Vuole essere se stesso, senza farsi ingabbiare dal
padre notò Shinji.
Si, e gli sta riuscendo bene. Hai altre domande?
No. Ora tocca a te.
Okay. Innanzitutto come state tu e Asuka insieme?
Vi siete sposati quattro anni fa, e mi dispiace molto per
non essere riuscito a venire al matrimonio. E anche per
non essermi fatto vedere in questi anni. Solo telefonate
e lettere.
Non preoccuparti. Io e Asuka sappiamo cosa vuol
dire essere sempre impegnati. Ma stiamo bene, lei
ovviamente è la padrona di casa, non abbiamo servitù
per non rammollirci, uso le sue parole, e facciamo in
modo che i nostri impegni non ci tengano mai troppo
lontani.
Asuka fa lattrice. E specializzata in
ruoli da dark lady mi pare
Shinji sorrise: Si. In sintonia col suo carattere.
Un rumore giunse dal piano di sopra.
Scusami un attimo disse Shinji alzandosi
dalla poltrona e andando di sopra.
Aspetta, vengo con te.
I due salirono di sopra, Shinji entrò in una stanza da
letto, Giovanni lo seguì.
Il vostro nido damore eh? lo stuzzicò
Giovanni.
Ehm già rispose Shinji un po
imbarazzato.
La stanza era piena di foto del matrimonio di Shinji e
Asuka.
Ma lattenzione di Giovanni fu attratta da una
culla, dove si vedeva qualcosa muoversi sotto le coperte.
Tuo figlio?
Si. Si sta svegliando. Asuka è andata ad una
conferenza stampa e si è tanto raccomandata che mi
prendessi cura di lui.
Shinji sollevò le coperte, mostrando un delizioso
bambino di circa quattro anni, con i capelli rossi, che
indossava un pigiamino di colore blu.
Ha preso dalla madre commentò Giovanni.
Si. Ma per fortuna solo i capelli. Come carattere
è più simile a me scherzò Shinji, che prese in
braccio il piccolo.
Tesoro di papà. Ti sei svegliato eh?
Shinji cominciò a cullare il bambino, ancora assonnato,
che si strinse al petto del padre rasserenato dalla sua
voce.
Come si chiama?
Leonard. Ha quattro anni. Non è un amore?
Si. A me piacciono molto i bambini, ma il tuo è
davvero bello.
Tu non sei sposato, vero Giovanni?
No. Non ho ancora trovato lanima gemella. Ma
credo che dovrò cominciare a darmi da fare. Voglio avere
anchio un figlio bello come il tuo.
Beh, proseguiamo la nostra discussione in soggiorno.
Non ti dispiace se porto Leonard no?
Assolutamente.
I due scesero in soggiorno.
Leonard si svegliò completamente e cominciò a giocare
col padre.
Shinji, seduto sulla poltrona, lo teneva in braccio, gli
sorrideva e gli diceva parole dolci.
Il bambino rideva felice.
Giovanni li osservava, sorrise nel vedere quale ottimo
padre fosse diventato Shinji nonostante non avesse
modelli a cui fare riferimento.
Allora Giovanni. Quali sono le tue domande?
chiese Shinji mentre sorrideva a suo figlio.
Giovanni si fece serio, meditò un po sulle parole
e disse: Senti Shinji, io non voglio rinvangare
eventuali ricordi spiacevoli, ma Jean-Luc e Tang-Po nei
loro messaggi, hanno chiesto più volte di sapere che
fine ha fatto Rei Ayanami. E francamente anchio
sono molto curioso. Quando noi tre ci risvegliammo
eravamo, insieme agli abitanti di Neo-Tokyo 3 e al
personale della Nerv, su una delle montagne situate ai
bordi della città. Ma la città non cera più. Al
suo posto era rimasta solo unimmensa voragine che
comprendeva anche il luogo dove cera una volta la
base della Nerv e quindi profonda chilometri. Nessuna
vittima, ma era stato tutto spazzato via. Nessuno sapeva
spiegarsi cosa fosse successo: interrogati dai soldati
dellONU tutti dissero che dopo essere stati
inglobati da una specie di sfera bianchissima e lucente,
in un lampo si erano ritrovati li, senza capire come, e
la città era sparita. Rei Ayanami venne data per
dispersa. Poi lONU e il governo giapponese
sciolsero la Nerv e calarono su tutta la vicenda il più
rigido segreto. Misato, Kaji e Ritsuko, come tutto il
personale dellagenzia, andarono a lavorare
direttamente alla Nazioni Unite, e una volta li
denunciarono i membri di un organizzazione chiamata
Seele, i quali furono tutti arrestati per crimini contro
lumanità. Ma tu, Shinji, e Asuka, eravate con noi
nel Terminal Dogma e siete stati coscienti per tutto il
tempo. Cosè successo? Ho cercato di resistere alla
tentazione per tutti questi anni, intendiamoci, io sono
venuto qui per rivederti, non per altro, ma ora
trovandomi
Shinji guardò seriamente in volto il suo bambino, che
sorrise vedendo lespressione del padre.
Shinji, davanti a quel faccino cosi carino, sorrise di
nuovo, gli mise una mano sui capelli, poi fissò Giovanni:
Hai ragione. Hai il diritto di sapere. Io e Asuka,
dopo esserci consigliati con Misato, la dottoressa Akagi
e Kaji decidemmo di tenere tutto per noi. Ma anche voi
eravate li e dovete sapere. Promettimi però che non lo
dirai a nessuno.
Lo giuro. E farò in modo che Jean-Luc e Tang-Po
facciano lo stesso.
Va bene. E stata Rei a provocare quella
enorme sfera di energia, allo scopo di distruggere tutti
gli strumenti di un progetto folle ideato da mio padre e
dai suoi mandanti. Quella sfera non ha solo distrutto Neo-Tokyo
3 e il Quartier Generale della Nerv. Infatti quando sparì
la sfera generò un onda denergia che propagandosi
su tutta la superficie della Terra, ha colpito anche le
altre divisioni della Nerv, e le ha distrutte insieme
alle unità Eva che stavano costruendo, risparmiando
comunque il personale che vi lavorava. Dopo aver fatto
questo il corpo di Rei si dissolse, decise di morire per
il bene dellumanità, per impedire un eventuale
ritorno di quel mostro che si faceva chiamare Legato.
Oppure che qualcuno a conoscenza dei piani di mio padre,
la sfruttasse per proseguirli. Io implorai Kirishima di
aiutarla. Te la ricordi?
Vagamente. La vidi solo quella volta che entrò a
far parte della nostra classe, nel ormai lontano 2015. Ma
si può sapere chi era?
Kirishima era lAngelo della Vita, la vita
insomma.
Cosa? Tu mi dicesti che Legato era lAngelo
della Morte e
ma si, che stupido. Era ovvio. Erano
due facce della stessa medaglia. Dove va la morte, va
anche la vita.
Esatto. Comunque Kirishima conosceva il dolore di
Rei. Sapeva che anche se la ragazza si era sacrificata di
sua iniziativa per salvare noi e tutti gli uomini,
soffriva comunque allidea di dover rinunciare alla
vita, proprio ora che aveva imparato ad apprezzarla. E
allora lAngelo della Vita, le ha dato la possibilità
di ricominciare. Lha fatta reincarnare. Lanima
di Rei è rinata in un nuovo corpo e ora finalmente può
godersi la vita liberamente, senza il rischio di essere
strumentalizzata da qualcuno. Conduce sicuramente unesistenza
felice, Kirishima me lo promise prima di sparire insieme
a quel Wolfwood. Ma non so dove sia adesso Rei. Una delle
chissà quante bambine nate nel 2015. Potrebbe essere
ovunque. In Europa, in Asia, in America. Ovunque. Non ha
più memoria della sua vita precedente, ma ne ha
conservate le emozioni. Anche il suo grandissimo amore.
La cosa più importante.
Giovanni ascoltò in silenzio il racconto di Shinji:
Rei sarà sicuramente felice. Dopo tutte le
sofferenze patite se lo merita. Ma non ti è mai venuta
la curiosità di sapere dove o chi sia ora?
Si. Lo vorrei sapere, ma mi accontento allidea
che in ogni caso ora non ha più problemi.
EPILOGO
UNA SETTIMANA DOPO
Shinji stava cucinando, mentre Asuka giocava con Leonard.
Ma davvero Giovanni è venuto e se ne andato nello
stesso giorno? chiese Asuka.
Si. Ha detto che era venuto perché impegnato in un
giro di conferenze in Inghilterra, e trovandosi li decise
di passare a trovarci. Ma aveva tempi ridotti al minimo.
Ha detto comunque che un giorno sarebbe tornato. Tu
piuttosto, hai parlato col tuo produttore? Il film lo
fate?
Si. Ma gli ho detto di aspettare per iniziare la
lavorazione. Ho un intero fine settimana che voglio, come
sempre, passare con la mia famiglia.
Non ha avuto nulla da obiettare?
Se ci prova lo licenzio in tronco. Sono io quella
che comanda li. Senza di me andrebbero tutti a fondo
disse orgogliosa la ragazza.
Già, ma se non ci fossi io a cucinare saresti tu
ad andare a fondo per la fame in questa casa le
fece notare ironico Shinji.
Asuka rispose con un mugugno, non poteva dare torto al
marito: la ragazza sapeva fare tante cose, ma il cucinare
non rientrava tra esse.
Comunque si alzò, tenendo sempre in braccio il bambino,
andò da Shinji, gli diede un piccolo calcio nella
schiena, dicendo: Stupido Shinji e si
baciarono.
Dopo pranzo Asuka ,mentre giocava con Leonard, disse:
A proposito. Ho ricevuto una telefonata da Misato.
La settimana prossima lei e Rioji festeggiano la laurea
della loro figlia Mami. Una ragazza prodigio come me ai
miei tempi.
Accidenti, Mami è già cresciuta. Io mi ricordo
come ieri quando quei due si sposarono nel 2016.
Il tempo passa. Ma guai a te se dici che sono
vecchia disse con tono finto minaccioso Asuka.
Non mi sognerei mai da fare una cosa cosi stupida
rispose Shinji prontamente.
Comunque riprese la ragazza ci hanno
invitato. Un bel viaggio in Giappone sarà divertente,
dopo tutto questo tempo. Ci saranno tutti, la dottoressa
premio nobel Ritsuko Akagi con il suo maritino Koshiro, i
coniugi Maya e Shigeru Aoba, Makoto Hyuga e signora e
anche quei due imbecilli di Toji e Kensuke con le
rispettive consorti. Non vedo lora di rivedere
Hikari.
Anche per me sarà una bella esperienza rivedere
tutti. Ora devo andare. Ho promesso ad Anthony che avrei
presenziato alla gara per i ragazzi prodigio nel campo
delle musica.
Lo so. Ma torna qui per le otto. Hai promesso al
pupo qui presente una passeggiata lungo il Tamigi, e lhai
promessa anche a me.
Spaccherò il secondo rispose sorridendo
Shinji che baciò prima Asuka e dopo Leonard, per poi
correre fuori casa a prendere la metropolitana.
Leonard con la manina salutava il padre.
Va sempre di fretta. Ah, che imbranato. Ma a me
piace cosi. Adesso andiamo di là a giocare. Ti va
Leonard? propose con tono dolce Asuka a suo figlio.
Il bambino annuì felice.
Shinji era seduto davanti ad un tavolo del bar nel teatro.
Gli era piaciuta molto lesibizione di quei ragazzi,
una cinquantina, come età andavano dai 12 ai 16 anni,
provenivano da diversi paesi ed erano accompagnati
naturalmente dai genitori.
Il ragazzo stava sorseggiando un drink, quando Anthony lo
avvicinò: Shinji, scusa se ti interrompo, ma cè
una ragazza tra quelli che si sono esibiti oggi che
moriva dalla voglia di vederti. Le ho detto che non
volevi essere disturbato ma ha tanto insistito e non ho
saputo dirle di no.
Va bene, se è solo una. Shinji rispose cosi
non perché non gli piacesse stare con la gente, ma non
voleva far tardi per tornare a casa.
Anthony andò a chiamare la ragazza, Shinji si alzò in
piedi in attesa.
Quando Anthony tornò Shinji notò subito che cera
qualcuno dietro di lui, come nascosto.
Prima che potesse chiedere qualcosa Anthony disse
sorridendo: Shinji, ti presento Valery Craven, 15
anni, statunitense e grande suonatrice di violino. Vieni
fuori, non essere timida.
La ragazza, tutte emozionata, uscì da dietro la schiena
di Anthony.
Era davvero molto belle e con u espressione dolce e
simpatica.
Shinji, quando la guardò, rimase di sasso: non laveva
mai vista prima, eppure le sembrò subito familiare.
La ragazza accennò ad un inchino e disse: Sono
felicissima di conoscerla signor Ikari. Io sono una sua
grande ammiratrice. Sa, ho visto tutti i suoi concerti, e
quando ho saputo che lei sarebbe venuto qui, non stavo più
nella pelle.
Shinji non rispose, continuava a guardarla.
Ma disse la ragazza temendo di aver detto
qualcosa di sbagliato qualcosa non va?
Shinji? Ehi Shinji? Anthony lo toccò.
Cosa?
Ti sei imbambolato.
Oh, scusa. E
è la stanchezza, sai comè.
Allora signorina, sono lieto di conoscerti.
I due parlarono per una decina di minuti, ma Valery era
cosi emozionata che a stento trovava le parole.
Dopo Anthony la chiamò: la stavano cercando i suoi
genitori.
La ragazza prima di andarsene chiese a Shinji un
autografo, poi se ne andò tutta contenta perché aveva
potuto parlare con il suo idolo.
Shinji si avviò verso una grande vetrata posta sopra lingresso
del teatro.
Vide Valery uscire con sulle spalle la custodia del
violino.
Le andarono incontro un uomo e una donna, sicuramente i
genitori.
Shinji poteva ascoltare quello che dicevano.
Il padre prese la ragazza sotto le braccia e la sollevò:
Eccola la mia bambina disse felice.
Quando il padre la mise giù, la madre la baciò
dicendole: Ti abbiamo sentita tra tutti. Il tuo
stile è inconfondibile. Sei stata bravissima.
Mamma, papà, vi ringrazio. Non vedo lora di
andare allhotel per fare una bella doccia. Ma lo
sapete che oggi ho conosciuto il famoso Shinji Ikari? Non
potevo chiedere di meglio.
La ragazza li prese sotto braccio e si avviò verso un
taxi.
Shinji assisté al tutto.
Ne era certo: quella ragazza era Rei.
Pur avendo un aspetto e una voce diversa, pur non
sapendosi spiegare come avesse fatto a capirlo, laveva
riconosciuta.
Kirishima aveva mantenuto la promessa, Rei ora aveva una
famiglia, poteva finalmente chiamare qualcuno mamma e papà.
Poi gli venne un sospetto: non poteva forse essere opera
proprio di Kirishima questo incontro? Magari aveva voluto
esaudire il suo desiderio di sapere quale fosse la nuova
identità di Rei.
Oppure si è trattato solo di una coincidenza, chissà.
Ma non aveva importanza: Rei finalmente poteva condurre
un esistenza serena. Questo importava.
Shinji ricacciò una lacrima di commozione.
Si felice Rei. Ti auguro ogni bene.
Detto questo si avviò anche lui verso luscita.
FINE
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