Ringrazio
Julie e Giuly e per avermi incoraggiato a scrivere una
nuova ff e soprattutto Melany che pazientemente mi ha
detto cosa ne pensava ad ogni nuovo paragrafetto che
scrivevo!^___^ Grazie care!
Ringrazio anche Dscully per avermi nominato fra le più
brave scrittrici di ff...che onore!!!^___^
Ma veniamo alle cose pratiche:
I personaggi sono di proprietà di Tsukasa Hojo, Sunrise
etc.
Aaron Bakes e Mamoru (che è, per altro, un omaggio ad un
manga che, fino a due anni fa adoravo: Sailor Moon. City
Hunter è subentrato al suo posto) Kahitawa sono proprietà
della sottoscritta. Guai a chi me li tocca quei due belli
omini lì!^____^
A causa di qualche scena e qualche dialogo un pò..."forte"
direi di "appioppare" alla mia ff un...mmm...diciamo...PG
16? Ok vada per PG
16!
(violenza...sesso...parolacce etc all' interno della
storia)
Le note dell' autrice saranno precedute da (NdB).
Per qualsiasi cosa potete scrivere al mio indirizzo : mariapia.pavoni@bmarche.com
Spero vi piaccia! Quindi, ora non mi resta che augurarvi...buona
lettura!
Baraz.
Strane
amicizie.
Capitolo 1°
Era una tranquilla serata di Luglio, la città era in
fermento per le imminenti vacanze e il centro era
affollato di persone che facevano gli ultimi acquisti
estivi prima della chiusura delle graziose vetrine dei
negozi.
In mezzo a questa marea di persona una figura camminava
frettolosa.
Avrò preso tutto?- Si chiese Kaori -Dopo Ryo chi lo
sente?- L' aveva mandata, come al solito, a fare la spesa.
All' improvviso venne attirata dalla bellezza di un
vestito esposto in una vetrina; era il più bel vestito
che avesse mai visto.
Entrò nel negozio e chiese il prezzo...era molto alto
ma, avendo risparmiato a lungo, decise che se lo poteva
permettere. Subito venne accompagnata nel camerino per
provarlo. Era un vestito di seta bianco molto semplice,
le fasciava dolcemente la vita per allargarsi fin sotto
il ginocchio. Era anche accessoriato da una cinta beige
tempestata di paiettes. Appena uscì per specchiarsi notò
che la commessa era rimasta a bocca aperta. Le vennero
dati anche dei piccoli guanti bianchi che completarono l'
opera.
-Le sta d' incanto, signorina! Il suo fidanzato resterà
abbaiato dalla sua bellezza!- Le disse con sincero
entusiasmo la commessa. -Non ho il fidanzato!- Puntualizzò
Kaori. Senza perdersi d' animo, però, la donna le
assicurò che con quello addosso l' avrebbe trovato di
sicuro...e magari più di uno. (NdB: davvero perspicace
la tipa!^____^) Kaori improvvisò un sorrisetto tirato ed
andò a cambiarsi. Uscita chiese alla commessa di farle
il conto e lasciò il locale.
Tornata a casa trovò Ryo intento a fare i suoi soliti
esercizi pomeridiani...era sempre uno spettacolo
ammirarlo senza maglietta, pensò audacemente, arrossendo
però immediatamente. (NdB: bongustaia!^__^) Ryo si alzò
in piedi e le si avvicinò lentamente, le prese una
ciocca di capelli in mano e tirò forte.
-Dico...è questa l' ora di tornare? Sai che ore sono?
Stavo cominciando a preoccuparmi...a quest' ora è
pericoloso, per una ragazza, gironzolare da sola!- Chiese
Ryo arrabbiato.
-Oh, scusami papino ma non avevo ben presente l' ora
legale...pensavo facesse buio più tardi.- Scherzò Kaori.
-Mi prendi anche in giro adesso?-
-Noooo! ma come ti viene in mente?- Sorrise lei ma si
accorse che stava gettando benzina sul fuoco. Cavolo pensò...Ryo
preoccupato per lei...che novità! C' era sotto qualcosa.
-Guarda che so badare a me stessa...non ho bisogno dell'
accompagnatore IO!- Sostenne lei...si aspettò una
scenata isterica da parte sua ma lui disse solamente- Hai
ragione...- E tornò ai suoi esercizi in silenzio
lasciando una Kaori molto perplessa.
-Ma che gli prende? Perchè è così arrabbiato? C' è in
giro Jack lo squartatore?- Si chiese lei.
-Allora...invece di stare lì impalata perchè non ti
occupi della cena?- Protestò lui.
Aveva tanta voglia di rispondergli per le rime ma si
trattenne a stento e, in silenzio, andò in cucina.
Per tutta la sera Ryo non proferì parola, mangiò
velocemente e si defilò lasciando Kaori a lavare i
piatti.
Non riusciva a capire come mai Ryo fosse così di
malumore.
Dopo aver finito in cucina lo raggiunse in salotto; dopo
un pò arrivò Saeko e Ryo fece la sua ormai classica
scena...le stava letteralmente saltando addosso ma Kaori
agì con estrema velocità afferrando il martellone e
tirandoglielo. Era più rilassata...Ryo era sempre il
solito! Subito, però, l' atmosfera si fece cupa...Ryo e
Saeko cominciarono a guardarsi seriamente...Ryo invitò
la donna a seguirlo in cucina ed intimò a Kaori di
restare dov' era.
-Cosa sta succedendo? Cos' è tutto questo mistero?-
Chiese indignata. -Non sono affari tuoi!- Rispose
freddamente l' uomo lasciandosi dietro una esterefatta
Kaori.
-Dimmi Saeko...che sta succedendo? Al telefono non sei
stata molto chiara! Cos' è che ti preoccupa, sù! Dillo
al tuo dolce Ryo!!!!MOKKORI!!!!!!!-
Saeko schivò agilmente il suo attacco tirandogli contro
i suoi famosi coltelli intrappolandolo contro il muro.
Poi cominciò a parlare come se non avesse fatto caso
all' accaduto.
-Si tratta di una tua vecchia conoscenza...quando
lavoravi con Mick hai avuto a che fare con lui; Aaron
Bakes...ti dice niente questo nome?
-Si!- Rispose cupo.
-Gli avete rovinato la carriera di sfruttatore della
prostituzione e trafficante di droga...dopo essere uscito
per buona condotta dal carcere nel Texas è venuto in
Giappone. Ora spaccia a Tokyo ed ha a sua disposizione un
esercito di uomini ben addestrati; la polizia non è
riuscita ancora a fermarlo, anzi, si prende gioco di noi
facendo trovare i suoi uomini puliti ad ogni
perquisizione. Magari hanno una talpa che li informa
sempre...non sappiamo come fermarlo...ho bisogno del tuo
aiuto!-
-Aaron Bakes hai detto? Non ho conosciuto in vita mia un
individuo più viscido di lui...e si vuole vendicare di
me? Che venga quando vuole...lo aspetto!-
-La cosa non è così semplice come tu pensi...è un uomo
molto potente e non vuole vendicarsi solo uccidendoti...vuole
smascherarti davanti a tutto il mondo e, se non stai
attento, ci riuscirà!-
-Non preoccuparti per me, Saeko, me la caverò anche
questa volta!- Disse Ryo.
-Cambiando argomento...non mi sembra che tu sia stato
molto gentile con Kaori...ci deve essere rimasta male...-
Lo rimproverò Saeko.
-Ci è abituata ormai al mio cattivo umore...ora starà
di là a prendere a calci il mio pupazzo ma vedrai che
domani avrà già dimenticato tutto e ritornerà ad
essere la Kaori di sempre!- Rispose.
-Ryo...non hai mai pensato alla possibilità che Kaori si
stanchi di te e si innamori di un altro? Potrebbe
lasciarti se continui a comportarti così...io al suo
posto ti avrei mollato da un pezzo...anche la sua
pazienza avrà un limite, non credi?-
-Per me può anche andarsene subito...forse sarebbe
meglio per tutti e due...se si innamorasse di qualcuno,
intendo. Io sarei più libero e lei sarebbe più felice...-
Disse freddamente ma non avrebbe mai pensato che Kaori
fosse dietro la porta ad ascoltare.
Non poteva credere a quelle parole così crudeli ma non
riusciva a fermare le lacrime, che ormai le scendevano
copiose lungo le gote. Andò in camera sua, dove
sicuramente non l' avrebbero sentita e, affondando la
testa nel guanciale, sfogò tutto il suo dolore.
Capitolo
2°
L' indomani mattina Kaori si svegliò con un forte mal di
testa. Non riusciva ancora a capire cosa passasse per la
testaccia del suo collega ma non doveva più pensarci, si
disse.
Ryo notò quel suo malessere e si sentì un pò in colpa
per come l' aveva trattata la sera prima...dopo tutto non
era lei la causa del suo nervosismo...i fantasmi del
passato tornavano per tormentarlo e lui era così stanco
di doverli affrontare da solo...che aveva perso la sua
proverbiale freddezza e si era sfogato sulla prima
persona che gli era capitata a tiro...Kaori!
Decise allora che le avrebbe chiesto scusa tralasciando,
però, il motivo del suo nervosismo.
-Kaori...- La chiamò.
-Si, Ryo? Cosa c' è?- Rispose un' assonnata Kaori.
-Bèh...senti...io...- Balbettò.
-Si?-
-Io volevo scusarmi per ieri...mi sono comportato in
maniera pessima...ma non è colpa tua...volevo lo sapessi...-
Biascicò lui.
-Non preoccuparti...ormai ci sono abituata ai tuoi sbalzi
d' umore.- Disse freddamente; uscì dalla stanza
lasciando un Ryo stupito a rimuginare.
Non l' aveva mai vista così...-Questa volta ho davvero
esagerato...ma che pretende? Che mi metta in ginocchio?
Le ho chiesto scusa e lei mi lascia così...chi la
capisce a quella lì è un fenomeno!!- Pensò.
Kaori uscì di casa molto più leggera...dopo tutto le
aveva chiesto scusa...però non riusciva a dimenticare le
sue dure parole...-...sarebbe più felice con un altro ed
io sarei libero!- In fondo, sapeva già come la pensava
ma non era riuscita a fermare le lacrime...
-Che stupido! E io a sbavargli dietro...sono un' ingenua!-
Pensò e si avviò a vedere se c' erano messaggi sulla
lavagna.
Arrivata alla stazione notò un uomo che scriveva il suo
nome sotto la colonna di CH e decise di raggiungerlo per
chiedergli di cosa avesse bisogno.
-XYZ...cosa possiamo fare per lei?- Chiese.
-Kaori!!!-Disse l' uomo stupito.
-Cavoli...Mamoru...Mamoru Kahitawa!!-
-Si...e tu sei Kaori Makimura...quanto tempo!...ma dimmi
di te...che fai nella vita? Davvero sei quella di cui ho
bisogno? Sei...City Hunter??!!-
-Bèh...si...lo ammetto...è davvero incredibile trovarsi
per caso dopo tanti anni, non trovi?- Chiese lei
sorridendo. Aveva davvero un bel sorriso, pensò...non se
la ricordava affatto...così...così bella...la Kaori che
conosceva una volta non gli era mai piaciuta...così poco
femminile...lui aveva sempre apprezzato le donne che
curavano il loro aspetto; lei non aveva mai dato troppo
peso alla cosa e, a differenza delle sue coetanee, era
sempre stata un maschiaccio...tanto da ricevere al giorno
addirittura più "posta" di lui, il ragazzo più
bello della scuola.
-Già, davvero una fortuna!-
-Ma dimmi di te...che fai nella vita? Sei riuscito nei
tuoi propositi?- Chiese Kaori. Era davvero molto bello,
riflettè. Alto, slanciato, occhi verde scuro e capelli
neri...uno schianto!
-Bhè...si! Hai davanti a te un vero giornalista!- Disse
orgoglioso. -Sono un libero professionista e lavoro per
il migliore offerente...ma l' altro giorno mi è successa
una cosa...-
-Coraggio...dimmi tutto!-
-In questo periodo sto indagando per conto insieme alla
polizia su un americano giunto a Tokyo per mandare avanti
i suoi traffici illegali...non pensavo minimamente di
venir scoperto e quindi mi sono presentato nel giro come
drogato a cerca di dosi ma purtroppo mi hanno visto al
commissariato mentre parlavo con l' agente Nogami ed ora
sono nei guai...quelli non scherzano, Kaori, ed io ho
paura che possano uccidermi...-
-Capisco ma...da quando in qua un giornalista collabora
con la polizia?- Chiese lei stupita.
-Vedi...con la polizia avevamo un accordo...io avrei
dovuto portare prove per incriminarli ed in cambio loro
mi avrebbero concesso l' esclusiva...sai quanto
pagherebbero i giornali per un articolo simile?
avrei giocato al rialzo...era l' occasione della mia vita
ma purtroppo qualcosa è andato storto e la polizia non
ha personale per proteggermi...così l' agente Nogami mi
ha consigliato di rivolgermi a City Hunter.-
-Ok, accetto il caso! Penso che per proteggerti dovrai
trasferirti da noi...casa tua sarà sicuramente
sorvegliata...e...non vorrei che anche adesso...- Non
fece in tempo a finire la frase che un uomo armato di
coltello a serramanico si avventò su Mamoru. Kaori lo
afferrò per la manica della giacca e lo strattonò verso
di se in modo che l' attacco finisse a vuoto. L' uomo
perse l' equilibrio e finì per terra sopra di lei.
Approfittando di quel momento di distrazione, l' uomo
armato si avventò di nuovo su di lui ma uno sparo
echeggiò nell' aria colpendo la sua mano.
Stupito e spaventato l' uomo prese la via della fuga.
Kaori, ancora schiacciata dal corpo dell' amico,
riconobbe lo sparo...era Ryo...allora l' aveva seguita...si
era preso la briga di assicurarsi che non le succedesse
niente...come se avesse previsto quell' attacco...
-Ma cosa vado a pensare?- Sorrise tra se -Magari era qui
per inseguire qualche gonnella...- Subito si rese conto
che c' era qualcosa che non andava...Mamoru era ancora
sopra di lei e la guardava con uno strano sguardo...la
mano appoggiata delicatamente sulla gamba, l' uomo
sembrava incantato in quella posizione.
-Mamoru...scusa...potresti alzarti?!?!- Chiese Kaori
seccata.
-E'h? Cosa? Ah si! scusami!!- Mentre si stava alzando
senti improvvisamente una mano che lo afferrava e lo
allontanava bruscamente dal corpo di Kaori. -Ryoooo!! Ma
che fai? Lui è il nostro nuovo cliente! Non trattarlo
così!-
-Direi che oggi te la sei cavata benino, socia...ma se
invece di flirtare con questo fossi stata più attenta
non ci sarebbe stato bisogno del mio intervento!-
Sentenziò l' abile sweeper.
Kaori stava per rispondere per le rime ma Mamoru parlò
prima di lei --
-Sono un vecchio amico di Kaori ed ho bisogno del vostro
intervento...il mio nome è Mamoru Kahitawa...e lei deve
essere il famoso City Hunter...-
-Lei questo come lo sa?- Chiese Ryo sospettoso.
-L' agente Nogami mi ha fatto il suo nome e così...ho
pensato di rivolgermi a lei. Ancora non riesco a credere
che Kaori faccia questo lavoro...sapevo che suo fratello
era un poliziotto ma...non mi sarei mai immaginato Kaori
come sweeper...cose dell' altro mondo...-
-Lei pensi ai fatti suoi...comunque, per la cronaca
nessuno l' ha obbligata...- Disse un Ryo sulla strada di
perdere completamente le staffe. Non sapeva perchè ma
quell' uomo non gli piaceva...non era affatto sconvolto
per l' accaduto...dopotutto avevano appena cercato di
fargli la festa e lui era tranquillo... non c' era da
fidarsi...doveva tenerlo d' occhio.
Capitolo
3°
Dopo aver spiegato a Ryo tutta la faccenda Kaori si
dovette sorbire tutte le lamentele della serie "IO
non lavoro NE' per gli uomini NE' per i travestiti"
lo sa anche la lavagna ormai!!" e, dopo averlo
redarguito con il fedele martello da 100 tn, decise di
far trasferire il suo amico nel loro appartamento. Così
si recarono nell' appartamento di Mamoru. La bellezza e,
allo stesso tempo, semplicità della sua casa attirarono
l' attenzione di Kaori che non poté fare a meno di
esprimere la sua ammirazione. -Wow! Davvero bella Mamoru!!!!
Complimenti!- Disse sorridendo. -Ti ringrazio. Mi piace
perchè è molto comoda...è al primo piano e poi c' è
una pace qui! Sai, per non essere disturbato mentre
lavoro, ho fatto mettere dei pannelli insonorizzanti alle
pareti...è costato parecchio ma ne valeva la pena!-
Rispose lui ricambiando un sorriso seducente a quello di
lei. Dopo un paio di secondi nei quali i due rimasero a
guardarsi negli occhi Ryo cominciò a parlare -Quindi se
lei volesse uccidere qualcuno qui dentro nessuno potrebbe
sentire le urla della vittima...vero?-
-Ryo!!! Ma che diavolo ti viene in mente?!?! Disse Kaori
sorpresa. -
-Scusalo Mamoru!! Disse poi mortificata.
-No, Kaori...non preoccuparti non mi sono offeso...si,
certo, potrei farlo ma le assicuro, signor Saeba, che non
è mia abitudine attirare qui delle vittime per poi...-
-Stavo solo facendo un' ipotesi, signor Kahitawa...non la
stavo accusando di nulla! Un pò nervosetto, èh?- Lo
canzonò Ryo.
-Bhè...hanno appena cercato di uccidermi...è naturale!-
-Già!- Rispose lui sospettoso.
Kaori rimase molto sorpresa dallo strano comportamento di
Ryo...era molto dispiaciuta che i suoi due amici non si
piacessero, anzi, sembrava proprio che si disprezzassero
e lei non sapeva come comportarsi. -Accidenti a Ryo!! Non
riesco ancora a capirlo dopo sette anni insieme!!- Pensò
tristamente.
La tensione tra i due si poteva, volendo, tagliare con un
coltello.
-Ehm...ragazzi...andiamo a casa?- Chiese lei timidamente.
-Ok, socia, andiamo!!-
Per tutto il tragitto Ryo si tenne a dovuta distanza
mentre Kaori e Mamoru passeggiavano vicini parlando del
più e del meno; lei sembrava non accorgersi altro che
del suo interlocutore e questo a Ryo non piacque molto,
anzi, osservava con attenzione ogni loro movimento pronto
a saltare addosso a quel bastardo se si fosse azzardato
soltanto a...-Ma che mi succede? Sono geloso?- Si chiese.
-Si Ryo!- Rispose una vocina dentro di lui -Sei
arcigeloso!! Mmm...penso che stasera uscirò a cercarmi
qualche bella pollastrella...dev' essere a causa di
questo...sono giorni ormai che non faccio Mokkori!! Sento
addirittura le vocine!!!- Si giustificò con se stesso.
-Siiiiiiiii!!!! Stasera si sc^^___^^!!!! Mokkori!!!!!!-
Disse facendo la faccia da maniaco senza essersi accorto
di averlo urlato ai quattri venti. Così Kaori dovette
intevenire col martellone da 500t a sanare i suoi più
bassi istinti.
-Che faresti tu stasera?- Disse dopo che lui si fosse
tirato fuori dall' asfalto.
-Io?!- Disse candidamente facendo una faccia da
angioletto con aureola incorporata (NdB: adesso mi
spieghi dove l' hai trovata quella Ryo-chan!^___^). -Niente!!
Andrò a dormire nel mio bel lettino e pregherò per non
avere pensieri impuri!-
-Seee!! Certo, certo! come no!!- Rispose sarcastica Kaori.
-Andiamo che è tardi...-
Non fece in tempo a fare un passo che subito notò negli
occhi di Ryo quello che solitamente non gradiva vedere.
C' era qualcosa che non andava...dopo tanti anni con lui
cominciava ormai a sentirlo.
-Kaori!- Disse guardandola allarmato.
-S-si Ryo!? Che facciamo?!-
-Hai la pistola a portata di mano?-
-Si! Stamattina stranamente l' ho presa!- Rispose per
allentare un pò la tensione. Per tutta risposta le
rivolse un sorriso tirato. -Bene! devi sapere che ci
tengono sotto tiro...saranno una diecina...al mio tre-
Continuò rivolgendosi a Mamoru che era rimasto immobile
a guardarli senza aprire bocca-Lei dovrà buttarsi a
terra...sei pronta Kaori?-
-Si!- Rispose lei; una goccia di sudore le attraversò la
tempia e si fermò sul collo...non poteva farci niente ma
era nervosa e aveva paura...paura di non essere all'
altezza della situazione...paura che per colpa di un suo
errore Ryo ne avrebbe pagato le conseguenze...che Mamoru
venisse colpito...ma non doveva farsi prendere da
emozioni così forti ora...doveva cercare di fare come
Ryo...aveva una espressione così concentrata...era
riuscito come al solito a mettere da parte le sue
emozioni...ci sarebbe mai riuscita anche lei? lasciando
da parte i propri pensieri cercò di sfilare la pistola
dalla fondina il più lentamente possibile.
-Uno...due...TRE! Mamoru a terra!!- Urlò Ryo prendendo
con velocità sorprendente la Phyton dalla fondina. Sparò
diversi colpi e, nonostante il fortissimo rinculo dell'
arma, il suo corpo rimase fermo.
Dopo il primo attacco di Ryo gli uomini appostati davanti
a loro uscirono tutti allo scoperto e cominciarono anch'
essi a rispondere al fuoco. A questo punto anche Kaori si
unì a dare manforte al suo partner; con una veloce
manovra tirò fuori la sua arma e si gettò a terra.
Subito si mise a sparare e insieme riuscirono in poco
tempo ad abbatterli tutti. Kaori, come al solito, si era
preoccupata di non uccidere nessuno e di puntare l' arma
sempre verso un punto non vitale del corpo del nemico...
spalle, gambe, mani... non riusciva sempre a centrare il
bersaglio che aveva deciso di colpire ma almeno una volta
su tre si (NdB:non ti lamentare Kaori! già tanto se ti
concedo 'sta media! e poi uno su tre non è affatto male!
ti ha istruito bene Mick!^___^). Era una regola che si
era autoimposta un pò per Ryo, non voleva certo tradire
la sua fiducia, e un pò per se stessa: non le erano mai
piaciuti il sangue e la morte soprattutto se doveva
essere lei a provocarli. Si era rassegnata a quelli che
erano gli aspetti negativi del suo mestiere ma su questo
era inflessibile. Un giorno si sarebbe sicuramente
trovata a dover scegliere tra le sua vita ed il suo
orgoglio ma sperava che quel giorno arrivasse il più
tardi possibile o che, tanto meglio, non venisse mai!
Ryo invece un paio dovette farli fuori e dovette anche
preoccuparsi che la "sua" Kaori non combinasse
guai. Ma questo non lo impegnò più di tanto dopo
essersi reso conto della pazienza certosina che Kaori
aveva impiegato nel cercare di mirare ai punti non vitali
stupefacendosi della sua abilità...cose dell' altro
mondo! Kaori capace di sparare ad un bersaglio una volta
su tre! (NdB: è stata svezzata bene la ragazza, è Ryo?
Super Pippo Mick alla riscossa!!^___^)
Finito lo scontro Ryo rivolse uno sguardo profondo all'
indirizzo di Kaori che, ancora concentrata e attenta ad
ogni rumore o spostamento, non notò fino a quando non
realizzò che era tutto finito. Uno sguardo così
profondo ed intenso lanciato con i suoi occhi ammaliatori
che fece girare la testa alla ragazza. Avendo notato il
suo stupore Ryo spostò subito lo sguardo verso Mamuru
che era a terra con le mani strette a proteggere la testa.
-Tutto bene?- Chiese freddamente. -Si, grazie!- Rispose
Mamoru ma l' atteggiamento dell' uomo non gli piacque...lo
detestava e non riusciva proprio a capire come una donna,
bella, dolce ed intelligente come Kaori gli stesse
accanto (NdB: èèhh! se lo chiedono tutti, sai?). -Mamoru
ti do una mano ad alzarti?- Disse Kaori sorridendogli. -No!
Grazie faccio da solo!-
-Possiamo andare verso casa ora!- Detto questo Ryo
cominciò ad avviarsi seguito da Kaori e Mamoru.
Capitolo
4°
Entrati in casa saltò fuori il problema del letto.
Certo, Ryo e Mamoru non avrebbero potuto dividere la
stessa stanza dato gli sguardi infuocati che Ryo lanciava
in direzione del suo amico, lei certamente non ci avrebbe
potuto dormire comunque...l' ultima soluzione era il
divano ma, visto che non voleva essere inospitale, decise
di dormirci lei...tanto ormai ci era abituata.
Mamoru insistette per dormire lui sul divano ma lei fu
ferrea...così si ritrovò a dormire sul divano dopo
essersi messa il pigiama in bagno.
Ryo non aveva detto una parola da quando erano rientrati
in casa e il fatto che ,come al solito, non fosse uscito
in cerca di ragazze la stupì non poco. -Non sarà mica
geloso a lasciarmi sola in casa con un altro uomo?- Si
chiese speranzosa. -Naaaaa!! E' impossibile!- Concluse
tristemente. -Sarà meglio che mi metta a dormire sennò
domani non mi sveglio! -Detto questo si stese e si
addormentò quasi subito.
La mattina successiva Kaori si alzò stanchissima e con
un forte mal di testa, dato che non aveva dormito quasi
mai a forza di pensare agli avvenimenti del giorno
precedente, e decise di farsi una doccia per svegliarsi.
L' acqua calda però, la fece rilassare ancora di più,
tanto che non si rese conto di essere entrata nella sua
camera non accorgendosi della presenza del corpo
addormentato del suo amico nel letto. Prese
distrattamente un paio di jeans e una t-shirt, si sedette
sul letto e cominciò a spogliarsi.
Mamoru si svegliò e la prese letteralmente fra le
braccia. Kaori ebbe soltanto il tempo per accorgersi di
lui e cacciare un urlo sorpreso mentre si copriva alla
ben meglio.
-Se stai tentando di sedurmi, Kaori, ti confesso che ci
stai riuscendo! Disse dopo averla adagiata sotto di se. -Mamoru...-
Disse una Kaori rossa come un peperone -C' è un equivoco!!!
Non mi ricordavo che tu fossi qui!!! Ah!! Che stupida!
Scusami se ti ho svegliato!-
-Bhè...ti conosco e so che dici la verità...però in
questa situazione solo un babbeo non ne approfitterebbe...ed
io non sono di certo un babbeo!- Detto
questo, avvicinò le sue labbra a quelle della ragazza
che cercò invano di staccarselo di dosso. Era ovviamente
più forte di lei fisicamente; era stato un ragazzo molto
forte al liceo, qualità che gli lo aveva fatto diventare
uno dei migliori nel campo degli sport e, putroppo per
lei, non aveva perso questa sua dote. (NdB: maaa daii! ma
chi la scrive 'sta roba? ah...ehm...io!^___^) Alla fine
Kaori dovette cedere alle sue "lusinghe" anche
perchè, quel bacio un pò forzato, stava cominciando a
piacerle.
Ryo, che era stato svegliato da tutto quel trambusto,
entrò nella camera da cui proveniva e fu stupito nel
vedere quello che non si sarebbe mai sognato di vedere:
Kaori e quel suo strano amico sdraiati sul letto intenti
a baciarsi!! Cose dell' altro mondo! -Kaori? Ti
dispiacerebbe spiegarmi cosa state facendo? Lo sai che
non si mischiano mai queste cose al lavoro!!- (NdB: mi sa
che 'sta regola vale solo per Kaori!^___^).
Disse celando un istinto rabbioso sotto una austera e
fredda calma. La povera Kaori riuscì finalmente a
scrollarsi di dosso un Mamoru stupito e seccato per l'
intromissione dello sweeper, si alzò frettolosamente dal
letto e scappò piangendo dalla stanza.
-Kaori...- Disse lui pentito di quel suo rimprovero...era
evidente che lei si era trovata in quella posizione senza
volerlo ma vederla in quel modo...con quel lurido...lo
aveva mandato fuori di se.
-Tu! Che cosa le hai fatto?- Tuonò prendendolo per il
pigiama.
-Niente, Saeba. Ci stavamo solo baciando!- Affermò con
tono di sfida l' altro.
-Bhè non provarci mai più, mi sono spiegato? Se ti
ribecco a darle fastidio ti appendo per i piedi giù dal
terrazzo!!!-
-Scusa amico!- Mamoru era sbiancato. -Non sapevo che era
la tua donna!-
-Chi? quella? La mia donna? Naahh!!- (NdB: certo che
certe volte sei bastardo dentro, Ryo!) Ribattè lui
facendo la faccia schifata.
-Allora se la corteggio tu di che ti impicci?! -Bhè ecco...io...-
-Ti assicuro che non ho cattive intenzioni e la potrei
rendere felice...non le farei mancare nulla col lavoro
che faccio! Conosco Kaori da anni ormai e credo di
essermi innamorato di lei fin dai tempi della scuola
anche se ero così stupido da non accorgermi che dietro
la facciata del maschiaccio c' era una ragazza adorabile;
non l' ho mai dimenticata e sono sicuro che grazie a me
ti dimenticherà facilmente! Mi sono accorto come ti
guarda, sai? Ti ama silenziosamente e non ti chiede altro
fuorchè restarti accanto! E anche se fai il duro con lei
facendola soffrire credo che ti si legga in faccia il tuo
affetto nei suoi confronti! Solo un cieco non lo
noterebbe! Ma questo non può bastare a Kaori, ne sono
sicuro! Rifletti Saeba! Che squallido futuro pensi di
darle tu? Col lavoro che fa potrebbe morire da un giorno
all' altro! Fino a quando riuscirai a difenderla? L' ho
notato ieri, durante la sparatoria! Era tesa...spaventata...secondo
me è stato un miracolo se è riuscita a premere qualche
volta il grilletto! E in questo modo la fine potrebbe
arrivare da un momento all' altro! Non è affatto una
professionista! Non puoi coprirle le spalle all' infinito!
Con me invece sarebbe in buone mani! Conduco una vita
normale! Ho un lavoro normale e quando questa storia sarà
finita non correrò più alcun pericolo! Mi sono
informato su di te! Hai ogni giorno a che fare con la
morte! Lei è così dolce, forte ma, allo stesso tempo,
fragile...la trasformerai nel fantasma di se stessa, non
capisci? Lasciarla a me è la cosa più giusta che
potresti fare!-
Un lungo silenzio aleggiò nella stanza; Ryo se ne stava
davanti a Mamoru a bocca aperta...il suo discorso
purtroppo non faceva una piega e quell' idea restò fissa
nella mente di Ryo per tutto il resto del giorno.
-Io vado a scusarmi con Kaori...ti levi di lì per
favore?- Disse un calmo Mamoru pronto ad un altro
eventuale scontro con l' uomo.
Ryo a malincuore lo lasciò passare...stava ancora
riflettendo sull' accaduto:
vedere Kaori, la sua Kaori, fra le braccia di quell' uomo
lo aveva scosso e fatto arrabbiare, adesso provava solo
un terribile senso di angosca...discorsi di quel tipo li
aveva già ascoltati senza dar loro troppo peso...aveva
giurato di proteggerla a Maki, il suo grande amico Maki,
e lo avrebbe fatto finchè avesse avuto fiato in gola!
All' inizio quella povera ragazza così sola e così
triste gli aveva fatto solo pena ma...poi qualcosa era
cambiato, non radicalmente ma molto lentamente, a poco a
poco si era innamorato di lei sempre di più e,
egoisticamente, l' aveva tenuta al suo fianco. Ormai lei
era come l' aria che respirava, come l' acqua che beveva,
come...si...come la sua fedelissima Phyton! Anche lei gli
era indispensabile per sopravvivere! Ora ,forse, era
arrivato il momento di scegliere definitivamente cosa
fosse meglio per lei! Quale dei due la meritasse di più
e quel bell' imbusto avrebbe avuto pane per i suoi denti,
questo era sicuro! Era arrivato il tempo di combattere
per il suo amore e ,anche se non avrebbe voluto che
arrivasse, se non avesse fatto subito qualcosa l' avrebbe
perduta...per sempre!
Capitolo
5°
Kaori sedeva imbarazzatissima sul divano nel quale la
notte precedente aveva dormito, la figura alta e
prestante del suo vecchio amico le si era avvicinata e
seduta accanto.
-Mi dispiace moltissimo! Non so cosa mi è preso...solo
il vederti seminuda nel mio letto ha risvegliato in me
vecchi istinti animali! Scusami!- Incominciò.
-Tu...non importa...facciamo finta che non sia successo
niente, ok?-
-Niente?! Sarebbe successo tutto se quell' uomo non fosse
venuto a
disturbarci! E poi che faccia ha fatto! Mi ha guardato
come avesse voluto farmi a pezzi! Ma state in...?- Chiese
lui maliziosamente.
-No!- Si affrettò a rispondergli lei - Siamo solo
colleghi!-
Bhè...allora non c' è impedimento...posso cominciare a
corteggiarti!-
-Mamoru...senti io...non credo sia il caso...sei in
pericolo e sei mio cliente...non permetto a Ryo di avere
storie con le clienti e non sarò io a predicare bene e a
razzolare male qui dentro!-
-Non mi arrendo tanto facilmente, sai? Mi piaci
moltissimo e voglio averti! Voglio che tu sia mia!-
Ribatté l' uomo sempre più deciso causando in Kaori un
ulteriore arrossimento.
-L' erba voglio non cresce nemmeno nel giardino del re,
lo sà?!- Disse una terza voce, quella di Ryo.
-Ryo...io...- Riuscì a dire la ragazza con un filo di
voce. Ryo geloso!! Dio! Stava sognando e sperava che quel
sogno non finisse mai!
-Sa, signor Kaithawa, solitamente non gradisco che le mie
cose vengano toccate e lei lo sta facendo! Quindi a prego
di smetterla di importunare la MIA assistente!-
-E'hhh!? Ryo?!?! io sarei la TUA assistente?! sono una
TUA proprietà?! come questa casa? Il poligono, le
pistole? tu puoi farti tutte le donne che vuoi ed io non
posso neanche frequentare un ragazzo!? Bhè...sai che ti
dico, brutto...è meglio che non te lo dico quello che ti
meriteresti sentirti dire!!!- Spattè violentemente la
porta di casa e si diresse al Cat' s Eye per sfogarsi con
Miki.
Dentro casa aleggiava una atmosfera molto tesa fra i due
uomini lasciati soli dalla donna che si contendevano a
spada tratta.
-Che le ho detto, Saeba? La fa continuamente soffrire! Ma
non se ne rende conto?!-
-Stia zitto!- Disse, fulminandolo con lo sguardo -Non ho
ancora rinunciato a lei! E non mi faccia arrabbiare
altrimenti me ne "sbatto i cosiddetti" di
proteggerle il c^^____^^!-
Capitolo
6°
-Imbecille! Idiota! Maschilista! Stacanovista! Ecco
quello che sei, Ryo Saeba!- Urlò prima di scaricare il
revolver contro il bersaglio. -Non ti sopporto più!
Idiota che non sei altro!- Miki ascoltava fra il
divertito ed il preoccupato lo sfogo dell' amica senza
sapere che cosa fare per lei! Insomma! Dal racconto di
Kaori, Saeba doveva aver perso le staffe un bel pò, pensò
sorridendo fra sè. Però la preoccupava questo suo
presunto vecchio amico comparso all' improvviso, chissà
chi era...e chissà se veramente era una semplice
coincidenza che avesse bisogno della loro protezione e
che, all' improvviso, si fosse incapricciato di Kaori.
Era strano anche per la interessata, visto che, al liceo,
non l' aveva mai degnata neanche di uno sguardo cosa che
l' aveva fatta soffrire un bel pò! infatti lei ne era
stata perdutamente innamorata, da sempre, per lo meno
fino a quando non era comparso Ryo nella sua vita. Saeba,
però, doveva stare molto attento se non avesse voluto
perderla.
-Ehm...Kaori? Ti sei sfogata adesso?- Chiese Miki
sorridendo. -Andiamo di sopra ora! Sento un buon odore di
caffè...Falcon deve averne preparato una caraffa. Offro
io!-
-Si, grazie Miki, andiamo.
Appena fatte le scale vide una cosa che non si era
aspettata: Ryo seduto al solito tavolo intento a
sorseggiare il suo caffè. Quando le vide lasciò la sua
tazza e subito, come al solito, saltò addosso a Miki.
-Mia doooolce Miki!!!! Che bello vederti qui! Col
polipone mi stavo annoiando a morte!!- Falcon,
diversamente dal solito, non intervenne e, sia lui che
Ryo, si stupirono dal fatto che non intervenne neanche
Kaori col martello e che, se ne fosse scappata via
velocemente come se qualcuno le fosse corso dietro.
Deluso, Ryo lasciò immediatamente Miki e le corse dietro.
-Falcon? Non credi che quel marpione di Ryo sia cotto a
puntino?- Sorrise complice al suo uomo. -Già!- Disse
Falcon ricambiando il suo sorriso.
Stanca di correre all' impazzata e con gli occhi pieni di
lacrime Kaori si mise seduta su una panchina di un parco
pubblico.
-Non riesco mai a capirlo! Prima fa il geloso e poi
sembra che non gli importi niente di me! Ahhh!! Al
diavolo! Basta pensare a lui!- Si disse senza accorgersi
che qualcuno nascosto dietro un albero aveva ascoltato
silenziosamente il suo discorso.
-Mamoru? Che ci fai lì? Quello stupido di Ryo ti ha
lasciato solo in casa vero? Che pivello!- Disse non
appena si fu accorta della sua presenza.
-Sei molto sveglia a quanto vedo! Ti sei subito accorta
di essere spiata. Si vede che il "tuo" Saeba ti
ha istruita bene.-
-Non dire sciocchezze! Lui non è "mio" e non
lo sarà mai!- -Putroppo!- Avrebbe voluto aggiungere. -E,
comunque dovreste fare attenzione a come usate i pronomi
possessivi, voi due!- Aggiunse.
-Bene a sapersi, mia cara!- Rispose lui al suo sfogo
sedendosi vicino a lei.
Fatto ciò, ambedue stettero in silenzio e lui approfittò
del suo stato emotivo per rubarle un bacio. Fu un bacio
normale, un bacio agognato da tanti anni ma che ora non
le trasmetteva nessuna emozione. Era di un altro il bacio
che ormai aspettava da tanto, troppo tempo.
-Baci molto bene Kaori!- le sorrise lui.
-Si! Anche tu!- Mentì lei priva di entusiasmo. Lui se ne
accorse subito ma la cosa non lo turbò, anzi, lo spronò
a riassaporare le sue labbra.
-Senti...- Disse impaziente lei. -Finiamola con questo
scambio di amicizia, ok? Sarà meglio tornare a casa sennò
quello mi fa una ramanzina! E poi dice che è colpa mia
se stai fuori!-
-Mmm...non penso che gli importi più di tanto se muoio o
sono vivo...l' importante è che tu non corra pericoli se
stai fuori con me...-
-E' solo perchè gli sono stata affibbiata da mio
fratello che si preoccupa e ogni tanto mi salva la pelle!
E' solo per questo!- -Parole dure le tue, Kaori!- Le
disse lui.
-Già! Andiamo?- Sorrise tristemente.
-Voi due non andate da nessuna parte!- Disse un uomo
armato di pistola.
Kaori fece per estrarre la sua ma quello se ne accorse e
la minacciò che sarebbero morti entrambi se l' avesse
fatto.
-Che cosa vuoi?!- Chiese lei minacciosa.
-Voglio lui! Se vieni con me alla ragazza non verrà
fatto alcun male.
-Spiacente! Non te lo posso dare! Lo devo proteggere! E'
quello per cui sono pagata; è il mio lavoro...bello!-
Detto ciò afferrò Mamoru per il braccio, lo spinse a
terra e si gettò a terra a sua volta, tirò fuori la sua
arma e fece fuoco contro l' uomo che la minacciava il
quale stupito dalla sua velocità sparò a sua volta e si
colpirono a vicenda le rispettive spalle. Solo che quella
di lei venne sfiorata appena. L' altro uomo, dopo aver
lanciato un urlo di dolore, fece cadere a terra la sua
pistola e scappò via. (NdB: lo so! Queste prodezze di
solito le fa Ryo ma in sua assenza perchè far fare a
Kaori la solita figuraccia? Ormai avrà imparato a
maneggiare la pistola no?^___^)
-Stai bene?- Chiese preoccupata tenendosi la spalla
ferita con una mano.
-Si bene! Grazie mille di avermi difeso! Sei stata
davvero grande, sai? Ma...tu sei ferita!?- Detto questo
la prese in braccio e si incamminò verso casa! -Ma...non
è niente di grave! Mettimi giù!- Protestò lei.
-E' il minimo che posso fare per te!-
Capitolo
7°
Dopo aver spiato Kaori e Mamoru, Ryo se ne tornò a casa
come se nulla fosse successo. Sulle scale li vide, Mamoru
la stava portando in braccio. Subito corse loro incontro
e notò la sua ferita alla spalla.
-Che è successo?- Chiese preoccupato.
-Bhè...siamo stati aggrediti e Kaori mi ha salvato
sparando all' aggressore. Ma dov' era lei?- Lo aggredì
Mamoru.
-Le avevo detto di non muoversi da casa, no? E' lei che
ha messo in pericolo Kaori!- Rispose al culmine della
rabbia.
-Calmatevi voi due! Non mi sono fatta niente, Ryo. Ora
fammi scendere che vado a medicarmi la ferita!-
-Vuoi che ti aiuti, Kaori?- Chiese dolcemente lui.
-No grazie! Come vedi ogni tanto riesco anche a cavarmela
da sola!- Rispose. Era ancora arrabbiata con lui. -Dopo
andò a preparare la cena. Che cosa vuoi mangiare Mamù?-
L' aveva chiamato Mamù! Era da tanto che non lo chiamava
così...anni ormai. Il suo piano stava funzionando. Se
avesse continuato così, ben presto sarebbe stata il suo
burattino da usare contro...il suo amico sarebbe stato
contento di lui. L' ora della vendetta era vicina...
-Fai tu! Tutto quello che cucini mi va bene!- Rispose.
-Ok!- Rispose arrossendo al suo complimento.
Durante la cena il suo collega non aveva aperto bocca...forse
era geloso, sperò! Se avesse continuato a civettare con
Mamoru...lei però non sapeva neanche da dove cominciare.
Dopo cena andò a cercarlo sul terrazzo. Lui era lì,
silenzioso che fumava una sigaretta e che rimuginava
sugli strani fatti avvenuti quel giorno. Era molto strano.
Era ricomparso stranamente dal passato di Kaori con
quella strana storia di indagare per la polizia...non
sapeva di giornalisti che lo facevano. Saeko giorni prima
glielo aveva accennato ma sospettava che l' uomo facesse
il doppio gioco. Se l' organizzazione in cui si era
infiltrato era così potente come mai non l' avevano già
eliminato dopo averlo scoperto? Saeko gli aveva detto che
era arrivato in commissariato sporco e con una pallottola
in spalla. Era quasi un miracolo che fosse rimasto vivo e
non gli era mai sembrato molto impaurito dalla sua
situazione. Anzi! Corteggiava Kaori come se fosse stato
semplicemente loro ospite. E questo lo irritava non poco.
Non dovevano fidarsi di lui!
-A cosa stai pensando, Ryo?-
-A niente!-
-Già! Con quella testa vuota che ti ritrovi! Che te l'
ho chiesto a fare?- Rispose sorridente mentre si
accomodava accanto a lui.
Fra di loro scese un silenzioso imbarazzo. Dopo qualche
minuto Kaori incominciò a parlare.
-Senti Ryo...per questa mattina io...-
-No! Non ti devi giustificare di niente! Dopotutto non
sono tuo padre e...se a quel bellimbusto piacciono i
travestiti allora...- Non fece in tempo ad aggiungere
"peggio per lui" che si ritrovò spiaccicato al
pavimento da un gigantesco martellone da 300 tn.
-Cretino!!! Non si può mai parlare seriamente con te!
Uffa!! Comunque, per la cronaca, è stato solo un
incidente!- E gli raccontò brevemente l' accaduto. Alla
fine Ryo non riuscì a contenere le risate e scoppiò
letteralmente a starnazzare come una gallina.
-No, no! Non dirmelo! Gli sei saltata addosso, èh?
Domani mattina dovrò chiudere la porta a chiave o
sedurrai anche me.- Disse diventando di colpo serio.
Kaori arrossì. La stava guardando in un modo che le
faceva tremare le gambe. Lui allora, notando il suo
imbarazzo, la punzecchiò.
-Che c' è? Perchè arrossisci se ti guardo così? E se
ti baciassi...- Lunga pausa -...tu che faresti, Kaori?
Ricambieresti il mio bacio come hai fatto stamattina e
oggi pomeriggio? Si, vi ho visti! Chi credi che abbia
ferito alla spalla quell' uomo? Tu lo hai soltanto
sfiorato...ma sei stata ugualmente brava! (NdB: Sorpresa!!!
Comunque era scontato che ci fosse lo zampino di Saeba!)
Ed è questo che mi piace di te! Sei stata molto
coraggiosa, socia.
-Perchè non lo hai detto prima? Magari Mamoru penserà
che io sono una brava sweeper invece è stato tutto
merito tuo se siamo vivi!- Rispose tristemente lei
cominciando ad assomigliare ad un pomodoro maturo.
-Sarà il nostro piccolo segreto!- Rispose lui dolcemente
avvicinando le sue labbra all' orecchio di Kaori.
-Ma...Ryo!- Cercò di protestare lei mentre lui la
prendeva fra le sue solide e protettive braccia.
-Shhh! Zitta ora! Non è il momento di parlare...ma di
ehm...fare! Faccia-di -maniaco-back-in-action. Ma solo
per una frazione di un secondo. In un momento così
romantico non era il caso. (NdB: e ti credo!) Subito le
sue labbra cercarono nell' oscurità quelle di lei che
erano dischiuse e pronte per lui. Solo per lui!
Dopo una breve esplorazione del terreno (NdB: da buon
conoscitore delle donne...modestia a parte, Ryo!^__^) la
fece distendere sotto di lui e ricominciò a baciarla,
dapprima lentamente e dolcemente e poi sempre più
velocemenente tanto che dovettero fermarsi per riprendere
fiato per poi subito ricominciare. Poi cominciò a
metterle una mano sotto la camicetta. Incespicò con i
complicati bottoni e alla fine, spazientito, gliela
strappò letteralmente di dosso. E, dopo aver toccato con
mano le sue forme perfette, la allungò verso la cerniera
dei pantaloni lei. Ne apri il bottone e dopo aver
abbassato la cerniera un campanello d' allarme gli giunse
all' orecchio. Stavano per fare l' amore lì. Per terra!!!
Doveva essere proprio impazzito per farle questo! Non
poteva! Proprio a lei! -No!- Si disse.
-Ryo?- Chiese Kaori ancora stordita. -Che c' è?-
-C' è che non posso! Scusami! Facciamo finta che non sia
successo niente!- Disse ferddamente e la lasciò lì, da
sola, mezza nuda e infreddolita. Quando fu sicura che se
ne fosse andato si rivestì fra le lacrime e, dopo
essersele asciugate, scese in casa.
In salotto, intento a guardare un film western, trovò
Mamoru e sperò che non si accorgesse del suo stato.
Lui però che era un giornalista e con le persone ci
lavorava e le conosceva bene se ne accorse non appena la
vide.
-Che film guardi?- Chese cercando di sorridere.
-Non serve che fingi con me, Kaori. Ti conosco e poi...bhè...le
tue labbra...- Disse imbarazzato.
-Che cos' hanno le mie labbra di strano?- Istintivamente
si portò una mano alla bocca.
-Si vede lontano un miglio che sono state baciate...e da
uno piuttosto focoso...non per niente lo chiamano "lo
stallone di Shinjuku"!- Disse amaramente.
-Ti prego Mamoru...parliamo d' altro!- Disse imbarazzata
e offesa dalle sue parole.
-Sono tuo amico, Kaori. E poi non sono capace di fare
chiacchiere!-
-Ma come? Non sei un giornalista?- Lo punzecchiò lei.
-Io non sono un paparazzo! Mi occupo di realtà! Non
faccio chiacchiere, io!!!!-
-Si, scusa. Non intendevo offenderti...è solo che...mi
sento così...- E mentre parlava due lacrime le scesero
sul viso. L' abbracciò e la tenne stretta. Fra le sue
braccia sfogò tutta la sua frustrazione e riuscì a
calmarsi.
Intanto una figura li stava spiando da dietro il buco
della serratura.
-Sono un idiota! Un idiota! Un idiota!- Si disse e se ne
andò a dormire.
Capitolo
8°
Nei giorni seguenti il rapporto fra Kaori e Mamoru
divenne sempre più stretto e Ryo cominciò a pensare che
per lei sarebbe stato meglio così visto la vita
pericolosa che conduceva; comunque non li perse mai di
vista dato che, di Mamoru, si fidava sempre meno. Forse,
si disse, era perchè era sempre, suo malgrado, più
geloso. Di fronte a Kaori faceva di tutto per non darlo a
vedere e, (purtroppo...dico io!^___^), ci riusciva molto
bene.
La situazione anche per lei però non era delle più
facili. L' affetto di Mamuru, a volte, non le sembrava
sincero. Dopotutto non credeva di essere cambiata poi
molto da quando era al liceo...si, era maturata, ma non
aveva perso il vizio, per altro detestato da lui, di
comportarsi, a volte, come un maschiaccio. Non le erano
mai piaciute le ragazze così e non credeva che i suoi
gusti fossero così tanto cambiati. Si, erano sempre
stati buoni amici ma lui l' aveva sempre considerata come
una sorellina minore. E poi c' era Ryo che era diventato
sempre più distaccato, soprattutto dalla sera in cui si
era lasciato andare con lei. E non le sembrava neanche
geloso. Forse aveva sbagliato a dare tanta corda a Mamoru...ora
si sentiva un' infame...si era servita di lui. Avrebbe
presto dovuto parlare con lui e confessargli che l'
affetto che provava nei suoi confronti era solo quello
che esiste fra amici. Sapeva bene di chi era innamorata,
sfortunatamente. In vita sua credeva non avrebbe mai
amato nessuno come amava Ryo anche se lui, molto
spesso,era freddo e scostante nei suoi riguardi. E la
cosa la sconsolava non poco. Comunque, nonostante questo,
lei rimaneva sempre e costantemente al suo fianco. Era
sicura! Anche se avesse dovuto aspettare anni e anni che
lui si decidesse lei non lo avrebbe abbandonato mai,
anche perchè lui in fondo, era un bambinone...se fosse
rimasto solo chi ci avrebbe pensato a lui? non certo
qualche "bonona" di quelle che piacevano a lui.
Quelle lo usavano per farsi levare le castagne dal fuoco
, poi, alla fine, arrivederci e grazie! No! Ci avrebbe
pensato lei a occuparsi di Ryo! Era strano pensare una
cosa del genere nei confronti di uno sweeper infallibile
come lui ma voleva anche proteggerlo. Certe volte, quando
si soffermava a guardarlo dormire, le era parso...indifeso...fragile
in balia degli incubi del passato che lo tormentavano
quasi ogni notte. Quanto avrebbe voluto abbracciarlo e
stringerlo a se ma...aveva paura...una infantile paura di
essere respinta in malo modo.Una dimostrazione che non
aveva fiducia in se stessa.
Passarono due settimane dall' ultimo attentato e la
situazione sembrava essersi calmata tanto che Ryo stava
già progettando il modo più a lui congeniale per
sbattere fuori quel Mamoru.
Una mattina Mamoru decise di invitare Kaori ad uscire per
andare all' Opera in un teatro al centro della città (NdB:
non so se ci sia veramente un teatro dell' Opera a Tokyo
ma voi passatemela per buona, pliz!^__^).
-Non sapevo tu fossi un appassionato di questo genere di
musica, Mamoru? A scuola non andavi pazzo per la musica
rock?- Chiese lei divertita da questa nuova scoperta.
-Bhè...si! Ora però non mi piace più! Allora? Ci
vieni? Non ci capirai letteralmente niente perchè è in
Italiano però...ti assicuro è davvero bellissima! Ci
sei mai stata?-
-No, mai. Come mai ti piace così tanto?-
-Bhè...sai...sono stato in Italia in vacanza due anni
fa, a Milano a trovare un mio collega che ne va pazzo!
All' inizio non volevo saperne ma...poi...appena ho visto
l' Opera di Verdi rappresentata in quel luogo stupendo,
la Scala, me ne sono subito innamorato anche io. Ammetto
di non essere un esperto ma...ogni tanto a Tokyo ne
rappresentano diverse, di Opere Verdiane...le più famose
diciamo. Stasera danno "La Traviata". Ti
assicuro che è bellissima!-
-Bhè...ecco...non so...Ryo...sei in pericolo, Mamoru!
Come ti vengono in mente queste cose?- Chiese indignata
ma dovette ammettere che l' aveva incuriosita e poi,
sarebbe stata una buona occasione per sfoggiare il bel
vestito da sera bianco ancora nell' armadio e mai
indossato prima.
-Una traviata?!?! Dov' è!? Dov' è? Amooreeeeeee!!!!
Dove seiiiiiii!!!!!!! Vieni dal tuo Ryucciooooooooo!!!!!-
Dopo di che...solita martellata seguita da un -IMBECILLE!!!-
Da parte di Kaori.
-Dai Kaori! Andremo in macchina...cosa ci può succedere?
E poi...forse il signor Saeba potrà seguirci a distanza...-
-E va bene! Ryucciooooooooo!!! Ti preeeego!!!!!! Ci
accompagni?- A quella faccina da gattina implorante il
povero Ryo non potè dirle di no.
Arrivata l' ora di cena Ryo cominciò a sentire i crampi
della fame. -Kaori!! La cena!- Urlò entrando in bagno e
da dietro la tendina della doccia lei gli rispose che
doveva farsela da solo, lei non aveva tempo. Doveva
vestirsi e truccarsi. Mentre usciva notò come la sagoma
del suo corpo fosse visibile da dietro la tendina e
concluse che una doccetta fredda non gli avrebbe fatto
niente male.
-Sta a cuccia tu!- Ordinò al suo gioiello di famiglia.
-Cosa hai detto scusa? Non ti sento.-
-Meglio!- E se ne andò di corsa.
Uscita dal bagno Kaori era semplicemente stupenda. A Ryo
venne quasi un colpo e trattenne a stento un ululato di
approvazione.
-Kaori! Sei davvero stupenda! Magnifica!-
-Grazie Mamoru! Anche tu sei molto elegante.
-Si.Si! Ma che bella coppietta di tra...-
Martello da 100000000000000000000000000000000 tn.
-Scemo!!!- Pensò fra se. -Non è mai capace di fare un
complimento!- Per accorgersi della presenza di Mamoru le
ci vollero due o tre minuti.
-Si?-
-Andiamo?-
Suonò il telefono. -Si? Saeko? Ok!-
-Era la signorina Nogami?- Chiese lui preoccupato.
-Si! Mi ha chiamato per darmi informazioni su un mio
vecchio amico...presumo lei debba conoscerlo...- Disse
lui guardandolo glaciale.
-Si! Mi ero infiltrato nel suo giro ma come lei ben sa
sono stato scoperto e ho rischiato la vita.-
-Però questo non giustifica il fatto che non ci ha mai
detto di chi si trattava. Io l' ho saputo da Saeko che mi
ha raccontato della sua testimonianza alla polizia.
-Bhè...sa...é-é una cosa difficile per me anche solo
no-nominare il nome di quel...quell' uomo orribile...-
-Si...la capisco! Mette ta-ta-ta-tanta paura anche a me!-
Ribattè lui sarcasticamente. -Si, Saeko! Sono ancora qui.-
Riprese la cornetta e ricominciò a parlare...quello che
ascoltò non gli piacque affatto.
Mamoru, approfittando del suo momento di distrazione di
Saeba prese Kaori per un polso e la trascinò via
sostenendo che avrebbero fatto tardi.
-Guido io!- Disse lui in un modo che non lasciava
repliche. -Non ti ho ancora detto dove si terrà...-
-Ah...si! Ma Ryo? nemmeno Ryo lo sa! Che sbadata che sono
stata a non dirglielo! Torniamo sù!-
-No, Kaori! Faremo tardi...ti prego! Non possiamo
arrivare in ritardo o perderemo i posti migliori!-
-Ma...Ryo?- Chiese preoccupata.
-Saeba? Non hai sentito che era occupato con la signorina
Saeko?- Toccò un tasto dolente ma giusto.
-Andiamo via!- Disse lei.
-Ai tuoi ordini, mia cara!- Rispose lui regalandole uno
dei suoi sorrisi più galanti.
Capitolo
9°
Dopo il primo atto Mamoru le chiese di uscire a prendere
un pò d' aria fresca. Con tutto quel caldo e con tutta
quella gente aveva avuto un leggero capogiro.
-Scusami Kaori! Mi vergogno un pò...ti va di fare
quattro passi prima del' inizio del secondo atto?-
-Non preoccuparti!- Sorrise lei comprensiva. -Può
succedere. Andiamo.-
Dopo una manciata di minuti si ritrovarono in un vicolo
cieco e molto buio. Kaori provò un brivido lungo la
schiena...paura! Che fosse stata tutta una scusa per
trascinarla lì e saltarle addosso? -No- si disse -Di lui
mi posso fidare!- Le ultime parole famose! Da destra e da
sinistra arrivarono una decina di uomini armati. Lei tentò
di difendersi mettendo una mano nella borsetta dove
provvidenzialmente c' era la sua pistola, quella usata
anche da Hideyuki. Mamoru gliela levò violentemente
dalle mani e ,tirandone fuori l' arma, la colpì con l'
impugnatura.
Prima di svenire riuscì a pronunciare due semplici
parole -Mamoru...
perchè?-
In casa Saeba intanto regnava l' agitazione. Kaori ed il
suo amico erano spariti anche se si era raccomandato di
aspettarlo. Saeko arrivò in casa appena le fu possibile.
-Ryo! Ho un brutta notizia!- Annunciò funesta la bella
poliziotta.
-Anche io!- Rispose mesto Ryo.
-Il vostro cliente...bhè...siamo certi che sia messo in
affari con Bakes alle nostre spalle! Ora finalmente ne
abbiamo le prove. Dov' è? Devo arrestarlo ed
interrogarlo. E dov' è Kaori? Presumo sarà un gran
brutto colpo per lei...ma deve farsene una ragione.-
-Appena torna...SE torna se la farà.-
-Che vuoi dire?-
-Voglio dire che sono un idiota! Me lo diceva la mamma ma
io no! Non volevo crederle!-
-Ryo! Adesso stai calmo, ok? E spieghi alla tua Saeko
cos' è successo! Io intanto preparo un caffè per tutti
e due! Ne avremo bisogno! Temo sarà una lunga nottata.-
Capitolo
10°
Kaori si svegliò con un forte mal di testa. Dov' era?
Che ci faceva lì? Le risposte alle sue domande
arrivarono da una voce a lei conosciuta.
-Sei sveglia, Kaori? Scusa il trattamento ma era
necessario. Nervosi come sono, gli scagnozzi di Aaron, se
non ti zittivo io...-
-Mamoru!!! ma allora...fai parte anche tu della banda!?
ma...perchè mi hai voluto ingannare così?! Sei un
traditore!!-
-Scusami ma io non guardo in faccia a nessuno quando si
tratta di denaro! E per catturarti Aaron mi ha proposto
un cifra considerevole! E'hh! Il vil denaro...- Disse
ridendo.
-Tu sei...completamemte pazzo!!! Disse disperata.
-Non siamo tutti un pò pazzi in questo mondo infame?-
Rispose ancora con quel ghigno disegnato sul volto.
-Dove mi avete portata?- Mormorò poi spaventata.
-Ti accontento subito! Siamo in una fabbrica abbandonata
fuori città. Qui il tuo Ryo non ti troverà mai! Sempre
che voglia farlo, ovviamente.-
-Allora...anche il tuo interesse nei miei confronti era
falso?-
-Bhè...all' inizio era così. E tu sei cos' ì ingenua
che non te ne sei nemmeno accorta! Poi però...ti dirò...hai
cominciato a piacermi...non dico che mi sia innamorato ma...hai
un corpicino niente male sai?- Disse palpandole un seno.
-Nooo!! Lasciami!!! Mi fai schifo!!- Urlò con tutto il
fiato che aveva in gola. -Quando il tuo Saeba sarà morto
verrai a supplicarmi di prenderti con me, piccola sciocca.
Per adesso sei nostra ospite. Il servizio lascia un pò a
desiderare ma...che ci vuoi fare...Manca una donna qui
dentro!- E se ne andò sghignazzante lasciandola sola a
riflettere sui suoi errori.
Sarebbe stata di nuovo la causa di guai per Ryo! Al solo
pensiero le salivano le lacrime agli occhi! Come poteva
fare per liberarsi? Era legata al letto (NdB: a X tanto
per la cronaca) con delle corde robuste e più si
dimenava più quelle le ferivano i polsi. Stanca di
lottare contro una causa ormai perduta decise di
arrendersi e di aspettare l' evolversi naturale della
faccenda. Ma le pesava così tanto fare affidamento solo
su Ryo...
Intanto, seduto nel salotto di casa, Ryo aspettava
impaziente una telefonata. Dopo tre ore di lunga attesa
al fianco della fedele (NdB:e qui giù pomodori!
Soprattutto da parte di Tatina!^___^) Saeko, cominciava a
perdere la calma. La famosa telefonata arrivò soltanto
tre settimane dopo.
Ryo era in uno stato pietoso. Erano stati i giorni più
infernali della sua vita. La preoccupazione per la salute
della sua Kaori nelle mani di quell' animale lo logorava.
Ormai solo in casa (NdB: ovviamente super girl Saeko non
può mica stare lì a tenergli la manina per due
settimane, no?) andò a rispondere con una freddezza ed
una determinazione che lo stupirono, e che però, non
stupirono il suo interlocutore.
-Ryo! Vecchio maiale! Che piacere sentire la tua voce! Ti
siamo mancati io e la tua bell' assistente, èh? Tu a noi
poco anche perchè...non ti preoccupare, ci siamo
consolati a vicenda! E' così...come posso dirti...calda!
E' giusto quello che stavo discutendo qui con il mio
amico Mamoru. Ehi, c' è quel bastardo di Saeba! Lo vuoi
salutare?...no! Dice di no! Gli stai sulle p^^___^^!-
Disse sarcastico Aaron dall' altro capo della cornetta.
-Dove siete, bastardi maledetti che passo a farvi un
salutino! Giuro che se solo uno di voi l' ha toccata con
un dito...vi ammazzo come due cani! Già pregusto quello
che ti farò appena ti avrò trovato, vigliaccho! Kaori
non c' entra tra noi due! Se volevi sfidarmi potevi farlo
senza di lei. Sai bene che sarei venuto!-
-Calmati stallone! Non l' abbiamo sfiorata la tua donna!
Eccetto qualche avance di Mamoru...quant' è cattivo quel
ragazzo! Tradire un' amica! Dovrò fargli un discorsetto,
ricordamelo.-
-Sarò io a fare un discorsetto a voi due, maledetti! Se
le hai torto solo...-
-Fammi parlare!! Sei sempre stato un maleducato! Ho ben
chiaro il concetto di cosa vorresti farmi e la cosa mi
diverte non poco. Cosa stavo dicendo? Sai...alla mia età...ah
si! La tua donna non l' abbiamo MAI toccata, nel vero
senso della parola. Con tutta la polvere che c' è qui il
suo bel vestito bianco si sarà tutto sporcato...mandatemi
il conto della lavanderia, dopo! Sempre che voi due
piccioncini siate ancora vivi...dopo! E' da tre settimane
che è perennemente legata ad un vecchio pagliericcio
degli ex operai della fabbrica. Sai...è molto bella ma
io...faccia schifata, sudicia com' è non la tocco mica,
sai? e neanche Mamoru! Bene...sta a te trovarla ora...ti
ho dato un indizio di dove siamo. Ti aspetto fra un' ora.
Se non ti presenti il suo vestito avrà tanti forellini
per far passare l' aria!- E, dopo aver emesso una risata
satanica chiuse il telefono portatile.
Ryo, sconvolto dalla rabbia e dalla frustrazione, corse
al poligono per sparare e calmarsi un pò. Dopo di chè
raggiunse una certa calma mentale. Prese la Magnum e
diversi proiettili con sè e si avviò velocemente verso
l' uscita. Notò subito che dietro la porta della sua
casa c' erano Saeko e Umi ad attenderlo.
-Allora? Vai da Bakes?- Chiese preoccupata Saeko. -Però...Ryo...hai
una faccia...non ti sei neanche fatto la barba e
scommetto che hai bevuto un pò...dì la verità! In
queste condizioni non salvi neanche te stesso! Dove credi
di andare?!- -A dar libero sfogo alla mia rabbia!!-
Dopo essere entrati in casa lo fecero sedere per farsi
raccontare tutto, lo fecero andare in bagno e poi, quando
finalmente ebbe ritrovato la calma e la freddezza sua
solita, Umi si propose per andare a dargli manforte.
-Non dirlo a mia moglie ma...ultimente mi annoio un pò
senza fare niente al Cat' s Eye e poi...-Arrossì
violentemente -...non vengo per te ma per Kaori. Miki mi
pianta un proiettile in fronte se non le riporto la sua
migliore amica sana e salva!-
Ryo lo osservò con ammirazione. -Grazie...da parte di
Kaori, ovviamente!-
Sorrise. Non voleva ammettelo ma Umibuzu gli sarebbe
stato utile anche se ormai aveva ritrovato se stesso. Il
vecchio Ryo sul quale aveva sempre contato.
Capitolo
11°
Kaori giaceva svenuta sempre legata al
letto che ormai era diventato sudicio quanto lo era
diventata lei. Si svegliò come al solito al buio e con
lo stomaco sempre più brontolante. Oramai credeva che
quell' incubo non sarebbe più finito. Ryo non l' avrebbe
mai trovata e addirittura cominciava a temere che non
gliene importasse. Nei suoi rari momenti di lucidità
pregava perchè lui arrivasse come un principe delle
fiabe, la sollevasse e la portasse nel suo castello dove
sarebbe stata per sempre al sicuro lontana da tutto quel
male che ogni giorno di più la circondava. Ma quella,
purtroppo, non era la realtà. L' unico fatto positivo
era che era diventata così sporca e pallida, a causa
della denutrizione, che nè Mamoru nè Aaron mostravano
più interessi particolari nei suoi confronti. Che cosa
l' avevano fatta diventare? Una specie di mostro? In
quella situazione aspettava solo che la morte l'
abbracciasse a se ma purtroppo lei era forte. -Non si
uccide tanto facilmente Kaori Makimura, vero fratello
mio? Spero che tu abbia fulminato Ryo per non essere
ancora venuto! Quando si decide a muovere il suo bel
posteriore?- Pensò. Si! L' ironia! L' ironia! Doveva
usarla come arma per non impazzire! -Spero riesca a darmi
qualche buon motivo del suo mostruoso ritardo se...se lo
rivedrò...- E risvenì.
Parcheggiarono la Jeep di Umibozu nei pressi della
vecchia fabbrica. Non era stato molto difficile trovarla
grazie alle ricerche di Saeko. Non c' erano poi così
tante fabbriche fallite e abbandonate, nei pressi della
città. La veccia fabbrica di ceramiche a dieci km da
Tokyo era già da tempo sotto il mirino della bella
agente anche se non avevano prove valide che tutta la
droga e le armi fossero lì. Infatti, ogni volta che
facevano un' ispezione la trovavano sempre vuota. Quel
caldo e afoso giorno d' Agosto però (NdB: la storia è
iniziata a Luglio però il tempo passa anche per Ch.)
aveva la sensazione che avrebbero fatto una bella retata.
Voleva partecipare anche lei ma i due, soprattutto Ryo,
le intimarono di non far intervenire la polizia se non
quando le acque si fossero calmate. E così fece. Non
potevano permettere che portassero via Kaori o
addirittura l' uccidessero alla vista delle auto.
-Si, sono d' accordo con voi ma...comunque terrò i miei
uomini a qualche kilometro di distanza. Ora sono le 11
precise. A mezzogiorno interverremo!- Disse in tono
perentorio. -Avete un' ora per tirarla fuori di lì!
Buona fortuna, ragazzi!-
-Grazie Saeko!- Risposero i due.
Preparate le armi optarono per l' effetto sorpresa Umi;
Saeba entrò dalla porta principale dove lo stavano
aspettando Aaron, Mamoru e gli scagnozzi dell' americano;
mentre l' amico entrò, non visto, dall' ingresso
secondario.
Alla vista di quegli uomini Ryo assunse la sua solita e
glaciale calma; però doveva stare molto attento a non
perderla quando avrebbe visto Kaori.
-Benvenuto Saeba! Quanto tempo, èh? Mi fa davvero
piacere poterti rivedere per poterti finalmente
smascherare!-
-Cosa?- Disse stupito Ryo dopo che i suoi occhi vennero
abbagliati dalla luce del flash di una macchina
fotografica.
-Con questa foto tu sei finito, mio caro! Andrà su tutti
i quotidiani di domani. Ora posso ucciderti. Immaginati
il titolone "La morte del pericoloso criminale: City
Hunter!" Cosa ne dici? Non è bellissimo? Oh! Certo!
Io non sono un giornalista ma ci penserà la nostra penna
dorata qui a farti delle esequie coi fiocchi. Buon
funerale!- Disse poi ridendo.
-Bhè...vecchio pallone gonfiato...non sarà facile
uccidermi.!- Ringhiò Ryo.
-Oh...ma non si tratta di un omicidio...non mi sporcherò
le mani con il tuo sangue. Si tratterà di suicidio!
Mostrategli la ragazza. Kaori apparì improvvisamente
legata ad un gancio metallico appeso saldamente al
soffitto. Aveva un aspetto orribile, riflettè Ryo.
Sporca e pallida come un lenzuolo sembrava quasi un
cadavere se non fosse stato per il lento alzarsi e
abbassarsi del suo petto a dar la prova che era ancora
viva.
-Oh mio Dio!!! Kaori!!- Urlò Ryo.
-Ti consiglio di non muoverti! O lei muore! Ora, da bravo...hai
ancora con te quella specie di cannone? Bhè...puntatela
alla tempia e vediamo quanto le vuoi bene! Se non lo fai
la uccideranno! Se fai come ti ho detto, un pacco
espresso arriverà fra un' ora davanti all' ospedale
principale di Tokyo. Hai la mia parola. Come sai...non ce
l' ho con lei!-
-Chi mi assicura che lei vivrà?- Chiese Ryo in preda all
'angoscia.
-Nessuno. Puoi scegliere fra vederla morire o morire per
lei. Scegli! Non abbiamo tanto tempo da perdere! La
polizia sarà quì a momenti, ti troverà morto con la
droga addosso e penseranno che tu ti sia suicidato per il
rimorso di averla spacciata. Caso chiuso.-
Che cosa poteva fare? Se avesse sparato alla corda lei
sarebbe morta comunque data l' altezza. Se non avesse
fatto come voleva quel maledetto sarebbe morta comunque.
Lui non aveva certo paura di morire! Però la morte
sarebbe giunta troppo presto. Aveva fatto la promessa di
vivere per lei ma non avrebbe potuto mantenerla. Almeno
sarebbe sopravvissuta. Era quello l' importante! Tirò
fuori la pistola dalla fondina e si puntò la canna alla
tempia ma prima di premere il grilletto si ricordò di
Umibozu. Fortuna che l' aveva portato con se. E infatti
tutti quelli che puntavano i mitra verso di lei saltarono
in aria. -Scusa il ritardo Saeba!- Disse facendo la sua
entrata trionfale. Subito Aaron puntò la pistola verso
la ragazza ma Ryo fu pronto a fermarlo saltandogli
addosso e ,mentre Umibozu catturava il giornalista, lui
stese Aaron con un diretto in mezzo agli occhi. Poi,
messi tutti fuori combattimente Ryo sparò alla corda e
afferrò Kaori prima che raggiungesse il pavimento.
-Finalmente è finita!- Disse lui preoccupato perchè,
nonostante i suoi numerosi tentativi, lei sembrava non
volesse svegliarsi. La strinse a se e le mormorò piano
all' orecchio, i modo che Umi non sentisse -Perdonami
amore mio! Perdonami!- Vederla in quello stato poi lo
costrinse a trattenere con difficoltà le lacrime. Non
voleva mostrare le sue debolezze.
Saeko arrivò puntuale e a giochi fatti giusto in tempo
per arrestare una decina di persone. Ryo e Umi, dopo aver
distrutto la macchina fotografica di Mamoru, portarono
Kaori d' urgenza in ospedale.
Epilogo
Lì, il dottore del reparto rianimazione, dopo essersi
stupito non poco delle condizioni igieniche e sanitarie
della donna, e, dopo aver ordinato a delle infermiere
di farle un buon bagno caldo, la mise in sala
rianimazione con delle flebo vitaminiche per darle il
nutrimento che le era mancato in quei giorni. Il perchè
era arrivata lì in quelle condizioni glielo spieghò Umi-chan
dato che, Ryo, sconvolto com' era, se ne stava seduto in
sala d' aspetto senza pronunciare parola. Dopo qualche
ora il dottore lo chiamò scambiandolo per il suo
fidanzato.
-Signor...-
-Saeba. Ryo Saeba.- Disse lui. -Posso vederla?-
-Non ancora. La sua ragazza è in prognosi riservata. Noi
abbiamo fatto il possibile. Sta a lei e alla sua voglia
di vivere, ormai. Fra qualche ora direi che potrà
cominciare a parlarle. Le farà bene!-
-La ringrazio dottore!-
Un quarto dopo arrivarono anche Saeko, Reika e gli altri.
Ryo spiegò brevemente loro la situazione.
Dopo un' ora di attesa estenuante il dottore disse a Ryo
che poteva entrare ma da solo. Per quel giorno gli altri
potevano andarsene.
Entrò nella stanza buia e si avvicinò al letto dove
giaceva Kaori. le prese la mano piccola e scarna e la
strinze forte al suo petto.
-Kaori! Ti prego! Non lasciarmi! Non morire! Non
andartene via da me! Se lo farai io ti seguirò...posso
sempre finire quello che mi hanno intimato di fare prima.
Non ti lascerò addentrare da sola nell' ignoto! La morte
non ti avrà fino a quando ci sarò io a proteggerti! Non
fare questo a me! Non andartene anche tu! Non è ancora
arrivato il momento di riabbracciare il tuo caro fratello!
Maki...non ha bisogno di te! Io si!!!-
Passò la notte ed i successivi tre giorni in silenzio,
ad aspettare che lei si svegliasse, permettendo agli
altri di dargli il cambio solo quando era indispensabile.
Ma non riuscirono a staccarlo da lei per troppo tempo.
La notte del quarto giorno, finalmente, Kaori si svegliò.
Appena lo vide non lo riconobbe ed urlò dalla paura.
Probabilmente nel delirio pensava di essere ancora
prigioniera.
-Kaori! Ti sei svegliata, grazie a Dio!- Lunga pausa. -No!
Non aver paura! Adesso sei con me! Non devi temere di
nulla! Sono io, Ryo! Non mi riconosci? Ti prego! Amore!-
-Ryo?! Sei tu!- Disse debolmente e scoppiò in un lungo
pianto fra le sue braccia. Quando si fu calmata la baciò
dolcemente sulle labbra e, subito dopo, si
riaddormentarono entrambi, una nelle braccia dell' altro.
Il mattino dopo gli amici li ritrovarono così,
addormentati e sereni, e, dopo un veloce consulto,
decisero all' unanimità di lasciarli soli. Sarebbero
tornati più tardi.
Da quel giorno Ryo passava a trovarla molto spesso e,
molto spesso, si soffermava a palpare qualche
infermierina di passaggio nella sua camera. Lei, seccata
dal suo comportamento, gli lanciava sempre dei pesanti
martelli, i quali, stranamente, più che fargli male, lo
rincuoravano. Kaori si era ripresa completamente sia
fisicamente sia mentalmente. Questo era di giorno; la
notte lui non poteva esserci, dato che il dottore era
stato intransigente e non poteva sapere che degli incubi
che la turbavano. Ma per Kaori non era un gran dramma.
Dopo tutto Ryo le era stato molto vicino negli ultimi
giorni e questo la faceva sentire, se non amata, almeno
protetta. Perchè Ryo era tornato il solito di prima. Le
faceva compagnia molto spesso, si; ma dalla notte in cui
si era risvegliata non le aveva più parlato d' amore. O,
per lo meno, non l' aveva più chiamata "amore".
E arrivò il giorno d' uscita dall' ospedale. Era ormai
fuori pericolo e anche se ancora non riusciva a camminare
bene aveva insistito con i medici per tornare a casa.
Ormai stava più che bene. Quel pomeriggio Miki e Umi
arrivarono a prenderla spiegandole che Ryo aveva da fare
altrove ma non seppe dirle cosa. La cosa la insospettì
molto.
-Umi-chan è qua fuori, quando ti sei vestita possiamo
andare. Vuoi una mano?- Chiese dolcemente Miki. Era
davvero molto contenta di poterla vedere sana e salva.
-No grazie! Ormai sono in grado di farlo da sola.
Approposito...davvero non sai dov' è Ryo? Non sarà per
caso dietro qualche gonnella?-
-Ti prego, Kaori! Non pensare sempre al peggio! Magari ha
da fare con qualche nuovo cliente...e poi...si vede
lontano un km che è pazzo di te! Sapessi com' era
sconvolto quando ti hanno rapito...e quando ti ha portata
all' ospedale...dovevi vedere! Era il dipinto dell'
angoscia. Credimi!-
-Si Miki! Ti credo ma...tutto è tornato come prima...forse
peggio di prima perchè ho avuto l' impressione che lo
facesse per dovere!-
-Niente di più sbagliato! ma dove hai gli occhi? Non
riesce a nascondere che...-
-Ecco! E' questo il nocciolo della questione! Perchè
nascondere il suo amore? Perchè mi chiedo?! E chi mi
viene a raccontare che lo fa per paura che i suoi nemici
mi prendano di mira...- Disse arrabbiata.
-Approposito di nemici...ancora non te l' abbiamo detto
ma il tuo amico...oh! perdonami...Mamoru è scappato dal
carcere! Ryo non voleva dirtelo ma mi è sembrato
doveroso informarti.-
Se notò il suo impallidimento improvviso non lo disse.
-Capisco.- Disse lei semplicemente.
Faccio entrare Umi?-
-Si, grazie.-
Entrato in camera, la prese in braccio e la portò alla
macchina. In casa non c' era nessuno e, per non lasciarla
sola, aspettarono insieme a lei il ritorno di Ryo seduti
in salotto. Dopo una frugale cena preparata da Miki,
Kaori decise che non l' avrebbe aspettato e chiese all'
uomo di portarla in camera da letto. Anche se aveva paura
di restare sola chiese loro di andarsene, non poteva
certo trattenerli lì con lei fino alle tre/quattro di
notte, orario in cui lui, di solito, tornava.
-Sei sicura? Se vuoi restiamo a dormire con te oppure, se
tu vuoi, ci resto solo io.-
-No grazie...lo preferisco! Davvero!-
-Sicura?- Chiese Miki, non convinta delle sue vere
necessità.
-Sicurissima. Grazie mille Miki!-
-Bhè...allora...buona notte!-
Dopo che se ne furono andati lei si cambiò con qualche
difficoltà e si coricò ma non riuscì a dormire. Verso
l' una di notte sentì uno strano rumore. Chiamò Ryo ma
nessuno le rispose. Spaventata, si rese conto che un
estraneo era riuscito ad entrare. Si gettò dal letto e
strisciò verso la camera di Ryo sperando che l' uomo vi
avesse almeno lasciato la sua pistola uscendo. E,
infatti, c' era. Respirò forte per calmarsi ma si allarmò
notando che c' era solo un proiettile nel tamburo. Aspettò
terrorizzata il momento in cui avrebbero aperto la porta.
E quel momento vennè. Ad aprire la porta fu Mamoru.
Accese la luce.
-Ciao Kaori!- Cosa ci fai lì per terra?-
-Ancora non riesco a muovere le gambe molto bene...grazie
a te!! Perchè sei venuto? Che diavolo vuoi ancora da me,
maledetto!-
-Ecco...vorrei fare la pace! Mi sono reso conto che mi
sono innamorato di te e non voglio perderti! Ti prego...ho
commesso un grave errore! perdonami!- Disse chinandosi
vicino a lei. -Vieni con me, ora! Saremo felici!-
-Tu sei completamente partito!!- Disse rabbiosa lei. -Come
puoi pensare che verrò con te dopo quello che mi hai
fatto?! E poi, anche se fosse, io amo Ryo! Credo di
amarlo dal primo momento che l' ho visto...non voglio
venire con te! Come hai fatto a fuggire?-
-Oh...un gioco da ragazzi. Pagando un guardia carceraria.
Comunque ora non fare i capricci...e vieni con me.-
Sentenziò categorico lui avvicinandosi sempre di più.
-Non avvicinarti!- Intimò minacciandolo con la pistola.
-Se lo fai ti uccido!!- Urlò in preda a violenti
singhiozzi.
-Oh...ma tu non ne sei capace! E poi...lo sai usare
questo cannone?-
-Certo che lo sa usare, lurido bastardo! L' ha già usato
un volta (NdB: non so se ricordate l' episodio di Juka
Nogami...) ma non voglio che si sporchi le mani col tuo
sangue!- Detto questo, Ryo lo prese e gli giede un
violento pugno allo stomaco. -Saeko! Questo è tuo e vedi
di non smarrirtelo di nuovo!-
-Ok Ryo! Lei è in arresto signor Kahitawa! Ha il diritto...-
E cominciò con la solita procedura poliziesca.
Consegnato ai suoi uomini l' evaso se ne andò.
Kaori era ancora a terra e stringeva sempre più
saldamente la pistola. Era visibilmente sconvolta.
-Kaori...stai bene?- Chiese, togliendole l' arma dalle
mani.
-Si...bene.-
-Scusa il ritardo ma sono andato a ricomprarti il vestito
bianco e poi da Saeko per sapere se l' avevano preso. Mi
ha trattenuto a lungo per discutere. Poi abbiamo ricevuto
una chiamata di avvistamento di un individuo sospetto e
siamo dovuti andare. Solo dopo ho creduto possibile che
venisse qui. Scusami!- Disse abbracciandola fortemente.
-Non importa! Anzi, in un certo senso devo ringraziarti!
Mi hai impedito di ucciderlo a sangue freddo...grazie!-
Disse fra le lacrime. Sfogò tutta la sua frustrazione
affondando il suo viso nel braccio muscoloso di Ryo. Lui
poi si tolse la giacca, gliela mise sulle spalle, la
prese fra le braccia e la riportò a letto. Lì, fece per
andarsene ma Kaori lo richiamò.
-Ryo...vieni qui devo dirti una cosa!-
-Cosa c' è?- Rispose lui divertito.
-Te la dico qui! Avvicinati, per favore!- Forse...aveva
capito cosa volesse fare e, in un certo senso, le rovinò
il gioco. Si sedette sul letto e improvvisamente, senza
darle il tempo di respirare, l' abbracciò nuovamente e
la baciò. Dopo di che la fece stendere sul letto e si
rialzò.
-Ryo...aspetta!-
-Uff! Che c' è ancora?-
-Ho paura a dormire da sola! Posso dormire nel lettone
con te?- E lo disse con una tale innocenza...non come una
donna che tenta di sedurre un uomo (NdB: apparte il fatto
che dopo 8 anni...sarebbe anche ora!^___^) ma simile ad
una bambina che implora la mamma a non lasciarla sola.
Come poteva resistere a quel volto implorante? Non poteva
proprio.
-Ok! Ma se provi ad allungare i tuoi tentacoli per
palparmi il sedere...-
-Ok! promesso!- Disse scoppiando a ridere dopo averlo
martellato di santa ragione.
-Ma...ma...ed io che speravo tu lo facessi...se mi facevi
finire di parlare avrei continuato la frase dicendoti
"...mi farebbe molto piacere"!- Disse
guardandola intensamente neglio occhi. A quel punto le
ginocchia le tramarono e, con difficoltà, cercò di
alzarsi dal letto.
-Aspetta! Faccio io! Fino a quando non ti terrai in piedi
da sola sarò il tuo schiavetto personale!- La prese in
braccio e le sorrise dolcemente.
Quando la fece sdraiare sul suo letto le si sdraiò
accanto e le sussurrò all' orecchio quasi con difficoltà
-Ti amo, Kaori!- E la baciò con trasporto. Poi si alzò
per spogliarsi (NdB: Ryo dorme nudo, infatti!^__^).
Quando le fu di nuovo sopra, prima di baciarla di nuovo,
lei gli poggiò un dito sulle labbra e rispose -Anch' io
ti amo, Ryo! Ti amo tanto!-
E quello che successe dopo...chi può mai dirlo? Lo
lascio all' interpretazione del lettore.
Fine.
Bhè? Piaciuta la ff? Spero di si e siccome
è molto lunga spero che non vi siate annoiati!
Baraz
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