CAPITOLO 14 IL SACRIFICIO
Elios osservava il cielo stellato, tra pochi giorni quando la luna avrebbe inondato la valle con la sua luce argentea si sarebbe compiuto il sacrificio alla dea Notturnia e con esso lui sarebbe stato consacrato definitivamente il successore di Cristina al trono di Atlantide, ma questo pensiero non lo rendeva felice, qualcosa d'importante mancava. Noan si appoggiò al suo braccio distraendolo da quel pensiero. "Il giorno delle nostre nozze si avvicina quando la luna sarà alta in cielo noi due diventeremmo una cosa sola." "Già." Rispose con noncuranza e freddezza dovuti al fatto che lui non provava nulla per lei. "Sembri stanco caro. Va a dormire." "Farò come dici." Rispose baciandole la fronte. Stava per rientrare, quando il rumore del Retan attirò la sua attenzione, sorrise lo sapeva che quegli stupidi si sarebbero fatti catturare, il piano era stato ben congegnato. Vennero sbattuti in cella insieme a Ledoux, Verne e Jack. "Sansone " "Così era questo che cercavate di nasconderci? Che siete degli alieni?" disse Ledoux. "Sai sparare solo delle cavolate!" lo sgridò Verne dandogli uno scappellotto. Nadia si era accucciata in un angolo, sapeva che anche se in un angolo sperduto del cuore di Elios c'era il suo Jean e lei doveva fare in modo che questo trovasse la forza interiore per liberarsi dal giogo che lo teneva imprigionato Ripensò a quello che stava per accadere tra di loro prima che tutto questo avesse inizio, nascose il viso tra le gambe e iniziò a singhiozzare. Elios si agitava durante il sonno quei lamenti e quei pianti, il dolce sorriso ed il caldo corpo contro il suo, troppo sviluppato ed allenato per esser quello esile di Noan come si chiamava la strana donna che viveva nei suoi sogni? Come in ipnosi toccò la porta del passaggio che conduceva alle segrete quel pianto si fermò davanti alla cella. "Jack il piano a funzionato alla perfezione Cristina e Noan credono di avere un completo controllo su di me." "Fortunatamente prima che mi rinchiudessero sono riuscita a disattivare il tuo microcip emozionale, non speravo comunque di avere avuto così tanta fortuna ricordi perfettamente chi sei?" domandò infine l'uomo. "Io mi chiamo Jean Roc Raltique." "Perfetto!" "Mi spiace solo di aver fatto soffrire in questo modo i miei amici, ma per evitare un inutile sacrificio ho dovuto farlo. Nadia mi sbranerà quando capirà che le ho mentito." "Sei oltremodo un bravo attore." "La luna piena si avvicina " "Hai preparato tutti i meccanismi che ti avevo richiesto? Le botole sotto le croci?" "E' tutto a posto. Dobbiamo aspettare la notte del sacrificio ora." "Vedrai questa volta riusciremo a sconfiggerli una volta per tutte. Sei sicuro di riuscire a farlo? Infondo sono i tuoi genitori." "I miei genitori sono morti tanto tempo fa." Rispose serio lui prima di sparire nel corridoio. La notte del sacrificio Noan aveva indossato la tonaca nuziale, le sembrava impossibile poter realizzare il sogno di una intera esistenza e cioè quella di vivere accanto ad Elios per sempre come sovrana del regno. I prigionieri erano stati fatti uscire e posizionati sopra gli enormi pilastri davanti ai due troni dove gli sposi avrebbero fatto giuramento di eterna fedeltà, tutti eccetto Nadia per lei Cristina voleva una fine esemplare e dolorosa sarebbe toccato ad Elios ucciderla. Sarebbe stata uccisa dalla persona che più amava e che un tempo la ricambiava intensamente. Gongolando in questi macabri pensieri la donna iniziò il suo canto liturgico alla dea Notturnia. La luna splendeva alta nel cielo, ma una fitta foschia proveniente da non si sa bene dove copriva la base degli enormi pilastri, un rumore metallico troppo tardi Raoul si accorse delle botole e che Elios non era sotto il loro controllo. Disturbare ora la cerimonia avrebbe significato morte certa. "Dannazione! Quel ragazzino mi ha giocato " Cristina riaprì gli occhi e mise nelle mani di Elios il coltello sacro: "Taglia la gola alla giovane regina atlantidea disegna un occhio sui troni con il suo sangue." La mossa del ragazzo fu troppo veloce per essere vista guardandosi il ventre perforato dal coltello sacro si domandava dove aveva fallito nuovamente ancora una volta la genia di Natasha aveva avuto la meglio vedendo Cristina accasciarsi al suolo inondandolo di sangue Raoul afferrò la lancia e la scagliò contro il ragazzo, ma l'arma si fermò contro il costato di Noan che con il proprio corpo aveva difeso quello del suo futuro sposo. Mentre la vita scivolava finalmente via dal suo corpo eternamente rigenerato sorrise e guardò negli occhi blu di Jean, "Non potevo permettere che accadesse ancora Ti ho sempre amato, mio Elios non volevo ucciderti." Allungò debolmente un braccio per accarezzare il viso coperto di lacrime di Jean. "Grazie Noan." La baciò lievemente sulle labbra ormai fredde e prive di vita, poi si alzò ed indicato a Nadia un passaggio segreto che conduceva al Retan si diresse verso il padre. La giovane lo trattenne per un braccio e lui sorrise: "Torneremo a Le Havre insieme. Ora raggiungi gli altri." FINE |