CAPITOLO
VENTESIMO
Cosa chiede Xel?
Xellos si rigirò nuovamente nel letto; anche se al capo
non laveva detto stava peggiorando
ogni ora
che passava sentiva sempre più dolore
la testa, le
ossa
non era abituato a sentire dolore per così
tanto tempo
e comunque non era abituato ad una
intensità simile
anche se lui era in grado di
sopportare senza muovere un muscolo pene ben peggiori
Quando era stato colpito da Chaos Dragon Gaarv, aveva
sentito un dolore decisamente più forte
ma era
durato molto meno della sua presunta malattia,
senza contare che cominciava ad essere cosciente che di
questo passo non sarebbe riuscito ad andare avanti
La febbre il delirio e le lancinanti fitte che provava
gli stavano annebbiando la mente, lunica arma
rimastagli in queste condizioni stava perdendo efficacia
ed era irrimediabilmente cosciente anche di questo
Poco a poco una sensazione molto simile alla paura
cominciò a farsi strada nei suoi pensieri
sentiva
di essersi troppo inoltrato in un tunnel del quale non
avrebbe mai visto la fine.
La razionalità cominciò a scorrere via lentamente, la
sentiva scivolare lontano mentre i suoi pensieri peggiori
correvano liberi nella testa
Cercò di riordinare per lennesima volta le idee,
doveva assolutamente proteggere Lina, doveva rimettersi
in sesto, per quanto credesse di aver capito cosa avesse
in mente il Dio dei Draghi del Cielo, non poteva fare
nulla in queste condizioni, e daltra parte Zelas
non poteva uscire allo scoperto, sarebbe stato troppo
pericoloso con lo stesso Dio dei Draghi del Cielo che,
per quanto sembrasse improbabile, forse aveva deciso di
intervenire attivamente nelloperazione
Non poteva rivelare a Zelas il Piano del Cielo; doveva
solo trovare il modo di guarire il più in fretta
possibile
ma più pensava ad una via duscita
più scivolava allinterno del tunnel e mille altri
pensieri negativi soffocavano quanto rimaneva dei suoi
ragionamenti.
Sentì nuovamente laura del capo vicina, per
sembrasse strano, Zelas dava limpressione di aver
capito che Xel andava peggiorando
e anche se cercava
di non far trasparire nulla
era preoccupata,
maledettamente preoccupata
La Greater Beast posò una mano sulla fronte di Xel e la
ritrasse quasi istintivamente, poi la riadagiò sul capo
del demone e cominciò ad accarezzarlo dolcemente
era
confortevole.
Xellos si abbandonò per qualche minuto alle attenzioni
del suo capo e riuscii a far nuovamente luce nelle sue
idee, un vago sapore di ferro in bocca lo fece accigliare
forse era passato per quello che gli uomini chiamavano
panico? Gli riusciva talmente difficile crederlo
ma
ora la crisi sembrava superata.
Improvvisamente Xel aprì gli occhi, erano lucidi e
stanchi, ma avevano la scintilla dellintuizione.
- Capo, ho un favore da chiederti
- disse con una
foce flebile simile al sussurro del vento fra le fronde
degli alberi in primavera.
Lina e Gourry giunsero nella successiva città per le
dieci del mattino.
Nonostante si fossero fermati verso le otto a metà
strada a fare colazione, decisero di imboccare la porta
della prima taverna e svaligiare il buffet della
colazione
* Lettori* Il buffet della colazione? Ma che locanda era?*
* Scrittore* Una locanda costosa ok?
* Lettori*
- Gourry
*munch*
così non si può andare
avanti
- esordì Lina con voce seria.
- Hai ragione
*munch*
perché non arriviamo a
Zefeer e non chiediamo aiuto a tua sorella? - Ribatté il
guerriero mentre azzannava lennesima coscia di
pollo.
Lina rimase immobile per un attimo, poi un brivido
ghiacciato la percorse dalla testa ai piedi scuotendola
come un cane che si scrolla lacqua di dosso.
Gourry ne approfittò per appropriarsi della bistecca con
losso al sangue che Lina si era lasciata per
ultima, ma la ragazza non ci badò e questo è tutto dire
il
solo sentir parlare della sorella scatenava in lei una
reazione del tutto fuori dal comune, una paura antica la
divorava dallinterno e il panico lassaliva
per lunghi interminabili attimi.
- No Mai!- Rispose col fiatone, gocce di sudore freddo le
imperlavano la fronte. - Mia sorella no! Dovremo
sbrigarcela da soli
e comunque non credo ci
aiuterebbe
dico solo che dobbiamo passare allattacco
Xel
non si fa più vedere e gli attacchi del Sandman e dei
suoi tirapiedi diventano sempre più pericolosi
* Duriel* Tirapiedi a chi? racchia!
*Scrittore * Non sbirciare!
- Che cosa? Non puoi chiedermi una cosa simile! - Protestò
Zelas.
- Quando ho usato i miei poteri contro il Sandman ho
avuto una crisi
e quanto ti ho detto è lunica
soluzione che mi sia venuta in mente...
Xellos ormai comunicava tramite il pensiero, era troppo
faticoso per la sua gola parlare
e gli dava una
sensazione orribile deglutire ogni volta.
* glom*
Zelas si alzò dalla sedia e cominciò a passeggiare
nervosamente per la stanza, lalba fece capolino
dalla finestra tonda della camera di Xellos, un vetro
diviso a croce da due sbarre di ferro permise alla luce
solare di scivolare su Xel
le volte che dormiva
quella era la sua sveglia.
La polvere cominciò a sollevarsi lungo il raggio di
luce, mentre il demone si girava dallaltra parte
per non avere il sole negli occhi. Era fastidiosissimo
le
arcate sopraccigliari chiedevano pietà pulsando sotto
quella lacerante luminosità.
Zelas annuì pensosa
quello che le era stato chiesto
era simile al permettere al suo subordinato di suicidarsi
ma
quanto stava vivendo adesso non sembrava essere troppo
diverso
probabilmente aveva ragione Xellos, non cerano
altre vie, e lui aveva fatto lo stesso ragionamento.
I tacchi delle scarpe della Greater Beast ticchettavano
sui lastroni levigati della stanza del subordinato
scandendo i battiti del cuore accelerati del demone
malato.
Poi il demone superiore si fermò di botto tirando un
lungo e determinato sospiro.
- E sia, - la Dark Lady, protese un braccio su Xellos
ma
prima di muovere un altro muscolo disse
-
promettilo, non morire.
- Passare allattacco dici? Benone! Non aspettavo
altro che sentirlo dire! - Disse Gourry brandendo unaltra
coscia come fosse una spada.
- Questa volta saranno loro a cadere nella nostra
trappola e non viceversa
gli faremo una bella
sorpresa
* Scrittore* E ora consigli per gli acquisti!
* Lina* Dico ma sei idiota o cosa?
* Gourry * avanti Lina non dovrebbe essere male
magari
riesco a comprarmi una armatura nuova
* Lina* Zitto! Cervello mollo!
* Scrittore* Il primo articolo è un diadema di splendida
fattura, vedete come loro bianco fa risaltare i
rubini e gli zaffiri incastonati? Vi garantisco che le
pietre sono garantite a vita e la lavorazione è avvenuta
per mano degli specialisti draghi neri dei monti Katart,
ammirate come le sfaccettature siano simmetriche e
mettano in risalto sia la struttura del fermaglio, sia i
gioielli stessi, di sicuro un articolo da non perdere!
Sarà vostro per duemila monete doro che scontate
scendono alla modica cifra di millenovecentonovantanove!
Un vero affare!
* Lina sognante* Lo voglio! Con quello indosso sarò
bellissima!
* Gourry* Lina
ma non eri tu quella che diceva che
la televendita era una cavolata?
* Lina * Fa silenzio
piuttosto mai una volta che tu
mi regalassi qualcosa
* Xellos * Ahem scrittore
non potevi semplicemente
dire che questo capitolo 20 era più corto degli altri?
* Scrittore* Ahem
no la mia reputazione ne avrebbe
risentito
e comunque ora ho fatto un bel po di
soldi!
CONTINUA...
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