CAPITOLO
DICIASSETTESIMO
La casa dei sogni
Lina si svegliò in un letto profumato, se ne stette un
po a poltrire nelle coperte, fuori il cinguettio
dei passeri sembrò salutarla
* maledetti pennuti
fatemi dormire! * Pensò mentre si accoccolava sempre di
più nelle soffici coperte di lana. Poi qualcuno tirò le
tende e la luce solare si riversò nella stanza.
* Ma chi cav!* Pensò mentre cercava ai abituarsi da
sotto le coperte alla nuova luce, poi sbucò fuori con la
testa e non vide più nessuno, * strano
* si disse,
poteva scorgere solo alberi verdi fuori dalla finestra.
Percepì la brezza mattutina filtrare dalla finestre e
socchiuse gli occhi tirando un profondo respiro.
La carta da parati della stanza era di un candido rosa
panna con intricati fiori sempre di quel colore, delicata
e rilassante.
Senza badare troppo al vetro integrale dellarmadio
antico di legno, andò in bagno nella porta accanto, si
sciacquò il volto nella bacinella dacqua fresca, e
si diede una sistemata ai capelli. Dopo aver sbrigato le
cose da donne *^^¿* scese le scale e si avviò in cucina
*
già
quale cucina direte voi
be leggete e
lo scoprirete
*
La cucina era vecchio stile, un tavolo di marmo al centro
dove preparare la pasta o la carne, un grosso cassettone
di legno dove riporre il pane, il lavandino con acqua
corrente, la credenza e una sbarra di legno a mezzaria
dove appendere gli insaccati.
Lina trovò la rudimentale tavola imbandita per la
colazione, * per imbandita intendo imbandita per Lina non
una comune tavola imbandita
*, si lasciò cadere
sulla sedia di paglia scricchiolante e cominciò a
mangiare affamata
Dopo qualche minuto sentì dei passi da fuori farsi
sempre più vicini e il cigolio della porta di servizio
nel retro della cucina, poi una chioma bionda fece
capolino e disse: - Buongiorno Lina! Ero andato a mungere
il latte per la colazione
dormito bene tesoro? -
Ebbene si Gourry aveva pronunciato proprio queste parole.
- Si caro, non fosse per quei dannati pennuti
-
rispose Lina serena.
- Già
ma a me non danno troppo fastidio
* Un momento
se li ha sentiti pure lui
* pensò
Lina, poi fece scorrere indietro la mente fino al suo
risveglio
in effetti era un letto a due piazze
quello
Non ci badò
in fondo era una cosa normale
o
almeno qualcosa gli diceva che fosse così.
Gourry si sedette a tavola, versò il latte della brocca
nelle tazze e ne porse una alla maga dai capelli rossi,
ancora in pigiama.
- Eh che pigrona che sei, potevi almeno cambiarti
sai
oggi vengono a farci visita Zel e Ameria da Saillune
- Ah già è vero me ne ero dimenticata
- la ragazza
finì tutto dopodiché si alzò dal tavolo. Gourry fece
lo stesso, si avvicinò, le diede un affettuoso bacio
sulle labbra e le disse: - Avanti
non vorremo far
attendere gli ospiti
Lina ammutolita si incamminò per le scale
Scese dopo una mezzoretta indossava un vestito di
poco valore azzurro, le maniche rimboccate e la gonna al
ginocchio. Aveva i capelli legati in una pratica coda,
anche se in fondo era Gourry il motore della casa,
cucinava, stirava, faceva i letti, e mandava avanti la
fattoria. Lina uscì con gli avanzi della sera precedente
in un pesante secchio, passò per la vecchia stalla che
era ora un ripostiglio, e sbucò in uno spiazzo recintato
con gli animali, in effetti i maiali si avventarono sul
trogulo quasi con la stessa foga della maga a tavola..
* Lina * Ti ho sentito eh!*
* Scrittore * Ahem
*
Gourry intanto stava riponendo dei covoni sotto il
granaio per evitare che si inumidissero. Salutò Lina
agitando il suo cappello di paglia, il ragazzo indossava
una salopette jeans da lavoro, stivalacci alti e brandiva
un forcone con maestria. Un cane lupo controllava che il
guerriero svolgesse tutto nel migliore dei modi, era un
cane grande e vecchio, dava lidea di averne passate
tante, il suo pelo folto e la coda larga erano le uniche
cose lasciategli dai suoi antenati selvaggi. Lina ricambiò
il saluto lanciando un bacetto a distanza poi prese il
secchio e lo riportò in casa. La mattinata proseguì
secondo la solita routine, Lina diede da mangiare anche
ai conigli, mentre Gourry si occupò delle mucche nella
stalla nuova.
Mentre svolgeva le sue mansioni, ogni tanto uno strano
pensiero assaliva Lina, cera qualcosa che non le
quadrava
pensò che avesse riposato male
dopotutto
era stata svegliata presto visto che
attendevano Zel e Ameria
Finito di lavorare Gourry si tolse la salopette, si vestì
con dei pantaloni e una camicia doccasione, poi
indossò un grembiule e si avviò al forno fischiettando.
Il forno era una costruzione esterna alla casa, con il
tetto di tegole rosse annerito dal fumo ed il comignolo
più nero della notte. La legna già ardeva, laveva
acceso qualche minuto prima per creare la brace
aveva
anche sistemato una quantità spropositata di salsicce e
di bistecche, pronte per essere cucinate. Lina andò a
curiosare mentre Gourry metteva tutto se stesso nella
preparazione di quel piatto.
Quando arrivarono Zel e Ameria avevano cucinato oltre al
secondo, anche la pasta alluovo fatta in casa,
sempre dallinfaticabile biondo, con un sugo di
carne.
Zel e Ameria si sederono a tavola nella sala da pranzo e
Lina portò il seggiolone per il loro figlio Kain.
Il bimbo * un sosia di Zelgadiss ma normale * dimostrò
che era in grado di tenere testa ai commensali.
Zelgadiss assaggiò per primo il vino fatto dai Gabriev.
- Delizioso...questanno vi siete di certo superati
vi
posso dire con sicurezza che solo pochi a Saillune fanno
un vino novello migliore del vostro. - Disse annuendo.
- Grazie Zel
aspetta di assaggiare le nostre
salsicce!
Ameria che pensava a riempirsi la bocca trovò il tempo
di mugugnare - Che dici Gourry! Anche la pasta alluovo
è strepitosa
sei veramente un uomo da sposare!
Gourry si portò una mano dietro la testa sorridendo
leggermente, si allontanò dalla tavola dando un altro
bacio a Lina e sparì in cucina, dopo un po se ne
tornò con le salsicce e le bistecche.
Lina era rimasta pietrificata questa volta
una parte
di se le diceva che tutto era normale
ma unaltra
invece le trasmetteva un senso assoluto di disagio
quasi
una rabbia incontenibile
ma la ragazza cercò di
soffocare questultimo sentimento
due amici
erano venuti a trovarla dopo tanto tempo
Il pranzo terminò con una torta fatta da Lina il giorno
prima, era deliziosa e ricevette i complimenti di tutti i
commensali compresi quelli sconnessi di Kain che si stava
divertendo un mondo ad osservare come mangiavano lo zio
Gourry e la zia, il bimbo non aveva più di quattro anni.
A quel punto Zelgadiss sfoderò lammazzacaffè
portato dalla sua patria, un grappino niente male con
gradazione esagerata, che Gourry mostrò gradire
immensamente.
Quando il sole stava lasciando il passo alla luna, i
regnanti di Saillune se ne andarono e lasciarono Lina e
Gourry soli soletti ^^¿.
I due se ne stettero un po a fissare il cancello
verde che delimitava il territorio della casa, circondato
da due imponenti querce di qualche secolo luna.
- Cè qualcosa che non va? - chiese Gourry che
aveva notato che Lina per tutta la giornata aveva avuto
qualcosa che non andava
-
..
- Hai le tue cose? - Chiese serio.
- Idiota che ti passa per la mente!- Rispose inferocita
la ragazza sentiva una tensione innaturale a stare sola
con Gourry
come una aspettativa di qualcosa
- Non so Gourry
oggi mi sento un po fuori fase
spaesata
- Perdonami
forse per stare attento a Zel e Ameria
oggi ti ho trascurato
- No non è questo
- la ragazza sbuffò non
riuscendo a capire cosa cera che non andava.
Gourry le cinse la vita con le braccia e la baciò
profondamente, Lina sentì la pressione delle labbra
calde del ragazzo sulle sue, allinizio dentro di se
sentì una forza inspiegabile che le ribolliva nel
sangue, poi però si lasciò andare al bacio con dolcezza.
Gourry tirò la tenda del soggiorno alla cieca, poi spezzò
un attimo il bacio, giusto il tempo di spegnere la
lanterna, poi adagiò la ragazza sul divano e loscurità
calò sui due.
CONTINUA...
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