CAPITOLO
DODICESIMO
Il primo giorno di scuola -II parte -
Con un gesto della mano, Fibrizio fece sciogliere tutta
la neve intorno a lui per qualche metro, lasciando
intravedere lo strato di ghiaccio eterno della montagna
che sembrava avere origine nelle profondità della terra.
Si liberò del cappotto blu, il suo vestito non era altro
che dei semplici pantaloncini corti al ginocchio
attillati e una maglia di lana blu anchessa.
* Per caso a Hellmaster piace il blu?*
Xellos fissò il ragazzino ammirando ancora una volta la
genialità del demone nel trovare in un bambino la sua
forma umana, poi improvvisamente percepì delle energie
positive e si voltò di scatto.
Dal nulla comparvero due centinaia di draghi reali in
formazione da guerra, la luce del sole sbatteva sulle
loro ali descrivendo strani riflessi e disegni nel cielo,
incredibilmente minacciosi.
Xellos fissò stupefatto la massa di nemici schierata.
- Maledizione! Non dovevano pensarci i tuoi colleghi? -
Chiese Xellos al bimbo, ma il demone aveva già iniziato
ad accumulare le energie e non sembrava essere tanto
facile risvegliare Shabranigudo.
* Xellos trasformati! Quei draghi sono troppi
devi
escogitare qualcosa!* Come uno schiaffo, il pensiero di
Zelas rimbombò nella mente del demone dagli occhi dametista.
* Non preoccupatevi mia Signora, la situazione è sotto
controllo* Pensò Xellos mentre il suo bastone compariva
nelle sue mani con un leggero sibilo.
Il demone scostò con un braccio il mantello, piccoli
frammenti di terra e rocce cominciarono a sollevarsi, poi
le stesse pietre dove poggiava i piedi si sollevarono con
un sinistro lamento. Sulla sua isola di terra non più
larga di un metro il demone si sollevò in levitazione
fino a qualche centinaio di metri, i draghi erano lontani
ma già si potevano distinguere, come i denti del cielo,
le loro lance sfavillare.
Un sorriso innocuo si dipinse sulle labbra del demone
mentre fissava i draghi avvicinarsi ad una velocità
impressionante, dopo una breve stima di quanti fossero
sollevò il suo braccio destro protendendo un solo dito
verso la massa sterminata di nemici. La roccia sulla
quale poggiava i piedi cominciò a scricchiolare come se
schiacciata da un grande peso e sotto di lui la terra
rocciosa cominciò a tremare.
La punta del suo indice scivolò sulle figure delle
creature del bene da destra a sinistra, poi con un altro
secco movimento passò nuovamente sugli avversari.
Quello che successe dopo fu incredibile, una scia di
esplosioni di incredibile potenza rischiarò il cielo
mietendo innumerevoli vittime fra i draghi, il sorriso di
Xellos non cambiò di una virgola mentre lungo la scia
tracciata dal suo dito i draghi esplodevano in modo
spaventoso e crudele.
Il cielo si tinse del rosso del sangue dei draghi e le
nuvole in quella zona vennero spazzate via dalle
esplosioni.
Come nella notte delle stelle cadenti, decine e decine di
scie luminose cominciarono a solcare il firmamento lente
ed inesorabili.
- Piangi cielo, Shabranigudo sarà risvegliato! - Sussurrò
il demone mentre assisteva alla scena divertito.
Un drago lungo una trentina di metri, scampato
miracolosamente al massacro, si materializzò dietro al
demone fendendo laria con la sua enorme lancia nel
tentativo di colpirlo, era una lancia stravagante con la
punta di una scimitarra; la roccia sulla quale poggiava
Xel si frantumò in mille pezzi.
* E vi chiederete come mai il tizio impugna larma
da drago e la impugna anche in forma umana
be
larma di un drago deve sapere adattarsi alle sue
dimensioni ^^¿*
Xellos schivò ricomparendo dietro al drago, era bianco,
completamente bianco e sicuramente non faceva parte delle
forze dei monti Katart. Le ali sbattevano forti nellaria
creando grandi correnti, il mantello svolazzò impazzito
dietro le spalle del demone che cercava di tenere gli
occhi aperti nel vento gelido e pungente.
- Chiunque tu sia hai già osato troppo, soccomberai qua
per mano mia! - Tuonò la voce del drago folle di rabbia.
- A quanto pare che ce ne era qualcuno degno in quella
accozzaglia
- commentò Xellos valutando le capacità
del nemico. Poi scomparve e infuriò la battaglia.
Xellos aprì stancamente gli occhi, e dopo qualche attimo
ricordò in quale luogo si trovava, altri ricordi della
Kouma Sensou attraversarono la sua mente, le coperte ora
erano troppo calde ora troppo fredde, ogni posizione in
cui tentava di riposare si rivelava scomoda dopo qualche
secondo, a fianco del letto Zelas dormiva seduta sulla
sedia e appoggiata col busto sul letto.
Un turbine di pensieri infuriò nuovamente nella testa
del demone febbricitante, dopo di ché prese forma nel
suo deliro, nuovamente lenorme drago bianco che
solcava il cielo con agilità mentre emetteva dalle fauci
spalancate delle incredibili onde di energia positiva.
- Ci vai pesante eh? - Commentò Xellos, il demone era
diventato intermittente, spariva e riappariva sul posto
oppure a centinaia di metri di distanza in un istante,
era praticamente impossibile riuscire a colpirlo.
Il drago continuava ad attaccare con foga e precisione,
senza ottenere risultati, poi percepì laura di
Hellmaster e scese in picchiata verso il demone, lenergia
che stava sprigionando era incredibile.
Xellos notò il cambiamento di rotta, e guardò dalla
dimensione astrale il drago, come una meteora abbattersi
su Hellmaster, immediatamente si teletrasportò davanti
alla creatura che questa volta riuscì a colpirlo girando
su se stesso con una spaventosa codata. Lentità
benefica non perse loccasione e incalzò il demone
ferito con una serie di attacchi serrati, tentando di
morderlo, di farlo a pezzettini con la lancia, di
colpirlo con la coda o di incenerirlo col soffio.
Xellos fu solo capace di parare i numerosi attacchi e di
evitare il terribile morso, veniva sbattuto avanti e
indietro nel cielo con velocità e precisione. Lultimo
colpo di coda gli spezzò la spina dorsale allaltezza
dello sterno, il demone precipitò verso terra inerte.
Era alla completa mercè del nemico quando sentì
squillare la voce del capo nelle sue orecchie * Pezzo didiota
quanto hai intenzione di rimanere in forma umana?*
* Capo
non so come ci si trasforma!*
*GOCCIOLONE ENORME*
Fibrizio mentre raccoglieva le energie negative crollò a
terra avendo per un attimo percepito i pensieri dei due
demoni.
* Come brutto idiota! Hai passato tutto quel tempo a
studiare e non sai come ci si trasforma?*
* A dire la verità mi hai creato in forma umana e non mi
sono mai trasformato
*
Xellos sentì la sua mente pervasa da sensazioni di
guerra, adrenalina e pensieri confusi, poi Zelas
riacquistò il controllo, stava combattendo duramente a
quanto pareva
* Xel, fallo e basta! * Tuonò imperiosa la voce della
Dark Lady.
Un fumo nero colorò laria intorno a Xel mentre
precipitava contro le rocce acuminate.
* Zelas *Sarà unabitudine di Xel il cadere contro
delle punte letali? ^^¿*
* Scrittore * No è che fa scena e tiene col fiato
sospeso
*
* Zelas * aaaaaaah! Ho capito!*
Ma incredibilmente il demone eseguì una capriola in aria
, e si fermò in levitazione, schiacciando la terra sotto
di lui che prese la forma di una semisfera.
* Drago Bianco* Ma non si era rotto la spina dorsale???*
* Scrittore * Zitto e fa il tuo lavoro!
Il drago si avventò sul demone, Xel alzò una mano e
convogliò in essa le energie negative, generando una
soffio di vento incredibile. Unala della creatura
non resistette alla forza e si spezzò con un sordo crack
allaltezza della scapola sinistra, la lancia volò
lontana.
Il drago precipitò avvitandosi su se stesso e cozzò su
un altopiano distruggendolo.
* Il drago è più fortunato quando cade
*
CONTINUA...
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