Capitolo 10: Il primo giorno di scuola

Xellos sistemò il fermamantello e alzò il piede destro sbattendo la punta per terra, una volta sicuro che gli stivali fossero stati indossati bene, scomparve e riapparve nella sala del trono della Wolfpack island. Sul trono sedeva Zelas Metallium, al posto del classico vestito-non-vestito bianco, indossava una elegante tunica viola, con decorazioni rosse come il fuoco. Una fascia blu le avvolgeva la vita, e calzava dei sandali molto pregiati, un diadema di meravigliosa fattura le incorniciava il volto fiero e deciso ed i suoi occhi azzurri penetranti.
- Salve mia Signora, io sono pronto a combattere. - Esordì Xellos con voce incolore.
- Hai studiato bene? - Chiese Zelas.
- Si.
- Fino a che punto sei arrivato? In fondo hai avuto poco tempo…
- Ho finito tutto.- Rispose serio il demone.
- Come tutto? Avrai avuto una ventina d'anni per studiarti tutta la biblioteca…senza contare gli allenamenti con me!
- Già…ieri ho finito di ripassare l'ultima branca della magia bianca divina dei draghi…
Zelas lo guardò stupefatta * mi sa che era meglio che mi ripassavo qualcosa pure io prima di andare in battaglia… be' ormai è fatta.* Pensò la Dark Lady, scacciando i cattivi pensieri dalla testa.
- Come ben sai la missione è delicata, Hellmaster ha seguito Lei Magnus per molto tempo, non era certo che le informazioni in suo possesso fossero giuste, ma dopo un attento studio di quel potente mago pare che si sia fatto un'idea…e lui è l'unico che forse è in grado liberare una delle sette parti di Shabranigudo da Lei Magnus.- Zelas fissò il demone per controllare che la seguisse.
- Qualche tempo fa Fibrizio si è messo in contatto con noi Dark Lord e ci ha avvertito delle sue scoperte quanto del suo piano.
L'affascinante donna si passò una mano fra i lunghi e mossi capelli biondi scostando una ciocca dal suo viso.
- Come saprai nessuno di noi lo ha mai visto, e non sappiamo nemmeno come abbia fatto ad entrare in contatto stretto con Lei Magnus senza rivelare la sua identità di fronte a quel saggio, dovrai andare sul luogo prestabilito, trovare il demone e coprirgli le spalle durante il tentativo di risveglio del nostro capo.
- Già…voi dovrete impegnare le forze del bene e tenerle a distanza…io starò lì nell'eventualità che qualche rettile passi di la… - commentò Xellos sarcastico.
- Tu dovrai assistere Hellmaster…gli altri subordinati non ne sono in grado, ricordati che lo stesso Lei Magnus è estremamente potente….- rispose categorica la Dark Lady, - rimarremo in contatto mentale per tutta la durata della missione, ricordati che è una grande chance per noi la resurrezione di una della parti di Shabranigudo…
Xellos annuì silenzioso dopodiché scomparve nel nulla, Zelas sospirò e scomparve subito dopo.
Il demone comparve in una landa montuosa ricoperta di neve, un vento gelido come mai prima aveva sentito gli penetrò nelle ossa come mille aghi. Le montagne tendevano verso il cielo le loro rocce come gridi di pietra a sfidare le candide nuvole.
* Magari potevo portarmi un altro maglione…* Pensò il demone, con un gesto di un braccio un pesante mantello scuro comparve sulle sue spalle e se lo avvolse intorno lasciando solo una fessura per gli occhi.
* Ma se li tiene chiusi che ci fa con il buco per vedere?*
Cercava di percepire l'aura del demone maggiore, quando dopo qualche passo si imbatté in un pupazzo di neve e inavvertitamente lo fece crollare.
- Cattivo l'hai distrutto! - La voce proveniva da un bambino che sbucò fuori da una roccia che affiorava dal letto di neve.
Xellos si portò una mano sulla testa e con un sorrisino si scusò : - Ahem perdonami non volevo…ero soprappensiero. - La sua voce era sommessa per via del mantello.
- Che ci fai da queste parti tutto solo? - Chiese il bambino curioso, aveva dei lunghi capelli corvini gli occhi grigi, e indossava un pesante cappotto blu.
* Gocciolone* - Ahem io potrei farti la stessa domanda…non hai freddo in un posto sperduto come questo?
- A dire la verità un po' si…più che altro mi sento solo però…e non ho nulla da fare…
Xellos si produsse in un inchino ossequioso e disse:- Lieto di conoscerla Hellmaster.
Il ragazzino fece una faccia stupefatta, poi il suo sorriso innocente mutò in qualcosa di sadico.
- Sei in gamba Xellos…- Fu l'unica frase che disse prima di voltarsi verso una collina innevata, da dietro di essa sbucò una figura alta e slanciata, sembrava un ragazzo di una ventina d'anni, indossava un lungo mantello rosso, fermato da due spallacci di lamine di ferro sovrapposte, i suoi capelli erano blu notte, lisci lunghi fino alle spalle.
* Una specie del nostro Rezo*
* Zelas* Che fantasia…*
* Scrittore * Ahem…prenditela con Kanzaka!
* Zelas* …….
- Tutto bene zio? - Squillò la voce da bambino di Fibrizio.
- Si tutto apposto Fabrizio! La strada indicataci da quella guida è quella giusta, di questo passo in altri tre giorni di cammino arriveremo dai draghi dei monti Katart! - La figura smise di camminare, notando Xellos, poi affrettò il passo, trascinava un grande sacco, probabilmente con la tenda, le provviste e l'occorrente per il viaggio nei monti Katart.
- Che fantasia Hellmaster…
- Zitto e non rompere.- Ribattè stizzito il demone chiamato Fibrizio.
- Chi è questo signore Fabrizio? - Chiese Lei Magnus.
- Perdoni la mia scortesia, sono Sollex, il monaco misterioso, alla ricerca dei draghi reali dei monti Katart…- * Che presentezione del cavolo!* Pensò il demone nascondendo un gocciolone.
- Che fantasia - bisbigliò Hellmaster per rincarare la dose.
- Bene Sollex, il mio nome è Lei Magnus, anche noi siamo alla ricerca dei draghi dei Katart, per chieder loro di intervenire nella guerra senza fine che da anni devasta la nostra penisola. Vista l'asperità della zona…credo che sia una fortuna incontrare qualcuno in questi posti, che ne dici di proseguire con noi il viaggio?- Lei indossava quattro amuleti rossi , uno come fermamantello, uno sulla cintura e due polsiere.
- Ma zio, è uno sconosciuto!- Protestò il bambino.
Sembrava che entrambi i demoni avessero talento nel recitare…Xellos strabuzzò gli occhi ignorando le proteste del bambino, e parlò con voce colma d'ammirazione: -ma lei è il potentissimo saggio Lei Magnus! Sarei onorato di viaggiare con lei!- concluse contenendo a stento il finto sgomento.
- Non preoccuparti Fabrizio, in fondo me la so cavare da solo- rispose calmo l'uomo in rosso, aveva una voce tenorile calma e pacata, le spalle larghe rendevano l'idea di una persona forte e sicura di se. Poggiò una mano sulla testa di Fibrizio che lo abbracciò con "affetto" se così si poteva dire di un demone.

Era passata una mattinata da quando Xellos aveva incontrato i due, erano una strana coppia, e quanto al travestimento di Hellmaster, era sbalordito con quanta naturalezza fosse riuscito ad ingannare una delle persone più sagge del mondo.
Si erano fermati in una rientranza sulla montagna, non lontana dal sentiero che avevano seguito.
Magnus aveva estratto dal sacco una pentola e aveva messo su un minestrone dall'odore delizioso. Il fuoco magico ardeva sotto al pentola dove la neve e i legumi vari stavano dando vita ad una piatto invitante.
Gli arrivò un segnale da Zelas, i Dark Lord erano pronti ad agire.
Con un cenno del capo avvertì Hellmaster che mutò la sua espressione innocente in pura malvagità.
- E' giunto il tempo Lei Magnus, di risvegliare Shabranigudo. - Disse freddo il bambino, la sua voce nonostante il tono alto, non era più quella di un bambino…
Lei Magnus fissò allarmato il ragazzino.
- Solo un Dark Lord può avere il potere di rimuovere un sigillo del genere…- aveva subito capito che non si trattava di uno scherzo, - ammesso che una parte di Shabranigudo dorma in me, questo significa che tu sei Hellmaster Fibrizio? - La voce di Lei aveva perso il tono calmo e ora si sentiva una nota di nervosismo.
- Già…l'hai capito tardi e comunque non puoi nulla contro di me.
Lei Magnus fece comparire una sfera di energia nella mano e la scagliò contro Fibrizio, ma prima che potesse liberare l'energia, centinaia di lingue di energia oscura l'avevano già immobilizzato, guardò verso Xellos e lo vide con la mano appoggiata a terra, mente un denso fumo nero sprigionava dal demone.
- Ho…perso, forse… il mondo è perduto…. - sussurrò con rammarico Lei Magnus mentre perdeva i sensi per l'effetto del potere di Xellos e del suo perfetto tempismo.

CONTINUA...