Un'Ombra dal Passato

La cameriera posò la tazza di caffè caldo sul tavolo facendole un gentilissimo sorriso. L'odore di quel caffè era proprio buono. Osservò per un bel po' il fumo uscire lento dalla tazza bianca prima di portarsela alla bocca per berne il suo contenuto. Si girò alla sua destra per osservare la pioggia che rigava i vetri del bar nel quale si trovava. "Sta piovendo a dirotto e io sono senza ombrello! Eh… pazienza vorrà dire che aspetterò che si calmi anche se si è già fatto buio. Speriamo di non dovere subire una sfuriata da Ryo!". Il volto di Kaori era triste, in quei giorni erano successe troppe cose e lei non sapeva come comportarsi.

Circa una settimana prima infatti…

"Porca miseria!!! Sono già le tre del mattino e di Ryo nessun segno. Altro che lavoro, se la starà spassando con Saeko e io sono qui a casa con un febbrone da cavallo. Ma questa volta me la paga non la passerà liscia!!!!" Kaori era seduta sul letto di Ryo con un grosso martello in mano pronta a sferrare il suo attacco una volta che questo fosse rientrato. Era andato ad aiutare Saeko per smascherare i traffici illeciti di un politico, almeno così le aveva detto.
Kaori era furiosa stava per esplodere dalla rabbia (che le faceva salire la febbre!!) quando il telefono squillò. " Se è lui giuro che lo uccido lo sa che non sto bene che cavolo telefona a fare nel cuore della notte.."
- Pronto casa Saeba …-
- Una donna ammalata non dovrebbe stare alzata fino a tardi -
- Ma chi parla?-
- Non posso credere che tu mi abbia dimenticato! Non importa presto saprai chi sono Kaori-
- Ma chi diavolo sei? Pronto … pronto???-
"Quel deficiente ha riattaccato! Eppure mi sembra di aver già sentito la sua voce". La donna era rimasta molto scossa da quella telefonata, era sicura di conoscere l'uomo con cui aveva parlato ma non riusciva a ricordare chi fosse. Continuava a sforzarsi di ricordare ma non ci riusciva e in più la testa incominciò a farle male sul serio, la febbre stava aumentando.
Era così assorta nei suoi pensieri che non si accorse nemmeno che Ryo era entrato.
- Kaori che diavolo ci fai lì in piedi! -
La donna si girò di scatto appena vide Ryo le corse incontro per raccontargli di quella telefonata ma non riuscì a raggiungerlo, incominciò a vedere tutto nero e poi svenne.
La mattina seguente si trovò nel suo letto, Ryo accanto a lei dormiva su una poltrona. "Che carino, allora si preoccupa per me. Forse è meglio non dirgli niente della telefonata si preoccuperebbe troppo!"


Aveva deciso di non dirle niente in quell'occasione e aveva cercato di dimenticarsene anche lei. Ma fu impossibile a quella telefonata ne seguirono altre tutte quando Ryo non c'era. Non aveva parlato con lui anche se era sicura che si fosse accorto che qualcosa non andava, e poi lei ora aveva paura, aveva una strana sensazione!!! Era arrivato il momento di parlarne a Ryo. Pagò il conto e si diresse verso casa anche se la pioggia cadeva ancora molto forte.


- Sono a casa!! -
- Si può sapere dove diavolo sei stata? Avevi detto che saresti tornata all'ora di cena!… Ma che cavolo, sei bagnata fradicia!!! -
- Lo so mi dispiace è che ho perso la cognizione del tempo, stavo aspettando che smettesse di piovere e non mi sono accorta dell'ora…-
- Non mi interessano le tue scuse ora è meglio che ti cambi altrimenti avrai una ricaduta!-
- Si ma prima vorrei parlarti… -
- Ora non ho tempo devo uscire, muoviti a cambiarti se ti riammali poi mi tocca preparami da mangiare da solo e lo sai che…- Ryo non ebbe il tempo di finire che un grosso martello da 100 t lo spiaccicò contro il muro
- Brutto deficiente!! E io che pensavo che eri preoccupato - disse una furiosa Kaori - e poi dove dovresti andare??-
- Fatti gli affari tuoi! Non ti devo spiegazioni. Piuttosto cerca di non metterti nei guai sono stufo di dover tiratene fuori! Comunque per la cronaca stasera si fa mokkori!!-
così dicendo uscì prima che Kaori potesse fermarlo.
La donna rimase immobile in mezzo al salotto, non era riuscita a parlargli di quelle misteriose chiamate e ora non lo avrebbe più fatto. Lui era stanco di tirarla fuori dai guai quindi se la sarebbe cavata da sola. " In fondo se questo tipo volesse farmi veramente del male me lo avrebbe già fatto!" pensò " sarà uno stupido dilettante, l'unica cosa che devo fare è scoprire chi si diverte a mettermi paura!" e con questo pensiero andò a cambiarsi per la notte .Anche se aveva deciso di non preoccuparsi troppo quella notte ebbe sonni agitati dagli incubi, nonostante avesse cercato di convincersi che erano solo scherzi di cattivo gusto aveva paura, l'uomo che la minacciava aveva una voce cupa, quasi spettrale che lei conosceva bene. Le sensazioni che provava quando sentiva uella voce le erano familiari. Doveva solo ricordarsi chi fosse per sapere se riderci sopra o cominciare ad avere paura sul serio.


Erano quasi le quattro di notte quando il telefono squillò. Kaori si alzò velocemente dal suo letto per poter rispondere prima di Ryo che era tornato poco prima dopo essere stato per tutta la sera al Cat's Eye sperando invano che Miki sapesse qualcosa sullo strano atteggiamento della socia.
Alzò la cornetta..
- Mi dispiace dover disturbare il tuo sonno…-
- Come dice?- la donna cercò di mantenere la calma, Ryo le era vicino e non voleva che sospettasse di niente.
- Deve esserci il tuo socio lì. Mi sembra di capire che lo vuoi tenere fuori da questa storia…-
- Già..-
- Meglio così! Preparati il gioco diventerà presto interessante e quando avrai capito chi sono ti dirò perché sono tornato, ci risentiremo presto. -
La donna agganciò la cornetta del telefono cercando di essere il più normale possibile.
- Chi diavolo era a quest'ora di notte?- le chiese l'uomo che la osservava attentamente
- Nessuno!! … hanno sbagliato numero. Io me ne torno a letto!-
Kaori si diresse verso la sua camera a testa bassa non voleva guardare Ryo in faccia e scoprire il suo sguardo indagatore. Stava per chiudere la porta alle sue spalle quando Ryo ruppe quel silenzio carico di tensione che si era creato…
- Kaori hai freddo??-
- No! - era rimasta spiazzata da quella domanda che era apparentemente senza senso.
- Cavolo Ryo sta per iniziare l'estate oggi faceva caldo anche se pioveva! Perché me lo chiedi??-
- No niente! Ma se non hai freddo perché tremi come una foglia?-
- Io… - Kaory alzò la testa per incrociare lo sguardo di Ryo. Era serio. -…non sto tremando come una foglia …-
- Hai ragione! Non tremi come una foglia ma come una bambina impaurita -
Colpita e affondata. Ryo si era accorto che qualcosa non andava, la conosceva troppo bene. Kaori chiuse velocemente la porta dietdo di se. "Accidenti questa non ci voleva. Forse dovrei raccontargli tutto. NO! Non voglio che sia obbligato ad aiutarmi devo cavarmela da sola! Cercherò di controllare di più le mie emozioni!"

Ne Ryo ne Kaori chiusero più occhio quella notte. Lui era preoccupato per la sua socia che già da qualche giorno era strana lei era preoccupata per tutto quello che stava succedendo!


La mattina seguente mentre i due soci mangiavano l'ottima colazione preparata da Kaori non si rivolsero la parola. Mentre Ryo fissava la donna per cercare di capire cosa le passasse per la testa, Koari cercava di evitare di guardare Ryo sperando che non le chiedesse niente.
Ad un tratto furono distratti dal suono del telefono che squillava. Kaori si alzò di scatto ma Ryo fu più veloce di lei ed alzò la cornetta, il suo sguardo era serio:
- Casa Saeba-
- Ciao Ryo! Sono Miki!-
- Ciao, perché chiami a quest'ora del mattino?-
- Volevo invitarvi a pranzare insieme a noi. Oggi verranno anche Reika, Saeko, Mick, Kazue e mi chiedevo se volevate unirvi a noi. Allora?-
- Va bene! Ci saremo entrambi.-
- Chi era al telefono?- chiese Kaori, avendo intuito che non si trattava del misterioso tizio che la minacciava.
- Miki. Andiamo a pranzo al Cat's Eye!-
- Cosa? Ma io veramente…- Non riuscì a terminare la frase che Ryo la fulminò con uno sguardo che non le lasciava scelta. Se non voleva litigare un'altra volta con il suo socio sarebbe dovuta andare a pranzo insieme agli altri anche se in quei giorni non aveva voglia di stare in compagnia.


Poche ore dopo al Cat's Eye…

- Sono stanco di aspettare! Non me ne frega niente se Saeko non è ancora arrivata, io ho fame! - si lamentò Ryo.
- La vuoi piantare di lamentarti!! Se non la smetti ti sbatto fuori a calci! - ringhiò Umi.
- Se ti do tanto fastidio perché mi hai invitato, brutto scimmione??-
- Infatti avevo detto a Miki di invitare solo Kaori. Io non ti volevo qui oggi!!-
- Scusate il ritardo!- esordì Saeko entrando nel locale e interrompendo i due uomini che stavano litigando animatamente.
- Scusate un corno! Io ho una fame da lupi! - urlò Ryo in una piena crisi di fame.
- Si vede!! Non mi sei neanche saltato addosso! Comunque scusami ho incontrato una mia vecchia amica dei tempi del liceo e mi sono fermata a ricordare i vecchi tempi con lei! -
- Già, per mia sorella i tempi del liceo sono stati il periodo più bello della sua vita e appena le si presenta l'occasione di ricordarli non se la fa di certo sfuggire!- esclamò Reika
- Al contrario di te! Tu hai sempre odiato il liceo!-
- E tu Kazue come hai vissuto il periodo del liceo?- chiese curioso Mick
- Come tutte le ragazze! Si alternavano bei periodi a periodi non troppo felici!-
- Non me ne frega niente di come anno vissuto gli anni del liceo io ho fame!!! - Ryo era al limite della sopportazione
- Sicuro? Kaori non parla mai degli anni del liceo non sei curioso di sapere come ha vissuto quel periodo della sua vita?- lo provocò Miki
- No per niente!- disse Ryo anche se un po' curioso lo era
- Io però sono curiosa. - continuò Saeko avvicinandosi a Kaori - Neanche suo fratello parlava di Kaori in versione scolara.-
Kaori che fino a quel momento non aveva partecipato alla strana conversazione, rimanendo per tutto il tempo seduta a guardare fuori dalla vetrata con uno sguardo perso nel vuoto, sentendosi chiamata in causa diventò rossa e abbassò lo sguardo.
- Scusate… non ero molto attenta alla discussione…-
- Ci piacerebbe sapere come hai vissuto gli anni del liceo - le spiegò Miki
- Ecco… il liceo per me è stato…- dal rosso Kaori sbiancò improvvisamente. " Ho mio Dio!! Come ho fatto a non pensarci prima! Setsuna Aoki ".
La donna si era finalmente ricordata a chi apparteneva la voce che da giorni la minacciava al telefono.
Iniziò a piangere era terrorizzata, senza guardare nessuno scappò via in lacrime. Ryo rimase immobile, come tutti i presenti nel bar, che non riuscivano a comprendere cosa avesse fatto scatenare una reazione simile nella donna.

- Ora capisco perché Hideuky non parlava mai del liceo di sua sorella -
- Che vuoi dire Saeko?- chiese un incuriosita Reika.
- Voglio dire che probabilmente c'è qualcosa che noi non conosciamo… un segreto nel passato di Kaori che risale ai tempi del liceo!!- concluse la poliziotta.
- E vista la sua reazione non deve essere un ricordo piacevole- disse un preoccupato Mick
- Ryo, tu non ne sai niente?- chiese Umi
- No! Non ne so niente. Adesso che ci penso Kaori non mi ha mai parlato di quegli anni della sua vita.-
- Già neanche con me ne ha parlato. Ryo dobbiamo trovarla!!-
- Si hai ragione Miki-
- Io e Umi prenderemo la jeep, mentre tu andrai a cercarla a piedi. Voi altri state qui nel caso tornasse, appena la troviamo vi avvertiremo e viceversa.-
- Non preoccuparti Miki al locale ci penso io!-
- Grazie Kasumi-


" Come ho fatto a non capirlo prima, solo Setsuna riesce a farmi spaventare solo sentendo la sua voce. Ho cercato di cancellare tutto il male che mi ha fatto cercando di dimenticare quella parte della mia vita, non volevo ricordare, ma ora lui è tornato insieme al passato!!" Kaori che fino in quel momento aveva corso a perdifiato si fermò appoggiandosi al muro di un palazzo. Fino a quel momento non si era resa conto di dove si trovasse fino a quando alzò gli occhi e si accorse di essere davanti all'appartamento in cui aveva vissuto con suo fratello prima della sua tragica morte. " Guarda dove sono finita!" alzò gli occhi al cielo " Fratellone! Ora come farò?? Lui è tornato, come farò ad affrontarlo di nuovo? Come farò a proteggere Ryo? Lui non deve sapere la verità altrimenti andrà senza dubbio ad affrontarlo ed io ho paura di perderlo. No non posso permetterlo… Ti prego aiutami tu…" .
Kaori abbassò la testa quando un leggero bagliore la accecò, capì subito di essere sotto tiro si abbassò velocemente ma un proiettile le sfiorò una spalla causandone un profondo taglio. In quel momento arrivò Ryo che vedendola per terra le corse incontro spaventato.
- Kaori!! -
- Kaori stai bene??- disse con un espressione preoccupata mentre aiutava la socia ad alzarsi
- Si è solo un graffio! -
- Torniamo a casa! Devi medicarti quella ferita.-


Venti minuti dopo Umi e Miki raggiunsero Ryo a casa per avere notizie sull'amica.
- Allora, come sta Kaori?- Chiese l'amica preoccupata
- Bene! Ha solo un taglio!-
- Hai scoperto perché si è comportata in quel modo al Cat's Eye?- chiese Umi
- Non ne ho idea! Appena siamo arrivati in casa è corsa in camera sua dicendo che si sarebbe medicata da sola. Prima sono andato a vedere come stava ma stava dormendo!-
- L'importante adesso è che stia bene..-
Crashhh …
I tre furono interrotti da un rumore di un vetro rotto provenire dalla camera di Kaori. Si precipitarono verso la camera della donna ma a metà strada il rumore di un esplosione li fece fermare e buttarsi automaticamente a terra. Il primo ad rialzarsi fu Ryo che corse verso la stanza della socia con un'espressione spaventata in volto. L'esplosione era avvenuta nella stanza di Koari.

Quando Ryo arrivò vide la donna accasciata per terra che si stava lentamente alzando. Per fortuna non era in camera quando la piccola bomba lanciata nella sua stanza era esplosa.
- Kaori è tutto a posto?-
- Si -
- Kaori, Ryo!! - Miki e Umi erano arrivati in prossimità della stanza di Kaori. Vedendo che la sua amica stava bene Miki saltò al collo di Kaori abbracciandola
- Dio mio! Per fortuna stai bene! Ti prego adesso basta! Che diavolo sta succedendo? Chi e perché ti vuole uccidere?-
Kaori abbassò la testa osservando il pavimento.
- Avanti parla - urlò Miki
- Però è stano! Ryo dai un occhiata!! - disse Umi che nel frattempo era entrato nella camera di Kaori. Ryo entrò nella stanza e dopo averla osservata per un po' capì che cosa voleva dire l'amico.
- Era una bomba senza esplosivo. Non poteva essere mortale! E anche i proiettili di oggi erano ad aria compressa!! -
- State tranquilli non mi vuole uccidere!! - disse infine Kaori
- Allora cose vuole da te? - chiese Miki sempre più arrabbiata

Per fortuna lo sqiullo del telefono salvò Kaori che non sapeva cosa rispondere all'amica in quanto non voleva, almeno per il momento dirle la verità. Kaori rispose al telefono sapendo già con chi avrebbe parlato:
- A quanto ho potuto capire sai finalmente chi sono! -
- Già! -
- Bene, manterrò la promessa. Ti dirò che cosa voglio da te! Voglio riaprire un vecchio discorso… penso che tu sappia di cosa sto parlando. Sai già dove vivo vero? Voglio che tu venga qui da sola entro domani mattina… altrimenti dì addio al tuo caro Saeba! Ti aspetto!-
Kaori mise giù la cornetta del telefono " Ora cosa faccio, cosa dico a Ryo!!". Si girò verso Gli amici che la stavano guardando preoccupati. Si creò un silenzio imbarazzante per tutti quando Ryo si butto addosso a Miki:
- Dolce Miki con tutto quello che è successo non ho avuto il tempo per salutarti come si deve! -
- Ryo ma che cavolo dici. Ti sembra il momento questo??-
- Piantala di importunare mia moglie altrimenti ti faccio a pezzi chiaro???? - ringhiò Falcon prendendo Ryo dalla camicia e alzandolo da terra.
- Ehi!! Non ti scaldare scimmione! In fondo tua moglie avrà pure il diritto di divertirsi un po' con un bel ragazzo come me! Non so come faccia a resistere accanto a un tipo con la faccia da polipo come la tua..- non ebbe il tempo di finire la frase che Umi lo lanciò contro il muro.

Un sorriso si disegnò sulle labbra di Kaori che stava osservando la scena, sapeva che Ryo si stava comportando così per metterla a suo agio. In quel momento ebbe un'idea, diventò di nuovo seria, si voltò verso Ryo che appena vide la socia si ricompose e si fece attento:
- Vorrei parlarti… da sola! -


Kaori posò sul tavolo una tazza di tè caldo porgendola a Ryo. Aveva gli occhi tristi, quello che aveva fatto era davvero stupido e meschino ma era l'unico modo per non coinvolgere Ryo.
- Allora? Non lo bevi? -
- Non giocare con me! Mi devi delle spiegazioni!! -
- Lo so! Ma non sarà una cosa piacevole da sentire! Prima voglio che ti rilassi poi ti racconterò tutto! Avanti bevi!!-
Ryo si arrese alle richieste della donna e incominciò a bere il tè. Subito dopo il primo sorso incominciò a sentirsi incredibilmente stanco… guardò la collega che teneva lo sguardo basso e scorse una lacrima rigarle il volto. Dopo un po' capì quello che stava succedendo:
- Maledizione, sonnifero! Mi sono fatto giocare come un pivellino alle prime armi- disse con un tono di voce duro - Ma perché, Kaori?-
- Mi dispiace - Kaori si avvicinò a Ryo che stava ormai cedendo all'effetto del sonnifero somministratogli poco prima dalla donna.
- Perché???- disse Ryo con un filo di voce quasi addormentato.
Kaori come risposta gli fece un sorriso dolce poi gli accarezzò un ciuffo di capelli e gli diede un leggero bacio sulla fronte poi si alzò e aiutò Ryo a stendersi sul divano, che ormai esausto si abbandonò ad un sonno molto profondo.
- Non potevo permetterti di rischiare la vita. Non questa volta!! Mi dispiace Ryo - dopo aver sussurrato queste parole all'orecchio del socio che comunque non poteva udirla, si alzò, prese la pistola che una volta era appartenuta al suo amato fratello, ed uscì di casa dirigendosi alla villa del suo nemico.


La villa era proprio come se la ricordava. Era enorme, circondata da un altrettanto grande giardino che a sua volta era circondato da un maestoso cancello grigio anche se un po' arrugginito.
Due uomini stavano di guardia davanti al cancello, Kaori si avvicinò con calma anche se in realtà le ginocchia le tremavano, aveva paura ed era terribilmente tesa. Contò fino a dieci per cercare di calmarsi almeno un po' e per prendere coraggio. Non appena si sentì più sicura si avvicinò con passo deciso verso i due uomini vestiti in nero, che appena la videro arrivare misero le mani sotto la giacca dove probabilmente tenevano le pistole.
- Tu devi essere Kaori Makimura!-
La sweeper annuì con la testa.
- Bene il capo ti sta aspettando! Seguici -
- Non ho bisogno di voi, conosco la strada. -
- Mi dispiace, ma dobbiamo seguire gli ordini! Dobbiamo scortarti fino alla villa e avvertire il capo del tuo arrivo -
Kaori fece per seguirli ma con un gesto rapito estrasse la pistola e colpì con il calcio di essa uno dei due uomini che preso alla sprovvista cadde per terra. Poi si girò molto rapidamente e colpì l'altro uomo nelle sue parti basse mentre stava per estrarre a sua volta la pistola. Un altro colpo con il calcio della pistola e anche il secondo era fuori combattimento.
- Dispiace anche a me! Ma il "capo" non deve sapere che sono qui! - disse, con la voce tremante, la donna, mentre guardava i due uomini accasciati a terra. " Bhe in fondo me la cavo!" pensò.

La donna riuscì a giungere senza alcuna fatica all'entrata della villa. Per non rischiare invece di fronteggiare gli altri uomini di guardia cercò di passare senza essere vista, nascondendosi qua e là tra gli alberi. "Sicuramente qui le cose si complicano! Ci saranno molti più uomini di guardia devo fare attenzione a non commettere errori!".

Entrò nella villa e ad attenderla vi trovò una decina di uomini intenti a discutere, che, come i precedenti due erano armati.
- E tu chi diavolo sei? Come hai fatto ad entrare?- Urlò uno di loro alzandosi in piedi e puntandole la pistola contro
- Non è questa l'ospitalità che mi aspettavo di trovare!- esclamò con tono deciso Kaori.
- Vuoi dire che tu sei la donna che sta aspettando il capo? Tu sei Kaori Makimura?-
- In carne ed ossa!-
- Dove sono la guardie che stavano davanti al cancello? Dovevano accompagnarti loro-
- Io non ho visto nessuno!-
- Buoni a nulla!! Quei due non ne combinano una gista. Non importa ti accompagneremo noi dal capo.- Così dicendo ripose la pistola nella fondina.
- Scommetto che è sempre al solito posto. Vero?-
- Che vuoi dire?-
- Setsuna ha sempre ricevuto gli ospiti al secondo piano nella stanza più ampia della villa!-
- Certo! Non si sognerebbe mai di cambiare la stanza in cui riceve i suoi ospiti. Ma non li riceve lì perché la stanza è ampia. Sai lì ci sono molti nascondili dove tiene le armi. Nel caso in cui qualcuno volesse fare il furbo…-
- Già! Non c'è bisogno che mi accompagnate conosco la strada!-
- Ma sentila. Guarda che non era una gentilezza la nostra!-
- Che peccato! Speravo di non dovere utilizzare questa - Così dicendo estrasse dalla tasca dei pantaloni quella che sembrava una piccola bomba a mano.
- Ehi sei impazzita vuoi farci morire tutti…- esclamò l'uomo staccandosi da Kaori e facendo alcuni passi indietro.
Davanti alla paura delle guardie Kaori non ci pensò due volte, lanciò la bomba e si diresse velocemente su per le scale mettendosi un fazzoletto davanti al viso. " Questo dovrebbe farli dormire per un po'" pensò guardando gli uomini che ormai erano addormentati dal gas soporifero contenuto nella bomba. Poi chiuse rapidamente la porta dietro di se prima che il gas si diffondesse anche lì.
Si girò. In quel piano c'era solo un corridoio lungo al termine del quale una porta. Dietro ad essa c'era Setsuna. Fece un respiro profondo per prendere coraggio attraversò il lungo corridoio ed entrò.


Nel frattempo una macchina sfrecciava in una strada deserta non lontano dalla villa in questione. Al volante il solito Ryo Saeba. " Sono passate quasi due ore. Speriamo che quella stupida non abbia commesso sciocchezze! Per fortuna che sono riuscito ad attaccarle una ricetrasmittente prima di addormentarmi. Se questa storia finisce bene giuro che non correrò mai più dietro una donna".


La stanza era molto grande. Qualche quadro appeso alla parete che aveva una finestra al centro. La stanza aveva pochissimi mobili, solo tre divani disposti intorno a un tavolino di cristallo.
Seduti sui divani due uomini che bevevano del vino.
- Chi diavolo sei? Dove sono i mie uomini?- urlò uno dei due estraendo la propria pistola. Era vestito in nero, sicuramente era il capo delle guardie.
- Calmati Scinoto! Ti presento la persona che stavamo aspettando: lei è Kaori Makimura.- affermò una voce cupa, tetra a lei conosciuta.
Setsuna era proprio uguale al ricordo che aveva di lui, non era cambiato affatto. Alto un bel po' più di lei, capelli castani e occhi scuri.

Dopo tanto tempo si ritrovava faccia a faccia con l'uomo che tempo prima, prima che conoscesse Ryo, le aveva fatto perdere il sorriso e odiare la vita. Sarebbe rimasta così se suo fratello non l'avesse aiutata a superare quel momento difficile. Dopo quell'esperienza lei era ritornata la Kaori di sempre ma con molta più forza, con molta determinazione in più di prima. Ecco perché era riuscita a tornare in quella casa ma soprattutto era riuscita a tornare davanti a quell'uomo. Ma ora come avrebbe reagito? Sarebbe riuscita a trovare il coraggio per affrontarlo da sola??
I pensieri di Kaori vennero interrotti da Scinoto che cercando di scusarsi con il suo capo si mise ad urlare:
- Coooosa? Mi scusi capo… Mi scusi tanto!! Però i miei uomini dovevano avvertirci del suo arrivo. E' molto strano!-
- Piantala di urlare cretino!! Di sicuro i tuoi uomini saranno di sotto ubriachi. Ecco perché non ci hanno avvertito dell'arrivo di Kaori!-
- Conoscendoli… Forse è meglio che vado a controllare… con permesso!-
- Se proprio ci tieni a saperlo i tuoi uomini stanno facendo un sonnellino! Mi meraviglio di te Setsuna, assoldare un branco di dilettanti non è da te!-
- Non sono un branco di dilettanti!!- Urlò Scinoto che si stava dirigendo verso Kaori di sicuro senza buone intenzioni.
- Ora basta! Scinoto esci di qui e va a vedere che fino hanno fatto i tuoi uomini!-
- Ma capo…-
- Sparisci di qui! Subito!!!-
A quel chiaro invito a lasciarli da soli Scinoto uscì dalla stanza sbattendo la porta.
Ora Kaori e Setsuna erano rimasti da soli.
" Accidenti ho poco tempo. Scinoto non ci metterà molto a capire che non è stata una sbronza a farli addormentare"

- Dopo tanto tempo di nuovo soli! Spero che tu sia felice quanto me - disse Setsuna avvicinandosi lentamente a Kaori.
- Non puoi immaginare quanto!! Che diavolo vuoi da me? Qual è il discorso che dobbiamo riaprire??-
- Ti facevo più sveglia! Per colpa tua sono stato in galera undici lunghi anni. Anche se per un breve periodo sono riuscito ad evadere. Hai una vaga idea di cosa voglia dire?? Mi hanno picchiato, umiliato, lasciato senza mangiare per giorni e giorni e tu mi chiedi che cosa voglio da te?? Vendetta, ecco cosa voglio vendetta!!!-
- Vendetta? Vedo che allora abbiamo qualcosa in comune. Cosa credi che io sia qua per farti un favore?- così dicendo Kaori estrasse la pistola, che aveva nascosto dietro la schiena, e gliela puntò contro.
- Non avrai mai il coraggio di sparare. Tu sei troppo buona per poter riuscire a spararmi a sangue freddo, anche se ti ho fatto del male non ci riusciresti mai!-
Non lo sopportava, il suo parlare da so tutto io. Chiuse gli occhi e con mano tremante premette il grilletto.
Il silenzio era calato tutt'intorno…


Nel frattempo Ryo era giunto davanti alla villa.
Non appena si avvicinò al cancello si accorse delle due guardie che lentamente si stavano riprendendo. Si avvicinò loro e gli diede un colpo secco alla base del collo a entrambi. " Non è ancora ora di svegliarsi… Ci sono altre guardie nel giardino. Kaori deve essere passata senza farsi vedere. Speriamo che non le sia successo niente, non potrei vivere senza di lei…"
Lo sweeper non ci mise molto a mettere fuori gioco le guardie che la socia aveva "risparmiato", era ormai giunto davanti alla villa quando la porta di entrata si aprì e vide uscire un uomo vestito di nero.
- Così sei stato tu a ridurre così i miei uomini. Ora te la farò pagare cara!-
Scinoto fece per prendere la pistola ma Ryo fu molto più veloce di lui, gli sparò ad una mano e gli diede un forte cazzotto in mezzo agli occhi che lo mise ko.
Stava per entrare nella villa quando…
Bang
Uno sparo. Ryo incominciò a correre verso la villa. " Porca miseria Kaoooriiii!"


All'interno della villa Kaori guardava il corpo di Setsuna per terra.
" Oh mio Dio!! Che cosa ho fatto! L'ho ucciso…" Kaori iniziò a piangere, tremava come una foglia, lasciò cadere a terra la sua pistola. Fece per andarsene ma non riusciva a muoversi, si lasciò cadere a peso morto quando si accorse che Setsuna si mosse.
- Non credevo avresti avuto il coraggio di sparare!- disse mentre lentamente si alzava - comunque non mi hai ucciso, una sweeper come te non dovrebbe sbagliare mira da una distanza così ridotta. Povera Kaori l'unica cosa che se riuscita a fare è colpirmi di striscio -.
L'uomo si avvicinò a Kaori, incominciò a toccarle il seno facendo via via salire la mano, quando fu arrivato al mento le alzò il viso, la donna non riusciva a fare niente, solo piangere…
- Questa sarebbe la tua vendetta?-
Kaori alzo lo sguardo e incrociando quello di Setsuna cercò di reagire:
- Lasciami stare brutto bastardo - la donna che ancora stava piangendo cerco di dare un calcio a Setsuna per divincolarsi ma l'uomo si fece trovare pronto e parò la mossa di Kaori.
- Ora ti insegno io come si compiono le vendette. Ti posso assicurare che non sarà affatto piacevole - con un gesto rapido Setsuna immobilizzo Kaori, stava per baciarla quando da dietro qualcuno lo afferrò e lo colpì violentemente al volto.

Kaori alzò gli occhi e vide Ryo che si stava avvicinando, la prese in braccio senza dire una parola e si diresse all'uscita della villa. La donna non ebbe nemmeno il tempo di parlare che trovandosi tra le possenti braccia di Ryo e sentendosi al sicuro si rilassò e senza nemmeno accorgersene si addormentò.


Intanto nella stanza dove Setsuna giaceva a terra:
- Non finisce qui Kaori, te lo posso assicurare…..-


Era buio, intorno a lei il nulla. La donna correva disperata, non vedeva assolutamente niente quando ad un tratto senti un rumore dietro di lei. Si voltò lentamente, sentiva la presenza di qualcuno riusciva a vedere la sua figura ma non riusciva a capire chi fosse. Era spaventata.
- Mi hai deluso Kaori, mi hai deluso molto - . Era la voce di un uomo, qualcuno che lei conosceva molto bene…
- Hideyuki sei tu? - disse con un filo di voce.
- Non pensavo che tu fossi così. -
- Che stai dicendo non capisco…-
- Quello che hai fatto oggi… è assurdo. Come hai potuto comportarti in quel modo? Stavi per uccidere a sangue freddo un uomo disarmato e hai tradito il tuo socio.-
- Non parlare così! Lo sai che l'ho fatto per proteggere Ryo… e poi Setsuna mi ha fatto del male, potrebbe farne a qualcun altro e io dovevo fermarlo!!-
- Uccidendolo? Le sue intenzioni potrebbero essere state pacifiche, ma tu a questo non ci hai pensato neanche per un momento. Credevo di essere riuscito a insegnarti quali fossero i valori della vita!!-
- Ma cosa dici, sai benissimo che lui voleva solo vendicarsi su di me!!-
- E l'unico modo per fermarlo era ucciderlo??-
- Io…- Kaori iniziò a piangere e la figura davanti a lei fece qualche passo in avanti.
Non era solo; un altro uomo gli stava vicino. Lo sguardo della donna si fece più attento e vicino a suo fratello riuscì a riconoscere Setsuna.
- Che diavolo ci fai qui?? Lasciami in pace!!-
- Piantala di accanirti contro di lui!! Dovevo immaginarlo che prima o poi ti saresti rivelata quello che veramente sei. Sei la figlia di un malvivente e non potevi essere di certo diversa da lui. Tu non sei mia sorella!!!- il tono severo di Hideyuki le spezzo il cuore. Cercò di alzarsi per andargli incontro ma quando cercò di abbracciarlo sconparve. Al suo posto vide Ryo che la guardava con severità.
- Non voglio una socia come te!! Incapace e stupida. Mi hai tradito e non posso perdonartelo. Sparisci dalla mia vita. Ora che anche Hideyuki non ti riconosce più come sorella io non devo più occuparmi di te, finalmente mi posso liberare del peso che sei sempre stata!- detto questo anche Ryo svanì nel nulla.
Ora davanti a lei era rimasto solo Setsuna che rideva compiaciuto dell'accaduto.
- Povera Kaori! Abbandonata dalle persone più importanti della sua vita. Non ti preoccupare ora mi prenderò io cura di te!-
- No non può essere vero. Hideyuki, Ryo. No, no, nooooo!!!-


Quando riaprì gli occhi si trovò nella stanza di Ryo. Era sudata e tremava ancora dopo quel terribile incubo. Qualche secondo dopo la porta si spalanco rapidamente e nella stanza entrò uno spaventato Ryo.
- Kaori stai bene??- le chiese preoccupato avvicinandosi al letto.
La socia fece un cenno con la testa facendo capire a Ryo che probabilmente si era trattato solo di un incubo che comunque l'aveva scioccata molto a giudicare dall'espressione di Kaori. Le accarezzò dolcemente i capelli:
- Ok, vado a prenderti un bicchiere d'acqua - stava per allontanarsi quando Kaori lo afferrò per un braccio.
- Ti prego non andartene. Non lasciarmi sola!-

Ryo si sedette sul letto di fronte alla donna che tremava come una foglia. Voleva aiutarla ma non sapeva come fare, se lei continuava a nascondergli la verità sarebbe rimasto impotente davanti alla disperazione della donna che amava con tutto se stesso.
- Che diavolo ti sta succedendo?-
Kaori abbassò lo sguardo per evitare quello del socio. Al silenzio della socia Ryo si scompose e incominciò a diventare nervoso.
- E va bene non vuoi parlare? Allora resta da sola a distruggere la tua vita, io non voglio vederti ridotta in questo stato. Non credo che ci sia più niente da dirsi, non ti fidi di me tanto da ingannarmi. Se non c'è più fiducia tra noi non possiamo più rimanere soci - esclamò in tono duro.
- Non è come credi! Io mi fido di te -
- Allora perché? Ti rendi conto di quello che hai fatto? Prima mi hai nascosto di essere stata minacciata poi sei andata ad affrontarlo da sola mettendomi fuori gioco con un sonnifero. Non pensavo che questa fosse fiducia!-
- Io non potevo permetterti di venire con me. Tu mi hai sempre protetta ed ora toccava a me proteggerti. Lui non vuole te e quindi volevo lasciarti fuori da questa storia per non farti correre dei pericoli inutili.-
- Pericoli inutili dici? Noi rischiamo la vita tutti i giorni per persone che neanche conosciamo ed io non dovrei farlo per te?-
- Possibile che non capisci??-
- No, mi dispiace ma non riesco proprio a capire- la voce di Ryo si era abbassata sembrava più rassegnata.
- Non voglio vederti morire a causa mia. Non me lo perdonerei mai…- anche Kaori ora parlava a bassa voce -… io ti amo - appena si rese conto di quello che aveva detto si portò le mani alla bocca sperando che Ryo non avesse udito quelle parole dette con un filo di voce.
Ryo osservava la socia che con le mani che le coprivano il viso stava piangendo. Aveva capito bene? Lei gli aveva detto di amarlo. Voleva aiutarla invece era solo riuscita a farla sentire peggio di come stava prima. L'unica cosa che riuscì a fare fu abbracciarla. Kaori non smetteva di piangere, non aveva capito quanto fosse grande la sua disperazione, la strinse ancora più forte a se.
- Mi dispiace, non volevo parlarti in quel modo!-
- Io non dovevo comportarmi in quel modo ma non sapevo cosa fare non volevo vederti mor…- Kaori fu interrotta da Ryo che gli mise un dito sulla bocca. Incominciò ad asciugarle le lacrime e si fermò ad osservarla. Si perse nei suoi occhi bagnati dalle lacrime.
- Anch'io mi sarei comportato come te perché anch'io ti amo. Ti amo da morire Kaori- detto questo alzò il viso della socia verso il suo e le diede un lungo bacio appassionato.

Non poteva crederci, stava sognando? Se solo le circostanze fossero state diverse sarebbe esplosa dalla gioia che provava. Ryo aveva dette di amarla a l'aveva persino baciata. Si guardò allo specchio, la camicia di Ryo era enorme ma per dormire sarebbe andata benissimo anche perché era l'unica cosa che poteva indossare dato che la maggior parte delle sue cose erano rovinate a causa della bomba lanciata nella sua camera.
Si mise a letto erano quasi le tre di notte. Ryo entrò nella camera con delle bende in mano:
- Prima di dormire è meglio medicare la ferita al braccio-
Kaori si mise pigramente seduta sul letto e mentre Ryo la medicava si perse nelle sue riflessioni.
" Forse dovrei diglielo! Sono sicura che Setsuna si rifarà vivo prima o poi, sarebbe assurdo continuare a mentirgli! In fondo avevo deciso che prima o poi gli avrei parlato!"
- Ehi! Tutto bene?-
- Si, si!-
- Ok! Ho finito. Senti dolce Kaori-chan - iniziò Ryo in tono mieloso
- Non mi piace il tono della tua voce, avanti sputa il rospo!-
- Stavo pensando, visto che il tuo letto è stato distrutto dall'attentato di questo pomeriggio, e io da gentiluomo ti farò dormire qui…-
- Ryo, arriva la punto!-
- Ok! Mi chiedevo se mi faresti un piccolo spazio nel letto. Prometto che farò il bravo bambino!-
- Va bene! - sospirò Kaori che non poteva resistere al supplica del socio - In fondo il letto è tuo!-
Ryo fece il giro del letto e si mise sotto le coperte, Kaori si girò e gli diede la schiena.
Il cuore le batteva forte, avrebbe voluto abbracciare l'uomo ma non osava, in fondo il bacio per quel giorno era già stato abbastanza.

Era passato un po' da quando si erano coricati ma Kaori non riusciva a prendere sonno continuando a rigirarsi nel letto.
- Non riesci a dormire?-
Kaori si girò per poter guardare Ryo che appoggiato su un braccio la stava osservando.
- Non pensavo fossi sveglio!-
- Ancora incubi?-
- No! E' tutto a posto solo che non riesco a dormire -
Ryo le fece un sorriso molto dolce poi la abbracciò e la tirò verso di se.
- Adesso cerca di rilassarti e cerca di dormire -
Il cuore di Kaori batteva sempre più forte, si sentiva al sicuro, protetta tra le braccia di Ryo. Cercò di rilassarsi, alzò lo sguardo per guardare Ryo che, illuminato dalle innumerevoli luci al neon della città che penetravano nella stanza attraverso la finestra, osservava un punto imprecisato del soffitto. Come era bello.


- Setsuna Aoki -
- Cosa? - Ryo fissò la socia cercando di capire cosa stesse farneticando.
- Setsuna Aoki, l'uomo che hai visto oggi mentre… beh hai capito! -
- Quel bastardo! Ovviamente è lui quello che ti minaccia.-
- Si! Lui è il mio incubo da sempre si può dire. Ci sono molte cose che non sai, che nemmeno Hideyuki ti ha mai detto. La famiglia Aoki è da sempre implicata nei traffici illegali di droga in questo paese, e non solo è anche una delle più potenti. Mio padre alcuni anni prima della mia nascita riuscì a distruggere una delle organizzazioni formate dalle famiglia mandando in galera il padre di Setsuna. I due figli vennero cresciuti dalla madre con il solo scopo di vendicare l'umiliazione subita dal padre che nel frattempo morì ucciso da uno dei detenuti. Yushi è sempre stato il più forte tra i due fratelli e con l'aiuto di alcuni parenti tra cui Setsuna riuscì ad uccidere mio padre. Ma la loro sete di vendetta non poteva di certo placarsi così il loro obbiettivo diventò Hideyuki. Si accorsero presto che lui era troppo forte per poterlo uccidere facilmente così pensarono di incastrarlo sfruttando il suo punto debole…-
- Che ovviamente eri tu!- continuò Ryo.
- Infatti, ma io ero stata abituata a non fidarmi di nessuno. Mio fratello in quel periodo mi accompagnava e mi veniva a prendere a scuola, non mi lasciava sola mai un minuto. Probabilmente lui sapeva. Tutto continuò in questo modo fino a quando la polizia ricevette una soffiata riguardante l'esportazione di molti chili di droga destinati agli Stati Uniti. La polizia tese un imboscata ai trafficanti. Mio fratello partecipò al progetto, ma durante l'operazione qualcosa andò storto e scoppiò una sparatoria durante la quale Yushi perse la vita proprio per mano di Hideyuki.-
- Immagino che Setsuna non ne fu molto felice. Ma non riesco a capire che cosa centri tu. Se ho ben capito il progetto di usarti contro Hideyuki sfumò non appena capirono che era impossibile rapirti fino a che c'era lui. E se avessero tolto di mezzo Maki tu non saresti servita più a nulla.-
- Al contrario Setsuna fu molto felice dell'accaduto. Ora lui avrebbe ereditato tutto il patrimonio di famiglia e sarebbe diventato il capo dell'organizzazione formata dalla famiglia Aiko. Però sua madre lo minacciò, doveva assolutamente vendicarsi per onorare la famiglia altrimenti non avrebbe visto un lira e non sarebbe diventato il capo dell'organizzazione. Lui era molto più debole di suo fratello ma molto più intelligente e capì che per arrivare a uccidere Hideyuki l'unico modo ero io. Ma io ero sempre "scortata" o da mio fratello a da alcuni sui colleghi poliziotti. L'unico momento in cui ero sola era quando ero a scuola. Così ebbe la formidabile idea di iniziare a lavorare nel liceo che frequentavo come professore. Ottenne di insegnare alla mia classe e ben presto si guadagnò la mia fiducia, come quella della maggior parte delle ragazze dell'istituto. Sai lui era molto giovane e bello, si dimostrava sempre disponibile con noi alunni e quasi tutte le ragazze si infatuarono di lui, me compresa.-
- Ovviamente lui ti riservava molte più attenzione di quanto facesse con le altre studenti -
- Esatto! Un giorno capitò che mi fermai a scuola con il club sportivo a cui ero iscritta e lui si offrì di darmi un passaggio fino a casa. In quei giorni Hideyuki era partito per lavoro e io avrei dovuto stare da una mia compagnia di classe. Lui questo non poteva saperlo così mi rapì e mi portò nella villa chiamando subito Hideyuki per farlo cadere in trappola. Ovviamente mio fratello non c'era così mi tenne prigioniera nelle cantine per giorni e giorni. In quei giorni mi picchiarono per sapere dove fosse mio fratello.-

- Perché non hai detto la verità?-
- Io non sapevo realmente dove fosse. Erano passati tre giorni e Setsuna stava per perdere la pazienza. Arrivò in cantina e mi puntò la pistola contro, io per risposta gli diedi un calcio nelle parti basse facendolo piegare in due dal dolore. Quando si riprese pensavo mi sparasse ma cominciò a picchiarmi sempre con più forza cercando di farsi dire dove si trovasse Hideyuki. Davanti al mio silenzio mi diede un colpo alla base del collo e io svenni. Quando mi risvegliai mi trovavo in un vecchio magazzino abbandonato che poi scoprii essere un vecchio aeroporto fuori Tokyo. Setsuna era davanti a me e mi disse che sarei stata lì finche non mi decidevo a parlare. Era un posto vecchio pieno di topi e di ragnatele. Rimasi lì da sola per altri quattro giorni senza mangiare con una guardia che mi controllava.

Setsuna aveva ormai perso definitivamente la pazienza e quando venne a vedere se mi ero decisa a parlare mi trovò più ostinata di prima mi sparò ferendomi di striscio a un braccio. Non avrei mai parlato anche se avessi saputo così cercai di ribellarmi andandogli a dosso ma ero debole e ferita, finii per soccombere. Dopo la breve colluttazione mi ritrovai stesa a terra con Setsuna sopra di me. Non mi resi subito conto della situazione ma lui si. In un attimo il suo sguardo si fece malizioso e…- Kaori incominciò a tremare -… mi… lui mi… vio… - calde lacrime cominciarono a rigare il volto della donna - violentò.-

La donna si aggrappò ancora di più a Ryo per cercare conforto e si accorse dell'irrigidirsi dei muscoli del socio che era rimasto sconvolto dalla confessione della donna.
Kaori continuò il racconto dopo essersi calmata.
- Nel frattempo la famiglia dell'amica con cui avrei dovuto stare durante l'assenza
di Hideyuki chiamò la polizia avvertendo della mia scomparsa. Mio fratello fece subito ritorno a Tokyo ma per giorni le ricerche brancolarono nel buio. Mi trovarono sette giorni dopo la mia scomparsa grazie a un gruppo di ragazzi che, andati lì per assistere ad alcune corse di moto, avevano sentito chiamare aiuto. Quando mi ritrovarono ero in uno stato pietoso e mi portarono in ospedale. Ero così spaventata che non parlavo più. Mio fratello cercò di aiutarmi ma non ci fu modo. Setsuna sapeva della mia reazione e sapendo che Hideyuki non l'avrebbe riconosciuto come componente della famiglia Aiko venne in ospedale per tentare uccidermi così che non potessi accusarlo. Quando venne in ospedale mio fratello era lì ma ci lasciò soli pensando che fosse il mio professore. Cercò di soffocarmi con un cuscino ma per fortuna riuscì ad urlare facendo accorrere mio fratello che lo arrestò. Gli dissi che era lui ad avermi rapito e gli raccontai tutti i particolari del sequestro tralasciando il fatto che mi aveva violentato. Non volevo si sentisse più in colpa di quanto lo era già.

Setsuna rimase in galera per alcuni anni prima di riuscire ad evadere ed entrare a far parte della "Union Teope". Fu uno di quelli che appoggiò con accanimento l'uccisione di mio fratello. Quando tu distrussi l'organizzazione lui fu arrestato di nuovo. Ed ora che è fuori di galera vuole farmela pagare per averlo mandato in galera.-

La donna trasse un sospiro di sollievo. Finalmente era riuscita a dire cose che per tutti quegli anni aveva tenuto dentro.
- Come fai a sapere che entrò a far parte dell'organizzazione? -
- Perché dopo poco la morte di Maki mi chiamò chiedendomi se lui e suoi amici mi avevano fatto "felice"!- le lacrime ricominciarono a scendere.
- Perché non me ne hai parlato? -
- Ti conoscevo da poco e non mi fidavo completamente di te!-
- Non riesco a capire perché Maki non me ne abbia mai parlato. -
- Tu non conoscevi ancora Hideyuki!-
- Cosa che diavolo dici? Ma quanti anni avevi?-
- Sedici -
Non poteva crederci. Non si rendeva minimamente conto di quello che aveva passato Kaori. Ora si spiegava il fatto del suo comportamento da maschiaccio.
-Ora è tutto finito!- disse Ryo asciugandole le lacrime e stringendola più forte a se - cerca di dormire ora!-


Ryo non era più riuscito a chiudere un occhio da quando Kaori gli aveva confessato la verità. Aveva osservato la socia dormire per un bel po', che nonostante tutto era ancora molto scossa, poi aveva deciso di andare a scaricare la rabbia che provava dedicandosi al suo hobby preferito. Sparare.
Erano quasi le undici del mattino quando Umi e Miki arrivarono a casa Saeba per far visita a Kaori. Sentendo degli spari provenire dal poligono di tiro si recarono nella cantina di Ryo.
- Non ti sembra imprudente lasciare Kaori da sola? - chiese Miki un po' preoccupata.
Ryo si girò in direzione della voce e incrociò uno sguardo indagatorio di Umi, che aveva perfettamente capito che Ryo non era lo stesso. Non si era nemmeno accorto del loro arrivo e questo non era da lui.
- Kaori sta dormendo! E' tutto sotto controllo!-
- Vuoi fare o no il padrone di casa? Non vorrai farci rimanere qui sotto ancora per molto? - disse ironicamente Umi.
- Scusate! Andiamo di sopra!-
Mentre salivano le scale arrivarono anche Saeko, Reika, Mick e Kazue.
- Siamo venuti a vedere come sta Kaori disturbiamo?- disse una sorridente Reika.
- Uno in più o in meno ormai che differenza fa!- rispose Ryo

Appena salirono in casa Ryo andò a vedere come stava Kaori mentre i suoi ospiti si accomodavano.
Quando entrò nella stanza si accorse subito che Kaori non era ancora riuscita a calmarsi. Nonostante dormisse era molto agitata aveva continuato a rigirarsi nel letto ed era leggermente sudata. Ryo le si avvicinò e la ricopri rimanendo a fissarla per un attimo. " Che cosa ti hanno fatto amore mio! Non posso sopportare di vederti in questo stato. Anche se fosse l'ultima cosa che faccio ti prometto che gliela farò pagare cara. Lo farò anche per te Maki!"


- Kaori ti ha detto chi è il tizio che la minaccia?- chiese curiosa Saeko.
Ryo non rispose alla domanda non riusciva a parlarne e non sapeva se Kaori avrebbe voluto dire la verità agli amici. Pensando a quel bastardo si era innervosito di nuovo e per non darlo a vedere stinse i pugni tanto da farsi male.
Gli unici ad essersene accorti furono Umi e Mick che avevano capito che qualche cosa non andava. Sicuramente Kaori gli aveva detto qualcosa e quel qualcosa aveva mandato in bestia Ryo.
-Ryo! Perché non rispondi alla domanda di mia sorella?-
- Non è che ci stai nascondendo qualcosa?- domando Miki.
- Avanti ragazze, lasciatelo stare. Non è obbligato a dirci se Kaori gli ha parlato. L'importante è che lei stia bene! Giusto? - intervenne Mick.
- Già. Hai ragione!- disse Miki anche se un po' delusa.
Ryo sorrise verso Mick come per ringraziarlo, quando squillò il telefono.
Ryo si alzò e andò a rispondere apparentemente calmo.
- Casa Saeba. Chi parla?-
Non rispose nessuno per qualche secondo poi attaccarono il telefono in faccia a Ryo.
Kaori, che sentendo il telefono squillare si era svegliata, spalncò la porta della camera da letto e osservò l'uomo spaventata. Ryo alzò lo sguardo verso Kaori, bastò quello per farle capire che probabilmente era Setsuna che sentendo la voce dell'uomo aveva riattaccato.


- Kaori come stai?- Miki corse incontro all'amica preoccupata - Guarda ti ho portato alcuni vestiti. Andiamo ti aiuto a misurarli - disse porgendole una borsa piena di roba.
Le due donne entrarono in camera di Ryo.
- Questi pantaloni e questa camicia sono perfette a te!- Miki cercava di non parlare della telefonata vedendo quanto fosse scossa l'amica.
- Grazie Miki! Sono perfetti!-
- Allora io vado dagli altri e ti aspetto lì!-
- Si!-
- Kaori…- incominciò incerta Miki -… siamo tutti preoccupati per te ma non sei obbligata a dirci come stanno le cose! Noi ti aiuteremo lo stesso. Non so se tu hai già parlato con Ryo ma lui non è lo stesso. C'è qualcosa che lo turba e se non gli hai detto niente dovresti farlo. Almeno a lui devi delle spiegazioni.- disse la donna prima di chiudere la porta dietro di se.


Poco dopo Kaori si unii agli altri.
Gli amici erano visibilmente preoccupati per lei e continuavano a chiedere come stava e cercavano di parlare di cose divertenti per distrarla e non metterla in imbarazzo.
Non era ancora pronta per dire la verità a tutti quanti. Sapeva che erano degli amici eccezionali e che non l'avrebbero abbandonata, ma non si sentiva di rivivere ancora quel periodo della sua vita.
- Vi chiedo scusa! Ma non sono ancora pronta per dirvi la verità. Lo farò ve lo prometto, non ora però. -
- Non siamo qui per sapere nulla, si siamo curiosi e preoccupati , ma per noi l'importante è che tu torni ad essere la Kaori di una volta.- disse sorridente Mick
- Quella che tutti noi amiamo - concluse Miki abbracciandola.
- Ora è tardi però, e non possiamo trattenerci oltre- disse Saeko.
Il gruppetto stava per andarsene quando il telefono squillò di nuovo.
Kaori con mano e voce tremante rispose:
- Casa Saeba -
- Pensavi che sarebbe finita così. Fatti trovare domani notte a mezzanotte in punto all'aeroporto abbandonato fuori Tokyo. Sono sicuro che te lo ricordi. Hai due possibilità: se vieni con Saeba, lui muore come chiunque altro sarà con te. Se invece vieni da sola non succederà niente a lui e a nessun altro. Te compresa ovviamente, non ti voglio uccidere i miei piani sono cambiati. Almeno per il momento!-

Kaori riattaccò la cornetta con mano tremante. Aveva tutti gli occhi degli amici puntati addosso, si sentiva a disagio. Senza dire niente si diresse verso la terrazza.


Si appoggiò alla ringhiera pensierosa, lo sguardo perso nel vuoto.
- Che cosa ti ha detto?- le chiese Ryo che l'aveva raggiunta subito.
- Ecco… -
- Avanti Kaori! So che ti fidi di me, non mi succederà niente te lo prometto! Di sicuro ti ha dato una specie di ultimatum. Quale? -
Kaori fissò Ryo che la guardava dolcemente. Avrebbe voluto mentirgli ma sapeva che lui non l'avrebbe veduta. Cedette alla determinazione del socio. In fondo aveva bisogno d'aiuto.
- Domani a mezzanotte all'aeroporto abbandonato fuori città! Se vado da sola ha detto che non mi ucciderà, forse è meglio che faccia così!-
- Non se ne parla neanche- disse Ryo posandole un braccio intorno alla vita e tirandola verso di se - Io verrò con te. Ce la faremo, noi siamo City Hunter!!-
- Si però..-
- Scusate…- disse Miki -… non volevamo, ma abbiamo sentito la vostra conversazione e vogliamo darvi una mano.-
- Non volevate?- disse ironicamente Ryo
- Abbiamo un piano- incominciò Umi - Conosco quel vecchio posto. Tempo fa ho sbrigato un lavoretto lì intorno!-
- Umi ha detto che ci sono tre entrate, quella principale e due laterali. Ryo e Kaori entrerete da quella principale, Miki e Umi da quella di sinistra e Reika e Saeko ed io da quella di destra!- spiegò Mick
- Vi ringrazio ma…-
- Tanto è inutile abbiamo già deciso Kaori!-
- E va bene! Ma io da sola entrerò dalla porta principale…-
- No Kaori! Sarebbe troppo pericoloso!- disse Miki preoccupata.
-Kaori ha ragione!Io entrerò dalla porta di destra. Gli faremo credere che Kaori sia da sola in modo da attaccarli di sorpresa. Mick, Saeko e Reika si occuperanno degli uomini che sicuramente saranno di guardia fuori dall'aeroporto!- finì per lei Ryo.
- Ok! Allora ci vediamo all'aeroporto alle dieci e mezza, così potremo studiare la situazione!- disse Miki
- Noi andiamo, vi lasciamo soli - disse maliziosa Saeko guardando come Ryo abbracciava Kaory con un po' di invidia. I due che non si erano accorti della gaf si staccarono violentemente l'uno dall'altra. Kaori diventò rossa come un peperone e Ryo si mise a fare la sua risata da deficiente.

Accompagnò gli amici alla porta.
- Se domani sarai ancora in questo stato ti uccideranno!- disse serio Umi rivolgendosi a Ryo.
- Non pensavo fosse così evidente…-
- Piantala di fare il deficiente. Sto parlando sul serio. Da quando ti conosco non ti ho mai visto così! Domani vogliamo difendere solo Kaori. Tu devi essere in grado di cavartela da solo.-
- Questa volta non so se ce la farò!- disse Ryo con amarezza.
L'affermazione di Ryo fece cadere un silenzio carico di tensione tra gli amici.
- Forse, allora, è ora che cambi mestiere.- finì Umi in tono serio mentre gli altri assistevano alla scena increduli.
- Hai ragione!-
Fu l'unica risposta di Ryo mentre saliva le scale allontanandosi dagli amici.


Stavano mangiato il veloce pranzo preparato da Kaori quando il silenzio fu rotto da una richiesta della donna:
- Vorrei che mi insegnassi, come si deve, a sparare!-
- Cosa? Non ci penso nemmeno! Comunque non ce ne sarà bisogno!-
- Come fai a dirlo? Ti prego Ryo, devi aiutarmi. Ti sto chiedendo solo di esaudire un mio desiderio -
- Non voglio che ti sporchi le mani! Un giorno potresti volere avere una vita normale! -
- Pensavo che dopo quello che è successo ieri sera avessi capito le mie intenzioni! Ma evidentemente mi sbagliavo!-
Ryo non rispose alla provocazione della socia e si alzo dirigendosi in salotto.
Kaori lo seguì infuriata.
- Ormai ho fatto la mia scelta! Io voglio continuare a fare questo lavoro e stare al tuo fianco. E' importante per me-
- Non molli proprio mai? Hai vinto! Ti aiuterò. -

Finito di mangiare i due sweeper andarono al poligono di tiro. Ryo si dimostrò molto paziente con la socia che all'inizio non riusciva neanche a centrare il tabellone.
Dopo aver preso la mano Kaori iniziò a centrare il tabellone e riuscì persino a fare parecchi centri.
- Sei stata brava, ma ora dovrai sparare a un bersaglio in movimento. Non sarà facile!-
- Ok! -
- Concentrati e cerca di centrare l'omino. Prima di ogni colpo mi dovrai dire dove mirerai per sapere se hai centrato il tuo obbiettivo. Cominciamo!-
Kaori si concentrò, trasse un sospiro e sparò! Quando aprì gli occhi rimase delusa nel vedere che non aveva colpito l'omino.
- Avanti non devi scoraggiarti. Riprova!-
Alla fine Kaori era riuscita a colpire quasi sempre l'omino e con gli ultimi colpi riusciva anche a centrare la parte del corpo che si era prefissata di colpire. Quando tornarono in casa erano le dieci passate e decisero di dormire per essere in forma il giorno dopo.


Aveva deciso di fare un bagno rilassante prima di coricarsi mentre Ryo andò subito a letto.
Quando ebbe finito entrò nella stanza e nell'ombra vide la figura di Ryo di spalle che guardava fuori dalla finestra. Si avvicinò e lo abbracciò da dietro e posò la testa sulla sua schiena.
- Che guardi?- gli chiese dolcemente Kaori
- Niente di preciso!-
- E' tutto a posto?-
- Si! Perché me lo chiedi?-
- Così! Senti Ryo io ci ho pensato bene. Non voglio che Setsuna muoia!-
Ryo si girò incredulo.
- Hai pietà di quell'uomo dopo tutto quello che ti ha fatto?-
- No! Al contrario sarebbe troppo facile per lui morire! -
- Non riesco a seguirti spiegati meglio!-
- Lui odia talmente la galera che più tosto di finirci dentro preferirebbe morire. Io non voglio dargli questa soddisfazione! Voglio che finisca in galera a marcire per il resto dei sui giorni!-
Ryo fissò Kaori per un momento. I suoi occhi erano sofferenti.
- Credi che sia troppo crudele?- chiese la donna cercando di interpretare i pensieri del socio.
- No! Capisco quello che provi per quell'uomo.-
- Però per fare questo avrò bisogno del vero Ryo accanto a me! Capisci quello che voglio dire? -
- Non so se ci riuscirò!-
- Ma tu devi riuscirci! Quello che ha fatto quell'uomo riguarda il passato e tu ormai non puoi fare più niente. L'unica cosa che puoi fare per aiutarmi è starmi vicino e tornare quello di sempre. Ti prego Ryo, non farmi pentire di averti raccontato come stanno le cose. Se non cambi atteggiamento sarà uno scherzo per loro ucciderti e tu non mi puoi lasciarmi sola, non adesso!-
Ryo abbracciò teneramente Kaori e iniziò ad accarezzarle i capelli.
- Dovrei essere io a consolarti e farti stare calma, invece tu lo stai facendo a me.-
- Noi siamo partner. Dobbiamo aiutarci a vicenda per sopravvivere! Giusto?-
- Giusto.-
- Ora però prometti che tornerai il Ryo di sempre -
- Te lo prometto. Domani avrai vicino il freddo e distaccato Ryo di sempre. Come è giusto che sia durante la battaglia.-
- Bene, altrimenti sarei stata costretta a metterti fuori combattimento un'altra volta. E questa volta non avrei usato il sonnifero ma le più efficaci botte in testa.- scherzò Kaori.
- Ti amo Kaori!-

Ryo guardò gli occhi dolci di Kaori. Non poteva fare a meno di quella donna splendida. Sarebbe tornato quello di sempre anche per proteggerla al meglio, se l'avrebbero uccisa lui ne sarebbe morto a sua volta. L'amava troppo per poter fare a meno di lei.
La baciò dolcemente ma ben presto diventò un bacio carico di passione. Non riuscivano a staccarsi l'uno dall'altra e a piccoli passi avevano raggiunto il letto.
Ryo fece distendere Kaori sotto di se e iniziò a slacciarle la camicia lentamente.
La osservò per un momento poi prima di riprendere a baciarla la guardò negli occhi:
- Sei sicura?-
Kaori sorrise dolcemente.
- Ti amo, non voglio più aspettare!- disse con dolcezza prima di baciarlo.
Ryo però voleva essere sicuro della scelta sella socia, soprattutto dopo aver saputo quello che aveva passato.
- Non c'è fretta. Possiamo anche aspet…-
- Che c'è tu non lo vuoi!-
- Non immagini neanche quanto! Voglio solo che tu sia sicura.-
- Shhh…- Kaori mise un dito sulle labbra di Ryo e gli sussurrò dolcemente all'orecchio:
- Ryo sta zitto e baciami!-
Ben presto la bocca di Kaori prese il posto del suo dito sulle labbra di Ryo che ricambiò con passione il bacio della socia.

Dopo tanti anni si erano finalmente liberati dei dubbi che li assillavano impedendogli di vivere il loro amore, ed ora erano certi che non si sarebbero più nascosti dietro false paure. Si sarebbero finalmente amati!


Erano solo le sette del mattino quando Kaori decise di alzarsi. Era già da un po' che era sveglia, ma non voleva sciogliersi dall'abbraccio del collega. A dire il vero non aveva dormito molto, quasi nulla. Si alzò dimenticandosi completamente della sue nudità, ma non appena se ne accorse si ricoprì con le coperte. Non vedeva molto ma cercò ugualmente di trovare la camicia per terra. " Accidenti deve essere dalla parte di Ryo!" Si girò lentamente per non svegliare Ryo ma lo trovò che la fissava con in mano la sua camicia.
- Cercavi questa?-
- Come mai sei già sveglio?-
- Con tutto il caos che hai fatto come avrei potuto continuare a dormire?-
- Mi dispiace, non riesco a dormire…-
- Bene! E' una fortuna che sono sveglio allora. Posso aiutarti ad occupare il tempo se vuoi.- disse in tono malizioso
- No grazie - disse Kaori che era diventata leggermente rossa in volto - ora scendo in cucina e mangio qualcosa. Ieri sera non abbiamo mangiato e io ho fame!-
concluse alzandosi dal letto
- Dovresti riposare. Sarà una giornata lunga e noi non abbiamo dormito molto stanotte!-
Kaori divenne ancora più rossa e usci senza dire una parola.



Più tardi si alzò anche Ryo. Kaori era visibilmente tesa e, nonostante i suoi sforzi, non riusciva a calmarsi. Per di più non aveva praticamente dormito niente rischiava di arrivare alla resa dei conti impreparata. Dopo aver mangiato a Ryo venne un lampo di genio. Mise nello stereo di camera sua la canzone preferita di Hideyuki e chiamò Kaori. Si distesero sul letto abbracciati. Con una mano Ryo accarezzava la spalla di Kaori che sussultò lievemente al primo tocco. Finalmente riuscì a calmarsi.
- Devi cercare di dormire un po'-
- Mi manca sai?-
- Lo so!-
- Voglio andare al cimitero prima di andare all'appuntamento con gli altri.-
- Cosa? Diavolo Kaori non penserai che non faremo più ritorno a casa vero? Non è un ultimo saluto quello che vuoi dare al vecchio Maki vero?-
- Cosa? No non ci avevo nemmeno pensato giuro! Volevo solo chiedergli se questa sera mi starà vicino dandomi la forza per affrontare Setsuna!-
- Non importa! Te la darà di sicuro. Lui non ti abbandona mai dovresti saperlo ormai! Comunque domani, quando tutto sarà finito, ti prometto che andremo a fare un salutino a Hideyuki insieme -
- Si, insieme! Sai mi piace questa parola, INSIEME!-
- Già! Piace anche me - disse Ryo scompigliandole i capelli.

Cullata dal dolce suono di quella stupenda musica e abbracciata a l'uomo che amava più della sua stessa vita Kaori si rilassò definitivamente lasciandosi avvolgere da un tranquillo sonno.


Si sentì dare un dolce bacio sulla fronte e aprì pigramente un occhio.
- Kaori, sono le otto e un quarto è ora di andare!-
- E' già cosi tardi!-
- Puoi restare a casa se vuoi, anzi io sarei più tranquillo!-
- Non dire cavolate! Non starei a casa per nessuna ragione al mondo. E poi Setsuna mira a me perché dovrei stare a casa me lo spieghi? Credi che io abbia paura?-
- Non ho detto questo! Stavo solo scherzando non dovresti prendertela tanto. Sei già nervosa e questo non va bene. Devi stare calma capito?-
- Si hai ragione! Scusami, andiamo?-
- Andiamo!-
Il viaggio durò circa un ora e fu tranquillo. Ryo cercava di scherzare per far rilassare Kaori. Quando arrivarono tutti i loro amici erano già lì. Il gruppetto di persone si posizionò su una piccola collinetta non molto distante dal capannone del vecchio aeroporto, da lì riuscivano a vedere gli spostamenti degli uomini di Setsuna. Riuscivano a vedere solo quelli posizionati fuori dal capannone ma ne avevano visti molti entrare. Ne avevano contati sessanta venti dei quali si erano posizionati fuori. Non potevano essere sicuri della quantità di uomini all'interno del capannone.
- Ci siamo. Mancano venti minuti a mezzanotte!- esclamò Umi che non vedeva l'ora
di mettersi all'opera.
- Bene all'ora possiamo posizionarci alle postazioni prestabilite - ordinò Ryo.
- Prima di dividerci volevo darvi questi!- disse Saeko porgendo ad ogni uno di loro una specie di bottoncino.
- La mia cara sorellina a preso in prestito queste ricetrasmittenti alla centrale di polizia! Usarle è facile. Basta premerle qui per far si che gli altri vi sentano attraverso questi piccoli auricolari. -
- Prese in prestito eh! Comunque forse è meglio che Mick rimanga qui per tenerci aggiornati sugli spostamenti dei soldati. Non vorrei ci facessero un brutto scherzo!-
- Farò come dici tu Ryo! Sono contento di vedere che sei tornato quello di sempre!-

Il gruppetto stava per dividersi quando Ryo chiamo Kaori:
- Come va, Ti senti pronta?-
- Si!- rispose una decisa Kaori
- Non ti causerà dei problemi il fatto che dovrai tornare dentro a quel capannone?-
- No stai tranquillo! E' tutto sotto controllo-
- Ok! Mi raccomando hai la pistola ma non devi usarla per nessun motivo finche non te lo dirò io! Cerca di stare calma quando vedrai Setsuna!-
- Veramente tu devi stare calmo quando lo vedrai, ricordati quello che mi hai promesso! Nient'altro capo?-
- No nient'altro! Anzi si. Kaori mi raccomando fai attenzione! Un ultima cosa… ti amo!-
Kaori rimase stupita dalle parole del socio dette davanti a tutti gli amici che erano rimasti a bocca aperta.
- Anch'io ti amo!- disse Kaori avvicinandosi a Ryo che la strinse a se dandole un breve e dolce bacio. Poi si allontanò.
" Spero solo che non sia il nostro ultimo bacio" pensò Kaori mentre osservava Ryo allontanarsi.
- Pronta?- chiese Mick
- Si!-
- Diamo inizio alle danze!-


Era mezzanotte in punto quando Kaori entrò nel capannone. Tutti gli uomini che aveva visto fuori non gli crearono alcun problema, si erano limitati a squadrarla.
Quando entrò venne accecata da una luce che gli era stata puntata contro. Tutt'intorno il buio più completo, non vedeva nessun uomo anche se ne avvertiva la presenza intorno a lei.
- Ben venuta ti aspettavo!-
- Dove diavolo sei Setsuna?-
- Non preoccuparti ogni cosa a tempo debito! Tu piuttosto sei sola?-
- No! Ho nascosto Ryo nelle tasche dei pantaloni-
- Non credo che tu sia nelle condizioni per fare delle battute! Comunque i miei uomini staranno all'erta.-
- Come vuoi! Dimmi dove devo andare-
- Sempre dritta mia cara, sei impaziente di vedermi non è così?-
- Si certo, come potrei non essere impaziente di vedere un lurido verme come te! Chiunque al mio posto farebbe i salti di gioia. Non si vede un accidente, non puoi accendere altre luci?-
- Questa basta e avanza. Man mano che verrai avanti la sposterò! Adesso muoviti!-

Intanto Mick fuori dal capannone notò uno strano movimento tra gli uomini di Setsuna. Alcuni di loro si stavano allontanando dal capannone e si stavano dirigendo sulla vecchia pista d'atterraggio lì vicino.
- Ryo mi senti? Devo lasciare la mia postazione. C'è qualcosa che non mi quadra voglio avvicinarmi ad alcuni uomini per sentire se riesco a capirne qualcosa di più!-
Poco dopo Ryo rispose a Mick.
- Ok va pure!-
- Ehi gran uomo a che punto sei? -
- Gli ho messi fuori combattimento tutti quanti!-
- Quanti erano?-
- Erano solo una ventina!-
- Bene, davanti alla porta principale ne sono rimasti dieci, per Saeko e Reika sarà facile metterli fuori gioco!-
- Mick, dove diavolo sono andati gli altri dieci che erano lì davanti? Hanno seguito Kaori?-
- No si sono allontanati. Voglio scoprire che cosa bolle in pentola!-
- Ok a dopo! Umi riesci a sentirmi? -
- Si Ryo! Qui tutto bene venti uomini messi fuori gioco!-
- Bene allora entriamo!-
Dopo alcuni minuti di silenzio i due ricominciarono a parlare.
- Ryo la vedi?-
- Si! Quello che non vedo è quanti uomini ci sono qui dentro!-
- Dalla mia posizione riesco vedere lontano almeno tre metri.-
- Si anch'io!-
- Guarda, guarda! Mi dispiace Ryo ma ora io e Miki dobbiamo lavorare!-
- Bene! Anche io ne ho visti un paio da sistemare!-

Nel frattempo Mick aveva raggiunto alcuni uomini e si mise ad ascoltare la loro conversazione.
- Hai preparato la bomba?-
- Si -
- L'elicottero è a posto?-
- Si. Non appena il capo si sarà allontanato dall'aeroporto potrà far esplodere la bomba con il comando a distanza e lasciare questo posto con l'elicottero.-
- Bene allora allontaniamoci di qui!-
- Un momento ho sentito qualcosa. Guardate c'è qualcuno laggiù-
Senza volerlo Mick aveva pestato un ramoscello facendosi scoprire.
- Ma porca! Tanto vale affrontarli come si deve!-
Mick si alzò velocemente e in poco tempo li mise fuori combattimento grazie alle sue freccette. Si avvicinò uno ad uno di loro afferrandolo alla giacca e conseguentemente alzandolo da terra:
- Dimmi dove si trova la bomba!-
- Si trova al secondo piano, devi salire quelle scale!-
- Grazie! Ora non ho più bisogno di te!- disse mentre gli dava un forte calcio che lasciò l'uomo stordito.
- Ryo mi senti?- disse Mick premendo la ricetrasmittente. - Ryo! Porca miseria devo averla rotta. Non importa vorrà dire che disinnescherò la bomba da solo!-
Poi si avviò verso le scale.

Anche Saeko e Reika avevano quasi fatto fuori i dieci uomini fuori dal capannone quando uno di loro sorprese alle spalle Reika.
- Muori Bastarda!- disse mentre gli puntò la pistola addosso.
Saeko però fu più veloce, sparò all'uomo che, preso in mezzo agli occhi, morì all'istante.
- Porca miseria! Ora inizieranno a sparare anche lì dentro. Ci siamo fatte scoprire.-

Poco dopo anche nel capannone incominciarono a sparare.
Kaori riuscì a nascondersi dietro ad alcune casse.
- Ryo che diavolo è successo?-
- Non ne ho idea! Tutto bene?-
- Si! Come faccio ora? Non vedo assolutamente niente. L'unica luce che c'era si è spenta!-
- Devi concentrarti, se ti arriveranno vicino sentirai la loro presenza! Dimmi dove sei?-
Kaori stava per rispondere quando sentì un uomo sollevarla da terra. Gli diede una gomitata nello stomaco e gli sparò un momento prima che lui facesse lo stesso a lei.
Durante lo scontro però perse la sua ricetrasmittente.
- Dannazione! L'unica cosa che posso fare è raggiungere Setsuna!-
così dicendo si strappò via l'auricolare e andò nella direzione in cui poco prima aveva visto l'uomo. Riuscì a capire che diversi uomini le stavano addosso ma riuscì a metterli fuori combattimento in poco tempo.
Stava avanzando attenta quando due uomini le si avvicinarono. Sparò velocemente mettendoli fuori gioco ma non riuscì ad evitarne un terzo che da dietro la colpì in testa e la disarmò.
- Tu adesso vieni con me!- esclamò Setsuna puntandole una pistola alla schiena.

Ryo nel frattempo era sempre più preoccupato non riusciva a capire cosa stesse succedendo alla socia. Chiese informazioni anche agli altri ma nessuno l'aveva più sentita.
- Mick dannazione dove sei?-
Mick si stava dirigendo su per le scale quando vide Kaori allontanarsi dal capannone insieme a Setsuna si distasse per un attimo e non si accorse delle travi di legno traballanti davanti a lui. Ci finì sopra e precipitò nel capannone.

Ryo sentì un tonfo vicino a lui e subito dopo dei lamenti. Si diresse in direzione di questi per vedere cosa fosse successo
- Mick! Da dove salti fuori?-


Kaori e Setsuna nel frattempo erano arrivati vicino ad un elicottero dove ad attenderli c'era un uomo.
- Forza sali! Andiamo via di qui!-
- Io non vado da nessuna parte!- disse in tono deciso e con un gesto molto rapido tirò fuori una pistola che aveva nascosto nei pantaloni e sparò all'uomo davanti a lei colpendolo a un braccio. Rischiando a sua volta di essere colpita da Setsuna che dietro di lei continuava a tenerla sotto tiro.
- Maledetta sgualdrina!- urlò Setsuna preso alla sprovvista.
- Ora non si va da nessuna parte. Non hai un guidatore per l'elicottero!-
- Sei solo una stupida!- disse tirando fuori uno stano oggetto dalla tasca.

- Sai cosa è questo? E' un comando a distanza per una bomba situata al piano superiore del capannone. Se io premo il pulsante rosso ci sarà un bel falò-
- Non puoi farlo, così moriranno anche i tuoi uomini!- disse Kaori terrorizzata.
- Sei sicura? Per me il valore della loro vita vale molto meno di zero. Morti loro assolderò alti uomini! -
Kaori guardò con terrore gli occhi di Setsuna. Erano vuoti, come privi di sentimenti.
Con un aria compiaciuta Setsuna schiacciò il pulsante. Qualche secondo dopo il capannone esplose.


-NOOOO!!- urlò Kaori lasciandosi cadere a terra. - Ryo, Miki, Umi, Mick, Saeko, Reika. No non può essere vero, è solo un brutto incubo.-
- Disperati, disperati pure. Sei la causa della morte di tutte le persone che amavi! Prima il povero Hideyuki, anche se devo ammettere che Hideyuki è morto soprettuto per la sua stupidità, ed ora Ryo e gli altri tuoi amici. I tuoi unici amici. Adesso sei qui sola come un cane. Sei solo una stupida incapace. Se avessi avuto un po' di cervello saresti venuta da sola e invece hai voluto fare di testa tua. Finalmente la mia vendetta si è compiuta non mi resta che toglierti di mezzo. Mi hai già messo i bastoni tra le ruote troppe volte. Poi una donna come te non merita di vivere. -

Setsuna puntò la pistola alla tempia di Kaori.
- Preparati presto riabbraccerai tutti i tuoi amici all'inferno!-
Kaori non aveva la forza di reagire. Continuava a piangere fissando il capannone in fiamme. " Perdonami Ryo! Presto sarò con te"
BANG….


Kaori aprì debolmente un occhio. Davanti a lei Setsuna bianco dalla paura fissava dritto davanti a lui. La sua pistola a metri di distanza. Il suono delle sirene della polizia iniziava a udirsi.
Si asciugò le lacrime e si girò di scatto. Ryo era ancora con il braccio alzato dopo aver sparato a Setsuna per disarmarlo.
- O mio Dio, non sto sognando vero? Ryo sei vivo!-
Kaori si alzò rapidamente e corse incontro a Ryo saltandogli letteralmente addosso.
- Sei vivo! Sei vivo!- continuava a ripetere la donna al colmo della felicità tra le lacrimie.
- Ora calmati Kaori è tutto finito!- disse Ryo abbracciando la donna.
Ma in realtà, non era tutto finito. Setsuna stava approfittando del momento di distrazione dei due sweeper per recuperare la sua pistola. Era quasi riuscito a raggiungere l'arma quando Ryo scostò da Kaori e sparò due colpi. Un colpo allontanò la pistola ulteriormente dall'uomo e l'altro lo ferì alla spalla, la stessa ferita il giorno prima dalla socia.
Si avvicinò all'uomo che dolorante giaceva atterra.
- Credevi di potermi fregare?- disse posandoli la fredda pistola sulla fronte.
- Avanti uccidimi e facciamola finita una volta per tutte!-
- Sono molto tentato dalla tua proposta…-
- Allora muoviti!-
- Non ti ucciderò! Saeko è tuo!-
Saeko arrivò subito accompagnata da due agenti della polizia che lo ammanettarono immediatamente.
- Un momento Saeba. Non vorrai farmi vivere dopo quello che ho fatto alla tua donna! - Se fosse per me saresti già sotto terra. E' stata Kaori a chiedermi di farti vivere.-
Setsuna si voltò a guardare Kaori.
- Perché??-
- Se pensi che il mio è solo un gesto di pietà ti sbagli. Voglio che tu passa il resto dei tuoi giorni a marcire in una fredda cella. Fredda come il tuo cuore - disse con odio Kaori.
- Attenta piccola, sono già evaso una vota. Potrei rifarlo!-
- Questa volta non sarà così facile. Te ne accorgerai presto. Portatelo via! - disse Saeko.
- Bene! Se non hai più bisogno di noi ce ne andiamo!- disse Ryo trascinando via Kaori.
- Ehi! Aspetta un attimo, ho ancora bisogno di voi per tutte le faccende burocratiche- urlò Saeko, ma i due sweeper erano troppo lontani per poterla udire.



Prima di tornare a casa, come promesso si recarono al cimitero. Kaori era accovacciata vicino alla tomba del fratello, Ryo qualche passo dietro di lei.
- Ciao fratellone - iniziò Kaori - hai visto come siamo stati bravi oggi? C'è una cosa che vorrei dirti, una cosa che non ho avuto mai il coraggio di confessarti. Quando fui rapita da Setsuna, non fui solo picchiata. Fui anche vio-violentata. Allora non te lo dissi per non farti sentire in colpa anche se so che avrei dovuto parlartene. Scusami. Comunque non devi preoccuparti per me ora sono felice. Sai ora io Ryo, beh insomma ci siamo detti che ci amiamo e ora stiamo insieme. Mi manchi tanto, vorrei che tu fossi qui con me.-
- Porca miseria! Hai visto Maki, tutte le maledizioni che mi hai mandato da lassù hanno avuto effetto. Mi sono fidanzato con un travestito!- disse Ryo per evitare che la donna si intristisse troppo.
- Cosa hai detto?- disse Kaori fumante di rabbia.
- No niente, angelo mio, ragione di vita…-
- Zitto Ryo!- ringhiò Kaori colpendolo un super martello da 500 t.
- Alzati di lì! Qui ho finito-
- Che ne dici di andare a fare colazione al Cat's Eye?-
- Per una volta hai avuto un ottima idea. Devo parlare agli altri! E non provare a saltare addosso a una delle ragazze. Capito?-
- Si amoruccio bello!-


- Buongiorno a tutti!- salutò Ryo entrando nel locale.
- Finalmente, vi stavamo aspettando. Eravamo sicuri che prima o poi sareste venuti!-
esordì Saeko.
Si sedettero tutti intorno al tavolo e cominciarono a mangiare. Kaori fu la prima a parlare:
- Vorrei ringraziarvi per quello che avete fatto per me!-
- Figurati Kaori, tu al nostro posto avresti fatto lo stesso per ogni uno di noi!- le sorrise Reika.
- Comunque credo che sia ora di darvi delle spiegazioni!-

Quando Kaori terminò di spiegare agli amici come stavano le cose un silenzio imbarazzante calò all'interno del locale.
- Ora sto bene. Quello che è successo appartiene al passato!- disse Kaori.
- Ci dispiace Kaori. Nessuno di noi immaginava quello che hai dovuto subire.-
disse Miki con le lacrime agli occhi mentre prendeva la mano dell'amica.
- Non preoccupatevi! Piuttosto non mi avete ancora spiegato come avete fatto a salvarvi!- disse Kaori cercando di cambiare argomento.
- E' stato tutto merito mio- intervenne Mick - avevo saputo della bomba attraverso una delle guardie così ho avvertito gli altri!-
- Certo come no! Voleva fare l'eroe e stava andando a disinnescarla da solo quando è caduto all'interno del capannone e avvertito Ryo!- disse Umi
- Non volevo fare l'eroe! Non potevo avvertirvi, la mia ricetrasmittente si era rotta!- specificò Mick.
Passarono un po' di tempo a chiaccherare come al solito. Tutto era tornato normale. Anche Ryo che aveva tentato di saltare addosso alle ragazze. Ma se lui era tornato il amniaco di sempre Kaori era tornata la violenta di sempre, che puntualmente aveva fermato Ryo con vari martelloni.
- Forse ora è meglio se andiamo a casa. Siamo tutti stanchi e dobbiamo riposare!- disse Ryo sbadigliando.
- Ci vediamo! -


Ryo pose dolcemente Kaori sul letto. Appena entrata in macchina si era addormentata e lui era stato costretto a portala in casa prendendola in braccio per non disturbare il suo sonno. Lui non aveva sonno così andò in salotto dopo essersi versato un bicchiere di vino. Poco dopo venne raggiunto da Kaori che si era svegliata.
- Hai dormito giusto il tempo di farti portare in casa in braccio!- scherzò Ryo nel vederla arrivare.
- Spiritoso! -
- Come mai non riesci a dormire?-
- Non so.. e tu?-
- Non so!-
Kaori si avvicinò a Ryo e gli prese il bicchiere bevendo tutto il vino rimasto.
- Ehi! Non è carino!-
- Scusa! Avevo sete!-
Ryo prese un braccio di Kaori e la tirò verso di se facendola sedere sopra di lui.
- Conosco un solo modo per farti perdonare!- le disse all'orecchio con un tono malizioso.
- Se è per farmi perdonare…-
- Non hai altro modo -
- Apperte gli scherzi.Ti amo Ryo. Quando oggi è scoppiato il capannone credevo di morire. Se fossi morto non me lo sarei mai perdonata.-
- Lo so. Anch'io non riuscirei a vivere senza di te Kaori Makimura! Ti amo. Comonque non stavo affatto scherzando prima… - disse prima di baciarla con passione mentre la portava in braccio verso la camera da letto.

FINE