Un'Ombra dal Passato
La cameriera posò la tazza di caffè
caldo sul tavolo facendole un gentilissimo sorriso.
L'odore di quel caffè era proprio buono. Osservò per un
bel po' il fumo uscire lento dalla tazza bianca prima di
portarsela alla bocca per berne il suo contenuto. Si girò
alla sua destra per osservare la pioggia che rigava i
vetri del bar nel quale si trovava. "Sta piovendo a
dirotto e io sono senza ombrello! Eh
pazienza vorrà
dire che aspetterò che si calmi anche se si è già
fatto buio. Speriamo di non dovere subire una sfuriata da
Ryo!". Il volto di Kaori era triste, in quei giorni
erano successe troppe cose e lei non sapeva come
comportarsi.
Circa una settimana prima infatti
"Porca miseria!!! Sono già le tre del mattino e di
Ryo nessun segno. Altro che lavoro, se la starà
spassando con Saeko e io sono qui a casa con un febbrone
da cavallo. Ma questa volta me la paga non la passerà
liscia!!!!" Kaori era seduta sul letto di Ryo con un
grosso martello in mano pronta a sferrare il suo attacco
una volta che questo fosse rientrato. Era andato ad
aiutare Saeko per smascherare i traffici illeciti di un
politico, almeno così le aveva detto.
Kaori era furiosa stava per esplodere dalla rabbia (che
le faceva salire la febbre!!) quando il telefono squillò.
" Se è lui giuro che lo uccido lo sa che non sto
bene che cavolo telefona a fare nel cuore della notte.."
- Pronto casa Saeba
-
- Una donna ammalata non dovrebbe stare alzata fino a
tardi -
- Ma chi parla?-
- Non posso credere che tu mi abbia dimenticato! Non
importa presto saprai chi sono Kaori-
- Ma chi diavolo sei? Pronto
pronto???-
"Quel deficiente ha riattaccato! Eppure mi sembra di
aver già sentito la sua voce". La donna era rimasta
molto scossa da quella telefonata, era sicura di
conoscere l'uomo con cui aveva parlato ma non riusciva a
ricordare chi fosse. Continuava a sforzarsi di ricordare
ma non ci riusciva e in più la testa incominciò a farle
male sul serio, la febbre stava aumentando.
Era così assorta nei suoi pensieri che non si accorse
nemmeno che Ryo era entrato.
- Kaori che diavolo ci fai lì in piedi! -
La donna si girò di scatto appena vide Ryo le corse
incontro per raccontargli di quella telefonata ma non
riuscì a raggiungerlo, incominciò a vedere tutto nero e
poi svenne.
La mattina seguente si trovò nel suo letto, Ryo accanto
a lei dormiva su una poltrona. "Che carino, allora
si preoccupa per me. Forse è meglio non dirgli niente
della telefonata si preoccuperebbe troppo!"
Aveva deciso di non dirle niente in quell'occasione e
aveva cercato di dimenticarsene anche lei. Ma fu
impossibile a quella telefonata ne seguirono altre tutte
quando Ryo non c'era. Non aveva parlato con lui anche se
era sicura che si fosse accorto che qualcosa non andava,
e poi lei ora aveva paura, aveva una strana sensazione!!!
Era arrivato il momento di parlarne a Ryo. Pagò il conto
e si diresse verso casa anche se la pioggia cadeva ancora
molto forte.
- Sono a casa!! -
- Si può sapere dove diavolo sei stata? Avevi detto che
saresti tornata all'ora di cena!
Ma che cavolo, sei
bagnata fradicia!!! -
- Lo so mi dispiace è che ho perso la cognizione del
tempo, stavo aspettando che smettesse di piovere e non mi
sono accorta dell'ora
-
- Non mi interessano le tue scuse ora è meglio che ti
cambi altrimenti avrai una ricaduta!-
- Si ma prima vorrei parlarti
-
- Ora non ho tempo devo uscire, muoviti a cambiarti se ti
riammali poi mi tocca preparami da mangiare da solo e lo
sai che
- Ryo non ebbe il tempo di finire che un
grosso martello da 100 t lo spiaccicò contro il muro
- Brutto deficiente!! E io che pensavo che eri
preoccupato - disse una furiosa Kaori - e poi dove
dovresti andare??-
- Fatti gli affari tuoi! Non ti devo spiegazioni.
Piuttosto cerca di non metterti nei guai sono stufo di
dover tiratene fuori! Comunque per la cronaca stasera si
fa mokkori!!-
così dicendo uscì prima che Kaori potesse fermarlo.
La donna rimase immobile in mezzo al salotto, non era
riuscita a parlargli di quelle misteriose chiamate e ora
non lo avrebbe più fatto. Lui era stanco di tirarla
fuori dai guai quindi se la sarebbe cavata da sola.
" In fondo se questo tipo volesse farmi veramente
del male me lo avrebbe già fatto!" pensò "
sarà uno stupido dilettante, l'unica cosa che devo fare
è scoprire chi si diverte a mettermi paura!" e con
questo pensiero andò a cambiarsi per la notte .Anche se
aveva deciso di non preoccuparsi troppo quella notte ebbe
sonni agitati dagli incubi, nonostante avesse cercato di
convincersi che erano solo scherzi di cattivo gusto aveva
paura, l'uomo che la minacciava aveva una voce cupa,
quasi spettrale che lei conosceva bene. Le sensazioni che
provava quando sentiva uella voce le erano familiari.
Doveva solo ricordarsi chi fosse per sapere se riderci
sopra o cominciare ad avere paura sul serio.
Erano quasi le quattro di notte quando il telefono squillò.
Kaori si alzò velocemente dal suo letto per poter
rispondere prima di Ryo che era tornato poco prima dopo
essere stato per tutta la sera al Cat's Eye sperando
invano che Miki sapesse qualcosa sullo strano
atteggiamento della socia.
Alzò la cornetta..
- Mi dispiace dover disturbare il tuo sonno
-
- Come dice?- la donna cercò di mantenere la calma, Ryo
le era vicino e non voleva che sospettasse di niente.
- Deve esserci il tuo socio lì. Mi sembra di capire che
lo vuoi tenere fuori da questa storia
-
- Già..-
- Meglio così! Preparati il gioco diventerà presto
interessante e quando avrai capito chi sono ti dirò
perché sono tornato, ci risentiremo presto. -
La donna agganciò la cornetta del telefono cercando di
essere il più normale possibile.
- Chi diavolo era a quest'ora di notte?- le chiese l'uomo
che la osservava attentamente
- Nessuno!!
hanno sbagliato numero. Io me ne torno
a letto!-
Kaori si diresse verso la sua camera a testa bassa non
voleva guardare Ryo in faccia e scoprire il suo sguardo
indagatore. Stava per chiudere la porta alle sue spalle
quando Ryo ruppe quel silenzio carico di tensione che si
era creato
- Kaori hai freddo??-
- No! - era rimasta spiazzata da quella domanda che era
apparentemente senza senso.
- Cavolo Ryo sta per iniziare l'estate oggi faceva caldo
anche se pioveva! Perché me lo chiedi??-
- No niente! Ma se non hai freddo perché tremi come una
foglia?-
- Io
- Kaory alzò la testa per incrociare lo
sguardo di Ryo. Era serio. -
non sto tremando come
una foglia
-
- Hai ragione! Non tremi come una foglia ma come una
bambina impaurita -
Colpita e affondata. Ryo si era accorto che qualcosa non
andava, la conosceva troppo bene. Kaori chiuse
velocemente la porta dietdo di se. "Accidenti questa
non ci voleva. Forse dovrei raccontargli tutto. NO! Non
voglio che sia obbligato ad aiutarmi devo cavarmela da
sola! Cercherò di controllare di più le mie emozioni!"
Ne Ryo ne Kaori chiusero più occhio quella notte. Lui
era preoccupato per la sua socia che già da qualche
giorno era strana lei era preoccupata per tutto quello
che stava succedendo!
La mattina seguente mentre i due soci mangiavano l'ottima
colazione preparata da Kaori non si rivolsero la parola.
Mentre Ryo fissava la donna per cercare di capire cosa le
passasse per la testa, Koari cercava di evitare di
guardare Ryo sperando che non le chiedesse niente.
Ad un tratto furono distratti dal suono del telefono che
squillava. Kaori si alzò di scatto ma Ryo fu più veloce
di lei ed alzò la cornetta, il suo sguardo era serio:
- Casa Saeba-
- Ciao Ryo! Sono Miki!-
- Ciao, perché chiami a quest'ora del mattino?-
- Volevo invitarvi a pranzare insieme a noi. Oggi
verranno anche Reika, Saeko, Mick, Kazue e mi chiedevo se
volevate unirvi a noi. Allora?-
- Va bene! Ci saremo entrambi.-
- Chi era al telefono?- chiese Kaori, avendo intuito che
non si trattava del misterioso tizio che la minacciava.
- Miki. Andiamo a pranzo al Cat's Eye!-
- Cosa? Ma io veramente
- Non riuscì a terminare la
frase che Ryo la fulminò con uno sguardo che non le
lasciava scelta. Se non voleva litigare un'altra volta
con il suo socio sarebbe dovuta andare a pranzo insieme
agli altri anche se in quei giorni non aveva voglia di
stare in compagnia.
Poche ore dopo al Cat's Eye
- Sono stanco di aspettare! Non me ne frega niente se
Saeko non è ancora arrivata, io ho fame! - si lamentò
Ryo.
- La vuoi piantare di lamentarti!! Se non la smetti ti
sbatto fuori a calci! - ringhiò Umi.
- Se ti do tanto fastidio perché mi hai invitato, brutto
scimmione??-
- Infatti avevo detto a Miki di invitare solo Kaori. Io
non ti volevo qui oggi!!-
- Scusate il ritardo!- esordì Saeko entrando nel locale
e interrompendo i due uomini che stavano litigando
animatamente.
- Scusate un corno! Io ho una fame da lupi! - urlò Ryo
in una piena crisi di fame.
- Si vede!! Non mi sei neanche saltato addosso! Comunque
scusami ho incontrato una mia vecchia amica dei tempi del
liceo e mi sono fermata a ricordare i vecchi tempi con
lei! -
- Già, per mia sorella i tempi del liceo sono stati il
periodo più bello della sua vita e appena le si presenta
l'occasione di ricordarli non se la fa di certo sfuggire!-
esclamò Reika
- Al contrario di te! Tu hai sempre odiato il liceo!-
- E tu Kazue come hai vissuto il periodo del liceo?-
chiese curioso Mick
- Come tutte le ragazze! Si alternavano bei periodi a
periodi non troppo felici!-
- Non me ne frega niente di come anno vissuto gli anni
del liceo io ho fame!!! - Ryo era al limite della
sopportazione
- Sicuro? Kaori non parla mai degli anni del liceo non
sei curioso di sapere come ha vissuto quel periodo della
sua vita?- lo provocò Miki
- No per niente!- disse Ryo anche se un po' curioso lo
era
- Io però sono curiosa. - continuò Saeko avvicinandosi
a Kaori - Neanche suo fratello parlava di Kaori in
versione scolara.-
Kaori che fino a quel momento non aveva partecipato alla
strana conversazione, rimanendo per tutto il tempo seduta
a guardare fuori dalla vetrata con uno sguardo perso nel
vuoto, sentendosi chiamata in causa diventò rossa e
abbassò lo sguardo.
- Scusate
non ero molto attenta alla discussione
-
- Ci piacerebbe sapere come hai vissuto gli anni del
liceo - le spiegò Miki
- Ecco
il liceo per me è stato
- dal rosso
Kaori sbiancò improvvisamente. " Ho mio Dio!! Come
ho fatto a non pensarci prima! Setsuna Aoki ".
La donna si era finalmente ricordata a chi apparteneva la
voce che da giorni la minacciava al telefono.
Iniziò a piangere era terrorizzata, senza guardare
nessuno scappò via in lacrime. Ryo rimase immobile, come
tutti i presenti nel bar, che non riuscivano a
comprendere cosa avesse fatto scatenare una reazione
simile nella donna.
- Ora capisco perché Hideuky non parlava mai del liceo
di sua sorella -
- Che vuoi dire Saeko?- chiese un incuriosita Reika.
- Voglio dire che probabilmente c'è qualcosa che noi non
conosciamo
un segreto nel passato di Kaori che
risale ai tempi del liceo!!- concluse la poliziotta.
- E vista la sua reazione non deve essere un ricordo
piacevole- disse un preoccupato Mick
- Ryo, tu non ne sai niente?- chiese Umi
- No! Non ne so niente. Adesso che ci penso Kaori non mi
ha mai parlato di quegli anni della sua vita.-
- Già neanche con me ne ha parlato. Ryo dobbiamo
trovarla!!-
- Si hai ragione Miki-
- Io e Umi prenderemo la jeep, mentre tu andrai a
cercarla a piedi. Voi altri state qui nel caso tornasse,
appena la troviamo vi avvertiremo e viceversa.-
- Non preoccuparti Miki al locale ci penso io!-
- Grazie Kasumi-
" Come ho fatto a non capirlo prima, solo Setsuna
riesce a farmi spaventare solo sentendo la sua voce. Ho
cercato di cancellare tutto il male che mi ha fatto
cercando di dimenticare quella parte della mia vita, non
volevo ricordare, ma ora lui è tornato insieme al
passato!!" Kaori che fino in quel momento aveva
corso a perdifiato si fermò appoggiandosi al muro di un
palazzo. Fino a quel momento non si era resa conto di
dove si trovasse fino a quando alzò gli occhi e si
accorse di essere davanti all'appartamento in cui aveva
vissuto con suo fratello prima della sua tragica morte.
" Guarda dove sono finita!" alzò gli occhi al
cielo " Fratellone! Ora come farò?? Lui è tornato,
come farò ad affrontarlo di nuovo? Come farò a
proteggere Ryo? Lui non deve sapere la verità altrimenti
andrà senza dubbio ad affrontarlo ed io ho paura di
perderlo. No non posso permetterlo
Ti prego aiutami
tu
" .
Kaori abbassò la testa quando un leggero bagliore la
accecò, capì subito di essere sotto tiro si abbassò
velocemente ma un proiettile le sfiorò una spalla
causandone un profondo taglio. In quel momento arrivò
Ryo che vedendola per terra le corse incontro spaventato.
- Kaori!! -
- Kaori stai bene??- disse con un espressione preoccupata
mentre aiutava la socia ad alzarsi
- Si è solo un graffio! -
- Torniamo a casa! Devi medicarti quella ferita.-
Venti minuti dopo Umi e Miki raggiunsero Ryo a casa per
avere notizie sull'amica.
- Allora, come sta Kaori?- Chiese l'amica preoccupata
- Bene! Ha solo un taglio!-
- Hai scoperto perché si è comportata in quel modo al
Cat's Eye?- chiese Umi
- Non ne ho idea! Appena siamo arrivati in casa è corsa
in camera sua dicendo che si sarebbe medicata da sola.
Prima sono andato a vedere come stava ma stava dormendo!-
- L'importante adesso è che stia bene..-
Crashhh
I tre furono interrotti da un rumore di un vetro rotto
provenire dalla camera di Kaori. Si precipitarono verso
la camera della donna ma a metà strada il rumore di un
esplosione li fece fermare e buttarsi automaticamente a
terra. Il primo ad rialzarsi fu Ryo che corse verso la
stanza della socia con un'espressione spaventata in volto.
L'esplosione era avvenuta nella stanza di Koari.
Quando Ryo arrivò vide la donna accasciata per terra che
si stava lentamente alzando. Per fortuna non era in
camera quando la piccola bomba lanciata nella sua stanza
era esplosa.
- Kaori è tutto a posto?-
- Si -
- Kaori, Ryo!! - Miki e Umi erano arrivati in prossimità
della stanza di Kaori. Vedendo che la sua amica stava
bene Miki saltò al collo di Kaori abbracciandola
- Dio mio! Per fortuna stai bene! Ti prego adesso basta!
Che diavolo sta succedendo? Chi e perché ti vuole
uccidere?-
Kaori abbassò la testa osservando il pavimento.
- Avanti parla - urlò Miki
- Però è stano! Ryo dai un occhiata!! - disse Umi che
nel frattempo era entrato nella camera di Kaori. Ryo entrò
nella stanza e dopo averla osservata per un po' capì che
cosa voleva dire l'amico.
- Era una bomba senza esplosivo. Non poteva essere
mortale! E anche i proiettili di oggi erano ad aria
compressa!! -
- State tranquilli non mi vuole uccidere!! - disse infine
Kaori
- Allora cose vuole da te? - chiese Miki sempre più
arrabbiata
Per fortuna lo sqiullo del telefono salvò Kaori che non
sapeva cosa rispondere all'amica in quanto non voleva,
almeno per il momento dirle la verità. Kaori rispose al
telefono sapendo già con chi avrebbe parlato:
- A quanto ho potuto capire sai finalmente chi sono! -
- Già! -
- Bene, manterrò la promessa. Ti dirò che cosa voglio
da te! Voglio riaprire un vecchio discorso
penso
che tu sappia di cosa sto parlando. Sai già dove vivo
vero? Voglio che tu venga qui da sola entro domani
mattina
altrimenti dì addio al tuo caro Saeba! Ti
aspetto!-
Kaori mise giù la cornetta del telefono " Ora cosa
faccio, cosa dico a Ryo!!". Si girò verso Gli amici
che la stavano guardando preoccupati. Si creò un
silenzio imbarazzante per tutti quando Ryo si butto
addosso a Miki:
- Dolce Miki con tutto quello che è successo non ho
avuto il tempo per salutarti come si deve! -
- Ryo ma che cavolo dici. Ti sembra il momento questo??-
- Piantala di importunare mia moglie altrimenti ti faccio
a pezzi chiaro???? - ringhiò Falcon prendendo Ryo dalla
camicia e alzandolo da terra.
- Ehi!! Non ti scaldare scimmione! In fondo tua moglie
avrà pure il diritto di divertirsi un po' con un bel
ragazzo come me! Non so come faccia a resistere accanto a
un tipo con la faccia da polipo come la tua..- non ebbe
il tempo di finire la frase che Umi lo lanciò contro il
muro.
Un sorriso si disegnò sulle labbra di Kaori che stava
osservando la scena, sapeva che Ryo si stava comportando
così per metterla a suo agio. In quel momento ebbe
un'idea, diventò di nuovo seria, si voltò verso Ryo che
appena vide la socia si ricompose e si fece attento:
- Vorrei parlarti
da sola! -
Kaori posò sul tavolo una tazza di tè caldo porgendola
a Ryo. Aveva gli occhi tristi, quello che aveva fatto era
davvero stupido e meschino ma era l'unico modo per non
coinvolgere Ryo.
- Allora? Non lo bevi? -
- Non giocare con me! Mi devi delle spiegazioni!! -
- Lo so! Ma non sarà una cosa piacevole da sentire!
Prima voglio che ti rilassi poi ti racconterò tutto!
Avanti bevi!!-
Ryo si arrese alle richieste della donna e incominciò a
bere il tè. Subito dopo il primo sorso incominciò a
sentirsi incredibilmente stanco
guardò la collega
che teneva lo sguardo basso e scorse una lacrima rigarle
il volto. Dopo un po' capì quello che stava succedendo:
- Maledizione, sonnifero! Mi sono fatto giocare come un
pivellino alle prime armi- disse con un tono di voce duro
- Ma perché, Kaori?-
- Mi dispiace - Kaori si avvicinò a Ryo che stava ormai
cedendo all'effetto del sonnifero somministratogli poco
prima dalla donna.
- Perché???- disse Ryo con un filo di voce quasi
addormentato.
Kaori come risposta gli fece un sorriso dolce poi gli
accarezzò un ciuffo di capelli e gli diede un leggero
bacio sulla fronte poi si alzò e aiutò Ryo a stendersi
sul divano, che ormai esausto si abbandonò ad un sonno
molto profondo.
- Non potevo permetterti di rischiare la vita. Non questa
volta!! Mi dispiace Ryo - dopo aver sussurrato queste
parole all'orecchio del socio che comunque non poteva
udirla, si alzò, prese la pistola che una volta era
appartenuta al suo amato fratello, ed uscì di casa
dirigendosi alla villa del suo nemico.
La villa era proprio come se la ricordava. Era enorme,
circondata da un altrettanto grande giardino che a sua
volta era circondato da un maestoso cancello grigio anche
se un po' arrugginito.
Due uomini stavano di guardia davanti al cancello, Kaori
si avvicinò con calma anche se in realtà le ginocchia
le tremavano, aveva paura ed era terribilmente tesa. Contò
fino a dieci per cercare di calmarsi almeno un po' e per
prendere coraggio. Non appena si sentì più sicura si
avvicinò con passo deciso verso i due uomini vestiti in
nero, che appena la videro arrivare misero le mani sotto
la giacca dove probabilmente tenevano le pistole.
- Tu devi essere Kaori Makimura!-
La sweeper annuì con la testa.
- Bene il capo ti sta aspettando! Seguici -
- Non ho bisogno di voi, conosco la strada. -
- Mi dispiace, ma dobbiamo seguire gli ordini! Dobbiamo
scortarti fino alla villa e avvertire il capo del tuo
arrivo -
Kaori fece per seguirli ma con un gesto rapito estrasse
la pistola e colpì con il calcio di essa uno dei due
uomini che preso alla sprovvista cadde per terra. Poi si
girò molto rapidamente e colpì l'altro uomo nelle sue
parti basse mentre stava per estrarre a sua volta la
pistola. Un altro colpo con il calcio della pistola e
anche il secondo era fuori combattimento.
- Dispiace anche a me! Ma il "capo" non deve
sapere che sono qui! - disse, con la voce tremante, la
donna, mentre guardava i due uomini accasciati a terra.
" Bhe in fondo me la cavo!" pensò.
La donna riuscì a giungere senza alcuna fatica
all'entrata della villa. Per non rischiare invece di
fronteggiare gli altri uomini di guardia cercò di
passare senza essere vista, nascondendosi qua e là tra
gli alberi. "Sicuramente qui le cose si complicano!
Ci saranno molti più uomini di guardia devo fare
attenzione a non commettere errori!".
Entrò nella villa e ad attenderla vi trovò una decina
di uomini intenti a discutere, che, come i precedenti due
erano armati.
- E tu chi diavolo sei? Come hai fatto ad entrare?- Urlò
uno di loro alzandosi in piedi e puntandole la pistola
contro
- Non è questa l'ospitalità che mi aspettavo di trovare!-
esclamò con tono deciso Kaori.
- Vuoi dire che tu sei la donna che sta aspettando il
capo? Tu sei Kaori Makimura?-
- In carne ed ossa!-
- Dove sono la guardie che stavano davanti al cancello?
Dovevano accompagnarti loro-
- Io non ho visto nessuno!-
- Buoni a nulla!! Quei due non ne combinano una gista.
Non importa ti accompagneremo noi dal capo.- Così
dicendo ripose la pistola nella fondina.
- Scommetto che è sempre al solito posto. Vero?-
- Che vuoi dire?-
- Setsuna ha sempre ricevuto gli ospiti al secondo piano
nella stanza più ampia della villa!-
- Certo! Non si sognerebbe mai di cambiare la stanza in
cui riceve i suoi ospiti. Ma non li riceve lì perché la
stanza è ampia. Sai lì ci sono molti nascondili dove
tiene le armi. Nel caso in cui qualcuno volesse fare il
furbo
-
- Già! Non c'è bisogno che mi accompagnate conosco la
strada!-
- Ma sentila. Guarda che non era una gentilezza la nostra!-
- Che peccato! Speravo di non dovere utilizzare questa -
Così dicendo estrasse dalla tasca dei pantaloni quella
che sembrava una piccola bomba a mano.
- Ehi sei impazzita vuoi farci morire tutti
- esclamò
l'uomo staccandosi da Kaori e facendo alcuni passi
indietro.
Davanti alla paura delle guardie Kaori non ci pensò due
volte, lanciò la bomba e si diresse velocemente su per
le scale mettendosi un fazzoletto davanti al viso. "
Questo dovrebbe farli dormire per un po'" pensò
guardando gli uomini che ormai erano addormentati dal gas
soporifero contenuto nella bomba. Poi chiuse rapidamente
la porta dietro di se prima che il gas si diffondesse
anche lì.
Si girò. In quel piano c'era solo un corridoio lungo al
termine del quale una porta. Dietro ad essa c'era Setsuna.
Fece un respiro profondo per prendere coraggio attraversò
il lungo corridoio ed entrò.
Nel frattempo una macchina sfrecciava in una strada
deserta non lontano dalla villa in questione. Al volante
il solito Ryo Saeba. " Sono passate quasi due ore.
Speriamo che quella stupida non abbia commesso
sciocchezze! Per fortuna che sono riuscito ad attaccarle
una ricetrasmittente prima di addormentarmi. Se questa
storia finisce bene giuro che non correrò mai più
dietro una donna".
La stanza era molto grande. Qualche quadro appeso alla
parete che aveva una finestra al centro. La stanza aveva
pochissimi mobili, solo tre divani disposti intorno a un
tavolino di cristallo.
Seduti sui divani due uomini che bevevano del vino.
- Chi diavolo sei? Dove sono i mie uomini?- urlò uno dei
due estraendo la propria pistola. Era vestito in nero,
sicuramente era il capo delle guardie.
- Calmati Scinoto! Ti presento la persona che stavamo
aspettando: lei è Kaori Makimura.- affermò una voce
cupa, tetra a lei conosciuta.
Setsuna era proprio uguale al ricordo che aveva di lui,
non era cambiato affatto. Alto un bel po' più di lei,
capelli castani e occhi scuri.
Dopo tanto tempo si ritrovava faccia a faccia con l'uomo
che tempo prima, prima che conoscesse Ryo, le aveva fatto
perdere il sorriso e odiare la vita. Sarebbe rimasta così
se suo fratello non l'avesse aiutata a superare quel
momento difficile. Dopo quell'esperienza lei era
ritornata la Kaori di sempre ma con molta più forza, con
molta determinazione in più di prima. Ecco perché era
riuscita a tornare in quella casa ma soprattutto era
riuscita a tornare davanti a quell'uomo. Ma ora come
avrebbe reagito? Sarebbe riuscita a trovare il coraggio
per affrontarlo da sola??
I pensieri di Kaori vennero interrotti da Scinoto che
cercando di scusarsi con il suo capo si mise ad urlare:
- Coooosa? Mi scusi capo
Mi scusi tanto!! Però i
miei uomini dovevano avvertirci del suo arrivo. E' molto
strano!-
- Piantala di urlare cretino!! Di sicuro i tuoi uomini
saranno di sotto ubriachi. Ecco perché non ci hanno
avvertito dell'arrivo di Kaori!-
- Conoscendoli
Forse è meglio che vado a
controllare
con permesso!-
- Se proprio ci tieni a saperlo i tuoi uomini stanno
facendo un sonnellino! Mi meraviglio di te Setsuna,
assoldare un branco di dilettanti non è da te!-
- Non sono un branco di dilettanti!!- Urlò Scinoto che
si stava dirigendo verso Kaori di sicuro senza buone
intenzioni.
- Ora basta! Scinoto esci di qui e va a vedere che fino
hanno fatto i tuoi uomini!-
- Ma capo
-
- Sparisci di qui! Subito!!!-
A quel chiaro invito a lasciarli da soli Scinoto uscì
dalla stanza sbattendo la porta.
Ora Kaori e Setsuna erano rimasti da soli.
" Accidenti ho poco tempo. Scinoto non ci metterà
molto a capire che non è stata una sbronza a farli
addormentare"
- Dopo tanto tempo di nuovo soli! Spero che tu sia felice
quanto me - disse Setsuna avvicinandosi lentamente a
Kaori.
- Non puoi immaginare quanto!! Che diavolo vuoi da me?
Qual è il discorso che dobbiamo riaprire??-
- Ti facevo più sveglia! Per colpa tua sono stato in
galera undici lunghi anni. Anche se per un breve periodo
sono riuscito ad evadere. Hai una vaga idea di cosa
voglia dire?? Mi hanno picchiato, umiliato, lasciato
senza mangiare per giorni e giorni e tu mi chiedi che
cosa voglio da te?? Vendetta, ecco cosa voglio vendetta!!!-
- Vendetta? Vedo che allora abbiamo qualcosa in comune.
Cosa credi che io sia qua per farti un favore?- così
dicendo Kaori estrasse la pistola, che aveva nascosto
dietro la schiena, e gliela puntò contro.
- Non avrai mai il coraggio di sparare. Tu sei troppo
buona per poter riuscire a spararmi a sangue freddo,
anche se ti ho fatto del male non ci riusciresti mai!-
Non lo sopportava, il suo parlare da so tutto io. Chiuse
gli occhi e con mano tremante premette il grilletto.
Il silenzio era calato tutt'intorno
Nel frattempo Ryo era giunto davanti alla villa.
Non appena si avvicinò al cancello si accorse delle due
guardie che lentamente si stavano riprendendo. Si avvicinò
loro e gli diede un colpo secco alla base del collo a
entrambi. " Non è ancora ora di svegliarsi
Ci
sono altre guardie nel giardino. Kaori deve essere
passata senza farsi vedere. Speriamo che non le sia
successo niente, non potrei vivere senza di lei
"
Lo sweeper non ci mise molto a mettere fuori gioco le
guardie che la socia aveva "risparmiato", era
ormai giunto davanti alla villa quando la porta di
entrata si aprì e vide uscire un uomo vestito di nero.
- Così sei stato tu a ridurre così i miei uomini. Ora
te la farò pagare cara!-
Scinoto fece per prendere la pistola ma Ryo fu molto più
veloce di lui, gli sparò ad una mano e gli diede un
forte cazzotto in mezzo agli occhi che lo mise ko.
Stava per entrare nella villa quando
Bang
Uno sparo. Ryo incominciò a correre verso la villa.
" Porca miseria Kaoooriiii!"
All'interno della villa Kaori guardava il corpo di
Setsuna per terra.
" Oh mio Dio!! Che cosa ho fatto! L'ho ucciso
"
Kaori iniziò a piangere, tremava come una foglia, lasciò
cadere a terra la sua pistola. Fece per andarsene ma non
riusciva a muoversi, si lasciò cadere a peso morto
quando si accorse che Setsuna si mosse.
- Non credevo avresti avuto il coraggio di sparare!-
disse mentre lentamente si alzava - comunque non mi hai
ucciso, una sweeper come te non dovrebbe sbagliare mira
da una distanza così ridotta. Povera Kaori l'unica cosa
che se riuscita a fare è colpirmi di striscio -.
L'uomo si avvicinò a Kaori, incominciò a toccarle il
seno facendo via via salire la mano, quando fu arrivato
al mento le alzò il viso, la donna non riusciva a fare
niente, solo piangere
- Questa sarebbe la tua vendetta?-
Kaori alzo lo sguardo e incrociando quello di Setsuna
cercò di reagire:
- Lasciami stare brutto bastardo - la donna che ancora
stava piangendo cerco di dare un calcio a Setsuna per
divincolarsi ma l'uomo si fece trovare pronto e parò la
mossa di Kaori.
- Ora ti insegno io come si compiono le vendette. Ti
posso assicurare che non sarà affatto piacevole - con un
gesto rapido Setsuna immobilizzo Kaori, stava per
baciarla quando da dietro qualcuno lo afferrò e lo colpì
violentemente al volto.
Kaori alzò gli occhi e vide Ryo che si stava
avvicinando, la prese in braccio senza dire una parola e
si diresse all'uscita della villa. La donna non ebbe
nemmeno il tempo di parlare che trovandosi tra le
possenti braccia di Ryo e sentendosi al sicuro si rilassò
e senza nemmeno accorgersene si addormentò.
Intanto nella stanza dove Setsuna giaceva a terra:
- Non finisce qui Kaori, te lo posso assicurare
..-
Era buio, intorno a lei il nulla. La donna correva
disperata, non vedeva assolutamente niente quando ad un
tratto senti un rumore dietro di lei. Si voltò
lentamente, sentiva la presenza di qualcuno riusciva a
vedere la sua figura ma non riusciva a capire chi fosse.
Era spaventata.
- Mi hai deluso Kaori, mi hai deluso molto - . Era la
voce di un uomo, qualcuno che lei conosceva molto bene
- Hideyuki sei tu? - disse con un filo di voce.
- Non pensavo che tu fossi così. -
- Che stai dicendo non capisco
-
- Quello che hai fatto oggi
è assurdo. Come hai
potuto comportarti in quel modo? Stavi per uccidere a
sangue freddo un uomo disarmato e hai tradito il tuo
socio.-
- Non parlare così! Lo sai che l'ho fatto per proteggere
Ryo
e poi Setsuna mi ha fatto del male, potrebbe
farne a qualcun altro e io dovevo fermarlo!!-
- Uccidendolo? Le sue intenzioni potrebbero essere state
pacifiche, ma tu a questo non ci hai pensato neanche per
un momento. Credevo di essere riuscito a insegnarti quali
fossero i valori della vita!!-
- Ma cosa dici, sai benissimo che lui voleva solo
vendicarsi su di me!!-
- E l'unico modo per fermarlo era ucciderlo??-
- Io
- Kaori iniziò a piangere e la figura davanti
a lei fece qualche passo in avanti.
Non era solo; un altro uomo gli stava vicino. Lo sguardo
della donna si fece più attento e vicino a suo fratello
riuscì a riconoscere Setsuna.
- Che diavolo ci fai qui?? Lasciami in pace!!-
- Piantala di accanirti contro di lui!! Dovevo
immaginarlo che prima o poi ti saresti rivelata quello
che veramente sei. Sei la figlia di un malvivente e non
potevi essere di certo diversa da lui. Tu non sei mia
sorella!!!- il tono severo di Hideyuki le spezzo il cuore.
Cercò di alzarsi per andargli incontro ma quando cercò
di abbracciarlo sconparve. Al suo posto vide Ryo che la
guardava con severità.
- Non voglio una socia come te!! Incapace e stupida. Mi
hai tradito e non posso perdonartelo. Sparisci dalla mia
vita. Ora che anche Hideyuki non ti riconosce più come
sorella io non devo più occuparmi di te, finalmente mi
posso liberare del peso che sei sempre stata!- detto
questo anche Ryo svanì nel nulla.
Ora davanti a lei era rimasto solo Setsuna che rideva
compiaciuto dell'accaduto.
- Povera Kaori! Abbandonata dalle persone più importanti
della sua vita. Non ti preoccupare ora mi prenderò io
cura di te!-
- No non può essere vero. Hideyuki, Ryo. No, no, nooooo!!!-
Quando riaprì gli occhi si trovò nella stanza di Ryo.
Era sudata e tremava ancora dopo quel terribile incubo.
Qualche secondo dopo la porta si spalanco rapidamente e
nella stanza entrò uno spaventato Ryo.
- Kaori stai bene??- le chiese preoccupato avvicinandosi
al letto.
La socia fece un cenno con la testa facendo capire a Ryo
che probabilmente si era trattato solo di un incubo che
comunque l'aveva scioccata molto a giudicare
dall'espressione di Kaori. Le accarezzò dolcemente i
capelli:
- Ok, vado a prenderti un bicchiere d'acqua - stava per
allontanarsi quando Kaori lo afferrò per un braccio.
- Ti prego non andartene. Non lasciarmi sola!-
Ryo si sedette sul letto di fronte alla donna che tremava
come una foglia. Voleva aiutarla ma non sapeva come fare,
se lei continuava a nascondergli la verità sarebbe
rimasto impotente davanti alla disperazione della donna
che amava con tutto se stesso.
- Che diavolo ti sta succedendo?-
Kaori abbassò lo sguardo per evitare quello del socio.
Al silenzio della socia Ryo si scompose e incominciò a
diventare nervoso.
- E va bene non vuoi parlare? Allora resta da sola a
distruggere la tua vita, io non voglio vederti ridotta in
questo stato. Non credo che ci sia più niente da dirsi,
non ti fidi di me tanto da ingannarmi. Se non c'è più
fiducia tra noi non possiamo più rimanere soci - esclamò
in tono duro.
- Non è come credi! Io mi fido di te -
- Allora perché? Ti rendi conto di quello che hai fatto?
Prima mi hai nascosto di essere stata minacciata poi sei
andata ad affrontarlo da sola mettendomi fuori gioco con
un sonnifero. Non pensavo che questa fosse fiducia!-
- Io non potevo permetterti di venire con me. Tu mi hai
sempre protetta ed ora toccava a me proteggerti. Lui non
vuole te e quindi volevo lasciarti fuori da questa storia
per non farti correre dei pericoli inutili.-
- Pericoli inutili dici? Noi rischiamo la vita tutti i
giorni per persone che neanche conosciamo ed io non
dovrei farlo per te?-
- Possibile che non capisci??-
- No, mi dispiace ma non riesco proprio a capire- la voce
di Ryo si era abbassata sembrava più rassegnata.
- Non voglio vederti morire a causa mia. Non me lo
perdonerei mai
- anche Kaori ora parlava a bassa
voce -
io ti amo - appena si rese conto di quello
che aveva detto si portò le mani alla bocca sperando che
Ryo non avesse udito quelle parole dette con un filo di
voce.
Ryo osservava la socia che con le mani che le coprivano
il viso stava piangendo. Aveva capito bene? Lei gli aveva
detto di amarlo. Voleva aiutarla invece era solo riuscita
a farla sentire peggio di come stava prima. L'unica cosa
che riuscì a fare fu abbracciarla. Kaori non smetteva di
piangere, non aveva capito quanto fosse grande la sua
disperazione, la strinse ancora più forte a se.
- Mi dispiace, non volevo parlarti in quel modo!-
- Io non dovevo comportarmi in quel modo ma non sapevo
cosa fare non volevo vederti mor
- Kaori fu
interrotta da Ryo che gli mise un dito sulla bocca.
Incominciò ad asciugarle le lacrime e si fermò ad
osservarla. Si perse nei suoi occhi bagnati dalle lacrime.
- Anch'io mi sarei comportato come te perché anch'io ti
amo. Ti amo da morire Kaori- detto questo alzò il viso
della socia verso il suo e le diede un lungo bacio
appassionato.
Non poteva crederci, stava sognando? Se solo le
circostanze fossero state diverse sarebbe esplosa dalla
gioia che provava. Ryo aveva dette di amarla a l'aveva
persino baciata. Si guardò allo specchio, la camicia di
Ryo era enorme ma per dormire sarebbe andata benissimo
anche perché era l'unica cosa che poteva indossare dato
che la maggior parte delle sue cose erano rovinate a
causa della bomba lanciata nella sua camera.
Si mise a letto erano quasi le tre di notte. Ryo entrò
nella camera con delle bende in mano:
- Prima di dormire è meglio medicare la ferita al
braccio-
Kaori si mise pigramente seduta sul letto e mentre Ryo la
medicava si perse nelle sue riflessioni.
" Forse dovrei diglielo! Sono sicura che Setsuna si
rifarà vivo prima o poi, sarebbe assurdo continuare a
mentirgli! In fondo avevo deciso che prima o poi gli
avrei parlato!"
- Ehi! Tutto bene?-
- Si, si!-
- Ok! Ho finito. Senti dolce Kaori-chan - iniziò Ryo in
tono mieloso
- Non mi piace il tono della tua voce, avanti sputa il
rospo!-
- Stavo pensando, visto che il tuo letto è stato
distrutto dall'attentato di questo pomeriggio, e io da
gentiluomo ti farò dormire qui
-
- Ryo, arriva la punto!-
- Ok! Mi chiedevo se mi faresti un piccolo spazio nel
letto. Prometto che farò il bravo bambino!-
- Va bene! - sospirò Kaori che non poteva resistere al
supplica del socio - In fondo il letto è tuo!-
Ryo fece il giro del letto e si mise sotto le coperte,
Kaori si girò e gli diede la schiena.
Il cuore le batteva forte, avrebbe voluto abbracciare
l'uomo ma non osava, in fondo il bacio per quel giorno
era già stato abbastanza.
Era passato un po' da quando si erano coricati ma Kaori
non riusciva a prendere sonno continuando a rigirarsi nel
letto.
- Non riesci a dormire?-
Kaori si girò per poter guardare Ryo che appoggiato su
un braccio la stava osservando.
- Non pensavo fossi sveglio!-
- Ancora incubi?-
- No! E' tutto a posto solo che non riesco a dormire -
Ryo le fece un sorriso molto dolce poi la abbracciò e la
tirò verso di se.
- Adesso cerca di rilassarti e cerca di dormire -
Il cuore di Kaori batteva sempre più forte, si sentiva
al sicuro, protetta tra le braccia di Ryo. Cercò di
rilassarsi, alzò lo sguardo per guardare Ryo che,
illuminato dalle innumerevoli luci al neon della città
che penetravano nella stanza attraverso la finestra,
osservava un punto imprecisato del soffitto. Come era
bello.
- Setsuna Aoki -
- Cosa? - Ryo fissò la socia cercando di capire cosa
stesse farneticando.
- Setsuna Aoki, l'uomo che hai visto oggi mentre
beh hai capito! -
- Quel bastardo! Ovviamente è lui quello che ti minaccia.-
- Si! Lui è il mio incubo da sempre si può dire. Ci
sono molte cose che non sai, che nemmeno Hideyuki ti ha
mai detto. La famiglia Aoki è da sempre implicata nei
traffici illegali di droga in questo paese, e non solo è
anche una delle più potenti. Mio padre alcuni anni prima
della mia nascita riuscì a distruggere una delle
organizzazioni formate dalle famiglia mandando in galera
il padre di Setsuna. I due figli vennero cresciuti dalla
madre con il solo scopo di vendicare l'umiliazione subita
dal padre che nel frattempo morì ucciso da uno dei
detenuti. Yushi è sempre stato il più forte tra i due
fratelli e con l'aiuto di alcuni parenti tra cui Setsuna
riuscì ad uccidere mio padre. Ma la loro sete di
vendetta non poteva di certo placarsi così il loro
obbiettivo diventò Hideyuki. Si accorsero presto che lui
era troppo forte per poterlo uccidere facilmente così
pensarono di incastrarlo sfruttando il suo punto debole
-
- Che ovviamente eri tu!- continuò Ryo.
- Infatti, ma io ero stata abituata a non fidarmi di
nessuno. Mio fratello in quel periodo mi accompagnava e
mi veniva a prendere a scuola, non mi lasciava sola mai
un minuto. Probabilmente lui sapeva. Tutto continuò in
questo modo fino a quando la polizia ricevette una
soffiata riguardante l'esportazione di molti chili di
droga destinati agli Stati Uniti. La polizia tese un
imboscata ai trafficanti. Mio fratello partecipò al
progetto, ma durante l'operazione qualcosa andò storto e
scoppiò una sparatoria durante la quale Yushi perse la
vita proprio per mano di Hideyuki.-
- Immagino che Setsuna non ne fu molto felice. Ma non
riesco a capire che cosa centri tu. Se ho ben capito il
progetto di usarti contro Hideyuki sfumò non appena
capirono che era impossibile rapirti fino a che c'era lui.
E se avessero tolto di mezzo Maki tu non saresti servita
più a nulla.-
- Al contrario Setsuna fu molto felice dell'accaduto. Ora
lui avrebbe ereditato tutto il patrimonio di famiglia e
sarebbe diventato il capo dell'organizzazione formata
dalla famiglia Aiko. Però sua madre lo minacciò, doveva
assolutamente vendicarsi per onorare la famiglia
altrimenti non avrebbe visto un lira e non sarebbe
diventato il capo dell'organizzazione. Lui era molto più
debole di suo fratello ma molto più intelligente e capì
che per arrivare a uccidere Hideyuki l'unico modo ero io.
Ma io ero sempre "scortata" o da mio fratello a
da alcuni sui colleghi poliziotti. L'unico momento in cui
ero sola era quando ero a scuola. Così ebbe la
formidabile idea di iniziare a lavorare nel liceo che
frequentavo come professore. Ottenne di insegnare alla
mia classe e ben presto si guadagnò la mia fiducia, come
quella della maggior parte delle ragazze dell'istituto.
Sai lui era molto giovane e bello, si dimostrava sempre
disponibile con noi alunni e quasi tutte le ragazze si
infatuarono di lui, me compresa.-
- Ovviamente lui ti riservava molte più attenzione di
quanto facesse con le altre studenti -
- Esatto! Un giorno capitò che mi fermai a scuola con il
club sportivo a cui ero iscritta e lui si offrì di darmi
un passaggio fino a casa. In quei giorni Hideyuki era
partito per lavoro e io avrei dovuto stare da una mia
compagnia di classe. Lui questo non poteva saperlo così
mi rapì e mi portò nella villa chiamando subito
Hideyuki per farlo cadere in trappola. Ovviamente mio
fratello non c'era così mi tenne prigioniera nelle
cantine per giorni e giorni. In quei giorni mi
picchiarono per sapere dove fosse mio fratello.-
- Perché non hai detto la verità?-
- Io non sapevo realmente dove fosse. Erano passati tre
giorni e Setsuna stava per perdere la pazienza. Arrivò
in cantina e mi puntò la pistola contro, io per risposta
gli diedi un calcio nelle parti basse facendolo piegare
in due dal dolore. Quando si riprese pensavo mi sparasse
ma cominciò a picchiarmi sempre con più forza cercando
di farsi dire dove si trovasse Hideyuki. Davanti al mio
silenzio mi diede un colpo alla base del collo e io
svenni. Quando mi risvegliai mi trovavo in un vecchio
magazzino abbandonato che poi scoprii essere un vecchio
aeroporto fuori Tokyo. Setsuna era davanti a me e mi
disse che sarei stata lì finche non mi decidevo a
parlare. Era un posto vecchio pieno di topi e di
ragnatele. Rimasi lì da sola per altri quattro giorni
senza mangiare con una guardia che mi controllava.
Setsuna aveva ormai perso definitivamente la pazienza e
quando venne a vedere se mi ero decisa a parlare mi trovò
più ostinata di prima mi sparò ferendomi di striscio a
un braccio. Non avrei mai parlato anche se avessi saputo
così cercai di ribellarmi andandogli a dosso ma ero
debole e ferita, finii per soccombere. Dopo la breve
colluttazione mi ritrovai stesa a terra con Setsuna sopra
di me. Non mi resi subito conto della situazione ma lui
si. In un attimo il suo sguardo si fece malizioso e
-
Kaori incominciò a tremare -
mi
lui mi
vio
- calde lacrime cominciarono a rigare il volto
della donna - violentò.-
La donna si aggrappò ancora di più a Ryo per cercare
conforto e si accorse dell'irrigidirsi dei muscoli del
socio che era rimasto sconvolto dalla confessione della
donna.
Kaori continuò il racconto dopo essersi calmata.
- Nel frattempo la famiglia dell'amica con cui avrei
dovuto stare durante l'assenza
di Hideyuki chiamò la polizia avvertendo della mia
scomparsa. Mio fratello fece subito ritorno a Tokyo ma
per giorni le ricerche brancolarono nel buio. Mi
trovarono sette giorni dopo la mia scomparsa grazie a un
gruppo di ragazzi che, andati lì per assistere ad alcune
corse di moto, avevano sentito chiamare aiuto. Quando mi
ritrovarono ero in uno stato pietoso e mi portarono in
ospedale. Ero così spaventata che non parlavo più. Mio
fratello cercò di aiutarmi ma non ci fu modo. Setsuna
sapeva della mia reazione e sapendo che Hideyuki non
l'avrebbe riconosciuto come componente della famiglia
Aiko venne in ospedale per tentare uccidermi così che
non potessi accusarlo. Quando venne in ospedale mio
fratello era lì ma ci lasciò soli pensando che fosse il
mio professore. Cercò di soffocarmi con un cuscino ma
per fortuna riuscì ad urlare facendo accorrere mio
fratello che lo arrestò. Gli dissi che era lui ad avermi
rapito e gli raccontai tutti i particolari del sequestro
tralasciando il fatto che mi aveva violentato. Non volevo
si sentisse più in colpa di quanto lo era già.
Setsuna rimase in galera per alcuni anni prima di
riuscire ad evadere ed entrare a far parte della "Union
Teope". Fu uno di quelli che appoggiò con
accanimento l'uccisione di mio fratello. Quando tu
distrussi l'organizzazione lui fu arrestato di nuovo. Ed
ora che è fuori di galera vuole farmela pagare per
averlo mandato in galera.-
La donna trasse un sospiro di sollievo. Finalmente era
riuscita a dire cose che per tutti quegli anni aveva
tenuto dentro.
- Come fai a sapere che entrò a far parte
dell'organizzazione? -
- Perché dopo poco la morte di Maki mi chiamò
chiedendomi se lui e suoi amici mi avevano fatto "felice"!-
le lacrime ricominciarono a scendere.
- Perché non me ne hai parlato? -
- Ti conoscevo da poco e non mi fidavo completamente di
te!-
- Non riesco a capire perché Maki non me ne abbia mai
parlato. -
- Tu non conoscevi ancora Hideyuki!-
- Cosa che diavolo dici? Ma quanti anni avevi?-
- Sedici -
Non poteva crederci. Non si rendeva minimamente conto di
quello che aveva passato Kaori. Ora si spiegava il fatto
del suo comportamento da maschiaccio.
-Ora è tutto finito!- disse Ryo asciugandole le lacrime
e stringendola più forte a se - cerca di dormire ora!-
Ryo non era più riuscito a chiudere un occhio da quando
Kaori gli aveva confessato la verità. Aveva osservato la
socia dormire per un bel po', che nonostante tutto era
ancora molto scossa, poi aveva deciso di andare a
scaricare la rabbia che provava dedicandosi al suo hobby
preferito. Sparare.
Erano quasi le undici del mattino quando Umi e Miki
arrivarono a casa Saeba per far visita a Kaori. Sentendo
degli spari provenire dal poligono di tiro si recarono
nella cantina di Ryo.
- Non ti sembra imprudente lasciare Kaori da sola? -
chiese Miki un po' preoccupata.
Ryo si girò in direzione della voce e incrociò uno
sguardo indagatorio di Umi, che aveva perfettamente
capito che Ryo non era lo stesso. Non si era nemmeno
accorto del loro arrivo e questo non era da lui.
- Kaori sta dormendo! E' tutto sotto controllo!-
- Vuoi fare o no il padrone di casa? Non vorrai farci
rimanere qui sotto ancora per molto? - disse ironicamente
Umi.
- Scusate! Andiamo di sopra!-
Mentre salivano le scale arrivarono anche Saeko, Reika,
Mick e Kazue.
- Siamo venuti a vedere come sta Kaori disturbiamo?-
disse una sorridente Reika.
- Uno in più o in meno ormai che differenza fa!- rispose
Ryo
Appena salirono in casa Ryo andò a vedere come stava
Kaori mentre i suoi ospiti si accomodavano.
Quando entrò nella stanza si accorse subito che Kaori
non era ancora riuscita a calmarsi. Nonostante dormisse
era molto agitata aveva continuato a rigirarsi nel letto
ed era leggermente sudata. Ryo le si avvicinò e la
ricopri rimanendo a fissarla per un attimo. " Che
cosa ti hanno fatto amore mio! Non posso sopportare di
vederti in questo stato. Anche se fosse l'ultima cosa che
faccio ti prometto che gliela farò pagare cara. Lo farò
anche per te Maki!"
- Kaori ti ha detto chi è il tizio che la minaccia?-
chiese curiosa Saeko.
Ryo non rispose alla domanda non riusciva a parlarne e
non sapeva se Kaori avrebbe voluto dire la verità agli
amici. Pensando a quel bastardo si era innervosito di
nuovo e per non darlo a vedere stinse i pugni tanto da
farsi male.
Gli unici ad essersene accorti furono Umi e Mick che
avevano capito che qualche cosa non andava. Sicuramente
Kaori gli aveva detto qualcosa e quel qualcosa aveva
mandato in bestia Ryo.
-Ryo! Perché non rispondi alla domanda di mia sorella?-
- Non è che ci stai nascondendo qualcosa?- domando Miki.
- Avanti ragazze, lasciatelo stare. Non è obbligato a
dirci se Kaori gli ha parlato. L'importante è che lei
stia bene! Giusto? - intervenne Mick.
- Già. Hai ragione!- disse Miki anche se un po' delusa.
Ryo sorrise verso Mick come per ringraziarlo, quando
squillò il telefono.
Ryo si alzò e andò a rispondere apparentemente calmo.
- Casa Saeba. Chi parla?-
Non rispose nessuno per qualche secondo poi attaccarono
il telefono in faccia a Ryo.
Kaori, che sentendo il telefono squillare si era
svegliata, spalncò la porta della camera da letto e
osservò l'uomo spaventata. Ryo alzò lo sguardo verso
Kaori, bastò quello per farle capire che probabilmente
era Setsuna che sentendo la voce dell'uomo aveva
riattaccato.
- Kaori come stai?- Miki corse incontro all'amica
preoccupata - Guarda ti ho portato alcuni vestiti.
Andiamo ti aiuto a misurarli - disse porgendole una borsa
piena di roba.
Le due donne entrarono in camera di Ryo.
- Questi pantaloni e questa camicia sono perfette a te!-
Miki cercava di non parlare della telefonata vedendo
quanto fosse scossa l'amica.
- Grazie Miki! Sono perfetti!-
- Allora io vado dagli altri e ti aspetto lì!-
- Si!-
- Kaori
- incominciò incerta Miki -
siamo
tutti preoccupati per te ma non sei obbligata a dirci
come stanno le cose! Noi ti aiuteremo lo stesso. Non so
se tu hai già parlato con Ryo ma lui non è lo stesso.
C'è qualcosa che lo turba e se non gli hai detto niente
dovresti farlo. Almeno a lui devi delle spiegazioni.-
disse la donna prima di chiudere la porta dietro di se.
Poco dopo Kaori si unii agli altri.
Gli amici erano visibilmente preoccupati per lei e
continuavano a chiedere come stava e cercavano di parlare
di cose divertenti per distrarla e non metterla in
imbarazzo.
Non era ancora pronta per dire la verità a tutti quanti.
Sapeva che erano degli amici eccezionali e che non
l'avrebbero abbandonata, ma non si sentiva di rivivere
ancora quel periodo della sua vita.
- Vi chiedo scusa! Ma non sono ancora pronta per dirvi la
verità. Lo farò ve lo prometto, non ora però. -
- Non siamo qui per sapere nulla, si siamo curiosi e
preoccupati , ma per noi l'importante è che tu torni ad
essere la Kaori di una volta.- disse sorridente Mick
- Quella che tutti noi amiamo - concluse Miki
abbracciandola.
- Ora è tardi però, e non possiamo trattenerci oltre-
disse Saeko.
Il gruppetto stava per andarsene quando il telefono
squillò di nuovo.
Kaori con mano e voce tremante rispose:
- Casa Saeba -
- Pensavi che sarebbe finita così. Fatti trovare domani
notte a mezzanotte in punto all'aeroporto abbandonato
fuori Tokyo. Sono sicuro che te lo ricordi. Hai due
possibilità: se vieni con Saeba, lui muore come chiunque
altro sarà con te. Se invece vieni da sola non succederà
niente a lui e a nessun altro. Te compresa ovviamente,
non ti voglio uccidere i miei piani sono cambiati. Almeno
per il momento!-
Kaori riattaccò la cornetta con mano tremante. Aveva
tutti gli occhi degli amici puntati addosso, si sentiva a
disagio. Senza dire niente si diresse verso la terrazza.
Si appoggiò alla ringhiera pensierosa, lo sguardo perso
nel vuoto.
- Che cosa ti ha detto?- le chiese Ryo che l'aveva
raggiunta subito.
- Ecco
-
- Avanti Kaori! So che ti fidi di me, non mi succederà
niente te lo prometto! Di sicuro ti ha dato una specie di
ultimatum. Quale? -
Kaori fissò Ryo che la guardava dolcemente. Avrebbe
voluto mentirgli ma sapeva che lui non l'avrebbe veduta.
Cedette alla determinazione del socio. In fondo aveva
bisogno d'aiuto.
- Domani a mezzanotte all'aeroporto abbandonato fuori
città! Se vado da sola ha detto che non mi ucciderà,
forse è meglio che faccia così!-
- Non se ne parla neanche- disse Ryo posandole un braccio
intorno alla vita e tirandola verso di se - Io verrò con
te. Ce la faremo, noi siamo City Hunter!!-
- Si però..-
- Scusate
- disse Miki -
non volevamo, ma
abbiamo sentito la vostra conversazione e vogliamo darvi
una mano.-
- Non volevate?- disse ironicamente Ryo
- Abbiamo un piano- incominciò Umi - Conosco quel
vecchio posto. Tempo fa ho sbrigato un lavoretto lì
intorno!-
- Umi ha detto che ci sono tre entrate, quella principale
e due laterali. Ryo e Kaori entrerete da quella
principale, Miki e Umi da quella di sinistra e Reika e
Saeko ed io da quella di destra!- spiegò Mick
- Vi ringrazio ma
-
- Tanto è inutile abbiamo già deciso Kaori!-
- E va bene! Ma io da sola entrerò dalla porta
principale
-
- No Kaori! Sarebbe troppo pericoloso!- disse Miki
preoccupata.
-Kaori ha ragione!Io entrerò dalla porta di destra. Gli
faremo credere che Kaori sia da sola in modo da
attaccarli di sorpresa. Mick, Saeko e Reika si
occuperanno degli uomini che sicuramente saranno di
guardia fuori dall'aeroporto!- finì per lei Ryo.
- Ok! Allora ci vediamo all'aeroporto alle dieci e mezza,
così potremo studiare la situazione!- disse Miki
- Noi andiamo, vi lasciamo soli - disse maliziosa Saeko
guardando come Ryo abbracciava Kaory con un po' di
invidia. I due che non si erano accorti della gaf si
staccarono violentemente l'uno dall'altra. Kaori diventò
rossa come un peperone e Ryo si mise a fare la sua risata
da deficiente.
Accompagnò
gli amici alla porta.
- Se domani sarai ancora in questo stato ti uccideranno!-
disse serio Umi rivolgendosi a Ryo.
- Non pensavo fosse così evidente
-
- Piantala di fare il deficiente. Sto parlando sul serio.
Da quando ti conosco non ti ho mai visto così! Domani
vogliamo difendere solo Kaori. Tu devi essere in grado di
cavartela da solo.-
- Questa volta non so se ce la farò!- disse Ryo con
amarezza.
L'affermazione di Ryo fece cadere un silenzio carico di
tensione tra gli amici.
- Forse, allora, è ora che cambi mestiere.- finì Umi in
tono serio mentre gli altri assistevano alla scena
increduli.
- Hai ragione!-
Fu l'unica risposta di Ryo mentre saliva le scale
allontanandosi dagli amici.
Stavano mangiato il veloce pranzo preparato da Kaori
quando il silenzio fu rotto da una richiesta della donna:
- Vorrei che mi insegnassi, come si deve, a sparare!-
- Cosa? Non ci penso nemmeno! Comunque non ce ne sarà
bisogno!-
- Come fai a dirlo? Ti prego Ryo, devi aiutarmi. Ti sto
chiedendo solo di esaudire un mio desiderio -
- Non voglio che ti sporchi le mani! Un giorno potresti
volere avere una vita normale! -
- Pensavo che dopo quello che è successo ieri sera
avessi capito le mie intenzioni! Ma evidentemente mi
sbagliavo!-
Ryo non rispose alla provocazione della socia e si alzo
dirigendosi in salotto.
Kaori lo seguì infuriata.
- Ormai ho fatto la mia scelta! Io voglio continuare a
fare questo lavoro e stare al tuo fianco. E' importante
per me-
- Non molli proprio mai? Hai vinto! Ti aiuterò. -
Finito di mangiare i due sweeper andarono al poligono di
tiro. Ryo si dimostrò molto paziente con la socia che
all'inizio non riusciva neanche a centrare il tabellone.
Dopo aver preso la mano Kaori iniziò a centrare il
tabellone e riuscì persino a fare parecchi centri.
- Sei stata brava, ma ora dovrai sparare a un bersaglio
in movimento. Non sarà facile!-
- Ok! -
- Concentrati e cerca di centrare l'omino. Prima di ogni
colpo mi dovrai dire dove mirerai per sapere se hai
centrato il tuo obbiettivo. Cominciamo!-
Kaori si concentrò, trasse un sospiro e sparò! Quando
aprì gli occhi rimase delusa nel vedere che non aveva
colpito l'omino.
- Avanti non devi scoraggiarti. Riprova!-
Alla fine Kaori era riuscita a colpire quasi sempre
l'omino e con gli ultimi colpi riusciva anche a centrare
la parte del corpo che si era prefissata di colpire.
Quando tornarono in casa erano le dieci passate e
decisero di dormire per essere in forma il giorno dopo.
Aveva deciso di fare un bagno rilassante prima di
coricarsi mentre Ryo andò subito a letto.
Quando ebbe finito entrò nella stanza e nell'ombra vide
la figura di Ryo di spalle che guardava fuori dalla
finestra. Si avvicinò e lo abbracciò da dietro e posò
la testa sulla sua schiena.
- Che guardi?- gli chiese dolcemente Kaori
- Niente di preciso!-
- E' tutto a posto?-
- Si! Perché me lo chiedi?-
- Così! Senti Ryo io ci ho pensato bene. Non voglio che
Setsuna muoia!-
Ryo si girò incredulo.
- Hai pietà di quell'uomo dopo tutto quello che ti ha
fatto?-
- No! Al contrario sarebbe troppo facile per lui morire!
-
- Non riesco a seguirti spiegati meglio!-
- Lui odia talmente la galera che più tosto di finirci
dentro preferirebbe morire. Io non voglio dargli questa
soddisfazione! Voglio che finisca in galera a marcire per
il resto dei sui giorni!-
Ryo fissò Kaori per un momento. I suoi occhi erano
sofferenti.
- Credi che sia troppo crudele?- chiese la donna cercando
di interpretare i pensieri del socio.
- No! Capisco quello che provi per quell'uomo.-
- Però per fare questo avrò bisogno del vero Ryo
accanto a me! Capisci quello che voglio dire? -
- Non so se ci riuscirò!-
- Ma tu devi riuscirci! Quello che ha fatto quell'uomo
riguarda il passato e tu ormai non puoi fare più niente.
L'unica cosa che puoi fare per aiutarmi è starmi vicino
e tornare quello di sempre. Ti prego Ryo, non farmi
pentire di averti raccontato come stanno le cose. Se non
cambi atteggiamento sarà uno scherzo per loro ucciderti
e tu non mi puoi lasciarmi sola, non adesso!-
Ryo abbracciò teneramente Kaori e iniziò ad
accarezzarle i capelli.
- Dovrei essere io a consolarti e farti stare calma,
invece tu lo stai facendo a me.-
- Noi siamo partner. Dobbiamo aiutarci a vicenda per
sopravvivere! Giusto?-
- Giusto.-
- Ora però prometti che tornerai il Ryo di sempre -
- Te lo prometto. Domani avrai vicino il freddo e
distaccato Ryo di sempre. Come è giusto che sia durante
la battaglia.-
- Bene, altrimenti sarei stata costretta a metterti fuori
combattimento un'altra volta. E questa volta non avrei
usato il sonnifero ma le più efficaci botte in testa.-
scherzò Kaori.
- Ti amo Kaori!-
Ryo guardò gli occhi dolci di Kaori. Non poteva fare a
meno di quella donna splendida. Sarebbe tornato quello di
sempre anche per proteggerla al meglio, se l'avrebbero
uccisa lui ne sarebbe morto a sua volta. L'amava troppo
per poter fare a meno di lei.
La baciò dolcemente ma ben presto diventò un bacio
carico di passione. Non riuscivano a staccarsi l'uno
dall'altra e a piccoli passi avevano raggiunto il letto.
Ryo fece distendere Kaori sotto di se e iniziò a
slacciarle la camicia lentamente.
La osservò per un momento poi prima di riprendere a
baciarla la guardò negli occhi:
- Sei sicura?-
Kaori sorrise dolcemente.
- Ti amo, non voglio più aspettare!- disse con dolcezza
prima di baciarlo.
Ryo però voleva essere sicuro della scelta sella socia,
soprattutto dopo aver saputo quello che aveva passato.
- Non c'è fretta. Possiamo anche aspet
-
- Che c'è tu non lo vuoi!-
- Non immagini neanche quanto! Voglio solo che tu sia
sicura.-
- Shhh
- Kaori mise un dito sulle labbra di Ryo e
gli sussurrò dolcemente all'orecchio:
- Ryo sta zitto e baciami!-
Ben presto la bocca di Kaori prese il posto del suo dito
sulle labbra di Ryo che ricambiò con passione il bacio
della socia.
Dopo tanti anni si erano finalmente liberati dei dubbi
che li assillavano impedendogli di vivere il loro amore,
ed ora erano certi che non si sarebbero più nascosti
dietro false paure. Si sarebbero finalmente amati!
Erano solo le sette del mattino quando Kaori decise di
alzarsi. Era già da un po' che era sveglia, ma non
voleva sciogliersi dall'abbraccio del collega. A dire il
vero non aveva dormito molto, quasi nulla. Si alzò
dimenticandosi completamente della sue nudità, ma non
appena se ne accorse si ricoprì con le coperte. Non
vedeva molto ma cercò ugualmente di trovare la camicia
per terra. " Accidenti deve essere dalla parte di
Ryo!" Si girò lentamente per non svegliare Ryo ma
lo trovò che la fissava con in mano la sua camicia.
- Cercavi questa?-
- Come mai sei già sveglio?-
- Con tutto il caos che hai fatto come avrei potuto
continuare a dormire?-
- Mi dispiace, non riesco a dormire
-
- Bene! E' una fortuna che sono sveglio allora. Posso
aiutarti ad occupare il tempo se vuoi.- disse in tono
malizioso
- No grazie - disse Kaori che era diventata leggermente
rossa in volto - ora scendo in cucina e mangio qualcosa.
Ieri sera non abbiamo mangiato e io ho fame!-
concluse alzandosi dal letto
- Dovresti riposare. Sarà una giornata lunga e noi non
abbiamo dormito molto stanotte!-
Kaori divenne ancora più rossa e usci senza dire una
parola.
Più tardi si alzò anche Ryo. Kaori era visibilmente
tesa e, nonostante i suoi sforzi, non riusciva a calmarsi.
Per di più non aveva praticamente dormito niente
rischiava di arrivare alla resa dei conti impreparata.
Dopo aver mangiato a Ryo venne un lampo di genio. Mise
nello stereo di camera sua la canzone preferita di
Hideyuki e chiamò Kaori. Si distesero sul letto
abbracciati. Con una mano Ryo accarezzava la spalla di
Kaori che sussultò lievemente al primo tocco. Finalmente
riuscì a calmarsi.
- Devi cercare di dormire un po'-
- Mi manca sai?-
- Lo so!-
- Voglio andare al cimitero prima di andare
all'appuntamento con gli altri.-
- Cosa? Diavolo Kaori non penserai che non faremo più
ritorno a casa vero? Non è un ultimo saluto quello che
vuoi dare al vecchio Maki vero?-
- Cosa? No non ci avevo nemmeno pensato giuro! Volevo
solo chiedergli se questa sera mi starà vicino dandomi
la forza per affrontare Setsuna!-
- Non importa! Te la darà di sicuro. Lui non ti
abbandona mai dovresti saperlo ormai! Comunque domani,
quando tutto sarà finito, ti prometto che andremo a fare
un salutino a Hideyuki insieme -
- Si, insieme! Sai mi piace questa parola, INSIEME!-
- Già! Piace anche me - disse Ryo scompigliandole i
capelli.
Cullata dal dolce suono di quella stupenda musica e
abbracciata a l'uomo che amava più della sua stessa vita
Kaori si rilassò definitivamente lasciandosi avvolgere
da un tranquillo sonno.
Si sentì dare un dolce bacio sulla fronte e aprì
pigramente un occhio.
- Kaori, sono le otto e un quarto è ora di andare!-
- E' già cosi tardi!-
- Puoi restare a casa se vuoi, anzi io sarei più
tranquillo!-
- Non dire cavolate! Non starei a casa per nessuna
ragione al mondo. E poi Setsuna mira a me perché dovrei
stare a casa me lo spieghi? Credi che io abbia paura?-
- Non ho detto questo! Stavo solo scherzando non dovresti
prendertela tanto. Sei già nervosa e questo non va bene.
Devi stare calma capito?-
- Si hai ragione! Scusami, andiamo?-
- Andiamo!-
Il viaggio durò circa un ora e fu tranquillo. Ryo
cercava di scherzare per far rilassare Kaori. Quando
arrivarono tutti i loro amici erano già lì. Il
gruppetto di persone si posizionò su una piccola
collinetta non molto distante dal capannone del vecchio
aeroporto, da lì riuscivano a vedere gli spostamenti
degli uomini di Setsuna. Riuscivano a vedere solo quelli
posizionati fuori dal capannone ma ne avevano visti molti
entrare. Ne avevano contati sessanta venti dei quali si
erano posizionati fuori. Non potevano essere sicuri della
quantità di uomini all'interno del capannone.
- Ci siamo. Mancano venti minuti a mezzanotte!- esclamò
Umi che non vedeva l'ora
di mettersi all'opera.
- Bene all'ora possiamo posizionarci alle postazioni
prestabilite - ordinò Ryo.
- Prima di dividerci volevo darvi questi!- disse Saeko
porgendo ad ogni uno di loro una specie di bottoncino.
- La mia cara sorellina a preso in prestito queste
ricetrasmittenti alla centrale di polizia! Usarle è
facile. Basta premerle qui per far si che gli altri vi
sentano attraverso questi piccoli auricolari. -
- Prese in prestito eh! Comunque forse è meglio che Mick
rimanga qui per tenerci aggiornati sugli spostamenti dei
soldati. Non vorrei ci facessero un brutto scherzo!-
- Farò come dici tu Ryo! Sono contento di vedere che sei
tornato quello di sempre!-
Il gruppetto stava per dividersi quando Ryo chiamo Kaori:
- Come va, Ti senti pronta?-
- Si!- rispose una decisa Kaori
- Non ti causerà dei problemi il fatto che dovrai
tornare dentro a quel capannone?-
- No stai tranquillo! E' tutto sotto controllo-
- Ok! Mi raccomando hai la pistola ma non devi usarla per
nessun motivo finche non te lo dirò io! Cerca di stare
calma quando vedrai Setsuna!-
- Veramente tu devi stare calmo quando lo vedrai,
ricordati quello che mi hai promesso! Nient'altro capo?-
- No nient'altro! Anzi si. Kaori mi raccomando fai
attenzione! Un ultima cosa
ti amo!-
Kaori rimase stupita dalle parole del socio dette davanti
a tutti gli amici che erano rimasti a bocca aperta.
- Anch'io ti amo!- disse Kaori avvicinandosi a Ryo che la
strinse a se dandole un breve e dolce bacio. Poi si
allontanò.
" Spero solo che non sia il nostro ultimo bacio"
pensò Kaori mentre osservava Ryo allontanarsi.
- Pronta?- chiese Mick
- Si!-
- Diamo inizio alle danze!-
Era mezzanotte in punto quando Kaori entrò nel capannone.
Tutti gli uomini che aveva visto fuori non gli crearono
alcun problema, si erano limitati a squadrarla.
Quando entrò venne accecata da una luce che gli era
stata puntata contro. Tutt'intorno il buio più completo,
non vedeva nessun uomo anche se ne avvertiva la presenza
intorno a lei.
- Ben venuta ti aspettavo!-
- Dove diavolo sei Setsuna?-
- Non preoccuparti ogni cosa a tempo debito! Tu piuttosto
sei sola?-
- No! Ho nascosto Ryo nelle tasche dei pantaloni-
- Non credo che tu sia nelle condizioni per fare delle
battute! Comunque i miei uomini staranno all'erta.-
- Come vuoi! Dimmi dove devo andare-
- Sempre dritta mia cara, sei impaziente di vedermi non
è così?-
- Si certo, come potrei non essere impaziente di vedere
un lurido verme come te! Chiunque al mio posto farebbe i
salti di gioia. Non si vede un accidente, non puoi
accendere altre luci?-
- Questa basta e avanza. Man mano che verrai avanti la
sposterò! Adesso muoviti!-
Intanto Mick fuori dal capannone notò uno strano
movimento tra gli uomini di Setsuna. Alcuni di loro si
stavano allontanando dal capannone e si stavano dirigendo
sulla vecchia pista d'atterraggio lì vicino.
- Ryo mi senti? Devo lasciare la mia postazione. C'è
qualcosa che non mi quadra voglio avvicinarmi ad alcuni
uomini per sentire se riesco a capirne qualcosa di più!-
Poco dopo Ryo rispose a Mick.
- Ok va pure!-
- Ehi gran uomo a che punto sei? -
- Gli ho messi fuori combattimento tutti quanti!-
- Quanti erano?-
- Erano solo una ventina!-
- Bene, davanti alla porta principale ne sono rimasti
dieci, per Saeko e Reika sarà facile metterli fuori
gioco!-
- Mick, dove diavolo sono andati gli altri dieci che
erano lì davanti? Hanno seguito Kaori?-
- No si sono allontanati. Voglio scoprire che cosa bolle
in pentola!-
- Ok a dopo! Umi riesci a sentirmi? -
- Si Ryo! Qui tutto bene venti uomini messi fuori gioco!-
- Bene allora entriamo!-
Dopo alcuni minuti di silenzio i due ricominciarono a
parlare.
- Ryo la vedi?-
- Si! Quello che non vedo è quanti uomini ci sono qui
dentro!-
- Dalla mia posizione riesco vedere lontano almeno tre
metri.-
- Si anch'io!-
- Guarda, guarda! Mi dispiace Ryo ma ora io e Miki
dobbiamo lavorare!-
- Bene! Anche io ne ho visti un paio da sistemare!-
Nel frattempo Mick aveva raggiunto alcuni uomini e si
mise ad ascoltare la loro conversazione.
- Hai preparato la bomba?-
- Si -
- L'elicottero è a posto?-
- Si. Non appena il capo si sarà allontanato
dall'aeroporto potrà far esplodere la bomba con il
comando a distanza e lasciare questo posto con
l'elicottero.-
- Bene allora allontaniamoci di qui!-
- Un momento ho sentito qualcosa. Guardate c'è qualcuno
laggiù-
Senza volerlo Mick aveva pestato un ramoscello facendosi
scoprire.
- Ma porca! Tanto vale affrontarli come si deve!-
Mick si alzò velocemente e in poco tempo li mise fuori
combattimento grazie alle sue freccette. Si avvicinò uno
ad uno di loro afferrandolo alla giacca e
conseguentemente alzandolo da terra:
- Dimmi dove si trova la bomba!-
- Si trova al secondo piano, devi salire quelle scale!-
- Grazie! Ora non ho più bisogno di te!- disse mentre
gli dava un forte calcio che lasciò l'uomo stordito.
- Ryo mi senti?- disse Mick premendo la ricetrasmittente.
- Ryo! Porca miseria devo averla rotta. Non importa vorrà
dire che disinnescherò la bomba da solo!-
Poi si avviò verso le scale.
Anche Saeko e Reika avevano quasi fatto fuori i dieci
uomini fuori dal capannone quando uno di loro sorprese
alle spalle Reika.
- Muori Bastarda!- disse mentre gli puntò la pistola
addosso.
Saeko però fu più veloce, sparò all'uomo che, preso in
mezzo agli occhi, morì all'istante.
- Porca miseria! Ora inizieranno a sparare anche lì
dentro. Ci siamo fatte scoprire.-
Poco dopo anche nel capannone incominciarono a sparare.
Kaori riuscì a nascondersi dietro ad alcune casse.
- Ryo che diavolo è successo?-
- Non ne ho idea! Tutto bene?-
- Si! Come faccio ora? Non vedo assolutamente niente.
L'unica luce che c'era si è spenta!-
- Devi concentrarti, se ti arriveranno vicino sentirai la
loro presenza! Dimmi dove sei?-
Kaori stava per rispondere quando sentì un uomo
sollevarla da terra. Gli diede una gomitata nello stomaco
e gli sparò un momento prima che lui facesse lo stesso a
lei.
Durante lo scontro però perse la sua ricetrasmittente.
- Dannazione! L'unica cosa che posso fare è raggiungere
Setsuna!-
così dicendo si strappò via l'auricolare e andò nella
direzione in cui poco prima aveva visto l'uomo. Riuscì a
capire che diversi uomini le stavano addosso ma riuscì a
metterli fuori combattimento in poco tempo.
Stava avanzando attenta quando due uomini le si
avvicinarono. Sparò velocemente mettendoli fuori gioco
ma non riuscì ad evitarne un terzo che da dietro la colpì
in testa e la disarmò.
- Tu adesso vieni con me!- esclamò Setsuna puntandole
una pistola alla schiena.
Ryo nel frattempo era sempre più preoccupato non
riusciva a capire cosa stesse succedendo alla socia.
Chiese informazioni anche agli altri ma nessuno l'aveva
più sentita.
- Mick dannazione dove sei?-
Mick si stava dirigendo su per le scale quando vide Kaori
allontanarsi dal capannone insieme a Setsuna si distasse
per un attimo e non si accorse delle travi di legno
traballanti davanti a lui. Ci finì sopra e precipitò
nel capannone.
Ryo sentì un tonfo vicino a lui e subito dopo dei
lamenti. Si diresse in direzione di questi per vedere
cosa fosse successo
- Mick! Da dove salti fuori?-
Kaori e Setsuna nel frattempo erano arrivati vicino ad un
elicottero dove ad attenderli c'era un uomo.
- Forza sali! Andiamo via di qui!-
- Io non vado da nessuna parte!- disse in tono deciso e
con un gesto molto rapido tirò fuori una pistola che
aveva nascosto nei pantaloni e sparò all'uomo davanti a
lei colpendolo a un braccio. Rischiando a sua volta di
essere colpita da Setsuna che dietro di lei continuava a
tenerla sotto tiro.
- Maledetta sgualdrina!- urlò Setsuna preso alla
sprovvista.
- Ora non si va da nessuna parte. Non hai un guidatore
per l'elicottero!-
- Sei solo una stupida!- disse tirando fuori uno stano
oggetto dalla tasca.
- Sai cosa è questo? E' un comando a distanza per una
bomba situata al piano superiore del capannone. Se io
premo il pulsante rosso ci sarà un bel falò-
- Non puoi farlo, così moriranno anche i tuoi uomini!-
disse Kaori terrorizzata.
- Sei sicura? Per me il valore della loro vita vale molto
meno di zero. Morti loro assolderò alti uomini! -
Kaori guardò con terrore gli occhi di Setsuna. Erano
vuoti, come privi di sentimenti.
Con un aria compiaciuta Setsuna schiacciò il pulsante.
Qualche secondo dopo il capannone esplose.
-NOOOO!!- urlò Kaori lasciandosi cadere a terra. - Ryo,
Miki, Umi, Mick, Saeko, Reika. No non può essere vero,
è solo un brutto incubo.-
- Disperati, disperati pure. Sei la causa della morte di
tutte le persone che amavi! Prima il povero Hideyuki,
anche se devo ammettere che Hideyuki è morto soprettuto
per la sua stupidità, ed ora Ryo e gli altri tuoi amici.
I tuoi unici amici. Adesso sei qui sola come un cane. Sei
solo una stupida incapace. Se avessi avuto un po' di
cervello saresti venuta da sola e invece hai voluto fare
di testa tua. Finalmente la mia vendetta si è compiuta
non mi resta che toglierti di mezzo. Mi hai già messo i
bastoni tra le ruote troppe volte. Poi una donna come te
non merita di vivere. -
Setsuna puntò la pistola alla tempia di Kaori.
- Preparati presto riabbraccerai tutti i tuoi amici
all'inferno!-
Kaori non aveva la forza di reagire. Continuava a
piangere fissando il capannone in fiamme. "
Perdonami Ryo! Presto sarò con te"
BANG
.
Kaori aprì debolmente un occhio. Davanti a lei Setsuna
bianco dalla paura fissava dritto davanti a lui. La sua
pistola a metri di distanza. Il suono delle sirene della
polizia iniziava a udirsi.
Si asciugò le lacrime e si girò di scatto. Ryo era
ancora con il braccio alzato dopo aver sparato a Setsuna
per disarmarlo.
- O mio Dio, non sto sognando vero? Ryo sei vivo!-
Kaori si alzò rapidamente e corse incontro a Ryo
saltandogli letteralmente addosso.
- Sei vivo! Sei vivo!- continuava a ripetere la donna al
colmo della felicità tra le lacrimie.
- Ora calmati Kaori è tutto finito!- disse Ryo
abbracciando la donna.
Ma in realtà, non era tutto finito. Setsuna stava
approfittando del momento di distrazione dei due sweeper
per recuperare la sua pistola. Era quasi riuscito a
raggiungere l'arma quando Ryo scostò da Kaori e sparò
due colpi. Un colpo allontanò la pistola ulteriormente
dall'uomo e l'altro lo ferì alla spalla, la stessa
ferita il giorno prima dalla socia.
Si avvicinò all'uomo che dolorante giaceva atterra.
- Credevi di potermi fregare?- disse posandoli la fredda
pistola sulla fronte.
- Avanti uccidimi e facciamola finita una volta per tutte!-
- Sono molto tentato dalla tua proposta
-
- Allora muoviti!-
- Non ti ucciderò! Saeko è tuo!-
Saeko arrivò subito accompagnata da due agenti della
polizia che lo ammanettarono immediatamente.
- Un momento Saeba. Non vorrai farmi vivere dopo quello
che ho fatto alla tua donna! - Se fosse per me saresti già
sotto terra. E' stata Kaori a chiedermi di farti vivere.-
Setsuna si voltò a guardare Kaori.
- Perché??-
- Se pensi che il mio è solo un gesto di pietà ti
sbagli. Voglio che tu passa il resto dei tuoi giorni a
marcire in una fredda cella. Fredda come il tuo cuore -
disse con odio Kaori.
- Attenta piccola, sono già evaso una vota. Potrei
rifarlo!-
- Questa volta non sarà così facile. Te ne accorgerai
presto. Portatelo via! - disse Saeko.
- Bene! Se non hai più bisogno di noi ce ne andiamo!-
disse Ryo trascinando via Kaori.
- Ehi! Aspetta un attimo, ho ancora bisogno di voi per
tutte le faccende burocratiche- urlò Saeko, ma i due
sweeper erano troppo lontani per poterla udire.
Prima di tornare a casa, come promesso si recarono al
cimitero. Kaori era accovacciata vicino alla tomba del
fratello, Ryo qualche passo dietro di lei.
- Ciao fratellone - iniziò Kaori - hai visto come siamo
stati bravi oggi? C'è una cosa che vorrei dirti, una
cosa che non ho avuto mai il coraggio di confessarti.
Quando fui rapita da Setsuna, non fui solo picchiata. Fui
anche vio-violentata. Allora non te lo dissi per non
farti sentire in colpa anche se so che avrei dovuto
parlartene. Scusami. Comunque non devi preoccuparti per
me ora sono felice. Sai ora io Ryo, beh insomma ci siamo
detti che ci amiamo e ora stiamo insieme. Mi manchi
tanto, vorrei che tu fossi qui con me.-
- Porca miseria! Hai visto Maki, tutte le maledizioni che
mi hai mandato da lassù hanno avuto effetto. Mi sono
fidanzato con un travestito!- disse Ryo per evitare che
la donna si intristisse troppo.
- Cosa hai detto?- disse Kaori fumante di rabbia.
- No niente, angelo mio, ragione di vita
-
- Zitto Ryo!- ringhiò Kaori colpendolo un super martello
da 500 t.
- Alzati di lì! Qui ho finito-
- Che ne dici di andare a fare colazione al Cat's Eye?-
- Per una volta hai avuto un ottima idea. Devo parlare
agli altri! E non provare a saltare addosso a una delle
ragazze. Capito?-
- Si amoruccio bello!-
- Buongiorno a tutti!- salutò Ryo entrando nel locale.
- Finalmente, vi stavamo aspettando. Eravamo sicuri che
prima o poi sareste venuti!-
esordì Saeko.
Si sedettero tutti intorno al tavolo e cominciarono a
mangiare. Kaori fu la prima a parlare:
- Vorrei ringraziarvi per quello che avete fatto per me!-
- Figurati Kaori, tu al nostro posto avresti fatto lo
stesso per ogni uno di noi!- le sorrise Reika.
- Comunque credo che sia ora di darvi delle spiegazioni!-
Quando Kaori terminò di spiegare agli amici come stavano
le cose un silenzio imbarazzante calò all'interno del
locale.
- Ora sto bene. Quello che è successo appartiene al
passato!- disse Kaori.
- Ci dispiace Kaori. Nessuno di noi immaginava quello che
hai dovuto subire.-
disse Miki con le lacrime agli occhi mentre prendeva la
mano dell'amica.
- Non preoccupatevi! Piuttosto non mi avete ancora
spiegato come avete fatto a salvarvi!- disse Kaori
cercando di cambiare argomento.
- E' stato tutto merito mio- intervenne Mick - avevo
saputo della bomba attraverso una delle guardie così ho
avvertito gli altri!-
- Certo come no! Voleva fare l'eroe e stava andando a
disinnescarla da solo quando è caduto all'interno del
capannone e avvertito Ryo!- disse Umi
- Non volevo fare l'eroe! Non potevo avvertirvi, la mia
ricetrasmittente si era rotta!- specificò Mick.
Passarono un po' di tempo a chiaccherare come al solito.
Tutto era tornato normale. Anche Ryo che aveva tentato di
saltare addosso alle ragazze. Ma se lui era tornato il
amniaco di sempre Kaori era tornata la violenta di
sempre, che puntualmente aveva fermato Ryo con vari
martelloni.
- Forse ora è meglio se andiamo a casa. Siamo tutti
stanchi e dobbiamo riposare!- disse Ryo sbadigliando.
- Ci vediamo! -
Ryo pose dolcemente Kaori sul letto. Appena entrata in
macchina si era addormentata e lui era stato costretto a
portala in casa prendendola in braccio per non disturbare
il suo sonno. Lui non aveva sonno così andò in salotto
dopo essersi versato un bicchiere di vino. Poco dopo
venne raggiunto da Kaori che si era svegliata.
- Hai dormito giusto il tempo di farti portare in casa in
braccio!- scherzò Ryo nel vederla arrivare.
- Spiritoso! -
- Come mai non riesci a dormire?-
- Non so.. e tu?-
- Non so!-
Kaori si avvicinò a Ryo e gli prese il bicchiere bevendo
tutto il vino rimasto.
- Ehi! Non è carino!-
- Scusa! Avevo sete!-
Ryo prese un braccio di Kaori e la tirò verso di se
facendola sedere sopra di lui.
- Conosco un solo modo per farti perdonare!- le disse
all'orecchio con un tono malizioso.
- Se è per farmi perdonare
-
- Non hai altro modo -
- Apperte gli scherzi.Ti amo Ryo. Quando oggi è
scoppiato il capannone credevo di morire. Se fossi morto
non me lo sarei mai perdonata.-
- Lo so. Anch'io non riuscirei a vivere senza di te Kaori
Makimura! Ti amo. Comonque non stavo affatto scherzando
prima
- disse prima di baciarla con passione mentre
la portava in braccio verso la camera da letto.
FINE
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