NOTA (1): I
personaggi di Xena, Callisto, Livia/Eve e Gabrielle sono
copyright della MCA/Universal Renassiance Pictures.
NOTA (2): Quest'avventura di Xena,
si svolge a pochi giorni di distanza dagli avvenimenti
accaduti nell' ultimo episodio della quinta serie (titolo
"MOTHERHOOD"; trasmesso in Italia con il titolo:
"XENA E LA CADUTA DEGLI DEI").
NOTA (3): Questa storia è un po'
distante da quelle che credo siate abituati a leggere: in
primo luogo, in questa vicenda Xena è solo una
comprimaria, infatti la vera protagonista è la figlia
Eve, che si trova a confrontarsi con qualcuno che non ha
né dimenticato, né perdonato, il crudele passato della
ragazza, quando era conosciuta come la Livia la
Sanguinaria ; in secondo luogo, ho voluto mettere come
voce narrante della storia il mostro che vuole uccidere
Eve.
NOTA (4): Nella storia ci sono(abbondanti)
scene di violenza
se ritenete che questo possa
turbarvi,siete pregati di non continuate la lettura
NOTA(5): Saranno molto gradite da
parte di voi lettori, sia le critiche che i commenti;
che, se volete, potrete inviarmi all'indirizzo E-mail :
Mig2000@libero.it
1.
Dolore
dolore
questo e nient'altro, legato
a terra vedo la mia adorata consorte morire lentamente
appesa a quella croce maledetta
i soldati Romani
appiccano gli ultimi fuochi alle case del villaggio
rimaste ancora in piedi, mentre la loro Condottiera
impartisce gli ordini alle truppe per completare il
massacro degli ultimi superstiti
gli occhi di mia
moglie sono pieni di lacrime di sofferenza
cerco di
rialzarmi ma i legacci sono ben saldi
questa è la
mia punizione per non essermi arreso ai conquistatori
Romani
assistere, impotente, alla dei miei cari
la
mia diletta moglie ha già smesso di contorcersi sulla
croce
lancio un urlo carico di odio
volgo lo
sguardo sulla mia casa che brucia,con la mia giovane
figlia rinchiusa dentro
ma incrocio davanti a me gli
occhi crudeli della condottiera
apro la bocca per
supplicare pietà almeno per mia figlia
il volto
della Condottiera è sfigurato dalla rabbia
alza la
daga sopra la mia testa e mi colpisce di piatto con la
lama
capisco che vuole uccidermi, ma non con
un colpo solo
rialzo faticosamente la testa e
lei mi colpisce di nuovo
il sangue sgorga copioso da
un tremendo taglio alla fronte
i miei occhi né sono
pieni e, per qualche istante, vedo attorno a me solo
ombre indistinte
riprendo a supplicare, mentre un
fumo denso si alza dal tetto della mia casa
un
altro colpo
cado a terra e con uno sforzo
disperato cerco di rialzare la testa
il sangue
mi scivola un attimo lontano dagli occhi e vedo il volto
della Condottiera chiaro come su un dipinto
i suoi
occhi sono carichi di odio e rabbia
apro di nuovo la
bocca per pregarla,ma un nuovo colpo mi getta a terra
definitivamente
le tenebre mi avvolgono e
l'ultima cosa che sento sono le urla strazianti di mia
figlia
Buio
Buio
oscurità
assoluta e maledetta
sono perduto e disorientato
questi
non sono i campi Elisi
né l'Ade
né
altri luoghi di cui abbia mai sentito parlare
il
terrore mi attanaglia quando comprendo dove sono finito
questa
è l'oscurità eterna dell'oblio
una
rabbia terribile s'impadronisce di me
urlo a
squarciagola ma non sento risposta
il tempo passa ma ho modo di misurarlo
forse
pochi giorni
forse un anno intero
supplico e prego tutti gli Dei d'aiutarmi nella mia
vendetta
nel buio nulla si muove né si sente
un solo rumore
ricordo delle
cose che mi disse mio nonno
prendo una
decisione tremenda e basta solo questo pensiero a
squarciare il velo d'oscurità
mi sento sospinto in
avanti
il buio attorno a me svanisce
cado
a terra e rotolo a lungo
mi rialzo con fatica
giro lo sguardo
attorno, ma vedo solo una pianura di terra rossa che
stende in ogni direzione piatta come un tavola
il
calore su di me è opprimente, alzo gli occhi al cielo, e
vedo brillare due soli
barcollo indietro intimorito
ma
dovevo aspettarmi questo, visto che li ho invocati
un
ombra mi copre di colpo
mi giro di
scatto
e vedo LORO
2.
Il mio corpo sembra bruciare tra le fiamme dell'Ade
sento
gli ultimi residui della mia umanità sparire nel nulla
io
ho chiesto vendetta, e LORO mi hanno proposto il PATTO,
fornendomi il mezzo per vendicarmi
fletto gli
artigli che hanno sostituito le mie mani
la coda a
punta colpisce con forza il terreno
la mia nuova
testa si gira di scatto mentre con uno sbuffo, una
miriade d'aculei è espulsa dalle mie spalle
LORO
assicurano che questo nuovo corpo è in grado di
resistere a qualunque ferita, e ogni parte di esso può
ricrescere se tagliata
sia io che LORO siamo
soddisfatti di questo corpo, quasi come uno scultore che
ha terminato il suo capolavoro
nessuna arma umana può
realmente procurare danni tali da uccidere questo, mio,
nuovo involucro di carne
LORO, però, mi
mettono in guardia dal fiore dai petali rossi e gialli
non
comprendo assolutamente che cosa sia, ma non mi danno
altre spiegazioni
i miei occhi dalle larghe pupille verdi osservano
una nuova realtà
quello che credevo una pianura
deserta, brulica di
forme
che
strisciano, volano, o camminano attorno a me
con un
certa nota di divertimento, per il mio iniziale sgomento,
LORO mi dicono che con i miei nuovi occhi vedo le anime
delle creature, che hanno fatto il PATTO
LORO mi chiamano di nuovo e mi ricordano il PREZZO
del PATTO e quanto devo PAGARE per esso una volta
soddisfatta la mia vendetta
rifletto solo pochi
istanti
un tempo non avrei mai pensato a
niente del genere, ma quel tempo è scomparso insieme
alla mia famiglia
LORO mi guardano e le
loro bocche (hanno veramente delle bocche ? o è la mia
mente che s'immagina la loro esistenza nelle pieghe della
carne dei loro corpi ?) si atteggiano a sorriso
sanno
già cosa ho deciso
anche se il prezzo da pagare è
altissimo, desidero tenere il corpo che mi hanno dato in
cambio del mio, per portare a termine la mia vendetta
sull' odiata Condottiera Romana
la rabbia mi monta nel cuore
il suo
volto mi appare chiaro nella mente come se lei fosse di
fronte a me
al pensiero di quella donna senza pietà
lancio un tremendo ringhio
il mio corpo
il mio
NUOVO corpo è scosso da un tremito di rabbia
le
braccia levate in alto, verso quel cielo straniero,
mentre la mia coda frusta con furia il terreno
una
sola parola esce dal muso irto di denti che ha sostituito
il mio volto
una sola parola
un nome
l'unico motivo per barattare la mia anima
LIVIA
3.
il braccio levato al cielo come per afferrare
qualcosa
poi la mano armata di una penna d'oca si
riabbassa e riprende a scrivere
Xena, tirando
pigramente le redini di Argo II°, si volge indietro e
osserva la sua amica Gabrielle scrivere le sue gesta, e
al tempo stesso cercare di non inciampare a sul terreno
accidentato
sua figlia Eve cammina placidamente
dietro all'amica osservando gli alberi attorno a lei
il
pensiero della principessa guerriera ritorna a qualche
giorno prima e al tremendo scontro che ha sostenuto
contro gli Dei e da cui, miracolosamente, né sono uscite
vive tutte e tre
posa distrattamente la mano sulla
fascia che benda la ferita alla gamba procuratagli dalla
freccia della Dea della caccia
-Xena
-
Gabrielle interrompe il flusso dei pensieri della
guerriera -
cosa fa rima con "audace"?
-
Eve guarda la madre rivolgendogli un sorriso caloroso
-Non
so Gabrielle
prova con
-
la guerriera si
volge di colpo
il cinguettio degli uccelli e il
frinire degli insetti si è interrotto in un attimo
attorno
a loro tre, solo silenzio
Eve e Gabrielle
accorrono presso l'interdetta guerriera - Che cosa
succede ?- chiede Gabrielle, stringendo con forza le sue
due spade corte - ascoltate
- dice Xena con un
sussurro, facendo vagare lo sguardo su ogni arbusto e
albero, cercando di notare il più piccolo indizio di una
presenza - Non si sente niente - esclama Eve preoccupata
-
Appunto
- risponde Xena a bassa voce, con la mano
già posata sull'elsa della spada
è un attimo
un essere alto due metri e con
il corpo coperto di scaglie verdastre, erompe dal bosco
con le poderose braccia e le mani artigliate protese in
avanti
Xena spinge via la figlia e sfodera la spada
scarta
di lato per sottrarsi all'attacco frontale della creatura
ma l'essere non s'interessa minimamente alla principessa
guerriera e punta direttamente verso Eve
mi ci era voluto tempo ma infine l'avevo
trovata
dopo che LORO mi avevano rimandato nel
mondo dei vivi, avevo passato mesi a cercare la mia preda
col
passare delle settimane avevo catturato e interrogato
molti soldati Romani, ma la maggior parte di loro non
sapeva niente, e gli altri mi diedero solo informazioni
ormai inutili
disperato vagai per giorni finché
infine mi imbattei in un soldato Romano ferito e
febbricitante
alla vista del suo volto, nella mia
mente prese vita un ricordo
era uno dei
soldati che attorniavano Livia quel funesto giorno
lo
afferrai, sollevandolo di peso, senza il minimo sforzo
la
mente del poveretto si snebbio di colpo e lancio un grido
di terrore
- Livia - dissi con un ringhio
questi
scosse la testa molte volte, forse credendo che io fossi
il prodotto di qualche allucinazione dovuta alla ferita
gli
tolsi ogni dubbio infilando i miei artigli dentro la
spalla ferita
il soldato lancio un alto grido e mi
disse che il giorno prima, dentro un tempio, si era
svolto uno scontro tra le forze di Livia e un gruppo di
ribelli, e lui e i suoi compagni avevano avuto la peggio
dopo che la loro Condottiera se ne era andata durante la
battaglia
la mia furia esplose
avevo perso la
mia preda per un solo giorno
dato che il romano non
sapeva altro, lo gettai a terra incurante di quello che
sarebbe stato il suo destino
vagai per
giorni di villaggio in villaggio per raccogliere notizie
ma
inutilmente
al mio apparire le gente correva
via urlando di terrore
stavo percorrendo senza
meta questa strada, quando il vento mi portò l'odore di
un gruppo di persone
per non terrorizzare anche loro
mi nascosi dietro dei cespugli, e rimasi immobile
dopo pochi minuti vidi arrivare tre donne
la
prima aveva i capelli scuri e sembrava una guerriera, la
seconda era una ragazza bionda intenta a scrivere
qualcosa su una pergamena e la terza
il
mio cuore (o quello che ora c'era nel mio petto) ebbe un
sussulto
la ragazza che seguiva le prime
due
era l'odiata Livia
il mostro ringhia animalescamente e si dirige come
una furia verso Eve
Xena lancia il suo grido di
battaglia e spicca un potente balzo
dopo una
capriola in aria atterra di peso sulle spalle della
creatura
il colpo strappa un ringhio di dolore
all'essere, che sbilanciato cade a terra mentre ghermisce
l'aria con i suoi artigli come per trovare un appiglio
per fermare la caduta
colpisco duramente il terreno e le mie mascelle
si riempiono di terra
la donna dai capelli scuri è
una valida combattente
deve essere uno dei soldati
di Livia
devo eliminare lei per arrivare alla mia
preda
da terra il mostro si gira di scatto artigliando
l'aria dove, fino ad un' attimo prima, c'era Xena
mi alzo in piedi e osservo, meglio, la
guerriera che ho di fronte
se non fosse
impossibile potrei giurare che assomiglia alla
principessa guerriera Xena, di cui mio padre mi
raccontava le gesta quando ero bambino
ma
ovviamente questo è impossibile
tutti sanno che la
principessa guerriera è sparita, da almeno cinque lustri
Xena sgancia il chakram e lo lancia verso un gruppo
d'alberi dietro il mostro
vedo la donna prendere la mira e scagliarmi
contro un disco di metallo
(si tratta della mitica
arma rotante di Xena ???)
ma evidentemente non
possiede una buona mira perché il disco rotante mi manca
in pieno
il chakram colpisce un primo albero,poi rimbalza su
un secondo e su un terzo
non devo perdere altro tempo o Livia riuscirà
a sfuggirmi di nuovo
allargo le braccia e lancio un
grido terribile sperando di intimorire la mia avversaria
Xena,spada alla mano, osserva con attenzione il
mostro
sia il chakram che sta per colpirlo
mi domando, preoccupato, perché non è
intimorita dal me ?
poi mi accorgo che non mi sta
realmente fissando
dove è
finita la sua arma rotante ?
il chakram rimbalza su una roccia e vola alla
massima velocità verso la creatura
sento crescere d'intensità un sibilo dietro di
me
comprendo cosa sta per succedere e cerco di
spostarmi in tempo, ma ho già l'orribile consapevolezza
che sarà uno sforzo inutile
il mostro cerca di girarsi ma è già tardi
.il
chakram colpisce in pieno il polso destro del mostro
staccandogli di netto la mano, poi prosegue la sua
corsa colpendo un altro albero e tornando docile verso
Xena che lo riafferra al volo
DOLORE
DOLORE
aghi infuocati mi
penetrano il cervello
osservo con orrore la mia mano
che si agita a terra come la coda appena tagliata di una
lucertola
dal mio moncherino esce un liquido rosato
che a contatto con la terra sfrigola e brucia l'erba
Xena impugna di nuovo la spada e si prepara ad un
altro assalto
ho sottovalutato la mia avversaria e ne pago il
prezzo
mi volto di scatto dandogli le spalle
una
smorfia di dolore mi contrae il volto mentre stringo il
mio polso sanguinante
devo eliminarla al più presto
la coda del mostro scatta in avanti come un
serpente e Xena ha giusto il tempo di curvare la spada
per deflettere il colpo
la lama sostiene l'impatto
della punta,tagliente come un rasoio
.la coda
riscatta indietro e rimane sospesa a mezz'aria
il
mostro si gira di nuovo fissando l'avversaria
.il
volto del mostro è contratto in una smorfia di dolore
poi le sue mascelle si atteggiano in quello che
alla principessa guerriera sembra un sorriso
la
bocca della creatura si apre di colpo e la lingua scatta
in avanti d'alcuni metri avvinghiandosi al braccio e alla
spada della guerriera
ho già in bocca il gusto metallico della lama
mi
basta dare solo uno strattone e tirare avanti la mia
avversaria
un solo colpo della mia coda, e poi
potrò passare a Livia
Gabrielle corre in avanti con le sue due spade
corte e colpisce il mostro al petto, questo accusa il
colpo con un ringhio di rabbia
con la mano sana
stretta a pugno si gira di scatto e con un poderoso
manrovescio colpisce in pieno viso la ragazza, che viene
scaraventata ad alcuni metri di distanza dove giace
immobile
Xena approfitta di questo istante in cui il mostro
è distratto
si piega e con la mano libera estrae un
pugnale dagli stivali
tira indietro il braccio
imprigionato cercando di tendere il più possibile la
lingua
no
nOOO
NNNNNNNNNOOOOOOOO
e con un colpo secco del pugnale recide la lingua
del mostro poco al di sopra della punta della spada
AHHHHHHHHHHHHHHHHHHhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
Xena si libera del resto della lingua che le
teneva bloccato il braccio armato, mentre quello che
rimane della lingua mozzata scatta indietro e ritorna
nella bocca del mostro,lasciando sul terreno una scia di
sangue rosato
le mascelle della creatura si chiudono
di scatto e una bava sanguigna comincia a filtrare
attraverso i denti serrati
il mostro gonfia il petto
con un ringhio, e le armi di Gabrielle vengono espulse
fuori dal corpo
DOLORE
APPENA
SOPPORTABILE
DEVO
UCCIDERE
LA
GUERRIERA
Xena getta uno sguardo alla figlia e all'amica -Eve
occupati
di Gabrielle
- dice concitatamente, mentre stringe
con entrambe le mani l'elsa della spada
Eve???
la
maledetta ha di certo cambiato nome, per sfuggire alla
giusta vendetta delle sue vittime
il mostro piega di scatto le braccia
la carne
dei polsi si squarcia
tra copiosi getti di sangue
rosato emergono due lunghe lame di osso
la creatura
piega le gambe e,con le armi puntate in avanti, compie un
lungo balzo verso la guerriera
Xena si
catapulta in avanti roteando la spada
in volo le lame s'incontrano e si scontrano
sprigionando scintille
i due avversari toccano il
terreno nello stesso istante, si girano di scatto e si
lanciano di nuovo uno contro l'altro
il mostro corre
verso Xena roteando pazzamente le sue armi
Xena para
un paio di colpi, poi una delle lame del mostro trova un
varco nella difesa dell'avversaria e una striscia di
sangue compare, come d'incanto, sotto la ferita alla
gamba della guerriera
la guerriera compie un balzo
indietro per sottrarsi ad un altro assalto del mostro
i
loro sguardi s'incrociano e mentre il volto della
creatura è tirato in una smorfia di dolore, Xena sembra
quasi sorridere
è forte, abile e coraggiosa
potrebbe
essere davvero Xena
ma se fosse vero, perché
sta cercando di proteggere Livia ?
il mostro piega di nuovo le gambe e si appresta ad
un nuovo salto
Xena sgancia di nuovo il chakram e
dopo un attimo lo lancia ad alcuni metri d'altezza sopra
la testa della creatura
sono già a mezz'aria dopo il salto quando
vedo di nuovo il cerchio rotante venirmi incontro
non ho il tempo di evitarlo
per evitare il chakram, il mostro in piena
elevazione, comincia a roteare le braccia come un
nuotatore scoordinato
ma inutilmente
una lunga
ferita si apre diagonalmente sul suo petto
l'arma
rotante colpisce di rimbalzo un paio d'alberi e di nuovo
torna nelle mani di Xena
la creatura cade a terra pesantemente, ma prima che
la guerriera gli possa essere addosso, rotola di scatto e
si rimette di colpo in piedi emettendo ringhi di rabbia
e
Xena vede, con sgomento, che la ferita al petto ha già
smesso di sanguinare
e si sta già chiudendo
4.
I due avversari si fronteggiano a pochi metri l'uno
dall'altro,studiandosi reciprocamente
la coda del
mostro schizza in avanti di colpo
Xena si volge di
lato mentre la punta a lama fende l'aria dove la
principessa guerriera si trovava pochi istanti prima
la
sua spada alzata riflette un raggio di sole per un attimo
prima
d'abbassarsi di colpo e tranciare di netto la mortale
coda
AAAAAAAAAAAAAAAGGGGGGGGGGGGHHHHHHHHHHHHHH
il mostro arretra di qualche passo spossato dalle
ferite subite finora
gli sguardi dei due contendenti
s'incontrano per qualche istante
e Xena, più che
furia animalesca e insensata, in quegli occhi dalle
strane pupille verdi, legge qualcosa di vagamente umano
la
principessa guerriera arretra di qualche passo badando
d'avere sua figlia e Gabrielle alle sue spalle
- Chi
sei ?- chiede incuriosita da quell'essere che gli è
davanti, senza aspettarsi veramente una risposta
ma
quando questa viene la coglie di sorpresa
-Ccchi sssei tttu ?
- le chiedo io biascicando
le parole
per fortuna la lingua ha smesso di
dolermi, e ci vorrà ancora poco che mi ricresca del
tutto ..-Ssei XXena non è vero ?
-
-Si
- ammette sgomenta la principessa guerriera -
sono
proprio io
e ora rispondi alla mia domanda
- il
mostro arretra di qualche passo con le mortali lame
puntate verso Xena
e quando ricomincia a parlare il
suo dolore traspare dalle parole
- La risssposta è
semplice
io non ssono nessssuno
- il tono
della voce è grave, e quando riprende a parlare poco
dopo, le parole sono cariche di rabbia -Vuoi sentire una
storia ?
non è molto lunga, né
eccessivamente interessante
parla di un
contadino, niente di più che un volto tra la folla
non
aveva certo una vita avventurosa come la tua, ma era
felice lo stesso
tutto il suo mondo era solo
la moglie che amava e la figlia che adorava
poi
un giorno, una calda mattina di primavera, sono arrivati
gli invasori Romani, comandati dalla loro crudele e
spietata Condottiera
e il mondo di quell'uomo
è svanito prima del calare del sole
e
di quel contadino dalla vita felice
sono
rimasto solo io
LA SUA RABBIA
- il mostro fa
una pausa e quando riprende a parlare la sua voce è
gelida e tagliente - Mio padre mi raccontava le tue gesta
e ti definiva come una paladina delle cause giuste
allora
perché ti sei messa al servizio di quell'assassina ?
-
il suo sguardo rabbioso, si punta sulla principessa
guerriera, mentre, con il moncherino del braccio, indica
la figlia
accorsa ad aiutare Gabrielle a rimettersi in piedi,
Eve alza di scatto lo sguardo verso il mostro
è strano
nello sguardo di Livia
leggo
dolore ?
NO !
direi tristezza
...Eve adagia delicatamente a terra l'amica e si alza
come in trance
Gabrielle emette un gemito e
puntellandosi sui gomiti cerca di rialzarsi
-EVE
FERMATI
- le urla contro Xena,
appena capisce cosa vuol fare la figlia
...la ragazza non da per inteso d'aver capito e comincia
ad avanzare verso il mostro
adesso o mai più
il mostro scatta verso la sua preda con le lame
protese in avanti
Xena afferra sua figlia e con la mano libera la
spinge a terra
il mostro fende l'aria con le sue
armi
la spada di Xena è veloce come il vento e
colpisce con la forza di un uragano
il mostro
ringhia inferocito, mentre una delle sue lame d'osso cade
spezzata tra l'erba alta, mentre il sangue sgorga copioso
da una lunga ferita sul braccio sano
ORMAI
NON
HO
ALTRA
SCELTA
il mostro fa un balzo indietro e si volta di scatto
porgendo le spalle a Xena
questa vede le scaglie
verdi della sua pelle fremere
afferra la figlia per
un braccio e con un poderoso balzo si attacca al ramo di
un albero
con la mente in subbuglio il suo sguardo
si posa su Gabrielle, che in quel fatidico istante cerca
di rimettersi in piedi
- Gabrielle
togliti di lì
-
grida sconvolta Xena, ben sapendo che l'avvertimento è
arrivato troppo tardi
la schiena del mostro sembra esplodere ed una
pioggia d'aculei neri schizza via in ogni direzione
per Gabrielle, ancora intontita dal colpo subito, i
suoi riflessi non sono rapidi quanto vorrebbe
in un
orribile istante vede un gruppo d'aculei dirigersi contro
di lei
tutto avviene in un attimo, ma a lei sembra
di trovarsi in un mondo d'acqua, dove tutto si muove
lentissimamente
l'impressione dura solo una
frazione di secondo, giusto il tempo che impiega il primo
dei mortali dardi a colpirla, poi il tempo sembra
riprendere il giusto corso
Gabrielle è colpita da una decina di dardi
mezza
accasciata, la ragazza si domanda con ostinazione, per
alcuni secondi, da dove viene il dolore che le martella
il petto
poi crolla, di schianto,sul terreno
Xena lancia un urlo disperato e si riporta a terra
Eve
si getta sul corpo inerme della sua amica cercando di
toglierle i mortali dardi
mi volto e vedo la ragazza bionda a terra
non
era lei il mio bersaglio
mi dispiace averla colpita
Xena osserva il corpo di Gabrielle mentre questi è
scosso da orribili tremiti
Eve aiutandosi con un
lembo di stoffa cerca di toglierle gli aculei, senza
toccarli
il volto della guerriera si trasforma in
una maschera di rabbia mentre stringe la spada con
entrambi le mani
ho perso una mano, la coda e i miei aculei
del
tutto inutilmente giacché Xena, a confronto, ha
riportato solo pochi graffi
mi rendo conto con
orrore di essere troppo debole e ferito per continuare
ancora questo duello
forse è impossibile che Xena
possa uccidere questo corpo, ma ora che ho ritrovato
Livia non voglio correre rischi inutili
vivere o morire ormai rappresentano per me cose senza
importanza, ma DEVO portare a compimento la mia vendetta
la creatura mutilata e sanguinante, arretra di
qualche passo lasciando penzolare le braccia grondanti
del suo strano sangue
lancia un tremendo
ringhio che sembra far presagire un altro assalto
poi
spicca un balzo indietro verso gli alberi e fugge via con
un gran fragore di rami spezzati
5.
Il mostro corre a casaccio in mezzo alla foresta saltando
massi, e spezzando rami al suo passaggio
per ora devo solo pensare a scappare finché
non mi guariranno le ferite
anche se mi
dispiace aver colpito la ragazza bionda con i miei aculei
avvelenati, in fondo è stato un bene
a meno che non
abbandonino la loro amica a morte certa, Xena e Livia
dovranno per forza fermarsi per cercare qualche antidoto,
e io potrò sicuramente rintracciarle
le ferite sulle braccia e sulla coda della creatura
hanno gia smesso di sanguinare e al posto del moncherino,
sul braccio si trova ora un blocco di carne pulsante, da
cui già si riconosce la presenza di alcune dita
noto con soddisfazione che il moncherino ha già
smesso di dolermi
entro la fine del giorno mi
saranno già ricresciuti tutti gli arti mutilati
si volge indietro osservando le profonde orme che
ha lasciato e i rami spezzati degli alberelli
purtroppo ho lasciato molte tracce
la creatura si ferma di scatto annusando l'aria
perfetto
non sento l'odore di Xena
evidentemente
la vita della sua amica è più importante che dare la
caccia a me
spossato dalla stanchezza il mostro si siede su un
masso osservando il mozzicone di coda rimasto
e la
nuova carne che sta già crescendo al suo posto
devo pazientare fino al tramonto
poi
la mia caccia potrà riprendere
6.
Xena si volge da cavallo e osserva il corpo di Gabrielle
adagiato su una lettiga di fortuna, costruita in fretta e
in furia
la ragazza è scossa da tremori sempre più
violenti e la sua pelle si è chiazzata di un rosso molto
intenso nei punti dove è stata colpita dagli aculei
Eve
osserva sconvolta il corpo dell'amica mentre le sue
condizioni sembrano peggiorare di continuo
-Dobbiamo
fare qualcosa
- dice Eve quasi supplicando
Xena
cerca di mantenere la calma, anche se dubita fortemente
che al veleno di quel mostro possa esistere un antidoto
conosciuto
-Se non ricordo male dovrebbe esserci un
paese da queste parti
- esclama con calma malcelata
-o
almeno c'era cinque lustri fa'- pensa disperata
ma
per fortuna, dopo pochi minuti di cammino, svoltata una
curva appare la figura rassicurante di un piccolo
villaggio di case di legno, attorno alle quali si muovono
alcune persone
al centro del villaggio si vede
subito l'abitazione di un guaritore
-XEEENAAA
-
l'urlo disperato di Gabrielle, la fa voltare di scatto
il
volto dell'amica è stravolto dal dolore
alcune
persone escono dalle proprie case e assistito all'arrivo
del gruppo mandano alcuni ragazzi a chiamare il guaritore
del villaggio
poco dopo un' ometto basso e quasi calvo arriva di
corsa tenendo in alto i pantaloni per evitare che gli
cadano a terra
-La mia amica è stata avvelenata da
questi
- dice la guerriera mostrando al guaritore
uno degli aculei
questi aguzza la vista cercando di
mettere a fuoco l'oggetto
con cautela, ed evitando
accuratamente di toccarlo a mani nude, l'uomo rigira
l'aculeo tra le mani per diversi minuti annusandolo e
osservandolo
.
-Conducetela a casa mia
-
esclama poco dopo
7.
è apparsa dal nulla
ora la vedo di fronte
a me
è una donna dai capelli biondi
ma dalle
sue spalle spuntano due splendide ali di un candore
accecante
mi fissa senza dire una parola
poi
sento la sua voce nella mia mente
dice che il suo
nome è Callisto (questo nome mi ricorda qualcuna delle
storie di mio padre, ma ora non riesco a ricordare bene)
e a suo dire è qui per aiutarmi -
LORO mi
hanno detto che forse vi avrei trovato sul mio cammino
-
gli ringhio contro -
rinuncia alla tua
vendetta
o perderai per sempre la tua anima
- non
c'è rabbia nelle sue parole, solo una profonda tristezza
-
ho gia perso le cose per cui vale la pena
vivere
e la colpevole è ancora in vita
- LORO
mi hanno detto che questi esseri non possono interferire
più di tanto con le cose degli uomini, quindi non mi
preoccupo eccessivamente della sua presenza
è quasi
il tramonto
osservo la mia nuova mano
è
perfettamente ricresciuta
afferro una roccia e la
stringo con forza
e questa, dopo poco, si
sbriciola nella mia morsa
sorrido soddisfatto
ora
è anche più forte di prima
rialzo lo sguardo verso
la creatura di fronte a me -
nella mia mente
risuonano ancora le urla dei morti a causa di Livia
e
devo placare quelle urla, per non impazzire dal dolore
-
l'essere alato scuote la testa sconsolato -
la
tua è una vendetta inutile
la crudele Livia è non
esiste più, ora il cuore della figlia di Xena è
cambiato
-
(
Livia è
la figlia
di Xena ???
) gli sorrido malignamente, mettendo in
mostra le mie zanne
-
per essere sicuro di
quello che dici
dovrò strapparglielo dal
petto e vedere con i miei occhi
.- la mia risata
da folle riempie la foresta, e anche gli insetti si
zittiscono di colpo
fisso di nuovo la donna di
fronte a me -
non ho idea di che tipo di
creatura tu sia, né da dove vieni
comunque,
se hai già fatto la tua predica per salvare la vita di
un'assassina, ti avverto che non mi hai convinto
ora
puoi anche andartene
- gli dico sprezzante,
accompagnando le mie parole con un gesto della mano
la
donna alata scuote di nuovo la testa (delusa ?? triste ??)
alza
gli occhi verso di me e la vedo
piangere ???
il suo corpo si avvolge di luce e scompare
alzo gli occhi all'orizzonte
il sole è quasi
tramontato
sono pronto a compiere la mia vendetta
8.
Nella casa del guaritore, Gabrielle si contorce sul letto
emettendo urla animalesche
la pelle del suo corpo ha
ormai assunto una tonalità violacea
le corde che la
tengono legata sono tirate fino allo spasimo
Eve,
accasciata su una sedia guarda l'amica patire sofferenza
terribili, mentre il guaritore è intento a mischiare un
gruppo di polveri di vari colori
-Si salverà ?
-
chiede speranzosa
l'uomo, per poter fare al meglio
il suo lavoro, si è completamente estraniato dalla
vicenda, e bofonchia una risposta che potrebbe
significare qualunque cosa
Xena, è fuori dalla porta chiusa e osserva il
cielo notturno
dall'interno della casa del
guaritore, anche se attutite, si sentono le urla della
sua amica
la principessa guerriera cerca di non
pensare a niente, fuorché a quello che ha intenzione di
fare al mostro quando lo troverà
le stelle sembrano
incredibilmente luminose questa notte, nota con sorpresa
.un
leggero scalpiccio alla sua destra
la guerriera si
volge di scatto con il chakram stretto in pugno
un cucciolo di cane, con il pelo nero, esce dall'angolo
della casa e osserva con gli occhi languidi l'umana di
fronte a lui
poi si disinteressa completamente, e
prende ad annusare delle tracce che lo portano lontano da
Xena
il mostro osserva Xena dall'alto di una delle case
le
sue pupille si sono subito adattate al buio allargandosi
al massimo, e ora vede tutto il villaggio come se fosse
giorno pieno
ben ritrovata Xena
gli aculei
nelle mie spalle non mi sono ancora ricresciuti, ma ora
ho di nuovo a disposizione sia la coda che entrambi le
mani, e questa volta non ti sarà così facile
sconfiggermi di nuovo
la creatura salta giù dal tetto della casa
le
sue gambe si piegano di colpo per attutire il rumore
una finestra vicino a lui si apre di colpo e una donna
con una pesante veste bianca si affaccia tenendo di
fronte a se una candela
volge intorno lo sguardo
e
vede l'essere
la bocca della donna si spalanca
di colpo, ma non esce alcun suono
potrei uccidere la donna prima che emetta un
fiato,ma non voglio le vite di questi innocenti
l'essere alza uno degli artigli e fa un cenno di
silenzio alla donna e questa, sempre con la bocca
spalancata, annuisce vigorosamente
poi si ritrae in
fretta chiudendo subito la finestra
9.
Silenzio
innaturale
silenzio
.
Gabrielle, disorientata e con
le mani strette a pugno, volge lo sguardo attorno a sé
ma non vede altro che un fitta nebbia
abbassa lo
sguardo e capisce di trovarsi sulle rive di un fiume
non riesce a ricordare per quale motivo vi si è
recata, ma sente che è importante che si trovi lì in
quel momento
ad un tratto lo sciabordio
delle acque la distrae dalle sue riflessioni
nella
nebbia,in mezzo all'acqua, sembra comparire una figura
indistinta che continua ad avvicinarsi verso di lei
il rematore spinge avanti con un andatura
esasperatamente lenta, quasi che muovere quell'unico remo
posto in fondo alla barca gli procuri uno sconosciuto
dolore
l'ombra nella nebbia assume contorni più precisi e
Gabrielle vede la figura di una barca e di un uomo
intabarrato in un lungo mantello
il rematore non fa
alcun gesto di saluto,ma si limita solo a spingere avanti
l'imbarcazione verso di lei
arrivato vicino alla
riva la chiglia cozza con forza sull'argine del fiume, ma
neppure una scheggia di legno si stacca dalla barca
il
rematore alza lo sguardo verso Gabrielle e lei lo vede in
faccia
Caronte sospira per la stanchezza infinita che lo
accompagna,costretto a traghettare anime per il fiume
Stige per tutta l'eternità,senza mai potersi mai fermare
osserva
la ragazza per non più di un istante poi tende una mano
in avanti come per ricevere qualcosa
Gabrielle comprende dove si trova
apre una
mano e vede una moneta d'oro
annuisce triste e la
consegna al traghettatore e questo le fa cenno di salire
sulla barca
10.
Il guaritore dopo aver mischiato un altro gruppo di
polveri, e aver fatto bollire dell'acqua in un grosso
pentolone sul fuoco del camino, si butta seduto su una
seggiola, asciugandosi il sudore dalla fronte
il
corpo di Gabrielle ha smesso di contorcersi gia da alcuni
minuti
la ragazza sembrerebbe quasi morta se non
fosse per un impercettibile alzarsi ed abbassarsi del
petto
grosse gocce di sudore gli colano dal corpo
ormai completamente violaceo e gonfio
l'uomo osserva
distrattamente il pentolone d'acqua bollente e si alza
per andarci a buttare dentro le sue misture
si volge
come se si fosse ricordato di qualcosa d'importante e
difatti il suo sguardo si posa sulla sconvolta Eve, che
già da alcuni minuti non ha detto più una parola, con
gli occhi fissi su Gabrielle
-Vai pure figliola
-
dice il guaritore con voce paterna
Eve non accenna
nessun gesto, e dopo poco il guaritore riprende a parlare
-
La tua presenza mi è solo d'impaccio
- esclama
l'uomo cercando di far allontanare la ragazza dallo
spettacolo pietoso della sua amica morente
-...Eve
alza lo sguardo verso l'uomo, e stancamente accenna un'
assenso
si alza lentamente e si dirige verso la
porta
dietro a Xena la porta si apre
il suo corpo
viene avvolto per qualche attimo dal calore dell' interno
e il suo sguardo si posa sul corpo esanime dell'amica
la
guerriera incontra lo sguardo disperato della figlia, che
esce chiudendo la porta dietro di sé
ECCOLA
LIVIA
il mostro,da dietro un' angolo,osserva Eve e Xena
davanti alla porta di una casa
-E` tutta colpa mia
- ammette disperata Eve -
dovevo
lasciare che mi uccidesse e questo
- accenna un
gesto verso la casa -
non sarebbe successo -No
-
la rimprovera Xena -
quello che è successo non è
colpa tua
quel mostro non cercava Eve
cercava
Livia la guerriera romana
ora TU, non sei più LEI
-
Eve, scuote tristemente la testa - Ti inganni madre
Livia
vive ancora, per quanti hanno sofferto per causa sua
e
forse sarebbe meglio se quel mostro mi avesse ucciso, così
avrei scontato il giusto prezzo delle mie colpe
-
una lacrima scende dal suo viso e Xena si affretta ad
asciugarla
il mostro cammina velocemente rasentando le mura
delle case e sfruttando ogni zona in cui l'oscurità
della notte è più intensa
quello che lo separa da
Livia è solo un tratto scoperto di parecchi metri
ma
Xena e la sua preda sono proprio di fronte alla porta di
una casa
non sono troppo distante da loro e cosi sento i
loro discorsi,e sorrido fra me
ho deciso
d'accontentare Livia
se Xena rientrasse
in casa, lasciando Livia da sola e allo scoperto, potrei
facilmente ucciderla, senza che la principessa guerriera
si metta di mezzo
il cagnolino dal pelo nero si ferma di colpo
sul
terreno c'è l'odore di non-uomo
nella sua mente c'è
ancora il ricordo della strage delle galline del suo
padrone, a opera di creature chiamate volpi, di cui il
padrone ha parlato a lungo, ma che lui in effetti non ha
mai visto né ha mai fiutato l'odore
pensando di
fare una cosa buona si mette a seguire la scia di odore e
arriva proprio alle spalle di un non-uomo
la
coda della
volpe (???)
si agita a poca distanza
dal suo muso
il cucciolo spalanca le mascelle e la
morde con forza
sono talmente concentrato su Livia che non mi
accorgo del cane dietro di me
e quando mi azzanna,
lancio un ringhio più di sorpresa che di dolore
mi
giro di scatto e di nuovo rivolgo lo sguardo su Xena
un ringhio inumano risuona tra le case
Xena
capisce subito cosa succede, e afferrata Eve la trascina
dentro la casa del guaritore
SORTE MALEDETTA
il mostro agita la coda e si sbarazza del cane che
va a cadere poco distante, poi corre avanti verso la casa
in cui ha visto entrare le due donne
il cucciolo si rimette in piedi sulle zampe e
prende a leccarsi una piccola ferita ad un fianco
comunque
è felice
ha messo in fuga quella che sicuramente
è una volpe
11.
Il guaritore, spalanca gli occhi sorpreso di veder
entrare in tutta furia la donna dai capelli scuri con le
armi sguainate
- Buttatevi a terra
- intima a
lui e a Eve
afferrato il tavolo lo capovolge e lo
mette davanti alla porta
ormai non posso più sperare di prendere di
sorpresa Livia
tanto peggio per chi si
metterà tra me e lei
il mostro arriva di fronte alla porta e la colpisce
con i suoi poderosi artigli che s'infilzano in profondità
nel legno
Xena scatta avanti e con un poderoso
colpo, la lama della spada ne taglia alcuni
ARGHHHHHHH
ho sbagliato ancora
sono
stato di nuovo troppo impulsivo
il tremendo urlo di dolore del mostro, risuona nel
silenzio della notte e sveglia parecchia paesani che,
vestiti in tutta fretta, si affollano alle porte per
vedere che succede
vedo le porte di alcune case aprirsi
se
questa gente decidesse di attaccarmi potrei essere
costretto a difendermi uccidendoli
meglio
spaventarli
uno dei paesani,di nome Nychels esce dalla porta
mentre la moglie,poco distante,stringe tra le braccia la
loro giovane figlia che piange spaventata
-Che cosa
succede ?
- gli chiede terrorizzata
il
capofamiglia aguzza la vista e vede la creatura di fronte
alla porta del loro guaritore
l' essere si volge a
guardarlo
poi allarga le braccia ed emette un
terrificante ringhio
l'uomo, cereo in viso,
rientra in casa chiudendo con uno schianto la porta
con
mani tremanti appoggia a terra la candela, e afferrata
una grossa sbarra di metallo e la usa per bloccare la
porta
molto bene
lancio qualche altro
ringhio da animale inferocito, e vedo che tutti i paesani
sono rientrati nelle loro case
ora posso
occuparmi tranquillamente di Livia
il mostro osserva per un attimo le mani
le
punte degli artigli tagliati, sono già ricresciute
la
creatura si afferra alla parete di legno e con un
poderoso balzo salta sopra al tetto
Xena, con il chakram pronto in mano, osserva la
porta di legno di fronte a lei, aspettandosi sicuramente,
che il mostro la scardini in un solo colpo
un rumore
distoglie la sua attenzione
qualcosa che sembra
molto pesante si muove sopra al tetto
il mostro fa saettare la sua coda e si procura due
profondi tagli alle gambe
le sue mascelle si
atteggiano a sorriso
il sangue gli cola dalle ferite
fino a toccare le assi di legno del tetto
e queste
incominciano a sfrigolare e a spaccarsi, come se
intaccate da un potente acido
- Cos'è questo rumore ?
- chiede spaventato
il guaritore sentendo provenire dall'alto una specie di
sibilo
Xena aguzza la vista verso il soffitto buio,e
vede un liquido rosato filtrare tra le tavole del tetto
e
"mangiarsi" il legno
senza perdere tempo
riaggancia il disco rotante alla cintura, e spalancata,
di colpo, la porta della casa, si getta all'esterno
fra poco il soffitto cederà sotto il mio peso,
e potrò entrare nella casa
e in
quell'ambiente ristretto di certo Xena non potrà usare,
al meglio, il suo disco rotante
mi
volgo di scatto
sento che la porta della casa
si è aperta
Xena rinfodera la spada e punta lo sguardo verso il
tetto
.piega le gambe e subito spicca un poderoso
balzo verso l'alto
sento il suo urlo di battaglia e la vedo
arrivare sul tetto come se volasse
devo ammettere,
con una certa sorpresa, che le storie su di lei non erano
affatto esagerate
- Facciamola finita- dice
la guerriera squadrandomi con due occhi gelidi
- Non mi interessa la tua vita
- le dico -
consegnami
Livia, cosicché possa fare giustizia per le atrocità
che ha commesso
-
mi fissa negli occhi e il
suo sguardo sembra diventare
triste (???)
quando parla di nuovo non c'è più rabbia nella sua voce
-
Livia non esiste più
ora c'è solo una ragazza di
nome Eve
-
la guardo sprezzante -Cambiare
nome non cambierà il suo destino
- stringo i
pugni e faccio uscire le lame d'osso dai polsi
lo
sguardo di Xena sembra disperato e quando mi parla di
nuovo sento il dolore nella sua voce
-La tua vendetta è folle
- esclama Xena, con la
spada già sguainata -
che cosa speri di ottenere
una volta uccisa Eve ?
- il mostro fissa la
guerriera per qualche istante, mentre il volto gli
deforma in un ghigno malvagio -Non lo so
forse
mi
farà sentire meravigliosamente felice
XENA
-
le urla contro la creatura -
.SONO STANCO DI PAROLE
CONSEGNAMI SUBITO LIVIA
-
gli occhi della principessa guerriera sono
tornati gelidi e mi fissano intensamente -Per avere
mia figlia, prima dovrai uccidermi
- mi dice con
rabbia
sostengo il suo sguardo per alcuni istanti e
rispondo con una voce talmente gelida, che mi rendo conto
che ogni traccia d'umanità in me, sembra sparita -
D'accordo
-
12.
il mostro scatta in avanti con le ossa acuminate protese
verso Xena, ma questa si abbassa di scatto facendo
roteare la spada
la lama colpisce in pieno le armi
ossee dell'essere, ma anziché spezzarle come aveva già
fatto poche ore prima, riesce solo a scheggiarle
fisso il volto stupito di Xena
- ho
dimenticato di dirtelo
ogni volta che questo
corpo perde uno dei suoi arti, quando ricresce è più
forte e resistente di prima
- le dico con una
smorfia divertita
Xena rotola di lato evitando un affondo del mostro,
che con forza penetra con le sue lame il tetto di legno,
come un panetto di burro
la guerriera si rimette
subito in piedi e afferrato il chakram lo scaglia verso
il mostro
vedo, di nuovo, quella strana arma, venirmi
addosso
ma stavolta Xena non può certo sperare di
il chakram colpisce il fianco del mostro
procurandogli una profonda ferita
AAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHH
COME
HA
FATTO
?
questo corpo, ora, dovrebbe essere abbastanza
resistente da proteggermi dai suoi colpi
il mostro disorientato compie un balzo indietro,
mentre il suo sangue acido bagna il tavole di legno del
tetto
il volo del chakram non si conclude con il colpo
inferto al mostro
l'arma rotante prosegue la sua
folle corsa contro un camino
lo colpisce e ribalza
via, dividendosi in due parti
mentre la ferita al
fianco dell'essere comincia, faticosamente, a richiudersi
non è un oggetto costruito
dagli uomini !!!
questa
rivelazione mi atterrisce
con quell'arma Xena
potrebbe anche uccidermi
le due parti del chakram volano a poca distanza
l'una dall'altra, contro la creatura
sento dei sibili dietro di me
il disco di
metallo sta tornando!!!
posso solo fare
una cosa
il mostro si gira di scatto offrendo il corpo al
chakram
la principessa guerriera osserva, sbigottita, la
creatura che per bloccare la sua arma rotante, offre il
petto come bersaglio
anche se nel suo cuore,
sente che nel corpo di quella creatura, dimora solo
un'anima sofferente, non gli permetterà MAI
di uccidere sua figlia
la principessa guerriera
scatta in avanti con la lama puntata verso il collo della
creatura
non credo ai miei occhi
il disco
rotante si è diviso in due
una delle parti del chakram colpisce in pieno il
petto della creatura e s'incastra lì, mentre l'altra
parte vola via schivando la testa di pochi centimetri
TREMENDO DOLORE
la mia mente
è sconvolta
dov'è Xena ?
l'urlo di battaglia della principessa guerriera fa
voltare di scatto il mostro
le sue lame d'osso e i
suoi artigli lambiscono l'aria
Xena si getta a terra di scatto, e alza la spada
verso la ferita quasi rimarginata al fianco
dell'avversario
MALEDETTA
con tutta la forza che ha in corpo, spinge dentro
la lama fino all'impugnatura
il mostro lancia un
ringhio tremendo
il peso di Xena grava troppo sulle assi corrose
d'un
tratto le tavole cedono sotto il suo peso e la guerriera
si trova con una gamba imprigionata
l'altra metà del chakram colpisce un muro e viene
respinto indietro verso il suo bersaglio
il mostro sconvolto da un dolore terribile, unisce
i pugni, e colpisce con tutte le sue forze la guerriera
ai suoi piedi
Xena incrocia le braccia
sopra la testa, per attutire il tremendo impatto, ma il
colpo, è di una tale forza che il corpo della donna
sembra affondare tra le tavole del tetto,mentre grosse
schegge di legno le penetrano nelle braccia e gambe
DOLORE
UN
SIBILO
DI
FRONTE
A
ME
il mostro alza lo sguardo giusto in tempo per
vedere l'altra metà del disco rotante schizzare come una
scheggia verso il suo volto
come per
Gabrielle, anche per la creatura ferita e sofferente, il
tempo pare allungarsi all'infinito
l'altra metà del
chakram sembra muoversi così lentamente, che la creatura
ha anche il tempo di notare la luce delle stelle, che si
riflette sui bordi taglienti
poi di colpo, lo
scorrere del tempo riprende normalmente
l'altra parte del chakram si pianta in profondità
negli occhi del mostro
questi, però, incassa
questo nuovo colpo senza emettere un gemito
con gli
artigli estrae le due parti del disco rotante e se li
porta vicino al volto, come se i suoi occhi distrutti
potessero ancora vedere
arretra di qualche passo
barcollando vistosamente, come un ubriaco appena uscito
da una taverna
poi si sbilancia e cade di
sotto, finendo a terra con un orrendo rumore di ossa
rotte
il volto di Xena è macchiato di sangue, che le
sgorga da una ferita alla tempia
prova a
muovere il braccio sinistro ma questo giace inerte come
le
assi sotto di lei scricchiolano pericolosamente
e
poi cedono in un attimo facendola cadere all'interno
della casa
il contadino Nychels che fino ad ora ha osservato
lo scontro sul tetto del guaritore, si gira di scatto per
riferire l'esito del duello alla moglie sconvolta
senza
accorgersi d'aver colpito la candela ai suoi piedi, che
candendo a terra, finisce vicino ad un mucchio di stracci
13.
Il corpo di Xena precipita di schianto e colpisce
duramente il pavimento,strappando un gemito di dolore
alla guerriera
Eve dopo un primo istante di
smarrimento, si precipita verso il corpo inerte della
madre
I MIEI OCCHI
le mie ferite (per ora)
sono molto gravi
se Xena arrivasse adesso,
potrebbe davvero uccidere questo mio corpo
MA NON POSSO ARRENDERMI ADESSO
il mostro, a tentoni, afferra faticosamente l'elsa
della spada conficcata nel petto e con uno strattone la
tira fuori
il suo ringhio tremendo riempie la notte,
mentre gli insetti che animano la foresta notturna si
zittiscono di colpo
i miei occhi stanno gia ricrescendo
alzo
le mie mani insanguinate davanti al volto
per ora
vedo solo due ombre confuse
ci vorrà qualche tempo,
prima che possa tornare a vedere perfettamente
il mostro lancia, un altro, ringhio tremendo
DOLORE
lo sento, all'improvviso,
dentro di me
la caduta mi deve aver rotto
parecchie ossa
ma per fortuna, ci vorrà poco
perché si aggiustino
quasi cieco l'essere si tira in piedi faticosamente
mentre con le mani artiglia il muro della casa per avere
un appoggio al quale reggersi
devo arrivare alla porta di casa
mi
basta solo strisciare lungo il muro
non vista da nessuno un'allegra fiammella ha preso
a bruciare in mezzo a un mucchio di stracci
ancora
troppo piccola per essere notata, da tutta l'impressione
di voler diventare un tremendo incendio
14.
Xena si gira su un fianco respirando faticosamente
.la
testa le sembra esplodere dal dolore, per la ferita
ricevuta, e la caduta a terra
il guaritore
corre per aiutare la guerriera e questa, solo ora, si
rende conto del dolore sordo che le martella la gamba
abbassa
lo sguardo e vede la ferita che si è riaperta e sanguina
copiosamente
cerca di spostarsi ma il braccio
sinistro rifiuta di muoversi, piegato in un angolo
innaturale
dopo un solo istante di esitazione,
stringe i denti e con la mano destra afferra con forza il
braccio rotto
un solo colpo secco e
riporta l'osso rotto nella sua giusta posizione
il
guaritore, rimasto paralizzato da questo gesto estremo,
si riprende subito dallo stupore iniziale, e si fa avanti
per bendare la ferita alla gamba
- Non c'è tempo -
esclama concitatamente la principessa guerriera
è
assolutamente sicura che nemmeno le ferite inflitte e la
caduta dal tetto hanno ucciso il mostro
e lei ora è
disarmata
il suo sguardo vaga per la stanza e si
ferma vicino al letto dove giace Gabrielle
a terra
c'è una borsa con le cosa dell'amica
tra cui anche
le due spade corte
si sofferma un
istante ad osservare il corpo esanime dell'amica, ormai
di un colore orribile a vedersi
con la forza della
disperazione si alza in piedi, mentre il corpo ferito le
manda, ininterrottamente, fitte di atroce dolore
con
fatica e dolore, si avvicina al letto e afferra una delle
due spade con la mano del braccio sano
con la
furia che le monta nel cuore si precipita, zoppicando,
fuori della casa, stringendo l'impugnatura dell'arma con
una tale forza, che le nocche della mano si scoloriscono
di colpo
il guaritore, scombussolato dagli avvenimenti sente
che si è dimenticato qualcosa
si gira di
scatto e vede il corpo esanime della ragazza bionda
subito
si precipita verso il calderone fumante, miracolosamente
scampato al crollo del tetto
dopo aver riempito una
ciotola con un liquido giallastro, con una mano apre la
bocca di Gabrielle e vi versa dentro quello che dovrebbe
essere l'antidoto al veleno degli aculei
.il
tempo passa, ma non si vede alcuna reazione da parte
delle ragazza
sento che sono quasi arrivato alla fine della
parete
i miei occhi, ancora feriti,
osservano il paese, ma mi sembra di avere il volto
immerso nel fango
le case attorno a me sono
delle grosse ombre sfocate, ma in ogni caso la vista mi
sta tornando più in fretta del previsto
un'ombra
più piccola delle altre sembra avvicinarsi a me
Xena
???
la principessa guerriera
gira l'angolo e vede
il mostro
per un attimo rimane interdetta di fronte
a quella creatura con il volto sconvolto e imbrattato del
suo stesso sangue
Nychels, spiando da una finestra sprangata, vede la
donna dai capelli scuri uscire dalla porta e dirigersi
zoppicando verso il retro della casa
poi niente
altro sembra muoversi
ad un tratto avverte puzza di
bruciato, e si gira in tempo per vedere gli stracci ai
suoi piedi prendere ad ardere furiosamente
la moglie
lancia urla isteriche, mentre stringe convulsamente la
figlia
l'uomo colpisce le fiamme con una
coperta, sperando di soffocare l'incendio, ma il panno si
incendia quasi subito
preso dal panico,
Nychels getta lo straccio ardente dall'altra parte della
sala e questo finisce sopra i letti, propagando così
l'incendio
i colori sono tornati ad abitare i miei occhi
una
macchia confusa si sta, davvero, avvicinando a me
fiuto l'aria
sangue ???
la
principessa guerriera è ferita ???
il pensiero di Xena ritorna al corpo esanime di
Gabrielle, e stringendo i denti per i dolori che la
torturano, si lancia verso la creatura con il braccio
armato levato in alto
i colori confusi si muovono verso di me
poi con tutta la forza che possiede conficca la
lama dell'arma nel cranio della creatura
l'impatto della punta è tremenda
si ode un
rumore di uova schiacciate e dalla ferita comincia a
zampillare un liquido rosato
il mostro,senza
un gemito, crolla di schianto contro il muro della casa,
schizzando sangue acido dappertutto
una
luce improvvisa mi abbaglia per qualche istante
comprendo,
con orrore, che la luce non l' ho affatto vista con gli
occhi del corpo, ma mi è esplosa direttamente nel
cervello
cado a terra
sento il duro
terreno sotto di me
c'è qualcosa di
estraneo dentro il mio cranio
è
una sensazione terribile
dopo un
colpo del genere, a rigore di logica dovrei essere morto
MA SONO ANCORA VIVO E COSCIENTE
Xena tira indietro la lama sporca di sangue, e
colpisce di nuovo con tutte le forze rimaste
ormai ho sorpassato ogni limite di
sofferenza conosciuto
sento in bocca il
sapore, strano, del mio stesso sangue
ormai
neppure Xena, può uccidere questo mio corpo
con un sforzo notevole, Xena, lotta furiosamente
per estrarre dal cranio del mostro l'arma che pare
incastrata
-
è inutile che ti affanni
oltre
- la voce del mostro è calma e tranquilla, il
suo tono è quello di un uomo che si intrattenga in una
normale discussione sul tempo...
Xena si paralizza un attimo a sentire la voce
dell'avversario
ma quell'attimo gli è fatale
il corpo del mostro sembra riprendere vita in un
istante
con una mano afferra la lama conficcata
nella sua testa, mentre la guerriera tenta di nuovo di
estrarre l'arma
l'altra mano ad artiglio,
scatta in avanti come un cobra e afferra la gola della
principessa guerriera
la creatura, con la sola
forza di un braccio solleva da terra il corpo della sua
avversaria
- Sei una guerriera forte e
coraggiosa e non voglio prendere la tua vita
tirati
da parte e lasciami compiere giustizia
- nonostante
sia mezza soffocata dalla presa del mostro, Xena risponde
con voce sprezzante -
la tua non è giustizia
è
solo una vendetta sanguinaria di un mostro
-
Xena ha ragione
non voglio soltanto uccidere Livia, ma voglio
leggere il dolore e il terrore nei suoi occhi
nei
mesi passati a cercarla, mi sono spesso sorpreso a
pensare che, se fossi riuscita a catturarla, invece che
ucciderla subito, mi sarebbe piaciuto torturarla a lungo
è doloroso ammetterlo, ma dell' uomo pacifico, che ero
prima di quel funesto giorno di primavera, non è rimasto
più niente
Xena riprende a parlare, ma la sua voce non è più
quella di una guerriera, ma quella di una madre disperata
-
se vuoi la vita di qualcuno, prendi la mia
ma
ti prego
se in te è rimasto anche solo un briciolo
di umanità
non uccidere mia figlia
concedigli
la possibilità di redimersi
-
il mostro guarda la madre di Eve, con occhi
intelligibili
a questo punto, mi sono spinto troppo
oltre, per fermarmi
di colpo il mostro aumenta con forza la presa
al collo di Xena
la guerriera lascia andare l'arma
conficcata nella testa dell'essere e,usando anche il
braccio rotto a mo' di mazza, tempesta di pugni il volto
della creatura
ma, dopo pochi secondi si
accorge, con orrore, che il sangue acido dell'essere, ha
cominciato a bruciargli le mani
la principessa
guerriera si morde a sangue le labbra, per reprimere sul
nascere le urla di dolore, ma nonostante questo non
accenna a smettere di colpire
incasso i colpi di Xena senza smettere di
stringere il suo collo
voglio
sangue e morte
questo
pensiero mi atterrisce
dov'è, nel mio animo,
l'uomo pacifico che ero un tempo ???
ero sicuro di essere nel giusto a vendicarmi
di Livia, ma la verità, è che bramo dalla voglia di
uccidere
mi accorgo che i pugni di Xena
si fanno meno vigorosi
il suo corpo ha un
ultimo sussulto
poi lo sento accasciarsi
forse
è morta, o solo svenuta
non mi interessa
mi
basta solo che sia fuori combattimento per qualche minuto
la creatura fa oscillare pesantemente il corpo
della guerriera e lo lancia verso il retro della casa,
poi afferra con una mano l'elsa dell'arma conficcata nel
cranio, e con uno strappo secco la estrae tra fiotti del
suo sangue
sangue
dolore
finora
non ho provato altro in questa mia seconda esistenza
mi
sento terribilmente stanco
voglio
solo farla finita, in fretta, con questa storia
15.
vicino al letto dove giace Gabrielle, il guaritore
osserva con sguardo rassegnato la ragazza
il
suo respiro è divenuto fievole e irregolare
ormai
è finita
accanto al giaciglio, Eve stringe la
mano dell'amica e assiste disperata e impotente alla sua
lenta agonia
- LIVIA -
esclama una voce gelida che sembra
provenire dalla terra dei morti
dovrei essere felice, la mia vendetta può
compiersi
ma dentro di me, sento solo un senso di
vuoto
Eve si gira di scatto
e si paralizza dal
terrore
il mostro, dalla porta spalancata, la
osserva con occhi malvagi
il guaritore, alla vista
dell'essere sanguinante e inferocito, emette un gemito e
crolla a terra svenuto
avanzo verso la ragazza, sconvolta, e la
afferro alla gola con una sola mano
non
accenna un solo gesto di resistenza
il suo
sguardo mi turba
non riesco a collegarlo con
il volto sprezzante e rabbioso della Condottiera Romana
mi
viene da domandarmi se ho davvero davanti a me, la stessa
persona che comandò senza pietà lo sterminio del mio
villaggio ?
che razza
di pensieri sono questi
ORA
BASTA
certo che è la stessa
ragazza!!!
Eve si appende con entrambi le mani al braccio
della creatura e lotta per riprendere fiato -è molto che
ti sto cercando Livia -
il tono della sua voce è
tagliente come una lama di coltello
- non mi chiamo
più Livia
ora sono Eve
- bisbiglia la ragazza
lottando per respirare
lascio la presa al collo, e lei ricade a terra
perché
non la uccido subito ?
strani pensieri si
insinuano nella mia mente
Livia (
o
Eve
poco importa ormai) tossisce rumorosamente e
cerca di far tornare il fiato in gola
la sua voce è
un sussurro roco quando parla di nuovo
- Livia
ha commesso troppe atrocità perché qualcuno possa
veramente perdonarla
se la mia morte servirà almeno
ad alleviare il tuo dolore, uccidimi pure
ma
ti prego
salva la vita alla mia amica Gabrielle
lei
non rientra nella tua vendetta
- supplica Livia
indicando la ragazza bionda distesa sul letto
il suo
corpo è orribile a vedersi, anche per me
di
un colore violaceo, e gonfio fin quasi a scoppiare
sono
sicuro che non ci sia più niente da fare per lei, ma
voglio provare ad esaudire questo ultimo desiderio della
mia nemica
spinto da un impulso improvviso
avvicino gli artigli al petto, e li faccio penetrare
nella pelle di pochissimo
il veleno
nella ragazza reagisce alla mia presenza e subito si
sposta verso la mia mano per essere riassorbito
il
suo corpo, inerme, ha un tremito e sembra sgonfiarsi
all'improvviso, mentre il colorito violaceo sbiadisce in
fretta
Eve osserva sconvolta la scena del mostro che
colpisce Gabrielle
poi si rende conto che il corpo
dell'amica sembra riprendere vita mentre la pelle si
schiarisce di nuovo
grosse macchie violacee
punteggiano il suo corpo, ma si restringono velocemente
fino a sparire del tutto
il corpo della ragazza
sembra rilassarsi
il mostro ritrae gli artigli con
una smorfia soddisfatta
ma il petto della
ragazza non si muove più
Eve emette un gemito
disperato, e si precipita al capezzale dell'amica
ma
sa già ciò che è successo
GABRIELLE
E' MORTA !!!
insieme al veleno tornano anche molte delle
forze che ho perso
i miei occhi accelerano il
processo di guarigione e le mie ferite si chiudono di
colpo
davanti a me Livia piange disperata
ma comprendo, con sgomento, che non piange per la sorte
che l'aspetta, ma per la morte della sua amica
rimango
paralizzato davanti al corpo esanime della ragazza, e
un'orribile verità, entra di prepotenza nella mia mente
ho
ucciso un'innocente !!!
sangue e
violenza, non c'èra altro, scritto, nel mio destino ?
sorte
maledetta, perché mi hai fatto nascere
supplico
le Parche di recidere, all'istante, il filo della mia
esistenza, cosicché non possa più macchiarmi d'altro
sangue
ma le Parche restano sorde alla
mia richiesta
Xena scuote la testa vigorosamente e cerca di far
uscire dal cervello lo sciame di zanzare che sembra
andato ad abitarci
la vista gli ritorna lentamente,
e la prima cosa che nota con chiarezza è il luccichio di
una lama
quando le immagini smettono di ballargli
davanti agli occhi, capisce che si tratta della sua spada
la
principessa guerriera cerca di rimettersi in piedi, ma
senza riuscirci in pieno
la gamba ferita è ridotta
ad una ferita aperta e sanguinante
con il braccio
sano si aggrappa disperatamente al muro e, un doloroso
passo dopo l'altro, cerca di raggiungere la sua arma
16.
Nychels lotta disperatamente con la sbarra di ferro che
blocca la porta, ma questa sembra incastrata
le
fiamme lo lambiscono da tutti i lati, e il tetto di
paglia già comincia ad ardere furiosamente
i
compaesani resosi conto del pericolo, escono dalle
proprie case, sfidando la paura che il mostro li uccida,
e corrono verso la casa del loro amico
Livia scuote vigorosamente il corpo esanime
dell'amica, come se potesse svegliarla da quel mortale
riposo
sono paralizzato
dietro di lei
ora che Xena non c'è, posso ucciderla
all'istante
ma questo suo comportamento
caritatevole, mi mette suggestione
forse
hanno mi hanno detto il vero
il suo animo è
davvero cambiato
dentro mi sento vuoto,
e la mia mente è torturata da una stanchezza
indefinibile
dopo che avrò ucciso
Livia, LORO, possono anche prendersi all' istante la mia
anima, ormai non mi interessa più
il corpo di
Livia è scosso da singhiozzi disperati
gli
occhi chiusi, mentre le lacrime gli rigano il volto
mi
sembra quasi di veder morire di nuovo mia figlia, e
questa volta, dovrò essere io a toglierle la vita
alzo
i miei artigli vicino alle spalle di Eve (il suo nome è
LIVIA), in corrispondenza del cuore
pensavo
che questo momento, mi avrebbe riempito di gioia sublime,
ma non riesco più a provare alcuna emozione
osservo le punte, affilate, dei miei artigli
un
solo colpo e questa storia avrà fine
Xena, appoggiandosi al muro, e puntellandosi con la
spada si trascina verso la porta, lasciando sul terreno
dietro di sé orme insanguinate
arrivata
sull'uscio i suoi occhi colgono all'istante la situazione
il
guaritore steso a terra
il corpo di Gabrielle
esanime sul letto
e il mostro con gli artigli levati
sopra Eve
la principessa guerriera lancia un
urlo rabbioso, e si getta avanti con la spada a mo' di
lancia
Xena è alle mie spalle !!!
cerco di
girarmi per affrontarla
ma è già
troppo tardi
la lama di una spada, mi si
pianta, di colpo in gola
il mostro, colpito al collo, barcolla artigliando
l'aria dal dolore
le fiamme li hanno assediati e li lambiscono da
ogni lato
Nychels si getta sulla famiglia per
proteggerla dal calore tremendo
i paesani formano un'improvvisata corda umana
passandosi grossi catini d'acqua che gettano contro le
fiamme, ma queste sembrano non voler cedere neppure un
pezzetto della casa che stanno divorando
la creatura lancia ringhi afoni mentre estrae la
spada dal collo
la afferra con forza e la
pianta fino all'elsa nel muro della casa
si rimette
in piedi per
.
ma si accorge
che, sia Eve ( LIVIA il suo nome è LIVIA), sia
Xena sono sparite
lo sguardo gli cade all'ingresso
della casa e vede delle orme insanguinate
il
guaritore, con un gemito, rinviene
orme insanguinate
una pista facile da
seguire
il mostro, lancia un ringhio che risuona possente
in tutta la casa, e il guaritore sviene di nuovo
poi
l'essere esce di casa, e nella notte illuminata da una
casa in fiamme vede Xena, zoppicante e ferita,
trascinarsi insieme a Eve (LIVIA
LIVIA!!!
),
verso un cavallo legato ad una staccionata
la guerriera si volta indietro e vede il mostro
avanzare pesantemente verso di loro facendo,
pesantemente, oscillare le sue mani artigliate
Xena
nel suo cuore, ha deciso cosa deve fare per salvare la
figlia
si blocca di colpo e sul viso
della figlia compare uno sguardo terrorizzato
la
voce della madre è dura e autoritaria - Salta in sella e
fuggi senza voltarti indietro
penserò io a
- -Madre
- la figlia la interrompe, prendendo
delicatamente la mani della madre, nelle sue -
basta
così !
già troppo sangue per colpa mia
mi
dici di fuggire
ma quanto lontano dovrei andare, per
sfuggire al mio passato ?
è doloroso
ammetterlo,ma per Eve è impossibile fuggire da Livia
ed è giunto il momento che la seconda sconti i
suoi peccati
anche se la prima ci andrà di mezzo
.-
la voce di Eve è solo un sussurro, ma quando Xena la
guarda in volto, vede lo sguardo deciso della ragazza
.la
guerriera comprende con orrore le sue intenzioni figlia -
...Eve
- la voce della madre è un sussurro e la sua
implorazione muore sul nascere -
madre
nel tuo
cuore serba solo i ricordi di Eve
-
ecco Xena e Eve
NO
!!! NON EVE
LIVIA
LIVIA
LIVIAAAAAAAAAA
il mostro avanza minaccioso, poi, però, si ferma
stupido di fronte alle due donne
Eve abbraccia
con forza la madre e si gira verso di lui, avanzando
tranquillamente, con passo deciso
lo sguardo
della ragazza è sereno e tranquillo
non capisco
chi ho di fronte a
me ?
l'innocente Eve o la sanguinaria Livia ?
l'incendio che avvolge la casa Nychels brilla
nella notte come una stella
i genitori si stringono
ancora di più per proteggere la figlia
il calore è
insopportabile e la ragazza sviene
sono stupito
la ragazza
(Livia ?
Eve?) desidera che la uccida ?
è
un trucco di Xena ?
scruto, con
sospetto, il volto della ragazza, ma ormai, mi è
impossibile collegarlo con quello della spietata
Condottiera Romana
il suo lo sguardo è
tranquillo, e nei suoi occhi brilla una luce che non ho
visto in Livia
mi domando, di
nuovo, chi sia questa ragazza ?
ero,
certamente, pronto a squartare e dilaniare il corpo di
Livia una volta che l'avessi incontrata a capo delle sue
truppe
ma ora di fronte a me, ho solo
una ragazza disarmata, che mi offre, volontariamente, la
sua vita perché gliela tolga
il suo
sguardo sereno mi atterrisce
le urla dei paesani distraggono l'attenzione del
mostro da Eve
una parte della casa in fiamme
crolla di schianto a terra
la creatura si è
completamente disinteressato a Eve e ora osserva
l'incendio quasi ipnotizzato da esso
alte fiamme
immagini
qualche
cosa di importante da ricordare
l'incendio
l'incendio
mia figlia
nell'incendio
il mostro si volge,di nuovo, verso Eve
le
sue mani, ad artiglio, si stringono a pugno
colpendo questa giovane, chi uccido ?
Livia
o Eve ?
Xena osserva la creatura spostare continuamente lo
sguardo sulla figlia e sulla casa in fiamme
i
paesani nel frattempo, proseguono, inutilmente, a gettare
acqua contro il fuoco e a chiamare per nome i tre
prigionieri dell' incendio
stanco
cosi
immensamente stanco
inutile
tutto
inutile
ho ceduto la mia anima per nulla
ho,
stupidamente, voluto negare la realtà dei fatti
la
ragazza davanti a me, NON è la Condottiera Romana
l'unica
e assoluta verità, è che la crudele Livia, ha già
smesso da tempo di esistere
il corpo del mostro ha un fremito per alcuni
secondi, mentre i tutti i suoi muscoli si contraggono di
colpo
per un orribile istante la principessa
guerriera, già immagina gli artigli dilaniare Eve
poi
la tensione sembra abbandonare il corpo della creatura
le
mani strette a pugno si aprono
moglie e figlia adorate, perdonatemi, ma non ho
il coraggio di vendicarmi su questa ragazza innocente
ma vi ringrazio, per avermi concesso la
forza di perdonarla
mi
giro, e vedo il fuoco ardere furiosamente
anche se ho perso l'anima, forse,
posso ancora dare un senso a questa mia esistenza
lo sguardo del mostro si sposta sul volto della
figlia di Xena
e quando la creatura parla,
nella sua voce non traspare più né rabbia, né odio -
Eve
-
la voce è un sussurro triste -
d'ora, in poi vivi
una vita che non sia più quella di Livia
-
il mostro si volta e scatta avanti, superando con
pochi balzi i paesani terrorizzati dalla sua vista
con
una poderosa spallata colpisce la porta chiusa
la
sbarra di ferro, che blocca la porta, si piega con un
rumore di metallo in agonia, ma non cede
.il calore
delle fiamme attecchisce sul corpo della creatura e la
sua pelle comincia ad accartocciarsi come una foglia
secca
l'essere rimane un attimo interdetto,
osservando il suo braccio in fiamme
fiamme
fiamme rosse e gialle
come
petali
di un fiore
ora
comprendo
dall'interno della casa, la creatura sente
giungere delle urla disperate
mi sembra d'ardere come un fuoco
dell'Ade, ma non posso cedere
ancora un colpo
il mostro si ritrae di qualche passo e si lancia di
nuovo contro la porta e questa volta, con un gran
fragore, il legno cede di schianto
il mostro con una tremenda ferita e la pelle che
arde furiosamente, avanza tra le fiamme, verso le tre
persone strette al centro della casa
la
creatura scatta, e afferra di peso il terrorizzato
capofamiglia
in un attimo il contadino è
fuori di casa
il corpo di Nychels sembra volare fuori della porta
e atterrare ad alcuni metri di distanza
con
un gemito il contadino si gira sulle spalle e vede il
mostro fare la sua comparsa all'uscio della sua casa
portando
sottobraccio le due donne svenute
le fiamme
lambiscono l'ingresso e il mostro, tra lo stupore
generale, ordina ai paesani, di prepararsi a prendere al
volo i corpi delle altre due persone
poi piega
indietro le braccia, e lancia avanti le due donne svenute
anche le due donne stanno bene
le
osservo riprendere fiato e tossire tra le braccia dei
compaesani
strano
sento
il mio corpo leggero
come se un peso, che
gravava su di esso, fosse scomparso
osservo
le mie braccia e le mie gambe in preda alle fiamme, vedo
le ossa all'interno del mio braccio, e il mio sangue
evapora per il calore del fuoco
però
non sento dolore
ora sono
sicuro di stare per morire
sono
stanco ora
sia
di me, ciò che gli Dei vorranno
Xena, sorretta da Eve, si avvicina alla casa in
fiamme
il calore è tremendo e i paesani, poiché
Nychels e la sua famiglia sono ormai in salvo, si
allontanano di corsa dall'incendio
sinistri
scricchiolii giungono da tutta la costruzione
la
principessa guerriera ha, un'ultima, fugace vista della
creatura mentre pezzi di legno in fiamme gli piovono
intorno
il mostro, dall'interno della casa in
fiamme, la fissa
il suo corpo sembra una
torcia vivente
l'unica cosa veramente visibile sono
i suoi occhi verdi, nei quali, però, la principessa
guerriera non legge più traccia di odio
ricordi
di
qualcosa
UN
ATTIMO
UN
ATTIMO
ancora un
istante
non posso
ancora morire
mi sembra di dover
fare ancora
qualcosa
di importante
molto
molto
impor
fiamme e calore hanno ormai avviluppato con furia
tutta la costruzione
succede tutto in un
istante
come un castello di carte abbattuto
da una potente manata, la casa, di colpo, sembra
ripiegarsi su se stessa
e crolla di schianto
Xena
osserva sgomenta la fine di quella disperata creatura, e
il cielo notturno si riempie delle scintille, sprigionate
da quel gigantesco falò
17.
nella sua mente tormentata dalla stanchezza,
Caronte sente che c'è qualcosa di sbagliato
fissa
l'anima della giovane donna di fronte a se si sente a
disagio a trasportarla nel mondo dei morti
e
per la prima volta dopo innumerevoli lustri, lascia il
suo remo e sì ferma
Gabrielle svuotata di tutte le forze, osserva
rassegnata la nebbia, mentre la barca infrange l'acqua
calma del fiume Stige
ad un tratto
l'imbarcazione sì arresta
la ragazza osserva
Caronte fermo e immobile
una luminosità improvvisa
appare di fronte a lei dissipando la nebbia
la
debole luce cresce d'intensità trasformandosi in un
bagliore accecante
Gabrielle la fissa senza
timore, e si sente avvolgere da un dolce tepore
nella
luce qualcosa si muove, e sì avvicina
alla
ragazza sembra di scorgere un volto familiare nell'angelo
appena apparso
Callisto appare in quella luce e alla vista
dell'anima di Gabrielle sul suo volto si dipinge un
sorriso benevolo
tende le sue mani verso quelle
della ragazza e quest'ultima le afferra con forza
la luce svanisce e Caronte osserva la barca che ora
ospita soltanto lui
.non mostra alcuna meraviglia
per quello che è successo
volge lo sguardo intorno
senza osservare veramente la pesante nebbia che lo
circonda
nella sua mente distrutta dalla fatica
eterna di muovere quel remo, quei pochi secondi di riposo
si fissano indelebilmente
si gode ancora alcuni
istanti di pace semplicemente appoggiato al remo
poi
lo afferra nuovamente e con rinnovato vigore e lo usa per
dirigere la barca verso la riva dalla quale arrivano le
anime dei morti
18.
ero avvolto dalle fiamme fino a poco fa
poi
ho chiamato la donna alata (
"angelo"
lei
mi ha detto che è così, che chiamano quelli come lei)
dove mi ha condotto ?
attorno a me è solo nebbia
mi accorgo di
essere sulla riva di un fiume
mi volgo di scatto ad
osservare l'acqua
sento il rumore di qualcosa
che la sta infrangendo e si dirige verso di me
il mostro si accorge d'avere qualcosa nel palmo
della mano
apre lentamente gli artigli e vede una
moneta d'oro
poi comprende, e annuendo
stancamente attende l'arrivo del traghettatore
19.
.-Xena
- la voce di Gabrielle interrompe il
flusso dei pensieri della guerriera -
cosa fa rima
con "audace"?
-
la principessa
guerriera,con la gamba bendata e il braccio rotto
bloccato da una stretta fasciatura, sorride all'amica,
mentre il suo pensiero ritorna agli avvenimenti degli
ultimi giorni e di come Gabrielle sia tornata dal regno
dei morti, grazie a Callisto e al sacrificio della
creatura, conservando di tutta quell'esperienza solo
pochi confusi ricordi
la guerriera si
concentra pensando a quello che fa rima con "audace"
poi il suo sguardo si posa sulla figlia
la ragazza
ha il volto terribilmente serio, mentre fissa il sole
calare lentamente all'orizzonte
la madre comprende
il suo dolore e si avvicina
gli occhi, tristi, della
ragazza si spostano su di lei -
era deciso a
vendicarsi di quello che avevo fatto a lui e alla
famiglia
poi mi ha perdonato
perché
?
- sul volto di Xena compare un sorriso triste -
Non lo so
- ammette sconsolata -
forse ha
capito che la sua vendetta, quella disperata ricerca di
Livia era del tutto inutile
Livia non esiste più e
uccidendoti, avrebbe solo ucciso un'innocente
- lo
sguardo di Eve è furioso - Innocente???- replica la
figlia, quasi disgustata da quella parola -
anche se
Livia non esiste più,ciò che HA fatto
ciò che HO
fatto non si potrà mai cancellare
- dalla voce di
Xena traspare un dolore profondo, quando riprende a
parlare -
hai ragione, figlia mia
forse
non ti basterà tutta la vita per espiare le colpe dei
tuoi crimini
ma l'unico modo, in cui
puoi incominciare a farlo è :"vivere una vita
che non sia più quella di Livia"
- la
ragazza fissa la guerriera per qualche istante, e le
lacrime gli salgono agli occhi
.Eve singhiozzando
disperata, si abbraccia alla madre
Xena guarda il
sole tramontare tra le colline lontane, e sente che le
prove che il futuro ha in serbo per la figlia saranno
ancora più dure di questa
ma la guerriera sarà
sempre presente con lei, per affrontarle.
20.
la riva è ancora avvolta nella nebbia, ma
riesco ad intravederla
delle figure
sconosciute, nella foschia, mi fanno dei cenni
chi
sono ?
mi conoscono ?
la
barca continua ad avvicinarsi e l'aspetto di quelle
persone mi diviene sempre più familiare
il
mio cuore sobbalza nel petto (strana espressione giacché
ora sono sicuramente morto)
sono mia moglie e mia
figlia
mi chiamano e mi fanno cenno di raggiungerle
alzo la mano per salutarle senza pensare che il mio
aspetto ora le possa terrorizzare
mi
blocco di colpo
osservo la mia
mano
è quella di un uomo
il mio corpo (o
anima che sia) è ritornato all'aspetto che aveva in
origine
mi tocco la faccia e le braccia, sperando
che questo non sia sogno o miraggio di un uomo appena
morto
non so spiegare, per quale
strano prodigio non abbia perso la mia anima, dopo che
avevo stipulato un patto con LORO
ne
m'interessa più ormai
sono sempre più vicino
alla riva e vedo le espressioni serene dei miei cari
fra
poco mi ricongiungerò con loro
e saremo di
nuovo insieme
la barca accosta di colpo alla riva e l'uomo salta
giù
resta un attimo interdetto di fronte alla
famiglia ritrovata
poi abbraccia con forza i suoi
cari
una luce compare all'improvviso tra loro
cresce
velocemente di dimensioni e d'intensità, avvolgendo il
gruppo, poi scompare, portandosi via le tre anime
la mano sfiora delicatamente l'acqua della pozza, e
l'immagine dell'uomo che scende dalla barca di Caronte, e
abbraccia finalmente i suoi cari, svanisce
sul
volto dell'angelo Callisto nasce un sorriso
poi,
tranquillamente, si avvia verso le porte del Paradiso,
per accogliere le tre anime, che sono appena arrivate.
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