NON TI CHIEDO PERDONO
Era da tempo che desideravo scriverti ma sinceramente non
trovavo le parole adatte per farlo
Trovo quasi buffo il fatto di stare qui dietro ad un
computer scrivendo parole, solo quelle che mi detta la
mente, magari le troverai inutili, magari non serviranno
a nulla ma non posso più tenermele dentro, non riesco più
a farle tacere, loro sono dentro la mia mente, ed anche
al mio cuore da tanto troppo tempo e chiedono di uscire,
di essere cantate, di essere scritte
So benissimo che le mie vane speranze, le mie parole ed i
miei muti pensieri non serviranno a ridarti quello che
hai perso, non serviranno nemmeno a guarire le ferite di
una un carcere di solitudine in cui io stesso ti avevo
rinchiuso ma sento la necessità di dirti tutto quello
che provo, anche se questo mio tentativo risultasse vano
ed inutile.
Nove anni
nemmeno io pensavo che quella dose di
vaccino potesse durare tanto a lungo
Nove anni nella più completa solitudine
a volte
pensavo che io non avrei resistito, nemmeno se fosse
stata Mokuren a chiedermelo
Ti ho sempre invidiato moltissimo, tu eri tutto quello
che non ero io, quello che io non sarei mai stato o
meglio quello che non mi era permesso di essere
Tu forse invidiavi la mia famiglia, la mia posizione
Io la tua libertà
Libertà conquistata con il duro prezzo della morte ed a
volte anche della solitudine, ma pur sempre libertà
Ho invidiato la tua voglia di vivere, la tua decisione,
la tua forza
ti ho invidiato ma mai odiato
Mai fino a quel momento, fino a quando non hai violentato
la nostra Mokuren
Credo che tu abbia sempre pensato che la tua punizione
derivasse dallamore che provavo per lei, che nel
vederla offesa così profondamente io abbia reagito così
solo per amore, per darle una vendetta
Ma non era così
Sul momento lo pensai anche io, tentando di analizzare il
mio gesto credevo lo avessi fatto per lei, per la sua
bellezza quasi angelica e per la sua anima di donna
ferita
Ma non era così
In un certo modo quella era anche la mia vendetta, non so
perché, ne lo saprò mai ma desideravo prendermi una
sorta di rivincita, dimostrare che il mio silenzio e la
mia sopportazione erano giunti al limite
Ma non sono stato bravo nemmeno in questo
Che tu ci creda o no subito dopo averti iniettato il
farmaco i sensi di colpa mi hanno assalito
Un medico non si deve mai lasciare dai sentimenti
questa è la prima regola, la più importante che io non
ho rispettato
Gli ultimi giorni della mia vita, malato e stanco, li ho
trascorsi pensando a quello che avevo fatto, cercando una
spiegazione e faticando a trovarla, contando le ore che
mi separavano dal giudizio e con in mente le immagini dei
miei compagni morti che non ero riuscito a salvare, ma
pensando soprattutto a te
Non ti chiederò perdono, so che non me lo concederesti e
non ti biasimo
Penso che non avrei nemmeno il coraggio di chiederti
scusa, sono convinto di aver sbagliato, ho rimpianto
molto il mio errore ma non sono potuto tornar indietro ed
ho vissuto la mia morte aspettando ed allo stesso tempo
temendo il momento in cui ti avrei rincontrato, quando la
tua collera avrebbe avuto sfogo, mi aspettavo anche la
morte, non ne avevo paura.
Quanti discorsi inutili, forse su queste righe riderai
divertito pensando alle parole di uno stolto, di un
codardo forse
no, di un codardo no, avrò la mia
punizione, la aspetto con fremito da tempo, ma non
permettere alla tua collera di sfogarti su altri
Penso spesso alla luna ora che la vedo così lontana
ora che viviamo sulla terra questo pianeta mi sembra
ancora più lontano di allora
è una stranissima sensazione, guardare fuori, vedere la
luna con i suoi fantasmi e le sue ombre, il suo alone di
nebbia argentata che illumina luniverso
la
terra che noi studiavamo ora vive con noi
ma non sono felice
Sarjarim ci ha dato in questo pianeta una nuova speranza,
una nuova vita, ma noi ci stiamo comportando esattamente
come sulla base
Inseguiamo i nostri sentimenti, permettiamo alla luna di
rapire le nostre anime e di legarle a se, ma non ne
ha il diritto, i nostri corpi riposano lassù
Sta a noi liberarci dai loro pensieri, dai loro
sentimenti
Sta solamente a noi frenare la loro corsa impazzita alla
ricerca di qualche briciola di felicità che non avranno
mai se continuano a vivere gli stessi errori
La luna sta alta nel cielo e ci veglia, come un guardiano
con i suoi carcerati.
Shion è morto
E ricordati che non ti chiedo perdono ma semplicemente
comprensione.
Shyuh
FINE
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