Ecco quì la mia nuova fanfiction, ringrazio Melany, Viviana, Letizia e altre per avermi spronato
a scrivere di nuovo una ff...grazie ragazze!
Quasi tutti i personaggi citati sono di proprietà di Tsukasa Hojo etc...gli altri sono di mia fantasia.
I commenti dell' autrice saranno preceduti da NB. Spero vi piaccia! Buona lettura, by Baraz.

NEMICI DAL PASSATO

Capitolo 1°

 

-Ryo!- Chiamò Kaori insistentemente ma l' uomo non rispondeva; sembrava essere immerso in un altro mondo a lei sconosciuto. Il suo corpo era imperlato di sudore; mentre si agitava nel sonno continuava ad invocare un nome in una lingua a lei sconosciuta.
All' improvviso si vide afferrata per le spalle, sbattuta di peso lontano dal letto, andare contro lo spigolo della scrivania.

-Ahi!! ma sei pazzo? Ryo...ma...mi senti? -Disse riavvicinando si con cautela al letto. Subito il braccio di Ryo cercò di riafferrarla ma lei, con un abile scatto, si spostò di lato, al di fuori dalla sua portata.

Kaori cominciava a preoccuparsi...nonostante i suoi sforzi non era ancora riuscita a farlo rinvenire. L' uomo cominciava ad agitarsi sempre di più; i suoi occhi non erano gli occhi di Ryo, non del Ryo che lei conosceva...non sapeva come fare...era sull' orlo di una crisi di nervi. -Devo fare qualcosa...ma cosa?- Si chiese Kaori appoggiata ad un angolo. Subito corse in cucina, prese un bicchiere d' acqua e glielo gettò in faccia...non succedeva niente...non smetteva di agitarsi e di urlare.

-M^^__^^! ...o la va...- Disse Kaori e prendendo la sua Pyton dal comodino gliela puntò addosso ma lui non accennava a svegliarsi.
-Svegliati o ti sparo!!!-.
Sentendo il caricatore muoversi lentamente l' uomo rinvenne all' istante.
-Con questa ti svegli, eh?- Disse sospirando.
-Che ci fai con la mia pistola? Vuoi spararmi sul serio?- Chiese Ryo divertito.
-Ho provato con le buone ma non accennavi a svegliarti neanche con le cannonate!! Mi hai fatto spaventare, cretino!-
-Scusami, comunque questi incubi non capitano spesso...non preoccuparti.-
-Non devo dici? Ma se prima sembravi il fantasma di te stesso!! Non vuoi proprio ammettere che sei sconvolto vero? Guarda che ti si legge in faccia...-
-Vai a dormire ora, coraggio!- Disse Ryo, arrossendo per la sua perspicacia.
-Ok...vado ma se ti senti male non chiamarmi frignando!!! Sei un cretino!!!-
-Levati dai piedi Kaori e non ti azzardare più a giocare con la mia pistola; sono stato chiaro?-
-Cristallino!!- E se ne andò sbattendo la porta.
-Che caratterino...però ha ragione.- Pensò Ryo -Ogni tanto mi succede...strano...che stia per succedere qualcosa? wow...sono sensitivo...sei grande Ryo!!-

 

Capitolo 2°

 

Sconsolata, Kaori stava tornano a casa dopo l' immensa delusione davanti alla lavagna vuota alla stazione...entrando trovò sulla cassetta delle lettere, insieme alle bollette, una lettera della sorella che l' invitava a passare qualche giorno a New York.

-Oh, sorellina...sei un mito...wow!!- Urlò Kaori senza accorgersi dell' uomo che le si stava avvicinando.
-Che cos' è tutta questa euforia? Abbiamo un cliente uomo?- Chiese Ryo stupito.
-Ryo...niente...è che vado a New York da mia sorella...mi ha anche spedito un biglietto...parto domani...un momento...ma mi posso fidare a lasciarti solo?-
-Che cosa? Guarda che non sono un moccioso!!-
-Non era di questo che mi preoccupo...è che tu potresti combinare guai, durante la mia assenza...- Affermò.
-Di questo non ti devi preoccupare, dolcissima Kaori!!!- Disse con il solito sorriso ebete stampato in faccia.
-Certo...come no! ma non illuderti...chiederò a Umi di darti un' occhiata!-
-Quello scimmione? Perchè non chiedi a Miki?-
-Ti piacerebbe, brutto maniaco!!!- Non ebbe il tempo di controbattere che si vide arrivare un martellone del pentimento... Kaori entrò in casa arrabbiata più che mai mentre Ryo si massaggiava la testa.

 

Capitolo 3°

 

Era il giorno della partenza; Kaori sedeva nella sala d' aspetto...all' improvviso vide arrivare Miki, Saeko e Umi di corsa.

-Kaori, siamo arrivati in tempo per fortuna!- Disse Miki sorridendo.
-E Ryo? non verrà...vero?- Chiese Kaori tristemente...la sera prima non avevano scambiato neanche una parola e aveva la sensazione che non approvasse il suo viaggio.
-Ha detto che cercherà di venire ma...quando parte l' aereo?- Chiese Miki, seriamente preoccupata per lei.
-Fra dieci minuti...sto ancora aspettando l' annuncio...sono così eccitata, Miki!-
-Andrà tutto bene, vedrai...e per quando riguarda Ryo...se lo vedo lo ammazzo!!- Disse l' amica in preda ad una crisi distruttiva nei confronti dello sweeper.
-Non preoccuparti...se non è quì è perchè avrà altro da fare...-
-Come per esempio correre dietro le gonne delle donne!!- Rispose Miki.
-Stanno annunciando il mio volo...beh...grazie di essere venuti amici...-
-Telefona quando arrivi.- Disse Saeko.
-Certo! Ora vado...- Detto questo si avviò all' uscita, mostrò il suo biglietto e si avviò dentro l' aereo.

Si sedette vicino ad uno strano uomo; teneva stretta al petto una valigetta che si rifiutò di consegnare all' hostess. Si girò e fece un cenno ad altri due uomini, le disse qualche frase di convenienza e si mise a dormire. Kaori prese un libro e cominciò a leggere le prime pagine; dopo un pò si addormentò.

Al suo risveglio ebbe una brutta sorpresa...l' uomo accanto a lei era in piedi e le stava puntando contro un mitra.
Ryo arrivò, come al solito, in ritardo. Vide un Umibozu e una Miki arrabbiati fino alla punta dei capelli (NB:scusate...ho fatto la battutina) pronti ad ucciderlo.

-C...Che c' è ragazzi? vi vedo scuri.- Chiese Ryo in tono servile.
-Kaori era molto triste quando non ti ha visto...sei senza cuore!!- Sentenziò Miki.
-Avevo altro di meglio da fare...- Disse lui sfacciatamente ma fu troppo tardi quando comprese di aver parlato a sproposito: Miki gli mollò un pugno che lo sbilanciò poi corse via.
-Stavolta me lo sono davvero meritato...che razza di...- Pensò fra se. Saeko e Umibozu se ne andarono senza dirgli niente.

 

Capitolo 4°

 

-Voi chi diavolo siete?- Disse Kaori per niente impaurita dal mitra(NB:beata lei che non ha paura...).
-Non si fanno domande quì, bambola, si ubbidisce agli ordini.- Disse l' uomo, in tono minaccioso.
-Diede un calcio al braccio dell' uomo che cadde a terra, prese il suo mitra disse:-Ora mi spiegate chi siete ragazzi...oppure lo faccio secco!-
-Ma brava...spara a uno di noi e gli altri uccideranno i passeggeri...decidi tu; ora conterò fino a cinque, se al cinque non mi dai quel mitra ucciderò quella donna laggiù...-
-Uno...due...tre...bene, sei una ragazza molto saggia!- Kaori, consegnato l' arma, si vide colpire da un pugno e cadde a terra...tutto si stava facendo buio, scuro...così si accasciò a a terra e svenne.
Quando rinvenne si ritrovo in una grande e lussuosa stanza stesa su di un letto a baldacchino; doveva essere molto antico...ma ancora non riusciva a capire perchè si trovava lì.
Ad un certo punto entrò un uomo che le stava portando da mangiare. -Lei chi è? Che cosa ci faccio quì?-
-Che domanda...lei è mia ospite; mi presento sono il padrone di questa villa, mi chiamo Spencer Newman.-
Cercò disperatamente di alzarsi ma i piedi non la reggevano.-Oh, mi scuso per i miei uomini, per loro le donne sono degli oggetti...io invece la penso diversamente.- Disse mentre si avvicinava sempre di più al letto.
Le lanciava sguardi così infuocati che subito si rese conto di quello che le avevano messo: una camicia da notte alquanto trasparente.
-E' stato lei a conciarmi così?- Disse, cercando di non arrossire.
-Non si preoccupi di questo, pensiamo piuttosto al suo collega, Ryo Saeba...a quest' ora la crederà già morta...muoio dalla voglia di vedere la sua schifosa faccia, adesso!-
-C...c...cosa ha detto? Non è possibile...a meno che questo sia l' inferno...- Disse lei a fior di voce.
-No, non siamo all' inferno...ma il suo socio lo raggiungerà presto!-
-Cos' è successo?-
-I miei uomini hanno dirottato e fatto esplodere il suo aereo ma lei deve al suo socio la vita...e anche alla sua bellezza.- Disse, in tono calmo.
-Oh...mio Dio...perchè l' ha fatto? maledetto bastardo!- Disse piangendo.
-Il fine giustifica i mezzi...l' ho fatto perchè voglio soldi e potere...nessuno sospetterebbe un illustre uomo d' affari ricco sfondato e protetto da potenti. Quando dirotteremo un altro aereo minacciando di abbattere anche questo il governo giapponese dovrà cedere ai miei voleri...avrò presto il Giappone in pugno!-
-Lei è pazzo!- Urlò Kaori ma questi era già uscito dalla stanza.

 

Capitolo 5°

 

Saeko non credeva ai suoi occhi...sù quella lista c' era anche il nome di Kaori...allora era proprio il suo aereo ad essere precipitato...-Mio Dio...come faccio a dirlo a Ryo?-

Controllò meglio la lista per l' ennesima volta...era proprio quello...Kaori era morte e...Ryo doveva farsene una ragione.
Il telefono squillò ripetutamente ma lei, mani tremanti, rispose dopo qualche minuto. Sentì la voce di Ryo...non voleva parlargliene per telefono e nemmeno voleva che lo informasse il notiziario. Doveva farlo lei...ma come?

-Saeko ciao, sono il tuo Ryo...usciamo insieme stasera?-
-No, Ryo senti...devo dirti una cosa importantissima...raggiungimi al Cat' Eye dopo le nove.- Sentenziò la donna.
-Sissignora, sarò lì alle nove in punto...non mi vorrai dire che ti sei innamorata di me vero?-
-Imbecille...certo che no!!! Ma per chi mi hai presa?- Urlò lei...aveva un gran bisogno di sfogarsi e Ryo era lì apposta, pensò.
-Ok, scusa, scherzavo...- Disse lui per giustificarsi.
-Ci vediamo lì.- Disse prima di riattaccare. Subito telefonò ad Umibuzu, gli disse quello che era successo a Kaori e si raccomandò di dirlo a Miki con un certo tatto...anche lei era molto affezzionata a Kaori e non sarebbe stato affatto facile.
Ryo arrivò al Cat' s Eye in anticipo, Saeko non era ancora arrivata; appena entrato notò la faccia scura di Falco e si stupì...non l' aveva mai visto così prima d' ora.

-Ciao Umi...che c' è che non va? Approposito...dov' è Miki?-
-Non si sente molto bene...è andata a dormire presto stasera.- Disse Falco cercando di nascondere la tensione.
-Tu non me la racconti giusta amico...Miki non è una donnicciuola che va a letto presto...che le succede?- Chiese Ryo, seriamente preoccupato.

Stava per tentare una risposta ma fu salvato dall' arrivo di Saeko, anche lei provata dalla tensione.

-Insomma...mi volete spiegare? che sta succedendo?- Chise Ryo arrabbiato.
-Ryo...so che quello che sto per dirti ti spezzerà il cuore ma...quando una persona cara se ne va...-
-Che cosa sono tutti questi preamboli da psicologia di serie zeta...vai al dunque!!- Disse lui.
-L' aereo sul quale viaggiava kaori...è...stato dirottato da dei terroristi...non si conosce ancora il motivo del dirottamento ne la loro provenienza...ma vedi...-
-Continua!!!- Disse Ryo.
-L' aereo con dentro i passeggeri è stato abbattuto...loro sono scappati con un elicottero, dicono...nessun superstite- Disse lei con gli occhi lucidi.
-Quindi Kaori...- Non riusciva a finire la frase...gli mancava il fiato...era come se lo avessero pugnalato alla gola.
-E' morta, si! Ryo...mi dispiace così tanto!!-
Non voleva che gli altri lo vedessero in quello stato...così si accertò dello stato di salute di Miki e uscì dal bar...voleva rimanere da solo...da solo a pensare a lei...da solo a pensare alla vendetta...
Rientrò in casa...era così vuota senza di lei...come lui del resto...ora che non c' era più si sentiva vuoto, senz' anima. Si diresse in camera sua...cominciò a frugare fra i suoi vestiti...li accarezzo ad uno ad uno respirando il suo odore...
Poi trovò la sua pistola...era fredda...come il suo corpo...in fondo all' oceano...la prese e strinse i pugni attorno ad essa...-Sarai vendicata...te lo giuro!-
Scese nel poligono e lì sfogò in parte la sua rabbia...non riusciva a sparare con precisione...la sua mente era offuscata dal dolore...

-Mi devo calmare...non posso continuare così o non riuscirò nel mio intento...devo pensare soltanto alla vendetta!-

 

capitolo 6°

 

Il mattino seguente Ryo si recò al comando di polizia chiedendo di Saeko.

-L' agente Nogami la sta aspettando.-

Entrato nel suo ufficio, dopo aver chiuso la porta cominciò a chiederle informazioni.

-Vuoi vendicarti vero? Ripensaci ti prego...a che ti serve vendicarti...lei non resusciterà!-
-Lo so! Ma qualcuno dovrà pagare per la sua morte...ed io ho intenzione di andare fino in fondo! Se tu non vuoi aiutarmi cercherò altrove le informazioni che mi servono!-
-Va bene...ti dirò tutto quello che so...gli attentatori sono dei mercenari a sevizio di un potente uomo d' affari protetto da persone influenti che gli devono favori ma non sarà possibile incriminarlo...non aggiamo prove...queste sono solo accuse di malavitosi che lo odiano.
Comunque abbiamo ricevuto una telefonata anonima che intimava al governo di pagare una cifra esorbitante...oppure abbatteranno altri aerei...non sappiamo come eludono le misure di sicurezza...sono furbi e ben forniti...non so dirti altro.-

Ryo aveva ascoltato Saeko con attenzione ma non aveva ancora un' idea precisa di chi cercare...

-Il nome del sospetto?-
-Si chiama Spencer Newman ma come ti ho detto non abbiamo prove per incriminarlo...abita fuori Tokyo in una villa sfarzesca...ma non correre a conclusioni affrettate.-
-La polizia ha le mani legate...ma io no...se è lui il mandante...si è già scavato la fossa...- Detto questo si avviò silenzioso verso l' uscita.
-Ryo...sta attento...ti prego!-
-Non preoccuparti...e se vieni a conoscienza di altro, dimmelo subito.- Detto questo se ne andò.

Rientrato in casa sentì lo squillare del telefono...probabilmente era Umibozu, pensò e rispose.

-Saeba?-
-Si, sono io...chi parla?-
-Ryo...ma come? Non ti ricordi di me? Mi sparasti una volta ed io non vedevo l' ora di vendicarmi...ora mi faccio chiamare Spencer ma il mio vero nome è Taiki Amira...ora ricordi?-
-Si, tu sei quel bastardo doppiogiochista che non uccisi per pietà...che errore ho commesso...ma posso sempre rimediare!- Disse, in preda all' odio.
-Vedi Ryo...è stata una fortuna trovare sulla mia strada la tua donna...è davvero molto bella!-
-Che dici? Non l' hai uccisa con gli altri?-
-No...ho ben altri progetti per lei...mi piace molto...era un vero peccato recidere un così bel fiore...-
-Toccala e ti ammazzo!!- Disse Ryo, indeciso tra la rabbia verso di lui o tra la gioia di sapere che era viva.
-Diciamo che è mia ospite...se la vuoi rivedere viva vieni stasera a trovarmi...sarà una rimpatriata tra vecchi amici...ma ti avverto...niente scherzi o il tuo fiore verrà reciso e stavolta sul serio.-
-Ok, ci sto...aspettami.-

 

Capitolo 7°

 

Kaori stava disperatamente cercando un modo per uscire dalla stanza, chiusa ermeticamente dall' esterno; le guardie di Taiki sorvegliavano la porta vantiquattro ore sù ventiquattro.

-Adesso che faccio? Come esco da questa fortezza? Ryo sarà preoccupato e come al solito mi rinfaccerà che sono un disastro...ma perchè mi devo sempre cacciare in questi guai?- All' improvviso sentì il rumore della serratura che si apriva...probabilmente le stavano portando la cena...

-Questa non me la lascio sfuggire!- Pensò nascondendosi dietro la porta. Il soldato, non vedendola, fece per dare l' allarme ma Kaori lo prese alle spalle e lo colpì con una pesante spazzola d' argento(NB:Terribile arma...in mano a Kaori). L' uomo cadde a terra e Kaori rubò il suo mitra.

Uscita dalla stanza sparò all' altro di guardia nel corridoio e cominciò a correre a perdifiato.
Ryo arrivò davanti alla villa dopo aver eliminato una dozzina di guardie nel giardino. Entrò velocemente ma sulla sua strada trovò altri uomini di guardia; nel giro di due minuti erano tutti a terra...nessuno gli avrebbe impedito di trovare Kaori.
Kaori correva disperatamente per diseratamente per i lunghi corridoi...all' improvviso si sentì afferrare da una presa d' acciaio...era il padrone di casa.

-Cosa fai? Vai già via? Non ti piace la mia casa?-
-Lasciami andare delinquente!- Urlò.
-Ok, puoi andartene ma prima voglio divertirmi un pò con te!- Detto questo cominciò a baciarla e toccarla dappertutto. Kaori tentava disperatamente
di sottrarsi a quel disgustoso contatto ma l' uomo era più forte di lei...
-Lasciala bastardo!- Urlò Ryo.
-Che seccatura ...proprio adesso che ci stavamo divertendo...- Dopo aver parlato,le diede un pugno che la fece cadere a terra svenuta.
-Kaori!!- Urlò Ryo.
-E' solamente svenuta, giustiziere, non ci darà fastidio...quanto tempo Saeba...sono anni che non ci vediamo ma io non ho mai smesso di odiarti...ora però...mi vendicherò sù di lei!-
Prese la pistola dalla fondina e la puntò verso la donna svenuta.
-Nooo!!- Cercando di non perdere la concentrazione sparò verso di lui colpendolo ad una spalla.
-Maledetto...ma non finisce quì...pagherai per avermi disonorato davanti agli altri soldati...- Urlò afferrandosi con forza la spalla ferita.
-Tu non hai mai avuto onore...sei soltanto un miserabile...venderesti tua madre se lo riterresti vantaggioso...per colpa della tua sete di denaro perdemmo molti scontri...eri un doppiogiochista e sei stato punito come meritavi...il mio errore è stato di aver avuto pietà di te...ma non si ripeterà...hai fatto uccidere degli innocenti...preparati a morire!-
-Le tue minaccie non mi spaventano affatto...- Disse, puntando la sua 44 magnum(NB:classico!) verso di lui ma uno sparo lo precedette...il mirino della Pyton fumava...il proiettile era giunto a bucargli il cranio.

Ryo si avvicinò al corpo di Kaori, la prese in braccio e si diresse fuori. Saeko era lì con i suoi uomini intenti ad arrestare i superstiti dell' ira di City Hunter.

-Ryo...Kaori come sta?- Chiese preoccupata.
-Bene...ha solo qualche livido e domani avrà un occhio nero ma per il resto...poi ti spiegherò tutto Saeko ma ora sono stanco...vado a casa.-
-Certo che ti sei lasciato prendere la mano, èh?- Lo schernì lei.
-Buona notte, Saeko.- Disse, senza rispondere alla sua provocazione.
Si stava dirigendo verso l' auto parcheggiata nelle vicinanze mentre, all' improvviso, Kaori rinvenì.
-Che è successo? Dove sono?- Chiese confusa. -Sccch...sei al sicuro ora...non preoccuparti.-
-Ryo...- Disse con voce flebile -Stai bene? Non ti ha ferito...vero?-
-Io sono a posto ma ora non parlare...ti porto a casa a dormire...- Disse adagiandola sul sedile dell' auto.

Arrivati a casa notò che si era riaddormentata...-Che seccatura sei...ora mi tocca portarti di peso fino in camera...-
Entrato in casa la portò in camera sua e l' adagiò sul suo letto; poi, accertato che fosse ben coperta, andò a dormire anche lui.

 

Epilogo

 

Kaori aprì gli occhi e si rese conto di essere a casa sua...pensava che tutto quello che era successo fosse stato soltanto un brutto sogno ma non appena si guardò allo specchio comprese che non poteva essere così: aveva un occhio pesto e lividi sulle guance...per il resto la sua faccia era un disastro...

-Era tutto vero, allora! Oh mio Dio...come sei ridotta Kaori...- Decise quindi che non poteva farsi vedere in quello stato da Ryo; si fece una doccia veloce e si recò in cucina sperando che non ci fosse...per prudenza indossò un paio di occhiali da sole.
E infatti...Ryo era lì, in piedi, ad aspettarla da un' ora. -Come stai, bella addormentata?- Chiese lui affettuoso.
-Che fai? Prendi anche in giro, adesso?- Chiese kaori arrabbiata.
-Guarda che dicevo sul serio, sciocca! Ma perchè porti gli occhiali da sole in casa?- Chiese divertito.
-Ne avevo voglia...mi fanno male gli occhi...questo sole è insopportabile...- Si giustificò lei, arrossendo.
-Ma non mi prendere in giro toglili!- Detto questo, si avvicinò sensualmente e glieli tolse. -Oh mio Dio! Ti ha fatto un bel lavoretto quel bastardo...ti fa molto male? Forse è meglio se ci mettiamo un pò di ghiaccio.-
-Nooo! Perche me li hai tolti?- Disse, dopo essersi coperta il viso con le mani.
-Ma guarda che non hai niente di cui vergognarti...Kaori...ma che fai...piangi?- Chiese, intenerito.

Lei aveva cominciato a piangere disperatamente...all' improvviso, Ryo si avvicino, le scostò le mani da viso e le baciò l' occhio tumefatto con estrema delicatezza. Poi le baciò, ad uno ad uno, tutti i graffi che aveva riportato. Kaori,la quale non si sarebbe mai aspettata un simile atteggiamento, comincò a rispondere a quei teneri baci. Era una così dolce tortura...ma le loro bocche desideravano di più...si cercavano, si volevano, si desideravano...dapprima si sfiorarono, si stuzzicarono a vicenda ma ad un certo punto nessuno dei due era soddisfatto...così, finalmente, si unirono dando origine ad un fuoco ardente che nessuno dei due era capace di controllare...poi, senza sapere come, erano stesi sul divano. Un odioso campanello li distolse dal loro intento...l' imbarazzo di essere uno sopra l' altra scomparve dopo che Ryo ebbe aperto la porta...
C' erano tutti...Miki, Umi, Saeko e Reika....tutti preoccupati per Kaori. Miki le saltò letteralmente addosso piangendo...-Per fortuna sei salva...pensavo fossi morta...- - Io...morta? Naaa!!- Scherzò. Dopo aver parlato a lungo della brutta avventura di lei decisero, di comune accordo, di lasciarli soli.

-Ryo...e mia sorella? Sarà preoccupata...-
-Le ho telefonato mentre tu dormivi spiegandole tutto.-
-Grazie...dopo la chiamo. Però dovrà aspettare per vedermi...la paura dell' aereo ce l' ho anch' io, adesso!-
Ryo sorrise divertito -Finalmente abbiamo qualcosa in comune!-
-Già...- Disse lei, imbarazzata.

Poi si fece scuro in volto...-Se ripenso a quello che ho passato credendoti morta...non farmi più scherzi del genere, capito!?-
-Davvero ti sarebbe dispiaciuto? ...se fossi morta, intendo.-
-E me lo chiedi? Guarda che io ti...- Non aveva il coraggio di finire la frase...non ancora...ma le era bastata per capire quanto fosse grande l' amore che provava per lei.
-Anche io ti...Ryo, tantissimo!- Disse sorridendo. Si avvicinò a lui per baciarlo ma lui, prendendola in braccio, la spiazzo. Subito arrossì violentemente... -Che cosa vuoi fare?- -Voglio dimostrartelo, amore!-

Entrarono nella camera da letto di Ryo e, dopo averla posata delicatamente sul letto, si stese accanto a lei e cominciò a baciarla.

-Questo cambierà le cose tra noi...non è vero?-
-Te lo prometto!- Rispose lui.

 

Fine