Tutti i personaggi sono di proprietà di Tsukasa Hojo, Sunrise, Jump Comics e degli aventi diritto.
Questa fan fiction nasce l’8/06/2000. E finisce oggi 27/11/2000, cavolo un giorno veramente storico lo dirò sicuramente ai miei futuri nipoti…nel mitico 27/11 del 2000 io……. ok stringo ^_^!!
Un ringraziamento particolare alla mia prof di geografia grazie a cui, nei momenti di noia, è nata l'ispirazione per questa ff! …e alle mitiche Julie. Tati, Kaori, Elena, Buby, Aeris, Ai, Baraz, Dscully,Kiki, Linda, Loradix, Melany, Saeko_chan, Terry e .... a Mcmxc…..Ho cercato di ispirarmi a loro.. ma la strada è ancora molto lunga, cmq voi continuate così, SIETE DELLE/DEI GRANDI ^_^!!!
Grazie anche a Klau-chan per il suo sostegno e le sue continue insistenza dopo varie prove che ho dovuto superare con la tec!! ^_______^
Buona lettura, fatemi sapere cosa ne pensate, aspetto giudizi numerosissimi!!!!!!!
by Naoko (per gli amici chiocciolina19)

CAPITOLO 1

Siamo alle solite, Kaori è stata rapita e Ryo si è fiondato a salvarla…… .
In un primo momento era stato dolce e carino, ma questa volta, era successo qualcosa di diverso. Ryo aveva pronunciato una frase che ora tormentava Kaori:
“Possibile che devo sempre venire a salvarti! Non sei capace di difenderti da sola? E poi pretendi di essere la socia di City Hunter”…City Hunter….Già City Hunter. Che cosa simboleggiava per lei quel nome? Un lavoro? Uno stile di vita? L’amore della sua vita? O semplicemente Ryo il maniaco?
Avrebbe preferito sentirsi dire che non era una donna, ma quello mai. Era riuscito a spezzarle il cuore. Aveva provocato una ferita che continuava a sanguinare e non aveva intenzione di rimarginarsi. Forse, perché il suo cuore aveva subito troppi affronti o semplicemente era stufo di spezzarsi per ricomporsi ai primi occhi languidi di Ryo.
Ahhhhh, Ryo, l’uomo da lei amato, colui per cui lei aveva rinunciato ad otto anni della sua vita, ad una vita normale.
Certo, non erano mancati bei momenti, ma spesso si era sentita inferiore a donne come Saeko o Miki e questo la faceva soffrire.
Ma come poteva essere un peso per Ryo? Ogni volta che la salvava, lei capiva quanto l’amava e si sentiva al sicuro, ma mai una volta aveva pensato che a Ryo scocciasse.
Proprio adesso che le cose tra loro si stavano sistemando lui aveva rovinato tutto, ma perché? In fondo non era tutta colpa sua se veniva continuamente rapita o se la sua vita era costantemente in pericolo.
Certo, sapeva quanta difficoltà aveva Ryo nell’esprimere i propri sentimenti, ma non doveva dirle in ogni caso quelle brutte cose!
Forse si era stancato di lei?
Magari voleva al suo fianco una bellissima donna come Blady Mary che, inoltre, sapeva benissimo il mestiere dello sweeper. Lei, in realtà, era solo una principiante. Aveva cominciato in quel campo per la memoria di suo fratello e poi… poi si era innamorata di Ryo e non le andava di lasciarlo.
Lui era tutto per lei e ora….Ora lo sentiva così lontano e aveva paura. Paura di rimanere sola, senza il suo uomo. Avrebbe, mille volte preferito morire, ma ora doveva chiarirsi con Ryo e subito. Doveva sapere cosa l’aveva spinto a dire quelle cose, era importantissimo. Purtroppo era stanchissima, così rimandò tutto al mattino seguente.



CASA SAEBA ORE 7.30
Doveva assolutamente parlargli, doveva sapere. Guardandosi allo specchio il cuore di Kaori sussultò:
Era ridotta come uno straccio. Non aveva fatto che piangere tutta la notte e si era addormentata per terra. Però qualcuno l’aveva messa a letto. Ma chi? Ryo?
La testa di Kaori stava scoppiando, anche dopo una buona doccia ristoratrice. Aveva paura. Cosa le avrebbe detto Ryo? E se avesse confermato i suoi dubbi e non la voleva più, lei cosa avrebbe dovuto fare, andarsene? Ma dove? Quella casa per lei era tutto, LUI PER LEI ERA TUTTO!!
Ormai era sulla soglia della porta, doveva entrare o no? Stava tremando, ma afferrò la maniglia e aprì la porta delicatamente. Rimase lì, sulla soglia e guardare Ryo. Quando dormiva era davvero bellissimo. Adorava i suoi capelli neri che, ribelli, gli cadevano sul viso. Cosa non avrebbe dato per stare tra le sue braccia o poter sfiorare le sue labbra. Perché doveva essere così complicato il loro rapporto? Non potevano mandare al diavolo tutto e tutti e farsi travolgere dalla passione?
Ormai non c’era il tempo per ripensarci, così:
“Ryo, Ryo, svegliati. Ti devo parlare, è importante…”
“Ma è ancora notte, non possiamo parlarne più tardi..?” e con noncuranza si girò dall’altra parte. Kaori era sempre più decisa a non andarsene, così si sedette sul letto. Però non riuscì a trattenere le lacrime e scoppiò in un pianto silenzioso. Sentendo che qualcosa non andava, Ryo si sollevò e vedendo quella scena gli si strinse il cuore. Che stesse piangendo a causa sua? (uao, sei perspicace Ryo, vai avanti così!! NdS)
Che cosa poteva turbarla tanto? Vederla in quello stato lo faceva soffrire, doveva assolutamente placare il suo dolore. Ma come?
Sentendo la calda mano di Ryo che le accarezzava la guancia, Kaori riuscì a prendere coraggio e , tra le lacrime, cominciò a parlare:
“Ryo, ascolta, io non ti capisco più. Mi continui a ferire, ma in fondo so, so … che mi vuoi bene. Capisco che fai fatica a dichiarare i tuoi sentimenti, ma ciò non ti da il diritto di offendermi. Quello che mi hai detto ieri sera mi ha ferita e io…..”
“Dai Kaori calmati e smetti di piangere, non ne hai motivo.”
Non poteva sorvolare, non adesso:
“No ne ho motivo?!”- urlò - “Tu mi fai sentire come l’ultima donna che t’interessa e io non so più cosa fare o dire per compiacerti. Ogni cosa che faccio è sbagliata, non ti va mai bene niente. Io, non ce la faccio più….., sono stanca, stanca delle tue offese, dei tuoi comportamenti, di tutto. Mi hai spezzato il cuore……”
“Ma io veramente………..”cercò di pronunciare Ryo, sempre più addolorato per aver fatto soffrire così tanto la sua collega.
“Sh.., non parlare…” e poggiò il dito sulle sue labbra. (dai Kaori, fagli vedere chi sei. NdS). “Ho preso una decisione: vado da Miki per qualche giorno. Non tentare di fermarmi, per favore.” E uscì.

Ma cosa? Ryo non riusciva a capacitarsi di ciò che era successo, non capiva. Avrebbe voluto rincorrerla, ma aveva paura. Temeva di rovinare tutto e, in realtà, non sapeva cosa dire. Intuiva d’averla offesa ma non capiva perché lo aveva fatto. A lui costava esprimere i propri sentimenti. Aveva avuto molte avventure, ma lei era l’unica donna che amava e desiderava. Perché continuava a ferirla? Per proteggerla? No, non era vero. Con se stesso doveva essere sincero, capiva che il suo comportamento era stupido e infantile. Non si meritava una donna come Kaori, eppure lei continuava ad amarlo.
Ah, la sua Kaori, così forte e fragile, come avrebbe fatto senza di lei? Da quando l’aveva conosciuta era cambiato. Con lei aveva riscoperto un altro Ryo e lui, lui……..non faceva che ferirla.
“Sono proprio un bastardo!” (ma dai, non lo avrei mai detto. NdS)
Voleva confessarle i suoi sentimenti, ma ne temeva le conseguenze.
Ma così facendo cosa era successo….: lui era rimasto immobile e lei se n’era andata. Sì, ma per quanto?
Come poteva aiutarla e farsi perdonare? Forse……… .


Kaori si stava dirigendo verso il locale di Miki e non riusciva a credere a ciò che aveva fatto. Come aveva potuto prendere una decisione così affrettata? Non era sicuramente nel suo stile. Con una grande confusione mentale entrò nel locale di Miki e decise di raccontarle tutto.
A Kaori non sembrava vero: aveva detto a Ryo che se ne andava e lui non aveva neanche tentato di fermarla; ma perché? Aveva notato il suo stupore quando gli aveva dichiarato il suo desiderio di andarsene per un po’, ma non ci aveva fatto molto caso, aveva preferito fuggire da quella situazione e da lui.
Certo che nella sua mente aveva immaginato una conclusione molto più rosea, invece Ryo sicuramente si stava preparando per andare ad importunare qualche povera ragazza. Il solo pensiero aveva fatto infuriare Kaori che aveva già materializzato un super martellone da 2.500 t. (dai Kaori dimostragli cosa sai fare, cmq 2.500 t sono troppo poche per Ryo NdS).
“Ma cosa sto facendo? E’ meglio che mi calmi altrimenti potrei distruggere, ancora una volta, il negozio di Miki.”
Ma perché lui continuava a comportarsi così? Dopotutto non era una schiappa.
Aveva la testa che era un pallone, così preferì andare in camera, per riuscire a riposare, dopo la notte passata insonne. Purtroppo una volta sdraiata sul letto altri mille dubbi cominciarono ad assillarla. E, dopo lunghe riflessioni, capì che in fondo Ryo aveva ragione, non sapeva niente di quel mestiere. Era rimasta a lavorare con Ryo perché lo amava troppo. Per molti anni aveva vissuto con lui e, solo ora, capiva di non essere degna di aiutarlo nel suo lavoro. Iin ogni missione, si cacciava in enormi guai, in cui, senza l’intervento di Ryo sarebbe morta. Per tutto questo tempo, ogni volta che era in pericolo, aveva fatto affidamento su di lui. Però adesso non poteva e non voleva continuare così. Non voleva essere considerata il punto debole di City Hunter, il suo tallone di Achille. Doveva imparare quel mestiere, ma da chi?
Miki e Falcon dovevano pensare al negozio e poi, si erano appena sposati, non sarebbe certo stata lei a rompere le uova nel paniere. Mick e Kazue erano appena partiti per l’America. Rimaneva solo Ryo, quel Ryo, come poteva chiederglielo e lui cosa avrebbe risposto?

Dopo un po’ Kaori capì che anche per questa notte non sarebbe riuscita a dormire, così restò a letto e continuò a fissare il vuoto fino a quando, verso le 6.00, decise di scendere a preparare la colazione. Era più forte di lei, erano anni che la preparava per Ryo e, le mancava la sua casa. La sua e di Ryo, come poteva non viverci più. Dato che un’ondata di malinconia la stava invadendo, decise di non pensarci. Oggi voleva dimenticare le sue paure e i suoi dubbi per divertirsi.
Scesa nel locale vide una scena che per poco non la fece piangere: Ryo aveva dormito sulla poltrona per tutta la notte. Forse era venuto per parlarle ma, sapendo che stava riposando, aveva sicuramente preferito non disturbarla.
“Sei proprio uno stupido” e senza farci caso gli sfiorò una ciocca di capelli. Notando che dormiva beatamente, decise di andare a preparare la colazione, ma qualcuno la trattenne. Si girò e incontrò gli occhi del suo bellissimo Ryo che, stava tentando di dirle qualcosa:
“Kaori, ascolta, capisco di averti ferito e , non ne capisco il motivo. Vedi è l’unico modo che conosco per reprimere i miei sentimenti. Lo sai che mi costa fatica e poi io……” Le parole gli si spezzarono in gola, non riusciva a continuare, ma lo sguardo di Kaori gli fece capire tutto. Fissare i suoi stupendi occhi era come perdersi nel blu di uno oceano, era bellissima. Voleva continuare ma capì che non ce n’era più motivo, così:
“….Kaori ho riflettuto molto (non è da te Ryo, incominci a preoccuparmi NdS) e ho capito che per molto tempo ti ho allontanata perché temevo di metterti in pericolo. Ma non era vero, era solo il mio orgoglio ed il mio egoismo che parlavano. Perdonami. ….. Ti prego Kaori torna a casa……”
Non le sembrava vero, il suo Ryo le stava chiedendo di tornare a casa e si stava comportando diversamente, che fosse finalmente tornato normale? Ma a dir la verità quando Ryo lo era stato?
Era lusingata e allo stesso tempo imbarazzatissima, non sapeva come comportarsi. Adesso le sembrava l’occasione giusta per chiedergli di aiutarla, ma aveva paura di un suo rifiuto.
Comunque riuscì a parlare:
“Ryo, questa notte ho compreso che non sono capace di fare questo mestiere, ti sono solo d’intralcio. Ho deciso che voglio imparare i trucchi di questo mestiere, così potrò essere considerata la degna socia di City Hunter. Per me è importante non sentirmi come un peso per te……. . Quindi verrò a casa se tu mi prometti di addestrarmi e aiutarmi.”
Non poteva credere a ciò che sentiva, Kaori voleva essere addestrata, lui che per anni aveva tentato di tenerla fuori da quel campo non c’era riuscito, aveva perso. Forse era la prima volta che veniva sconfitto, ma in realtà era molto felice della decisione presa da Kaori, doveva aiutarla.
OH NO, ma se l’addestro, poi chi la ferma più quando mi deve picchiare, uffa, non è giusto, dovrò rinunciare a molte donne, la iella mi perseguita. Ma che razza di "scrittrice" mi farebbe questo. (te l’avevo detto che te la facevo pagare, trallallero trallalà NdS).
“OK, ma adesso andiamo a casa, è da ieri sera che non mangio”
Rimasero lì a fissarsi e non sapevano per quale motivo ma entrami si sentivano in imbarazzo. Kaori si aspettava che finalmente avrebbero potuto dar sfogo ai propri sentimenti ma:
“Miki, amore mio, dove sei stata fino a questo momento? Dai abbracciamoci, tanto Falcon non c’è. Scoiattolina mia, arrivo” e con un balzo si fiondò da Miki, che stava scendendo per aprire il locale.
“Brutto porco maniaco bastardo.” Detto fatto un mega martellone da sole 100.000.000 t colpiva Ryo e lo stendeva al suolo.
Intanto Kaori farfugliava:
“Mi sei mancata Kaori, torna a casa Kaori e poi abbracciamoci Miki. Te la faccio pagare io a casa brutto pervertito.”
“no, no, ho paura. Dai Kaori-chan, Ryo promette di fare il bravo bambino. Perdono. (:-p NdS)
Ma ormai Kaori lo trascinava per il colletto della camicia e non aveva alcuna intenzione di allentare la presa.
Così i due "innamorati" se ne andarono, lasciando una sconcertata Miki che non capiva cosa era successo, ma sapeva che il suo locale era ancora distrutto. Era circonda da tanti uccellini neri che cantavano, avete presente?

Capitolo 2

“Allora Kaori ti vuoi muovere?”
“Sto scendendo” Detto fatto, eccola che stava per scendere le scale. Ryo rimase lì immobile, non poteva credere ai suoi occhi. Kaori era stupenda, la sua camminata, il suo sorriso e il suo splendido vestito che esaltava tutte le sue forme. Mamma quanto era bella. “Allora Ryo ti vuoi muovere?” disse Kaori imitando il tono di voce del suo collega. Entrambi scoppiarono a ridere, “Certo” e si avviarono alla macchina.

Il tragitto durò un paio d’ore, nelle quali entrambi gli sweeper rimasero in silenzio. Kaori cercava di immaginarsi il suo allenamento, mentre Ryo era molto preoccupato per la sua incolumità al termine dell’addestramento. A nessuno dei due, comunque, mancò la voglia di litigare. Infatti a metà del tragitto:
“Bella biondina, dove vai di bello, se vuoi ti posso accompagnare. possiamo anche andare a cena, o a fare colazione!!!! E' da tanto che non ho una compagina femminile….perfavore!!"
“Riuccio caro COSA STAI DICENDO!!!” ed ecco che Kaori era già pronta a colpirlo, quando decise che non ne valeva la pena. Doveva conservare l’energia e poi, avrebbe avuto Ryo tutto per sé durante l’allenamento. A causa di questo pensiero diventò paonazza e Ryo, insospettito dal suo comportamento:
“A cosa stai pensando Kaori? Ci sono: vuoi tornare indietro e chiedere consigli a quella donna su come diventare tale??” bum sdonK!! *_*! Ed ecco la testa di Ryo spiaccicata contro il finestrino “Brutto stronzo….”


Finalmente erano arrivati. Kaori rimase sbalordita dalla scena che si ritrovò di fronte:
la casa era magnifica, in stile americano (avete presente Pacific Blu? NdS), bianca con enormi porte finestre che davano sul mare. Infatti la spiaggia circondava la casa e poco lontano vi era un piccolo boschetto.
Praticamente era l’ideale per un addestramento in piena regola.
“Ryo, ma è bellissima, non è da te frequentare posti del genere. Mi era venuto già prima il dubbio, ma tu, recentemente, hai cominciato a fumare qualcosa per caso?”
“Ma cosa cavolo dici, una volta che ti porto in un posto decente tu vai subito a pensare male. In ogni caso questa è la casa in cui venivo da ad allenarmi molto spesso, certe volte ci portavo anche delle…..” “Cosa hai detto Ryo?”
“Niente, niente” e così si salvò per un pelo.
Kaori era davvero felice, presto avrebbe iniziato il suo allenamento con City Hunter. Era emozionantissima e i suoi occhi quasi brillavano di gioia… Ryo era molto contento per questo. Una volta tanto aveva fatto la cosa giusta.
L’interno della casa era ancora più spettacolare, inoltre c’era un’enorme palestra e un passaggio segreto che portava al poligono.
Kaori rimase delusa dal fatto che non poteva utilizzare il bazuca, Ryo aveva detto: “Ma sei matta, cosa vuoi, distruggermi la casa?”.
Dopo aver pranzato, Ryo decise che era il caso di andare a letto, dato che la sveglia era alle 6.30 di mattina.
Una volta in camera Kaori si sdraiò sul suo letto e, finalmente contenta, si addormentò.


Al suo risveglio era molto bella e raggiante, non si era mai sentita così.
La cosa che la meravigliò di più, fu vedere Ryo già alzato che preparava la colazione. Le sembrava un miraggio. Era impaurita, ma allo stesso tempo entusiasta, non sapeva come comportarsi o cosa dire: per lei tutto quello che accadeva era nuovo.
“Buongiorno Kaori. Dormito bene?” ed ecco il sorriso più bello ed affascinante che Ryo potesse fare. Con questo semplice gesto riuscì a far ritornare Kaori quella di sempre.
A tavola:
“Sai che cucini proprio bene. Dovresti farlo anche a casa.”
Entrambi scoppiarono a ridere al pensiero di Ryo col grembiule rosa a puà che alla mattina alle 7.00 lavorava in cucina.
Terminata la colazione Ryo portò Kaori in palestra. Aveva deciso di insegnarle i fondamentali delle arti marziali. Mentre si avviavano Kaori era spaventata, temeva di deludere le aspettative del suo collega. Vedendo quanto era tesa e sapendo che ciò non sarebbe giovato allenamento:
"Kaori tranquillizzati, non dovrebbe essere un problema imparare l'arte del combattimento, anche se devo ammettere che sei più portata per l'atletica leggera:
il lancio del martello è la tua specialità." "Stupido" La paura, l'imbarazzo che fino a quel momento aveva provato stavano svanendo. Comunque lei non poteva competere con Ryo lui, ogni volta che litigavano stava al gioco e non reagiva. Però solo in quei momenti si sentiva importante e riusciva a placare la sua sete di vendetta, incentivata dalla grande gelosia che provava nel vedere il comportamento del suo amato. (sa tanto un termine da soap opera NdS).
Kaori era comunque ansiosa: le sudavano le mani, il cuore le batteva forte e aveva un nodo alla gola.
La palestra era enorme e metà delle pareti erano ricoperte da specchi che rendevano ancora più inquieta la neo-sweeper. "Allora, iniziamo?" "mm" annuì Kaori.
"cerca di guardarmi e copia le mie mosse, se non capisci fermami che riprendiamo. E' lo stesso principio della danza, solo che se impari bene le mosse possono essere mortali."

Dopo un po'…… "ok! Ma fletti di più le ginocchia e tieni alta la testa. Così perfetto"
Che strano Ryo era talmente serio e aveva raggiunto un comportamento così distaccato e professionale che Kaori lo trovava irresistibile ma, non aveva tempo per fantasticare, doveva restare molto concentrata. in realtà, dietro quel muro che aveva eretto, Ryo provava gli stessi sentimenti. Vedeva Kaori sotto una luce diversa: era magnifica con quel top aderente e con quei pantaloncini cortissimi per favorire il movimento delle gambe. Provava un desiderio fortissimo, voleva dimenticare i suoi dubbi ed abbracciarla forte, ma non poteva. Ogni volta che la sfiorava un brivido lo percorreva. Si vergognava, si sentiva come un ragazzino alla prima cotta, ma allo stesso tempo si sentiva pieno d'energia. La sua unica paura era costituita da quell'isolamento, tra loro poteva finalmente accadere tutto…… appunto, di cosa aveva paura? Era molto confuso e faceva fatica a mantenersi freddo e impassibile di fronte al fisico e alla sensualità della sua collega. Kaori era molto seria e i suoi occhi….. erano così ingenui e fiduciosi, quasi devastanti per il suo autocontrollo. Si sentiva sperduto e avrebbe potuto stare ore ed ore in contemplazione del suo viso ma, non c'era tempo. Aveva promesso di aiutarla e non poteva rovinare tutto. (Certo che a volte sei proprio stupido NdS).

Ormai si allenavano da più di tre ore ma Ryo non dava segni di stanchezza e Kaori non voleva essere da meno. Per Kaori era tutto nuovo: la professionalità di Ryo, il suo allenamento, quella casa, lei e lui da soli per mooooolto tempo. A questo pensiero arrossì di colpo "Sei stanca?" Ryo era preoccupato, credeva di aver esagerato con l'allenamento. "Nooo.Noo, tutto a posto" ed il suo colore passò da rosso a bordo a viola a blu. Sempre più preoccupato "Se vuoi ci fermiamo un attimo e riposiamo, dato che dopo devi fare un test!" "Kaori era incredula e la sua sicurezza crollò "Sciocca come faccio a capire cosa hai appreso se non combatti?" "Eh?! Com- com-battere con …te? Ma se so a malapena…" In pochi secondi si ritrovò a schivare un destro di Ryo e poi un altro, reagiva senza accorgersene. Appena acquistò un po' di sicurezza e scioltezza fece un balzo e riuscì a sorvolare Ryo e prenderlo alle spalle. Tutto era successo perché in quel momento Ryo si era imbambolato, incredulo, a fissare la sensualità e l'agilità della sua collega durante un banalissimo combattimento. Questo faceva uno strano effetto su di lui, non riusciva a controllare quegli istinti animaleschi che da troppo tempo reprimeva. Ma…, dopo essersi trovato a terra, steso come un novellino si riprese. "Brava ma non hai dimenticato qualcosa?" .."Eh?!" Non ci fu tempo di pensare, né di reagire: in una frazione di secondo Ryo era riuscito con una piroetta ad invertire i ruoli. Adesso Kaori, presa alla sprovvista, era a terra schiacciata dal peso del muscoloso Ryo. Si sentiva come privata del suo orgoglio, della sua dignità, come aveva potuto essere cosi negligente.
"Prima lezione, mai abbassare la guardia o potrebbe costarti la vita."
Basta non ce la faceva più, dover fissare gli occhi del suo amore, vedendoci solo compassione e vincita, era una vera tortura. Questo la demoralizzo moltissimo "Dai, non ti preoccupare, sei stata brava .. e poi,,, hai steso il mitico, il magnifico, l'insuperabile City Hunter, c'è da andarne fieri." Già, anche se era distrutta questo combattimento aveva portato delle grandi soddisfazioni ma non ce la faceva più e , come se non bastasse, Ryo pesava.!!! "Ok" disse sollevandosi "Oggi pomeriggio si nuota"
"si nuota?" "Certo come credi di poter potenziare la muscolatura e imparare a regolare il respiro?" Non ci aveva pensato e quindi, non aveva portato nessun costume. Però era terrorizzata dall'idea dei costumi che Ryo potesse tenere in quella stanza. Al solo pensiero un intero stormo di uccellini neri si erano materializzati e un piccolo fumetto illustrava la boutique di Ryo e dei suoi costumi quasi inesistenti.
" Dovevi pensarci prima" era profondamente offeso dai pensieri della sua collega. Uscì dalla stanza e ritornò con un costume intero tutt'altro che funzionale: scollatura vertiginosa associata ad una presenza del tessuto quasi inesistente; per non parlare di quanto era sgambato (Fermiamoci che è meglio. NdS). Kaori, che non si era ancora ripresa dai suoi pensieri, prese il costume, che non aveva visto molto bene, e uscì, seguita da tutti gli uccellini che addirittura ballavano.

Allo specchio: "AAAAAHHHHHHH" Ryo entrò scaraventando la porta, dato che era chiusa a chiave, e rimase immobile come un cretino (questa è la sua funzione ndS). Cosa aveva che non andava? Sicuramente non poteva urlare così per un insetto, era il povero animaletto che doveva urlare casomai. "Come hai potuto darmi un costume del genere?" ed era molto indaffarata a tirare giù quello straccetto, almeno per coprirsi un minuscola parte di gambe. "perché, cosa c'è che non va?" "come cosa, guarda!" e si girò. bum, Ryo era caduto a terra, perché Kaori aveva su quel costume? Chi è che gliel'aveva dato? Scostumato! Oh no, ma … e poi non…. .
Mamma, non ce n'erano altri in quella casa, come poteva allenarsi con Kaori vestita così. Cavolo, a tutto c'è un limite, certo lui poteva anche essere freddo e impassibile con lei, ma se doveva combattere così, la sua barriera sarebbe di certo crollata. "No no, non puoi uscire così, non se ne parla. No, no." "Avresti qualcosa da dire?" Non uno, ma dieci martelli erano situati nelle dolci manine di Kaori "No, tutta…" Ryo era blu, Kaori bordò, entrambi sull'orlo di una crisi cardiaca: la situazione era proprio tragica!
Come se non bastasse Ryo, mentre Kaori era furente, non aveva fatto altro che guardare la sua scollatura. Lei, imbarazzatissima "O mi dai un altro costume o io non esco" "Eh?!"
"Brutto porco ma mi stai ascoltando?" "Sì, ma mettiti in testa che non ci sono altri costumi quindi vedi di accontentarti, potevi pensarci a portarti un costume! Poi non è facile anche per me vederti conciata così" prese e uscì lasciando una Kaori furente dall'imbarazzo: cosa voleva dire? Si sentiva turbato da quel costume…forse la trovava bella o qualcosa di più?. Doveva assolutamente calmarsi o avrebbe fatto molte gaff, meglio non rischiare.
Nel frattempo Ryo….."mi devo calmare, forza un due tre stella, respira più piano. Vedi di calmarti ne hai viste altre di donne con costumi del genere…..però a nessuna stava come a lei. No Ryo così non va bene. Devo diventare impassibile, ma come faccio?….Dai magari oggi posso dimenticare l'allenamento e……….no non posso le ho promesso che l'avrei aiutata e lo farò. Forse è meglio se mi faccio una bella doccia fredda e mi calmo, si è meglio così….. .


Finalmente nel tardo pomeriggio i due piccioncini si avviavano verso la spiaggia e Ryo, non riusciva a staccare gli occhi da Kaori, eppure si era ripromesso di controllarsi. Perché continuava a ferire quella creatura così piccola e indifesa. (Chissà perché i tuoi sentimenti riaffiorano solo quando Kaori è inspiegabilmente sexi. vero Ryuccio. NdS)
I pensieri di Kaori, invece, erano un po' meno limpidi: era affascinata dal sedere di Ryo risaltato dal suo costume. Indossava dei pantaloncini molto aderenti che permettevano a Kaori di ammirare ogni singolo movimento del fondoschiena del suo collega, …come se non bastasse aveva certi pettorali….mamma Kaori si sentiva svenire…..per non parlare dei suoi bicipiti e tricipiti…quadricipiti…. addominali… deltoide……era semplicemente perfetto. Avrebbe voluto saltargli addosso e stenderlo sulla sabbia riempendolo di baci dando sfogo ai suoi sentimenti. Decise di accantonare questi pensieri: in primo luogo era troppo timida e per secondo doveva seguire l'allenamento senza troppe distrazioni. (A volte non ti capisco e credo che tu abbia preso un brutto colpo in testa , insomma saltagli addosso e basta, cosa aspetti? Io sono anche un po' gelosa ma tu ogni tanto sei proprio sciocca NdS)

L'allenamento era più difficile di quanto potesse pensare: la fatica, in acqua era doppia. Avevano nuotato per un bel po' associando ai vari stili respiri e velocità diverse. Raggiunta la spiaggia rimasero a riva per provare a compiere un combattimento in acqua. Possiamo affermare che Ryo aveva preso questa decisione per smettere di fissare Kaori. Mentre nuotava gli sembrava una creatura magnifica, a causa sua aveva rischiato di prendere in pieno uno scoglio.
L'attrito era raddoppiato e Kaori temeva di stramazzare al suolo priva di forze, oppure che quel robo che indossava si levava durante un suo salto. Prima per poco non faceva venire un infarto a Ryo: mentre nuotava aveva aumentato la velocità e per poco non le scendevano le spalline. Meglio non descrivere la reazione di Ryo che ha deciso di farsi una nuotata solitaria al largo.
Comunque dopo il combattimento Kaori era felicissima, aveva affogato Ryo per ben due volte, non poteva immaginare che lui era praticamente rimasto stregato dai suoi movimenti da non riuscire a reagire. Era comunque scontato che non combattesse nel pieno delle sue capacità, dato che aveva una faccia da ebete stampata sulla faccia. Per non rischiare di fare ulteriori figure "Per oggi basta, anche perché rischi di svuotare il mare. non sei per niente aggraziata e combini solo guai, sembri un camicaze, e….." non riusciva a continuare, come poteva nascondere il suo desiderio con quelle stupide bugie? Kaori si sentì il mondo crollarle sotto i piedi. Perché faceva così? Perché doveva sempre rovinare tutto? Che gusto ci provava? Non aveva neanche la forza di controbattere, non ne aveva più voglia.
Uscì dall'acqua in lacrime e corse in casa. "Kaori aspetta mi dispiace io non ….." ormai era troppo tardi. "Sono uno stupido orgoglioso".
la sentiva piangere, ma non gli andava di vederla in quello stato. Preferiva attendere che si calmasse. Mentre aspettava si sedette sulle scale accese lo stereo: trasmettevano una canzone di Nek (Chiudete un occhio, so che in Giappone non lo ascoltano ma sta canzone ci stava a pennello!!! NdS)


sei seduto sulle scale
lei che come sempre fa aspettare
sai che quello che promette lo fa
e fra non molto arriverà
tu l'hai fatta stare male da una vita che esageri
lei se ne è andata da un pezzo ormai
ma quando viene le dirai

TU MI DAI QUEL CHE IO NON HO
CAMBIERO' PER NON PERDERTI
SENZA TE è IMPOSSIBILE
LASCIAMI STARE CON TE

Come aveva ragione, anche al bar si era preparato tutto un discorso ma poi…..


e vuoi un'ultima occasione
ti senti vuoto ed inutile
hai nella testa un discorso ma sai
che poi alla fine la dirai

TU MI DAI QUEL CHE IO NON HO
CAMBIERO' PER NON PERDERTI
SENZA TE E' IMPOSSIBILE
LASCIAMI STARE CON TE
TU MI DAI QUEL CHE IO NON HO
E NON PUOI DIRMI ANCORA NO
CREDIMI TU SEI L'UNICA
NON CI STO SENZA DI TE

un'ora già che aspetti ma
ognuno paga gli sbagli che fa
tanto ormai lei non verrà


TU MI DAI…

TU MI DAI QUEL CHE IO NON HO
TE NE VAI ORA CHE LO SO
MA PIU' SEI IMPOSSIBILE
PIU' VORREI STRINGERTI
PIU' VORREI VIVERTI
PIU' VORREI STARE CON TE


E se anche Kaori non venisse più che cosa potrei fare? Era confuso già prima, ma questa canzone aveva fatto materializzare 1.000 dubbi.( lo dicevo che Nek non fa bene!!!!! NdS)
Spense lo stereo. Aprì lentamente la porta della camera di Kaori e, accertatosi che dormisse, entrò: non poteva perderla. Era sdraiata per terra con la testa poggiata sul letto; i suoi occhi erano gonfi il suo viso era rigato dalle lacrime. Le si avvicinò e le accarezzò i capelli. Le voleva davvero bene, perché continuava a comportarsi così con lei? senza rifletterci la prese tra le sue braccia e la depose sul letto, lui le si sdraiò di fianco, non riusciva a staccarsi da quell'abbraccio….da lei. Si fece cullare dal suo respiro per approfondire le sue riflessioni precedenti. Quando stava per arrivare ad una svolta decise di andarsene nella sua camera. Si sollevò e con molta dolcezza la baciò sulla fronte sussurrando un ti voglio bene…perdonami.

Capitolo 3

 

 

Secondo giorno
Quando Kaori si svegliò era felicissima, non sapeva il motivo. Scese in cucina canticchiando e preparo la colazione tutta contenta.
"Ciao, lalale…."
"(sbadiglio) Ma che hai oggi, ti senti un fringuello?" Chiese un assonnato Ryo prendendosi una tazza di caffè (E' tornato il solito NdS).
"No, mi sento felicissima" " E sentiamo, quale sarebbe la causa di questo tuo umore?"
"oh niente, è che ho fatto un sogno incredibile…"
Al solo pensarci divenne rossa come un peperone e a Ryo andò di traverso il caffè.
"Bene, comunque oggi si continua l'allenamento in palestra e poi ancora in spiaggia…."

In palestra la situazione era sempre la stessa, ma Ryo era turbato, doveva tentare di essere più distaccato o l'allenamento di Kaori sarebbe stato inutile. Era molto soddisfatto della sua allieva, anche se non lo dava a vedere,: comprendeva velocemente e non replicava o rinunciava se non riusciva.
Aveva una grande forza di volontà e pensare che faceva tutto per causa sua. Sopportava allenamenti massacranti, esercizi noiosi e i suoi commenti stupidi e inadeguati. Il fatto era che Kaori continuava a pensare a quel magnifico sogno e quindi gli perdonava tutto continuamente. Al termine della giornata era distrutta, non aveva voglia di parlare con Ryo, conoscendolo era in grado di rovinare tutto. Mangiò velocemente e corse in camera: voleva assolutamente continuare quel bellissimo sogno, talmente romantico e reale. Questo suo desiderio la fece diventare sonnambula. Senza accorgersene si era alzata nel cuore della notte e con passi furtivi e silenziosi entrò nella camera di Ryo. Si fermò a fissarlo mentre dormiva, poi si sdraiò al suo fianco e con molta esitazione si avvicinò a lui fino a poggiargli la testa sul petto.
Ryo, si svegliò impressionato. Cosa ci faceva Kaori nel suo letto, perché era così vicino a lui? Che volesse? Ma come era possibile….no, ci doveva essere una spiegazione sicuramente più logica, e se invece non ci fosse stata? Se Kaori aveva deciso di fare il primo passo? Come doveva comportarsi?
Ogni suo dubbio venne cancellato dalle parole di Kaori che, mentre si stringeva più a lui disse: "Questo è il sogno più bello della mia vita, ti amo tanto Ryo."
Stava solo sognando…….decise di riportarla nella sua camera, non poteva dormire con Kaori nel suo letto, cosa le avrebbe spiegato la mattina seguente?
La prese in braccio e portò in camera sua. " Guarda a cosa ti ho portato, ricerchi il mio amore nei sogni. Io non volevo portarti a questo……"
La depose con dolcezza sul letto e, come la sera precedente, la baciò sulla fronte e uscì.

Terzo giorno
Questa mattina Kaori si sentiva carica al massimo, nessuno avrebbe potuto rovinare il suo buon umore.
Anche Ryo era felice, ma temeva che Kaori continuasse a ricercare il suo amore nei sogni, diventando così sonnambula a vita.(certo che a te la reclusione fa molto male!!!) L'allenamento procedette benissimo con nessuna differenza dai giorni precedenti.
Nel letto Kaori continuava a rigirarsi, non riusciva a prendere sonno.
Scese in cucina per bere un bicchiere d'acqua poi, senza accorgersene, cominciò a gironzolare per la casa, fino ad arrivare alla mansarda. Non l'aveva ancora vista; al centro della stanza c'era u magnifico pianoforte e una piccola finestrella che permetteva di vedere il magnifico paesaggio sottostante. La pareti erano dipinte di un giallo acceso e i mobili erano pochi ma pregiati. La stanza diffondeva calore e pace, era come un mini paradiso in cui passare molte ore intenti nei propri pensieri, era come un luogo relax: emanava calma e sicurezza…… .
La cosa che colpì particolarmente Kaori fu il pianoforte, era da molto che non ne suonava uno. Esattamente dalla morte di suo fratello, quello strumento faceva riaffiorare troppi ricordi tristi e malinconici. Ma il desiderio di suonarlo, di vedere se si ricordava come si faceva erano troppo forti. Tremante si sedette sulla panchina vicino al pianoforte……Sollevò il coperchio e fece qualche nota. Il suono era melodico e piacevole, sembrava il canto di una angelo….era magico. Si lasciò trasportare dalla musica…..cominciò a suonare quelle melodie che da molto aveva preferito dimenticare…….quelle melodie che aveva nascosto nel profondo del suo cuore, come la canzone di suo fratello! Decise di suonarla…. . Spesso, di sera, stavano a suonare per ore e si divertivano molto, ma da quasi otto anni aveva smesso…..non voleva ricordare… .
Si lasciò trasportare da quella melodia che da tempo non sentiva….era come avvolta da ogni singola nota che non sentì Ryo entrare.
Si era alzato perché sentiva uno strano suono .. poi ..poi si ritrovo a fissare la sua collega mentre suonava… . Aveva uno sguardo perso e assente.. Non riusciva a capirne il motivo. Comprese quando vide due lacrime scendere copiose sulle guance della sua collega e le sue labbra pronunciare un nome…..quasi un sussurro: "Maki " Ma certo era la sua canzone……era da molto che non la sentiva…. Ma da quando Kaori suonava il piano…non aveva importanza.
Le si avvicinò e le posò una mano sulla spalla.. fu come svegliarla da una trance. Non parlarono, semplicemente si scambiarono sguardi pieni d'amore e malinconia. Cominciarono a suonare la canzone a quattro mani: era triste ricordare, ma allo stesso tempo ogni piccolo pensiero o scena passata era piena di dolcezza. Cullata dai pensieri, Kaori poggiò la testa sulla spalla di Ryo e rimasero così…per ore. Non una parola, non un gesto brusco, entrambi non volevano spezzare quell'incantesimo che li avvolgeva….. era tutto così magico e magnifico…. .
Ad un tratto "Andiamo a fare una passeggiata sulla spiaggia?" "Certo" rispose Kaori con un po' di esitazione. Si infilarono un maglione e uscirono. (Matti, matti. Non uscite normalmente, ma andate a farvi una camminata alle 5.00 di mattina. Contenti voi….NdS). Camminarono a lungo, in silenzio. Ryo, vedendo Kaori stringersi sempre di più nel maglione, a causa della brezza marina, le passò un braccio attorno alla vita e la strinse più a se. Era come se i loro corpi si scaldassero a vicenda, mentre le loro anime vagavano…..e si rincorrevano.
Si sedettero per attendere l'alba. Fu magnifico: colori caldi e freddi che si fondevano…la magica luce del mare e la strana atmosfera che si creava, era tutto molto romantico. Kaori era felicissima, non poteva essere più felice di così.

LA MAGIA DELL'ALBA SU QUESTA SPIAGGIA
ED IL CIELO SI FA DI FUOCO MIO DIO TE LO REGALEREI
SENTI UN POCO DI FREDDO MA NON PASSA IL VENTO TRA NOI
ED È UN BREVISSIMO ISTANTE
PERO' E' IMPORTANTE perché CI SEI TE
SAI CHE C'è
HO TUTTO QUANDO HO TE
GLI SGUARDI, L'ALLEGRIA
LA PAURA CH VAI VIA
UN PO' DI GELOSIA CHE TI FA PIU' MIA

mentre il sole viene su
questo è il nostro giorno in più
niente e' garantito l'ho capito
se non ci sei tu
mentre il sole viene su
questo è il mio momento in più
se per un secondo spengo il mondo
mi rimani tu

CAMBI ALL'IMPROVVISO
L'ESPRESSIONE DEL VISO
E CON LO SGUARDO DI CHI HA DECISO
MI DICI NON LASCIARMI MAI
POI NON C'E' PIU' NIENTE SOLO IL FRUSCIO DELLE ONDE
E GLI OCCHI TUOI ESCLUDONO IL RESTO DA NOI

mentre il sole viene su
questo è il nostro giorno in più
niente è garantito l'ho capito
se non ci sei tu
ed il sole viene su
e questo è il mio momento in più
tutto sembra finto anche il tempo
ma sei vera tu

CHI LO SA SE TUTTO HA UNA REGIA
SE L'UNIVERSO HA UN PROGETTO, UN'ARMONIA
SE C'E' SCRITTO GIA' CHE TU RESTI MIA
SOLO MIA

mentre il sole viene su
questo è il nostro giorno in più
niente è garantito l'ha capito
se non ci sei tu

adesso una ragione so che c'è
….e sei te.

Capitolo 4

Nel primo pomeriggio "Buongiorno bella addormentata" Ryo era tutto intento a cucinare quello che sarebbe dovuto essere il loro pranzo. "Ciao" e come un soffio di vento, gli diede un bacio sulla guancia. Superato un lieve imbarazzo
"Oggi ti porto al poligono"
"Iuuuuuuuuuuuuuuu, finalmente, che bello" Avrebbe finalmente perfezionato a modino la sua mira!

….. La stanza era buia con pareti insonorizzate, ad una parete erano appesi i classici obbiettivi fissi, simili a quelli della scuola di polizia, ma dall'altra parte vi erano obbiettivi mobili, computerizzati. (Simili a quelli del film "Man in Black") A Kaori sembrava tutto stupefacente e non si sentiva all'altezza della situazione, era come essere atterrati su un nuovo pianeta senza conoscerne gli usi e costumi.
"Non ti allarmare, se resti così nervosa non troverai mai la concentrazione giusta per usare una pistola……. comunque…per iniziare, prova con questa!!!

Strano ma quell'ammasso di ferraglia dava a Kaori una strana sensazione, a contatto con il metallo freddo e duro, cominciò a mutare il suo stato d'animo…….incominciava a sentirsi anche lei fredda e impassibile..…..il suo cuore si chiuse ad ogni emozione e divenne duro come una pietra……..ghiacciato……e restio all'amore della persona che le stava accanto.
No, non voleva diventare così, come faceva Ryo a sopportare tutto quello, era impossibile…. .
"Non ti preoccupare, le prime volte è così, ma poi ci si abitua e non ci si fa più caso…..ti viene naturale….e non provi più niente……mi dispiace io volevo tenerti fuori da tutto questo, soprattutto io non voglio che tu ti sporchi le mani uccidendo un uomo….. ."
"Ryo, non ti devi preoccupare, io ti ho chiesto di fare questo addestramento, come io ho deciso di seguirti in questo mestiere, tu non hai alcuna colpa…, non devi dispiacerti. So quanto fai fatica ad aiutarmi in questa impresa, non ho ancora dimenticato che, per proteggermi, avevi modificato la mia pistola…ma poi… ti sei fidato di me. Io non voglio deluderti, voglio essere la tua socia a tutti gli effetti… insomma io… voglio anche essere in grado di proteggerti!
Com'era decisa e determinata, non sarebbe di certo stato lui a fermarla.
"Allora si comincia" disse mentre le scompigliava affettuosamente i capelli.
Il primo ostacolo era trovare una pace interiore, doveva cercare di concentrarsi sul bersaglio e non sull'ambiente che la circondava. Era praticamente ferma, immobile e rigida, forse troppo, puntò e bang…….poi…. Kaori non aveva fatto i conti con il contraccolpo e quindi era indietreggiata leggermente fino a scontrarsi con Ryo.
Ma come mai Ryo era così dietro a lei? Che fosse pronto a sorreggerla? Allora si aspettava un fiasco da lei o semplicemente era pronto per ogni evenienza? Non sapeva e essere arrabbiata o riconoscente…. .
" A che danno che sei… . Punta di più coi piedi, stai meno rigida e cosa importante: cerca di mantenere il controllo della pistola…"
Secondo sparo. terzo, quarto….
"No, no, non ci siamo. Più morbida, meno nervosa, devi concentrarti sul bersaglio…tieni più su le braccia. Ora prova, cerca di pensare che il bersaglio sia la persona che odi.."
Non ci volle molto, immaginò Ryo mentre, in boxer, si stava lanciando contro una bella ragazza.
1 2 3!!!Bang, pieno contro nella parti basse della sagoma.
Un piccolo sorriso di soddisfazione era stampato sulla faccia della "pistolera", mentre uno sbiancato Ryo domandava:
"Kaori a chi stava pensando? Perché mi guardi così…non dire che o povero me come farò adesso…… . " ed ecco Ryo nella sua performance drammatica più convincente. Un veloce scambio di sguardi, una risata fragorosa e di nuovo tutti alla serietà più completa.
Perché doveva essere così difficile? Aveva paura di deludere terribilmente Ryo, voleva dimostrargli che in fondo era brava a destreggiarsi con una pistola, ... .
Ad un tratto Ryo le si avvicinò, fu un duro colpo per il suo autocontrollo, ma doveva farlo, se continuava così Kaori non avrebbe perfezionato la sua tecnica. La cinse da dietro e, tentando di essere impassibile, prese tra le sue mani quelle della collega. "Il segreto è l'autocontrollo. Ora, puntiamo e spariamo." bang. non male, aveva colpito il torace. Certo che non era facile mantenere l'autocontrollo quando Ryo le era così vicino. Sentiva una scossa ogni volta che la sfiorava o che sentiva il suo corpo vicinissimo al suo…..
Sapeva di essere paonazza, ma sperava che Ryo non se ne accorgesse.
"Vedi, andiamo già meglio" come era sensuale la sua voce. Proprio mentre si accingevano a riprovare Kaori girò di colpo la testa per chiedere una cosa a Ryo ma i loro sguardi si incrociarono……provavano una forte attrazione, ormai erano vicinissimi, le loro labbra stavano per sfiorarsi e liberarsi dal desiderio che entrambi da tempo reprimevano. Ma Ryo distolse lo sguardo e con fare grottesco "Continuiamo, -colpo di tosse per schiarirsi la voce- in posizione ………"
Kaori non lo ascoltava più, la sua voce svaniva come il ricordo di quel bacio ormai perduto, di quell'attimo ormai fuggito…… . (Ah come mi sento poeta! NdS)
Passarono il pomeriggio intero al poligono, Kaori migliorava notevolmente, aveva preferito sfogarsi impegnandosi a fondo, non avrebbe dimostrato la tristezza e la delusione che provava a Ryo.
Nel frattempo lui si malediceva, perché aveva reagito così, perché non l'aveva baciata… (Perché sei un'idiota, ecco perché NdS)
Ora cosa doveva fare? E altre mille domande con le quali andarono a dormire, ognuno nelle loro rispettive stanze….a malincuore, ma con decisione.

Capitolo 5

 

Nel letto Kaori continuava rigirarsi, il suo sonno era popolato da incubi.
Nel frattempo, fuori, la tempesta divampava, il cielo era nero e cupo. Grandi nubi provocavano scrosci d'acqua tremendi, i fulmini rimbombavano in quella piccola spiaggia e i lampi illuminavano a tratti tutta la casa. Sembrava la sera ideale per notti horror………era impossibile chiudere occhio e dormire beatamente. Incapace di resistere a quell'incubo, Kaori si alzò e decise di andare in salotto, per calmarsi un po'. Prese un bicchiere d'acqua e si distese sul divano. Quell'atmosfera metteva una grande paura, come se da un momento all'altro sbucasse uno zombi e assalisse Kaori……..non successe niente di tutto ciò……..anzi la nostra bella beniamina si accoccolò…quando un boato fece tremare la casa e un successivo fulmine colpì la finestra del salotto: migliaia di piccoli frammenti cominciarono a colpire Kaori .
"AAAAAAAAAHHHHH!!!!!!!! " Ryo, risvegliato da quel frastuono, scese di corsa per capire cosa fosse successo alla sua collega…..la scena che ritrovò era a dir poco raccapricciante: la sua Kaori era coperta da piccoli rivoli di sangue…. .
Per prima cosa tirò la tenda, avrebbe riparato la finestra domani, poi con attenzione sollevò Kaori e la portò nella sua camera, era l'unica a non avere grandi finestre….Provò ad accendere la luce per vedere le ferite di Kaori…ma era saltata. "Sta tranquilla vado a cercare delle candele e torno" In un lampo tornò con una decina di candele che accese per la stanza, poi prese un kit medico e con calma e meticolosità cominciò a medicare la sua collega….. . Aveva abrasioni sulla braccia e sulla schiena…fortunatamente era girata di spalle quando era successo tutto. La ferite bruciavano tremendamente ma Kaori tentava di nascondere il suo dolore…..però non riuscì a non piangere….ma non era un pianto infantile per la solita bua, era qualcosa di più, voleva essere una pianto liberatorio, un'occasione per sfogare tutta la rabbia e la tristezza che aveva accumulato….. Poi all'improvviso un tuono, un rombo così fragoroso da far sussultare Kaori che, nella foga del momento, si aggrappò a Ryo.
"Umpf" era stato talmente colto di sorpresa che aveva ricambiato l'abbraccio con fare protettivo. Kaori sollevò la testa sbigottita, i loro sguardi si incrociarono…..entrambi scoprirono, in quei pochi secondi l'amore che l'uno provava per l'altro.
"Oh Ryo mi dispiace per come …." non la fece continuare, le mise un dito sulle labbra e le sorrise. Poi, inaspettatamente, cominciò a baciarle le ferite, leggermente, con dolcezza. Coi suoi caldi baci risvegliava Kaori, poi ad un tratto le sfiorò le labbra con un tenerissimo bacio. "Ryo…."
La strinse più a sé e le passò le braccia attorno alla vita…..
Le loro labbra cominciarono a sfiorarsi, il desiderio cresceva sempre di più………i loro baci erano sempre più ardenti e carichi di passione…. e Karo dimenticò le sue ferite!.
La depose con dolcezza sul letto…e quelli che erano sembrati dei semplici e teneri baci divennero qualcosa di più……..


Al mattino
Ryo si svegliò, un po' frastornato, dopo qualche minuto ricordò tutto. Un leggero sorriso apparve sul suo viso: era veramente felice, forse per la prima volta nella sua vita. Stringerla fra le sue braccia era una sensazione indescrivibile.
Non gli importava più di ciò che lo circondava, avere lei era tutto quello che poteva chiedere dalla vita. Non poteva pensare che a causa del suo egoismo avrebbe potuto perderla…
Rimase a fissarla mentre dormiva, stretta a lui con la testa sul suo petto. Sembrava così fragile e debole. Le accarezzò i capelli poi, cominciò a sfiorarle il mento…le labbra, con sensualità. Kaori aprì gli occhi:
"Ciao" accompagnato da uno splendido sorriso che avrebbe fatto sciogliere la più fredda delle statue di ghiaccio. "Ciao" Non riuscì a continuare, era completamente persa nei suoi splendidi occhi neri, così profondi e misteriosi, erano carichi d'amore e passione.
Riusciva a scorgere quei sentimenti che lui, per anni, aveva preferito nascondere dietro a banali scuse. Si strinse più a lui.
Sentire il calore del suo corpo scatenò in Ryo una strana sensazione, non si era mai sentito così con le altre donne, ma in fondo lei non era una delle tante: era Kaori.
Ryo continuò a fissarla "Sei bellissima" e la baciò. Fu un bacio carico d'amore , semplicemente appassionato.
Capì che doveva esprimere i suoi sentimenti, glielo doveva. "Kaori- guardandola negli occhi- io ti… AMO" Fu come una doccia gelata, mille emozioni cominciarono ad invaderla. Da quanto aspettava quel momento? Troppo, ed ora era al settimo cielo. Si mise su un fianco per guardarlo meglio, dritto negli occhi. "Idem" e con uno slancio, lo baciò. Ryo la stinse a sé, le passò le braccia dietro la schiena e restarono così, avvolti dal calore dei loro corpi.
Solo ora Kaori capiva il significato di alcune parole che aveva sentito:

"……puoi arrivare a perderti…..perdi tutto….i confini, il senso del tempo…………….due corpi possono unirsi a tal punto…..che non sai più chi è chi e cosa è cosa……………e quando la confusione raggiunge quell'intensità ti sembra di morire……….e in un certo senso muori……e ti ritrovi da solo nel tuo corpo, separato, ma la persona che ami è ancora lì……è un miracolo…… .
Vai in paradiso e torni indietro da vivo…..e puoi tornarci tutte le volte che vuoi con la persona che ami…. ."
(citazione presa dall'uomo bicentenario!! un vero capolavoro, dategli uno sguardo NdS)


Nel pomeriggio decisero di andare in spiaggia, avrebbero continuato l'allenamento…o almeno così credevano.
"Pronta al combattimento?" le chiese stringendola forte a sé e baciandola sulla fronte. Kaori si abbassò di scatto e gli fece uno sgambetto. Il povero Ryo cadde a terra come un sacco di patate. "Ti basta come risposta?"

"Se vuoi il gioco duro preparati….io non sono da meno." Con una piroetta si alzò e la prese in braccio, poi cominciò a correre verso il mare…. e splash!!!!!!!!!
Kaori era inzuppata da capo a piedi… non sarebbe stata sconfitta…. non oggi.
"Ryuccio…. come hai osato…" con sorrisetto malizioso gli si stava avvicinando. "Kaori… perché fai quella faccia…… mi sembri l'omicida che si aggira in screem.. ."
"Davvero?! E cosa te lo fa pensare?" continuava ad avvicinarsi…. molto lentamente con fare circospetto. "A parte la tua faccia, il martellone con scritto screem la vendetta e il tuo strano sorrisetto che va avanti isterico da circa 20 minuti……… niente." "Ti sbagli…. volevo solo creare un po' d'atmosfera per…."
"Per…" Ryo era sempre più preoccupato e infatti: il martello lo colpì in pieno spedendolo moooolto lontano…. nel blu dipinto di blu del fondale marino.
Kaori scoppiò a ridere divertita…… ottenere della piccole vittorie era piacevole.
Al suo ritorno "Oddio un mostro marino………"
"Spiritosa…..per questa volta la passi liscia…." disse sputando acqua e pesci…..sdraiandosi sulla sabbia……pensieroso…… .
Kaori gli si avvicinò, preoccupata…. ma in un attimo si ritrovò in acqua… .
"Cosa credevi che non mi sarei preso la rivincita?" Ormai erano entrambi in acqua…. zuppi e il tempo non sembrava dei migliori…….. "
"propongo di accantonare l'allenamento, per oggi."
"A chi arriva prima a casa?" Cominciarono a correre coma forsennati….. vinse Kaori… che entrò in casa con aria trionfale.. .Ryo arrivò alle sua spalle e l'abbracciò…. teneramente…con passione.
"Per questa volta hai vinti tu…… ti meriti un premio… ."
La baciò e la fece sedere in salotto. "Adesso rilassati che il tuo Ryo ti prepara una bella sorpresa." "OK!!! Mi riposerò completamente" e si lasciò cadere sul divano.
Prese un buon cd e, cullata dalla musica si addormentò…….

Al suo risveglio le sembrò di sognare… .:
La casa era tutta buia, l'unica fonte di luce erano delle candele sparse in giro e un delizioso profumo di rose invadeva la casa…… .
Cercò, inutilmente, Ryo…. ma dove poteva essersi cacciato?
Ad un tratto vide dei petali di rosa, cominciò a seguirli, incredula.
Portavano alla sua stanza.
Appena entrò a Kaori scappò un piccolo grido di stupore: era completamente immersa dai fiori. E sul suo letto c'era uno splendido vestito..
Si diede addirittura un pizzicotto per constatare che non fosse tutto un sogno. Ma quello splendido vestito era proprio davanti ai suoi occhi e la implorava di indossarlo.
Non riuscì a trattenersi, in due secondi era davanti allo specchio a vedere come le stava.
Era uno splendido vestito bianco. Leggermente scollato e aderente in alto, sciancrato sui fianchi. Aveva una gonna lunga con lineamenti molto morbidi.
Cominciò a girare su sé stessa, la gonna cominciò a roteare con lei, era fantastico, sembrava tutto così magico, non si era mai sentita così… era come essere in paradiso.. perfettamente lucide per capire cosa succedeva… ma non altrettanto per spiegarlo. (NdS non so se rendo il concetto…. ma non è ben chiaro neanche a me, ma mi piaceva tanto la frase.)

Impreziosì i suoi capelli con delle conchiglie e si truccò leggermente. Vicino allo specchio un vaso pieno di rose rosse.. .
Ne prese una e se la passo sulle labbra, rimase inebriata dal profumo che emanava….. Decise di scendere…..
Dalla sua porta altri petali di rose indicavano un altro percorso (NdS come ci sono finiti lì… magia…)……lo seguì.
Arrivò alla spiaggia…..: lì, stava per svenire!!
L'attendeva un Ryo più bello che mai…… aveva una camicia bianca, leggermente sbottonata.. (NdS aggiungerei: perfettamente in "sintonia" col suo fisico statuario). Pantaloni bianchi e uno sguardo profondo e passionale. Il vento gli scompigliava leggermente i capelli e la sua camicia, teneva in mano due bicchieri di champagne. (NdS non vale l'ho inventata io questa scena col mio Ryuccio così bello e se lo gode tutta Kaori…. tutte le fortune lei.)

Di fronte a quello spettacolo a Kaori cominciarono a tremare le mani.
Ryo le si avvicinò, con passo sensuale, ormai le loro labbra erano vicinissime…..
"Piaciuta la sorpresa?" chiese cominciando a baciarla teneramente ma con sempre più trasporto…….
"Direi di sì… !!
"Pensa, non è ancora finita. Vieni con me"
Camminarono a lungo sulla spiaggia, a piedi nudi, avvolti in un abbraccio dolcissimo.
"Adesso chiudi gli occhi….." "ma Ryo…"
"sccc e seguimi!"
"ma dove mi porti?!"
"sorpresa " poi, ad un tratto: "adesso puoi aprirli"
Lo stupore che Kaori provò fu indescrivibile, non le sembrava vero. Era sicura fosse tutto un sogno, come poteva accadere a lei una cosa del genere?…
"o mio dio, ma questo vuol dire che noi….insomma io e te…."
"si! Sai in questi giorni ho pensato che non mi interessa vivere se tu non ci sei, tu sei la persona a cui voglio più bene in assoluto, sei il mio bene più prezioso e come tale sei da custodire con tanto amore…. Per questo motivo ho deciso di organizzare tutto questo…. Vedi io non potrò mai sposarti, perché in fondo, io non esisto. Però, nessuno ci impedisce di celebrare la funzione su una spiaggia deserta! Non trovi?!"
"Oh Ryo- gli gettò le braccia al collo- anche per ma sei la cosa più importate!"
Rimasero abbracciati a lungo poi, con molta fatica… "allora andiamo?" "Certo"

Kaori camminò verso l'altare accompagnata dalla melodia del mare…sembrava quasi gioisse con loro…il suo fruscio…la sua limpidezza… rendeva tutto magnifico..
Le sembrava di svenire…camminò guardando Ryo sempre negli occhi…sembrava tutto un sogno; una di quelle scene da film in cui i colori diventano più tenui, quasi offuscati…ma oggi i protagonisti erano loro!!
Durante la cerimonia si scambiarono anelli "marini", deliziose conchiglie trovata sulla spiaggia a forma di fedi… il mare le aveva forgiate per loro, per coronare quell'amore così sincero ma così a lungo sofferto…
Poi, alle parole del prete : "Vi dichiaro marito e moglie e vi auguro che la vostra unione duri per sempre…" Ryo e Kaori si baciarono appassionatamente consci della nuova vita che li aspettava!
^_^………*_*

THE END