ERA
IL MIO LAVORO
Cos'è mi
guardi a bocca aperta perché ti ho appena detto che ero
un killer? Davvero non lo credi? Non posso darti torto,
sono un vecchio bavoso, seduto su una sedia a rotelle,
che se la fa addosso in continuazione.. Era meglio se
morivo allora... Ma sono rimasto a vivere.. a ricordare
quello che non c'è stato, e quel giorno... il giorno del
mio ultimo lavoro, il peggiore, il più duro...
Ero giovane.. ma la vita si era già accanita con me..
per colpa mia, delle mie scelte sbagliate. Le scelte di
un bambino violentato che aveva ucciso il suo patrigno,
che era fuggito braccato, che era finito per diventare il
braccio armato di mille e più associazioni segrete..
Avevo perso un braccio, per colpa della mia imprudenza...
e la possibilità di essere felice.
Mi chiedi se ho mai amato qualcuno. La risposta è sì.
Ho amato la mia sorellastra Natalie, è per lei che
uccisi suo padre e mio patrigno. Ho amato una donna che
si chiamava Marita, diventata poi potente e pronta a
rinnegare il mio amore. Ho amato un uomo, anche. E con
lui feci il mio ultimo lavoro, il peggiore. Non ci sono
più. Nessuno di loro. E mi chiedo se la punizione
peggiore per me sia stata rimanere qui a ricordare.
L'uomo si chiamava Fox Mulder. Era un agente federale.
Era un eroe. Era una persona straordinaria. Sapevo fin da
quando lo conobbi che dovevo tradirlo. E ero dispiaciuto.
Perché lui era quello che io avrei voluto essere e non
ero. Perché era l'amico ideale. Perché amava una donna
come mai ho visto amare. Perché io mi innamorai di lui a
prima vista. Infelicemente.
Intendiamoci: nessun problema per una storia omosessuale.
Ma lì era proprio amore impossibile. Lui capì subito il
mio gioco. E mi odiò. Mi odiò perché suo padre morì a
causa mia, perché la sorella della persona che amava
tanto morì in mia presenza, perché il suo grande amore
fu sequestrato con la mia complicità.
Io mi struggevo nell'amore per lui. Mi vedeva e mi
pestava a sangue, e io stranamente ci godevo, ed amavo
sentire che mi toccava..
Dovevo tenere d'occhio, lui e il suo grande amore. Per
cui ricattai il suo capo, il vicedirettore Skinner, che
iniziò a passarmi documenti che li riguardavano. La cosa
andò avanti per diversi mesi. Fino a quel giorno.
Avevo appuntamento con Skinner nei giardini del
Campidoglio. Lo vidi arrivare. Sconvolto, invecchiato di
dieci anni. Mi porse la busta che mi doveva dare:
"Giurami che tu non centri!"
"In cosa?"
"In questo!" e mi porse l'ultima edizione del
giornale della sera. Quella mattina alle 9 un folle si
era barricato in un asilo. Fox Mulder, famoso per le sue
doti psicologiche, era stato chiamato sul posto, tanto più
che il folle parlava di alieni, di bambini tutti alieni
da uccidere e via dicendo. Dana Scully, il suo unico
amore, lo aveva seguito. C'era stata un'irruzione.. e il
folle aveva sparato... e Dana Scully era stata colpita.
Due pallottole all'addome.. era morta..
La foto sul giornale mi straziò: Dana era a terra, ormai
moribonda, in una pozza di sangue. E Fox Mulder le teneva
una mano sopra la ferita, e stringeva, per fermarle il
sangue e cercava di stringerla con l'altro braccio, per
tenerla vicino a sé.
Giurai a Skinner di non centrare niente. Era vero. Mai
avrei voluto una cosa del genere. Ma avrei venduto
l'anima per essere al posto di Scully, quando era viva,
quando per Mulder esisteva solo lei.
Tre giorni dopo suonò il mio cellulare. Una voce nota.
Quella di Mulder. Fox Mulder.
"Voglio vederti subito. Ho un lavoro per te!"
Mi precipitai a casa sua. Mulder era calmo. Era seduto in
poltrona, con al collo la croce di Scully. Non mi saltò
addosso. Non mi disse niente.
"Krycek, ho un lavoro per te. Credo che anche il
Consorzio sarà contento se lo farai. Voglio che mi
uccidi!"
Mi sentii annaspare. Io non l'avrei mai ucciso. Mai. E
nemmeno Scully.
Guardai i suoi occhi, vuoti e disperati. Ma lucidi. Aveva
deciso. L'avrebbe raggiunta. Il loro amore era più forte
di tutto, più della sua ricerca della verità, più
dell'odio che aveva per me, più del suo lavoro. Avrei
dovuto dissuaderlo, e dirgli tante belle frasi retoriche.
Ma non ne avevo il diritto.. Lui amava Scully. E senza di
lei non poteva più vivere. Ma anche il mio cuore si
stava spezzando. In quel momento desiderai abbracciarlo,
baciarlo, convincerlo a voler vivere.. Ma non lo feci, e
ho il rimorso da anni.
"Voglio che andiamo sulla tomba di Scully e che lì
mi spari. Sei d'accordo?"
"Sì, va bene", risposi io, quando avrei voluto
fermarlo. Dirgli che lo amavo.. ma a che poteva servire?
A niente.
Andammo nel cimitero. Era il crepuscolo. La tomba di lei
era piena di rose. Mulder si inginocchiò sopra e mormorò:
"Scully perdonami e se puoi accoglimi tra le tue
braccia..."
Baciò la terra... e poi mi disse:
"Sparami due colpi all'addome.. voglio morire come
è morta lei.. se lei ha dovuto soffrire questo, non
voglio essere da meno..."
Scossi la testa. Le ferite all'addome sono dolorose.. io
sparavo alla testa, per pietà.. Era ucciderlo
bestialmente..
Lui mi saltò addosso urlando:
"Io devo soffrire!!! Io amo Scully!!! Lei gemeva
mentre io cercavo di bloccarle il sangue, mentre la
stringevo.. gemeva e stava male.. e soffriva, e per me!!
Fai quello che ti ho ordinato, se hai un briciolo di
onore!"
Si mise di nuovo in ginocchio. Io mirai, con la mano che
tremava, e lo sguardo che si appannava.. Lo vidi
annaspare, gridare il nome di lei, riempire la terra
sotto cui c'era il suo amore con il suo sangue, quasi a
volerglielo donare. Tremavo per il dolore di uccidere
l'uomo che amavo quando sparai la seconda volta,
rendendolo ancora più dolorante.. Le lacrime mi
appannavano la vista quando lo finii con un colpo alla
testa, chiedendogli perdono per non rispettare i suoi
ordini, solo per amore....
Fu il mio ultimo lavoro come killer. Il peggiore. Smisi
quel giorno. Non ho più ucciso nessuno. Mai più. Ho
sofferto in silenzio. Per non essere mai stato suo amico.
Per averlo amato invano. Per averlo ucciso alla fine,
anche se il mio è stato un atto d'amore.
Ho vissuto una vita lunga, troppo lunga. Ho voluto morire
mille volte, e non ci sono riuscito. Non mi meritavo una
morte eroica, come Mulder e Scully. Ma una morte schifosa
e lenta... Ma credo che mi sto avvicinando finalmente a
questo.
So che non potrò stare con loro, dopo tutto il male che
ho fatto. Ma spero di sapere se il mio ultimo lavoro è
stato fruttuoso, se da qualche parte loro hanno potuto
essere felici per sempre...
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