Introduzione
Può ad una persona venirle la voglia
di fare un one piece, iniziarlo e finirlo il giorno
stesso? Bè...sì....anche se i risultati sono abbastanza
tragici! Difatti consiglio la lettura solamente alla
gente che non soffre di diabete giacchè il mio racconto
può causare shock insulinico!
Cmq...tagliamo corto......alla fine del mio one piece
molti si staranno a chiedere "..e mo'???" (
sinceramente me lo sono chiesta molte volte pure io^.^),
il fatto è che a volte nasce in te la voglia quasi
morbosa di scrivere senza neanche stare a pensare a quale
cavolata stai concepiendo e così ti ritrovi a digitare
qualcosa di indefinito sulla tastiera...il fatto è che...avevo
voglio di farmi sentireeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Mi sono ispirata alle esperienze traumatiche che sto
vivendo! Questo one piece è piena di sentimento...sigh..sob.....(
qua dovreste in teoria pingere!!)
Sono una ragazza complessata di 15 anni, una ragazza
moolto simile, almeno in parte a Benji, una ragazza che
vuole cambiare, ma sì sa, fa paura......ma in quei
momenti ove la speranza nella vita sembra persa arrivano
delle persone ( nei libri...nella vita reale ti tagli le
vene)......angeli....una parte di noi stessi...o forse il
cambiamente in persona, a darti una mano, a sorriderti,
ad aiutarti....per cui la mia bambina dai capelli rossi
può avere molteplici interpretazioni.
Questa storia la vorrei dedicare a mia madre ( lo so sono
patetica^^") e a tutte le persone meravigliose che
anche tramite piccole gesti o parole ti fanno rendere
meno angosciosa la vita! ( sono moolto ottimista^^").
Ora vi lascio al mio aflebo di zuccheri in vena!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ciao!
Bonny
Memorie
Non ricordo con esattezza quanto tempo fa ,solo a
pensarci mi sembra una vita....Sono ricordi lontani
racchiusi nella memoria di un bambino, un bambino piccolo
ed insicuro.... quello però lo rimenbro, chi ero, i mie
occhi tristi che forse infondo non hanno cambiato lo
sguardo e quel sorriso vivace di una bambina di cui
dimentico il nome.....
-Accidenti ma questo è proprio un imbranato- dice acido,
un bambino.
-Scommetto che anche questa bambina è più forte di te-
gracchia un'altro con i capelli ricci.
-Bè..non ci vuole molto!-mi scherna uno dalla
corporatura robusta, e poi tira violentemente un tiro,
che non ha grandi difficoltà ad insaccarsi in rete.
-Ahahah che bamboccio!-. Ridono tutti!
-Smettetela...di offendermi...è la pr prima volta che
gioco a calcio.....e poi non mi piace fare il portiere.....-
balbetto io con la voce tremante, alzendomi da terra.
-E si vede...- grida una voce stridula; dopo calcia il
pallone, un tiro molto più forte ed insidioso, di tutti
gli altri, che va ad infilarsi nell'angolino alto della
porta, malgrado il mio tuffo.
-Aiuto, che imbranato!!!!!!- urlano tutti quanti ridendo.
Sono per terra, a gattoni, le mie mani stringono forte la
polvere, tutto il mio corpo è sporco,le mie gote
accarezzate da alcune lacrime che nascono, malgrado la
mia volontà, dagli occhi corvini.
-Imbranato ed anche femminuccia, scordatelo di giocare a
calcio con noi!- dice sarcastico un bambino dai capelli
ribelli, piuttosto lunghi- Andiamo a casa, si è fatto
tardi!-. Il gruppo di amici si ritira.
Non so cosa provai in quel momento...vergogna,
tristezza, solitudine, ma soprattutto invidia per quei
bambini, così bravi, così uniti, così amici.....Io non
avevo mai avuto un amico! Fino ad allora ero rimasto
chiuso, come prigioniero nel mio grande castello di
solitudine, circondato solamente non dalla mia famiglia,
da quell'affetto che avrei sempre voluto,ma da mura
fredde, sorde e mute....Che non ascoltavano mai il mio
pianto e il mio grido disperato che supplicava aiuto. Mai
una parola di conforto fino ad allora.....
-Dai non te la prendere e tutti può capitare di
sbagliare- dice una voce dolcissima, di una dolcezza che
mi giunge nuova.- Non piangere!-
-Non..non sto piangendo....- balbetto io, mentre mi alzo.
Tengo lo sguardo chino per evitare che possa vedermi gli
occhi arrossati, il naso che mi cola, sono tutto
impregniato di polvere.
- Ah sì allora cos'è quella lacrimuccia?!?- dice lei
sorridendo, ma nella sue voce non c'è cattiveria.
- Non è vero- brontolo.
- Guarda che mica c'è ne da vergognarsi, tutti piangiamo.
é segno che sei una persona anche tu. è bello avere dei
sentimenti!- dice lei incorniciando quella frase, con un
bellissimo sorriso, che leggermente scorgo,alzando di
poco lo sguardo.
"é segno che sei una persona anche tu",
quelle parole ancora oggi mi rimbombano nella mente.
Fino a quel momento non mi ero mai considerato un bambino
come tutti gli altri, mi sentivo escluso, quasi non mi
sentivo un fanciullo perchè non ridevo e non avevo amici.....
Guardo con la coda dell'occhio quella figura di fronte a
me, e mi accorgo solo in quell'istante che è una bambina.
, Gli occhi verde smeraldo mi fissano,sprizzando felicità,
il nasino a patatina con una leggera spruzzatina di
lentiggini le conferisce un aria simpatica e furbetta, la
sua bocca è piena di ferro, i capelli rossicci sono
raccolti in un cappellino con la visiera da una parte,
sicuramente troppo grande per la sua testolina.
Ride!.
Non posso fare a meno che rispondere a quel sorriso
contagioso.
- Bravo ridi ihihih.....-
-C'è poco da ridere ho fatto una figuraccia ed io che
volevo farmi degli amici...ho rovinato tutto-
-Ma dai non fare quella faccia da cane bastonato, in
fondo era la prima volta che giocavi a calcio, giusto?
Vedrai che primo o poi diventerai un bravo portiere,
basta un po' di allenamento.-
-Tu la fai facile, ma con chi mi alleno visto che non ho
compagni di gioco.-
-Ih ih ih....bè ti aiuto io, no?- propone mostrandomi il
suo più bel sorriso.
-Tu?....le femmine non sanno giocare a calcio!-
-Non è vero, io sono brava a giocare- dice imbranciata,
arricciando il naso.
-Da oggi in poi sarò la tua maestra diventerai così
forte, che nessuno ti segnerà più un goal!- dice con
tono autoritario, come se fossi costretto a diventare suo
allievo.
- Allora ci troviamo qua domani alla stessa ora!- dice e
poi corre via dal campetto da calcio. Ad un certo punto
si gira verso di me e mi urla- Ciao!!!!-
Riconosco quella voce stridula è della stessa persona
che poco prima insieme, agli altri mi ha facilmente
insaccato un tiro nell'angolo alto della porta.
In quel momento non ebbi neanche il tempo per
controbattere la proposta della bambina dai capelli
rossicci. In fondo il trattamento che mi avevano
riservato quei bambini mi aveva ferito, ma non deluso più
di molto. Con il loro rifiuto potevo restare il bambino
chiuso ed insicuro di sempre; certo non amavo quella
vita, ma pure il cambiamento......mi spaventava. Mi
sentivo come di fronte a due porte: in una sapevo già
che mi aspettava, la vita cupa e grigia di sempre;
nell'altra l'oblio.....un oblio ove mi ci aveva portato
una bambina sconosciuta. Quella testolina rossa mi
invitava col il suo sorriso a combattere. Combattere.....una
parola nuova per me che avevo sempre accettato tutto
passivamente, una parola che mi metteva i tremori. Dopo
un po' va a finire che ci si abitua anche alla tristezza
e cercare di scacciarla significa cambiare se stessi.
- Ihihihih, allora sei venuto! Bravo! Allora cominciamo,
vai in porta, che ti faccio dei tiri- diCE la bambina
piena di grinta ed entusiasmo.
Uno, due, tre goal.....
- Ehi ma che cavolo combini?- mi domandA infuriata
- Te lo detto che non sono bravo, che ci posso fare io....-
- Non è per questo è che tu non ci metti impegno, anzi
non impegno, non ci metti grinta! Non sarei mai bravo se
non tiri fuori le unghie! Per ottenere ogni cosa, bisogna
lottare nella vita.
Non ricordo con precisione per quanto tempo ci
allenammo, la mia memoria è offuscata, o solo visioni un
po' sbiadite dagli anni...come quelle vecchie fotografie
in bianco e nero così nastalgiche........Frasi......sorrisi......tramonti
-Oramai sei diventato bravo non pensavo che avresti fatto
tutti questi progressi nell'arco di queste settimane.
Complimenti!- dice la bambina.
- Non devo più insegnarti niente! Ma ti posso domandere
una cosa?- . Gli ultimi raggi di sole del crepuscolo
illuminano il campetto da calcio,non c'ènessun altro a
parte me e quella bambina, dai capelli rossicci come
sempre nascosti in un cappello troppo grande, vestita da
maschiaccio.
-Ma a te piace il calcio?-. mi chide, per la prima volta
la sua voce è serie.
Quella domanda mi rende la bocca secca, non possiedo più
saliva per rispondere.
Perchè gioco a calcio, perchè mi impegno così
tanto? perchè mi piace o solo per fare vedere a me
stesso ed agli altri che sono il migliore?perchè gioco a
calcio, perchè? A tale domanda troverò mai una
risposta, oppure continuerà a perseguitarmi ogni volta
che vincerò una medaglia o una coppa? cos'è per me una
coppa? Forse un modo come un'altro per sentirsi il
migliore, di più di quello schifo che mi sento di essere
sempre stato! per dare un senso, per lasciare un segno,
per avere in questo mondo un posto. Sono così insicuro
di me, che solamente essere il vincitore di una sfida, mi
fa dimenticare per un poco di essere un verme......oltre
al calcio sono vuoto?
-Te lo chiedo perchè tu non devi giocare a calcio solo
per essere il migliore o per farti degli amici; in questo
modo potresti sì diventare bravissimo, ma ci vuole amore
per essere un campione-
Forse è per questo che Holly mi ha battuto, lui ama
con tutto se stesso il pallone ed io...forse lo faccio
solo per dimostrare qualcosa........per me vale così
poco.......?
- Devi giocare a calcio solo perchè ti piace, non per
vincere, non per farti degli amici, non per essere il
migliore, ma semplicemente poichè stai bene quando
agguanti il pallone-
Sì, sto bene quando paro. Ma a volte mi viene da
pensare che essere imbattibile sia come un obbligo, tutti
si aspettano questo da me......io non posso deluderli.......oramai
io sono stato etichettato come il portiere fenomenale,
deve conservare questa nomea, perchè tutti mi conoscono
solo per questo, tutti mi rispettano solo per questo.....oltre
il portiere imbattibile chi c'è?.........
" Non riesco a scorgere la bambina dai capelli
rossicci. Ieri mi ha detto che non aveva più niente da
insegnarmi,.....però io......vorrei rivederla almeno per
sapere il suo nome.......che sciocchi non ci siamo
nemmeno presentati" penso ai bordi del campetto da
calcio isolato. Che strana sensazione vederlo vuoto.
-Ehi ma tu sei la femminuccia imbranata di settimane fa?-
gracchia una voce maligna
- Chi si rivede, ciao signorina-
-Adesso noi facciamo una partita perciò sloggia!- urla
acido il bambino dai denti sporgenti
- Oppure puoi fare la ragazza Pon Pon- Risata generale.
Arrivano degli altri.
- Ehi ma in quanti siete?Noi non siamo mica numerosi come
voi!- grida arrabbiatissimo il più robusto di tutti
- Vi arrangiate, noi abbiamo intenzione di giocare tutti
quanti perciò trovatevi un'altro giocatore- urla un
bambinetto piuttosto basso dall'aria buffa e i capelli a
spazzola.
-Uffa!!!!!!!-
-Prendetevi quello!- suggerisce una bambino dagli spessi
occhiali appoggiati sul naso
-Chi la femminuccia imbranata ?Quella semmai ve la
cediamo!!-
-No grazie, se volete giocare senza portiere fate pure
con comodo-
-Acc....su forza muoviti!-
-Dic...dici a me.....?.- balbetto.
- Si sei sordo oltre che scemo!- Risata generale.
Entro timidamente fra i pali della porta. Mi sento goffo,
impacciato e stupido come settimane fa. L'allenamento
della bambina dai capelli rossicci non ha dato grandi
risultati. A proposito...che fine ha fatto?????
Il primo tempo più disastroso di tutta la mia
carriera di portiere. Quelli dell'altra squadra non erano
forti, anzi, ma io con la mia paura, la mia insicurezza,
facevo passare tutto. Gli insegnamenti della mia maestra,
la mia cara maestra dal sorriso vivace non erano serviti
a nulla. Non ero combiato....quelle risate beffarde,
quegli sguardi feroci, la polvere in faccia, gli occhi
umidi......tutto si ripeteva......ed io ero li impotente
ad accettare sulla panchina, che il secondo tempo
iniziasse, che il mio destino crudele già deciso mi
travolgesse come aveva sempre fatto. Non ero cambiato......
- Ehi cos'è quella faccia da cane bastonato?- dice una
vocetta allegra ma allo stesso tempo insanguinata dalla
preoccupazione.
-Hai visto il risultato 5 a 4 per loro, non sono cambiato
affatto sono ancora un imbranato- singhiozzo io.
- Sai tu sei veramnete bravo........-
-Non è vero sono un imbranato!-
- Lo sei,se tu credi di esserlo!Sai c'è una cosa che
neppure io ti posso insegnare, e quella è la fiducia in
se stessi.....Tu non devi partire pensando di non
farcela, volere è potere, se ci credi fino in fondo,
nulla è impossibile! E comunque vada a finire...la
vittoria non è tanto superare l'ostacolo, ma come lo
superi. Mettici grinta e determinazione, in qualsiasi
modo vada a finire hai vinto lo stesso- dice con un lieve
sorriso. Io resto perplesso.
-Toh, prendi questo è il mio portafortuna, spero che ne
porti anche a te!- detto così mi avvolge la testa dal
cappellino che fino ad ora le aveva sempre nascosto i
capelli. Con i capelli sciolti è carinissima.
Ricordo il profumo di vaniglia che avvertì con quel
cappellino in testa, profumo che con il tempo è
scomparso.......Il suo profumo........
- Non avere paura, io ho fiducia i te!!!!!!!!!!-
Fiducia, fiducia in me.......che strano nessuno fino
ad allora aveva riposto in me, bambino solo e triste,la
propria fiducia. Forse sbaglio ma lei fu l'unica persona
a credere in me....Freddy e tutti gli altri compagni
ripongono la loro fiducia a me, come persona,o al
portiere imbattibile?
- Accicenti ma è .......proprio bravo!!!!- balbetta uno
dei miei compagni vedendomi fare l'ennesimo salvataggio.
- Bravo!!!!!! Bravissimo!!!!!!!Sei il migliore!!!!!-
grida piena di entusiasmo la bambina
- Cavolo sei davvero migliorato......-
-Smettetela di blaterare e andate a segnare un goal!!!!!!-
ordino io con un tono.......nuovo...
-Sì!!!!!- obbediscono tutti
Per la prima volta mi sentii diverso dal solito
bambino che ero sempre stato....ero forte........
-Yuppi!!!!! abbiamo vinto!!!!!!-
-siamo i più forti!-
-In fondo non è stato difficile,quelli la sono dei veri
brocchi!!!-
-Ehi smettetela, se abbiamo sconfitto quei bambini e
tutto merito del nostro portiere-
-Già......è vero.......-
-Sei stato grande!-
-Bè....grazie....me non è stato difficile parare i tiri
di quei brocchi!- . "...mi fa quasi paura
l'intonazione strafottente che ho usato, mi fa quasi
paura essere al centro dell'attenzione, mi fa quasi paura
essere diventato bravo poichè da ora in poi dovrò
sempre mantenere le loro aspettative.
- vuoi diventare nostro portiere titolare?-
-Bè......sinceramente non sono molto interessato- "
Ma che dico?????"- ma se insistete tanto.......-
dico io con superiorità-
- Bene allora senti......-
Mentre lui mi parla io cercavo con gli occhi la bambina.....non
c'è più! Corro via a cercarla!!!!!!
-Ehi ma dove?-
-Che tipo strano!-
-Però è tosto!-
-Già-tutti
Corsi in preda alla disperazione. La bambina. era
tutto merito suo. La stavo cercando disperatamente per
ringraziarla, per ridarle il suo cappello e perchè in
fondo al cuore sapevo che non l'avrei più rivista........
-Ehi fermati!!!!!!- grido ad una figurina di spalle
vestita da maschiaccio
- Ah ma sei tu! Ciao!!!!!!- Mi sorride. Che bel sorriso...sempre
così dolce..
- Bè....ecco ti volevo solo dire....bè.....Grazie di
tutto!-
ebbi difficoltà a pronunciare tali parole GRAZIE......chi
mi aveva mai aiutato? Nessuno! Non avevo ringraziato mai
nessuno, siccome nessuno mi aveva mai porso una mano in
segno di aiuto o sorriso col cuore per consolarmi......tranne
lei il mio angelo
-.....e poi il tuo cappello......-
- ma no tiello tu, ti ha portato fortuna no? E poi così
ti ricorderai ti me.....- per la prima volta noto un filo
di malinconia nella sua voce.
-Perchè scusa, dove te ne vai?- domando io preoccupato
-Oh....ma da nessuna parte.....- dice e poi mi rivolse un
sorriso. Ma ormai ho capito. Non la rivedrò mai più
-........per fortuna..........-
Ricordo il gioco di luci e di ombre nella fresca
atmosfera del crepuscolo. Gli ultimi raggio di sole
facevano risplendere, accendevano il sorriso triste della
bambina. Si alzò un leggero venticello che bastò ,per
far danzare i capelli rossicci. Forse mi faccio troppo
trasportare dai ricordi ma credo che in quel momento io
amassi, quella bambina vestita da maschiaccio, l'aria
dolce ed allegra, anche negli addii, i denti ricoperti
dal ferro dell'aparecchio, gli occhi vivaci e un poco
arrossati.........
- Bè......allora ci vediamo......domani?- chiedo io, con
la voce strozzata
- Certo....- mi sorrride; ma oramai ho capito che piange
ho capito che soffre, ho capito che quello è un triste
addio.
Si avvicina a me. vedo le sue lacrime brillare. Vedo la
sua bocca vicino.
Sento la dolce carezza della sue labbra sulla mia fronte.
- Ti voglio bene......-
Forse fu una mia immaginazione o solo il canto
d'amore che si scambiano ad ogni tramonto il Sole e la
Luna........un'amore impossibile
Non so il motivo per cui tutti questi ricordi mi
tornano alla mente solo adesso. Pensavo di averli
cancellati invece sono qui. Rimembro la bambina dai
capelli rossicci solo ora.....perchè? Forse poichè oggi
come tanti anni fa, mi sento solo, triste, come perso in
un labirinto senza uscita. I tempi regolamentari si sono
conclusi ed io sono sconfitto. Olliver Atton mi ha fatto
goal!!!! é tutto falso quello che mi dicesti questo
cappello non mi ha reso imbattibile, non sono forte,
perchè ho preso goal......nessuno ha più fiducia in me......nessuno....tutta
la corazza in cui mi ero protetto si è distrutta.....mi
sento ancora un bambino come quello di tanto tempo fa,
ancora una volta piango, ancora una volta sono di fronte
a due porte......ancora una volta devo compiere una
decisione......devo cambiare.......ma però oggi non ci
sei tu al mio fianco pronta a confortarmi con il tuo
sorriso......sono solo.........
Prendo il cappello, lo asservo, mi cade una lacrima.......Mi
infilo il cappello i testa.....strano .sento un
profumo,un profumo lontano, un profumo dimenticato, un
profumo di vaniglia...
Apro gli occhi. Forse è colpa delle lacrime, ma ti
vedo,li daventi a me con il tuo sorriso ed i tuoi
occhietti vivaci ed il simpatico nasino a patatina
lentigginoso. Vedo due porte avanti a me; in una so già
cosa mi aspetta, nell'altra l'oblio......il cambiamento......ancora
cambiare.........ho paura ma non troppa perchè ora ti
sento vicina........vicina.....
sono fra i pali, gli stessi pali, gli amici, gli stessi,
amici,la partita, la stessa partita, iom non lo stesso di
prima, perchè grazie a te, sono riuscito a cambiare mi
sento leggero, sto bene!!!!
Solo un piccolo rimpianto che riguarda il passato: nel
momento del tuo addio io avrei voluto con tutto il cuore
rispondere alla domanda che mi feci:
- A te piace il calcio?--
-Si', perchè grazie ad esso ho potuto conoscere il tuo
sorriso!-
Fine
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