Light and obscurity
CAPITOLO QUARANTUNESIMO
IL NEMICO INVISIBILE
Tornati a palazzo la prima cosa che Philia
fece fu portare in camera sua Amelia e metterla a letto
Doveva dormire
era troppo scossa.
Quando Amelia sembrava che si fosse addormentata Philia
uscì dalla stanza stando attenta a non sbattere la porta.
Quando si voltò si trovò davanti Xelloss
XEL: stare qui è troppo pericoloso
per noi e
anche
per la città stessa
Philia stava guardando per terra
XEL: ma ti rendi conto se ci fosse unaltra
esplosione? Unesplosione come quella??
il
castello ci crollerebbe addosso!! E la città intera
entrerebbe nel panico avendo perso i suoi reali! Anche se-
PHILIA: non mi interessa!!! Amelia è mia amica e adesso
ha bisogno di noi! Non possiamo arrivare qui, portare
guai e andarcene!!
XEL: e cosa dovremmo fare?!? Rimanere ancora per portarne
altri??!!rimanere qui a consolare una bambina ??? come
poi??? La nostra sola presenza li attira!! Ragiona!!!!
Philia rimase in silenzio attonita a guardare Xelloss
La discussione era stata violenta e avevano entrambi
alzato la voce
la maggior parte dei loro diverbi finiva sempre con unevento
comico
o al massimo con qualche frecciatina e una
mazzata
questo no
era una questione seria
Sulle guancie di Philia cominciarono a scorrere alcune
lacrime senza che se ne accorgesse
Poi si appoggiò a lui con il viso sul suo petto
PHILIA:
.scusa
ma non so più cosa sia
giusto
Xelloss rimase in silenzio
e le mise una mano sul
capo, lisciandole i capelli
..
rimasero così
per alcuni minuti
nel corridoio vuoto
Gli altri erano nella sala da pranzo, riuniti, ma in
silenzio
Zendaru era seduto a capotavola, appoggiato allo
schienale della sedia e con i piedi sul tavolo
stava fumando una sigaretta
SCHEELA: secondo voi che cosa dovremmo fare?
ZEN: andarcene
Scheela si girò verso Zen
SCHEELA: ma
.Amelia
.
ZEN: Amelia è una brava ragazza, ma molto ingenua
il
castello , anche se è una struttura solida, non reggerà
limpatto di unesplosione come quella
poi aspirò un po di fumo, si riportò verso il
tavolo e schiacciò il mozzicone di sigaretta in un
posacenere di cristallo di rocca
ZEN: quindi lunica è andarcene finchè dorme
XENIA: ma siamo sicuri che ce lha con noi?
TERIM: con chi potrebbe avercela?
sia demoni
che draghi sono occupati con lentità..quindi chi
può avere un potere tanto grande a parte le due fazioni
del bene e del male se non lentità stessa?
.
SEYAL:già
.e con chi ce lha lentità?
TUTTI:
con noi
..
*gocciolone*
VOCE: se lo sapete perché siete ancora qui?
Tutti si girarono in direzione della voce conosciuta
Xelloss e Philia erano entrati nella stanza senza che
loro se ne accorgessero
ZEN: come perché siamo qui? ^^ aspettavamo voi^^
Xelloss guardò Philia
Poi si rivolse verso gli altri
XEL: noi rimaniamo
TUTTI: cosa??
ZEN: che intendi dire?
PHILIA: che rimaniamo qui con Amelia, ma è pericoloso, e
voi è meglio che ve ne andiate
Tutti rimasero in silenzio ad osservarli per capire se
veramente facevano sul serio
Era così
volevano davvero rimanere al castello
ZEN: ma
.sei diventato scemo tutto in un colpo???
Xelloss non rispose
ZEN: ah
già..lo sei sempre stato
XEL: per una volta voglio dare ascolto a Philia
.e
vediamo che cosa succede
.se è un nemico scappare
non serve
ci seguirà
PHILIA: voi però è meglio che ve ne andiate
.rimarremo
noi con Amelia
Ancora una volta il silenzio cadde nella stanza
TERIM: se Philia rimane restiamo anche noi, vero Seyal?
SEYAL: giusto! Siamo sempre rimasti insieme, non possiamo
smettere proprio adesso!
Philia li guardò con gli occhi spalancati senza riuscire
a dire niente
Scheela si alzò in piedi
SCHEELA: resto anche io!
Zen la guardò
ZEN: Scheela!
SCHEELA: è una questione di lavoro
devo proteggere
Philia ed è quindi mio dovere rimanere qui
XENIA: giusto!
Si alzò anche lei in piedi
XENIA: anche io devo rimanere
..
poi fece locchiolino a Xelloss
XENIA: devo proteggerti Xel-chan
XEL:
.*gocciolone *.
Poi si volse verso Zen, che se ne stava seduto in bilico
sulle sole gambe posteriori della sedia, fumando unaltra
sigaretta e con di nuovo i piedi sul tavolo
XEL: e tu?
difetto di famiglia?
..
ZEN:
.se Scheela rimane
..e poi è
da tanto che non uso per bene la magia e la spada
.rimango
ZEN: e chi è il difetto di famiglia????
*STROTOTONK! *
era caduto dalla sedia
dapprima un boato rieccheggiò per i lunghi corridoi del
castello e contemporaneamente una scossa fece tremare le
solide pareti centenarie
XENIA: co
cosa succede? È il terremoto??
*SBONK *
era finita per terra
SEYAL: ahh
..non si riesce a stare in piedi
Xelloss era appoggiato al muro
XEL: chiunque sia è tornato!
La scossa cessò
Una guardia entrò correndo per la stanza e la attraversò,
uscendo da una porta sul lato apposto a dove era entrato
tutti si guardarono
unaltra guardia fece capolino dalla stessa porta di
prima e passò nella stanza per-
* STONK!*
Zen gli aveva fatto lo sgambetto
la guardia si ritirò in piedi e lo guardò incavolato ,
mentre si massaggiava la testa
GUARDIA: ma che c-?
ZEN: senti un pò
dove state andando di fretta?
GUARDIA: dal principe Phillionel
ZEN: e perché di grazia?
GUARDIA : non sono affari che ti riguardano!
E si tirò in piedi
Zendaru si alzò e lo prese per il colletto sollevandolo
da terra
ZEN: mi riguardano invece
.
GUARDIA:
*gocciolone *
ZEN: allora?
GUARDIA: il
il castello è stato attaccato, lala
sud è stata rasa al suolo da ununica esplosione
provenuta dal nulla
.lasciami andare! Devo dirlo al
principe!!
Zen lo lasciò andare
la guardia si ricompose goffamente e riprese la sua corsa
verso il regnante di Saillune
Zen guardò Xelloss
ZEN: ala sud
XEL: andiamo!
Mentre correvano per i lunghi corridoi vuoti del palazzo
incrociavano gruppi di guardie che correvano in direzione
opposta alla loro
Molte erano ferite, altre solo spaventate..
la maggior parte nel panico
ZEN: Xelloss??
XEL: che vuoi?
ZEN:ma una volta arrivati sul posto che facciamo?
chiunque
sia chi ci attacca non si fa vedere
XEL:
..
ZEN:
allora? Che si fa?
XEL: mi verrà in mente qualcosa
.o almeno
spero
*gocciolone *
Luce
la fine del corridoio
non era propriamente la fine del corridoio
.
Laltra parte del corridoio era crollata
macerie e corpi
guardie
probabilmente
rese irriconoscibili dal fuoco
Philia fece un passo indietro
Xelloss si girò a guardarla
aveva gli occhi larghi
quegli occhi azzurri incofondibili
ora pieni di
terrore
Xelloss le sorrise e la prese per mano
poi castò la levitazione e la portò alla base della
torre a cui erano arrivati
Quando furono arrivati su di un cumulo di macerie Xelloss
la lasciò andare
PHILIA: Xel?
Xelloss aveva chiuso gli occhi e abbassato il capo
Poi di scatto li riaprì e in un punto non ben
determinato del cielo concentrò la sua attenzione
Nellarco di pochi secondi castò unincantesimo
proveniente dal fuoco e lo lanciò nellaria
XEL: abbassati!
Philia obbedì
unesplosione
qualcosa aveva reagito al suo incantesimo
nellaria si propagò una specie di distorsione
astrale che per qualche secondo definì una figura
.
Umana?
Xelloss aveva gli occhi larghi
..
XEL: no
.
PHILIA: Xel?
XEL:
.niente
.niente, deve essere stata limmaginazione
.
E si apprestò a castare unaltro incantesimo
Philia fece lo stesso
XEL: perché non può essere lui..
FINE CAPITOLO QUARANTUNSEIMO
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