Light and obscurity
CAPITOLO TRENTASEIESIMO
LA DONNA MASCHERATA
Un'oretta più tardi gli ospiti
cominciarono ad arrivare.
La stanza in cui venivano accolti era stata addobbata ad
arte.
Si accedeva tramite un'altra stanza più piccola in
confronto al salone, ma non di certo meno elegante.
Lì, gli ospiti venivano accolti dai servitori, i quali
si facevano carico dei cappotti e delle pellicce delle
signore e signorine tutte ingioiellate e vestite a festa.
Poi, si passava nel salone più grande tramite un gran
scalone di marmo bianco, che scendeva al centro della
stanza eseguendo una curva su se stesso.
Alle stanze del salone erano appesi quadri e grandi
arazzi di altissimo pregio, e l'effetto maestoso era
accompagnato da divani in velluto rosso, tendaggi dello
stesso colore e mobili antichi di legno pregiato.
Al centro della stanza pendeva un gigantesco lampadario
di cristallo che illuminava alla perfezione l'intero
arredamento.
Quando Xelloss scese nel salone Zendaru era già lì, e
stava preoccupatamente fissando il tavolo dei rinfreschi.
Xelloss si avvicinò a lui.
XEL: metti giù gli occhi, non ho intenzione di fare una
figuraccia per colpa tua che ti ingozzi come un maiale.....
Zendaru fece una faccia contrariata e si mise le mani in
tasca
ZEN: secondo tè perchè non mi sono ancora lanciato su
tutto quel ben di Dio?....l'ho promesso a Scheela........
Xelloss sorrise e continuò a guardarsi attorno.
Zen lo osservò
ZEN: è la prima volta che non ti vedo con il tuo bastone
al fianco......^^
XEL: .....vestito così potevo portarmelo dietro?...è
nella dimensione astrale...
ZEN: effettivamente io sono un po scomodo conciato
così....ma a Scheela piace.......
Naturalmente non indossavano i loro soliti vestiti da..."lavoro"...per
una volta avevano dovuto vestirsi eleganti.
Zendaru indossava un paio di pantaloni blu scuro, con la
giacca in tinta, una camicia bianca e un papion blu.
Xelloss era vestito con un completo simile, di color
nero, e con una cravatta viola scuro.
ZEN: ma le altre?.....
XEL:...Philia mi ha buttato fuori dalla camera....ho
dovuto vestirmi nel salottino dell'appartamento ..Xenia....non
so........
ZEN: Anche Scheela mi ha cacciato fuori..........chissà
perchè ci mette tanto.....
XEL: donne.....
ZEN: dov'è quella principessa che ci ha accolto qui?....Amelia...
XEL: era di là che parlava con un principe di non mi
ricordo che regno......
In effetti la principessa Amelia stava salutando i suoi
ospiti, con l'aiuto di suo padre che le stava al fianco.
Sembrava piuttosto scocciata ma le tirava su un po
il morale il fatto che prima o poi avrebbe potuto
occuparsi dei suoi ospiti preferiti, di Philia e dei suoi
amici.
Ad un certo punto entrò un ragazzo sui diciotto anni,
con l'aria molto snob, che si guardò attorno e , vedendo
Amelia, si diresse verso di lei.
PHIL: E' di lui che ti ho parlato ,è un ragazzo
simpatico, è il principe del regno di XXX, che confina
con Sailune, e suo padre mi ha detto che è interessato a
te...prova a parlare un po con lui....
AMELIA: ma papà!.......
Amelia non era molto convinta da quel tipo, che dal modo
di fare sembrava che tutti fossero niente in confronto a
lui.
Xelloss se ne stava insieme a Zendaru appoggiato ad una
colonna di marmo bianco, mentre aspettava qualcosa,
qualsiasi cosa che lo avrebbe distratto da quella
noiosissima festa.
Era un andirivieni di principi, re, conti, principesse,
duchi etc.etc.. tutta la nobiltà nei pressi di Saillune...e
a giudicare dall'affluenza anche oltre.
Zendaru notò subito quando Scheela comparve dall'alto
dello scalone.
Portava un vestito di color porpora scuro , l'abito, di
foggia normalissima, assecondava i lineamenti sinuosi del
corpo perfetto. Era composto da un corpetto attillato e
si andava allargando con pieghe sui fianchi snelli, per
poi ricadere fino alle caviglie, dove si intravedevano le
minute caviglie.
I lunghi capelli neri ricadevano lunghi e lisci fino alla
fine della schiena.
Xelloss in quel momento pensò che il fratello aveva
davvero buoni gusti.
Scheela cominciò a scendere le scale subito dopo aver
visto dov'era Zendaru.
Zen si avvicinò alla fine dello scalone e quando giunse
Scheela fece un inchino e le baciò la mano
XEL: ehi narratore?
NARR:...che vuoi?...
XEL: non siamo mica in Titanic......e poi perchè a lui
hai dato Scheela e a me Philia??
NAR.....perchè sono sadica.....
PHILIA: ehi??? non si parla male degli assenti!!!!!
NARR: sta zitta tu e aspetta di entrare in scena prima di
parlare!!....
....e non mi interrompete più...che perdo il filo del
discorso.....
Dicevo, Scheela sorrise a Zen e si fece condurre al
centro della stanza, per mano, verso il tavolo dei
rinfreschi.
SCHEELA: ....scommetto che hai già fatto razzia...
ZEN: perderesti, non ho toccato nulla....
Scheela sorrise.
Ora Xellos era rimasto anche senza compagnia...ma dove si
erano cacciati tutti?
In quel momento si accorse che dalle scale stava
scendendo una bellissima donna , e la osservò a lungo:
una giovine ragazza elegantissima, una dolce e nobile
figura, che aggraziatamente scendeva con eleganza fuori
dal comune i gradini di quella maestosa scala.
Tutto in lei era perfetto, i lunghi capelli biondi erano
raccolti con delle forcine diamantate e alcuni fuggivano
alla loro presa ricadendo sull'esile collo e sulle lattee
spalle.
Il viso era in parte coperto da una leggera maschera di
seta bianca, ornata ai lati con delle candide pume di
cigno.
Indossava un vestito bianco che le fasciava il busto
La larga scollatura lasciava vedere le spalle bianche e
da questa partivano le maniche di stoffa leggera che
fasciavano le braccia per poi allargarsi sugli avambracci.
Dai fianchi poi si allargava la gonna leggera, formata da
strati sovrapposti di velo bianco e nella parte
posteriore un breve strascico seguiva i movimenti sinuosi
dei suo fianchi.
Reggeva sugli avambracci una piccola stuola di visone
bianco e...
VOCE: Xeeeeeeeeeelllosssssss !! ^^
XEL: Oddio ti prego no........Xenia.....
L'attenzione di Xelloss per quella ragazza fu sviata
dall'urlo di Xenia he gli si precipitò addosso
afferrandolo per il braccio
XENIA: chi stavi guardando???? io sono gelooosaa......
XEL *gocciolone*..............
Assieme a Xenia erano arrivati Terim e Seyal, e stavano
guardando leggermente divertiti l'allegra scenetta.....e
non erano i soli....quasi tutti gli invitati li stavano
osservando dopo l'urlo che aveva lanciato Xenia........
Xenia si guardò intorno
XENIA: dov'è andato Zen?
XEL: quando è arrivata Scheela l'ho perso di vista, deve
essere qui in giro
Xenia lasciò andare il braccio di Xelloss quando notò
il tavolo dei rinfreschi...e andò di gran carriera verso
questo...
Xelloss sospirò........
poi si girò verso la scala ma.........la ragazza se ne
era già andata.
XEL:....peccato
TERIM: che cosa?....
Xelloss si girò verso il drago..
XEL:...no, niente........hai visto Philia?....dove
diavolo si è cacciata???
TERIM: quando sono passato davanti alla vostra camera ho
visto fuori appeso un cartello che diceva di non
disturbare......
XEL: si...si...lo ha appeso lei....quando si stava
vestendo......non ha ancora finito......penso che si stia
facendo una plastica facciale.....^^
Terim lo guardò male
XEL...........
*gocciolone*
Terim si era messo dove prima era appoggiato Zendaru
TERIM: senti un po ...che intenzioni hai con
Philia?
XEL.....chi?...io?......con Philia?.....ma sei scemo?....
TERIM: forse sarò anche scemo...ma tu mettile le mani
addosso e io ti ammazzo......
Xelloss sorrise
XEL: potrebbe anche piacerle......
Disse divertito
Terim si girò di scatto e gli tirò un pugno
Xelloss riuscì ad abbassarsi in tempo e gli bloccò il
polso
Poi gli sorrise e aprì gli occhi
XEL: non vorrai scatenare una rissa ad una festa così
raffinata.....?
Terim ebbe un attimo di panico, diede uno strattone alla
mano di Xelloss e si riprese la propria.
Poi si massaggiò il polso.
TERIM: tu non provare a toccarla....o te ne pentirai....
Xelloss sospirò, poi si girò e si riappoggiò alla
colonna
XEL: comincio a tremare tra un attimo, ok?
Poi rivide la ragazza di prima, vicino al tavolo dei
rinfreschi
TERIM: e adesso dove vai?
XEL: ....uhm...ho da fare......
Scheela e Zen ora stavano ballando
Scheela gli sorrise
SCHEELA:....non ti è mai piaciuto ballare....
ZEN: a te sì...però.....
Scheela abbassò lo sguardo
SCHEELA:...mi sembra quasi tutto perfetto...
ZEN: vuoi che ti pesti i piedi?
SCHEELA:veramente...lo hai già fatto.
*gocciolone*
ZEN.....intendevo ancora........
Scheela rise
FINE CAPITOLO TRENTASEIESIMO
|