Primo capitolo
Per sempre
La luna era alta nel cielo stellato.
Kagome, ogni volta che la guardava, tratteneva il fiato
da quanto era splendente
già, a Tokyo, per via
delle luci della città e dello smog, la luna era a
fatica visibile; invece qui..nellepoca Sengoku,
ogni sera lo spettacolo del cielo stellato si
ripresentava ai suoi occhi ..ed ogni volta, sembrava
avesse sempre il potere di catturare la sua attenzione e
di farla sentire tranquilla e serena; tuttavia quella
sera..le appariva diversa dal solito
O forse sono io ad essere diversa.. pensò
tra sé e sé tristemente.
Contrariamente alle altre volte , ora era da sola,
appoggiata al Dio Albero e stava ripensando a questo
ultimo periodo della sua vita.
Quante avventure le erano capitate da quando, per la
prima volta, aveva messo piede in quellepoca
lontana, e come era cambiata grazie ad esse.
Riusciva ancora a rivedere tutto ciò che era avvenuto
dal primo istante; il suo cuore ricordava ogni minima
emozione, la sua mente ogni più piccolo particolare.
C erano stati momenti bellissimi e momenti
bruttissimi, aveva riso, pianto, era stata depressa e
piena di ottimismo.
Alzò di nuovo lo sguardo al cielo
.
Questa potrebbe essere lultima volta che
vedo questa luna
lultima volta che questa pace
mi circonda..lultima volta che
Le luci del villaggio erano lontane..eppure era convinta
di scorgerle attraverso il fitto bosco che era stato
testimone di momenti indimenticabili rimasti scolpiti in
lei.
Ora pero si era arrivati alla conclusione.
Lindomani ci sarebbe stato lultimo atto.
Riguardò la ferita alla mano che Kikyo le aveva
provocato quella mattina.
Avevano appena ricomposto la sfera degli Shikon e lei
come al solito , apparsa dal nulla, era riuscita a
portargliela via. Ma prima di scomparire nuovamente,
aveva pronunciato quelle parole maledette che erano
riuscite a ferirla più di qualsiasi altra cosa. Parole
che rimbombavano nella sua testa e che ogni volta
sembrava fossero più pesanti.
E tutto finito Inuyasha, la prossima volta
che verrò sarà per chiudere il conto con te
sai
bene di non poterti opporre
quando ci rivedremo..sarà
arrivato per te il momento di venire con me
Dopo aver pronunciato queste parole con aria solenne, si
era allontanata, e Kagome si era sentita malissimo, come
se la Tessaiga la avesse trafitta da parte a parte; come
se le avessero strappato via un pezzo di cuore.
Sapeva che Inuyasha aveva deciso di morire con Kikyo,
aveva oramai compreso che in fondo, lui non aveva mai
dimenticato il grande amore che li aveva uniti 50 anni
prima.
Lei aveva provato ad opporsi, in tutti questi mesi aveva
cercato in ogni modo di cambiare il corso del destino
aveva
tentato di
di non lasciare che le cose prendessero
questa piega, ma purtroppo Inuyasha era deciso, forse era
vero che lo faceva perché si sentiva in colpa, però,
nel cuore della ragazza, il pensiero che lui potesse
amare ancora Kikyo la stava torturando, soprattutto ora
che era quasi diventata una certezza; e poi
.poi non
avrebbe mai sopportato di vederlo morire e andare via con
lei
no..non ci sarebbe riuscita. Il suo cuore
innamorato non avrebbe retto il colpo. Si sentiva
inutile, adesso che tutto era finito nessuno, nessuno
aveva più bisogno di lei ;sarebbe ritornata alla sua
vita di sempre , non avrebbe più rivisto i suoi amici e
compagni di avventure, ma soprattutto , la persona che più
di ogni altra aveva amato nella sua vita.
Presa dallo sconforto si diresse verso il pozzo e vi entrò:
aveva deciso di andare a trovare la sua famiglia e
scordarsi così per qualche ora dei suoi problemi.
Inuyasha era assorto nei suoi pensieri.
Rimetteva in ordine gli avvenimenti della giornata che
nella sua mente erano ancora semplici sequenze alle quali
non sapeva dare un senso.
La sfera degli Shikon
la sfera degli Shikon era
stata rubata da Kikyo, dalla donna che tanto tempo prima
aveva amato immensamente.
Tra poco il suo destino si sarebbe compiuto, sarebbe
morto con lei, come era scritto e deciso.
Non poteva opporsi, non se la sentiva, lei era morta a
causa sua; come poteva essere così egoista da pensare
solo ai suoi di desideri?
Per un attimo si soffermò su di essi. Che cosa
desiderava lui più di tutto? Diventare un demone
completo? Essere invincibile? Potersi vendicare di Naraku
e sconfiggere suo fratello Sesshomaru?
Una serie di domande continuavano ad assillarlo giorno
dopo giorno, notte dopo notte, senza dargli mai sosta:
amava ancora Kikyo? Oppure era solo il suo senso di colpa
a spingerlo ad aver preso la decisione di mettere fine
alla sua vita per morire con lei?
Vita
ma quella che aveva condotto si poteva definire
vita? Da piccolo allontanato da tutti, da adulto lo
stesso, senza nessuno su cui poter contare, senza un
amico con il quale parlare fino a che..
Poi nella sua mente apparve il volto splendente di una
ragazza, una ragazza che aveva illuminato la sua vita con
il suo sorriso e la sua dolcezza; la persona che gli
aveva ridato la voglia di vivere, di credere negli altri,
colei che era diventata la sua famiglia , colei che gli
aveva insegnato che non tutti sono esseri spietati o
nemici da combattere, e che a volte, un unica
persona è capace di farti provare una felicità così
completa da dimenticare tutti i problemi che pesano sul
tuo cuore..tutti i ricordi tristi.
Con lei aveva trascorso momenti indimenticabili, aveva
ritrovato il sorriso
sebbene non lo ammettesse mai e
non lo dimostrasse mai, sapeva pero che chiunque lo
avesse conosciuto prima dell arrivo di Kagome se ne
era accorto.
Quella dolce ragazzina lo aveva cambiato talmente tanto,
che ora non gli importava più nulla della sua vita, ma
la avrebbe sacrificata volentieri per renderla felice.
-Kagome
-
Ecco un altro pensiero che non gli permetteva di sentirsi
tranquillo: sapeva che Kagome avrebbe sofferto moltissimo
a causa della decisione che aveva preso, quanto avrebbe
voluto stringerla fra le sue braccia , poterle dire tutto
ciò che da moltissimo tempo sentiva nel suo cuore e
vivere con lei il resto della sua vita.
-NO!!!!- Il mezzo demone scosse la testa serrando gli
occhi Devo smetterla di pensare a queste cose!!! -
Raprì gli occhi e sul suo volto si dipinse unaria
sofferente e malinconica.
I suoi desideri non importavano
il suo onore e la
sua promessa a Kikyo, questo era tutto ciò di cui si
doveva preoccupare. In fondo io sono solo un
inutile mezzo demone
non ho il diritto di essere
felice..
Alzò lo sguardo verso il cielo. Si ricordava ancora
quando insieme a Kagome guardava questo stesso manto
stellato e quella stessa luna
e si stupì nellaccorgersi
come fosse cambiato il suo modo di guardare non solo
cielo e luna, ma il mondo intero dal momento in cui
Kagome aveva messo piede nella sua vita.
Non ci aveva mai riflettuto bene ma.. di quante cose
prima di conoscere lei non si era accorto, e ora, ora non
avrebbe più potuto vedere neanche il suo sorriso.
Abbassò lo sguardo tristemente
-Perchè??- mormorò.
Kagome era ritornata a casa, aveva proprio voglia di
stare un po con suo fratello , sua madre e, perché
no, anche sentire le vecchie e improbabili storie del
nonno.
Gli alberi del tempio, Tokyo di notte, anche se non ne
sentiva un grande nostalgia, quella sera voleva stare
insieme alle persone che la amavano e trascorrere del
tempo nei luoghi che la avevano vista crescere. Uscita
dal pozzo, si incamminò verso la sua casa.
Stava per entrarvi quando sentì fragorose risate
provenirvi dallinterno.
Incuriosita, si avviò davanti alla finestra che dava sul
soggiorno per capire che cosa era così divertente da far
ridere qualcuno a quel modo e, magari, anche per
spaventare il suo fratellino e il nonno entrando a
sorpresa da lì.
Ma la sua idea non venne mai portata a termine.
Davanti ai suoi occhi stavano seduti la mamma, Sota e il
nonno, ridevano di cuore ed erano tranquilli: il nonno
stava parlando seriamente, ad un tratto Sota lo aveva
interrotto; evidentemente aveva detto una cosa molto
divertente perché sia lui che la mamma avevano
comminciato a ridere e anche il nonno, che allinizio
aveva assunto una faccia arrabbiata, alla fine si era
lasciato contagiare dalle risate. La malinconia e la
tristezza che albergavano nel suo cuore ritornarono a
farsi sentire: era stata così tanto tempo lontano dai
suoi che ora, ora era come se con loro si sentisse una
estranea, sembrava che per lei, in quella calda visione
di famiglia, non ci fosse più spazio.
Abbattuta, si allontanò dalla sua casa e si si avviò
verso il luogo da cui era venuta.
Mentre la notte continuava a scendere, il buio avvolgeva
il suo cuore; la realizzazione di essere inutile, il
fatto di non appartenere più a nessuno dei due mondi in
cui era stata, la tristezza di sapere di non essere mai
stata veramente amata né dai suoi familiari che la
avevano dimenticata, né da Inuyasha che se ne andava via
con Kikyo, le pesavano enormemente.
Con la vista appannata dalle lacrime riusci ad arrivare
al pozzo e a saltarvi dentro.
-Meooooooooow..-
Il paffuto micio si era voltato verso la finestra come se
avesse percepito qualcosa.
-Eh? Che succede Buyo, che ti prende?- disse Sota
accarezzando la testolina del gatto.
-Sota, probabilmente Buyo sente la mancanza di Kagome;
non vedi che si è voltato verso la finestra? Sembra
quasi che la aspetti.- rispose la madre con una voce
velata dalla malinconia.
-Già
la mia sorellina manca anche a me- sospirò
il ragazzino intristito.
-Su avanti figliolo non essere così triste, tua sorella
tornerà molto presto vedrai, e io le preparerò ancora loden
che le piace tanto - sorrise la madre mentre finiva di
sparecchiare.
Sota sorrise e cominciò a giocherellare con Buyo.
-Ehi sei contento Buyo? La mia sorellina tornerà presto!-
Il nonno dun tratto si alzò con aria seria.
-Eh..papà che ti prende?- esclamò la madre di Kagome.
-Uhm
.domani devo telefonare alla scuola di Kagome
per spiegare nuovamente la sua prolungata assenza, che
posso inventarmi?-
Un enorme gocciolone fece capolino sulle teste della
mamma, di Sota e persino su quella di Buyo.
-Mhmm
vediamo? Polmonite? Peste bubbonica?
Reumatismi?-
-Aahahahah nonno non cambia mai tu eh- disse ridendo Sota.
-Neanche per sogno, non voglio che la mia adorata
nipotina al suo ritorno non mi riconosca!!!!
Era ritornata nel passato, a stento in realtà si era
fatta strada nella foresta, la vista ancora appannata,
voleva piangere ma
ma non ci riusciva.
Non se la sentiva di tornare al villaggio; voleva
scomparire, non provare più quell immenso dolore
che la attanagliava, annullarsi, tanto a nessuno sarebbe
dispiaciuto di non vederla più.
Mentre era seduta per terra con le ginocchia al petto,
vide una figura snella farsi strada fra la fitta
vegetazione.
Si asciugò gli occhi lucidi per osservare meglio e
scorse una sagoma molto famigliare avvicinarsi verso di
lei.
- E tu che ci fai qui?- chiese la figura alla giovane che
ancora non aveva capito chi aveva davanti perché il buio
lo impediva.
Quando riuscì a rendersi conto di chi aveva pronunciato
quella frase, si alzò di scatto e indietreggiò.
- Questa domanda te la dovrei fare io
..che cosa ci
fai qui..Kikyo?-
La donna sorrise, ma non cera dolcezza nel suo
sorriso, era freddo e impersonale.
-Vengo a riprendermi ciò che è mio di diritto piccola
.-
Kagome spalancò gli occhi..no, non doveva, non poteva
riprenderselo proprio ora..no
La ragazza abbassò lo sguardo, e un sussurro uscì dalla
sua bocca..
- No
-
Kikyo non la prese minimamente in considerazione; cominciò
ad avviarsi verso il villaggio quando la ragazza continuò
a parlare:
- NO!!!!!!!!!- Stavolta Kagome aveva quasi urlato.
No
non voglio che tu te lo riprenda, non voglio che
lo porti via! Non è giusto costringere Inuyasha a morire
con te!!! Lui non ha alcuna colpa di quello che è
successo 50 anni fa! -
Ora sì, aveva cominciato a piangere, le lacrime
scendevano dal suo viso come un fiume in piena, era
disperata
- Ti prego..ti prego..non farlo morire con te, non
negargli la possibilità di vivere..-
La donna guardava Kagome con il volto impassibile e
rispose in modo freddo:
- Non posso, io sono morta, non posso vivere qui, sono un
corpo fatto di fango e terra e la mia anima
- i suoi
occhi sembravano trapassarla da parte a parte- la mia
anima ce lhai tu!
La ragazza era sconvolta; era vero, Kikyo non poteva
vivere nel mondo dei mortali, non aveva un corpo certo,
ma non era questa la cosa più importante, il vero
problema era che Kikyo non aveva unanima.
In quel momento Kagome ebbe una rivelazione, nella sua
mente una idea si fece avanti, era pazza, era disperata,
ma perché lei in quel momento non lo era?
Inuyasha
.Iuyasha..io non voglio perderti,
non voglio vederti scomparire con lei, non voglio che tu
muoia
La ragazza alzò lo sguardo e i suoi occhi lucidi
fissarono quelli vuoti della sua interlocutrice che tutto
sembrava tranne che umana.
- Ci sarebbe un modo per il quale tu e Inuyasha possiate
vivere insieme
qui..-
Lo sguardo di Kagome era diventato serio e la sua voce
aveva smesso di tremare.
Kikyo la guardò, e sul suo volto si dipinse una leggera
vena di curiosità sebbene celata.
- Non ci sono modi, non ci sono possibilità; così è
scritto e così sarà! Io sono morta 50 anni fa, sono un
essere vuoto e senza anima, Inuyasha è mio , verrà con
me nel regno dei morti e lì vivremo; questo è tutto.-
detto ciò la donna riprese a camminare in direzione del
villaggio.
- No
- la interruppe Kagome- No
.non se tu.. se
tu
riavessi la tua anima!!-
A queste parole, la sacerdotessa si voltò e guardò
Kagome dritta negli occhi.
- Tu
misera umana non lo faresti mai..-
-Per Inuyasha, per lui
io per lui darei la mia
stessa vita; nessuno ha bisogno di me, in questo mondo io
sono la tua reincarnazione riuscita male, ho la tua anima
ma non sono come te, non ho il tuo potere e Inuyasha mi
vede solo come una scocciatrice alla quale non puo
sottrarsi per via di un rosario magico ; finora sono
servita semplicemente perché riuscivo a vedere i
frammenti della sfera degli Shikon, ma ora che è
completa, non servo più..-
La ragazza continuava a parlare ma la sua voce stava
ritornando a tremare e le parole erano interrotte da
leggeri sussulti, si strinse le braccia intorno e
lottando con le lacrime proseguì:
- La mia famiglia, nella mia epoca, si è dimenticata di
me, i miei amici non mi vedono mai, qui o lì nessuno
sentirebbe la mia mancanza, lunica cosa utile che
posso fare è dare la mia anima a te cosìcchè tu possa
rendere felice Inuyasha; una cosa sola ti chiedo, solo
questo: non costringere Inuyasha a venire con te, vivete
qui..dove il vostro amore è nato 50 anni fa.
Non fare in modo che lasci gli unici amici che in tutta
la sua vita ha finalmente trovato, è cambiato così
tanto, non togliergli la sua felicità, ma rendila
completa facendogli ritrovare lamore perduto..per
favore
e lui poi usando loa sfera degli Shikon,
diventerà un essere umano
.te lo chiedo per favore...-
La notte stava avanzando
ma stranamente intorno
tutto si era fatto silenzio, neanche il leggero vento che
soffiava lo riusciva a rompere; il fruscio degli alberi
interrotto, come se tutto stesse aspettando la risposta
della sacerdotessa.
Kikyo ascoltò la ragazza parlare e dopo una breve pausa
disse:
- E va bene, per me qui o lì non fa molta differenza, io
voglio solo riavere ciò che mi apparteneva, facciamo in
modo però che questa cosa accada oggi stesso, non ho più
voglia di aspettare.-
Sul volto di Kagome si dipinse la paura
Ora?? Adesso? No non ora devo..voglio vederlo unultima
volta!
Tremando, con un filo di voce continuò:
- Per favore Kikyo, dammi solo unora
vorrei
vorrei
salutare i miei amici
non posso tornare nel mio
tempo ma, almeno i miei amici qui vorrei rivederli per
dirgli addio.-
- E sia rispose la sacerdotessa- tra un ora,
vicino al Dio Albero, non più tardi.
Detto questo scomparve nel buio lasciando una disperata
Kagome.
Che cosa faccio ora? Inuyasha
Inuyasha
aiutami
.ma che cosa sto facendo? Ho solo un
ora devo andare al villaggio!
Dopo essersi ripresa, corse verso il villaggio, era notte
inoltrata ormai, ma aveva il bisogno di rivedere per un
ultima volta i suoi compagni di avventure.
Piano piano entrò nella capanna di Kaede
quello era
in fatti il luogo dove i suoi amici riposavano.
Lì li vide
tutti e tre addormentati beatamente e
sorrise tra se.
Per primo si avvicinò a Miroku.
- Miroku-sama
ti prego, prenditi cura di Sango-chan,
lei ti ama molto sai? Cerca di non fare il cascamorto
ogni volta che vedi una ragazza, tu sai bene che di
persone speciali ce ne sono poche. Sono stata veramente
bene e mi sono affezionata moltissimo a voi
abbi
cura di tutti e cerca di tenere Inuyasha lontano dai guai.-
Miroku non si era neanche mosso, forse la voce di Kagome
era troppo bassa perchè lui la sentisse, ma era questo
che lei voleva.
Dopo fu il turno di Sango.
- Sango-chan, tu qui sei stata la mia unica confidente, lunica
persona con la quale abbia potuto parlare, ti voglio bene
e ti auguro tutta la felicità di questo mondo con Miroku-sama,
anche se sarà un problema tenerlo a bada, vedrai, alla
fine tutto si aggiusterà. Ti auguro una vita tranquilla
e serena e tutto lamore che meriti Sango-chan, abbi
cura di Miroku-sama e anche del piccolo Shippo.-
La ragazza poi si accostò a Shippo, e lo prese tra le
braccia.
- Shippo-chan, fa il bravo con Miroku-sama e Sango-chan,
cerca di tenere a bada Inuyasha e scusalo se a volte con
te sarà impertinente.
Sei speciale mio piccolo Shippo, molto speciale per me,
mi mancherai tantissimo ma io ti starò sempre vicino
sempre..non
dubitarlo mai.-
Mentre lo stava rimettendo giù, il bimbo aprì
lievemente gli occhi..
- Kagome
-
- Shhh Shippo-chan è ancora notte
dormi piccolino..-
Il piccolo demone volpe richiuse gli occhi sorridendo e
Kagome lo guardò unultima volta prima di uscire:
doveva cercare Inuyasha
Sopra un ramo del Dio Albero, lì stava seduta una
solitaria figura vestita di rosso, non dormiva no..ma era
così assorta da non accorgersi dellarrivo di
qualcuno.
- Inuyasha
.-
Il mezzo demone nel sentire pronunciare il suo nome da
quella voce familiare si riscosse dai suoi pensieri e
guardò la piccola figura che stava ai piedi del Dio
Albero.
Kagome aveva appoggiato la schiena al tronco e guardava
il cielo.
- E bella stanotte la luna non è vero Inuyasha?-
Il ragazzo la guardò
e rispose senza neanche alzare
gli occhi dalla sua figura.
- Non ho mai visto in vita mia una cosa più bella di
questa..-
Kagome alzò il viso e i loro sguardi si incrociarono.
- Senti Inuyasha, ti va di fare un passeggiata
lo so
che è tardi ma volevo parlare un po..-
Con un balzo lhaniou scese dal ramo e si incamminò
verso la foresta..
- Allora andiamo?- le disse
- Ok..-
Dopo aver camminato per qualche minuto, Kagome si fermò.
-Senti Inuyasha, io volevo..volevo salutarti.-
A queste parole il ragazzo si voltò di scatto.
-Che vuol dire che volevi salutarmi?-
La ragazza con uno sguardo tranquillo rispose:
- Beh, tra poco Kikyo verrà a prenderti no? Si compirà
il destino che sia tu che lei avevate tanto aspettato.
Inuyasha la guardò stupito, non si aspettava da Kagome
una reazione così
- Finalmente potrai stare per leternità con la
persona che ami, sono felice per te Inuyasha.
Per questo volevo salutarti, credo che quando Kikyo
arriverà non ci sarà molto tempo per farlo.- Detto
questo, il suo sguardo dal basso si posò su di lui.
Stare per leternità con la persona che
amo???Oh Kagome se solo tu potessi sapere, se solo io
potessi dirti tutto quello che provo ogni volta che ti
vedo o ogni volta che mi sei vicina come adesso..
Il mezzo-demone la guardava perso nei suoi occhi caldi,
desiderava con tutto se stesso farla smettere di dire
quelle cose senza senso, sigillare quelle labbra
dolcissime con le sue, stringerla tra le sue braccia e
tenerla lì per tutta la vita, sentirsi completo e felice
solo perché erano insieme, avere la possibilità di
vivere quello che mai in vita sua aveva provato senza
aver paura di dover dire addio. In quel momento, avrebbe
fatto qualsiasi cosa per sentirsi un po..anche solo
per un attimo parte di lei
.essere avvolto dal suo
calore irradiante, dal suo profumo
Kagome dal canto suo, a stento riusciva a essere calma,
più lo aveva davanti, e più sentiva dentro di lei che
quello non era il momento per fare dei bei discorsi , non
era il momento di essere giusti e leali, ma solo quello
per essere se stessi completamente, senza paura del
domani
poiché il domani per lei non ci sarebbe
stato. Parlava, parlava, ma lunica cosa che voleva
era gettargli le braccia al collo, baciarlo , stringerlo
forte e non farlo mai più andare via. Nella sua vita non
aveva mai avuto un ragazzo, mai si era sentita
desiderata, mai aveva provato lemozione di guardare
sé stessa riflessa negli occhi della persona che si ama.
Voleva farlo
..doveva farlo
sentiva che se non
lo faceva sarebbe scoppiata.
Distinto gli si gettò fra le braccia e lo strinse
così forte da farsi quasi male.
Inuyasha era rimasto pietrificato, mille sensazioni si
affollavano nella sua mente ma tutti i suoi non
devo, non posso, non è giusto,
non è corretto in un attimo si annullarono
e
un unico pensiero rimase lì indelebile. Io voglio
questo, lo voglio con tutto il cuore, io voglio questa
ragazza, al diavolo Kikyo e la sfera degli Shikon, al
diavolo tutti, a me basta solo lei!
Instintivamente, guidato dal suo cuore, la abbracciò
stringendola stretta, affondò il suo viso nel collo di
lei perdendosi nel suo profumo
lasciando piccoli
baci ovunque la sua bocca toccasse.
Kagome sentiva che tutti i suoi sogni erano diventati
realtà, e non voleva fare altro che rispondere a quei
baci, a quelle labbra che le facevano percorrere la
schiena di brividi
rispondere a quellistinto
che le diceva lasciati andare e così fece.
Inuyasha cominciò a risalire, dal collo stava segnando
una immaginaria linea che arrivava fino alla bocca, guardò
per un attimo Kagome e capì allistante che anche
lei come lui sentiva lo stesso bisogno, urlava consumata
dallo stesso desiderio. Le loro bocche si cercarono
le
loro labbra si sfiorarono e sentirono entrambi un fuoco
accendersi, Inuyasha non attese oltre, ponendo fine a
quella tortura, la baciò con tutta la sua passione che
per troppo tempo aveva represso, lei gli rispose con lo
stesso ardore e il mondo si annullò.
Esistevano solo loro..i loro sensi.. i loro corpi che si
toccavano le loro sensazioni che si fondevano perché
entrambi stavano provando la stessa identica cosa...
Le mani di Inuyasha andarono sotto la maglietta di lei
accarezzando la pelle nuda e provocando un gemito di
piacere, le mani di lei lo sfiorarono sotto il duro
tessuto del suo kimono , svegliando in lui istinti che
mai nella sua vita aveva pensato di poter provare.
Quando le loro labbra si staccarono erano entrambi senza
fiato
e le loro fronti istintivamente si
appoggiarono luna allaltra.
Vorrei rimanere così per sempre, con te per
sempre
Kagome era sull orlo delle lacrime
non sapeva
perché ma sentiva solo che in qualche modo doveva
sfogare questo groviglio di emozioni che provava.
Vorrei che la notte non avesse fine, che il tempo
si fermasse che le ore smettessero di passare
.le
ore
.
Dun tratto la dura realtà si fece largo nella sua
mente.
Non ho più molto tempo
.Kikyo
Allimprovviso si staccò dallabbraccio di
Inuyasha e lo guardò con gli occhi pieni di lacrime.
- Sayonara Inuyasha
.
ti amerò.. per sempre
.-
Detto questo gli tolse la collana che lo teneva
imprigionato, e senza aggiungere altro, corse via
lasciando un povero mezzo demone che nulla aveva capito
di quanto era successo.
Inuyasha
..Inuyasha..
Era scappata lontano senza neanche preoccuparsi di dove
stava andando, sebbene lunica cosa che volesse era
tornare indietro e dimenticare tutto ciò che era
successo perdendosi nuovamente fra le braccia del ragazzo
che amava, non poteva farlo, per la sua felicità: non
doveva farlo!
Senza accorgersene, era arrivata nuovamente davanti al
Dio Albero; lì dove mesi prima la sua avventura era
cominciata, ora proprio lì si sarebbe conclusa.
Piangente si ranicchiò per terra, e molti dubbi su
quello che stava per fare cominciarono a tormentarla
Purtroppo la sua mente non ebbe neanche il tempo di
cristallizzarli, poiché si sentì addosso gli occhi di
qualcuno.
Alzando lo sguardo, vide la sacerdotessa avanzare con
passo deciso verso di lei.
- Allora vedo che sei pronta.. bene, perché io sono
impaziente di riavere la mia anima! -
Ormai è tardi per i dubbi, avrei solo voluto che
Inuyasha mi amasse almeno la metà di quanto ama Kikyo
.che
mi volesse almeno un po di bene
-Allora cominciamo!- incalzò Kikyo,.
Kagome si sentì avvolta dal freddo, non riusciva a
muoversi, non riusciva a parlare, non riusciva a fare
nulla, neanche a respirare
stava malissimo.
Inuyasha..sii felice, sìì felice ti prego
anche
se non mi hai mai amato io lo ho fatto e lo farò per
sempre
.
Mentre pensava questo, flash del suo primo ed ultimo
bacio con Inuyasha le tornarono alla mente
.il suo
abbraccio
.il suo volto
ed un dubbio si fece
strada in lei.
Forse
.forse
lui forse mi sto sbagliando
io
forse
., se fosse così io
.io
.Non
posso, non posso morire!!!!
Dun tratto, una luce immensa si sprigionò dal suo
corpo
e i suoi occhi persero dintensità
.
- Troppo tardi- disse Kikyo.
- E troppo tardi per riprenderti ciò che mi stai
dando
.addio Kagome!-
La luce immensa sprigionata da Kagome entrò in Kikyo,
mentre la ragazza cadeva per terra esanime.
In lontananza Inuyasha , ancora sotto shock per quello
che era succeso poco prima, si accorse della luce apparsa
nel mezzo della foresta.
Un pensiero
un pensiero orribile che lo fece
rabbrividire mosse le sue gambe e il ragazzo cominciò a
correre.
-Kagome
Kagomeeeeeee!!!-
Davanti al Dio Albero Kikyo aveva riacquistato la sua
anima e guardava il corpo della sua reincarnazione
giacere a terra respirando a stento.
- Non ti farò soffrire oltre
.ti seppellirò
ponendo fine a questo tuo stato vegetativo, avrai la pace
eterna per quello che hai fatto, e ,sebbene ti abbia
odiata per avermi portato via Inuyasha, ora ti devo
ringraziare; ti dimenticherà presto sta tranquilla e
saremo felici.-
La donna si allontanò ,cominciando a cercare un luogo
morbido dove creare una tomba per seppellire la giovane
ragazza.
Dopo qualche minuto, avendo trovato un posto adatto, tornò
alla base del Dio Albero ma di Kagome non cera
traccia, erano rimasti solo i suoi vestiti.
Per niente stupita, si avviò verso il villaggio; sapeva
bene che a volte, in particolarissime occasioni era
possibile che il corpo potesse scomparire non reggendo
alla separazione dellanima
probabilmente
avendo Kagome la sua anima, dopo essere stata privata di
quella, non aveva sopportato la separazione ed era
svanita.
Mentre si avviava verso il villaggio vide arrivare un
Inuyasha sconvolto.
- Inuyasha
.- disse la sacerdotessa.
- Kikyo
.che ci fai qui? Dovè Kagome? Ho
avuto un brutto presentimento
..che le hai fatto?-
Il mezzo demone era furioso,si era avvicinato a Kikyo e
la aveva strattonata violentemente urlando.
La donna lo guardò con aria fredda e distaccata.
- Inuyasha, non noti nulla di diverso in me?- chiese
pacatamente.
Guardandola, Inuyasha vide che gli spettri che la
accompagnavano sempre, coloro che rubavano le anime di
cui Kikyo si doveva impossessare per vivere erano
scomparsi.
Come se non bastasse unaltra cosa era scomparsa
.non
riusciva più a sentire lodore di Kagome
La realizzazione di ciò che la ragazza aveva fatto lo
colpì più duramente di qualsiasi ferita al mondo.
- No
.-
-Kagome mi ha restituito la mia anima, ha capito che tu
ed io dobbiamo stare insieme e si è sacrificata per la
nostra felicità..ti consiglio di dimenticarla
.-
Il mezzo demone non riusciva a parlare, non riusciva a
guardare Kikyo, e sopratuttto, non riusciva ad accettare
ciò che quella donna gli stava dicendo.
Un sospiro uscì dalla sua bocca:
- Kagome é
.-
-Morta!- concluse Kikyo.
Fine primo capitolo
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