K&K
Capitolo 5
TEMPO CHE SCORRE
Ehi!
Allora, parlo con te
ci sei o no?.
Kristine alzò finalmente lo sguardo. Una delle sue
compagne di classe, Judith, la stava osservando
pensierosa.
Ti sei innamorata, eh?, disse alla fine la
ragazza con un grande sorriso. Ti si legge a
caratteri cubitali in faccia
eh eh
,
continuò, ridacchiando, mentre Kris si voltava verso la
finestra con un grande sospiro, alzando la testa dal
banco. Beh
Sabato sera, alla fine, era successo. Becker aveva
scoperto tutta la verità
per fortuna, però, laveva
presa bene. Anzi, molto bene
Tom non laveva
mai dimenticata. Aveva sempre tenuto alla loro amicizia
unamicizia
che, adesso, era ancora presente, forse più forte di
prima. E che magari si sarebbe trasformata, in futuro, in
qualcosa di più
Chi lo sa!, esclamò quindi allegra
Kris guardando lamica. Può darsi
può
darsi!.
Judith squadrò Kristine allibita, cercando di dire
qualcosa, ma proprio in quel momento suonò la campanella.
Le lezioni erano terminate.
Ciao Jude! Ci vediamo domani!, disse Kris
afferrando la cartella ai piedi del banco, per poi
uscire, come un fulmine, dalla porta dellaula
insieme agli altri studenti.
Lamica dai corti capelli neri rimase ben presto lunica
persona presente nella classe.
Ehi
ma che energia!. Incrociò le
braccia, volgendo gli occhi alla sedia dove, poco prima,
era stata seduta Kristine.
Sorrise. Kris felice. E la prima volta che la
vedo così, da quando si è trasferita. Bene, molto bene
.
Decine e decine di ragazzi si dirigevano verso il
cancello del Liceo Superiore privato Syutetsu,
attraversando velocemente il grande cortile circondato da
alberi sempreverdi che li separava dalluscita.
Kristine camminava da sola in mezzo alla folla, guardando
soprappensiero il cielo sopra di lei, coperto da uninfinità
di nuvole bianche. Il tempo stava lentamente cambiando e
laria, fino a pochi giorni prima tiepida e
piacevole, si era trasformata in un vento fresco, anche
se raramente forte o pungente. Nonostante lautunno
fosse ormai alle porte, però, Kristine non era né
malinconica, né triste. Anzi, forse, da quando era
venuta a vivere a Fujisawa, non si era mai sentita così
serena come in quel momento.
Il suo pensiero andò ai suoi compagni di squadra. A
Holly, a Benji, a Tom. I suoi amici.
Se Jude sapesse della mia seconda vita
chissà
cosa direbbe
, disse ad alta voce Kris,
sorridendo. Beh
magari un giorno gliene parlerò!
Per adesso, è meglio non complicare maggiormente le cose
.
Arrivata al cancello, superò un gruppo di studenti delle
medie. Parlottavano sommessamente gettando, ogni tanto,
delle occhiate in direzione di qualcuno dietro a loro.
Incuriosita, la ragazza li aggirò, per poi fermarsi,
senza parole, di fronte a Tom Becker. Il ragazzo era
appoggiato al muro della recinzione, e sembrava proprio
che stesse aspettando una persona.
Nello stesso momento in cui Kristine lo riconobbe, lui si
girò. Kris!.
Becker si staccò dal muro, avvicinandosi di qualche
passo. Indossava unelegante divisa blu, formata da
pantaloni, giacca, camicia e cravatta. In una mano teneva
una cartella nera. Vestito in quel modo, Kris si rese
improvvisamente conto di quanti anni fossero passati dal
giorno in cui, a Kyoto, laveva salutato per lultima
volta. Ora Tom era cresciuto, sembrava addirittura un
altro. Ma forse, si trattava solo di unimpressione
dovuta al fatto che non le era mai capitato di vedere
Becker in tenuta scolastica.
Tom
, balbettò la ragazza,
sorpresa ma, tuttavia, felicissima di quellincontro.
Cosa ci fai qui?.
Il giovane rise. Non te lo saresti mai aspettato,
vero? Beh, ho deciso di farti una sorpresa, venendo a
prenderti a scuola
.
Oh, mormorò Kris, portandosi una mano
davanti alla bocca. Grazie
ma, scusa
come
facevi a sapere che frequentavo la Syutetsu?.
Non lo sapevo, infatti. Lho intuito
ricordo
che anche a Kyoto i tuoi ti costrinsero a frequentare una
scuola privata. Quindi, visto che la Syutetsu è lunica
di Fujisawa, non mi è stato difficile scegliere dove
cercarti
.
Kristine annuì, pensierosa, per poi intristirsi
improvvisamente. Già
.
Il ragazzo capì di aver toccato un tasto dolente. Scusa,
non avrei dovuto parlare di nuovo dei tuoi genitori.
Comunque
. Tom la guardò, sorridendole in
quel suo solito modo, dolcissimo e irresistibile.
la divisa della Syutetsu è perfetta su di
te, Kristine.
Grover arrossì, imbarazzata dal complimento. Gra
grazie.
Anche tu
cioè, anche a te sta benissimo quella
divisa scolastica
.
I due rimasero per qualche secondo in silenzio, non
sapendo cosa dire. Gli studenti che poco prima stavano
chiacchierando, dietro di loro, erano ancora lì, a
parlare sottovoce. Kristine, però, riusciva ugualmente a
sentire quello che stavano dicendo.
Sì, è proprio Tom Becker! Becker della New Team
Lui e Oliver Hutton formano la formidabile Golden
Combi! Non dirmi che non hai mai sentito parlare di loro
neanche durante i mondiali giovanili?.
Ah, ma sì, certo!.
Si è trasferito definitivamente a Fujisawa da poco
cosa
darei per avere abbastanza coraggio da riuscire a
chiedergli un autografo! Sarebbe bello conoscerlo
.
Kristine si strinse nelle spalle, ridacchiando. Eh
eh
poverini, mi dispiace per loro
io, invece,
lo conosco Tom Becker
eccome se lo conosco!,
pensò.
Il ragazzo, intanto, la fissava senza capire. Che cè?
Perché ridi?.
No, no! Nulla
, rispose quindi Kris dopo
averlo preso a braccetto, gongolando dalla felicità.
Su, andiamo!.
Si avviarono in strada. Mentre camminavano, molti
studenti si giravano verso di loro, fissandoli.
Ehi, hai notato quanta gente ci guarda?,
disse Becker con una punta di ansia, sentendosi al centro
dellattenzione.
Kris sorrise. Sono te che guardano. Anche se sei
ritornato da poco a giocare con la New Team, tutti ti
conoscono. Penso proprio che tu sia diventato famosissimo
durante i mondiali giovanili di calcio a cui hai
partecipato
.
La ragazza volse gli occhi verso un punto lontano. Non
ho mai saputo che tu avessi giocato nella New Team per un
anno
e anche nella Nazionale, Tom. Purtroppo, per
vari motivi, non ho potuto seguire gli ultimi mondiali,
in Francia
fino a una settimana fa, per me eri solo
quel Tom Becker che avevo conosciuto a Kyoto. Un ragazzo
che amava moltissimo il calcio, e un caro amico. Invece,
eri anche un formidabile calciatore conosciuto in tutto
il Giappone.
Tom la guardò. Sono sempre lo stesso ragazzo di
quattro anni fa, Kris. Questo non scordarlo mai.
Certo
lo so bene, disse Kris girandosi
ancora verso Becker, in parte confortata da quelle parole.
Ci sarebbero state, infatti, molte altre cose che avrebbe
voluto dire
ma per il momento era meglio così. Sì,
era perfetto così
Il ragazzo sbadigliò. Cavoli
laltra
sera abbiamo fatto proprio tardi, vero?.
Kris ritornò alla realtà. Ah
ah, già
sì
senti,
Tom, io non ti ho ancora ringraziato per avermi
riaccompagnato a casa
, balbettò confusa,
abbassando gli occhi.
Figurati! Non potevo certo lasciarti andare da sola
eri
distrutta! A proposito, sei riuscita a riposarti un po,
ieri?.
Oh
beh, insomma
a dire la verità non
molto
. Fissò decisa lamico. In
ogni caso, ho abbastanza energia da riuscire ad
affrontare gli allenamenti di oggi e quelli dellintera
settimana!.
Tom scoppiò a ridere. Bene! Sono proprio contento
fra
due settimane cè la prima partita
e sono
certo che per allora sarai in gran forma!.
Kris assentì, soddisfatta. Stanne certo
ah, a
proposito
.
Dimmi.
Quando pensi che Benji potrà tornare ad allenarmi?.
Tom si fermò. Beh
non so...magari dalla
prossima settimana
disse, guardando un po
sorpreso lamica.
Ah. Kris sospirò, delusa, alzando gli occhi
al cielo. Capisco
sai, voglio cercare di
imparare il più possibile da lui
il suo stile non
ha eguali, e poi
. La ragazza si interruppe
improvvisamente. Si girò verso Becker, afferrandogli un
braccio.
Tom, scusa! Io non volevo dire che
insomma, io
penso che tu
, cercò di spiegare, impacciata
e imbarazzata per la figura che aveva appena fatto.
Il ragazzo scosse il capo. No, no
stai
tranquilla
capisco benissimo che tu preferisca
essere allenata da Price
è naturale, è lui il
portiere della New Team, no? E poi lo ammiri così tanto
.
Davvero?.
Certo. Non preoccuparti, non mi sono offeso
.
In realtà le cose non stavano così, e Becker lo sapeva.
Se nera reso conto subito
ora che aveva
ritrovato Kris, avrebbe voluto che tutte le attenzioni
dellamica si concentrassero su di sé. Avrebbe
voluto che per Kristine esistesse lui soltanto, solo lui
proprio
come in quei tre mesi, quattro anni prima.
Ma forse, ora le cose erano cambiate. Non poteva più
pretendere di essere lunica persona di cui avesse
bisogno Kris. No, purtroppo no
La ragazza lo stava fissando, tesa. Accorgendosi del suo
sguardo avvilito, Becker si affrettò a sorriderle,
riprendendo poi a camminare con disinvoltura per la via
quasi deserta. Kristine sembrò convinta, e, affrettando
il passo, lo raggiunse.
Senti
, propose il ragazzo, continuando
a sembrare allegro. Se sei preoccupata per Benji,
posso darti il suo indirizzo, se vuoi
vallo a
trovare di persona. Sono sicuro che gli farà piacere!.
Il viso della ragazza si rilassò improvvisamente, anche
se lespressione rimase seria. Ne sei sicuro?
Magari
.
Ne sono sicuro. Anzi, certissimo, Kris. Detto
questo, Becker aprì la cartella per estrarre una penna e
un foglio, su cui scrisse lindirizzo di Benji.
Ecco fatto. Tieni.
Porse il pezzo di carta a Kris. Lamica lo strinse
fra le dita, leggendo mentalmente le parole.
Grazie.
Tom la guardò per qualche secondo con unespressione
indecifrabile, poi si voltò.
Figurati
dai, ora forse è meglio che tu vada
riposati
ancora per un paio dore
dirò io a Holly e
agli altri che tarderai un po. Penso anche che sia
meglio annullare lallenamento speciale di questa
sera
anzi, diminuiremo tutti questi extra
sono
davvero troppo stancanti. Ne parlerò con Benji
so
bene che ce la puoi fare senza problemi, Kris, ma non è
il caso che ti affatichi troppo. E poi, non vogliamo
certo che tuo fratello pensi che esci ogni sera col tuo
ragazzo segreto, vero? Ricordo bene quanto era geloso di
te
. Continuando a darle la schiena, Tom si
mise a ridere. Una risata trasparente, schietta.
già
hai ragione. Kristine era
rimasta immobile ad ascoltarlo. Forse, anche se Becker
aveva fatto di tutto per nasconderlo, lo aveva ferito.
Accidenti a me
parlo sempre troppo
,
pensò Grover, abbassando leggermente lo sguardo.
Finalmente Tom si voltò nuovamente verso di lei. Allora
beh,
ci vediamo tra un po! Vieni quando vuoi
,
concluse, allontanandosi per una via laterale. Ciao,
Kris!.
Il neoportiere rimase a guardare tristemente il ragazzo
andare via, agitando lentamente una mano a mezzaria.
Ciao
Tom.
Holly!.
Lintera New Team si girò nella direzione della
voce squillante che aveva appena chiamato il loro
capitano. Una ragazza dai capelli neri, tagliati circa
alle spalle, si dirigeva, correndo, proprio verso Hutton
che, ai margini del campo, stava descrivendo gli schemi
di gioco ai compagni raccolti intorno a lui.
Pa
Patty?, balbettò Oliver, scorgendola.
La ragazza si buttò fra le sue braccia con un impeto
tale che il numero 10 cadde, con lei, sullerba
verde del campo.
A-aspetta! Calmati
!, tentò di dire
Hutton, arrossito improvvisamente dopo labbraccio
della ragazza.
La squadra, che per un attimo era rimasta di sale, stava
ora osservando la scena molto divertita
Ehi, Patty, lo sai che Holly non vedeva lora
che tu tornassi da Tokyo? Tutti i giorni sospirava il tuo
nome
, esclamò Bruce chinandosi verso i due,
finiti a terra insieme in una posizione un po
equivoca.
Davvero? Ooh, anche tu mi sei mancato, Holly!,
disse quindi raggiante Patty stringendo il ragazzo,
sempre più imbarazzato.
Oliver cercò di sorridere, ormai grondante di sudore: si
rialzò a fatica insieme alla fidanzata, per poi
rivolgersi alla New Team, che continuava a fissarli
ridacchiando.
Ehm
ragazzi, io
beh
io e Patty
andiamo un attimo fuori
torniamo tra una mezzoretta
intanto
voi continuate lallenamento, eh?, spiegò il
capitano della squadra, cercando di apparire il più
naturale possibile.
Tutti quanti scoppiarono in unennesima risata.
Tutti, ad eccezione del numero 11, Tom Becker, che, un po
in disparte dal resto della squadra, guardava i due
ragazzi con un pizzico di invidia.
Holly e Patty si conoscevano da molti anni, e quello che
avevano sentito nascere luno per laltra era
maturato a poco a poco, con il passare del tempo. Era
cresciuto con loro
e adesso, dopo tanto, finalmente
quellestate avevano deciso di mettersi insieme.
Il ragazzo era stato ovviamente felicissimo per lamico
ma
osservandoli, Tom aveva capito che anche lui avrebbe
desiderato qualcuno vicino
qualcuno da amare e da
cui essere amato
Becker alzò gli occhi verso il cielo. Kristine
ora
sei ritornata da me
ma forse, tu
.
Ciao a tutti, ragazzi!, esclamò Grover
comparendo allentrata del campo. Si avvicinò con
aria allegra ai compagni, che ancora stavano parlottando
tra di loro, prendendo in giro il loro capitano.
Oh, ciao Kris!, la salutò Johnny Mason,
cercando di soffocare le risa. Ehi, non sai che
scena ti sei perso!.
Eh?. La ragazza lo guardò incuriosita.
Che cosa è successo?.
Bruce si intromise come al suo solito. Eh eh!
Patty, la ragazza di Holly, è tornata da lui dopo mesi e
mesi di lontananza! Se ne sono andati via per restare un
po soli soletti
.
Gli altri giocatori si scambiarono qualche occhiatina
allusiva, sorridendo. Kristine li guardò per un attimo,
poi, sgranando gli occhi, si portò una mano davanti alla
bocca.
Allora quella che ho visto con Hutton nel parco,
qua fuori
è la sua fidanzata? Oh
cavoli! Non
credevo che il nostro capitano stesse con una ragazza
.
Già! Vero che sembra incredibile per chi ha sempre
avuto in mente solo il pallone?, scherzò Carter.
Hai proprio ragione!, assentì Diamond.
Ormai lintera squadra non riusciva più a smettere
di ridere. Kris si unì a loro, ma dopo qualche secondo,
accorgendosi dello sguardo di Becker su di lei, si staccò
dai compagni per raggiungerlo.
Ciao Tom
come vedi non ho tardato di molto!,
disse sorridendo.
Lamico ricambiò il sorriso forzatamente, anche se,
fortunatamente, questa volta Kristine non se ne accorse.
Sei sicura di esserti riposata abbastanza?.
Certo! Sono in perfetta forma!, rispose lei,
dirigendosi verso la porta che portava agli spogliatoi.
Ammiccò verso Tom. Aspettami qui, torno subito!.
Becker la fissò impietrito. Eeeeh? Ma
Kris
che
,
balbettò, non riuscendo a spiegarsi cosa ci andasse a
fare lamica. Non
non mi sembra il caso
che tu
. Ma il neoportiere era già sparito.
Dopo qualche minuto la ragazza ricomparve.
Ecco, così va molto meglio! Non pensi?,
esclamò quindi allargando le braccia. E solo allora Tom
si rese conto che qualcosa in lei era cambiato
Kris
non indossava più il solito cappellino con visiera, che
aveva utilizzato fino a quel momento per nascondere la
sua folta chioma. Inoltre, si era tolta la giacca della
tuta
ma la t-shirt con cui era rimasta,
inspiegabilmente, non rivelava le sue curve femminili.
Ma
i tuoi capelli
tu
e poi, la
maglietta non
, disse Tom incredulo, guardando
lamica, e cercando di non farsi sentire dai
compagni.
Grover abbassò gli occhi, un po imbarazzata.
Ahem
questo è
un piccolo accorgimento
per evitare strani sospetti
spiegò,
portandosi una mano al petto. Sai, qualche benda un
po stretta e il gioco è fatto
al limite del
possibile, magari, potrò anche utilizzare gli
spogliatoi, anche se
beh, vedremo!. Poi si
toccò le ciocche castane, appena sotto lorecchio.
E i capelli
beh, questo pomeriggio, dopo che
ci siamo salutati, ho deciso di andare a tagliarli
sai,
non vorrei che accadesse ancora quello che è successo
con te
non voglio più fare certi errori. Potrebbe
davvero rovinarsi tutto
così, ho pensato di fare
questi due cambiamenti drastici
.
Becker continuò a fissare il nuovo look della ragazza,
senza fare alcun commento. Il fatto è che non riusciva a
dirle nulla
Forse, ai suoi occhi, sarebbe sembrata una cosa stupida
forse
si sarebbe messa a ridere, se glie lavesse detto
ma
per lui, quei lunghi capelli erano stati ciò che la
aveva sempre contraddistinta
i capelli che quellestate
di quattro anni prima Tom aveva visto scompigliarsi nel
vento, e brillare nel sole
l immagine stessa
della sua Kris
Adesso, invece, gli era sembrato che la ragazza che aveva
sempre conosciuto, la Kristine dei suoi ricordi, se ne
fosse andata. E che, al suo posto, fosse rimasto solo
Kristian, il nuovo e determinato portiere della New Team.
Cosa cè, Tom? Forse
non sto bene?,
mormorò Grover delusa, accorgendosi dellespressione
sul suo viso.
Il ragazzo scosse la testa, fingendosi distratto. No,
no, sei molto carina con quel taglio
dico davvero
hai
fatto bene
anche se è un vero peccato! Avevi dei
capelli così belli
.
Kris sorrise. Grazie
beh, sì, un po mi
è dispiaciuto
ma, dopotutto, era da tanto tempo che
li portavo lunghi
forse era ora di cambiare
.
Kristine si stiracchiò le braccia, portandole in avanti.
Uhm
ehi, Tom, mi sa che ci conviene cominciare
ad allenarci! Tanto, penso proprio che Holly avrà da
fare per molto!, disse Kris con ironia.
Si girò, così, per raggiungere il resto della squadra,
che finalmente, dopo aver preso in giro Hutton per una
buona mezzora, stava iniziando lallenamento.
Dopo qualche attimo, però, si voltò di nuovo verso lamico.
Tom
.
Il ragazzo si avvicinò. Sì?.
Se ti ho detto qualcosa che ti ha ferito, ti prego
di perdonarmi. Non volevo
.
Non hai detto nulla di male, Kris. Va tutto bene
davvero!,
la rassicurò il ragazzo. Dai, non perdiamo altro
tempo
andiamo!.
Detto questo, Becker la superò, raggiungendo poco dopo
il centrocampo.
Kristine non sapeva cosa pensare. Non riusciva più a
capire il comportamento di Tom
di certo quello che
lei aveva detto, quel pomeriggio, su Benji, gli aveva
dato fastidio. Ma cera qualcosaltro
sicuramente,
cera qualcosaltro.
La tua
è una semplice gelosia da amico?.
Kris si incamminò verso la porta. O magari
.
Ehi Grover, tieniti pronto! Ora proveremo col
dribbling!, gridò Diamond passandole accanto.
Per un po faremo senza Holly!.
Il portiere sorrise distrattamente a Paul. La sua mente
era altrove, in quel momento
e un unico
interrogativo dominava i suoi pensieri.
Si fermò accanto ad uno dei pali. Mentre si infilava i
guanti, fece un lungo sospiro.
Io
non posso saperlo
potrei fraintendere
tutto
e perdere Tom anche come amico. E
non
voglio
, pensò, combattuta. Alzò la testa, e
cercò Tom con lo sguardo.
Il numero 11 della New Team correva sulla rada erba verde
smeraldo del campo, dribblando agilmente i compagni che
tentavano di ostacolarlo. Arrivato oltre la linea
mediana, passò la palla a Mason, che avanzò. Il ragazzo
proseguì fino allarea di rigore, poi ripassò
nuovamente la sfera a Becker, posizionato allestrema
sinistra rispetto alla porta.
Kristine si preparò a ricevere il tiro. Adesso sei
un calciatore, disse a bassa voce, fissando gli
spostamenti del pallone davanti a lei. Ti devo
considerare come tale. Un compagno di squadra. Ci stiamo
allenando, e non devo più pensare ad altro, per ora.
Basta
. Strinse le dita a pugno e le rilasciò,
per poi piegare leggermente la schiena. Appoggiò
saldamente i piedi sul terreno, pronta a muoversi
fulmineamente in qualunque direzione. Tira pure
Becker.
Tom era pronto a calciare, anche se, dalla posizione in
cui era, sarebbe riuscito a segnare abbastanza
difficilmente.
Kris lo guardò con aria di sfida. Vorrà vedere
come mi comporto in un caso del genere
sicuramente
ripasserà la palla a Johnny
vuole cogliermi
impreparata
.
E infatti, proprio come aveva previsto la ragazza, la
sfera venne lanciata da Becker parallela alla porta,
verso Mason, che era distante da Kris qualche metro.
Il giocatore dai ricci capelli scuri spiccò un balzo nel
tentativo di colpire il pallone con un colpo di testa,
ma, allimprovviso, qualcuno si mise fra lui e la
sfera di cuoio
La misteriosa figura saltò ancora più in alto di Johnny
: lattaccante, colpito da una gomitata del terzo
calciatore, cadde a terra malamente.
Intanto Kris era rimasta a fissare il pallone che, dallalto,
si stava ora precipitando velocissimo verso di lei, dopo
essere stato tirato di testa con una violenza inaudita.
La ragazza, senza nemmeno provare a bloccarla, venne
presa in pieno viso dalla sfera: la potenza del tiro la
fece cadere allindietro, e, poco dopo, il portiere
si ritrovò per terra, con la schiena dolorante
Il pallone, invece, senza perdere potenza, proseguì
nella sua traiettoria, insaccandosi in rete.
Tutti i nove giocatori della New Team guardarono, senza
dire una parola, prima il loro neo portiere, immobile fra
i due pali, poi labbronzato e muscoloso ragazzo dai
selvaggi capelli neri, in piedi davanti alla porta.
Freddo e altero, fissava Kris con disprezzo.
E tu saresti quello che deve sostituire Price?
Hmpft
ma non farmi ridere
sai cosa ti dico?
Forse ti converrebbe abbandonare immediatamente la
squadra. Vedi, per non fare brutte figure
che ne
dici? Certo che, da come aveva parlato di te Philip, mi
aspettavo qualcosa di meglio
che delusione
,
disse il giocatore a voce alta, con un sorrisetto
derisorio sul viso affilato.
Kris!, esclamò Tom correndo allarmato dallamica,
ancora stordita per il colpo ricevuto. Anche Diamond e
Carter si affrettarono a soccorrere il loro compagno di
squadra, mentre Harper, con sguardo torvo, si dirigeva
deciso verso il ragazzo bruno.
Mark Landers!, sentenziò quindi Bruce
puntando lindice sul capitano della Toho. I
tuoi modi sono come al solito molto garbati, non cè
che dire! E poi, si può sapere cosa cavolo vuoi? Il
campionato non è ancora iniziato, quindi, lascia in pace
Grover!.
Grover, eh? E questo il nome del vostro nuovo e
infallibile portiere? Tze
, sbuffò Mark
passandosi una mano fra i capelli corvini. Mi
spiace, Bruce
questo tipo non è neanche degno di
confrontarsi con me
perché di certo non ci potrete
mai battere, questanno, con una schiappa del genere!
Non è riuscito a parare nemmeno un tiro di testa, a un
metro dal suo naso! Eh eh
rimpiangerete Benji, ne
sono sicuro
. Gettò unocchiata all
intera squadra.
Price è lunico portiere, oltre a Ed,
naturalmente, capace di bloccare i miei tiri. E questo lo
sapete bene
.
Il silenzio più assoluto calò sul campo. Nessuno osava
ribattere. La maggior parte dei calciatori, infatti, non
poteva contestare la verità. Senza il grande portiere
del Giappone, senza Benji, sarebbero stati di sicuro in
netto svantaggio nel campionato che stava per iniziare. Sì,
dovevano ammetterlo, purtroppo. E Kristian, per quanto
bravo, non avrebbe mai potuto compensare appieno la
mancanza del numero uno della New Team
Ma, in quel silenzio generale, alla fine qualcuno parlò.
Mark, non cantare vittoria troppo presto. Noi,
Holly e lo stesso Benji
crediamo tutti in Kristian
Grover. Ancora non sai di cosa è capace
ti assicuro
che non è molto saggio, da parte tua, sottovalutarlo
,
lo avvertì pacatamente Becker, inginocchiato di fianco a
Kris, che, intanto, si stava massaggiando lentamente una
guancia.
La ragazza guardava Landers con due occhi di ghiaccio,
punta sul vivo dai suoi insulti.
Lascia stare, Tom. Può dire quello che vuole. Ma
solo in partita si vedrà chi ha ragione
.
Becker si girò verso lamica, sorpreso dalla sua
fermezza. Kris
, mormorò.
Mark rise. Ah, allora ce lhai la lingua, per
difenderti! Credevo utilizzassi Bruce e Tom per farlo al
tuo posto
, continuò il calciatore,
avvicinandosi al portiere.
Kristine sosteneva il suo sguardo senza abbassare neanche
per un attimo gli occhi.
Ma che bel visino! Lo sai, Grover? Ora che ti
guardo bene mi sembri un po troppo gracile e
delicato per resistere allintero campionato
dovresti
davvero darmi retta
e tornartene a casa!.
Il ragazzo mise le mani nelle tasche degli attillati
jeans neri che indossava, e, giratosi, iniziò a
incamminarsi verso luscita del campo, sfilando
davanti alla New Team ammutolita.
Prima di scomparire dalla loro vista, Landers guardò
Kris e Becker unultima volta.
Dite a Holly che questa volta non avrò pietà. Sia
con Benji in squadra, che senza di lui! Eh eh
lunica
cosa che davvero mi dispiace è che io e Price non
potremo rinnovare la nostra consueta sfida, questanno
beh,
pazienza!.
Detto questo, se ne andò.
Per un po nessuno parlò, poi, improvvisamente,
Kris si rialzò. Fissava il terreno, tenendo le braccia
serrate lungo i fianchi. Tom, ancora inchinato , alzò lo
sguardo verso il suo viso, aspettandosi di vedere lamica
in lacrime.
Invece, sorprendentemente, Kris non piangeva. Anzi, nei
suoi occhi sembrava ardere uno spirito combattivo che
Becker non si ricordava di aver mai visto in lei prima dora
Finalmente ho conosciuto di persona larrogante
Mark Landers
beh, è stato un bellincontro
,
disse Kris sospirando, passandosi una mano fra i capelli
scompigliati.
Alcuni membri della squadra si avvicinarono al loro
compagno. Paul Diamond le mise una mano sulla spalla.
Kristian, non dare troppo peso a quello che ha
detto Mark. Gli piace dare spettacolo
è fatto così.
Non esita mai a criticare tutto e tutti
essendo
nuovo, e soprattutto, essendo il sostituito del suo più
acerrimo rivale con il quale non vedeva lora di
confrontarsi, tu sei stato la vittima ideale sulla quale
scaricare la sua rabbia
.
Kris sorrise allamico. Lavevo capito
per
questo non mi preoccupa ciò che ha detto. So di
potercela fare, e non sarà certo Mark Landers a
scoraggiarmi! Tranquilli, ragazzi
.
Diamond, Harper, Carter, Mason, Vance, Denver, Kramer,
Ship
tutti i compagni di Kris guardarono distesi il
loro deciso portiere, rassicurati dalla sue parole.
Sei sicuro di non essertela presa?, disse però
Becker, preoccupato dallultima frase che Mark aveva
rivolto a Kristine. La ragazza guardò Tom, e, intuendo
il motivo della sua insistenza, scosse il capo.
So essere più forte di quanto pensi.
Il numero 11 rimase qualche secondo immobile, a
riflettere sulla risposta dellamica. Ricordò che
quella frase era già stata pronunciata dalla stessa Kris
quel sabato sera, quando avevano parlato
Ma adesso basta, scordiamo linterruzione di
Mark e riprendiamo lallenamento!, esclamò
alla fine Grover rivolgendosi alla New Team. Alzò un
braccio al cielo. Forza!.
Tutti i giocatori risposero con un grido affermativo,
entusiasti. Si dispersero nel campo, assumendo nuovamente
i loro ruoli. Becker li seguì, silenzioso, correndo
lentamente verso il centro del rettangolo.
Aveva compreso, finalmente, quanto Kris fosse cambiata.
Non era più quella ragazza triste, sola e debole che
aveva conosciuto a Kyoto
la ragazza a cui era stato
vicino, che aveva consolato e aiutato nei momenti
difficili
ora era diventata davvero più forte. Più
decisa, e pronta a lottare. Sì, capace di lottare da
sola
senza laiuto di nessuno.
Forse non hai più bisogno di me, Kristine,
mormorò triste Tom, lanciandole unocchiata. Ne
è passato di tempo
in questi anni sei maturata
ma
io
non me ne sono voluto rendere conto
.
Era così. Kristine, la ragazza dai lunghi capelli mossi
dal vento, che brillavano nel sole, non cera più.
FINE 5° CAPITOLO
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