IL MATRIMONIO

Erano ormai passati sette mesi dalla morte di Goku e anche se la sua mancanza si faceva sentire, la vita aveva ripreso a scorrere tranquilla per tutti i suoi amici.
La musica dance riempiva con le sue note allegre e frizzanti tutta la stanza, Bulma stava stirando e canticchiava, accompagnando la sua voce con quella del cantante di turno, tutte le canzoni che più le piacevano; il piccolo Trunks, che ormai aveva poco più di un anno, stava seduto nel box al centro della sala e giocava circondato da una miriade di pupazzi, o forse sarebbe meglio dire che scaraventava quei poveri pupazzi, ridendo per le evoluzioni che faceva fare a quei piccoli animaletti e continuando a parlare in quello strano e incomprensibile linguaggio, tipico di tutti i bambini di quell'età.
" Uffa che noia! Guarda quanta roba ho ancora da stirare! Che stress!" si stava lamentando la ragazza, rivolgendosi al suo pupo, che imperterrita continuava nel suo piano di distruzione di tutti i peluche, senza degnare la madre della minima attenzione.
" Trunks, hai intenzione di distruggerli tutti quei pupazzi? Guarda che, se continui così, non te ne compero più!" disse in tono scherzoso e per tutta risposta ricevette dal figlio un sorriso così innocente che la fece scoppiare a ridere.
Proprio mentre la donna stava riprendendo il ferro in mano il telefono squillò.
" Ciao Chichi, che piacere sentirti! Come stai? La gravidanza procede bene? Ah… si anche qua tutto ok….. Gohan come stà? Davvero? Si allena con Piccolo? …. Credo che Gohan sia un po' come un figlio per lui…. Trunks? Ah.. sta giocando nel box… si, sta bene ed è anche molto vivace. Chichi, ti andrebbe di venire un po' da me, domani pomeriggio? Dai, ti passo a prendere io, così non ti stanchi troppo a guidare, ok? Bene… allora, tieniti pronta per le due, va bene ?…."

Vegeta si fermò sulla soglia della porta a fissare la compagna, aveva una fascetta gialla che le tirava indietro l'azzurra frangia e indossava una canottierina rosa dalle spalline sottili e un paio di shorts di jeans molto attillati, che lasciavano scoperte le sue gambe perfette, era davvero bella. Stava " svolazzando" da una parte all'altra della stanza, chiacchierando allegramente con la sua amica.
" Ah, le donne, tutte pettegole!" disse, ma non lo pensava veramente.
Si appoggiò allo stipite della porta a braccia conserte e stette ad aspettare che la ragazza finisse di telefonare.

" Ok, ciao! Ci vediamo domani!" Bulma posò il cordless nella base e si voltò, Vegeta era sulla porta con aria impaziente.
" Che bello, hai già finito di allenarti!" la ragazza gli andò incontro e lo baciò, doveva essersi appena fatto la doccia, perché il pungente profumo del suo dopobarba la sommerse come un'ondata….umhh quel profumo le piaceva da morire…
Stettero ancora un po' abbracciati, poi Bulma si staccò da lui e si diresse in cucina.
" Ti preparo subito qualcosa, scommetto che hai una fame da lupi!" gli disse sorridendo.
In effetti, Vegeta aveva davvero fame e quindi si sedette a tavola aspettando il suo spuntino, senza però togliere gli occhi di dosso alla donna che si muoveva freneticamente tra i fornelli.
Bulma stava pensando a cosa poteva cucinargli e ridacchiava tra se e se, pensando al fatto che da quando stava con lui, persino il cucinare, che aveva sempre odiato, era diventato un piacere. Cosa non si fa per amore!
Si voltò e notò che il sayan la stava fissando, sentiva i suoi occhi squadrarle tutto il corpo e provava molto imbarazzo, certo, le faceva piacere che Vegeta la guardasse in quel modo…. però, quando la fissava così… beh, si sentiva a disagio…
Fortunatamente, l'allegra voce della madre di Bulma spezzò quella specie di tensione che si era creata fra loro:
" Tesoro, hai bisogno di una mano? Oh… ciao Vegeta!"
L'uomo annuì col capo, mormorando qualcosa di incomprensibile, un po' scocciato per l'intromissione della donna, ma poi gli fu servito il suo pasto e non ci fece più caso. Dopo poco arrivò anche suo padre, che andò subito a salutare il suo bel nipotino, schioccandogli un bacione sulla fronte.
La giovane si recò in bagno, prese la vaschetta con gli indumenti appena lavati e si diresse in sala, uscì sul terrazzo e cominciò a stendere i panni bagnati.
Bulma si sentiva veramente spossata, i lavori domestici la esaurivano più che stare ore ed ore davanti ai computers della Capsule Corporation e se pensava che doveva ancora preparare la cena….le veniva il mal di testa! Naturalmente, ci si mise anche il piccolo Trunks, a cui era venuta fame….oggi di certo non sarebbe riuscita a riposarsi neanche cinque minuti! La ragazza si chinò sul box e svogliatamente, prese in braccio il bambino, che al vedere la sua mamma si era un pochino calmato.
Lo portò in cucina, lo fece sedere nel seggiolone, quindi cominciò a far scaldare il latte che avrebbe, poi, versato nel biberon. Terminata questa operazione, sollevò il piccino, che cominciò a bere avidamente il suo latte, quindi ,quando, questo ebbe finito, cominciò a passeggiare nervosamente per il corridoio, aspettando che suo figlio digerisse.
La madre di Bulma, notando il viso stanco e tirato della figlia, decise di accorrere in suo aiuto.
" Cara, lascia pure a me il piccolo e vai in camera a riposarti un po'…su, non farti pregare!"
" Mi piacerebbe, mamma… ma non posso, perché adesso devo metter su da cena!" rispose rassegnata la donna.
" Oh, non vedo quale sia il problema! Preparerò io qualcosa, mentre tuo padre si occuperà di Trunks…. Vero tesoro?" propose allegramente la signora Briefs, rivolgendosi al marito.
" Certo, cara.."
"Su, forza, cosa stai aspettando? Ti chiamerò io quando è pronto, ok?"
" Va bene, mi hai convinto, farò come dici tu!" rispose sollevata Bulma, felice alla prospettiva di avere davanti a se un po' di tempo tutto per lei.
Salì al piano superiore e decise che avrebbe fatto un bella doccia fresca.

Vegeta che aveva assistito alla discussione, decise che sarebbe andato in camera loro ad aspettarla, per tutto il giorno non era riuscito a passare, da solo con lei, neanche dieci minuti e questo lo aveva innervosito molto. Non che si sentisse messo da parte, ma da quando era nato Trunks, Bulma dedicava la maggior parte del suo tempo al loro figlio e quello che rimaneva per lui era davvero poco, insomma un po' era geloso del piccolino, che catalizzava per se tutte le attenzioni della donna.
Senza farsi vedere dai coniugi Briefs, il sayan sgattaiolò fuori dalla cucina e entrato in camera, si apprestò ad attenderla.

Bulma uscì dal box doccia e avvolse lo splendido corpo, per nulla rovinato dalla maternità, in una salvietta, si pose davanti allo specchio e dopo essersi pettinata, prese il phon e cominciò ad asciugare la morbida chioma azzurra, che metteva in risalto la lucentezza della sua pelle chiara. Terminato di sistemarsi, andò in camera a vestirsi e quando entrò ebbe un moto di sorpresa:
" Vegeta, che ci fai…" ma non fece in tempo a terminare la frase, che il guerriero le tappò delicatamente la bocca con un bacio, sospingendola dolcemente verso il letto…

Il sayan, dal canto suo, quando aveva visto entrare la donna, coperta solo da uno striminzito asciugamano, aveva sorriso maliziosamente….mentre il fresco profumo di sapone, da lei emanato, si faceva invitante…troppo invitante per non resistergli, così l'uomo le si era avvicinato e l'aveva stretta appassionatamente, baciandola… il suo unico desiderio, ora, era quello di stare, solo, insieme a lei….

" Bulma… Bulma… cara, è pronta la cena….Ehi, Bulma, ma mi senti?" la voce della signora Briefs riecheggiava per il corridoio della casa…
La ragazza si svegliò di soprassalto, richiamata alla realtà da una voce, che prima aveva solo pensato aver sognato, ma che si era invece rivelata reale….e pericolosamente vicina…
" Mamma, mamma…. Ti ho sentito non ti preoccupare…. Stiamo arrivando, dieci minuti e scendiamo…ok?" gridò Bulma preoccupata per il fatto che la madre avrebbe potuto entrare e trovarli così…nel letto…
" Ma che ore sono? Oh…cavolo, ma sono le sette e mezza… è tardi.." disse, dando una rapida occhiata alla sveglia posizionata sul suo comodino.
" Vegeta…su, forza, Vegeta…svegliati…" sussurrò, scrollando delicatamente il suo amante, l'uomo brontolò qualcosa e poi si girò dall'altra parte.
La donna scese dal letto e si vestì velocemente, quindi si sedette sul materasso e baciò sulla fronte il sayan, pregandolo di alzarsi. Vegeta era contrariato, non aveva nessunissima voglia di scendere in cucina, voleva solo stare a dormire in santa pace, ma fu vinto dalle insistenze della sua donna, era inutile… non c'era nulla da fare… non riusciva proprio a resistere a quei bellissimi occhi azzurri e a quel terribile caratterino…l'importante era non farglielo capire…
Di malavoglia cominciò a vestirsi…..


Il sole splendeva alto nel cielo azzurro, mentre un'altra calda giornata estiva volgeva ora al suo inizio…
Chichi aveva appena terminato di preparare la colazione e si accingeva a portarla in tavola, si sedette e prima di iniziare a consumarla, aspettò che Gohan la raggiungesse…le faceva uno strano effetto vedere il posto di Goku vuoto, non sentire la sua allegra risata…le mancavano, perfino, le miriadi di scodelle sporche che suo marito spargeva e abbandonava, ogni mattina, per la tavola…
Sospirò, sapeva bene che avrebbe, già, dovuto abituarsi alla sua assenza da tempo… ma a certe cose l'abitudine non ce la si fa mai…
Si accarezzò il gonfio ventre, ormai era al settimo mese e… ogni volta che si guardava allo specchio, non poteva fare a meno di sorridere del suo aspetto, sembrava proprio un pallone! Il piccolo bimbo dentro di lei, le era di grande conforto…lo considerava un po' come un regalo… il regalo che Goku le aveva fatto, prima di lasciarla per sempre…
" Mamma, sono tornato a casa!" Gohan era appena rientrato dopo il quotidiano allenamento mattutino ed ora le veniva incontro, sorridendole.
" Bravo…e adesso, fai colazione, poi fila subito a fare i compiti, perché questo pomeriggio andremo da Bulma e quindi non avrai tempo di studiare!" disse la donna con il solito tono accigliato.
Il ragazzino, ormai abituato alla scontrosità della madre, non si stupì più di tanto della poco calorosa accoglienza e acconsentì ai suoi ordini.
Sinceramente, però, era piuttosto preoccupato per Chichi, da quando suo padre era morto, i sorrisi di sua madre si erano fatti sempre più radi… mentre un velo di tristezza turbava e incupiva quei grandi e profondi occhi neri…
Sapeva bene che l'umore delle donne incinte era molto volubile, ma… ormai troppe volte aveva sentito i singhiozzi della madre riecheggiare nel silenzio della notte, lacrime versate per la mancanza del marito, per quel vuoto che sembrava così incolmabile, per il disagio a trovarsi in quel letto ,ormai, così troppo grande per lei sola…


L'auto decappottabile si fermò proprio di fronte al rigoglioso giardino che circondava la casa di Chichi, ne scese una donna dai lunghi capelli azzurri e il sorriso radioso, che corse incontro all'amica, già pronta sull'uscio con il figlio.
" Ciao Chichi! Quanto tempo! Sono contenta di vederti, ti trovo in forma!" esclamò, allegramente, Bulma.
" Oh…ciao Bulma! Anch'io sono davvero felice, era da molto che non ci si vedeva!" rispose la donna, mentre abbracciava affettuosamente l'amica.
" Mamma mia… Gohan sei cresciuto tantissimo!" i suoi occhi si erano posati sul ragazzino moro che le sorrideva timidamente e notò che la sua somiglianza col padre era davvero sorprendente…non se lo ricordava così…
" Forza ragazzi, saltate su… si parte!" Bulma fece accomodare i due in auto, aiutando Chichi a salire e poi mise in moto.

Bulma aprì la porta d'ingresso della Capsule Corporation e fece entrare gli ospiti, ai quali andarono subito incontro i signori Briefs, accogliendoli calorosamente, lieti di poter rivedere la donna e il suo giovane figlio.
" Benvenuta cara… siamo davvero felici di avervi qui da noi! Oh, Gohan, ti sei fatto proprio un bel ragazzino…" continuò la madre di Bulma, facendo arrossire il piccolo per i troppi complimenti.
L'allegra brigata si diresse in salone, dove appoggiato alla parete, stava a braccia conserte il burbero principe dei sayan… costretto dalla compagna a presenziare all'arrivo della sua amica.

Vegeta, sentendo il coro di voci che si stava avvicinando, alzò gli occhi e vide la moglie di Kakaroth che avanzava verso di lui. Boffonchiò un "ciao" e tornò a volgere lo sguardo altrove, lui non era certo il tipo adatto per i convenevoli.
Era stato un po' freddino, questo è vero, però non era infastidito dalla presenza di Chichi, anzi… lei era l'unica fra gli amici di Bulma che lui sopportava, l'unica che aveva sempre avuto il buon gusto di non assillarlo di domande o tormentarlo con chiacchiere inutili, quanto stupide… l'unica che aveva sempre evitato di lanciargli sguardi pieni di stupore e meraviglia per il fatto che lui fosse il nuovo compagno di Bulma, al posto di quel babbeo di Yamcha…. Insomma, per farla breve, l'unica che lo lasciava in pace. Però, non erano solo questi i motivi…si potrebbe dire che il guerriero provasse rispetto per quella donna, che sola si sarebbe trovata a dover crescere due figli e a fare i conti con tutto quello che la solitudine le avrebbe comportato. Chi meglio di lui poteva comprendere cosa si provasse ad essere soli?
Certo che Kakaroth era stato proprio un idiota a non voler resuscitare, ma non c'era da stupirsi, lui aveva sempre sostenuto che Goku era uno stupido….un guerriero di infimo livello certe cose non le può capire! Si staccò dal muro e s'incamminò verso la camera gravitazionale.

La giovane fece accomodare l'amica sul divano, curandosi di metterle un cuscino dietro la schiena. S'intenerì nel vedere i movimenti goffi e gentili di Chichi che cercava di destreggiarsi con quel dolce peso. La guardò accarezzarsi il ventre e sorridere teneramente al pancione; pensò che con la maternità, oltre ai lineamenti del suo viso, si erano addolciti anche i suoi modi e il suo carattere….ma, infondo, era risaputo che la maternità rende le donne più belle e Chichi non faceva eccezione.
" Allora… finalmente abbiamo un po' di tempo tutto per noi! Vuoi…?" disse porgendole una fetta di torta e sistemando sul tavolino il vassoio con le tazze colme di the fumante.
" Si grazie! Da quando aspetto questo bambino, mangio in continuazione…sto diventando come Goku.." ma non terminò la frase perché un'ombra di tristezza velò il suo sorriso.
" Ti manca molto, vero?"
" Si, mi manca da morire…. e rispetto la sua decisione, ma molte volte non posso fare a meno di pensare che sia stato davvero molto egoista nei confronti miei e di Gohan e che probabilmente lui non mi ha mai amato….che mi ha sposato solamente per mantenere fede a una promessa di cui non conosceva nemmeno il significato…. se mi avesse voluto bene veramente, sarebbe tornato da me…Io non posso fare altro che arrendermi all'evidenza… Son Goku non ha mai provato amore per me…" la donna scoppiò a piangere e Bulma l'accolse fra le sue braccia, stupita e incredula per le parole dell'amica.
" Ma….ma cosa stai dicendo!? Guarda che non è assolutamente vero e lo sai anche tu! Forse Goku non è mai stato un marito perfetto e premuroso, ma io so che ti amava e che era felice di averti sposato…non devi dubitare del suo amore…
Io lo sentivo quando parlava di te, ti pensava con dolcezza e vedevo come ti guardava…e il suo non era certo uno sguardo d'indifferenza…anzi…" le accarezzò il bruno chignon cercando di confortarla, continuò ad abbracciarla, aspettando che si calmasse.
Pian piano, i singhiozzi della donna si placarono, lasciando il posto ad un sorriso appena accennato.
" Hai ragione, sono stata una sciocca! Come ho potuto dubitare di lui? E' solo che mi sento così stanca e sola…"
" Capisco quello che vuoi dire e posso immaginare come ti senti, stai attraversando davvero un brutto momento, ma ricordati che io ti sarò vicina…e quando avrai bisogno di qualcosa, anche solo di parlare, non esitare a chiamarmi…i veri amici si vedono nel momento del bisogno!" il caldo e solare sorriso di Bulma le trasmise un po' di coraggio e nuovamente fiducia in se stessa.
" Grazie! Sei un'amica!"
" Bene, ora sarà meglio parlare di qualcos'altro… Come hai deciso di chiamare il piccolo?" chiese la ragazza, posando teneramente una mano sul pancione di Chichi e sentendo il bimbo scalciare " Si muove… sta scalciando….mi ricorda tanto il mio Trunks.."
" Beh…ecco…io pensavo di chiamarlo Goten, che te ne pare? A Gohan è piaciuto.."
" Carino…molto carino, si, mi piace molto…"
Le due donne continuarono a chiacchierare così, del più e del meno, per circa un'ora, poi Bulma propose di andare a fare una bella passeggiata in centro…fare shopping le avrebbe aiutate a distrarsi un poco.

Le strade erano affollate, un via vai di gente animava i marciapiedi, mentre i suonatori agli angoli delle vie componevano la colonna sonora di un afoso pomeriggio estivo. Le due ragazze avanzavano lentamente, in contrasto con la camminata nervosa della maggior parte della gente, ammirando le diverse vetrine che si susseguivano, eleganti e colorate, davanti ai loro occhi.
Ad un tratto una in particolare catturò l'attenzione di Bulma, esponeva abiti da sposa.
La ragazza si fermò un momento, ammirando incantata uno dei tanti abiti bianchi che il negozio metteva in vendita, era bellissimo….cercò di immaginare se stessa avvolta in quel candore…
" Hai sempre sognato di indossarne uno, vero?" la voce di Chichi la riportò alla realtà, la ragazza annuì ancora rapita dalla magnificenza di quel vestito.
" Ma tu e Vegeta non avete ancora parlato di matrimonio? Insomma… non avete mai pensato di sposarvi?"
" Beh, a dire il vero no! Sai che a Vegeta queste cose non interessano e le ritiene inutili…. Per lui sono diventata la sua donna dal momento in cui ci siamo messi assieme e dice che un pezzo di carta non fa la differenza. Lui non capisce…" Bulma sospirò, pensando alla cocciutaggine del sayan e fissò un ultimo momento, con tristezza, quell'abito che non avrebbe mai indossato…
" Perché non provi a parlargliene? Prova a spiegargli quanto è importante per te quel pezzo di carta! Infondo, tu hai fatto molto per lui e sarebbe ora che anche lui si decidesse a farti qualche favore, no? Non rinunciare al tuo sogno, Bulma, non sarebbe giusto!" il tono finto-arrabbiato di Chichi, la fece sorridere…. La sua amica non aveva tutti i torti….
" Beh, potrei provare….infondo, cos'ho da perderci?" ammiccò decisa la ragazza dai capelli turchini.

Tornate a casa, la donna e i suoi genitori riuscirono a convincere Chichi a rimanere a cena e a passare la notte da loro.
" E dai, Chichi! Ci vogliono due ore di macchina per arrivare a casa tua…. Fai prima a restare qui, no?" Bulma continuava a insistere, ormai l'amica stava per cedere, se lo sentiva.
" Ok! Va bene….visto che ci tieni così tanto…"
Gohan, non sembrava troppo entusiasta della proposta, nel pomeriggio si era abbastanza annoiato anche perché odiava la vita in città, però… si trattava di fare un favore alla madre, stare in compagnia non avrebbe potuto farle altro che bene.
Annuì rivolto al viso ansioso della madre che subito s'illuminò.

Vegeta stava camminando nel giardino della Capsule Corporation, avevano da poco terminato di cenare e lui aveva preferito uscire un po', visto che era una bella serata, piuttosto che rimanere tappato in casa. Si soffermò un attimo a guardare la luce che proveniva dalle finestre del salone…Bulma era la, con il piccolo Trunks in braccio, a spettegolare con la moglie di Kakaroth, ma c'era qualcosa di diverso dal solito e lui se ne era accorto subito, non appena lei aveva messo piede in casa. Durante la cena aveva colto, parecchie volte, il suo sguardo fisso su di lui e tutto ciò non prometteva niente di buono….che avesse qualcosa di importante di cui parlargli?


Il caldo afoso la soffocava, il sudore le imperlava la fronte….scocciata, la donna si rizzò sedendosi sul morbido materasso. Volse lo sguardo di lato e lo posò sul suo compagno, che dormiva beatamente, incurante del caldo spaventoso che opprimeva la stanza. Il viso dell'uomo sembrava sereno e rilassato, la sua schiena nuda si offriva all'oscurità…
" Beato lui che riesce a dormire! Io, invece, mi sto sciogliendo! Quest'afa è davvero insopportabile" sospirò la donna.
Scese dal letto e si avvicinò al portafinestra, l'apri e uscì sul terrazzo. Una leggera brezza le accarezzò il volto e i capelli, provocandole una piacevole sensazione di freschezza, si appoggiò alla ringhiera e si affacciò sul mondo…
Da lontano le giungevano alle orecchie il rumore delle auto che passavano e gli echi delle grida di qualche ragazzo scalmanato, ma per il resto tutto era abbastanza tranquillo…
Era notte fonda e la pallida luce lunare illuminava il cielo, immersa in quella tranquillità, Bulma si perse nei suoi pensieri…
" Come faccio a dire a Vegeta che voglio sposarmi? Come posso fargli capire quanto conti per me il matrimonio, senza farmi accusare di essere " la solita sentimentale"? Oh, ma perché deve essere tutto così difficile!!…"

Il sayan si svegliò, disturbato dal vuoto lasciato dalla sua compagna, si alzò e la vide.
Era in terrazzo a godersi il fresco notturno ed era assorta nei suoi pensieri…
Stette ad osservarla alcuni minuti e si convinse sempre di più che c'era qualcosa che non andava…

" Che ci fai qui? Dai, torna a letto…" la voce di Vegeta la fece cascare dalle nuvole, non si era accorta della sua presenza… chissà da quanto era lì!
" Non riesco a dormire, ho troppo caldo…"
" C'è qualcosa che non va?" le chiese gentilmente lui
" Co…cosa?.." arrossì violentemente, non si aspettava questa domanda, l'aveva spiazzata.
" Non far finta di niente, non mi freghi! Ti conosco troppo bene, donna!"
" Ti ho detto mille volte che non mi devi chiamare DONNA!!! Lo sai che mi dà fastidio!"
L'uomo sorrise nel vedere l'espressione corrucciata della ragazza e come a farsi perdonare, la prese per un braccio, se l'attirò vicino e la baciò…



Chichi se n'era andata via al mattino presto e un'altra giornata era trascorsa tranquillamente alla Capsule Corporation.
" Arrivo…arrivo, smettila di piangere…" la donna camminava a passi veloci verso la culla, da dove suo figlio la stava reclamando, lo prese in braccio e il bimbo tornò sorridente.
"…mamma…" biascicò il piccolino che aveva da poco imparato a dire quel nome e "papà".
" Ah, il tuo era solo un capriccio…non avevi bisogno di niente, volevi essere solo coccolato un po'…bravo furbetto!"
Bulma, stanca per la giornata lavorativa decise di andare a sdraiarsi nel letto con Trunks, nella speranza di farlo addormentare. Si coricò, ponendo al suo fianco il bimbo, che aveva cominciato a gorgogliare, a ridere, a fare i suoi soliti strani discorsi.
" Si, si, tesoro, hai ragione…la mamma ha capito…" uno sbadiglio, una strabuzzata d'occhi…alla fine la stanchezza ebbe il sopravvento e la donna scivolò in un dolce sonno.

Vegeta entrò in camera e si fermò a guardare divertito la scena: Bulma stava circondando con un braccio il corpicino di Trunks e sembrava profondamente addormentata, il piccino invece stava sorridendo mentre si divertiva a giocare con una ciocca di capelli della madre.
Probabilmente la sua compagna aveva cercato di far addormentare il figlio, ma era crollata prima lui.
Si sedette sulla sponda del letto e sollevò delicatamente Trunks, stando attento a non svegliare la ragazza.
"…papà…" lo salutò il bimbo.
" Su, cerca di dormire…." Il sayan era visibilmente imbarazzato perché non aveva mai cullato il piccolo prima d'ora.
" Come diavolo si fa?…vedi di addormentarti alla svelta perché non ho assolutamente voglia di tenerti in braccio tutta la sera, capito?" le sue minacciose parole non sembrarono sortire alcun effetto, il figlio era ancora vispo e allegro. Vegeta sospirò rassegnato, avrebbe dovuto aspettare un bel po'!
Quando finalmente Trunks si fu addormentato, il guerriero fece per svegliare la ragazza ma il suo occhio cadde su una rivista, aperta, posata di fianco a lei.
Prese il giornale e lesse l'inserto sul quale era aperta la pagina….parlava di matrimoni…molti articoli trattavano l'argomento preparativi e davano alcuni consigli su come rendere perfetta la cerimonia, altri erano servizi fotografici sui più bei abiti da sposa in voga al momento…
Che fosse questo il motivo per cui Bulma era così agitata? Voleva forse sposarsi con lui? Eppure avevano affrontato questo argomento già una volta e lui le aveva fatto chiaramente capire quello che ne pensava. Trovava assurda questa storia del matrimonio… a che diavolo serviva? In fondo due persone possono amarsi tranquillamente, anche se il loro rapporto non è ufficializzato da quello stupido pezzaccio di carta, no? Per lui Bulma era diventata sua moglie, o meglio la sua donna, dal momento in cui si erano amati per la prima volta e non gli importava che lei non portasse l'anello al dito, perché sapeva che sarebbe stata sua per sempre….nessuno avrebbe potuto portargliela via….nessuno!


Era la serata ideale, i suoi genitori avevano deciso di cenare al ristorante portando con loro Trunks e Bulma ne avrebbe approfittato per preparare una gustosa e romantica cenetta per Vegeta, durante la quale lo avrebbe informato dei suoi progetti…
Si mise un corto vestito blu, la cui scollatura lasciava scoperte le spalle, si truccò con cura e si spruzzò un profumo molto sensuale….doveva essere tutto perfetto, non bisognava lasciare nulla al caso…

Quando il sayan entrò in cucina, un profumo dolce e intrigante allo stesso tempo lo avvolse, vide avanzare verso di lui la donna fasciata in un abito blu che metteva in risalto le sue forme perfette. La giovane gli sorrise e si avvinghiò a lui, mentre le loro labbra si toccarono, divorandosi in un bacio pieno di passione, Vegeta spostò il viso sul sottile collo di lei e cominciò ad accarezzarlo con lievi baci che tracciarono una scia infuocata sulla morbida pelle, facendo fremere la donna, che a sua volta aveva affondato le mani fra i neri capelli del sayan…
La ragazza si riscosse e si staccò da lui, che ne rimase un po' sorpreso, poi lo fece accomodare a tavola e gli servì i diversi piatti che aveva preparato apposta per lui.
A metà della cena, la ragazza prese il coraggio a quattro mani e si decise a parlare:
" Vegeta…ti devo parlare di una cosa…"
" Finalmente si è decisa…non sopportavo più di aspettare" pensò il guerriero, ma a lei rispose soltanto:
" Ti ascolto.."
Osservò la ragazza che con l'indice della mano destra stava accarezzando in modo molto sensuale il contorno del calice mentre i suoi occhi azzurri si erano posati sul suo volto…non poteva negare che in quel momento avrebbe preferito fare qualcos'altro piuttosto che discutere…
" Ecco …vedi…a me piacerebbe molto ufficializzare la nostra unione…io pensavo che sarebbe carino sposarci…"
" Se è solo per ufficializzare il nostro rapporto non vedo che bisogno ci sia di sposarsi, ti ho già detto che le cose, a me, vanno bene così come stanno!" il sayan la interruppe bruscamente.
" Ma Vegeta…sarebbe meglio fare così anche per il bambino…su, pensaci un po'!"
" Ho detto di no, insomma qual è il problema? E adesso cosa c'entra Trunks? L'importante è che abbia i genitori, no? Non devono mica essere per forza sposati!"
Il sayan le stava facendo venire il nervoso, possibile che si ostinasse a non voler capire? La irritava da morire quando faceva così lo scontroso e il testardo! Avrebbe tanto voluto dirgli i reali motivi della sua richiesta, ma sapeva che avrebbe solo peggiorato le cose… Vegeta non sopportava i sentimentalismi, quindi doveva cercare di farlo ragionare facendo leva su motivazioni pratiche…
" Certo che c'entra, sarebbe molto meglio per Trunks e per noi se fossimo sposati, ci caveremmo da un sacco di impicci… e poi te l'ho detto, voglio ufficializzare il nostro rapporto…e dai, tanto non cambierebbe niente fra noi, dovremo solo portare una fede all'anulare…" sperava di averlo convinto.
" Appunto perché non cambierebbe niente fra noi che non m'importa di sposarmi, hai capito? Ora smettila, ti ho già detto un mucchio di volte che quello stupido pezzaccio di carta non serve a nulla! Non voglio più parlarne!" il sayan sembrava parecchio scocciato.
Bulma non ce la faceva più, sentiva che tutta la rabbia che aveva ingoiato fino ad allora stava per esplodere, era stufa di sentirsi dire che il matrimonio non serve a nulla, era stanca dell'atteggiamento dispotico di Vegeta, ora era veramente troppo e tutta la collera della ragazza finalmente esplose:
" Ora sono veramente stanca…ho capito benissimo che non ti frega assolutamente niente di un nostro ipotetico matrimonio, è mai possibile che tu non possa mai fare niente per me? Ho cercato di darti tutto quello che potevo, di farti sentire accolto in un pianeta che non ti piaceva, di aiutarti nei tuoi allenamenti costruendoti stanze di gravità sempre più potenti….e ora che ti chiedo un piacere io la risposta è NO… cosa diavolo ti costerebbe farmi questo piccolo favore? Non ti ho mica chiesto la luna!- la ragazza stava alzando la voce, era davvero esasperata - Vuoi davvero sapere perché ci tengo così tanto a sposarmi? Ebbene, ti accontento subito…. Fin da quando ero bambina ho sempre sognato di avere una famiglia tutta mia….di sposarmi, tu non immagini neanche quanto io abbia desiderato e continui tutt'ora a farlo, di indossare l'abito bianco da sposa, di poter coronare questo sogno con la persona che amo… ma a te tutte queste cose non interessano affatto, anzi, tu disprezzi tutto quello che è romanticismo, pensa che non avevo neanche il coraggio di parlarti delle mie intenzioni, tanto sapevo che le avresti giudicate come le fantasie di una stupida sentimentale…" la ragazza si interruppe improvvisamente, portandosi una mano davanti alla bocca, pentita del tono che aveva usato nei confronti di Vegeta e per tutto quello che aveva detto… aveva messo a nudo la sua anima proprio davanti all'orgoglioso principe dei sayan…doveva essere impazzita.
Il guerriero era rimasto un attimo, sbigottito, a fissarla…non avrebbe mai pensato che Bulma avrebbe reagito in quel modo, ma poi il suo sguardo era ritornato imperscrutabile come al solito…
Come si era permessa, quella donna, di parlargli a quel modo? Però c'era qualcosa che lo turbava… davvero la sua donna aveva avuto timore a confidargli i suoi piani? Davvero era così importante per lei il matrimonio?

Senza attendere la replica dell'uomo, la donna si alzò da tavola e corse fuori dalla stanza, poco dopo si sentì il rumore della porta d'ingresso che veniva sbattuta.
" Dannazione! E ora dove diavolo è andata?"

In realtà Bulma non era andata lontano, si era seduta sugli scalini d'ingresso alla Capsule Corporation e osservava il giardino, mentre calde lacrime le rigavano le guance, piangeva per la tristezza e il nervoso….Vegeta aveva veramente esagerato, in fondo lei non chiedeva molto….voleva solo diventare sua moglie! Ciò che era strano era il fatto che, quando stava con Yamcha, non aveva mai preso in considerazione l'idea di sposarlo, nonostante lui avesse affrontato il discorso più volte ….e ora, ironia della sorte, si trovava a desiderare ardentemente di celebrare un matrimonio con la persona in assoluto meno adatta…..
Sentì dei passi, provenienti dall'interno della casa, avvicinarsi e allora si asciugò velocemente gli occhi con il dorso della mano, cercando di ricomporsi.
Vegeta aprì la porta e vide la sua compagna seduta sugli scalini che fissava l'orizzonte; si sedette a sua volta di fianco a lei e aspettò.
Dopo circa dieci minuti di silenzio e imbarazzo il sayan prese parola e sciolse la tensione che aleggiava fra loro. Trasse un respiro e disse:
" Senti…mi dispiace.."
Bulma si voltò sorpresa, erano rare le volte in cui Vegeta le aveva chiesto scusa e ogni volta non poteva fare a meno di meravigliarsi, non era abituata a sentir uscire certe parole dalla bocca del giovane.
" Scuse accettate" le piaceva l'idea che il sayan ammettesse di aver sbagliato.
" Visto che questo matrimonio è così importante per te lo faremo….ma non pretendere che io mi interessi e mi occupi della sua organizzazione, hai capito?" la informò con il suo solito tono che non ammetteva repliche.
La giovane si voltò e gli rivolse un sorriso caldo e radioso, il viso illuminato da una grande felicità. Sembrava impossibile, quella donna riusciva sempre a fargli fare quello che voleva, riusciva sempre a trovare un modo per convincerlo o forse, più semplicemente, lui non era in grado di resisterle.
Le sollevò il volto e lo avvicinò al suo, le baciò le morbide labbra, mentre le sue mani le stringevano la sottile vita. La ragazza ricambiò il bacio con passione e cominciò ad accarezzare il collo del sayan, dietro la nuca, l'uomo la fece alzare, rientrarono in casa e dopo averla presa in braccio la condusse nella loro camera.
Richiusero la porta dietro di loro e si strinsero di nuovo, riprendendo da dove avevano interrotto. Il contatto dei loro corpi, provocava in loro sensazioni sempre più forti…le mani di Vegeta cominciarono a slacciare il vestito della ragazza, mentre lei gli sfilava via il maglione…si ritrovarono completamente nudi nel letto, il sayan le accarezzava delicatamente la pelle calda e profumata, indugiando sui seni, lei gli cingeva il collo con le braccia… si guardarono negli occhi, consapevoli del loro amore, poi, le loro labbra e i loro corpi si unirono….



" Hai qualche preferenza sul giorno?" chiese la donna, spiando una qualche reazione dell'uomo che sedeva a tavola divorando il suo pasto.
" Ti ho già detto che avresti dovuto occupartene tu dei preparativi! Per me fa lo stesso… va bene qualsiasi giorno….tanto è uguale" la risposta del sayan era stata lapidaria, ma Bulma non si fece certo scoraggiare o intimorire.
" Bene, allora visto che per te va bene tutto, vorrei celebrarlo la Vigilia di Natale…credo che sarebbe molto bello…due feste una dopo l'altra…ci sarà da divertirsi…" sorrise sognante la ragazza.
" Due feste una dopo l'altra…che strazio!" le fece eco Vegeta, che non sembrava altrettanto entusiasta all'idea.
" Smettila di fare lo scontroso, in fondo è un po' è anche colpa tua…sei stato tu che mi hai dato carta bianca, dicendo che qualsiasi giorno andava bene!" lo rimproverò dolcemente, l'uomo mugugnò qualcosa di incomprensibile e alzatosi da tavola si diresse nella camera gravitazionale per il suo quotidiano allenamento.
" Sempre il solito brontolone!" pensò la ragazza, mentre ripuliva la cucina.
Appena ebbe terminato ciò, corse immediatamente a telefonare all'amica Chichi per comunicarle le tanto sospirate novità.
" Oh Bulma, come sono felice! Sono proprio contenta che voi abbiate deciso di fare il grande passo! E' davvero una splendida notizia! Ma avete già, più o meno, deciso il periodo?" chiese eccitatissima la donna.
" Si, pensavamo di celebrarlo la Vigilia di Natale…cosa te ne pare?"
" Oh, bene …benissimo…così mi darete anche il tempo di mettere al mondo Goten, la sua nascita è prevista verso metà ottobre. Cavolo, la mia amica Bulma che si sposa con Vegeta! Quasi non riesco ancora a crederci! Mi sembra così impossibile che il "ghiacciolo" abbia acconsentito a questa tua richiesta!" Chichi parlava a ruota libera, l'amica faceva quasi fatica a seguirla, era da tempo che non la sentiva così felice…Bulma sorrise compiaciuta.
Continuarono a chiacchierare, così, allegramente, per un paio di minuti, poi si salutarono.







La tiepida brezza autunnale scompigliava i capelli turchini della donna che costeggiava il marciapiede al fianco di un uomo dallo sguardo severo. Bulma guardò di sottecchi Vegeta, il ragazzo passeggiava di fianco a lei e non la degnava neanche di uno sguardo. Vide venire incontro a loro una coppietta, i due giovani sorridevano allegri abbracciandosi. Sospirò. Sapeva bene che per il sayan tutte le smancerie erano fonte di imbarazzo, quindi evitava di avvicinarsi troppo a lui, quando erano in pubblico, però, anche se non lo diceva apertamente, la ragazza ne soffriva del fatto che non poteva comportarsi con lui come qualsiasi donna innamorata faceva con il suo uomo….quanto le sarebbe piaciuto intrecciare la sua mano con quella di Vegeta… Certo sarebbe bastato prendere la mano del sayan e stringerla….peccato che la tenesse in tasca!
Rassegnata, voltò lo sguardo all'orizzonte e cercò di non pensare a quello che avrebbe potuto fare o non fare con lui.

Vegeta avanzava lentamente, costretto dalla sua donna ad accompagnarla all'ospedale a far visita alla sua amica che aveva partorito. Aveva uno sguardo scocciato, non ne aveva proprio voglia di recarsi là, né tantomeno di vedere tutte quelle facce che al suo passaggio si sarebbero contratte in smorfie di disapprovazione, non sopportava gli amici di Bulma, soprattutto quel babbeo del suo ex… Yamcha aveva il potere di innervosirlo più degli altri! Non lo aveva mai retto per più di dieci minuti, ma adesso, da quando stava con quella donna, lo reggeva ancora meno, soprattutto per il fatto che quell'imbecille continuava a provarci con Bulma, restio a rassegnarsi al fatto di averla persa. Sapeva bene che Yamcha lo odiava a morte perché gli aveva portato via il bene più prezioso, ma non si preoccupava, quel moscerino non aveva possibilità contro di lui. Ghignò fra se e se al pensiero della reazione di Yamcha, quando loro due avrebbero annunciato a tutti la loro intenzione di sposarsi…ci sarebbe stato da divertirsi.
Spiò il volto della ragazza al suo fianco e notò che era corrucciato, eppure poco prima era così allegro! Certo che quella donna era proprio strana, cambiava umore ogni cinque minuti! Osservandola meglio notò che un velo di tristezza oscurava i suoi occhi chiari e un'espressione rassegnata dipingeva il suo volto….ma che diavolo aveva ora? Seguì il suo sguardo e vide che era posato su una coppia, seduta su una panchina, l'uomo stava circondando le spalle della donna con un braccio, mentre questa gli stringeva l'altra mano…capì quello che Bulma stava pensando e ne rimase un po' dispiaciuto. Lui non era il tipo da fare queste cose e lei lo sapeva, infatti, non gli aveva mai chiesto niente…però si vedeva che avrebbe voluto comportarsi come quei due…ma a lui non piaceva fare tutte quelle smancerie in pubblico, lo imbarazzavano terribilmente e poi lui aveva il suo orgoglio da difendere! Sempre quel suo dannato orgoglio che gli impediva di superare le ultime barriere poste fra di loro! Arrossendo lievemente in volto, il sayan si avvicinò alla ragazza in modo che i loro corpi si sfiorassero mentre camminavano, poi, imbarazzato, spostò il viso di lato.

La ragazza era rimasta sorpresa da questa iniziativa dell'uomo, ma ne fu immensamente felice e tornò a sorridere, purtroppo… erano già arrivati all'ospedale.

Entrarono e l'aria, macchiata dall'odore acre dei medicinali e dalla sofferenza, li assalì di colpo, portando loro un vago senso di nausea.
Si diressero verso la stanza della loro amica e quando ne varcarono la soglia, Chichi li salutò con un sorriso radioso.
" Ciao, come sono contenta di vedervi!"
" Ciao Chichi! Allora, com'è questo piccolo sayan?"
Chichi le fece segno di avvicinarsi alla culla vicino al suo letto e attese la reazione della sua amica.
Bulma si chinò e rimase di sasso nel vedere il volto del bambino…era identico a Goku…lo stesso viso, gli stessi occhi…persino la stessa capigliatura….era la copia precisa del padre!
" Ma…ma è…è identico a Goku! E' davvero un bellissimo bambino!"
La neo-mamma accennò un lieve sorriso compiaciuto, quel bimbo le era davvero di gran conforto.
Anche Vegeta rimase impressionato dalla somiglianza del bambino con il suo eterno rivale e si augurò che fosse all'altezza del padre anche nell'arte del combattimento.
Successivamente, venne a far visita al nuovo nato anche il resto dell'allegra brigata, capeggiata da Crili. Naturalmente, ci furono un sacco di sguardi interrogativi e infastiditi rivolti a Vegeta, il quale se ne stava appoggiato al bianco muro della stanza senza degnare anima viva, ma nessuno osò fare commenti.
Dopo i soliti convenevoli e le solite chiacchiere, Bulma si decise a dare la bella notizia ai suoi amici:
" Ragazzi, io e Vegeta ci sposiamo!" disse la donna in tono festoso e sognante.
Tutti ammutolirono, paralizzati dalla sorpresa….Bulma che sposava Vegeta…come era possibile?
La ragazza ci era rimasta un po' male, non era proprio questa la reazione che si aspettava, ma cercò di non farlo notare.
Finalmente, Crili spezzò l'orribile silenzio che era piombato nella stanza.
" Wow! E' fantastico! Sono contento per voi! Congratulazioni!" le felicitazioni del ragazzo erano sincere, era davvero contento che la sua amica potesse realizzare il suo sogno più grande….e poi Vegeta non era così insensibile come voleva mostrare e lui, a differenza di Yamcha, aveva imparato ad accettarlo come fosse uno di loro.
Yamcha, dapprima sbigottito, era, ora, livido in volto e avrebbe tanto voluto mettere le mani al collo al sayan, ma sapeva che a rimetterci sarebbe stato solo lui. Cercò di abbozzare un sorriso, ma gli morì in gola non appena vide lo sguardo innamorato che Bulma rivolse al suo uomo. Non c'era niente da fare, per la prima volta nella sua vita ebbe la sensazione di averla persa sul serio, la frizzante ragazza dai capelli turchini non sarebbe mai più tornata da lui e doveva prenderne atto…. Solo poteva augurarsi che Vegeta la trattasse bene e non la facesse soffrire, ma in cuor suo sapeva che lei poteva essere felice solo al fianco di quel burbero sayan.

Vegeta gongolò alla vista della gelosia che stava attanagliando il terrestre, ma non lo diede a vedere, in fondo gli faceva un po' pena, non avrebbe saputo dire come avrebbe reagito lui, se fosse stato al posto di Yamcha. Al solo pensiero di poter perdere Bulma si sentiva morire e un po' si irritava contro se stesso per questa sua debolezza, ora, quella ragazza era diventato il suo unico punto debole e lui non aveva potuto impedire che succedesse, non aveva potuto impedire che quella donna diventasse tutto per lui. A volte gli capitava di ripensare al suo passato, alle sofferenze e alle angherie che aveva dovuto sopportare, all'odio che quotidianamente era cresciuto in lui fino a prendere pieno possesso della sua mente e si stupiva di come avesse potuto essere coinvolto da quello strano sentimento che i terrestri chiamavano amore. Come era successo che lui, sanguinario principe dei sayan, fosse rimasto affascinato da quella donna a tal punto da non poter credere di riuscire a vivere senza di lei? Come aveva potuto il suo cuore, freddo come il ghiaccio e duro come la pietra, piegarsi al calore di quei sorrisi? Inutilmente aveva cercato di darsi una risposta e forse ora non aveva più voglia di cercarla, in fondo, tutto quello di cui aveva bisogno era a pochi metri da lui.

La neve scendeva soffice dal cielo ricoprendo con uno strato bianco, quasi fosse un manto, il giardino della Capsule Corporation. La donna si abbandonò mollemente sul divano, aveva un'espressione stanca, il cuore carico di eccitazione.
Era un grigio 23 dicembre e il giorno dopo sarebbe avvenuta la cosa più bella della sua vita, oltre alla nascita del figlio, avrebbe sposato l'uomo che amava! Quanti giorni erano passati da quello in cui era andata a trovare Chichi all'ospedale, il tempo era volato via velocissimo tra preparativi e prove. Tutto era pronto, gli inviti erano stati consegnati, l'abito era stato rifinito, il bouquet le sarebbe stato consegnato l'indomani mattina, il rinfresco era stato preparato con cura a la casa era stata riordinata a dovere. Voleva che tutto fosse perfetto, voleva che tutto fosse come lo aveva sempre desiderato. Aveva curato ogni minimo particolare con la massima attenzione e ora si sentiva stravolta, non avrebbe mai immaginato che organizzare un matrimonio sarebbe stato così stancante, ma al pensiero della giornata che avrebbe passato l' indomani si sentiva ripagata di tutte le fatiche. Si alzò pigramente dal divano, voleva andarsene in camera a riposare, ma la sua attenzione fu attirata dalla porta della camera in cui aveva passato tutta la sua adolescenza, sospinse lievemente l'uscio e entrò… fu invasa da un'ondata di ricordi. Tutto era rimasto come l'aveva lasciata dall'ultima volta che c'era stata…
Aprì il vecchio cassetto della sua scrivania e trovò un album di fotografie ed alcuni diari…aprì l'album, c'erano un sacco di foto di lei e Goku bambino, lei e Yamcha, il genio, Laura, Olong…per un attimo fu assalita dalla nostalgia e cominciò a ricordare le peripezie affrontate da lei e Goku per ritrovare le Sfere del Drago, la prima volta che aveva incontrato quello strano bambino nella foresta…tutto le sembrava così lontano…
Cominciò a sfogliare i diari, alcuni riportavano le sue memorie, altri erano semplici diari di scuola pasticciati con mille dediche, una in particolare attirò la sua attenzione.. diceva:
" Se non puoi perdonarmi per il mio passato, per i miei errori,
accettami così come sono e lasciami il dono di volerti bene."
Quelle poche parole le fecero venire in mente Vegeta, sarebbe stato davvero bello se il sayan le avesse detto una frase del genere…
Lei, comunque, aveva perdonato il passato burrascoso dell'uomo e nonostante la gente sostenesse il contrario, aveva sempre ritenuto che Vegeta si fosse comportato così, solo a causa del rancore che provava verso Freezer e non perché fosse un essere sanguinario. Lei conosceva perfettamente quanto avesse sofferto il principe dei sayan e sapeva bene che, se voleva, era in grado di essere la persona più dolce al mondo, ma forse questo aspetto era riservato a lei sola…
Molti le avevano conferito il merito di aver cambiato il cupo Vegeta, ma non era così, non era andata così…era stato il sayan a cambiare lei. Prima di conoscerlo non aveva mai capito che cosa fosse il vero amore, lo andava cercando, ma non lo trovava mai… aveva sempre pensato di sentirsi troppo libera e spensierata per potersi legare tutta la vita ad una persona soltanto, aveva sempre creduto di essere incapace di amare veramente una persona…fino a quando era arrivato lui. Per quanto potesse risultare strano, Vegeta le aveva insegnato cosa volesse dire amare e l'aveva resa madre…La maternità aveva smussato molti angoli del suo carattere, rendendola meno egoista e più dolce, portare quella vita nel grembo le aveva insegnato ad apprezzare tutte le piccole cose della vita, anche le più insignificanti, a non dare tutto per scontato.
Si, doveva ringraziare Vegeta, quell'uomo così testardo ed orgoglioso l'aveva aiutata a crescere, a maturare.
Si lasciò cadere, sfinita, sul letto della sua infanzia e sprofondò in un dolce sonno, popolato di teneri sogni di cui lei e il principe dei sayan erano i protagonisti.


Come ogni sera, Vegeta, terminato l'allenamento quotidiano, uscì dalla stanza gravitazionale e dopo una breve doccia, si recò nella loro stanza.
Quella sera avrebbe dormito solo, perché Bulma aveva preferito, osservando le regole della scaramanzia che prevedevano i futuri sposi non avrebbero dovuto vedersi il giorno prima della cerimonia, andare a riposare in un'altra camera dell'immensa casa.
Si distese sul letto e cercò di rilassarsi, ma la mente era affollata da mille pensieri.
Era tutto il giorno che si sentiva strano, non era neanche riuscito a concentrarsi negli allenamenti e la cosa lo scocciava molto, perché era così agitato? In fondo, quella di domani era solo una delle tante ridicole cerimonie che piacevano ai terrestri…no, lo sapeva anche lui, quella di domani sarebbe stata una giornata importante, in qualche modo avrebbe cambiato la sua vita. Si chiese se, un giorno o l'altro, avrebbe rimpianto la libertà che andava perdendo. Il principe dei sayan sarebbe stato in grado di vincolarsi a quella donna per tutta la vita? Non lo sapeva neanche lui…
Per troppo tempo era stato schiavo di una vita che non desiderava e di un despota che aveva cercato di umiliarlo in tutti i modi… e ora che era libero non poteva prevedere se sarebbe riuscito a stare al fianco di Bulma per sempre…
Si rigirò fra le coperte, cercando di scacciare quegli interrogativi e di trovare nel sonno un po' di tranquillità, ma il suo cervello non ne voleva sapere di smetterla e continuò a elaborare….
Quella sarebbe stata la notte dei dubbi e delle paure…..














I tenui raggi solari filtravano dalle fessure delle vecchie persiane e illuminavano morbidamente la piccola stanza dipinta di teneri sogni e ricordi.
La signora Briefs entrò in punta di piedi nella camera raggiungendo, velocemente, con i suoi passi leggeri il letto dove riposava sua figlia e si fermò un attimo a contemplarla, prima di svegliarla.
I capelli turchini della ragazza cingevano soffici e scomposti il bianco cuscino, il viso segnato da un'espressione beata e riposata, il sottile corpo avvolto nelle pesanti coperte fino al seno, le candide braccia lasciate libere sul materasso… sembrava così tranquilla e serena…persino angelica nel suo sonno così profondo e delicato.
Quasi con dispiacere e una punta di malinconia, allungò un braccio e con un tocco gentile scosse le spalle della bella addormentata, sussurrandole dolcemente:
" Su cara è ora.. ti devi preparare…"
" Ancora un pochino.. ho sonno.." rispose nascondendo il viso nel cuscino, cercando di ritrovare il flebile assopimento.
Guardò divertita la figlia, in quegli anni non era affatto cambiata, si comportava ancora come quando era una ragazzina.
" Avanti non fare la bambina…non la sei più…e oggi per te è un gran giorno.. ti sposerai…su cara, alzati.."
" E va bene…" sospirò rassegnata la giovane.
Le due donne si recarono in cucina dove avrebbero fatto colazione e dalla confusione, che trovarono al loro arrivo, sul tavolo, dedussero che Vegeta doveva essersi già servito.
Bulma toccò appena cibo, era così agitata, che un nodo alla gola le impediva di deglutire.
" Mamma, quando arriva Chichi?"
" Beh, credo fra poco.." rispose pensierosa la signora Briefs.
Infatti dopo alcuni minuti, il trillo del campanello annunciò l'arrivo della ragazza.
Chichi corse incontro all'amica abbracciandola e congratulandosi con lei per il lieto evento, al suo fianco un elegante e sorridente Gohan spingeva una carrozzina con dentro un piccolo neonato addormentato.
Le due amiche si avviarono verso la stanza dei genitori di Bulma, dove avrebbero cominciato a sistemare il bianco abito e a vestire la sposa.

Al piano di sopra, in una diversa stanza, un pensieroso Vegeta scrutava il cielo attraverso la finestra. Quel giorno era la Vigilia di Natale, nonché quello del suo matrimonio, un pallido sole brillava alto nel cielo di un azzurro velato… tutto sembrava perfetto, ma lui continuava a sentirsi inquieto…
Aveva passato quasi tutta la notte a pensare, a riflettere, a ricordare ed era arrivato alla conclusione che quel matrimonio era davvero importante per lui.. gli unici giorni felici della sua vita li aveva trascorsi su quel pianeta accanto a Bulma e ora aveva paura che qualcosa potesse andare storto…
Per tutta la sua vita era stato abituato a vivere in mezzo alla crudeltà e alla guerra, l'odore del sangue e della morte erano stati i suoi unici compagni di viaggio, il dolore l'unica sensazione derivata dal contatto con altri corpi, l'odio l'unico sentimento provato…Ed ora, quei sentimenti strani e sconosciuti avevano preso possesso del suo cuore e della sua mente, facendolo sentire bene…realizzato…Aveva capito che quello che aveva sempre cercato non erano ne la gloria, ne il dominio, due cose troppo effimere, ma bensì la pace e il calore dell'amore…
Ora che aveva fra mani quel tesoro così prezioso, aveva paura che potesse sfuggirgli da un momento all'altro, rigettandolo in quel tortuoso e cupo vuoto che era stato il suo passato… avrebbe voluto stringere quella cosa così preziosa fra le sue forti braccia provate dalla battaglia, per non lasciarla scappare, ma i sentimenti non si possono toccare.. sono un qualcosa di astratto che ci ricopre come un velo trasparente e sta a noi proteggerli e far si che rimangano sempre con noi..
Gli sembrava che fosse tutto troppo perfetto per essere vero…temeva, a causa del suo pessimismo, che qualcosa potesse rompere quel fragile equilibrio che si era creato…

" Oh Bulma sei bellissima!!!!!" esclamò meravigliata Chichi, mentre guardava l'amica con indosso l'abito da sposa.
Bulma ammirò la sua immagine riflessa nello specchio… aveva scelto un vestito bello ed elegante, ma semplice nella sua maestosità, niente pizzi, niente ricami, niente strass…. solo alcune perle ornavano il colletto e l'orlo del costoso abito.
Il vestito la fasciava perfettamente fino ai fianchi, mettendo in risalto la dolcezza delle sue forme, poi scendeva morbidamente in un ampia gonna dal lungo strascico…
Stava veramente bene, non si era mai sentita così bella, quasi stentava a credere che la ragazza che le sorrideva timidamente dallo specchio fosse lei… pareva un angelo…
" Tesoro è arrivata la parrucchiera…" la voce della madre interruppe i suoi pensieri.
La giovane donna si sedette davanti alla specchiera in attesa che la pettinatrice le acconciasse i setosi capelli turchini in un morbido chignon.
Ad operazione terminata subentrò la " fase trucco", la signora Briefs e Chichi attorniarono la sposa e tirarono fuori dalle rispettive trousse ciprie, ombretti, mascara, rossetti, discutendo su che tipo di trucco adottare.
Infine, il tocco leggero delle mani della madre le pose sul capo la coroncina in oro bianco, ornata anch'essa di perle, che avrebbe trattenuto il lungo velo.
Bulma si guardò, nuovamente, allo specchio… e per un attimo credette di essere impazzita, era veramente lei la ragazza riflessa nello specchio? Le sembrava impossibile… sorrise soddisfatta…tutto era come aveva sempre desiderato.
" Cara io vado a vedere se Vegeta è pronto… così poi andiamo.." disse sua madre.

" Stupidi vestiti terrestri.. sono sicuro che mi starà stretto… Dannazione! Non potevo mettermi la mia solita tuta? Che differenza può fare questo brutto abito nero?" si stava lamentando il principe dei sayan, fissando lo smoking steso sul suo letto.
" Vegeta, posso entrare?" chiese gentilmente la signora Briefs, prima di aprire l'uscio.
" Faccia un po' come vuole!" fu la secca risposta dell'uomo.
La donna entrò nella stanza e lanciò uno sguardo di disapprovazione, quando vide che lo sposo non si era ancora preparato.
" Non ti sei ancora vestito? Su, caro, sbrigati o arriveremo tardi in chiesa!"
" Non azzardarti mai più a farmi la predica! Hai capito bene, donna?"
La bionda signora non si fece certo scoraggiare dal tono minaccioso del principe dei sayan e continuò:
" Avanti.. non fare storie.. ti do dieci minuti di tempo per vestirti…aspetterò fuori!" lo rimbeccò uscendo.
Vegeta alzò gli occhi al cielo e mugugnò qualche imprecazione contro quella donna che non lo trattava con il dovuto riguardo.
Esattamente dieci minuti dopo, una voce piuttosto alterata la richiamò all'ordine:
" Donna, vieni immediatamente qui!"
La signora Briefs varcò la soglia della stanza e non potè fare a meno di lasciarsi sfuggire un sorrisino divertito, vedendo l'orgoglioso sayan lottare con la cravatta nel tentativo di sistemarla.
" Che diavolo hai da ridere? Io non ci trovo nulla di divertente in tutto questo!" gridò esasperato Vegeta.
" Su, caro, calmati.. ci penso io alla cravatta".
La madre di Bulma si avvicinò al suo futuro genero e con mani esperte, perché ormai ripeteva questo gesto da molti anni nei confronti di suo marito, gliela sistemò perfettamente.. stando ben attenta che non gli stringesse troppo.
La donna scese al piano di sotto e lasciò solo Vegeta, raccomandandogli di raggiungerla poco dopo. Il sayan si guardò allo specchio e si sentì ridicolo con quello stupido vestito addosso, gli sembrava di essere un fantoccio.. così tutto strizzato in quella nera stoffa. Con sguardo imbronciato e camminata nervosa, si affrettò a scendere di sotto.
Nell'ingresso la signora Briefs, Chichi e Gohan lo attendevano impazienti, Bulma sarebbe arrivata più tardi, in compagnia del padre.


La chiesa era affollatissima, gli invitati, tutti emozionati, non potevano fare a meno di camminare avanti e indietro in attesa che la cerimonia avesse inizio.
La chiesa era stata addobbata con moltissime e coloratissime composizioni floreali, personalmente scelte dalla sposa, che le conferivano un'aria gaia e festosa.
Quando videro che lo sposo era arrivato, raggiunsero i loro posti e stettero in silenzio, osservando la nera figura che a passi veloci stava raggiungendo l'altare.
Accanto a Vegeta, si pose, come suo testimone, il giovane Crili, che aveva dipinto sul volto un sorriso radioso, non solo per l'evento che si stava per calebrare, ma anche per la svolta che aveva avuto la sua vita in quegli ultimi mesi... sorrise rivolto alla giovane bionda dagli occhi color ghiaccio che lo attendeva nella prima panca.

Bulma uscì nel giardino ricoperto dalla neve, mentre l'aria fredda che le accarezzava il viso le arrossava le guance.
Suo padre la fece accomodare nella lussuosa limousine nera che li attendeva in strada e fece cenno all'autista di partire.
La giovane rivolse un ultimo sguardo, da donna nubile, alla casa dove aveva passato tutta la sua vita e dove avrebbe cominciato quella nuova. Non c'era rimpianto nei suoi occhi, solo una velata malinconia per un passato da cui si sarebbe staccata definitivamente… sorrise, quando, nella sua mente si formò l'immagine del viso di Vegeta e la tristezza volò via com'era arrivata.
L'elegante auto nera si fermò davanti all'ingresso della chiesa e l'autista aprì, galantemente, la portiera alla sposa.
Bulma scese e presa a braccetto dal padre, iniziò a salire i gradini della cattedrale.
Appena la giovane donna varcò la soglia, partirono le dolci note della marcia nuziale, che avrebbero accompagnato la sposa fino al suo arrivo all'altare.
Bulma era così nervosa che le sembrava di essere instabile e barcollante sui tacchi, l'agitazione le faceva sembrare di avere le gambe pesantissime.

Appena Vegeta vide la donna avanzare ebbe un sussulto, era bellissima… per una volta in tutta la sua vita il suo sguardo lasciò trapelare le sue emozioni e un'espressione di stupore e meraviglia si dipinse sul suo volto contratto.

Quando Bulma notò il modo in cui la stava fissando il sayan si sentì più sicura e cominciò ad avanzare lentamente, a testa alta, verso l'uomo che amava.
I presenti erano ammutoliti e seguivano la scena, tra di loro, solo uno aveva gli occhi tristi.
Yamcha abbassò un attimo lo sguardo, mentre una sensazione di sconfitta e di dolore lo attraversava; si ritrovò a rivivere nella sua mente tutti i momenti felici che aveva condiviso con Bulma.. perché era stato così idiota? Come aveva potuto farla soffrire a quel modo? A causa della sua stupidità l'aveva persa ed ora, lei lo aveva lasciato per sempre, per diventare la moglie di quell'assassino, barbaro di Vegeta.
In quel momento, capì che per quante donne avrebbe potuto avere, ne avrebbe amato solo una…lei.. e l'aveva persa..
La signora Briefs teneva in braccio il piccolo Trunks, che ,quando vide la sua mamma passare, si agitò tutto nella speranza che la nonna lo lasciasse andare da lei.
" Eh, no Trunks… mi spiace, ma adesso la mamma non può venire da te, lei e il tuo papà si devono sposare…"
Il piccolo stava per mettersi a piangere, ma la donna lo cullò amorevolmente fino a quando non sembrò essersi calmato. Di fianco a lei, Gohan badava al fratellino Goten, mentre Chichi, che era la testimone di Bulma, attendeva l'amica all'altare.
Quando la sposa fu nei pressi dell'altare, il padre lasciò il suo braccio e andò a sedersi vicino alla moglie, che lo attendeva raggiante.
Bulma si mise di fianco a Vegeta e i loro occhi si incontrarono, entrambi rimasero paralizzati dai loro sentimenti.
Il prete cominciò la sua orazione, ma i due sposi non lo degnavano della minima attenzione, troppo stordirti dal tumulto di emozioni che si stava scatenando nei loro cuori.
" Bene, ora, Bulma, ripeta con me…" la voce del parroco li sottrasse ai loro pensieri.
Con voce dapprima flebile e esitante, incrinata dall'emozione, ma poi sempre più chiara e forte, Bulma cominciò a ripetere:
" Io, Bulma Briefs, prendo te, Vegeta, come mio legittimo sposo per amarti e onorarti, in ricchezza e povertà, in salute e in malattia, per tutto il resto dei miei giorni, finché morte non ci separi." I loro sguardi erano allacciati, non riuscivano a smettere di fissarsi nemmeno per un istante, sembrava che un filo invisibile li tenesse abbracciati.
" Tocca a lei.." il prete richiamò l'attenzione del principe dei sayan.
" Io, Vegeta, prendo te, Bulma, come mia legittima sposa per amarti e onorarti, in ricchezza e in povertà, in salute e in malattia, per tutto il resto dei miei giorni, finché morte non ci separi." Vegeta si sentiva il cuore scoppiargli in petto, mentre fissava quegli occhi azzurri come il cielo.
" Tenete gli anelli.."
Il sayan prese una vera e la infilò lentamente nell'anulare sinistro di Bulma ripetendo la frase rituale:
" Con questo anello io ti sposo!"
La giovane donna prese a sua volta un altro anello e lo inserì nell'anulare dello sposo.
" Con questo anello io ti sposo!" disse guardando il guerriero negli occhi e leggendovi tutto il loro amore.
L'anziano padre li guardò amorevolmente e proseguì:
" In nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, io vi dichiaro marito e moglie.
Può baciare la sposa!"
Contrariamente alle aspettative di tutti, quelle di Bulma comprese, che si immaginavano uno sfuggente bacio sulla guancia, Vegeta le sollevò dolcemente il viso e si chinò baciandola sulle labbra e donandole il bacio più bello e intenso che le avesse mai dato.
La madre della ragazza li guardò teneramente e due lacrime di commozione le scivolarono dagli occhi, rigandole il bel viso; il marito se ne accorse e le posò delicatamente un braccio sulle spalle e le sorrise felice.
Chichi e Crili osservavano la coppia di sposi, ognuno con pensieri diversi; Crili immaginandosi con la sua fidanzata al posto dei due e Chichi rammentando il giorno del suo matrimonio con Goku, scivolando per un attimo nella malinconia e nella dolcezza che i ricordi di quel giorno suscitavano in lei.
Al termine della cerimonia gli sposi percorsero, mano nella mano, la navata e quando uscirono al di fuori della chiesa, furono investiti da manciate di chicchi di riso, accompagnate da risate e frasi d'augurio.
Vegeta era infastidito e pensava che tutto quel riso gettato via fosse un inutile spreco, ma si innervosì ancora di più, quando, cominciò il rituale delle fotografie.
Finalmente si avviarono verso la Capsule Corporation, dove era stato allestito il banchetto nuziale.


Bulma era raggiante, si aggirava fra i tavoli soffermandosi a chiacchierare e scherzare con tutti gli ospiti, mentre Vegeta continuava ad abbuffarsi come al suo solito.
Una cosa in particolare attirò la sua attenzione, prima non ci aveva fatto caso perché era stata troppo impegnata a posare per le fotografie con i parenti e gli amici…ma ora non poté fare a meno di notarlo…..Crili era venuto al loro matrimonio in compagnia di una bellissima ragazza bionda, alta e slanciata, con due occhi di un azzurro pallido come il ghiaccio… era sicura di averla già vista… ma certo! Era il cyborg C-18!!!!
Non ne rimase meravigliata, ormai da quando l'orgoglioso Vegeta l'aveva scelta come sua compagna per la vita niente poteva sorprenderla più di tanto, anzi ne fu felice; nessuno, tempo fa, avrebbe scommesso anche solo un soldo bucato sulle possibilità che avrebbero avuto entrambi di conquistare quei due cuori solitari…e invece loro ce l'avevano fatta, avevano realizzato i loro sogni. In cuor suo augurò all'amico tutto il meglio possibile per il suo futuro con la splendida biondina.
Si fermò a conversare con Chichi, quel giorno la sua amica era davvero stupenda, aveva lasciato a casa i suoi abiti cinesi e ne aveva scelto uno a tubino, nero, con una buona, ma non provocante, scollatura e aveva sciolto il suo solito chignon lasciando che i capelli corvini le ricadessero morbidamente sulla schiena.

Arrivò il momento delle danze e lei riuscì a trascinare in pista, per un solo ballo, il povero Vegeta, che preferiva starsene in disparte ad osservarla.
Appoggiato al muro, non staccava gli occhi di dosso alla moglie neanche per un secondo, guardando quella donna una piacevole sensazione di serenità lo rassicurava.

Ormai era tardo pomeriggio e il tenebroso principe non riusciva più a sopportare il fracasso che si era creato e il fatto di dover continuare a condividere Bulma con tutti gli invitati, andò incontro alla moglie e presala in disparte le sussurrò:
" Ehi, sono stanco di tutta questa gente… non possiamo andarcene?"
" Ma Vegeta, siamo nel pieno del ricevimento!" protestò debolmente lei, ma quando vide lo sguardo esasperato che il marito le rivolse decise di acconsentire alla sua richiesta.
" Ok, va bene! Però, aspetta un attimo, devo prima fare una cosa…".
Si mise al centro della pista e reclamò l'attenzione di tutti i presenti.
" Ragazze è arrivato il momento del lanciò del bouquet!!!!" gridò entusiasta.
Moltissime giovani si raccolsero attorno a lei, che si girò e dopo aver contato fino a tre, lanciò in aria il mazzo di fiori.
Questo finì, sarà stato il destino o il volere della sposa, nelle mani di C-18.. che lo guardò un attimo smarrita, ma poi, complice un'occhiata di Bulma, sorrise a Crili e accennò un timido " Si".
Vegeta raggiunse a grandi passi la moglie e nel bel mezzo della sala, davanti a tutti, la sollevò e se la portò via. Gli invitati ci rimasero un pochino male, ma subito se ne ravvidero… infondo Vegeta era sempre Vegeta… e non c'era da stupirsi di questi suoi gesti, la festa proseguì anche senza i due novelli sposi.
Questi, nel frattempo, avevano raggiunto la loro stanza e dopo essersi scambiati un bacio appassionato, si erano guardati per alcuni istanti negli occhi, con la consapevolezza che sarebbero rimasti assieme per sempre… Sorridendo, complici, richiusero la porta alle loro spalle.


FINE