IL MATRIMONIO
Erano ormai passati sette mesi dalla
morte di Goku e anche se la sua mancanza si faceva
sentire, la vita aveva ripreso a scorrere tranquilla per
tutti i suoi amici.
La musica dance riempiva con le sue note allegre e
frizzanti tutta la stanza, Bulma stava stirando e
canticchiava, accompagnando la sua voce con quella del
cantante di turno, tutte le canzoni che più le
piacevano; il piccolo Trunks, che ormai aveva poco più
di un anno, stava seduto nel box al centro della sala e
giocava circondato da una miriade di pupazzi, o forse
sarebbe meglio dire che scaraventava quei poveri pupazzi,
ridendo per le evoluzioni che faceva fare a quei piccoli
animaletti e continuando a parlare in quello strano e
incomprensibile linguaggio, tipico di tutti i bambini di
quell'età.
" Uffa che noia! Guarda quanta roba ho ancora da
stirare! Che stress!" si stava lamentando la
ragazza, rivolgendosi al suo pupo, che imperterrita
continuava nel suo piano di distruzione di tutti i
peluche, senza degnare la madre della minima attenzione.
" Trunks, hai intenzione di distruggerli tutti quei
pupazzi? Guarda che, se continui così, non te ne compero
più!" disse in tono scherzoso e per tutta risposta
ricevette dal figlio un sorriso così innocente che la
fece scoppiare a ridere.
Proprio mentre la donna stava riprendendo il ferro in
mano il telefono squillò.
" Ciao Chichi, che piacere sentirti! Come stai? La
gravidanza procede bene? Ah
si anche qua tutto ok
..
Gohan come stà? Davvero? Si allena con Piccolo?
.
Credo che Gohan sia un po' come un figlio per lui
.
Trunks? Ah.. sta giocando nel box
si, sta bene ed
è anche molto vivace. Chichi, ti andrebbe di venire un
po' da me, domani pomeriggio? Dai, ti passo a prendere
io, così non ti stanchi troppo a guidare, ok? Bene
allora, tieniti pronta per le due, va bene ?
."
Vegeta si fermò sulla soglia della porta a fissare la
compagna, aveva una fascetta gialla che le tirava
indietro l'azzurra frangia e indossava una canottierina
rosa dalle spalline sottili e un paio di shorts di jeans
molto attillati, che lasciavano scoperte le sue gambe
perfette, era davvero bella. Stava " svolazzando"
da una parte all'altra della stanza, chiacchierando
allegramente con la sua amica.
" Ah, le donne, tutte pettegole!" disse, ma non
lo pensava veramente.
Si appoggiò allo stipite della porta a braccia conserte
e stette ad aspettare che la ragazza finisse di
telefonare.
" Ok, ciao! Ci vediamo domani!" Bulma posò il
cordless nella base e si voltò, Vegeta era sulla porta
con aria impaziente.
" Che bello, hai già finito di allenarti!" la
ragazza gli andò incontro e lo baciò, doveva essersi
appena fatto la doccia, perché il pungente profumo del
suo dopobarba la sommerse come un'ondata
.umhh quel
profumo le piaceva da morire
Stettero ancora un po' abbracciati, poi Bulma si staccò
da lui e si diresse in cucina.
" Ti preparo subito qualcosa, scommetto che hai una
fame da lupi!" gli disse sorridendo.
In effetti, Vegeta aveva davvero fame e quindi si sedette
a tavola aspettando il suo spuntino, senza però togliere
gli occhi di dosso alla donna che si muoveva
freneticamente tra i fornelli.
Bulma stava pensando a cosa poteva cucinargli e
ridacchiava tra se e se, pensando al fatto che da quando
stava con lui, persino il cucinare, che aveva sempre
odiato, era diventato un piacere. Cosa non si fa per
amore!
Si voltò e notò che il sayan la stava fissando, sentiva
i suoi occhi squadrarle tutto il corpo e provava molto
imbarazzo, certo, le faceva piacere che Vegeta la
guardasse in quel modo
. però, quando la fissava
così
beh, si sentiva a disagio
Fortunatamente, l'allegra voce della madre di Bulma spezzò
quella specie di tensione che si era creata fra loro:
" Tesoro, hai bisogno di una mano? Oh
ciao
Vegeta!"
L'uomo annuì col capo, mormorando qualcosa di
incomprensibile, un po' scocciato per l'intromissione
della donna, ma poi gli fu servito il suo pasto e non ci
fece più caso. Dopo poco arrivò anche suo padre, che
andò subito a salutare il suo bel nipotino,
schioccandogli un bacione sulla fronte.
La giovane si recò in bagno, prese la vaschetta con gli
indumenti appena lavati e si diresse in sala, uscì sul
terrazzo e cominciò a stendere i panni bagnati.
Bulma si sentiva veramente spossata, i lavori domestici
la esaurivano più che stare ore ed ore davanti ai
computers della Capsule Corporation e se pensava che
doveva ancora preparare la cena
.le veniva il mal di
testa! Naturalmente, ci si mise anche il piccolo Trunks,
a cui era venuta fame
.oggi di certo non sarebbe
riuscita a riposarsi neanche cinque minuti! La ragazza si
chinò sul box e svogliatamente, prese in braccio il
bambino, che al vedere la sua mamma si era un pochino
calmato.
Lo portò in cucina, lo fece sedere nel seggiolone,
quindi cominciò a far scaldare il latte che avrebbe,
poi, versato nel biberon. Terminata questa operazione,
sollevò il piccino, che cominciò a bere avidamente il
suo latte, quindi ,quando, questo ebbe finito, cominciò
a passeggiare nervosamente per il corridoio, aspettando
che suo figlio digerisse.
La madre di Bulma, notando il viso stanco e tirato della
figlia, decise di accorrere in suo aiuto.
" Cara, lascia pure a me il piccolo e vai in camera
a riposarti un po'
su, non farti pregare!"
" Mi piacerebbe, mamma
ma non posso, perché
adesso devo metter su da cena!" rispose rassegnata
la donna.
" Oh, non vedo quale sia il problema! Preparerò io
qualcosa, mentre tuo padre si occuperà di Trunks
.
Vero tesoro?" propose allegramente la signora
Briefs, rivolgendosi al marito.
" Certo, cara.."
"Su, forza, cosa stai aspettando? Ti chiamerò io
quando è pronto, ok?"
" Va bene, mi hai convinto, farò come dici tu!"
rispose sollevata Bulma, felice alla prospettiva di avere
davanti a se un po' di tempo tutto per lei.
Salì al piano superiore e decise che avrebbe fatto un
bella doccia fresca.
Vegeta che aveva assistito alla discussione, decise che
sarebbe andato in camera loro ad aspettarla, per tutto il
giorno non era riuscito a passare, da solo con lei,
neanche dieci minuti e questo lo aveva innervosito molto.
Non che si sentisse messo da parte, ma da quando era nato
Trunks, Bulma dedicava la maggior parte del suo tempo al
loro figlio e quello che rimaneva per lui era davvero
poco, insomma un po' era geloso del piccolino, che
catalizzava per se tutte le attenzioni della donna.
Senza farsi vedere dai coniugi Briefs, il sayan sgattaiolò
fuori dalla cucina e entrato in camera, si apprestò ad
attenderla.
Bulma uscì dal box doccia e avvolse lo splendido corpo,
per nulla rovinato dalla maternità, in una salvietta, si
pose davanti allo specchio e dopo essersi pettinata,
prese il phon e cominciò ad asciugare la morbida chioma
azzurra, che metteva in risalto la lucentezza della sua
pelle chiara. Terminato di sistemarsi, andò in camera a
vestirsi e quando entrò ebbe un moto di sorpresa:
" Vegeta, che ci fai
" ma non fece in
tempo a terminare la frase, che il guerriero le tappò
delicatamente la bocca con un bacio, sospingendola
dolcemente verso il letto
Il sayan, dal canto suo, quando aveva visto entrare la
donna, coperta solo da uno striminzito asciugamano, aveva
sorriso maliziosamente
.mentre il fresco profumo di
sapone, da lei emanato, si faceva invitante
troppo
invitante per non resistergli, così l'uomo le si era
avvicinato e l'aveva stretta appassionatamente,
baciandola
il suo unico desiderio, ora, era quello
di stare, solo, insieme a lei
.
" Bulma
Bulma
cara, è pronta la cena
.Ehi,
Bulma, ma mi senti?" la voce della signora Briefs
riecheggiava per il corridoio della casa
La ragazza si svegliò di soprassalto, richiamata alla
realtà da una voce, che prima aveva solo pensato aver
sognato, ma che si era invece rivelata reale
.e
pericolosamente vicina
" Mamma, mamma
. Ti ho sentito non ti
preoccupare
. Stiamo arrivando, dieci minuti e
scendiamo
ok?" gridò Bulma preoccupata per il
fatto che la madre avrebbe potuto entrare e trovarli così
nel
letto
" Ma che ore sono? Oh
cavolo, ma sono le sette
e mezza
è tardi.." disse, dando una rapida
occhiata alla sveglia posizionata sul suo comodino.
" Vegeta
su, forza, Vegeta
svegliati
"
sussurrò, scrollando delicatamente il suo amante, l'uomo
brontolò qualcosa e poi si girò dall'altra parte.
La donna scese dal letto e si vestì velocemente, quindi
si sedette sul materasso e baciò sulla fronte il sayan,
pregandolo di alzarsi. Vegeta era contrariato, non aveva
nessunissima voglia di scendere in cucina, voleva solo
stare a dormire in santa pace, ma fu vinto dalle
insistenze della sua donna, era inutile
non c'era
nulla da fare
non riusciva proprio a resistere a
quei bellissimi occhi azzurri e a quel terribile
caratterino
l'importante era non farglielo capire
Di malavoglia cominciò a vestirsi
..
Il sole splendeva alto nel cielo azzurro, mentre un'altra
calda giornata estiva volgeva ora al suo inizio
Chichi aveva appena terminato di preparare la colazione e
si accingeva a portarla in tavola, si sedette e prima di
iniziare a consumarla, aspettò che Gohan la raggiungesse
le
faceva uno strano effetto vedere il posto di Goku vuoto,
non sentire la sua allegra risata
le mancavano,
perfino, le miriadi di scodelle sporche che suo marito
spargeva e abbandonava, ogni mattina, per la tavola
Sospirò, sapeva bene che avrebbe, già, dovuto abituarsi
alla sua assenza da tempo
ma a certe cose
l'abitudine non ce la si fa mai
Si accarezzò il gonfio ventre, ormai era al settimo mese
e
ogni volta che si guardava allo specchio, non
poteva fare a meno di sorridere del suo aspetto, sembrava
proprio un pallone! Il piccolo bimbo dentro di lei, le
era di grande conforto
lo considerava un po' come un
regalo
il regalo che Goku le aveva fatto, prima di
lasciarla per sempre
" Mamma, sono tornato a casa!" Gohan era appena
rientrato dopo il quotidiano allenamento mattutino ed ora
le veniva incontro, sorridendole.
" Bravo
e adesso, fai colazione, poi fila
subito a fare i compiti, perché questo pomeriggio
andremo da Bulma e quindi non avrai tempo di studiare!"
disse la donna con il solito tono accigliato.
Il ragazzino, ormai abituato alla scontrosità della
madre, non si stupì più di tanto della poco calorosa
accoglienza e acconsentì ai suoi ordini.
Sinceramente, però, era piuttosto preoccupato per
Chichi, da quando suo padre era morto, i sorrisi di sua
madre si erano fatti sempre più radi
mentre un
velo di tristezza turbava e incupiva quei grandi e
profondi occhi neri
Sapeva bene che l'umore delle donne incinte era molto
volubile, ma
ormai troppe volte aveva sentito i
singhiozzi della madre riecheggiare nel silenzio della
notte, lacrime versate per la mancanza del marito, per
quel vuoto che sembrava così incolmabile, per il disagio
a trovarsi in quel letto ,ormai, così troppo grande per
lei sola
L'auto decappottabile si fermò proprio di fronte al
rigoglioso giardino che circondava la casa di Chichi, ne
scese una donna dai lunghi capelli azzurri e il sorriso
radioso, che corse incontro all'amica, già pronta
sull'uscio con il figlio.
" Ciao Chichi! Quanto tempo! Sono contenta di
vederti, ti trovo in forma!" esclamò, allegramente,
Bulma.
" Oh
ciao Bulma! Anch'io sono davvero felice,
era da molto che non ci si vedeva!" rispose la
donna, mentre abbracciava affettuosamente l'amica.
" Mamma mia
Gohan sei cresciuto tantissimo!"
i suoi occhi si erano posati sul ragazzino moro che le
sorrideva timidamente e notò che la sua somiglianza col
padre era davvero sorprendente
non se lo ricordava
così
" Forza ragazzi, saltate su
si parte!"
Bulma fece accomodare i due in auto, aiutando Chichi a
salire e poi mise in moto.
Bulma aprì la porta d'ingresso della Capsule Corporation
e fece entrare gli ospiti, ai quali andarono subito
incontro i signori Briefs, accogliendoli calorosamente,
lieti di poter rivedere la donna e il suo giovane figlio.
" Benvenuta cara
siamo davvero felici di
avervi qui da noi! Oh, Gohan, ti sei fatto proprio un bel
ragazzino
" continuò la madre di Bulma,
facendo arrossire il piccolo per i troppi complimenti.
L'allegra brigata si diresse in salone, dove appoggiato
alla parete, stava a braccia conserte il burbero principe
dei sayan
costretto dalla compagna a presenziare
all'arrivo della sua amica.
Vegeta, sentendo il coro di voci che si stava
avvicinando, alzò gli occhi e vide la moglie di Kakaroth
che avanzava verso di lui. Boffonchiò un "ciao"
e tornò a volgere lo sguardo altrove, lui non era certo
il tipo adatto per i convenevoli.
Era stato un po' freddino, questo è vero, però non era
infastidito dalla presenza di Chichi, anzi
lei era
l'unica fra gli amici di Bulma che lui sopportava,
l'unica che aveva sempre avuto il buon gusto di non
assillarlo di domande o tormentarlo con chiacchiere
inutili, quanto stupide
l'unica che aveva sempre
evitato di lanciargli sguardi pieni di stupore e
meraviglia per il fatto che lui fosse il nuovo compagno
di Bulma, al posto di quel babbeo di Yamcha
.
Insomma, per farla breve, l'unica che lo lasciava in pace.
Però, non erano solo questi i motivi
si potrebbe
dire che il guerriero provasse rispetto per quella donna,
che sola si sarebbe trovata a dover crescere due figli e
a fare i conti con tutto quello che la solitudine le
avrebbe comportato. Chi meglio di lui poteva comprendere
cosa si provasse ad essere soli?
Certo che Kakaroth era stato proprio un idiota a non
voler resuscitare, ma non c'era da stupirsi, lui aveva
sempre sostenuto che Goku era uno stupido
.un
guerriero di infimo livello certe cose non le può capire!
Si staccò dal muro e s'incamminò verso la camera
gravitazionale.
La giovane fece accomodare l'amica sul divano, curandosi
di metterle un cuscino dietro la schiena. S'intenerì nel
vedere i movimenti goffi e gentili di Chichi che cercava
di destreggiarsi con quel dolce peso. La guardò
accarezzarsi il ventre e sorridere teneramente al
pancione; pensò che con la maternità, oltre ai
lineamenti del suo viso, si erano addolciti anche i suoi
modi e il suo carattere
.ma, infondo, era risaputo
che la maternità rende le donne più belle e Chichi non
faceva eccezione.
" Allora
finalmente abbiamo un po' di tempo
tutto per noi! Vuoi
?" disse porgendole una
fetta di torta e sistemando sul tavolino il vassoio con
le tazze colme di the fumante.
" Si grazie! Da quando aspetto questo bambino,
mangio in continuazione
sto diventando come Goku.."
ma non terminò la frase perché un'ombra di tristezza
velò il suo sorriso.
" Ti manca molto, vero?"
" Si, mi manca da morire
. e rispetto la sua
decisione, ma molte volte non posso fare a meno di
pensare che sia stato davvero molto egoista nei confronti
miei e di Gohan e che probabilmente lui non mi ha mai
amato
.che mi ha sposato solamente per mantenere
fede a una promessa di cui non conosceva nemmeno il
significato
. se mi avesse voluto bene veramente,
sarebbe tornato da me
Io non posso fare altro che
arrendermi all'evidenza
Son Goku non ha mai provato
amore per me
" la donna scoppiò a piangere e
Bulma l'accolse fra le sue braccia, stupita e incredula
per le parole dell'amica.
" Ma
.ma cosa stai dicendo!? Guarda che non è
assolutamente vero e lo sai anche tu! Forse Goku non è
mai stato un marito perfetto e premuroso, ma io so che ti
amava e che era felice di averti sposato
non devi
dubitare del suo amore
Io lo sentivo quando parlava di te, ti pensava con
dolcezza e vedevo come ti guardava
e il suo non era
certo uno sguardo d'indifferenza
anzi
" le
accarezzò il bruno chignon cercando di confortarla,
continuò ad abbracciarla, aspettando che si calmasse.
Pian piano, i singhiozzi della donna si placarono,
lasciando il posto ad un sorriso appena accennato.
" Hai ragione, sono stata una sciocca! Come ho
potuto dubitare di lui? E' solo che mi sento così stanca
e sola
"
" Capisco quello che vuoi dire e posso immaginare
come ti senti, stai attraversando davvero un brutto
momento, ma ricordati che io ti sarò vicina
e
quando avrai bisogno di qualcosa, anche solo di parlare,
non esitare a chiamarmi
i veri amici si vedono nel
momento del bisogno!" il caldo e solare sorriso di
Bulma le trasmise un po' di coraggio e nuovamente fiducia
in se stessa.
" Grazie! Sei un'amica!"
" Bene, ora sarà meglio parlare di qualcos'altro
Come hai deciso di chiamare il piccolo?" chiese la
ragazza, posando teneramente una mano sul pancione di
Chichi e sentendo il bimbo scalciare " Si muove
sta scalciando
.mi ricorda tanto il mio Trunks.."
" Beh
ecco
io pensavo di chiamarlo Goten,
che te ne pare? A Gohan è piaciuto.."
" Carino
molto carino, si, mi piace molto
"
Le due donne continuarono a chiacchierare così, del più
e del meno, per circa un'ora, poi Bulma propose di andare
a fare una bella passeggiata in centro
fare shopping
le avrebbe aiutate a distrarsi un poco.
Le strade erano affollate, un via
vai di gente animava i marciapiedi, mentre i suonatori
agli angoli delle vie componevano la colonna sonora di un
afoso pomeriggio estivo. Le due ragazze avanzavano
lentamente, in contrasto con la camminata nervosa della
maggior parte della gente, ammirando le diverse vetrine
che si susseguivano, eleganti e colorate, davanti ai loro
occhi.
Ad un tratto una in particolare catturò l'attenzione di
Bulma, esponeva abiti da sposa.
La ragazza si fermò un momento, ammirando incantata uno
dei tanti abiti bianchi che il negozio metteva in
vendita, era bellissimo
.cercò di immaginare se
stessa avvolta in quel candore
" Hai sempre sognato di indossarne uno, vero?"
la voce di Chichi la riportò alla realtà, la ragazza
annuì ancora rapita dalla magnificenza di quel vestito.
" Ma tu e Vegeta non avete ancora parlato di
matrimonio? Insomma
non avete mai pensato di
sposarvi?"
" Beh, a dire il vero no! Sai che a Vegeta queste
cose non interessano e le ritiene inutili
. Per lui
sono diventata la sua donna dal momento in cui ci siamo
messi assieme e dice che un pezzo di carta non fa la
differenza. Lui non capisce
" Bulma sospirò,
pensando alla cocciutaggine del sayan e fissò un ultimo
momento, con tristezza, quell'abito che non avrebbe mai
indossato
" Perché non provi a parlargliene? Prova a
spiegargli quanto è importante per te quel pezzo di
carta! Infondo, tu hai fatto molto per lui e sarebbe ora
che anche lui si decidesse a farti qualche favore, no?
Non rinunciare al tuo sogno, Bulma, non sarebbe giusto!"
il tono finto-arrabbiato di Chichi, la fece sorridere
.
La sua amica non aveva tutti i torti
.
" Beh, potrei provare
.infondo, cos'ho da
perderci?" ammiccò decisa la ragazza dai capelli
turchini.
Tornate a casa, la donna e i suoi genitori riuscirono a
convincere Chichi a rimanere a cena e a passare la notte
da loro.
" E dai, Chichi! Ci vogliono due ore di macchina per
arrivare a casa tua
. Fai prima a restare qui, no?"
Bulma continuava a insistere, ormai l'amica stava per
cedere, se lo sentiva.
" Ok! Va bene
.visto che ci tieni così tanto
"
Gohan, non sembrava troppo entusiasta della proposta, nel
pomeriggio si era abbastanza annoiato anche perché
odiava la vita in città, però
si trattava di fare
un favore alla madre, stare in compagnia non avrebbe
potuto farle altro che bene.
Annuì rivolto al viso ansioso della madre che subito
s'illuminò.
Vegeta stava camminando nel giardino della Capsule
Corporation, avevano da poco terminato di cenare e lui
aveva preferito uscire un po', visto che era una bella
serata, piuttosto che rimanere tappato in casa. Si
soffermò un attimo a guardare la luce che proveniva
dalle finestre del salone
Bulma era la, con il
piccolo Trunks in braccio, a spettegolare con la moglie
di Kakaroth, ma c'era qualcosa di diverso dal solito e
lui se ne era accorto subito, non appena lei aveva messo
piede in casa. Durante la cena aveva colto, parecchie
volte, il suo sguardo fisso su di lui e tutto ciò non
prometteva niente di buono
.che avesse qualcosa di
importante di cui parlargli?
Il caldo afoso la soffocava, il sudore le imperlava la
fronte
.scocciata, la donna si rizzò sedendosi sul
morbido materasso. Volse lo sguardo di lato e lo posò
sul suo compagno, che dormiva beatamente, incurante del
caldo spaventoso che opprimeva la stanza. Il viso
dell'uomo sembrava sereno e rilassato, la sua schiena
nuda si offriva all'oscurità
" Beato lui che riesce a dormire! Io, invece, mi sto
sciogliendo! Quest'afa è davvero insopportabile"
sospirò la donna.
Scese dal letto e si avvicinò al portafinestra, l'apri e
uscì sul terrazzo. Una leggera brezza le accarezzò il
volto e i capelli, provocandole una piacevole sensazione
di freschezza, si appoggiò alla ringhiera e si affacciò
sul mondo
Da lontano le giungevano alle orecchie il rumore delle
auto che passavano e gli echi delle grida di qualche
ragazzo scalmanato, ma per il resto tutto era abbastanza
tranquillo
Era notte fonda e la pallida luce lunare illuminava il
cielo, immersa in quella tranquillità, Bulma si perse
nei suoi pensieri
" Come faccio a dire a Vegeta che voglio sposarmi?
Come posso fargli capire quanto conti per me il
matrimonio, senza farmi accusare di essere " la
solita sentimentale"? Oh, ma perché deve essere
tutto così difficile!!
"
Il sayan si svegliò, disturbato dal vuoto lasciato dalla
sua compagna, si alzò e la vide.
Era in terrazzo a godersi il fresco notturno ed era
assorta nei suoi pensieri
Stette ad osservarla alcuni minuti e si convinse sempre
di più che c'era qualcosa che non andava
" Che ci fai qui? Dai, torna a letto
" la
voce di Vegeta la fece cascare dalle nuvole, non si era
accorta della sua presenza
chissà da quanto era lì!
" Non riesco a dormire, ho troppo caldo
"
" C'è qualcosa che non va?" le chiese
gentilmente lui
" Co
cosa?.." arrossì violentemente, non
si aspettava questa domanda, l'aveva spiazzata.
" Non far finta di niente, non mi freghi! Ti conosco
troppo bene, donna!"
" Ti ho detto mille volte che non mi devi chiamare
DONNA!!! Lo sai che mi dà fastidio!"
L'uomo sorrise nel vedere l'espressione corrucciata della
ragazza e come a farsi perdonare, la prese per un
braccio, se l'attirò vicino e la baciò
Chichi se n'era andata via al mattino presto e un'altra
giornata era trascorsa tranquillamente alla Capsule
Corporation.
" Arrivo
arrivo, smettila di piangere
"
la donna camminava a passi veloci verso la culla, da dove
suo figlio la stava reclamando, lo prese in braccio e il
bimbo tornò sorridente.
"
mamma
" biascicò il piccolino che
aveva da poco imparato a dire quel nome e "papà".
" Ah, il tuo era solo un capriccio
non avevi
bisogno di niente, volevi essere solo coccolato un po'
bravo
furbetto!"
Bulma, stanca per la giornata lavorativa decise di andare
a sdraiarsi nel letto con Trunks, nella speranza di farlo
addormentare. Si coricò, ponendo al suo fianco il bimbo,
che aveva cominciato a gorgogliare, a ridere, a fare i
suoi soliti strani discorsi.
" Si, si, tesoro, hai ragione
la mamma ha
capito
" uno sbadiglio, una strabuzzata d'occhi
alla
fine la stanchezza ebbe il sopravvento e la donna scivolò
in un dolce sonno.
Vegeta entrò in camera e si fermò a guardare divertito
la scena: Bulma stava circondando con un braccio il
corpicino di Trunks e sembrava profondamente
addormentata, il piccino invece stava sorridendo mentre
si divertiva a giocare con una ciocca di capelli della
madre.
Probabilmente la sua compagna aveva cercato di far
addormentare il figlio, ma era crollata prima lui.
Si sedette sulla sponda del letto e sollevò
delicatamente Trunks, stando attento a non svegliare la
ragazza.
"
papà
" lo salutò il bimbo.
" Su, cerca di dormire
." Il sayan era
visibilmente imbarazzato perché non aveva mai cullato il
piccolo prima d'ora.
" Come diavolo si fa?
vedi di addormentarti
alla svelta perché non ho assolutamente voglia di
tenerti in braccio tutta la sera, capito?" le sue
minacciose parole non sembrarono sortire alcun effetto,
il figlio era ancora vispo e allegro. Vegeta sospirò
rassegnato, avrebbe dovuto aspettare un bel po'!
Quando finalmente Trunks si fu addormentato, il guerriero
fece per svegliare la ragazza ma il suo occhio cadde su
una rivista, aperta, posata di fianco a lei.
Prese il giornale e lesse l'inserto sul quale era aperta
la pagina
.parlava di matrimoni
molti articoli
trattavano l'argomento preparativi e davano alcuni
consigli su come rendere perfetta la cerimonia, altri
erano servizi fotografici sui più bei abiti da sposa in
voga al momento
Che fosse questo il motivo per cui Bulma era così
agitata? Voleva forse sposarsi con lui? Eppure avevano
affrontato questo argomento già una volta e lui le aveva
fatto chiaramente capire quello che ne pensava. Trovava
assurda questa storia del matrimonio
a che diavolo
serviva? In fondo due persone possono amarsi
tranquillamente, anche se il loro rapporto non è
ufficializzato da quello stupido pezzaccio di carta, no?
Per lui Bulma era diventata sua moglie, o meglio la sua
donna, dal momento in cui si erano amati per la prima
volta e non gli importava che lei non portasse l'anello
al dito, perché sapeva che sarebbe stata sua per sempre
.nessuno
avrebbe potuto portargliela via
.nessuno!
Era la serata ideale, i suoi genitori avevano deciso di
cenare al ristorante portando con loro Trunks e Bulma ne
avrebbe approfittato per preparare una gustosa e
romantica cenetta per Vegeta, durante la quale lo avrebbe
informato dei suoi progetti
Si mise un corto vestito blu, la cui scollatura lasciava
scoperte le spalle, si truccò con cura e si spruzzò un
profumo molto sensuale
.doveva essere tutto
perfetto, non bisognava lasciare nulla al caso
Quando il sayan entrò in cucina, un profumo dolce e
intrigante allo stesso tempo lo avvolse, vide avanzare
verso di lui la donna fasciata in un abito blu che
metteva in risalto le sue forme perfette. La giovane gli
sorrise e si avvinghiò a lui, mentre le loro labbra si
toccarono, divorandosi in un bacio pieno di passione,
Vegeta spostò il viso sul sottile collo di lei e cominciò
ad accarezzarlo con lievi baci che tracciarono una scia
infuocata sulla morbida pelle, facendo fremere la donna,
che a sua volta aveva affondato le mani fra i neri
capelli del sayan
La ragazza si riscosse e si staccò da lui, che ne rimase
un po' sorpreso, poi lo fece accomodare a tavola e gli
servì i diversi piatti che aveva preparato apposta per
lui.
A metà della cena, la ragazza prese il coraggio a
quattro mani e si decise a parlare:
" Vegeta
ti devo parlare di una cosa
"
" Finalmente si è decisa
non sopportavo più
di aspettare" pensò il guerriero, ma a lei rispose
soltanto:
" Ti ascolto.."
Osservò la ragazza che con l'indice della mano destra
stava accarezzando in modo molto sensuale il contorno del
calice mentre i suoi occhi azzurri si erano posati sul
suo volto
non poteva negare che in quel momento
avrebbe preferito fare qualcos'altro piuttosto che
discutere
" Ecco
vedi
a me piacerebbe molto
ufficializzare la nostra unione
io pensavo che
sarebbe carino sposarci
"
" Se è solo per ufficializzare il nostro rapporto
non vedo che bisogno ci sia di sposarsi, ti ho già detto
che le cose, a me, vanno bene così come stanno!" il
sayan la interruppe bruscamente.
" Ma Vegeta
sarebbe meglio fare così anche per
il bambino
su, pensaci un po'!"
" Ho detto di no, insomma qual è il problema? E
adesso cosa c'entra Trunks? L'importante è che abbia i
genitori, no? Non devono mica essere per forza sposati!"
Il sayan le stava facendo venire il nervoso, possibile
che si ostinasse a non voler capire? La irritava da
morire quando faceva così lo scontroso e il testardo!
Avrebbe tanto voluto dirgli i reali motivi della sua
richiesta, ma sapeva che avrebbe solo peggiorato le cose
Vegeta non sopportava i sentimentalismi, quindi doveva
cercare di farlo ragionare facendo leva su motivazioni
pratiche
" Certo che c'entra, sarebbe molto meglio per Trunks
e per noi se fossimo sposati, ci caveremmo da un sacco di
impicci
e poi te l'ho detto, voglio ufficializzare
il nostro rapporto
e dai, tanto non cambierebbe
niente fra noi, dovremo solo portare una fede all'anulare
"
sperava di averlo convinto.
" Appunto perché non cambierebbe niente fra noi che
non m'importa di sposarmi, hai capito? Ora smettila, ti
ho già detto un mucchio di volte che quello stupido
pezzaccio di carta non serve a nulla! Non voglio più
parlarne!" il sayan sembrava parecchio scocciato.
Bulma non ce la faceva più, sentiva che tutta la rabbia
che aveva ingoiato fino ad allora stava per esplodere,
era stufa di sentirsi dire che il matrimonio non serve a
nulla, era stanca dell'atteggiamento dispotico di Vegeta,
ora era veramente troppo e tutta la collera della ragazza
finalmente esplose:
" Ora sono veramente stanca
ho capito benissimo
che non ti frega assolutamente niente di un nostro
ipotetico matrimonio, è mai possibile che tu non possa
mai fare niente per me? Ho cercato di darti tutto quello
che potevo, di farti sentire accolto in un pianeta che
non ti piaceva, di aiutarti nei tuoi allenamenti
costruendoti stanze di gravità sempre più potenti
.e
ora che ti chiedo un piacere io la risposta è NO
cosa diavolo ti costerebbe farmi questo piccolo favore?
Non ti ho mica chiesto la luna!- la ragazza stava alzando
la voce, era davvero esasperata - Vuoi davvero sapere
perché ci tengo così tanto a sposarmi? Ebbene, ti
accontento subito
. Fin da quando ero bambina ho
sempre sognato di avere una famiglia tutta mia
.di
sposarmi, tu non immagini neanche quanto io abbia
desiderato e continui tutt'ora a farlo, di indossare
l'abito bianco da sposa, di poter coronare questo sogno
con la persona che amo
ma a te tutte queste cose
non interessano affatto, anzi, tu disprezzi tutto quello
che è romanticismo, pensa che non avevo neanche il
coraggio di parlarti delle mie intenzioni, tanto sapevo
che le avresti giudicate come le fantasie di una stupida
sentimentale
" la ragazza si interruppe
improvvisamente, portandosi una mano davanti alla bocca,
pentita del tono che aveva usato nei confronti di Vegeta
e per tutto quello che aveva detto
aveva messo a
nudo la sua anima proprio davanti all'orgoglioso principe
dei sayan
doveva essere impazzita.
Il guerriero era rimasto un attimo, sbigottito, a
fissarla
non avrebbe mai pensato che Bulma avrebbe
reagito in quel modo, ma poi il suo sguardo era ritornato
imperscrutabile come al solito
Come si era permessa, quella donna, di parlargli a quel
modo? Però c'era qualcosa che lo turbava
davvero
la sua donna aveva avuto timore a confidargli i suoi
piani? Davvero era così importante per lei il
matrimonio?
Senza attendere la replica dell'uomo, la donna si alzò
da tavola e corse fuori dalla stanza, poco dopo si sentì
il rumore della porta d'ingresso che veniva sbattuta.
" Dannazione! E ora dove diavolo è andata?"
In realtà Bulma non era andata lontano, si era seduta
sugli scalini d'ingresso alla Capsule Corporation e
osservava il giardino, mentre calde lacrime le rigavano
le guance, piangeva per la tristezza e il nervoso
.Vegeta
aveva veramente esagerato, in fondo lei non chiedeva
molto
.voleva solo diventare sua moglie! Ciò che
era strano era il fatto che, quando stava con Yamcha, non
aveva mai preso in considerazione l'idea di sposarlo,
nonostante lui avesse affrontato il discorso più volte
.e ora, ironia della sorte, si trovava a desiderare
ardentemente di celebrare un matrimonio con la persona in
assoluto meno adatta
..
Sentì dei passi, provenienti dall'interno della casa,
avvicinarsi e allora si asciugò velocemente gli occhi
con il dorso della mano, cercando di ricomporsi.
Vegeta aprì la porta e vide la sua compagna seduta sugli
scalini che fissava l'orizzonte; si sedette a sua volta
di fianco a lei e aspettò.
Dopo circa dieci minuti di silenzio e imbarazzo il sayan
prese parola e sciolse la tensione che aleggiava fra loro.
Trasse un respiro e disse:
" Senti
mi dispiace.."
Bulma si voltò sorpresa, erano rare le volte in cui
Vegeta le aveva chiesto scusa e ogni volta non poteva
fare a meno di meravigliarsi, non era abituata a sentir
uscire certe parole dalla bocca del giovane.
" Scuse accettate" le piaceva l'idea che il
sayan ammettesse di aver sbagliato.
" Visto che questo matrimonio è così importante
per te lo faremo
.ma non pretendere che io mi
interessi e mi occupi della sua organizzazione, hai
capito?" la informò con il suo solito tono che non
ammetteva repliche.
La giovane si voltò e gli rivolse un sorriso caldo e
radioso, il viso illuminato da una grande felicità.
Sembrava impossibile, quella donna riusciva sempre a
fargli fare quello che voleva, riusciva sempre a trovare
un modo per convincerlo o forse, più semplicemente, lui
non era in grado di resisterle.
Le sollevò il volto e lo avvicinò al suo, le baciò le
morbide labbra, mentre le sue mani le stringevano la
sottile vita. La ragazza ricambiò il bacio con passione
e cominciò ad accarezzare il collo del sayan, dietro la
nuca, l'uomo la fece alzare, rientrarono in casa e dopo
averla presa in braccio la condusse nella loro camera.
Richiusero la porta dietro di loro e si strinsero di
nuovo, riprendendo da dove avevano interrotto. Il
contatto dei loro corpi, provocava in loro sensazioni
sempre più forti
le mani di Vegeta cominciarono a
slacciare il vestito della ragazza, mentre lei gli
sfilava via il maglione
si ritrovarono completamente
nudi nel letto, il sayan le accarezzava delicatamente la
pelle calda e profumata, indugiando sui seni, lei gli
cingeva il collo con le braccia
si guardarono negli
occhi, consapevoli del loro amore, poi, le loro labbra e
i loro corpi si unirono
.
" Hai qualche preferenza sul giorno?" chiese la
donna, spiando una qualche reazione dell'uomo che sedeva
a tavola divorando il suo pasto.
" Ti ho già detto che avresti dovuto occupartene tu
dei preparativi! Per me fa lo stesso
va bene
qualsiasi giorno
.tanto è uguale" la risposta
del sayan era stata lapidaria, ma Bulma non si fece certo
scoraggiare o intimorire.
" Bene, allora visto che per te va bene tutto,
vorrei celebrarlo la Vigilia di Natale
credo che
sarebbe molto bello
due feste una dopo l'altra
ci
sarà da divertirsi
" sorrise sognante la
ragazza.
" Due feste una dopo l'altra
che strazio!"
le fece eco Vegeta, che non sembrava altrettanto
entusiasta all'idea.
" Smettila di fare lo scontroso, in fondo è un po'
è anche colpa tua
sei stato tu che mi hai dato
carta bianca, dicendo che qualsiasi giorno andava bene!"
lo rimproverò dolcemente, l'uomo mugugnò qualcosa di
incomprensibile e alzatosi da tavola si diresse nella
camera gravitazionale per il suo quotidiano allenamento.
" Sempre il solito brontolone!" pensò la
ragazza, mentre ripuliva la cucina.
Appena ebbe terminato ciò, corse immediatamente a
telefonare all'amica Chichi per comunicarle le tanto
sospirate novità.
" Oh Bulma, come sono felice! Sono proprio contenta
che voi abbiate deciso di fare il grande passo! E'
davvero una splendida notizia! Ma avete già, più o
meno, deciso il periodo?" chiese eccitatissima la
donna.
" Si, pensavamo di celebrarlo la Vigilia di Natale
cosa
te ne pare?"
" Oh, bene
benissimo
così mi darete
anche il tempo di mettere al mondo Goten, la sua nascita
è prevista verso metà ottobre. Cavolo, la mia amica
Bulma che si sposa con Vegeta! Quasi non riesco ancora a
crederci! Mi sembra così impossibile che il "ghiacciolo"
abbia acconsentito a questa tua richiesta!" Chichi
parlava a ruota libera, l'amica faceva quasi fatica a
seguirla, era da tempo che non la sentiva così felice
Bulma
sorrise compiaciuta.
Continuarono a chiacchierare, così, allegramente, per un
paio di minuti, poi si salutarono.
La tiepida brezza autunnale scompigliava i capelli
turchini della donna che costeggiava il marciapiede al
fianco di un uomo dallo sguardo severo. Bulma guardò di
sottecchi Vegeta, il ragazzo passeggiava di fianco a lei
e non la degnava neanche di uno sguardo. Vide venire
incontro a loro una coppietta, i due giovani sorridevano
allegri abbracciandosi. Sospirò. Sapeva bene che per il
sayan tutte le smancerie erano fonte di imbarazzo, quindi
evitava di avvicinarsi troppo a lui, quando erano in
pubblico, però, anche se non lo diceva apertamente, la
ragazza ne soffriva del fatto che non poteva comportarsi
con lui come qualsiasi donna innamorata faceva con il suo
uomo
.quanto le sarebbe piaciuto intrecciare la sua
mano con quella di Vegeta
Certo sarebbe bastato
prendere la mano del sayan e stringerla
.peccato che
la tenesse in tasca!
Rassegnata, voltò lo sguardo all'orizzonte e cercò di
non pensare a quello che avrebbe potuto fare o non fare
con lui.
Vegeta avanzava lentamente, costretto dalla sua donna ad
accompagnarla all'ospedale a far visita alla sua amica
che aveva partorito. Aveva uno sguardo scocciato, non ne
aveva proprio voglia di recarsi là, né tantomeno di
vedere tutte quelle facce che al suo passaggio si
sarebbero contratte in smorfie di disapprovazione, non
sopportava gli amici di Bulma, soprattutto quel babbeo
del suo ex
Yamcha aveva il potere di innervosirlo
più degli altri! Non lo aveva mai retto per più di
dieci minuti, ma adesso, da quando stava con quella
donna, lo reggeva ancora meno, soprattutto per il fatto
che quell'imbecille continuava a provarci con Bulma,
restio a rassegnarsi al fatto di averla persa. Sapeva
bene che Yamcha lo odiava a morte perché gli aveva
portato via il bene più prezioso, ma non si preoccupava,
quel moscerino non aveva possibilità contro di lui.
Ghignò fra se e se al pensiero della reazione di Yamcha,
quando loro due avrebbero annunciato a tutti la loro
intenzione di sposarsi
ci sarebbe stato da
divertirsi.
Spiò il volto della ragazza al suo fianco e notò che
era corrucciato, eppure poco prima era così allegro!
Certo che quella donna era proprio strana, cambiava umore
ogni cinque minuti! Osservandola meglio notò che un velo
di tristezza oscurava i suoi occhi chiari e
un'espressione rassegnata dipingeva il suo volto
.ma
che diavolo aveva ora? Seguì il suo sguardo e vide che
era posato su una coppia, seduta su una panchina, l'uomo
stava circondando le spalle della donna con un braccio,
mentre questa gli stringeva l'altra mano
capì
quello che Bulma stava pensando e ne rimase un po'
dispiaciuto. Lui non era il tipo da fare queste cose e
lei lo sapeva, infatti, non gli aveva mai chiesto niente
però
si vedeva che avrebbe voluto comportarsi come quei due
ma
a lui non piaceva fare tutte quelle smancerie in
pubblico, lo imbarazzavano terribilmente e poi lui aveva
il suo orgoglio da difendere! Sempre quel suo dannato
orgoglio che gli impediva di superare le ultime barriere
poste fra di loro! Arrossendo lievemente in volto, il
sayan si avvicinò alla ragazza in modo che i loro corpi
si sfiorassero mentre camminavano, poi, imbarazzato,
spostò il viso di lato.
La ragazza era rimasta sorpresa da questa iniziativa
dell'uomo, ma ne fu immensamente felice e tornò a
sorridere, purtroppo
erano già arrivati
all'ospedale.
Entrarono e l'aria, macchiata dall'odore acre dei
medicinali e dalla sofferenza, li assalì di colpo,
portando loro un vago senso di nausea.
Si diressero verso la stanza della loro amica e quando ne
varcarono la soglia, Chichi li salutò con un sorriso
radioso.
" Ciao, come sono contenta di vedervi!"
" Ciao Chichi! Allora, com'è questo piccolo sayan?"
Chichi le fece segno di avvicinarsi alla culla vicino al
suo letto e attese la reazione della sua amica.
Bulma si chinò e rimase di sasso nel vedere il volto del
bambino
era identico a Goku
lo stesso viso, gli
stessi occhi
persino la stessa capigliatura
.era
la copia precisa del padre!
" Ma
ma è
è identico a Goku! E' davvero
un bellissimo bambino!"
La neo-mamma accennò un lieve sorriso compiaciuto, quel
bimbo le era davvero di gran conforto.
Anche Vegeta rimase impressionato dalla somiglianza del
bambino con il suo eterno rivale e si augurò che fosse
all'altezza del padre anche nell'arte del combattimento.
Successivamente, venne a far visita al nuovo nato anche
il resto dell'allegra brigata, capeggiata da Crili.
Naturalmente, ci furono un sacco di sguardi interrogativi
e infastiditi rivolti a Vegeta, il quale se ne stava
appoggiato al bianco muro della stanza senza degnare
anima viva, ma nessuno osò fare commenti.
Dopo i soliti convenevoli e le solite chiacchiere, Bulma
si decise a dare la bella notizia ai suoi amici:
" Ragazzi, io e Vegeta ci sposiamo!" disse la
donna in tono festoso e sognante.
Tutti ammutolirono, paralizzati dalla sorpresa
.Bulma
che sposava Vegeta
come era possibile?
La ragazza ci era rimasta un po' male, non era proprio
questa la reazione che si aspettava, ma cercò di non
farlo notare.
Finalmente, Crili spezzò l'orribile silenzio che era
piombato nella stanza.
" Wow! E' fantastico! Sono contento per voi!
Congratulazioni!" le felicitazioni del ragazzo erano
sincere, era davvero contento che la sua amica potesse
realizzare il suo sogno più grande
.e poi Vegeta
non era così insensibile come voleva mostrare e lui, a
differenza di Yamcha, aveva imparato ad accettarlo come
fosse uno di loro.
Yamcha, dapprima sbigottito, era, ora, livido in volto e
avrebbe tanto voluto mettere le mani al collo al sayan,
ma sapeva che a rimetterci sarebbe stato solo lui. Cercò
di abbozzare un sorriso, ma gli morì in gola non appena
vide lo sguardo innamorato che Bulma rivolse al suo uomo.
Non c'era niente da fare, per la prima volta nella sua
vita ebbe la sensazione di averla persa sul serio, la
frizzante ragazza dai capelli turchini non sarebbe mai più
tornata da lui e doveva prenderne atto
. Solo poteva
augurarsi che Vegeta la trattasse bene e non la facesse
soffrire, ma in cuor suo sapeva che lei poteva essere
felice solo al fianco di quel burbero sayan.
Vegeta gongolò alla vista della gelosia che stava
attanagliando il terrestre, ma non lo diede a vedere, in
fondo gli faceva un po' pena, non avrebbe saputo dire
come avrebbe reagito lui, se fosse stato al posto di
Yamcha. Al solo pensiero di poter perdere Bulma si
sentiva morire e un po' si irritava contro se stesso per
questa sua debolezza, ora, quella ragazza era diventato
il suo unico punto debole e lui non aveva potuto impedire
che succedesse, non aveva potuto impedire che quella
donna diventasse tutto per lui. A volte gli capitava di
ripensare al suo passato, alle sofferenze e alle angherie
che aveva dovuto sopportare, all'odio che quotidianamente
era cresciuto in lui fino a prendere pieno possesso della
sua mente e si stupiva di come avesse potuto essere
coinvolto da quello strano sentimento che i terrestri
chiamavano amore. Come era successo che lui, sanguinario
principe dei sayan, fosse rimasto affascinato da quella
donna a tal punto da non poter credere di riuscire a
vivere senza di lei? Come aveva potuto il suo cuore,
freddo come il ghiaccio e duro come la pietra, piegarsi
al calore di quei sorrisi? Inutilmente aveva cercato di
darsi una risposta e forse ora non aveva più voglia di
cercarla, in fondo, tutto quello di cui aveva bisogno era
a pochi metri da lui.
La neve scendeva soffice dal cielo
ricoprendo con uno strato bianco, quasi fosse un manto,
il giardino della Capsule Corporation. La donna si
abbandonò mollemente sul divano, aveva un'espressione
stanca, il cuore carico di eccitazione.
Era un grigio 23 dicembre e il giorno dopo sarebbe
avvenuta la cosa più bella della sua vita, oltre alla
nascita del figlio, avrebbe sposato l'uomo che amava!
Quanti giorni erano passati da quello in cui era andata a
trovare Chichi all'ospedale, il tempo era volato via
velocissimo tra preparativi e prove. Tutto era pronto,
gli inviti erano stati consegnati, l'abito era stato
rifinito, il bouquet le sarebbe stato consegnato
l'indomani mattina, il rinfresco era stato preparato con
cura a la casa era stata riordinata a dovere. Voleva che
tutto fosse perfetto, voleva che tutto fosse come lo
aveva sempre desiderato. Aveva curato ogni minimo
particolare con la massima attenzione e ora si sentiva
stravolta, non avrebbe mai immaginato che organizzare un
matrimonio sarebbe stato così stancante, ma al pensiero
della giornata che avrebbe passato l' indomani si sentiva
ripagata di tutte le fatiche. Si alzò pigramente dal
divano, voleva andarsene in camera a riposare, ma la sua
attenzione fu attirata dalla porta della camera in cui
aveva passato tutta la sua adolescenza, sospinse
lievemente l'uscio e entrò
fu invasa da un'ondata
di ricordi. Tutto era rimasto come l'aveva lasciata
dall'ultima volta che c'era stata
Aprì il vecchio cassetto della sua scrivania e trovò un
album di fotografie ed alcuni diari
aprì l'album,
c'erano un sacco di foto di lei e Goku bambino, lei e
Yamcha, il genio, Laura, Olong
per un attimo fu
assalita dalla nostalgia e cominciò a ricordare le
peripezie affrontate da lei e Goku per ritrovare le Sfere
del Drago, la prima volta che aveva incontrato quello
strano bambino nella foresta
tutto le sembrava così
lontano
Cominciò a sfogliare i diari, alcuni riportavano le sue
memorie, altri erano semplici diari di scuola pasticciati
con mille dediche, una in particolare attirò la sua
attenzione.. diceva:
" Se non puoi perdonarmi per il mio passato, per i
miei errori,
accettami così come sono e lasciami il dono di volerti
bene."
Quelle poche parole le fecero venire in mente Vegeta,
sarebbe stato davvero bello se il sayan le avesse detto
una frase del genere
Lei, comunque, aveva perdonato il passato burrascoso
dell'uomo e nonostante la gente sostenesse il contrario,
aveva sempre ritenuto che Vegeta si fosse comportato così,
solo a causa del rancore che provava verso Freezer e non
perché fosse un essere sanguinario. Lei conosceva
perfettamente quanto avesse sofferto il principe dei
sayan e sapeva bene che, se voleva, era in grado di
essere la persona più dolce al mondo, ma forse questo
aspetto era riservato a lei sola
Molti le avevano conferito il merito di aver cambiato il
cupo Vegeta, ma non era così, non era andata così
era
stato il sayan a cambiare lei. Prima di conoscerlo non
aveva mai capito che cosa fosse il vero amore, lo andava
cercando, ma non lo trovava mai
aveva sempre
pensato di sentirsi troppo libera e spensierata per
potersi legare tutta la vita ad una persona soltanto,
aveva sempre creduto di essere incapace di amare
veramente una persona
fino a quando era arrivato lui.
Per quanto potesse risultare strano, Vegeta le aveva
insegnato cosa volesse dire amare e l'aveva resa madre
La
maternità aveva smussato molti angoli del suo carattere,
rendendola meno egoista e più dolce, portare quella vita
nel grembo le aveva insegnato ad apprezzare tutte le
piccole cose della vita, anche le più insignificanti, a
non dare tutto per scontato.
Si, doveva ringraziare Vegeta, quell'uomo così testardo
ed orgoglioso l'aveva aiutata a crescere, a maturare.
Si lasciò cadere, sfinita, sul letto della sua infanzia
e sprofondò in un dolce sonno, popolato di teneri sogni
di cui lei e il principe dei sayan erano i protagonisti.
Come ogni sera, Vegeta, terminato l'allenamento
quotidiano, uscì dalla stanza gravitazionale e dopo una
breve doccia, si recò nella loro stanza.
Quella sera avrebbe dormito solo, perché Bulma aveva
preferito, osservando le regole della scaramanzia che
prevedevano i futuri sposi non avrebbero dovuto vedersi
il giorno prima della cerimonia, andare a riposare in
un'altra camera dell'immensa casa.
Si distese sul letto e cercò di rilassarsi, ma la mente
era affollata da mille pensieri.
Era tutto il giorno che si sentiva strano, non era
neanche riuscito a concentrarsi negli allenamenti e la
cosa lo scocciava molto, perché era così agitato? In
fondo, quella di domani era solo una delle tante ridicole
cerimonie che piacevano ai terrestri
no, lo sapeva
anche lui, quella di domani sarebbe stata una giornata
importante, in qualche modo avrebbe cambiato la sua vita.
Si chiese se, un giorno o l'altro, avrebbe rimpianto la
libertà che andava perdendo. Il principe dei sayan
sarebbe stato in grado di vincolarsi a quella donna per
tutta la vita? Non lo sapeva neanche lui
Per troppo tempo era stato schiavo di una vita che non
desiderava e di un despota che aveva cercato di umiliarlo
in tutti i modi
e ora che era libero non poteva
prevedere se sarebbe riuscito a stare al fianco di Bulma
per sempre
Si rigirò fra le coperte, cercando di scacciare quegli
interrogativi e di trovare nel sonno un po' di
tranquillità, ma il suo cervello non ne voleva sapere di
smetterla e continuò a elaborare
.
Quella sarebbe stata la notte dei dubbi e delle paure
..
I tenui raggi solari filtravano dalle fessure delle
vecchie persiane e illuminavano morbidamente la piccola
stanza dipinta di teneri sogni e ricordi.
La signora Briefs entrò in punta di piedi nella camera
raggiungendo, velocemente, con i suoi passi leggeri il
letto dove riposava sua figlia e si fermò un attimo a
contemplarla, prima di svegliarla.
I capelli turchini della ragazza cingevano soffici e
scomposti il bianco cuscino, il viso segnato da
un'espressione beata e riposata, il sottile corpo avvolto
nelle pesanti coperte fino al seno, le candide braccia
lasciate libere sul materasso
sembrava così
tranquilla e serena
persino angelica nel suo sonno
così profondo e delicato.
Quasi con dispiacere e una punta di malinconia, allungò
un braccio e con un tocco gentile scosse le spalle della
bella addormentata, sussurrandole dolcemente:
" Su cara è ora.. ti devi preparare
"
" Ancora un pochino.. ho sonno.." rispose
nascondendo il viso nel cuscino, cercando di ritrovare il
flebile assopimento.
Guardò divertita la figlia, in quegli anni non era
affatto cambiata, si comportava ancora come quando era
una ragazzina.
" Avanti non fare la bambina
non la sei più
e
oggi per te è un gran giorno.. ti sposerai
su cara,
alzati.."
" E va bene
" sospirò rassegnata la
giovane.
Le due donne si recarono in cucina dove avrebbero fatto
colazione e dalla confusione, che trovarono al loro
arrivo, sul tavolo, dedussero che Vegeta doveva essersi
già servito.
Bulma toccò appena cibo, era così agitata, che un nodo
alla gola le impediva di deglutire.
" Mamma, quando arriva Chichi?"
" Beh, credo fra poco.." rispose pensierosa la
signora Briefs.
Infatti dopo alcuni minuti, il trillo del campanello
annunciò l'arrivo della ragazza.
Chichi corse incontro all'amica abbracciandola e
congratulandosi con lei per il lieto evento, al suo
fianco un elegante e sorridente Gohan spingeva una
carrozzina con dentro un piccolo neonato addormentato.
Le due amiche si avviarono verso la stanza dei genitori
di Bulma, dove avrebbero cominciato a sistemare il bianco
abito e a vestire la sposa.
Al piano di sopra, in una diversa stanza, un pensieroso
Vegeta scrutava il cielo attraverso la finestra. Quel
giorno era la Vigilia di Natale, nonché quello del suo
matrimonio, un pallido sole brillava alto nel cielo di un
azzurro velato
tutto sembrava perfetto, ma lui
continuava a sentirsi inquieto
Aveva passato quasi tutta la notte a pensare, a
riflettere, a ricordare ed era arrivato alla conclusione
che quel matrimonio era davvero importante per lui.. gli
unici giorni felici della sua vita li aveva trascorsi su
quel pianeta accanto a Bulma e ora aveva paura che
qualcosa potesse andare storto
Per tutta la sua vita era stato abituato a vivere in
mezzo alla crudeltà e alla guerra, l'odore del sangue e
della morte erano stati i suoi unici compagni di viaggio,
il dolore l'unica sensazione derivata dal contatto con
altri corpi, l'odio l'unico sentimento provato
Ed
ora, quei sentimenti strani e sconosciuti avevano preso
possesso del suo cuore e della sua mente, facendolo
sentire bene
realizzato
Aveva capito che quello
che aveva sempre cercato non erano ne la gloria, ne il
dominio, due cose troppo effimere, ma bensì la pace e il
calore dell'amore
Ora che aveva fra mani quel tesoro così prezioso, aveva
paura che potesse sfuggirgli da un momento all'altro,
rigettandolo in quel tortuoso e cupo vuoto che era stato
il suo passato
avrebbe voluto stringere quella cosa
così preziosa fra le sue forti braccia provate dalla
battaglia, per non lasciarla scappare, ma i sentimenti
non si possono toccare.. sono un qualcosa di astratto che
ci ricopre come un velo trasparente e sta a noi
proteggerli e far si che rimangano sempre con noi..
Gli sembrava che fosse tutto troppo perfetto per essere
vero
temeva, a causa del suo pessimismo, che
qualcosa potesse rompere quel fragile equilibrio che si
era creato
" Oh Bulma sei bellissima!!!!!" esclamò
meravigliata Chichi, mentre guardava l'amica con indosso
l'abito da sposa.
Bulma ammirò la sua immagine riflessa nello specchio
aveva scelto un vestito bello ed elegante, ma semplice
nella sua maestosità, niente pizzi, niente ricami,
niente strass
. solo alcune perle ornavano il
colletto e l'orlo del costoso abito.
Il vestito la fasciava perfettamente fino ai fianchi,
mettendo in risalto la dolcezza delle sue forme, poi
scendeva morbidamente in un ampia gonna dal lungo
strascico
Stava veramente bene, non si era mai sentita così bella,
quasi stentava a credere che la ragazza che le sorrideva
timidamente dallo specchio fosse lei
pareva un
angelo
" Tesoro è arrivata la parrucchiera
" la
voce della madre interruppe i suoi pensieri.
La giovane donna si sedette davanti alla specchiera in
attesa che la pettinatrice le acconciasse i setosi
capelli turchini in un morbido chignon.
Ad operazione terminata subentrò la " fase trucco",
la signora Briefs e Chichi attorniarono la sposa e
tirarono fuori dalle rispettive trousse ciprie, ombretti,
mascara, rossetti, discutendo su che tipo di trucco
adottare.
Infine, il tocco leggero delle mani della madre le pose
sul capo la coroncina in oro bianco, ornata anch'essa di
perle, che avrebbe trattenuto il lungo velo.
Bulma si guardò, nuovamente, allo specchio
e per
un attimo credette di essere impazzita, era veramente lei
la ragazza riflessa nello specchio? Le sembrava
impossibile
sorrise soddisfatta
tutto era come
aveva sempre desiderato.
" Cara io vado a vedere se Vegeta è pronto
così poi andiamo.." disse sua madre.
" Stupidi vestiti terrestri.. sono sicuro che mi
starà stretto
Dannazione! Non potevo mettermi la
mia solita tuta? Che differenza può fare questo brutto
abito nero?" si stava lamentando il principe dei
sayan, fissando lo smoking steso sul suo letto.
" Vegeta, posso entrare?" chiese gentilmente la
signora Briefs, prima di aprire l'uscio.
" Faccia un po' come vuole!" fu la secca
risposta dell'uomo.
La donna entrò nella stanza e lanciò uno sguardo di
disapprovazione, quando vide che lo sposo non si era
ancora preparato.
" Non ti sei ancora vestito? Su, caro, sbrigati o
arriveremo tardi in chiesa!"
" Non azzardarti mai più a farmi la predica! Hai
capito bene, donna?"
La bionda signora non si fece certo scoraggiare dal tono
minaccioso del principe dei sayan e continuò:
" Avanti.. non fare storie.. ti do dieci minuti di
tempo per vestirti
aspetterò fuori!" lo
rimbeccò uscendo.
Vegeta alzò gli occhi al cielo e mugugnò qualche
imprecazione contro quella donna che non lo trattava con
il dovuto riguardo.
Esattamente dieci minuti dopo, una voce piuttosto
alterata la richiamò all'ordine:
" Donna, vieni immediatamente qui!"
La signora Briefs varcò la soglia della stanza e non potè
fare a meno di lasciarsi sfuggire un sorrisino divertito,
vedendo l'orgoglioso sayan lottare con la cravatta nel
tentativo di sistemarla.
" Che diavolo hai da ridere? Io non ci trovo nulla
di divertente in tutto questo!" gridò esasperato
Vegeta.
" Su, caro, calmati.. ci penso io alla cravatta".
La madre di Bulma si avvicinò al suo futuro genero e con
mani esperte, perché ormai ripeteva questo gesto da
molti anni nei confronti di suo marito, gliela sistemò
perfettamente.. stando ben attenta che non gli stringesse
troppo.
La donna scese al piano di sotto e lasciò solo Vegeta,
raccomandandogli di raggiungerla poco dopo. Il sayan si
guardò allo specchio e si sentì ridicolo con quello
stupido vestito addosso, gli sembrava di essere un
fantoccio.. così tutto strizzato in quella nera stoffa.
Con sguardo imbronciato e camminata nervosa, si affrettò
a scendere di sotto.
Nell'ingresso la signora Briefs, Chichi e Gohan lo
attendevano impazienti, Bulma sarebbe arrivata più
tardi, in compagnia del padre.
La chiesa era affollatissima, gli invitati, tutti
emozionati, non potevano fare a meno di camminare avanti
e indietro in attesa che la cerimonia avesse inizio.
La chiesa era stata addobbata con moltissime e
coloratissime composizioni floreali, personalmente scelte
dalla sposa, che le conferivano un'aria gaia e festosa.
Quando videro che lo sposo era arrivato, raggiunsero i
loro posti e stettero in silenzio, osservando la nera
figura che a passi veloci stava raggiungendo l'altare.
Accanto a Vegeta, si pose, come suo testimone, il giovane
Crili, che aveva dipinto sul volto un sorriso radioso,
non solo per l'evento che si stava per calebrare, ma
anche per la svolta che aveva avuto la sua vita in quegli
ultimi mesi... sorrise rivolto alla giovane bionda dagli
occhi color ghiaccio che lo attendeva nella prima panca.
Bulma uscì nel giardino ricoperto dalla neve, mentre
l'aria fredda che le accarezzava il viso le arrossava le
guance.
Suo padre la fece accomodare nella lussuosa limousine
nera che li attendeva in strada e fece cenno all'autista
di partire.
La giovane rivolse un ultimo sguardo, da donna nubile,
alla casa dove aveva passato tutta la sua vita e dove
avrebbe cominciato quella nuova. Non c'era rimpianto nei
suoi occhi, solo una velata malinconia per un passato da
cui si sarebbe staccata definitivamente
sorrise,
quando, nella sua mente si formò l'immagine del viso di
Vegeta e la tristezza volò via com'era arrivata.
L'elegante auto nera si fermò davanti all'ingresso della
chiesa e l'autista aprì, galantemente, la portiera alla
sposa.
Bulma scese e presa a braccetto dal padre, iniziò a
salire i gradini della cattedrale.
Appena la giovane donna varcò la soglia, partirono le
dolci note della marcia nuziale, che avrebbero
accompagnato la sposa fino al suo arrivo all'altare.
Bulma era così nervosa che le sembrava di essere
instabile e barcollante sui tacchi, l'agitazione le
faceva sembrare di avere le gambe pesantissime.
Appena Vegeta vide la donna avanzare ebbe un sussulto,
era bellissima
per una volta in tutta la sua vita
il suo sguardo lasciò trapelare le sue emozioni e
un'espressione di stupore e meraviglia si dipinse sul suo
volto contratto.
Quando Bulma notò il modo in cui la stava fissando il
sayan si sentì più sicura e cominciò ad avanzare
lentamente, a testa alta, verso l'uomo che amava.
I presenti erano ammutoliti e seguivano la scena, tra di
loro, solo uno aveva gli occhi tristi.
Yamcha abbassò un attimo lo sguardo, mentre una
sensazione di sconfitta e di dolore lo attraversava; si
ritrovò a rivivere nella sua mente tutti i momenti
felici che aveva condiviso con Bulma.. perché era stato
così idiota? Come aveva potuto farla soffrire a quel
modo? A causa della sua stupidità l'aveva persa ed ora,
lei lo aveva lasciato per sempre, per diventare la moglie
di quell'assassino, barbaro di Vegeta.
In quel momento, capì che per quante donne avrebbe
potuto avere, ne avrebbe amato solo una
lei.. e
l'aveva persa..
La signora Briefs teneva in braccio il piccolo Trunks,
che ,quando vide la sua mamma passare, si agitò tutto
nella speranza che la nonna lo lasciasse andare da lei.
" Eh, no Trunks
mi spiace, ma adesso la mamma
non può venire da te, lei e il tuo papà si devono
sposare
"
Il piccolo stava per mettersi a piangere, ma la donna lo
cullò amorevolmente fino a quando non sembrò essersi
calmato. Di fianco a lei, Gohan badava al fratellino
Goten, mentre Chichi, che era la testimone di Bulma,
attendeva l'amica all'altare.
Quando la sposa fu nei pressi dell'altare, il padre lasciò
il suo braccio e andò a sedersi vicino alla moglie, che
lo attendeva raggiante.
Bulma si mise di fianco a Vegeta e i loro occhi si
incontrarono, entrambi rimasero paralizzati dai loro
sentimenti.
Il prete cominciò la sua orazione, ma i due sposi non lo
degnavano della minima attenzione, troppo stordirti dal
tumulto di emozioni che si stava scatenando nei loro
cuori.
" Bene, ora, Bulma, ripeta con me
" la
voce del parroco li sottrasse ai loro pensieri.
Con voce dapprima flebile e esitante, incrinata
dall'emozione, ma poi sempre più chiara e forte, Bulma
cominciò a ripetere:
" Io, Bulma Briefs, prendo te, Vegeta, come mio
legittimo sposo per amarti e onorarti, in ricchezza e
povertà, in salute e in malattia, per tutto il resto dei
miei giorni, finché morte non ci separi." I loro
sguardi erano allacciati, non riuscivano a smettere di
fissarsi nemmeno per un istante, sembrava che un filo
invisibile li tenesse abbracciati.
" Tocca a lei.." il prete richiamò
l'attenzione del principe dei sayan.
" Io, Vegeta, prendo te, Bulma, come mia legittima
sposa per amarti e onorarti, in ricchezza e in povertà,
in salute e in malattia, per tutto il resto dei miei
giorni, finché morte non ci separi." Vegeta si
sentiva il cuore scoppiargli in petto, mentre fissava
quegli occhi azzurri come il cielo.
" Tenete gli anelli.."
Il sayan prese una vera e la infilò lentamente
nell'anulare sinistro di Bulma ripetendo la frase rituale:
" Con questo anello io ti sposo!"
La giovane donna prese a sua volta un altro anello e lo
inserì nell'anulare dello sposo.
" Con questo anello io ti sposo!" disse
guardando il guerriero negli occhi e leggendovi tutto il
loro amore.
L'anziano padre li guardò amorevolmente e proseguì:
" In nome del Padre, del Figlio e dello Spirito
Santo, io vi dichiaro marito e moglie.
Può baciare la sposa!"
Contrariamente alle aspettative di tutti, quelle di Bulma
comprese, che si immaginavano uno sfuggente bacio sulla
guancia, Vegeta le sollevò dolcemente il viso e si chinò
baciandola sulle labbra e donandole il bacio più bello e
intenso che le avesse mai dato.
La madre della ragazza li guardò teneramente e due
lacrime di commozione le scivolarono dagli occhi,
rigandole il bel viso; il marito se ne accorse e le posò
delicatamente un braccio sulle spalle e le sorrise felice.
Chichi e Crili osservavano la coppia di sposi, ognuno con
pensieri diversi; Crili immaginandosi con la sua
fidanzata al posto dei due e Chichi rammentando il giorno
del suo matrimonio con Goku, scivolando per un attimo
nella malinconia e nella dolcezza che i ricordi di quel
giorno suscitavano in lei.
Al termine della cerimonia gli sposi percorsero, mano
nella mano, la navata e quando uscirono al di fuori della
chiesa, furono investiti da manciate di chicchi di riso,
accompagnate da risate e frasi d'augurio.
Vegeta era infastidito e pensava che tutto quel riso
gettato via fosse un inutile spreco, ma si innervosì
ancora di più, quando, cominciò il rituale delle
fotografie.
Finalmente si avviarono verso la Capsule Corporation,
dove era stato allestito il banchetto nuziale.
Bulma era raggiante, si aggirava fra i tavoli
soffermandosi a chiacchierare e scherzare con tutti gli
ospiti, mentre Vegeta continuava ad abbuffarsi come al
suo solito.
Una cosa in particolare attirò la sua attenzione, prima
non ci aveva fatto caso perché era stata troppo
impegnata a posare per le fotografie con i parenti e gli
amici
ma ora non poté fare a meno di notarlo
..Crili
era venuto al loro matrimonio in compagnia di una
bellissima ragazza bionda, alta e slanciata, con due
occhi di un azzurro pallido come il ghiaccio
era
sicura di averla già vista
ma certo! Era il cyborg
C-18!!!!
Non ne rimase meravigliata, ormai da quando l'orgoglioso
Vegeta l'aveva scelta come sua compagna per la vita
niente poteva sorprenderla più di tanto, anzi ne fu
felice; nessuno, tempo fa, avrebbe scommesso anche solo
un soldo bucato sulle possibilità che avrebbero avuto
entrambi di conquistare quei due cuori solitari
e
invece loro ce l'avevano fatta, avevano realizzato i loro
sogni. In cuor suo augurò all'amico tutto il meglio
possibile per il suo futuro con la splendida biondina.
Si fermò a conversare con Chichi, quel giorno la sua
amica era davvero stupenda, aveva lasciato a casa i suoi
abiti cinesi e ne aveva scelto uno a tubino, nero, con
una buona, ma non provocante, scollatura e aveva sciolto
il suo solito chignon lasciando che i capelli corvini le
ricadessero morbidamente sulla schiena.
Arrivò il momento delle danze e lei riuscì a trascinare
in pista, per un solo ballo, il povero Vegeta, che
preferiva starsene in disparte ad osservarla.
Appoggiato al muro, non staccava gli occhi di dosso alla
moglie neanche per un secondo, guardando quella donna una
piacevole sensazione di serenità lo rassicurava.
Ormai era tardo pomeriggio e il tenebroso principe non
riusciva più a sopportare il fracasso che si era creato
e il fatto di dover continuare a condividere Bulma con
tutti gli invitati, andò incontro alla moglie e presala
in disparte le sussurrò:
" Ehi, sono stanco di tutta questa gente
non
possiamo andarcene?"
" Ma Vegeta, siamo nel pieno del ricevimento!"
protestò debolmente lei, ma quando vide lo sguardo
esasperato che il marito le rivolse decise di
acconsentire alla sua richiesta.
" Ok, va bene! Però, aspetta un attimo, devo prima
fare una cosa
".
Si mise al centro della pista e reclamò l'attenzione di
tutti i presenti.
" Ragazze è arrivato il momento del lanciò del
bouquet!!!!" gridò entusiasta.
Moltissime giovani si raccolsero attorno a lei, che si
girò e dopo aver contato fino a tre, lanciò in aria il
mazzo di fiori.
Questo finì, sarà stato il destino o il volere della
sposa, nelle mani di C-18.. che lo guardò un attimo
smarrita, ma poi, complice un'occhiata di Bulma, sorrise
a Crili e accennò un timido " Si".
Vegeta raggiunse a grandi passi la moglie e nel bel mezzo
della sala, davanti a tutti, la sollevò e se la portò
via. Gli invitati ci rimasero un pochino male, ma subito
se ne ravvidero
infondo Vegeta era sempre Vegeta
e non c'era da stupirsi di questi suoi gesti, la festa
proseguì anche senza i due novelli sposi.
Questi, nel frattempo, avevano raggiunto la loro stanza e
dopo essersi scambiati un bacio appassionato, si erano
guardati per alcuni istanti negli occhi, con la
consapevolezza che sarebbero rimasti assieme per sempre
Sorridendo, complici, richiusero la porta alle loro
spalle.
FINE
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