IL
CONTO E' SALDATO
E
finalmente dopo tanti, e tanti anni, ecco la prima parte
della mia FF!
Ho iniziato a scrivere questa storia alla fine della
pubblicazione dei manga originali, quindi parecchio tempo
fa..Grazie allo spunto datomi dalle amiche Buby, Tati,
Kikki, Kaori, Elena & C. (arigato gozaimashita!) ho
recuperato il manoscritto e ho ripreso la stesura, di cui
leggerete la prima parte.
Questa storia e' quello che io avrei inteso come il
finale del manga, e che esosamente mi piacerebbe tanto
vedere trasposto in un bel OAV ^_______^.
Mi auguro che vi piaccia e..Buon divertimento!
Linda - 99/4
Quote
Tutti i personaggi CH sono di proprieta' di T. Hojo,
Sunrise, Shueisha, Jump e di tutti gli aventi diritto.
Gli altri personaggi della storia sono inesistenti al di
fuori della fantasia dell'autore, e non hanno alcuna
relazione con persone aventi lo stesso nome; come gli
avvenimenti narrati, sono pura invenzione. Unquote
IL
CONTO E' SALDATO
- Prima parte
"Ooh! Che splendida giornata!" Era tanto tempo
che Kaori sognava una giornata come quella. Laria
frizzante, il cielo terso, il primo sole tiepido dopo un
lungo inverno.
Uscendo da casa, si era sentita pervasa da unenergia
incredibile. "Umpf..Ryo e' ancora in letargo
E'
incredibile! Sempre io devo lavorare qui!" penso'.
"Beh, vorra' dire che andro' in stazione, sento che
oggi sara' una giornata fortunata!"
La stazione ferveva di attivita', come sempre
"Wow!!
lo sapevo!" Effettivamente sulla lavagna della
stazione c'era un messaggio per City Hunter XYZ,
urgentissimo, appuntamento oggi alle 14 al bar del
Suncity Hotel. Fimato: Kimi
"E ti pareva! Un'altra donna.." grugni' Kaori
" Mai una volta che ci sia un bel ragazzo in
pericolo
" Sorridendo tra se', Kaori si diresse
verso casa.
"Ryo?
Ryo sei sveglio?" Kaori busso' alla
porta della camera di Ryo, ma non vi fu nessuna risposta.
Aprendo la porta, Kaori disse "Ryo e' mezzogiorno!
Abbiamo un appuntamento per oggi alle
AAAAARGGGHHHH!!!"
"Hei, ma cose' questa storia?!? Da quando si
entra senza bussare?" Kaori si senti' morire,
vedendo Ryo in piedi in mezzo alla camera mentre faceva
ginnastica
completamente nudo! Per un lungo istante
nessuno dei due si mosse. Kaori era paonazza per la
vergogna, ma allo stesso tempo non riusciva ne' a
muoversi ne' a distogliere lo sguardo da Ryo il quale,
con un movimento fulmineo, era riuscito ad afferrare il
lenzuolo del suo letto e ad avvolgerselo attorno ai
fianchi. Un leggero rossore si era diffuso anche sul suo
viso. I secondi passavano, ma nessuno riusciva a muoversi:
si fissavano, occhi negli occhi
Il primo a scuotersi
fu Ryo: "Hei Kaori, non e' mica la prima volta che
mi vedi nudo, no? " "Non
Non e' vero!"
Alle parole di Ryo anche Kaori si era svegliata da quellincanto
"E insomma, ti sembra il caso di fare ginnastica
nudo? A mezzogiorno, eh?!?" Kaori si era ripresa, ma
si sentiva terribilmente imbarazzata.
Era vero, laveva gia' visto senza vestiti, molte
volte anche, ma era come se lo vedesse per la prima
volta, con occhi del tutto diversi. "Non ti sembra
di esagerare? Dopotutto sono in camera mia, no Kaori?"
Disse Ryo. Kaori inizio' a cincischiare il bordo della
sua maglietta "Beh
si e' vero
He! He!
Scusa
Io
Devo andare
Allora ciao!" La
ragazza usci' di corsa sbattendo la porta. "Kaori,
di che appuntamento stai parlando?" "Oh, questa
poi
" penso' Ryo. "Da un po di tempo
Kaori e' strana
Mah, tutta questa scena e' stata
strana
E' la prima volta che mi sento imbarazzato
davanti a una donna..
Kaori? Mah
." Pur
non del tutto convinto, Ryo si rivesti'.
Dopo una doccia veloce, Ryo ando' in sala, dove Kaori lo
aspettava per pranzo. Era accanto alla finestra, lo
sguardo perso nel vuoto. Non l'aveva sentito entrare, e
Ryo prese tutto il tempo per fermarsi e osservarla "Ma
che le succede?" Penso', "Non stara' ancora
pensando a quello che e' successo prima? " Decise di
far finta che non fosse accaduto nulla. "Allora
Kaori, che cosa mi stavi dicendo di un appuntamento?"
"Eh?" Kaori si scosse e fece cadere il
cucchiaio che teneva in mano "Oh
Ah
Ah si,
un appuntamento per le 14. Al bar del Suncity Hotel ci
aspetta una certa Kimi, cera scritto urgentissimo
"
Kaori non riusciva a sostenere lo sguardo di Ryo. Da
qualche giorno la tensione tra i due era molto alta. Ryo
era preoccupato. Dopo il matrimonio di Umibozu e Miki la
loro situazione sembrava fosse chiarita; Kaori era piu'
tranquilla e anche Ryo stava bene con lei. Tento' allora
di fare il brillante.. "Wow! Kimi hai detto? Ohoo!
Una ragazza
Kimi
che nome esotico! "
Kaori torno' bruscamente alla realta': "Sapessi, a
me sembra il nome di un formaggino
" Ryo la
guardo', cercando di capire se stesse scherzando. "Un
formaggino?
Ha!Ha!Ha! Questa e' proprio bella! E
dai, Kaori, vedrai che un giorno ti capitera' anche un
bel ragazzo da proteggere, non perdere la speranza! Limportante
e' che lui si accorga che tu non sei un uomo.."
SSDDOONNGGGG! Un mega martello lo zitti' bruscamente
schiacciandolo negli spaghetti. "Cosi' impari, e
vacci da solo dal tuo formaggino. Umpf!" Kaori se ne
ando'. Cercando di pulirsi il viso, Ryo mugugno
"Ma insomma, non si puo' mica andare avanti cosi'
!"
Il Suncity era uno degli alberghi piu' frequentati per
colazioni di lavoro, e alle 14 il bar era affollato. Ryo,
mani in tasca, camminava tranquillo cercando tra gli
avventori. "Allora..Kimi
.Uhm, deve essere
sicuramente una persona particolare
come sara'?
Bionda, mora, oppure rossa? He..He.." "Salve,
lei e' il Signor Saeba, vero?" Allimprovviso
una bellissima donna si paro' davanti a Ryo che si
blocco', esterrefatto. "Oh, mah
Siiiiiii,
bella signora, Ryo Saeba al suo servizio!" Rispose
con un inchino e, afferrandola per un braccio, la
trascino' in unala appartata del bar. "Allora,
Kimi, cosa posso fare per lei?" La donna, bionda,
occhi azzurri e fisico mozzafiato, indossava un vistoso
tailleur turchese. Con gesti felini si sporse verso Ryo e
disse "Vede signor Saeba
" "Facciamo
Ryo, eh?!" "Vedi Ryo, io sono un ingegnere
chimico, lavoro per unimportante azienda tessile.
Sto lavorando a un progetto molto particolare: e' un
nuovo tessuto indistruttibile.." "Ah si?, Wow,
sei anche intelligente! Quando ci sposiamo?" "Mah..Sposarti?
In che senso?" Chiese stralunata la donna
"IN NESSUN SENSO, VERO RYO?" Con una mossa
fulminea Kaori, che laveva seguito a distanza, era
riuscita a sedersi al posto di Ryo, che si ritrovo' a
terra, legato sotto il tavolo e con una museruola! "Oh,
e lei chi e'?" Disse Kimi squadrando Kaori. "Sono
Kaori, la socia di Ryo." "Ah, non sapevo avesse
una socia, pensavo che avesse un socio
" "Eh
si, prima cera mio fratello
" Ryo smise
di cercare di liberarsi e penso' "Ma chi e' questa?
Mi ha riconosciuto lei per prima
Adesso parla di
Makimura
Che significa?
" "Allora
Ryo, ti sei calmato?" disse Kaori guardando sotto il
tavolo "He!He! Certo! Certo
" Ma Kaori
intese subito perche' se ne stava tranquillo sotto il
tavolo, si era liberato, ed era letteralmente avvinghiato
alle lunghe gambe di Kimi. "Brutto porco! E' mai
possibile che non ti si possa lasciare un attimo?
Prendi
questo!" E una martellata lo rimise a posto.
"Allora Kimi, mi stava dicendo?" Continuo'
imperterrita Kaori, rivolgendosi alla ragazza, sempre
piu' allibita. "Mah
io
Ah, si certo,
dicevo che sto studiando questa nuovissima formula, ma da
quando ho detto ai miei superiori che ho praticamente
finito lo studio, mi succedono delle cose strane
"
"Strane? in che senso?" La incito' Kaori,
" Beh, mi sento seguita, mi trovo spesso la macchina
aperta, anche se io sono convinta di averla chiusa, e dei
ladri sono gia' entrati per ben tre volte nel mio
appartamento
" "Beh, con tutti questi
segnali, non era il caso di andare alla polizia?"
Ryo era tornato serio, quella storia lo convinceva sempre
di meno
"Si, lho pensato
Ma i miei
superiori mi hanno detto che non era nulla, e che non
avrei dovuto creare imbarazzo allazienda
Sai,
e' un periodo molto delicato..". "Che ne dici
Ryo?" "Oh, non ce' problema, ci pensero'
io
.Vedrai, sarai in ottime mani He!He!He!"
Disse Ryo sporgendosi verso la donna, lo sguardo porcino
e la lingua penzoloni. "Ah, davvero? " Kaori
stava per perdere di nuovo la pazienza, ma fu interrotta
da Kimi che cinguetto' "Oh davvero? Grazie Ryo!"
E con sommo stupore dello stesso Ryo la donna si lancio'
nelle sue braccia. "Allora mi proteggerai?" Ryo
si beo' in quellabbraccio "Wow! Ma certo cara!!!
"
Kaori era senza parole "Ma come, prima dovevo
controllare solo Ryo
Adesso come faccio?!?!?"
Penso' sconsolata, mentre Ryo le lancio' uno sguardo di
intesa. "Non ti preoccupare Kaori, e' tutto a posto!"
E dopo quella frase sibillina, i tre lasciarono lalbergo.
Ryo lascio' le due donne nellappartamento. "Mi
raccomando Kaori, io devo andare a fare un sopralluogo.
Cercate di non uscire, e se proprio dovete, tieni gli
occhi aperti!" Con passo deciso il ragazzo si
diresse alla porta. Dopo qualche istante di indecisione,
Kaori lo segui' e riusci' a raggiungerlo in garage "Ma
che sopralluogo, Ryo? Perche'?
" "Non ti
preoccupare
" "Senti Ryo, a me questa
donna non piace
E'
strana!" Ryo si fermo'
e guardo' Kaori. "E perche'? Perche' non e'
insensibile al mio fascino virile?" "Non fare
lo scemo! Dico sul serio!" " Avanti Kaori, stai
tranquilla, tra qualche ora saro' di ritorno, poi ne
riparliamo
" "Ma
" "Shhh! A
piu' tardi." Ryo appoggio' un dito sulle labbra di
Kaori, che tacque di colpo. Per qualche secondo i due si
guardarono in silenzio. Ryo aveva lasciato il dito sulle
labbra di Kaori. Lo sguardo del ragazzo divenne dolce e
intenso. "Ryo.." "Shh.." Kaori aveva
intuito che Ryo stava per dirle qualcosa, eppure lui
tacque e continuo' a guardarla. Emozionatissima, il cuore
che le batteva forte, Kaori prese la mano che Ryo aveva
lasciato a mezzaria e gli sorrise dolcemente. Ryo
ricambio' il sorriso, e con una carezza sulla guancia,
che la fece arrossire ulteriormente, se ne ando'
fischiettando. "E brava la mia Kaori, ha gia' capito
che qualcosa non va
" Penso' poi Ryo.
Kaori rimase in mezzo alla stanza, immobile, il fiato
corto, e la mano sulla guancia che Ryo aveva appena
sfiorato. "Oh, Ryo
" Nella confusione,
Kaori non aveva notato che Kimi, dietro alla porta
socchiusa che dava allingresso, aveva assistito in
silenzio alla scena.
Al Comando di
Polizia di Shinjuku
"Allora Ryo, qual buon vento??" Saeko era
sempre affascinante, e lo sapeva. Ryo la osservo',
appoggiata alla scrivania del suo ufficio, una lunga
gamba affusolata che faceva capolino dallo spacco della
gonna.. "Eh, cara Saeko, ogni tanto mi faccio vivo
nella speranza che tu voglia saldare qualche debituccio
.!"
"Avanti, Ryo, lo sai che ormai siamo pari, non ti
devo proprio nulla
!" "Scherzi! Se penso a
tutte le bottarelle che mi devi, penso che una vita non
basti..! Comunque io spero sempre in un saldo unico
He!He!He!
Sarebbe indimenticabile!" "Oh Ryo smettila con
queste cose! Non pensi proprio ad altro! E poi tu hai
gia' Kaori a cui pensare
" "Cosa centra
Kaori?" Ryo aveva gia' cambiato umore. "Avanti,
quando la finirai di negarlo? Ormai e' chiaro a tutti,
sai?" "Non ce' nulla da capire. Io devo
proteggere Kaori, e basta." Il tono seccato e
imbarazzato di Ryo confermo' a Saeko di aver colpito nel
segno "Si, Si certo
Adesso si dice cosi'?
"
"Saeko
" Ryo si avvicino' minaccioso alla
ragazza che si scherni'.."Ehm
Allora, cosa sei
venuto a fare di preciso?" "Ecco, avrei bisogno
di un piccolo favore
" "Aha! Hai visto? Io
faccio un favore a te e tu ne fai uno a me!" Ryo
srotolo' la sua lista di mokkori, lunga almeno sei metri
"Oh!" disse Saeko "Cosi' tanti!?!?"
"Vedi cara, neanche tu ti rendi conto di quanti
favori
mi devi, Hi!Hi!" "E va bene, spara!"
Piccata, Saeko sedette alla scrivania: "Senti, tu
hai qualche informazione circa unindustria tessile
che sta lavorando a un tessuto ultraresistente
"
"Si
la Yamaguchi Textiles, ce' stato un
piccolo incidente qualche giorno fa, pare un caso di
tentato spionaggio industriale..Un po nebuloso il
tutto
Ma tu che ne sai?" "Abbiamo un nuovo
cliente, una certa Kimi, che lavora per la Yamaguchi.
Dice di essere un ingegnere chimico, e che e' lei quella
che ha scoperto la formula di questo nuovo tessuto. Pare
che sia in pericolo." "In pericolo? Ma figurati!
E' la donna di Yamaguchi Jr., che pericolo vuoi che
corra?" " Senti, mi fai sapere qualche cosa?"
Saeko guardo' Ryo. Era troppo serio. "Ryo, ce'
qualcosa che non va?" Ryo rimase in silenzio per
qualche secondo "No
Non credo. Non mi sembra
che ci sia nulla di preoccupante
Ma non mi convince
del tutto." "Ho capito. Faro' qualche
telefonata e ti faccio sapere.." "Bene Saeko, e
con questo te ne abbuono un paio, Ok?" "Sparisci!!"
Ryo schivo' di pochissimo il fermacarte che Saeko gli
aveva tirato e chiuse la porta dietro di se'. Saeko
rimase a lungo a guardare la porta chiusa "Cosa
sara' accaduto? " Penso "Non ho mai visto
Ryo cosi'
" Quindi alzo il ricevitore e
compose un numero.
Nel frattempo Kaori si stava dando da fare per la cena.
Kimi si appoggio' sulla porta della cucina e si mise a
osservare Kaori. "Allora Kaori cosa mi dici di Ryo?"
"Eh?.." Kaori rimase con una forchetta a mezzaria.
"Cosa intendi dire?" "Su..Avanti, come'
Ryo? Da quanto tempo siete insieme?" "Ah, beh
ormai
saranno
beh, quasi sette anni.." E mentre lo
diceva, pensava che era come se ne fosse passato solo uno..Cosi'
intensi e travolgenti..Erano successe cosi' tante cose
"Ah,
cosi' tanto tempo?.. Ma allora sai tutto di lui
"
Kimi la guardo' intensamente.. Kaori arrossi'.."Beh
si, lavoriamo insieme da tanto tempo.." Kaori si
volto' verso la finestra per non mostrare il suo
imbarazzo, ma non poteva sapere che a Kimi non importava
nulla del suo imbarazzo, mentre un lampo di cattiveria le
adombro' i grandi occhi azzurri. "E come'
?"
La incalzo' Kimi.."Come, come'?" disse
Kaori, non capendo dove intendesse andare a parare "Ma
dai Kaori, vuoi dire che voi
." "Mah
noi
noi
siamo soci! Tutto qui
" Balbetto' Kaori. "Uffa,
questa donna mi fara' saltare i nervi" penso' la
ragazza, "Spero che questa storia finisca al piu'
presto
" "Ah, davvero?..Bene, allora il
campo e' libero!" disse Kimi con noncuranza. "Meglio
cosi'!
" Aggiunse, accomodandosi al tavolo.
"Perche' non mi dai una mano con la cena?"
disse Kaori. Stancamente, Kimi si passo' una mano nei
lunghi capelli "Ma cara
non saprei da che parte
incominciare
." In quel momento torno' Ryo
"Salve ragazze, tutto bene?" "Oh caro, sei
tornato! Mi sentivo gia' sola
" cinguetto' Kimi
correndo verso di lui "Hei!.. Che piacevole
accoglienza! " Rise Ryo, e si volto' verso Kaori
"Ciao Kaori, tutto bene?" "Benissimo
grazie." Grugni' Kaori dai fornelli. Ryo fece sedere
Kimi e raggiunse Kaori. "Hai visto cara come bisogna
comportarsi?" Arrischio' Ryo, che per tutta risposta
ricevette un mestolo sul naso. "Cosi', intendi dire,
vero?!?!" "Ohi! Si..si.. Certo Kaori
!"
Kaori si avvicino' pericolosamente al viso di Ryo "Senti,
io non so se e quanto ci paghera' questa donna, ma la mia
pazienza - come tu ben sai - ha dei limiti ben precisi
"
"Ma dai Kaori, non fare listerica.."
"ISTERICA IO!!??..Ma come ti permetti?" In quel
momento squillo' il telefono portatile di Kimi.. "Eh?"
I due si voltarono verso la donna "Pronto..Si?.. Si..
Certo! Quando devo partire?..Questa sera?..Ma non e' un
po presto?..Ah, va bene, come desidera. A domani."
Kimi chiuse la comunicazione e si volto' verso i due
ragazzi. "Bene, Ryo io devo partire, ho un incontro
con il mio capo e dei clienti a Osaka domani mattina. Sei
pronto?" Ryo e Kaori si guardarono, inebetiti "Pronto?"
dissero allunisono. "Ma come
" Disse
Kaori, "questo non era previsto
" "In
che senso non era previsto" Incalzo' Kimi seccamente.."Cosa
intendi dire, che non fate
trasferte? Che razza di
guardie del corpo siete?" "Ma che modi sono
questi?.." Kaori ormai non si tratteneva piu'.
"Avanti Kaori, non stiamo a discutere.." Disse
Ryo, serio. "Allora quando si parte?" Prosegui'
avvicinandosi alla donna e sottovoce aggiunse "Sai
cara
non vedo lora di stare un po solo
con te
." "E piantala di sbavare, sembri
un mastino!" Sbraito' Kaori, prendendolo per la gola.
"Ouch! Kaori insomma la vuoi finire?" Ryo si
volto' verso Kaori e la guardo' severo. La ragazza
ammutoli' e, abbassando lo sguardo, usci' dalla sala.
Un lampo di soddisfazione passo' negli occhi di Kimi, la
quale si avvicino' silenziosa a Ryo e, appoggiandosi al
suo braccio mormoro' "Ti capisco sai Ryo
Non ce'
niente di piu' opprimente di una ragazzina gelosa
"
Ma Ryo non disse nulla, e si limito' a risponderle "Tra
mezzora partiamo. Passeremo al tuo appartamento per
raccogliere le tue cose." E la lascio' nella stanza.
Kaori si ritrovo' per strada, camminando pensierosa non
si era accorta di essere vicino al Cats Eye. Senza
pensarci due volte entro. "Ciao Umibozu"
disse Kaori, cercando di essere allegra come sempre, ma
non riuscendoci sedette stancamente su uno sgabello.
"Ciao Kaori" Disse Umibozu continuando ad
asciugare un bicchiere. "Siamo in chiusura. Cosa fai
qui a questora?" Non ricevendo risposta,
aggiunse: "Cosa ti ha fatto Ryo questa volta?"
Gli era bastato uno sguardo per capire che cera
qualcosa che non andava. "Oh, Umibozu.. Non so piu'
cosa fare.." "Ciao Kaori, come stai?" La
interruppe Miki uscendo dal retro in quel momento. "Kaori,
che faccia triste
Cosa e' successo?" Kaori non
resistette oltre e scoppio' in un pianto irrefrenabile.
"Io..io non so piu' cosa fare per lui
E lui
Lui
mi tratta sempre male
Non ce la faccio piu'.."
Miki e Umi si guardarono, seri. "Avanti Kaori,
smettila! Non ti riconosco
Non mi dire che hai perso
tutta la tua combattivita'?" Disse Miki, sedendosi
vicino alla ragazza. "Lo sai che Ryo e' un po
strano..Ormai dovresti esserci abituata.." "E'
vero.." Disse Kaori" Ma questa volta
Anche
lei ci sta
.UAAAAAH!" E riscoppio' a piangere.
"Lei??" Si chiesero Umi e Miki guardandosi.
"Lei chi?.."
Man mano che Kaori si addentrava nei particolari, Umi e
Miki erano sempre piu' allibiti. Alla fine Umi disse:
"Una che ci sta con Ryo??..E' praticamente
impossibile!" Miki silenziosa annui'. Per un istante
anche Kaori si interruppe e lo guardo' minacciosa "In
che senso
Guarda che Ryo non e' mica da buttare
"
"He
He!He!..Ma io non dicevo sul serio.. Ouch!"
Umibozu si scherni', mentre Miki gli assestava una
gomitata nel fianco dicendogli "E non ti ci mettere
anche tu, sai?!" "Hem
" Umi arrossi',
ma prosegui' con nonchalance, "Beh, il fatto che
questa donna non fugga puo' significare solo due cose
O
che ha uno scopo preciso, o che e' un po tocca
"
"Umibozu!!!" Lo redargui' Miki. Alla vista
delle varie espressioni che si dipinsero sul viso di
Kaori, Miki penso' che stesse per esplodere, ma dimprovviso
la ragazza si fece seria. "Sai Umibozu, ho avuto
subito una strana sensazione
Hai ragione,
probabilmente sta cercando di fare qualcosa
Devo
avvisare subito Ryo!" E corse via, lasciando Umi e
Miki di sale.
"Umibozu, secondo te
" chiese Miki in un
bisbiglio. "Umpf
forse e' meglio che parli con
Ryo, anche se non vorrei intromettermi.." "Si,
forse e' meglio
".
Kaori corse subito a casa, ma quando vi giunse Ryo era
gia' partito. Trovo' un biglietto sul tavolo della cucina:
'Kaori io parto. Non mi chiamare, mi terro' io in
contatto. Ci sentiamo appena posso
E non combinare
guai! Ryo.'
"Oh no..!" Kaori appallottolo' il biglietto e
lo getto' lontano "E adesso cosa faccio?..Non ci
siamo nemmeno salutati
" E si affaccio' alla
finestra con gli occhi velati dalle lacrime.
Nel frattempo
Ryo era passato al Cats Eye e stava parlando con
Umibozu.
"Allora Kaori ha ragione?" Ryo era seduto
pensoso sul muretto del retro del caffe', mentre Umi
troneggiava appoggiato al muro. "Mah..Non so, ce'
qualcosa che mi sfugge..Quella donna sa molte cose su di
noi, e poi tutta la storia e' strana..Se ho accettato, e'
solo per vedere cosa ce' sotto
" "Davvero?
"
Umibozu non aveva fatto un movimento, ma Ryo sapeva che
gli occhi delluomo, nonostante gli occhiali da
sole, lo stavano studiando attentamente "Si,
perche'?
.Ah, ho capito, Kaori si e' lanciata in
invettive?" "No, semplicemente e' disorientata
perche' pensa che tu sia veramente interessato a quella
donna.." "Gee
Umi, e chi non lo sarebbe
?!
Sapessi che sventola!" Umi si mosse fulmineo e prese
Ryo per il bavero "La vuoi smettere una buona volta?
Per colpa di queste donne tu ti metterai in qualche guaio
serio, lo vuoi capire o no? Non ne hai gia' abbastanza
con Kaori?" Ryo si libero' con uno strattone. "Insomma
Umi mi vuoi lasciare in pace? Anzi, tutti quanti, volete
lasciarmi in pace? Prima Saeko, ora tu.. Che palle!
Dovreste aver capito ormai come stanno le cose con Kaori,
no? Che cosa le posso offrire io? Nulla. Io non sono
nessuno, 'letteralmente'. Non ho ne' capo ne' coda. Che
futuro potrei mai darle?
"Ryo si volse verso
il tramonto, non riusciva piu' a trattenersi, era turbato.
Umibozu si sorprese. "Ma tu hai mai fatto qualcosa
per cambiare?" "Cambiare?
Io?..No
E
perche' dovrei cambiare?" "Sei proprio un
testone
" Sbuffo' Umibozu. "Allora
lasciala andare.." "Lasciarla andare?..Ma cosa
credi che io la trattenga? Sono stato subito chiaro con
lei. E' lei che vuole stare con me. Io la proteggo,
finche' stara' con me. Lho promesso a Makimura.
Quando se ne andra' - di sua spontanea volonta' - vorra'
dire che il mio obbligo sara' cancellato. Io le voglio
bene
Molto
Ma non posso
" Umibozu lo
interruppe "Ma a lei proprio non pensi?" "Se
non ci penso?
Vuoi scherzare??
Per me e' una
tortura..E tu dovresti capirmi bene.." Ryo guardo'
l'uomo in viso. Il suo sguardo era tormentato, e Umibozu
si senti' imbarazzato. Poi si mosse e fece per andarsene.
"Se le cose stanno cosi' - anche se credo che tu mi
stia dicendo questo solamente per convincertene - allora
fai bene. Kaori si stanchera' presto, ed e' solo per il
suo bene. E per il tuo lavoro, sarebbe anche meglio. Ma
come vedi io e Miki
" Ryo non gli permise di
terminare la frase. "Umi, non e' il momento adesso
Io
devo andare
Ce' qualcosa
Una forza che mi
spinge a partire
Devo andare!
.Ma ascolta, ti
affido Kaori. Ho paura che si metta in qualche guaio. Mi
fai questo favore?" "Si. Non ti preoccupare."
Ryo tese la mano all'uomo, che la strinse. "Grazie
Umi, sei un amico." Con un ultimo sguardo di intesa,
Ryo si allontano'.
Miki raggiunse Umibozu nel retro: "Allora e'
partito?" "Uhm.." Annui' luomo.
"Quel ragazzo mi preoccupa. Non e' il solito Ryo. E'
troppo nervoso
Cosa sara'?" "Vuoi dargli
una mano?" Umibozu si strinse nelle grandi spalle
"Tu cosa dici?" Miki lo guardo' teneramente , e
appoggiandosi a lui disse "Io dico di si!.." La
grande mano di Umibozu si appoggio' dolcemente sul capo
di Miki, che si strinse ulteriormente a lui. "Beh,
allora vado.." Miki si alzo' sulla punta dei piedi e
gli bacio' la guancia "Grazie Umi.." Paonazzo,
Umibozu si scosto' di colpo, e tossendo nervosamente
aggiunse "Beh, allora a Kaori ci pensi tu, OK?"
"Si, non ti preoccupare..A presto!" Luomo
si allontano' nellombra e Miki si morse un labbro.
"Speriamo che non sia nulla di pericoloso..".
Kaori
passeggiava nervosamente per la sua camera. Erano passate
solo due ore, e gia' lei non ce la faceva piu'. La sua
fervida immaginazione le presentava davanti agli occhi
delle immagini a dir poco sconcertanti che lei, scuotendo
la testa, cercava di allontanare. "Se Ryo dovesse
stare via un mese, io cosa faccio? Non posso mica
diventare matta!!" Penso', ma la sua ansia scomparve
allimprovviso squillo del telefono "Finalmente!"
Urlo' gettandosi sullapparecchio. "Ryo?.."
"Ciao Kaori, sono Miki, che ne diresti di passare da
me questa sera per cena?" "Ah sei tu Miki?
Mah,
Io
Sto aspettando una chiamata di Ryo
"Bene,
allora se passassi io da te? Sono sola anchio!"
" Oh
Ma si Miki, lo sai che sei sempre la
benvenuta!" "A tra poco!" Kaori poso' il
ricevitore. Gia' si sentiva meglio. Passare la serata da
sola in attesa di una telefonata di Ryo sarebbe stato
proprio un incubo.
Ryo era in preda allangoscia. "Ma tutte a me
capitano!?" Penso', mentre a grandi passi misurava
il corridoio che divideva la sala daspetto dalla
pista privata della Yamaguchi. "Anche laereo..No,
nemmeno un aereo di linea, un aereo privato!
"
Ryo si era affacciato alle vetrate e, fumando
nervosamente lennesima sigaretta, sudava freddo.."Se
mi vedesse Kaori
" E con un moto di stizza
spense la sigaretta. "Allora Ryo, sei pronto?"
La voce di Kimi lo scosse dai suoi pensieri e si volto'.
La donna era veramente affascinante. Aveva cambiato
vestito, e un completo pantaloni blu fasciava il suo
corpo snello dandole unaria irraggiungibile. "Hei,
sei magnifica
" Si lascio' scappare Ryo,
sinceramente impressionato "Ma come, con questo
vestito?..Chissa' quando mi vedrai al party della
Yamaguchi
Ti strabiliero'
." "Party?
Quale party?.." Ryo si fece attento. "Si
dopodomani sera, dopo lincontro ci sara' un mega
party alla sede centrale della Yamaguchi, e io saro' lospite
donore
" "Dopodomani? ..Ma non
dovevamo fermarci solo domani?" Kimi abbasso' gli
occhi e con finta noncuranza si avvicino' a Ryo,
appoggiandosi al suo braccio "Ma Ryo
E' il mio
momento..Non posso certo rinunciare..E poi con un
accompagnatore come te
" "Gee
Che
adulatrice sei..He!He!" Allimprovviso Ryo si
scosto'. Aveva visto uno strano movimento al di la' della
vetrata. Due uomini, all'apparenza normali impiegati, si
dirigevano verso di loro. " Kimi, conosci quegli
uomini?" Chiese improvvisamente Ryo alla donna, che
non si staccava dal suo braccio "Chi?
"
Ryo non ebbe modo di spiegarsi, perche' i due uomini
entrarono nella sala sfoderando due pistole. Lo scontro a
fuoco duro' solo qualche istante. Ryo si getto' a terra
allontanandosi il piu' possibile da Kimi, la quale
impietrita rimase vicino alla vetrata. Come Ryo aveva
sospettato, i due uomini non fecero fuoco sulla donna, ma
direttamente su di lui. Ryo cerco' di mirare alle gambe
dei due uomini ma qualcuno sparo' alle loro spalle.
Quanto la furia fini', Ryo si alzo'. Luomo che
aveva sparato alle spalle degli assalitori indossava la
divisa della sicurezza della Yamaguchi. Senza proferire
parola, si accerto' che i due uomini a terra fossero
morti, e, lanciando uno sguardo sprezzante a Ryo, se ne
ando'. "Hei, fermati!" Ryo fece per rincorrerlo
la Kimi lo blocco' "Oh Ryo, meno male non sei ferito
Che
spavento
Mi sento svenire
Oh
" E
svenne.
Di riflesso Ryo prese la donna tra le sue braccia, ma
quando rialzo' lo sguardo in cerca di quelluomo,
era scomparso. "Ma che diavolo sta succedendo qui?
"
Nel frattempo, a casa di Kaori
"Oh
quanto ho mangiato, Kaori!..Non dobbiamo
fare tante serate come questa, altrimenti in poco tempo
prendero' almeno cinque taglie
" "Eehh..E'
vero
D'altronde, cucinare e' una delle poche cose
che mi rilassa
.E mangiare e' comunque un piacere
!".
Le due ragazze rimasero in silenzio per qualche minuto,
ognuna persa nei propri pensieri.
"Kaori
" Inizio' Miki. "Si?
"
"Kaori tu non hai mai pensato a rifarti una vita
lontano da Ryo?" "Cosa??
Mah...No..Veramente
no. La mia vita e' sempre stata cosi' caotica, da quando
ho conosciuto Ryo, che non ho mai pensato che potesse
essere differente
Mai" Mentre parlava, la
stessa Kaori trovava difficile pensarlo. "Non ne ho
mai avuto il tempo, ne' la voglia
E tu sai perche'.."
Kaori si sposto' alla finestra, il luogo dove spesso si
fermava a pensare.. "Dopo la morte di Hideyuki, io
effettivamente non sapevo cosa fare della mia vita..Mi e'
sembrato naturale fermarmi qui da Ryo. " "Ma
dai Kaori, non mi dire che vivere con un 'sweeper' di
professione ti e' sembrato naturale.." Incalzo' Miki..
"Si..davvero, Miki. E poi senti chi parla!... Il
semplice fatto che una persona come mio fratello si fosse
fidata di Ryo, per me era sufficiente. Hideyuki non si
sarebbe mai messo con un disonesto.." "La tua
teoria e' piuttosto personale
" "E poi a
me Ryo e' piaciuto subito.." Aggiunse Kaori
arrossendo. "Beh, questo gia' mi e' piu'
comprensibile
" Disse Miki che, sdraiata sul
divano, la testa appoggiata a una mano, osservava intenta
Kaori, la quale la guardo' e le sorrise
"Avanti
Kaori, perche' non tiri fuori tutto quello che hai
dentro?" La incalzo' Miki. Kaori si appoggio' alla
finestra. Fuori era ormai notte, una notte limpida e
stellata, e guardando il cielo il volto di Ryo prese
forma tra le stelle. "Ormai non c'e' piu' nulla che
tu non sappia. Penso che sia l'unica persona che abbia
mai amato, nonostante le difficolta' che questo implichi..Oh
Miki, sapessi come sono confusa
La scena di oggi,
tra Ryo e quella Kimi...E' stato al di la' della semplice
gelosia; finche' Ryo fa il cascamorto, non mi preoccupo,
sai
Lui e' fatto cosi'.." Miki la guardo'
sorpresa "Ah si?" "Ma si, lui fa cosi' per
gioco..Credo
Ma vedere quella donna aggrappata al
suo braccio
Mi ha fatto andare in bestia!..Sembrava
che le cose si fossero messe bene..Ero felice..Ma ora..
" "Avanti Kaori
" La stuzzico' Miki
"Dopotutto, ogni volta che ti sei trovata nei guai,
lui e' corso a salvarti
Questo vuol dire che tiene a
te..E comunque te lo ha dimostrato..Devi dargli un po' di
tempo ancora.." "Ma lui non lo fa per me..Lui
lo fa perche' cosi' gli ha chiesto mio fratello!"
"Questo dovresti chiederlo a lui..Ne avete mai
parlato?" "Ogni volta che ho toccato
l'argomento lui e' scappato via come un'anguilla
Forse
io dovrei dimostrargli che sono cresciuta, che sono in
grado di cavarmela
" Man mano che parlava, gli
occhi di Kaori brillavano sempre di piu'. "Ehm
Kaori..Io
non credo che Ryo abbia bisogno di ulteriori prove.."Miki
era seriamente preoccupata..Senza Umibozu ne' Mick
sarebbe stato difficile tenerla.. "Lui gia' sa
quanto vali, e questo te l'ha dimostrato piu' volte..E
poi, credi veramente che a Ryo piaccia una smorfiosa come
quella Kimi?.." Miki aveva fatto un tentativo per
cambiare discorso..Quando Kaori si impuntava sulla sua
indipendenza, era una lotta persa in partenza
"Mah..non
so
Scusa Miki, ma penso che continuare a parlare di
Ryo non mi faccia che male, in questo momento
E poi
Auuggh"
Kaori sbadiglio'" E' stata una giornata pesante..che
ne dici di andare a dormire? "Si..certo Kaori
"Miki
era stupefatta
Il repentino cambiamento di umore di
Kaori l'aveva allarmata.."Che cosa stara'
architettando???" Si chiese la ragazza.."Bene,
allora a domani Miki, ti ho preparato la stanza degli
ospiti..Buona notte!" Kaori lascio' la stanza. Miki,
ancora seduta sul divano divenne ancora piu' pensierosa.."Uhm
non
vorrei aver scatenato qualcosa
"
Ryo era a un bivio: cercare di salire sullaereo
sfoderando tutte le sue arti o gettare la spugna e
ritirarsi. "Gettare la spugna?? E che vuol dire? Uno
come me non ha mai sentito questa frase..Spiacente, non
e' nel mio dizionario!" E, raccolte le sue forze, si
incammino' verso il cancello.
"Come ti senti Kimi?" Ryo si rivolse alla donna
che ora camminava al suo fianco. Era pallida e
preoccupata. La donna si fermo' e blocco' Ryo per un
braccio "Senti Ryo..Io dovrei dirti una cosa.."
Ryo noto' che la donna era seria. Molto seria. E aveva
smesso quei panni da 'bella ma stupida' che comunque non
aveva mai creduto veramente suoi. "Dimmi
"
"Quello che e' accaduto prima
Ecco non
"
Venne interrotta dall'avvicinarsi di unamacchinauello c
nera, con i vetri fume'. "Maki!" Esclamo' la
donna. Un cristallo scivolo' con un impercettibile
ronzio, rivelando il volto di uno dei passeggeri della
limousine. "Ciao Kimi..sono venuto a salutarti..Non
mi presenti il tuo amico?" L'uomo non doveva avere
piu' di trentacinque anni, dall'aria ricercata, un
bell'uomo, noto' Ryo, ma dallo sguardo diabolico. "Ce..Certo
Maki
Ryo, questo e' Maki Yamaguchi..Meglio
Conosciuto come Yamaguchi Jr. " "Salve!"
Disse Ryo, finora tenutosi in disparte. Maki scese dalla
macchina e Kimi si strinse a Ryo. Gli occhi di ghiaccio
di Maki si posarono prima su Ryo e poi su Kimi..Quindi
allungo' un braccio verso la donna.."Kimi..Cara..Non
mi dai un bacio d'addio?" L'imbarazzo di Kimi era
enorme, "O forse e' terrore" Penso' Ryo, "Certo
Certo,
Maki..Ma non ci vediamo domani?
E poi il party
"
Kimi era sempre piu' terrorizzata.."Strano
comportamento per una fidanzatina.." Penso' Ryo
mentre la donna lasciava il braccio di Ryo e si
avvicinava incerta verso l'altro uomo. "Ma
certamente cara
A domani..E pensami questa notte.."
Ribatte' l'uomo, lanciando uno sguardo di fuoco verso Ryo
e attirando a se' la donna. Ryo si era girato verso
l'aereo..Non amava questo genere di cose
"Soprattutto
quando non sono io a baciare una donna cosi' bella
SIGH!
" Penso'.
Umibozu era in viaggio da parecchio tempo, quando il
telefono della macchina squillo'. "Sono Miki
Dove
sei? " "Sono in autostrada..Cosa ce'?
" "Niente..niente..Sono da Kaori, questa notte
resto qui.." La mano di Umibozu si strinse al
ricevitore "Cosa ti ha detto?" "E' un po
giu'
E' disorientata
Non vorrei che pensasse a
qualche cosa di strano per cercare di riscattarsi ai suoi
occhi
" "Umpf.. Ryo si meriterebbe una
bella lezione
Cerca di tenerla docchio, siete
sole in questo momento, Nick dovrebbe rientrare domani
dagli Stati Uniti, e quando arriva digli di chiamarmi."
"Ok
Sei preoccupato?" Umibozu attese
qualche secondo prima di rispondere, e questo allarmo'
Miki "No
Ma ci sono delle voci strane in
circolazione
Seguo il ragazzo per vederci chiaro
anchio
" "Pensi a qualcosa di
grosso?" "Non ho abbastanza elementi
Ti
faro' sapere. Tu intanto tieni gli occhi aperti".
Miki si trattenne, avrebbe voluto dirgli tante cose
Ma
conoscendolo, non era il caso. Gliele avrebbe dette al
suo ritorno "Va bene, ci sentiamo allora.. Mi
raccomando
" "Non ti preoccupare, ti
chiamero' presto..Ciao" E riaggancio'. Miki si
diresse verso la camera da letto, pensierosa.
Ryo non ci
capiva piu' niente
Pensava che Kimi fosse coinvolta
direttamente in quella storia, ma dopo averla vista con
quel Maki
"Mah, forse e' solo una
grande attrice" Penso' cinicamente. "Allora si
parte?" Ryo si incuneo' tra i due, lasciando l'uomo
inebetito.. "Hei
!" Mi spiace, Junior, e'
ora di partire.." Disse Ryo, strizzandogli locchio
"Ci
vediamo a Osaka.." Prendendo Kimi per un braccio, si
diresse verso laereo. La sua sicurezza era tutta
apparenza, ad ogni passo si sentiva pervadere da unangoscia
terribile
"Ma e' pazzesco.." penso' "Non
mi riconosco piu'
Sto proprio invecchiando"..
"Ryo mi fai male!" Kimi strattono' Ryo, la sua
tensione si era trasmessa al braccio della donna, che si
allontano' massaggiandosi " Ma che ti prende?"
Ryo era pallido, ma cercava di farsi forza "Scusa..stavo
pensando..Avanti sali." Kimi non capiva il perche'
di quel repentino cambio di umore. "Chi ti capisce
e' bravo" Mormoro' avvicinandosi alla scaletta. Ryo
fece un giro dispezione intorno allaereo, poi
sali' e, dopo un veloce giro anche allinterno si
sedette di fianco a Kimi, in silenzio. Kimi fraintese latteggiamento
di Ryo, e si senti' in obbligo di dargli una spiegazione
"Lho conosciuto sei mesi fa.." "Eh?"
Ryo si volto' verso di lei, incuriosito. "Maki
Lho
conosciuto sei mesi fa..Lho amato dal primo momento
Era
cosi' dolce, umano e comprensivo
" "Era?..
Lo puoi ben dire, sembra Lucifero!" Kimi lo fulmino'
con lo sguardo "E' successo qualcosa un paio di mesi
fa, e' partito per lAfrica per lavoro..Quando e'
tornato era unaltra persona.." Ryo ascoltava
interessato. " Non so
E' cosi' diverso..E'
diventato un uomo duro..Spietato! Ho provato piu' volte a
parlargli, chiedergli che cosa e' successo..Non mi dice
nulla.." Ryo era sempre piu' sospettoso. "E
Yamaguchi Senior cosa ne dice?..Tu sei in contatto anche
con lui, no?" Kimi si morse un labbro
"Quello
e' un altro mistero
Anche lui, da quando e' tornato
dallAfrica, non e' piu' lo stesso..Ho persino
pensato che avessero preso qualche malattia
Non so
piu' cosa pensare
A volte vorrei fuggire, ho paura!"
Kimi si strinse a Ryo, il quale, al di la' del piacere
che provava nellessere al fianco di quella donna,
trovava il tutto sempre meno credibile. "Avanti
Kimi, probabilmente e' la tua immaginazione.."
Cerco' di confortarla, "Hai lavorato molto duramente
in questi ultimi tempi..Sara' la stanchezza che ti fa
vedere tutto nero
" "Kimi guardo' le luci
al di la' del finestrino dell'aereo "..Si..forse hai
ragione
" Poi Ryo non capi' piu' nulla: il
forte rullio anniento' le sue capacita'.."Oddio!"
Mormoro' stringendo i pugni allo spasimo. "Ryo che
ti succede?" Kimi osservava preoccupata il volto
cereo del ragazzo. "Stai male?..Ryo rispondi!"
"Scusa, devo andare un attimo di la'.." Ryo
slaccio' la cintura e si rifugio' nellangusta
toilette. "Ryo non ti puoi alzare, stiamo decollando!"
Ma le parole di Kimi si persero nel vuoto. "Fiuuu
Che
tragedia!" Sospiro' Ryo appoggiandosi pesantemente
alla porta del piccolo bagno. "Per fortuna durera'
solo unora..Spero proprio di farcela!"
Mormoro' sconsolato e si lascio' cadere sulla tazza,
tenendosi la testa tra le mani.
Umibozu viaggiava spedito. Doveva raggiungere Osaka la
mattina seguente. Si fermo' in una piazzola e guardo' lorologio.
Era luna di notte: compose un numero telefonico.
Dopo qualche squillo vi fu risposta "Si?"
Rispose una voce maschile "Sono io.." " Ah.."
"Allora hai qualche notizia per me?" Chiese
Umibozu. "Si..Ce' uno strano movimento.. anche
il Cartello e' nervoso.." "Pensi che siano i
nostri vecchi amici?" Insistette Umibozu. "Mah..e'
difficile a dirsi..Forse qualcosa di nuovo, ancora piu'
sofisticato
Quello che posso dirti e' che non
scherzano
" Umibozu resto' in silenzio per
qualche secondo
La sua mente lavorava febbrilmente,
ma non riusciva a capire
"Ok, allora ci
risentiamo. Se hai qualche novita', fammi sapere."
"Sicuramente. Io torno domani notte. Ci vediamo".
Umibozu ripose il ricevitore, con un gesto stizzito
riaccese il motore e si immise nuovamente sullautostrada
.
Ryo raccolse le poche forze rimastegli e lascio la
toilette. Trovo' Kimi addormentata al suo posto. "Ma
tu guarda
E io che ho pensato di non farcela
Guarda
questa come dorme
" Si lascio' andare
pesantemente nel sedile accanto alla donna, e si accorse
che stavano per atterrare. "Ti ringrazio
un
minuto in piu e.." "Uhmmm
Ah, Ryo
sei qui? Ma che cosa ti e' successo?" Ryo si riprese
immediatamente, limmagine della donna che si
muoveva languidamente gli aveva fatto dimenticare i suoi
problemi: gli occhi a palla, un rivolo di bava allangolo
sinistro della bocca contorta in una smorfia lasciva, Ryo
allungo' una mano per toccare i seni che si intravedevano
dalla scollatura ma ..CRUNNNCK! La borsa della donna lo
colpi' violentemente, schiacciandolo al finestrino "Allora?!?
Come la mettiamo?" Ryo si appiatti al
finestrino, lo sguardo della ragazza era cattivissimo.
"He!He!He!
Scusa..Scusa
E' stato piu'
forte di me
Non lo faccio piu'
" "Insomma,
con te non e' possibile distrarsi..Vero? Guai a te se lo
rifai
" "Va bene..Va bene.." Ryo si
interruppe di colpo, la sua attenzione attirata da dei
movimenti allesterno dellaereo. Ormai erano a
terra, laereo stava rullando verso un hangar.
"Kimi, chi sono quelli?" "Quelli chi?"
Kimi si sporse e guardo' dal finestrino. Tre macchine
nere si avvicinavano velocemente allaereo. "Oh..quelli?..Sono
della Yamaguchi..Sara' il nostro comitato di benvenuto!"
Il pilota usci' dalla cabina e li invito' a scendere. Ryo
raccolse il suo sacco e si incammino', pronto a tutto.
"Tu aspetta un attimo
" Disse a Kimi
trattenendola per un braccio. "..Prima esco io.."
Ma Kimi non era dello stesso parere.. Con una mossa
fulminea balzo' in avanti strattonandolo. "Stai
scherzando??! Sono io la star!" E con una gomitata
si fece strada "Ma che fai..Sei pazza?!"
Spiazzato, non riusci' a trattenere la ragazza che si
fermo' in cima alla scaletta dellaereo. Un lampo lavvolse
e Ryo, pensando al peggio, estrasse subito la pistola
"BENVENUTA, SIGNORINA KIMI!!!" Scoppio' un
fragoroso applauso, condito da grida di gioia, lanci di
coriandoli e tanti flash. Una piccola folla, tutti della
Yamaguchi, si era radunata per accogliere Kimi, che si
beava nel suo momento di gloria. "Grazie cari
Grazie
!"
Ryo non ne poteva piu', si sedette sulla scaletta, i
gomiti sulle ginocchia, soffiando sconfortato i
coriandoli che ancora volteggiavano nellaria.
"Sono tutti pazzi
Sono le due del mattino
Ma
questi non dormono?.." Mormoro' sbadigliando, mentre
lallegra compagnia si allontanava dallaereo.
Il mattino seguente, dopo colazione, Kaori accompagno'
Miki al Cats Eye di buon ora e, tornando verso
casa, decise di passare per la stazione.
La ragazza si fermo' di colpo: "Un altro lavoro???
Wow! Non ci posso credere!" Ma subito si fermo'
"Oh..Non ce' Ryo..E adesso cosa faccio?..Sicuramente
oggi mi chiamera'..Beh, io intanto prendo il messaggio,
poi vedro'
" Si avvicino' alla lavagna e sul
suo viso si dipinse lo stupore
"Questa e' la
scrittura di un uomo
.Un
Uomo
???
Uahaaaa!"
Le persone che stavano passando in quella parte della
stazione si fermarono incuriositi a guardare Kaori che
ballonzolava di qua e di la' canticchiando "Finalmente
un uomo!..Finalmente un uomo
!" Kaori si
accorse della magra figura che stava facendo, si
ricompose subito, e mestamente si diresse verso luscita.
Una volta in macchina, lo sguardo furbo, rilesse per lennesima
volta lannuncio 'XYZ, Urgente questione di
sicurezza, telefonare allo
' "Questione di
sicurezza
Cosa sara'?
" Kaori si morse il
labbro
"Oh, insomma, ormai sono anni che faccio
questo lavoro
Perche' tutti questi scrupoli? Io lo
chiamo!"
Giunta a casa corse al telefono, controllo' che Ryo non
avesse lasciato messaggi sulla segreteria e compose il
numero dellannuncio con mani tremanti. "Si.."
Una profonda voce maschile rispose alla chiamata. "Buongiorno,
e' la Saeba Investigazioni, e' lei che ha lasciato il
messaggio?.." "Si, sono io, possiamo
incontrarci?" "Certo, ma prima di che cosa si
tratta?" Luomo non rispose per qualche istante
"Penso che non sia il caso di parlarne al telefono.
Ci vediamo al Suncity Hotel alle 12?" "Al
Suncity alle 12.. Va bene. Come la riconosco?"
"Indosso un impermeabile nero. Non potra' sbagliarsi..A
dopo" E senza darle modo di chiedere altre
spiegazioni termino' la chiamata. Kaori si fermo'
pensierosa "Quanto mistero
Mi e' sembrato serio
"
Un ghigno diabolico le si dipinse sul viso "Pero'..che
voce profonda..Sexy
Se e' cosi' anche il resto
!"
Si fermo' di colpo in mezzo alla stanza, facendo finta di
darsi un pugno in testa "Ma che sto dicendo
Mamma
mia, sto diventando come Ryo!!!" E corse in camera
sua per scegliere il vestito piu' adatto allincontro.
Umibozu era arrivato a Osaka, e si stava dando da fare.
Aveva gia' rintracciato Ryo, e avendo notato che il
lavoro sembrava proprio di routine, aveva iniziato a
indagare cercando informazioni nei locali a lui noti.
Entrando in un bar fumoso si avvicino' al bancone "Salve
Falco, che ci fai qui?" Un uomo gli si era
avvicinato cercando del fuoco. "Ah, sei tu Jack,
cerco notizie, ne hai qualcuna per me?" Luomo
si appoggio' al tavolo, la mano destra che quasi non
muoveva, era coperta da un guanto nero. Il suo aspetto
era decisamente sinistro. "Qualcosa si sta muovendo
Hai
ragione tu, sai Falco? Sono proprio i nostri vecchi amici.."
La stretta di Falco sul bicchiere di whiskey che stava
bevendo aumento' pericolosamente. " "Uhm..Ma
come e' possibile? Di quelli grossi non ne era rimasto
nessuno in giro.." "Mah, e' quello che pensavo
anchio, e cosi' tutti gli altri. Pare che sia un
fuoriuscito, uno giovane, forse ha qualche mania di
grandezza..Vorrebbe ripristinare il tutto. Anzi, lha
gia' fatto!" "Addirittura..E dove sarebbero
adesso? " Mah, pare in Africa
Non so.."
Umibozu termino' in un fiato il liquore e sbatte' il
bicchiere sul banco. "Maledizione, pensavo che ce ne
fossimo liberati una volta per tutte..Ne ho le scatole
piene!" Jack guardava assorto il fumo che saliva
dalla sigaretta che teneva in mano, e aggiunse "Non
lo dire a me
Io non potro' mai dimenticarmene
comunque
" E sollevo' il braccio con la mano
inguantata. "Avro' sempre un ricordo con me.."
"Gia'
" Lo sguardo di Umibozu si fece
ancora piu' tetro. "Senti, penso che saro' qui fino
a domani. Se dovessi scoprire qualche altra cosa, fammi
sapere.." "Si, certo Falco, e' solo mio
interesse
" L'uomo, spenta la sigaretta, si
allontano'.
"Sono
agitatissima
" Kaori passeggiava nervosamente
nella sua camera. "Sono indecisa..Vorrei avvisare
Ryo, ma quel deficiente non mi ha neanche chiamato
Umibozu
non ce'..Neanche Mick
E se lo dicessi a Miki?
Lei
potrebbe aiutarmi, se ne avessi bisogno.." Si fermo'
accanto alla finestra. "Accidenti a te Ryo! Ma
quando torni te la faccio pagare!" E usci' da casa,
avviandosi verso il Cats Eye Cafe'.
"CHE COSA??!!.." Miki sbatte' un bicchiere sul
bancone. "Vuoi scherzare, Kaori?" "Ma no,
Miki, io da sola non farei nulla, vado solo all'incontro,
tanto domani Ryo torna e.." "Assolutamente no!"
"Come no?..Ma Miki
" "Kaori, le
istruzioni di Ryo sono state ben precise..Oh!"
Accortasi della gaffe, Miki si interruppe. "Che
istruzioni?" Si insospetti' Kaori. "Che
istruzioni? No..Niente..E poi e' un uomo..E tu perche' ti
sei vestita cosi'? Non mi sembra il vestito piu' adatto.."
Miki non sapeva piu' dove arrampicarsi. Effettivamente
Kaori aveva indossato il suo abito piu' femminile, di
seta azzurro pastello che sottolineava la sua figura
snella e scattante: voleva sembrare si' professionale, ma
non totalmente asessuata.. "Sai perfettamente che
Ryo non approverebbe quello che stai per fare. Io ti
consiglio di aspettare.." "Oh, Miki, da quando
ti sei sposata sei diventata una mollacciona
"
"Ma che dici, Kaori?" "Senti, io vado solo
all'incontro, almeno quando torna Ryo potra' avere tutte
le informazioni che gli servono..Cosa vuoi che sia?"
Miki divenne serissima, e prese una mano di Kaori. "Kaori
non andare..Aspetta domani
" "Ma che ti
prende?" Kaori era senza parole..Non aveva mai visto
Miki cosi'..Era sempre stata lei a darle forza, a
incoraggiarla
"Ok, Miki, saro' prudente, ma
perche' sei cosi'..E' per Umibozu?" Le due ragazze
furono interrotte da un gruppo di studenti che entro' nel
caffe': Miki fu distratta dai clienti e Kaori ne
approfitto' per andarsene senza essere notata.
Incamminandosi furente verso il Suncity Hotel, Kaori
penso' a Ryo: "Sei un mascalzone..Sei senza cuore
Ti
odio!!!
Non ti sei fatto vivo
Ma ti faccio
vedere io chi sono.."
"EEEHHTTTCHUUU!" Ryo fu scosso da uno starnuto.
"Ehi ti sei preso un raffreddore?" gli lancio'
Kimi dalla sua camera. "No..No..Si vede che qualcuno
sta pensando bene di me
" disse Ryo.
Semi sdraiato su una poltrona nel salotto della camera dalbergo
di Kimi, il ragazzo si stava annoiando a morte.. "Allora
Kimi hai finito?" Ryo la stava aspettando da circa
unora. Impaziente, si avvicino' alla camera per
bussare quando la ragazza apri' la porta. Ryo rimase con
la mano a mezzaria, unespressione
indefinibile sul viso. "Sei proprio tu?" "Ma
certo
Chi vuoi che sia?" Rispose sorridendo
Kimi. "Mah
Sei
Diversa
" Ryo la
osservava attentamente, indossava un completo gessato
grigio, i capelli raccolti, gli occhiali.. Era la
quintessenza della professionalita'. "Avanti Ryo,
non rimanere li' imbambolato, vado a un incontro di
lavoro, mica a una festa!" Ryo si guardo' i vestiti
"Dici
che io non sono adatto?" "Ma dai..Vai benissimo..Pero'
domani sera devi essere alla grande! Andiamo, non voglio
fare tardi." Raccogliendo una busta porta documenti,
Kimi apri' la porta della stanza e usci'. "Ma chi e'
veramente questa donna?" Si chiese Ryo,
incamminandosi pensieroso.
Il Suncity era affollato, come sempre. Kaori si guardo'
intorno e penso' "E' gia' il secondo giorno che
vengo al Suncity per un lavoro
Che mi porti fortuna?
"
"Signorina Makimura
" Kaori si fermo' di
colpo, alle sue spalle una voce profonda maschile la
stava chiamando. La ragazza si volto', e rimase
inchiodata al suolo, totalmente soggiogata dai profondi
occhi neri delluomo. Un angolo della sua bocca
sensuale si alzo' in un sorriso sardonico; conscio del
suo fascino, luomo non aveva avuto bisogno di
aggiungere altro. "E questo chi e'??" Penso'
Kaori, che faticava ad articolare un frase di senso
compiuto "Sembra un demonio.." E mentre lo
guardava la ragazza fu percorsa da un brivido
di
paura. Alto, la figura massiccia e altera, luomo
indossava un impermeabile nero, che ne evidenziava
ulteriormente la figura. Era vestito completamente di
nero, e questo rendeva il suo aspetto sinistro. "Buongiorno,
il mio nome e' Noda, Tomohiko Noda" "Buon
Buongiorno.."Kaori
cerco' di scuotersi, seppur con difficolta'. La sua
sorpresa aumento' quando luomo allungo' il braccio
e le strinse la mano, trattenendola nella sua piu' del
necessario.. "Mamma mia
Mi sto comportando come
una stupida ragazzina
E lui lo sa!" Kaori
penso', abbassando lo sguardo e ritraendo la mano. Luomo
sorrise piu' apertamente, sinceramente colpito dal
rossore diffusosi sulle gote di Kaori. "Che bella
sorpresa, Signorina Makimura, e' sempre piu' raro trovare
una ragazza che arrossisce
Lei e' molto dolce
"
"Mah
Io.." Kaori cerco' di mostrarsi
professionale "Grazie, ma non mi sembra il caso
Lei
ha lasciato il messaggio per la Saeba Investigazioni?"
Se luomo fu colpito dallo scatto di Kaori, non lo
mostro'. "Si, sono io." E, indicando un tavolo
appartato del bar, la invito' a seguirla "Prego,
vogliamo accomodarci?.." Kaori lo precedette, sempre
piu' cosciente dello sguardo delluomo che la
scrutava ammirato. "Forse non avrei dovuto mettermi
questo vestito.." Penso' Kaori "Ma ormai e'
troppo tardi..Se devo ballare..Via alle danze!"
Sedendosi e mostrando una sicurezza che era ben lungi dal
provare, Kaori cerco' di prendere le redini della
situazione: "Allora Signor Noda, cosa possiamo fare
per lei?" "Mi chiami Niko..Dove' il
Signor Saeba?" La domanda la spiazzo'. "Il
Signor Saeba aveva un altro impegno. Comunque, gli
incontri preliminari li gestisco direttamente io
Mi
parli del suo problema.." Per un istante luomo
la osservo' in silenzio. Con gesti misurati accese una
sigaretta e la fisso' negli occhi. "Il mio problema
e' una donna."
Kaori rimase a bocca aperta. "Una donna?..In che
senso?" L'uomo continuava a fissare Kaori "E'
carina..Sapevo che quel Saeba si circondava sempre di
belle ragazze..Ma questa e' proprio particolare..Non ha
proprio l'aria dello sweeper.." "Scusi, c'e'
qualcosa che non va?" Kaori interruppe i pensieri di
Niko. "No..no..Ma senti diamoci del tu..Stavo
pensando che non sembri proprio un'investigatrice.."
L'espressione di Kaori cambio' subito, e stringendo i
pugni fece per alzarsi. Con uno scatto felino Niko la
fermo' per un braccio. "Non mi fraintendere Kaori..Il
mio era un complimento sincero.." Kaori era indecisa.
Quell'uomo la rendeva troppo nervosa. "Forse farei
meglio a lasciare perdere
Quest'uomo mi attrae e mi
spaventa allo stesso tempo
" "Avanti
Kaori, siediti
Per favore.." Kaori si lasciò
convincere dallo sguardo di Noda, ma sedendosi penso':
"Spero di non dovermene pentire.." "Ti
dicevo, Kaori, che il mio problema e' una donna, e ora mi
spiego: sono un uomo d'affari, e sono qui a Tokyo perche'
sto trattando un'importante acquisizione per la mia
azienda. Per quanto concerne l'affare in se', non ho
alcun problema. Purtroppo c'e' una persona che mi odia e
che sta facendo di tutto per far si' che questo affare
salti: la mia ex-fidanzata." Kaori era confusa.
"Scusa Niko, come puo' una tua ex interferire nei
tuoi affari? " "Semplice, Yuka è la nipote di
Sato, il presidente della Sato Enterprises, la sua unica
erede." "Ah..E quindi come tua ex vuole fartela
pagare in questo modo?" "Esattamente. Non mi ha
mai perdonato che l'abbia lasciata.. E tra l'altro e' una
donna tremenda..Non so come abbia potuto innamorarmi di
lei..E' cattiva, e se non dovesse riuscire a far saltare
il negoziato, sicuramente cercherà di farmi del male.."
"Addirittura?..Non ci credo..Ma chi e' quella donna
che farebbe tanto per un suo ex?.." Niko fisso'
Kaori in viso e, appoggiando una mano sulla sua le disse:
"Kaori, sei molto ingenua, sai? Non sai che cosa
puo' fare una donna..Soprattutto per i soldi.."
Kaori ritiro' la sua mano, imbarazzata, e farfuglio'
"Beh, per quanto la tua storia mi sembri
incredibile, che cosa puo' fare la Saeba Investigazioni
per te?" "Ho bisogno di una guardia del corpo..
Meglio se donna.." E lo sguardo dell'uomo si fermo'
con intenzione sul corpo di Kaori, che si mosse, a
disagio. "Potrebbe anche fungere da distrazione..Spacciandosi
per la mia donna.." "Mah, io non credo che
questa sia una buona idea..Potrei fare la tua segretaria
Penso
che farti vedere con un'altra donna potrebbe indisporla
ulteriormente.." L'uomo strinse gli occhi, mentre
Kaori cercava di fare l'indifferente. "Si
Potrebbe
essere un'idea
Bene, mi sembra tutto a posto.
L'incontro con gli azionisti e' fissato per domattina
alle nove, nella sala riunioni del Suncity. Io risiedo
qui, nella suite 401, sicuramente trovero' una camera per
te.." Kaori vide lo sguardo dell'uomo e si agito'
sulla sedia. "Si ma..penso che non sia il caso.
Dimmi i tuoi programmi per il resto della giornata."
Niko sembrava fosse sorpreso dall'intraprendenza di Kaori.
"Beh, oggi non devo fare nulla. Anzi, vorrei solo
pranzare e riposare un po'. Poi terminero' i preparativi
per l'incontro di domani
Vuoi pranzare con me?"
"Volentieri, poi pero' dovrei passare a casa, devo
avvisare Saeba e..Organizzarmi.." Niko la guardo' in
silenzio, poi disse: "Non e' necessario, avro'
bisogno di te solo domani." Kaori lo guardo'
sorpresa "Come solo domani..Che significa?"
"Significa che se mai dovessi avere dei problemi,
sicuramente avranno origine dall'incontro di domani."
Kaori rimase in silenzio. Il tono di Niko non ammetteva
repliche "Ma cosa sta dicendo
Mi sembra tutto
così strano..Oh Ryo, perche' non sei qui.." Penso'
seguendo l'uomo verso il ristorante.
"Che noia
Non ne posso piu'
Non ho mai
avuto un incarico tanto noioso!" Anche se
comodamente seduto in una poltrona fuori dalla sala
riunioni della Yamaguchi, Ryo era stanco di stare fermo.
Non era abituato a incarichi cosi' poco..movimentati!
"Tra l'altro, ho una fame
" Era ormai
l'una, ma dalla sala non era ancora uscito nessuno.
"Cosa staranno facendo?" Si chiese, alzandosi e
socchiudendo la porta per sbirciare. Nella sala, seduti
attorno a un tavolo ovale, i rappresentanti della
Yamaguchi e dei clienti ascoltavano attenti le
spiegazioni di Kimi, la quale, in piedi davanti a un
proiettore, spiegava infervorata la sua scoperta. Ryo
guardo' Kimi con ammirazione ma penso' "Vorrei
sapere cosa mi nasconde.." "HEI TU CHE COSA
CREDI DI FARE?!" Una voce imperiosa lo costrinse a
voltarsi di colpo "Sgrunt, ti pare il caso di
spaventare la gente in questo modo?.." E fece per
riaprire la porta ma una forte mano lo afferro' per una
spalla. "Chi sei tu e cosa stai facendo?"
"E lasciami!" Ryo si divincolo', non prima di
avere notato la struttura massiccia dell'uomo "Chi
sei tu..Non dovresti essere qui." Ripete'
l'energumeno. "Come sei riuscito a passare i
controlli della sicurezza?" "E te lo verrei a
dire
Sono la guardia del corpo di Kimi..Quindi
smamma." Disse Ryo appoggiandosi al muro. "Ah,
e tu saresti Saeba? A vederti, mi sembra strano che tu
abbia raggiunto la fama di cui tutti parlano.."
"E tu chi sei?" Disse di rimando Ryo, pensando
poi, "Ma come cavolo fanno tutti a sapere chi sono
qui?" Ryo non ottenne risposta, in quanto le porte
della sala riunioni si aprirono e gli ospiti uscirono,
Kimi in testa. La donna vide il bestione e si fermo' di
colpo. "Sam, cosa fai qui?" "Buongiorno
Signorina Kimi.." Rispose l'uomo con un ghigno
cattivo. "Nulla, sono solo venuto a controllare che
tutto vada bene.." Kimi si riprese dalla sorpresa e
guardando l'uomo dritto negli occhi disse in tono
distaccato: "Va tutto benissimo, Sam, puoi riferirlo
tranquillamente al tuo padrone. Sono in ottime mani
"
Aggiunse rivolgendo lo sguardo a Ryo che, attento,
osservava la scena in silenzio. "Vieni Ryo, andiamo
a pranzo." Lo sguardo teso che rivolse a Ryo duro'
solo un istante, poi si riprese e con un sorriso
smagliante si rivolse ai suoi ospiti. "Prego
signori, se volete seguirmi
" Sam si scosto'
dalla porta, che con la sua mole occupava quasi
totalmente, e con un inchino beffardo li saluto'. Quando
Ryo gli passo' davanti, l'uomo bisbiglio': "A
presto, Ryo Saeba..He!He!He!" Ryo lo supero' come se
non esistesse, ma il suo sguardo attento lo scruto' da
capo a piedi. Anche Ryo era sicuro che si sarebbero
rivisti molto presto.
Il pranzo con Niko fu un piacevole scambio di aneddoti;
Niko raccontava della sua azienda e delle sue avventure
in giro per il mondo, e Kaori del suo lavoro. "E' un
uomo molto interessante.." Penso' Kaori "..Sa
essere veramente affascinante". Anche Niko penso' le
stesse cose di Kaori: "E' una donna molto
intelligente e sensibile..Se solo ci fossimo incontrati
in un altro momento.."
"Kaori! Finalmente ti ho trovato!" I due furono
distratti dai loro pensieri dalla voce di Miki che, con
tono apprensivo si era avvicinata al loro tavolo. "Oh,
ciao Miki, cosa e' successo?" Miki si era fermata
davanti a Niko, e lo guardava con occhi intenti. Niko si
alzo', apparentemente rilassato; l'unica evidenza del suo
nervosismo era un guizzo ritmico della mascella tesa.
"Kaori, non mi presenti la tua amica?" "Ma
certo, Niko, questa e' Miki, la mia migliore amica"
Niko le prese la mano e la sfioro' con un gesto d'altri
tempi, al quale Miki arrossi', ma Kaori noto' che l'uomo
cerco' di evitare che i loro sguardi si incrociassero.
"Piacere, Miki.." "Ehm..Piacere.."
Miki sottrasse la sua mano da quella dell'uomo e con
evidente imbarazzo si volto' verso Kaori. "Kaori,
dovrei parlarti.." "Ma..Ora, Miki?" E
Kaori rivolse uno sguardo di intesa a Niko. "Si,
Kaori, mi spiace disturbarvi ma e' piuttosto urgente
"
Kaori penso' che fosse per Ryo, quindi si alzo' e si
rivolse a Niko: "Posso lasciarti...?" "Certo
mia cara.." La interruppe Niko, avvicinandosi e
sfiorandole la guancia con una mano. "Io vado in
camera a riposare..Ho fatto un lungo viaggio..Ci vediamo
questa sera, per cena..Alle 20.. Ti aspetto
"
Poi si volto' verso Miki che, allibita, aveva osservato
tutta la scena "E' stato un piacere, Miki, spero di
rivederla presto.." "S..Si..Arrivederci
"
E con uno sguardo pieno di promesse a Kaori si allontano'.
Kaori rimase per qualche istante ferma a guardarlo mentre
si allontanava tra i tavoli, suscitando sguardi ammirati
delle donne e sguardi invidiosi degli altri uomini
presenti in sala. "COS'E' QUESTA STORIA?" Kaori
fu riportata bruscamente a terra da un pizzicotto di Miki.."Eh?..Ahi!
Miki, hai visto?.." "Certo che ho visto..E non
ti vergogni? E' talmente sdolcinato che mi e' venuta una
carie!" Kaori la guardo' sorpresa, poi cerco' di
divincolarsi mentre l'amica la trascinava a forza fuori
dal ristorante. "Ma che cosa ti e' saltato in mente?"
Miki riprese la sua filippica. "Ma guardati..Sembra
che tu non abbia mai visto un bell'uomo
"
"Beh..Miki e' come se fosse..Un uomo cosi' io non
l'ho mai conosciuto.." "Oh santo cielo, ma e'
un cliente! Kaori, non ti riconosco proprio piu'..Se ti
vedesse Ryo!" L'espressione di Kaori cambio'
velocemente. "Gia', Ryo..quel mascalzone! Se n'e'
andato da quasi due giorni e non si e' più fatto vivo..Delinquente!
Beh,
da un lato mi va bene
Se avesse visto Niko non mi
avrebbe mai permesso di accettare quest'incarico
E'
cosi'
tutto!" Termino' Kaori con lo sguardo
sognante. Miki si strinse nelle spalle e disse sconsolata:
"Il virus di Saeba deve essere contagioso
!"
Poi afferro' Kaori e la costrinse a guardarla in viso.
"Senti Kaori, ho mollato tutto per venirti a cercare..Ero
preoccupata. Sei andata via dal Cat's Eye senza dirmi
nulla, poi ti cerco e ti trovo a pranzo a flirtare con
quel bell'imbusto
Vuoi cacciarti nei guai?"
"Ma preoccupata per cosa? Insomma, io non ho bisogno
della balia! " Kaori zitti' di colpo, poi fissando
Miki negli occhi aggiunse "..E' stato Ryo a dirti di
controllarmi, vero? Ecco cos'erano gli ordini di cui mi
hai parlato
Ma non devi preoccuparti di nulla. E' un
incarico normalissimo, lui ha bisogno di una guardia del
corpo perche' si sente minacciato dalla sua ex fidanzata..Piu'
di routine di cosi'
" "Kaori, non abbiamo
informazioni su quel tipo..E poi siamo sole, anche Umi e
Mick sono via..Se ci fossero delle complicazioni?"
Kaori si arrabbio' e affronto' Miki irritata: "Senti
Miki, come vedi a Ryo non interessa minimamente cosa stia
facendo. E' un'ottima occasione per me, per dimostrare
che il mio lavoro lo so fare." "Ma Kaori.."
"E poi ho gia' pensato di andare da Saeko per
controllare quel Niko. E' un tipo strano, l'ho notato
anch'io, e oggi andro' a controllare..Va bene?" Miki
era sempre piu' sconsolata "Discutere con te e'
praticamente impossibile.." "Esatto!"
Scherzo' Kaori, e presa sotto braccio l'amica, aggiunse:
"Forza, ti accompagno a Cat's Eye e poi vado subito
da Saeko..Contenta?" "Mah, se lo dici tu
"
A Miki non rimase che seguirla docilmente.
Come aveva
immaginato Ryo, il pranzo si trascino' stancamente. Dopo
un inizio particolarmente goloso, in cui aveva mangiato
il più possibile cercando di evitare le discussioni dei
suoi compagni di tavolo, al dessert Ryo prese la scusa di
un giro di controllo per lasciare la tavola. "Tse'
Questi
ora di stasera non riusciranno a muovere un passo
Che
vergogna!" Con uno sguardo di intesa con Kimi
lascio' la sala da pranzo e si diresse verso un terrazzo.
Si appoggio' alla balaustra e respiro' a pieni polmoni,
guardando la sterminata vista che si apriva dall'altezza
del grattacielo. Il sole era caldo, non c'era neanche una
nuvola e una leggera brezza gli scompiglio' i capelli.
Con un gesto automatico estrasse una sigaretta, poi la
guardo' e alzando un angolo della bocca la rimise nel
pacchetto "Cosa stara' facendo Kaori?" Penso' e
il suo sguardo si perse all'orizzonte. In quel momento
gli vennero in mente le parole di Falco "Ma tu hai
mai fatto qualcosa per cambiare?
Allora lasciala
andare.. Kaori si stanchera' presto, ed e' solo per il
suo bene." Le sue mani si strinsero convulsamente
alla balaustra di metallo, mentre gli sfuggi' un gemito
di frustrazione. "Eh Makimura..Mi sto comportando
come un imbecille, vero?
" Penso', poi volse
gli occhi verso uno stormo di uccelli che si librava
nell'aria e con lo sguardo triste disse tra se' "Ah,
Kaori, se solo tu sapessi.." All'improvviso i suoi
pensieri furono interrotti da una voce femminile che lo
chiamava da lontano. Lentamente, si volto' "Ah Ryo,
finalmente! Cosa fai qui?" Ryo guardo' Kimi
avvicinarsi. "Niente, prendevo una boccata d'aria.."
Lo sguardo speculativo della donna colse il suo tormento.
"Che c'e' ti manca Tokyo?" Ryo ricambio' il suo
sguardo, poi abbozzo' un sorriso e le si affianco' "Ryo,
Avanti, dobbiamo andare.." Ryo si calo' nuovamente
la maschera dello scanzonato e, presala sottobraccio le
disse: "Siii..Dove mi porti, bella fanciulla?
Conosci qualche bell'alberghetto nei dintorni?
"
La donna sorrise e gli rispose "A fare un bel giro
guidato della Yamaguchi Textiles, contento caro?"
Ryo si fermo' di colpo "Scherzi?" Le disse, con
gli occhi sgranati. "No..No.. Dico sul serio!"
e ridendo lo precedette sull'ascensore. "Se non
fosse per questa bella ragazza, quest'incarico sarebbe
una vera tortura!" Penso' Ryo, raggiungendola dopo
una breve esitazione.Il breve tragitto in macchina verso
il Cat's Eye si svolse nel silenzio più profondo. Miki,
lanciando degli sguardi preoccupati a Kaori intenta nella
guida, si scervellava per capire cosa potesse fare per
evitare che continuasse a vedere quell'uomo, mentre
Kaori, gli occhi luminosi, pensava al party di quella
sera."E se fosse la cosa giusta per lei?"
Penso' Miki, "Se l'uomo della sua vita fosse proprio
quel Niko?
Non me lo perdonerei mai..!" Miki si
riscosse dai propri pensieri quando Kaori fermo' l'auto
sul marciapiede opposto al caffe'. "Eccoci qua..Miki?.."
"Eh, ..Gia'" Kaori la osservo' preoccupata
"Miki
Grazie. Sei sempre tanto cara a
preoccuparti per me..Ma in questo caso non devi. Sono
grande ormai
Sono quasi una vera sweeper no?.."
Le prese una mano e la strinse. Miki ricambio' lo sguardo
e sorrise materna. "E' vero
Pero'.."
"Alt! Basta cosi'..Per oggi il tuo compito di angelo
custode e' terminato.." Poi guardo' l'orologio.
"Oh, Miki devo sbrigarmi, devo andare da Saeko, no?"
Con un ultimo sguardo, Miki scese dalla macchina e, prima
di attraversare la strada le fece un cenno di saluto con
una mano. "Mi raccomando Kaori, stai attenta!"
"Non ti preoccupare, e' tutto
..MIKI FERMATI!!!"
Kaori noto' con la coda dell'occhio una macchina che
aveva accelerato improvvisamente e si stava dirigendo
verso Miki. Il suo grido attiro' l'attenzione di Miki la
quale vide subito la macchina e cerco' di mettersi al
sicuro. La breve esitazione che ebbe a causa della
sorpresa non le permise pero' di trovare rapidamente la
via di fuga migliore. La macchina infatti la colpi' alla
gamba e la forza dell'urto la scaravento' oltre la
macchina di Kaori. Kaori si era precipitata fuori si
stava gia' dirigendo verso Miki che, per istinto, cercava
di mettersi al riparo strisciando a terra. In una
frazione di secondi Kaori fece l'inventario della
situazione "Miki si muove..Meno male! ...Oh! Quel
bastardo sta scappando!
La targa..Eh?..Una pistola?!?!
Maledizione!"
Kaori aveva raggiunto Miki, che era ancora a terra, e si
accascio' su di lei, facendole scudo con il suo corpo.
Qundo senti' il motore della macchina lontano si alzo'.
"Miki
Miki rispondi..Dove ti fa male?"
"Ah
La gamba..Che male!!!
" Kaori
guardo' la gamba destra di Miki che si trovava in una
posizione estremamente innaturale "AH! Kaori, devo
avere la gamba rotta
Non ci voleva
Che dolore
pazzesco!.." "Forza Miki, ora chiamo
l'ambulanza..Vedrai che adesso andra' tutto bene
"
Kaori si guardo' attorno con circospezione. Uno strano
brivido di freddo le aveva percorso improvvisamente la
schiena, ma lei vide solo la piccola folla di curiosi che
le aveva circondate. In pochi minuti arrivo' l'ambulanza
che, caricata con cura una Miki tremante dal dolore, si
diresse verso l'ospedale.Umibozu era gia' appostato poco
distante il muro di cinta della Yamaguchi Textiles,
vicino all'ingresso pattugliato da guardie armate fino ai
denti. "Puff
Che noia
Spero che almeno Ryo
si stia divertendo
Se sto fermo, io mi annoio troppo.."
Penso' l'uomo guardando l'orologio. "Bene, sono le
quattro.. Tra poco dovrei riuscire a contattare Ryo, e se
non accadra' nulla di particolare me ne tornero' a casa
Dovro'
avvisare Miki.." In quel momento la sua attenzione
fu attratta dall'arrivo di alcune macchine ai cancelli
della fabbrica. Da una macchina scese Ryo che si guardo'
attorno con circospezione. Proprio mentre guardo' nella
direzione in cui Umibozu era nascosto tra i cespugli,
quest'ultimo fece un segnale luminoso a Ryo facendo
riflettere un raggio di sole sul suo accendino. "Umi
Che
ci fa qui?" Ryo capto' subito il lampo di luce e si
diresse verso i cespugli, ma fu trattenuto dall'agente
della sicurezza al cancello, il quale si attardo' in
dettagli inutili e gli fece perdere tempo. Quando Ryo
riusci' a liberarsi cerco' di dirigersi ancora verso
Umibozu ma allora giunsero anche gli altri ospiti e Kimi
la quale, preso con fermezza il braccio di Ryo, entro'
nei cancelli dell'azienda. Umibozu prese il binocolo per
vedere meglio. "Ma che fa quello scemo? Perche' non
viene qui?" Ryo volse uno sguardo sconsolato verso
Umibozu e con un sorrisino ebete accompagnato da un
movimento della mano che poteva solo significare "Cosa
posso farci?.." Oltrepasso' i controlli ed entro'
nel grande edificio."Miki
Miki mi senti?"
"Uhmmm
" "Miki sono Kaori..Ci sei?
"
Miki apri' gli occhi lentamente e mise a fuoco il viso di
Kaori, china su di lei. "Oh..Kaori
"
"Hei, ce l'hai fatta
Non volevi svegliarti piu'
Hai
preso una bella botta
" La gola secca, e la
testa che martellava non permettevano a Miki di pensare
lucidamente. "Cosa e' successo?" "Come,
non ricordi?" Le chiese Kaori preoccupata, "Hai
fatto un bel volo
" "Si..Ora ricordo..Quel
dannato e' scappato, vero?" "Si..ma ho preso la
targa, quando vado da Saeko gliene parlero', vedrai che
non la passera' liscia.." "Che cosa mi sono
fatta?" Chiese Miki dopo qualche secondo. "Hai
una gamba un po' rotta..Pero' ti e' andata bene, avrebbe
potuto essere molto peggio
" "Gia'
Oh,
il Cat's Eye! Ahi!.." Miki tento' di alzarsi a
sedere ma non ci riusci'. "Ma che fai?..Hai preso
anche un colpo alla testa
Devi stare tranquilla a
letto! Per il caffe' non ti preoccupare, ci pensa Kazue.
Questa sera rientra anche Mick, e una volta chiuso il
locale andra' direttamente all'aeroporto. Ora chiamo
anche Umi, vedrai che si precipitera' a casa!"
"Oh, Umi
Chissa' come si arrabbiera'..Mi
dispiace crearvi tutti questi problemi.." "Ma
cosa dici?!..Avanti, ora devi solo stare tranquilla e
riposare. Io vado a casa a prenderti qualcosa e passo da
Saeko. Quando ti risveglierai starai molto meglio."
" Si..Grazie Kaori.." "Figurati..A dopo!"
"Kaori
" "Si?" La ragazza si
fermo' sulla porta e si volse verso l'amica "Kaori
tutto questo non e' un caso, lo sai vero?" Kaori
sostenne lo sguardo preoccupato di Miki. " Si, lo so.
" E con un piccolo sorriso usci' e si chiuse la
porta alle spalle, appoggiandovisi. "Eccome se lo so..La
persona seduta accanto al guidatore di quella macchina
pirata voleva spararci, ho visto chiaramente l'arma
spuntare dal finestrino..Se non fosse stato per la gente
accorsa, forse non eravamo qui a parlarne
E' meglio
che mi sbrighi, devo chiamare Umibozu.." A passo
spedito si diresse verso l'uscita dell'ospedale, mentre
dietro l'angolo del corridoio un'ombra attese il suo
passaggio e la osservo' allontanarsi.Dopo qualche minuto,
l'uomo, che indossava un camice da sala operatoria e una
mascherina che gli copriva il volto, si diresse con
circospezione verso la stanza dove stava riposando Miki.
Prima di entrare controllo' che non vi fossero altre
persone nelle vicinanze. Entrato in camera, vide che Miki
dormiva tranquillamente. Prese la cartella clinica e si
avvicino' alla finestra dove un raggio di luce filtrava
dagli scuri abbassati e la studio' con calma attenzione.
Poi si avvicino' a Miki ed estrasse una pistola con
silenziatore. Miki si mosse nel sonno e l'uomo si fermo'.
Poi guardo' attentamente la donna che riposava, i suoi
dolci lineamenti rilassati dai tranquillanti che le
avevano somministrato. Dopo qualche incertezza, l'uomo
rimise la pistola nella fondina nascosta sotto il camice,
e accarezzandole la guancia mormoro' "Dormi
tranquilla Miki, sei troppo bella per morire.." Dopo
un ultimo sguardo alla donna, l'uomo se ne ando' in
silenzio."Mamma com'e' tardi
Prima di questa
sera devo fare una montagna di cose..Ce la faro'?"
Penso' Kaori che, dopo essere passata da Miki a prendere
il necessario, si era fermata a casa per controllare se
c'erano messaggi di Ryo. "Niente messaggi
ma
allora sei proprio un farabutto! Ma e' una cosa indecente!
Potrei anche essere morta!" Grugni' Kaori furente.
Poi si fermo' di scatto
"E se fosse accaduto
qualcosa a lui
?" Corse di nuovo al telefono e
compose il numero del telefono di Umibozu. "Si?"
Dopo qualche squillo Umibozu rispose. "Ciao Umibozu,
sono Kaori.." "Ah, cosa c'e'?" Kaori
tentenno'. "Ehm..Umibozu, hai notizie di Ryo?.."
"Si, l'ho appena visto, e' tranquillo e pacifico con
quella Miki, pare che non ci siano proprio problemi. Non
sono riuscito a parlargli, ma penso di rientrare questa
sera
Kaori, ci sei?" Kaori era seduta sul
divano accanto al telefono, e mentre stringeva il
ricevitore allo spasimo il suo viso aveva preso varie
colorazioni dal rosso cupo al blu intenso. "Maledetto
maledetto.."
Ringhiava. Poi si riprese e torno' seria. Doveva dare la
notizia a Umibozu. "Ecco..Volevo dirti che..Che c'e'
stato un piccolo incidente.." Kaori era
nervosissima, non sapeva come l'avrebbe presa. "Che
incidente
MIKI!
COSA LE E' SUCCESSO??!!"
Kaori allontano' velocemente il ricevitore dall'orecchio,
prima che Umibozu la rendesse totalmente sorda. "No..No..Umi..Non
e' niente di grave..Quantomeno..Non tanto..Cioe'.."
"INSOMMA KAORI VUOI PARLARE?!" "Arrggh!"
Kaori si spaventava sempre quando Umibozu urlava cosi'.
Poi prese coraggio e in un fiato disse: "Mikie'statainvestitadaunamacchinaeorae'all'ospedaleconunagambarottamastabene!"
I secondi che seguirono furono lunghissimi. Kaori tento'
di chiamare Umibozu: "Umi
Umi ci sei??.. Umi
rispondi!" "SI SONO ANCORA QUI! STO ARRIVANDO!"
E chiuse la comunicazione. "Pfiuuuu
Mi mette
sempre un'agitazione addosso quell'uomo!.." Disse
infine Kaori sedendosi sul divano. Prima che avesse il
tempo di riprendere a sciorinare maledizioni
all'indirizzo di Ryo, squillo' di nuovo il telefono.
"Si pronto?" Rispose Kaori. "Kaori sono
Niko.." Kaori si innervosi', ma tento' di non
lasciare che la sua voce la tradisse. "Si Niko,
dimmi.." Senti, potremmo anticipare l'incontro di
questa sera? Sai il party non e' in citta'
E' in una
villa fuori Tokyo
Ci vorra' una buona mezz'ora per
raggiungerla
" Kaori prese tempo. "Senti
Niko, non sono sicura che sia il caso
Chi ci sara' a
questa festa?" Niko strinse gli occhi. Non poteva
permettersi che Kaori non venisse alla festa. "Beh,
ci saranno degli amici
Miei e di Yuka
Ah,
ovviamente ci sara' anche lei
" Kaori trattenne
il respiro. La cosa si complicava. "Beh, in questo
caso sarebbe proprio meglio che tu non ci andassi
E'
inutile cercarsi guai.." "Non posso non andarci
Kaori!" La interruppe bruscamente Niko. "Ma
come?.." Disse Kaori, stranita. "Ma scusa,
farei la parte del vigliacco.." "Oh, andiamo,
io preferirei quello a lasciarci le penne.." "Tu
non puoi capire
" "Si..Certo..Certo. Noi
femminucce non possiamo capire quanto siate strani voi
maschietti, vero? " "Esatto. Poi ci saranno
anche i miei clienti e le loro mogli..Secondo te che
figura ci farei?" Kaori penso' febbrilmente a
qualche altra scusa, ma non ne trovo'. "..In questo
caso
D'accordo." "Allora passo da te alle
sette e mezza, fatti trovare pronta. A dopo.!" E
riaggancio' "Ma cos'e' sono tutti maleducati? Quanto
li detesto quando chiudono la comunicazione senza farti
parlare! Umphf!" Mormoro' Kaori, poi guardo'
l'orologio e trasali': "Oh, le cinque?! Devo volare!"
E presa la borsa di Miki corse via. Non riusci' a
raggiungere l'ospedale prima delle cinque e mezza e
quando saluto' Miki dopo averle fatto un po' di compagnia
e avendo notato che si era ripresa piuttosto bene, corse
al comando di polizia. Quando vi giunse, pero' Saeko era
gia' uscita per un appuntamento. "Accidenti, quando
le cose si mettono ad andare storte
" Mormoro'
sedendosi al volante e dirigendosi verso casa.
Ryo era perplesso. "Ma guarda un po'..Mi pagano fior
di quattrini e hanno la loro security
Che senso ha?"
Camminava annoiato lungo i corridoi della Yamaguchi
Textiles e, guardandosi attorno, si chiedeva
continuamente il senso di quell'incarico. "Mah, qui
sono letteralmente blindati
E poi ci sono delle
guardie che fanno paura anche a me... Brrr.." Giunse
alla fine del corridoio e da una porta socchiusa senti'
una voce. Avvicinandosi con cautela, vide che era
quell'armadio di Sam, che stava parlando al telefono
"Ah....Allora e' ancora viva?
Imbecille! Ti
sembra il caso? Se quello dovesse tornare e scoprire
qualche cosa?
.." "Di cosa sta parlando?"
Penso' Ryo, ma un rumore alle sue spalle lo obbligo' a
spostarsi velocemente e a muoversi con casuale
indifferenza lungo il corridoio. "Ah, Ryo eccoti qui.."
La porta che dava allo stabilimento si apri', e Kimi e il
gruppo rientrarono negli uffici direzionali. La donna si
avvicino' a Ryo "Allora, tutto a posto?" "Si.."
"Bene.." Poi guardo' il suo orologio "Oh,
sono gia' le sei e mezza!
Devo sbrigarmi..Ciao Ryo,
ci vediamo domani!" E fece per allontanarsi, ma Ryo
la trattenne "Hei, aspetta un attimo, dove credi di
andare?" "Kimi si fermo' e guardo' Ryo "Come?..Ma
io devo andare a cena con il signor Yamaguchi..Domani ci
sara' la presentazione ufficiale..Dobbiamo mettere a
punto le ultime cose.." "Ah si?..Non credi che
io dovrei essere al corrente di tutto?.." Gli occhi
di Ryo la scrutavano in profondita', e la donna non
riusci' a sostenere il suo sguardo "Certo..Certo..Ma
tu verrai con noi...Ovvio, no?" Scettico, Ryo le
lascio' il braccio "Ovvio
." "Vorrei
proprio riuscire a capire le loro intenzioni
Che
cosa stanno combinando?.." Penso' poi Ryo, "Sara'
il caso che faccia un po' di indagini..La situazione e'
troppo immobile
Prima o poi dovra' pur succedere
qualcosa!.."
Tornato in albergo, Ryo tento' nuovamente di chiamare
Kaori ma, non avendo risposta, provo' al Cat's Eye. Il
telefono squillo' piu' volte a vuoto, allora Ryo,
preoccupato, chiamo' Umibozu. "Si.." "Sono
io Falco," "Ah
Finalmente ti sei deciso
"
"He!He!..Scusa per prima ma sai il lavoro
prima
di tutto!" "Sei solo uno stupido farfallone,
ecco cosa sei
E tutte le martellate che ti da' Kaori
non sono neanche abbastanza..Meriteresti di peggio!.."
"Oooh!..Cos'e', la predica delle sette di sera?
"
"Umpf..E un po' di rispetto, Ryo!" "Si..Si..Va
bene
Allora cosa c'e'?" Umibozu fermo' la
macchina al lato della strada per parlare con piu' calma
" Guai in vista, come al solito.." "Aha..?
Di che tipo?" "Di quelli peggiori, temo
Sto
tornando a Tokyo, Miki e' stata investita, e'
all'ospedale con una gamba rotta.." "Ah, ecco
perche' non ho trovato nessuno ne' a casa ne' al Cat's
Eye.."Lo interruppe Ryo "Si, ma il guaio non e'
questo.. Pare che a Osaka si siano visti dei nostri
vecchi amici dell'organizzazione
" "Scherzi?..E
chi?..Di pesci grossi non ne erano rimasti in giro,
ricordi?.." "E' quello che pensavo anch'io..Ma
pare che.." TOC! TOC! "Ryo sei pronto? Dobbiamo
andare! " In quel momento Kimi entro' nella stanza
di Ryo, il quale interruppe la comunicazione. "Ora
devo andare, ti richiamo appena posso..Salutami Miki!"
"Ma
Ryo!" Umibozu rimase a guardare il
ricevitore per qualche istante, senza parole. "Ma
quello e' proprio scemo!..Che si arrangi un po'..Sono
stufo di fargli da balia
" E, riacceso il
motore, riprese il viaggio verso Tokyo.
"Con chi
eri al telefono? Chi e' Miki?" Chiese Kimi, curiosa.
Ryo fece finta di nulla e disse "Un mio vecchio
amico di Osaka, gli ho fatto un saluto
Dove si va di
bello?" "Oh, nulla di particolare, staremo qui
al ristorante dell'albergo..Poi con Yamaguchi metteremo a
punto gli ultimi dettagli della presentazione di domani.."
"Uhm.." La donna si avvicino' a Ryo, che si era
spostato accanto alla finestra. Lo sguardo cupo,
osservava Osaka che si distendeva brillando con le sue
mille luci sotto di lui. "A cosa pensi?" Kimi
gli era vicinissima, il suo profumo sensuale gli
stuzzicava i sensi, ma la sua mente era altrove "Chi
saranno?
Cosa vogliono?..Perche' ora? Maledizione!.."
quando Kimi gli tocco' il braccio, lui si riscosse
bruscamente. "Oh, Ryo che hai?" Il ragazzo la
guardo', serio. "Nulla..Forza andiamo." Poi si
fermo' ad aprirle la porta della camera e con uno sguardo
lascivo aggiunse: "Se proprio dobbiamo andare
Altrimenti
io avrei in mente qualcosa di piu' divertente e..soddisfacente!..He!He!"
Kimi si appiatti' al muro accanto alla porta, mentre Ryo
le si paro' davanti e appoggio' le sue mani al muro
all'altezza del suo capo, imprigionandola. "Eh?..Ma
che dici
" Kimi scivolo' lungo il muro e si
libero', dandosi alla fuga e seguita dalla risata ironica
di Ryo. Ma i suoi occhi non ridevano, erano come due
cristalli di ematite che brillavano minacciose nella
penombra della camera. Richiuse tranquillamente la porta
della propria camera e si avvio' verso l'ascensore.
Kaori era ormai pronta. "Accidenti, volevo farmi un
bel bagno profumato e invece.." Invece si era dovuta
fare una doccia velocissima e sempre di corsa aveva
dovuto scegliere il vestito, gli accessori e cercare di
acconciarsi al meglio i capelli. Dopo gli ultimi ritocchi
al trucco, si studio' allo specchio. L'imagine riflessa
la sorprese. "Oh
Sembro quasi una bella donna!.."
Il vestito blu notte, semplicissimo ma d'effetto che
aveva comprato in un momento di follia metteva in risalto
il suo corpo snello. Diede uno sguardo critico alla
scollatura profonda e penso' sconsolata "Forse e' un
po' esagerata
Ma tanto io non e' che possa mostrare
grandi cose
SIGH! " Lo spacco laterale faceva
intravedere parte della sua gamba affusolata resa ancora
piu' lunga dalle scarpe con il tacco alto. Si prese in
giro mettendosi in una posa fatale e facendo una
boccaccia alla sua immagine riflessa nello specchio:
"Wow! Se mi vedesse Ryo
" Quel pensiero
pero' la rattristo' subito.."Gia' Ryo
" ..DING
DONG! Il campanello della porta la fece tornare
bruscamente a terra. Un ultimo sguardo allo specchio, una
spruzzata di profumo e si diresse alla porta.
"Kaori..." Niko rimase sinceramente stupefatto.
La trasformazione di Kaori era stata incredibile. La
ragazza professionale e distaccata aveva lasciato il
posto a una donna bella e inconsciamente sensuale, che lo
guardava con un sorriso appena accennato sulle labbra
piene di promesse.. "Ciao Niko.." Kaori era
imbarazzata. Non capiva se lo stupore di Niko fosse
sincero o fosse perche' non si era vestita adeguatamente.
"Sei
Sei splendida, Kaori.." Niko entro'
nell'appartamento e la prese per mano. "Fatti vedere.."
"Mah..io.." Kaori si sentiva morire..Non le era
mai accaduto di suscitare una tale emozione in un uomo, e
per cercare di superare il proprio imbarazzo cerco' di
ricambiare lo sguardo di Niko. Anche lui stava veramente
bene. Il suo smoking nero metteva in risalto il suo corpo
snello ma muscoloso. Il suo sguardo aveva perso l'aria
preoccupata e oscura del loro primo incontro. Ora i suoi
occhi neri avevano un luccichio particolare, che la
faceva sentire bella e desiderabile. "Se solo Ryo mi
guardasse cosi'
" Penso' all'improvviso Kaori,
ma poi cerco' di scacciare quel pensiero e scosse la
testa con energia. "Cosa c'e'?" Le chiese Niko
facendo un altro passo verso di lei. "Ah..Nulla..Nulla..Scusami..vogliano
andare?" Niko ormai le era vicinissimo, sentiva il
suo respiro e il suo profumo speziato la inebriava "Oddio
tra
poco svengo
" Penso', soggiogata dal suo
sguardo. "Kaori.." "Niko..Io.." Kaori
degluti' a fatica, fece un passo indietro e urto' un
soprammobile che cadde a terra. "Oh!..Che goffa sono.."
Kaori fece per abbassarsi a raccogliere la cornice che
fortunatamente non si era rotta ma Niko la precedette.
Risollevandosi, Niko guardo' la foto e vide che si
trattava di una foto di Ryo e Kaori che sorridevano
abbracciati. Trattenne la cornice per qualche secondo e
poi la consegno' a Kaori "Grazie.."
Imbarazzata, la ripose sulla mensola e trasali' quando
senti' la voce di Niko mormorare vicinissima al suo
orecchio sinistro: "Forse e' meglio andare..Prima
che succeda qualcosa di cui protremmo pentirci entrambi.."
Kaori non riusci' a voltarsi e guardarlo in viso, lui
capi' il suo disagio e con un gesto cortese si limito' a
posarle lo scialle sulle spalle nude, evitando qualsiasi
contatto con la sua pelle. Kaori annui' e lo precedette
alla porta.
L'aria fresca della sera fu un balsamo sul viso ancora
bruciante di Kaori, che fece un respiro profondo cercando
di rilassarsi. "Se questo e' l'inizio della serata,
non voglio sapere come andra' a finire
" Penso'
allarmata, il cuore che batteva velocemente. "Avanti
Kaori, questo e' il tuo cliente, e' la tua occasione, non
devi sprecarla..!" Cerco' di farsi coraggio, mentre
Niko la faceva accomodare nel sedile del passeggero e
girava attorno alla macchina per prendere il posto di
guida.
La cena
si svolse rapidamente, e Ryo ne fu solo contento. In
pochi minuti si sarebbero trasferiti agli uffici della
Yamaguchi, e li' avrebbe avuto tutto il tempo di indagare
mentre Kimi e il boss avrebbero parlato della
presentazione del giorno seguente.
"Allora siamo pronti?" Ryo si avvicino' a Kimi,
che sembrava molto nervosa. "Eh?..Si..Ma certo!"
Il suo tono era quasi stridulo. "Sara' nervosa per
domani?
Mah, tra poco vedro'
" Penso' Ryo
guardando intento la donna.
Il trasferimento agli uffici della Yamaguchi fu veloce e
tranquillo, tanto che Ryo si chiese ancora il senso della
sua presenza. Al controllo dei cancelli, Ryo ne
approfitto' per controllare i sistemi di sicurezza
notturna e le guardie, informazioni che aggiunse a quanto
gia' rilevato durante il giorno. Sapeva gia' dove andare
e come, l'importante era non fare insospettire gli altri
membri della sicurezza che scortavano strettamente
Yamaguchi Senior.
Una volta assicuratosi che Kimi e Yamaguchi fossero in
piena discussione e che parte degli agenti di scorta si
fossero accomodati nelle sale di attesa, Ryo si
allontano' per i corridoi. Nel fioco chiarore delle luci
delle uscite d'emergenza, le uniche accese, i suoi sensi
allertati al massimo, cerco' di ripercorrere mentalmente
i corridoi che aveva gia' visto quel pomeriggio, per
raggiungere la stanza in cui aveva sentito Sam parlare di
quel qualcuno "ancora vivo". Fortunatamente la
stanza si trovava in quella stessa ala del complesso,
altrimenti passare da un edificio all'altro senza tessera
magnetica o combinazione sarebbe stato praticamente
impossibile. L'auricolare che aveva nell'orecchio
sinistro gli permetteva di sentire la conversazione che
si stava svolgendo nella sala. Nel caso la riunione fosse
terminata prima di quanto avesse previsto, avrebbe potuto
fare subito ritorno senza creare sospetti. Il microfono
che aveva attaccato di nascosto alla giacca di Kimi
funzionava perfettamente.
Dopo qualche minuto raggiunse il corridoio dove avrebbe
dovuto esserci la stanza in cui aveva scoperto Sam quel
pomeriggio. Abbasso' al minimo il volume dell'auricolare,
cercando di sentire se in quelle stanze ci fosse qualcuno..
"Bene, nessun rumore.." E si avvicino'
cautamente alla stanza 38B, sulla porta della quale c'era
un cartello "Riservato". Prima di toccare la
maniglia si fermo' e controllo' entrambi i lati del
corridoio. "Nessuno in vista.." Poi guardo' la
maniglia "Che strano..Non c'e' serratura.."Con
mano sicura afferro' la maniglia e la giro'
"Maledizione
e' chiusa!"
Umibozu aveva guidato come un pazzo per tutto il viaggio
rischiando vari incidenti e riuscendo a seminare delle
pattuglie di polizia stradale, ma a lui non importava.
Doveva correre da Miki.
Arrivato a Tokyo si era precipitato all'ospedale e,
nonostante non fosse orario di visita, uno sguardo
cattivo alla guardia gli era bastato come lasciapassare.
Giunto alla camera di Miki, le mani e la fronte sudate
dall'emozione, si schiari' la voce ed entro'.
Miki era sdraiata, la gamba ingessata sollevata da alcuni
cuscini, e intenta a guardare la televisione si godeva un
enorme lecca-lecca a forma di cuore
"Eeeeh?!"
Incredulo, Umibozu guardo' sua moglie. "Ciao Umi
Finalmente
sei arrivato!" Miki lo accolse con un grande sorriso.
Immobile sulla porta, gli occhiali storti, le spalle
improvvisamente ricurve, anche il mazzo di fiori che le
aveva portato si era ammosciato. "Ma Miki
"
"Grazie dei fiori..Sei proprio dolce.." "Hem
"
L'uomo arrossi' furiosamente. "Ma Kaori mi ha detto
"
"Lo sai che Kaori esagera sempre..Non mi sono fatta
nulla di grave..O meglio, c'e' solo una microfrattura,
non e' nulla. Devo tenere questo semirigido per circa due
settimane e devo stare a riposo assoluto, ma dopo che mi
e' passato lo spavento, mi sono sentita subito meglio..Lo
sai che sono una roccia, io!
Vieni qui
"
Miki lo invito' a sedersi sul letto "Hem
Io
"
"Avanti Umi.." Sempre piu' imbarazzato, Umibozu
si avvicino' al letto e si sedette cautamente, cercando
di limitare il piu' possibile gli scricchiolii della
struttura sotto il suo peso. Si sporse e diede un bacio
sulla fronte a Miki che di ritorno lo abbaccio'. "Ourrggh!"
Esclamo' Umibozu. "Ah, Umi sono contenta che tu sia
tornato da me..Ero cosi' preoccupata
Raccontami
tutto.." "Eh..Si
Ma quel lecca-lecca da
dove viene?" "Eh
Quella matta di Kaori..Mi
ha detto che era un portento nei casi di carenze
affettive
" "Ed e' vero?
"
"Beh
Diciamo che aiuta
" Umibozu
fisso' Miki negli occhi per un istante, poi afferro' il
lecca-lecca e lo appoggio' sull'armadio accanto al letto.
Miki gli circondo' il collo possente con le braccia e lo
attiro' a se', sorridendogli. "Sono contento che tu
stia bene..Ero molto preoccupato.." Le disse serio.
E la bacio' con inaspettata dolcezza.
Il viaggio prosegui' in un silenzio pesante. Niko
sembrava assorto nei propri pensieri, e Kaori non
riusciva a pensare a qualcosa di sensato che potesse
alleggerire l'atmosfera. "Devo trovare qualcosa, non
possiamo mica passare tutta la serata cosi'
"
Penso' Kaori. Poi inizio' timidamente un discorso a suo
parere neutro. "Dove stiamo andando si preciso?"
Per la prima volta in venti lunghissimi minuti di viaggio
Niko la guardo'. "Andiamo a casa di un mio vecchio
amico. Norio Taniguchi. Abbiamo frequentato la stessa
universita'. Ora lui e' un bravissimo chirurgo plastico.
Oggi e' il suo compleanno, e visto che sono qui in
Giappone, non potevo mancare. Ceneremo da lui, poi
andremo alla festa." "Capisco..E' bello che
siate riusciti a tenervi in contatto.." Aggiunse
Kaori, con tono mondano, per mascherare il suo disagio.
"Si.." Niko la guardo' serio e non aggiunse
altro. Poi guardo' l'orologio, nervosamente. Il pesante
silenzio era ormai diventato insopportabile, ma proprio
quando Kaori si era decisa a parlare chiaramente a Niko,
la macchina prese una strada sterrata secondaria e si
fermo' in uno spiazzo buio. Kaori si allarmo' subito.
"Niko, perche' ti sei fermato qui?
Cosa c'e'?"
"Siamo arrivati, Kaori.." Niko aveva acceso la
luce interna della macchina, e quando si volto' verso di
lei, Kaori fu pervasa dal terrore alla vista del suo
sguardo. "Mah..Niko.." All'improvviso due fari
abbaglianti si accesero davanti alla loro macchina, e
Kaori fu accecata dal potente fascio di luce "Ah!..Niko
Andiamocene,
presto!!" Agitatissima, Kaori a tentoni apri' lo
spacco del suo vestito per recuperare la piccola pistola
che teneva legata alla coscia sinistra, ma Niko la fermo'
"No..Kaori
Non fare pazzie!" "Mah
Lasciami!
Che stai facendo! Dobbiamo scappare!.." Poi senti'
uno strano sibilo e l'interno dell'auto si riempi' di
fumo. Un odore acre le riempi' le narici, i polmoni..Tossendo
convulsamente, Kaori cerco' di uscire dall'auto, ma la
serratura era bloccata..Cerco' di respirare il meno
possibile, ma i polmoni stavano per scoppiarle. Fece un
ultimo tentativo di sfondare il vetro della portiera ma
poi si senti' senza forze. "Ryo!..Ryo!.." fu
l'ultimo pensiero che ebbe, prima di sentirsi avvolgere
dal buio e cadere in un sonno profondo e senza sogni.
"Kaori
" Ryo si fermo', paralizzato dal
proprio pensiero, "Ma che ti salta in mente, Saeba?
Ti sembra il caso di pensare a Kaori in questo momento?"
Scosse il capo, come per scacciare quel pensiero. "Anche
la porta senza serratura..Ma le pensano tutte per rompere
le scatole
!" "HEI TU CHE FAI LI'..FATTI
RICONOSCERE!" Ryo si immobilizzo' "He!..He!
Calma, calma..Sono Saeba.." La guardia abbasso' il
mitra e si avvicino' a Ryo. "Saeba?..Che cosa sta
facendo qui?" "Eh
Ecco, io
" Ryo
porto' le mani ai pantaloni in una posizione
inequivocabile "Io..Cercavo il bagno..Mi sembrava
che fosse questo..Ho letto 'Riservato' ma pare non sia il
bagno..He!He!" "Ma certo che no, Saeba! Quello
e' il centro EDP e telecomunicazioni. Nessuno puo'
entrare li' dentro..Nemmeno noi della sicurezza.."
"Ah.." Un lampo passo' negli occhi di Ryo.
"Ma allora dove trovo il bagno?..Non ce la faccio
piu'!.." "Ah, beh, deve tornare indietro
ripercorrere il corridoio che da' alla sala riunioni e
sulla destra trovera' il bagno.." "Ah, grazie
amico!..Ti devo un grande favore! A dopo!" E
saltellando corse nella direzione indicatagli. "Fiuu!
Per un pelo....Quello e' l'EDP..Perche' neanche la
sicurezza puo' entrarci? Tra poco ci torno.." E si
diresse verso il bagno degli uomini.
"CHE COOSA???!! MA MIKI, PERCHE' GLIEL'HAI PERMESSO?"
"Oh, Umi non urlare!" Miki cerco' di calmare
Umibozu, che era saltato in piedi al suo racconto. "Accidenti,
Miki, lo sai cosa mi ha detto Ryo
Se le accade
qualcosa..?" "Hai ragione Umibozu
Ma non
ho potuto fare altro che cercare di farla ragionare
Lo
sai com'e' testona
E poi quell'uomo sembrava
sinceramente interessato a lei
" "Mah
Non
mi piace per niente questa storia
E' una strana
serie di coincidenze, vero?.." "Si
"
Miki esito': non aveva ancora avuto il coraggio di dire a
Umibozu che il suo incidente non era stato un vero e
proprio..'incidente'. E quel pensiero l'angoscio'
ulteriormente. "Sembra una trama perfetta
"
Mormoro' quindi Umibozu, esternando a fil di voce il suo
pensiero. "Mick sta rientrando solo ora
Ryo e'
a Osaka, e chissa' quando torna..Tu sei in ospedale
Le
voci che si sono sparse che mi hanno fatto andare a Osaka
per seguire Ryo
E quel caso per Ryo, anzi due nel
giro di due giorni..Di solito passano mesi prima che
abbiano un incarico!.. Sembra un piano per allontanarci
da Kaori
O quantomeno farci stare lontano da lei
Forse
e' il caso che la chiami, sarebbe meglio se non restasse
sola questa notte.." Attendendo il consenso di Miki
che non arrivo' Umibozu si volse verso la donna che,
sempre più tesa, si mordeva nervosamente il labbro.
"Beh?..Non sei d'accordo?" Miki non riusci' a
guardare suo marito negli occhi. "Allora, Miki?"
"Ecco..Umi..Probabilmente Kaori non sara' sola
questa notte
" "EEHH??!!" Umibozu
arrossi' violentemente. "Ma che dici?.." "Ecco..
So che andava a cena con quel Niko e poi a una festa
Spero
proprio che si diverta..Se lo merita." Aggiunse Miki
con lo sguardo sognante. Umibozu trasali'. "ODDIO!
MIKI, MA HAI PROPRIO BATTUTO LA TESTA?.." Urlo'
quindi, l'uomo, ormai senza controllo. "Umi non
urlare, ti prego!.." "Ma dico..Ti rendi conto
di quello che stai dicendo?..Se si tratta ancora di
quelli dell'Unione, il primo obiettivo sara' sicuramente
Kaori!.." "Oh!
Ma come
L'Unione?"
Miki impallidi'. Umibozu si penti' di aver rivelato il
pensiero piu' preoccupante che aveva proprio in quel
momento. "Si..Miki, non volevo dirtelo proprio ora,
ma pare che l'Unione si sia riformata..Non ho dettagli
precisi, ma a Osaka le voci si rincorrono, e anche Mick
ha detto che c'e' uno strano movimento in Sudamerica.."
Miki si lascio' andare pesantemente sul cuscino e chiuse
gli occhi in un gesto di sconforto. "Che sciocca
sono stata
Per uno stupido sogno romantico ho
permesso che Kaori si mettesse in un guaio terribile.."
Umibozu si avvicino' alla donna e le strinse la mano.
"Beh, Miki..Non ne siamo certi al 100%
Non
abbiamo prove..Quantomeno per ora
Senti, per ora
non possiamo fare nulla. Adesso vado a casa di Ryo per
vedere se c'e' qualcosa di strano. Aspettero' Kaori e poi
ti faccio sapere..Tu cerca di riposare, almeno.."
"Non posso fare altro, in queste condizioni
Accidenti!"
Umibozu le diede un buffetto e abbozzando un sorriso che
doveva essere rassicurante la lascio'. "Ci vediamo
dopo." Miki lo guardo' negli occhi, con uno sguardo
pieno di lacrime. "Oh Umi, mi sento tanto in colpa!.."
Umibozu si volto' sulla porta. "Non potevi farci
nulla..Posso ben immaginare quanto sia stato difficile
tentare di convincere Kaori..Vedrai che andra' tutto bene
"
"Lo spero
"
Giunto nel bagno degli uomini, Ryo si accerto' che non vi
fosse nessuno, poi apri' la finestra e si sporse. La
finestra dava a un piccolo cornicione. Ryo fece mente
locale e si ricordo' che il lato dove probabilmente c'era
la finestra della sala EDP era quello sinistro,
direttamente collegato a quello dove si trovava in quel
momento. "Se sono fortunato, il cornicione segue
tutti i lati dell'edificio... Non ci sono luci
particolari, quindi se lo percorro, non dovrei avere
grosse difficolta' a raggiungere la finestra.."
Prima di salire sul cornicione, alzo' il volume del suo
auricolare e rimase qualche istante ad ascoltare la
conversazione. "Pare che ne avranno ancora per un
po'..Avro' tutto il tempo di andare e tornare
Almeno
spero
" E si calo' dalla finestra. "Oddio
Adesso
soffro anche di vertigini?!?!" Penso' Ryo, notando
quanto fosse stretto il cornicione..Poi senti il
rumore di un elicottero che si avvicinava velocemente nel
buio. Si sporse un poco per vedere dove stesse atterrando
ma perse lequilibrio "OOOOH! Ecco l'importanza
di avere i piedi piccoli
" Penso'. Una volta
sicuro della sua presa al cornicione, scivolo' lungo la
parete, passo dopo passo, faccia al muro. Giunto
all'angolo, si sporse brevemente per dare un'occhiata
generale alla situazione. "He, Saeba..Sei un mostro
di bravura.." Come aveva pensato, il cornicione
proseguiva per tutta la parete, anzi, ancora meglio,
sotto la finestra che Ryo cercava c'era un piccolo
terrazzino. "Questa si' che e' fortuna
"
Penso', guardandosi in giro con circospezione. D'un
tratto dei movimenti al cancello d'ingresso attirarono la
sua attenzione. Una macchina entro' a fari spenti e si
diresse verso l'entrata della fabbrica. L'auto si fermo'
e dall'edificio uscirono quattro persone. Due di esse
aprirono le portiere posteriori e scaricarono qualcosa..o
meglio, qualcuno. Ryo aguzzo' la vista, ma la scarsa
illuminazione non gli permise di mettere bene a fuoco.
"Cosa staranno scaricando a quest'ora?" Ryo
noto' che un uomo aveva una sola sagoma in braccio,
mentre per sollevare la seconda furono necessari due
uomini. Quando furono proprio vicini all'ingresso
dell'edificio, esattamente di fronte a Ryo, passarono
sotto la fioca luce della lampada di sicurezza, e Ryo
trasali' "Ah!..Ma quella e' una donna!" Da
quella distanza non riusci' a vederla in viso, poi la sua
attenzione fu catturata dagli altri due uomini che
trasportavano con molta meno grazia l'altro 'carico'
"E quello e' un uomo
Chi saranno?.."
Incuriosito, Ryo fu indeciso per un attimo. Era indeciso
se mollare tutto e andare a vedere chi fossero quei due,
ma poi penso' che fosse meglio sfruttare l'occasione ed
entrare nell'EDP, dove probabilmente avrebbe scoperto
anche l'identita' dei due rapiti.
Giunto sotto la finestra, con un balzo felino raggiunse
il davanzale, acquattandosi e sporgendosi piano piano per
vedere se all'interno vi fosse qualcuno. La stanza era
vuota, quindi con una punta di diamante disegno' un
cerchio e con colpo secco sfondo' il vetro. Abilmente
recupero' il pezzo della finestra prima che cadesse
all'interno, quindi infilo' il braccio e fece scattare la
serratura della finestra "He..He..I vecchi metodi
funzionano sempre.." Con un sorriso compiaciuto
entro' nella stanza. Si meraviglio' di quello che gli si
paro' di fronte: un numero imprecisato di computers ed
elaboratori, tutti in funzione, lavoravano febbrilmente
con un luccichio intermittente di led e schermi
accompagnati da un sordo tichettio di stampanti e plotter.
"Wow, che marchingegni.." Penso' avvicinandosi
a una macchina. "Vediamo un po' che cosa stanno
facendo.."
Nel frattempo, nella rimessa dell'edificio di fronte
Niko fu posato senza tante cerimonie a terra, mentre a
Kaori fu riservato un trattamento più adeguato. Distesa
su un lettino, il viso rilassato dal sonnifero, aveva una
spallina del vestito abbassata e lo spacco della gonna
sollevato. "Hei, guardate che bellezza
"
Disse uno degli uomini che li avevano trasportati dalla
macchina. Tutti e quattro rimasero a guardarla, rapiti.
"Cosa state facendo voi quattro?" Gli uomini
sobbalzarono, colti in flagrante. Il piu' vecchio si
rivolse all'uomo che era appena entrato nella rimessa
"Hei Sam, vieni un po' a vedere che cosa ti abbiamo
portato.." Sam entro' e sembrava che riempisse la
stanza con la sua enorme presenza. Si avvicino' a Kaori,
e dopo averla guardata attentamente prese una coperta e
la copri'. Poi si volto' verso gli uomini che lo
guardarono sorpresi. "Beh..Non avete mai visto una
donna?" Grugni' Sam, spaventando i quattro. "Eh..Si..No..Ecco
Sam.." "Avanti sparite! Sta arrivando il capo!"
Ordino' perentorio, e i quattro se ne andarono di corsa,
richiudendo la saracinesca della rimessa. Sam si volse
verso Kaori e sogghignando disse: "E cosi' tu sei la
socia di Saeba
" Subito dopo si apri' una porta
nascosta nel muro, ed entro' un altro uomo. "Allora
Sam? Tutto a posto?" "Si Ikuo..Ehm..Maki.."
L'uomo si corresse "..dormono come due angioletti.."
"Cerca di evitare di sbagliare nome Sam..Potrebbe
essere pericoloso." Lo redargui' l'uomo. "Si,
Maki..Scusa.." Avvicinandosi a Kaori, luomo
usci dallombra. Si inchino verso sul
lettino e guardo attentamente la ragazza. "Ma
e' una ragazzina..Come fa a lavorare con lei? E' anche
molto bella.." "Mah..Lo sai che Saeba e' sempre
stato un originale.." "Gia'
Beh,
portiamola nell'appartamento segreto.." Sam esito'.
"E dell'uomo che ne facciamo?" Volgendo uno
sguardo di sufficienza a Niko. "Oh no, Sam
Ci
servira' domani per il trattamento, e' un medico..no?"
Sam si carico' Niko sulle spalle senza difficolta' e Maki
prese in braccio Kaori la quale, appoggiando la testa al
petto dell'uomo mormoro' nel sonno: "Ryo
"
Maki e Sam si scambiarono un'occhiata d'intesa e Maki
disse "Sai Sam, penso che la cosa sara' ancora piu'
semplice.." "Gia'..Ha!Ha!Ha!" Sogghigno'
Sam seguendolo fuori dalla rimessa.
Ryo cercava di capire a cosa servissero tutti quei
macchinari "Uhm
Sembra una vera e propria
stazione radio
Cosa se ne faranno?.." Mormoro'
scettico, guardando i video luminosi e passandosi un mano
sul mento. Poi un video diverso dagli altri attiro' la
sua attenzione. Si sedette alla postazione e indosso' la
cuffia audio che era appoggiata alla scrivania. Sullo
schermo passavano in sequenza veloce varie immagini,
mappe, cartine geografiche, e vari puntini luminosi
lampeggiavano ritmicamente. Nella cuffia sentiva un
sovrapporsi di comunicazioni in lingua spagnola, che lui
comprendeva chiaramente. "Parlano di coordinate di
trasferimenti
Ma di cosa?" Penso'. Poi d'un
tratto udi' un sibilo che lo allarmo'. Da un altro
schermo si illumino' una scritta lampeggiante 'chiusura
collegamento' e pochi secondi dopo tutti i terminali si
spensero, ad eccezione di uno. Con il silenzio creatosi,
il volume dell'auricolare collegato al microfono di Miki
risulto' troppo alto, quindi dirigendosi verso
quell'ultimo terminale abbasso' il volume, e senti'
chiaramente uno stralcio della conversazione: "Allora
non ci sei ancora riuscita?
" La voce di
Yamaguchi Senior era dura e provocatoria. "No..Mi
manca qualcosa.." La voce di Kimi invece era tesa e
preoccupata. "Ti rimane poco tempo, Kimi
Se non
troverai la formula corretta entro questa settimana il
tuo fratellino e
Maki
" "Oh!..Una
settimana
Ma non ce la faro' mai!" Grido' Kimi
terrorizzata. "Ma Maki non e' il suo fidanzato?
E
il figlio di Yamaguchi Senior?
Il fratello di Kimi?..Che
significa?
" Il pensiero di Ryo si interruppe
alla frase di Yamaguchi "Non ti preoccupare, ti
abbiamo trovato un
aiuto
A Ikuo e' venuta
un'idea brillante
Abbiamo trovato chi potrebbe avere
con se' il segreto
." L'apertura della porta
interruppe l'uomo. "Cosa c'e' Sam?" Il passo
pesante di Sam si senti' persino nell'auricolare ."Scusi
Signore, i ragazzi sono qua
" Dopo un attimo di
silenzio Yamaguchi rispose "Va bene, Sam. Terminiamo
i preparativi e arrivo. Chiama intanto il mio segretario
e digli di portarmi gli incartamenti per domani."
"Si signore." E Ryo senti' la porta richiudersi:
era seduto a terra, le braccia conserte e sul viso
un'espressione furente. "Accidenti, sembra una
congiura
Quando stanno per dire qualcosa che mi
farebbe capire che succede c'e' sempre qualcuno che
interrompe
" Quindi si avvicino' al terminale e
vedendo formule chimiche penso' che si trattasse della
presentazione del tessuto di Kimi. Poi guardo' con più
attenzione e noto' alcune formule a lui familiari
Fulminato
da un'intuizione, si alzo' di colpo, facendo cadere la
sedia su cui si era seduto. Gli occhi sbarrati, la fronte
imperlata di sudore, balbetto' "NON
E'
POSSIBILE
.MA
QUESTA
..E'
LA..POLVERE..DEGLI
ANGELI!!"
Umibozu aspettava nervoso fuori dalla casa di Ryo e
Kaori, ma della ragazza nessuna traccia. Guardo'
l'orologio, era solo mezzanotte. Si accomodo' meglio
all'interno della jeep. "L'attesa sara' lunga
".
Ryo si riscosse dal trance in cui era sprofondato: in
pochi secondi aveva rivisto gran parte della sua vita, e
gli orrori che avevano costellato gli anni della sua
giovinezza. Gli sembrava di essere precipitato nuovamente
in quel baratro da cui pensava essere appena uscito, con
tanto impegno e forza di volonta', e soprattutto con
l'aiuto di Kaori, a cui corse subito il suo pensiero.
"Kaori
"
Le voci nell'auricolare si erano fatte concitate. Kimi
aveva bisogno di lui. Guardo' la porta che dava al
corridoio: si poteva aprire tranquillamente, c'era il
maniglione antipanico, e poi quella sarebbe stata la
strada piu' breve per raggiungere la sala riunioni.
Ryo non capi' che cosa stessero dicendo, il volume era
troppo basso, e subito lo alzo'. "Signore, abbiamo
avuto un problema nel sistema di monitoraggio con le
telecamere. I tre piani dello stabile sono isolati.."
"Che vuol dire?..Non funzionano le telecamere?"
Tuono' Yamaguchi al povero agente che lo fronteggiava.
"Ecco..Stiamo lavorando.." "Dov'e' Saeba?"
Lo interruppe Yamaguchi. "Ehm..l'ultima volta che si
e' visto era in bagno, circa dieci minuti fa.."
"Uhm..Beh, in dieci minuti non potra' fare grandi
danni..Va bene Mike. Vai pure, Ma sistemate al piu'
presto il problema delle telecamere, intesi?" "Si..Signore..Subito!"
Ryo apri' uno spiraglio che gli permettesse di
controllare che non vi fosse nessuno nel corridoio.
"Via libera
" A grandi passi si diresse
verso la sala riunioni.Le porte si aprirono proprio
nell'istante in cui vi giunse Ryo. "Tutto bene Kimi?"
La donna, tesa e irrequieta, non lo guardo' negli occhi.
"Si..si..Certo.." Disse, una nota stridula
nella voce. Ryo guardo' con attenzione Yamaguchi Senior
negli occhi per la prima volta, - fino a quel momento lo
aveva praticamente ignorato - e quello che vide non gli
piacque. "Ha lo stesso sguardo malvagio di quel Maki
"
"Ah
Saeba
Non ci siamo ancora salutati
"
Lo sguardo speculativo dell'uomo lo trapasso'. "Gia'
"
Disse Ryo di rimando, facendo un cenno con il capo.
"Allora come va con la nostra Kimi?..È tutto
tranquillo?.." Disse l'uomo con un ghigno. "Come
puo' ben vedere
Pare che Kimi sia piu' nervosa qui
che altrove
" Il ghigno sadico di Yamaguchi si
spense rapidamente, e Ryo inarco' un sopracciglio. "Vede
Saeba
Qui ci sono in ballo milioni di dollari
È
mio interesse pretendere il massimo dai miei impiegati
A
domani. " E con quella risposta si allontano'
seguito dalle sue guardie del corpo.
Nel corridoio rimasero solo Ryo e Kimi. La donna era
appoggiata al muro, accanto alla porta della sala
riunioni. Da quando era uscita non si era piu' spostata
da li', e Ryo cominciava a preoccuparsi. Le si avvicino'
e cerco' di guardarla in viso. "Kimi
" La
donna si scosse e gli si butto' tra le braccia, piangendo.
"Oh Ryo!
Non ce la faro' mai
È tutto
perduto!
" Ryo strinse la donna cercando di
confortarla, e per un attimo si lascio' andare
all'istinto. Un'espressione gongolante sul volto, si beo'
in quell'abbraccio, quando l'immagine di quella donna
priva di sensi nelle braccia di quegli uomini gli si
paro' dinnanzi. "Ma che sto facendo
"
Allontano' bruscamente Kimi, la quale asciugandosi una
lacrima lo fisso'. "Ryo
Io questa notte resto
qui
Devo
" Ryo penso' subito ai due
nascosti nel magazzino. "Ma Kimi devi riposare
"
"No!
Non potrei mai riposare.." Poi Ryo
penso': "Se devo restare qui questa notte, potro'
proseguire nelle mie indagini e capire chi sono quei due
e perche' sono qui
" Poi guardo' Kimi, che
aspettava una sua risposta. " Va bene Kimi, come
vuoi."
Alle due del mattino Umibozu incomincio' a preoccuparsi.
Rigirandosi nell'angusta jeep, penso' "Umpf..Se quel
tipo deve avere un incontro importante domattina, sarebbe
meglio che riportasse Kaori a casa e si facesse un bel
sonno
Altrimenti quando lo vedo il bel sonno glielo
faccio fare io
"
Ryo segui' Kimi
verso i laboratori. Entrambi assorti ma ignari che i loro
pensieri stessero seguendo lo stesso filo..
"Chissa' se anche Kimi e' al corrente della Polvere
degli Angeli..Non ne sono certo
Eppure c'e' ancora
qualcosa che mi sfugge.."
"Chissa' perche' Yamaguchi mi ha detto che mi hanno
trovato un aiuto
Cosa intendeva dire?"
Camminarono in silenzio per qualche minuto, mentre Ryo
prendeva buona nota di tutti i corridoi, le porte e i
passaggi che stavano percorrendo. Giunsero quindi a un
cancello con una porta a combinazione. Kimi si fermo' e
si volse verso Ryo. "Dobbiamo lasciarci qui. Tu non
puoi entrare.." Ryo guardo' con ansia dappertutto in
cerca di qualcosa. Kimi lo guardo' esterrefatta. "Ma
cosa cerchi, Ryo?" Ryo continuava ad agitarsi, e
disse: "Cos'e', sono alla stregua di un cagnolino
adesso? Non vedo cartelli che dicono 'io non posso
entrare'. La tensione sul volto di Kimi si allento' e
sorrise "Sciocco..E' ovvio che sia vietato l'accesso
ai non addetti, no?" "Aaah..Beh, in questo caso.."
Ma Ryo si fece subito serio. "Forse e' meglio che
dia solo un'occhiata in giro, per vedere se c'e' qualcuno.
E' piu' sicuro, no?" Kimi annui'. "Va bene,
pero' devi rimanere dietro le vetrate.." "Promesso!"
Ryo attese che Kimi uscisse dallo spogliatoio con la tuta
del laboratorio, poi si diressero alle vetrate che
circondavano l'intero laboratorio. Ryo noto' delle
telecamere disposte a ogni angolo dell'ottagono, e che
erano in funzione. All'ingresso Ryo attacco' un microfono
all'interno della tuta della donna e le disse: "Allora,
questo e' un microfono collegato al mio auricolare. Io
vado a fare un giro qui nei corridoi. Se succede qualcosa
di strano, chiamami..Se vuoi ogni tanto dimmi come va e
cosa stai facendo
Almeno mi tieni compagnia
"
Kimi gli porse una tessera magnetica "Questa serve
per le porte. Se qualcuno della sicurezza dovesse
fermarti, digli che te l'ho data io.." Ryo non
credette in quell'insperata fortuna. Si scambiarono un
sorriso, nel seppur vano tentativo di sdrammatizzare la
situazione.
Dopo un veloce giro di ispezione in cui a Ryo non resto'
che constatare che nel laboratorio non vi era proprio
nessuno, il ragazzo aspetto' che Kimi uscisse dalla
camera di sterilizzazione e le fece un saluto con la mano.
Una volta uscito, ripercorse i corridoi fino all'ingresso.
"Prima di tornare in quella stanza dell'EDP, devo
cercare di mettere fuori uso le telecamere
" E
si diresse alla postazione della sicurezza. Un agente
stava dormendo tranquillamente davanti ai monitor che
proiettavano immagini in sequenza. Cerco' quello relativo
al piano della stanza 38B e limito' la visione a due dei
tre piani, escludendo quello a cui avrebbe dovuto recarsi
di li' a breve. La guardia non si mosse. "Pero', che
servizio di sicurezza
" Tornando sui suoi
passi, dalla vetrata all'ingresso scorse la rimessa in
cui aveva visto entrare i due prigionieri. Era collegata
al palazzo da un tunnel a vetrate che partiva oltre
l'ingresso. "Dovrei riuscire ad andarci senza uscire
dal palazzo.." Oltre una porta sul lato
dell'ingresso, Ryo trovo' l'accesso al tunnel. Prima di
entrarvi, si fermo' ad ascoltare Kimi, non si sentiva
nulla oltre al ticchettio della tastiera del suo computer.
Poi si guardo' attorno con circospezione, quindi si
immise nel passaggio. Il buio gli era sicuramente
alleato, ma Ryo era stupito di non avere ancora
incontrato nessuno della sicurezza. Giunto all'altro
edificio, entro' in una specie di hangar semivuoto, poi,
strisciando lungo il muro, raggiunse la porta illuminata
da una luce fioca che dava a un'altra ala del fabbricato
"Quella deve essere la porta che da' alla rimessa
che sto cercando.." Penso' Ryo avvicinandosi.
Cautamente apri' la porta ed entro'. La luce che
proveniva dall'hangar illuminava ancora piu' flebilmente
la rimessa, che Ryo trovo' completamente vuota. "Nulla
Non
c'e' nulla..E poi c'e' troppa poca luce.." Ryo
accese una piccola lampada portatile e si abbasso'
cercando qualche indizio a terra, ma non trovo' nulla.
Non vedendo altri passaggi ne' porte, torno' sui suoi
passi. "Dove li avranno portati?" "Ryo mi
senti? Sono Kimi!" Ryo si blocco', allertato, e
impugno' la pistola. "Volevo solo dirti che qui e'
tutto OK, spero che non ti stia annoiando troppo..Tra
circa mezz'ora pero' smetto
Non ce la faccio più..Aspettami
qui fuori. A tra poco!" Ryo si calmo', non si
aspettava che Kimi gli parlasse nell'auricolare. Poi
prosegui' la ricerca. Trovo' un'altra porta chiusa, senza
maniglia ne' serratura. "Questa si aprira' solo
dall'interno
Cosa ci sara' qua dietro?" Tento'
di forzarla ma non vi riusci'. "Accidenti.."
Guardo' l'orologio, era gia' passato un quarto d'ora dal
messaggio di Kimi, se voleva tornare alla stanza 38B
doveva sbrigarsi. Ripercorse il tunnel di vetro e torno'
all'ingresso. La guardia dormiva ancora. "Che
gioiello di efficienza.." Penso' riprese le scale e
sali' al terzo piano. Il corridoio che dava alla stanza
38B era chiuso da una porta, "Speriamo che non sia a
combinazione.." Fortunatamente gli basto' utilizzare
la tessera magnetica che gli aveva consegnato Kimi, e la
porta si apri'. Le luci di quel piano erano accese,
"Il che puo' significare o che c'e' qualcuno nelle
stanze, o che c'e' la sicurezza che fa il giro
Speriamo
nessuna delle due ipotesi
" Penso' Ryo,
avvicinandosi alla porta.
Nella hall intanto, l'agente di guardia cadde malamente
dalla sedia in cui stava beatamente dormendo. Ma non fu
un incidente. "Ahi! Ma che diamine.." "IMBECILLE!"
L'agente si senti' sollevare con forza per il bavero
della giacca. "E' cosi' che fai il tuo lavoro, eh?"
Sforzandosi di toccare terra con la punta dei piedi,
l'agente incrocio' gli occhi cattivi di Sam. "Oh..Oh..Signore..Mi
dispiace..Temo di essermi addormentato..Non..Non mi e'
mai successo..Lo giuro!" "E piantala!" E
un pugno in pieno volto gli fece perdere i sensi. Sam
scavalco' il corpo dell'agente caduto a terra e si
avvicino' alla console in cui i video continuavano a
proiettare immagini dei corridoi dell'azienda da varie
angolature. La sua attenzione fu attirata dalle immagini
del laboratorio, in cui vide Kimi uscire dalla camera di
sterilizzazione. "E Saeba dov'e'?" Mormoro' Sam.
Lo cerco' sui vari schermi ma non lo vide. Fu in quel
momento che noto' la manomissione degli schermi del terzo
piano. Quando ripristino' il contatto, la prima immagine
che apparse fu proprio quella di Saeba vicino alla stanza
38B. "Non perde tempo il nostro amico
"
Poi chiamo' con un walkie-talkie l'agente dislocato al
piano " Mike, ha ospiti.. E' Saeba. Cerca di farlo
allontanare senza dare troppo nell'occhio.." "Va
bene Sam."
Ryo si trovava proprio davanti alla stanza 38B, quando
dall'angolo del corridoio spunto' l'agente. "Salve
Saeba.." Ryo si fermo'. "Ma qui mi conoscono
tutti?" "Heila'! Salve..Come va?.." "Sapevo
che l'avrei trovata
" Ryo si irrigidi' "Ho
visto nel laboratorio la Signorina Kimi.." "Eh..Gia'..Stavo
facendo un giro, ma penso di aver sbagliato strada..Questa
e' l'unica ala illuminata.." "Si, qui c'e'
sempre qualcuno di piantone..Io ho finito il giro, se
vuole a riporto al laboratorio.." Ryo non batte'
ciglio. "Certo..Grazie." E i due uomini si
incamminarono verso l'ascensore.
Sam aveva guardato la scena dal monitor, come audio aveva
la trasmissione del walkie-talkie che Mike aveva lasciato
aperto. "Bene, e anche tu per questa notte sei a
posto, vecchio mio." Mormoro' caricandosi senza
sforzo sulle spalle il povero agente che non aveva ancora
ripreso i sensi.
Raggiunta Kimi, che esausta lo stava aspettando seduta su
una panchina fuori dal laboratorio, Ryo guardo'
l'orologio e penso' "Sono gia' le tre del mattino..Ho
sperato troppo nella fortuna..Comunque tra poche ore
saro' ancora qui, probabilmente con la presentazione e
gli ospiti ci sara' un gran viavai di gente..Per me sara'
anche piu' facile.." "Ah..sei qui Ryo..Mi
riporti in albergo?" Ryo guardo' la donna. Era
stanchissima. "Si Kimi, andiamo". Il viaggio
all'albergo fu veloce e silenzioso. Kimi si era
addormentata appena seduta in macchina. Ryo era teso. I
pensieri si affollavano nella sua mente. "Devo
cercare di riposare..Domani dovro' essere in forma.."
Poi si volse verso Kimi, dalla scollatura della camicetta
si intravvedeva una porzione del generoso decollete'.
"Heeeheee!" L'occhio di Ryo torno' vispo come
sempre, e una mano si mosse automaticamente verso la
donna. " Maki
Maki" Mormoro' Kimi nel
sonno, e la mano di Ryo ricadde subito sulla leva del
cambio. Ryo guardo' nuovamente il volto della donna e
sorrise tra se', riportando tutta la sua attenzione alla
guida. Pochi minuti dopo avevano gia' raggiunto l'albergo.
Alle cinque del mattino Umibozu prese una decisione.
Evitando di andare da Miki per ovvi motivi, decise di
raggiungere Mick. Ormai non c'erano piu' dubbi: doveva
essere accaduto qualcosa a Kaori. Accese il motore e
sgommando si diresse verso la casa dell'amico.
"Arrivo!
Arrivo!
.Ma chi diamine sarà?"
In risposta all'insistente bussare alla porta di casa,
Mick, assonnato e traballante, si diresse verso
l'ingresso. "Chi e' che rompe a quest'ora?"
"Sono io." Bastarono quelle due parole a Mick
per riconoscere la voce e svegliarsi completamente. Apri'
subito la porta. L'enorme figura di Umibozu si stagliava
nel vano, e Mick si scosto' per farlo entrare. "Cosa
e' successo?" Chiese subito Mick, vedendo il volto
scuro dell'uomo. "È successo qualcosa a Kaori."
"Cosa?.." Disse Mick allarmato. Kazue li
raggiunse nel salotto. "Cosa e' successo a Kaori?
" I due uomini si voltarono verso la ragazza, che
ancora assonnata, si sedette sul divano. "Non so di
preciso
" Prosegui' Umibozu. "Miki mi ha
detto che ha preso un lavoro quest'oggi con un certo
Niko, doveva solo fargli da scorta perche' quest'uomo
aveva problemi con a sua ex fidanzata.." "E
aveva bisogno della scorta?" Disse Mick a mezza voce.
"Si, la donna lo intralcia in un affare che sta
seguendo, il cosiddetto colpo grosso, e pare che sia
pronta a tutto.." "Mah.." Mick esterno'
cosi' i suoi dubbi. "Si..Anche per me non e' molto
normale..Pero' Kaori non ha voluto ascoltare i consigli
di Miki e ha accettato. L'incontro decisivo avrebbe
dovuto avere luogo domattina al Suncity, ma pare che quel
Niko abbia invitato Kaori a una festa, a casa di un amico
fuori citta'. Alle cinque del mattino non era ancora
rientrata."
Mick scambio' uno sguardo di intesa con Kazue e poi
guardo' Umibozu "Ma dai Umi, avra' ballato tutta la
notte, si e' divertita come un pazza e non e' rientrata
Magari
in questo momento
" E sorrise, con uno sguardo
allusivo. Il volto di Umibozo cambio' varie gradazioni di
rosso quando intese a cosa stesse alludendo Mick, poi
disse serio "Non e' da Kaori
Non farebbe mai
una cosa cosi' a Ryo
" Mick e Kazue abbassarono
lo sguardo. Poi Kazue disse: "E invece se lo
meriterebbe, quello stupido. Una ragazza come Kaori non
la troverebbe piu'!" Mick guardo' Umibozu. Aveva il
volto stanco e segnato. Era stata una giornata lunga per
lui. "Hai avvisato Ryo? " "No
Non
ancora
" "Va bene Umi, non ti preoccupare.
Ora vai a riposare. Al resto ci penso io. " Umibozu
lo fisso' in silenzio. Effettivamente si sentiva proprio
stanco. Qualche ora di sonno e poi si sarebbe messo alla
ricerca di Kaori. Quindi si alzo' accomiatandosi. "Grazie
Mick. Mi sento in colpa perche' Ryo mi aveva affidato
Kaori prima di partire
Vado un po' da Miki, mi
riposo qualche ora e poi ti raggiungo
Ciao Kazue."
"Ciao Umibozu..Salutami Miki, dille che oggi
passero' in ospedale" . Con un ultimo cenno, Umibozu
usci'.
"Cosa ne pensi?" Chiese Kazue a Mick, che nel
frattempo si era accostato alla finestra a guardare
l'alba. "Niente di buono
" Kazue lo
raggiunse, e Mick le pose un braccio sulle spalle,
attirandola a se'. "Chissa' Ryo
" "Sono
giorni che Kaori non lo sente..Quando l'ho vista al Cat's
Eye era furente
Pero' non credo abbia fatto di
proposito
" "No, non lo credo nemmeno io
"
Un raggio di sole che filtrava dalla finestra sveglio'
Kaori. "Bensvegliata, Signorina Makimura
"
Disse una voce poco distante alla sua destra. Kaori per
un attimo fu disorientata "Dove sono?" Mormoro'.
"Non si preoccupi, e' al sicuro.." Mettendo a
fuoco, Kaori diede un rapido sguardo alla camera in cui
si trovava. Era distesa su un letto comodo, enorme. La
camera era arredata in modo semplice ma raffinato, "Anzi,
decisamente costoso
" Penso' sentendo sulla sua
pelle la leggera carezza delle lenzuola di seta.
Finalmente con lo sguardo raggiunse la figura che le
aveva parlato il cui volto, stagliandosi alla finestra,
rimaneva per lei in ombra. "Lei chi e'? Perche' mi
trovo qui?
" L'uomo non si mosse. "Ooh..quante
domande, Signorina Makimura
Prima forse e' meglio
fare una colazione sostanziosa, visto che e' da ieri che
non mangia
Poi ne parliamo con calma.." L'uomo
si allontano' finalmente dalla finestra e la raggiunse di
fianco al letto. Istintivamente, Kaori si copri' con il
lenzuolo, e realizzo' solo in quel momento che non aveva
piu' il suo vestito da sera. "Ma lei chi e'? Come fa
a sapere il mio nome
Io non la conosco
"
L'uomo sorrise. "Verissimo, ma vedra' che avremo
sicuramente piu' di un'occasione per conoscerci meglio,
io e lei
" Parlandole, le si era avvicinato
ulteriormente. Kaori si ritrasse, ma finalmente pote'
guardarlo bene. Alto, fisico muscolo, capelli corvini, i
suoi lineamenti erano molto duri, quasi spigolosi. Una
leggera cicatrice gli solcava la tempia destra, ma la
cosa che sorprese maggiormente Kaori furono gli occhi.
Sembravano due schegge di cristallo, penetranti e
taglienti. Ancora piu' a disagio, Kaori si strinse
maggiormente nelle lenzuola. L'uomo noto' il suo
malessere e si sorprese
"Signorina Makimura
La
metto a disagio?
"A quelle parole Kaori si
riscosse. "Secondo lei come mi dovrei sentire? Sono
qui, in una camera che non conosco, mezza nuda e con uno
sconosciuto
" Un lampo divertito passo' negli
occhi dell'uomo che disse sedendosi sul letto "Eh
È
vero che non ci siamo presentati ufficialmente
Ma
dopo questa notte, potremmo almeno darci del tu
"
Kaori rimase senza parole. "Oh!!!???" Paonazza,
non riusci' ad articolare altro. L'uomo intanto si sporse
e le diede un leggero bacio sulle labbra, prendendole una
mano. Poi si alzo' sorridendo dicendole "Piacere, io
sono Ikuo. Ti aspetto di la' per la colazione.." E
se ne ando'.
Kaori rimase immobile per qualche secondo. "Mah
Cosa
intendeva dire
.Oh!" Arrossendo violentemente
si porto' una mano al viso. Di scatto si volto' a
guardare il letto. Anche l'altra parte del letto aveva le
lenzuola in disordine , e l'altro cuscino era avvallato,
solcato da un'impronta inconfondibile. "Oddio! Ho
dormito con quell'uomo!". Il cuore in gola, Kaori
scosse il capo piu' volte cercando di ricordare. "Non
ricordo nulla
neanche come sono finita qui
Perche'?
Ero
forse ubriaca?
.Noo..Starei molto peggio ora
E
dove sara' Ryo?" Una ridda di pensieri affollarono
la sua mente, accompagnati da immagini a dir poco
improbabili. "No. Non e' possibile!"
Risolutamente la ragazza si alzo', e afferrati dei
vestiti appoggiati su una sedia, si chiuse in bagno.
"Una bella doccia sicuramente mi schiarira' le idee!"
Nella stanza accanto, Ikuo e Sam osservavano i movimenti
di Kaori da uno schermo. "Era proprio necessario
farle pensare che hai passato la notte con lei?"
Chiese Sam inquisitorio. Ikuo lo guardo' in tralice.
"Avanti Sam, e' uno scherzo innocente
Hai visto
che faccia ha fatto? Quella ragazza e' incredibilmente
naive
" E sorrise sornione, accendendosi una
sigaretta. "E poi, e' stata una prova. Non ricorda
assolutamente nulla. Quel gas e' un portento."
"Si..Si..Una prova. Ti conviene stare attento a
scherzare con il fuoco." Ikuo rimase con la
sigaretta a mezz'aria e gli lancio' uno sguardo
interrogativo. "E questo che significa?" Sam
ricambio' lo sguardo dell'uomo più giovane. "Lo sai
benissimo che significa..Quella ragazza e' troppo carina
"
E indico' lo schermo, che trasmetteva le immagini di
Kaori che si pettinava allo specchio della camera da
letto.
Kaori si guardo' attentamente. Il vestito che aveva
trovato era semplice, di un bel colore pesca che donava
luminosita' al viso e metteva in risalto il suo corpo.
Rimase a fissare la propria immagine a lungo. Poi si
volto' a guardare di nuovo la camera. Sembrava tutto
perfetto
Troppo. "Devo capire dove sono
Chi
e' quel Ikuo..Dove l'ho incontrato
" Quindi si
avvio' verso la porta dalla quale era uscito Ikuo. "Beh,
ora lo scopriro'."
Ryo si stiracchio' pigramente. Si sentiva a pezzi. "Bah
Che
nottata
" Non aveva riposato per niente. Quelle
poche ore di sonno erano state dense di incubi e immagini
tragiche. "Erano mesi che non sognavo più queste
cose.." Penso' sotto la doccia, e lo scroscio
dell'acqua non gli permise di sentire il telefono della
sua camera. "Rispondi Ryo!.." Mick attese
ancora qualche squillo, poi l'operatore gli riferi' che
Ryo probabilmente non era più in camera. Mick lascio' un
messaggio dicendo che era urgente. Poi chiamo' Umibozu in
macchina. "Si.." "Sono Mick.." "Ah.."
"Non sono riuscito a parlare con Ryo
Dove sei?
" "Sto portando a casa Miki. Ci vediamo la'?"
"OK, arriviamo." Umibozu ripose il ricevitore e
guardo' Miki nello specchio retrovisore. La donna, il
viso contratto, era semisdraiata sui sedili superiori, la
gamba dolorante avvolta in una coperta. "Sei sicura
di aver fatto la cosa migliore?" Le chiese. "Si
Non
avevo voglia di rimanere in ospedale
Posso esservi
piu' utile da casa
" "Se lo dici tu
"
"Insomma Umibozu, mi sento in colpa almeno quanto
te, se non di piu'!" L'uomo strinse le mani al
volante. "Quello stupido di Ryo dovrebbe imparare a
usare il telefono
Mick non e' ancora riuscito a
parlare con Ryo
" Miki appoggio' il capo al
vetro del finestrino, sconsolata. "Forse e' meglio
cosi'
"
"Finalmente mia cara
" Ikuo si alzo'. La
stava aspettando in una piccola saletta adiacente la
camera da letto. La stanza era luminosa, grazie a una
parete a vetri che dava su un terrazzino, al di la' del
quale si vedeva una folta distesa di alberi. Kaori
guardo' attentamente l'uomo che le sorrideva, le braccia
distese pronte ad accoglierla. "Quest'uomo non mi
dice nulla
Non sento nulla
Ryo! Oh Ryo dove
sei?" Kaori rimase immobile. Ikuo abbasso' le
braccia, ma il viso rimase sorridente. "Accomodati,
Kaori, la colazione e' pronta..Cosa preferisci?"
"Io..Non ho fame.." Mormoro' Kaori a disagio.
"Sembra che gli occhi di quell'uomo mi trapassino da
parte a parte
Che sensazione orribile!
"
"Suvvia, Kaori, e' da ieri che non mangi..Sarai
senza forze.." Kaori si riscosse. "Come fa a
sapere che non ho cenato ieri sera?" Ikuo strinse
gli occhi "Lo so perche' ero con te
"
L'uomo accese una sigaretta, inspirando profondamente. La
tensione nell'aria crebbe ulteriormente. Dopo una pausa
misurata, prosegui' "
Abbiamo impiegato il
nostro tempo diversamente
" Kaori arrossi'
violentemente e ribatte': "Non e' vero!..Lei sta
mentendo! Io non
Noi non
Ecco
"
Furente con se' stessa per il suo impaccio, Kaori non
ebbe la forza di terminare. Ikuo le si avvicino',
forzandola ad indietreggiare. "Noi non
cosa?
Non ci amiamo? Ha!Ha!Ha!..Avanti Kaori, siamo quasi nel
Duemila!" Poi il suo viso si avvicino'
pericolosamente a quello paonazzo di Kaori "Sai
dolcezza..Quando arrossisci mi fai impazzire!" Kaori
gli diede una spinta e si allontano' verso la
portafinestra. Dallo spiraglio entro' una brezza
frizzante che le sfioro' il viso, che agi' come balsamo
sulle sue gote ancora rosate. 'La smetta! Io non ricordo
niente!.." Sconsolata, si strinse nelle proprie
braccia, come per difendersi. Non sono disposta a essere
il suo zimbello
" Lui la raggiunse in pochi
passi, le appoggio' le mani sulle spalle tremanti e la
costrinse a voltarsi "Tutt'altro..E sono serio ora.."
Poi le circondo' il volto con le mani, alzando il viso
verso quello di lui. I loro sguardi si allacciarono per
un lungo istante. "Mi aiuti..La prego
"
Mormoro' Kaori, mentre una lacrima scendeva sulla sua
guancia fino a toccare la mano di Ikuo. L'uomo trattenne
il respiro, ma fu distratto dal rumore della porta che si
apriva. Ikuo si allontano' bruscamente da Kaori e
affondo' le mani nelle tasche del suo vestito "Dimmi
Sam." Kaori si riprese guardando la stazza dell'uomo
che era appena entrato. "Quest'uomo e' enorme!"
"Siamo quasi pronti
" Lo sguardo serio
dell'uomo si poso' su Kaori che, gli occhi ancora
arrossati, non si muoveva. "Dovrei parlarti un
attimo.." Ikuo alzo' un sopracciglio, ma lo segui'
fuori dalla sala. L'uomo si fermo' alla fine di un
corridoio, con Ikuo alle sue spalle. "Senti un po'
L'esperimento
che stiamo per fare non e' una sciocchezza. Se quella
donna e' troppo stressata ci puo' rimettere la pelle, e
noi potremmo non avere le informazioni che ci servono!"
"Mi piace il lato umano del tuo carattere, Sam..Sei
cosi' comprensivo
" Gli rispose Ikuo sardonico.
Sam si strinse nelle spalle enormi " Ma fai un po'
come ti pare.. Comunque tra quindici minuti iniziamo.
Falle almeno mangiare un po' di zucchero." E
sbuffando se ne ando'. Ikuo spense l'ennesima sigaretta e
torno' da Kaori.
"Ah, brava Kaori, vedo che ti e' tornato l'appetito.."
Rientrando nella saletta, Ikuo vide Kaori seduta al
tavolo intenta a fare un'abbondante colazione. "Si..altrimenti
con che forze riesco a scappare da qui?" Penso'
Kaori, senza alzare lo sguardo dal piatto. Ikuo si
accomodo' all'altra estremita' del tavolo e per qualche
minuto mangiarono in silenzio. Poco dopo squillo' un
telefono. Ikuo si alzo' e ando' a rispondere: "Si?..Ah,
va bene..E Niko?
Benissimo. Arriviamo" Nel
sentire pronunciare il nome di Niko, Kaori si fece
attenta. "Ah
Finalmente vedro' un volto amico
"
Penso' Kaori. Poi Ikuo si volto' verso di lei: "Hai
terminato?" "Si.." Ikuo le si avvicino' e
le porse la mano "Andiamo.." Kaori si alzo' ma
non lo segui'. "Dove andiamo?" "Andiamo
dal tuo amico Niko." "Oh..Niko e' qui? "
Ikuo le tenne aperta la porta e le fece strada lungo un
corridoio. "Si..E' laggiu' " E indico' un'altra
porta lungo il corridoio. Per nulla tesa, Kaori prese
tutto il tempo per guardarsi attorno. Il silenzio era
opprimente, non si sentiva il minimo rumore. Anche i loro
passi erano attutiti dal linoleum. Noto' pero' delle
telecamere a ogni angolo del corridoio e si chiese il
perche' di quel sistema di sicurezza. Poi giunsero
davanti alla porta che Ikuo aveva indicato. Ikuo le fece
strada invitandola a entrare "Prego, Kaori.."
Kaori entro' nella stanza, vide subito Niko: indossava un
camice bianco. "Oh Niko..Finalmente!" Kaori
fece per andare da lui, ma due paia di forti braccia la
trattennero. Incrocio' per un istante lo sguardo con Niko:
quello dell'uomo teso e triste, il suo confuso e
sconcertato "Mah
Niko che succede?" Poi si
guardo' attorno..Era in una specie di ambulatorio.
C'erano strumenti medici d'appertutto. Seguendo l'istinto
di sopravvivenza, Kaori inizio' subito a divincolarsi, ma
la stretta dei due uomini, anch'essi in camici bianchi,
era troppo forte per lei. "LASCIATEMI! Cosa volete
farmi
NIKO!
Niko ma che succede
AAH!"
Kaori si senti' sollevare da due forti braccia, che la
adagiarono con fermezza su un lettino. Sam non fece
fatica a tenerla ferma mentre i due infermieri le
legarono i polsi e le caviglie al lettino. "MA DICO
SIETE IMPAZZITI! NIKO!..Niko fa' qualcosa..AIUTOOO!"
Niko era immobile, lo sguardo fisso su Kaori, la guardava
impotente. "Perdonami Kaori
Ora non posso
proprio aiutarti
Ma avro' cura di te..Non ti
preoccupare!" Niko cerco' di comunicarle il suo
pensiero ma la ragazza era troppo terrorizzata. Un
infermiere le aveva messo un cerotto sulla bocca per non
farla urlare. A Kaori non resto' che continuare a
divincolarsi utilizzando i suoi occhi come unico mezzo di
comunicazione. Niko noto' i suoi occhi enormi, pieni di
lacrime, e si senti' morire. Per terminare quella
tortura, Niko si avvicino' a Ikuo con una siringa: "Vogliamo
incominciare? " Ikuo lo guardo' per un istante, poi
si appoggio' alla finestra dell'ambulatorio e disse
"Prego, Dottore.." Nel frattempo gli infermieri
avevano collegato degli elettrodi a Kaori, il cui cuore
era talmente in tumulto da far registrare all'apparecchio
un battito cardiaco quasi innaturale. "E' molto
agitata.." Disse Niko indeciso, "Proceda,
Dottore!" Il tono di Ikuo era perentorio, e Niko,
nono stante lo sguardo terrorizzato che gli rivolse
Kaori, le somministro' l'iniezione. In pochi secondi la
ragazza si calmo'. "Ecco fatto. Dovrete attendere
qualche minuto, prima di procedere con le domande."
Disse Niko a Ikuo. "Bene Dottore, puo' lasciarci."
Disse Ikuo laconico, ma Niko non si mosse. "Si,
Dottore?" "Senta..Sarebbe meglio se stessi qui,
per ogni evenienza..Non so che reazioni potrebbe avere..Non
ho avuto il tempo di farle un test allergico.."
"No Dottore, grazie. La sua presenza non e'
necessaria." Rispose Ikuo, gli occhi fissi su Kaori.
"Ma.." "HO DETTO GRAZIE, DOTTORE!"
Urlo' Ikuo, e a Niko non rimase che uscire. "Coraggio
Kaori, ce la farai!" Uscendo dall'ambulatorio, Niko
incrocio' Yamaguchi Senior, che lo guardo' con derisione:
"Allora, come va la nostra cavia, Dottore?"
"Umpf
MALEDETTO! " Niko si avvento' contro
l'uomo più anziano, ma Sam intervenne prima che potesse
colpirlo e gli diede un forte pugno nello stomaco,
facendolo accasciare a terra. "Tenetelo d'occhio..Ci
serve vivo!" Ordino' poi Sam ai suoi uomini in
attesa nel corridoio.
Yamaguchi entro' nell'ambulatorio e si avvicino' a Kaori,
scambiando uno sguardo d'intesa con Ikuo. "Allora?..Possiamo
incominciare?" Ikuo guardo' attentamente Kaori e i
monitor a lei collegati. La ragazza dormiva
tranquillamente. "Per me va bene. Incomincia pure."
L'uomo si sedette in una sedia accanto al lettino dove
giaceva Kaori. "Kaori
Mi senti?" Disse
l'uomo con voce suadente. "Uhmmm.." Kaori si
mosse appena. "Kaori sono il tuo amico..Ti ricordi
di me?" "Uhmm..Si.." "Bene
Kaori, parlami della Polvere degli Angeli.."
Kimi
scese nella hall dell'albergo prima che Ryo la chiamasse
e si precipito' alla reception. "Scusi, ci sono
messaggi per Ryo Saeba o per me?" La receptionist
guardo' nelle caselle alle sue spalle e prese un foglio
ripiegato. "C'e' un messaggio per il Signor Saeba.."
Poi alzo' lo sguardo verso Kimi, incerta. "Prego,
dia pure a me..Siamo insieme.." Kimi sfodero' un
sorriso d'intesa e la ragazza le consegno' il messaggio.
"Grazie!.." E torno' verso l'ascensore. Corse
subito in camera e una volta chiusa la porta, vi si
appoggio' senza fiato. Dalla tasca estrasse il foglio e
lo lesse. 'Ryo chiamami. Ci sono problemi con Kaori.
Urgente. Mick.' Kimi rilesse il messaggio. "Kaori
Cosa
le sarà accaduto?" Lo squillo del telefono la
spavento'. "Kimi, sono Sam. Sai che leggere la posta
degli altri e' reato, vero?" Kimi trattenne il
respiro. "Lo so che l'hai preso tu il messaggio per
Saeba. Vedi di non consegnarglielo, intesi?" Kimi
strinse il ricevitore con forza. Con voce tremante disse
"Va bene." E ripose il ricevitore.
In quell'istante Ryo busso' alla camera di Kimi. "Ciao
bella fanciulla, c'e' qui un bel ragazzo per te
"
Il sorriso di Ryo si smorzo' quando Kimi gli apri' la
porta. "Hei
Che faccia
Cosa e' successo?"
Kimi si fece da parte, e Ryo entro' in camera,
guardandola serio. "Kimi, cos'hai?" La ragazza
tremava, e non riusciva a guardarlo negli occhi. Ryo
penso' che fosse tesa per la presentazione. "Avanti
Kimi, sei in gamba
Non avrai mica paura di quei
quattro barbagianni!..Allora?" Ryo si era avvicinato
a Kimi e con una mano la costrinse dolcemente a guardarlo
negli occhi. "Ho capito
Qui c'e' bisogno di un
po' di Terapia Saeba, eh?.." E fece per baciarla.
"Oh, piantala!" Kimi lo spinse lontano da se',
e, seppur involontariamente, sorrise. "Ahaaa! Cosi'
va molto meglio!.." Coraggio, sono le nove passate.
E' ora di andare, no?" Kimi rimase immobile nel
centro della stanza. "Oh Ryo, se solo tu sapessi!
" "Forza, Kimi, non vorrai fare tardi!"
Ignaro e pieno di energia come sempre, Ryo spinse Kimi
fuori dalla stanza, lasciandole solo il tempo di
recuperare la sua cartella portadocumenti.
Dopo una veloce colazione, i due si recarono alla
Yamaguchi, dove fervevano i preparativi. Alle dieci
avrebbe avuto inizio la presentazione "Bene, con
tutta questa gente io avro' il campo libero." Kimi
era sempre piu' tesa, e per tutto il viaggio non disse
nulla: Ryo continuo' a pensare che il nervosismo della
donna fosse dovuto alla presentazione imminente.
"Allora qualche novita'?" Chiese Kazue a
Umibozu e a Mick, versando loro del caffe'. Miki era
seduta al tavolo del Cat's Eye e li osservava speranzosa.
"Nulla." Mormoro' Mick. "Sembrano
letteralmente scomparsi. Al Suncity di quel Niko non
sanno nulla. Ho dato anche la descrizione che mi hai
lasciato Miki, ma nessuno lo ricorda. Pare che quell'uomo
non alloggiasse li'." Poi calo' il silenzio. "Stiamo
totalmente brancolando nel buio
" Riprese Mick.
"Non e' possibile!" E picchio' un pugno sul
tavolo. "Umi, cosa ne pensi?" Azzardo' Miki,
mentre Umibozu stava ritto appoggiato al bancone, il
volto impenetrabile. "Penso che siete state due
sciocche
Soprattutto tu, Miki." "Mah
Umibozu?"
A Miki vennero le lacrime agli occhi, ma Umibozu
prosegui' "Ti avevo detto che c'era qualcosa che non
andava..E tu ormai dovresti sapere che qualsiasi cosa
accada a Ryo, di riflesso puo' coinvolgere subito anche
Kaori
" "Umibozu, non e' il caso di essere
duro con lei ora." Lo interruppe Mick. "No,
Mick
Umibozu ha ragione
Avrei dovuto essere
piu' ferma con Kaori..Sono stata una sciocca.."
"Ora basta voi due!" Intervenne poi Kazue.
"La cosa piu' importante ora e' avvertire Ryo!"
"Gia'
Quello stupido non mi ha richiamato.."
Mormoro' ancora Mick. "Probabilmente non ha ricevuto
il messaggio
" Mick guardo' Umibozu di scatto.
"O non ha potuto richiamarmi.." Umibozu rimase
pensieroso, e sfregandosi il mento con una mano disse,
quasi pensando tra se' "Se sono quelli dell'Unione..Che
interesse possono avere in Kaori?" "Mah..In
Kaori nessuno..Credo.." Disse Mick. "Pero'..Pensandoci
bene..Miki hai detto che quella Kimi aveva una fretta
bestiale di andare a Osaka, e nel giro di poche ore e'
entrato in scena quel Niko
" Mick si
interruppe, concentrandosi. "Beh, il puzzle comincia
a formarsi
Hanno fatto circolare la voce che
l'Unione era rinata, gettando un ovvio scompiglio. Io ero
in America, tu hai seguito Ryo a Osaka
L'unica
protezione per Kaori era Miki, che e' stata prontamente
messa fuori gioco dall'incidente
Quadra, no?"
"Uhmm..Si..Ma perche' Kaori?" Obietto' Umibozu.
"Per ricattare Ryo?" "Mah..Si sarebbero
gia' fatti vivi..E poi Ryo e' a Osaka." "Gia'..E'
la' solo e potrebbe essere facile preda.." Mick
guardo' Umibozu. "Che dici, Umi, andiamo?"
Umibozu annui'. "Tanto qui non concluderemmo nulla
Miki,
Kazue, voi avvisate Saeko. Forse anche lei ci può
aiutare.." "Va bene Mick."
"MALEDIZIONE! Quella ragazza non sa nulla!"
Yamaguchi Senior camminava nervosamente su e giu' per
l'ambulatorio, un tic nervoso che gli tormentava la
mascella rigida per la rabbia. Ikuo invece era appoggiato
alla finestra, apparentemente tranquillo.
"E' stato un buco nell'acqua
E adesso cosa
pensi di fare, Ikuo?" Il giovane attese qualche
secondo prima di parlare. "Beh..Ora non ci resta che
andare direttamente alla sorgente delle nostre
informazioni: Saeba." "Se e' cosi' semplice,
perche' non l'abbiamo fatto subito, eh?" Ikuo gli
lancio' uno sguardo in tralice e si alzo'. "Non e'
affatto semplice, caro Yamaguchi, ma noi ci riusciremo..Vero?"
"Oohh
" Kaori stava per svegliarsi, e i
due uomini si volsero verso di lei. "E di lei che ne
facciamo?" Disse Yamaguchi, mentre Ikuo si
avvicinava alla ragazza. La guardo' per un lungo istante,
poi si volse verso Yamaguchi e disse: "Ci servira'
comunque per mercanteggiare con Saeba
Sai, io la
sfrutterei per provare il nuovo C-600
" "Il
C-600? Ma che dici, non e' mai stato testato sull'uomo
"
Lo sguardo diabolico di Ikuo paralizzo' Yamaguchi. "Appunto
Il
gas lei l'ha gia' respirato e non ha avuto reazioni
strane al di la' di quella che ci aspettavamo.."
Yamaguchi lo raggiunse, uno sguardo incredulo sul viso
segnato. "Ma il C-600 pero' si inietta via endovena,
e l'azione e' piu' diretta e incontrollata..Qui si tratta
di annullamento della volonta'!" "Non capisci,
vecchio! Quella formula ci serve
L'Unione Teope DEVE
tornare alla grandezza di un tempo
Anche oltre! Ai
tempi di Kaibara il C-600 non era ancora a punto..Ecco
perche' nonostante il condizionamento si e' portato via
la formula
Ora l'unico che la conosce e' Saeba
E
presto sara' mia
Si..Ha!Ha!Ha!.." Yamaguchi
guardava il giovane sempre più confuso.. "E' pazzo
"
"Yamaguchi, fai portare qui Niko e una dose del C-600
"
Chino' poi il capo verso Kaori "Eh..Dolcezza
Anche
tu sarai mia
" Yamaguchi usci'
dall'ambulatorio, contento di allontanarsi dal quel folle.
"COOSA?..No..No Ikuo, non puoi..La ucciderai!"
Niko pensava che fosse un sogno. Volse lo sguardo a Kaori
che, ignara della tragedia che la circondava, riposava
tranquilla, il bel volto sereno. "Ma noo..E' una
ragazza forte
" Niko si volto' verso Ikuo,
incerto se stesse scherzando oppure no.."NIKO!"
L'uomo si riscosse. "Si.." "Fai quel che
ti ho detto." Quelle parole risuonarono nel silenzio
come fucilate. "Ascolta Ikuo, non puoi iniettarle
subito quel composto..E' ancora sotto l'azione del
pentothal..Non so che reazioni.." "PIANTALA!"
Con una mossa felina Ikuo si porto' di fianco a Niko e
gli punto' uno stiletto alla gola. "Niko
Ritengo
che tu sia una persona in gamba
Mi piaci
Mi
spiacerebbe se tu dovessi lasciarci.." Niko senti'
la punta acuminata dello stiletto infilarsi nella gola.
"E poi sai quanta gente lo farebbe se fosse al tuo
posto..E con molta meno cura
" "Va..Bene.."
Mormoro' Niko, massaggiandosi la gola quando Ikuo tolse
l'arma. Ikuo si volse verso Kaori. "Questa donna
vivra'
. E sara' la mia donna. La mia vendetta su
Saeba e Kaibara sara' totale
Ha!Ha!Ha!"
Ryo camminava attento nella vasta sala riunioni, ormai
affollata. "Uhm..Mi sembra che non ci sia nulla di
strano " Penso'. "Con tutte queste guardie del
corpo, io sono di troppo.." E osservo' gli uomini
che stazionavano numerosi lungo le pareti della sala.
"Mah..Non hanno un minimo di classe
"
Penso' superiore. "Si vede lontano un miglio che
sono gorilla.." "Ah. Eccoti, Ryo!" Kimi
gli si avvicino'. "Allora, Kimi, sei più
tranquilla?" Kimi lo guardo' negli occhi. "No,
Ryo..Per niente..Senti ti devo parlare..E' successa una
cosa strana, giu' nell'ambulatorio c'e'.." "KIMI!"
La voce perentoria di Sam alle sue spalle la interruppe.
Kimi si volto' lentamente, sempre piu' nervosa. "Kimi
e' ora.." Disse Sam a mezza voce, fissandola negli
occhi. "Non vorrai far attendere il Signor Yamaguchi
e i suoi ospiti.." Kimi degluti' spaventata, ma Ryo
si frappose tra i due, serio. "Adesso viene, Sam,
stavamo parlando
Se permetti.." Ma Sam non si
mosse. "No, ora non permetto, Saeba
" Ryo
aggrotto' la fronte, pronto a reagire, ma l'ingresso di
Yamaguchi e l'applauso che scaturi' dal pubblico non
glielo permisero. Sam prese Kimi per il braccio e la
trascino' verso il palco. "Maledizione!..Forse mi
stava per dire qualcosa di importante.." Ryo diede
un ultimo sguardo alla sala, gli ospiti si erano tutti
accomodati, e attendevano in silenzio il discorso di
Yamaguchi. "Beh, io posso anche andare.." Si
disse Ryo, lanciando uno sguardo rassicurante a Kimi che,
tesa, lo fissava dal palco.
In breve fu di nuovo al terzo piano. I corridoi in quel
piano erano semi deserti, e approfittando del fatto che
quasi tutte le guardie erano mobilitate per la
conferenza, Ryo riusci' a muoversi senza intoppi. Giunse
alla stanza 38B e con somma sorpresa la trovo' aperta.
"Oh, questa poi
" La sorpresa si tramuto'
in sconcerto quando entrandovi la trovo' completamente
diversa.. "Ma che diavolo
." "Si?..Si
accomodi, posso aiutarla?" Una voce femminile
suadente lo fece voltare di colpo. Una ragazza molto
giovane - e molto bella - lo guardava sorridente da una
scrivania alla sua destra. Ryo esito'. "Prego, posso
esserle utile?" "Mah
Ecco
Io cercavo
la toilette!" Maledicendosi per la banalita' della
scusa, Ryo cerco' di atteggiarsi a ignaro visitatore.
"Mi dispiace, non e' il corridoio esatto
Deve
tornare all'ascensore e scendere al piano terreno, dove
c'e' la sala conferenze.." La ragazza era sempre
sorridente, ma il suo tono era fermo. Ryo si profuse in
inchini esagerati. "He!He! Scusi tanto
Grazie!"
E se ne ando' velocemente. "Accidenti, come avranno
fatto a spostare tutto in poche ore? " Si chiese Ryo
tornando all'ascensore.
Nel frattempo la ragazza si accerto' che Ryo si fosse
allontanato e prese una trasmittente. "Sono Sarah
È
appena stato qui
Non ha fatto domande, sta scendendo."
Una voce metallica le rispose dall'apparecchio: "Bene
Sarah, ottimo lavoro." La voce era quella di Sam,
che dal piano sotterraneo monitorava tutti gli
spostamenti di Ryo.
Ryo sali' sull'ascensore. Era pensieroso. "Mi sembra
tutto cosi' strano e misterioso
E se questi mi
stessero seguendo? Forse mi hanno visto la scorsa notte
"
Ma all'improvviso si ricordo' che Kimi gli aveva
accennato qualcosa circa un ambulatorio, prima che
venissero interrotti da Sam. "Di quale ambulatorio
stava parlando? ..Forse un'infermeria?
Beh, in
questo caso dovro' andare a fare una visitina
" Seleziono' quindi il pulsante del primo piano. Una
volta giuntovi, si diresse verso la scalinata principale
che dava all'ingresso. Diede un rapido sguardo alle
persone che, indaffarate, non gli fecero caso e finse di
scivolare e rotolare dalle scale. "Aaaah
Che
male
Che male
La mia caviglia! Oooh! Che dolore!"
Alle sue grida effettivamente esagerate accorsero subito
numerose persone, tra cui altre guardie del corpo. "Hei,
ma tu non sei la guardia del corpo della Noda? "
"Pfui..Non ti vergogni?" "Bella figura che
ci fai fare
Fai scadere la categoria!"
Incurante dei commenti poco lusinghieri dei suoi
colleghi, Ryo attese che qualcuno lo portasse in
infermeria.
Qualche minuto piu' tardi, Ryo fu portato a spalla
nell'infermeria, che si trovava nel seminterrato. Durante
il trasporto, Ryo ebbe tutto il tempo di osservare il
labirinto di corridoi, porte e passaggi fino
all'infermeria. Trovo' tutto molto tranquillo
Troppo.
Giunsero poi a una porta su cui campeggiava in cartello
con una croce rossa. "Eccoci
Faro' ancora un
po' di scena, e cerchero' di farmi lasciare solo a
riposare.." Penso' Ryo. Entrati nell'infermeria, Ryo
fu accolto da un'infermiera e fu deposto con cura sul
lettino. Subito dopo entro' il medico: era Niko. "Allora,
Signor Saeba, cosa le e' accaduto?" Niko si rivolse
a Ryo con molta naturalezza. "Ah, dottore, sono
stato uno sciocco, sulla scalinata ho messo un piede in
fallo e solo caduto come un salame! Purtroppo la caviglia
destra mi fa un male pazzesco!
Ah!" Ryo grido'
quando Niko gli tocco' la caviglia. "Uhm
Non
sembra fuori posto..Ma non vorrei che ci fosse qualcosa
di rotto..Le fa molto male?" "Eh?.." Ryo
si era perso nel guardare la gonna vertiginosamente corta
dell'infermiera che si era chinata di fronte a lui "Dicevo:
le fa molto male?" Ripete' Niko, spazientito. "Eh?..Ah..Oh
Siii!
Malissimo!" Ryo riprese la commedia. "Allora e'
meglio se le diamo un piccolo calmante, vediamo se si
gonfia o cambia colore, poi vedremo se e' il caso di
portarla in ospedale.." "Calmante? NOOOO!
Noooo, non e' necessario
" Ryo fu piuttosto
precipitoso nel rispondere, ma era stato ancora distratto
dalle lunghe gambe dell'infermiera. "Va bene, come
desidera, Signor Saeba. Torno tra poco." Niko lo
fisso' per un lungo istante e poi lascio' la stanza.
"G..Grazie, Dottore
" Ryo non aveva
nemmeno guardato Niko in viso, tanto era distratto dalla
curve prosperose che l'infermiera non lesinava a
mostrargli. "Che imbecille
Ma come fa una
ragazza come Kaori a stare con uno cosi'?
"
Penso' Niko nel corridoio, mentre tornava nella stanza
dove c'era la ragazza, a pochi metri da Ryo.
Niko entro' nella
stanza in silenzio. Nella semi oscurita' Kaori giaceva
nel letto, immobile. I monitor a cui era collegata con un
intricato gioco di fili mostravano che il suo fisico
stava reagendo bene al composto iniettatole.
L'uomo si avvicino'. Il volto di Kaori era rilassato ma
pallido. "Sei cosi' bella e dolce
Non meriti
tutto questo." Mormoro' commosso Niko. Poi si
ritrasse di colpo, quando la porta si apri' con uno
scatto rumoroso. "Cosa fai qui? Ti avevo detto che
Kaori avrebbe dovuto vedere me per primo! VATTENE!"
Ikuo entro' come una furia e lo spinse lontano dal letto.
"Mah
Ikuo..Sono venuto a vedere come sta
"
"Vattene, ho detto.." Sibilo' Ikuo, serio. Niko
diede un ultimo sguardo a Kaori e se ne ando'.
Fuori lo attendeva Sam. "Allora cosa fa Saeba?"
Niko devio' il suo sguardo. "Mah..Pare che si sia
fatto davvero male
Bisogna aspettare un po' per
capire se e' solo una slogatura e o se c'e' qualcosa di
rotto.." "Gli hai dato il sonnifero?" Niko
si mosse a disagio. "No.." "NO? RAZZA DI
IMBECILLE! VUOI PROPRIO MORIRE ORA?" Sam lo aveva
afferrato per il camice e lo scuoteva con forza. "Fermati,
Sam..ASPETTA! " Sam lo ripose a terra, e Niko si
aggiusto' il camice con gesti nervosi. "Non ho
potuto fargli nessuna iniezione
" "E
perche' mai?" "Perche' non ha voluto." Sam
lo afferro' di nuovo per il camice. "Mi prendi in
giro?" Tuono'. "Per niente. Guarda che quello
non e' scemo come sembra... Se gli avessi fatto una
puntura di calmante per quella che mi pare solo una
slogatura avrebbe capito tutto
" "Uhm..Forse
hai ragione..Ma vedi di non perderlo d'occhio, intesi?"
"Va bene." Niko si allontano' ricomponendosi,
lo sguardo pensoso di Sam che gli bruciava sulla schiena.
Sam entro' nella stanza dove c'era Kaori e si fermo' di
colpo. Chino su di lei, Ikuo le accarezzava il viso con
movimenti dolci. "Forza Kaori, svegliati
C'e'
una bella sorpresa che ti aspetta. Sarai la donna piu'
felice e ricca del mondo..Sarai la mia donna! Saremo
molto felici, tu e io.." "Mah..Ikuo..?"
Quando si accorse della presenza di Sam, l'espressione
del giovane cambio' repentinamente. Lo sguardo dolce che
aveva rivolto a Kaori venne nascosto sotto la solita
maschera di freddezza. "Cosa c'e' Sam?..Veloce,
perche' quando si sveglia deve trovare solo me accanto a
lei.." "Saeba e' sotto controllo, ma non
abbiamo potuto dargli il sonnifero.." "Perche'
no, maledizione! Siete degli incapaci!" Ikuo ando'
verso Sam, ma Kaori si mosse, e Ikuo torno' al suo
capezzale. "Si sta svegliando
Lasciaci soli,
Sam
Ne parliano dopo di Ryo
" Sam rimase
immobile per qualche istante, poi usci', richiudendosi la
porta alle spalle, pensando "Lo sapevo che sarebbe
finita cosi'...Quando c'e' dimezzo una donna
".
Nel giro di pochi minuti Ryo era gia' fuori
dall'infermeria. Si accerto' subito che non vi fossero
telecamere visibili lungo il corridoio. "Bene, qui
non c'e' nulla
" Con passo cauto arrivo' alla
fine del primo corridoio, ma prima di svoltare all'angolo
tese l'orecchio. Non udi' rumore di passi, quindi si
abbasso' e sbircio' oltre l'angolo. Vide che davanti a
una porta vi era una guardia armata di tutto punto. Poco
dopo vide uscire dalla stanza un uomo alto, enorme: era
Sam. L'uomo scambio' qualche parola con la guardia che si
allontano' verso l'ascensore, mentre Sam rimase
appoggiato al muro accanto alla stanza. "Accidenti,
se quello resta li' io non posso andare da nessuna parte
"
Un rumore attutito attiro' la sua attenzione: Sam si
riscosse ed estrasse un piccolo walkie-talkie. "Che
c'e'?" "Sam, abbiamo visite.." "Che
vuoi dire?" "Sono arrivati gli amici di Saeba
.C'e'
anche Umibozu
" Un ghigno sardonico si dipinse
sul volto dell'uomo. "Oh
Ma che bella sorpresa
"
"Forse e' meglio che tu venga qui subito
"
"Beh, devo aspettare che torni la guardia
Jack,
cerca di tenerli a bada tu
" Sam attese la
risposta di Jack. "Jack?
.Jack mi senti?
"
La trasmittente rimase muta. "DANNAZIONE!" Con
un movimento brusco Sam ripose l'apparecchio e corse
verso gli ascensori.
Ryo colse l'occasione al volo e si avvicino' alla porta.
"Chissa' cosa c'e' qua dentro di tanto prezioso
Oh!
"
Ryo scosse il capo all'improvviso, come per scacciare un
pensiero inopportuno; "Saeba sei impazzito? Come fai
a metterti a pensare a Kaori proprio adesso? " Apri'
la porta cercando di fare meno rumore possibile, ma dallo
spiraglio vide solo un uomo chino su una figura immobile
distesa su un letto. La schiena dell'uomo copriva la
visuale a Ryo, il quale non vide il volto del malato.
"Sembra una donna
Che sia quella di ieri notte?
Beh,
quantomeno e' viva.." Poi senti' un rumore di passi
alle sue spalle e fuggi', infilandosi nella prima porta
accessibile.
Si ritrovo' in una stanza buia. Accese la piccola pila portatile
e guardandosi attorno nella fioca luce vide che si trattava di un
laboratorio. "Uhm..Interessante
" Incomincio' a
osservare i vari flaconi, beute e provette, finche' giunse
davanti a un mobile a vetri, con un'anta aperta. Fece scorrere
tutte le provette, su cui campeggiavano delle sigle
incomprensibili, ma la sua attenzione fu attirata da un composto
verde brillante, quasi fluorescente che, diversamente dagli altri
prodotti, era in fiale. "C-600
Cosa sara'?.." Ryo
lesse l'etichetta sulla fiala "Ne prendo una.." E se la
infilo' in tasca. Passo' oltre e si fermo' davanti a un'altra
serie di fiale. "Eccola!" Sulle fiale vi era
un'etichetta con la semplice scritta SK " Shin Kaibara..Deve
essere la Polvere degli Angeli
" Nel corridoio senti'
un forte rumore di passi e delle voci concitate. "Mi stanno
cercando..Devo andarmene da qui.." Alzo' la piccola pila
verso l'alto, in cerca del bocchettone dell'aria. "Siamo nel
seminterrato..I bocchettoni potrebbero essere piu' grandi..Forse
ci passo.." Una volta localizzata la grata, sali' sul
bancone in corrispondenza e tolse la copertura di metallo. Fece
forza sui potenti muscoli delle sue braccia e con un balzo
riusci' a salire nell'apertura. Si diresse verso la camera
accanto, per cercare di capire chi fosse la persona nel letto, ma
si trovo' la strada sbarrata da un'inferriata. Cerco' di forzarla
ma non vi riusci'. Decise quindi di tornare verso il laboratorio
e cambiare direzione. "Ouch!..Accidenti, questo non e'
lavoro per quelli grossi come me
" Penso', facendo una
fatica pazzesca a muoversi in quello spazio angusto. Strisciando
silenzioso, passo' oltre un altri bocchettoni che davano ad altre
stanze buie, finche' giunse a quella in corrispondenza di un
bagno. "Oh..Finalmente! Non ce la facevo piu'.."
Penso', dopo aver controllato che non vi fosse nessuno in bagno,
forzo' con un ultimo sforzo la grata, che cadde rumorosamente a
terra. Si sporse con il capo nella stanza e vide che il muro era
completamente libero. "Uhm..Un bel salto
" Penso'
valutando a occhi l'altezza. Decise quindi di scendere prima con
i piedi, facendo leva sulle braccia, ma proprio quando si trovo'
a penzoloni come un salame senti' una voce alle sue spalle e un
qualcosa di familiarmente metallico che veniva appoggiato al suo
fondoschiena. "Ciao, bello!..Adesso puoi anche fare un bel
saltino, sai?" La guardia lo scherzo', sentendosi al sicuro
una volta puntata la pistola al sedere di Ryo. Il ragazzo rimase
ancora qualche istante in quella posizione non propriamente
comoda, pensando a una via di fuga. Azzardo' uno sguardo alle sue
spalle, e prima che la guardia premesse la pistola ulteriormente
intimandogli di non voltarsi, Ryo vide che era solo. Lascio'
quindi la presa e si lascio' cadere, ma per evitare un gesto
inconsulto della guardia non cadde bene, e si slogo' la caviglia.
Incurante del dolore, riusci' comunque con un movimento rapido a
disarmare la guardia che, sorpresa, non fece a tempo a reagire, e
Ryo gli diede un colpo alla nuca, facendogli perdere i sensi. Con
fatica, visto il dolore alla caviglia, Ryo lego' e imbavaglio' la
guardia e la nascose in una toilette. Poi si guardo' allo
specchio, cercando di sistemarsi alla meglio togliendo una gran
quantita' di polvere dalla giacca e dai pantaloni, poi usci' dal
bagno. "ECCOLO!" Ryo si volto' di scatto verso
l'origine di quel grido, e vide un gruppo di guardie armate
dirigersi velocemente verso di lui. Instabile sulla gamba sana,
Ryo alzo' le mani "Hei..Hei
Sono solo andato in bagno
!"
Disse simulando una paura che era ben lungi dal provare. Sam si
fece largo tra le guardie e lo scruto' da capo a piedi. "Che
diavolo credi di fare, Saeba?" Ryo guardo' l'uomo con uno
sguardo sornione "Hei Sam..Non ti sembra di essere un po'
ripetitivo? Non mi chiedi mai altro, tesoro
" E
sottolineo' il 'tesoro' con uno sguardo sdolcinato. Sam alzo' gli
occhi al cielo sospirando, "Oh.. Ma tutte a me?" Poi
ebbe un moto di stizza e ordino' ai suoi uomini "Riportatelo
in infermeria!" Ryo si incammino', ma disse: "No caro,
grazie, devo tornare al lavoro, ormai la presentazione sara'
finita, no?" Sam gli lancio' un'occhiata in tralice,
pensando "Meglio cosi', piu' stai lontano da qui e meglio e'.."
E fece un cenno con il capo alle guardie, che scortarono Ryo
all'ascensore.
Zoppicando, Ryo si incammino' lentamente "Meno male che mi
sono slogato la caviglia giusta
" Una volta
nell'ascensore, la guardia che sali' con lui premette il pulsante
per il piano terra. La porta dell'ascensore scivolo' silenziosa e
si richiuse, mentre Ryo rivolgeva a Sam un ultimo saluto ironico.
Nel frattempo, in una camera
poco distante
"Avanti Kaori, svegliati
" Mormoro' Ikuo
all'orecchio della ragazza. "Avanti, perche' non ti svegli..?"
Come se avesse obbedito a un'ordine, Kaori mosse le palpebre.
"Uhmmm.." Per un istante una leggera smorfia di dolore
le passo' sul viso pallido, poi, lentamente, apri' gli occhi. In
principio fece fatica a mettere a fuoco, poi il suo sguardo
focalizzo' un viso sconosciuto, chino su di lei. Il viso si
distese in un sorriso, e Ikuo mormoro' "Finalmente, Kaori..Bentornata!"
Kaori aggrotto' le sopracciglia ben disegnate, poi abbasso' lo
sguardo verso la sua mano, che in quel momento era tenuta
saldamente tra quelle dello sconosciuto. "Come ti senti?..Stai
bene?" La mente di Kaori era in tumulto. "Chi e'
quest'uomo? Perche' sono in ospedale? Perche' mi sento cosi'
male?.." L'uomo le accarezzo' teneramente la fronte. "Non
preoccuparti, amore, vedrai che presto starai bene. Ha avuto un
brutto incidente..Ma vedrai che in poco tempo starai bene, meglio
di prima
" "Quest'uomo mi chiama 'amore'
ma
io non so chi sia
" Nei suoi occhi si dipinse il panico.
"Non
Ricordo
Ma perche'?.." Bisbiglio' la
ragazza, facendo fatica a parlare. "Cosa?
Dimmi Kaori,
non ho sentito
" L'uomo si avvicino' ancora di piu' per
capire cosa stesse dicendo. Kaori cerco' di schiarirsi la voce e
ripete' quanto aveva detto, ma poi desistette. "Avanti amore
mio, non ti sforzare. Ora devi solo riposare, tra qualche ora
starai meglio." Ikuo le strinse nuovamente le mani in un
gesto di incoraggiamento, poi le sorrise e dicendole "Torno
subito.." Usci' dalla stanza. Kaori chiuse gli occhi. "Mi
sento uno straccio
Ma non so perche'
" Poi si
riaddormento'.
Una volta chiusa la porta, Ikuo divenne una furia. Prese per il
bavero la guardia fuori dalla camera di Kaori, sibilandogli
"Dov'e' Niko?!? Portamelo qui..SUBITO!" E lo spinse
lontano. La guardia perse l'equilibrio, e cadde rovinosamente a
terra. "IDIOTI! Sono circondato da idioti!
SAM?!..SAM
DOVE SEI?" Sam usci' dall'ascensore in quel momento. "Si,
Ikuo, cosa c'e'?" " Quella ragazza e' lucida
Qualcosa
non ha funzionato
Sta gia' cercando di ricordare
MALEDIZIONE!
" "Te l'avevo detto che il pentothal avrebbe potuto
interagire con il C-600..Non hai voluto ascoltarmi
"
Ikuo si volto' di scatto, alle sue spalle Niko si era appoggiato
alla parete. "Non azzardarti mai piu' a parlarmi in questo
modo
Intesi?" Ikuo si era avvicinato pericolosamente a
Niko, il quale pero' non batte' ciglio. "Ora non possiamo
fare nulla, Ikuo..Se pensi di darle ancora qualcosa rischi di
ammazzarla
Vedi tu
" Ikuo sbatte' violentemente un
pugno sul muro. "Non c'e' effettivamente molto che possiamo
fare..Dovremo tenerla sotto strettissimo controllo
"
Ikuo stava pensando ad alta voce, poi si riscosse e chiese a Sam:
"La presentazione e' terminata?" "Si, sono tutti a
pranzo.." "Bene, iniziate i preparativi, stanotte
partiamo." "Ma Ikuo
" "Ho detto stanotte!"
"Ikuo, e il vero Maki Yamaguchi? Non possiamo farlo tornare
stanotte.. " "Certo che no..i signori Yamaguchi
partiranno per una lunga e meritata vacanza..In Sudamerica!"
Sam e Niko si scambiarono un lungo sguardo perplesso. "Avanti,
non perdete tempo, avete molto da fare
A suo tempo vi
spieghero' il mio piano. " E Saeba?" Intervenne Niko.
Lo sguardo di Ikuo si perse nel vuoto. "A Saeba ci penso io
".
E torno' nella camera di Kaori.
Tornato al piano terra, la prima cosa che Ryo vide fu la grande
ombra di Umibozu tra i cespugli del parco. "Umi? Che ci fa
qui?.." Riflettendo i raggi del sole sull'acciaio
dell'accendino, Umibozu stava facendo dei segnali di luce verso
il palazzo. Ryo si fermo' e cerco' di decifrare il messaggio:
"Vi..eni fu..ori..imb..e..cil..le.. Mah..E' matto?"
penso' Ryo, stralunato. Poi vide un gruppo di guardie avvicinarsi
ai cespugli spianando i mitra. "Ma che accidenti
"
Ryo corse alle vetrate impugnando la pistola, ma Umibozu era gia'
riuscito a scappare. Ryo rimise la pistola nella fondina e torno'
nella sala del banchetto. Il pranzo era terminato. "Accidenti..Non
sono riuscito a mangiare nulla
Che fame!" Mormoro' Ryo
portandosi una mano allo stomaco, che brontolava rumorosamente.
"Signor Saeba, sta meglio, vedo.." Ryo si volse e si
trovo' di fronte al dottore che l'aveva medicato alla caviglia,
Niko. "Ah, salve Dottore..He!He!..Certo, era solo una
distorsione minima
" "Sicuramente lei sara'
abituato a ben peggio
" "Beh..Si'..." "Gia'..
Bisogna sempre essere pronti al peggio
Sempre.." E con
quella frase sibillina si allontano' salutandolo con una mano.
Ryo rimase a fissare le spalle dell'uomo per qualche secondo.
"Cosa voleva dire?
Quel tipo e' strano..Tra l'altro,
assomiglia a..Oh!" Vide Niko avvicinarsi a Kimi la quale, il
volto molto teso, gli parlava gesticolando nervosamente. "Accidenti,
ecco a chi assomiglia!" Ryo si fece strada tra la gente e si
avvicino' a Kimi. "Kimi?" La ragazza di volto' verso
Ryo e zitti' di colpo. "Ah..Ryo..Ti..Ti presento mio
fratello..Niko.." Ryo squadro' l'uomo, che lo fisso' a sua
volta. "Si..io e il Dottore ci siamo gia' conosciuti.."
Kimi guardo' il fratello. "Davvero?.." "Si, in
infermeria.." Kimi impallidi' ulteriormente "Mah
Allora.."
Ikuo intervenne. "No..Il Signor Saeba si e' slogato una
caviglia poco fa
Nulla di grave." "No..Infatti."
La tensione era altissima. Gli occhi di Ryo rimbalzavano tra i
due fratelli. Kimi era quasi in preda a una crisi isterica,
mentre Niko era impassibile. " "Vorrei proprio sapere
cosa mi stanno nascondendo..Sono stufo di tutti questi misteri.."
Penso' Ryo, poi prese Kimi per un braccio e si diresse verso una
stanza piu' tranquilla. "Se vuoi scusarci un attimo Dottore..Ho
una comunicazione di servizio per Kimi..Sai, sono la sua guardia
del corpo..." "Lasciami, Ryo! Mi fai male!" Kimi
protesto' vivacemente, mentre Ryo la trascinava. "Neanche
per sogno.." Ryo apri' una porta che dava a una saletta di
servizio, prese un bicchiere, vi verso' dell'acqua e lo diede
senza tante cerimonie a Kimi, poi la fece sedere su una sedia. La
donna rimase immobile sulla sedia, il bicchiere a mezz'aria. Ryo
si chino' davanti a Kimi, che lo fissava senza parlare. "E'
l'ora delle spiegazioni, non trovi?" Disse quindi Ryo.
"Avanti, mi vuoi dire che sta succedendo? E bevi un po'
d'acqua, sembra che tu abbia visto un fantasma!"
Automaticamente la donna porto' i bicchiere alle labbra e
sorseggio' l'acqua fresca con lo sguardo perso nel vuoto. "Sto
aspettando.." Ryo era sempre davanti a lei, lo sguardo
tranquillo e comprensivo. Per Kimi fu la goccia che fece
traboccare il vaso. Getto' il bicchiere a terra e, alzandosi,
fece rovesciare la sedia su cui si era seduta. "Finiscila
Ryo! Non succede proprio niente..Io non ti devo nessuna
spiegazione, capito?!..E poi il tuo lavoro e' finito. Questa
notte parto per il Sudamerica, laggiu' saro' al sicuro..E poi
come vedi non e' accaduto piu' nulla
" Kimi pronuncio'
le ultime parole con un filo di voce. "Se sei preoccupato
per il tuo onorario, non devi..La Yamaguchi paghera' fino
all'ultimo soldo.." Ryo la prese per le spalle e la scosse.
"Ma cosa stai dicendo? Ma guardati! Hai una crisi di nervi
E
non mi dire che e' per la presentazione..E' finita da un paio
d'ore!
Io voglio solo aiutarti.." "NO!..Non devi
aiutarmi
Io ti ho solo fatto del male
Non me lo merito.."
Kimi si mise a piangere. "Ma cosa dici?" Ryo era sempre
piu' stranito. "Io lo so che qui c'e' sotto qualcosa di
grosso..E se tu sai cos'e', devi dirmelo, anche per il tuo bene,
Kimi!" Gli occhi pieni di lacrime, Kimi si avvicino' a Ryo
e, guardandolo negli occhi mormoro': "Perdonami, Ryo, ma ho
dovuto farlo, per salvare Maki.." "Oh
Ma che bel
quadretto
Scusate! Forse vi ho interrotto proprio sul piu'
bello
Imperdonabile
" Ryo e Kimi si voltarono di
scatto "MAKI!" Grido' Kimi, e svenne. Ryo fece appena
in tempo a sollevarla tra le braccia, poi si rivolse a Maki:
"Beh, Signor Yamaguchi, lei si' che ha un certo effetto
sulle donne.." Maki squadro' Ryo, poi con voce fredda disse:
"Se non le dispiace, Signor Saeba, vorrei prendermi cura
della mia fidanzata." "Prego
" "Signor
Ikuo! Signor Ikuo! E' arrivata una comunicazione molto urgente!
" Maki si volto', incendiando con lo sguardo la guardia che,
affannata, l'aveva raggiunto. "Idiota!" Sibilo' l'uomo,
mentre Sam trascinava la povera guardia lontano da Ryo. "Ma..Chi
e' Ikuo?..Io non ci capisco piu' niente..Quasi quasi ci rinuncio.."
Ikuo prese tra le sue braccia Kimi, che stava rinvenendo. "Se
vuole scusarci, Signor Saeba
" Ryo guardo' l'uomo negli
occhi. "No, l'accompagno." Ikuo si fermo'. "Non
credo sia il caso.." "Io invece penso di si..Sono
ancora la guardia del corpo di Kimi, almeno fino a questa sera
"
"Non credo, Saeba..Il party e' stato annullato." "Annullato?..E
come mai?.." Ikuo si avvio' verso l'ascensore "Abbiamo
degli impegni pressanti all'estero. Partiremo questa sera."
Ryo lo segui' "Capisco." "Accidenti
Contavo
su questa festa per poter investigare meglio..Dovro' fare tutto
in queste poche ore.." Penso' Ryo. Ikuo si rivolse a Ryo
"Non appena Kimi stara' meglio, lei l'accompagnera' in
albergo, dopodiche' tornerete qui alla Yamaguchi. Con il nostro
jet andremo a Tokyo, da dove ripartiremo. " "Va bene..E
la vostra destinazione sara'..?" "L'Europa. Faremo una
serie di conferenze e incontri per promozione del nostro
magnifico tessuto.." "Kimi mi ha detto che sarebbero
partiti per il Sudamerica
E adesso come la mettiamo, caro
Maki-Ikuo?" Penso' Ryo, ormai totalmente convinto che tutti
quanti stessero mentendo.
Kaori era di nuovo nell'appartamento segreto all'interno della
Yamaguchi; si guardava attorno, ancora senza forze, cercando di
rammentare qualcosa. La sua mente era confusa..Ricordava solo dei
flash, in cui era presente il volto di Ikuo, a cui si alternava
l'immagine di un altro uomo, di cui non vedeva il volto. Un uomo
alto, moro, che impugnava sempre una pistola. "E' pazzesco..Perche'
un uomo con una pistola?..Che significa?" Kaori si prese la
testa tra le mani. Quando cercava di ricordare il dolore al capo
diventava insopportabile. Era cosi' stanca
Ikuo entro' nella camera di Kaori e la trovo' ancora in quella
posizione, copiose lacrime di dolore e disperazione che le
rigavano il viso. "Kaori!
Amore, che ti succede?"
L'uomo la sollevo' tra le braccia e la depose con cura sul letto.
"Perche' quando sono tra le braccia di quest'uomo non mi
sento sicura?..Eppure lui mi chiama amore
Perche'?"
"Avanti Kaori..Il dottore dice che devi stare tranquilla e
riposare. Devi essere in forma per la prossima settimana,
altrimenti che sposa sarai?" Kaori alzo' il capo di colpo,
per quanto dolente "S..Sposa?.." L'uomo le sorrise
dolcemente e le prese le mani. "Si..Sarai la mia sposa..Lo
vedi questo? Lo indossi da circa tre mesi.." Le indico' il
solitario che portava alla mano sinistra, e lei penso' che non se
ne era nemmeno accorta. "..Non ricordi, vero?..Mi dispiace.."
Kaori si alzo' dal letto. "BASTA! Basta
Non ce la
faccio piu'! Io non ricordo nulla, possibile che non capisci?..Mi
sto scervellando da quando ho ripreso conoscenza
Non ricordo
nulla, chi sei, cosa ci faccio qui..E tu mi vieni a dire che non
ricordo che siamo fidanzati e che ci dobbiamo sposare
Oh!
"
Una fitta dolorosa al capo le fece perdere l'equilibrio. Ikuo le
fu subito accanto a sostenerla, ma lei si divincolo'. "Lasciami!
Lasciami
sola..Per favore!
" "Va bene..Ti faro' dare un
calmante, forse ti aiutera'..Questa sera torniamo casa."
"Casa?..Ah
a Tokyo
" Kaori si sorprese
Un
ricordo
"No Kaori.., La tua casa e' in Venezuela.."
Kaori lo fisso'. "Non e' vero!..La mia casa e' a Tokyo..Lo..sento
"
Ikuo si spazienti'. "Va bene Kaori, ora non e' il caso di
litigare. Tu devi riposare e basta, intesi? Ora ti prendi un
calmante e ne riparleremo quando ti sentirai meglio." L'uomo
si avvicino' e le sfioro' le labbra con un bacio. Poi le
accarezzo' il viso e si allontano' "A dopo."
Kaori si passo' una mano prima sulle labbra e poi sulla guancia,
e all'improvviso un ricordo le squarcio' la mente. L'uomo con la
pistola
Un garage semibuio
Poi piu' nulla. Kaori
sospiro' e penso' "Devo fare qualcosa..Altrimenti rischio di
impazzire
"
"SONO ARRABBIATISSIMA
CON RYO!" Miki sbraito' nel ricevitore, e Umibozu,
dall'altra parte, allontano' il proprio ricevitore. "Certo
che hai un gran brutto vizio, urlare nel telefono, Miki!"
"Oh..Scusa
Comunque quello e' proprio un deficiente
E'
possibile che non capisca che dobbiamo parlargli assolutamente? E
poi..Non si e' neanche piu' fatto vivo
Potrebbe essere
successa qualsiasi cosa a Kaori, no?.." "Gia'.
D'altronde, io ho fatto tutto quello che ho potuto..Quasi quasi
mi facevo anche ammazzare
" "Umibozu, dobbiamo
fare qualcosa noi..E da Mick, nessuna notizia? " "No,
per ora nulla, sta cercando qualche modo per infiltrarsi..Per lui
e' molto piu' semplice. Sa lo spagnolo, e la sua figura e' molto
piu'
'discreta' della mia. "Uhm
Speriamo che lui
ce la faccia
Ah, ma quando Ryo mi capita a tiro..!"
"Non essere cosi' cattiva, Miki..Forse qualche buon motivo
l'avra' anche.." "Si, due occhi azzurri, due gambe
lunghe e due
Oh, non farmi parlare!.." "Va bene..va
bene
Oh, sta arrivando Mick..Ci sentiamo dopo." "Ah,
bene..Umi.." "Si?" "Mi raccomando.." Il
viso duro di Umibozu si distese un poco quando sulle sue labbra
comparve un sorriso impercettibile. "A dopo." E
riaggancio'. Mick si avvicino' alla macchina e si appoggio' al
finestrino aperto. "Allora, Mick?.." "Mah, e'
stranissimo..Una parte dell'azienda e' totalmente mobilitata.
Stanno partendo camion colmi di materiale, un sacco di gente..Da
quello che ho capito, sembra che partano per il Sudamerica, ma
non so dove di preciso
Notizie da Ryo?" "Nulla..Forse
sta cercando anche lui qualcosa..Probabilmente questa sera
durante il party.." "No, Umi, non ci sara' nessun
party, questa sera.." "Ah no?.." "No, e
questo mi sembra ancora piu' strano..Non e' normale che si
prepari una festa in pompa magna e poi all'ultimo si rinunci,
senza contare tutta la fretta che hanno di smantellare tutto
quanto
" "Ma tutto quanto cosa?..Stanno
smantellando la Yamaguchi?" "Mah..Entrare la' dentro e'
praticamente impossibile senza un aiuto dall'interno..Dobbiamo
solo aspettare che Ryo esca..E prima o poi lo fara', no?.."
I due uomini rimasero in silenzio, seduti nella macchina di
Umibozu, lo sguardo fisso al cancello secondario della Yamaguchi,
da cui usciva il lungo serpente di camion e macchine.
Nel frattempo Kimi si era ripresa, e raggiunse Ryo, il quale
aveva gia' recuperato la macchina dal parcheggio. "Sei
pronta?.." La sollecito' Ryo. "Si..Devo aspettare anche
Sarah, viene con noi.." Ryo fece un'espressione sorpresa.
"Sarah?..E chi e'? " "E' la mia assistente. Tra
poco ci raggiungera'." Lapidaria, Kimi non disse altro ed
entro' in macchina. Ryo riconobbe subito la ragazza che li
raggiunse poco dopo. "Ma questa e' la ragazza che aveva
l'ufficio al posto dell'EDP
Che sciocchi..Credono che non
l'abbia riconosciuta? Sicuramente la fanno venire con noi in modo
che Kimi non mi riveli nulla
Credono che possa fermarmi,
forse?
" Senza aggiungere altro, Ryo attese che la
ragazza salisse in auto e parti'.
"Hei, Umi, ma quello e' Ryo!" Mick sveglio' di colpo
Umibozu che stava sonnecchiando in machina. "Presto,
seguiamoli!" "Eh?..Si..Certo.." La jeep parti'
sgommando e percorse velocemente la collinetta su cui si erano
appostati e che dava loro un'ottima visione su tutto il complesso
della Yamaguchi. Mick continuava a seguire la mini di Ryo con il
binocolo. "Sono in tre
Ryo, una bionda e una mora.
Quella mora porta un'auricolare
" "Com'e'
l'espressione di Ryo?" Chiese Umibozu, e Mick mise a fuoco
il volto di Ryo, il quale, si volse verso di loro e fece il suo
sorriso piu' ebete mostrandogli due dita in segno di vittoria.
"Mah.." Disse Mick togliendo il binocolo dagli occhi e
sorridendo. "Quello scemo
Sa che gli stiamo dietro.."
"Meglio cosi', questa e' la volta buona che riusciamo a
parlargli."
Nel frattempo a Tokyo
.
"Benvenuta, Saeko, ti aspettavo con ansia
Hai scoperto
qualcosa?" Miki era sdraiata sul divano, la gamba fasciata
sollevata da alcuni cuscini, sorseggiava il te' che aveva
preparato Kazue. Saeko era seduta su una poltrona, accanto a
Kazue, e fissava pensierosa il te' fumante nella tazza. "Beh,
indubbiamente c'e' qualcosa che bolle in pentola, ma nemmeno noi
abbiamo notizie precise. Il nostro centro di osservazione delle
telecomunicazioni ha rivelato uno strano scambio di informazioni
tra Osaka e il Venezuela. Abbiamo parlato con tutti i nostri
informatori e pare che ci sia fermento proprio in quel paese,
come se stessero mettendo le basi per un traffico diretto dal
Sudamerica. Quando stavamo per rintracciare i punti di
trasmissione pero', ogni collegamento e' saltato, come se se ne
fossero accorti
Non ce l'abbiamo fatta
Pero' anche la
Polizia del paese e' allertata, ci stiamo aiutando, e questo e'
sicuramente positivo
" Miki annui'. "E di Kaori..Nessuna
notizia?
" "No..Abbiamo fatto circolare foto di
Kaori, ma per ora nulla..Ah, e per quanto concerne quel Niko..Pare
che sia il fratello di Kimi Noda, l'ingegnere chimico che lavora
per la Yamaguchi. E' medico, ed e' pulito
E' qui per un
convegno..Mi piacerebbe pensare che sia un caso che abbia
conosciuto Kaori, ma non credo.." Miki strinse le mani
attorno alla tazzina. "Infatti. A Kaori ha detto che era un
uomo d'affari, a Tokyo per lavoro
La storia della fidanzata
minacciosa e' una palla..Sicuramente per attirare Kaori nella
trappola
Ma cosa c'entrano con gli Yamaguchi?.." Saeko
accavallo' le lunghe gambe. "I motivi possono essere
infiniti..La Yamaguchi e' si' un'azienda tessile, ma tratta molto
anche di chimica..Nessuno nega che potrebbero fungere da base in
Giappone di un gruppo di trafficanti che vogliono impiantare la
produzione qui
" "E' vero
La Polizia non puo'
intervenire in qualche modo? Anche solo con un'azione di disturbo
"
"Gia' fatto..E pare che in Yamaguchi ci siano le grandi
manovre
E' difficile entrare senza un mandato che abbia
senso
E per ora le nostre sono solo supposizioni.."
Miki si agito', sempre piu' preoccupata. "Devo avvertire
Umibozu..E se Kaori fosse la' dentro?.." "Magari Ryo lo
sa e sta cercando di liberarla.." Aggiunse Kazue. "Non
credo. Quando ho sentito Umi, mi ha detto che era tranquillo e
serafico
Se sapesse che Kaori e' in mano a quegli uomini,
non sarebbe per nulla tranquillo..Devo chiamare subito Umibozu e
Mick!" E allungo' la mano verso il telefono.
"MIKI, CHE DICI?" Umibozu freno' di colpo, e Mick quasi
ando' a sbattere contro il parabrezza. "Umi che cavolo fai?..Vuoi
uccidermi?.." "Sta' zitto Mick.." "Hei,
perche' non metti il viva-voce almeno sento anch'io?.."
Aggiunse poi Mick massaggiandosi un polso. Umibozu ripose il
telefono e inseri' il viva-voce. "Dicevi, Miki?" "E'
arrivata Saeko, e quello che mi ha riferito mi sembra piuttosto
grave
"
Ryo e le ragazze andarono direttamente in hotel. Quando Ryo
segui' Kimi verso la sua camera, Sarah, che finora non aveva
proferito parola, gli si paro' di fronte e gli disse in tono che
non ammetteva repliche "D'ora in poi pensero' io a lei,
Signor Saeba. Grazie per la sua collaborazione. La Yamaguchi
Textiles regolera' quanto dovutole nei tempi concordati. Addio."
E si volto' lasciando Ryo immobile e perplesso. "Mah
Che
cavolo..Mi hanno liquidato in molte, ma cosi' non mi e' mai
successo
Hei, aspetta un attimo!.." Ryo segui' la
ragazza che si volto', infastidita, premette un pulsante
dell'ascensore e le porte si richiusero senza permettere a Ryo di
salirvi. "Oh, questa poi!..E guarda che io gli ordini non li
prendo da nessuno, CAPITO?!?" Urlo' infine Ryo, dando un
pugno alle porte dell'ascensore.
"Hei, pollo, cosa fai, adesso te la prendi anche con gli
ascensori?" Ryo si volse di scatto, e vide Mick e Umi
avanzare nel corridoio. "Ah, siete voi
Sono appena
stato scaricato da una ragazzina che crede di essere Rambo
Non
ci sono piu' le donne di una volta.." Umibozu incrocio' le
braccia al petto e con un'espressione scocciata lo rimprovero'
"Certo, e tu ti preoccupi sempre di quelle sbagliate, vero?
"
"Eh?..Che vuoi dire..?" Mick si frappose tra i due,
gia' in atteggiamento bellicoso. "Dai ragazzi, non e' il
momento ora.." Poi afferro' Ryo per un braccio e lo porto'
verso le scale di sicurezza "..Vieni Ryo, c'e' qualcosa che
devi sapere.." "Mah..Un attimo, Mick, vengo..!"
"KAORI NON E' RIENTRATA DA DUE GIORNI? MA DICO SIETE
IMPAZZITI? PERCHE' NON ME LO AVETE DETTO SUBITO?!?" Ryo,
fuori di se', si era scagliato contro Mick, e Umibozu a fatica
riusci' a staccarlo da lui e a bloccare la sua furia. "Vedi
di smetterla, Ryo, o ti addormento
" Gli sibilo'
Umibozu in un orecchio. Ryo si calmo' subito. "Ok..Ok..Sono
calmo.." Umibozu lo lascio' andare e lui si appoggio' alla
finestra. Sferro' un pugno contro il muro. "Abbiamo cercato
piu' volte di metterci in contatto con te..Ti ho anche lasciato
un messaggio in albergo..Tu non hai mai risposto.." Disse
poi Mick. "Messaggio?
Quale messaggio?..Io non l'ho
ricevuto
Maledetti! Era tutto calcolato..Ecco perche' non mi
hanno fatto nulla
Avevano gia' Kaori
" Mormoro'
Ryo, ripensando agli ultimi avvenimenti. "Ma cosa possono
volere da lei?..Se sono quelli dell'Unione, cosa cercano da
Kaori?.." Ryo si sedette sui gradini delle scale, la testa
tra le mani. "Che imbecille sono stato
Kaori
"
Di colpo si alzo', gli occhi sgranati, "AH!..QUELLA DONNA
L'ALTRA
NOTTE
ERA
LEI..ERA KAORI!!"
Umibozu e Mick si guardarono, attoniti. "Ryo, di che stai
parlando?.." Mick gli si avvicino'. "L'altra notte,
mentre cercavo di entrare in quella stanza dei computers, ho
visto trasportare due persone..Erano svenuti, un uomo e una donna
Era
buio, non ho potuto vedere chi fossero.." "Un uomo e
una donna?..Ma allora potrebbero essere Kaori e quel Niko.."
Ryo aggrotto' la fronte. "Niko?..Niko Noda?" "Si',
e' lui il cliente che Kaori doveva proteggere
Ma se e' dalla
loro parte, perche' e' stato addormentato?.." Mick si
massaggiava la mascella, ancora dolente per il pugno di Ryo.
"Io comincio a perdere il filo.." "Devo andare
subito alla Yamaguchi..Ma prima voglio sapere la verita' da Kimi..Ormai
non puo' piu' nasconderla.." Ryo frugo' nelle tasche della
giacca..Mick, fammi un favore, porta queste fiale dal Professore
e falle analizzare, di sicuro trovera' qualcosa di interessante!"
E porse all'amico le fiale che aveva sottratto dall'ambulatorio.
Poi si rivolse a Umibozu "E tu cosa fai?..Vieni con me?"
Umibozu lo guardo' un istante, poi gli sorrise sornione: "Certo
He!He!"
"Hei ragazzi, e io non posso venire alla festa?" Ryo e
Umibozu si voltarono verso Mick. Ryo Torno' verso di lui e fece
finta di dargli un pugno. "Grazie Mick
Ma quella roba
deve essere analizzata con cura..E' molto importante
E
quando il Professore avra' finito il suo lavoro, capirai perche'.."
Mick, abbasso' lo sguardo, poi lo rialzo' e sul suo viso si
ridipinse il solito sguardo scanzonato. "Ho capito, Ryo..Non
ti preoccupare, con me sono al sicuro..E mi raccomando, voi due..fate
i bravi..Ci sentiamo." Ryo gli lancio' le chiavi della Mini,
che Mick afferro', poi senza dire altro si allontano'.
Ryo e Umibozu restarono ancora per qualche istante a guardare
l'amico che si allontanava, poi Ryo si volto' verso Umibozu
"Pronti?.." "Via!" E corsero verso la stanza
di Kimi.
"Kaori?
Kaori mi
senti?
Forza amore, dobbiamo partire
" Kaori si
senti' sfiorare il volto, e apri' gli occhi. "Uhm?..Partire?
Per
dove?.." "Stai bene, Kaori?" Il volto di Ikuo era
chino su di lei, e sembrava seriamente preoccupato. "Si..Si..Dove
dobbiamo andare?" "Andiamo a casa, amore mio..Finalmente!"
Kaori si alzo' a sedere. "A casa?
Ma quale casa?..Io
non vado da nessuna parte
Io non voglio andare via da qui
Ma
perche'?..Perche'?.." Kaori si porto' di nuovo le mani al
capo. "Kaori?..Forza, dobbiamo andare all'aeroporto.."
"NO!..Io non vengo con te
Io non vado da nessuna parte,
finche' tu non mi dici tutto, capito?" Lo sguardo di Ikuo
muto' completamente. Si avvicino' di nuovo alla ragazza, la prese
per le spalle e la fece alzare, senza molti complimenti. "Tu
adesso farai quello che dico..Intesi?.." "Oh?
"
Kaori chiuse gli occhi. "Mi gira la testa
"
Mormoro' poi.."Oh..Scusa
Scusami..Io
Ora..Non c'e'
tempo per parlare. Devi seguirmi Kaori, quando saremo a casa ti
spieghero' tutto. Ora non c'e' tempo
" Poi le alzo' il
viso e la bacio'. "Ti prego
" "Nulla
Non
sento nulla
Se io amassi quest'uomo come amo
AH! Chi?
Ti
prego fammi ricordare!..AH! La mia testa!
" Kaori si
accascio' a terra, svenuta. Ikuo la raccolse e la prese tra le
braccia, mentre nella stanza entrava Sam. "Hei Ikuo, non ti
sembra di esserti impersonato un po' troppo nel personaggio del
fidanzatino innamorato?.." Gli disse l'uomo in tono scettico.
Ikuo guardo' Kaori che svenuta, era tra le sue braccia
"Eh,
caro Sam
Con questo bocciolo di rosa, chiunque ci
prenderebbe gusto
Si, si, posso dire che non mi
dispiacerebbe
Comunque sia, vedremo. Intanto, per fortuna e'
svenuta. Avrebbe fatto molta resistenza a partire. Quando saremo
a casa dovremo darle un'altra dose di C-600; non e' ancora
malleabile, secondo me sta gia' ricordando.." "Mah, io
ti consiglierei di starle alla larga..Le donne sono sempre
pericolose, e anche i boccioli di rosa hanno un sacco di spine
"
"Sam, occupati dei bagagli
E da quando in qua esci con
queste espressioni poetiche?
Ha!Ha!Ha! " Ikuo usci'
dalla stanza e percorse velocemente il corridoio che andava
all'uscita secondaria. Sam lo fisso' in silenzio.
Ikuo percorse lo stretto corridoio che portava a una porta
nascosta che a sua volta dava alla rimessa. Depose Kaori in una
limousine dai vetri fume', affidandola alle cure di una donna
membro delle sue guardie. "Ria, te l'affido. E' la mia
principessa, ma devi tenerla sotto stretto controllo, OK?"
"Si capo, non si preoccupi.." "Bene, ci vediamo
all'aeroporto." Ikuo rimase a guardare la macchina
allontanarsi, poi si uni' ai suoi uomini per gli ultimi
preparativi.
La corsa alla camera di
Kimi fu brevissima, ma i due amici trovarono un'amara sorpresa:
di Kimi non vi era traccia. Ryo frugo' dappertutto, invano.
"Maledizione! Quella Sarah
" "Sarah?"
Chiese Umibozu sorpreso. "Si..Quella mora che mi hanno messo
alle costole per evitare che parlassi con Kimi
" Ryo si
avvicino' allo specchio accanto all'ingresso, e rivolgendosi alla
sua figura disse "Accidenti Saeba, non ne infili una giusta
in questi giorni
" "E' una al soldo della
Yamaguchi?" "Si
Credo." "E ora che si
fa?" Ryo guardo' pensoso dalla finestra. "Beh, cosa
vuoi fare
Andiamo a recuperare Kaori!" "E dove?"
"Avanti Umi, perdi un po' i colpi, eh, vecchio mio? Ma alla
Yamaguchi, naturalmente!" E si avvio' di corsa verso
l'ascensore. Umibozu lo segui' "Ma cosa credi, che ce la
potremo fare noi due soli? Ci saranno almeno mille uomini la'
dentro!" Sempre correndo, Ryo fece un sorriso amaro. "No,
Umi, se e' come penso, e' gia' tanto se quando arriviamo alla
Yamaguchi i muri di quell'azienda siano ancora in piedi
Temo
che questa volta City Hunter debba prepararsi a incassare un bel
colpo
"
Alla Yamaguchi Textiles era tornata la calma. "Sam, a che
punto siamo?" "Tutto a posto, Ikuo, quello e' l'ultimo
carico
La ragazza?" "E' gia' partita, E' in buone
mani, con Ria.." "Uhm" Sam si appoggio' al muro,
le braccia conserte sul grande petto. "Pensi che Saeba stia
arrivando?" Ikuo guardo' verso il sole, ormai al tramonto.
"Penso proprio di si..Ormai avra' potuto parlare con i suoi.."
"Io mi chiedo ancora perche' non hai voluto prenderlo quando
era qui..Che senso ha?" Gli angoli della bocca di Ikuo si
curvarono in una specie di sorriso. "Perche' mi sembrava
troppo facile..L'ho trovato molto cambiato..Negli occhi non ha
piu' quella luce
Quella fiamma che bruciava quando
combatteva
Cosa dici Sam, che si sia troppo ..Civilizzato?.."
"Uhm
Non lo vuoi affrontare qui
Lo vuoi riportare
in Sudamerica..Perche'?" Ikuo tacque per alcuni secondi,
ammirando il tramonto che ormai aveva tinto il cielo con i colori
del fuoco. "Perche' quell'uomo, al di la' dell'essere un
nemico eccellente, potrebbe essere anche un alleato formidabile
Ecco
perche'
Lo voglio cuocere a puntino..E poi lo faro' passare
dalla nostra parte.." "Ma Ikuo..Non ci e' riuscito
neanche Kaibara
" "E' vero, ma qui lui era nel suo
ambiente..Con i suoi amici..Con Kaori.. Laggiu' sara' solo con i
suoi ricordi..E il suo tormento! Ha!Ha!Ha!" Sam si mosse, a
disagio. "Mah..Saro' poco cerebrale, ma secondo me questa
storia di Kaori non ti portera' lontano..Anzi. Quella donna e'
troppo positiva
" Ikuo smise di ridere di colpo. "E
non ti buttare giu', Sam..vedi che non e' vero che sei poco
cerebrale?..Hai ragione su Kaori
Ha uno strano effetto anche
su di me..E' quello che mi attrae maggiormente
" Sam si
scosto' da muro e si calco' in testa il cappellino a visiera in
stile militare. "Mah
Se lo dici tu.. Ma tornando a
Saeba, come pensi di farlo venire da noi?" Ikuo si
incammino' verso la limousine che lo aspettava con il motore
acceso "Gli ho lasciato un messaggino..Sai Sam, vorrei
vedere la sua espressione quando lo vedra'
Ha!Ha!Ha! Tu
rimani qui, e fammi sapere cosa succede. Potrai raggiungermi
domattina
"
"Ryo, forse e' il caso che tu rallenti un po'.." Per la
prima volta il vita sua, Umibozu aveva paura a bordo della sua
jeep. Ryo guidava come un forsennato, disseminando terrore per le
strade. "Ryo..Cosi' ci farai seguire dalla polizia..Forse e'
meglio che guidi io.." Ma Ryo non lo sentiva. "
Accidenti a me!..Ma come ho fatto a essere cosi' ingenuo?..Hanno
fatto di tutto per isolare Kaori
Maledetti!..E quell'Ikuo o
Maki
Perche' ha due nomi?
Chi e' veramente?.."
All'ennesimo semaforo che Ryo passo' con il rosso, Umibozu non ce
la fece piu'. "E NOOOO..ADESSO BASTA!" Con un braccio
tenne a bada Ryo, mentre con l'altro cerco' di riprendere
possesso del volante. "Se non la pianti da solo, ci penso io..CAPITO?!"
Con uno stridore di freni incredibile, la jeep si fermo' prima di
una curva molto pericolosa. "Ma che fai Umi..Vuoi farci
schiantare contro un palo? " "AH
IO, EH??"
"E NON URLARE, NON SONO MICA SORDO!" " Gia'..Tu
sei solo pazzo..Avanti scendi, ora guido io..Non so se mai ne
usciremo, ma almeno alla Yamaguchi vorrei arrivarci vivo.."
Ancora perso nei propri pensieri, Ryo si scanso' docilmente, e
Umibozu riprese il volante, guidando si' velocemente, ma molto
piu' cauto.
Il viaggio sino alla societa' fu breve, e quando arrivarono alla
collinetta dove Umibozu si era gia' appostato quel giorno,
notarono che all'interno dell'azienda sembrava tutto normale.
"Che ne pensi?" Disse Umibozu, mentre Ryo guardava
attraverso il binocolo. "Sembra che non sia accaduto nulla..Una
normale giornata di lavoro e' terminata, gli impiegati se ne sono
andati..Si vedono solo le guardie che fanno quello che sembra un
normale giro d'ispezione
Non c'e' neanche una luce accesa
"
"Beh..Te lo aspettavi, no?" "Gia'
Pero' mi
sembra strano che se ne siano andati senza lasciare nulla per me
"
Ryo scese dall'auto "Io vado!" "Hei, vuoi andare
da solo?" Ryo si volto' verso Umibozu. "Penso che non
vi sia nulla di pericoloso..Ma se vuoi venire.." "He!He!..Lo
sai che quando c'e' da divertirsi non mi tiro mai indietro!
"
Disse Umibozu, sfoderando la sua pistola e controllando il
caricatore. Ryo abbozzo' un sorrisino teso poi, mano in tasca, si
avvio' giu' per la collinetta.
All'ingresso nessuno li fermo', anzi, una guardia gli indico' di
rivolgersi al collega della sala riunioni. Umibozu lo guardo'
stranito, ma Ryo prosegui' senza batter ciglio. "Hei Ryo..Mah..Ti
sembra normale?
" Ryo non gli rispose, tutti i suoi
sensi erano gia' proiettati verso quella sala riunioni, e
prosegui' imperterrito. Umibozu si fermo' un istante, si gratto'
la testa indeciso e poi gli trotterello' dietro fino a
raggiungerlo, guardandosi attorno con circospezione.
Entrati nella hall, la guardia indico' loro la sala riunioni.
"La stavamo aspettando, Signor Saeba..Prego." Ryo e il
sempre piu' esterrefatto Umibozu entrarono nella sala riunioni,
da cui era scomparso il grande tavolo delle trattative,
rimpiazzato da un mega schermo sotto il quale lampeggiavano i led
di un videoregistratore in stand-by. Vi fu uno leggero scatto
alle loro spalle, e Umibozu si giro' subito, la pistola in mano:
la guardia aveva chiuso piano la porta della sala.
Ryo si avvicino' lentamente al telecomando del videoregistratore
e premette il tasto play. Le luci della sala si abbassarono, e il
monitor prese vita.
"Buonasera, Signor Saeba
" La prima immagine fu
quella di Ikuo, seduto su a quella che sembrava la scrivania del
suo studio. "E' un peccato che non ci si sia salutati come
si deve, ma capira'
Gli affari sono affari
"
"E questo chi e'?" Chiese Umibozu. Ma Ryo non rispose.
"Sicuramente si stara' chiedendo il perche' di tutta questa
messa in scena..Vero?
" L'uomo fece una pausa ad
effetto, poi prosegui' "Un po' di pazienza, amico mio
Un
po' di pazienza
" L'immagine cambio' repentinamente,
fissandosi sul primo piano di una formula chimica. La voce di
Ikuo riprese, fuori campo. "Ecco, amico mio, il perche'.."
Alla vista della formula, Ryo strinse i pugni violentemente e
mormoro' "Maledetto!" "La riconosci, vero?
Vedi, Ryo, ai vecchi tempi questa formula per noi era l'unica salvezza,
ricordi? Shin..Il vecchio, saggio Shin
Aveva fatto un
capolavoro
" Sullo schermo apparve una foto sbiadita di
Shin Kaibara. Ryo fece un passo indietro, come se avesse ricevuto
un pugno nello stomaco. Anche Umibozu si sorprese "AH!..Ma
chi e' questo maledetto?
" L'uomo sentiva le emozioni
di Ryo, gli sembrava di provarle sulla propria pelle. Il filmato
prosegui' "..Ma poi il vecchio Shin si e' ricreduto
Pensava
che la Polvere degli Angeli non potesse aiutare la causa
dell'Unione....E ha distrutto la formula originale!
Fortunatamente io avevo proseguito con gli studi, e avevo messo a
punto un altro composto, il
C-600, un'arma micidiale
Sapessi Ryo..E' praticamente
perfetta!
" La voce di Ikuo era diventata suadente.
"Ma torniamo a Shin..Voleva far diventare l'Unione
Un..'ente
benefico'
Stolto!..Poi, grazie al C-600, riuscii a
'Convincerlo'..He!He!He!.."
Dopo una risatina a mezza bocca, Ikuo prosegui' "Volle a
tutti i costi venire da te..Diceva che tu saresti tornato
Che
poi saremmo diventati..invincibili!
Che pazzo era
"
Ryo era a bocca aperta. "Beh..il resto e' storia
"
Le immagini focalizzarono ancora su Ikuo, ora seduto in una
poltrona di quello che sembrava un salotto. "Pero', Ryo
He!
C'e' sempre un pero'
Nonostante avessi 'fatto rinsavire'
Kaibara non sono mai piu' riuscito a mettere le mani sulla
formula della Polvere degli Angeli..Kaibara mi ha detto che solo
un'altra persona al mondo la sapeva, oltre a lui
E quella
persona sei tu, vero Ryo?.." Il video mostro' un primo piano
dell'uomo che, seduto con i gomiti sulle ginocchia e le mani
raccolte sotto il mento, fissava la telecamera, e sembrava che
stesse fissando Ryo dritto negli occhi. "Voglio quella
formula, Ryo
Il prima possibile
" "Ma questo
qui e' proprio matto
" Mormoro' Umibozu, che stentava
ancora a credere alla proprie orecchie. Ryo invece non disse
nulla; pietrificato, fissava lo schermo. "Lo so..Lo so a
cosa stai pensando Ryo
Ma, come potevi immaginare, diciamo
che mi sono assicurato un..'pegno'..E che bel pegno, mio caro
"
Poi Ikuo volto' il capo verso sinistra e sorrise. "Ah..Amore
mio, ti aspettavo
Forza vieni qui da me, non fare la timida
"
Ryo sgrano' gli occhi, presagendo quello che avrebbe visto di li'
a poco. La telecamera allargo' l'inquadratura, e dalla sinistra
del teleschermo apparve Kaori. Il capo chino, la pelle diafana,
si avvicino' lentamente all'uomo, il quale la abbraccio'
possessivamente. "Mah
Kaori?..Ryo
Ma quella e'
proprio Kaori?
" Umibozu si era avvicinato a Ryo e lo
stava scuotendo, ma quando vide l'espressione del ragazzo si blocco'. "Ryo
" Ryo inizio' a tremare
Madido
di sudore, una vena alla tempia che pulsava come impazzita.
Davanti ai suoi occhi le immagini del suo passato si
sovrapponevano a quelle del video davanti a lui. Ma la cosa che
scateno' la sua furia fu il bacio che Ikuo diede a Kaori..Un
bacio cattivo, violento, che sopraffece la ragazza e la spavento'.
Ikuo abbraccio' di nuovo Kaori, posandole il capo sulla propria
spalla, poi si volto' verso la telecamera e con un ghigno cattivo
mormoro' "Non si puo' ma dire quanto si tenga a una persona,
finche' non la si perde
E tu ne sai qualcosa, vero?
Ti
aspetto Ryo....A presto
" E facendo l'occhiolino alla
telecamera, sollevo' di nuovo il viso di Kaori. "AAAAAAARGGHHH!"
Con un urlo disumano Ryo alzo i pugni verso il cielo e si
avvento' sullo schermo. Prontamente Umibozu lo trattenne. "Che
fai?, vuoi ucciderti?" Ma Ryo non lo ascolto'. Con sempre
maggiore furia Ryo cerco' di divincolarsi, finche' Umibozu gli
diede un sonoro ceffone che sembro' ridargli un minimo di lucidita'. A terra, ansimante, Ryo si porto' le mani al viso,
come per nascondere ai suoi occhi la verita'. Poi si sollevo' in
ginocchio. Capo chino, gli occhi sbarrati, prese a mormorare
"Ho fallito..Tutto..e'..perduto
Perdonami Kaori
Perdonami
E'
tutta colpa mia
La mia
Kaori
" Umi corse a
spegnere il registratore, che aveva ripreso a trasmettere le
immagini di Ikuo e Kaori abbracciati, come in una lenta tortura.
Poi torno' verso Ryo. Lo sollevo', ma il ragazzo sembrava una
bambola di pezza. Dell'uomo vigoroso e temerario non vi era piu'
traccia. "Avanti Ryo
Non e' vero
E' solo un
fotomontaggio
Ryo..Ryo avanti torna in te.." Ryo alzo'
gli occhi, in un'espressione che tocco' Umibozu nel profondo.
"Avanti Ryo, ora basta! Devi reagire
" "Ma
non capisci, Umibozu
" Ryo ricomincio' a parlare, in un
flebile lamento. "..Non capisci
Non riusciro' mai a
liberarmi di loro
Mi perseguitano
Quel veleno mortale
e' un fantasma che mi segue ovunque..E mi porta via tutte le
persone che mi sono piu' care
Io
Io non ce la faccio
"
Sembrava che la stanchezza di una vita vissuta in mezzo alla
violenza e alla cattiveria si fosse rovesciata di colpo sulle
forti spalle di Ryo, il quale, ora ricurvo su se' stesso, si era
appoggiato al muro della sala. Umibozu gli si avvicino' e lo
prese per le spalle. "E questo che significa, che vuoi
mollare? Proprio ora?..Ora che potresti rifarti una vita al
fianco di una donna speciale quale e' Kaori, con degli amici che
ti vogliono bene e a cui tu tieni?
Avrebbe senso ora Ryo?.."
Ryo guardo' Umibozu, e si stupi' quando l'uomo tolse gli occhiali
da sole che gli celavano gli occhi. Per la prima volta riusci' a
vedere da vicino i suoi occhi, in quel momento tristi e
preoccupati. Un angolo della bocca di Ryo si sollevo' in un
triste sorriso. "Gia'
" "Beh, in questo caso,
se non ci vuoi andare tu a recuperare Kaori, ci penseremo io e Mick, non ti preoccupare
Ora corro all'aeroporto, forse
staranno per partire.." Umibozu gli volto' le spalle e si
diresse verso la porta che dava all'ingresso. Poi si volto' verso
il muro dove aveva lasciato Ryo, attendendo la sua reazione, ma
non lo vide piu'. "Ma
Dove sei?.." volto' quindi
lo guardo verso il megaschermo, e vide che Ryo aveva recuperato
la videocassetta dall'apparecchio. "Ah
Ma lascia
perdere quella robaccia
" "No
Puo' sempre
servire.." I due si fronteggiarono per qualche istante, poi
Umibozu disse: "Allora verrai?" Dopo qualche secondo di
tensione, Ryo rispose serio: "Potrei mai lasciare la mia
donna nelle mani di quel bastardo?.." Umibozu sorrise come
non aveva mai fatto, poi passo' un braccio attorno alle spalle
dell'amico e insieme si diressero all'uscita, ignorando le
guardie che li osservavano sorpresi.
Dalla stanza accanto alla sala riunioni, a mezzo di un impianto a
circuito chiuso, Sam aveva assistito a tutta la scena. Estrasse
poi il telefono cellulare e compose un numero. Dopo qualche
squillo, rispose Ikuo. "Sono Sam
" "Allora?
Ti
sei divertito?..Si e' scomposto il nostro amico, eh?" "Beh,
scomposto non mi sembra il termine piu' adatto
Comunque si,
molto." "Bene
Allora ci raggiungi domani?"
"Si, ma ora dove siete? "Siamo vicini all'aeroporto..Perche'
" "Beh, ti consiglierei di fare il prima possibile..Stanno
arrivando.." Ikuo smise la sua aria pacata e superiore.
"Stanno?.." "Si, c'e' anche Umibozu.." "Uhm
Sam, non voglio alzare troppa polvere qui..Cerca di fermarli.."
"Sam si avvicino' alla finestra, e vide i fari della
macchina di Umibozu percorrere a grande velocita' la collina, in
direzione dell'aeroporto. "Troppo tardi, stanno gia'
arrivando. " "Ok, ci sentiamo
" Ikuo chiuse
la comunicazione per comporre subito un altro numero. Attese
qualche squillo, ma non vi fu risposta. "Ma che succede,
perche' non risponde?
" Compose un altro numero, e in
questo caso la risposta fu subitanea. "Mark?..Sono io
Ma
dove diavolo e' finita Ria? .." "Ah..Capo
Ecco,
abbiamo dei problemi
" Ikuo allontano' il telefono
dall'orecchio, perche' senti' un frastuono incredibile, urla,
colpi di mitragliatrice e qualcosa che sembrava il rumore di una
mazza
" Sorpreso, l'uomo guardo' il telefono, poi lo
riporto' all'orecchio. "Mark..Ma che succede?..MARK!"
Senti' ancora dei rumori accompagnati da urla disumane, poi Mark
recupero' il telefono "Capo, qui' e' il finimondo!
"
"Ma vuoi dirmi che cavolo sta succedendo?!?" "Quella
donna
E'
E'..Impazzita!..Sta picchiando tutti con dei
martelli giganteschi
SI SALVI CHI PUO'!!! " Sempre piu'
confuso, Ikuo urlo' degli ordini a Mark, ma senza avere risposta.
Getto' via il telefono, si sporse quindi verso l'autista e gli
ordino' di accelerare, poi si riaccomodo' pensoso nel morbido
sedile dell'auto "Kaori..Impazzita?.."
Questa volta Umibozu lascio' guidare Ryo, e con tanta pazienza
cerco' di limitare i danni puntando saldamente mani e piedi per
non essere sbalzato fuori dall'auto. Ryo guidava come un razzo,
ma era molto piu' concentrato di prima. Umibozu lo guardo' di
sottecchi, il volto imperscrutabile. Poi Ryo mormoro' "Umibozu
"
"Uhm?" "
Grazie."
Intanto, a Tokyo
"Heila', Professore, come sta?" Mick, baldanzoso come
sempre, aveva raggiunto la grande casa del Professore. "Ciao,
figliolo
Eh
Con un po' di acciacchi
Cosa vuoi, e'
la gioventu' He!He! .." Lo sguardo dell'uomo si poso' serio
sul volto del ragazzo. "Tu piuttosto..Mi sembra che ti sia
ripreso molto bene
" Mick appoggio' i pugni ai fianchi
e inspiro' profondamente per mostrare il suo petto possente,
ridendo. "Benissimo, direi
Guardi un po' qui
He!He!"
Il Professore fece accomodare Mick nel salotto, silenzioso e
accogliente come sempre. Il ragazzo si guardo' attorno, un
leggero sorriso sulle labbra. "È bello tornare qui
Non
riusciro' mai a sdebitarmi con lei, Professore
" Il
volto segnato dell'uomo si distese in un'espressione benevola.
"Avanti, Mick
Ormai e' passato
" "Gia'
Ma
se non fosse stato per lei, io sarei gia' morto.." L'uomo si
alzo' e, con l'aiuto dell'immancabile bastone, si avvicino' alla
finestra che dava sullo splendido giardino della casa. "È
accaduto qualcosa, vero?.." Mick si alzo' e lo raggiunse
alla grande portafinestra. "Si
" E gli racconto'
per sommi capi tutto quello che era accaduto negli ultimi due
giorni. Poi estrasse dalla tasca le due fiale che gli aveva
consegnato Ryo e le porse all'uomo. "Queste sono le fiale
che ha sottratto Ryo
Ha detto che solo lei avrebbe potuto
capire.." L'uomo rimase per qualche istante a osservare le
due fiale nel palmo della mano di Mick. Poi le prese e le mise
nella tasca del suo camice. "Uhm
Va bene, domani le
studiero' " Poi lo guardo' con occhio furbo. "Mick, hai
gia' cenato?
O forse Kazue ti sta aspettando?
"
Mick sorrise. "No, Professore, non ho cenato, e Kazue mi
stara' sicuramente aspettando
Tengo valido l'invito per la
prossima volta, OK?" L'uomo gli si avvicino' e gli diede un
colpetto sulla spalla. "Va', ragazzo mio
E mi
raccomando, una fanciulla cosi' bella non si deve lasciare sola
per troppo tempo! Hi!Hi!Hi!" "Sempre il solito, eh,
Professore?" Mick lo saluto' e si allontano' per il sentiero
lungo il giardino curatissimo. Poi si volto' verso l'uomo che lo
guardava dalla porta di casa. "Per quelle fiale
."
L'uomo sorrise. "Non ti preoccupare, ti faro' sapere al piu'
presto!"
La corsa all'aeroporto fu effettivamente breve, e Umibozu tiro'
un respiro di sollievo quando Ryo fermo' la jeep davanti al muro
di cinta. Ma non aveva fatto bene i suoi calcoli, perche' appena
sceso dall'auto non riusci' a trattenere Ryo.."FERMO! Che
fai?" Ryo sgommo' e sfondo' con la jeep le fitte reti di
protezione. "Groan
Non ci posso credere
" Ryo
si volto' e lo chiamo': "Avanti Umi, che aspetti?"
"Ma tu stai proprio dando i numeri, sai? Oh!..La mia
macchina!
" "E non ti lamentare
Avrei potuto
fare lo stesso..Con te a bordo!" Umibozu risali' e con un
colpo abbasso' quel che rimaneva dell'intelaiatura del parabrezza
"Sei un delinquente..Ma non pensare di farla franca, mi
rimborserai tutto quanto! " "Seee..Seee.. Lo so
Come
i piatti, i tavoli e le sedie
" Atterrito, Umibozu si
strinse nelle spalle e mormoro': "Eeeh
L'ho sempre
detto a Miki che tu per me eri un investimento sbagliato
"
Poi i due si guardarono e scoppiarono in una sonora risata
liberatoria.
Il terminal dei jet privati era a soqquadro. A terra c'erano
armi, munizioni, vetri e..martelli di varie dimensioni, era una
scena apocalittica. Al centro della sala, una mano ancora sul
martello piu' grande, troneggiava Kaori seduta su un cumulo di..corpi
che avevano assaggiato la forza dei sui "martelli".
Kaori ansimava ancora, uno sguardo diabolico negli occhi. In un
angolo, alcuni uomini di Ikuo si interrogavano sul da farsi,
finche' giunse Ria. "Ma che e' successo?.." La donna si
guardo' attorno, sbalordita. Le si avvicino' poi una delle
guardie "Ha visto?
E' stato incredibile
"
"Mah..Mi sono allontanata per cinque minuti
Come e'
possibile che abbia fatto tutto questo? " "Ah, non me
lo chieda
Io so solo che voglia andarmene..Ne ho piene le
scatole di questa vita! " "Ma che stai dicendo!..Avanti,
andate a prenderla, dobbiamo salire sul jet.." Il tono
perentorio di Ria non ebbe alcun effetto, anzi, le guardie le si
rivoltarono contro "Sta scherzando?
" "Si..Ci
vada lei, che e' tanto brava!" "Noi ci teniamo alla
pelle!" Sarah era sempre piu' allibita. "Mah
Siete
dei vigliacchi!..Vigliacchi e incapaci! Vi fate mettere sotto da
una donna
" "Chi, quella una donna?.." Quelle
parole ebbero un ulteriore effetto scatenante su Kaori, che
riprese il martello e si avvento' contro gli uomini. "KAORI!"
La voce di Ikuo la blocco'. Una smorfia di dolore le altero' il
viso, e si accascio' a terra tenendosi il capo tra le mani. Ikuo
corse da lei, la sollevo' tra le braccia e si allontano' dal
terminal. "Oh
Ma che e' successo?.." Mormoro'
qualche momento piu' tardi, ancora tra le braccia di Ikuo. "Nulla,
amore, nulla
Rilassati, ora ci sono qua io." E le
sfioro' la fronte con le labbra. "Ma..Mi sento cosi' strana
Ho
un mal di testa terribile.." "Non ci pensare, tra poco
saremo a casa
" Kaori si lascio' andare alla voce
suadente di Ikuo "A casa
"
Ryo e Umibozu si avvicinarono il piu' possibile alle piste con
l'auto, poi l'abbandonarono e proseguirono a piedi, coperti dall'oscurita'. Corsero a perdifiato tra i vari hangar, finche'
giunsero al terminal dei voli privati. "Oddio
Ma che e'
successo qui?" Ryo sgrano' gli occhi, grattandosi la testa
con una mano, perche' sapeva benissimo quale fosse la risposta...
"He!..Temo che questo porti la firma di Kaori
Ha!Ha!"
Rise Umibozu. Poi sentirono i motori di un jet accelerare. Ryo si
volse e vide l'aereo sulla pista. "SONO LORO! Presto Umi!"
Corsero ancora verso il jet che pero' stava gia' rullando in
posizione. Quando entrarono nella pista, gli uomini di Ikuo
incominciarono a sparare, e Umibozu si occupo' di loro: Ryo non
vedeva altro che il jet. Incomincio' a sparare. Correva, correva,
ma l'aereo si allontanava inesorabilmente. Totalmente concentrato
a raggiungere l'aereo, Ryo non si accorse di alcuni uomini che lo
stavano seguendo nel buio finche' questi iniziarono a sparargli.
Uno di loro lo feri' al braccio sinistro. Ryo si volse nella loro
direzione e sparo' all'impazzata, eliminandoli. Una furia cieca
si era impossessato di lui. Poi riprese a correre verso l'aereo,
che ormai aveva preso velocita', finche' si stacco' dalla pista e
prese quota. "No
.No
.NOOOOOOO! KAORIIIIII!"
Senza fiato ne' munizioni, Ryo si fermo' in mezzo alla pista.
Vide il jet librarsi nel cielo stellato ed ebbe l'assurda
impressione che le luci di segnalazione che brillavano
intermittenti si prendessero gioco di lui e del suo dolore. Fece
ancora qualche passo, e cerco' di allungare una mano per
afferrare l'aereo che ormai era solo una stella piu' luminosa
delle altre. Mentre un dolore sordo si faceva strada per la prima
volta nel cuore penso': "Ti trovero', Kaori
Fosse
l'ultima cosa che faccio in questo mondo
..".
FINE PRIMA PARTE
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