CAPITOLO
4°:
INIZIA LAVVENTURA!
Weston,
luna del pomeriggio.
Lina, accoccolata per terra, sbadigliò annoiata.
Uffaaaa... Ma chi stiamo aspettando? domandò.
Improvvisamente, davanti a loro si materializzarono
quattro persone. Lina, Ameria e Gourry riconobbero subito
le due ragazze: la bionda, alta, carina e slanciata era
Phiria, mentre lelfa con gli occhi verdi e i
capelli neri era la sua amica Kisca. Ma quellelfo
caruccio ke le somigliava molto non lavevano mai
visto. La loro attenzione però, si focalizzò sul quarto
ragazzo: occhi blu da demone, e qualcosa del fascino
perverso di Xelloss... Questo mazoku, però, pur avendo
unaria altrettanto innocua, non aveva il bastone,
ma una faretra con arco e frecce; capelli corti, blu
scuro, e unaria decisamente più irritabile del
dragon slayer.
Alleluia, Fain disse questultimo-
credevamo di mettere radici qui.
Scusa, ma ce nè voluto per convincere
mademoiselle Ul Copt... si scusò lui.
Comunque ringhiò Xel- Manca ancora Mistai.
E chi lo vuole!!, si disse. Il generale Mistai: lultimo
essere con cui voleva avere a che fare. Ora desiderava
non aver intrapreso quella missione, era anche stato
tentato di dirlo alla Greater Beast quando era nella sala
del trono, ma comunque ormai lei aveva deciso. Sospirò.
Improvvisamente comparve un giovane drago, decisamente
carino: fisico notevole, occhioni azzurri, biondo alto
ecc ecc... Indossava luniforme dellesercito
dei draghi dorati, decorato nellordine di Ceiphied,
e sul fianco pendeva una sciabola.
Eccomi. tuonò.
Bene, fantastico che gioia rivederti. borbottò
Xel con unocchiataccia.
Altrettanto. grugnì Mistai. Fain intervenne.
Bene ragazzi, sappiamo che qui ci sono un po
di problemi... Praticamente tutti ci odiano, Xel, ...
Comunque: abbiamo unimportante missione da portare
a termine, quindi cerchiamo di comportarci in maniera
civile, ok?
Ma Fain lo corresse Xel, con un sorriso
innocente come puoi pretendere che delle lucertole
si comportino in maniera civile?
CHE COSA? NOI SAREMO ANCHE LUCERTOLE; MA TU SEI UN
VERME!!! sbraitò Phiria.
Ti avverto, Metallium, non sono disposto a
tollerare... cominciò Mistai
oh oh oh che paura mi fai! Xel sbadigliò.
NON TI PERMETTO DI... ribattè Mistai
Lui fa quello che gli pare senza bisogno del tuo
permesso! lo interruppe Fain
INSOMMA PIANTATELA TUTTIIIIIII!!!!
Lo spaventoso urlo di Lina fece calare il silenzio.
Stiamo degenerando... Diamoci tutti una calmata,
ok? disse rabbiosamente.
Impressionati, tutti quanti si misero praticamente sullattenti.
Poi Xel si riprese.
Diamoci da fare. Tanto per cominciare, dovremmo
dividerci. Quindi Lina, Ameria e Gourry: controllate quel
che resta della città, le case rimaste nei sobborghi.
Skywise e Mistai: voi due vi occuperete di interrogare
chiunque nei dintorni. Le due ragazze invece, cercheranno
nel paese di Oleron, qui vicino.
Ehy, un momento... E voi due che fate? chiese
Kisca, sospettosa.
Noi due restiamo qua a cercare indizi. Ci
ritroviamo qui alle stasera alle nove. rispose Xel.
E così, si divisero.
Otto ore dopo.
Si erano riuniti quasi tutti, mancavano solo Xel e Fain.
Le ricerche erano state totalmente infruttuose: non
avevano trovato tracce del Grimorio, nè scoperto
qualcosa sui misteriosi nemici che li minacciavano.
Mi chiedo se abbia un senso tutto questo.
commentò Lina.
Probabilmente no. rispose Phiria.
Ehi!!! chiamò Xel- guardate chi cè
qui!!
Zelgadiss!! esclamò Lina Ma... Perchè
sei tornato indietro?
Beh... Volevo capire chi erano quei tizi, così
sono tornato per una piccola indagine...
... E ha incontrato noi!! concluse Xel
Già -grugnì Zelgadiss- Che fortuna!
E ti pareva. Lo sapevo che non dovevo tornare qui, ma che
ne sapevo io che cerano tutti, compresi questi due
demoni fuori di testa che per tutta la giornata non hanno
fatto altro che comportarsi come due ragazzini in gita
scolastica!!! E poi cè Ameria... Già, questo è
un problema che bisognerà risolvere. Vorrei andarmene
via, ma come faccio? E poi Xelloss (quanto lo odio!!) ha
già deciso che faccio parte della squadra, quando si
ficca in testa qualcosa, chi lo ferma più a quello!!
E avete trovato qualcosa? indagò Kisca,
interrompendo le meditazioni di Zel. Fain scosse la
testa, rabbuiandosi.
Lo sapevo! sbottò Mistai.
Se sei tanto in gamba puoi anche darci qualche idea
migliore... gli disse Xel sorridendo. Mistai lo
guardò in cagnesco.
Eppure... -intervenne Gourry- Io questo Grimorio lavevo
già sentito...
Sì certo, come no! ridacchiò Lina.
Questa poi! Ignorante comè, figuriamoci se sa
qualcosa del Grimorio! Sarebbe come se io fossi unesperta
di astrofisica nucleare! Lina scosse la testa.
Più tardi, il gruppo si radunò intorno al fuoco: la
giornata era stata faticosa e abbastanza deprimente, per
cui nessuno aveva una gran voglia di parlare.
Ehi Xel propose Lina quando il silenzio si
fece pesante- perchè non ci racconti una storia?
Il demone rimase pensieroso.
Mmm... Se proprio ci tenete... acconsentì
alla fine
Non ci teniamo per niente! -ribattè Phiria, acida-
Per me puoi anche non raccontare un cavolo di niente!
Daccordo. Allora buonanotte. così
dicendo Xel si raggomitolo nel mantello, voltandosi dallaltra
parte.
Eddai Xelloss! Noi la storia la vogliamo sentire!
protestò Ameria.
Buonanotte. ripetè il demone con tono meglio-se-no-rompi-più-altrimenti...
Beh, Phiria... Adesso la storia ce la racconti tu,
ok? lapostrofò Fain, seccato.
I-io?? Ehm... Xel, guarda che scherzavo!!
implorò. Il dragon slayer neanche diede segno di aver
sentito.
Così, rimasero più o meno silenziosi, scambiandosi
qualche battuta di tanto in tanto, finchè il sonno non
li colse.
Ma perchè accidenti se la sarà presa tanto?, si chiese
Phiria.
Picco Tremayne, notte.
Albus Silente era immerso nel sonno, ma non per questo
riusciva da avere un po di pace: strani sogni lo
perseguitavano da qualche notte. Vedeva un libro, di cui
non poteva guardare la copertina, e poi una gigantesca,
enorme esplosione, e sentiva la gente urlare e morire.
Ma quella notte, il sogno finalmente cambiò: era solo, e
tutto intorno a lui vedeva il suo mondo scomparire. Il
libro si sfogliava da sè, portando il nulla. Poi sentì
delle voci, voci che parlavano... Qualcuno stava
combattendo, qualcuno che voleva fermare il nulla. Poi il
sogno di Albus Silente si fece confuso, fra quelle
persone, molto potenti, vi era qualcuno che riconosceva
dallenergìà che emanava. Lultima immagine
che Silente vide fu una mano che chiudeva il libro, e, in
un lampo, il riflesso di due carismatici occhi viola...
Albus Silente si svegliò di soprassalto, cercando di
tenere a mente tutto, ma, come al solito, il sogno gli
scivolava via, non riusciva a ricordare che a grandi
linee. Sapeva qualera quel libro, ne era certo. Ma
non lo ricordava. E poi, ricordava che cera
qualcuno, nel sogno, che lui conosceva bene. Ma chi? E
soprattutto, cosa significava il tutto?
Non poteva mentire a sè stesso: quel sogno era un
segnale di pericolo, un enorme, immenso pericolo.
Guardò fuori: albeggiava. Albus Silente uscì dalla sua
casupola. Da lassù, in cima al picco, si poteva vedere
Zefilia, in fondo, e i confini del regno di Seillune,
dalla parte opposta, lontanissimi. A est, quasi allorizzonte,
si intravedeva linizio delle terre dei draghi,
mentre a ovest, distante centinaia di chilometri, si
poteva scorgere il Mare dei Demoni.
Il Picco Tremayne si trovava proprio nel bel mezzo della
Terra di Nessuno.
Silente vi abitava, in solitudine, da quasi sessantanni,
da quando aveva deciso di interrompere la collaborazione
con i demoni. Lassù, solo, aveva meditato sulla sua
lunga, lunghissima esistenza e sulle colpe di cui si era
macchiato. Sempre lassù, si erano avventurati i più
disparati viaggiatori in cerca di aiuto o consiglio da
parte sua, il più grande saggio mai esistito nel mondo
di Slayers.
E che ora si trovava in difficoltà di fronte a un
semplice sogno.
Altrove.
Una creatura imponente, dallaspetto non
appartenente a questo mondo, percorreva il lungo
corridoio di un tetro castello. Giunse davanti a un
immenso portale scuro, lavorato a bassorilievi, e bussò.
Entrate ordinò seccamente una voce cupa.
La creatura non se lo fece ripetere e, mentre il portale
si apriva, fece il suo ingresso in un ampio salone,
illuminato fiocamente da candele oscurate con teli neri.
Nel centro del salone torreggiava un gigantesco trono
ornato da mostruse decorazioni.
Che notizie mi portate, generale? domandò la
voce, proveniente dalla sommità del trono, completamente
in ombra.
Mio Signore disse la creatura ossequiosamente-
Le mie spie mi hanno riferito che un gruppo di slayers
organizzato dai demoni si è messo alla ricerca del
Grimorio.
CHE COSA??? -tuonò la voce, sempre più spaventosa-
COME POSSIBILE?? LORO NON POSSONO SAPERE...
CHI LI HA INFORMATI???
Mio Signore -disse la creatura rabbrividendo- pare
che uno dei nostri soldati sia stato catturato e
costretto a parlare...
Ah, è così? ringhiò il misterioso sovrano-
Uno dei vostri uomini ha tradito, generale? Molto male.
Ma, Mio Signore...
Niente ma. Risolvete il problema alla svelta, se
non volete dovervene pentire. Andate, ora! ordinò,
la voce lugubre contratta dalla rabbia.
Sì, Mio Signore. rispose la creatura
alzandosi e tornando verso il portale.
Generale Octagon! lapostrofò il
sovrano prima che uscisse- A dirigere quegli slayers... E
chi penso io?
Sì, mio Signore. E Xelloss Metallium.
Liberatevene.
Continua...
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