I giorni della verita'
"Riposati ora" disse Legolas
avvicinandosi lentamente al luogo dove Frodo sedeva.
Sapeva quanto il giovane hobbit fosse affezionato a
Gandalf e sapeva quanto stava soffrendo anche se aveva
versato una sola lacrima. Quegli occhi azzurri rivelavano
la sua tristezza e la facilità con cui era riuscito a
leggergli nella mente, poco prima, era un chiaro segno
che non solo il suo corpo, ma anche la sua anima e il suo
cuore avevano bisogno di un po' di tranquillità e riposo.
"In questo posto potrai finalmente trovare un po' di
pace" sussurrò l'elfo inginocchiandosi di fianco a
Frodo. Sam, Pipino e Merry stavano già dormendo e
nemmeno un gruppo di feroci orchetti con le loro grida
sarebbero riusciti a svegliargli ma Legolas non voleva
comunque disturbare il loro sonno.
"Forse hai ragione ma...mi manca, mi manca
immensamente!" Gli occhi dell'Hobbit si stavano
riempiendo di lacrime. Legolas accarezzò dolcemente i
suoi capelli
"Lo so..." Disse "manca a tutti noi"
"Sei sicuro? Anche ad Aragorn? Non si è fermato
nemmeno un momento a pensare alla sua morte...."
Legolas lo guardò intensamente, nella voce di Frodo però
non c'era rabbia ma solo dolore lo stesso dolore che
aveva scorto negli occhi di Aragorn appena usciti da
Moria.
"Doveva pensare a salvarci, gli orchetti potevano
circondarci...anche lui era molto legato a Gandalf e sta
soffrendo come tutti noi" gli rispose l'elfo
continuando a mantenere quel tono di voce dolce e
tranquillizzante. Frodo alzò lo sguardo incontrando
quello dell'amico
"Certo, scusa, non intendevo dire una cosa del
genere...sono solo rimasto molto sorpreso dalla sua
reazione...adesso dormirò un po...Grazie Legolas"
L'hobbit sorrise, si sdraiò girandosi su un fianco e
chiuse gli occhi cercando di trattenere le lacrime che
non aveva versato fino a quel momento. Il dolce suono
delle parole del suo amico lo avevano rincuorato un po',
Sam aveva proprio ragione, gli Elfi sono creature
meravigliose, anche se non hanno il potere di rimarginare
in fretta le ferite del cuore.
Legolas si alzò, incamminandosi verso la fontana dove
doveva posare l'anfora che portava con sé. Non aveva
detto niente a Frodo, ma anche lui aveva pensato al
comportamento di Aragorn, ormai lo conosceva da una vita
e le sue parole appena usciti da Moria non esprimevano
quello che c'era nei suoi occhi. Ormai però tutto pesava
sulle sue spalle, con la scomparsa di Gandalf toccava al
ramingo guidare la compagnia e lasciarsi andare ai
sentimenti in quella situazione li avrebbe solamente
rallentati se non portati alla rovina. Raggiunse la
fontana e posò l'anfora lì vicino, rimase per un
momento a fissare la sua immagine riflessa, disturbata
dalle piccole onde create dallo scorrere dell'acqua. Si
sentiva strano, in pochi giorni erano successe tante di
quelle cose...non era ancora riuscito a razionalizzare
tutto. La sua mente tornava indietro nel tempo, la
perdita di Gandalf, la battaglia di Moria, il Consiglio
di Elrond con la formazione della Compagnia e l'incontro
con Aragorn...
A quel punto l'elfo si svegliò come da un sogno, era da
quel giorno che non parlava più con Aragorn, o almeno
non più da solo con lui
"No" si disse.
Non doveva pensare a lui, lo aveva promesso a se stesso,
fino a quando la loro missione non fosse giunta alla fine.
Alzò lo sguardo cercando un posto tranquillo dove
passare la notte, gli Elfi di Lothlòrien avevano pensato
a tutto, preparando per ognuno di loro dei giacigli
comodissimi, ma non se la sentiva di tornare con gli
altri, voleva stare solo. Vide in lontananza due alberi
che, con le loro radici, formavano una conca nella quale
era caduto un manto di foglie, "Perfetto" pensò.
Fece alcuni passi in quella direzione fino a quando sentì
delle voci al di là di alcuni alberi. Non riusciva a
distinguere le parole ma le voci erano quelle di due
uomini, una la conosceva bene, era quella di Aragorn,
mentre l'altra, andando per esclusione, doveva essere
quella di Boromir.
Si avvicinò al luogo dove i due stavano parlando, e
rimase ad osservarli senza farsi notare, cosa
estremamente facile per un Elfo. Boromir sembrava scosso,
aveva gli occhi lucidi come stesse per scoppiare in
lacrime da un momento all'altro, invece Aragorn era
tranquillo ma al tempo stesso partecipe del dolore
dell'amico. Legolas non riusciva a capire completamente
il loro discorso, anche perché il suo sguardo era
continuamente attratto dal volto del ramingo
nella
sua mente si facevano strada i pensieri che poco prima
aveva cercato di sopprimere. Chiuse gli occhi cercando di
dimenticare ma l'immagine del suo ultimo incontro con
Aragorn era vivida e le sue parole risuonavano ancora
nella sua testa e nel suo cuore.......................................
(FLASHBACK)
Erano ancora a Gran Burrone, il Consiglio di Elrond era
finito e i membri della Compagnia dell'Anello si stavano
preparando alla partenza. Frodo era andato da Bilbo per
gli ultimi saluti, Boromir e Gimli erano nelle loro
stanze a preparare le armi mentre Sam, Merry e Pipino
stavano passeggiando qua e la sotto i portici ricoperti
di fiori. Legolas era già pronto, aveva indossato gli
abiti più comodi che aveva portato e nella sua faretra
le frecce erano in attesa di essere lanciate. Sistemò i
due pugnali e l'arco e uscì all'aperto. La giornata era
splendida, il sole risplendeva nel cielo, l'elfo sentiva
i suoi raggi caldi sulla pelle come carezze, com'era
strano dover lasciare quel posto per andare incontro
all'oscurità e al male, ma doveva farlo, lui era il
principe di Bosco Atro ed era suo dovere cercare di
salvare la Terra di Mezzo e i suoi abitanti dalle tenebre
di Mordor.
"Non voglio che tu venga con me in questa missione"
Dopo averlo detto, Aragorn si sentiva quasi sollevato, ma
non riusciva ancora a guardare negli occhi l'amico che
conosceva da sempre.
A quelle parole Legolas si sentì raggelare, molte
domande con relative risposte gli passavano per la mente,
ma l'unica cosa che riuscì a dire fu un semplice "Perché?"
Il ramingo fece alcuni passi nella sua direzione, alzò
la testa e guardò fuori dalla finestra
"E' pericoloso, molto pericoloso, Legolas, dovremo
affrontare dei nemici con poteri che né tu né io
possiamo immaginare, rischieremo di morire ogni momento
della giornata, dovremo mettere la sicurezza dell'anello
e di Frodo davanti alle nostre vite e davanti a tutto ciò
a cui teniamo, davanti a tutto ciò che amiamo
"le
ultime parole uscirono dalle sue labbra come un sussurro...
In quel momento il suo sguardo cercò quello dell'elfo.
"Preferisco saperti qui al sicuro piuttosto che con
me a rischiare la vita"
Legolas rimase in silenzio per un lungo istante, come
perso negli occhi di Aragorn che finalmente aveva
ritrovato. Era consapevole di tutto quello che gli aveva
detto ed era pronto a sacrificarsi, però non capiva
perché...perché non lo voleva con lui. Anche restando a
Gran Burrone avrebbe corso un rischio non indifferente,
si stava scatenando una guerra e tutte le popolazioni
della Terra di Mezzo dovevano prepararsi al peggio.
"E' tutto inutile vero?" gli disse, fissandolo
intensamente. Legolas sorrise
"Io verrò con te. Ho fatto la mia scelta e seguirò
il corso del mio destino" sussurrò "qualunque
esso sia"
Restarono così per un lungo momento. Non erano mai stati
tanto vicini ed entrambi rimasero sorpresi di quanto la
cosa non li disturbasse per niente anzi...Aragorn spostò
lentamente la mano dalla guancia al collo di Legolas, nel
farlo gli sfiorò l'orecchio. L'elfo sentì un brivido
percorrergli tutto il corpo, non riusciva a comprendere
le emozioni che sentiva, non capiva cosa stava succedendo...
L'uomo si accorse che nello sguardo dell'amico c'era
qualcosa che non aveva mai notato prima d'ora o forse non
aveva mai voluto vedere veramente...la stessa cosa che
molto probabilmente l'elfo aveva già notato nei suoi
occhi. Avvicinò il viso a quello di Legolas appoggiando
la fronte contro la sua.
"Desidero averti al mio fianco più di chiunque
altro" sussurrò "ma non voglio perderti"
Aragorn sorrise e si allontanò dall'amico.
"Ora vai, raggiungi gli altri, è ora di partire"
L'elfo rimase per qualche istante immobile, non gli aveva
mai detto queste cose, erano molto amici ma non sapeva
quanto il ramingo tenesse a lui. Si voltò e usci
silenziosamente dalla stanza, avrebbe voluto dire molte
cose ma non riusciva a pronunciare una parola, sentiva
ancora la calda mano di Aragorn sul suo volto...
(RITORNO AL PRESENTE)
Legolas riaprì gli occhi, cos'era successo quel giorno,
cos'era cambiato? Non voleva pensarci ma era più forte
di lui. Guardò i due uomini al di la degli alberi,
stavano ancora parlando "Meglio andare" si
disse e s'incamminò verso il rifugio che aveva trovato
poco prima.
Si sdraiò sul manto di foglie che ricoprivano il terreno
e alzò lo sguardo al cielo, doveva cercare di dormire,
non voleva ammetterlo a se stesso ma ne aveva bisogno,
anche se gli elfi riposano in modo diverso dagli umani in
circostanze normali questa volta doveva fare un'eccezione.
Chiuse gli occhi e si addormentò con l'immagine di
Aragorn ancora nella mente.
"Adesso devi proprio cercare di dormire Boromir"
disse Aragorn posando una mano sulla spalla dell'amico
"Domani ti sentirai un po' meglio"
"Ci proverò" annuì il cavaliere. Aragorn gli
sorrise e si avviò verso il bosco lì vicino. Era molto
stanco ma non voleva dormire, non era il suo corpo ad
avere bisogno di riposo, era il suo cuore. Gandalf se ne
era andato e non l'avrebbe più rivisto, non avrebbe più
sentito la sua voce, i suoi consigli; ora doveva guidare
lui la Compagnia, ma sarebbe stato all'altezza di questo
compito?
Sentiva crescere dentro di se la paura come non gli era
mai successo, si sentiva perso, avrebbe voluto gridare,
piangere, lasciare uscire tutto quello che aveva tenuto
nascosto da quando avevano lasciato Moria e Gandalf...ma
non poteva, non davanti a Frodo e agli altri, si
sarebbero spaventati più del dovuto, lo vedevano come un
guerriero forte e senza paura, l'erede al trono di
Gondor, non poteva farsi vedere debole, non adesso, non
in quella situazione.
"Gandalf perché..." Disse a bassa voce
fissando il cielo stellato "cosa farò adesso?"
Gli occhi azzurri si stavano riempiendo di lacrime "No,
no" si disse e si incamminò velocemente tra gli
alberi fino ad arrivare ad una radura. Si fermò
improvvisamente, vide qualcuno sdraiato tra due alberi
non lontano da lui.
Le labbra del ramingo accennarono un sorriso, fece ancora
qualche passo.
"Leg..."disse ma non continuò, si accorse che
l'elfo aveva gli occhi chiusi. Raramente lo aveva visto
dormire, il più delle volte rimaneva immobile con gli
occhi spalancati a fissare il vuoto...ma quella sera...
"Deve essere esausto" pensò, e silenziosamente
si avvicinò al rifugio di Legolas.
Si, stava proprio dormendo, era disteso con un braccio
piegato dietro la testa, indossava uno splendido abito
celeste, dono degli elfi di Lothlòrien che creava un
contrasto bellissimo con i capelli biondi. Aragorn sospirò,
conosceva bene la bellezza dell'elfo ma ogni volta era
come se la riscoprisse di nuovo. Si sdraiò di fianco a
lui continuando a guardarlo, gli piaceva quella
situazione, Legolas sembrava così indifeso, innocente,
avrebbe potuto fargli qualsiasi cosa...ma sapeva che non
era così...era molto più forte e determinato di quello
che appariva esteriormente. Sorrise, il volto dell'amico
aveva un'espressione seria, come quando si preparava a
lanciare una freccia. Il ramingo alzò lentamente una
mano e con le dita sfiorò dolcemente la fronte di
Legolas, poi le sopracciglia, così perfette che
sembravano dipinte da un'artista. Seguì con l'indice il
profilo del naso fino alla bocca, passò più volte il
dito su quelle labbra che gli regalavano sorrisi così
dolci. Si sentiva strano, perché il suo cuore batteva
così forte ogni volta che stava vicino all'elfo, ogni
volta che sentiva la sua voce, ogni volta che lo toccava...
Ad un tratto Legolas piegò leggermente la testa verso
quella dell'uomo, bisbigliando qualcosa, probabilmente
stava sognando ma Aragorn trattenne il respiro, non
voleva svegliarlo, non voleva che quel momento finisse,
ma non poteva fare a meno di toccarlo...
Si mise a sedere per un attimo, osservando il corpo quasi
immobile dell'elfo, poi lentamente appoggiò la testa sul
suo petto e rimase così, cullato dal movimento dei suoi
respiri. Sentiva il cuore dell'amico battere ad
intervalli regolari, chiuse gli occhi e gli tornò alla
mente Arwen, la sua amata Arwen, chissà se stava bene,
non ci aveva più pensato, anche se al collo portava
sempre il medaglione, forse era la sua mancanza a fargli
provare certi sentimenti nei confronti dell'amico, in
fondo, erano tutti e tre come fratelli e provava per
entrambi lo stesso affetto
No, lui amava Arwen ma
quello che sentiva ogni volta che vedeva Legolas era
diverso, forse non era amore, era qualcosa di diverso,
qualcosa che andava oltre
Forse solo ora capiva il
vero motivo per cui non voleva avere lelfo accanto
in questa missione, non era per tenerlo lontano dal
pericolo, o almeno, non solo per quello
era per
allontanarlo dal suo cuore
Aragorn era consapevole
di ciò a cui sarebbe andato incontro affrontando il
viaggio con lamico, quello che provava sarebbe
diventato troppo forte, troppo difficile da nascondere, a
Gran Burrone volle negarlo a se stesso ma ormai non
poteva più celare levidenza.
Il pensiero della morte di Gandalf tornò prepotentemente
in cima ai suoi pensieri, quanto gli mancava la sua
saggezza, il suo modo di vedere il mondo. Una lacrima gli
scivolò sulla guancia, era difficile tenere nascosta
anche la sofferenza, aveva bisogno di un sostegno, di
qualcuno che poteva capirlo, in fondo non era solo
Grampasso il misterioso o il futuro re, era un uomo con
tutti i suoi difetti. Con una mano cercò di asciugarsi
il viso ma le lacrime erano troppo difficili da
trattenere ora, forse si sentiva al sicuro con Legolas,
non doveva nascondersi con lui, lamico di sempre lavrebbe
capito. Ad un tratto Aragorn sentì il cuore dellelfo
battere sempre più forte, alzò la testa e vide due
occhi blu che lo fissavano
Aragorn
Mi dispiace disse il ramingo, mettendosi a
sedere Non avevo intenzione di disturbare il tuo
sonno
Legolas si sedette a sua volta, cosera successo?
Perché Aragorn stava piangendo? Si era svegliato e aveva
visto lamico appoggiato al suo petto, alla sua
vista il cuore aveva iniziato a battere allimpazzata,
perché provava delle emozioni così forti ogni volta che
lo vedeva?
No, è raro per noi elfi dormire, e anche quando lo
facciamo non dura molto, cosa
cosa cè?
Lelfo lo fissò teneramente, era la prima volta che
lo vedeva piangere.
Da quanto tempo non parliamo? disse Aragorn,
le lacrime continuavano a scivolare sul suo bel viso
Mi sento
credo di avere paura Legolas
Gandalf
ci ha lasciato ed io
non so se sarò in grado di
condurvi
è così difficile senza di lui
io
le suo parole furono interrotte dal pianto. Legolas si
sentiva malissimo, aveva davanti a sé per la prima
volta, non Aragorn il re, ma Aragorn luomo con i
suoi timori e le sue debolezze, voleva aiutarlo,
desiderava farlo, ma sapeva che la forza doveva
ritrovarla da solo, in se stesso. Lunica cosa che lelfo
poteva fare era stargli vicino e sostenerlo
Aragorn, tu ce la farai, lo so disse e con la
mano accarezzò i capelli del ramingo, poi dolcemente si
avvicinò a lui, in modo che luomo potesse
appoggiare la testa sulla sua spalla
Gandalf aveva fiducia in te, noi tutti ne abbiamo
Lelfo mise laltro braccio sulle spalle dellamico,
stringendolo a sé.
Io ti starò vicino, ti aiuterò nei momenti
difficili disse. Le braccia delluomo gli
cinsero la vita, abbracciandolo forte. Legolas sentiva le
calde lacrime di Aragorn sul collo, si facevano strada
sotto labito, le sentiva scivolare sul suo petto.
Chiuse gli occhi, era così difficile vederlo soffrire e
non poter far niente di concreto per aiutarlo, provava
qualcosa per lui, qualcosa che andava oltre lamicizia
di anni e anni, non sapeva cosa fosse ma era sicuramente
la stessa cosa che lo faceva tremare ad ogni suo tocco e
gli faceva battere il cuore ogni volta che gli era vicino.
Legolas aprì gli occhi e abbassò la testa fino a
raggiungere il volto del ramingo.
Uuma dela (Non preoccuparti) disse lelfo,
baciandogli teneramente la fronte
Mellonamin (Amico mio) continuò. Nel sentire
le parole in elfico e le labbra calde, Aragorn aprì gli
occhi e guardò intensamente Legolas, che ricambiò lo
sguardo. Rimasero per qualche attimo così, persi luno
negli occhi dellaltro.
Il ramingo avvicinò ancora di più il viso a quello dellelfo,
voleva sentire di nuovo il suo tocco, il suo calore
Nella mente di Legolas i pensieri si fondevano insieme e
i desideri prendevano il sopravvento, le emozioni che
stava provando lo spaventavano, non riusciva a
controllarle, non riusciva a controllarsi
Ora le sue labbra potevano quasi sfiorare quelle delluomo
Amin khiluva lle a gurtha ar thar (Ti
seguirò fino alla morte e oltre) sussurrò
chiudendo gli occhi e teneramente posò le sue labbra su
quelle di Aragorn.
Il ramingo sentì un brivido in tutto il corpo, le
lacrime si fermarono improvvisamente, sopraffatte da un
sentimento incredibilmente più potente del dolore; come
muovendosi di volontà propria la sua mano lasciò la
schiena dellelfo, posandosi dolcemente sulla sua
testa, le dita scivolavano tra i capelli biondi, sottili
come la seta, mentre col pollice accarezzava lorecchio.
Legolas sentì il suo corpo sciogliersi tra le braccia
delluomo, mai aveva desiderato così tanto
qualcuno, tutto sembrava più chiaro adesso, cercava di
ragionare ma la mano di Aragorn, le sue dita, lo
portavano lontano dalla sua mente e quando le carezze
raggiunsero il suo orecchio
Lelfo strinse forte a sé il corpo del ramingo e
senza esitare aprì lentamente la bocca, sfiorando con la
lingua le labbra dellamico. Aragorn aprì gli
occhi, come sorpreso dal gesto di Legolas, poi li
richiuse sorridendo senza però rompere lincantesimo
che si era creato. A sua volta aprì la bocca e fece la
stessa cosa. Quando Legolas sentì la lingua delluomo
sfiorare la sua si lasciò andare completamente. Il bacio
divenne più appassionato, entrambi sapevano che prima o
poi tutto doveva finire, ma erano decisi a fare durare
quel momento il più a lungo possibile.
Aragorn sentiva il bisogno di respirare ma non voleva
allontanarsi, le labbra morbide, la lingua di Legolas
nella sua bocca, no, non poteva smettere, aveva paura di
non poter rivivere più un momento simile.
Anche lelfo aveva bisogno daria e sentiva che
i suoi sensi stavano per superare quel limite oltre al
quale è impossibile fermarsi.
Come se avessero letto luno nei pensieri dellaltro,
il bacio finì. Entrambi aprirono gli occhi lentamente,
come risvegliandosi da un sogno e si guardarono. Aragorn
si allontanò dallamico e si alzò in piedi, doveva
dire qualcosa ma lunica cosa a cui riusciva a
pensare erano quegli occhi blu che lo stavano osservando.
Forse
forse
è meglio che
vada ora disse passandosi la mano tra i capelli
A domani mattina
E voltandosi fece qualche passo in avanti. Legolas era
completamente senza fiato, lo guardava senza riuscire ad
aprire bocca
Si, a domani
sussurrò.
Il ramingo sentì la voce dellelfo, gli sembrava
ancora più dolce di quanto non fosse di solito, chiuse
gli occhi per qualche istante, la voglia di tornare
indietro da lui era tanta, desiderava ancora le sue
labbra
No si disse Non adesso
non
questa sera
Il sole era già alto nel cielo quando Legolas decise di
tornare dagli altri. Aveva passato la notte ripensando a
ciò che era successo, gli sembrava un sogno e invece era
tutto vero. Le emozioni che aveva provato erano reali,
chiuse gli occhi per un attimo e sentì di nuovo le
labbra di Aragorn sulle sue
Sicuramente lo avrebbe
rivisto quella mattina, e cosa avrebbe potuto dirgli? Non
riusciva a pensare a niente, forse era stato solo un
momento di debolezza da parte di entrambi dovuto alla
situazione, luomo aveva bisogno di conforto
ma
chi voleva prendere in giro? Aveva sentito come il
ramingo lo stringeva, la passione con cui lo baciava
non
era una richiesta di aiuto, non solo. Riaprì gli occhi,
era ora di andare. S'incamminò verso il luogo dove gli
altri erano riuniti, sperava di riuscire a mantenere la
calma ma solo il pensiero di rivedere lamico lo
agitava.
Guardate un po chi è tornato a trovarci!
disse Boromir sorridendo Pensavamo di averti perso
nei boschi!
No, io
stavo riposando disse lelfo
guardandosi intorno.
Merry e Pipino stavano facendo colazione, probabilmente
la seconda, visto lora, Gimli si era unito a loro
mentre Frodo e Sam erano seduti su un muretto lì vicino.
Abbassando lo sguardo vide Aragorn. Era accovacciato ai
piedi di un albero e stava fumando la pipa. Il ramingo
alzò la testa e gli sorrise
Vuoi mangiare qualcosa? gli disse Pipino
ha preparato tante di quelle cose che possono bastarci
fino a domani
Ehi!! Questa è solo una colazione, dovreste vedere
la mia bravura nel preparare il pranzo o la cena
disse Pipino mentre passava a Gimli un altro piatto.
Ah Mastro Elfo, dovresti assaggiare queste
leccornie! Non credevo che la cucina degli hobbit fosse
così deliziosa gli disse il nano addentando un
pezzo di pane.
Grazie ma non mangio mai così presto rispose
Legolas appoggiandosi con la schiena a un albero vicino
ad Aragorn.
Beh, vorrà dire che gusterai quello che preparerò
per cena
.Merry lascia subito quel
piatto! Lho preparato per me, non toccare
gridò Pipino mentre cercava di allontanare le mani dellaltro
hobbit dalla sua colazione.
Allora piccoletti disse Boromir vogliamo
continuare il nostro allenamento? e prese la sua
spada.
Merry e Pipino si guardarono Toccava a me attaccare
.No
toccava a me
. Così dicendo presero
velocemente le armi e si prepararono al combattimento.
Sam lanciò unocchiata a Frodo, seduto vicino a
lui, e impugnò anche lui la spada
Coraggio Padron Frodo, vediamo chi vince!!
LHobbit rise Ma Sam
e va
bene
però combatterò contro di te solo se
Gimli mi lascerà usare la sua ascia! Sam lo guardò
preoccupato, forse non era stata una buona idea!
E no, giovane Hobbit! disse il nano non
è così facile come sembra maneggiare unarma come
la mia, prima devo insegnarti qualche trucco! e così
dicendo andò a prendere la sua ascia.
Legolas guardava divertito gli amici lottare tra loro e
sentiva le risate di Aragorn vicino a lui.
Tu non vai a combattere? gli disse il ramingo
continuando a ridere Potresti batterli tutti col
tuo arco
No, per questa volta non mi intrometto! E poi sono
già in troppi
secondo me vincerà Frodo
gli rispose lelfo sorridendo
Veramente?? disse luomo guardandolo
stupefatto. Ed entrambi non riuscirono a trattenere una
risata. Aragorn fissò lelfo, lo vedeva raramente
ridere e rimase sorpreso da quanto era affascinante anche
in situazioni comiche come questa.
Legolas notò lo sguardo dellamico, era bello
vederlo felice nonostante tutte le preoccupazioni che
affliggevano il suo cuore.Ti senti meglio? disse lelfo
continuando a guardare i vari incontri davanti a lui.
Si, e lo devo a te rispose il ramingo, con lo
sguardo fisso sui compagni.
Legolas sentiva il cuore battere più forte, doveva
restare calmo, ma era così difficile
Io volevo
.quello che è successo ieri
sera
credo
non riusciva a trovare
le parole.
Credo fosse inevitabile disse lentamente
Aragorn Tra noi cè qualcosa, qualcosa che va
oltre lamicizia e lo sappiamo tutti e due
Legolas rimase senza parole, più di quanto già non lo
fosse, sentì però se stesso pronunciare una frase
Credi che succederà ancora? poi come
ritornato alla realtà disse
no, volevo
dire
Lo spero sussurrò il ramingo.
Lelfo chiuse gli occhi, non si aspettava una
risposta così, non sapeva come reagire, sentiva il
bisogno di scappare ma al tempo stesso di girarsi e
prendere luomo tra le sue braccia. Poi capì che la
seconda cosa non era possibile al momento quindi disse
Bene
io
vado ad allenarmi
e senza guardare Aragorn andò a prendere il suo arco e
una freccia e si allontanò nel bosco.
Il ramingo lo fissò per tutto il tempo poi sorrise
teneramente, si aspettava una reazione del genere, quelle
parole erano uscite dal suo cuore, non era riuscito a
nascondere le sue emozioni, nonostante ciò si sentiva
bene. Lasciò passare un po di tempo poi spense la
pipa, prese in mano una mela e si incamminò nella
direzione presa poco prima dallelfo.
Vado a fare un giro gridò in direzione di
Boromir.
Si, va bene
non aiutarmi mai quando ne ho
bisogno!! rispose il cavaliere che faticava a tener
testa ai due Hobbit che lo attaccavano in continuazione.
Aragorn gli sorrise Io mi fido di te, sono sicuro
che ce la farai! e si allontanò.
Legolas si fermò davanti a una quercia, fece un profondo
respiro, doveva calmarsi, forse qualche tiro lo avrebbe
rilassato un po, gli avrebbe tolto dalla mente le
parole dellamico. Indietreggiò fermandosi a pochi
passi da un altro albero e si mise in posizione per
lanciare. Tese larco e avvicinò il volto alla
freccia, non sapeva cosa dovesse colpire esattamente, limportante
era distrarsi. Mirò a un ramo del grande albero, si
preparò a lasciare la presa quando
sentì dei passi
dietro di se. Lelfo si girò di scatto con larco
ancora teso e la freccia puntata in direzione del rumore
e si trovò di fronte Aragorn che lo guardava sorpreso.
Visto che non trovavi un bersaglio migliore hai
deciso di utilizzare me? gli disse il ramingo
Prova a colpire questa
si avvicinò
alla quercia e alzandosi in punta di piedi mise la mela
su un ramo.
Legolas inclinò la testa da un lato, osservando i
movimenti delluomo
Forza! gli gridò Aragorn appoggiandosi al
tronco dalla parte opposta a dove aveva posizionato il
frutto. Lelfo sorrise tendendo larco in
quella direzione, fissò per qualche istante lamico
poi il suo sguardo tornò sul bersaglio.
Il ramingo guardava fisso larciere, quanto gli
piaceva quando si preparava a tirare, aveva unespressione
decisa, sicura, le mani erano immobili, niente sembrava
disturbarlo
ad un tratto sentì un tonfo, abbassò
lo sguardo e vide a terra la mela trafitta dalla freccia.
Complimenti disse, riprese la freccia e
rimise il frutto nella posizione iniziale, poi si avvicinò
allelfo. Legolas lo guardava con un misto di
soddisfazione e di timore negli occhi, perché gli stava
riportando la freccia? Sapeva bene che quello era solo un
gioco ma perché tirare per due volte allo stesso
bersaglio?
Cosa cè? disse larciere
sorridendo Non lho colpita perfettamente al
centro? E tese di nuovo larco nella stessa
direzione.
Certo, ora però riprovaci disse Aragorn
mettendosi dietro di lui, con una mano slegò la benda
nera che teneva legata al polso Così
alzò le braccia e mise la benda sugli occhi dellelfo
annodandola dietro la sua testa.
Legolas sentì un brivido quando le mani delluomo
strinsero il nodo, non aveva mai tirato in quel modo, non
sapeva se ci sarebbe riuscito, ma non era quello che gli
interessava in quel momento.
Non
non so se miro nella direzione giusta
disse larciere, la voce gli tremava e non solo
quella.
Strinse più forte limpugnatura quando sentì una
mano del ramingo sul fianco mentre laltra gli
accarezzava il braccio fino ad arrivare alla mano che
teneva larco
Devi spostarti un po sulla destra gli
sussurrò allorecchio. Aragorn sentì il braccio
dellelfo tremare sotto il suo e sorrise, guardò il
suo volto: la pelle chiarissima sotto la benda nera e la
bocca chiusa, le labbra morbide che lavevano
baciato la sera precedente
Adesso puoi lanciare disse senza distogliere
lo sguardo da lui, si spostò al suo fianco, i suoi
capelli biondi si muovevano leggermente alla brezza
mattutina, indossava ancora quellabito azzurro che
lo faceva sembrare così perfetto, puro, come lacqua
che scorreva nel fiume non molto lontano da loro, quanto
desiderava toccare quel corpo, sentire la sua pelle
Allora? Lho colpita? disse Legolas,
abbassando larco e girando la testa. Non sopportava
il buio, voleva slegare quei nodi che gli impedivano di
vedere, di vederlo
Cosa?
sussurrò Aragorn perso
ancora nei suoi pensieri
La mela, lho centrata? ripeté lelfo
Sì certo
.. gli rispose il ramingo
senza però guardare il risultato del tiro, si era messo
davanti a lui, non riusciva a distogliere lo sguardo da
tanta bellezza.
Lelfo sorrise soddisfatto, posò a terra larco
Adesso posso
e alzò le braccia
dietro la testa per sciogliere i nodi della benda
No
aspetta
. Disse luomo
alzando a sua volta le braccia e afferrando i polsi di
Legolas prima che le mani arrivassero ai nodi.
Lelfo sentì il corpo di Aragorn vicino al suo,
sentiva la sua stretta, voleva liberarsi ma la sensazione
era troppo bella
Il ramingo si avvicinò ancora di più e posò le labbra
sulle sue, sentiva il suo calore, lo voleva
Senza riuscire a resistere oltre spinse Legolas contro lalbero
dietro di lui, continuando a tenere i suoi polsi, dalla
sua bocca uscì un gemito. Le braccia erano alzate,
appoggiate sopra la testa dellelfo e con le dita
gli accarezzava i palmi delle mani. Lo baciò di nuovo
con più passione e Legolas rispose, le lingue si
sfioravano, cercando di ottenere tutto quello che
potevano
Vediamo se anche il resto di te e dolce come la tua
lingua
disse Aragorn sospirando.
Lasciò le labbra dellelfo e scese sul collo, il
profumo lo inebriava, i capelli morbidi gli sfioravano il
viso, continuò a baciarlo, sfiorando ogni parte
dolcemente. Poi si fermò, lasciò i polsi dellamico
e avvicinò le mani ai lacci dellabito, guardò il
suo viso, aveva la bocca socchiusa e respirava
velocemente; dolcemente gli passo la lingua sulle labbra
e sussurrò
Se faccio qualcosa
di troppo azzardato
o
qualcosa a cui non sei pronto
fermami
Legolas annuì, ma era come se non avesse capito le
parole delluomo, la sua mente laveva lasciato
attimi prima, quando aveva sentito di nuovo il suo
calore, sentiva leccitazione di Aragorn crescere
contro il suo corpo mentre lo baciava ed ora le sue mani
slacciarono ad uno ad uno i lacci che tenevano chiuso labito.
Prima con le dita e poi con lingua, il ramingo percorse
il petto nudo dellelfo, sentendo i muscoli vibrare
ad ogni suo tocco
scendendo, sì inginocchiò
A
Aragorn sussurrò Legolas, più che un
richiamo sembrava un gemito, ma il ramingo alzò lo
sguardo
Non
disse luomo
Non è quello
posso togliere
continuò lelfo indicando la benda.
Aragorn sorrise Puoi fare tutto quello che vuoi
disse dolcemente mentre con la lingua scendeva sullombelico
Legolas slegò i nodi con più difficoltà del previsto
dato che non solo le sue mani, ma anche tutto il suo
corpo tremava sotto i baci delluomo, lasciò
scivolare la benda a terra e abbassò lo sguardo.
Finalmente lo vide di nuovo, vide quello che aveva
sentito sulla sua pelle fino a quel momento, il ramingo
aveva gli occhi chiusi e con la lingua percorreva il
profilo dei suoi pantaloni
Lelfo appoggiò una mano sulla testa di Aragorn,
passando le dita tra i suoi capelli e involontariamente
lo strinse più forte a se
quando sentì le
mani delluomo slacciare il bottone sotto al suo
ombelico richiuse gli occhi e appoggiò la testa al
tronco dellalbero
Aragorn guardò di nuovo in alto e vide lespressione
di piacere sul volto dellelfo, sorrise compiaciuto
e si rialzò
raggiunse le sue labbra e lo baciò con
passione.
Legolas aprì gli occhi e lo fissò
il ramingo capì
subito cosa cera in quello sguardo e sorridendo
bisbigliò
Non ancora
abbiamo tempo e ricominciò a
baciargli il collo e la spalla, la sua mano destra scese
lungo il petto fino a raggiungere il ventre.
Lelfo si sentiva bruciare, sentiva il suo corpo
cedere sempre di più ad ogni bacio, ad ogni carezza e
quando la mano di Aragorn scivolò sotto la stoffa dei
pantaloni
Aragorn
..aspetta
gemette Legolas
Cosa cè?
Vuoi che mi fe
Si
cioè no
è solo che
lelfo
rimase senza fiato quando la bocca del ramingo raggiunse
il suo orecchio
Aragorn sorrise continuando a baciare il lobo del suo
orecchio, la mano continuò il suo percorso fino a
raggiungere ciò che cercava
Quando Legolas sentì le dita delluomo muoversi su
di lui respirò profondamente cercando di trattenere la
passione che aveva dentro di se
Boromir
gemette lelfo,
aggrappandosi con le mani al tronco, cercando di non
lasciarsi andare al piacere. Aragorn si fermò di colpo e
guardò preoccupato lelfo
Come Boromir? chiese il ramingo con uno
strano tono di voce.
Boromir ti sta chiamando
lo sento
Disse Legolas che era riuscito a riprendere un po
di fiato Sta arrivando
Luomo mise la testa sulla spalla dellamico
No, non adesso
sussurrò. Ma poi,
sapendo che ormai non cera più tempo, allontanò
la mano e tutto il resto del suo corpo da Legolas.
Quando sentì il ramingo allontanarsi, dalle labbra dellelfo
uscì un lamento
Lo so gli disse teneramente Aragorn Mi
dispiace
ma è meglio che vada da lui
forse cè
qualche problema
e lo baciò. Lelfo
vide luomo incamminarsi verso il luogo dove gli
altri erano rimasti. Poco dopo sentì distintamente la
voce di Boromir
Eccoti finalmente! Ma doveri finito?
Aragorn gli sorrise senza dire una parola
Frodo dice che Dama Galadriel ha urgenza di
parlarti della strada che dovremo percorrere
aggiunse il cavaliere.
Legolas si lasciò scivolare a terra, aveva ancora labito
aperto e leccitazione era ancora in possesso del
suo corpo, si chiedeva fino a dove sarebbero arrivati se
non li avessero interrotti e forse per la prima volta in
tutta la sua vita sentì un forte sentimento di rabbia
nei confronti della Dama. Rimase immobile per un lungo
istante, perché Dama Galadriel voleva parlare col
ramingo con tanta urgenza? Che cosa era successo? Ma poi
altri pensieri presero il sopravvento
Aragorn
i suoi baci, le sue mani
Fece un respiro
profondo, doveva alzarsi, cercare di dimenticare quelle
sensazioni almeno per il momento; chiuse gli occhi e
appoggiò la testa allalbero, sentiva lo scorrere
del fiume lì vicino, forse un bagno era quello che ci
voleva per rilassarsi. Si mise in piedi e sincamminò,
aveva ancora labito aperto e sentiva laria
rinfrescante del mattino sulla sua pelle.
Arrivato al corso dacqua si tolse lentamente i
vestiti lasciandoli cadere a terra e simmerse. Lacqua
era fredda e lelfo sentiva i brividi che lo
scuotevano dolcemente.
Non volevo disturbarti disse Boromir che
aveva intuito qualcosa di strano nello sguardo di Aragorn
Ma Frodo mi ha detto che la Dama voleva vederti
subito
Continuando a parlare i due uomini sincamminarono
verso la radura con passo spedito.
Vedermi subito? disse il ramingo Resteremo
in questo posto ancora qualche giorno, non dobbiamo
ripartire domani
Non so ribatté il cavaliere Forse cè
qualche cambiamento nel tragitto, qualche pericolo lungo
la strada che dobbiamo percorrere
E non poteva aspettare questa sera per
comunicarmelo? continuò Aragorn, parlava a bassa
voce, come stesse dialogando con se stesso Che
fretta cè? Tanto lei è immortale non credo che
qualche ora possa fare molta differenza
Boromir lo guardava incuriosito, capiva che qualcosa non
andava, il ramingo non aveva mai usato quel tono nei
confronti di Galadriel, e la situazione quasi lo
preoccupava
Mi dispiace io
No, scusa tu gli disse Aragorn, quando si
accorse che i suoi discorsi erano stati uditi da Boromir
Non è colpa tua e solo che
stavo riflettendo
su alcune cose molto importanti e non è piacevole essere
interrotti
I due uomini arrivarono nelle vicinanze delle scale che
portavano da Galadriel
Bene disse il ramingo sorridendo allamico
Andiamo a sentire cosha di così importante
da dirmi
e salì velocemente gli scalini.
Boromir rimase a guardare Aragorn per un po, si era
comportato veramente in modo molto strano voleva capire
cosa lo turbava, così decise di andare da qualcuno che
lo conosceva molto bene.
rmi? bisbigliò luomo fermando la mano ma
continuando a baciare il suo collo.Legolas si era immerso
fin sopra la vita, camminava avanti e indietro con gli
occhi chiusi cercando di rilassarsi, cercando di far
dimenticare al suo corpo quello che aveva provato poco
prima. Ad un tratto sentì la presenza di qualcuno, dei
passi
si girò, i lunghi capelli biondi si mossero,
ricadendo pochi istanti dopo sulla pelle nuda e il suo
sguardo incrociò quello di Boromir.
Eccoti qui disse Dove può essere un
Elfo se non tra gli alberi o vicino ad un torrente
Il cavaliere notò lo sguardo perplesso dellelfo
Scusa
ti devo parlare. Continuò,
sedendosi su una roccia.
Legolas lo guardò incuriosito ma un momento dopo si
ricordò di essere completamente nudo, lacqua
limpida e cristallina non lo nascondeva.
Di cosa vuoi parlarmi? chiese lelfo
cercando con lo sguardo i suoi abiti e facendo qualche
passo in quella direzione.
Oh, non preoccuparti gli disse Boromir che
aveva notato il comportamento dellamico Ho già
visto altri uomini fare il bagno, non cè bisogno
che ti rivesti
anche se tu sei un elfo non un
Legolas lo fissava indeciso su cosa fare
Comunque
continuò luomo
schiarendosi la voce Volevo parlarti di Aragorn
Nel sentire quel nome il cuore dellelfo ebbe un
sussulto, cercando di nascondere lemozione chiese
Aragorn? Perché? Cosa ti preoccupa?
Gli ho parlato poco fa, lo stavo cercando perché
Dama Galadriel voleva vederlo, solo che
mi sembrava
strano, ha detto delle cose nei suoi confronti, erano
parole scherzose ma
ha usato un tono di voce duro
come se in quellistante la stesse odiando
Legolas ripensò al momento in cui erano stati
interrotti, in cui aveva udito la voce di Boromir, anche
lui prima aveva provato una specie di odio nei confronti
della Dama, però non riusciva a credere che Aragorn si
fosse comportato così. Nemmeno lui sapeva spiegarsi
perché ma la cosa lo divertiva, si lasciò sfuggire un
sorriso.
Non credo ci sia niente di preoccupante disse
lelfo cercando di rilassare il volto Aragorn
è fatto così, certe volte lascia che le emozioni
prendano il sopravvento sulla sua mente ma sono sicuro
che non era odio quello che hai scorto nelle sue parole
Si certo rispose Boromir Però ho
preferito parlartene, tu lo conosci meglio di me
sai,
per un attimo ho creduto che il potere dellanello
Non è niente di così pericoloso lo
interruppe Legolas Ne sono certo, credimi Boromir,
qui siamo al sicuro e gli sorrise dolcemente.
Già disse luomo rispondendo al sorriso
Se lo vedi, più tardi, prova a parlargli se vuoi.
Ora vado, così potrai continuare il tuo bagno
Boromir si alzò, fece un cenno di saluto con la mano e
si voltò ritornando da dove era venuto.
Legolas sorrise di nuovo, anche se le intenzioni del
cavaliere erano diverse, il suo discorso laveva
rallegrato. Lentamente uscì dallacqua e si rivestì
continuando a pensare ad Aragorn
Anche quel giorno passò, il sole iniziava lentamente a
tramontare lasciando il posto alla brillante luna e alle
miriadi di stelle che la circondavano. Nonostante loscurità
avanzasse a Lothlòrien cera sempre una luce
naturale che rendeva tutto più magico. I membri della
Compagnia avevano già cenato e grazie allottima
cucina di Pipino, ora erano tutti sazi e pronti a passare
un po di tempo insieme prima di andare a riposare.
Aragorn non si era unito a loro, probabilmente era ancora
a colloquio con Galadriel e Celeborn, queste cose vanno
sempre per le lunghe anche se le cose da dire sono poche.
Gli Hobbit erano tutti riuniti intorno al fuoco e
parlavano tra di loro, Gimli stava seduto dietro di loro
e ascoltava le loro storie mentre Boromir e Legolas erano
appoggiati ad un albero poco distanti dagli altri.
Quanto tempo per informare qualcuno su un percorso
disse Boromir quando notò lespressione preoccupata
sul volto dellelfo.
Si, per la mia gente è normale, quando cè
in gioco il destino della terra non badano al tempo che
passa rispose Legolas. Non resisteva più, di
solito era sempre stato molto paziente ma non quel
giorno, prese il suo arco e una freccia
Vado qui vicino disse al cavaliere e si
allontanò.
Camminando arrivò ad una costruzione che gli Elfi
usavano per le cerimonie di inizio stagione; era fatta di
marmo bianco, una lastra rialzata fungeva da palco mentre
due grossi massi rettangolari ne facilitavano la salita.
Ai quattro angoli cerano delle colonne che
sostenevano il soffitto.
Legolas alzò lo sguardo, le stelle si riflettevano nei
suoi occhi mentre la luce della luna illuminava il suo
corpo dandogli quella bellezza così eterea che solo gli
elfi possiedono.
Raggiunse la costruzione e si sedette sul primo scalino
posando larco al suo fianco, guardava dritto
davanti a se e i suoi occhi riuscivano a scorgere i
movimenti degli altri amici, seppur molto distanti e
nascosti da parecchi alberi.
Aragorn, finalmente!! gridò Gimli Quali
nuove dalla bella Dama? Tutti si fermarono e
guardarono luomo.
Niente di pericoloso in arrivo disse il
ramingo sorridendo al nano Abbiamo parlato a lungo
ma senza aggiungere novità a ciò che già conoscete
Un sospiro generale di sollievo riempì laria e gli
hobbit continuarono il loro discorso.
Boromir si avvicinò ad Aragorn che guardava divertito i
quattro piccoli amici e il nano
Allora gli disse Cosa cera di così
importante?
A parte i soliti avvertimenti
niente di
particolare, voleva ascoltare tutta la nostra storia e
soprattutto la parte relativa alla morte di Gandalf,
sembrava non convincerla. Per il resto
mi ha dato
qualche consiglio sul percorso da seguire e sulle
decisioni da prendere
Aragorn si fermò e si guardò intorno
Dovè Legolas? chiese.
Se nè andato un attimo fa rispose
Boromir Era stanco di aspettare
Un Elfo stanco di aspettare
questa è una cosa
nuova disse il ramingo sorridendo Vado a
cercarlo
Aragorn sincamminò nel bosco, non sapeva dove
poteva essere, ma lavrebbe trovato.
Legolas continuava a fissare i movimenti dei compagni,
non riusciva a capire chi fossero, ma si divertiva ad
indovinare; ma quanto tempo era passato da quando li
aveva lasciati? Probabilmente non molto si
disse. Ad un tratto intravide una sagoma scura che si
dirigeva nella sua direzione, gli era difficile scorgerne
il volto anche se sentiva distintamente i passi, fino a
quando non fu più vicina
Cosa cè in te che mi spinge ogni volta a
venire a cercarti? disse Aragorn sorridendo.
Cosa voleva da te Dama Galadriel? chiese
Legolas cercando di non sorridere. Era felicissimo di
rivederlo ma al tempo stesso
insomma, laveva
lasciato da solo in quel momento quando più aveva
bisogno di lui, la sua mente sapeva che non poteva fare
altro ma il suo corpo non sentiva ragioni.
Perché rispondi ad una domanda con unaltra
domanda? disse il ramingo avvicinandosi al luogo
dove era seduto lamico Ha voluto ascoltare
tutta la nostra storia, dal nostro incontro a Gran
Burrone fino a qui e
mi ha dato qualche consiglio
Lelfo lo guardò stupito
la nostra
storia?
Si, e non immagineresti mai quanto è esperta
riguardo a questi argomenti
rispose luomo
fermandosi davanti a lui.
Ma
Legolas continuava a fissarlo con
gli occhi blu spalancati. Aragorn vedeva la paura in
fondo a quegli occhi e sorridendo si spostò al suo
fianco bisbigliandogli allorecchio
La Compagnia
il viaggio
Fece un altro passo e, aprendo le gambe, si sedette sul
secondo scalino, dietro allelfo
Mi ha dato qualche suggerimento sul percorso da
fare, non sapevo quanto fosse informata sul territorio e
sulle scorciatoie continuò senza riuscire a
trattenere una risata, accarezzando con la mano i capelli
biondi davanti a lui. Legolas respirò profondamente
spostando la testa per allontanarsi.
Non è divertente disse Non farlo mai
più altrimenti
sentì le mani
afferrargli la vita e tirarlo indietro.
Altrimenti cosa mi fai? sussurrò Aragorn
baciandogli la guancia per poi continuare fino allorecchio,
con la lingua iniziò a sfiorarlo dal lobo fino alla
punta.
Non
bisbigliò lelfo, sentì di
nuovo il suo corpo cedere sotto quei baci, appoggiò
indietro la testa sulla spalla del ramingo chiudendo gli
occhi.
Non mi avevi mai detto quanto ti piacesse questo
sussurrò luomo prendendo tra le labbra il lobo
dellorecchio e succhiandolo dolcemente.
Legolas aprì la bocca per parlare ma ne uscì solo un
gemito, poi riprendendo un po di fiato
E tu quando me lo hai chiesto? bisbigliò
Aragorn sorrise continuando a baciarlo, con le mani iniziò
a slacciare i primi lacci dellabito passando le
dita sulla gola dellelfo.
Legolas sentiva contro la sua schiena la stessa
eccitazione che si era impossessata di lui
Aspetta
disse Siamo troppo vicini
potrebbero
vederci
o sentirci
ma le parole gli si
spensero nella gola.
Non ci vedranno gli sussurrò Aragorn
continuando ad aprire labito Non hanno la tua
vista
Lelfo lo sapeva eppure gli sembravano così vicini,
vedeva il fuoco acceso
E se non griderai troppo non ci sentiranno nemmeno
continuò sorridendo, lasciò il vestito e passò una
mano sulla coscia di Legolas fermandosi pochi centimetri
prima di raggiungere il centro. Sentiva il corpo dellelfo
completamente abbandonato contro il suo, sentiva i suoi
respiri diventare sempre più frequenti, lo guardò e
sorrise, come se gli fosse passato qualcosa per la mente.
Sai una cosa disse il ramingo Hai
ragione, forse siamo troppo vicini
Legolas si girò verso luomo fissandolo, nei suoi
occhi si poteva scorgere la passione, il desiderio
E meglio smettere
e con
quelle parole si alzò, scese dal gradino e fece qualche
passo in avanti.
Pochi istanti dopo sentì un fischio vicino allorecchio
destro, lo spostamento daria gli mosse i capelli
e
una freccia si conficcò nel tronco dellalbero ad
un passo da lui. Aragorn sorrise, se non fosse stato un
elfo a tirare sicuramente sarebbe stato colpito, cera
troppo buio in quel punto.
Mi hai mancato disse senza voltarsi
Se avessi voluto colpirti a questora saresti
già morto disse Legolas lasciando cadere larco
a terra.
ed io con te
pronunciò
le ultime parole con un tono così dolce che il ramingo
dovette utilizzare tutta la sua forza per non cedere e
correre ad abbracciarlo.
Bene, io vado allora
disse luomo
facendo un altro passo. Un istante dopo sentì una mano
prendergli il braccio e trascinarlo indietro fino alla
costruzione.
Tu non vai da nessuna parte disse Legolas
spingendolo con forza contro la colonna di marmo
Non puoi lasciarmi ancora così continuò
stringendo con le mani labito del ramingo
Non voglio sussurrò, sul suo viso cera
la stessa espressione di un bambino quando non riesce ad
ottenere ciò che brama.
Aragorn sentì un impulso fortissimo di abbracciarlo, di
baciarlo
ma lelfo lo anticipò. Legolas si
strinse a lui e posò le labbra su quelle delluomo,
voracemente cercò la sua lingua, succhiandola con forza.
In quel bacio cera rabbia e dolcezza
contemporaneamente.
Il ramingo rispose al bacio con la stessa intensità, era
sorpreso di quanto il desiderio lo facesse diventare
aggressivo, e la cosa gli piaceva, lo eccitava
Lelfo
iniziò a muoversi contro il suo corpo, spingendosi
contro di lui. Luomo gli mise una mano sul volto
costringendo il compagno a guardarlo
Mi dispiace veramente per questa mattina
sussurrò Non avrei mai voluto lasciarti in quel
modo
Legolas lo fissò, nei suoi occhi non cera più
rabbia ma solo passione
Lo so rispose prima di baciarlo nuovamente
con lo stesso vigore.
Aragorn avvicinò le mani al corpo del compagno,
slacciando lo stesso bottone di ore prima, abbassando la
stoffa e iniziò ad accarezzarlo.
Lelfo si sentì bruciare dalla passione quando la
mano delluomo lo strinse e dolcemente iniziò a
muoversi su di lui. Con le mani afferrò nuovamente gli
abiti del compagno per avvicinarsi di più, chiuse gli
occhi piegando indietro la testa.
No disse Aragorn mettendo laltra mano
sul volto dellelfo costringendolo dolcemente a
rialzare la testa Non chiudere gli occhi
Guardami
Legolas lo fissò intensamente, cercando di non chiudere
gli occhi ad ogni movimento della sua mano, il cuore
batteva sempre più forte, il sangue ribolliva nelle sue
vene, sentiva il momento avvicinarsi
di più
più forte
le sue
labbra si erano mosse ma non sapeva se aveva pronunciato
veramente quelle parole o se erano solo un suo pensiero.
Il ramingo gli sorrise, gli piaceva guardarlo, vederlo
così
mise la mano libera dietro la schiena
dellelfo stringendolo a se mentre laltra si
muoveva sempre più velocemente. Vide Legolas chiudere
gli occhi e gettare la testa allindietro, la bocca
aperta, nel momento in cui raggiunse lestasi
Aragorn lo guardava, era così bello in quel momento, così
affascinante
Lelfo rialzò la testa aprendo lentamente gli occhi
e incontrando quelli del compagno.
Luomo sentì il suo corpo fremere di desiderio,
quello sguardo diceva più di mille parole
Legolas
si abbandonò contro di lui appoggiando il volto sulla
sua spalla, cercando di respirare più lentamente,
cercando di controllare i brividi che ancora percorrevano
il suo corpo, poi lentamente si lasciò scivolare in
basso, inginocchiandosi
Il ramingo lo seguì con lo sguardo, tremò al solo
pensiero di ciò che stava per fare, respirò
profondamente
Legolas disse cercando di non rivelare il
desiderio che bruciava in lui. Nelludire il suo
nome detto con tanta passione lelfo alzò lo
sguardo
Non devi
se non
continuò luomo,
ma quando sentì i pantaloni slacciarsi e le mani del
compagno su di lui si fermò, incapace di continuare.
Posso fare tutto quello che voglio
ricordi?
disse Legolas.
Aragorn lo guardò ma non riuscì a tenere fisso quello
sguardo ancora per molto, quando sentì il calore della
sua bocca, della sua lingua, chiuse gli occhi appoggiando
la testa alla colonna; una mano era fissa sul blocco di
marmo mentre laltra accarezzava i capelli biondi
dellelfo. Si sentiva sempre più vicino a ciò che
aveva desiderato per tutto il giorno, anche mentre
parlava con la Dama il suo pensiero correva da Legolas,
dalle sue mani, dalla sua bocca
sapeva di non
riuscire a trattenersi ancora per molto ma le sensazioni
che provava erano così forti, avrebbe voluto far durare
quel momento il più a lungo possibile ma quel calore,
quelle labbra lo portavano troppo oltre
Legolas sentiva le dita del ramingo tra i suoi capelli,
chiuse gli occhi cercando di concentrarsi non sul suo
piacere ma su quello delluomo, era la prima volta
che lo faceva e voleva dare ad Aragorn tutto ciò che
poteva. Le carezze sulla testa si fermarono, con la mano
il compagno lo tirava verso di se
pochi istanti dopo
sentì il liquido caldo di Aragorn nella bocca.
Lelfo si rialzò lentamente, guardò il volto del
ramingo sorridendo, gli occhi chiusi e la bocca
semiaperta, respirava ancora a fatica; appoggiò
delicatamente una mano sulla sua guancia.
Al tocco del compagno Aragorn riaprì gli occhi
incontrando quelli di Legolas e perdendosi in quel
profondo blu per un momento, poi alzò a sua volta la
mano sfiorandogli il viso
Ma cosho fatto per meritarmi un simile dono?
disse sorridendo. Lo tirò a se baciandolo con tutta la
passione che provava per lui e sentì nella bocca dellelfo
il suo sapore.
Legolas si strinse a lui con tutta la forza che aveva,
non voleva che quel momento finisse, ma sapeva che dopo
poco avrebbero dovuto tornare dagli altri.
Lo so disse lelfo quando Aragorn si
fermò fissandolo Dobbiamo tornare
Fece qualche passo riprendendo larco e si girò in
attesa, guardando luomo che gli sorrideva.
Veramente
Disse il ramingo Stavo
per dire unaltra cosa
però hai ragione
torniamo
dagli altri e sincamminò superando Legolas
continuando a sorridere.
Cosa volevi dire? gli chiese lelfo
mettendosi davanti a lui e fissandolo incuriosito.
Niente di importante
rispose luomo
E poi adesso non abbiamo tempo, gli altri ci
aspettano
e sincammino di nuovo.
Ma
aspetta
Legolas rimase indietro
continuando a guardarlo.
Forza Legolas
cammina
disse
ridendo Aragorn fermandosi e girandosi verso di lui.
Lelfo si diresse verso di lui velocemente, lo superò,
fissandolo con unespressione preoccupata sul volto,
e sincamminò da solo verso laccampamento.
Il ramingo rimase immobile, sorridendo poi lo richiamò
Legolas
Fermati
Cosa?
gridò lelfo girandosi di
scatto. Aragorn lo raggiunse e gli si avvicinò
guardandolo intensamente
E stato bellissimo sussurrò dolcemente
sistemandogli i lacci dellabito che prima aveva
aperto.
Andiamo
disse poi sorridendo e si avviò
tra gli alberi.
Legolas rimase immobile, quelle parole si erano fatte
strada lungo tutto il suo corpo come un brivido, sorrise,
poi raggiunse Aragorn correndo e insieme si diressero
verso la radura.
Pipino, basta adesso! disse Merry alzandosi
in piedi Non vedi che siamo tutti stanchi!
Ma ho appena aperto bocca! Dillo a Sam, è tutta
sera che continua! replicò Pipino
Non è vero! Padron Frodo io non
si lamentò Sam girandosi verso laltro hobbit
Sam, per una volta ha ragione lui, hai parlato per
molto tempo disse sorridendo Frodo Forse è
meglio andare a dormire adesso!
Già, è vero, sarà questo posto, mi piace molto
questatmosfera, è un peccato che prima o poi
dovremo andarcene! sussurrò Sam alzandosi Guardate
nonostante io abbia parlato per tutta sera Gimli e
Boromir si sono addormentati!
Ed è quello che faremo subito anche noi!
disse Merry sbadigliando Buona notte a tutti!
I quattro hobbit si diressero verso il luogo dove avevano
riposato anche la notte precedente. Sam, Merry e Pipino
si addormentarono subito, Frodo invece rimase sveglio,
voleva aspettare Aragorn, non riusciva a credere che in
tutto quel tempo passato con Dama Galadriel nessun
argomento riguardante il futuro della Compagnia e dellanello
era stato affrontato. Sentiva gli occhi sempre più
pesanti, molto probabilmente il sonno si era già
impadronito di lui, forse non vide realmente Aragorn e
Legolas tornare insieme dal bosco e forse non vide
nemmeno ciò che successe dopo, forse stava già
sognando, o forse no?
Stanno già dormendo? disse stupefatto
Aragorn Li ho lasciati pochi attimi fa, erano tutti
occupati a raccontarsi storie e adesso
Forse sono passati più di pochi attimi
sussurrò Legolas guardandosi attorno. Il fuoco era
ancora acceso ed attorno ad esso erano distese le coperte
su cui si erano seduti gli hobbit poco prima.
Comunque adesso sono tutti profondamente
addormentati disse il ramingo girandosi verso lelfo
sorridendo Ti va di restare un po qui a
parlare? e si sedette accanto al fuoco.
Legolas si inginocchiò accanto a lui, era così strana
quella situazione, nelle ultime ore non si era più
fermato a riflettere su ciò che stava accadendo, aveva
agito dimpulso e adesso che se ne stava rendendo
conto la cosa lo spaventava. Nella sua lunga vita mai
aveva provato delle emozioni simili che lo spingessero ad
agire senza pensare, non sapeva come affrontare i
sentimenti che sentiva farsi strada sempre più
prepotentemente nel suo cuore, non riusciva a spiegarsi
perché
perché si sentiva perso senza di lui? Perché
non riusciva più a fare a meno della sua voce, del suo
volto
del suo corpo, anche adesso avrebbe voluto
baciarlo, accarezzarlo, stringerlo fra le sue braccia e
farsi stringere come poco prima. Cosa cera in
Aragorn che riusciva ad abbassare ogni sua difesa e
renderlo vulnerabile sotto ogni aspetto?
Cosa cè? disse luomo guardandolo
Cè qualcosa che ti preoccupa?
No, niente disse lelfo sorridendo
Stavo solo cercando di riordinare le idee, sembra
che la mia mente non voglia più collaborare lasciando
spazio solo alle emozioni
Si, devessere l'aria di queste parti
disse Aragorn sospirando Perché anche io ho lo
stesso problema, cerco di riflettere ma il pensiero è
sempre quello
tu si girò verso di lui
sorridendo
Legolas lo fissò Non è vero gli disse
Adesso non stavi pensando a me e sorrise
dolcemente
Stai cercando di leggermi nel pensiero Elfo?
continuò il ramingo voltandosi completamente verso il
compagno.
Provaci adesso e lo guardò dritto negli
occhi con unespressione seria avvicinando il volto
a quello dellelfo. Legolas rimase qualche istante a
fissarlo come ipnotizzato da quei profondi occhi azzurri
poi, senza riuscire a fare diversamente, lo tirò verso
di se baciandolo teneramente.
Basta Sam smettila
Zitto! I due si
girarono di scatto ma era solo Pipino che parlava nel
sonno.
Si guardarono sorridendo Forse è meglio fare
quello che stavi pensando disse Legolas a bassa
voce, si alzò e andò a sedersi ai piedi di un albero
Riposati sussurrò.
Aragorn lo guardò divertito, non era quello il suo
pensiero in quellistante ma forse lelfo era
riuscito a scorgere la sua stanchezza nel profondo della
sua mente, era veramente esausto così si sdraiò sulle
coperte, diede unultima occhiata al compagno e
chiuse gli occhi addormentandosi poco dopo.
Legolas continuava a guardarlo, era così bello, sicuro
di sé ma al tempo stesso fragile, era il primo uomo a
fargli provare delle emozioni così forti, il primo che
riuscisse a fargli perdere completamente il controllo,
non riusciva a resistergli
o forse non voleva farlo.
Aveva paura di quello che sarebbe successo il giorno
seguente e quello dopo ancora restandogli accanto e
soprattutto il suo cuore era consapevole che qualcun
altro lo stava aspettando
Lelfo rimase tutta
notte a guardare Aragorn dormire accanto al fuoco,
cercando di razionalizzare ciò che provava per lui ma
non ci riuscì, solo una cosa era chiara nella sua mente
lo
voleva più dogni altra cosa, lo desiderava anima e
corpo.
Il sole era già sorto quando Aragorn riaprì gli occhi
sentendo una mano accarezzargli i capelli
Da quanto tempo non dormivi? gli chiese lelfo
allungando un braccio per aiutare luomo a rialzarsi.
Non me lo ricordo rispose il ramingo
guardandosi attorno Dove sono gli altri?
Sono andati a prendere qualcosa per fare colazione
continuò Legolas Forse è meglio andare ad
aiutarli
Forse
disse Aragorn. Il suo sguardo si
spostava lungo il corpo dellelfo mentre gli tornava
alla mente tutto quello che era successo la sera prima.
Quanto desiderava sentirlo di nuovo su di lui, sapeva che
quello non era il momento né il luogo adatto ma quegli
occhi blu avevano il potere di farlo impazzire.
Legolas lo guardò negli occhi sorridendo Cosa cè?
Non guardarmi così ti prego disse Aragorn
passandosi una mano sul volto Cerco di essere
forte, di mantenere il controllo ma tu riesci a farmelo
perdere in pochi istanti si avvicinò allelfo
tanto da poter sfiorare le sue labbra. In lontananza si
sentirono le voci degli hobbit
Andiamo dagli altri
disse sospirando e si incamminò verso i Compagni.
Legolas sorrise e lo seguì.
Anche quella giornata passò, i Compagni rimasero per la
maggior parte del tempo riuniti a discutere su quando
sarebbero partiti mentre Aragorn spiegava loro la strada
che gli avevano consigliato Galadriel e Celeborn il
giorno prima. Cercava di non pensare a lui ma quando il
suo sguardo incrociava quello di Legolas anche se solo
per pochi istanti, il cuore iniziava a battere più forte
e nel suo corpo il sangue diventava incandescente. Cosa
sarebbe successo una volta lasciato quel posto? Se non
fosse più riuscito a rimanere solo con lui?
Quando il discorso finì Merry e Pipino si alzarono in
piedi
Adesso è ora di mangiare disse Pipino Ho
visto un albero con dei frutti bellissimi solo che sono
troppo in alto
Già continuò Merry Ci vorrebbe un
elfo per raggiungerli
ed entrambi guardarono
Legolas
Lelfo sorrise Va bene andiamo
SIIII gridarono i due hobbit e iniziarono a
correre lungo un sentiero. Legolas lanciò unocchiata
ad Aragorn che gli sorrise e si avviò dietro i due
piccoli amici.
Andiamo anche noi disse Frodo incamminandosi
seguito da Sam. Gimli e Boromir rimasero un po
indietro Tu non vieni? gridò il nano al
ramingo che era rimasto seduto
Più tardi rispose luomo Mangiate
pure anche la mia parte!
Aragorn voleva restare solo per pensare anche se sapeva
già a che conclusione sarebbe giunto. Con la mano si
toccò il petto, sentì il medaglione che aveva al collo
Arwen.
Cosa doveva fare? Era sicuro di amarla o almeno lo era
fino a poco tempo fa, prima di sfiorare le labbra di
Legolas, prima di scoprire che anche lelfo provava
qualcosa per lui. E adesso lui cosa provava? Arwen aveva
deciso di rinunciare alla sua immortalità per lui e ora
la ripagava perdendosi tra le braccia della persona più
cara ad entrambi. Non poteva farle questo eppure la
passione con cui voleva Legolas era più forte di ogni
rimorso, era accecante, non lasciava spazio ad altro.
Poteva essere amore? Poteva amare due persone
contemporaneamente e in un modo così diverso? E se gli
avessero imposto una scelta, quale sarebbe stata la sua
risposta? Non lo sapeva, non poteva scegliere, non voleva
farlo
però in quel momento sentiva il bisogno di
andare da lui, di guardarlo, di perdersi nei suoi occhi e
di non pensare ad altro
almeno per adesso.
Non è rimasto niente per me? disse
sorridendo il ramingo avvicinandosi agli altri.
Lultimo frutto ce lha Legolas
disse Pipino finendo di masticare Sono veramente
buoni lo sai?
Aragorn girò lentamente la testa in direzione del
compagno alzando un sopracciglio
Ah si! disse E hai intenzione di
tenertelo Elfo?
Dovrei forse darlo a te? disse Legolas
accennando un sorriso E perché?
I due si guardavano cercando di mantenere unespressione
seria sul viso anche se avrebbero voluto scoppiare a
ridere
Perché sono io il capo della Compagnia adesso,
ricordi? continuò il ramingo in tono grave Quindi
ti ordino di darmi quel frutto Legolas!
Gli hobbit, Gimli e Boromir rimasero in silenzio
osservando la scena, non avevano mai visto Aragorn usare
quel tono autoritario e ne erano quasi intimoriti, ma non
sembrava essere lo stesso per Legolas.
No! disse lelfo senza distogliere lo
sguardo da quello delluomo, aveva capito il suo
gioco e non voleva lasciarlo vincere.
No?? disse Aragorn avvicinandosi sempre di più
al compagno che teneva in una mano il frutto Vorrà
dire che me lo prenderò con la forza e allungò un
braccio nella sua direzione.
Legolas nascose la mano dietro la schiena sorridendo. I
due iniziarono allora a giocare come due bambini che si
contendono un trofeo, lelfo si piegava per non far
prendere il frutto al compagno mentre il ramingo cercava
di bloccargli le braccia per raggiungerlo, fino a quando
non caddero entrambi in terra ridendo. Aragorn era finito
disteso su Legolas e gli teneva le braccia alzate sopra
la testa, nella sua mano cera ancora il frutto, i
due si guardarono intensamente e solo in quel momento si
ricordarono degli altri compagni che li stavano fissando
a bocca aperta.
Si rialzarono sistemandosi gli abiti e videro le facce di
Sam, Merry, Pipino, Gimli e Boromir
Solo Frodo
stava sorridendo divertito, gli piaceva vedere i due
amici così sereni nonostante tutto, e gli tornò in
mente quello che aveva creduto di aver sognato la notte
prima..
Bene disse Boromir rompendo il silenzio
Forse adesso conviene tornare prima che si faccia
buio
e si alzò seguito dagli altri che
ancora stavano fissando i due amici.
Legolas abbassò la testa cercando di non ridere poi
guardò Aragorn. Anche il ramingo lo stava guardando
sorridendo, diede un morso al frutto poi glielo lanciò
sussurrando
Ho vinto io e si girò facendo qualche passo
nella stessa direzione che avevano preso gli altri.
Aragorn guardò in lontananza da quella parte e lasciò
cadere a terra il frutto, poi prese per un braccio lelfo,
costringendolo a girarsi e lo strinse tra le braccia,
baciandolo con forza.
Legolas sentì le labbra del ramingo divorarlo con
passione mentre la lingua esplorava ogni parte della sua
bocca, si sentiva mancare il fiato quando luomo si
fermò.
Aragorn gli sorrise passandosi la lingua sulle labbra
Abbiamo vinto entrambi disse sorridendo
Era buono, o forse sono state le tue labbra a
renderlo così
.
Lelfo lo guardò ridendo Tu sei pazzo!
Sei tu che mi fai impazzire rispose il
ramingo avviandosi per il sentiero.
Nessuno dei due si era però accorto di Frodo che era
rimasto indietro e li stava osservando a bocca aperta
dietro ad un albero.
Quella sera gli elfi di Lòrien offrirono ai membri della
compagnia una cena abbondante e del vino, cosa molto
gradita soprattutto a Pipino, Merry e Gimli che ne
approfittarono per berne diversi boccali. Aragorn era
rimasto in disparte, aveva mangiato qualcosa ma non aveva
toccato il vino. Boromir gli si avvicinò
"Tu non bevi?" disse
"Per adesso no, e poi i nostri piccoli amici bevono
abbastanza per tutti!" rispose il ramingo sorridendo.
"Infatti" continuò Boromir ridendo "Se
continuano così tra poco non riusciranno più a restare
in piedi, se non sbaglio questo vino è molto forte..."
"Si, per noi uomini e per le altre razze bastano
pochi bicchieri per perdere il senso della realtà, ma
non per gli elfi, loro possono berne in grandi quantità
e restare ancora abbastanza lucidi" disse Aragorn
guardando gli Hobbit che ormai iniziavano a dire frasi
senza senso
"Per fortuna siamo al sicuro qui, non dobbiamo
preoccuparci si sveglieranno domani senza memoria di ciò
che è successo niente di più..."
Boromir sorrise "Già, forse è rimasto qualcuno
ancora in possesso della sua mente..." Disse
indicando Frodo. Aragorn lo guardò, l'Hobbit aveva
davanti a se ancora il primo bicchiere e ne aveva bevuto
solo pochi sorsi, parlava con gli altri ma sembrava
assente, come se pensasse a qualcosa di diverso, ogni
tanto incrociava il suo sguardo ma Frodo si girava
immediatamente.
"Forse c'è qualcosa che lo preoccupa, è molto
silenzioso da oggi pomeriggio..." Continuò il
cavaliere.
"Non saprei, se fossi un elfo potrei cercare di
leggergli nella mente ma purtroppo..." Disse
sorridendo Aragorn guardando l'amico.
"A proposito di elfi, dov'è finito Legolas? E' da
un bel po' di tempo che non lo vedo" disse Boromir.
"Non lo so" rispose il ramingo. Era la stessa
cosa che si stava chiedendo da tutta la sera, dov'era
andato? Non gli aveva detto niente e ora iniziava a
preoccuparsi.
In lontananza si sentì il canto degli elfi, questa volta
non era un lamento ma una dolce melodia che rallegrava il
cuore e lo spirito.
"Andiamo a sentire" gridò Pipino reggendosi a
malapena sulle gambe
"Avanti andiamo" gli fece eco Merry seguito da
Sam e Gimli. Frodo sembrava esitare ma alla fine li seguì.
"Forza Boromir, Aragorn...." Disse il nano in
lontananza.
"Vai pure" disse il ramingo a Boromir "Prometto
di non bere troppo così non dovrai aiutare anche me più
tardi..." E sorrise. Il cavaliere annuì ridendo e
seguì gli altri.
Non si erano ancora allontanati quando Aragorn sentì
qualcuno dietro di se, non si voltò ma immaginava chi
poteva essere.
"Dove sei stato?" disse "Iniziavo a
preoccuparmi..."
"Lle merna salk?" gli sussurrò dolcemente
l'elfo "Khila amin (Seguimi) e si incamminò
tra gli alberi.
Aragorn respirò profondamente, poi lo seguì. Affrettò
il passo per non rimanere indietro, Legolas si muoveva
comunque più velocemente di lui e col buio non sarebbe
stato facile ritrovarlo una volta perso. Lo vide salire
delle scale che portavano ad una torre, non aveva mai
visto quel posto e rimase per un attimo a guardare poi si
avviò a sua volta dietro all'amico. Le scale portavano
ad una stanza rotonda con delle finestre grandissime e
decorate con dei cigni bianchi. All'esterno si vedeva
tutto il bosco di Lothlòrien e ancora oltre, era uno
spettacolo meraviglioso. In terra c'erano delle coperte
dello stesso colore e forse anche dello stesso materiale
usato per l'abito dell'elfo. Sembrava che nessuno ci
avesse più messo piede da molto tempo anche se non c'era
nemmeno un sottile strato di polvere. Aragorn vide in un
angolo due boccali e un'anfora poi sentì di nuovo
qualcuno dietro di se.
"Ti piace?" disse Legolas entrando nella stanza.
"E' molto bello" rispose Aragorn "Non
l'avevo mai notato, a cosa serve?"
"Era usato per controllare il territorio nel caso
arrivasse qualche nemico indesiderato, ma adesso che il
pericolo è aumentato, gli Elfi hanno deciso di
pattugliare a piedi tutto il bosco per maggiore sicurezza."
Disse l'elfo avvicinandosi a una finestra.
"Perché mi hai portato qui?" chiese il ramingo
sorridendo, sapeva che in quel posto nessuno li avrebbe
disturbati, nessuno li avrebbe trovati, poteva passare
tutta la notte con lui e al solo pensiero iniziava a
sentire il fuoco dentro al suo corpo.
"Ho chiesto alla Dama dove potevo portare il mio
Uomo e mi ha consigliato questo posto" rispose
Legolas sorridendo.
Aragorn lo guardò stupito, sapeva che stava scherzando
ma la convinzione con cui l'aveva detto lo preoccupava.
"Bene e...da quando sono diventato tuo? Io non sono
come il tuo arco o le tue frecce..." Voleva restare
serio ma non ci riusciva, non vedeva l'ora di prenderlo
tra le braccia e di stare con lui
"Lo vedremo" disse l'elfo senza guardare negli
occhi il compagno, raccolse i due boccali e versò del
vino.
"Hai intenzione di farmi ubriacare Elfo?" disse
divertito il ramingo.
"Si
e non ho intenzione di farti solo quello
Sussurrò Legolas alzando gli occhi e fissando
intensamente quelli del compagno. Aragorn si sentì
bruciare, quello sguardo laveva eccitato più di
cento carezze, non riusciva più a resistere, lo voleva,
voleva essere suo
Prese un boccale dalla mano del
compagno e se lo avvicinò alla bocca.
Aspetta disse Legolas Devo berlo in un
solo sorso
e insieme a me
Il ramingo lo guardò, aspettò che anche laltro
boccale fosse pieno poi iniziarono a bere.
Legolas finì per primo e rimase a osservare il compagno
sorridendo. Sapeva che avrebbe avuto delle difficoltà
posò
in terra il suo boccale e si avvicinò a lui. Vide del
vino scorrergli dallangolo della bocca fino al
collo. Quando il ramingo finì di bere, lelfo si
avvicinò ancora di più a lui, con due dita seguì il
percorso inverso del vino, dal collo fino alla bocca delluomo.
Aragorn sentì il suo tocco sulle labbra e non riuscì a
trattenersi oltre, lasciò cadere il boccale
aprì
la bocca e con la lingua iniziò a sfiorare le dita di
Legolas
Lelfo sorrise, cercando di rimanere calmo, poi
allontanò la mano dal volto del compagno, e lentamente
iniziò ad aprirgli i lacci della tunica.
Il ramingo lo guardava negli occhi e solo quando sentì
le mani del compagno sul petto nudo si accorse di essere
rimasto con solo i pantaloni addosso. Legolas lo spinse
contro la parete baciandolo con ardore, rabbrividì nel
sentire di nuovo quella forza nel compagno, quellaggressività
quelle
mani che gli stavano slacciando i pantaloni
Lelfo si abbassò, tolse gli stivali delluomo
e poi gli sfilò i pantaloni. Rialzandosi fece un passo
indietro e lo guardò, la pelle abbronzata, il corpo
muscoloso, si sentiva attratto da quelluomo, lo
voleva
Lle naa vanima (Sei bellissimo) Sussurrò
continuando a guardarlo.
Aragorn sentiva gli occhi del compagno su di lui come
fossero carezze
.
Tula sinome (Vieni qui) Disse a sua volta in
elfico, non poteva più aspettare, desiderava di nuovo
sentirlo vicino e sapeva che quella notte sarebbero stati
più vicini di quanto non lo fossero mai stati
Legolas si avvicinò nuovamente e iniziò a baciargli
dolcemente il collo, le spalle, il petto
intanto
Aragorn gli slacciò labito e lo fece scivolare a
terra. I baci dellelfo divennero sempre più caldi
poi si fermarono. Guardò nuovamente negli occhi il
ramingo e scorse di nuovo in lui il desiderio, lo strinse
a se e lo baciò con passione.
Pensa a cosa vuoi Aragorn, re di Gondor gli
sussurrò sulle labbra E lo avrai
Aragorn lo fissò, non riusciva a parlare, la pelle calda
del suo corpo, la stoffa dei pantaloni di Legolas contro
di lui, i movimenti che faceva, lo facevano impazzire
ma
il compagno aveva capito, non servivano le parole
Girati disse Legolas, sapeva cosa voleva il
ramingo, era una situazione nuova per lui ma lo
desiderava con tutto se stesso.
Luomo si girò verso la parete, sentì le mani dellelfo
accarezzargli la schiena e scendere più in basso, capì
che si stava slacciando i pantaloni e chiuse gli occhi,
per quanto aveva desiderato quel momento
Legolas avvicinò una mano alla bocca del ramingo e sentì
la sua lingua muoversi sul palmo, tra le dita,
inumidendola con la saliva, cercava di non pensarci, ma
ogni volta che lo sfiorava sentiva un fremito in tutto il
corpo. Allontanò la mano da lui e la passò su se stesso
cercando di non lasciarsi andare, di non cedere alla
passione
Aragorn sentì per qualche istante la testa dellelfo
sulla spalla poi mise le mani sulla parete quando sentì
Legolas entrare in lui
Il dolore per un lungo
momento fu intenso ma quando lelfo iniziò a
muoversi lentamente lasciò spazio al piacere, luomo
tirò indietro un braccio posando la mano sulla schiena
del compagno cercando di spingerlo il più possibile
dentro di se. Sentiva i capelli morbidi sfiorargli la
schiena e le labbra baciargli le spalle.
dimmi se ti faccio male
sussurrò
lelfo ma per tutta risposta sentì la mano di
Aragorn spingerlo ancora più forte contro di lui.
Legolas chiuse gli occhi, quel calore, i suoi gemiti lo
spingevano sempre più vicino al limite
portò una
mano sul petto del ramingo e scese fino a raggiungere il
suo punto più sensibile. Iniziò a muovere la mano su di
lui nello stesso modo in cui si muoveva tutto il suo
corpo
Aragorn posò indietro la testa sulla spalla dellelfo
sì
continua
gemette
stringendo il pugno sulla parete.
Legolas iniziò a muoversi più velocemente, spingendosi
contro di lui, dentro il suo corpo.
Il ramingo si lasciò andare contro il muro, mise la mano
su quella dell'elfo che si muoveva su di lui, ma senza
alterarne il ritmo, voleva sentire la sua forza...non
riusciva più ad aspettare, non poteva, aprì la bocca e
l'estasi lo raggiunse...
L'elfo sentì il corpo di Aragorn scuotersi violentemente
provocandogli un'ondata di piacere che gli fece superare
il limite...lo strinse e con un ultimo movimento si lasciò
andare in lui...
Legolas rimase per qualche istante immobile cercando di
riprendere fiato poi lentamente uscì dal compagno e si
mise contro la parete di fianco a lui.
Quando sentì il corpo dell'elfo allontanarsi, Aragorn
appoggiò la testa contro il muro respirando
profondamente, era la prima volta che viveva
un'esperienza simile e il suo corpo aveva bisogno di
abituarsi di nuovo alla normalità. Girò la testa verso
il compagno e lo vide esausto con gli occhi chiusi mentre
cercava di riprendere il controllo che aveva perso.
Sorrise teneramente, si avvicinò a lui e lo abbracciò,
passandogli una mano tra i capelli e laltra lungo
la schiena. Lelfo ricambiò il gesto stringendosi
alluomo più forte che poteva.
Vuoi restare qui con me questa notte? sussurrò
Legolas allorecchio del ramingo.
Resterei dovunque con te rispose Aragorn
avvicinando con la mano il volto dellelfo al suo
Non potrei mai lasciarti, per nessuna ragione al
mondo
Legolas lo guardò, allontanandosi da lui, non voleva
dirlo, non doveva farlo, ma il suo cuore parlò per lui
Non dire queste cose Aragorn
lo
sai che non è così e andò a sedersi sulle
coperte azzurre distese sul pavimento.
Aragorn lo guardò Perché dici così? e si
mise al suo fianco coprendosi con una delle coperte.
Lo sai continuò lelfo Questa
cosa tra di noi
non potrà continuare
e ne
siamo entrambi consapevoli, lo eravamo anche prima che
tutto questo iniziasse e
forse non dovevamo
permettere che accadesse
teneva lo sguardo
dritto davanti a sé, non voleva incrociare quello delluomo,
sapeva che i suoi occhi gli avrebbero fatto perdere di
nuovo il controllo.
Legolas
io ho tentato in tutti modi
credimi,
ho provato veramente a starti lontano, a nascondere anche
a me stesso quello che provo ma non ci riesco, è più
forte di me, ogni volta che ti vedo io
La
voce del ramingo era così dolce e quelle parole
rivelavano più di quello che voleva dire; Legolas non
riuscì più a continuare quel discorso, non voleva che
finisse tutto, non quella sera, non così
E per questo che non mi volevi con te in
questa missione? disse lelfo sorridendo,
guardandolo teneramente Volevi tenermi il più
lontano possibile da te? Quindi la storia dellandare
incontro al pericolo era tutta una bugia?
Il ramingo capì le intenzioni del compagno, nemmeno lui
voleva affrontare quel discorso anche se sapeva che prima
o poi avrebbe dovuto farlo. Gli mise un braccio attorno
alla vita tirandolo verso di se
Non era una bugia disse, iniziando a baciarlo
sulle tempie Avevo paura per te, non potevo
sopportare lidea di vedere il mio Elfo ferito
A quelle parole Legolas lo fissò Da quando sono
diventato tuo? Disse sorridendo Io non sono
come la tua spada
cercando di imitare il tono
di voce che luomo aveva usato prima.
Aragorn rise e si sdraiò portando lelfo con se
Lo vedremo
disse guardandolo
intensamente. Singinocchiò e gli tolse gli stivali
poi gli sfilò lentamente i pantaloni. Per la prima volta
lo vide completamente nudo, la luce della luna donava
alla sua pelle un colore incantevole e faceva risplendere
i suoi capelli come se fossero doro. Non trovava
una parola che descrivesse ciò che aveva davanti, non
era solo estremamente bello, era qualcosa di più
E
quegli occhi blu che lo stavano fissando
Cosa cè? disse sorridendo lelfo.
Luomo non rispose, appoggiò le mani su di lui e
accarezzò tutto il suo corpo, come se avesse tra le mani
un tesoro prezioso. Si sdraiò sopra di lui baciandolo
dolcemente, giocando con la sua lingua
Il canto degli elfi finì e tutti i Compagni si
risvegliarono come da un bellissimo sogno.
Allora
. Disse Pipino guardandosi
attorno Dove sono Aragorn e Legolas?
Già, ultimamente spariscono sempre
disse Sam
Perché non andiamo a cercarli? continuò
Pipino Anzi, facciamo un gioco, chi li trova per
primo vince, però dobbiamo trovarli tutti e due!!
E cosa si vince? lo interruppe Merry
Non lo so
..lasciami pensare
intanto
iniziamo il gioco
Fate pure disse Gimli Io vado a
dormire, sono troppo stanco!
Infatti, anche io, diteci chi ha vinto domani!
gli fece eco Boromir
I piccoli hobbit sincamminarono, Frodo faceva
fatica a stare dietro agli amici, il poco vino che aveva
bevuto iniziava a fare effetto, ma non poteva lasciarli
andare
Ad un certo punto Merry iniziò a correre, aveva visto
qualcosa in lontananza. Arrivarono ad una torre molto
alta, i raggi della luna la facevano risplendere sotto ai
loro occhi.
Che bello!!! disse Pipino Dai saliamo!
Magari da quellaltezza riusciamo a vedere dove sono!
e fece qualche passo in direzione delle scale. Frodo
guardò la torre e se fossero lì?
Io non credo sia una buona idea disse, gli
altri lo guardarono perplessi
Ma perché Padron Frodo? E divertente!
disse Sam
Per noi forse ma
magari loro stanno
discutendo
di qualcosa
qualcosa molto
importante
riguardo il viaggio, e noi li
disturberemmo per niente
forse
stanno
organizzando qualche strategia di combattimento
A questora?? disse Pipino sorridendo
Dai Frodo
Lhobbit sapeva di non essere stato molto
convincente, ma no poteva fare altrimenti
se anche
loro avessero visto
quel pomeriggio
Ho detto di no! disse Frodo con unespressione
seria sul volto Sono io che vi ho portato in questo
viaggio, sono io il portatore dellanello e sono io
che decido
adesso noi torniamo dagli altri e ci
riposiamo! si girò facendo qualche passo nella
direzione da dove erano venuti Andiamo Sam!
Sperava di averli convinti questa volta, non sapeva più
che altro dire per fermarli senza però insinuare dubbi
nella loro mente.
Sam guardò gli altri due alzando le spalle e seguì lamico.
Anche Merry e Pipino si guardarono sbalorditi, ma perché
quella reazione?
Ehi Frodo
aspetta
gridò Merry
Oh sei sempre il solito!! continuò Pipino
seguendo gli altri.
Legolas sentì il corpo caldo di Aragorn sul suo, gli
piaceva sentire quel contatto
i brividi di piacere
iniziarono a percorrerlo quando il ramingo si mosse su di
lui, contro di lui, sfiorandolo con la sua eccitazione
Dimmi cosa vuoi Legolas, principe di Bosco Atro
gli sussurrò Aragorn, continuando a muoversi lentamente
E lo avrai
Il ramingo alzò la testa e lo guardò negli occhi, sul
suo volto cera quellespressione così dolce
che aveva il potere di fargli perdere la testa, quellespressione
che lo faceva sembrare così indifeso, così innocente
leccitazione
cresceva sempre di più in lui, avrebbe voluto prenderlo
in quellistante, farlo suo completamente, ma doveva
resistere ancora un po
Allungò un braccio e
prese lanfora che era appoggiata poco distante
Apri la bocca
sussurrò.
Lelfo aprì lentamente le labbra continuando a
guardare il volto delluomo.
Aragorn versò un po di vino nella bocca di Legolas
poi spostando la mano lasciò cadere il resto sul suo
corpo
Legolas sentì il vino scorrere lungo tutto il suo corpo,
sul petto, sul ventre, scendere sui fianchi e tra le
gambe
cercò di respirare profondamente quando il
ramingo, dopo aver posato lanfora ormai vuota,
iniziò a bere la bevanda su di lui, con le labbra, con
la lingua, avidamente, senza lasciarne nemmeno una goccia
La
passione che provava iniziava a farsi sempre più forte
aveva
raggiunto il ventre
Lelfo chiuse gli occhi quando sentì la lingua di
Aragorn raggiungere quel punto
quando sentì il
calore della sua bocca
mise una mano sulla testa
delluomo, passando le dita tra i suoi capelli
.
Il suo corpo si stava sciogliendo sotto quello del
ramingo, il fuoco nelle sue vene bruciava sempre di più
senza
volerlo iniziò a muovere il bacino per assecondare i
movimenti di Aragorn, spingendosi più forte nella sua
bocca
Dopo un attimo si fermò, la sensazione era
bellissima ma non voleva che tutto finisse così, prima
desiderava averlo
sentire il compagno completamente
A
Aragorn
aspetta
ti prego
sussurrò cercando di mantenere la calma, ma la sua voce
lo tradiva.
Il ramingo si fermò, salì lungo il suo corpo e gli baciò
il collo
So cosa vuoi
ma non voglio farti male
Gli bisbigliò allorecchio Amin anta lle (Ho
bisogno di te)
Posò di nuovo le labbra su quelle dellelfo mentre
fece scivolare una mano sul suo corpo
strinse
dolcemente il pugno su di lui iniziando a muoverlo sempre
più velocemente
Legolas tremò, il piacere era troppo forte
inarcò
la schiena e pochi istanti dopo perse ogni controllo
Aragorn non smetteva di guardarlo, in quei momenti il
viso dellelfo lo affascinava ancora di più
sentì
il compagno sciogliersi tra le sue mani
lasciò il
corpo di Legolas e passò la mano su di se, lentamente,
cercando di non pensare al calore ma era così difficile
resistere
sentiva il bisogno di lasciarsi andare
Estel
Quella voce
quel nome
alzò la testa e incrociò
lo sguardo dellelfo, gli occhi blu semichiusi,
respirava ancora velocemente.
Dillo ancora
sussurrò il ramingo,
sentiva il suo cuore battere sempre più forte
da
quanto tempo nessuno lo chiamava più così
da
quanto tempo Legolas non lo chiamava più così
Estel
disse di nuovo lelfo
sorridendo, con una mano accarezzò il volto delluomo
e lo tirò sopra di se.
Aragorn gli passò un dito sulle labbra, adorava sentire
lelfo chiamarlo così, riusciva a dirlo in un modo
così dolce
mise una mano sotto la schiena del
compagno e si avvicinò di più a lui
Estel
Amin merna lle (Ti voglio) sussurrò
Legolas alzando leggermente la testa e baciandolo con
ardore.
Il ramingo fece scivolare la mano più un basso alzando
il bacino del compagno poi lentamente entrò in lui
chiuse
gli occhi, stringendo le labbra, il calore che lo accolse
lo faceva impazzire
si spinse ancora di più dentro
di lui ma sentì lelfo irrigidirsi, si fermò e
iniziò a baciargli il collo
Legolas aprì gli occhi, sentì il suo corpo spezzarsi in
due, il dolore era fortissimo
con una mano strinse
la coperta sotto di se mentre con laltra, ferma sul
braccio di Aragorn, avrebbe voluto allontanarlo ma il
gesto fu lopposto. Come se non rispondesse più ai
suoi comandi, con la mano lo tirò forte verso di se,
chiudendo gli occhi per resistere al dolore
Aragorn entrò completamente in lui continuando a
baciarlo, a passare la lingua sul suo orecchio
Rilassati
gli sussurrò, rimanendo
immobile per fare abituare il corpo del compagno, non
voleva fargli del male, teneva troppo a lui, lo amava
Questo
pensiero lo spaventò anche se nella sua mente cera
già da molto tempo, poteva amarlo veramente? Più di
quanto amasse Arwen?
I suoi pensieri furono interrotti quando sentì Legolas
muoversi sotto di lui
lo tirava a se, lo voleva
Il ramingo iniziò a muoversi lentamente, baciandolo più
dolcemente possibile
sentiva già leccitazione
del compagno crescere di nuovo contro il suo corpo
ogni
volta che la sfiorava un brivido lo percorreva
Lelfo si muoveva con lui, cercò di spingersi
contro luomo per restargli vicino più che poteva
tutte
quelle sensazioni unite, dolore e piacere, lo facevano
bruciare sempre di più
non avrebbe resistito ancora
per molto
.
più forte
gemette
ti
prego
Aragorn non aspettava altro, si era trattenuto fino a
quel momento per paura di fargli troppo male ma ora
appoggiò
la testa sulla spalla del compagno e fece scivolare anche
laltra mano sotto il corpo dellelfo
stringendolo il più possibile e iniziò ad aumentare il
ritmo, spingendosi con forza dentro di lui
.
Sentì le mani di Legolas sulla schiena, i suoi sospiri
così
? sussurrò il ramingo
baciando la pelle bollente sotto di lui
si
Estel
bisbigliò lelfo,
il suo corpo ardeva
sentiva il momento avvicinarsi
prepotentemente.
Aragorn aveva raggiunto il limite, il piacere ora era
veramente troppo forte, impossibile da trattenere
si
strinse al compagno con tutta la forza che aveva
tu sei mio
gemette spingendosi più
che poteva in lui, sentì il corpo dellelfo
scuotersi e un calore sul ventre
ed io sono tuo
lasciando
esplodere la passione che lo bruciava
.
Legolas chiuse gli occhi
Aragorn uscì lentamente dal compagno e si sdraiò al suo
fianco cercando di riprendere fiato poi si girò verso di
lui e solo allora notò una lacrima che scivolava sulla
guancia dellelfo.
Legolas
cosa cè? disse Ti
ho fatto male?
Guardami
Lelfo tenne gli occhi chiusi, se li avesse aperti
non sarebbe riuscito a trattenere le lacrime
Non è quello
sussurrò, cercava di
respirare profondamente E solo che
Dimmelo ti prego disse il ramingo mettendosi
seduto Non sopporto vederti soffrire
Quello che hai detto poco fa
continuò
lelfo Lo sai
io sarò tuo per sempre
ma
tu non sarai mai mio
Perché dici così? ribatté Aragorn Guardami
Legolas aprì gli occhi, si sedette a sua volta e si voltò
verso di lui, un velo di lacrime oscurava quel blu
intenso
Perché
Si avvicinò una mano al petto
e poi toccò quello del compagno.
Luomo seguì la sua mano con lo sguardo e se ne
rese conto
sul corpo di Legolas era rimasto il segno
del medaglione che portava al collo, il medaglione di
Arwen
rimase senza parole, quanto avrebbe voluto
stringerlo tra le braccia, rassicurarlo, ma in fondo al
suo cuore sapeva che non sarebbe servito
Legolas io non
sussurrò il ramingo.
Non devi dire niente, tu appartieni a lei, non a me
lo
so
arriverà il momento
tu dovrai tornare da
Arwen ed io
devo abituarmi allidea
La voce dellelfo si faceva sempre più bassa, come
se volesse nascondere le sue parole
Se solo tu non provassi niente per me
Io non posso nascondere i miei sentimenti, né con
te e né con lei, non posso tornare da Arwen come se non
fosse successo niente tra noi, non posso lasciarti, non
posso dimenticare
Certo che puoi
Tu devi
devi tornare da
colei che ami, diventare re di Gondor, riprenderti ciò
che è tuo di diritto, senza guardare al passato
Legolas sentiva il suo cuore spezzarsi, non avrebbe mai
voluto dire quelle cose ma era la verità.
La amo?
Non sono più sicuro di niente
io
credevo di amarla ma
se è amore ciò che provo per
Arwen
cosè quello che provo per te?
prese la mano dellelfo e se la mise sul petto
Senti
Perché il mio cuore batte così forte
ogni volta che ti sono vicino? Perché mi sento perso
senza di te? Ogni volta che ti guardo tutto il resto
scompare
cosè questo sentimento? Dimmelo!
Legolas lo guardò, erano le stesse cose che provava lui
perché
doveva essere tutto così difficile
se solo non
fossero legati da questo sentimento
se solo non si
amassero
Tu non puoi amarmi Aragorn
non può essere
amore
non deve
sussurrò lelfo
cercando di non rivelare il dolore che sentiva.
Non è una mia scelta Legolas, posso comandare
molte cose ma non il mio cuore
non posso svegliarmi
una mattina e decidere di non provare più niente per te
Aragorn continuava a stringere la mano dellelfo sul
suo petto Non posso e non voglio
Lelfo richiuse gli occhi per un istante, quelle
parole lo rendevano felice ma al tempo stesso lo ferivano
più di un pugnale, come poteva lasciarlo? Dimenticare
tutto quello che avevano vissuto insieme
non ci
riusciva ma sapeva che lunica cosa da fare era
allontanarsi da lui, se non fisicamente almeno con la
mente e il cuore
sarebbe arrivato il momento, prima
o poi, quando lui sarebbe tornato da Arwen
Tu devi Aragorn
sussurrò Legolas
riaprendo gli occhi, era straziante sapere che avrebbero
dovuto dirsi addio, quando la loro missione si fosse
conclusa
Devo? il ramingo alzò la voce anche se
continuava a mantenere un tono dolce Chi lo dice?
Il mio destino non è scritto
Si invece
lo interruppe bruscamente
Legolas Il tuo, il mio, il destino di tutti quanti
noi è scritto su un libro, non possiamo cambiarlo
quando
tutto questo sarà finito tu tornerai da Arwen, la
sposerai, diventerai re di Gondor, avrai un erede e
vivrete felici per sempre
ed io non posso farci
niente
i suoi occhi iniziarono a riempirsi di
nuovo di lacrime.
Aragorn lo guardava, in fondo al suo cuore sapeva che le
parole del compagno erano vere e la cosa gli faceva
ancora più male
io non vivrò per sempre Legolas
sussurrò fissando quegli occhi lucidi
Lelfo sospirò
ed anche allora lei sarà
al tuo fianco, resterà con te fino alla fine, sarà lultimo
volto che vedrai prima di andartene
sarà lultima
persona a vederti sorridere
le lacrime gli
scivolarono sulle guance.
E così difficile
la sua voce era
spezzata dal pianto Se solo tu non
dimmi che
non provi niente per me Aragorn
ti prego
dimmi
che non mi vuoi
dimmi che non mi ami
Il ramingo non riuscì più a resistere, lo strinse tra
le braccia, baciandogli la fronte, non sopportava questa
situazione, avrebbe voluto cancellare tutti quanti, far
sparire lanello, la missione, i doveri di futuro re
Arwen
e
rimanere solo con Legolas ma purtroppo non spettava a lui
decidere.
Legolas
io non
respirò
profondamente
io non posso
sentì
le braccia dellelfo cingerlo con forza. Chiuse gli
occhi e una lacrima gli scivolò sulla guancia. Alzò un
braccio dietro la testa e con la mano slacciò la catena
che lo teneva legato al suo futuro
Il tempo passò, per alcuni lentamente e per altri più
velocemente, tutte le popolazioni della Terra di Mezzo si
stavano preparando alla guerra contro il male ed anche
per la Compagnia dellAnello era giunto il momento
di riprendere il cammino verso Mordor.
Da quanto tempo siamo qui?? disse Merry
avvicinandosi agli altri Hobbit che stavano finendo la
cena.
Non molto credo rispose Sam finendo di bere
Sarà una settimana, due al massimo
E quasi un mese invece disse Frodo
alzandosi Un mese
Il suo sguardo si
perse lontano, tra gli alberi, i giorni erano passati così
velocemente che nessuno se nera reso conto, li
erano tranquilli, al sicuro ma lui sentiva sempre quel
peso attorno al collo, la missione doveva continuare, la
Compagnia doveva ripartire al più presto, Sauron stava
diventando più forte e con lui tutto il male che
cresceva nelle tenebre di Mordor, lo sentiva
non
sapeva come ma riusciva a percepirlo, il potere dellanello
stava aumentando.
Tra poco dovremo ripartire
Se potessi decidere
disse Sam Resterei
qui per tutto il resto della mia vita
ma
si girò e guardò Frodo
la mia vita non mi
appartiene più, ho fatto una promessa
Sapete cosa significa questo?? gridò Pipino
lasciando cadere nel piatto la forchetta. Gli altri lo
guardarono sbalorditi.
Significa che è da mesi che non dormiamo in un
vero letto!! Insomma siamo la Compagnia dellAnello
in viaggio per salvare la Terra di Mezzo, ci meritiamo un
po di riposo su un materasso comodo, tra morbide e
calde coperte!!!
Hai ragione Pipino! continuò Merry Siamo
qui nella terra degli Elfi al sicuro e dobbiamo comunque
dormire per terra! Non è giusto!
Sam e Frodo si guardarono sorridendo, nonostante tutto i
due amici avevano ragione, erano tutti abituati a dormire
in accoglienti case, un bel letto comodo era proprio
quello che ci voleva prima di riprendere il viaggio.
Bene, allora siamo daccordo, Frodo andrà più
tardi da Dama Galadriel a chiedere delle stanze per tutti
noi, così riposeremo come si deve fino alla nostra
partenza! disse Pipino
Frodo lo guardò perplesso Ma
perché devo
andarci io scusa?? Lidea è vostra andateci voi.
No mio caro Frodo intervenne Merry Sei
tu che ci hai portato in questa missione ricordi? Lhai
detto tu stesso! Sei tu il portatore dellAnello e
sei tu che prendi le decisioni quindi
sei tu che parli a nome di tutti noi!!
finì Pipino mettendo un braccio sulle spalle di Frodo.
Avanti!
Frodo li guardò preoccupato e cercò aiuto con lo
sguardo in Sam, lhobbit però alzò le spalle
sorridendo Hanno ragione Padron Frodo!
Il sole stava per tramontare inondando tutto il
territorio con i suoi ultimi raggi, Legolas e Aragorn
stavano camminando tra gli alberi ammirando i colori che
lentamente cambiavano intorno a loro.
Tra quanto dovremo ripartire? chiese Legolas
E meglio non indugiare troppo, sento che il
male sta aumentando ogni giorno di più
Già, tra qualche giorno riprenderemo il cammino,
prima ho parlato con Haldir e
Aragorn si era
fermato qualche passo indietro, guardava lelfo
davanti a sé senza riuscire a pensare ad altro, la
leggera brezza gli muoveva i capelli biondi mentre un
raggio di sole lo accarezzava donandogli una luce
particolare, poteva esistere una creatura più bella?
Cosa cè? Disse lelfo voltandosi,
quando si accorse che luomo non era più al suo
fianco. Poi incrociò il suo sguardo
quegli occhi
azzurri non avevano più segreti per lui, capì subito a
cosa stava pensando il ramingo.
Da quella notte, nella torre, quando i loro corpi si
erano uniti, anche le loro menti e i loro cuori erano
diventati un tuttuno. Si erano comunque promessi di
allontanarsi lun laltro, in qualsiasi modo,
per evitare di soffrire in futuro quando Aragorn avrebbe
dovuto prendere una via diversa ma
non ci riuscivano.
Ogni volta che i loro sguardi si incrociavano, che le
loro mani si sfioravano la passione e lamore
prendevano il sopravvento su tutto, così non esisteva più
nientaltro, niente Arwen, niente Compagnia, solo
loro. Legolas sapeva bene di stare sbagliando tutto,
sapeva che quando il ramingo avesse sposato la sua dama,
il suo cuore sarebbe morto per sempre ma fino a quel
momento aveva deciso di non pensarci. Voleva passare ogni
giorno, ogni momento con lui, assaporando ogni attimo
consapevole che purtroppo, prima o poi, quellattimo
sarebbe stato lultimo.
Niente
disse sorridendo Aragorn Lo
sai, a volte quando ti guardo perdo il senso della realtà
e mi sembra di vivere in un sogno
si incamminò
di nuovo senza distogliere gli occhi da quelli dellelfo
fino a quando non lebbe superato.
Comunque
prima ho parlato con Haldir, mi ha
detto che Dama Galadriel ha capito che i nostri amici
hobbit avevano un desiderio, volevano dormire comodamente
prima di ripartire quindi
Il ramingo si voltò e vide che Legolas era sparito, si
guardò attorno
Legolas
non è il momento di scherzare, vieni
subito fuori altrimenti
non riuscì a finire
la frase, sentì le mani dellelfo stringerlo e
spingerlo con forza contro un albero. Legolas incrociò
le dita con quelle di Aragorn e portò le mani sopra alla
testa delluomo. Il ramingo si lasciò sfuggire un
gemito, non si aspettava una cosa del genere ma la
desiderava immensamente.
Le labbra dellelfo sfioravano le sue.
Altrimenti cosa mi fai? sussurrò Legolas un
attimo prima di baciarlo con forza.
Aragorn rispose al bacio con la stessa passione cercando
quelle labbra, quella lingua con avidità come se fossero
le uniche cose in grado di farlo sopravvivere. Aveva
bisogno di lui come dellaria per respirare e non
riusciva a pensare al giorno in cui avrebbe dovuto
lasciarlo per andare incontro al proprio destino
ma
per fortuna quel giorno era ancora abbastanza lontano,
niente e nessuno fino a quel momento sarebbe riuscito a
farlo stare lontano dal suo elfo
Legolas lasciò la bocca delluomo per iniziare ad
esplorare con la lingua ogni parte del suo collo
Da quanto tempo non mi baciavi? sussurrò
Aragorn cercando di controllare il fuoco che iniziava a
farsi strada nelle sue vene.
Da ieri sera
credo rispose lelfo
baciandogli la gola.
Non aspettare mai più così tanto
disse il ramingo, liberò le mani da quelle del compagno
e le fece scivolare lungo il suo corpo stringendolo a se
è un ordine!
e catturò di nuovo
le labbra di Legolas in un altro bacio appassionato.
Continuarono a stringersi e a baciarsi dolcemente fino a
quando lelfo posò una mano sulla guancia delluomo
sussurrando
Cosa mi stavi dicendo prima?
Dama Galadriel ha fatto preparare per tutti noi
delle camere in cui passare le notti che ci separano
dalla nostra partenza, i nostri piccoli amici volevano
riposare in un vero letto prima di ricominciare il
viaggio e saranno accontentati disse Aragorn
sorridendo.
Camere
bisbigliò Legolas fissandolo.
Si, con delle finestre, una porta chiusa e
un
letto continuò il ramingo baciandogli il viso
I quattro hobbit dormiranno in ununica stanza
invece noi
siamo stati più fortunati, una stanza a
testa
Luomo passò le dita tra i
capelli biondi dellelfo Potevo dire alla Dama
di far preparare solo tre stanze, tu non ne hai bisogno
Legolas lo guardò a bocca aperta allontanandosi
leggermente da lui
Perché io non ne ho bisogno?
Aragorn sorrise teneramente e lo tirò di nuovo verso di
se, avvicinò le labbra al suo orecchio sussurrando
Perché da quando metterai piede nella mia stanza
non ti lascerò più uscire
Lelfo chiuse gli occhi, sentiva il cuore battere
sempre più forte, non sapeva se erano state quelle
parole o i baci del ramingo sul suo orecchio, lunica
cosa certa era il desiderio che la notte arrivasse
velocemente.
Merry e Pipino non riuscivano a crederci, continuavano a
saltellare dalla gioia dietro agli altri Compagni mentre
salivano le scale che li portavano alle loro camere,
finalmente una vera notte di riposo!
Bene disse Aragorn Signori, se non
sbaglio questa è la vostra stanza
e
aprì una porta sulla destra. Gli Hobbit spalancarono gli
occhi, la camera non era molto grande ma a loro non
importava, cerano due letti affiancati in un lato e
altrettanti nellaltro, tutto quello che
desideravano. Pipino si buttò su un letto sdraiandosi e
Merry lo seguì gettandosi su quello a fianco
Non sono solo belli da vedere, sono veramente molto
comodi disse raggiante.
Svegliatemi quando dobbiamo ripartire
gli fece eco Pipino stringendo il cuscino tra le braccia
Gli altri compagni si guardarono ridendo. Sam e Frodo
entrarono a loro volta nella camera
Buonanotte a tutti! disse Frodo girandosi
verso gli altri sorridendo E portate i miei più
calorosi ringraziamenti alla Dama quando la vedete!
Riposate tranquillamente piccoli Hobbit!
disse ridendo Gimli.
La ringrazieremo noi domani continuò Boromir
Se troverò il coraggio di rialzarmi da questi
splendidi letti
Aragorn chiuse la porta e ne aprì altre due sul lato
opposto del corridoio
A voi la scelta disse
Quando le gambe sono stanche non sentono ragione
Buonanotte!
disse Gimli varcando la porta di sinistra.
Quindi a me resta questa! disse sorridendo
Boromir entrando nellaltra stanza Ancora buon
riposo! e richiuse la porta alle sue spalle.
Legolas guardò il ramingo E le nostre dove sono?
Aragorn sorrise e fece qualche passo lungo il corridoio
fino ad arrivare ad altre due porte vicine
Quale vuoi ? chiese fissandolo intensamente.
Lelfo sorrise avvicinandosi a quella di destra,
mise una mano sulla porta per aprirla ma non ci riuscì.
Aragorn aprì di colpo laltra porta e prendendolo
per un braccio lo trascinò con sé nellaltra
stanza.
Scelta sbagliata disse il ramingo dopo aver
richiuso la porta e aver spinto lelfo contro di
essa.
Volevi forse andare a dormire? E iniziò a
baciargli il collo
E se io fossi stanco e volessi riposare nella
ma Legolas non poté finire la frase, quando sentì la
mano di Aragorn scendere lungo il suo corpo e iniziare ad
accarezzarlo le parole non uscirono più dalla sua bocca
e furono sostituite da un gemito
Tu non sei stanco
lo sento
bisbigliò il ramingo sulle labbra dellelfo per poi
baciarlo con trasporto. Legolas sentì leccitazione
che iniziava a prendere possesso del suo corpo, stava per
chiudere gli occhi quando
Aragorn fermati
sussurrò Sta
arrivando qualcuno
Luomo lo guardò sorridendo
Anche se arrivasse non entrerebbe comunque
e continuò a baciarlo.
Pochi attimi dopo sentirono bussare
Aragorn sei ancora sveglio? Dama Galadriel mi ha
mandato a chiedere se avevi bisogno di qualcosa, gli
altri hanno voluto del cibo
Lelfo spalancò gli occhi e mosse le labbra
pronunciando Haldir, a appoggiò entrambe le
mani sulla porta come se volesse tenerla chiusa col suo
corpo.
Aragorn lo fissò di nuovo sorridendo e invece di
fermarsi gli slacciò i pantaloni e fece scivolare la
mano allinterno
Legolas scosse la testa per far capire alluomo di
non farlo ma il ramingo non aveva la minima intenzione di
dargli retta e continuò a muovere la mano su di lui.
Grazie Haldir ma
disse Aragorn alzando
la voce
ho già tutto quello che mi occorre
Lelfo strinse le labbra cercando di non lasciarsi
sfuggire nemmeno un lamento, i suoi occhi erano fissi su
quelli del ramingo e lo supplicavano di fermarsi, se
Haldir avesse sospettato qualcosa
Come vuoi disse Haldir Sai dove posso
trovare Legolas? La sua camera è vuota
Aragorn scorse la paura nello sguardo del compagno e gli
sorrise come per rassicurarlo poi iniziò a muovere la
mano più velocemente
Legolas chiuse gli occhi e strinse il pugno per cercare
di controllarsi ma era così difficile tenere a bada
tutte quelle emozioni, il suo respiro divenne sempre più
veloce e senza accorgersene batté violentemente il pugno
contro la porta.
Va tutto bene? chiese Haldir che aveva
sentito il colpo
Il ramingo non si aspettava una reazione simile così si
fermò e cercando di non ridere disse
Si, si, non preoccuparti
Non so dove sia
Legolas ma credo che non abbia bisogno di niente
per
ora
Certo
disse Haldir Buonanotte
e se ne andò.
Tu sei completamente pazzo sussurrò Legolas
che aveva ripreso un po di fiato
Aragorn gli sorrise poi si voltò dirigendosi verso il
letto, lentamente si slacciò i vestiti e li lasciò
cadere a terra, si sedette togliendosi stivali e
pantaloni e si infilò sotto le coperte.
Lelfo seguì ogni suo movimento cercando di
dimenticare la paura di poco prima e non era molto
difficile, il corpo nudo del ramingo aveva attirato ogni
suo pensiero.
Allora
disse luomo dolcemente
Vuoi restare di guardia alla porta tutta la notte?
Legolas sospirò avvicinandosi allaltro lato del
letto e iniziò ad aprire i lacci dellabito
facendolo scivolare a terra, poi tolse gli stivali ed i
pantaloni sedendosi. Sentì le mani di Aragorn
accarezzargli i capelli e poi scendere sulla schiena,
solo in quel momento riuscì a razionalizzare la
situazione, avrebbe passato la notte insieme a lui senza
bisogno di nascondersi dagli altri, in un vero letto
Il ramingo gli baciò le spalle
Cosa stai aspettando
sussurrò e senza
attendere risposta gli cinse la vita tirandolo sotto le
coperte e sopra di sé.
Legolas rimase immobile per un momento assaporando la
sensazione del corpo caldo di Aragorn sotto al suo poi
gli sorrise baciandogli dolcemente le labbra
Non riesco a crederci
è tutto così
perfetto
disse Non avrei mai immaginato che sarebbe successo
Il ramingo gli accarezzò la guancia
Hai visto
anche se solo per un breve periodo,
abbiamo riscritto le pagine del nostro libro e
strinse lelfo a sé baciandolo. Aragorn iniziava a
sentire il suo corpo bruciare, il desiderio di avere il
compagno aumentava sempre di più e i capelli sottili
come seta che gli sfioravano il petto ad ogni movimento
gli facevano perdere la ragione.
Legolas sentì il ramingo fremere sotto di lui e lo guardò
negli occhi sorridendo, poi però il suo sguardo fu
attratto da un barattolo appoggiato sul tavolino a fianco
del letto. Luomo girò la testa per guardare nella
stessa direzione
Ah si, quello
disse Aragorn Ne
hanno messo uno in ogni stanza, è
Sì lo so
lo interruppe lelfo
E un olio speciale creato dagli Elfi, serve
per far passare i dolori e dare un nuovo vigore a un
corpo stanco
Poi abbassando di nuovo lo
sguardo sul volto del compagno
e non solo
Allungò un braccio, prese il barattolo e singinocchiò
tra le gambe di Aragorn.
Ti senti stanco? chiese sorridendo.
Il ramingo lo guardava senza riuscire a dire una parola,
aveva capito le sue intenzioni e vedere lelfo
prendere il controllo lo eccitava ancora di più
Legolas versò lolio sul petto delluomo,
appoggiò il barattolo e iniziò a spalmarlo su tutto il
corpo di Aragorn massaggiandolo, prima dolcemente poi
sempre più forte.
Il ramingo respirava profondamente sentendosi sciogliere
sotto quel tocco, era così difficile non cedere alla
passione, soprattutto quando le mani dellelfo
raggiungevano quella zona
Aragorn prese per il polso la mano di Legolas che lo
stava accarezzando allontanandola da se per poi
appoggiarla sul corpo dellelfo
Legolas chiuse gli occhi quando sentì la mano delluomo
muoversi con la sua, sapeva cosa voleva il compagno ed
anche lui non poteva più aspettare.
Il ramingo mise laltra mano sul volto dellelfo
che riaprì gli occhi
Sei così bello
sussurrò Ma cosa
ci trovi in uno come me?
Legolas gli sorrise sdraiandosi sopra di lui e facendo
scivolare le mani sotto al suo corpo
Shhh
bisbigliò Silenzio
parli
troppo
e lo baciò con ardore, entrando
lentamente in lui.
I due corpi si mossero insieme in perfetta sintonia e
nella stanza echeggiarono i sospiri e i gemiti della loro
passione. Quando Aragorn sentì il momento avvicinarsi
prese tra le mani il viso dellelfo incrociando il
suo sguardo
Ti amo
mio principe
sussurrò
anche se non posso permettermelo
Legolas lo fissò come se solo con lo sguardo avesse
voluto dargli tutto se stesso
Ed io ti amo
mio re
anche se non devo
Avvicinò le labbra a quelle del ramingo un attimo prima
di sentire il suo corpo esplodere
Legolas si lasciò cadere a fianco di Aragorn respirando
ancora affannosamente, gli occhi chiusi e la bocca
semiaperta. Il ramingo girò la testa e lo guardò
sorridendo
Se mi addormento
disse cercando di
riprendere fiato Mi prometti che quando il sole
sorgerà ti troverò ancora tra le mie braccia?
Lelfo sorrise e si voltò verso di lui appoggiando
la testa sulla sua spalla
Lo prometto sussurrò.
I raggi del sole avevano già ricoperto tutto il
territorio quando i membri della Compagnia lasciarono le
loro stanze.
Ah comè bello risvegliarsi così!
disse Merry stiracchiando le braccia
Non vedo lora che torni sera per poter
riposare di nuovo! continuò Pipino
Ma Pipino! Ti sei appena alzato e sei di nuovo
stanco? gli disse Frodo
Mi fingerei malato pur di restare ancora in quel
letto! rispose lHobbit
Avanti, è ora di andare
disse
Sam Gli altri saranno già scesi a fare colazione,
non vorrete arrivare in ritardo e non trovare più niente
da mangiare!
Non fece in tempo a finire la frase che Merry e Pipino
stavano già correndo verso luscita. Sam e Frodo si
guardarono ridendo e seguirono gli amici velocemente.
Aragorn riaprì gli occhi lentamente, credeva di avere
sognato e invece
Legolas era ancora sdraiato al suo
fianco con la testa appoggiata al suo petto, non poteva
desiderare risveglio migliore. Guardò fuori dalla
finestra e vide che il sole era già alto, dovevano
andare dagli altri altrimenti avrebbero potuto farsi
delle domande
Accarezzò i lunghi capelli biondi e
rimase per un attimo a giocare con una ciocca, facendola
scorrere tra le dita, poi si abbassò baciandogli la
fronte
Legolas
sussurrò dolcemente.
Mmmm
fu lunica risposta che
ottenne.
Sorrise e alzando leggermente la voce lo chiamò di nuovo
Legolas
Cosa?
bisbigliò lelfo
E mattina, il sole è già sorto
è
meglio andare disse Aragorn Mah
stavi
dormendo?
No
rispose Legolas allontanandosi dalluomo
e sdraiandosi completamente Stavo solo fingendo
Il ramingo rise poi tornò serio quando vide che lelfo
si era girato a guardarlo perplesso
Era uno scherzo, vero? sussurrò.
Tu cosa credi? gli rispose Legolas sorridendo
e mettendosi a sedere.
Anche il ramingo si mise seduto guardando il compagno
Vorrei poter restare in questo letto tutto il
giorno
disse passandosi le mani tra i capelli.
Posso dire agli altri che non ti senti bene così
nessuno verrà a disturbarti
disse lelfo.
Aragorn avvicinò le labbra a quelle di Legolas
Non intendevo da solo
bisbigliò
e lo baciò teneramente.
Aspetta un
disse lelfo girandosi
di scatto verso la finestra Cosè tutto
questo rumore? scese dal letto indossando
pantaloni, stivali, abito e guardò fuori nel giardino.
Io non sento niente
disse Aragorn
vestendosi a sua volta.
Mi sembra ovvio
sussurrò Legolas
girandosi verso di lui e alzando un sopracciglio.
Legolas
basta scherzare! Cosa sta succedendo?
e si avvicinò al compagno.
Gli Elfi di Lothlòrien erano molto agitati, correvano da
una parte allaltra passandosi dei messaggi a voce
anzi,
a Legolas il messaggio sembrava sempre quello
Cosa si stanno dicendo? chiese il ramingo
preoccupato.
Lelfo girò la testa verso di lui sospirando
Adesso non pretendere che
ma si fermò
improvvisamente, aveva capito qualcosa, aveva sentito un
nome
Elrond
sussurrò Credo
sia arrivato qui
Aragorn lo guardò serio Elrond? Devo andare a
vedere
Legolas annuì e seguì con lo sguardo luomo uscire
dalla stanza, poi i suoi occhi tornarono sugli Elfi nel
giardino, voleva capire cosa
Le gambe gli tremarono
e con una mano si appoggiò al muro, spalancò gli occhi,
non poteva crederci, non doveva essere così
eppure
questa volta aveva sentito chiaramente.
Elrond di GranBurrone era appena giunto a Lothlòrien
e
non era solo.
Frodo, Sam, Merry e Pipino non riuscivano a capire,
alcuni Elfi li stavano accompagnando chissà dove senza
dar loro nessuna spiegazione e poi perché tutta quella
confusione?
Ehi, guardate laggiù! gridò Merry puntando
il dito davanti a loro e mettendosi a correre. Gli hobbit
lo seguirono ed arrivarono in un giardino dove cerano
già Boromir e Gimli.
Ma cosa sta succedendo? chiese Pipino. I due
amici alzarono le spalle scuotendo la testa.
Non preoccupatevi
Gridò Aragorn mentre
li raggiungeva velocemente Non cè nessun
pericolo, è arrivato Lord Elrond da GranBurrone e, da
quello che sono riuscito a capire, è solo per parlare
con noi
Tutto qui? disse Pipino incredulo Da
come sono agitati tutti quanti credevo
Si, ma devi capire che Elrond è molto importante
per tutti gli Elfi, quindi vogliono preparare ogni cosa
nel migliore dei modi per accoglierlo degnamente
continuò il ramingo sorridendo. Si guardò intorno
ma
perché Legolas non si era ancora unito a loro?
Frodo lo fissò per un attimo.
Qualcosa non va? gli chiese.
No, va tutto bene
potresti andare a chiamare
Legolas, credo sia ancora nella mi
nella sua stanza
rispose Aragorn sperando con tutto il cuore che il
piccolo hobbit non si fosse accorto dellerrore che
stava per commettere.
Frodo annuì sorridendo e si mise a correre verso le
scale che conducevano alle camere.
Legolas chiuse gli occhi per un momento, doveva calmarsi,
doveva scendere dagli altri e soprattutto
doveva
dirlo ad Aragorn. Si fece forza e uscì dalla stanza
richiudendo la porta dietro di sé, sincamminò
velocemente o almeno era quello che cercava di fare, il
suo corpo non voleva rispondere ai suoi comandi. Dopo
pochi passi incrociò Frodo
Eccoti, Aragorn mi ha mandato a chiamarti
disse lHobbit guardandolo negli occhi.
Si
è arrivato Elrond e
andiamo dagli
altri adesso sussurrò lelfo iniziando a
scendere gli scalini.
Frodo lo seguì, ma perché si comportava in quel modo?
Sembrava quasi spaventato, sconvolto
non laveva
mai visto così.
Sta tornando Frodo con Legolas disse Sam
girandosi verso Aragorn.
Il ramingo fece qualche passo nella loro direzione
fermandosi davanti allelfo.
Grazie Frodo
disse allHobbit
sorridendo Torna pure da loro Frodo annuì
raggiungendo il gruppo ma rimase a fissare i due amici.
Aragorn
disse lelfo cercando di
non rivelare ciò che stava provando.
Perché ci hai messo tanto? bisbigliò luomo
Aragorn
devo dirti una cosa
continuò abbassando la voce.
Il ramingo capì che qualcosa turbava il compagno, glielo
leggeva chiaramente negli occhi
Cos'è successo? gli chiese preoccupato.
Legolas non fece in tempo ad iniziare la frase, in
lontananza sentirono la voce di Haldir che chiamava
Aragorn e Frodo per una riunione con Celeborn e Galadriel.
Lelfo guardò negli occhi luomo leggendogli
nella mente Non preoccuparti, qualunque cosa sia,
andrà tutto bene poi lo seguì con lo sguardo
mentre si allontanava con Haldir e Frodo.
No
sussurrò.
Aragorn continuava a pensare a lui, mentre seguiva
Haldir, cosa aveva? Poco prima aveva voluto rassicurarlo
col suo pensiero ma ora
cosera successo?
Entrarono nella grande stanza dove più volte aveva
parlato con Dama Galadriel e Celeborn ed, infatti, li
stavano aspettando con Elrond al loro fianco. Haldir
richiuse silenziosamente la porta alle loro spalle.
Elrond li guardò sorridendo
Avanti, avvicinatevi
disse.
Aragorn ubbidì seguito da Frodo, quando giunse davanti a
lui abbassò la testa posando una mano sul petto, il
piccolo Hobbit cercò di imitarlo.
Non siamo giunti fino a qui per recare brutte
notizie, se è questo che vi tormenta iniziò
Elrond Ma è per conoscere da voi maggiori notizie
sul fatto che ha scosso tutti i nostri cuori
la
perdita di Gandalf
Aragorn non riusciva a capire
perché Lord Elrond
aveva detto siamo? Chi altro era arrivato quel giorno a
Lothlòrien? Notò qualcuno che si stava avvicinando a
loro, rialzò lentamente la testa e solo in quel momento
la
vide
Era bella, raggiante come lultima volta
che laveva vista, indossava quellabito blu
che usava per cavalcare più comodamente ma che comunque
non la rendeva meno attraente. Gli si avvicinò
sorridendo, gli occhi splendevano al sole che illuminava
la stanza.
Aragorn
la sua voce era una dolce
melodia.
Arwen
Quel nome era uscito dalla bocca
del ramingo come un soffio, con un misto di stupore,
gioia e paura. Era rimasto immobile mentre la sua mente e
il suo cuore si riempivano di sentimenti contrastanti.
Perché era venuta fin li? Cosa laveva spinta a
seguire Elrond nel lungo viaggio? Conosceva già le
risposte a queste domande ma aveva timore di rivelarle
persino a se stesso. Ora era tutto più chiaro, ora
capiva cosa cera nello sguardo di Legolas poco
prima, cosa voleva dirgli
.
Lasciaci ora, mia cara Arwen, abbiamo molte cose di
cui discutere, potrete incontrarvi più tardi
disse Elrond sorridendo alla figlia. Lei, senza
distogliere lo sguardo da Aragorn annuì e uscì
lentamente dalla stanza.
Legolas guardava in lontananza gli altri amici parlare
tra loro, appoggiato ad un albero, senza però
intervenire in alcun modo, la sua mente era tormentata da
mille pensieri e da mille domande che non trovavano
risposta.
Non sei cambiato affatto
disse una voce
alle sue spalle. Sei sempre solitario e riflessivo
come una volta
No
non doveva essere
non adesso
eppure
avrebbe riconosciuto quella voce tra mille altre
Dama Arwen
sussurrò girandosi verso di
lei. Quando incrociò il suo sguardo sentì un brivido
percorrergli il corpo, era sempre bellissima, luminosa
come il sole
Legolas, lo sai che devi chiamarmi solo Arwen, ci
conosciamo da sempre! e dicendo questo gli prese
una mano stringendola tra le sue. Mi è dispiaciuto
non poterti parlare prima della vostra partenza, ma il
destino mi ha portato qui, certo, avrei preferito per una
ragione diversa
Legolas continuava a guardarla, ogni attimo il suo cuore
si riempiva sempre più di paura per quello che sarebbe
successo, quando Aragorn lavrebbe vista e avrebbe
di nuovo sfiorato le sue labbra. Perché doveva succedere
proprio in quel momento? Non era ancora pronto a
lasciarlo, a dimenticare tutto, in realtà non sarebbe
mai stato pronto
credeva di avere più tempo e
invece quella visita
Avrebbe voluto odiarla ma non
poteva, lamava come una sorella, unamica, ed
ora che laveva davanti provava un senso di colpa
per averla tradita. No, non poteva mentire a se stesso,
non poteva rinunciare ad Aragorn così
ma sapeva che
era quello che doveva fare.
Si, è difficile accettare la perdita di Gandalf
disse lelfo abbassando lo sguardo, non ci riusciva,
non poteva guardarla senza provare una gran rabbia.
Nonostante tutto ti trovo bene e
anche
Aragorn, lho visto poco fa
continuò
Arwen
Aragorn
Legolas sentì il suo cuore
iniziare a battere sempre di più.
Si, andrò da lui più tardi, spero di riuscire a
passare un po di tempo con voi due insieme però,
prima di ripartire, come una volta! e sorrise
dolcemente.
Legolas cercava di rimanere immobile, sperava con tutto
se stesso che lei non si fosse accorta di come invece
tutto il suo corpo stava tremando, non poteva, non
avrebbe sopportato la vista di Arwen e Aragorn insieme.
Certo
sussurrò senza però incrociare
il suo sguardo.
Era già pomeriggio quando la riunione finì, Frodo era
molto stanco anche se non aveva parlato molto e non
vedeva lora di ritornare dai suoi amici, a lui
piaceva restare in compagnia ma tutte quelle ore chiuso
in una stanza erano veramente troppe. Aragorn era al suo
fianco, da quando avevano lasciato Lord Elrond non aveva
più pronunciato una parola, sembrava completamente
assorto nei suoi pensieri, e dallespressione del
suo viso, non dovevano essere molto allegri.
Sei sicuro di stare bene? gli chiese
gentilmente.
Aragorn si girò verso di lui accennando un sorriso
Si, certamente, sono solo un po
non riusciva a trovare una scusa, ma non poteva
sicuramente dirgli la verità.
stanco? continuò Frodo Anche io,
e siamo solo rimasti a parlare, non so come abbia fatto
Lord Elrond ad affrontare un viaggio così lungo e ad
essere ancora nel pieno delle forze
anche Arwen era
ma appena pronunciò quel nome vide qualcosa di strano
nei suoi occhi, solo in quel momento collegò tutto.
Bene, io allora torno dagli altri
disse
e si mise a correre lasciando il ramingo solo. Dopo un po
ritornò sui suoi passi e voltandosi vide che luomo
si stava lentamente dirigendo verso le camere. Solo
adesso aveva capito, la reazione di Legolas quella
mattina, lo sguardo di Aragorn poco prima
Arwen! Cera
qualcosa tra la dama e il ramingo, lo aveva intuito a
GranBurrone e poi luomo aveva sempre quel
medaglione
o almeno lo aveva fino al loro arrivo a
Lothlòrien, ora che ci pensava era da molti giorni che
non lo notava più al suo collo. Ma poi quello che aveva
visto quel giorno tra Aragorn e Legolas
cosa sarebbe
successo adesso?
Aragorn entrò nella sua stanza chiudendo lentamente la
porta dietro di sé, doveva restare solo, doveva
riflettere. Si appoggiò al muro, respirando
profondamente, cosa poteva fare adesso? Cosa doveva fare?
Sarebbero rimasti ancora pochi giorni in quel posto ma
gli sembrava uneternità, non voleva vedere Legolas
soffrire, avrebbe voluto morire piuttosto, ma non poteva
nemmeno lasciare che Arwen scoprisse la loro storia,
anche lei ne avrebbe sofferto ma
questo voleva dire
rinnegare il suo amore per lelfo biondo, negare a
se stesso di essere completamente perso per lui
In
quel momento sentì qualcuno bussare alla porta
Avanti disse senza nemmeno pensare, la sua
mente era occupata in altri ragionamenti.
Finalmente possiamo parlare
disse Arwen
entrando e richiudendo la porta.
Il ramingo la guardò, aveva paura che scoprisse
qualcosa, che gli leggesse nella mente
Perché sei venuta fin qui? disse cercando di
rimanere calmo
Non lo immagini
le rispose lei
sorridendo e avvicinandosi a lui.
Arwen, non dovevi affrontare questo viaggio solo
per vedermi non è sicuro
sussurrò Aragorn
ma si dovette fermare quando la dama appoggiò
delicatamente un dito sulle sue labbra.
Affronterei qualsiasi pericolo anche solo per avere
tue notizie disse Arwen sorridendo Non puoi
immaginare quanto mi sono sentita sola, avevo bisogno di
te, non potevo sopportare che il male ti portasse via da
me
così dicendo si appoggiò a lui baciandolo.
Aragorn rimase sorpreso da quel gesto, era completamente
diverso dal bacio che si erano scambiati quella sera, le
labbra di Arwen si muovevano sulle sue con passione,
desiderio
istintivamente la strinse a sé
rispondendo al bacio.
Io ti ho donato il mio cuore, la mia vita e voglio
donarti tutta me stessa
sussurrò Arwen
fissandolo intensamente. Il ramingo sentì il suo corpo
tremare, possibile che fosse venuta fin lì per donarsi a
lui? Tentò di dire qualcosa ma lei lo interruppe
Non dire niente, ho già fatto la mia scelta,
domani notte resterò con te mio amore, come farò per il
resto della mia vita
continuò lei, appoggiò
di nuovo le labbra su quelle delluomo
accarezzandogli dolcemente la guancia poi, senza dire
niente si allontanò da lui sorridendo e uscì dalla
stanza. Aragorn rimase immobile, il suo cuore batteva
violentemente nel petto, la sua mente incapace di
qualsiasi pensiero.
Legolas camminava velocemente, aveva deciso di lasciare
perdere tutto anche solo per pochi attimi e rilassarsi
completamente, altrimenti non sarebbe riuscito a
resistere, tutti quei pensieri, quelle emozioni lo
stavano facendo impazzire. Aprì la porta sulla sua
sinistra ed entrò, fece qualche passo lungo il corridoio
fino ad arrivare ad una stanza con tende bianche alle
pareti, in un angolo cera uno specchio e nel mezzo
una grande vasca rotonda piena dacqua la cui
superficie era completamente ricoperta da petali di fiori
anchessi bianchi che sprigionavano nellaria
un profumo meraviglioso, tre scalini ne facilitavano lentrata.
Lelfo si guardò attorno sorridendo come se la sola
vista di quel posto lo facesse sentire un po meglio
poi si tolse lentamente gli abiti ed entrò nella vasca.
Sentì lacqua salire lungo il suo corpo mentre
scendeva gli scalini e i petali lo lambivano dolcemente
rendendo la sua pelle altrettanto profumata; appoggiò la
schiena al bordo immergendosi fino al collo, la testa
piegata allindietro e gli occhi chiusi. Non voleva
pensare a niente ma era troppo forte quello che sentiva
nel cuore, il nodo alla gola si stringeva sempre di più,
perché doveva finire tutto? Non voleva lasciarlo
Come
se fosse lunico modo per liberarsi da quel peso
iniziò a piangere, le lacrime scivolavano lungo le sue
guance rigando quel viso così bello e perfetto.
Senza riflettere su quello che era appena successo
Aragorn uscì dalla stanza sbattendo violentemente la
porta, non sapeva cosa fare, dove andare, ma lunica
certezza era che doveva calmarsi, fare un po di
chiarezza in tutti quei sentimenti che stavano divorando
il suo cuore. Era a conoscenza di una stanza usata dagli
Elfi per riposare il corpo e lo spirito
Aprì la
porta ed entrò, fece qualche passo iniziando a
slacciarsi la tunica ma si fermò, vide unimmagine
riflessa nello specchio.
Legolas
bisbigliò. Rimase a guardarlo
per un po, era bellissimo vederlo circondato dai
petali bianchi che si intonavano perfettamente con la sua
pelle candida. Come per magia tutti i pensieri che
affliggevano la mente delluomo sparirono lasciando
il posto alle sensazioni che quella visione gli provocava.
Le sue gambe si mossero e senza riuscire a fermarsi il
ramingo entrò nella stanza.
Sorrise quando vide che lelfo non laveva
minimamente notato.
Anche questa volta mi hai letto nel pensiero!
disse Aragorn togliendosi la tunica.
Legolas si rialzò di scatto aprendo gli occhi e
incrociando quelli delluomo
Non
non dovresti essere qui
disse,
nella sua voce si poteva scorgere il dolore che fino a
poco prima laveva afflitto.
Non cè nessun altro posto in cui vorrei
essere
continuò il ramingo slacciandosi i
pantaloni.
Lelfo girò la testa abbassando lo sguardo, non
doveva lasciare che la passione prendesse il sopravvento
sulla ragione, non doveva guardarlo
Vide le onde
causate dallentrata delluomo nella vasca.
Le hai parlato? chiese Legolas senza rialzare
lo sguardo.
Sì poco fa
rispose il ramingo
bagnandosi il volto e avvicinandosi a lui Abbiamo
parlato del suo viaggio e
Dovresti andare da lei
lo interruppe lelfo.
Aragorn cercò di controllarsi ma sentì una strana
sensazione impadronirsi di lui, lo prese per un braccio
violentemente.
Guardami Legolas
disse. Lelfo
spaventato da quel tono di voce alzò lo sguardo
Basta
devi smetterla di dirmi cosa devo o non
devo fare, ha capito? continuò il ramingo alzando
la voce Non ci riesco, sarebbe così facile se
potessi dividermi in due persone
così Aragorn il
futuro re andrebbe con Arwen e invece Grampasso il
ramingo resterebbe con te per tutta la vita ma non è così,
ne abbiamo già parlato
Tu sei promesso a lei
sussurrò
Legolas, sentiva la mano delluomo stringerlo sempre
più forte, gli stava facendo male, istintivamente si
guardò il braccio.
Ed è così semplice?
Ti ho detto di guardarmi
Legolas e lo scosse, lelfo posò di nuovo gli
occhi su di lui fissandolo terrorizzato. Credi sia
così semplice spegnere il fuoco che arde in me ogni
volta che ti vedo? Ogni volta che ti tocco? Forse lo è
per te
Lelfo scosse la testa incapace di parlare, Aragorn
non lo aveva mai trattato così, non gli aveva mai
parlato in quel modo
.
Bene e allora come puoi pretenderlo da me? Come
puoi pretendere che vada da lei come se niente fosse?
Forse un giorno
sì, un giorno dovrò mantenere fede
alla mia promessa ma non adesso
quando verrà il
momento rinnegherò me stesso per un bene superiore ma
non
chiedermi di rinnegare il mio amore per te, questo non
potrò mai farlo
Si allontanò dallelfo e andò nella parte opposta
della vasca e girandosi appoggiò le mani al bordo
abbassando la testa, chiuse gli occhi respirando
profondamente.
Legolas rimase fermo per un attimo ancora impietrito
dalla paura, sentiva il suo cuore battere violentemente e
il dolore al braccio non diminuiva nonostante il ramingo
lavesse lasciato.
Aragorn aveva ragione, lui continuava a spingere luomo
verso Arwen per fare in modo che si allontanasse, per
soffrire di meno in futuro, ma non si era mai accorto che
così facendo le cose non miglioravano, era una tortura
per entrambi
.
Si avvicinò ad Aragorn e posò una mano sulla sua testa,
accarezzandogli i capelli.
Il ramingo si voltò lentamente riaprendo gli occhi,
quando Legolas lo guardò vide qualcosa scorrergli sulle
guance, non capiva se era lacqua che scendeva dai
capelli o se erano
lacrime.
Lo strinse a sé continuando ad accarezzarlo come con un
bambino che ha bisogno daffetto, sentiva il suo
respiro caldo sul collo e il corpo delluomo
rilassarsi nel suo abbraccio.
Aragorn avrebbe voluto rimanere tra quelle braccia in
eterno, il profumo della pelle di Legolas, i suoi capelli
morbidi sul viso erano le uniche cose di cui sentiva
veramente il bisogno.
Calmati Estel
sussurrò Legolas Andrà
tutto bene, io resterò con te, qualsiasi cosa succeda
Legolas
disse il ramingo dolcemente, ma
un pensiero si fece strada nella sua mente
doveva
dirglielo, adesso o non ci sarebbe più riuscito. Domani
notte
Arwen verrà da me e
Shh
bisbigliò Legolas Non dire
niente
comunque vada
io sarò ancora qui
Aragorn alzò la testa, non credeva alle sue parole,
sapeva che avrebbe sofferto ma
vide un segno
sul braccio del compagno, un livido che deturpava il
candore della sua pelle, si ricordò di averlo stretto
poco prima
Legolas
cosa ti ho fatto
perché non me lhai
detto? le parole gli uscivano a stento dalla bocca
Perché non mi hai fermato?
Va tutto bene
non
disse lelfo
accennando un sorriso per tranquillizzarlo.
No
non va tutto bene
come ho potuto farti
del male
continuò luomo guardandolo
terrorizzato per quello che aveva fatto
Aragorn, non mi hai fatto male
mentì
Legolas incrociando il suo sguardo
Si invece
perdonami Legolas
lo
interruppe il ramingo.
Lelfo capì che le parole non sarebbero servite così
lo abbracciò di nuovo baciandolo con passione.
Aragorn gli accarezzò la schiena dolcemente e mentre il
bacio continuava aprì gli occhi e vide il loro riflesso
nello specchio
sorrise e sussurrò sulle labbra del
compagno Guarda
Legolas girò la testa e vide allo specchio il suo corpo
nudo abbracciato a quello del compagno, solo in quel
momento si rese conto di quanta sensualità cera in
quella stanza, di come tutto sembrasse più magico e
affascinante, senza riuscire a controllarsi leccitazione
entrò in possesso del suo corpo
Il ramingo gli sorrise sentendo la sua reazione
Vedo che hai provato la stessa cosa che ho provato
io
disse passandogli una mano sul volto
Non possiamo
bisbigliò lelfo
fissando il compagno con uno sguardo pieno di desiderio
Lo so
e
devo allontanarmi da te adesso
che ho ancora un po di controllo sul mio corpo
Legolas gli sorrise quando sentì con che difficoltà il
compagno lasciava le sue braccia.
Aragorn uscì dalla vasca e si rivestì, prima di aprire
la porta si fermò e, senza voltarsi disse
Verrai da me più tardi? e senza attendere
una risposta In ogni caso, se non ti vedrò
arrivare verrò a cercarti
e ti troverò
Ehi!!! gridò Sam entrando nella stanza
Guardate cosho trovato! saltò sul suo
letto e posò sulle coperte una ciotola ricolma di bacche
rosse.
Silenzio
sussurrò Frodo mettendosi a
sedere Altrimenti sveglierai gli altri!
Troppo tardi
disse sbadigliando
Pipino
Già
facci vedere! continuò Merry ed
entrambi gli Hobbit lasciarono i loro letti per
accomodarsi su quelli degli amici.
Assaggiatele, sono deliziose! disse Sam. I
tre Hobbit si guardarono e fecero comera stato
detto loro.
Hai ragione
disse Pipino prendendone
una manciata Sono ottime
Fermi
basta
non vi ho detto di finirle
sono
mie! protestò Sam e riprese la ciotola
stringendosela al petto.
Legolas era nella sua camera, appoggiato vicino alla
finestra con le braccia incrociate sul petto. Guardava in
alto la luna che risplendeva e nei suoi occhi si
riflettevano le stelle che ricoprivano il cielo come un
manto luminoso. Non aveva intenzione di andare da lui,
avrebbe aspettato, anche tutta la notte
Il pensiero
che lindomani alla stessa ora Aragorn avrebbe
stretto Arwen tra le sue braccia lo faceva morire di
gelosia, di rabbia, nonostante le parole del ramingo
risuonassero ancora nella sua mente.
Sentì la porta aprirsi e richiudersi ma non si voltò, i
passi si fecero sempre più vicini.
Non farlo Legolas
disse Aragorn
fermandosi davanti alla finestra Non allontanarti
da me
te ne prego
Ci ho provato è vero
sussurrò lelfo
Ho tentato ma ho fallito, è forse la prima cosa in
tutta la mia vita che non riesco a fare
Forse ti manca la volontà
disse
sorridendo luomo posizionandosi al suo fianco, con
una mano spostò allindietro i capelli che
ricadevano sul petto dellelfo.
La volontà
non solo quella
continuò Legolas, il tono della sua voce era calmo,
dolce Il coraggio, la forza
credevo di
possederle e invece
sono capace solo di assecondare
i desideri del mio cuore senza riuscire a controllare le
mie emozioni, mi sento così
debole di fronte a
tutto questo
Tu non sei debole Legolas lo interruppe il
ramingo cercando di catturare il suo sguardo che però
vagava ancora nel cielo Lamore non è una
debolezza, ci rende più forti, ci aiuta ad andare
avanti, se non esistessero lamore, lamicizia
perché vivremmo? Per passare la vita in solitudine?
Tanto varrebbe lasciar perdere la missione, a cosa
servirebbe salvare la Terra di Mezzo per poi lasciarne
gli abitanti in un altro oblio?
Lamore fa soffrire
sospirò
Legolas Credimi, in questi giorni ho sentito il mio
cuore spezzarsi molte volte e il dolore è accecante,
saperti tra le braccia di
unaltra persona mi
fa stare male come non lo sono mai stato, è questa la
cosa che non sopporto
lamore mi rende
vulnerabile, indifeso, incapace di ragionare e
mi
spaventa, ho paura perché so di dover fare determinate
cose ma non ne sono capace
Io ti credo, conosco benissimo tutto questo perché
sono le stesse cose che sento nel mio cuore disse
Aragorn Ma non devi avere paura, io resterò con
te, ricordi cosa mi dicesti la notte del nostro arrivo?
La stessa cosa vale per me
Amin khiluva lle a
gurtha ar thar sussurrò dolcemente.
Legolas si girò verso di lui sorridendo e posò una mano
sulla sua guancia. Aragorn fece lo stesso avvicinandosi
di più a lui poi senza riuscire a resistere oltre lo tirò
a se baciandolo teneramente.
Il sole si stava alzando nel cielo e tutta la popolazione
di Lothlòrien si stava risvegliando. Legolas osservava i
raggi che iniziavano ad illuminare la stanza, aveva
passato la notte stringendo Aragorn tra le sue braccia,
accarezzandogli i capelli, si sentiva felice perché in
quei momenti il ramingo era solamente suo, non
apparteneva a nessun altro
avrebbe voluto far durare
quegli attimi in eterno ma
sentì bussare
violentemente alla porta, Aragorn si risvegliò e si alzò
di scatto guardando il compagno
Legolas
sono Frodo
rispondimi, Sam si
sente male, non si vuole svegliare e
Aragorn non è
nella sua stanza
ho bisogno daiuto!
Lelfo rimase in silenzio per un attimo poi,
iniziando a rivestirsi gli gridò
Torna da lui Frodo, vado a cercare Aragorn e
Lhobbit era in preda al panico, aveva paura per lamico
e ogni momento che passava poteva essere troppo tardi
Legolas ti prego
io
so che è lì con te
continuò Frodo abbassando un po la voce Vi
ho visti giorni fa
manterrò il segreto ma adesso vi
prego venite ad aiutarmi
I due compagni si guardarono a bocca aperta, immobili
Aragorn
capì che ormai il danno era stato fatto non cera
tempo per preoccuparsi adesso, si rivestì velocemente
Entra Frodo
disse. Legolas lo fissò
senza parlare.
Frodo aprì la porta, non fece caso alluomo che si
stava allacciando i pantaloni, nella sua mente tutti i
pensieri erano rivolti a Sam
Non riusciamo a svegliarlo, respira ma non sì
sveglia
disse.
Andiamo
sussurrò il ramingo facendo un
cenno con la testa allelfo.
Pipino e Marry continuavano a scuoterlo ma era tutto
inutile. Aragorn si sedette sullo sgabello di fianco al
letto e iniziò a chiamarlo ma non ottenne nessuna
risposta. Gli toccò la fronte, ma non aveva febbre, era
fresco, sembrava stare bene.
Aragorn guarda
disse Legolas prendendo
in una mano un piatto dove cerano ancora alcune
bacche rosse.
Ha mangiato queste ieri sera? chiese
preoccupato a Frodo.
Lhobbit annuì Tutti lo abbiamo fatto ma poi
lui si è preso il piatto e credo che le abbia finite
erano
velenose? bisbigliò sperando con tutto il cuore in
una risposta negativa.
No, non sono velenose ma
iniziò il
ramingo, diede unocchiata a Legolas che annuì e
uscì velocemente dalla stanza.
Se assunte in quantità elevate possono causare
anche la morte, per fortuna non è il caso di Sam, queste
bacche vengono utilizzate dagli Elfi per fare degli
infusi che aiutano a riposare e a rilassare il corpo ma
sono mischiate ad altre erbe
Lelfo tornò con una tisana che versò lentamente
nella bocca di Sam Questo lo aiuterà a riprendersi
disse.
Aragorn guardò i tre Hobbit che lo stavano osservando
Si riprenderà, state tranquilli, andate pure
adesso, non ha bisogno di niente
Pipino e Merry annuirono e in silenzio uscirono. Frodo
però non voleva muoversi
Potrei restare un po con lui, se si dovesse
svegliare
sussurrò fissando il ramingo.
Frodo non preoccuparti, non si alzerà dal letto
prima di questa sera e quando lo farà non vorrà
tornarci per un bel pezzo, vai con gli altri, starà bene
gli disse sorridendo Aragorn accarezzandogli la testa.
Frodo sorrise a sua volta e lasciò gli amici richiudendo
la porta, anche se avrebbe voluto restare con Sam, luomo
aveva ragione, non poteva fare niente lì.
Legolas si mise dietro al compagno osservando il volto di
Sam
E stato fortunato, se ne avesse mangiate
delle altre
sussurrò
Sì, ma non dirlo a Frodo, è già abbastanza
preoccupato
disse Aragorn appoggiando
indietro la testa sul corpo dellelfo Non mi
piace svegliarmi in questo modo
Non ti piace risvegliarti tra le mie braccia?
disse sorridendo Legolas appoggiando le mani sulle spalle
delluomo e iniziando a massaggiarlo Rilassati
Sai cosa intendevo, non è bello essere svegliati
da un amico che sta male e
come puoi pretendere che
mi rilassi se mi tocchi così
bisbigliò il
ramingo, ad ogni movimento sentiva un brivido di piacere.
Credo sia rimasto ancora dellunguento se ne
hai bisogno
continuò lelfo senza
interrompere il massaggio.
Mmm
non tentarmi
disse Aragorn
alzando una mano e appoggiandola indietro sul braccio
dellelfo
Ti fa ancora male? e iniziò ad accarezzarlo.
No, te lho già detto
e poi io sono più
forte di te, non puoi farmi male gli rispose
Legolas
Il ramingo alzò lo sguardo per incrociare quello del
compagno
Non è vero
cosè una sfida? disse
sorridendo
Tu cosa credi? bisbigliò lelfo
abbassandosi per baciargli la fronte
Vai a prendere i tuoi pugnali
ti aspetto nel
bosco vicino al solito albero ribatté Aragorn
prima di alzarsi e uscire dalla stanza sotto gli occhi
divertiti del compagno.
Il vento soffiava dolcemente tra gli alberi e muoveva i
capelli dei due compagni in piedi uno di fronte allaltro
Inizia tu
disse Aragorn impugnando la
spada.
Come vuoi annuì Legolas e velocemente alzò
il pugnale.
Il suono provocato dallo scontro echeggiava nel bosco e
le lame brillavano al sole.
Cosa facciamo con Frodo? disse.
Cosa vuoi fare tagliargli la lingua?
Non ha
detto niente a nessuno fino ad ora non preoccuparti
lo rassicurò Aragorn.
Lhai vista? disse lelfo
continuando ad attaccare.
Chi? rispose il ramingo parando i colpi del
compagno.
Sai chi
sussurrò Legolas che ora
doveva difendersi.
No
non la vedrò prima di questa sera
continuò luomo.
Lelfo ricominciò ad attaccare e questa volta la
lama del suo pugnale si fermò a pochi centimetri dal
corpo del ramingo, bloccata dalla spada.
Ehi
i colpi bassi non valgono si lamentò
Aragorn sorridendo
Ma se li hai fatti fino ad ora
disse
Legolas muovendo leggermente la gamba per non perdere lequilibrio.
Un raggio di sole si riflesse sulla sua lama colpendo
negli occhi il ramingo che girò la testa
indietreggiando, il pugnale scivolò sulla spada finendo
contro il corpo delluomo.
Aragorn
gridò lelfo quando vide
il compagno appoggiarsi alla spada per sostenersi con una
mano sul ventre.
Va tutto bene, è solo un graffio
disse
Aragorn abbassando lo sguardo, ma quando vide la mano
sporca di sangue sentì le gambe indebolirsi
o
forse no
sussurrò.
Legolas lasciò cadere a terra le armi e afferrò luomo
appoggiandolo ad un albero
Fammi vedere
disse mentre la paura si
dipingeva sul suo volto. Il ramingo tolse la mano mentre
lelfo gli slacciava gli ultimi lacci della tunica
Non è profondo però dobbiamo medicarlo subito,
riesci a camminare?
Sì certo
però non chiedermi di correre
rispose sorridendo Aragorn appoggiandosi al compagno
mentre si avviavano verso le stanze.
Aragorn mi dispiace, non avrei mai voluto
sussurrò Legolas.
Non è colpa tua, può succedere, è stato il
riflesso del sole a disorientarmi, la prossima volta ci
sfidiamo di notte disse luomo.
Quando arrivarono nella camera Aragorn si sedette sul
letto, Legolas lo aiutò a togliersi la tunica e lo fece
sdraiare poi andò a prendere delle bende e delle erbe
per disinfettare la ferita.
Dimmi se ti faccio male
disse mentre
gli slacciava i pantaloni abbassandoli leggermente.
Quando le tue mani si avvicinano a quella parte del
mio corpo sento tutto fuorché dolore
disse
sorridendo il ramingo.
Non sto scherzando Aragorn
sussurrò
Legolas iniziando a ripulire la ferita.
Luomo alzò la testa per vedere il danno subito
Però
se mi colpivi poco più sotto potevamo
dire addio ai nostri incontri
Lelfo lo guardò con unespressione seria sul
viso Lo trovi così divertente?
Mettiti a
sedere adesso
Legolas non è niente, domani sarà già
rimarginata
ho solo perso un po di sangue
continuò il ramingo sedendosi sul letto.
Legolas si inginocchiò davanti a lui e fece passare la
benda attorno ai fianchi delluomo cercando di
ricoprire la ferita come meglio poteva dato che la zona
non era delle più accessibili. Aragorn lo guardava
sorridendo, quando le mani dellelfo iniziarono a
richiudere i pantaloni le ricoprì con le sue fermandole.
Legolas alzò lo sguardo su di lui respirando
profondamente
Mi dispiace
sussurrò
Il ramingo avvicinò il volto al suo fino a quasi a
sfiorare le sue labbra
Lo sai che ti am
In quel momento sentirono qualcuno entrare dalla porta
socchiusa, nella fretta Legolas non laveva richiusa
dietro di sé.
Lelfo si alzò di scatto andando a sbattere contro
il tavolino dove era appoggiato lunguento che aveva
usato per medicare il compagno.
Aragorn stai bene? disse Arwen avvicinandosi
a lui e sfiorandogli la fronte con la mano Mi hanno
detto che ti sei ferito
Si
ma non è niente
ci stavamo allenando
e per colpa del sole ho perso la concentrazione
rispose luomo cercando di riprendere il fiato che
aveva perso poco prima quando laveva sentita
entrare.
Arwen abbassò lo sguardo sulla benda e poi lo rialzò
incrociando quello di Legolas
Lhai medicato tu?
poi sorridendo
si rivolse di nuovo al ramingo Bene, allora
guarirai prestissimo, Legolas è sempre stato molto bravo
Aragorn annuì, si sentiva svenire ma non per la perdita
di sangue ma per la situazione che si era creata.
Arwen notò lespressione sul suo viso
Forse è meglio lasciarlo riposare un po ora,
non credi? disse guardando lelfo in piedi di
fianco a lei.
Si, è meglio andare
sussurrò Legolas
e fece qualche passo in direzione della porta, prima di
uscire sentì le parole che Arwen stava bisbigliando allorecchio
del ramingo
Riposati, verrò da te più tardi come ti avevo
promesso
Chiuse gli occhi e uscì dalla stanza seguito poco dopo
da Arwen.
Sono contenta che ci sia tu con lui disse lei.
Si avvicinò a Legolas e lo abbracciò appoggiando la
testa sulla sua spalla. So che lo ami quanto lo amo
io e non desidererei vedere nessun altro al suo fianco
che si prendesse cura di lui se non te
Legolas rimase immobile sorpreso da quel gesto e da
quelle parole, non riusciva a parlare ma un pensiero si
fece strada nella sua mente Arwen se solo sapessi
quanto il nostro amore per lui è simile
Arwen alzò la testa e lo guardò negli occhi
intensamente.
La sera stava scendendo lentamente sul bosco di Lothlòrien
e un altro giorno se ne andava lasciandone alla Compagnia
ancora pochi da passare in quel luogo, la data della
partenza si avvicinava.
Aragorn era in piedi davanti alla finestra e guardava il
giardino sotto di sé, era rimasto a letto tutto
pomeriggio a pensare a quella notte ed ora che era giunta
non aveva ancora idea di come affrontarla. La luce della
luna illuminava la sua pelle rendendola chiara quasi
quanto la benda che gli cingeva i fianchi; la ferita si
era quasi rimarginata ma non era quello che turbava la
sua mente.
Sentì la porta aprirsi e richiudersi e poco dopo le mani
di Arwen iniziarono ad accarezzargli la schiena per poi
proseguire sul suo petto. Chiuse gli occhi per un istante
cercando di capire i sentimenti e le emozioni che si
stavano risvegliando in lui, quando li riaprì lo vide
Legolas stava passeggiando nel giardino con lo sguardo
rivolto al cielo, come se le miriadi di stelle sopra di
lui avessero la capacità di alleggerire la pena che
provava in quel momento.
Aragorn respirò profondamente quando sentì le labbra di
Arwen sulla sua pelle, le sue mani scendere sul ventre
Non posso
sussurrò.
Legolas continuò a camminare inoltrandosi nel bosco,
doveva fare qualcosa, doveva tenere la mente occupata per
non pensare a lui
a loro. Ad un tratto sentì dei
rumori provenire da dietro un albero, si avvicinò
lentamente e vide Boromir seduto in terra con in mano una
borraccia.
Luomo alzò lo sguardo e lo vide Guarda
guarda
un
elfo, che strano vedere un elfo da queste parti
e iniziò a ridere bevendo lunghe sorsate.
Legolas capì da quel tono di voce che era ubriaco e che
la borraccia non conteneva semplice acqua Dove hai
preso quel vino Boromir?
Lo sai che è pericoloso
berne troppo
disse cercando di mantenere un
tono di voce calmo.
Che ti importa, non è tuo
e poi tra qualche
giorno andremo incontro alla morte di nuovo che male può
farmi
rispose Boromir alzandosi in piedi
barcollando. Moriremo tutti lo sai? Non possiamo
fare niente contro di lui è troppo forte, nemmeno quel
mezzuomo con il suo anello, ci distruggerà con una
sola mano
e bevve un altro sorso di vino.
Boromir non dire così, sei ubriaco va a dormire,
domani mattina ti sentirai meglio
disse
Legolas dolcemente Dammi quella borraccia
e allungò una mano verso quella delluomo.
No
gridò il cavaliere allontanando la
borraccia e colpendo con la mano libera il volto dellelfo.
Legolas barcollò allindietro portandosi una mano
sulla guancia, non si aspettava una simile reazione, lo
guardò spalancando gli occhi
Boromir sei ubriaco dammi la borraccia
ma non riuscì a finire la frase. Luomo lasciò
cadere la borraccia, gli prese il braccio girandoglielo
dietro la schiena e lo spinse contro un albero così
violentemente da fargli battere la testa sul tronco. Un
lamento di dolore uscì dalla bocca dellelfo
Non dirmi cosa devo fare hai capito? Sei solo un
piccolo elfo non sai niente di me, di quello che sto
passando
gridò Boromir senza lasciare il
braccio dellamico.
Boromir
mi stai facendo male
sussurrò Legolas, sentiva il volto in fiamme per i colpi
che aveva ricevuto.
Ah si
posso farti anche molto peggio
Lelfo iniziava ad avere paura anche se non voleva
darlo a vedere, sapeva che il vino degli Elfi non
annebbiava solo la menta ma provocava anche un senso di
eccitazione in tutto il corpo. Con un movimento veloce
riuscì a liberarsi dalla stretta del cavaliere
spingendolo indietro
Va via
non voglio lottare con te
disse. Luomo però si avvicinò e lo colpì di
nuovo sul volto, Legolas non riuscì più a resistere e
gli diede un pugno nello stomaco facendolo cadere a terra.
Ma se mi costringi
continuò Adesso
va a dormire
non sei in te
Boromir si rialzò ridendo
Bene
bene
il piccolo elfo si sa difendere
si avvicinò velocemente a lui e gli strinse una mano
attorno al collo bloccandolo contro lalbero.
Legolas non sapeva più cosa fare, non voleva colpirlo di
nuovo, nonostante il suo comportamento era sempre Boromir
e avrebbe potuto fargli veramente male, notò il viso
delluomo poco distante dal suo, il suo sguardo e
sentì il cuore iniziare a battere prepotentemente per la
paura di ciò che stava per fare
Lasciami
disse mettendo le mani sul
braccio che lo stava stringendo ma il cavaliere era molto
forte e più lelfo cercava di liberarsi più la
stretta aumentava.
Ti ho detto che non devi darmi ordini
non
avevo mai notato quanto fossi attraente
disse
luomo sorridendo Dì un po
è vero
che voi Elfi non fate distinzione di sesso
.
Legolas cercò di dire qualcosa ma le labbra di Boromir
si posarono violentemente sulle sue
non riusciva a
respirare
Vuoi divertirti un po
gli
bisbigliò luomo allorecchio e fece scivolare
la mano libera tra le gambe dellelfo.
Legolas trasalì, non voleva lasciarlo fare
No
Boromir ti prego
no
sussurrò col fiato che riuscì a recuperare, la mano sul
suo collo stringeva sempre di più.
Boromir alzò lo sguardo su di lui quando sentì il tono
supplichevole di quelle parole e incrociò i suoi occhi
pieni di terrore, improvvisamente lasciò la presa e si
allontanò.
Ma cosa sto facendo
bisbigliò come se
solo allora si fosse accorto delle proprie azioni.
Lelfo si piegò sulle gambe tossendo e cercando di
respirare lentamente
Vai a dormire
sussurrò
Legolas
cosa
disse luomo,
sentiva la testa pesante e non riusciva a razionalizzare
cosa stava succedendo.
Non è niente
vai ora
continuò
Legolas cercando di mantenere la calma per quanto gli era
possibile.
Boromir lo guardò per un attimo e poi si allontanò
barcollando. Lelfo si incamminò lentamente verso
la sua stanza, sentiva la testa battere quasi quanto il
suo cuore, la parte sinistra del viso bruciava e quasi
non riusciva a muovere il braccio ma
no
non
poteva andare nella sua stanza, non quella notte.
Aragorn guardava fuori dalla finestra il sole sorgere,
risplendendo sullultimo giorno che la Compagnia
avrebbe passato a Lothlòrien. Quella notte non aveva
chiuso occhio, era rimasto seduto sul letto a contemplare
il buio, il silenzio come se da essi potesse ottenere una
risposta sul perché aveva agito in quel modo ma quello
che cercava non era intorno a lui
era dentro
di lui, nel suo cuore.
Abbassò lo sguardo e vide Arwen distesa accanto a lui
addormentata, forse aveva ancora bisogno di riprendere le
forze perse durante il lungo viaggio, chissà cosa stava
sognando?
Con una mano la scosse dolcemente
Arwen è mattina
io devo andare a preparare
tutto loccorrente per domani
sussurrò
Tu resta pure qui a riposare
Lei annuì senza aprire gli occhi. Il ramingo sorrise e
gli diede un bacio sulla spalla poi si alzò dal letto
infilandosi la tunica, prima di allacciarla si guardò la
benda che usciva dai suoi pantaloni, non sentiva nessun
dolore, la ferita si era rimarginata perfettamente. Mise
gli stivali e uscì dalla stanza.
Legolas era appoggiato ad un albero del giardino, quel
giorno aveva indossato labito che usava per
viaggiare, sperava che in quel modo i segni sul collo
fossero meno visibili ma si sbagliava e comunque i lividi
sul volto non potevano certamente essere nascosti. Il
dolore al braccio era passato ma quello al cuore no
voleva
rivedere Aragorn ma non poteva aspettarsi quello che
sarebbe successo.
Legolas
posso parlarti disse Boromir
raggiungendolo, quando lelfo si girò verso di lui,
luomo rimase immobile a bocca aperta.
Ma
sono stato io a farti questo
non
ricordo niente tranne i tuoi occhi spaventati e
sussurrò
E passato Boromir, eri ubriaco, non eri in
te, sto bene
disse Legolas.
Perché non mi hai colpito anche tu
continuò luomo senza distogliere lo sguardo dai
danni che aveva provocato allamico. Se fossi
stato al tuo posto io
Io non sono un uomo ricordi
sono un elfo
lo interruppe sorridendo non eri consapevole di
quello che stavi facendo, non potevo colpirti
Mi dispiace
potrai mai perdonarmi? disse
Boromir guardandolo negli occhi.
Te lho detto va tutto bene
la prossima
volta che hai intenzione di bere però avvertimi prima
così non vengo a disturbarti
rispose in tono
scherzoso Legolas appoggiando una mano sulla spalla delluomo.
I due compagni sentirono delle voci in lontananza e si
voltarono.
Aragorn e Frodo li stavano raggiungendo ridendo tra loro,
erano appena stati da Sam che finalmente si era svegliato
ed ora non riuscivano più a farlo stare fermo così lavevano
mandato a preparare le provviste per tutti quanti in modo
da tenerlo occupato per un po. Quando arrivarono
vicino ai due compagni il sorriso di Aragorn si spense
sulle sue labbra.
Cosè successo?
Chi ti ha fatto questo?
bisbigliò fissando Legolas. Aveva un livido sulla
fronte, uno sullo zigomo sinistro e un segno intorno al
collo. Anche Frodo lo guardò preoccupato, era strano
vedere la pelle candida e perfetta dellelfo
rovinata in quel modo.
Legolas abbassò lo sguardo come se volesse nascondersi
ai suoi occhi
Sto bene
è stato un incidente
sussurrò.
E colpa mia
disse Boromir quando
vide la reazione dellelfo Ho bevuto e Legolas
ha cercato di aiutarmi ma
Non riuscì a finire la frase, il ramingo lo prese per labito
e lo sbatté violentemente contro lalbero, gli
occhi fissi in quelli del cavaliere
Come hai osato fargli del male?
gridò
Come hai osato toccarlo?
No Aragorn
sussurrò tra sé lelfo
e si avvicinò velocemente ai due cercando di farli
allontanare.
Frodo fece un passo indietro a bocca aperta, non aveva
mai visto Aragorn così arrabbiato.
Non ti avvicinare mai più a lui! Hai capito!
Non
ti azzardare nemmeno a sfiorarlo! continuò
spingendo più forte Boromir contro il tronco.
Aragorn smettila
ci siamo già chiariti
disse Legolas alzando la voce ma il ramingo non lo stava
ascoltando. Sperava con tutto il cuore che Boromir stesse
calmo e non rispondesse ed era, infatti, ciò che il
cavaliere aveva intenzione di fare, altrimenti le cose
sarebbero peggiorate.
Sei fortunato se questa volta ti lascio andare via
con le tue gambe
ma ti giuro che se solo provi a
Basta Aragorn lascialo! gridò lelfo
afferrando per un braccio luomo e spingendolo
lontano. E meglio che vai ora
me ne
occupo io
sussurrò a Boromir che annuì e si
allontanò velocemente.
Legolas guardò lespressione spaventata sul volto
di Frodo
Tutto bene? gli disse dolcemente. Lhobbit
fece cenno di sì col capo anche se il suo cuore non
voleva rallentare.
Si avvicinò ad Aragorn fissandolo intensamente
Cosa ti è preso? Sei impazzito? gli disse
seriamente Tu non hai niente a che vedere con
questa storia
Legolas mi dispiace ma
quando ti ho visto così
è
stato più forte di me gli rispose luomo
dolcemente, tutto la rabbia che prima cera nella
sua voce era sparita.
Sto bene hai capito?
Sto
bene!
sussurrò lelfo. Aragorn lo guardò sfiorando con
le dita la sua fronte e la sua guancia e notò la smorfia
di dolore sul suo viso.
Perché non ti sei curato subito? Il dolore sarebbe
passato
Ieri notte non ci riuscivo, il braccio mi faceva
troppo male, ora però va meglio
disse
Legolas.
Perché non ti sei difeso?
Se solo fossi stato
con te
e gli accarezzò laltro lato del
viso.
saresti stato colpito anche tu
lo
interruppe sorridendo lelfo
comunque ho
cercato di difendermi ma non volevo fargli troppo male,
non capiva quello che stava facendo e tu avresti fatto la
stessa cosa
ti conosco
Il ramingo abbassò lo sguardo per un attimo e poi lo
rialzò incrociando quello del compagno
Legolas ieri notte
No
non dirmi niente sussurrò lelfo
scuotendo la testa Non voglio sapere niente
ti
prego non dirmelo
Aragorn gli sorrise e fece passare la mano dolcemente sui
suoi capelli sfiorando lorecchio.
Forse possiamo ancora fare qualcosa per quei lividi
mi
sembra di ricordare un rimedio
Legolas chiuse gli occhi, muovendo la testa contro la
mano delluomo
E quello che ci dicevano da bambini
con
un bacio passa ogni male
bisbigliò quando
sentì il viso del ramingo avvicinarsi al suo.
veramente ne conosco di più efficaci
quello
non ha mai funzionato
gli sussurrò Aragorn
ma è sempre meglio provare
e provare
e
provare
e lo baciò con dolcezza, passione,
stringendolo a sé, assaporando la dolcezza delle sue
labbra come se fosse un frutto proibito che solo lui
poteva assaggiare.
Frodo era rimasto ad osservare la scena sorridendo, i due
amici si erano completamente dimenticati di lui ma non
gli importava, era felice per loro. Forse adesso però
era meglio lasciarli soli e tornare dagli altri così si
voltò ma fece solo un passo
quando alzò lo sguardo
vide Arwen in piedi dietro di lui.
Ops!
disse Frodo senza accorgersene,
adesso sì che le cose si facevano più complicate. Vide
che gli occhi di Arwen erano immobili sui due compagni
poco distanti da lui ma non riusciva a capire cosa cera
in quello sguardo, non era rabbia sembrava tristezza,
rassegnazione
Bene, io me ne sto andando
disse
alzando la voce per farsi sentire da Aragorn e Legolas
che sicuramente non si erano ancora accorti dello
spettatore inatteso. Iniziò a correre ma dopo un po
si fermò nascondendosi tra gli alberi.
Quando sentirono la voce di Frodo, il bacio finì e i due
compagni si guardarono sorridendo poi si voltarono verso
di lui
Aspetta veniamo anche no
Ma Aragorn non
riuscì a terminare la frase, le parole gli si fermarono
nella gola quando vide davanti a sé un volto diverso.
Arwen
Sussurrò. Legolas rimase
immobile, sentiva mancargli il fiato come la sera
precedente quando la mano di Boromir lo stringeva.
Ora capisco
iniziò Arwen senza
distogliere lo sguardo da quello del ramingo Capisco
ieri notte
non era per la ferita, vero Aragorn?
E
capisco i pensieri di Legolas
la sua voce era
calma ma gli occhi lucidi la tradivano E
soprattutto capisco perché non porti più al collo il
medaglione che ti ho donato
A quelle parole Aragorn si portò istintivamente la mano
sul petto
il medaglione
laveva tolto
quella notte nella torre e non laveva più rimesso,
se nera completamente dimenticato
oppure
semplicemente non voleva farlo.
Arwen ascolta
disse il ramingo facendo
un passo verso di lei.
Non dire niente
ti prego
sussurrò
Arwen indietreggiando. Chiuse gli occhi e una lacrima gli
scivolò sulla guancia Tu eri promesso a me
E lo sono ancora Arwen
continuò luomo.
Si
e ci sposeremo, è così Aragorn?
riaprì gli occhi fissandolo Ed anche in quel
momento penserai a lui?
Come hai sempre fatto
le ultime parole uscirono dalle sue labbra così
debolmente che solo Legolas riuscì a percepirle.
Arwen ti prego non
il ramingo non
sapeva cosa dire, non poteva mentirle anche ora.
Tu appartenevi a me
disse lei, il viso
rigato di lacrime.
Lui non apparteneva a
la interruppe
Legolas alzando la voce ma quando lo sguardo di Arwen
incrociò il suo si fermò di colpo. Rimasero a fissarsi
intensamente per un lungo momento mentre Aragorn chiuse
gli occhi.
Bene, io partirò tra poco con mio padre
ci
rivedremo quando la vostra missione sarà terminata
sussurrò Arwen voltandosi, con la mano si asciugò il
volto e si allontanò.
Il ramingo rimase in silenzio a osservarla, laveva
persa
laveva persa per sempre.
Lo sapeva
sussurrò Legolas con gli
occhi spalancati Lha sempre saputo
Aragorn lo sentì bisbigliare ma non intese le sue parole
Va da lei Aragorn
devi parlarle
corri
disse
lelfo.
Luomo lo guardò, non capiva ma forse era la cosa
migliore da fare, cercare di parlare con Arwen prima che
ripartisse per GranBurrone.
Riuscì a raggiungerla appena in tempo, stava finendo di
sellare Asfaloth mentre Lord Elrond parlava poco lontano
con Galadriel e Celeborn. Le si avvicinò e accarezzò la
criniera del cavallo.
Arwen dobbiamo parlare
disse cercando
di incrociare il suo sguardo ma lei teneva la testa bassa.
Non dobbiamo dirci niente Aragorn
torna da lui
sussurrò.
No, adesso la dovete smettere, tutti quanti, di
dirmi cosa devo fare! continuò il ramingo alzando
la voce Sono in grado di prendere le mie decisioni,
di fare le mie scelte
E per quanto ci riguarda lo hai già fatto molto
tempo fa
lo interruppe Arwen alzando gli
occhi su di lui. Il suo volto non era più rigato di
lacrime, era solare come sempre.
Lho sempre saputo Aragorn
iniziò
accennando un sorriso Sapevo che provavi qualcosa
per lui ancora prima che tu te né accorgessi
Luomo la guardava a bocca aperta senza capire
Lo vedevo nella tua mente, nel tuo cuore
sei
riuscito a nasconderlo a tutti per molto tempo, anche a
te stesso
ma non a me
Ma
Arwen se tu sapevi
sussurrò
Aragorn
Perché ti ho donato il medaglione? Perché ho
scelto di rimanerti accanto rinunciando alla mia
immortalità?
Perché ti amo
con la stessa
forza, la stessa passione con cui tu ami Legolas
e
ho sperato
chiuse gli occhi per un istante
sospirando Ho sperato per tutta la vita che i tuoi
sentimenti per me cambiassero ma non è stato così
e
adesso che vi ho visto insieme, adesso che entrambi siete
consapevoli del vostro amore
so che non cambieranno
mai
Quello che provo per te
disse luomo
guardandola negli occhi.
Non è amore
lo interruppe Arwen O
anche se lo fosse non è lo stesso tipo di amore che
provi per lui, tu mi ami come una sorella, come unamica
o
forse di più
puoi ingannare te stesso ma non puoi
ingannare me, lo sento, quando mi guardi, quando mi
parli, quando mi
tocchi, e ti ho visto con lui
Passò davanti al muso di Asfaloth e si avvicinò al
ramingo.
Oh Aragorn ho visto il fuoco che brucia nei tuoi
occhi quando sei con Legolas e non sai quanto desidererei
vederlo anche adesso, qui davanti a me
ma non è così
Aragorn alzò una mano e le accarezzò i capelli
Cosa succederà adesso?
Cosa faremo?
Arwen gli sorrise posandogli una mano sulla guancia
dolcemente
Quello che dobbiamo fare
quello che ci siamo
promessi
quando la missione sarà finita, quando
tornerai da me, noi ci sposeremo
per il tuo e per il
mio popolo, per il regno di Gondor e per tutta la Terra
di Mezzo, tu diventerai re e governerai con saggezza per
molti e molti anni ed io resterò al tuo fianco
seguiremo
il corso del nostro destino
io ti ho donato il mio
cuore
anche se il tuo appartiene ad un altro
Il ramingo si avvicinò a lei e le diede un bacio sulle
labbra
Non avrei mai voluto farti soffrire
le
sussurrò.
Arwen lo guardò negli occhi per un momento poi prese le
briglie di Asfaloth e fece qualche passo voltandosi.
Addio Aragorn
ci rincontreremo quando tutti i
popoli saranno salvi o anche prima se le circostanze lo
richiedono ma fino a quel momento presta attenzione a ciò
che fai e guardati le spalle
e porta un messaggio a
Legolas da parte mia
digli che ciò che gli ho detto
fuori dalla tua stanza era vero, lho sempre pensato
e sempre lo penserò
Detto questo si allontanò ed il ramingo non vide le
lacrime che iniziavano di nuovo a scorrerle sul viso.
Lord Elrond e Dama Arwen partirono da Lothlòrien mentre
la maggior parte degli Elfi era occupata nei preparativi
per laltra partenza che sarebbe avvenuta il
pomeriggio successivo. I membri della Compagnia stavano
discutendo seduti tra gli alberi quando Legolas li
raggiunse.
Dovè Aragorn? chiese Pipino
Credo stia assistendo alla partenza di Lord Elrond
e Arwen
rispose lelfo appoggiandosi
vicino a Frodo.
Va tutto bene? gli sussurrò lhobbit
alzando lo sguardo su di lui.
Certo
rispose Legolas sorridendo Più
di quanto sperassi
bisbigliò tra sé.
Poco dopo arrivò anche Aragorn, si guardò intorno
incrociando gli occhi blu dellelfo
Allora, sapete tutti che partiremo domani
questa
è lultima giornata che passeremo in questo posto
meraviglioso, almeno per un bel po di tempo, quindi
divertitevi, riposatevi fate ciò che più vi aggrada
perché una volta partiti la strada che percorreremo sarà
difficile, pericolosa, piena di difficoltà, il nemico
manderà qualcuno a cercarci, a rallentarci, e noi lo
combatteremo
e dovremo essere tutti nel pieno delle
nostre forze
sia fisiche che mentali
I compagni si guardarono tra loro sorridendo anche se la
seconda parte del discorso non era molto incoraggiante.
Il ramingo si fermò davanti a Boromir con aria seria,
appena Legolas lo vide dirigersi verso il cavaliere si
avvicinò velocemente a loro.
Boromir
devo chiederti scusa per il mio
comportamento
iniziò Aragorn Legolas
mi ha spiegato tutto e
non dovevo reagire così
senza sapere come si erano svolti i fatti
Boromir sorrise stringendogli la mano
Se cè qualcuno che deve chiedere perdono
quello sono io
disse.
Lelfo rimase a fissare i due amici, per fortuna
tutto si era sistemato.
Bene
ed ora
disse il ramingo
prendendo il braccio di Legolas Andiamo a sistemare
quei brutti segni che hai sul viso
Lelfo
lo guardo negli occhi ma non fece in tempo ad aprire
bocca, Aragorn si incamminò velocemente portandolo con sé.
Aragorn aspetta
sussurrò cercando di
fermarsi ma luomo non gli diede retta continuando a
tirarlo per il braccio.
I compagni li guardarono allontanarsi, a bocca aperta,
ultimamente quei due si comportavano in modo molto strano.
Frodo sorrise.
Resta qui
disse Aragorn aprendo la
porta della stanza dellelfo e spingendolo dentro
Torno subito
Legolas rimase fermo per
un attimo poi si mise a ridere sedendosi sul letto, guardò
labito azzurro che si era tolto quella mattina
appoggiato su una sedia
forse doveva cambiarsi di
nuovo
Sentì la porta aprirsi e vide il ramingo entrare con due
barattoli ed un panno tra le mani, li mise sul tavolino
di fianco al letto poi sparì di nuovo
per tornare
poco dopo con una bacinella piena dacqua.
Lelfo osservava tutti i suoi movimenti chiedendosi
che cosa voleva fare, quando vide luomo aprire i
barattoli ed il loro contenuto capì
Sei sicuro che quella polvere appartenga proprio a
quel tipo di fiore? gli disse Ci sono delle
piante che invece di far diminuire il dolore lo fanno
aumentare e
Mi sono mai sbagliato? lo interruppe Aragorn
sorridendo Ora togliti tutti quei vestiti, ti
servono per viaggiare
non vorrei rovinarli
Legolas non fece in tempo a muovere una mano che il
ramingo laveva già anticipato iniziando a
slacciargli i bracciali di pelle finemente lavorati.
Senza dire una parola continuò, togliendogli la casacca
e sfilandogli la tunica argentata. Lelfo lo
guardava, rabbrividendo ogni volta le mani delluomo
sfioravano la sua pelle nuda.
Aragorn versò una parte del contenuto del primo
barattolo in quello contenente la polvere grigia, prima
di appoggiarlo di nuovo sul tavolo però lo avvicinò
alle labbra e con la lingua ne ripulì il bordo
Legolas
respirò profondamente e sentì un calore in tutto il
corpo.
Con le dita mischiò il tutto insieme sedendosi di fianco
al compagno
Chiudi gli occhi
disse luomo
Non vorrei che qualche goccia scivolasse fino a
loro
Lelfo ubbidì e qualche attimo dopo sentì le dita
del ramingo sulla sua fronte
Quando ero bambino
iniziò Legolas
Andavo matto per il miele, non potevo farne a meno,
ricordi?
Certo che mi ricordo
ricordo ogni cosa di te
sussurrò
Aragorn sorridendo, prese tra le dita dellaltro
unguento e le passò dolcemente sullo zigomo
Ah
si lamentò lelfo Fai
piano
Scusami
ho quasi finito
disse luomo
Tirati indietro i capelli
e mentre lelfo
con la mano faceva come gli era stato detto, iniziò a
passare lunguento sui segni che aveva sul collo.
Oh Legolas in questo punto ha proprio esagerato
ma
a cosa stava pensando
Lelfo non parlò,
il solo pensiero di quei momenti lo spaventava.
Ecco
disse il ramingo appoggiando il
barattolo e pulendosi la mano nellacqua Tra
qualche istante ti ripulisco ed abbiamo finito
Così presto?
E così bella la
sensazione che sento
sussurrò Legolas.
Aragorn sorrise sedendosi di nuovo al suo fianco con il
panno e lacqua
Lo so
ma non deve penetrare troppo altrimenti
perde il suo effetto
Bagnò il panno e lo avvicinò al volto del compagno
Continua a tenere chiusi gli occhi
disse e dolcemente iniziò a passargli il panno sulla
fronte e sulla guancia, poi arrivò al collo. Legolas
sentiva delle gocce dacqua scivolargli lungo il
petto ed ogni volta rabbrividiva.
Quando ebbe finito il ramingo allungò il braccio verso
il tavolino appoggiando la bacinella dellacqua e
prendendo il barattolo col miele.
Posso aprire gli occhi adesso? Hai finito?
disse lelfo, lunguento aveva funzionato,
iniziava già a sentirne i risultati.
No
aspetta
sussurrò Aragorn
infilando due dita nel barattolo Apri la bocca
Legolas rimase un attimo immobile poi ubbidì
sentì
le dita del ramingo passare sulle labbra e poi il dolce
sapore del miele, non riuscendo a resistere oltre si
avvicinò con la testa alla mano delluomo, facendo
scivolare la lingua tra le sue dita cercando di
raggiungere ogni goccia di nettare che era rimasta.
Aragorn sentiva il proprio corpo tremare ogni volta che
la bocca dellelfo lo sfiorava
allontanò la
mano da lui e prese dellaltro miele.
Lelfo piegò leggermente indietro la testa
passandosi la lingua sulle labbra sorridendo poi la rialzò
aprendo gli occhi e incrociando quelli di Aragorn
Ancora
sussurrò.
Quando vide quello sguardo il ramingo sentì il cuore
iniziare a battere prepotentemente
e il suo corpo
tremò quando Legolas avvicinò il volto alla sua mano e
iniziò a succhiargli avidamente le dita coperte di miele.
Aragorn continuava a guardarlo ed ogni movimento dellelfo
lo faceva impazzire, sentiva un impulso fortissimo di
baciarlo, di sentire quelle labbra dolci sulle sue
avvicinò
il volto al suo e con la lingua catturò una goccia di
miele che stava scivolando a lato della bocca di Legolas.
Vi giuro che non ho visto niente
disse
una voce vicino alla porta. Il ramingo si girò di scatto
mentre lelfo si alzava in piedi ripulendosi la
bocca con la mano.
La porta era socchiusa, ho anche bussato ma nessuno
mi ha risposto
la voce di Frodo era piena di
imbarazzo
giuro che ho chiuso gli occhi
ancora prima di entrare
I due compagni si guardarono senza riuscire a trattenere
una risata
Adesso puoi riaprili
disse Aragorn
Cosa succede?
Frodo aprì lentamente prima un occhio poi laltro e
respirò profondamente
Mi hanno mandato a dirvi
veramente doveva
venirci Sam ma alla fine mi sono offerto io
e ho
fatto bene a quanto pare
che questa sera gli Elfi
prepareranno la cena per tutti quanti in modo che domani
possiamo ripartire completamente sazi, quindi dobbiamo
ritrovarci tutti prima del tramonto
Guardò prima Aragorn e poi Legolas
Bene
a dopo
scusate il disturbo
e corse via velocemente chiudendo la porta.
Lelfo abbassò lo sguardo sul compagno seduto sul
letto.
Povero Frodo, un giorno a laltro lascerà che
gli altri ci scoprano
deve sempre assistere a
disse Aragorn ma si interruppe quando vide Legolas
inginocchiarsi tra le sue gambe Cosa vuoi fare?
chiese sorridendo.
Adesso tocca a me curarti
sussurrò lelfo
Vediamo se la tua ferita si è rimarginata
e iniziò ad aprirgli i pantaloni.
Molto bene
continuò lasciando
scivolare a terra la benda Sembra tutto a posto ma
forse serve ancora unultima cosa
e così
dicendo prese il barattolo di miele dalle mani del
ramingo.
Arrivò il tramonto e tutti i compagni si radunarono
intorno al tavolo che era stato preparato appositamente
per loro.
Dama Galadriel mi manda a dirvi di non fare
complimenti e servirvi a volontà, lei purtroppo non potrà
unirsi a voi per questa volta disse Haldir Mangiate
e riposate, un lungo viaggio vi attende
La Compagnia si sedette ed iniziò a cenare, anche
Legolas mangiò qualcosa nonostante il pan di via degli
Elfi fosse più che sufficiente per lui.
Mastro Elfo non ti fa di certo male assaggiare
qualcosaltro
disse Gimli portandosi il
boccale di vino alla bocca.
Gimli, sai che gli elfi hanno delle abitudini
diverse da noi
disse sorridendo Aragorn.
Si, lo so, non mangiano, non dormono
ma ci sarà
pure qualcosa che fanno nello stesso nostro modo
continuò il nano.
Il ramingo e lelfo si guardarono sorridendo ma poi
Legolas abbassò lo sguardo imbarazzato, ad Aragorn sembrò
per un attimo che le sue guance, da pallide si fossero
tinte di rosso.
Ad esempio
continuò Gimli
Frodo alzò la testa e guardò il nano spalancando gli
occhi, non poteva dire
Ecco, bere ad esempio
voi elfi bevete come lo
facciamo noi giusto?
Lhobbit sospirò e continuò a mangiare.
Sì Gimli, beviamo per dissetarci come proprio come
voi
disse lelfo rialzando lo sguardo.
Ecco avevo ragione
e soddisfatto il
nano continuò il suo pasto.
Finirono tutti di cenare e i quattro hobbit si riunirono
come loro solito davanti al fuoco, Boromir e Gimli erano
intenti a sistemare e pulire le proprie armi. Legolas e
Aragorn erano appoggiati ad un albero lì vicino.
Allora
iniziò luomo Come
vuoi passare la tua ultima notte qui?
Stavo pensando
di sedermi accanto al fuoco
insieme a loro e ascoltare un po di storie
disse lelfo sorridendo.
Io ho unidea migliore
gli sussurrò
il ramingo allorecchio. Aveva fatto il giro dellalbero
ed ora era dietro di lui Vieni con me
e
gli prese la mano.
Legolas lo seguì lentamente nel bosco, la sua mente non
riusciva a pensare ad altro se non
Perché stai tremando? sussurrò Aragorn
girandosi verso di lui Senti freddo?
No, sto bene
è solo
lelfo
abbassò lo sguardo sulla mano delluomo che
stringeva la sua E la prima volta che lo fai
voglio
dire, è la prima volta che per portarmi da qualche parte
mi prendi per mano, di solito mi trascini per un braccio
o peggio
Il ramingo non sapeva cosa dire, quel gesto gli era
venuto spontaneo, gli sembrava così naturale
Cosa ti ha detto Arwen? chiese Legolas
rompendo il silenzio.
Te ne parlerò quando arriveremo in un posto
rispose luomo sorridendo Andiamo
Camminando raggiunsero una radura, tre due grandi alberi
cera una conca ricoperta di foglie
e su di
esse era stesa una coperta di un colore molto simile.
Ti ricordi questo posto? chiese Aragorn
guardando il volto del compagno E dove hai
passato la notte quando siamo giunti qui ed
è dove
mi hai baciato per la prima volta
Legolas sorrise Come potrei dimenticarlo
e andò a sedersi sulla coperta seguito dalluomo.
Adesso vuoi rivelarmi ciò che vi siete detti?
sussurrò abbassando lo sguardo.
No
disse il ramingo Guardami
Lelfo alzò la testa e guardò intensamente il
compagno.
Riesci a leggerlo nei miei occhi?
continuò.
Legolas rimase a fissarlo perdendosi in lui per un lungo
istante
Lho sempre saputo Aragorn...Lo vedevo nella
tua mente, nel tuo cuore...ti amo...con la stessa forza,
la stessa passione con cui tu ami Legolas...Ho sperato
per tutta la vita che i tuoi sentimenti per me
cambiassero ma non è stato così...Aragorn ho visto il
fuoco che brucia nei tuoi occhi quando sei con Legolas...faremo
quello che ci siamo promessi...noi ci sposeremo...per il
tuo e per il mio popolo, io ti ho donato il mio cuore...anche
se il tuo appartiene ad un altro...
Cosa significa tutto questo? disse seriamente.
Veramente non lo capisci? gli chiese Aragorn
avvicinandosi a lui. Lelfo scosse lentamente la
testa senza distogliere lo sguardo da lui.
Amin nauva yassen lle
(Starò con te)
gli sussurrò Ilyamenie
(Sempre)
Legolas chiuse gli occhi e un brivido lo scosse, non
riusciva a crederci, Arwen era a conoscenza del loro
amore e non lavrebbe ostacolato nonostante il
futuro matrimonio.
è un sogno?
disse lelfo
No Legolas, è la realtà
e non puoi
immaginare cosa sento nel mio cuore
non ti lascerò
per nessuna ragione al mondo, potrò restare con te
La voce di Aragorn era piena di gioia tanto da non
riuscire a trovare le parole per esprimere quello che
provava
Veramente? chiese Legolas riaprendo gli occhi
e incrociando quelli del compagno, sentiva il cuore
esplodergli per la felicità ma al tempo stesso aveva
paura di risvegliarsi e di scoprire che era solamente uno
dei suoi sogni.
Sì Legolas
sì! gli disse ridendo luomo
prendendo il suo volto tra le mani Lo sai che non
ti mentirei mai, vero?
Amin sinta
(Lo so) sussurrò lelfo
sorridendo. Aragorn lo tirò verso di sé baciandolo
teneramente per rassicurarlo.
Facciamo un gioco? gli bisbigliò sulle
labbra prima di allontanarsi. Legolas lo guardò
incuriosito, che cosa voleva fare?
Dobbiamo ripetere esattamente le stesse azioni che
abbiamo compiuto lultima volta che siamo stati qui
disse
il ramingo sorridendo Avanti
non eri seduto
Lelfo rise e si sdraiò sulla coperta, portò un
braccio sopra alla testa e chiuse gli occhi.
Molto bene
sussurrò luomo
avvicinandosi a lui e iniziò ad aprirgli i lacci dellabito
esponendo ai raggi della luna il petto nudo del compagno.
Ehm
Aragorn
disse Legolas quando
sentì laria fredda della notte sulla sua pelle
Quella volta non hai fatto questo
Come fai ad esserne così sicuro? Tu stavi dormendo
rispose il ramingo togliendosi a sua volta la tunica e
sdraiandosi sopra di lui Ed è quello che dovresti
fare anche adesso
tieni gli occhi chiusi
disse quando vide un movimento delle palpebre dellelfo.
Legolas cercò di trattenere un sorriso ma dopo poco sentì
le labbra delluomo sul suo petto
A
Aragorn
questo non lhai fatto
ne
sono sicuro bisbigliò.
Aragorn sorrise continuando a baciare ogni centimetro
della sua pelle
ne sei sicuro
Si
e non
dire che stavo dormendo
perché in questo caso mi
sarei svegliato subito
Ribatté lelfo
accarezzando i capelli delluomo. Legolas iniziava a
perdere il controllo del suo corpo, quei baci lo facevano
bruciare di desiderio, senza pensare mise le mani sulle
spalle di Aragorn e lo spinse via inginocchiandosi
davanti a lui. Il ramingo singinocchiò a sua volta
e lo guardò negli occhi
Adesso comprendo come Arwen ha scoperto quello che
provo per te
bisbigliò Se nei miei
occhi riesce a vedere ciò che cè nei tuoi adesso
ma le parole si fermarono quando lelfo senza
distogliere lo sguardo da lui iniziò a slacciargli i
pantaloni.
Aragorn si avvicinò di più a lui e gli baciò il collo,
la guancia fino ad arrivare alla punta del suo orecchio e
lì si fermò prendendolo tra le labbra e giocandoci con
la lingua. Sentì il corpo di Legolas tremare e udì i
gemiti dolcissimi uscire dalla sua bocca semiaperta,
quanto gli piaceva vederlo e sentire la sua voce in quei
momenti di passione, avrebbe continuato la sua tortura
per tutta la notte se, abbassando lo sguardo, non avesse
visto che il compagno si era tolto labito ed ora
stava cercando di fare la stessa cosa con i pantaloni.
Il ramingo sorrise e, senza allontanare le labbra dallorecchio
di Legolas si spostò dietro di lui e portando le mani
avanti raggiunse quelle del compagno.
Vuoi privarmi di tutto il divertimento? gli
bisbigliò, poi velocemente gli slacciò i pantaloni
abbassandoli. Invece di scendere in basso, le mani delluomo
salirono sul ventre e sul petto dellelfo,
accarezzandolo e stringendolo a sé.
Legolas non riusciva più a resistere a tutto questo, le
mani calde di Aragorn lo percorrevano lentamente e dietro
di sé sentiva leccitazione del compagno crescere
sempre di più
lo desiderava, lo voleva, voleva
essere suo, e non voleva più aspettare
Aragorn
sussurrò ma la voce non era
uscita dalle sue labbra, era stata preceduta da un gemito
quando la mano delluomo aveva raggiunto quel punto.
Estel
Amin merna lle
sii (Ti voglio
adesso)
sussurrò di nuovo.
Legolas aspetta
non ho niente per
ma
luomo si fermò quando lelfo girò la testa
di lato e lo fissò intensamente
Sii
(Adesso) disse nuovamente ma
quello non era un sussurro era un ordine
Aragorn tremò quando sentì quel tono di voce uscire
dalle labbra del suo elfo e, senza riuscire a
controllarsi, lo spinse in avanti togliendogli
violentemente i pantaloni.
Legolas non riuscì a trattenere un gemito di piacere
misto a sorpresa per il gesto delluomo e si sdraiò
appoggiando il petto sulla coperta, poco dopo sentì il
corpo del ramingo sopra il suo.
Sei sicuro? gli sussurrò allorecchio
iniziando di nuovo a baciarlo dolcemente
Estel sii!!
(Estel Adesso!!)
disse lelfo cercando di incrociare lo sguardo delluomo
Amin saesa lle
(Ti prego) ma le ultime
parole furono soffocate da un profondo sospiro quando
sentì Aragorn entrare con forza in lui. Strinse le
labbra per un lungo momento fino a quando il dolore passò
lasciando spazio al piacere, aiutato anche dalla lingua
del ramingo che continuava a torturare dolcemente il suo
orecchio.
Aragorn sentiva già il suo corpo abbandonarsi al piacere
dopo pochi movimenti, il calore del compagno era troppo
forte, troppo bello per riuscire a resistere oltre
cercò
di far scivolare una mano sotto al ventre di Legolas ma lelfo
lo fermò
Legolas ma
sussurrò guardando il suo
volto.
Voglio
voglio sentirti
bisbigliò
lelfo tra i sospiri Voglio sentire te
e prese tra le sue le mani delluomo.
Il ramingo chiuse gli occhi, completamente inebriato dal
profumo dei capelli biondi vicino al suo viso, perso nel
calore della persona che amava, per cui avrebbe
rinunciato a tutto, anche a diventare re, se fosse stato
necessario, avrebbe dato la vita per restare con lui ma
ora il destino aveva sorriso ad entrambi
dopo pochi
attimi la sua mente lo lasciò e il suo corpo cedette
alla passione
Amin mela lle Legolas
(Ti amo Legolas)
gli sussurrò allorecchio
ar amin
meluva lle tenoio
(e ti amerò per sempre)
Legolas sentì il respiro di Aragorn farsi più veloce e
allo stesso tempo anche i suoi movimenti aumentarono di
intensità, sentiva sulla schiena il cuore del compagno
battere sempre più forte
le mani delluomo
strinsero le sue e poco dopo sentì il ramingo ricadere
esausto sopra di lui
lelfo sorrise.
Ma allora Sam
è tardi andiamo a dormire!
si lamentò Frodo seguendo stancamente lamico tra
gli alberi. Erano già ore che passeggiavano e adesso lhobbit
voleva andare a riposare, il pomeriggio successivo
sarebbero ripartiti e voleva essere in forma per il
viaggio.
Padron Frodo, è così bello qui, perché non
camminiamo un altro po? chiese Sam senza
fermarsi, poi però si girò e vide lespressione
dellaltro hobbit Forse avete ragione, è
meglio tornare
e si incamminò per la via
dalla quale erano giunti. Non aveva voglia di dormire,
avrebbe voluto rimanere tra gli alberi tutta la notte ma
il suo padrone non era della stessa idea, e non lavrebbe
mai obbligato a fare qualcosa contro la sua volontà.
Sam aspetta
disse Frodo alzando la voce
per farsi sentire dallamico che ormai si era
allontanato Passiamo per quella radura, arriveremo
prima e
faremo meno strada e si avviò.
Sam lo rincorse e poi rallentò il passo guardandosi
attorno, sentiva qualcosa che rompeva il silenzio del
bosco.
Cosa cè adesso?
disse Frodo che
laveva visto fermarsi Ti sei perso?
Per
fortuna so io come ritornare altrimenti
ma si
fermò pochi passi prima di arrivare alla radura, anche
lui aveva sentito dei rumori, delle voci poco prima e
adesso riusciva anche a vedere a chi appartenevano.
Velocemente ma senza far rumore si nascose dietro a un
albero appoggiandosi con la schiena e respirando
profondamente Ma perché sempre a me?
sussurrò chiudendo gli occhi Cosho fatto di
male per ritrovarmi sempre in queste situazioni?
Padron Frodo dove siete finito?
La voce di Sam gli fece riaprire gli occhi e quando lo
vide passare accanto a lui, lo prese per un braccio
tirandoselo contro.
Avete sentito? Cè qualcuno laggiù
disse lhobbit cercando di divincolarsi dalla presa
dellamico per andare a vedere.
Non gridare Sam
bisbigliò Frodo
spaventato, che cosa poteva fare adesso
sentiva
distintamente i gemiti dei due compagni
le loro
parole
perché quella sera doveva essere così
silenziosa?
Sam spalancò gli occhi quando capì a chi appartenevano
le voci
Ma padron Frodo sono
non riuscì a
finire la frase, laltro hobbit gli aveva coperto la
bocca con la mano.
Shh
Sam ti prego non gridare
sussurrò Frodo ma lamico non sembrava ascoltarlo,
continuava a muoversi cercando di liberarsi.
Sam guardami
disse in tono serio Guarda
me!
Questa volta lhobbit lo ascoltò e incrociò il suo
sguardo, rimase per un lungo momento a fissarlo come se
si fosse perso nell'azzurro intenso di quei grandi occhi,
il suo cuore iniziò a battere più forte, avrebbe fatto
qualsiasi cosa per Frodo, aveva promesso di non lasciarlo
mai ed era quello che aveva intenzione di fare
sarebbe
rimasto con lui fino alla fine.
Frodo abbassò lentamente la mano quando vide gli occhi
di Sam fissi sui suoi, era il momento di andare
ma
perché sentiva il cuore battere così?
Torniamo indietro adesso Sam
sussurrò
dolcemente e si incamminò seguito dallamico che si
era completamente dimenticato dei rumori che sentiva.
Aragorn si sdraiò a fianco del compagno cercando di
riprendere fiato, gli accarezzò la guancia e Legolas
riaprì gli occhi continuando a sorridere.
Cosa cè? sussurrò dolcemente il
ramingo appoggiando la fronte alla sua.
Ti ho sentito
eri mio, solo mio
volevi me
e nessun altro
ho sentito il tuo cuore battere solo
per me
La voce di Legolas gli fece venire le lacrime agli occhi,
amava il suo modo di vedere le cose, la sua innocenza.
Io sono tuo Legolas, ho sempre voluto solo te ed il
mio cuore ti appartiene
e ti apparteneva ancora
prima che me né accorgessi
disse luomo
baciandogli la fronte.
Lelfo sorrise e avvicinò le labbra a quelle di
Aragorn baciandolo con ardore, leccitazione era
ancora in pieno possesso del suo corpo e non riusciva più
a resistere.
Querna (Girati) gli sussurrò il ramingo.
Legolas si alzò, sdraiandosi sulla schiena ma non fece
in tempo a dire una parola
luomo era già
sopra di lui e gli stava baciando il collo
Ora tocca a me sentirti
disse e con la
lingua percorse il petto dellelfo fino ad arrivare
al ventre, sentiva sotto di sé i respiri del compagno
farsi più frequenti.
Legolas chiuse gli occhi quando sentì il calore della
bocca di Aragorn su di lui, sapeva di essere giunto ormai
al limite ma non voleva che quelle sensazioni finissero
mise
una mano sulla testa del compagno, passando le dita tra i
suoi capelli scuri mentre con laltra afferrò la
coperta sotto di sé
cercava di controllarsi ma
non
poteva.
Aragorn alzò lo sguardo su di lui e vide la passione sul
suo viso, quellespressione di piacere che lo faceva
impazzire
allungò una mano e la mise su quella dellelfo
che stringeva la coperta poi iniziò a muoversi più
velocemente
sentiva tra i suoi capelli la mano di
Legolas che lo tirava più vicino
Estel
Udì un gemito uscire dalle
labbra dellelfo mentre la mano sotto la sua si
chiudeva ancora più forte.
Luomo si sdraiò di nuovo accanto al compagno
appoggiando la fronte contro la guancia dellelfo
Sai una cosa
sussurrò mentre ascoltava
i respiri di Legolas tornare al ritmo normale Hai
lo stesso sapore del miele
Non è vero
disse ridendo lelfo
girando il volto verso il suo.
Forse hai ragione
continuò Aragorn,
allungò una mano prendendo un lato della coperta e la
portò su di loro Tu sei più dolce
e
appoggiò la testa sulla spalla del compagno Stringimi
sussurrò
Legolas non se lo fece ripetere e lo abbracciò.
Hai ancora paura dellamore mio principe?
disse il ramingo.
Adesso inizio ad aver paura della sua assenza
rispose lelfo sorridendo, guardava le stelle che
brillavano sopra di loro.
Legolas
continuò luomo Ma
cosa ci trovi in uno come me? Perché hai scelto me?
E come se chiedessi alle stelle perché
brillano, o al sole perché ogni giorno sorge sulla terra
e la illumina, scaldandola con i suoi raggi
tu sei
la mia stella, il mio sole, quando sono con te mi sento
completo,
la mia anima è completa
ho bisogno di te
ma
non chiedermi di spiegarti a parole perché ti amo, non
posso
quello che sento è così grande, così forte,
così intenso che nessuna parola, nessuna frase, nemmeno
scritta dal più bravo degli scrittori potrebbe
descriverlo
e tu invece? Cosa ci trovi in me? Perché
mi hai scelto rinunciando ad unaltra?
Aragorn sorrise stringendosi di più a lui
Resterei per giorni in silenzio per sentire la tua
voce
se ci fosse uno specchio ti direi di metterti
davanti e di guardare ma senza fermarti alla parte
esteriore così potresti vederlo da solo
Legolas
vorrei passare il resto della mia vita guardandoti negli
occhi, ascoltando i tuoi pensieri, vedendo le tue labbra
sorridere solo per me, inebriato dal tuo profumo
non
sai cosa darei per poter rivivere questi giorni
all'infinito
Lelfo abbassò lo sguardo su di lui e incrociò i
suoi occhi
Stavo pensando
che forse
forse anche se
il nostro destino è scritto in un libro, possiamo sempre
cambiarlo
o forse qualcuno ha riscritto la nostra
storia per farci stare insieme nonostante tutto
Hai ragione
disse sorridendo il ramingo
Il corso del nostro destino è cambiato
poi si girò su un fianco avvicinando il volto a quello
di Legolas
Ti amo, principe Legolas, più della mia vita
se
un giorno decidessi di allontanarti da me fallo, ma prima
uccidimi perché per me non avrebbe senso restare in
questo mondo senza poter vedere la tua luce
Lelfo lo guardò negli occhi intensamente e sentì
i suoi riempirsi di lacrime per la felicità
Diola lle melamin (Grazie amore mio) sussurrò
En mani? (Di cosa?) bisbigliò Aragorn
baciandogli teneramente le labbra
di esistere
Il sole era già sorto da ore e la Compagnia si stava
preparando alla partenza. Gimli e Boromir stavano già
sistemando le provviste mentre gli Hobbit uscivano dalla
loro stanza.
E giunta lora
disse Pipino
guardando per lultima volta il suo letto Addio
cara stanza, spero che un giorno il destino mi porti
ancora da te
Smettila Pipino
se no mi metto a piangere
disse Merry spingendo con la mano lamico.
Allora signori, siete pronti? La voce di
Aragorn li fece girare
Tra poco lasceremo Lothlòrien, se vi è rimasto
qualcosa da fare, questo è il momento
continuò il ramingo oltrepassandoli e fermandosi davanti
alla stanza di Legolas.
Posso tornare nel mio letto? chiese Pipino
sconsolato.
Luomo rise scuotendo la testa No, non credo
chiamo
Legolas e poi ci incamminiamo al fiume
bussò
alla porta ed entrò.
Sei pronto? chiese Aragorn entrando nella
stanza e lasciando la porta semiaperta dietro di sé.
No
voglio dire, si arrivo rispose
Legolas allacciandosi al petto la faretra, mosse le
spalle e si sistemò labito con le mani Sono
pronto
Il ramingo lo guardava sorridendo, se non fosse stato per
le frecce, larco ed i pugnali sembrava un bambino
che doveva seguire i genitori controvoglia in un lungo
viaggio. Si avvicinò a lui e con le mani gli strinse i
lacci dei bracciali in pelle
Laltro abito è più facile da indossare
vero? disse
Si ma questo per viaggiare è più comodo
rispose lelfo abbassando lo sguardo su ciò che luomo
stava facendo.
Già
è comodo solo per viaggiare
sussurrò tra sé Aragorn. Legolas aveva udito le sue
parole e sorrise.
Il ramingo si allontanò da lui senza smettere di
guardarlo e indietreggiò fino alla porta. Lelfo si
guardò intorno controllando di non aver dimenticato
niente poi il suo sguardo incrociò quello delluomo.
Cosa cè? disse sorridendo.
Qualsiasi abito indossi
non vedo lora di
togliertelo
sussurrò Aragorn E
meglio andare
Legolas non riuscì a controllarsi e in un attimo gli fu
addosso spingendolo con forza contro la porta.
Ah eccovi finalmente! disse Merry quando
anche Frodo e Sam uscirono dalla stanza.
Stavate aspettando noi? chiese Sam
Non solo, dobbiamo aspettare anche Aragorn, è
andato a chiamare Legolas ma non arrivano più
continuò Pipino Adesso vado a vedere
e
fece qualche passo in direzione della stanza.
Frodo guardò lamico e poi Sam No aspetta
ci
vado io disse e superò Pipino che si era fermato
Tanto oramai sono abituato
bisbigliò
tra sé. Si mise davanti alla porta semiaperta, respirò
profondamente e allungò una mano ma
la porta si
chiuse violentemente. Frodo spalancò gli occhi e fece un
passo indietro per lo spavento.
Dobbiamo andare Legolas sussurrò Aragorn
quando le labbra dellelfo si posarono sul suo collo
Dobbiamo
ma la bocca di Legolas aveva
raggiunto la sua, con una mano lo strinse a sé prima di
allontanarlo con laltra.
No, aspetta
gli altri
stanno
disse ma lo sguardo del compagno gli faceva perdere la
ragione.
Si, scusami
andiamo
disse Legolas
facendo un passo indietro ma le mani del ramingo lo
fermarono stringendolo di nuovo.
Oh Legolas
quanto tempo passerà prima che
possa sentire ancora il tuo corpo
sussurrò luomo
baciandolo con passione.
Non lo so
gli bisbigliò lelfo
sulle labbra Ma
qualche ora per me è già
troppo
Le sue mani iniziarono ad aprire labito del ramingo
Amin mela lle
(Ti amo)
Amin merna lle
(Ti
voglio)
Allora Frodo? chiese Pipino quando vide che lamico
si era girato e si stava dirigendo di nuovo verso di loro.
Padron Frodo? disse Sam.
Ecco
noi iniziamo ad andare
loro verranno
sussurrò Frodo e si incamminò seguito da Sam e da Merry
e Pipino che ancora si guardavano pensierosi.
La Compagnia sarebbe ripartita quel pomeriggio da Lothlòrien
e, nonostante molti contrattempi e perdite riuscirà a
portare a termine la missione. Frodo e Sam giungeranno
fino a Mordor e nel Monte Fato distruggeranno lAnello
del potere mettendo la parola fine alle tenebre di Sauron.
Aragorn, Legolas, Gimli, Merry, Pipino e molti nuovi
compagni riusciranno a tenere a bada gli eserciti oscuri
fino alla caduta del regno del male. Quando tutto ciò
terminerà, Arwen con Elrond, Galadriel, Celeborn e tutti
gli Elfi giungeranno a Gondor dove il nuovo re li starà
aspettando per iniziare una nuova era di pace e serenità.
Aragorn e Arwen si sposeranno e resteranno uniti per
sempre. Legolas rimarrà a Gondor per lunghi periodi
insieme ad Aragorn mentre Arwen intraprenderà dei viaggi
verso una meta sconosciuta a molti. Lamore tra
Legolas e Aragorn sarebbe continuato nonostante tutto ed
alla loro felicità si sarebbe aggiunta quella di Arwen
che aveva trovato unaltra persona a cui donare il
proprio cuore
ma questa è unaltra storia.
FINE
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