Session
#01: Inoko, Konnichi-wa!
Capitolo 1: La figlia del diavolo
Pianeta
Terra, qualche giorno dopo la sconfitta di Cell.
Un'allegra mamma stava preparando il suo bel bambino per
la partenza, mentre suo marito si vestiva nella stanza
accanto, fischiettando.
--Come sta il mio principino?-
-Taaaaa taaaaaa - ^_^
-Dai, che presto andiamo (se tuo padre si decide a
muoversi).-
-Guarda che ti ho sentito, sai?-
-Oh, insomma. Sbrigati. Dai, su, forza!-
- Sono pronto.- "Accidenti al modo di vestire che
hanno i terrestri!"
- Era ora. Andiamo!-
Sull' Air n.38, l'areo-capsula speciale di Bulma, il
pilota automatico trasportava i suoi passeggeri, che
finalmente erano tranquilli, pronti a godersi una lunga
vacanza.
Nel frattempo, qualche chilometro più in là
..
Thump.
" Ah, e così questa sarebbe la Terra."
Mentre si guardava intorno, la ragazza piovuta dal cielo
avvertì una presenza: non era sola. Senza perdere la
calma analizzò l'aura percepita:si trattava di un essere
che aveva un che di artificiale.
- Salve. - esordì, voltandosi, e si appoggiò ad un
albero, reclinando la testa di lato.
- Ciao! - ripeté all'albero e alle ombre scure che aveva
davanti a sé.
Da quel buio spuntò l'espressione sorpresa di un ragazzo
dai capelli corvini, che si mosse con passi poco decisi
verso la bella sconosciuta. Le parole gli sfuggirono di
bocca. - Chi sei?-
Lei attese per un attimo - Sono la figlia del diavolo. -
- E io sono 17. - Pronunciò la frase velocemente, perché
quella ragazza l'aveva colpito e non riusciva a
comportarsi come voleva.
- Ah
(!)- fece lei, parlando con un tono di voce più
basso -
.il cyborg numero 17....-
- Ma cosa
? Come
?- Rifletté. - Sai percepire
le aure, vero?-
- Sì.- la sua voce era tranquilla, piacevole e femminile.
- E
..- si accorse in quel momento che non percepiva
la sua aura.
- Cosa ci faccio qui? Sono in viaggio di allenamento.-
"Beh, non proprio" pensò "Se le
informazioni che ho sono vere, sarà *anche* un viaggio
di piacere. Potrò rivederlo, finalmente!*****"
- ..la figlia del diavolo..-mormorò 17- Vuoi combattere?-
- Eh?-
- Così, per esercitarci. Sei in viaggio di allenamento,
no?. Allora
.vuoi?-
La sua espressione, molto simile a quella di un cagnolino
che vuole disperatamente giocare, la convinse. - Va bene.
Cercherò di stare attenta.-
- E a che cosa?- le chiese mentre si preparava allo
scontro, stuzzicato all'idea di battersi con quella bella
ragazza.
- Naturalmente, a non fare troppi danni. ^_^;; -
- Non sottovalutarmi!.- minacciò, scattando verso di
lei, che lo schivò un po' troppo facilmente spostandosi
di lato.
- Sono la figlia del diavolo, ricordi?- ^_^
Ma il cyborg era concentratissimo, e continuava ad
attaccare mentre lei si difendeva a meraviglia. Mentre il
ritro si faceva sempre più sostenuto, la ragazza prese
l'iniziativa. 17 si progetteva senza troppi problemi, ma
si era accorto che lei non faceva sul serio. Non si
concentra sul serio.
"Neanche io combatto al massimo, ma lei è
troppo brava e faccio fatica strale dietro."
Come se stesse giocando
Il ritmo si faceva sempre più sostenuto, le mosse
più veloci, nessuno dei due dava segno di stanchezza.
Come se fosse solo uno scherzo.
Ma quei movimenti, quelle tecniche, quella velocità
"Lei sa controllare benissimo la propria potenza."
realizzò " Perché è venuta qui ad allenarsi?"
- Bene, ora basta con il riscaldamento.-
Si era fermata.
La sconosciuta fece un passo all'indietro, si sollevò in
aria e, senza proferire parola, provocò una piccola
scintilla che soffiò verso l'avversario.
c-17 fu immediatamente circondato da una sottilissima
cupola d'acqua, e privato da tutta la sua forza.
Immobile, la vide avvicinarsi, stendere tranquilamente la
mano verso di lui, e poi toccargli la fronte con la punta
dell'indice.
Si sentì svuotato, ma ugualmente irradiato da qualcosa
che non sapeva ben identificare.
Lei staccò la mano, interrompendo il contatto. Il cyborg
era senza parole, fermo davanti alla ragazza che l'aveva
sconfitto così facilmente. " E non ho neanche usato
gli attacchi energetici
..altro che continuare a
combattere, già faccio fatica a muovermi. Mi ha
stracciato, completamente. Cavoli, è fortissima
.ma
anche molto bella."
- Beh
- constatò 17 - Immagino che se ti chiedessi
spiegazioni
. mi diresti solo che sei la figlia del
diavolo. ^_^ Ci vediamo.- Partì in volo, e quando vide
che lei lo salutava si sentì felice.
La ragazza aspettò che la sua sagoma svanisse
all'orizzonte, poi si fermò a riflettere.
"
.è un pò deboluccio, ma in fondo non è
tanto male
.. anche se non è certo a lui che devo
pensare." un'espressione malinconica per un attimo
si impadronì del suo volto "Vegeta, me lo sento che
se qui da qualche parte. Il mio futuro dipende da te
.come
molto tempo fa."
Scacciò i ricordi per evitare la nostalgia, voleva
concentrarsi sul presente. Sapeva che la speranza era
minima, anche se rammentava il suo caratteraccio. Però,
se c'era riuscita lei a scioglierlo, perché non
qualcun'altra
.? "È il mio destino.
Basta, non ci devo pensare, mi basterà rivederlo
..."
Tesa, provò a concentrarsi per cercare l'aura del
saiyan, ma si sentiva strana. Di colpo la testa si era
fatta più pesante, e cominciava a respirare a fatica. Le
orecchie fischiavano occupando tutti i suoi pensieri. Non
le era mai capitato prima
un attacco di allergia?
C'era qualcosa nell'aria? Forse..una speciedi anomalia?
Ma non c'era tempo di trovare delle risposte, perché le
sue pulsazioni aumentavano troppo velocemente . Nel giro
di qualche secondo svenne.
Il mattino seguente qualcuno bussò a casa di Bulma.
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