The Golden Dragon

Capitolo 2

 


Un terremoto..... una casa che crolla,

il vento.... un albero che cade,

la nebbia.... la città che muore.

 


Le città del Nord da sempre godevano di un' ottima fama, erano ricche e prosperose favorite da ottimi commerci via terra. Solitamente era difficile raggiungerle perché si separavano dal resto del mondo a causa della fitta foresta che le circondava, una foresta da sempre maledetta, adornata di leggende fantastiche e, proprio perché era difficile superarla, il Nord poteva considerarsi salvo dai gruppi di briganti e fuorilegge desiderosi delle ricchezze altrui. La foresta terminava con un grande dirupo ai piedi del quale giaceva la famosa città distrutta nell'arco di un unico giorno. Lina e Amelia avevano usato la magia Levitation per poter attraversare la foresta dall'alto e giungere senza intoppi alla loro meta.

- Gourry sei tremendamente pesante, dobbiamo alleggerire il carico....-

- Lina, vuoi che mi slacci l'armatura?-

- No, l'unica cosa che puoi fare è sganciarti dalla mia vita.... ma lasciami la spada di luce, mi raccomando!-

- Sopporta Lina ormai stiamo raggiungendo il dirupo...-

- Quel burrone laggiù? -

- Si, sotto dovrebbe esserci quella città -

- A dir la verità non sento nessun rumore, nemmeno il verso di qualche animale...-

- Ottima occasione per ribadire che a me questa storia non piace!-

- Ma sta zitto!-

Il gruppetto atterrò a qualche metro di distanza dal precipizio. Un vento caldo stava soffiando leggermente e la terra si sollevava per poi ricadere su altra terra. - Io soffro di vertigini..... Lina come facciamo a guardare giù dal burrone?- Amelia era titubante e non amava assolutamente le alte quote. - A dir la verità ho paura di vedere cosa c'è sotto...- ammise Lina tristemente - Anche te soffri di vertigini?- - No razza di idiota!! Ho paura di vedere la città, il monaco ha detto che nessuno c'è più tornato o se vi si è recato non ha fatto più ritorno.... -. La principessa deglutì a forza - Ma ormai abbiamo fatto tanta strada...-. Lina avanzò verso l'estremità del burrone - Stai attenta - le disse timorosa Amelia. La  maga rimase silenziosa e guardava dritto sotto di lei, i suoi occhi si erano allargati e ben presto una delle sue mani raggiunse la sua bocca.... Non aveva mai visto una catastrofe del genere. Amelia e Gourry le si avvicinarono e la loro reazione fu la stessa..... La città o quel che ne rimaneva era solamente un disegno geometrico molto ben visibile dall'alto, solo le fondamenta delle case erano sopravvissute a quella rovina.

 


Una città distrutta..... presto declina

e

il mondo  va in rovina.

 


Camminare per quelle strade deserte era stata un dura impresa, il terreno era stato in parte coperto dalla sabbia e nemmeno in lontananza si poteva scorgere un minimo di verde. Una città fantasma che è stata distrutta nell'arco di un giorno e che ora avrebbe fatto nascere leggende su leggende, ma quella che stavano  vivendo ora non era una leggenda.. era la realtà, anche se dolorosa. Il silenzio sembrava voler proteggere quelle tristi rovine, nessun rumore si udiva in lontananza.... solo il piangere di un bambino. - Avete sentito? Qualcuno stava piangendo....- - Ma ti sarai sbagliata Lina, è impossibile, nessuno può essere sopravvissuto a un simile disastro.....e anche se lo fosse....- Amelia era triste, paragonava quella città alla sua e nel suo cuore temeva che un fatto del genere potesse accadere alla sua gente. - Non mi sbaglio!!- Lina iniziò a correre nella strada, che qualche giorno addietro, doveva esser stata una delle più importanti. Quel pianto lo sentiva ancora e ora le giungeva molto più chiaro, era come se fosse stata lei stessa ad emetterlo, perché un senso di dolore le attraversava il corpo. La videro fermarsi davanti a un cumulo di macerie e poi scomparire sotto ad esse. Amelia e Gourry la raggiunsero. Lina stava tenendo in braccio una bambina.

La piccola era tutta sporca e si era subito addormentata. Chissà da quanto tempo piangeva. La bambina teneva stretto a se un libro abbastanza grande dalla copertina dorata, ma inizialmente l'attenzioni della compagnia ricadevano sulla piccolina che si era abbandonata a un sonno profondo fra le braccia di Lina.

- Volando ho notato un fiume che attraversa tutta la foresta e che ricompare proprio alla fine di essa..... potremmo andare là... ho paura che non abbia bevuto dopo il disastro....-

- Hai ragione Amelia, ritorniamo in cima con la magia e accampiamoci almeno per oggi al fiume.... Aspetteremo che la bambina si risvegli...-

Le due maghe assieme allo spadaccino si fermarono come d' accordo sulla rive del fiume e Gourry iniziò a cimentarsi nella pesca, per trovare una cena decente... soprattutto ora che si era aggiunta una bocca da sfamare. La bambina misteriosa si era accoccolata nel mantello che Lina aveva steso apposta per lei e non accennava ancora a svegliarsi. - Quella bambina ha i capelli del tuo stesso colore, Lina...- Amelia stava cercando di accendere un fuoco - A essere sincera non mi piace accamparmi qui.... siamo esposti moltissimo e poi siamo così vicini a quella foresta....- La principessa aveva le sue buone ragioni per ipotizzare quei timori, anche qualche giorno prima avevano dovuto affrontare un ondata di bestie, proprio nel cammino all'interno del bosco - Odio le boscaglie e tutto ciò che è simile a loro...-  - Mah, aspettiamo Gourry... ma quanto ci mette a pescare un pesce..?- Lina alzandosi si diresse verso il punto più vicino alla foresta dove Gourry aveva deciso di pescare, ma non vide nessuno fino a quando non sentì un urlo. Colta di sorpresa si diresse verso la fonte e in lontananza vide il ragazzo biondo che le veniva incontro - Gourry!!!!!- - Lina non ci crederai.... ho pescato più di una ventina di pesci, il fiume ne è pieno!!- Saltellando dalla gioia Gourry accompagnò Lina nel posto e anche lei rimase impressionata. Visto che lo spadaccino aveva fatto un ottimo lavoro decise di non punirlo  per l'accidente che gli aveva fatto prendere. Amelia, che  era rimasta a bada della bambina, si mise sulle difensive con uno dei suoi incantesimi più potenti terrorizzata dagli uomini pesce che le venivano incontro, quando poi realizzò che si trattava solamente di Lina e Gourry. - Si mangia!!!!!!!-. Intanto la bambina stava osservando tutta la scena con un aria tutt'altro che spaventata. - Ehi, Lina la piccola si è svegliata...- Gourry stava posando a terra quel ben di Dio di pesce e anche Lina fece altrettanto dirigendo subito lo sguardo verso la bambina che appena la vide le saltò in collo tutta contenta.

- Mamma!!! Cei tu!!!!-

- Mamma??-

- Ci, tu cei la mia mamma...-

- Piccolina io non....-

- Ho avuto tanta paula.... eli scompalsa...-

Lina immaginò il momento del disastro e una morsa di ferro le strinse lo stomaco, come aveva pensato: quella bambina non capiva cosa era accaduto, era ancora piccola ed era naturale che si comportasse con tanta allegria. Ma non capiva ancora perché la chiamasse mamma, forse le somigliava... Lina la sostenne con le braccia e si mise a sedere con lei.

- Dimmi piccolina, come ti chiami?-

- Mi chiamo Anil...-

- Che strano nome...-

- E tu?-

- Io mi chiamo Lina, ma non sono la tua mamma....  piacere di fare la sua conoscenza signorina....-

Anche Amelia e Gourry si presentarono

- Ciao Anil, il mio nome è Amelia e vivo per il trionfo della giustizia...-

- Amelia, non me la condizionare....-

- Il mio nome invece è Gourry, piccolina....-

- Goully, Goully...-

Anil aveva iniziato a gridare quel nome a più non posso, tutta felice e contenta, arrivando ai piedi di Gourry - In blaccio Goully- Il biondino se la caricò sulle spalle, scioccato nel sentir ripetere il suo nome così tante volte; Amelia e Lina si erano guardate esterrefatte iniziando poi a ridere nel vedere quanto fosse impacciato lo spadaccino con la bambina. - E dimmi Anil quanti anni hai?- - Tle!! Ciono glande io!!!- - Ti piace il pesce??- - Cii-

Nonostante fossero almeno una ventina di pesci, la combriccola li divorò tutti, soprattutto grazie a Lina e alla piccola Anil: infatti quest'ultima pur avendo solamente tre anni mangiava come un ufo.... era chiaro che la piccola non metteva in bocca un pezzo di pane da molto tempo, ma la voracità era tale e quale a quella di Lina.  - Non mi meraviglierei se fosse tua figlia Lina, vi assomigliate anche - Gourry stava osservando le due rosse con tanto d'occhi -Gnam... non dire..gnam... ste' cose.... davanti alla piccola...- - Ma Lina è la mia mamma...- Anil aveva terminato di mangiare e davanti a lei c'era un cumulo di lische che Lina le aveva accuratamente levato dal pesce e ora la bambina sorrideva con la pancia soddisfatta. -Mamma, dove è papà?- A quelle parole un pezzo di pesce andò di traverso a Lina...

 - Anil..... Bé il tuo papà, sta facendo un viaggio molto lungo.....-

 - Ci, il mio papà gila semple... Ma tolniamo a cacia?-

- La mamma ha deciso che ci metteremo in viaggio anche noi....-

Lina sperava di convincere la piccola che ora la stava guardando con due occhi pieni d'interesse

- Bello!!!-

- Partiremo domani.... quindi va a fare la nanna....-

- Cii!!!-

- Ah, Anil chi ti ha dato quel libro???-

- Me lo ha dato papà -

- A chi lo dovevi dare?-

- Alla mia mamma...-

CONTINUA...