Salve cari
lettori, sono Siem, alle prese con una nuova storia.
Questa volta ho voluto trattare un anime che da poco è
sbarcato in Italia e che io già adoro: Fancy Lala. Vi
siete mai domandati se tra Miha e Sato (o almeno questi
erano i nomi che hanno dato nella versione italiana, dato
che quelli in originale non li so) ci fosse stato del
tenero? Naturalmente quindi le attenzioni che Sato sin
dal primo istante a dimostrato a Miha non erano
semplicemente date dal suo carattere maturo e gentile ma...
Forse ho parlato troppo! Via alla narrazione!
Siem
Oh, no! Ho perso Pea e Peo, come farò? E come se non
bastasse l'autobus è già passato! Come tornerò dai
nonni? Sicuramente si staranno preoccupando... Non
arrendiamoci!
-Peo! Pea! Dove siete??-
-Cerchi questi tuoi pupazzi? Li hai persi prima!- mi dice
un ragazzo avvicinandosi.
-Grazie!-
-Di niente Miha!-
-Mi conosci?-
-Come? Non dirmi che non ti ricordi di me!-
-Ahem...- la mia mente si ricordò del teppistello che
tre anni fa non mi dava tregua ma col quale avevo passato
momenti molto divertenti -Sato! Come sei cambiato! Ma sei
veramente tu?-
-Certo che sono io! E chi altri?- mi rispose, poi continuò
-Non dirmi che hai perso l'autobus!?! Dai, ti dò un
passagio!-
-Grazie!-
Devo ammettere che in tre anni è cambiato. Non si è
solo fatto molto più gentile, ma anche più carino.
Chissà se ha già la ragazza... in fondo non mi
meraviglierei... Ehi! Ma che vado a pensare? Che mi
importa? Forse sta solo aspettando il momento giusto per
rompermi le scatole come faceva tre anni fa. Si, è
senz'altro così!
Lungo il viaggio mi spiegò che era passato molto tempo,
che un po' gli è dispiaciuto non vedermi per parecchio e
-ho pensato io- soprattutto non potermi fare dei brutti
scherzi. Arrivata lo salutai e entrai in casa dai nonni.
-Ciao cara!-
Mi saltarono addosso e mi si appiccicarono per tutta la
serata. Il piccolo incidente dei treni per fortuna si era
risolto. Mangiai tantissimo perchè alla fine non avevo
pranzato e mi addormentai.
La mattina arrivò presto, ma solo ora sto uscendo. Vado
nel bosco a fare qualche giro.
I giorni passano così abbastanza velocemente. Mi vedo
tutti i giorni con Sato, mi ha fatto vedere ogni angolo
del piccolo paese e conoscere tutti i suoi amici. Per
fortuna mi sbagliavo, è davvero cambiato. Appena i suoi
amici provavano a prendermi in giro o volevano farmi
degli scherzi mi difendeva e alle volte bisognava
trattenerlo altrimenti avrebbe ucciso tutti. Sono anche
andata a vedere una sua partita di calcio a scuola. E'
bravissimo! Ha anche tante fan... Ho dovuto aspettarlo
parecchio. Siamo stati praticamente gli ultimi ad andare
via. Era buio ormai. Sato mi stava accompagnando.
Prendemmo l'autobus. Arrivati alla fermata, scendemmo e
Sato mi indicò la sua stella portafortuna.
-E tu ce l'hai la stella?- mi chiese
-La stella? Io ho i miei portafortuna: Peo e Pea. Non ho
bisogno di altre-
-Allora scegline una, chiudi gli occhi e pensa ad un
desiderio. Tieni gli occhi ben chiusi finchè non ti dirò
di aprirli-
-Bene, lo farò... Ho scelto, quella laggiù che brilla
più di tutte-
-Chiudi gli occhi, fai come ti ho detto...-
Chiusi gli occhi ed iniziai a pensare ad un desiderio. Ho
deciso che questo desiderio riguarderà solo Miha, non
Lala. Lala è un sogno, e poi ha già i suoi portafortuna...
Miha ha tanto bisogno di una stella... Le piacerebbe
tanto scoprirsi carina e simpatica, e perchè no anche
una brava cantante che potrebbe benissimo seguire le orme
di Fancy Lala... ma la cosa che desiderava di più era
che un giorno qualcuno si accorgesse che lei era una
ragazzina carina e simpatica... e che questo qualcuno le
volesse molto bene.
Mentre era persa nel suo desiderio, Sato le disse
qualcosa, le chiese se avesse espresso il desiderio, ma
si raccomandò di tenere ancora gli occchi chiusi. Miha
non capì bene quello che le disse, ma non ebbe tempo di
fare domande, anche se in fondo non le interessava cosa
avesse detto perchè... il suo desiderio si stava
avverando?!? Sembrava proprio di sì. Le labbra di Sato
si erano avvicinate alle sue e le avevano sfiorate
dolcemente, poi si erano aperte in un bacio dolcissimo.
Le braccia di Sato la circondavano sempre più stretto e
lei rispose al bacio abbracciandolo a sua volta.
Come ogni momento magico, non potè durare in eterno,
ormai dovevano tornare a casa e Miha l'indomani doveva
partire per tornare in città.
FINE
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