Parte
quinta
L'indomani
furono sentiti alcuni testimoni minori: un poliziotto di
guardia, che giurò che non aveva mai visto uno
stupratore piangere come un bambino e chiedere perdono
tra i singhiozzi alla sua vittima; un altro agente che
aveva interrogato Mulder e che confermò la sua
perplessità e la donna delle pulizie del piano dell'FBI,
che non solo disse di non aver sentito niente, ma confermò
che Mulder era una persona squisita, gentile,
disponibile, buono. Anche Louise King testimoniò dicendo
che Mulder le era sembrata una persona stupenda, dolce e
premuroso.
Poi il Pubblico Ministero chiamò l'agente Fox Mulder a
deporre:
Agente Mulder ci dica allora cosa avvenne quella
mattina.
Con il capo chino Mulder iniziò:
Arrivai in ufficio un po' prima perché dovevo
stendere un rapporto su alcune cose che mi avevano detto
i miei amici, i Gunmen. Il vicedirettore Skinner mi prese
da parte e mi fece vedere le dimissioni dell'agente
Scully. Non ho più capito niente. Non volevo che Scully
se ne andasse e sono corso da lei in ufficio...
Mulder iniziò a tremare, ma cercò di controllarsi.
Sono entrato, le ho chiesto spiegazioni. Lei era dura,
con me, scostante, e questo mi ha.... ferito, a morte.
Che lei mi possa perdonare, ho perso la testa allora. Lei
ha cercato di scansarmi, e io le sono saltato addosso,
l'ho afferrata e l'ho... baciata con violenza sulla bocca.
Poi l'ho spinta sulla mia scrivania.
La teneva ferma?
Sì, per i polsi con una mano, la mano sinistra. E poi la
tenevo inchiodata con il peso del mio corpo. Con la mano
destra le ho aperto la giacca e la camicetta e le ho
strappato il reggiseno. Le ho fatto dei succhiotti sul
petto, vicino ai capezzoli e sui capezzoli, e verso
l'ombelico...
Alcune lacrime cominciavano a scorrere sulle guance
di Mulder, ma si contenne.
Le ho tirato su la gonna, che era in parte già su. Le
ho strappato il collant e le mutandine, e a quel punto le
ho toccato la vulva e il clitoride con un dito... Ma la
volevo, la volevo da impazzire... Mi sono slacciato i
pantaloni e i boxer e ho tirato fuori il mio.. caz pene.
L'ho penetrata di forza, con un sobbalzo. Era... chiusa e
devo averle fatto male, molto male. Sono stato dentro di
lei tanto, finché non l'ho sentita sciogliersi. Poi sono
venuto e sono uscito da lei. Ed ho capito che ero un
mostro: lei piangeva, era lì indifesa di fronte a me,
mezza nuda... Sono corso subito a denunciarmi.
Come si definisce?
Uno stupratore.
Non ho altre domande.
Margareth White si sedette scuotendo il capo. Disse
alla giovane sua assistente, seduta accanto a lei:
E' una storia da pazzi: spero non lo condannino, qui
c'è davvero qualcosaltro.
Vicky Simmonds si alzò e disse:
Agente Mulder lei conosce da molto tempo l'agente
Scully?
Da sei anni.
E per lei l'agente Scully è sempre stata una buona
collega, vero?
La migliore che potessi avere, la migliore.
Lei cosa prova per la sua collega?
Amicizia, simpatia, stima...
E perché ha perso la testa quella mattina?
Perché... non volevo perderla! Perché non posso vivere
senza di lei... perché non volevo che se ne andasse...
Ma ho scelto il modo peggiore.
Lei aveva mai desiderato la sua collega... sessualmente...
Mulder abbassò il capo, mentre altre lacrime gli
scendevano dagli occhi:
Sì.... Io provavo da sempre per lei qualcosa di
strano... di tenero... di indefinibile...
Lei ama la sua collega?
Mulder singhiozzò e poi alzò lo sguardo:
Sì, con tutto il mio cuore!
Un brusio si alzò nella sala, sempre più forte.
Vicky disse:
Non ho altre domande, vostro onore.
Due giorni dopo sarebbe stata la volta di Scully.
Dana Scully si era preparata spiritualmente alla
deposizione: aveva ricevuto l'ennesima telefonata di
Diana Fowley:
Mi raccomando, racconti quanto male e quanto disgusto
le ha provocato... Meglio per tutti e due!
La vigilia della deposizione era davanti alla
televisione, disperata.
Mulder, se puoi perdonami... Ma io...
Scoppiò in lacrime: avrebbe perso per sempre Mulder,
il suo più caro amico, collega, l'uomo che avrebbe
potuto essere il grande amore della sua vita.
Quante lacrime!
La voce la fece sobbalzare: Alex Krycek era entrato
in casa sua ed era davanti a lei:
Cosa vuoi da me?
Vi sto aiutando, te e il tuo collega!
Da quando mai stai dalla nostra parte?
Da quando detesto le porcate delle streghe gelose contro
i principi e le principesse innamorate. Non rinunciare ad
aiutare Mulder!
Cosa posso fare?
Dire la verità: tu non volevi denunciarlo, vero?
Le si era avvicinato. Lei annuì.
Perché lui non ti ha violentata!
No.
Anzi, scommetto che ti è pure piaciuto!
Stai zitto, tu...
Credi che non possa capirti? Hai sentito cosa hanno fatto
anche a me?
L'aveva afferrata per le spalle:
Hai capito, bella principessa? Devi salvare tu il tuo
principe dalle grinfie della strega, perché solo lui
saprà renderti felice!
Avvicinò la sua bocca a quella di Scully e le diede
un rapido bacio:
E non ti preoccupare di non provare più niente, se
avessi qualche scrupolo in meno ti insegnerei qualcosa di
carino per provare piacere... Ma lascio il compito a
Mulder!
Ti sei addolcito il carattere?
Forse. Tanto ormai è tardi. Hai capito cosa devi fare
domani?
E la Fowley?
Non ti preoccupare? La strega verrà sconfitta!
L'indomani mattina Dana Katherine Scully prestò
giuramento. Fu interrogata dall'accusa:
L'agente Mulder non aveva mai avuto un comportamento
così con lei, vero?
No, mai, nel modo più assoluto.
Quindi lei non si aspettava questo, vero?
No.
L'ha aggredita di sorpresa, vero?
Sì.
Non è riuscita a reagire, no?
No.
Non ho altre domande.
Fu il turno di Vicky:
Lei quel giorno aveva presentato le sue dimissioni:
perché?
Perché....
Forse perché aveva ricevuto qualche pressione dall'alto,
vero? Vorrei far sentire una registrazione di alcune
telefonate ricevute dall'agente Scully in questo periodo!
Quando attaccarono la registrazione, Scully si piegò
in avanti piangendo: tutta la sala ormai non stava più
zitta, urlava: Portate qui quella strega, processate
lei!
Dopo una pausa di una mezz'ora, una Scully più
tranquilla si sedette sulla sedia. Vicky Simmonds riprese
l'interrogatorio:
Come si sentiva quella mattina?
Distrutta, disperata.
Voleva vedere l'agente Mulder?
No, altrimenti non so che reazione avrei avuto...
E quando lui le è apparso davanti, cosa ha sentito?
Dolore ma anche felicità di vederlo!
L'ha trattato male..
L'ho fatto per lui, perché si salvasse...
L'ha baciata con violenza, con sopraffazione...
Mi ha baciata come un amante, come una parte di me
sognava che facesse da tanto tempo...
Perché non ha reagito, lei che è cintura nera di
karate, mentre l'agente Mulder la spingeva sulla
scrivania, la toccava, la spogliava, e alla fine la
penetrava?
Perché glielo... dovevo, in un certo senso. Per avere un
ultimo ricordo di lui.... Perché era lui a farmi questo
e non un altro uomo.
Fosse stato il vicedirettore Skinner o un altro suo
collega?
Non mi sarei mai lasciata fare niente. Con Mulder era
diverso...
Lei piangeva, perché, ha provato dolore?
Era un dolore interno, non fisico. Ero disperata perché
non avrei più visto Mulder, perché non sarei più
riuscita a salvarlo... perché di lui mi sarebbe mancato
tutto, ora. Il carattere, la dolcezza, e anche la
passione... la passione di un amante!
Lei provava solo dolore?
No, ho provato piacere per quello che lui mi ha fatto:
era brusco, ma ha risvegliato in me qualcosa che... Io
sono stata rapita, sono stata sottoposta ad esperimenti
che credevano mi avrebbero privata anche del piacere. Lui
mi ha fatto capire che non è così. Mi ha fatto sentire
il desiderio...
Lei pensa che l'agente Mulder si sia accusato di quello
di cui si è accusato perché?
Perché mi ha vista piangere, forse. Perché non ci siamo
parlati. Perché qualcuno gli aveva fatto del male un
giorno....
Lei agente Scully spedirebbe al Pronto Soccorso un marito
giovane, carino, devoto ed affettuoso, che vuole solo
farle provare del piacere, massacrandolo di botte?
No. Lo stringerei a me, e vivrei con lui per tutto il
resto della mia vita.
Cosa prova per l'agente Fox Mulder?
Dana Scully guardò il suo collega di quegli anni
negli occhi, mentre nella sala molti si asciugavano le
lacrime:
Lo amo ora e per sempre.
Ci fu un applauso in sala, mentre Vicky, soffiandosi
il naso, diceva:
Non ho altre domande, vostro onore.
Il giorno dopo fu il momento delle arringhe: Mulder e
Scully non si erano ancora visti insieme.
Margareth White fece un discorso educato:
Certo, non possiamo tollerare che nelle istituzioni
avvengano certe cose. Curioso che l'imputato si dichiari
colpevole senza sforzo. Ma non possiamo lasciarci
impietosire, e dobbiamo condannare quello che è e rimane
uno dei reati più orrendi perpetrati contro le donne,
l'arma finale di tutte le guerre e di tutte le
sopraffazioni. Condannate quest'uomo.
Si sedette e disse alle sue assistenti:
Spero che lo assolvano!
Vicky Simmonds si alzò:
Signor giudice, signori giurati, io mi occupo di un
centro anti stupro, dove ogni giorno lotto contro
violenze di ogni tipo contro donne e bambini. Io non
volevo difendere uno stupratore, ma qualcosa nell'agente
Mulder ma ha convinta a cercare di capire la verità. E
la verità è che qui qualcuno ha commesso uno stupro, ma
contro i sentimenti di due persone che avevano come unici
difetti quelli di servire la nostra comunità, e di
cercare di difenderla contro minacce di tutti i tipi. Li
abbiamo stuprati e ben ben derisi e umiliati. Siamo noi
da condannare, e forse è da condannare chi ha
orchestrato tutto, ma questo è un altro discorso.
L'agente Mulder ha avuto un'infanzia segnata dalla
sparizione di sua sorella Samantha; da allora lotta perché
nessun fratello debba più soffrire e piangere quello che
ha sofferto lui. Ma le prove non erano finite per lui: ha
trovato una moglie strega, che l'ha picchiato ed umiliato
nei suoi sentimenti più veri, creandogli sensi di colpa
inesistenti. Io chiedo a tutte le donne presenti, se non
vorrebbero un marito dolce come doveva essere il mio
cliente, l'agente Mulder. Poi ha incontrato l'agente
Scully e le si è subito affezionato: ma gliel'hanno
rapita, l'hanno colpita per colpire lui, l'ha dovuta
strappare dalla morte. E lui, mentre avversari tanto
potenti quanto temibili cercavano di distruggerlo si è
affezionato a questa donna, se ne è innamorato. Poi è
arrivata un'altra prova: quella mattina ha perso la
testa, certo, ma l'ha persa per passione e per amore. Non
ha voluto fermarsi a parlare con l'agente Scully dopo, e
come donna dico che avrebbe dovuto farlo, che questo è
stato lo sbaglio suo. Ma è una cosa che devono risolvere
lui e lei. Noi non possiamo fare niente. Vi prego,
assolvete l'agente Mulder e prego l'FBI di continuare a
lasciarli lavorare insieme. Cosa avverrà ai loro
sentimenti personali, è un problema solo loro. Noi
dobbiamo processare e condannare la violenza, l'odio, lo
stupro, la pedofilia, non l'amore, la passione, il
desiderio, altrimenti condanneremo la vita stessa.
Vicky chiuse la bocca e dal pubblico partì un
applauso sincero: molti erano commossi.
Nella sala d'attesa, Mulder era teso:
Non so cosa volere: se essere condannato o meno.
Perché?
Era entrato Krycek.
Tu cosa fai qui?
Calma, che vi ho aiutati. Sei un testa di cazzo Mulder:
te la sei sbattuta, d'accordo, ma lei era d'accordo, e tu
hai combinato tutto questo casino, autoaccusandoti! Sei
un coglione!
Mulder gli saltò addosso, prontamente e Krycek gli
disse:
Fammi un favore: vai dalla tua principessa, stringila,
scopatela, vive felice con lei, tu che puoi!
Mulder notò con la coda dell'occhio che Krycek
guardava di nascosto Vicky:
Tu?
E' un sogno impossibile, borbottò lui.
In quel mentre arrivò Mark, annunciando che la corte
stava rientrando.
L'imputato si alzi e guardi verso la giuria.
Avete raggiunto un verdetto?
Sì vostro onore.
Datene lettura.
Giudichiamo l'imputato Fox Mulder NON COLPEVOLE del reato
ascritto.
Un grido di giubilo scosse la sala. Scully era
rimasta fuori, e poco lontano da lei c'era Krycek. Mark
aprì la porta:
L'hanno assolto!
Vai dal tuo principe, principessa Scully e vivete felici
per sempre!
Mulder era circondato da gente di tutti i tipi che si
complimentava. Il vicedirettore Skinner lo prese da parte
e disse:
Da lunedì rivoglio lei e l'agente Scully in ufficio,
intesi? Le dimissioni dell'agente Scully sono respinte e
voglio togliere un po' di marcio dall'ufficio, chiaro?
Poi Mulder vide lei: lei che correva incontro a lui e
si buttava tra le sue braccia. La strinse a sé con tutto
il suo amore e la sua forza, mentre intorno tutti
applaudivano.
Margareth White si avvicinò a Vicky Simmonds:
Complimenti, è stata grande. So che lei sta lavorando
ad un processo di incesto: le darò senz'altro una mano..
Poi guardò Mulder e Scully che si abbracciavano:
Mai vista una cosa così... bella!
Il pubblico e tutti scemarono fuori dalla sala, dove
stampa e giornalisti erano in attesa di sorrisi e
fotografie. Krycek era nascosto in un angolo e Vicky lo
vide:
Il principe e la principessa hanno vinto la strega
malvagia con l'aiuto della fata buona!
E del cavaliere di ventura!
Io sono un bastardo Vicky. Dimenticami, almeno tu!
Vorrei ringraziarti.
Timidamente, Vicky Simmonds appoggiò le sue labbra a
quelle di Alex Krycek. Per una manciata di secondi si
baciarono appassionatamente, poi si lasciarono.
Addio, Vicky. Tu sei un'eroina, io un bastardo.
Perché dici così?
Perché è un addio. Tu dimenticami.
E tu?
Non
credo di poterlo fare. Ora vai dai tuoi eroi!
Stanchi, Mulder e Scully si trovarono davanti a casa
di Scully quella sera:
Sei sicura di volerlo?
Con tutto il cuore. E tu?
Ancora di più.
Mulder la prese in braccio ed entrò con lei in casa.
In un angolo della via buia, mentre già da dietro le
tende si capivano i baci, le tenerezze e la passione di
cosa stavano facendo. Krycek compose un certo numero:
Agente Fowley, bella porcheria che ha combinato! Sono
contento che le streghe vengano punite!
Bastardo di un Krycek!
L'uomo che lei voleva distruggere è ora tra le braccia
della sua bella. E lei vedrà cosa le succederà!
Attaccò il telefono e si allontanò, mentre nella
casa Scully si lasciava cullare tra le braccia dal suo
adorato Mulder.
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