Il
Demone del Bene e del Male (di Tati)
Una
semi-avventura semi-shojo semi-fantasy semi-fanfic su
City Hunter di Tatisan tatisan@tin.it
Tutti i personaggi sono proprieta' di Tsukasa Hojo,Jump
Comics,Sunrise ecc...ecc...ecc...e degli aventi diritto
Indiana Jones e' proprieta' di Steven Spielberg, George
Lucas e degli aventi diritto
Il Miominisaebapc® e' proprieta' di Tatisan
Un grazie a Ryoga per l'erba del San Paolo che e' meglio
pure dell'erba puffa ^___^
Parte1: Come Occhi di Gatto
Kaori penso': "Al diavolo...e'
gia' la seconda volta, non saro' una delle Occhi di Gatto...ma
non me la cavo poi cosi' male!".
In effetti era gia' il suo secondo furto...questa volta
aveva meno tempo...doveva muoversi. Il codice che le
avevano dato per disattivare gli allarmi dunque era
giusto...:"Pero'...sono ben organizzati"penso'
mentre entrava nella casa. Ora doveva stare attenta alle
telecamere...dunque...doveva andare al primo piano,
seconda porta a destra nel corridoio...li' avrebbe
trovato la centralina che controllava le telecamere e gli
altri antifurti. Altri otto minuti per disattivare tutto...ora
doveva prendere il rubino. Torno' al piano terra...la
teca si trovava nel salone...eccola!
Per alcuni secondi Kaori non riusci' a respirare...non
aveva mai visto un rubino del genere...era persino piu'
grande dello smeraldo centrale della collana che aveva
rubato la settimana prima. Con calma sollevo' la campana
di vetro che lo copriva e afferro' la pietra. "Eccola!"penso'
trionfante...ma ben presto l'euforia fu sostituita dal
panico...il suono acuto e assordante di una sirena si
diffuse in tutta la casa."Maledizione...un altro
antifurto"!Kaori inizio' a correre piu' in fretta
che poteva verso la porta...dai piani superiori
arrivavano le voci dei proprietari...:"Devo scappare...in
fretta"...Inizio' a correre verso il muro di cinta...qualcuno
gridava qualcosa nella sua direzione...il muro...ecco lo
stava scavalcando...poi udi' un colpo assordante e provo'
un dolore terribile alla spalla...le avevano sparato!
Atterrando dall'altro lato si infilo' nell'auto che la
aspettava...era salva!
La spalla le faceva male...sentiva il sangue scorrerle
sulle dita...poi una voce: "Allora...la pietra?""Eccola..."disse
Kaori, frugando nello zaino e prendendo il rubino. "Magnifica"disse
la voce"davvero un buon lavoro...complimenti."
Kaori cerco' di tamponare la ferita con un fazzoletto, ma
era troppo piccolo e si inzuppo' in poco tempo...:"L'antidoto...lo
voglio!" disse con un filo di voce. "Lo avrai...dopo
il terzo "lavoretto""continuo' la voce"era
nei patti"."Gia'...i patti" penso' Kaori
mentre la depositavavno davanti casa. "Ricordati...giovedi'
mattina da Yoshi per il terzo indizio"disse la voce...poi
la macchina riparti'.
"Che schifo di caccia al tesoro"penso' Kaori
aprendo il portone...meno male che Ryo non sarebbe
rientrato prima delle 3 del mattino...una bella felpa e
all' indomani non si sarebbe accorto di nulla...gia'...Ryo...cosa
avrebbe pensato vedendola fare questo? L'avrebbe odiata?
Che importava...lui gia' la odiava...anzi no...lui non la
odiava,la ignorava..ecco tutto.Kaori sorrise
nell'ascensore...lei avrebbe fatto qualunque cosa per Ryo...lui
poteva amare tutte le donne del mondo tranne lei, ma
questo non le importava...lui sarebbe stato sempre il
"suo" Ryo...qualunque cosa facesse...qualunque
cosa le dicesse...Persa nei suoi pensieri Kaori cerco' di
aprire la porta...(dove diavolo erano le chiavi?) ma le
ferita era piu' seria del previsto: "No...maledizione...ho
perso troppo sangue...sto per svenire" penso',
appoggiandosi alla porta. Stava gia' scivolando verso il
pavimento quando la porta si apri' e lei cadde addosso a
qualcuno...i capelli neri...gli occhi scuri...Ryo...poi
svenne.
Parte 2: Una questione di
orgoglio
Quando apri' gli occhi Kaori si
accorse di essere in camera sua, sul suo letto...qualcuno
le aveva medicato la ferita. Cerco' di mettersi a sedere
ma un improvviso giramento di testa la fece ricadere sul
cuscino. Giro' la testa e lo vide...Ryo era seduto
accanto al letto...addormentato.
"Ryo..." lo chiamo'. Ryo apri' gli occhi...
"Finalmente..." Ryo era cosi' serio. "Credo
di meritarmi una spiegazione" continuo'... "che
diavolo succede?E' da settimana scorsa che ti comporti in
modo strano...che mi conbini?" "Sei stato tu a
medicarmi?" chiese Kaori intimidita dal tono di Ryo.
"No...e' stata Miki...lei e Umibozu sono nella
stanza accanto...lo sai che ci hai spaventati a morte?
Che succede?" Kaori non riusci' a sostenere il suo
sguardo...: "Mi dispiace...non posso dirtelo"
Ryo la guardo'freddamente...il suo tono di voce era
addirittura gelido: "Bah...fai come vuoi...cerca
solo di non ammazzarti o mi farai sentire in colpa con
Makimura". Quelle parole ferirono Kaori piu' del
colpo alla spalla della sera prima. "Ryo...io...cerca
di capirmi". "No...non ti capisco proprio...pensavo
ti fidassi di me"...
Ryo fece per alzarsi ma Kaori lo fermo'...: "Ti
prego...dammi un po' di tempo" Lo sguardo di Kaori
cadde sulla maglietta di Ryo...c'era una macchia piu'
scura...sangue...certo,la sera prima,quando era caduta
addosso a lui. "Guarda che disastro..."disse
Kaori appoggiando la mano sulla macchia..."ora non
verra' piu'...ma che...?" Sotto la sua mano Kaori
senti' battere il cuore di Ryo...veloce...troppo veloce
per una persona cosi' fredda e determinata. Ryo fu colto
di sorpresa dal gesto di Kaori e per un istante perse
tutta la sua imperturbabilita'. Scatto' in piedi e fuggi'
verso la porta...: "Ti mando Miki..." furono le
uniche parole che riusci' a pronunciare.
Appena fuori dalla porta si fermo' a riprendere fiato...Umibozu
era in piedi di fronte a lui: "Non ti sembra di
esagerare?Kaori dovrebbe sapere cio' che provi per lei.Ti
comporti come un ragazzino spaventato." "Vai al
diavolo Umichan!" rispose Ryo con tono rabbioso".
"Invece Umibozu ha ragione" questa volta era
stata Miki a parlare." Sai bene che Kaori sta
rischiando la vita solo per te...e' vero che non sappiamo
ancora con cosa la ricattano quei maledetti, ma lo
scopriremo presto...tu pero'...dovresti vergognarti...alla
tua eta' dovresti essere capace di affrontare certe
situazioni" Per tutta risposta Ryo scrollo' la testa
e si allontano'. "Stupidi e orgogliosi" sibilo'
Umibozu.
Parte 3: Io Ti Amo
Quando Kaori si sveglio'di nuovo erano
le 5 del pomeriggio. "Mamma quanto ho dormito...uhm...ho
anche fame...'sta maledetta ferita mi ha indebolita...chissa'
se riesco ad arrivare in cucina" Messi i piedi giu'
dal letto e fatto un primo tentativo di stare in piedi,
Kaori decise che poteva farcela. Uscita dalla stanza si
avvio' verso la cucina. Appoggiandosi al muro Kaori
riusci' a muoversi abbastanza velocemente.: "Bene...ce
la faccio..." le sue gambe pero' non erano dello
stesso parere e dopo pochi passi iniziarono a rifiutarsi
di sostenerla: "No...sono ancora troppo debole...non..."
Kaori senti' il pavimento mancarle sotto i piedi...si
preparo' alla caduta e chiuse gli occhi...ma...non vi fu
alcun urto.
Due braccia la afferrarono prima che toccasse terra:
"Stupidina...che fai in piedi...non potevichiamarmi?"
Era Ryo...l'aveva sentita ed era andato da lei. Ryo...Kaori
mando' mentalmente al diavolo tutto...la ferita sulla
spalla, il dolore, il suo orgoglio...getto' le braccia al
collo di Ryo. Si aspettava un rifiuto...che Ryo la
allontanasse e invece, con sua grande sorpresa, Ryo
ricambio' il suo gesto...le passo' le braccia dietro la
schiena e la tiro' a se, abbracciandola teneramente..:
"Kaori...perche'?" Kaori non rispose...o meglio...non
rispose ad alta voce...:"Perche' io ti amo"...ma
era solo un sussurro..."Ryo non lo avra' neanche
sentito" penso'. Per tutta risposta Ryo la prese in
braccio: "Ora ti porto in cucina...devi
assolutamente mangiare qualcosa...sei troppo debole"
le disse con tono allegro...: "Come pensavo...non ha
sentito" penso' Kaori..."peccato".
Parte 4: Un nuovo indizio
Il tempo era passato in fretta...ormai
era gia' giovedi' mattina e Kaori avanzava,ormai con
passo sicuro verso il negozio di fiori...: "Yoshi?Sono
Kaori Makimura". Un bel ragazzo bruno la saluto' con
un sorriso: "Salve...questo e' per lei" e le
porse una scatola con una orchidea. Una volta a casa
Kaori apri' la scatola...sotto l'orchidea trovo' una
piantina ed un biglietto con la descrizione del colpo.
"Ma e' impossibile!!!" esclamo' Kaori..".non
ci riusciro' mai!".
In effetti il colpo era in un museo. "Fino ad ora ho
rubato in case private...rubare in un museo e' un'altra
cosa!" Il piano prevedeva il furto di un
preziosissimo ed antichissimo vaso, custodito nel Museo
Nazionale di Tokio. "Devo almeno provarci...non
voglio perdere Ryo..."Kaori era cosi' presa dai suoi
pensieri che non si accorse che Ryo la stava guardando di
nascosto. Intanto Kaori, in camera sua, inizio' a
piangere...ripenso' al ricatto...o lei ubbidiva o non
avrebbe avuto l'antidoto per salvare Ryo...aveva un mese
di tempo...e pensare che Ryo non sapeva neanche di essere
stato avvelenato. I suoi ricattatori le avevano fatto
vedere le analisi del sangue di Ryo...cosi' gli avevano
iniettato il veleno, con la scusa di un banale controllo...:
"Se Saeba viene a conoscenza di questo piano e' un
uomo morto chiaro?" le aveva detto il capo
dell'organizzazione...una donna,straniera...americana,
forse. Non aveva scelta...doveva cercare di rubare il
vaso...a costo della sua stessa vita...senza rendersene
conto si addormento'.
Quando si sveglio' senti' delle voci venire dal soggiorno...erano
Ryo e Umibozu.
RYO:Il prossimo furto e' al Museo Nazionale...domenica
sera
UMIBOZU:Cosa conti di fare?
RYO:Non lo so...se ci vado metto in pericolo la sua vita...se
non vado...
UMIBOZU:Forse dovresti parlarle...dirle che sai tutto.Che
ha detto il professore?
RYO:Mi ha fatto un prelievo...deve ancora analizzarlo.Sono
preoccupato.Non voglio perderla.
UMIBOZU:Sai come la penso...poi fai come vuoi!
Kaori non riusciva a credere a cio' che aveva appena
sentito...Ryo non voleva perderla...avrebbe voluto
correre da lui...si fermo' con la mano sulla maniglia
della porta.No...non doveva...non poteva!Ryo non doveva
morire.
Parte 5: Il coraggio di Kaori
Domenica sera Kaori aspetto' che Ryo
uscisse per infilarsi la tuta nera che faceva tanto"Occhi
di "Gatto. Aveva studiato con cura la piantina del
museo...ora conosceva alla perfezione ogni angolo e ogni
curva dei condotti di areazione.Ancora questo furto e Ryo
sarebbe stato salvo...le avrebbero finalmente dato
l'antidoto. Lo zaino era pronto,la pistola pure...bene...non
mancava niente.
Usci' di corsa dalla sua stanza al buio e ando' a
sbattere contro qualcosa...anzi no...contro qualcuno.
Anche se la stanza era completamente buia, Kaori non
fatico' a riconoscere le braccia che la bloccavano. Poi
senti' la sua voce: "Kaori...so tutto!Non andare...non
posso lasciarti andare, ti uccideranno". "Ma tu...eri
uscito...no...evidentemente hai solo finto di uscire. Ryo....levati
di mezzo" disse Kaori...e si accorse di aver urlato.
Ryo continuo': "Kaori...non sei ingrado di rubare in
un museo...io verro' con te". Kaori si libero' dalla
stretta di Ryo..."NO! Non ti permettero' di rovinare
tutto quello che ho fatto sino ad ora! Se vieni con me ti
vedranno e allora non mi daranno l'antidoto e tu morirai!
Maledizione Ryo...non posso lasciarti morire! "Vi
furono alcuni secondi di silenzio...poi Kaori continuo':
"Io ti voglio bene Ryo...non potrei vivere senza di
te". Kaori ringrazio' il cielo di trovarsi al buio...non
avrebbe voluto farsi vedere con le guance paonazze. Corse
verso la porta,la spalanco' e fuggi prima che Ryo
riuscisse a fermarla.
Giunta davanti al museo, Kaori inizio' a cercare
l'ingresso dei sotterranei...doveva esserci un accesso
secondario...eccolo! Entrata nella sala centrale del
piano terra Kaori controllo' i turni delle guardie del
museo...dunque il prossimo sarebbe stato alle 00.30...ancora
5 minuti per nascondersi. Entro' nei bagni e si inflio'
in uno dei condotti di areazione. Strisciando si porto'
davanti alla grata che dava sulla stanza centrale. Vide
passare le guardie e prosegui' verso il suo obiettivo...le
scale d'emergenza che portavano al secondo piano. Usci'
dai condotti con cautela e si infilo' su per le scale...giunta
al secondo piano si infilo' di nuovo nei condotti di
areazione e cerco' la stanza in cui era custodito il vaso.La
trovo' facilmente,apri' la grata e mise gli occhiali a
infrarossi. Il vaso sembrava irraggiungibile...a parte
l'antifurto ad infrarossi che copriva tutta la stanza
c'era anche un antifurto a pressione sotto il pavimento.
Se qualcuno avesse camminato sul pavimento dopo che
questo antifurto fosse stato messo in funzione, sarebbe
stato trapassato da una scarica elettrica a 220 volt.
"Bene...ora mi serve il gancio...ecco"...con un
fucile sparo' il gancio verso la ringhiera della sala
superiore, che si affacciava sulla stanza del vaso. Un
rumore secco avverti' Kaori che il gancio era a posto.
Tiro' un po' il cavo per assicurarsi della tenuta e
inizio' ad arrampicarsi. "Per prima cosa...quella
sorgente di infrarossi" penso'avvicinandosi ad un
piccolo apparecchio da cui usciva un raggio. Prese uno
specchietto e con una mossa estremamente rapida lo mise
davanti al generatore riflettendo il raggio su se stesso.
Poi,con lo stesso sistema mise una foto della stanza
davanti alla mini telecamera. "Evviva!" penso'
trionfante "ed ora...il vaso!". Scivolando
lungo la corda arrivo' sopra la teca. Cercare di
tagliarla sarebbe stato inutile...prese un apparecchio
dallo zaino, lo collego' alla serratura elettronica e
attese che il simpatico oggettino facesse il suo lavoro.
Un "clik" la avviso' che la teca era stata
aperta. Prese un sacchetto di sabbia dallo zaino e,
cercando di fare il minor numero di movimenti possibili
sostitui' il vaso con il sacchetto di sabbia (ok...lo so...questa
idea l'ha gia' avuta un certo Dr.Indiana Jones...ma che
dovevo fare?NdA)..Preso il vaso lo infilo' nello zaino e
torno' verso il condotto di areazione. Torno' al piano
terra e si avvio' verso l'uscita secondaria del museo:
"Incredibile...il furto piu' difficile che si rivela
essere il piu' facile"...ma la porta era chiusa
ermeticamente..."Mio Dio e ora?".
Kaori si precipito' nei condotti di areazione appena in
tempo per evitare le guardie..."ed ora che faccio?"
penso'. Si avvio' verso le scale di emergenza e,
correndo, sali' fino al terrazzo. "Sono in trappola!"
disse a voce alta guardandosi intorno...solo i tetti del
museo e delle costruzioni vicine...nessuna via di fuga...o
forse no...un possibilita' c'era.
Parte 6: Il vaso di Pandora
Kaori prese la rincorsa e si lancio'
verso il palazzo di fronte che aveva un tetto allo stesso
livello di quello su cui si trovava. Salto' senza
guardare in basso e atterro' sull'altro tetto. Poi
continuo' a correre e a saltare da un tetto all'altro in
cerca di una via di uscita, ma dovunque guardasse vedeva
solo tetti...."Maledizione...le guardie mi hanno
vista e mi stanno inseguendo...e quella cos'e'?" Non
credeva ai suoi occhi...una scala antincendio proprio li'...si
aggrappo' e inizio a saltare da una rampa all'altra piu'
in fretta che poteva. Si trovo' in un vicolo secondario...inizio'
a correre...le sirene della polizia...l'avrebbero trovata.
Ad un certo punto senti' un urlo: "ECCOLA!". Il
cuore di Kaori si fermo'..la polizia ...non sapeva cosa
fare...ma proprio quando tutte le speranze sembravano
perdute senti'qualcuno afferrarla per un braccio e
tirarla in una catapecchia li' vicino. Poi la stessa
persona le misa una mano sulla bocca e, sollevatala di
peso salto' in una specie di botola.
Kaori non vedeva assolutamente nulla per via del buio...senti'
pero' i passi dei poliziotti sopra le loro teste. Quando
finalmente se ne furono andati senti il suo "rapitore"
dire con tono ironico: "Ma insomma...la pianti di
metterti nei guai?" Kaori non credeva alle sue
orecchie: "RYO!MACCHEDIA..." ma Ryo prontamente
le rimise la mano sulla bocca: "Ma sei scema?!Vuoi
far accorrere tutta la polizia? Vediamo di andarcene da
qui". I due uscirono dal vicolo in silenzio, ma
Kaori si accorse che Ryo la teneva per mano...sorrise
divertita.
Giunti a casa vi trovarono Umibozu e Miki che li
aspettavano. Immediatamente sia Umibozu che Miki notarono
che i due si tenevano per mano e sorrisero maliziosi.
Segui' una scena divertentissima...Kaori che si
allontanava da Ryo urlando "ma che fai...ma che fai"
e Ryo, paonazzo per la prima volta in vita sua, che
cercava delle giustificazioni con l'unico risultato di
peggiorare ancora di piu' le cose. Dopo alcuni minuti di
confusione finalmente torno' la calma...l'attenzione dei
quattro si concentro' sul vaso che Kaori aveva appena
rubato.
Era un comunissimo vaso in terracotta, perfettamente
integro, cosa alquanto strana per un vaso cosi' antico.
Tutto intorno al vaso c'era una strana iscrizione in
chissa' quale lingua che si interrompeva in
corrispondenza di due incavature di forma regolare, ma la
cosa piu' strana era la piu' completa assenza di aperture...insomma
era ermeticamente chiuso! Ryo lo guardo' perplesso:
"Cosa avra' mai di speciale questo vaso?"
Fu Miki a rispondere: "Questo e' un antichissimo
vaso di origine sconosciuta. E' stato trovato alcuni anni
fa in una collezione privata di un noto trafficante di
opere d'arte. Quando fu arrestato il trafficante disse
che quel vaso gli portava jella...disse che c'era
qualcosa di malvagio in quell'anfora! "" Un po'
come il Vaso di Pandora, allora" disse Kaori e,
vedendo lo sguardo interrogativo di Ryo, continuo':
"Il Vaso di Pandora e' un vaso leggendario che fa
parte della mitologia greca...si dice che contenesse
tutti i mali del mondo".
Miki riprese il discorso: "Gia'...inoltre ho
scoperto che intorno a quel vaso ruota una strana
leggenda. Cercando notizie sui furti ho scoperto che il
rubino e la collana che hai rubato (ehm...la collana l'ha
rubata prima che iniziasse questa fanfic^_^NdA) sono
entrambi molto antichi. Si dice che il rubino sia
appartenuto ad una contessa della corte del Re Sole e la
collana ad una dama della Regina Maria Antonietta. In
effetti le origini degli oggetti sono ben piu' oscure. Mi
sono imbattuta in un libro di alchimia in cui ho scoperto
che il Re Sole, Luigi XIV, era un grande appassionato di
magia e, come forse sai, uno dei miti dei secoli passati
era la pietra filosofale, una pietra che poteva tramutare
in oro qualunque metallo toccasse. Sembra che un
alchimista che frequentava la corte del Re Sole, avesse
scoperto un luogo in cui si narrava fosse custodita una
pietra filosofale. La chiave per arrivarci era appunto un
antico vaso in cui fossero state incastonate due pietre,
uno smeraldo ed un rubino e che, collocato in un
determinato punto ad una determinata ora avrebbe indicato
l'ingresso per la caverna in cui la pietra filosofale era
conservata. Il libro narra poco riguardo al resto...ad
esempio non parla dell'origine delle due pietre...sembra
pero' che fossero antiche . A questo punto il libro
diventa confuso...parlava di una meledizione che aveva
colpito coloro che si erano occupati della ricerca e di
un "guardiano". Nessun'altra spiegazione, ne'
indicazioni sul luogo del nascondiglio, ammesso che ce ne
fosse uno...solo che il rubino fu poi incastonato in un
bastone e lo smeraldo in una collana. Del vaso poi si
persero le tracce...fino a oggi. Una cosa sola viene
ripetuta piu' volte nel libro...i tre oggetti erano
"malefici" o comunque causavano disgrazie ai
proprietari".
Miki
guardo' le espressioni stupite degli altri...: "Certo
i precedenti possessori non possono essere definiti
persone fortunate" disse Kaori...: "La collana
appartiene ad una ricca vedova a cui e' morto prima il
marito in un incidente stradale e poi il figlio in strane
circostanze;il rubino appartiene invece ad un americano
trasferitosi qui in Giappone (con la pietra) dopo che un
tornado gli aveva sterminato la famiglia e distrutto la
casa...in quanto al museo poi...8 furti negli ultimi sei
mesi e i colpevoli non sono mai stati presi!"
Umibozu incrocio' le braccia: "Non sono
superstizioso, ma quel vaso mi fa uno strano effetto.
Quando devi consegnarglielo?" Kaori sospiro'...:
"Domani alle 10 devo protarlo a Yoshi che mi dara'
l'antidoto" e si giro' a guardare Ryo arrossendo un
poco, ma Ryo sembrava assorto in altri pensieri.
"Bene!" disse Miki "allora meglio andare a
nanna!" e si alzo' per andarsene seguita da Umibozu.
Kaori li accompagno' alla porta...: "Ci vediamo qui
domani verso le 9 allora?" "Certo!" fu la
risposta di Umibozu...poi Kaori chiuse la porta.
Tornata nel salotto Kaori si mise a guardare il vaso:
"Sara'...ma non mi sembri cosi' pericoloso...anzi...mi
piaci...per rubarti ho fatto cose che non pensavo neanche
di saper fare...grazie! Ryo e' cambiato in meglio...sono
tre giorni che non cerca nemmeno di saltare addosso a
Miki ed e' persino gentile nei miei confronti...assurdo...come
te ...non sei neanche un vaso...perche' non mi dici cosa
nascondi?" disse toccandolo con un dito.
Era cosi' assorbita dal vaso che non si era neanche
accorta che Ryo stava in piedi dietro di lei..: "Kaori..."la
chiamo'. Kaori sobbalzo': "Ryo...mi hai messo una
paura...pensavo fossi andato a letto...coraggio...domani
avrai l'antidoto e tutto sara' ok!"disse sorridendo
e cercando di sembrare disinvolta. Ma l'espressione di
Ryo restava cupa...: "Io...non ti ho nemmeno
ringraziato per tutto quello che fai per me..." La
fissava intensamente...Kaori sarebbe voluta scappare...non
sapeva cosa fare o dire...: "Figurati!Tu avresti
fatto lo stesso per me!" balbetto' maledicendo
l'emozione. Ryo continuo'...: "Quello che mi hai
detto prima di uscire...beh...ecco...vale anche per me".
Kaori arrossi' fino alla punta dei capelli...guardandosi
la punta delle scarpe biascico' un : "Ma dai!"
e cercò di fuggire verso la scala ma non le riusci'...Ryo
l'affero' per un braccio e la tiro' verso di se,
abbracciandola appassionatamente. Poi la bacio'
leggermente su una guancia e le sussurro' in un orecchio:
"Grazie...Kaori-chan" e si avvio' verso la sua
stanza, lasciando una Kaori paonazza e mostruosamente
confusa in mezzo al salotto.
Kaori lancio' un ultimo sguardo al vaso...: "Mi
piaci proprio" gli disse prima di avviarsi verso la
sua stanza.
Parte7: La maledizione del
vaso
Alle 9 Umibozu e Miki si trovavano
nell'appartamento di Ryo come previsto. Kaori stava
impacchettando il vaso evitando di guardare in direzione
di Ryo...: "Sono pronta" esclamo' ad un certo
punto...: "Muoviamoci...o faremo tardi".
Umibozu la guardo' preoccupato: "Ti raccomando Kaori...stai
calma...loro non ci vedranno...a noi interessa solo
l'antidoto". "Tranquillo...andra' tutto bene"
gli rispose Kaori con un sorriso, ma sentiva la gambe che
tremavano.
I quattro uscirono dalla porta...Umibozu e Miki davanti...poi
Ryo e Kaori per ultima. Kaori stava chiudendo a chiave la
porta quando si trovo' Ryo vicino...troppo vicino! Si
giro' di scatto per cercare Umibozu e Miki ma i due erano
gia' scesi per le scale. Prima che potesse capire cosa
stesse succedendo, senti' la voce di Ryo dire: "In
bocca al lupo Kaorichan...la mia vita e' nelle tue mani"
poi Ryo, sollevandole il mento con due dita, le sfioro'
le labbra con un leggerissimo bacio e, come se niente
fosse, si giro' e inizio' a scendere anche lui. A Kaori
ci vollero cinque minuti buoni per calmarsi e convincere
le sue gambe a portarla giu' in strada, senza sapere che
Ryo era fermo al primo piano per il suo stesso motivo...:
"Accidenti a Kaori..." disse ad alta voce,
sorridendo.
Alle 10 in punto era al negozio di Yoshi...il vaso ben
nascosto nello zaino. "Ciao Yoshi...io ho qualcosa
per te e tu dovresti avere qualcosa per me"esordi'
cercando di essere disinvolta e offrendogli lo zaino.."Si'...certo...ecco
a te " rispose Yoshi prendendo lo zaino e dandole in
cambio uno scatolino. Kaori lo apri' per controllare...si
tutto a posto...era una fiala con una siringa monouso.
Kaori fece per uscire dal negozio ma senti' la voce di
donna che ormai conosceva fin troppo bene: "Non
cosi' di fretta...abbiamo ancora bisogno di te. Ora hai
l'antidoto...il tuo Saeba puo' aspettare ancora qualche
ora". La donna spinse Kaori in una macchina
parcheggiata di fronte al negozio e subito dopo l'auto
parti'.
"Maledizione" urlo' Ryo...mentre Umibozu
partiva all'iseguimento con la jeep. Intanto la donna
straniera aveva fatto bendare Kaori...: "Bene,bene...Saeba
ci segue...tanto meglio...cosi' morirete insieme".
"Che altro vuoi?" le chiese Kaori: "Hai
avuto le pietre, ora hai anche il vaso...che diavolo vai
trovando?".
La
donna rispose freddamente: "Voglio il potere!Lo sai
cosa contiene quel vaso?" "La mappa per trovare
la pietra filosofale?" disse Kaori senza troppo
entusiasmo. "La pietra filosofale????" la donna
sembrava stupita: "Ma chi ti ha raccontato queste
fesserie? La pietra filosofale era solo il pretesto usato
dal Re Sole per nascondere la vera natura del vaso...quel
vaso contiene l'origine del bene e del male! "Kaori
non rispose...era troopo sconvolta per farlo...: "Questa
e' completamente pazza"penso'. Invece la donna
continuo'...: "La leggenda narra che nel vaso sia
nascosto un demone che puo' essere svegliato solo una
volta ogni cento anni...il demone che regola il bene ed
il male sulla terra...se saprai ingraziartelo potrai
facilmente diventare il padrone del mondo. Quando il Re
Sole lo scopri', assoldo' i migliori maghi ed esperti di
esoterismo del mondo e scopri' che il punto in cui
collocare il vaso magico era qui in Giappone! Da antiche
mappe sono risalita a quel punto e, che tu ci creda o no,
esiste ancora!E' li' che stiamo andando!"
Kaori cerco' di farla parlare: "Visto che sai tante
cose, saprai anche cosa e' successo agli uomini del Re
Sole e perche' il progetto e' poi stato abbandonato...o
no?" La donna si strinse nelle spalle: "E
invece non lo so...i testi che ho trovato erano piuttosto
vaghi a riguardo...pare che il potere sia sfuggito al
controllo o che gli uomini che si trovarono al cospetto
del demone non fossero in grado di trattare con lui...chissa'!
Un fatto e' sicuro...il punto in cui andava collocato il
vaso si trovava in una lussuosissima villa...sul
piedistallo di una fontana...la villa non esiste piu',
pero' la fontana e' ancora li'. Chiaramente a me non va
di rischiare la pelle, quindi sarai tu a mettere le
pietre sul vaso ed il vaso sulla fontana...poi, a
trattare col demone ci pensero' io. ""Cosa ti
fa pensare che lui voglia ascoltarti?" chiese Kaori.
"Lo fara' e basta...ora stai zitta!" replico'
seccamente la donna.
Dopo circa un'ora e mezza arrivarono a destinazione
seguiti dalla jeep di Umibozu. "Umibozu...tu resta
qui con Miki...mi raccomando..." disse Ryo prima di
avviarsi verso il viale diroccato della villa.
Parte 8: La Fontana di Pietra
La donna trascino' Kaori lungo un
vialetto pieno di buche fino ad una enorme fontana in
pietra. Kaori studio' con calma la vasca...era una grossa
fontana vuota, in pietra, con una colonna al centro su
cui stava appollaiato uno stano gargoyle...una specie di
puttino...anzi no...era un bambino con le ali, ma c'era
qualcosa di sbagliato nell'espressione...qualcosa di
malvagio. Il puttino teneva su una mano una specie di
vassoio e nell'altra una testa di capra, tenendola per un
corno.
Istintivamente Kaori fece un passo indietro, ma la canna
di una pistola puntata contro la sua schiena la fece
fermare. "E allora?Hai paura?Da non credere...la
donna di Saeba che ha paura!" la voce della donna
era sempre piu' acuta..."anzi sai che ti dico...?
Non e' giusto che fai tutto da sola..MI SENTI SAEBA?VIENI
FUORI"...urlo'. Da dietro un albero comparve Ryo.
"RYO!" urlo' Kaori...: "NO!Lui non c'entra...lascialo
fuori da questa storia" disse rivolta verso la donna.
"Ammirevole...non hai scampo e cerchi ancora di
proteggere Saeba...ha,ha,ha" la straniera rise..."avanti
ora...ecco le pietre...prepara il vaso".
Kaori prese il vaso e le pietre con mano incerta...noto'
che dalla macchina era sceso un uomo in tonaca..: "Un
prete"penso'...poi pero' si rese conto che non
indossava l'abito talare...e non era neanche un frate. Un
brivido le corse lungo la schiena, quando l'uomo mise al
collo un medaglione con una testa di caprone dalle
lunghissime corna..: "Satana...non vorranno mica.."
Kaori soffoco' i pensieri e incastono' le due pietre al
loro posto. Le sembro' che il vaso brillasse...: "Deve
essere il riverbero del sole sulle pietre"penso'.
Poi con mano tremante poso' il vaso sul vassoio tenuto
dal mostruoso angioletto. Indietreggio' quindi con passo
malfermo ed usci' dalla fontana...l'uomo con la tunica
alle sue spalle inizio' a recitare una specie di
filastrocca.
Ryo si era avvicinato a Kaori...le aveva anche toccato un
braccio, ma poi la donna lo aveva minacciato con la
pistola e gli aveva ordinato di stare fermo. Per alcuni
minuti non accadde nulla..poi inizio' a sgorgare acqua
dalla bocca del vaso...quella sigillata! Kaori si
avvicino' a Ryo e la donna era talmente presa dal
fenomeno che non se ne accorse...: "Andiamo via
Kaori...qui sta per accadere una catastrofe"
mormoro' Ryo in un orecchio a Kaori. Ma Kaori non sembro'
ascoltarlo...per tutta risposta si avvio' verso la
fontana con occhi vuoti. Ryo la afferro' per le braccia,
ma a Kaori basto' un piccolo gesto per scaraventarlo
lontano.
Dal vaso usciva ora un fumo denso e cupo che avvolse
completamente Kaori...dopo alcuni secondi il fumo si
dileguo' e Kaori con le spalle alla fontana parlo'...:
"Chi osa disturbare il mio riposo?" (1) Ryo
sobbalzo'...a parlare era stata una voce maschile, roca e
cupa...: "Mio Dio no..." disse. La donna si
avvicino' a Kaori-Demone e chiese: "Onnipotente
demone...dimmi il tuo nome...io sono Kathy Miller tua
umile servitrice". Per tutta risposta Kaori-Demone
sollevo' una mano e scaravento' lontano la donna...:
"Il tuo cuore e' nero come l'inferno...come osi
farmi una domanda? Io sono colui che giudica il bene ed
il male...il mio nome e' nelle vostre menti e nei vostri
cuori. Questa donna mi ha evocato e pertanto la sua anima
ora appartiene a me...in quanto al resto farete bene a
trovare una giustificazione per il mio risveglio, oppure
vi distruggero'". La Miller si rimise in piedi...:
"Ti ho svegliato perche' ho bisogno del tuo potere"
Kaori-Demone la guardo' con disprezzo...: "TU VUOI
il MIO potere?E cosa mi daresti in cambio?" "Tutto
il mondo...con il tuo potere e le mie capacita' potremo
facilmente dominare l'intero pianeta" disse la
Miller.
La
proposta pero' non piacque a Kaori-Demone che alzo' una
mano...: "No...ho pensato ad una soluzione migliore
per te" e sorrise malignamente...sulla mano di Kaori-Demone
comparve una piccola sfera nera...poi l'erba intorno ai
piedi della Miller si animo' ed in pochi secondi l'aveva
avvolta completamente. Ryo scatto' in avanti, insieme
all'uomo in tunica, ma, nonostante gli sforzi, non
riuscirono a liberare la donna, che fu inghiottita dal
terreno davanti ai loro occhi.
"Pazzesco" disse Ryo guardando Kaori...mentre
l'uomo in tunica e l'autista della Miller fuggivano a
gambe levate.: "Bene" disse Kaori-Demone "dopo
un po' di sano divertimento posso tornare a dormire..ha,ha,ha".
"Fermati...che ne sara' della ragazza?"
ringhio' Ryo. Kaori-Demone si fermo' a guardarlo...:
"Intendi dire il corpo che occupo? La sua anima e'
mia...il corpo lo puoi riavere...senza vita nturalmente".
Ryo si avvicino'...: "Ti propongo uno scambio...la
mia anima al posto della sua e, se vuoi, anche la mia
vita...e' tutto quello che posso offrirti". Kaori-Demone
lo guardo' perplessa...:"Uhm...finalmente un umano
con del fegato...pero'...non pensavo che questa mortale
potesse essere cosi' importante per te! Va bene...accettero'
la tua proposta...alle volte so anche essere magnanimo"
Un fumo denso avvolse Kaori-Demone,poi avvolse anche Ryo...quando
si dirado' completamente entrambi giacevano sul prato.
Kaori apri' gli occhi...: "Macchediavolo...Ryo...RYO"
strisciando si avvicino' a Ryo che non dava segni di vita..:
"Ryoooooo...no...non puoi lasciarmi cosi'...brutto
scemo maniaco...ora che so quello che provi per me tu
muori...NOOOOOOOO" Kaori inizio' ad urlare e a
piangere.
"Kaori...se urli cosi' il Demone torna e ci fa la
festa" disse una voce familiare. Kaori alzo' la
testa per trovarsi a pochi centimetri dal viso sorridente
di Ryo...: "Pare che il tuo Demone mi abbia
risparmiato". Miki ed Umibozu arrivarono alcuni
minuti dopo correndo per trovarsi di fronte una scena
incredibile...Ryo e Kaori che si abbracciavano. Inutile
dire che Umibozu divenne rosso fuoco e il suo pelatissimo
testone inizio' a fumare...Miki sorrise dolcemente...:
"Che carini..." disse divertita.
Parte 9: Epilogo
Salotto
di casa Saeba
Ryo e Kaori seduti vicini si tengono per mano. Seduti con
loro Saeko, Reika, Miki, Umibozu e Kasumi.
"Perfetto...tutti gli oggetti sono stati restituiti
ai legittimi proprietari e il vaso e' tornato nel museo...direi
che il caso e' chiuso!" disse Saeko. "Ehm...sorellina...di
che caso parli? Non e' che il fatto che Ryo e Kaori ora
stanno insieme ti ha fatto impazzire? "aggiunse
Reika con voce maliziosa.
"Se qui c'e' qualcuno che si deve lamentare quella
sono io" disse Kasumi..."TU PORCO! Avevi
promesso di sposarmi" urlo' in direzione di Ryo.
"Eeeeeeee? Guarda che ero io quella che doveva
sposare" urlo' Reika. "COOOOSAAAAAA? Vecchia
gallina...davvero pensi che Ryo avrebbe sposato te?"
replico' Kasumi. "Vecchia gallina a chi???!!!STUPIDA
MOCCIOSA! Ryo non ti ha mai neanche guardata" invei'
Reika...intanto Umibozu, Miki, Saeko, Ryo e Kaori si
erano trasferiti in cucina, lasciandole litigare.
La prima a parlare fu Miki...: "Allora la leggenda
del vaso era vera. Strano...io non ho mai creduto a
queste cose. Comunque vero o no sembra che a voi due il
demone abbia fatto un favore" disse guardando Ryo
che abbracciava teneramente Kaori. "Gia'...ora i
martelloni non mi serviranno piu'...o no?" disse
Kaori guardando Ryo con sospetto. "Eeeeeeeh...Kaori
non guardarmi cosi'...ti prego!" esclamo' Ryo
spaventato.
"Il vaso e' tornato al suo posto nel museo...i vari
testi e pergamene sono stati requisiti dall'FBI,
l'antidoto ha fatto effetto e questa brutta storia sembra
essere finita" Saeko non era convinta...: "Mi
chiedo che diavolo avesse in mente la Miller...dopotutto
lei era solo una trafficante d'arte internazionale. Sino
ad ora era riuscita a evitare la cattura, pero' nessuno
pensava che sarebbe arrivata a tanto. Addirittura un
patto con un demone...mah!" "Io invece non
capisco come mai il demone mi abbia risparmiato...aveva
accettato lo scambio...eppure..." disse Ryo. "L'importante
e' che tu sia qui" disse Kaori guardandolo
affettuosamente.
"Uhmpf!Meglio che andiamo via!". L'esclamazione
era di Umibozu...paonazzo come non mai, che, giratosi di
scatto, usci' dalla cucina con il testone fumante. Miki
sorrise a Ryo e Kaori e lo segui'. "Beh...ora vado
anche io e portero' con me mia sorella" disse Saeko
uscendo..."Vi raccomando..." concluse con una
strizzatina d'occhio che fece arrossire Kaori.
Rimasti soli, Ryo passo' un braccio intorno alla vita di
Kaori...: "Sai che ti dico? A me quel vaso piaceva!"
Fine... per ora^_^
Note:
(1) Questa frase e' presa pari pari da Aladdin della
Disney.Come mai? Io ho visto il film in inglese e, quando
si spalanca la caverna delle meraviglie,il guardiano dice:
"Who dares to disturb my slumber?"... che si
traduce cosi'. Mi piaceva il suono tutto qui,.mi sembrava
adatta ad un demone ^___^
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