Invito a Cena con Delitto

Capitolo 2
Non aprite quella bottiglia!

Stava fissando il panorama dall'ampia porta - finestra da circa un'ora…le montagne erano completamente verdi ad eccezione di qualche zona ancora semi - innevata. Erano in ritardo, eppure era sicuro di aver scritto esattamente sia il luogo che l'ora. Un pensiero gli balenò per la testa… "e se non venissero??"…ma scacciò immediatamente l'idea…per quale motivo non dovevano venire? Erano i suoi migliori amici - dopo il pallone naturalmente - dovevano essere contenti per la grossa opportunità che gli si presentava…anche se l'avevano preso al posto di qualcun altro ^^;;;;;
Distolse lo sguardo e iniziò a fissare tutte le foto che aveva ricercato per l'occasione…quella del primo campionato giocato insieme alla New Team…il primo mondiale juniores…quanti ricordi!
Il rumore di una macchina sul selciato attirò la sua attenzione. Entusiasta andò ad aprire la porta e si ritrovò davanti la famosa scrittrice di gialli che aveva conosciuto un anno prima.
"Jessica!!! Sono felice che tu sia qui!" esclamò euforico il ragazzo (e quando mai non è euforico? ^^;;; ndK).
"Holly, caro! Quanto tempo! Grazie per l'invito…sono in ritardo?" chiese l'ormai attempata autrice.
"No, non preoccuparti…sei la prima! Ma dammi la valigia che ti aiuto…come è andato il viaggio?"
"Stupendamente, ho lavorato tutto il tempo…"
"Un nuovo libro?" chiese l'attaccante interessato.
"Sì…e l'ambientazione dovrebbe esserti familiare…" disse la donna lasciando in sospeso la frase.
"No! Il calcio?" (qualche volta anche le sue piccole cellule grigie funzionano…moooolto raramente ndK)
"Esatto! Ti piace l'idea?" chiese a quel punto.
"Moltissimo! Spero di poter esserti d'aiuto!"
"Ma certamente ragazzo mio!" esclamò la scrittrice (e non sai quanto ^^;;;;;; ndK)
"Vieni, ti faccio vedere la tua camera…così potrai sistemarti".
L'interno della casa era molto accogliente. Dall'ampio ingresso si poteva distinguere l'enorme caminetto che dominava sul salotto ed in cui un grosso ceppo di legna scoppiettava allegramente.
Seguì Holly su per le scale ed entrò nella stanza luminosa. Il letto in ferro battuto dava un tocco di antico alla camera occupata anche da una deliziosa cassettiera in legno, da una poltroncina che a prima vista sembrava molto comoda e da uno specchio d'epoca.
La lasciò sola a disfare i bagagli quando udì l'inconfondibile rumore dei pneumatici sul selciato.

Benji Price, alla guida del confortevole fuoristrada, si stava ancora domandando perché diavolo avesse deciso di accettare quel maledetto invito! L'unica conclusione a cui era giunto era che, probabilmente, era un masochista.
Durante il periodo trascorso in Germania era riuscito a liberarsi delle idee malsane che per anni, quando ancora giocavano insieme, quel maledetto Hutton aveva imposto come motti della squadra… "dobbiamo vincere…non dobbiamo avere paura…il pallone è il nostro migliore amico…"…stronzate! Aveva perso degli anni, come tutti gli altri del resto, ad ascoltarlo…e ancora adesso si chiedeva il perché…e si era perso un sacco di cose! Le uscite con gli amici…le discoteche…le ragazze!!!!
Stava ancora rimuginando su questo quando imbucò il sentiero che conduceva fino alla baita indicata da Holly sull'invito…certo che la cartina poteva disegnarla meglio!!! Si era perso tre volte! Non osava nemmeno immaginare che fatica avrebbe fatto Bruce per trovarla! Al pensiero si mise a ridere a crepapelle andando quasi a investire Holly che si era piazzato in mezzo alla strada e che saltava come un idiota gridando il suo nome…(solo lui ^^;;; ndK).

Erano passate quasi due ore dal suo arrivo e i suoi istinti omicidi stavano per prendere il sopravvento. Due ore in cui, non solo si era dovuto sorbire tutte le chiacchiere inutili dell'ex compagno, bensì aveva dovuto sorbirsi pure tutti i pettegolezzi più freschi del mondo degli scrittori nonché quelli "appetitosissimi" su Cabot Cowe e i suoi strampalati abitanti…dico strampalati perché una parlava del bibliotecario che per gelosia aveva ucciso il macellaio solo perché aveva osato sfiorare la mano della moglie mentre le porgeva un filetto…oppure quella del postino che viene a sapere prima il numero vincente della lotteria, avendoli venduti lui i biglietti, decide di uccidere la donna che lha acquistato per incassare la vincita…
…era venuta anche a lui la voglia di raccontare una storia…di come un povero portiere, rimasto bloccato in una baita di montagna, aveva fatto fuori una vecchia scrittrice ormai decaduta ed un ex compagno di squadra preso da un raptus omicida…
Si stava chiedendo dove fossero finiti tutti gli altri…era stato l'unico cretino ad accettare l'invito??? Non poteva crederci!! In quel modo si era scavato la tomba da solo! Stava per mettersi a piangere al pensiero di dover passare una settimana in compagnia di quei due, quando udì le portiere di una macchina chiudersi.
Holly come impazzito iniziò a saltare a mo' di scimmia sul divano facendo venire il mal di mare al povero portiere che, per evitare commenti di ogni genere, decise di andare ad accogliere i suoi compagni di sventure…

Quel mattino, quando si erano riuniti per raggiungere la famosa baita, l'entusiasmo la faceva da padrone…Mark avrebbe preferito andare a lavorare, invece, convinto da Becker, accidenti a lui, aveva preso una settimana di ferie…settimana sprecata…ma ti pare una vacanza passare sette giorni, e dico sette, con quel coso????
Lo stesso discorso valeva anche per Philip e Julian che avevano rinunciato, sotto minaccia si intende, ad una riposante settimana in compagnia delle rispettive ragazze…avevano una voglia matta di strangolare il capitano della Toho che tanto gentilmente li aveva convinti ad accettare l'invito.
Patty, invece, era furente! L'unico motivo che l'aveva spinta fino a quella dannata baita era la voglia di uccidere quella sottospecie di ragazzo…quello che non si era mai accorto dei suoi sentimenti e che adesso aveva il coraggio di piantarla in asso per andare a giocare in Italia…
L'unico a cui non poteva fregare di meno del passato - presente - futuro di Holly era Becker…con la sua solita calma, scese dall'auto, chiuse la portiera ed inspirò a pieni polmoni l'aria di montagna e disse: "Ah!!!! Che bel posto…vero? Sono sicuro che ci divertiremo! Giusto?" ma le parole gli morirono sulle labbra quando, voltandosi, vide le faccie funeree degli amici e si affrettò ad aggiungere: "Va beh…lasciamo perdere, ok? A proposito, ma Bruce e gli altri dove sono finiti?"
"È vero! Mark, ma non erano dietro di noi?" chiese leggermente preoccupata Patty.
"Ehmmmmm…non è che ci abbia fatto molto caso…però mi sembra…o almeno credo…che all'imbocco dell'autostrada fossero dietro di noi…" e iniziò a ridere nervosamente.
"All'imbocco dell'autostrada??????? Ma se è dove ci siamo incontrati!!!!!" Patty iniziò a strattonare il ragazzo dai capelli lunghi.
"Ehi, calmati…vedrai che saranno qui a momenti…" disse Becker alzando gli occhi al cielo e sperando che fosse vero……

"Ed…stiamo girando a vuoto da ore ormai…" Danny era impaziente…soffriva di claustrofobia…e come se non bastasse Bruce iniziava a dare i primi segni di squilibrio della giornata e non si vedeva un autogrill da ore…non ne poteva più.
"Sta calmo! Siamo quasi arrivati…dovrebbe essere la prossima uscita…" con un tono di voce che *doveva* essere rassicurante…ma che diede l'effetto contrario…
"Ceeeeeeeeeerto! Dovrebbe essere la prossima uscita da ore! Ammetti che ci siamo persi…abbiamo perso di vista la macchina degli altri quasi subito e…"
"Ehi!!!! Non dare la colpa a me!!! Guidava Bruce, mica io! Se ci fossi stato io alla guida, saremmo già arrivati da un pezzo…quello guida come un'ottantenne cecata!" urlò il portiere.
"Ottantenne cecata a chi?????? Ma ti sei visto? Sembri una donna!!! E comunque…sei tu che adesso ti sei perso, mica io…" rispose sornione il ragazzo.
"Veramente è colpa di questa cartina incomprensibile…Holly Hutton…ti venisse un accidente!!!!!!!!!!" gridò Ed Warner dopo essersi accorto che, per la sesta volta, aveva nuovamente sbagliato strada…


Gli invitati erano arrivati quasi tutti…Holly era al settimo cielo. Finalmente il suo sogno si realizzava…sarebbe andato a giocare in Italia…e tutti i suoi amici erano li a festeggiare con e per lui.
I camerieri avevano preparato la sala da pranzo ed in cucina i cuochi avevano quasi finito di preparare la cena.
Holly, in piedi, guardava rapito la tavola imbandita, il camino scoppiettante e gli invitati che parlavano allegramente…o almeno, a lui sembravano allegri…in realtà l'unica ad essere allegra era Jessica Fletcher, anche grazie al bicchiere di scotch semi - vuoto che teneva nella mano destra.
La donna si alzò e riempì il bicchiere del ragazzo con un po' di champagne e lo invitò a fare un brindisi, incitando gli altri presenti a partecipare.
Holly prese il bicchiere e, alzandolo, disse qualcosa che nessuno capì ed iniziò a bere…
La cena era stata un successo, era tutto squisito e gli invitati avevano mangiato di gusto…fortunatamente la serata era quasi conclusa, mancava solo il dolce e il brindisi finale…erano tutti impazienti, specialmente la famosa scrittrice che si era immediatamente fiondata sulla bottiglia prestando ben poca attenzione a quel dolce dalla forma vagamente familiare.
Ma mentre la Fletcher versava tutta contenta lo champagne nei calici, specialmente nel suo, Holly cadde dalla sedia e iniziò a contorcersi sul pavimento.
Nessuno si accorse di quello che stava succedendo…il ragazzo cercava disperatamente di chiedere aiuto, ma la voce gli moriva in gola. La vista iniziò ad offuscarsi…sembrava che tutta la stanza girasse intorno a lui…l'unica cosa che riusciva a sentire erano i canti d'osteria intonati dalla scrittrice completamente ubriaca…tentò di rialzarsi ma perse nuovamente l'equilibrio…iniziava a mancargli anche il respiro…un ultimo rantolo…
I ragazzi continuavano a parlare allegramente tra loro, ignorando quanto accadeva intorno…fino a quando Becker non notò l'assenza dell'amico…
"ehi! Ma dove è finito?" chiese.
"Chi? Siamo tutti qui!" gli rispose Benji.
"Stavo parlando di Holly…" continuò l'attaccante.
"Ah…ti riferivi a quello…" disse e aggiunse sottovoce: "prova a chiedere alla sua amica…"
"Scusi…ha visto dove è andato Holly?" chiese Tom rivolgendosi alla donna.
"Holly? non mi ricordo bene chi sia…*hic*…ahhh, sì, quello con la pettinatura orrenda…sì….*hic*…era qui *hic* fino a un minuto faaaa…Holly???? dooooove seiiiiiiiiiiiiiii????"
"Visto che se ne è andato lui, possiamo andarcene anche noi!!" disse Mark.
"Direi di sì…ci vediamo domani…buona notte!" e così dicendo Patty si alzò da tavola, aiutò la Fletcher ad alzarsi e, tenendola a braccetto, salirono in camera.

La sala da pranzo era ormai vuota…il tavolo era ancora apparecchiato ed i piatti da portata quasi completamente vuoti…per non parlare delle bottiglie, che, stranamente, si trovavano tutte davanti al posto che era stato occupato dalla scrittrice…
Nel camino era rimasta solo più la cenere e qualche pezzo di legno che scoppiettava che creavano strani giochi di luce sulle pareti. L'enorme finestra, che dominava l'intera valle, filtrava i raggi della luna.

Intanto, nella sua stanza, Jessica faceva il punto della situazione (sempre che dopo tutto quello che aveva bevuto potesse ancora pensare ^^;;;;; ndK), decidendo che un cicchettino ci stava ancora bene. Guardandosi attorno furtivamente, si diresse a passi felpati verso il grosso baule che aveva portato con sé dal Maine. Dopo svariati tentativi andati a vuoto (non riusciva a usare la chiave, tanto era "piena" ^^;;;; ndK) riuscì finalmente ad aprirlo…tra le tante bottiglie di scotch, whisky, vodka e altro spuntava una testa dalla capigliatura famigliare…tirandolo per quella sottospecie di ciuffo/spuntone che si ritrovava dietro la testa gli disse: "Holly *hic* tesooooooooro vai a dormire da un'altra parte *hic*…….mi schiacci le bottiglieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee…e io cosa bevo *hic* poiiiiiii????????" e con la forza che era in lei (come insegna il maestro Yoda ^^ ndK) lo scaraventò fuori dal baule, lo accompagnò alla porta e, gentilmente, lo sbatté fuori.
"E adesso *hic* torniamo alle cose importanti… SCOTCHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!! *hic* VIENI A ME!!!!!!!!!!! *hic* TI BERRO' IN NOME DELLA LUNA!!!!" continuò agitando la bottiglia nell'aria.

CONTINUA...