Deep
in Darkness
Saylun, città della
magia bianca, stava per essere distrutta. La principessa
Amelia ne osservava gli ultimi momenti da un'alta collina
mentre i suoi pensieri vagavano nel passato
"Principe
Phil, Principe Phil, l'armata degli Styrgon sta per
attaccare la città; quasi l'intero paese è nelle loro
mani!"
Suo padre, il suo amato padre rispose: "Calmati, non
è possibile. I draghi giurarono di proteggerci in cambio
della nostra promessa di non costruire armate!
Arriveranno, non ti preoccupare."
Dopo aver calmato il messaggero, osservò sua figlia:
"Amelia, vieni qua!"
"Si, padre?" obbedì e lui la osservò più
attentamente.
"Pensi che riusciresti a raggiungere i draghi ed a
tornare con loro?"
"Padre, è impossibile! Si trovano molto distante;
per quando riuscirei a tornare, la città sarà stata
distrutta! Sono la maga più potente a disposizione e non
posso andare via. Devo aiutare la mia gente; sono la
principessa
"
A quel punto il principe Phil le fece notare con voce
fredda: "Sei la principessa e devi obbedirmi. Vai!"
Uscì, provando a non piangere e poco tempo più tardi
partì per le Dragon Mountains.
"Padre. Non potei dirti addio, non potei dirti che
ti voglio bene." Amelia cominciò a scendere dalla
collina: "Dove posso andare? Non so, devo imparare a
vivere da sola!"
Una voce allegra interruppe i suoi pensieri: "Ciao,
Amelia-san, come stai?"
La sua voce, piena di dolore, replicò: "Come pensi
che stia?"
Xelloss aveva il suo solito sorriso sul viso: "Penso
non molto bene, ho ragione?"
Lei non replicò per qualche minuto, poi chiese con voce
supplicante: "Per favore, Xelloss, lasciami sola;
preferisco la solitudine in questo momento."
"Vorresti rimanere sola anche se io ti offrissi
vendetta?"
Lo guardò, sorpresa. Che cosa vuole da me? Non ho
niente che possa volere.
Come se avesse parlato ad alta voce il mazoku s'imbronciò:
"Hey, non potrei far questo solo per amicizia!?"
Lei, quasi sorrise. Voleva vendetta e Xelloss doveva
averlo intuito ma preferiva conoscere il costo prima di
pagarlo: "Sai, credo onestamente che Gourry stesso
non crederebbe a questa dichiarazione d'innocenza e mi
considero un pochino più intelligente di lui. Non sono
più una bambina, ho quasi diciassette anni. Per favore,
puoi dirmi cosa chiederai in cambio?"
Xelloss aprì gli occhi, l'osservò (la ragazza tremò;
quando apriva gli occhi, la questione diventava seria) e
con voce suadente: "Dipende
cosa vuoi tu?"
Amelia non esitò più di un istante: "Vedetta
contro gli Styrgon ed i draghi dorati! Hanno tradito
Saylun
", i ricordi del passato si affacciarono
nuovamente
Il
viaggio alle Dragon Mountain durò circa due settimane.
Era ormai di fronte al consiglio dei draghi. L'anziano
parlò: "Mia giovane principessa, dovete provare a
comprendere: i mazoku sono molto irrequieti dopo la
battaglia contro Phibrizio e Gharv, abbiamo la migliore
chance di distruggerli definitivamente; ma non possiamo
riuscirci se dividiamo le forze. Scusate la brutalità
delle mie parole ma dovremo considerare Saylun un
sacrificio necessario ad ottenere la pace."
Amelia era sconvolta: "Un sacrificio! Giuraste di
proteggere Saylun perché fosse il simbolo della pace! Ed
ora dite che dev'essere sacrificata proprio in nome della
pace. Valgharv aveva ragione. La vostra convinzione di
essere sempre nel giusto è solo arroganza. Oggi tradite
Saylun ma domani questo tradimento vi si rivolterà
contro!" poi corse via, soffrendo nel suo cuore per
la peggior ferita che le fosse mai stata inferta.
"Bene", Xelloss sorrise e lei pensò che quando
sorrideva con i suoi occhi aperti non era rassicurante ma
spaventoso. Si mosse verso di lei, la sua mano guantata
le carezzò la guancia mentre disse: "Avrai cosa
vuoi ma
Io avrò te. Sarai mia. Accetti?"
Gli occhi scintillanti del prete imbroglione bloccarono i
suoi. Amava Zel, urlò il suo cuore con forza. Ma Zel era
via, distante e lui era là ad offrirle cosa voleva. Con
la morte nel cuore, chiedendosi se era sicura, sussurrò:
"Accetto." La porta che dava su Zel, sulla sua
innocenza, era ormai chiusa!
Xelloss si girò verso la città e, con un sorriso che
avrebbe fatto scappare i draghi, mormorò una sola parola:
"Morte." La distruzione cadde su Saylun, il
fuoco nacque dal nulla, i terremoti aprirono le case.
Dopo alcuni minuti d'orrore, tutto finì. Ogni cosa era
calma, senza vita.
Amelia fissò Xelloss con terrore: "Perché?"
Il demone rispose con voce ragionevole, divertita: "Hai
chiesto vendetta contro gli Styrgons; hanno conquistato
la città e con essa sono caduti. Ogni loro città è
stata distrutta e la loro razza è destinata ora a
svanire."
"Ma, così, anche i resti del mio popolo sono morti..."
era sconvolta.
"La tua gente non era inclusa nel patto; è colpa
tua non mia."
I suoi occhi lo fissarono più di una volta per poi
guardare verso la città, sembrava sotto shock. Lui la
prese e si teletrasportò nella sua casa con il proprio
premio.
L'ex principessa si svegliò in un enorme letto nella più
strana stanza che avesse mai visto nella sua vita, ogni
oggetto scintillava, pieno di magia, subito si chiese
dov'era ma dopo un attimo la realtà la colpì con forza
quasi fisica. Questo luogo appartiene a Xelloss, che
stupida che sono stata; ho stretto un patto con un demone
ed ora gli appartengo. La mia città è distrutta e la
colpa è mia, ho condannato due razze
Philia.......Ho
condannato anche lei.
"Ciao Ame-chan, come va?"
Lo pregò:"...per favore, Xelloss-sama, non
distruggere tutti i draghi dorati, ti prego!"
Lui si sedette di fianco a lei: "Beh, il patto è
tuo, Ame-chan; Questo non cambierà nulla per te ed è
tutto lo stesso per me. Se non vuoi che io completi la
mia parte, d'accordo!"
Lo abbracciò, poi sentì la sua mano sulla propria
schiena, l'altra mano la stava svestendo. Iniziò a
baciarla e la spinse sul letto col peso del suo corpo. I
suoi baci bruciavano dove cadevano e le sue mani esperte
svegliarono il suo corpo a nuove sensazioni che il tocco
di Zel non aveva mai destato. Quando la fece sua, venne e
di nuovo, di nuovo, di nuovo
in un vortice
d'emozioni senza fine, poi svenne.
La mattina dopo, Xelloss vide la giovane fanciulla
stringersi a lui, la guardò sorpresa. Conosceva le sue
capacità ma questa volta era diverso, speciale. Divertente!
Quanti pensavano che Lina fosse il mio bersaglio?! È una
ragazza divertente, ma ero interessato, quasi
dall'inizio, ad Amelia. La sua innocenza, la sua vivacità,
il suo piccolo fragile corpo m'incantarono.
Ed ora è mia......per sempre
FINE
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