UN
COMPAGNO PER ASUKA
PROLOGO
NEO-TOKYO 3
LEVA-01 viene scagliato dallAngelo contro un
palazzo, facendo un volo allindietro di almeno 100
metri e schiantandosi fragorosamente.
Subito dopo lurto lEVA china la testa e due
grossi getti di sangue escono dal foro provocato dalla
lancia protrattile del nemico nella testa dello 01.
I due getti durano pochi secondi, ma creano due grosse
macchie di sangue sul palazzo e sulla strada.
Dopo una ventina di secondi lEVA si rimette in
moto, fa un enorme balzo e si ritrova addosso allAngelo.
Nel giro di due minuti lEVA-01 in Berserk sconfigge
lAngelo SACHIEL che infine si auto- distrugge.
La battaglia è vinta!
Niente male quellEvangelion. Non credi?
Già, ma adesso dobbiamo concentrarci su altro.
Due uomini in tuta nera stavano osservando con dei
binocoli da un altura la battaglia.
Eravamo venuti qui solo per osservare, ma devo dire
che siamo stati davvero fortunati disse uno dei due
osservando le macchie di sangue lasciate dallo 01.
Infatti continuò il secondo ma adesso
sbrighiamoci, abbiamo poco tempo. Ci vorrà un po
prima che quelli della Nerv sistemino quel casino, ma noi
dobbiamo fare tutto in pochi minuti. Prendi quei
contenitori sterili e andiamo alla jeep. Abbiamo bisogno
del sangue di quellEVA per il nostro progetto.
Corsero verso una jeep parcheggiata li vicino e si
diressero in città.
FINE PROLOGO
1° PARTE
TRE MESI DOPO
QUARTIER GENERALE DELLA NERV/SALA TEST
Va bene ragazzi, per oggi abbiamo finito
disse la dottoressa Ritsuko Akagi rivolta verso i monitor.
Il nuovo, ennesimo test delle tre unità Eva si era
concluso.
Uffa, che pizza borbottò Asuka.
Qualcosa non va Asuka? chiese Shinji
attraverso la finestra olografica.
Tu stai zitto! Possibile che non capisci perché mi
lamento? Sei davvero stupido!
Quella risposta turbò Shinji, aveva solo voluto sapere
se la sua compagna stava bene, ma lei aveva risposto cosi
bruscamente.
Asuka riprese: Mi sto solo lamentando per tutti
questi test sempre uguali.
Rei ascoltava in silenzio le discussioni tra Shinji e
Asuka, senza cambiare espressione.
Quei due commentò Misato con un sorriso,
chissà quando impareranno ad andare daccordo.
Secondo me, proprio il modo con cui Asuka tratta
Shinji, dimostra che tiene a lui disse Ritsuko.
Probabile. Parlando daltro, cosa sai della
riunione segreta a cui deve partecipare oggi il
comandante Ikari?
Non molto, solo che doveva incontrarsi con i capi
del servizio di sicurezza.
Misato osservò la dottoressa che le aveva parlato senza
togliere lo sguardo dai monitor.
Non credeva affatto che Ritsuko non sapesse di cosa
avrebbe trattato quella riunione.
QUARTIER GENERALE DELLA NERV/UFFICIO DEL COMANDANTE
SUPREMO
Rapporto!
La voce di Gendo risuonò cavernosa nellenorme
ufficio occupato solo da una scrivania e da una sedia con
lui sopra. Dietro il comandante stava Kozo Fuyutsuki, in
piedi.
I tre uomini in completo nero davanti alla scrivania
risposero: Larrivo delle tre nuove unità Eva
è previsto tra due settimane. Non ci sono stati problemi
per quanto riguarda lattivazione. I piloti stanno
ultimando i test, ma sono pronti.
Bene, ottimo lavoro.
Dopo qualche attimo di silenzio Gendo riprese: E
quellaltra questione invece?
Dei tre uomini in nero quello in mezzo aprì un
fascicolo, lo mise sulla scrivania del comandante e disse:
Abbiamo completato le analisi effettuate sui
filmati registrati durante lo scontro tra lEva-01 e
il 3° Angelo. Avevamo ragione, quelle ombre erano due
uomini che stavano prelevando dei campioni dalle tracce
di sangue lasciate dallunità 01. Tuttavia non
siamo ancora riusciti ad ottenere informazioni precise
sulla loro identità o su eventuali mandanti .
Gendo osservò le foto del fascicolo, poi lo chiuse e
disse: Potete andare.
I tre uomini si ritirarono, il comandante e il vice-comandante
rimasero in silenzio per qualche attimo, poi Fuyutsuki
disse: A quanto pare qualcuno vuole rubarci il
lavoro.
Già! esclamò Gendo E dobbiamo
scoprire di chi si tratta. Occorre una ricerca estesa,
mobilita tutte le nostre risorse, i nostri esperti devono
passare al setaccio lintera rete informatica
mondiale e controllare le forniture tecnologiche simili
alle nostre.
IL GIORNO DOPO
STATI UNITI/LOCALITA SCONOSCIUTA
Il ragazzo stava leggendo un libro, ma in realtà la
lettura non lo interessava più di tanto, daltronde
non laveva scelta lui, gliela avevano data i suoi
superiori per fargli passare il tempo, senza pensarci
troppo però.
Chiuse il libro, si alzò dalla sedia e si sdraiò sul
letto, pensando a come era finito in quella situazione.
Fino a neanche dieci anni fa era un normalissimo bambino
americano come tanti altri, aveva due genitori che gli
volevano bene e viveva in una bella casa, una situazione
tranquilla.
Poi quellincidente, gli dissero che i suoi genitori
erano morti perché un pirata della strada a bordo di un
camion non aveva rispettato lo stop. Una cosa certo non
rara, eppure i suoi genitori cerano rimasti e lui
aveva solo quattro anni.
Non avendo parenti per due anni visse in un istituto,
finché un giorno non vennero a prenderlo degli strani
uomini, si presentarono con parecchi documenti e lo
portarono via senza dirgli una parola.
Giunsero in una villa bellissima, e fu lì che incontrò
il suo futuro patrigno, Russel McCoy, che gli fece una
strana proposta, se voleva diventare un pilota. Lui
accettò, non capiva cosa stava succedendo, ma non voleva
tornare nellistituto.
McCoy lo adottò e da quel momento cominciò a portarlo
in un luogo strano, una enorme base segreta, dove ogni
giorno veniva sottoposto a strani allenamenti in un
grosso simulatore.
Quello che lo stupiva di più però era che quando gli
dissero che sarebbe diventato un pilota, lui immaginava
un pilota di aerei, invece nel simulatore doveva imparare
a manovrare un oggetto gigantesco dotato di braccia e
gambe.
Un robot? Impossibile saperlo, perché McCoy gli inculcò
una educazione severa, di stampo militare, e un buon
soldato non fa mai domande, esegue gli ordini e basta.
Il ragazzo sorrise, dopo tutto quel tempo ancora non
sapeva perché lo avessero scelto e cosa doveva fare, in
cambio aveva scoperto cosa avrebbe pilotato.
Lo vide per la prima volta due mesi fa, quando compì
quattordici anni. Era un essere gigantesco, di colore
nero e aveva una forma umanoide, il patrigno glielo mostrò
e disse orgoglioso che era il frutto della tecnologia più
sofisticata e che lavrebbe affidato a lui.
Alla domanda del ragazzo: E un robot?,
il patrigno rispose: No, è un cyborg, un essere
vivente creato in laboratorio e attrezzato per combattere.
Si chiama Evangelion-P. Ma puoi benissimo chiamarlo Eva-P.
Il ragazzo fissò quel gigante come ipnotizzato e da quel
momento cominciò ad addestrarsi su quello.
Il tempo passato nel simulatore lo aiutò ad adattarsi,
ma non immaginava che razza di sistema di pilotaggio
avesse questo Eva-P.
Infatti funzionava grazie ad una sincronizzazione
neurale, il pilota lo muoveva tramite il pensiero.
Adesso era arrivato il momento, il tasso di sincronia era
molto alto, aveva imparato ad utilizzare le armi dellEva
e ora doveva impiegarlo in combattimento, anche se non
sapeva contro chi.
Attenzione, il pilota Michael McCoy è pregato di
recarsi immediatamente nella sezione A-25.
La voce del altoparlante lo fece sobbalzare leggermente,
si alzò e disse Chissà cosa vuole da me il
vecchio?.
Si stiracchiò la schiena e si avviò verso la sezione A-25.
Nel gigantesco spazio lEva-P torreggiava, i tecnici
stavano applicando delle sonde sulle braccia, mentre un
uomo con gli occhiali e in camice bianco controllava i
lavori.
Dottor Land gridò un uomo alle sue spalle.
Luomo si girò e rispose: Cosa vuole signor
McCoy?
McCoy si fermò davanti a lui: Volevo sapere se sarà
tutto pronto entro il tempo previsto.
McCoy era un persona dallaspetto distinto, sulla
cinquantina, ma li portava benissimo, tanto da mostrarne
almeno dieci in meno.
Land invece, anche se aveva la stessa età, ne mostrava
al contrario di più, aveva già quasi tutti i capelli
bianchi, magro e con la faccia piena di rughe.
Non si preoccupi, saremo pronti entro quella data.
Bene, spero che la sua invenzione funzioni.
Funzionerà disse seccamente Land. Il fatto
che McCoy continuasse a ronzargli intorno per chiedergli
se tutto andrà bene cominciava a infastidirlo. Pareva
che non avesse fiducia in lui.
Daccordo, McCoy lo aveva tolto da quella università
dove le sue teorie sulla clonazione e sulle leghe
metalliche venivano regolarmente denigrate, gli aveva
dato tutti i soldi e i mezzi che voleva, promettendogli
di farlo lavorare su qualcosa di assolutamente unico, e
cosi era stato.
Ma McCoy aveva bisogno di essere continuamente
rassicurato e alla fine diventava noioso.
Fra tre giorni daremo il via allesperimento,
e potrà vedere con i suoi occhi lefficacia del mio
lavoro.
Come funzionano le armi incorporate? E la lega
metallica?
Tutto a posto, stanno ultimando i controlli e non
ci sono problemi. Piuttosto, io mi chiedo se sia il
pilota ad andare bene.
Certo che va bene, abbiamo scelto Michael dopo
accurate selezioni, e il suo addestramento è stato
perfetto.
Come evocato da quelle parole, Michael arrivò in quellistante.
Padre, dottor Land li salutò chinando
leggermente la testa.
Nonostante lo chiamasse padre, in realtà Michael non
provava molto affetto verso McCoy, perché più volte gli
aveva dato la sensazione di essere sfruttato. E non
gradiva neanche il fatto che non gli rivelasse niente
sulle sue intenzioni. Ma era stato abituato a obbedire
senza discutere.
Michael, ragazzo mio esclamò McCoy
mettendogli un braccio intorno alle spalle, tra
poco arriverà il momento in cui dovrai mostrarci le tue
capacità! Sei pronto?
Certo.
Bene, allora vieni con noi, ti illustriamo il piano
di battaglia.
Si avviarono tutti e tre verso un piccolo elevatore ed
entrarono in una sala tattica con un grosso tavolo e
sopra di esso uno schermo.
Si disposero attorno ad esso e cominciarono ad arrivare
delle immagini.
Guarda Michael, questo è il tuo obbiettivo. E
una città e si chiama Neo-Tokyo 3. Si tratta di una città
fortezza, dotata di meccanismi difensivi ed offensivi
mimetizzati nei palazzi, ma quelli non sono un problema
per il tuo Eva-P. Il tuo bersaglio è un altro. Devi
sapere che questa città in realtà è la base di un
agenzia segreta chiamata Nerv, e che anche loro hanno a
disposizione degli Evangelion. Sono tre. Meno sofisticati
del tuo, ma comunque pericolosi, Voglio che tu li batta.
Michael rimase impietrito, non immaginava di dover fare
una cosa simile.
Chiese: Ma perché? Cosa hanno fatto?
McCoy e Land si guardarono: come osa fare domande,
pensarono.
McCoy si irritò, neanche lui provava affetto verso
Michael, lo aveva adottato solo perché aveva bisogno di
un pilota di cui disporre a piacimento.
Non fare domande, il tuo compito è quello di
guidare lEva-P, e tu devi farlo contro gli Eva
della Nerv lo rimproverò il patrigno.
Anche Michael a quel punto si arrabbiò, avrebbe voluto
gridargli: Ma cosa credi? Io non sono il tuo
burattino, ho il diritto di sapere!
Ma non lo fece, in parte per via della sua educazione, in
parte perché era comunque in debito con McCoy, laveva
tolto da quellistituto e gli aveva dato tutto,
almeno materialmente.
Perciò inghiottì il rospo, ma da qualche parte dentro
di lui rimase acceso un impulso di ribellione.
Chiedo scusa sussurrò il ragazzo.
Va bene rispose Land, ma non succeda
mai più.
Comunque riprese McCoy domani partiremo
per il Giappone, abbiamo uninstallazione segreta
laggiù, porteremo anche lEva-P e durante il
viaggio ti daremo da studiare la documentazione
necessaria. Voglio anche che tu ti rechi a Neo-Tokyo 3 il
giorno prima dello scontro, in modo da poter vedere
direttamente il campo di battaglia.
Daccordo rispose il ragazzo, che si
voltò a guardare lEva-P attraverso una finestra e
poi osservò un padiglione sul lato destro dellEva.
Da quel padiglione entravano e uscivano in continuazione
un gran numero di tecnici, ma Michael non sapeva che cosa
contenesse.
2° PARTE
NEO-TOKYO 3
Muovetevi pigroni.
La voce di Misato risuonava nelle stanze di Shinji e
Asuka, che si stavano vestendo per andare a scuola.
Shinji era pronto, si presentò in cucina dove Misato
stava versando un po di the, già confezionato in
bottiglia naturalmente, dentro un bicchiere, che porse a
Shinji.
Il ragazzo cominciò a berlo di corsa: Asuka è già
uscita vero?
No, è ancora nella sua stanza.
Che? Shinji si bloccò di colpo, era
stupefatto perché era la prima volta che Asuka non lo
precedeva nellandare a scuola.
Pensando che stesse male si avvicinò alla sua stanza, ma
prima che potesse bussare la porta si aprì allimprovviso.
Shinji trasalì leggermente quando vide davanti a lui
Asuka con una faccia scurissima.
Cosa vuoi stupido?
N- niente, volevo solo sapere se cera
qualcosa che non andava. Di solito sei la prima ad essere
pronta la mattina, invece oggi
Shinji non completò la frase perché Asuka lo superò
senza degnarlo di uno sguardo, andò in cucina a salutare
freddamente Misato e poi uscì dalla casa.
Shinji andò da Misato e le chiese: Ma stavolta
cosa ho fatto di male?
Tu niente rispose la donna ma credo che
Asuka si senta sola.
Come sarebbe a dire?
Beh, è difficile da spiegare a parole, ma penso
che Asuka si trovi in quella fase delladolescenza
in cui si sente il bisogno di avere un compagno, ed è
irritata in parte perché non vorrebbe provare tale
bisogno e in parte perché non trova un ragazzo che la
soddisfi.
Shinji salutò Misato e si avviò anche lui a scuola,
meditando sulle parole sentite prima.
Non riusciva a capire perché Asuka avesse tali problemi,
fino ad allora era sempre stata cosi autosufficiente, e
adesso sentiva il bisogno di avere un compagno.
Per un attimo nella mente di Shinji balenò il pensiero
che quel compagno avrebbe potuto essere lui, ma lo rigettò
subito.
Asuka meritava qualcuno migliore.
La giornata a scuola proseguì normalmente, il
professore, come al solito, infiocchettava ogni
spiegazione con racconti del Second Impact.
Durante la pausa pranzo Shinji si mise a parlare con Toji
e Kensuke, ma il suo pensiero andava sempre ad Asuka, che
aveva tenuto il broncio per tutto il tempo e aveva
sorriso un po solo dopo aver parlato con la
capoclasse Hikari.
Ehi Shinji, che coshai?
Eh?
La domanda di Toji lo aveva colto di sorpresa.
Stai con la testa tra le nuvole si inserì
Kensuke.
No, non è vero.
Come non è vero? Quando ti ho chiamato sei
trasalito.
Non ho niente rispose Shinji mentre cercava
di sorridere per tranquillizzare i suoi due amici.
Ma ormai Toji e Kensuke avevano capito che cera
qualcosa che lo preoccupava.
Gli si avvicinarono di scatto, portando i loro visi a
pochi millimetri dal suo, e dissero allunisono:
Non tenerti tutto dentro signorino!
La loro foga era tale che per poco Shinji non cadeva
dalla sedia.
Messo alle strette raccontò tutto ai due, che rimasero
di stucco.
Che cosa? esclamò incredulo Toji Quel
maschiaccio di Asuka sentirebbe il bisogno di avere un
compagno?
Beh, è una teoria della signorina Misato, e di
solito queste cose le azzecca sussurrò Shinji.
Incredibile commentò Kensuke purtroppo
per lei dubito che riuscirà a trovare qualcuno che la
soddisfi, quella ragazza è talmente altezzosa e
orgogliosa che considera tutti i maschi creature
inferiori a lei. Temo proprio che sia condannata alla
solitudine. Tuttavia
..
Kensuke si bloccò di colpo quando vide lespressione
terrorizzata di Shinji e Toji che con lo sguardo gli
indicava di guardarsi le spalle.
Kensuke divenne rigido come un pezzo di ghiaccio, sussurrò
Oh, Oh e si voltò lentamente.
Asuka lo fissava con uno sguardo assassino, i pugni
chiusi.
Con voce irritata chiese: Allora, imbecille, a cosa
sarei condannata io?
Ecco, io
Kensuke non sapeva cosa dire,
di solito aveva sempre la risposta pronta, ma con Asuka
arrabbiata rischiava grosso.
Alla fine trovò il coraggio di parlare: La mia,
ecco si, era solo una considerazione personale. Una
ragazza intelligente e carina come te non avrà problemi
a trovarsi un ragazzo.
Finito di parlare sorrise nervosamente, ma Asuka spostò
lo sguardo su Shinji, che fissato in quel modo si sentì
diventare piccolissimo.
Tu, grandissimo stupido, chi ti ha dato il diritto
di raccontare i fatti miei agli altri?
M- ma io
Shinji non sapeva come
rispondergli, ma il fatto che Asuka non smentisse,
confermava la tesi di Misato.
Adesso basta, non ne posso più di avervi tra i
piedi. Me ne vado!
Frettolosamente Asuka mise i libri nella cartella e si
avviò verso luscita dallaula.
La capoclasse le disse: Dai Asuka, non fare cosi.
Sono sicura che non volevano offenderti.
Asuka la guardò, il suo tono di voce si addolcì
leggermente, ma la sua rabbia traspariva dagli occhi:
Forse hai ragione Hikari, ma oggi non me la sento
proprio di stare in classe.
Uscì dalla scuola, e Toji, Kensuke, Shinji e Horaki,
affacciati alla finestra, la guardavano allontanarsi.
Durante il tragitto verso casa Asuka era immersa nei suoi
pensieri.
La rabbia e la disperazione si mescolavano nel suo animo,
questo disturbo lo provava da diverso tempo, ma fino ad
allora era riuscito a mascherarlo, ora non più.
Tutto era cominciato tre settimane fa: stava
tranquillamente sdraiata sul suo letto, quando allimprovviso
sentì qualcosa rompersi dentro di lei. Neanche la
ragazza sapeva spiegarsi cosa era successo, sta di fatto
che aveva cominciato a sentire il bisogno di avere
qualcuno vicino, ma non un semplice amico.
Aveva bisogno di un compagno!
Ma questo desiderio la faceva inorridire: Ma come,
io, che ho giurato di contare sempre e solo su me stessa,
adesso mi metto a cercare qualche stupido maschio? No,
mai e poi mai!
Il bisogno però non era sparito, anzi col passare del
tempo si era aggravato.
Inconsciamente Asuka aveva cominciato a giudicare i
maschi che le stavano accanto, e questo la faceva
infuriare con se stessa ancora di più.
Lunico maschio che lavrebbe fatta contenta
era Rioji Kaji, ma Asuka sapeva di tenere a lui solo
perché cercava un sostituto per la figura paterna.
In realtà anche Shinji la attraeva, ma quel ragazzo era
cosi timido, imbranato.
Mentre stava camminando con la testa immersa in questi
pensieri, urtò allimprovviso contro un ragazzo che
era spuntato fuori da un vicolo e gli fece
involontariamente lo sgambetto, facendolo cadere per
terra.
Ehi ragazzina, stai attenta.
Scusami rispose la ragazza con tono
imbronciato.
Il ragazzo non era solo, e purtroppo era anche in
compagnia di alcuni amici. Dallabbigliamento si
capiva chiaramente che erano i classici bulli di
quartiere che si divertivano a infastidire gli altri.
Asuka non se ne curò e proseguì per la sua strada, ma
il ragazzo la inseguì e le si parò di fronte
gridandogli: Con chi credi di avere a che fare? Mi
hai fatto cadere per terra e pensi di cavartela con un
semplice scusami?
Asuka lo fissò con sguardo irritato, avrebbe voluto
suonargliele, ma non se la sentiva di perdere tempo con
quei tipi, perciò cercò di tagliare corto: E
allora cosa vuoi che faccia?
Il ragazzo si toccò il mento con una mano, e facendo un
sorriso malizioso disse: Vediamo
., potresti
diventare la mia ragazza. Io sono il capo della banda più
tosta del quartiere e tu sei molto carina, proprio il
tipo che mi serve. Saresti un ottimo trofeo. Si, dora
in poi sarai la mia fidanzata.
Asuka si sentì esplodere: Ma vai a quel paese!
e fece per superarlo.
Il teppista divenne furioso, la prese per un braccio
strattonandola fortemente: Ehi bella, guarda che la
mia non era una richiesta, era un ordine!
La pazienza di Asuka era terminata, diede al ragazzo un
calcio fenomenale alla mascella, che lo fece volare allindietro
di un metro e gli fece anche saltare qualche dente.
Piccola bastarda gridò il ragazzo, però nel
suo sguardo non cera rabbia, ma paura.
Asuka lo fissava pensando tra se e se: Tutti cosi
questi bulli: prima fanno gli spacconi, ma non appena
incontrano qualcuno che sa reagire, ecco che si rivelano
i vigliacchi che sono in realtà.
I compagni del ragazzo si precipitarono attorno a lui,
che, come confortato dalla loro presenza, assunse uno
sguardo feroce e disse: Prendetela, voglio vederla
urlare!
I teppisti la circondarono, erano in dieci, ma Asuka non
era per niente intimorita: Va bene, forse sfogarmi
con questi idioti mi rilasserà.
Le si lanciarono contro in tre, sul davanti, ma Asuka
ruotò su se stessa e con un calcio li stese tutti in una
volta, poi altri due cercarono di afferrarla alle spalle,
la ragazza li anticipò e prima li fece piegare in avanti
con due pugni allo stomaco, poi colpendoli al viso con le
ginocchia li mise al tappeto.
Gli altri membri della banda erano rimasti impietriti,
non si aspettavano che quella ragazza fosse cosi abile,
ma non si diedero per vinti.
Con una rapida occhiata due di loro si intesero: uno con
la maglietta nera le andò incontro, Asuka si preparò a
riceverlo, ma un altro con la maglietta blu e la testa
rasata si avvicinò alle sue spalle, la ragazza si voltò
e lo colpì con un pugno, ma intanto quello con la
maglietta nera cacciò fuori un coltello, e con uno
scatto in avanti le fu addosso e le ferì il braccio
sinistro.
In realtà aveva mirato al ventre, ma per fortuna Asuka
lo aveva visto con la coda dellocchio e si era
spostata.
Tuttavia adesso Asuka aveva una brutta ferita al braccio,
non riusciva più a muoverlo come si deve e fissò un
attimo il sangue che colava dal taglio, rimanendone
impressionata perché non ne sopportava la vista.
I teppisti approfittarono della distrazione, due di loro
le saltarono addosso e uno bloccò le braccia, laltro
le gambe.
Asuka cercava di liberarsi, si dimenava, ma chi laveva
afferrata era piuttosto robusto.
Lasciatemi andare bastardi, o vi cambio i connotati
.
Quelli però le si avvicinarono con delle espressioni
poco rassicuranti, il capo, con il sangue che colava
dalla bocca, le si parò davanti e disse: Adesso ti
faremo molto male e le agitò il coltello davanti
agli occhi.
Asuka non era spaventata, ma si vedeva senza vie duscita.
Merda sussurrò.
Il capo le avvicinò il coltello al petto, gli altri
erano intorno, stava per strapparle il vestito, quando
qualcuno arrivò di corsa alle sue spalle e lo colpì ai
fianchi con una raffica di pugni.
Il capo cadde a terra lamentandosi, gli altri, dopo un
iniziale sorpresa, si avventarono in quattro contro lo
sconosciuto, che però con una serie fulminea di calci al
viso li stese tutti.
Poi si lanciò contro quello che bloccava le gambe di
Asuka e con un calcio lo fece rotolare via.
Asuka, anche lei inizialmente sorpresa, ne approfittò
subito e con un calcio allindietro colpì al muso
chi le bloccava le braccia, facendolo cadere giù.
Asuka fissò il suo soccorritore: era un ragazzo con i
capelli neri, gli occhi castani, un bel viso pulito dai
lineamenti occidentali. Stava leggermente piegato sulle
ginocchia, pronto a respingere eventuali nuovi attacchi.
Nel guardarlo sentì una strana sensazione.
I teppisti si rialzarono spaventati: Oh no, adesso
sono in due, meglio scappare e si dettero alla fuga.
Rimasti soli, il ragazzo si avvicinò ad Asuka: Vigliacchi,
in dieci contro uno. Stai bene?
Si, grazie per laiuto.
Meno male che stavo passando di qui. Allinizio
pensavo ad uno scherzo, ma quando ho visto il sangue e il
coltello, ho pensato che ti servisse una mano.
Li avrei sistemati lo stesso, ma ammetto di
essermela vista brutta.
Asuka si sentiva strana: conoscendosi, immaginava che
avrebbe provato rabbia per non essere riuscita a
cavarsela da sola, e invece lessere stata protetta
le dava un senso di sicurezza che non aveva mai provato
prima. E poi questo ragazzo sembrava parecchio un tipo a
posto, si fidava di lui, nonostante lo conoscesse da
neanche un minuto.
Dopo però arrivarono delle fitte di dolore: Ahi!
esclamò Asuka, che fissando il braccio lo vide pieno di
sangue.
Fammi vedere disse il ragazzo, che le prese
delicatamente il braccio e cominciò ad esaminarlo.
Mm
è una brutta ferita, non molto profonda,
ma temo che dovrai metterci dei punti. Se vuoi ti
accompagno al pronto soccorso.
Grazie, ben volentieri. Asuka rimase sorpresa
dalle sue stesse parole, non capiva perché si fidasse di
questo sconosciuto, ma provava una simpatia istintiva per
lui.
Allora andiamo. Credo di averlo visto due isolati
fa .
Come credi?
Non sono di questa città, mi sto facendo un
giretto per quella che diventerà la nuova capitale del
Giappone.
Detto questo si avviarono verso il pronto soccorso.
Uscirono da pronto soccorso, ad Asuka avevano messo
quattro punti, linfermiera tranquillizzò la
ragazza: Non preoccuparti, tolti i punti non resterà
neanche una piccola cicatrice.
Davanti alledificio il ragazzo decise di congedarsi:
Be, sono contento che tu stia bene. Immagino che
avrai altre cose da fare, perciò non voglio farti
perdere altro tempo. Ciao.
Il ragazzo fece per allontanarsi ma Asuka lo fermò:
No, aspetta.
Cosa cè?
Ecco io
Asuka si sentiva imbarazzata,
non capiva cosa le stesse succedendo, però quando aveva
visto il ragazzo andarsene si era sentita molto triste.
Riprese arrossendo: Tu, ecco si, mi hai aiutata e
io vorrei sdebitarmi. Posso offrirti qualcosa?
A questo punto anche il ragazzo arrossì e rispose:
Va bene, se insisti
Certo che insisto.
E cosi andarono in un bar a prendere dei gelati, si
sedettero a un tavolino e cominciarono a parlare, non cera
un argomento fisso, discussero di tutto, dalla musica
alla cultura, e scoprirono di avere molto in comune. La
conversazione divenne sempre più sciolta e durò ore, ma
loro non sembrarono accorgersene.
A un certo punto però il ragazzo guardò lorologio
e disse: Diamine, ma è tardissimo. Mi dispiace, ma
ora devo proprio andare.
Anche Asuka guardò lorologio e trasalì
leggermente nel vedere che ore erano, avrebbe dovuto
rientrare almeno due ore fa. Misato e Shinji erano
sicuramente preoccupati.
Anchio devo andare, ma spero che ci
rincontreremo.
Certo, per un po di tempo mi fermerò in città,
e se vuoi possiamo rivederci ancora.
Benissimo, allora facciamo domani alle cinque, a
questo bar. Asuka era felicissima.
No, domani non posso, ho un impegno urgente. Ti va
bene dopodomani?
Sicuro, allora ci vediamo dopodomani. Ciao.
Ciao la salutò il ragazzo con uno splendido
sorriso.
Avevano fatto solo pochi passi ciascuno nella propria
direzione quando il ragazzo la richiamò.
Aspetta, ora che ci penso, dopo quella
chiacchierata ancora non ci siamo presentati.
E vero, io mi chiamo Asuka, Asuka Soryu
Langley. E tu?
Io Michael, Michael McCoy.
Michael, che bel nome disse sorridendo la
ragazza.
Ehm già rispose il ragazzo un po
imbarazzato allora ci vediamo.
Michael si allontanò sotto lo sguardo di Asuka, che
continuò a fissarlo finché non sparì dietro un muro.
A quel punto anche la ragazza si avviò verso casa, la
sua espressione era molto felice.
Il suo comportamento laveva sorpresa, era stata
aiutata ma il suo orgoglio non era rimasto ferito, e con
quel ragazzo appena conosciuto si era aperta come non
aveva mai fatto prima. E poi si accorse che parlando con
lui il suo malessere emotivo era scomparso. Era davvero
contenta, e cominciò a pensare a cosa avrebbe indossato
allappuntamento di dopodomani.
Anche Michael era rimasto colpito da quella ragazza, era
molto carina, ma anche intelligente, e aveva qualcosa di
veramente speciale, Michael non sapeva spiegarselo, ma si
sentiva attratto da lei.
Un colpo di fulmine? Forse, ma prima doveva scoprire cosa
ne pensava Asuka, se provava gli stessi sentimenti.
Inoltre cera la questione del suo patrigno Russel:
Michael si sarebbe fermato a Neo-Tokyo 3 per poco, se
voleva iniziare un rapporto serio con la ragazza, avrebbe
dovuto rimanere lì, ma come avrebbe reagito il patrigno?
Va beh disse tra se e se una cosa alla
volta, prima affrontiamo la battaglia di domani, sperando
di non distruggere il luogo dellappuntamento, e
dopo si vedrà. Comunque per adesso non gli dirò niente.
Arrivato allhotel che lo ospitava, chiamò un taxi
che lo conducesse in un luogo situato nella periferia
della città, dove lo aspettavano per condurlo alla base
dove era stivato lEva-P.
Asuka rientrò a casa.
Sono tornata.
Misato e Shinji le andarono incontro.
Era ora esordì la donna si può sapere
dove sei stata? Ti abbiamo aspettato fino ad adesso.
Il tuo pranzo ormai si è raffreddato, ma se vuoi
te lo riscaldo nel forno disse Shinji.
No, ti ringrazio ma non ho fame. Voglio solo andare
a riposarmi.
Asuka li superò e andò in camera sua, ma Shinji vide la
ferita che aveva al braccio.
Coshai fatto al braccio?
Niente, un piccolo contrattempo con dei teppisti.
Sono già andata al pronto soccorso, per questo ho fatto
tardi.
Misato e Shinji rimasero a fissarla, mentre Asuka
chiudeva la porta e cominciava a cercare nel suo
guardaroba un vestito adatto per uscire con Michael.
Misato a un certo punto entrò e disse: Asuka, tu
stai nascondendo qualcosa.
Eeeh? Asuka si voltò di scatto. Ma che
stai dicendo?
Beh, prima di tutto mi sembra che tu abbia la testa
fra le nuvole, poi il fatto che tu sia andata al pronto
soccorso non giustifica un tale ritardo. E adesso, sei
appena arrivata e hai cominciato a scegliere tra i tuoi
vestiti, come se dovessi andare da qualche parte. Magari
hai un appuntamento galante?
Misato fissava con aria indagatrice il volto di Asuka,
che era rimasta di sasso. Infatti aveva deciso di non
dire niente di Michael a quei due perché non voleva che
spettegolassero, ma Misato aveva già intuito tutto.
Vedi, è che io.. iniziò la ragazza, ma
Misato ammiccando con lo sguardo disse: Eh si, hai
un appuntamento galante con qualcuno. Di chi si tratta?
Non sono affari tuoi rispose la ragazza,
cercando di mascherare con una finta rabbia il suo
imbarazzo.
Dai incalzò Misato ti prometto che
resterà tra di noi. Come si chiama? Che aspetto ha?
Si
si chiama Michael, ed è una persona
davvero gentile, oltre che bella sussurrò Asuka.
Mmm, ho capito. Beh, non voglio disturbarti ancora,
ma se vuoi potrei aiutarti a scegliere cosa indossare.
Daccordo, ma non dire niente a Shinji, quello
stupido è capace di raccontarlo a tutta la classe.
A quanto pare la prode Asuka vuole nascondere la
cosa per proteggere la sua fama di dura, non è vero?
commentò ironicamente Misato.
Asuka, sempre più imbarazzata, non rispose.
Chi tace acconsente. Forza, diamoci da fare
concluse la donna.
ISOLA DI TO-SHIMA
Nella base, situata su un isola posta al largo delle
coste giapponesi, i preparativi fervevano, Russel MaCoy e
il dottor Land stavano discutendo.
Domani è il grande giorno. Finalmente vedremo di
cosa è capace lEva-P, dottor Land.
Già, sono emozionato. Michael è arrivato?
Si, in ritardo perché a quanto pare ha avuto un
contrattempo in città, ma non importa.
Vado a supervisionare gli ultimi controlli. Con
permesso.
Land si allontanò e Russel rimase a fissare lEva-P
appoggiato ad una ringhiera.
Sarà uno spettacolo davvero interessante.
3° PARTE
NEO-TOKYO 3
Forza Shinji, sbrigati incalzava Asuka.
Arrivo, un attimo.
Mentre si affrettava per andare a scuola, Shinji aveva
notato il cambiamento di Asuka: fino al giorno prima era
triste e irritabile, ora invece era tornata di buonumore.
Pur non sapendone il motivo, Shinji era comunque contento
per la sua amica.
Usciti di corsa, Misato era già andata a lavoro, si
dirigevano a scuola.
Dopo essere arrivati, Asuka seguì di buona lena le
lezioni, parlando con entusiasmo alla capoclasse Hikari.
Toji si avvicinò a Shinji: Ehi Shinji, cosè
successo ad Asuka? Ieri aveva tenuto il broncio per tutto
il tempo, ora è felice come un fringuello.
Non lo so, comunque deve esserle successo qualcosa
di molto bello per renderla cosi allegra.
Beh sinserì Kensuke almeno
adesso che è allegra, non corriamo più rischi.
Hikari si avvicinò ad Asuka e le disse: Asuka, il
trio degli stupidi sta parlando di te. Spero che la cosa
non ti infastidisca come ha fatto ieri.
Oh, non preoccuparti, lasciali parlare, non me la
prendo.
Cosa ti è accaduto che ti ha resa cosi allegra?
E un segreto, mi dispiace rispose
sorridendo la ragazza.
Finita la lezione, arrivò la pausa pranzo.
Bene, siamo pronti comunicò il pilota.
Daccordo. Appena sarete sopra lobbiettivo,
sganciatelo ordinò MaCoy.
Il grande aereo, simile nellaspetto ai giganteschi
aerei utilizzati dalla Nerv, era decollato tre minuti fa,
di colore nero, invisibile ai radar, portava stipato
nella sua zona inferiore lEva-P. IL veicolo si
spostò ad alta quota per non essere intercettato dalle
postazioni militari della costa e cominciò ad abbassarsi
solo nelle vicinanze di Neo-Tokyo 3.
Michael, che indossava una tuta nera, era salito a bordo
con unespressione tranquilla, in realtà era molto
teso, ma non per la battaglia: aveva il timore di
uccidere qualcuno. Nonostante il suo addestramento e la
sua educazione di stampo militare, non era un assassino,
perciò durante la battaglia avrebbe fatto attenzione ai
civili, e non avrebbe ucciso i piloti degli Eva nemici,
neanche se glielo ordinava il patrigno. In fondo Michael
pilotava lEva-P perché glielo aveva detto MaCoy,
lui non ne sentiva affatto il bisogno, ma mai e poi mai
avrebbe stroncato una vita umana.
ISOLA DI TO-SHIMA
Nella base segreta Russel MaCoy e il dottor Land
osservavano mediante uno schermo gigante tutto quello che
succedeva.
Quanto manca allarrivo in città?
chiese MaCoy.
Tra un minuto laereo ci sarà sopra, e verrà
rilevato dagli osservatori a vista della Nerv
rispose un operatore.
Bene, non appena verrà intercettato dovrà
sganciare subito lEva-P e rientrare immediatamente,
prima che venga abbattuto dalla contraerea.
Signorsì
Fatemi parlare col pilota dellEva-P
ordinò Land.
Subito signore. Ecco fatto.
Mi senti Michael?
Si dottor Land. Cosa cè?
Adesso che entrerai nellEntry Plug, ricordati
che oltre ai retrorazzi e alle ali per il volo, dovrai
attivare subito anche lA.T. Field. La tua
corazza di carbonadio è resistentissima, ma se dovessero
colpire i razzi precipiteresti giù come un sasso.
Inoltre la batteria interna del tuo Eva dura tre ore.
Quindi fa le cose con calma, ma senza esagerare.
Non si preoccupi dottor Land. Mi sono allenato per
mesi a questo momento, so cosa fare.
Attenzione, stiamo sorvolando Neo-Tokyo 3. La
nostra intercettazione sarà tra 15 secondi si
inserì il pilota.
Ottimo. Sganciate lEva-P. Buona fortuna
figliolo disse MaCoy.
Grazie padre rispose Michael con un po
di stizza. Mi chiama figliolo pensava il
ragazzo come se tenesse davvero a me. Bah.
LEntry Plug venne inserito nel corpo dellEva,
Michael attivò i comandi, il suo volto, attraverso lLCL,
fu illuminato da tutta una serie di luci.
Bene. Sganciamento comunicò il pilota a
Michael.
NEO-TOKYO 3
Ehi, cosè quello?
Non lo so, è apparso allimprovviso nel
nostro spazio aereo, ma fino a dieci secondi fa non cera.
I due operatori degli osservatori a vista della Nerv
fissavano sul monitor limmagine di un enorme aereo
che sorvolava la città.
E strano però, noi lo vediamo su questo
monitor, ma stando al radar non cè niente. Pensi
che sia dei nostri?
Non credo, ci avrebbero avvisato prima. Un momento,
guarda
sta sganciando qualcosa.
E vero, ma cosa può essere? Una bomba?
No, ha una forma umanoide, come.. come un Eva!
Non so cosa stia succedendo, ma è meglio avvisare
il Quartier Generale.
Subito loperatore afferrò un telefono.
Lallarme risuonò nella base del Geo-Front, tutti
gli operatori corsero ai loro posti, Misato e Ritsuko
arrivarono di corsa sul ponte di comando, seguiti dal
comandante e dal vice-comandante sulla torre mobile.
Che succede? chiese Misato.
Rilevato un aereo non identificato sopra la città,
e pare che abbia sganciato
unEva
rispose Shigeru Aoba.
Cosa?! esclamarono insieme Ritsuko e Misato.
Inviare le immagini sullo schermo principale
ordinò Gendo.
Un istante dopo lo schermo si accese e tutti rimasero
allibiti.
Quellaereo aveva davvero sganciato un Evangelion,
del tutto nero, che improvvisamente spiegò delle enormi
ali, anchesse nere, come se fosse un aliante.
Dietro la schiena però si accesero dei razzi per
permettergli di controllare il volo.
LEva sconosciuto aveva una corazza identica a
quella delle unità della Nerv, e possedeva due occhi.
Non è possibile, quello è davvero un Evangelion?
disse stupefatta Misato.
Sembrerebbe di si, anche se non capisco come sia
possibile le rispose un altrettanto stupefatta
Ritsuko.
Controllate che non si tratti di un Angelo, o, che
so, di un robot ordinò Misato.
Subito disse Makoto Hyuga premendo
velocemente dei comandi sulla sua tastiera. Diagramma
donda: arancione. Non è un Angelo, ma neanche un
robot. Infatti rilevo la presenza di un A.T. Field.
Assurdo. Questo vuol dire che qualcun altro oltre
alla Nerv può creare degli Evangelion?
Fuyutsuki si piegò avvicinandosi allorecchio di
Gendo: Ikari, credi che
Si rispose il comandante quelli che
volevano rubarci il lavoro sono entrati in azione.
Rivolto agli operatori: Allarme bellico di primo
grado. I civili nei rifugi. E troppo tardi per far
passare la città allassetto di battaglia e sarebbe
inutile anche sparargli contro con la contraerea. Fate
uscire gli Eva.
Ma i piloti obiettò Misato a questora
saranno a scuola. Come faranno a raggiungere la base se i
mezzi di trasporto saranno bloccati?
Utilizzeranno lentrata mimetizzata vicino
alla loro scuola. Sbrigatevi.
Michael planava verso la città. Passeggiandoci non le
era piaciuta affatto, con tutti quegli edifici di color
acciaio. Però vista dallalto era tutta unaltra
cosa. E pilotare lEva-P era davvero facile.
Riusciva a vedere la gente che fuggiva verso i rifugi,
correndo via dai negozi, dalle cabine telefoniche, dai
parchi, abbandonando per strada le loro auto.
Comunque non voleva uccidere nessuno, perciò atterrò in
un punto deserto, sfondando lasfalto sotto i piedi
dellEva, ripiegò le ali e attese che tutti si
mettessero al riparo.
Ora doveva aspettare gli Eva della Nerv.
TRE MINUTI PRIMA
La lezione era ripresa regolarmente, stavolta era
incentrata su un argomento di storia. Inevitabile quindi
che il professore finisse col parlare per lennesima
volta del Second Impact.
Insomma, questo professore conosce solo questargomento?
borbottò sottovoce Toji.
Che ci vuoi fare, evidentemente
Kensuke
si bloccò di colpo.
Evidentemente cosa?
Kensuke indicò la finestra con la mano: Che cosè
quello?
Avendo parlato ad alta voce, tutti si voltarono verso la
finestra, e rimasero a bocca aperta.
Videro unenorme creatura di colore nero, con
braccia, gambe e ali, scendere verso la città passando
tra delle nuvole.
Rei aggrottò le ciglia, guardando come al solito alla
finestra laveva visto qualche secondo prima di
Kensuke, Shinji e Asuka si alzarono di scatto dicendo
insieme: Un Angelo?
Improvvisamente un bidello entrò nellaula e gridò:
Gli alunni Langley, Ikari e Ayanami devono
immediatamente recarsi alla base della Nerv. Un agente
dellorganizzazione è venuto a prenderli. Gli altri
si rechino nei rifugi.
Ci fu un fuggi fuggi generale, invano il professore e la
capoclasse cercarono di ordinarlo.
Toji dovette trascinare con la forza Kensuke che voleva
filmare la prossima battaglia.
Asuka, Shinji e Rei corsero giù allentrata della
scuola, dove trovarono un uomo con indosso luniforme
degli agenti segreti della Nerv, che li condusse prima ad
un automobile e poi, guidando di corsa, ad una porta
blindata nascosta nella vegetazione. Da lì andarono ad
un ascensore che li trasportò velocemente alle gabbie
degli Eva. Data lemergenza non ebbero neppure il
tempo di indossare i Plug Suit, ed entrarono negli Eva
con luniforme scolastica.
I piloti sono entrati negli Entry Plug. Siamo
pronti ad attivare gli Eva e a lanciarli informò
Aoba.
Bene. Fateli uscire dalle uscite 50, 73 e 96, in
modo che circondino il bersaglio. A proposito, continua a
stare li fermo? disse Misato.
Si. Continua a non muoversi.
Cosa ne pensi Ikari? chiese Fuyutsuki.
Credo che lo scopo del nemico non sia quello di
distruggerci, ma solo di testare le sue capacità. Almeno
in questa occasione rispose inflessibile Gendo.
Michael attendeva. Non si muoveva niente in superficie.
Cominciava ad annoiarsi, ma sapeva che sarebbero arrivati.
Anche alla base nascosta dentro lisola, Russel
MaCoy cominciava a spazientirsi: Insomma, che cosa
stanno aspettando?
Il dottor Land cercò di tranquillizzarlo: Si calmi
signor MaCoy. Deve dargli il tempo di riprendersi dalla
sorpresa. Sinora la Nerv credeva di essere lunica
ad avere lesclusiva sugli Eva. E poi si ricordi che
i loro piloti sono ragazzi di quattordici anni. Adesso
dovevano essere a scuola. Inoltre non lo hanno attaccato
con le loro armi perché sanno che sono inutili contro lA.T.
Field.
Ha ragione, devo calmarmi.
Ci siamo comunicò un operatore.
I sensori dellEva-P avvertirono Michael che tre
oggetti si stavano avvicinando ad alta velocità dal
sottosuolo.
Bene. Adesso si balla disse Michael.
Sentì i muscoli del suo corpo irrigidirsi per la
tensione.
Gli Eva-00, 01 e 02 uscirono dagli edifici corazzati che
nascondevano le rampe, impugnarono le armi, Asuka e
Shinji il Pallet Gun e Rei una pistola, e si disposero
intorno al nemico.
Accidenti esclamò Asuka quello non è
un Angelo, ma un Evangelion!
Se è un Evangelion, allora lì dentro cè un
essere umano, e non è detto che abbia cattive intenzioni.
In fondo non ha distrutto niente disse Shinji
tramite la finestra olografica di comunicazione.
Ma sei stupido? Guarda che gli Evangelion non li
trovi mica al negozio dietro langolo. Se qualcuno
è in grado di crearli, ma non fa parte della Nerv,
allora non possiamo fidarci. E poi il fatto che non abbia
distrutto nulla non significa niente. Magari aspettava
proprio noi.
Smettetela voi due si inserì Misato tramite
un contatto radio. Aspettate che sia lui a fare la
prima mossa. Forse potremo evitare lo scontro.
Anche Misato la pensava come Shinji: solo perché quellEva
non era della Nerv, non voleva dire per forza che fosse
un nemico.
Michael fissava i suoi avversari. Li aveva già visti
nelle foto che gli avevano mostrato i suoi durante il
viaggio verso il Giappone. Trovava lo 00 e lo 01 buffi,
per via rispettivamente dellocchio solo e del corno
sulla fronte. Ma lo 02 era bello, con quel colore rosso,
sembrava una fuoriserie.
Michael comunicò con la sua base: Che devo fare? A
quanto pare hanno deciso di lasciare a me la prima mossa.
Gli rispose il patrigno: Allora accontentali e
attacca. Ma non devi distruggerli, solo batterli.
Infatti pensava il dottor Land al suo fianco
MaCoy ha ancora bisogno di quei tre Eva per un
altro esperimento.
Bene, allora vado rispose Michael sollevato,
perché non doveva uccidere nessuno.
LEva-P cominciò a muoversi, e con uno scatto in
avanti balzò addosso allEva-00 e lo atterrò
colpendolo al petto. Rei fece giusto in tempo ad emettere
un gemito, poi silenzio.
Rei! esclamò Misato Come sta?
Incolume, ma è svenuta informò Hyuga.
Maledizione, unità 01 e 02, attaccate!
Subito! risposero Asuka e Shinji, che
svilupparono lA.T. Field e cominciarono a colpire
il nemico con i Pallet Gun.
Ma lEva-P non risentiva dei loro colpi.
Alla base nascosta nellisola, MaCoy e Land
osservavano entusiasti lazione.
Fantastico disse il primo è già
riuscito a stenderne uno, e il fuoco degli altri due non
gli fa niente.
Per forza, la corazza di carbonadio è ultra
resistente. Per distruggerla dovrebbero sganciargli
addosso minimo cinque bombe N2. Ma in città non possono
farlo. Però prudenza, la Nerv possiede molte altre armi
disse Land.
LEva-P restava immobile incurante della tempesta di
fuoco che lo 01 e lo 02 gli scaricavano sopra.
Come può essere? sbottò Misato Eppure
a questa distanza lA.T. Field nemico è
neutralizzato, e la corazza di un Eva a questo punto
mostrerebbe segni di cedimento, invece niente.
Gendo ordinò: Utilizzate le rampe lanciamissili.
Una nuova pioggia di fuoco piombò sullEva-P, ma,
nonostante lannullamento della sua barriera
protettiva, anche stavolta non riportò danni.
Forse si inserì Ritsuko osservando la scena
quella corazza è fatta con materiali speciali.
Inoltre questo Eva non ha fonti di alimentazione esterna,
per cui deve avere una batteria incorporata.
Quindi, non solo qualcun altro oltre a noi può
creare gli Eva, ma li costruisce anche meglio
commentò sarcasticamente Misato.
Bene ragazzi disse Michael vi ho
lasciato una possibilità per fermarmi, ma le vostra armi
hanno fallito. Ora tocca di nuovo a me. Cercherò di non
farvi male.
Michael cominciò di nuovo a muoversi, e Asuka
spazientita gettò il Pallet Gun e gridò: Al
diavolo! Cosi non facciamo altro che sprecare colpi. Qui
ci vuole un bel corpo a corpo. Coprimi Shinji.
Ma
Shinji non lo trovava prudente.
Anche Misato, stava per ordinare ad Asuka di desistere,
quando poi si rese conto che la ragazza aveva ragione. Le
armi da fuoco erano inutili, non restava che il
combattimento ravvicinato.
Asuka, utilizza il Sonic Grave. Shinji, prendi il
Progresive Knife. Buona fortuna.
LEva-02 afferrò il Sonic Grave che era spuntato da
un edificio corazzato, lEva-01 invece cacciò il
Progresive Knife dal supporto verticale.
Va bene. Si passa allarma bianca disse
Michael.
Digitando alcuni pulsanti sulla consolle posta davanti a
lui, fece uscire dagli avambracci dellEva-P delle
lame, cinque per ogni lato, lunghe e simili nellaspetto
a della sciabole.
E queste cosa sarebbero? esclamò Misato.
Non posso crederci. La tecnologia impiegata per
costruire questo Evangelion è superiore alla nostra. O
meglio, è stata impiegata maggiormente disse
Ritsuko, che oltre allo stupore provava anche un po
di invidia verso il creatore di quellEva.
Asuka, Shinji, state attenti disse Misato.
Fai la voce grossa eh? Benissimo, ora vedrai di
cosa sono capace esclamò Asuka. Aveva un tono
decisamente eccitato.
Si avvicinò al nemico e cercò di colpirlo con un
fendente, ma Michael si mosse come un fulmine, con un
artigliata stracciò come niente lestremità destra
del Sonic Grave, e cercò di colpire Asuka con gli
artigli dellaltro braccio che scattavano in avanti.
Il colpo non doveva essere letale.
Ma anche Asuka era veloce, si scansò, e girando su se
stessa tentò alla massima velocità di far penetrare la
punta della sua lama nel petto dellEva-P.
Siccome la lama del Sonic Grave può virtualmente
tagliare ogni cosa, e data pure la velocità con cui si
muoveva lEva-02, Asuka avrebbe dovuto trafiggere da
parte a parte lavversario. Ma la lama, a contatto
con la corazza del nemico, si frantumò in mille pezzi.
Asuka, Shinji, e lo staff della Nerv rimasero stupiti:
Ma è impossibile! Le lame delle nostre armi,
grazie alleccitazione molecolare, possono
virtualmente penetrare ogni tipo di metallo. E invece
adesso
esclamò Misato.
Cavolo disse Asuka.
Michael cercò di colpire con un calcio lo 02, ma Asuka
se ne accorse e si allontanò con un balzo allindietro.
Shinji, anche se spaventato, cercò di non perdersi danimo
e si lanciò contro lEva-P mirando ai suoi occhi.
Michael però lanticipò, si piegò su se stesso,
afferrò dal basso lEva-01 nel momento in cui si
scagliava contro di lui e approfittando dello stesso
slancio di Shinji, lo mandò contro dei palazzi, sui
quali lo 01 cadde rovinosamente.
Shinji non era svenuto, ma si sentiva il corpo tutto
dolorante.
Oh no, i ragazzi sono in difficoltà disse
Ritsuko.
Lo vedo, purtroppo sappiamo ancora troppo poco di
questo nemico. E meglio far ritirare i nostri
piloti, poi penseremo ad una nuova strategia. Asuka,
Shinji, Rei, ritiratevi!
No! gridò con tono deciso Asuka.
Come no? Asuka, non fare sciocchezze!
Non voglio ritirarmi Misato. Sarebbe un segno di
vigliaccheria. Dammi unultima possibilità. Posso
dare a questo bastardo una bella lezione.
Ma cosa hai in mente?
Mi sono ricordata adesso un trucchetto che ho visto
ieri. E una mossa semplice, ma credo che funzionerà.
Mi serve aiuto però.
Asuka vide lo 01 che era ancora a terra: Bah,
quello stupido di Shinji. Credo che dovrò, purtroppo,
chiedere aiuto alla First. Ehi, allieva modello, ci sei?
Si, ti sento rispose Rei.
Durante lo scontro lEva-00 si era rialzato, ma Rei
non era intervenuta in attesa che il dolore al petto
scomparisse. Certo non era piacevole sentirsi un peso di
decine di tonnellate che ti piomba sopra.
Asuka spiegò il suo piano a Rei.
Pensi di farcela o è troppo difficile per te?
No, ce la farò.
Miracolo! Finalmente ti sento parlare con una voce
decisa. Diamoci dentro.
Intanto, nella base segreta, Russel MaCoy non stava più
nella pelle.
Evviva, lesperimento è stato un successo
completo. Ormai gli Eva della Nerv sono sbaragliati. Ed
è bastato il prototipo per farlo, quindi figuriamoci
cosa succederà quando affronteranno laltro.
Land si voltò verso di lui: Allora vuole davvero
sperimentarlo sugli Evangelion della Nerv?
Certamente.
Lo so che il piano originale lo prevedeva, ma visto
che i risultati sono cosi brillanti, forse potremmo
provare il collaudo con lEva-P.
Assolutamente no! Cosa crede? Loro vogliono anche lEva-P,
ma nonostante la sua robustezza, neppure lui potrebbe
sopravvivere ad uno scontro simile. Meglio utilizzare gli
Eva della Nerv, sono robusti quanto basta per provare la
nuova tecnologia.
Daccordo. Ehi, guardi. Stanno facendo
qualcosa.
Michael vedeva lo 00 e lo 02 che si disponevano contro di
lui
Chissà cosa vogliono fare? Comunque non li temo
disse tra se e se il ragazzo.
LEva-P si mise in posizione difensiva, anche se la
sua corazza era indistruttibile, leducazione
militaresca di Michael imponeva di non sottovalutare mai
lavversario.
Avanti! gridò Asuka.
Subito Rei scattò, e si diresse verso il nemico. Michael
si voltò verso di lei, e sistemò la minaccia principale
colpendola al ventre e poi al volto con dei pugni. Il
ragazzo però aveva ritirato gli artigli per non
rischiare di uccidere i piloti nemici.
Rei tossì e cadde allindietro, ma era tutto
previsto, perché Asuka velocissima, mentre lEva-P
colpiva lEva-00, gli fu addosso, cacciò il suo
Progresive Knife e colpì il nemico.
Era la stessa tecnica che avevano usato i teppisti contro
di lei il giorno prima per ferirla.
La lama andò in un punto preciso. Ossia il punto di
congiuntura tra la corazza che copriva il collo e quella
che proteggeva la testa. Una sottilissima linea ricoperta
da materiale non rigido per permettere i movimenti.
Asuka, con una precisione strabiliante, vi infilò il
coltello, facendo uscire spruzzi di sangue rosso.
Bravissima Asuka! gridò soddisfatta Misato.
Aveva ragione, per avvicinarsi al nemico ha
utilizzato una mossa semplice, ma efficace commentò
Ritsuko.
Però la donna si girò a guardare il comandante Ikari e
pensò: Sicuramente Gendo non approverà che Rei
abbia fatto da esca. Comunque sorrise leggermente
ci penseremo io e Misato a calmarlo.
Maledizione! No! sbraitò MaCoy.
Lui e il dottor Land stavano già pregustando la vittoria
definitiva, e stavano per ordinare a Michael di
rientrare, quando allimprovviso era successa quella
cosa.
Come avrà fatto il pilota dello 02 a colpire
proprio quel punto con tale precisione? si domandò
Land.
Stia zitto imbecille! E tutta colpa sua!
Cosa?! esclamò sorpreso, e anche offeso,
Land.
Perché non ha previsto qualche protezione per quel
punto?
Land sorrise furbescamente: Questa è forte davvero.
La memoria le fa strani scherzi signor MaCoy. Infatti,
durante la realizzazione, io le feci notare che i punti
di congiuntura della parti corazzate, erano possibili
punti deboli. Volevo prendere delle precauzioni. Ma lei
mi disse che non cera bisogno di preoccuparsi. Zone
come quelle erano troppo piccole per essere colpite.
Ammetto che è stata un po anche colpa mia, perché
mi sono lasciato convincere dal suo ragionamento.
Ma in definitiva la responsabilità è sua!
MaCoy cercò di calmarsi: Merda, lei ha ragione. Mi
scusi se mi sono lasciato prendere dalla rabbia.
Non importa. Abbiamo ottenuto abbastanza dati.
Possiamo ritirarci.
Si. Comunque a loro non piacerà quando lo sapranno.
NellEva-P Michael si sentiva il fiato morire in
gola e ondate di dolore si propagavano dal collo in tutto
il corpo.
Si era lasciato fregare come un dilettante.
Improvvisamente una voce risuonò nel suo Entry Plug:
Presto ritirati. Lo sappiamo che adesso stai
soffrendo, ma ricordati che il tuo corpo è ancora
intatto. Prendi il volo, sbrigati.
Michael, per quanto possibile sorrise: E
facile parlare per loro. Comunque hanno ragione, devo
reagire pensò.
LEva-P assestò un calcio allo 02, Asuka fu
costretta a lasciare la presa, Michael estrasse il
Progresive Knife dal collo del suo Eva, aprì le ali,
accese i razzi e rapidamente prese il volo.
Si muoveva troppo velocemente perché la ragazza potesse
cercare di fermarlo.
Asuka rimase a guardarlo mentre si alzava sempre di più,
fino a diventare un puntino nero nel cielo.
Shinji e Rei si rialzarono e fissarono anche loro il
cielo.
Il nemico si sta allontanando ad una velocità di
320 km allora informava Shigeru.
Possiamo seguirlo? chiese Misato.
Temo di no. Proprio adesso è uscito dal campo
degli osservatori a vista. Il radar lo rileva ancora, però
Aoba si interruppe per qualche secondo Come temevo.
E scomparso. Deve avere un dispositivo anti-radar.
Arriva allimprovviso e scompare allimprovviso
disse Ritsuko.
Per adesso non importa. Inviate immediatamente
delle squadre a recuperare i nostri Eva ordinò
Misato.
Gendo Ikari si rivolse a Fuyutsuki: Occupati tu
delle operazioni di recupero. Dopo vieni nel mio ufficio,
ti devo parlare.
Ho capito.
Il vice-comandante scese dalla torre mobile, che subito
dopo si abbassò con Gendo sopra.
4° PARTE
ISOLA DI TO-SHIMA
Michael si stava riposando nella sua stanza.
Era rientrato alla da una ventina di minuti.
Il collo mandava ancora qualche fitta, ma niente di grave.
Pensava alla sua sconfitta. Lo avevano battuto con una
tattica cosi elementare, dopo che lui si era addestrato
per combattere contro chissà che cosa.
Ma non se la prese, a lui non importava niente dellEva-P,
e poi era rimasto molto impressionato dallabilità
del pilota dello 02.
Colpire una linea larga una trentina di centimetri
soltanto.
Rispetto alle dimensioni complessive dellEva, era
una striscia appena visibile.
Russel MaCoy e il dottor Land si trovavano nellufficio
del primo, che stava parlando al telefono.
Va bene, ho capito. No, vi ho già detto di non
preoccuparvi, manterrò la mia parola e riattaccò.
Allora, cosa dicono?
La prova dellEva-P li è sembrata positiva,
ma a causa di quellincidente sono preoccupati.
Si è trattato di un caso, non devono preoccuparsi.
Glielo detto, ma sa come sono fatti.
Si tranquillizzi signor MaCoy. I suoi clienti
saranno soddisfatti.
QUARTIER GENERALE DELLA NERV
Mentre i piloti si riposavano ed erano già iniziate le
riparazioni delle tre unità Eva, il comandante Ikari era
in riunione con Fuyutsuki.
Di cosa volevi parlarmi Ikari?
Osservando il combattimento che si è svolto oggi,
ho notato un particolare che potrebbe aiutarci ad
identificare i nostri avversari.
E sarebbe?
Tu sai bene che le lame utilizzate per le armi
degli Eva riescono a tagliare ogni genere di metallo. Però
contro quel misterioso Evangelion nero, la lama del Sonic
Grave si è frantumata senza neanche scalfirlo.
Inoltre la sua corazza ha resistito senza problemi al
fuoco delle rampe lancia-missili e dei Pallet Gun.
Non ti seguo.
La corazza di quellEva era fatta di un
materiale in pratica indistruttibile, e questo mi ha
fatto ricordare un articolo di giornale che lessi cinque
anni fa.
Però, che memoria pensò Fuyutsuki. Continuo
a non seguirti.
In quel articolo si parlava di uno scienziato dorigine
americana, il quale avrebbe scoperto un nuovo tipo di
lega metallica, molto più resistente di qualunque
materiale esistente finora, sia naturale che artificiale.
La lega metallica si chiamava carbonadio, e il suo
ideatore sosteneva non solo che questa lega era
resistentissima, ma che se avesse avuto più soldi e
tempo per le ricerche, avrebbe potuto realizzare una
nuova versione di tale lega, indistruttibile al 100%.
Interessante. E come andò a finire?
Male purtroppo. Nessuno volle dare credito a quello
scienziato, anche larticolo che lessi lo denigrava.
Lo prendevano in giro perché ritenevano assurdo che
potesse esistere un metallo assolutamente indistruttibile.
Invece erano loro gli stupidi, io ero disposto a dare
credito a quello scienziato, in parte perché le sue
argomentazioni erano valide, e in parte perché anche
noi, a quel tempo, lavoravamo su qualcosa che in teoria
non poteva esistere.
Pensai di farlo entrare alla Nerv, affinché lavorasse
sulle corazze degli Evangelion, ma quando provai a
rintracciarlo alla sua università mi dissero che se ne
era andato.
Ho capito, siccome quellEva aveva una corazza
indistruttibile, e dato che anche quello scienziato
parlava di un metallo indistruttibile, pensi che i nostri
misteriosi avversari lo abbiano assoldato.
Esattamente. E cè anche un altro particolare:
larticolo diceva che quello scienziato era pure un
esperto di ingegneria genetica.
E il materiale genetico su cui lavorare per creare
quellEva potrebbero averglielo fornito gli stessi
uomini che tre mesi fa hanno prelevato campioni di sangue
dellunità 01. Hai ragione. Tutto sembra coincidere.
Credo proprio che dovremo trovare questuomo. Ma
come?
Quando quello scienziato lasciò la sua università,
non mi curai su dove fosse andato. E poi era inutile
chiedere informazioni ai suoi ex colleghi. Non avrebbero
mai dato notizie su uno di loro ad uno sconosciuto.
Ma io conosco questi scienziati, e specialmente quando
vedono i loro sforzi ridicolizzati, il modo migliore per
attirarli è quello di fornirgli tutti i soldi necessari
per continuare i loro esperimenti.
Sicuramente qualcuno avrà fatto una grossa donazione al
nostro uomo per convincerlo a passare dalla sua parte,
per mostrargli che poteva aiutarlo davvero.
Quindi adesso cercheremo nella rete informatica di quella
università chi è il donatore, e forse prenderemo due
piccioni con una fava.
Sono daccordo. A proposito, come si chiama
questo scienziato?
Dottor Robert Land.
Gendo prese il telefono e fece il numero dellufficio
responsabile dei servizi di sicurezza.
Come vi sentite ragazzi?
Alla domanda di Misato solo Rei rispose con un sto
bene, mentre Shinji rimase in silenzio e Asuka
emise una specie di grugnito.
Accidenti, potevo prenderlo. Se solo fossi stata più
veloce si lamentava Asuka.
Non dire cosi. Hai già fatto tanto le disse
Misato.
Però si inserì Shinji io credevo che
i nostri nemici fossero solo gli Angeli, e invece quello
strano Eva nero e il suo pilota hanno cercato di
distruggerci.
Non penso che volessero distruggerci precisò
Misato.
Eh?
Non hai notato che quellEva non vi attaccava
di continuo, ma si limitava a respingere i vostri
attacchi?
Già, è vero.
Perciò io credo che fosse una specie di test.
Ma allora, potrebbero attaccarci di nuovo?
Si, e sicuramente la prossima volta faranno sul
serio. Quindi dobbiamo prepararci.
Io e Ritsuko studieremo una nuova strategia, o almeno ci
proveremo, invece voi tre dovrete passare più tempo
possibile nel simulatore. Quindi annullate ogni impegno
per i prossimi giorni.
Che cosa? gridò Asuka.
Che ti prende Asuka? chiese Shinji.
Zitto tu. Misato, vieni con me.
Asuka e Misato andarono nel corridoio, la prima chiuse la
porta per non far sentire le loro parole a Shinji e Rei,
e disse: Cosa vuol dire annullare ogni impegno per
i prossimi giorni? Io devo uscire con Michael domani!
Asuka, ma ti sembra il momento per andare ad un
appuntamento?
Stammi a sentire: tu sicuramente sai che in questi
giorni ho avuto la Luna storta perché sentivo il bisogno
di avere un compagno, e questo mi faceva orrore. Ma
adesso che ho conosciuto Michael quel malessere è
sparito. So che è ancora troppo presto per dire che si
tratta della mia anima gemella, ma la possibilità
esiste, e io non voglio sprecarla.
Sappi che qualunque cosa dirai, io andrò a quellappuntamento.
Se vuoi fermarmi, dovrai sbattermi in una cella!
Misato rimase a bocca aperta, non si aspettava di sentire
parole simili da una ragazza come Asuka.
Dopo averci riflettuto un po disse: E va bene.
Puoi andare. Ma a un patto: dovrai portarti un cerca
persone, e se il nemico dovesse attaccare tu dovrai
correre qui subito. Anche se accadesse nel bel mezzo dellappuntamento.
Daccordo?
Daccordo, ci sto.
Allora adesso prendo le disposizioni per Shinji e
Rei nel simulatore, e domani, mentre loro staranno alla
base, tu potrai andare con questo Michael.
Si. Grazie Misato.
ISOLA DI TO-SHIMA
Alla base dellEva-P Russel MaCoy e il dottor Land
discutevano animatamente in ufficio: Dobbiamo
procedere secondo il piano, lho già detto anche a
lei se non sbaglio disse il primo.
Si, ma questo prima che accadesse quellincidente.
Adesso i suoi clienti sono meno ottimisti, ritengo che
sia necessario prendere delle precauzioni per impedire
che accada di nuovo.
Ormai è tardi. Non possiamo più rimandare.
Metterci adesso a lavorare, su entrambi i modelli poi, ci
farebbe uscire fuori tempo massimo. Finora sono riusciti
a tenerli a bada, ma adesso si sono stancati di
aspettare, vogliono risultati. Se non glieli do, la mia
testa cadrebbe, e anche la sua.
Va bene, vedo che ha deciso. Speriamo solo che la
sua imprudenza non rovini il lavoro di anni.
Adesso basta dottor Land. Quellincidente non
era previsto, è vero, ma ha avuto importanza solo perché
lEva-P è pilotato alla maniera tradizionale. Ma al
nuovo modello danni del genere gli fanno un baffo. Il
nuovo collaudo avverrà dopodomani. Perciò non
discutiamone più.
Come vuole disse Land.
Russel MaCoy lo fissava e pensava che ormai il buon
dottore era inutile, il suo lavoro laveva fatto. Ma
non poteva sbarazzarsene perché Land teneva a memoria
tutti i dettagli per realizzare la formula della lega
speciale.
Quindi non poteva toccarlo, ma un giorno gli scienziati
di MaCoy avrebbero saputo riprodurre la formula di quel
metallo.
E allora, addio dottor Land.
Improvvisamente suonò il citofono sulla scrivania di
MaCoy: Cosa cè?
Padre, sono io la voce di Michael risuonava
metallica.
Ah Michael. Cosa vuoi?
Volevo chiederti se domani potevo recarmi di nuovo
a Neo-Tokyo 3.
Perché?
Nella sua stanza Michael rifletteva, e giunse alla
conclusione di non dire niente al patrigno di Asuka.
Siccome so che dovrò tornare in quella città per
combattere di nuovo, volevo fare un altro sopralluogo.
Non ti è bastato quello che hai fatto ieri?
Grosso modo si, ma ci sono alcuni particolari che
vorrei definire meglio.
Mm, va bene. In fondo oggi hai eseguito il tuo
compito ottimamente. Daccordo, puoi andare.
Grazie padre.
Chissà perché vuole andare di nuovo a Neo-Tokyo 3?
Ma si, faccia quello che vuole, tanto tra poco non mi
servirà più.
Land lo fissò con un espressione di leggero disgusto,
perché anche se il dottore era digiuno di sentimenti,
credeva comunque che MaCoy si fosse almeno un po
affezionato al suo figlioccio, dopo dieci anni.
Invece niente.
QUARTIER GENERALE DELLA NERV/UFFICIO DEL COMANDANTE
Era ormai sera, ma Gendo e Fuyutsuki sembravano non
conoscere la parola riposo.
Stavano consultando dei documenti, quando squillò il
telefono, Gendo rispose: Si?
La telefonata durò sei minuti, lespressione di
Gendo era imperturbabile, ma quando riattaccò un leggero
sorriso di soddisfazione si disegnò sul suo volto.
Allora? domandò il vice-comandante.
Ci siamo, la nostra ricerca ha avuto esito positivo.
Dimmi.
Il donatore che ha sottratto il dottor Land alla
sua università è un certo Russel MaCoy, un miliardario
di origine americana, nonché uno dei privati più ricchi
del mondo.
Questo significa che possiede tutti i soldi necessari per
costruire un Eva, e soprattutto era già sulla lista
degli indagati della nostra precedente ricerca, quella
sulle forniture tecnologiche. Da parecchi anni MaCoy ha
comprato in tutto il mondo apparecchiature molto simili
alle nostre, e gli acquisti si sono intensificati negli
ultimi mesi. Credo che sia il nostro uomo.
Dove possiamo trovarlo?
Dobbiamo cercare tra i suoi possedimenti,
sicuramente adesso starà insieme al suo Eva.
Hai qualche indizio?
QuellEva nero è stato trasportato da un
aereo, quindi si troverà in un luogo abbastanza ampio da
nascondere un velivolo di quelle dimensioni, che non sia
troppo lontano dal Giappone.
Immagino che adesso ci aspetti un altra
ricerca a livello globale.
Esatto.
5° PARTE
IL GIORNO DOPO/NEO-TOKYO 3
Dopo una giornata di scuola, era finalmente arrivato il
momento dellappuntamento.
Asuka non stava più nella pelle.
Fino a non molto tempo fa non avrebbe mai immaginato di
emozionarsi cosi tanto per uscire con un ragazzo, a meno
che non si trattasse di Kaji. E invece adesso
Si era staccata da Shinji e Rei che, finite le lezioni,
dovevano recarsi alla base, ed evitando le domande di
Shinji, andò subito a casa a prepararsi.
Il vestito lo aveva scelto insieme a Misato, e per loccasione
il maggiore le aveva perfino concesso di usare il suo
profumo di lavanda.
Presa come era dallentusiasmo, Asuka finì col
essere pronta quando mancava ancora unora allappuntamento.
Indossava un vestito rosso corto che si intonava con i
suoi capelli
Anche Michael era emozionato, durante il tragitto sperava
che coloro che lo accompagnavano sulla terraferma, non
gli domandassero perché era vestito cosi elegantemente.
Arrivò in città con unora danticipo e
cominciò a pensare alle parole che doveva dire.
Daltronde era il suo primo appuntamento, unesperienza
nuova.
Quando infine furono le cinque, si presentò al bar, ma
Asuka non cera.
Gli aveva tirato un bidone?
No, era troppo presto per dirlo.
Si sedette e cominciò ad aspettare.
Asuka intanto si dirigeva di corsa verso il bar, a causa
di un incidente stradale avevano bloccato la via che
intendeva fare, e adesso era in ritardo di almeno dieci
minuti.
Accidenti pensava speriamo che Michael
non pensi che gli ho fatto un bidone.
Giunse al bar, guardò i tavolini: Michael non cera.
Oh no! sussurrò.
Stava per andare a cercarlo, quando lo vide uscire dal
bar.
Evviva! Ehi Michael, sono qui.
Michael si voltò a guardarla e rimase affascinato: gli
sembrava di avere una visione.
Asuka già era bellissima in viso, ma quel vestito rosso
metteva in risalto anche il suo fisico, ed era davvero
stupenda.
Un po titubante Michael si avvicinò alla ragazza.
Ciao, come ti va?
Bene grazie. E Tu?
Anche io non mi lamento.
Hai un bel vestito.
Ti piace? Il rosso è il mio colore preferito.
Faticavano a trovare le parole, per limbarazzo
sembravano due manichini.
Michael cercò di rompere il ghiaccio: Sentì,
grazie alla chiacchierata dellaltro ieri ho
scoperto che abbiamo gusti simili. Ho trovato un cinema
che proietta vecchi film e ho preso due biglietti. Se non
ti dispiace.
Figurati. Di che si tratta?
E un film di fantascienza, un mega cult, mi
pare si chiami Matrix.
Fantastico! E uno dei miei film preferiti, lho
visto in televisione, ma mai al cinema.
Anchio. Allora, ti va come parte iniziale del
programma?
Certo. Andiamo.
Si prospettava una giornata divertente.
Dopo il cinema andarono al parco giochi, e fecero il giro
completo della ruota panoramica e di tutte le altre
attrazioni. Asuka si sentiva felice con Michael, che
dimostrava di essere un ragazzo molto intelligente e
sveglio, e non diceva mai cose banali. Discutevano senza
problemi.
Il pomeriggio trascorse in allegria e verso sera si
ritrovarono ad un luogo panoramico, da dove si vedeva
tutta Neo-Tokyo 3 illuminata dalle luci.
Allora esordì Michael spero di non
averti deluso.
No, tuttaltro. Ma perché dici cosi?
Tra poco dovrò andarmene. Avevo detto ai miei che
potevo far tardi, ma non posso esagerare.
Capisco commentò Asuka con un velo di
tristezza. Anche se si sentiva stanca, avrebbe voluto che
questa giornata non terminasse mai.
Comunque non devo andare adesso. Possiamo stare
insieme un altro po.
Grazie. Senti, perché non mi parli di te?
Questa domanda colse di sorpresa Michael, non se laspettava.
Ma il ragazzo si fidava di Asuka, perciò decise di dirle
del suo passato, tacendo soltanto sullEva-P per non
spaventarla.
Come vuoi. Sono nato in America, nella classica
famiglia americana che si trova nelle piccole città. La
mia vita scorreva normalmente, come quella dei miei
coetanei, finché
Finché cosa?
Michael si fece serio: Finché i miei genitori non
morirono in un incidente stradale.
Davvero? Mi dispiace.
Non preoccuparti. Comunque, dopo la loro morte, fui
affidato ad un istituto e li vi trascorsi due anni.
Due anni di inferno, perché passai dallaffetto dei
miei genitori alla freddezza di impiegati che mi davano
da mangiare solo perché erano pagati.
Ma certo non sei stato lì per sempre. Non hai
detto di avere qualcuno?
Si, il mio patrigno, Russel MaCoy, un uomo molto
ricco, mi tolse da quel luogo e mi dette il suo cognome,
ma anche se non mi fece mancare nulla materialmente, beh
non mi rimboccò mai le coperte concluse
sarcasticamente.
Asuka rifletteva su quelle parole, la sincerità di
Michael la stupiva. Di soliti i ragazzi, per fare colpo,
si inventano un sacco di cose.
Invece lui era stato sincero.
La sua storia era uguale a quella della ragazza. Un
pensiero si inserì ad un tratto nella sua mente: questa
era anche la storia di Shinji. Ma ricacciò tale
pensiero, quello stupido non centrava niente.
Quindi disse Asuka sei stato privato
dellaffetto dei tuoi genitori, e sei cresciuto con
persone che non si curavano dei tuoi sentimenti.
Esattamente.
Anche io, sai.
Come sarebbe a dire?
Mia madre morì quando ero piccola Asuka non
se la sentiva di dirgli che si era suicidata mio
padre non si è mai curato di me, ne prima, ne dopo la
morte della mamma. Anzi, si è risposato con una donna
che mi trattava sempre come una sconosciuta.
Anche loro non mi rimboccarono mai le coperte.
Abbiamo vissuto delle esperienze molto brutte,
Asuka, e purtroppo ce le porteremo dietro per sempre.
Dimenticare è impossibile. Ma sono proprio le cose che
ci portiamo dentro a fare di noi ciò che siamo. Con
tutti i difetti, e anche con tutti i pregi. Per questo io
non voglio perderle. Se ci provassi rischierei di perdere
me stesso.
Asuka lo ascoltava in silenzio, e sapeva che il suo
ragionamento era giusto. Anche lei, nel profondo, la
pensava cosi.
Passarono alcuni interminabili secondi, finché accadde.
Asuka mise la sua mano su quella di Michael, il ragazzo
si voltò e la guardò in faccia.
Le loro labbra si avvicinarono sempre di più, e infine
QUARTIER GENERALE DELLA NERV/SIMULATORE
Niente, ancora non ci siamo si lamentò
Misato.
Purtroppo neanche i Magi riescono a trovare una
soluzione. Tutti gli schemi che abbiamo preparato sono
stati bocciati allunanimità. Ma daltronde,
quando il nemico è indistruttibile
disse
Ritsuko.
Shinji e Rei, a bordo dei loro Eva, si stavano allenando
da almeno dieci ore, ed erano stanchi morti. Erano alle
prese con una simulazione dello scontro con lEva-P,
avevano provato una quindicina di strategie elaborate da
Misato con la collaborazione di Ritsuko.
Quindici combattimenti, quindici sconfitte.
Shinji, allinterno dello 01, era combattuto tra la
rassegnazione e il sonno, e gli dispiaceva che non ci
fosse Asuka a dargli la carica dicendogli Ma sei
stupido?.
Anche Rei, nonostante non lo desse a vedere molto,
faticava a tenere gli occhi aperti.
Coraggio ragazzi disse Misato ai piloti
un ultimo tentativo. Dopo questo potremo andare
tutti a casa.
Si rispose Rei.
Signorina Misato?
Che cè Shinji?
Potrei sapere dovè Asuka? Non credevo che
avrebbe saltato tutto lallenamento.
Non lo so. Ha detto che aveva un impegno
urgentissimo in città, e che se non la facevo andare mi
avrebbe ammazzato scherzò la donna. Le dispiaceva
mentire a Shinji, ma aveva promesso ad Asuka di non
dirgli nulla.
ISOLA DI TO-SHIMA
Dove diavolo sarà andato Michael? si domandò
irritato MaCoy.
Aveva detto che avrebbe fatto tardi gli
rispose Land.
Si, ma non credevo fino a questo punto. Speriamo
non gli sia successo niente, ho ancora bisogno di lui.
In quel momento il citofono suonò: Signor MaCoy?
Si?
Michael è tornato.
Ah, finalmente. Domani lo aspetta un grande giorno,
perché ci sarà lesperimento finale.
6° PARTE
IL GIORNO DOPO/NEO-TOKYO 3
Shinji doveva andare in cucina a fare colazione, ma
faticava a tenere gli occhi aperti.
Le dieci ore passate nel simulatore il giorno prima lo
avevano distrutto.
Mentre passava nel corridoio, Asuka uscì dal bagno.
Ciao Asuka.
Ciao Shinji. Hai un aria pietosa.
Lavresti anche tu se avessi passato quello
che ho passato io ieri.
Esagerato! e fece per andare in cucina.
Asuka, dove sei stata ieri?
Asuka si voltò verso di lui: Perché ti interessa?
Beh, siamo in una situazione demergenza, ma
tu ieri alla base non ti sei mai fatta vedere, e sei
rientrata tardi come me.
Sono affari miei, stupido! e andò in cucina.
Shinji rimase immobile, aveva notato qualcosa di strano.
Anche se Asuka lo aveva apostrofato nel solito modo, non
sentiva rabbia nella sua voce. Pareva anzi che si
trattenesse per non urlare dalla gioia.
In cucina Misato stava sorseggiando del Sakè, alla sua
maniera, Asuka era seduta alla sua sinistra, e quando
Shinji si alzò per andare a vestirsi, il maggiore chiese
alla ragazza: Allora, come è andata ieri?
Benissimo disse Asuka con tono felice.
Davvero?
Si, Michael è un ragazzo davvero fantastico.
Sembra proprio che siamo fatti luno per laltro.
Sono contenta per te. Ma dimmi, per caso vi siete
anche
Asuka arrossì: Ecco, noi
si insomma
Misato sorrise: Le mie congratulazioni Asuka. Sono
queste le esperienze che ti fanno diventare donna!.
Asuka, rossa in viso e con un sorriso imbarazzato, non
rispose.
Improvvisamente rientrò Shinji, e notando lespressione
di Asuka chiese: Asuka, che ti è successo?
Asuka trasalì, ma Misato rispose per lei: Niente,
ha solo provato a bere il mio Sakè disse agitando
la mano.
ISOLA DI TO-SHIMA
Volevi vedermi padre?
Si Michael. Voglio mostrarti una cosa.
Si avviarono verso un hangar, dove Michael non era mai
stato prima.
Entrarono, il luogo era immerso nelloscurità.
Cosa cè qui padre?
Il nostro capolavoro rispose soddisfatto
MaCoy.
Premette un interruttore, il locale si illuminò, e
Michael rimase senza parole.
Davanti a lui si stagliava un gigantesco Evangelion nero,
ma non era il suo, cerano molti particolari diversi.
Un altro Eva-P?
No, qualcosa di molto meglio disse il dottor
Land giungendo alle sue spalle.
Infatti aggiunse MaCoy questo che vedi
è il modello definitivo, lEva-D, del quale il tuo
Evangelion è il prototipo.
Michael rimase a guardare quel gigante, aveva tre occhi
disposti in maniera triangolare, una espressione feroce,
e degli strani fori sugli avambracci. Alcuni avevano le
stesse dimensioni di quelli posti sugli avambracci dellEva-P,
quindi contenevano delle lame, ma gli altri erano troppo
piccoli. Chissà a cosa servivano. Inoltre sembrava che
mancasse la zona posta dietro la testa dellEva dove
andava inserita lEntry Plug.
Non male. E chi è il pilota? Vorrei conoscerlo.
MaCoy e il dottor Land sorrisero.
Certo, vieni a conoscerlo disse il secondo.
Salirono in una stanza piena di tecnici e strani congegni
posta tre piani più sopra.
Entrati MaCoy indicò un punto e disse: Eccolo qui.
Michael, non capiva, nel punto indicato non cera
nessuno, solo un grosso computer di forma rettangolare.
Dove? chiese confuso il ragazzo.
Land si avvicinò al computer e con un sorriso
soddisfatto ci batté sopra con la mano: Guarda
meglio.
Il ragazzo rimase impietrito: Cosa?! Il pilota è
un computer?!
Esatto. Un computer dellultima generazione,
che invia una serie di impulsi elettrici al cervello dellEva-D,
e ne permette lattivazione.
Interessante. E avete intenzione di farlo anche con
lEva-P?
No, non preoccuparti disse MaCoy.
Michael avrebbe continuato a pilotare lEva-P,
almeno per il momento.
Cosa volete farci?
Oggi stesso manderemo lEva-D a Neo-Tokyo 3.
Finirà il lavoro che hai iniziato tu. E tu andrai con
lui per, diciamo, guardargli le spalle, non si sa mai.
Il ragazzo rimase di nuovo impietrito: durante il primo
combattimento lui si era preoccupato di non fare del male
ai piloti degli Eva della Nerv, ma dubitava fortemente
che un computer si facesse tali scrupoli.
In cosa sarebbe diverso questo Eva dal mio?
chiese.
Sono state inserite nuove armi, ma la cosa che ci
rende particolarmente orgogliosi, e il materiale della
sua corazza. Infatti il dottor Land ha finalmente creato
la versione definitiva della sua lega metallica. Non il
carbonadio, ma ladamantio. Un metallo del tutto
infrangibile. Gli Eva della Nerv non avranno scampo
spiegò MaCoy.
Parli come se dovesse distruggerli.
Infatti. Quello di oggi sarà il test definitivo,
che culminerà con la distruzione degli avversari.
Quindi anche i piloti
sussurrò Michael.
Cosa cè? Ci sono problemi?
Michael non sapeva cosa rispondere: da un lato voleva
dire no, lui non era un assassino, e che non lavrebbe
mai aiutato. Ma poteva ribellarsi al suo patrigno, che
comunque gli aveva dato una casa?
Era tormentato dai dubbi, ma alla fine decise di andare
comunque, avrebbe potuto intervenire per fermarlo, se la
situazione diventava insostenibile per lui.
Non ci sono problemi. Sono pronto.
Bene. Preparati a partire.
NEO-TOKYO 3/UFFICIO DEL COMANDANTE SUPREMO
Ci siamo Fuyutsuki .
La ricerca si è conclusa?
Si. Russel MaCoy possiede molte proprietà, ma alla
fine lo abbiamo scovato.
Dove si trova?
Stando alle nostre spie, lunico suo
insediamento capace di contenere un velivolo in grado di
trasportare un Eva, è lisola di To-Shima, che si
trova anche alla giusta distanza dal Giappone.
Cosa intendi fare?
Contatterò immediatamente il comando delle Forze
Strategiche di Auto Difesa, e chiederò un bombardamento
a tappeto dellisola. Nessuno oltre a noi devessere
in grado di costruire gli Eva.
Uccideremo MaCoy e anche il dottor Land, che sicuramente
è con lui, e poi ci impadroniremo del loro Evangelion.
Potrebbe esserci utile.
Fuyutsuki osservò in silenzio il comandante, poi disse:
Va bene. Muoviamoci.
COSTA DEL GIAPPONE
I due giganteschi Evangelion neri si erano appena alzati
dallisola di To-Shima. Ormai non cera più
bisogno dellaereo, la prima volta lavevano
usato solo per sicurezza.
LEva-D volava affiancato dallEva-P, Michael
osservava lessere che aveva a fianco, una creatura
comandata da un freddo computer, che avrebbe spazzato via
qualunque cosa gli ordinassero.
Michael non sapeva ancora cosa fare, se lEva-D
cominciava a uccidere qualcuno lo avrebbe fermato, ma
come? Questo nuovo modello sembrava molto più potente
del suo. E anche se lo avesse fatto, dove sarebbe andato
dopo il suo tradimento? Da Asuka? No, perché altrimenti
la ragazza che amava sarebbe rimasta coinvolta nella
vendetta del patrigno.
Erano questi dubbi che impedivano al ragazzo di fare una
precisa scelta di campo.
ISOLA DI TO-SHIMA
MaCoy e Land osservavano da uno schermo il volo dei due
Eva, due demoni alati ai loro comandi.
Michael mi è sembrato pensieroso disse il
dottore.
Non si preoccupi, tanto deve solo guardare le
spalle allEva-D, non partecipare al combattimento.
Ma il ragazzo non vuole uccidere, glielo si legge
negli occhi, e se per caso
Se lo facesse, peggio per lui. LEva-D è più
forte del suo, può ucciderlo senza distruggere il
prototipo. Non ha problemi a penetrare la sua corazza.
Signore disse un operatore i due Eva
sono in arrivo sullobbiettivo.
Bene, disattivate i loro sistemi anti-radar,
stavolta non ci saranno arrivi a sorpresa.
NEO-TOKYO 3/QUARTIER GENERALE DELLA NERV
La sirena dellallarme risuonò fragorosamente,
tutti corsero ai loro posti, arrivarono sul ponte di
comando Misato e Ritsuko, mentre sulla torre mobile cera
il solo Fuyutsuki.
E il comandante? chiese Misato.
Ha un'altra questione da seguire le rispose
il vice-comandante.
Misato era stupita, non capiva quale questione potesse
essere più importante di questa.
Ritsuko chiese: E di nuovo quellEva
sconosciuto vero?
Si, però
non è solo! informò Shigeru.
Cosa?! esclamarono insieme Misato e Ritsuko.
Stavolta ci sono due obbiettivi, entrambi
Evangelion alati di colore nero riferì allarmato
Aoba.
Lo schermo si illuminò e videro due sagome nere che
volteggiavano sulla città.
Dannazione! Se adesso sono in due, ci ridurranno in
briciole sbottò Misato.
Lo so, ma dobbiamo per forza far uscire i nostri
Eva. Stavolta sappiamo chi abbiamo di fronte, e forse
otterremo qualcosa disse Ritsuko.
Daccordo, ma se ci sono problemi i ragazzi
rientreranno subito. Sono pronti?
Si, sono nelle gabbie pronti per il lancio in
superficie disse Makoto Hyuga.
In quel momento i due Eva nemici atterravano
fragorosamente in città e ripiegavano le ali .
UFFICIO DEL COMANDANTE DELLA NERV
Gendo aveva due piccoli schermi davanti a se, sulla sua
scrivania.
Su uno osservava i due Eva nemici, sullaltro invece
era in contatto audio-visivo col comandante delle truppe
che le Forze Strategiche di Auto Difesa gli avevano dato.
Intendeva seguire entrambe le battaglie.
Allora comandante, da ora in poi seguirà i miei
ordini disse Gendo.
Sissignore.
Questo è il piano di battaglia: bombardamento
aereo a tappeto sullisola. Sicuramente le
installazioni nemiche sono sottoterra, per cui dovrà
seguire un lancio di paracadutisti allo scopo di
sbaragliare le ultime resistenze.
Sissignore. Cosa dobbiamo fare con eventuali
superstiti?
Eliminateli tutti disse lapidario Gendo.
Agli ordini.
Gendo assunse la sua tipica posa, mettendo le mani sotto
il mento: Nessuno può interferire con loperato
della Nerv!
Pronti ragazzi? chiese Misato.
Si risposero insieme i tre piloti.
Bene. Stavolta i nemici sono due. Dovrete tenervi a
distanza di sicurezza, i vostri attacchi dovranno essere
alla mordi e fuggi. Cercate di stare il meno tempo
possibile vicino agli avversari. Le armi da fuoco sono
inutili, quindi userete soltanto armi bianche. Va bene?
Roger.
Lanciare! gridò il maggiore.
I tre Eva vennero lanciati verso la superficie, sui volti
dei piloti si poteva leggere una certa tensione.
Eccoli disse Michael.
Gli Eva della Nerv uscirono dalle rampe, presero delle
armi, Rei aveva due Progresive Knife e Shinji e Asuka un
Sonic Grave ciascuno.
Michael li guardava, ma stavolta nei suoi occhi non cera
il fuoco della sfida, come la prima volta.
Al contrario, nel suo sguardo si notava una sorta di
tristezza: Poverini pensava dentro
quegli Eva ci sono sicuramente dei quattordicenni come me.
Vorrei aiutarli, ma
ISOLA DI TO-SHIMA
Il monitor mostrava le immagini del ormai prossimo
scontro.
Ci siamo. Mandate allattacco lEva-D
ordinò MaCoy.
Lordine fu trasmesso ai tecnici vicini al computer
che costituiva il vero cervello dellEva-D.
Uno schermo si accese sul lato anteriore del computer,
vennero ripresi gli Eva della Nerv, sui quali si formò
una scritta, TARGET, e i tecnici premettero
il pulsante di invio.
NEO-TOKYO 3
LEva-D, che fino ad allora era stato immobile,
spalancò le fauci, ruggì, e si scagliò contro lunità
01.
Michael rimase indietro a guardare.
Attento Shinji! gridò Misato, ma non servì
a nulla.
Shinji cercò di difendersi mettendo in avanti il Sonic
Grave, ma il nemico con un calcio glielo fece volare via
dalle mani. LEva-D diede un pugno allEva-01,
scaraventandolo allindietro, poi cacciò dagli
avambracci degli artigli, più lunghi di quelli dellEva-P,
e infilzò lo 01 nella zona dello stomaco, trapassandolo
da parte a parte.
Shinji gridò, lEva-D lo sollevò come se niente
fosse e lo scagliò addosso a un palazzo.
LEva-01, dopo lurto, si accasciò e lasciò
una grossa macchia di sangue sul edificio.
No Shinji! gridò disperata Misato.
Questo nuovo nemico notò Ritsuko combatte
in maniera più feroce rispetto allaltro.
Michael rimase di sasso, non credeva che questo nuovo Eva
fosse cosi brutale. Una autentica macchina assassina. Non
sapeva cosa fare, i suoi dubbi continuavano a bloccarlo,
anche se apriva e chiudeva di continuo i pugni, perché
voleva intervenire.
Bastardo! Ti ucciderò! gridò Asuka e si
scagliò contro lEva-D insieme a Rei, che aveva unespressione
molto determinata.
LEva-00 cercò di perforare gli occhi del nemico, lEva-02
invece mirò di nuovo alla linea di congiuntura tra le
parti della corazza.
Ma lEva-D le anticipò, fece un enorme balzo verso
lalto, solo una macchina poteva calcolare con tale
precisione i tempi, atterrò alle spalle dei due Eva, li
afferrò per il collo e cominciò a sbattere le loro
teste luna contro laltra. Rei cercò di
reagire e provò a colpire il nemico con i due Progresive
Knife, ma a contatto con la corazza i due coltelli si
ruppero. LEva-D diede un calcio al ventre dello 00,
Rei si piegò in avanti e sentì mancarsi il respiro, poi
con una sola artigliata tagliò larma di Asuka e
una gamba dello 02 allaltezza del ginocchio.
Asuka non fece in tempo a gridare.
Mio Dio! Li sta massacrando! disse attonita
Misato.
Cosa possiamo fare? si chiedeva Ritsuko.
Presto, fuoco di copertura con le rampe lancia-missili!
gridò Misato.
Ma non faranno niente al nemico obbiettò
Maya.
Lo so, ma voglio che i ragazzi si ritirino, finché
possono farlo.
Ragazzi, ritiratevi presto! ordinò Misato
tramite un contatto radio ai piloti.
Ritirarmi? Mai! urlò Asuka con uno sguardo
impazzito.
Cercando di reggersi su una gamba sola, si scagliò
contro lEva-D e riuscì a farlo cadere.
Ma il nemico prima la sollevò, e dopo con una capriola
si mise alle spalle dello 02 e cominciò a colpire con i
pugni e gli artigli la schiena dellEva, facendo
uscire spruzzi di sangue bluastro e mandando fitte di
dolore terribile ad Asuka.
Poi lEva-D afferrò la copertura del Entry Plug, la
strappò e afferrò la capsula.
Lo 02, privato del pilota, si accasciò a terra inerte, lEva-D
teneva in mano la capsula con Asuka.
Misato, Ritsuko e i tre operatori fissarono con gli occhi
spalancati quella immagine, non riuscivano a parlare. E
quando videro lEntry Plug che cominciava a cedere
sotto la pressione della mano del nemico, Misato stava
per gridare.
Improvvisamente sentirono un urlo: Asukaaaa!
Era la voce di Shinji, che piombò di corsa sopra il
nemico, sbattendolo contro un palazzo, gli tolse di mano
lEntry Plug dello 02, lo appoggiò a terra, e si
lanciò di nuovo contro lavversario, cercando di
farlo retrocedere per allontanarlo da Asuka.
Ci riuscì, ma lEva-D si riprese subito, e con
alcune artigliate aprì il ventre dello 01, e le
interiora dellEva caddero per terra.
Shinji non provava molto dolore, ma sentì una orrenda
sensazione, quella del suo corpo che si svuotava.
Si piegò su se stesso, Maya ebbe un conato di vomito
guardando quella scena.
Gravissimi danni allunità 01. Non può più
combattere gridò Hyuga.
LEva-D stava per colpire la testa dellEva-01,
quando stavolta intervenne Rei, che prese per le spalle
il nemico e lo scagliò dal lato opposto. La First
Children aveva un espressione irritata a causa di quello
che il nemico aveva appena fatto a Shinji.
E
è orribile! commentò con un
filo di voce Maya.
Ritsuko rimaneva in silenzio, Misato invece: Maledizione.
Quel bastardo attacca di continuo, non li da il tempo di
ritirarsi. E se continua a stare cosi vicino ai nostri
non potremo usare le rampe.
LEva nemico si scagliò contro lEva-00 che
cercava di tenerlo a distanza, mentre Michael osservava
il tutto con una espressione allibita.
Mio Dio, è un mostro! pensava.
Poi la sua attenzione fu richiamata da qualcosa, vide in
un angolo lEntry Plug dello 02 che si apriva, e una
persona che ne scendeva.
Dai capelli sembrava una ragazza, con indosso una tuta
rossa.
Rossa!? esclamò Michael.
Quel colore gli aveva fatto venire in mente qualcosa.
Usando lo zoom inquadrò la ragazza.
Era Asuka!
Gli occhi di Michael si sbarrarono, non riusciva a
crederci.
Asuka? Non è possibile
Asuka è un pilota
balbettò.
Allimprovviso uno schianto.
Lo 00 era caduto a terra, e rimaneva immobile.
LEva-D allora si avvicinò al Entry Plug di Asuka
minacciosamente.
Alzò un piede.
Voleva schiacciarla!
Noooooo! gridò Michael, che si scagliò
contro lEva-D.
Michael, cosa stai facendo? gli urlava il
patrigno.
Il ragazzo non se ne curò.
I suoi dubbi erano spariti.
Asuka osservò lenorme massa del nemico che si
avvicinava, e quando gli vide sollevare il piede, sussurrò:
E finita!.
E invece lEva-P afferrò quel mostro e lo allontanò
da lei, cacciò gli artigli e lo colpì agli occhi.
LEva-D lanciò un urlo di dolore, dalla ferita
sprizzavano sangue e scintille.
Cosa!? esclamarono incredule Ritsuko e Misato.
Ma che sta succedendo? dissero meravigliati i
tre operatori.
Non ci capisco più niente continuò Misato.
Anche Gendo, che fino ad allora aveva osservato
inflessibile quella terribile battaglia, aggrottò le
ciglia.
ISOLA DI TO-SHIMA
Michael, lurido traditore, cosa stai facendo?
sbraitò MaCoy.
A quanto pare disse Land Michael non ne
può più di questa violenza.
Non posso crederci! E lEva-D?
La ferita agli occhi non è un problema, si
rigenererà tra breve
Quando sarà di nuovo a posto, voglia che uccida
Michael. Deve fare la fine che meritano tutti i traditori!
Come vuole.
Anche gli operatori, sbalorditi dal gesto di Michael,
fissavano il grande schermo, e non si accorsero che il
radar segnalava lavvicinarsi di numerosi aerei dal
Giappone.
NEO-TOKYO 3
Asuka fissava lEva-P incredula.
Non capiva perché lavesse salvata.
Mentre lEva-D restava immobile in attesa che la
ferita guarisse, lEva-P si chinò verso Asuka, e
cacciò lEntry Plug.
Cosa vorrà da me? si chiedeva la ragazza.
Lo sportello si aprì, e ne uscì un ragazzo con un Plug
Suit nero.
Asuka lo fissò: Michael?!
Il ragazzo rapidamente scese dallEva, corse dalla
ragazza e la abbracciò.
Asuka, stupita, si lasciò toccare.
Il ragazzo piangeva: Oddio, perdonami Asuka! Ti
prego! Io
io non sapevo, non credevo
Mi dispiace tanto!
Asuka sussurrò: Michael
che significa?
Mi dispiace Asuka, credimi! Mi avevano mandato in
città perché la esplorassi, ma non era previsto che mi
innamorassi di te, e non sapevo di questa tua
attività. Ti prego di credermi, non ti ho ingannata, io
ti amo sul serio.
Asuka lo guardò in viso: i suoi occhi pieni di lacrime
erano sinceri.
Anche Asuka cominciò a piangere, e capì lo strano e
crudele scherzo del destino.
Anche io ti amo! e lo abbracciò.
Sul ponte di comando della Nerv, lo staff osservava la
scena.
Non potevano sentire cosa dicessero i due ragazzi, e non
capivano perché si stessero abbracciando.
Poi Misato intuì tutto e disse con un filo di voce:
Quello
è Michael?
ISOLA DI TO-SHIMA
Ma cosa sta facendo? gridò MaCoy.
Credo proprio che il nostro pilota si sia
innamorato, senza saperlo, di uno dei piloti della Nerv
osservò Land.
Ma allora
MaCoy capì perché Michael
volle andare una seconda volta in città, e perché era
tornato cosi tardi.
Ma anziché provare almeno un po di pietà, si
arrabbiò ancora di più: Mi ha tradito per una
stronzata simile!?
Land lo fissò.
MaCoy aveva uno sguardo assassino: Cosa aspetta lEva-D?
Lo distrugga! Lo schiacci!
I tecnici nella sala computer mandarono i dati del nuovo
obbiettivo.
NEO-TOKYO 3
LEva-D, rigenerata la ferita allocchio,
ricevette i nuovi ordini e si lanciò ruggendo contro i
due ragazzi.
Il suo arrivo interruppe il loro abbraccio.
Oh no! Non farò in tempo a salire sul mio Eva
disse il ragazzo.
Ma intervenne di nuovo Rei, che bloccò le gambe del
nemico, facendolo cadere a terra.
Asuka domandò a Michael: Puoi fermarlo?
Temo di no. Questo Eva si chiama Eva-D ed è più
forte anche del mio, la sua corazza è fatta di un
metallo chiamato adamantio, assolutamente indistruttibile.
Non possiamo fare niente?
Michael rifletté brevemente e disse: Credo che ci
sia un unico modo.
Quale?
Intanto lEva-00 aveva afferrato da dietro con le
braccia lEva-D, lo bloccava e in quella posizione
non doveva temere i suoi artigli.
Improvvisamente dagli avambracci del nemico spuntarono,
dai fori situati vicino a quelli delle lame, dei piccoli
filamenti. Si agitavano come serpentelli.
Rei li fissò con aria interrogativa, quando i filamenti
si avvinghiarono al corpo del suo Eva ed emisero una
fortissima scarica elettrica.
Lelettricità avvolse lo 00, Rei lanciò un urlo
tremendo di dolore.
Quei filamenti hanno rilasciato una scarica da un
milione di volt riferì Shigeru.
Lo 00 cadde a terra, con larmatura annerita.
E Rei? domandò ansiosa Misato.
Svenuta, e temo che sia del tutto fuori
combattimento disse Makoto.
Anche Rei è andata disse Asuka.
I vostri Eva non possono farcela contro quel mostro.
Ma io ho trovato il modo.
Cosa vuoi fare?
Michael non rispose, guardò la ragazza, la baciò e
corse al suo Eva.
Michael! Michael! gridava Asuka. Cercò di
raggiungerlo ma aveva il corpo indolenzito, faticava a
muoversi.
Michael salì sul Eva-P, lo attivò e si lanciò contro lEva-D.
Lo afferrò saldamente per il tronco, mettendogli le mani
sulle spalle per impedirgli di spiegare le ali, aprì le
sue, e mettendo i razzi alla massima potenza, si alzò in
volo portandoselo dietro.
Michael
sussurrò Asuka.
LEva-P si spostava ad una altitudine sempre più
grande, in direzione del mare.
LEva-D reagì, e cominciò a colpire con gli
artigli, ed utilizzò i filamenti elettrici.
La corazza dellEva-P, anche se più robusta di
quella degli Eva della Nerv, già mostrava incrinature,
comunque resisteva senza problemi alle scosse elettriche.
A un certo punto Michael disse: Qui va bene.
Premette un pulsante circolare posto dietro il suo
sedile, e si accese un timer con dei numeri che
diminuivano a partire da sessanta.
ISOLA DI TO-SHIMA
Attivato il dispositivo di auto- distruzione dellEva-P
gridò un operatore.
Cosa!? No! gridarono insieme Land e MaCoy.
Improvvisamente una esplosione risuonò sulla superficie
dellisola.
Che succede? chiese MaCoy.
Signore disse allarmato un operatore un
gruppo di quaranta aerei sta sganciando delle bombe sullisola.
Merda! Ci hanno localizzato. Presto, evacuazione!
La sirena dellallarme risuonò, insieme ad altre
esplosioni, che rapidamente fecero crollare i tetti dellimpianto
sotterraneo.
MaCoy correva verso una scala di emergenza, seguito dal
dottor Land, mentre tutto intorno, gli operatori, i
tecnici, correvano in preda al panico.
Quando giunsero alla scala, MaCoy e Land si diressero ad
un ascensore che conduceva ad una piccola grotta nascosta
tra le rocce della scogliera. Lì attendeva un piccolo e
veloce motoscafo.
Si sbrighi dottor Land.
Eccomi.
Di colpo una sovrastruttura crollò, MaCoy si gettò a
terra per evitare i frammenti, e quando si rialzò vide
che il dottor Land era rimasto schiacciato.
La formula della lega metallica era perduta.
Ma MaCoy non poteva preoccuparsi di questo adesso,
raggiunse la grotta e si allontanò dallisola, che
ormai era un mare di fuoco, a bordo del motoscafo.
NEO-TOKYO 3
Dove sono diretti quei due Eva? chiese Misato.
Adesso sono vicino al mare, allaltezza di 10.000
metri disse Shigeru.
Cosa vorrà fare quel ragazzo? si chiese
Ritsuko.
Ormai la corazza dellEva-P era piena di fessure,
sangue rosso cominciava a colare dal suo corpo, lEva-D
continuava a colpire, ma non poteva fare più niente.
Quando mancavano 5 secondi allauto- distruzione
Michael chiuse gli occhi, sussurrando dolcemente: Asuka.
Poi fu avvolto da una grande luce.
Lesplosione fu enorme, la sua luminosità era tale
che nel raggio di 800 chilometri tutti la videro, anche
Asuka.
La ragazza rimase in silenzio, in piedi.
Quando lesplosione si esaurì, cadde in ginocchio e
abbassò lo sguardo.
Lacrime cominciarono a scenderle dagli occhi.
EPILOGO
Nellufficio del comandante supremo cera,
oltre a Gendo e a Fuyutsuki, anche Ritsuko.
Rapporto!
Abbiamo raccolto i resti dellEva-D, il
metallo della corazza era davvero indistruttibile, si è
conservato al 99,99%. Tuttavia lumanoide alla base
dellunità è stato letteralmente fuso dallaltissimo
calore dellesplosione riferì Ritsuko.
Si può riciclare la corazza?
Purtroppo no. Per poterla utilizzare di nuovo la
corazza andrebbe sezionata e rimontata addosso a un
Evangelion. Ma essendo il materiale indistruttibile, tale
operazione non è realizzabile.
E possibile almeno studiare i resti per
riprodurre quel metallo?
Non si può fare neanche questo. La composizione
chimica di quella lega metallica risulta incomprensibile.
Stando ai Magi cè solo una mezza possibilità su
due milioni di decodificarla. Ma per farlo dovremmo
impiegarci almeno sei anni di studio. Troppi per i nostri
piani.
E laltro Eva?
Di quelli sono rimasti frammenti pari al 10%.
Va bene, può andare dottoressa Akagi.
Quando Ritsuko se ne fu andata, Fuyutsuki disse: Niente
da fare vero?
Si. Non mi aspettavo che fosse cosi difficile da
riprodurre. Ormai la formula della lega metallica è
perduta. I soldati paracadutati sullisola hanno
eliminato facilmente le ultime resistenze. E hanno anche
trovato il dottor Land, cadavere, e i suoi appunti. Ma
non contenevano la formula, perciò credo che la tenesse
a memoria.
E allora è finita.
Non credo.
Perché?
Sullisola non hanno trovato Russel MaCoy. Mi
sa che è riuscito a scappare, e che quindi torneremo a
sentire parlare di lui molto presto.
Ci sarebbero volute almeno due settimane per riparare i
danni alle unità Eva, mentre Shinji e Rei sarebbero
stati ricoverati in ospedale per cinque giorni.
Solo Asuka potè tornare subito a casa.
In quel momento Misato sorseggiava una birra nel suo
appartamento.
Asuka per tutto il giorno non aveva detto una parola. Non
aveva neanche pianto. Il maggiore si chiedeva cosa stesse
facendo adesso in camera sua.
Che domande!
Sicuramente stava soffrendo per la perdita di Michael.
Il ragazzo aveva capito che solo con un attacco suicida
poteva sconfiggere lEva-D, e solo il suo Eva poteva
attuarlo senza distruggere Neo-Tokyo 3.
Misato si alzò e andò da Asuka, bussò: Asuka.
Posso entrare?
Silenzio.
Asuka, ti prego.
Vai via! Non voglio parlare con nessuno gridò
la ragazza.
Asuka, non puoi tenerti tutto dentro. Facendo cosi
peggiori le cose. Hai bisogno di sfogarti con qualcuno.
Io so cosa provavi per lui.
Di nuovo silenzio.
Misato non parlò più e tornò a sedersi in cucina.
Senza Shinji, e con Asuka in quelle condizioni, la casa
sembrava cosi diversa.
Dopo alcuni minuti, Asuka uscì dalla stanza e andò in
cucina.
Si pose davanti a Misato e stettero così per almeno un
minuto.
Improvvisamente Asuka corse da Misato, che la abbracciò.
Asuka piangeva, singhiozzava e stringeva forte la donna,
che le accarezzava i capelli con una espressione triste.
FINE
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